PIANO REGIONALE INTEGRATO 2010 DEI CONTROLLI DI SICUREZZA ALIMENTARE

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1 Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE PIANO REGIONALE INTEGRATO 2010 DEI CONTROLLI DI SICUREZZA ALIMENTARE 1

2 S. C. VETERINARIA AREA A SANITA ANIMALE DIRETTORE: Enrico Maria Ferrero 2

3 INTRODUZIONE La Struttura Complessa Sanità Animale concorre agli obiettivi dipartimentali ed aziendali specificatamente attraverso funzioni e competenze generali come di seguito elencate: Sorveglianza epidemiologica e profilassi finalizzate all eradicazione di malattie infettive del bestiame in base a profilassi di Stato pianificate (tubercolosi, brucellosi, leucosi bovina enzootica, ecc.) Sorveglianza epidemiologica e profilassi delle malattie ad elevata diffusibilità (liste A e B dell O.I.E) Prevenzione e controllo delle zoonosi Interventi di Polizia Veterinaria (vigilanza veterinaria permanente, prescrizioni, vincoli sanitari e sequestri, sanzioni amministrative, notizie di reato, ecc) Proposte di ordinanze per l Autorità Sanitaria Comunale in materia di Igiene e Polizia Veterinaria Pareri tecnici di competenza sui ricoveri e sulle modalità di detenzione e movimentazione degli animali Vigilanza sui concentramenti e spostamenti degli animali, compresa l importazione e l esportazione (gestione sistema TRACES) e sulle strutture ed attrezzature a tale fine utilizzate Igiene urbana veterinaria, lotta al randagismo, controllo della popolazione canina e gestione dell anagrafe canina Controllo delle popolazioni sinantrope e selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell equilibrio fra uomo, animale ed ambiente Gestione delle anagrafi zootecniche (bovina, ovicaprina, suina, equina e delle specie minori) Certificazioni sanitarie (qualifiche di allevamento, attestazioni di stato sanitario, certificazioni per spostamenti e esportazioni capi, visite premacellazione ecc) Interventi di educazione sanitaria nei confronti di allevatori, commercianti, detentori, cittadinanza in genere). Le norme comunitarie previste dai reg. 852/04, 853/04, 854/04, 882/04 prevedono controlli ufficiali a livello di filiera alimentare partendo dalla produzione primaria, con la finalità di assicurare la salubrità degli alimenti di origine animale e contestualmente garantire il rispetto delle norme sul benessere animale e l adozione di misure di biosicurezza necessarie ad impedire il diffondersi di patologie negli allevamenti. Il seguente piano attua a livello dell ASL TO5 quanto previsto dal PRISA 2010, che non presenta peraltro variazioni di grande portata rispetto al 2009 e alle previsioni generali del triennio. Esso ha lo scopo di individuare gli obiettivi e quantificare il numero di controlli ufficiali da effettuare nell anno 2010 che in linea generale sono analoghi a quelli indicati nel precedente piano Tuttavia sono stati inclusi nel PRISA alcuni temi di intervento che erano stati esclusi nell anno precedente e in particolare la programmazione di massima delle emergenze. Per la sanità animale questi interventi si modulano durante l anno e sono rendicontabili solo a consuntivo. Le emergenze prevedibili, in quanto 3

4 relative a patologie diffusive in fase di preallarme o allarme epidemiologico, sono la blue tongue, ancora presente sul territorio regionale, l influenza aviaria, la West Nile e, nuova priorità, la rabbia, presente nelle Regioni del Nord Est (Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige). La Regione Piemonte, con le suddette indicazioni, ha individuato la programmazione e l attuazione a livello di ciascuna ASL degli interventi previsti dal PRISA 2010 come uno dei filoni di attività più rilevanti nell ambito del Piano regionale della Prevenzione , tanto che andrà a costituire uno specifico obiettivo per le direzioni generali delle ASL. Inoltre il PRISA 2010 pone l'accento su alcune attività che vengono definite ad alta priorità la cui programmazione dovrà essere caratterizzata da completezza e da un elevato profilo qualitativo. In quanto tali le attività ad alta priorità non potranno in alcun modo essere ridotte o limitate rispetto agli standard stabiliti a livello regionale, e dovranno essere rendicontate in termini di evidenza dei risultati di attività, di conformità delle risorse assegnate e delle procedure adottate, nonché delle ricadute favorevoli su uno o più indicatori di miglioramento. Rientrano tra gli obiettivi di attuazione di alta priorità per il 2010: 1. Le misure di prevenzione della blue tongue per cui sono ritenuti ad alta priorità tutti gli adempimenti previsti nell ambito delle attività di controllo ed eradicazione della malattia ed in particolare le attività di controllo diagnostico previste ai fini della precoce individuazione dell infezione, l attuazione del programma di vaccinazione di richiamo, l aggiornamento del sistema informativo regionale, con tutte le attività di registrazione e rendicontazione previste per assolvere ai debiti informativi nei confronti delle altre Regioni e del Ministero della Salute; 2. La predisposizione ed attuazione degli interventi per la pronta ed efficace gestione delle emergenze, ivi compreso l'aggiornamento dei piani di emergenza locali. Fra le priorità vi è anche la completa e puntuale attuazione dei programmi di sorveglianza diagnostica che concorrono alla diagnosi precoce dei casi di focolaio di malattie diffusive ed alla relativa definizione della qualifica territoriale (piani regionali MVS,PSC, IA). 3. Le misure di prevenzione della rabbia, in quanto la presenza della malattia nelle Regioni nord-orientali dell'italia conferisce priorità a tutti gli ambiti di attività correlati alla sua prevenzione. Sono ritenuti ad alta priorità operativa. Almeno fino all'esaurirsi dello stato di allarme, tutti gli adempimenti e le misure previsti nell ambito della profilassi della malattia. In particolare, il monitoraggio degli episodi di morsicatura, l applicazione dei protocolli di osservazione sanitaria degli animali morsicatori e morsicati, il monitoraggio sull andamento e la gestione dell anagrafe canina informatizzata regionale, la promozione dello sviluppo di una rete adeguata di canili di prima accoglienza. 4. I programmi LEA e di qualifica territoriale, in quanto le attività classificate dal Ministero della Salute come livelli assistenziali condizionano i finanziamenti alle Regioni. Vi rientrano i livelli minimi di controllo previsti sulle anagrafi zootecniche ed il rispetto della periodicità di controllo prevista dai programmi di eradicazione o sorveglianza annuali regionali per la tubercolosi bovina, la brucellosi bovina ed ovicaprina e la leucosi bovina enzootica (tutte finalizzate al mantenimento della qualifica). 4

