in corso Duomo di S. Stefano
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- Aniello Fantoni
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1 in corso Duomo di S. Stefano Pavia Introduzione Il Duomo, sicuramente il più insigne monumento della città potendo vantare il Bramante fra i progettisti, ha presentato problemi statici sino dalla ultimazione della Cupola nel 1885, dovuti alle modalità costruttive della Cupola stessa e dei pilastri che ne portano il peso. La gravità della situazione si è drammaticamente evidenziata con il rovinoso crollo, il 17 marzo 1989, dell adiacente Torre Civica. L episodio ha dato lo spunto per un ampia campagna di indagini preliminari che hanno permesso poi di definire gli interventi di consolidamento in corso. La storia La costruzione del Duomo di Pavia venne iniziata nel 1488 su disegni del Bramante, di Giovanni Antonio Amodeo e di Cristoforo Rocchi con l edificazione della parte orientale e si protrasse, non senza travagli, fino al 1932, con l ulti- Dettaglio dei piloni della cupola. Planimetria generale della chiesa. Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. 37
2 Sopra: particolari costruttivi di progetto; a destra: sezione longitudinale della chiesa. Particolari costruttivi di progetto. Sostituzione di blocchi non idonei. Sotto: un blocco nuovo prima del montaggio. A destra: montaggio dei nuovi blocchi. mazione dei bracci trasversali realizzati, ormai, in cemento armato. Gli otto pilastri dell ottagono centrale vennero realizzati nel corso di più di 150 anni, a partire dal 1599, seguendo fedelmente le indicazioni del modello ligneo realizzato nel Il tamburo fu ultimato nel 1767 in modo notevolmente difforme dal modello e, invece della Cupola, venne costruito un tetto in legno. Nel 1882 iniziarono i lavori di costruzione della Cupola e della Lanterna, nonostante le perplessità sollevate da più parti in merito all adeguatezza degli otto pilastri a sopportarne il peso aggiuntivo. Completati i lavori nel 1885, infatti, si manifestarono subito i primi allarmi: rottura della catena metallica di contenimento delle spinte, fessurazioni sia sul tamburo che sulla Cupola, e, cosa più preoccupante, segnali di cedimento dei pilastri, sollecitati oltre le loro capacità. 38 Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. - Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al 2003
3 Scheda del progetto Ente appaltante Soprintendenza per i Beni Ar chitettonici e per il Paesaggio di Milano Soprintendente Soprintendente Regionale Progetto Direzione dei lavori Arch. Alberto Artioli Arch. Carla Di Francesco Prof. ing. Giorgio Macchi Ing. Stefano Macchi Ing. Stefano Macchi L intervento Nel marzo 1989 il crollo della Torre Civica investì le murature della navata sinistra, per cui fu istituita una Commissione tecnico-scientifica, attiva fino al 1993, per il controllo, fra l altro, delle condizioni statiche del Duomo. Fu installato, Sopra: modello in scala 1:10 realizzato presso la sede dell impresa per va lutare attrezzature e procedimenti da adottare in cantiere. A lato: mo dello di una sezione dei piloni, in scala 1:1, appositamente costruita per il medesimo scopo. Veduta dei piloni della cupola con le puntellature e le cerchiature provvisorie messe a punto dalla So printendenza nel precedente intervento. Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. 39
4 Ridistribuzione degli sforzi di compressione. In alto: fase del taglio in corrispondenza del giunto di malta. In basso: iniezione nel giunto di malta appropriata. pertanto, un sistema automatico di monitoraggio che sùbito segnalò l anomalo comportamento di due pilastri dell ottagono. Le raccomandazioni espresse dalla Commissione spinsero la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano a porre in opera una complessa struttura di puntellamento degli archi e di cerchiatura dei pilastri, completata nel 1998, e a dare inizio a una serie di complesse indagini preliminari, volte a stabilire esattamente le caratteristiche fisiche e meccaniche degli otto pilastri e a determinare gli interventi da inserire in un progetto di consolidamento. I lavori sono iniziati nel 2003 e sono attualmente in pieno svolgimento. Poiché i pilastri dell ottagono nel Duomo sono interessati a fenomeni di schiacciamento dovuti ai carichi elevati trasmessi dalla sovrastante Cupola, lo scopo dei lavori è quello di aumentare la sezione resistente del para mento in pietra di rivestimento, in quanto il nucleo interno, di materiali eterogenei, non concorre significativamente alla resistenza a compressione. Veduta area del Duom in una ripresa antecedente al marzo Sulla sinistra la torre crollata nello stesso anno. 40 Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. - Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al 2003
