INDAGINE MANAGERITALIA:
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- Paolina Corsini
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1 INDAGINE MANAGERITALIA: L OPINIONE DEI MANAGER SUL RAPPORTO TRA SCUOLA E MONDO DEL LAVORO settembre 2015 Presentata a Milano il 2 ottobre in occasione del convegno food4minds per
2 Indagine Manageritalia: l opinione dei manager sul rapporto tra scuola e mondo del lavoro Executive Summary Nella prima metà di settembre 2015 Manageritalia in vista del convegno food4minds (Milano 2 ottobre 2015) e del relativo progetto per fare sinergia tra scuola e lavoro ha effettuato un indagine sui manager sul rapporto scuola e lavoro. Nell indagine di AstraRicerche per Manageritalia, effettuata su un campione di quasi (1.160) dirigenti italiani del settore privato, i manager bocciano il sistema formativo italiano. L opinione sul sistema formativo italiano Pensano, infatti, che la scuola italiana non sia meritocratica, non premi, valorizzi e metta in evidenza le qualità degli studenti migliori (68,3%). Una bocciatura che si amplia pensando che il 40% degli intervistati nega che prepari i giovani in modo valido, secondo le necessità del mondo del lavoro (37,1%) contro il 22% che lo afferma. Parlando invece di quello che serve al Paese dicono che ci deve essere una valorizzazione della formazione continua durante tutta la vita del lavoratore (97,5%) e che ci devono essere più diplomati che entrano nel mercato del lavoro, ma poi ampliano la loro formazione in base alle necessità delle aziende e le loro attitudini (94,3%). Dicono con forza che serve più dialogo tra la Scuola/Università e il mondo del lavoro per seguirne meglio le esigenze (97,7%, ben il 76,5% indica che è molto d accordo) e maggiore qualità dei docenti, anche tramite nuovi criteri di selezione (97,1%, con molto al 75,8%) e aggiornamento e qualificazione (97,1%, molto per il 72,7%). Chiedono anche maggior riconoscimento, anche da parte degli italiani, del ruolo e dell importanza del sistema formativo (95,6%, il 69,8% molto). 2
3 Ai giovani suggeriscono soprattutto: di svolgere piccoli lavori, anche non coerenti con il tipo di studio, durante la Scuola superiore/università per capire il mondo del lavoro (74,3%), di studiare all estero, anche solo con l Erasmus, durante l Università (71,6%). Quasi la metà (45,4%) suggerisce di non fermarsi alla laurea, ma scegliere un master/formazione post universitaria. Dei giovani entrati in azienda negli ultimi anni bocciano, giudicandole inferiori alle attese, soprattutto le soft skills realizzative tipo proattività, imprenditorialità, gestione del tempo e organizzazione e capacità di decidere (81,7%, con un 28,2% molto deluso da quanto riscontrato), quelle relazionali e manageriali tipo capacità di relazione, dialogo, confronto, lavoro di gruppo ecc. (79,3%) e quelle cognitive tipo analisi, sintesi e problem solving (76,5%). A seguire giudicano sempre insufficienti le competenze linguistiche (75%, ben il 29,1% le trova molto inferiori alle attese), la cultura in generale (68,9%) e le competenze digitali estese capacità di capire la tecnologia e soprattutto il suo funzionamento, non solo di usarla (59,4%). Le aziende fanno autocritica Anche le aziende in un certo senso si bocciano. Infatti, il 31% non