5 Ambiti di attività svolta Attività amministrativa Le attività del comparto amministrativo sono di supporto all'attività sanitaria. Va rimarcato come negli ultimi anni vi sia stato un sempre maggiore impegno nell'attività di inserimento dati, dovuta all'implementazione di banche dati regionali e nazionali che fungono da supporto a quasi tutte le attività di sanità animale e costituiscono uno strumento essenziale a garanzia dei flussi informativi nei confronti della Regione e del Ministero della Salute. In aggiunta a quanto sopraindicato ed a supporto di tutta l attività certificativa, di rilascio di documentazione e di informazione, la Struttura Complessa Sanità Animale mette a disposizione dei cittadini l accesso a cinque sportelli presso le seguenti sedi del Servizio Veterinario: Nelle sedi di distretto l attività di sportello viene gestita da personale amministrativo, SEDE INDIRIZZO Giornata apertura ORARIO Distretto di Chieri Via della Consolata, 5 Martedì e Venerdì Distretto di Carmagnola Piazza Italia, 27/A da Lunedì a Giovedì Distretto di Moncalieri Via Pastrengo, 2 da Lunedì a Venerdì Sub-Distretto di Poirino Via Indipendenza, 46 da Lunedì a Venerdì Sub-Distretto di Castelnuovo da Lunedì a Venerdì mentre nei sub-distretti l attività è gestita da personale veterinario ed è finalizzata principalmente alle attività relative all Anagrafe Bovina ed a fornire informazioni e consulenze riguardanti le attività sul territorio. Gli sportelli aperti al pubblico, oltre alla gestione delle pratiche d ufficio, offrono la possibilità al cittadino di avere una consulenza specifica su tutto quanto attiene le attività del Servizio Veterinario. Attività interarea Istituto della pronta disponibilità La S.C. Sanità Animale attua, su tutto il territorio di competenza, la Pronta Disponibilità festiva e notturna congiuntamente alla altre SS.CC. veterinarie, mediante proprio personale Veterinario e secondo coordinamento dipartimentale. 5

6 Attività integrata con altre S.C. dipartimentali I Veterinari della S.C. Sanità Animale collaborano, nell ambito delle loro attività, con i colleghi e con il personale tecnico dell Area C e del NIV, soprattutto per quanto riguarda la verifica del rispetto delle norme che regolano l'identificazione e la registrazione degli animali, il benessere animale, la farmacovigilanza, la biosicurezza, il rilascio di pareri preventivi relativi alla costruzione di nuovi allevamenti. E'in previsione la stesura di procedure codificate, in collaborazione con la S.C. Igiene e Sanità Pubblica per la gestione delle zoonosi ed il rilascio di pareri preventivi per insediamenti animali, con l'area B veterinaria per le problematiche relative alle malattie infettive (macellazioni diagnostiche e riscontri di positività alla macellazione) e alle macellazioni d urgenza e emergenza. Aggiornamento e formazione professionale Le attività di aggiornamento e formazione professionale si possono declinare secondo il seguente schema: - formazione professionale personale secondo quanto definito dalla normativa nazionale in relazione al sistema E.C.M. - momenti di formazione ed informazione in occasione delle Riunioni di Servizio, programmate a seconda delle esigenze di Servizio e comunque non in numero inferiore a otto nel corso del organizzazione di eventi formativi accreditati o meno, aperti anche a colleghi esterni all Azienda. - i Veterinari della S.C. Sanità Animale sono inoltre disponibili a seguire gli studenti laureandi in Medicina Veterinaria presso l'università di Torino, per le attività di tirocinio previste dal percorso formativo universitario. 6