5 Veduta dei ponteggi all interno dell ottagono della cupola. Per raggiungere lo scopo si sostituiscono innanzitutto i conci fratturati e inadeguati agli sforzi da sopportare, con altri nuovi, dello stesso materiale e con le stesse lavorazioni superficiali; si inseriscono quindi barre d acciaio inox che, con speciali appa recchi di ancoraggio alle estremità, esercitano una calcolata precompressione fra i conci opposti. Si procede poi alla sostituzione della malta che riempie i giunti fra i conci stessi, di scarse caratteristiche meccaniche, con prodotti adatti (ce mento Macflow, resina poliuretanica), Ridistribuzione degli sforzi di compressione. In alto: inserimento del martinetto piatto dopo l esecuzione del secondo taglio. In basso: fase di ridistribuzione con i martinetti piatti. Prospetto principale del Duomo. Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. 41
6 Posa in opera dei tiranti. Sopra: particolare della sede a conicità inversa per alloggiamento del tassello. A destra: tassello in acciaio inox a espansione per il ritegno del tirante. In basso: fase di perforazione. Sostituzione di blocchi non idonei. Sotto: endoscopia per la verifica dell integrità del blocco. A destra: rimozione di un blocco. aumentando contemporaneamente la superficie di contatto fra i conci e quindi l area resistente. Durante questa fase vengono inseriti nei giunti ripuliti e regolarizzati dei sottili martinetti piatti muniti di manometro, così da controllare e ridistribuire omogeneamente gli sforzi di compressione. Agendo poi alternativamente su lati opposti dei pilastri i martinetti vengono estratti e al loro posto iniettati i nuovi materiali di interposizione. Ulteriore positivo effetto di tale operazione è quello di ottenere, grazie a giunti più sottili, un lieve accorciamento dei pilastri, così da rendere i nuclei collaboranti alla resistenza a compressione. Le tecniche previste e le attrezzature atte a realizzarle sono altamente innovative, in quanto utilizzate per la prima volta nell àmbito delle sperimentazioni condotte, con il contributo dell Università di Pavia, per il consolidamento della Torre di Pisa. Notevole importanza ha rivestito, pertanto, la prima fase dei lavori, consistente nella messa a punto delle tecnologie e delle attrezzature occorrenti, queste ultime, in alcuni casi, appositamente realizzate. 42 Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. - Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al 2003
7 A seguito dei lavori di consolidamento dei pilastri dell Ottagono centrale e dei lavori sulla cripta, riconvertita a sede museale, gli interventi che si sono succeduti, alcuni dei quali ancora oggi in corso d opera, hanno visto l alternarsi e il sovrapporsi di diversi enti appaltanti, progettisti e/o direttori dei lavori. In particolare, mentre nel 2003 i lavori di consolidamento erano stati appaltati dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano, e nel 2004 dalla Fabbriceria del Duomo, successivamente è intervenuto il Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e la Liguria, attualmente garante dei lavori di restauro della copertura dell abside (su un progetto a firma dello studio Calvi di Pavia), e la Direzione Regionale dei Beni Culturali della Lombardia per gli interventi sul tamburo e sulla lanterna. Per quanto concerne i lavori di restauro delle superfici interne della Cattedrale (superfici lapidee semplici e intonacate e superfici decorate), nella zona del transetto e dell abside si è proceduto, previo lavaggio, con un accurata pulizia e stuccatura dei giunti, quindi con l integrazione delle parti mancanti Vista complessiva dell intradosso di uno dei due bracci del transetto e particolare di alcune delle macchie e incrostazioni oggetto dei lavori di pulitura. Duomo - Ponteggio nel transetto per il restauro delle superfici interne. e la patinatura finale. Anche per il restauro conservativo della superficie intradossale della cupola dell ottagono, previa accurata verifica visiva (o tramite battitura manuale) dello stato di fatto, e un idonea pulizia, è stata eseguita una ripresa delle lacune e delle parti incongrue rimosse, con una malta di impasto, finitura e colore simile a quella esistente e precedentemente verificata con idonee campionature (tinta di fondo, fasce, ecc.). Nel passaggio da un lotto di lavori al successivo, nell alternanza delle metodologie di intervento seguite da quelle stesse maestranze che hanno portato a termine i lavori previsti nel primo lotto, emozionante e scenografica è stata anche la co- Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. 43