monitora le esigenze del mercato del lavoro e il 36% lo fa in modo saltuario. Solo il 33% lo fa in modo sistematico. Una carenza confermata dal fatto che solo il 32% fa regolarmente bilanci di competenze, il 36% li fa in modo saltuario. Bilanci di competenze che per chi li fa servono correttamente per definire di formazione e sviluppo (68,5%), per definire le nuove risorse da inserire in azienda ( 47%) e/o i piani di carriera (41%). Disarmante poi il fatto che, pur in presenza di un mondo del business così discontinuo, mutevole e rapido, solo 65% delle aziende dica di conoscere molto o abbastanza le caratteristiche (conoscneze, competenze, attitudini, ) delle persone che dovrà introdurre nel prossimo anno. Una percentuale che crolla se riferita ai prossimi tre anni (50%) e ancor più ai prossimi dieci anni (19%). 3
4 L impegno e il progetto di Manageritalia Veniamo ora all impegno di Manageritalia per favorire maggiore sinergia scuola e aziende. Un iniziativa che parte con un progetto pilota che coinvolge piccole/medie imprese e Scuole superiori. Il percorso analizza le aziende del territorio, per capire che tipo di figure professionali servono oggi e/o serviranno in futuro e le fa poi collaborare con le Scuole per arricchire i programmi di studio, per un successivo più facile inserimento dei giovani nel mondo del lavoro. In merito a questo progetto i manager sono entusiasti e un ampia maggioranza ne approva le azioni principali: stage di qualità win-win per giovane e azienda (95% li reputa molto o abbastanza validi), percorsi di alternanza scuola/lavoro (85%), sinergia tra manager e docenti per orientare i piani formativi (84%) e portare i manager a scuola per testimoniare il mondo del lavoro attuale (82%). Anche se poi valutano con uno scarto del 20% circa la loro sostenibilità per l azienda. E le motivazioni sono soprattutto il tempo dei manager (54%) e i necessari e non facili accordi sull agenda con le scuole (45%). Tra vantaggi di una diffusione di questa iniziativa sull intero territorio nazionale evidenziano il miglior orientamento dei giovani agli aspetti core di uno specifico settore (97% molto più abbastanza) e in generale verso il funzionamento delle aziende (97%). A seguire sempre con un effetto molto positivo e ampio vengono: la sinergia tra scuola e mondo del lavoro che darebbe più competitività al sistema (91%), la maggiore attrattività verso gli studenti delle scuole coinvolte (88%), l aumento di impiegabilità dei giovani coinvolti (82%), il miglioramento dell attività dei docenti (81%) e del processo di ricerca e selezione degli studenti da parte dell azienda (76%). Tirando le somme l impegno di Manageritalia su questo fronte e con queste modalità ottiene un consenso altissimo. L ampissima maggioranza (92%) lo ritiene molto (52%) o abbastanza (40%) coerente con l attività della federazione e con la valorizzazione del ruolo. 4
5 food4minds (ricerca quantitativa settembre 2015) ALLEGATO STATISTICO per
6 Questa ricerca REALIZZATA DA ASTRARICERCHE PER MANAGERITALIA REALIZZATA A SETTEMBRE 2015 TRAMITE INTERVISTE ON LINE SOMMINISTRATE CON IL METODO C.A.W.I. (COMPUTER AIDED WEB INTERVIEWING) A UN CAMPIONE DI MANAGER (DIRIGENTI E QUADRI) ASSOCIATI A MANAGERITALIA - 2 -