7 Risorse umane Direttore di Struttura Complessa 1 Dirigenti Veterinari 21 Assistenti Amministrativi 6,4 Tecnici di Prevenzione 0 (nell ASL TO 5 i TP sono assegnati alla S.S. NIV) Al 01/01/2010 risulta in servizio il seguente personale: ruolo nominativo tipologia attività Ruolo / incaric o orario 2009 prese nza 2009 attività 2009 orario 2010 presen za 2010 attività 2010 sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o Amm.v o Amm.v o Amm.v o Dott. Enrico Maria FERRERO Dott. Armando BOGLIONE Dott.ssa Patrizia BOCCALATTE Dott. Paolo FEJLES Dott. Tommaso FOGLIATO DISTRETTO DI CHIERI VIA S. GIORGIO N. 24 VIA DELLA CONSOLATA N. 5 Direttore S.C. Sanità Animale Veterinario Dirigente Responsabile Distretto Responsabile Ufficio Anagrafe Zootecnica Veterinario Dirigente Referente settore avicunicolo Referente settore ovicaprino Veterinario Dirigente Referente settore apistico Veterinario Dirigente Responsabile Subdistretto di Castelnuovo Don Bosco Dott. Giovanni MARINO Veterinario Dirigente Subdistretto di Poirino Dott. Gerolamo PALERMO Dott. Vincenzo SOFIA Dott. Giuseppe ZUCCA Sig.ra Adriana BERNARDI Sig.ra Graziella BIGLIONE Sig.ra Maria GILARDI sanitario Dott. Pietro MALERBA sanitario Dott. Enrico ARNAUDO sanitario Dott. Enrique GIOBBIO sanitario Dott. Paolo GUISO sanitario Dott.ssa Maria Rosa MAZZA sanitario Dott. Giorgio Bruno QUINZIO Veterinario Dirigente Responsabile Subdistretto di Poirino Veterinario Dirigente Subdistretto di Poirino Veterinario Dirigente Subdistretto di Castelnuovo Don Bosco Coadiutore Amministrativo presso Ufficio Anagrafe via S. Giorgio 24, Chieri Assistente Amministrativo presso Ufficio Anagrafe via S. Giorgio 24, Chieri Assistente Amministrativo presso Distretto di Chieri DISTRETTO DI MONCALIERI VIA PASTRENGO N.9 Veterinario Dirigente Responsabile Distretto Referente settore suinicolo Referente TSE Veterinario Dirigente Distretto di Moncalieri Veterinario Dirigente Referente D.L.vo 626 Veterinario Dirigente Referente settore Igiene urbana e animali da affezione Referente antropozoonosi Veterinario Dirigente Distretto di Moncalieri Veterinario Dirigente Distretto di Moncalieri - Settore animali d affezione ruolo % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 Amm.vo Sig.ra Marina PIRO Assistente amministrativo presso Distretto ruolo 100% %

8 sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o sanitari o Dott. Domenico VIOTTI Dott. Dario PALASSINI Dott. Adriano PARISE Dott. Giovanni PONSI Dott. Giorgio SERRA Dott. Mario TERNAVASIO sanitario Dott. Ermenegildo VALVASSORI Amm.vo Sig.ra Patrizia BURZIO Amm.vo Sig.ra GARCEA Giuseppina Amm.vo Sig.ra Giovanna MASIA Amm.vo Sig. Paolo PIROVANO di Moncalieri DISTRETTO DI CARMAGNOLA P.ZA ITALIA c/o Foro Boario Veterinario Dirigente Responsabile Distretto Referente Piani TBC/BRC/LBE e IBR Veterinario Dirigente Subdistretto di Carignano Veterinario Dirigente Responsabile Subdistretto di Carignano (refente rilascio pareri per concentramenti animali in forma permanente) Veterinario Dirigente Subdistretto di Carignano Referente Blue Tongue Veterinario Dirigente Referente vigilanza mercati bastiame Referente vigilanza commercio Veterinario Dirigente Referente settore zootecnia minore Veterinario Dirigente Distretto di Carmagnola Assistente Amministrativo presso Distretto di Carmagnola Assistente Amministrativo presso Distretto di Carmagnola Assistente Amministrativo presso Distretto di Carmagnola Assistente Amministrativo presso Distretto di Carmagnola 1. IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEGLI ANIMALI ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 * 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 0 0 ruolo 100% % 12 1 ruolo 100% % 12 1 L ASL TO 5 con determina n del 29/11/2001 ha istituito l Ufficio Anagrafe Zootecnica a cui è stata assegnata valenza di S.S. ed in cui sono confluite risorse e personale per garantirne una gestione ottimale. Oltre a quanto previsto da norme nazionali e comunitarie sulle anagrafi zootecniche, a livello regionale è stato istituito il sistema informatico ARVET con lo scopo di avere una gestione informatizzata di tutti i controlli e delle problematiche di tipo sanitario riguardanti gli allevamenti. L'Ufficio Anagrafe effettua una serie di controlli a periodicità variabile, i quali mirano a rilevare alcuni aspetti che potrebbero ridurre l attendibilità della banca dati quali: - Aziende senza coordinate geografiche; - Aziende e allevamenti disallineati tra BDN e ARVET; - Presenza di discrepanze relative ai capi registrati negli allevamenti; - Valutazione di ritardi significativi nella consegna da parte dell allevatore della documentazione relativa alle movimentazioni e alle iscrizioni dei capi; - Rilevamento degli allevamenti suini e ovicaprini senza censimento capi; - Per gli allevamenti di grandi dimensioni che hanno delegato l Ufficio Anagrafe, fornitura di stampe con i capi presenti in banca dati al fine di verificarne la corrispondenza con quanto effettivamente presente in allevamento. 8