8 A lato: vista del ponteggio complessivo all interno dell ottagono centrale del Duomo (circa 80 mt di altezza dal livello del suolo) Sotto: vista sulle impalcature esterne e sequenza del recupero delle parti in cls ammalorate sulla copertura dei bracci del transetto struzione dell impianto dei ponteggi interni che ha permesso, alle figure qualificate preposte ai lavori assegnati, di instaurare con il Monumento un rapporto confidenziale che forse fu solo dei suoi primi costruttori, a partire dal XVsec. Quel sentimento di privilegio e insieme di profonda responsabilità che si avverte, ritrovandosi a 70 mt d altezza all interno di uno dei monumenti più importanti del nostro patrimonio storico-culturale, ha spinto i nostri tecnici anche a monitorare lo stato di conservazione complessivo del Bene, consci tra l altro delle controverse vicissitudini storiche narranti la sua realizzazione. Le indagini compiute sui bracci trasversali del transetto, costruito in cemento armato solo agli inizi del XX sec., hanno restituito il quadro di una struttura in avanzato stato di degrado, per il recupero della quale è stata stanziata dalla Fabbriceria del Duomo una somma integrativa. L intervento sulle parti ammalorate è consistito nella rimozione delle parti staccate, nel trattamento dei ferri d armatura con ricostruzione dell idoneo copriferro mediante l utilizzo di 44 Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. - Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al 2003
9 malte tixotropiche fibrorinforzate a ritiro controllato, fino alla creazione dello spessore originale. Successivamente si è proceduto con la revisione e il ripristino della copertura del transetto previa pulizia, impermeabilizzazione e rimontaggio del manto di coppi e della linea vita. Dobbiamo arrivare ai primi mesi del 2008 per assistere al montaggio dei ponteggi anche all esterno dei due bracci del transetto e all estradosso della cupola, necessari per il consolidamento dei costoloni di quest ultima, e propedeutici, in seguito, ai lavori su tamburo e lanterna nonché al consolidamento della copertura in legno e coppi sovrastante il presbiterio del Duomo, fortemente ammalorata a causa dell instabilità degli elementi costituenti l orditura primaria e secondaria. Delicata è stata tutta l organizzazione di cantiere, sia per l installazione delle opere provvisionali nel fitto tessuto urbano In alto: recupero e sistemazione dei coppi su uno dei cornicioni laterali. Situazione prima e durante l intervento. In alto: visita al cantiere da parte del Vescovo Mons. Giovanni Giudici. Alla sua sinistra il Geom. dell impresa Harry Pedro Citerei, Direttore del cantiere. Alla destra il Prof. Ing. Giampaolo Calvi, Presidente della Fabbriceria del Duomo. In alto: pianta del Duomo con l individuazione dell area oggetto di intervento e particolare di un innesto arcareccio-tamburo che mostra un evidente stato di degrado, diffuso nell orditura secondaria e concentrato in quella primaria. Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. 45
10 A lato: Montaggio e verifica in laboratorio della capriata metallica tipo Polonceau. Pianta dell estradosso delle volte del presbiterio e, sotto, dell orditura lignea della copertura del presbiterio. In basso: alcuni scatti del tamburo della Cattedrale durante il restauro. Una curiosità: alla base della croce il ponteggio raggiunge un altezza di circa 95 mt, poggiando su travi in aggetto dalle finestre del lanternino. sottostante, sia per il rischio di caduta dei materiali sulle coperture delle altre volte e delle cupole poste tra la piazza e il presbiterio. Per il recupero dei 230 mq di tetto il progetto ha previsto la posa in opera di due capriate metalliche di tipo Polonceau col compito di sostenere l ordito della copertura e spezzare la lunghezza di libera inflessione dei terzeri, portati così a sostenere meglio le mezzerie delle travi. In questo modo, oltre ad alleggerire il carico sulla capriata e sulle murature del timpano e del tamburo, è stata aumentata la capacità di resistenza della trave, modificandone il suo stato tensionale. Ultimo stadio dell operazione sopra descritta, è stato il rifacimento del manto di copertura, con il ripristino dell orditura lignea secondaria e l integrazione dei coppi nuovi a quelli recuperati. Nonostante la mole degli interventi di recupero fin ora effettuati, il Duomo, oggi, non può essere ancora aperto al pubblico perché necessita di ulteriori lavori per i quali non sono stati stanziati i fondi necessari. Di questi sei anni, che ci separano dall aggiudicazione della gara avvenuta nel 2003, di passaggi di professori, autorità, professionisti, giornalisti e curiosi, degli attestati certificanti la qualità e la serietà del lavoro svolto, portiamo con noi sempre l entusiasmo, ma serbiamo ancora il rammarico di non aver potuto finora riconsegnare alla città, e ai pavesi tutti, un bene di tale entità di cui, purtroppo, un intera generazione ha potuto solo ammirare l esterno. 46 Cingoli Nicola & Figlio S.r.l. - Aggiornamento ai recenti interventi di restauro successivi al 2003
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