7 Il contesto: giovani e disoccupazione Parliamo dei giovani in Italia, con particolare riferimento a coloro che hanno terminato o stanno per terminare il percorso di studi e si avvicinano al mondo del lavoro Per ognuna delle seguenti affermazioni indichi in quale misura è d accordo Totale campione = soggetti - 3 -
8 Il contesto: giovani e disoccupazione 0% 50% 100% IL TEMA DELLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE DOVREBBE ESSERE UNA ASSOLUTA PRIORITÀ PER IL DECISORE PUBBLICO (GOVERNO, PARLAMENTO, AMMINISTRAZIONE PUBBLICA, ETC.) 83,4% 15,0% LA FORMAZIONE SCOLASTICA ANDREBBE VISTA COME INVESTIMENTO PER L'INTERO SISTEMA PAESE, NON SOLO COME UNA QUESTIONE DI OGNI SINGOLO STUDENTE E FUTURO LAVORATORE 83,2% 14,6% CREDO CHE UNO STUDENTE/LAVORATORE BEN FORMATO NON SOLO ABBIA PIÙ OPPORTUNITÀ PER SÉ MA SIA ANCHE IN GRADO DI DARNE DI PIÙ AD ALTRI LAVORATORI (A PARI LIVELLO O CON STUDI/PROFESSIONALITÀ INFERIORI) GRAZIE AL MAGGIORE INDOTTO CHE CREERÀ 69,9% 25,6% 4,1% IL TEMA DELL'ABBANDONO SCOLASTICO (INTERRUZIONE DEL PERCORSO DI STUDI PRIMA DEL COMPLETAMENTO DELLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE) DOVREBBE ESSERE UNA ASSOLUTA PRIORITÀ PER IL DECISORE PUBBLICO 60,0% 30,4% 6,9% IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE È TALMENTE ELEVATO CHE POSSIAMO GIÀ DIRE ORA, SENZA DOVER ASPETTARE I PROSSIMI ANNI, CHE UNA GENERAZIONE DI ITALIANI È IN GRAN PARTE 'LAVORATIVAMENTE BRUCIATA' IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE IN BASE ALL'ANDAMENTO PREVISTO DELL'ECONOMIA E ALL'EFFETTO DELLE POLITICHE PUBBLICHE E PRIVATE TRA 10 ANNI SARÀ SENSIBILMENTE MINORE RISPETTO AD ADESSO IL TASSO DI DISOCCUPAZIONE GIOVANILE IN BASE ALL'ANDAMENTO PREVISTO DELL'ECONOMIA E ALL'EFFETTO DELLE POLITICHE PUBBLICHE E PRIVATE TRA 5 ANNI SARÀ SENSIBILMENTE MINORE RISPETTO AD ADESSO 8,0% 4,0% 26,6% 32,4% 40,0% 43,4% 43,1% 34,3% 19,3% 8,4% 5,7% 12,0% 6,1% 14,4% molto abbastanza così così poco per niente - 4 -
9 Il contesto: idee generali su scuola, lavoro, società Per ognuna delle seguenti affermazioni indichi in quale misura è d accordo Totale campione = soggetti - 5 -
10 Il contesto: idee generali su scuola, lavoro, società 0% 50% 100% I PAESI CHE INVESTONO DI PIÙ IN FORMAZIONE SONO PAESI CHE CRESCONO DI PIÙ A LIVELLO ECONOMICO 62,6% 31,4% 5,0% I PAESI CHE INVESTONO DI PIÙ IN FORMAZIONE SONO PAESI SOCIALMENTE PIÙ GIUSTI, CHE POSSONO LIMITARE LE ECCESIVE DIFFERENZE ECONOMICHE E SOCIALI INTERNE 45,5% 39,1% 3,0% 12,1% È FONDAMENTALE CAMBIARE LA SCUOLA ITALIANA SECONDO CRITERI DI ASSOLUTA MERITOCRAZIA DEGLI STUDENTI 37,6% 42,2% 16,0% LA SCUOLA ITALIANA ATTUALMENTE NON È MERITOCRATICA, NON PREMIA GLI STUDENTI MIGLIORI, NON LI VALORIZZA, NON NE METTE IN EVIDENZA LE QUALITÀ 29,1% 39,2% 24,5% 5,4% 3,8% È FONDAMENTALE CHE LA MERITOCRAZIA NON VADA A SCAPITO DEGLI STUDENTI CON PIÙ DIFFICOLTÀ (NESSUNO DEVE RESTARE INDIETRO) 33,9% 33,9% 20,5% 7,9% LO SCOPO DEL SISTEMA FORMATIVO DEVE ESSERE QUELLO DI DARE SOLO MOLTE CONOSCENZE GENERICHE E ALCUNE CONOSCENZE SPECIFICHE (DI SETTORE)PERCHÉ QUELLO CHE CONTA È L'ESPERIENZA/LA CONOSCENZA CHE SI SVILUPPERÀ NELLE AZIENDE 11,1% 27,5% 29,8% 23,3% 8,3% IL SISTEMA FORMATIVO ITALIANO PREPARA I GIOVANI IN MODO VALIDO, SECONDO LE NECESSITÀ DEL MONDO DEL LAVORO 21,6% 39,9% 30,3% 6,8% molto abbastanza così così poco per niente - 6 -