9 1.1 ANAGRAFE BOVINA Non sono previste sostanziali variazioni rispetto a quanto programmato per l anno Sono previste ispezioni in 60 allevamenti bovini effettuate da personale veterinario di Area A e tecnico del NIV. La scelta delle aziende è avvenuta in base all analisi del rischio tenendo conto principalmente - della consistenza degli allevamenti - dei risultati dei controlli effettuati negli anni precedenti - della corretta comunicazione dei dati alle autorità competenti - di altre categorie di rischio (per il 2010 sono stati individuati una serie di allevamenti in cui, da una verifica crociata, sono emerse problematiche inerenti lo smaltimento degli animali morti) Relativamente alle modalità di attuazione dell ispezione nell allevamento, non sono state apportate sostanziali modifiche. In accordo con il Responsabile del NIV verrà predisposta una check-list con la descrizione delle modalità operative 1.2 ANAGRAFE OVINA E CAPRINA Non sono previste significative variazioni rispetto a quanto attuato nel Nel corso del 2010 verranno ispezionati 10 allevamenti che rappresentano il 25% del patrimonio ovicaprino dell ASL. Va considerato che la necessità di effettuare il rilascio del mod. 7 per l alpeggio con il sistema ARVET presuppone obbligatoriamente la verifica delle anagrafiche e dei capi presenti negli allevamenti, questo implica che oltre ai 10 allevamenti indicati, verranno controllati tutti gli allevamenti che effettueranno la monticazione. Altro momento di verifica è in occasione della bonifica BRC ovicaprina. 1.3 ANAGRAFE SUINA Nel 2010 sono previste 6 ispezioni in altrettanti allevamenti corrispondenti al 6 % del totale delle aziende registrate. Gli allevamenti interessati saranno individuati in base all analisi del rischio tenendo principalmente conto di: n. capi allevati; localizzazione sul territorio (aree a maggior indirizzo suinicolo); presenza di problematiche di tipo igienico sanitario; mancate comunicazioni in BDR dei censimenti, movimentazioni ANAGRAFE EQUINA Si è prevista l ispezione di n. 25 allevamenti equini, pari a circa il 5% del totale, individuati in base all analisi del rischio, analogamente alle altre specie animali ANAGRAFE AVICOLA Analogamente a quanto effettuato negli anni precedenti, nel 2010 è previsto, contestualmente agli interventi prescritti per i piani di controllo della influenza aviaria e 9

10 piano salmonellosi, un controllo relativamente ai dati anagrafici e orientamento produttivo di tutti gli allevamenti con più di 250 capi. E previsto inoltre una verifica di tutti gli allevamenti registrati in ARVET al fine di controllare la corrispondenza con quanto riportato in banca dati regionale. 10

11 2. SISTEMI INFORMATIVI 3. SANITA ANIMALE Nel Sistema Informativo Regionale (ARVET) attivo da alcuni anni sono riportate la maggior parte delle attività svolte dal Servizio Veterinario area Sanità Animale, inoltre essendo in collegamento diretto con la Banca Dati Regionale, in esso sono censiti tutti gli allevamenti presenti sul territorio. Nel corso dell anno vengono registrate praticamente in tempo reale tutte le variazioni delle alte anagrafiche e le profilassi effettuate negli allevamenti. Il sistema di pre-accettazione dei campioni da inviare ai laboratori dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Torino, viene utilizzato completamente e costantemente per tutti i controlli per cui ne è previsto l uso. La S.C. Sanità Animale utilizza completamente tutte le funzioni disponibili in ARVET comprese quelle di recente attivazione (anagrafe equina, anagrafe canili sanitari, preaccettazione campioni suini) inoltre viene utilizzato nella programmazione dell attività di controllo degli allevamenti. Al fine di mantenere elevata la significatività dei dati presenti in ARVET sono previsti nel corso dell anno delle verifiche crociate con i dati riportati nella banca dati regionale, inoltre sono previste verifiche di controllo sulle registrazioni riguardanti le bonifiche sanitarie e le qualifiche degli allevamenti. Per il 2010 è stato introdotto un sistema di registrazione in ARVET anche per tutti gli interventi di controllo ufficiale relativi alla verifica delle condizioni di biosicurezza, anagrafe, benessere. La S.C. curerà anche questo nuovo compito. registrate nel sistema di epidemiosorveglianza regionale ARVET. 3.1 BOVINI TUBERCOLOSI Il piano di eradicazione della tubercolosi bovina viene attuato a livello di ASL secondo quanto previsto dalle norme comunitarie (Dir. N. 98/46/CE e successive modifiche) e dalle linee guida regionali. L ASL TO 5 dall anno 2005 è in possesso dei requisiti di base per ottenere la qualifica di ufficialmente indenne da tubercolosi (al 31/12/2009 il 100% degli allevamenti risultano ufficialmente indenni TB). E previsto un controllo annuale su tutti gli allevamenti di tipologia B e C (riproduzione con ingrasso vitelli e riproduzione con vendita vitelli) su tutti i capi di età superiore ai 42 giorni pari a 721 allevamenti con circa capi controllabili. Oltre ai controlli di base potrebbero essere previsti controlli straordinari con il ricorso al gamma interferone test in allevamenti che possono rientrare in categorie a rischio quali: Stalle ingrasso vacche fine carriera; Allevamenti con segnalazioni TB al macello; Allevamenti di origine dei capi risultati positivi alle prove di compravendita a destino; 11

12 Allevamenti epidemiologicamente correlati o della stessa proprietà o limitrofi ad allevamenti infetti TB; BRUCELLOSI La situazione epidemiologica nei confronti della brucellosi bovina, a livello di ASL TO 5 risulta favorevole confermando ormai da anni il 100% degli allevamenti controllabili con qualifica di ufficialmente indenne. Sarà previsto nel 2010, in base al livello di sorveglianza minima necessaria per il mantenimento della qualifica, il controllo di circa 1/5 degli allevamenti da riproduzione. Tuttavia, poiché l'osservatorio epidemiologico con nota n del ha proposto di eseguire contestualmente i controlli sulla brucellosi e sulla leucosi bovina, per l'anno 2010 verrà effettuata la profilassi per la brucellosi bovina negli stessi allevamenti da controllare per leucosi bovina secondo quanto già stabilito negli anni precedenti. Gli allevamenti non controllati per brucellosi nel 2010 verranno ripartiti nel triennio Pertanto il numero di allevamenti controllati nel 2010 sarà pari a circa 127 con circa capi. In 91 aziende saranno controllati sierologicamente tutti i bovini di età superiore ai 24 mesi, mentre in 36 verrà adottato il test Elisa sul latte di massa, effettuato tre volte nel corso dell anno. Oltre a quanto previsto dal livello di sorveglianza campionaria minima sono previsti i seguenti altri controlli: controllo su tutti i capi in compravendita di età > 12 mesi mediante test sierologico (TRB + FDC); nelle aziende che vendono latte crudo controllo sierologico annuale sui capi di età superiore a 24 mesi, più controllo latte di massa (test Elisa) con cadenza trimestrale; indagini epidemiologiche abbinate a prove diagnostiche al fine di chiarire eventuali reazioni crociate (Yersinia in caso di singole positività -false positività) LEUCOSI La situazione epidemiologica favorevole nei confronti della Leucosi bovina permette un piano di controllo minimo in cui vengono testati il 20% degli allevamenti da riproduzione ogni anno. Nel 2010 è previsto un controllo di 127 aziende con capi controllabili; 91 allevamenti mediante test sierologico sui capi di età superiore a 24 mesi, mentre in 36 allevamenti è previsto il controllo mediante test Elisa sul latte di massa con frequenza quadrimestrale. E previsto un controllo aggiuntivo sui capi oggetto di compravendita BLUE TONGUE Il programma di vaccinazione disposto con Delibera n del 17/01/2010, con vaccino inattivato, prevede una singola inoculazione dei capi bovini, ovini e caprini (se detenuti in promiscuità con ovini, o in caso contrario, su base volontaria) di origine nazionale. La campagna vaccinale verrà effettuata quasi esclusivamente da personale veterinario dipendente; non si esclude la possibilità di incaricare uno o più veterinari liberi professionisti che saranno autorizzati ad operare in un numero limitato di allevamenti. Nella campagna vaccinale 2010 saranno vaccinati capi di cui bovini e 4900 ovicaprini. 12