11 Cosa serve al Sistema Paese Il sistema Paese ha bisogno di Totale campione = soggetti - 7 -
12 Cosa serve al Sistema Paese 0% 50% 100% UNA VALORIZZAZIONE DELLA FORMAZIONE CONTINUA, DURANTE TUTTA LA VITA DEL LAVORATORE 67,4% 30,1% PIÙ DIPLOMATI CHE ENTRANO NEL MERCATO DEL LAVORO MA POI AMPLIANO LA LORO FORMAZIONE IN BASE ALLE NECESSITÀ DELL'AZIENDE E ALLE LORO ATTITUDINI 58,2% 36,1% 3,4% PIÙ DIPLOMATI CON CAPACITÀ GIÀ SPENDIBILI NEL MERCATO DEL LAVORO UNA PIÙ ALTA PARTE DI STUDENTI DELLA SCUOLA SUPERIORI CHE ARRIVANO AL DIPLOMA UNA PIÙ ALTA PARTE DI STUDENTI UNIVERSITARI CHE ARRIVANO ALLA LAUREA (COME VALORE PERCENTUALE) PIÙ DIPLOMATI IN SCUOLE TECNICHE-PROFESSIONALI 44,4% 37,9% 36,6% 29,3% 44,0% 35,6% 34,7% 39,2% 10,1% 4,1% 22,0% 3,8% 23,9% 3,8% 27,4% PIÙ LAUREATI IN FACOLTÀ SCIENTIFICHE 38,7% 28,6% 30,3% PIÙ LAUREATI (COME VALORE ASSOLUTO: GRAZIE A PIÙ UNIVERSITARI E/O PIÙ COMPLETANTI IL PERCORSO) PIÙ LAUREATI IN FACOLTÀ ECONOMICHE 29,4% 16,8% 27,5% 37,0% 28,5% 48,3% 4,0% 5,3% PIÙ LAUREATI IN FACOLTÀ UMANISTICHE 9,6% 15,9% 51,8% 14,5% 8,3% Decisamente vero Piuttosto vero Né vero né falso Piuttosto falso Decisamente falso - 8 -
13 Cosa deve cambiare nel Sistema Formativo Al Sistema Formativo italiano serve Totale campione = soggetti - 9 -
14 Cosa deve cambiare nel Sistema Formativo 0% 50% 100% MAGGIOR DIALOGO TRA IL MONDO DELLA SCUOLA/ UNIVERSITÀ E IL MONDO DEL LAVORO PER INDIVIDUARE LE ESIGENZE DI UN MONDO DEL LAVORO SEMPRE PIÙ 76,5% 21,2% MAGGIORE QUALITÀ DEI DOCENTI, ANCHE TRAMITE NUOVI CRITERI DI SELEZIONE DEI PROFESSORI 75,8% 21,3% MAGGIORE QUALITÀ DEI DOCENTI, ANCHE TRAMITE IL LORO AGGIORNAMENTO E RIQUALIFICAZIONE 72,7% 24,4% UN MAGGIOR RICONOSCIMENTO ANCHE DA PARTE DEGLI ITALIANI (DALLE FAMIGLIE ALLE AZIENDE) DEL RUOLO E DELL' IMPORTANZA DEL SISTEMA FORMATIVO 69,8% 25,8% 4,1% UN AGGIORNAMENTO SOSTANZIALE DEI METODI DI INSEGNAMENTO 58,2% 33,7% 7,4% UN AGGIORNAMENTO SOSTANZIALE DEI PROGRAMMI DI STUDIO (A PARITÀ DI 'MATERIE') PER RENDERLI PIÙ SPENDIBILI, PIÙ PRATICI, PIÙ UTILI DAL PUNTO DI VISTA 54,0% 32,1% 11,6% UN AGGIORNAMENTO DELLE MATERIE INSEGNATE, INTRODUCENDONE DI NUOVE ED ELIMINANDONE/ LIMITANDONE ALCUNE 39,2% 39,8% 18,5% molto abbastanza così così poco per niente
15 Lo stato attuale: un consiglio a un giovane A un giovane in Italia quali delle seguenti suggerirebbe? Totale campione = soggetti
16 Lo stato attuale: un consiglio a un giovane 0% 20% 40% 60% 80% 100% Svolgere piccoli lavori anche non afferenti il corso di studi durante il periodo di studi per abituarsi all'impegno richiesto dal mondo del lavoro, ai suoi ritmi, alle sue regole formali e Studiare all'estero durante l'università almeno un anno (ad esempio con il programma Erasmus) 74,3% 71,6% Studiare all'estero durante la scuola secondaria superiore 46,6% Non fermarsi alla Laurea, ma scegliere un master/formazione post universitaria 45,4% Proseguire con una Laurea di Secondo Livello, e poi cercare lavoro 37,9% Proseguire dopo la scuola superiore con una Laurea di Primo Livello, e poi cercare lavoro 19,2% Fare la scuola secondaria superiore (un Istituto tecnicoprofessionale) e poi cercare lavoro 18,7% Fare tutta l'università all'estero 13,6% Fare la scuola secondaria superiore (un Liceo) e poi cercare lavoro 4,1%