13 Il sistema di sorveglianza sierologica, secondo le indicazioni nazionali, è invece basato sul controllo diagnostico periodico di capi bovini allevati in aziende sentinella. Saranno così testati 14 allevamenti (con 8-10 capi sentinella per azienda), presenti in celle di lato 20x20 km, con periodicità quindicinale a partire dal mese di marzo. E difficilmente quantificabile il numero totale di test sierologici da effettuare nell arco dell anno in quanto strettamente collegato alla eventuale comparsa di focolai e alle richieste di controlli da parte dell UVAC o della Regione a seguito di rintraccio di capi epidemiologicamente collegati a focolai presenti in altre ASL. In ogni caso si presume un numero minimo di test pari a circa sui capi sentinella RINOTRACHEITE INFETTIVA BOVINA (IBR) Al 31/12/2009 risultavano aderenti al piano 449 allevamenti pari al 61% degli allevamenti da riproduzione con il 76% del patrimonio bovino da riproduzione. In attesa di eventuali precise indicazioni sull attuazione del piano è previsto nel 2010 un aumento della percentuale degli allevamenti aderenti, andando a recuperare gli allevamenti di piccole dimensioni in distretti in cui il livello di adesione è inferiore rispetto alla media del territorio dell'asl TO5. In tutte le aziende aderenti è previsto un controllo annuale su tutti i bovini di età superiore ai 12 mesi risultati negativi alle prove precedenti. Oltre a quanto indicato è previsto un controllo sierologico su tutti i bovini da riproduzione di età superiore ai 12 mesi oggetto di compravendita o movimentati verso l alpeggio. Nell anno 2010 è prevista l esecuzione di almeno test sierologici. E prevista una revisione dei piani vaccinali in collaborazione con il veterinario aziendale, laddove si è evidenziato un problema di reinfezione. L attività 2010 deve essere comunque orientata all'individuazione delle cause che determinano le reinfezioni nelle aziende aderenti ed alla rimozione dei fattori critici che non permettono il miglioramento della situazione sanitaria (riduzione della percentuale dei capi positivi) degli animali allevati BSE Considerando che il rischio di contagio si è sensibilmente ridotto rispetto agli anni passati, dall inizio dell anno la sorveglianza attiva è basata sull esecuzione del test su tutti i capi regolarmente macellati oppure morti in azienda o macellati d urgenza con età superiore ai 48 mesi. Sono previsti per il 2010 n. 500 test su animali morti in stalla DIARREA VIRALE BOVINA (BVD) Nel 2010 il progetto pilota, considerati i risultati favorevoli conseguiti, prevede la proroga dell applicazione dei protocolli già sperimentati nel 2009, in attesa di poterne dare un applicazione più estesa, superata la priorità dell emergenza blue tongue. Sono stati individuati 5 allevamenti in cui vengono sottoposti a controllo sierologico 25 capi appartenenti a 5 fasce di età. Sono previsti 2 controlli annuali. In caso di positività è prevista la ricerca virologica. Oltre al piano pilota sono possibili eventuali controlli in aziende in cui si sospetti la circolazione virale. Sono quindi previsti nel test sierologici e 250 test virologici. 13

14 PARATUBERCOLOSI In assenza di un piano obbligatorio o volontario per il controllo di tale malattia, non è prevista un attività diagnostica programmata, ma un semplice progetto pilota che ha lo scopo di definire protocolli operativi tecnici e gestionali mirati alla eventuale certificazione di aziende ad alta produzione. La progressiva certificazione consentirà inoltre di fornire garanzie sugli animali e sui prodotti venduti, tutelare gli allevamenti indenni, disporre di un modello operativo standard. Si intende pertato completare i livelli di certificazione delle aziende già aderenti, secondo i criteri e le modalità stabilite nell ambito del progetto pilota, e consentire la nuova eventuale adesione ad un numero limitato di aziende per una prima verifica ai fini dell inserimento nel sistema di certificazione. Sono possibili interventi mirati in corso di approfondimenti diagnostici. 14

15 3.2.SUINI MALATTIA VESCICOLARE DEI SUINI E PESTE SUINA CLASSICA Da quest anno l applicazione del piano nazionale di controllo della MVS in Regione Piemonte prevede 2 controlli annuali in tutti gli allevamenti da riproduzione a ciclo aperto ed 1 controllo annuale in tutti gli allevamenti da riproduzione a ciclo chiuso. E previsto inoltre 1 controllo annuale negli allevamenti da ingrasso identificati sulla base dell analisi del rischio. Relativamente alla PSC è previsto un controllo annuale in tutti gli allevamenti da riproduzione. Nel 2010 sono previsti 1500 test sierologici per MVS e 500 per PSC. La modifica delle norme relative ai controlli prima del carico per lo spostamento dei suini, che ha mantenuto la visita clinica esclusivamente per i suini destinati ad allevamenti fuori della Regione Piemonte, ha comportato una drastica riduzione delle ispezioni veterinarie prima della movimentazione. Nel 2010 ne sono previste solo più 50, mentre i controlli previsti sugli allevamenti di destinazione degli animali introdotti da paesi esteri o da altre regioni sono MALATTIA DI AUJESZKY In base al piano nazionale di controllo sono previsti per il 2010, 600 test sierologici, e in relazione al piano regionale, considerando l attuale adesione di un solo allevamento, ulteriori 200 esami TRICHINELLA Nel 2010 verranno terminati i controlli sugli allevamenti da ingrasso. Verranno inoltre effettuati controlli su tutte le aziende già accreditate come esenti da trichinella e su tutte quelle per le quali sono state fornite prescrizioni in relazione a interventi strutturali o gestionali necessari per il raggiungimento dell accreditamento di azienda esente da trichinella come stabilito dall allegato 6 cap. 1 e 2 del Reg. 2075/05. La situazione epidemiologica della malattia, visti i controlli effettuati sui suini macellati, e quelli effettuati nel piano selvatici permane favorevole. Nel 2009 sono stati controllati tutti gli allevamenti da riproduzione e parte di quelli da ingrasso, per i quali il termine ultimo è stato prorogato al 30 aprile L esito dei sopralluoghi ha evidenziato alcune problematiche comuni a quasi tutte le aziende, principalmente collegate all assenza della recinzione esterna, all oggettiva difficoltà di una efficace chiusura delle aperture nei confronti di volatili o topi, all assenza di un protocollo preciso degli interventi di derattizzazione, alla modalità di distribuzione degli alimenti. Al 31/12/2008 risulta attribuita la qualifica di esente da trichinella ad un solo allevamento da riproduzione; alla maggior parte degli allevamenti di questa categoria non è stato possibile attribuire la qualifica in quanto i riproduttori acquistati non provenivano da allevamenti indenni SALMONELLA Allo stato attuale, nel 2010 non sono previsti controlli nell ambito della specie suina. 15

16 3.3. OVI-CAPRINI BRUCELLOSI Nel 2010 è prevista una sorveglianza sierologica minima in cui vengono sottoposti a controllo 52 allevamenti per un totale 1800 test sierologici. Sono possibili ulteriori controlli sulla base di elementi di rischio quali la pratica del pascolo vagante o altre situazioni individuate sulla base dell analisi del rischio locale SCRAPIE Il piano di sorveglianza della malattia (D.M. 8/4/99 e Reg. CE 999/2001) prevede l esecuzione di un test di controllo su un numero prefissato di ovini e caprini macellati e morti di età superiore ai 18 mesi. Parallelamente è previsto un piano regionale di selezione genetica ai fini di aumentare la frequenza dell allele ARR e la diminuzione dell allele VRQ in modo da aumentare la resistenza alla malattia nella popolazione ovina. A marzo 2009 è stato confermato un caso di scrapie in un allevamento di 300 ovini. A seguito della genotipizzazione di tutti i capi, è in corso di ultimazione l abbattimento di tutti i soggetti portatori di allele VRQ e ARQ. Nel 2010 è prevista la genotipizzazione dei soggetti della linea maschile negli allevamenti con più di 100 capi. 3.4 AVICOLI INFLUENZA AVIARE Il piano monitoraggio di influenza aviare ha lo scopo di individuare precocemente la circolazione virale nelle specie avicole allevate permettendo tra l altro una corretta valutazione del rischio per la popolazione umana. Sono soggetti al controllo gli allevamenti intensivi (con consistenza complessiva aziendale maggiore di 250 capi, 15 per i ratiti) delle specie: gallus gallus (esclusi i broiler), tacchini, faraone, oche, anatre, fagiani, quaglie (esclusi gli allevamenti da carne), starne, ratiti e di selvaggina allevata. Vengono inoltre sottoposte a controllo le aziende avicole multispecie in cui la consistenza complessiva aziendale risulti superiore a 250 capi. Livello di controllo e previsioni 2010: - Allevamento di riproduttori Il controllo deve essere effettuato ogni 8 settimane. Avendo nel nostro territorio 2 allevamenti in attività per 9 10 mesi all anno sono previsti complessivamente 10 controlli annuali pari a 900 campioni. - Allevamenti di svezzamento e di commercio I controlli in questi allevamenti, allorché non si tratti di negozi in cui non vi è permanenza dei pulcini, saranno effettuati una volta al mese ad eccezione di accasamenti ripetuti da incubatoi regionali. Pertanto sono previsti nei due allevamenti interessati, tenendo conto della stagionalità d attività degli stessi 15 prelievi in totale pari 75 campioni. - Allevamenti di ovaiole 16

17 Gli allevamenti di ovaiole presenti sul nostro territorio sono in totale 3. Dovendo essere controllati una volta all anno si prevedono in totale 3 prelievi pari a 30 campioni - Allevamenti di oche e anatre Gli allevamenti intensivi o di commercio/svezzamento saranno controllati all accasamento o comunque almeno una volta nel corso del ciclo produttivo. Sono previsti 2 controlli pari a 80 tamponi tracheali/cloacali e prelievi sierologici. - Allevamenti di faraone e selvaggina Sul nostro territorio è presente un solo allevamento intensivo di faraone con due cicli produttivi all anno nei quali è previsto un controllo all accasamento per un totale di 2 controlli all anno pari a 20 campioni. - Allevamento all aperto con consistenza complessiva aziendale maggiore di 250 capi Sul nostro territorio ci sono 6 allevamenti che sono in attività per 6 mesi circa. Essendo previsti controlli a cadenza bimestrale i controlli totali saranno 18 pari a 180 campioni. Saranno inoltre soggetti a verifica i programmi di biosicurezza attuati in 12 allevamenti intensivi di boiler mediante l utilizzo di idonee check list SALMONELLA L attività di controllo della salmonellosi degli avicoli, interesserà riproduttori, galline ovaiole e polli da carne (broiler). gli allevamenti di Livello di controllo Riproduttori Adulti: autocontrollo: ogni 2 settimane. Controlli ufficiali: 3 controlli per ciclo produttivo. Pertanto essendo due gli allevamenti presenti nel nostro territorio ed avendo un ciclo produttivo all anno il totale dei controlli è di 6 pari a 27 campioni. Ovaiole Autocontrollo: accasamento Ogni 15 settimane a partire dalla 22 alla 26 settimana di età degli animali Controlli ufficiali Un controllo annuale non prima della nona settimana che precede la macellazione.sono presenti nella nostra ASL 3 allevamenti di ovaiole ma soltanto 2 verranno controllati in quanto in un allevamento, l accasamento è avvenuto a dicembre 2009 e pertanto è previsto il controllo nel