17 Skills: quando devono essere ottenute Di seguito può trovare un elenco di capacità e competenze. Indichi il momento formativo in cui ogni capacità deve essere appresa ad un livello adatto alle comuni esigenze aziendali Totale campione = soggetti
18 Skills: quando devono essere ottenute 0% 50% 100% HARD SKILLS/COMPETENZE SPECIALISTICHE SPECIFICHE DEL CORSO DI STUDI 4,2% 23,0% 72,1% SOFT SKILLS RELAZIONALI E MANAGERIALI (CAPACITÀ DI RELAZIONARSI, DI DIALOGO, DI CONFRONTO, DI LAVORO DI GRUPPO, DI LEADERSHIP, DI CONVINCIMENTO E DI MOTIVAZIONE DEGLI ALTRI) 7,1% 54,8% 36,3% SOFT SKILLS REALIZZATIVE (PROATTIVITÀ, SPIRITO IMPRENDITORIALE, GESTIONE DEL TEMPO E ORGANIZZAZIONE, CAPACITÀ DI DECIDERE) SOFT SKILLS COGNITIVE (CAPACITÀ DI ANALISI, DI SINTESI, DI PROBLEM SOLVING, ) COMPETENZE DIGITALI ESTESE: CAPACITÀ DI CAPIRE LA TECNOLOGIA, NON SOLO DI USARLA MA DI CAPIRNE IL FUNZIONAMENTO (PUR SENZA DOMINARLO), CAPACITÀ DI BASE DI 'CODING' (CREARE SEMPLICI SOLIDE COMPETENZE DI BASE: SCRITTURA, LETTURA IN ITALIANO, MATEMATICA, LOGICA, 4,2% 3,0% 13,5% 32,5% 53,0% 60,3% 58,5% 26,6% 54,5% 8,8% 37,0% 7,0% 29,1% 7,8% COMPETENZE LINGUISTICHE: INGLESE O ALTRA LINGUA 47,0% 38,9% 12,2% COMPETENZE DIGITALI DI BASE: UTILIZZO DEL COMPUTER E DELLA RETE, STRUMENTI COME WORD, EXCEL, POWERPOINT 43,4% 43,0% 11,9% CULTURA GENERALE: LETTERATURA, ARTE, STORIA, GEOGRAFIA, 28,3% 62,0% 8,7% Scuole superiori primarie ( medie ) o prima (elementari) Scuole superiori secondarie (licei o istituti tecnico/ professionali) In parte alle scuole superiori secondarie, in parte all'universi Università
19 Skills: the gap Di seguito può trovare lo stesso elenco di capacità e competenze che ha appena letto. Pensi ora ai giovani entrati in azienda negli ultimi anni e valuti, in media, le loro competenze Totale campione = soggetti
20 Skills: the gap 0% 50% 100% COMPETENZE DIGITALI DI BASE: UTILIZZO DEL COMPUTER E DELLA RETE, STRUMENTI COME WORD, EXCEL, POWERPOINT 5,0% 60,1% 31,7% 3,2% HARD SKILLS/COMPETENZE SPECIALISTICHE SPECIFICHE DEL CORSO DI STUDI 3,3% 37,6% 44,0% 15,2% COMPETENZE DIGITALI ESTESE: CAPACITÀ DI CAPIRE LA TECNOLOGIA, NON SOLO DI USARLA MA DI CAPIRNE IL FUNZIONAMENTO (PUR SENZA DOMINARLO), CAPACITÀ DI BASE DI 38,8% 43,2% 16,2% SOLIDE COMPETENZE DI BASE: SCRITTURA, LETTURA IN ITALIANO, MATEMATICA, LOGICA, 31,3% 57,3% 11,0% CULTURA GENERALE: LETTERATURA, ARTE, STORIA, GEOGRAFIA, 29,7% 46,3% 22,6% COMPETENZE LINGUISTICHE: INGLESE O ALTRA LINGUA 22,6% 45,9% 29,1% SOFT SKILLS COGNITIVE (DI ANALISI, DI SINTESI, DI PROBLEM SOLVING, ) 23,2% 58,9% 17,6% SOFT SKILLS RELAZIONALI E MANAGERIALI (CAPACITÀ DI RELAZIONARSI, DI DIALOGO, DI CONFRONTO, DI LAVORO DI GRUPPO, DI LEADERSHIP, DI CONVINCIMENTO E DI MOTIVAZIONE 18,7% 55,3% 24,0% SOFT SKILLS REALIZZATIVE (PROATTIVITÀ, SPIRITO IMPRENDITORIALE, GESTIONE DEL TEMPO E ORGANIZZAZIONE, CAPACITÀ DI DECIDERE) 16,6% 53,5% 28,2% Superiori alle attese e alle necessità Un po' inferiori alle attese e alle necessità Adeguate alle attese e alle necessità Molto inferiori alle attese e alle necessità
21 La conoscenza delle necessità del mercato La Sua azienda monitora le nuove e mutevoli necessità del proprio mercato in termini di competenze? Totale campione = soggetti
22 La conoscenza delle necessità del mercato Non so 6,6% Sì, regolarmente 33,0% No, non viene fatto 24,7% Sì, in modo saltuario 35,7%
23 I bilanci di competenze in azienda Nella Sua azienda si fanno bilanci delle competenze attuali possedute dai dipendenti/collaboratori? Totale campione = soggetti
24 I bilanci di competenze in azienda Non so 1,7% Sì, regolarmente 32,0% No, non vengono fatti 31,7% Sì, in modo saltuario 34,6%
25 L'utilizzo dei bilanci di competenze in azienda E come sono utilizzati? Ai rispondenti in aziende ove si fanno bilanci delle competenze attuali possedute dai dipendenti/collaboratori = 772 soggetti = il 66.6% del campione
26 L'utilizzo dei bilanci di competenze in azienda 0% 20% 40% 60% 80% 100% Per definire i percorsi di formazione e sviluppo 68,5% Per definire le nuove risorse da inserire in azienda 47,3% Per definire i piani di carriera 40,7% Non vengono utilizzati 2,6% Non so 3,5%
27 La validità di alcune azioni della iniziativa Manageritalia Parliamo di una iniziativa di Manageritalia che sta per avviarsi con un progetto pilota che coinvolge piccole/medie imprese e Scuole superiori. Il programma analizza le aziende del territorio, per capire che tipo di figure professionali servono oggi e/o serviranno in futuro. Il programma poi fa collaborare queste aziende con le Scuole per arricchire i programmi di studio, per un successivo più facile inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, sempre con il coordinamento e la supervisione di Manageritalia. Per ognuna delle seguenti possibilità indichi quanto la reputa valida Totale campione = soggetti
28 La validità di alcune azioni della iniziativa Manageritalia 0% 50% 100% STAGE DI QUALITÀ OVVERO CON VANTAGGIO SIA PER L'AZIENDA CHE PER IL GIOVANE (PER IL GIOVANE E PER L'AZIENDA) 56,5% 38,4% PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO, DOVE GLI STUDENTI HANNO UN CERTO NUMERO DI ORE A SETTIMANA DI PROGETTI IN AZIENDA 45,7% 39,1% 10,6% 3,5% SVILUPPARE UNA SINERGIA TRA MANAGER E DOCENTI PER ORIENTARE I PIANI FORMATIVI 40,9% 42,8% 11,9% ANDARE COME MANAGER D'AZIENDA A FARE TESTIMONIANZE A SCUOLA, PER RACCONTARE AI RAGAZZI IL MONDO DEL LAVORO 44,7% 37,5% 4,6% 12,2% molto abbastanza così così poco per niente
29 La validità e la sostenibilità aziendale di alcune azioni della iniziativa Manageritalia molto + abbastanza Stage di qualità ovvero con vantaggio sia per l'azienda che per il giovane (per il giovane e per l'azienda) Percorsi di alternanza scuola/lavoro, dove gli studenti hanno un certo numero di ore a settimana di progetti in azienda Valida Sostenibile 94.9% 71.1% 84.8% 55.8% Sviluppare una sinergia tra manager e docenti per orientare i piani formativi 83.8% 54.8% Andare come manager d'azienda a fare testimonianze a scuola, per raccontare ai ragazzi il mondo del lavoro 82.2% 68.2% molto Stage di qualità ovvero con vantaggio sia per l'azienda che per il giovane (per il giovane e per l'azienda) Percorsi di alternanza scuola/lavoro, dove gli studenti hanno un certo numero di ore a settimana di progetti in azienda Andare come manager d'azienda a fare testimonianze a scuola, per raccontare ai ragazzi il mondo del lavoro Valida Sostenibile 56.5% 26.5% 45.7% 14.4% 44.7% 23.2% Sviluppare una sinergia tra manager e docenti per orientare i piani formativi 40.9% 12.6%
30 AstraRicerche via Abbondio Sangiorgio Milano Tel. (+39) Fax (+39)
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