18 Polli da carne Autocontrollo: Realizzazione di piani aziendali di controllo avvenuta nel Controllo di tutti i gruppi nelle tre settimane che precedono la macellazione. Controlli ufficiali: verrà controllato un gruppo per anno per azienda dopo la terza settimana che precede la macellazione, nel 10% degli allevamenti con più di 5000 capi. Secondo la programmazione regionale nel 2010 verranno controllate 4 aziende. 3.5 EQUINI ANEMIA INFETTIVA EQUINA Il piano di controllo prevede un controllo annuale su tutti gli equini di età superiore ai sei mesi. E possibile mantenere una periodicità biennale dei controlli sugli equini che non siano destinati al circuito sportivo, a concentramenti di equidi oppure destinati ad aziende di altre Regioni. Nel 2010 sono previsti test di cui 700 effettuati presso l ippodromo di Vinovo ARTERITE EQUINA Il livello minimo di controllo prevede l accertamento diagnostico di tutti i riproduttori maschi equini di età superiore ai 24 mesi. Sono previsti nell anno il controllo di 35 soggetti in 20 allevamenti 3.6 ANIMALI SELVATICI Nel territorio dell ASLTO5 sono presenti 3 PARCHI e 4 ATC: Parco di Stupinigi parte del Parco della Collina Torinese parte del Parco Fluviale del Po ATC TO4 (totalmente compreso nel territorio dell ASLTO5) ATC TO5 (totalmente compreso nel territorio dell ASLTO5) ATC AT1 (solo parzialmente compreso dell ASLTO5) ATC CN1 (solo parzialmente compreso dell ASLTO5) Sono inoltre presenti 5 Aziende Faunistico Venatorie. Un protocollo operativo messo in atto tra l Ente Provincia ed il Servizio Veterinario dell ASLTO5 permette di monitorare tramite un piano di contenimento dei cinghiali, le principali malattie infettive e/o zoonosi degli stessi (TBC, BRC, MVS, PSC, Trichinella). Per il 2010 sono previsti 20 controlli su capi catturati.. 18

19 Si prevedono inoltre 30 controlli per Brucellosi, Tularemia, sindrome Lepre Bruno, su lepri oggetto di cattura all interno degli ATC dell ASL. 3.7 PESCI SETTICEMIA EMORRAGICA VIRALE E NECROSI EMATOPIETICA INFETTIVA Nell ASL TO 5 l allevamento di pesci è un attività molto marginale, sono censiti 4 allevamenti per pesca sportiva e un allevamento di medie dimensioni di trote, in cui viene effettuato solo una parte del ciclo produttivo. In quest ultima azienda sono previsti 2 controlli annuali per SEV e NEI per un totale di 20 campioni. 19

20 4 ZOONOSI Nell anno 1996 l ASL TO 5 ha realizzato un progetto lavoro interdisciplinare medico veterinario la prevenzione delle zoonosi - determina n. 745 del 19/09/1996 finalizzato all istituzione di un osservatorio epidemiologico delle zoonosi all interno del quale la S.C. area A in particolare il settore igiene urbana ed animali da affezione partecipa per la parte veterinaria ed il S.C.I.S.P. per quella medica. Lo scopo principale dell osservatorio è quello di realizzare un sistema di sorveglianza che permetta di rilevare, controllare e prevenire le zoonosi e le antropozoonosi. A tal fine sono state realizzate indagini epidemiologiche e ricerche sul campo, flussi informativi e progetti mirati, educazione sanitaria e formazione del personale sanitario. Nel 2008 si è provveduto in collaborazione con la S.C.I.S.P. ad una revisione delle procedure e dei flussi informativi tra le due S.C. La ricomparsa della rabbia nelle Regioni nord orientali italiane conferisce priorità all obiettivo di prevenzione della malattia. La sorveglianza sulla rabbia, pur non rientrando nell ambito della sicurezza alimentare è da considerarsi attività prioritaria cui riservare elevata attenzione per le gravissime conseguenze sulla salute umana in caso di trasmissione dell infezione dall animale all uomo. 5 CONTROLLI SUI PROGRAMMI AZIENDALI DI BIOSICUREZZA L attuazione dei programmi di biosicurezza previsti nei piani di controllo delle varie patologie è oggetto di verifica da parte del personale veterinario di area A, talvolta in collaborazione con personale di area C e NIV. L attività prevista da specifici piani di controllo di alcune malattie (influenza aviare, malattia vescicolare suina, trichinella suina) viene affrontata in modo congiunto da personale di area A e C mediante sopralluogo in azienda con utilizzo di check list specifiche, verifica e analisi della situazione esistente e notifica all allevatore delle prescrizioni da adottare. Tutti gli allevamenti avicoli industriali di broiler e riproduttori sono stati controllati negli anni precedenti ( ). Nel 2010 verranno sottoposti a controllo 12 allevamenti avicoli intensivi al fine di verificare il mantenimento delle misure di biosicurezza previste. Nel 2008/2009 sono stati controllati con attività congiunta A e C tutti gli allevamenti di suini da riproduzione (32 circa) in ottemperanza a quanto stabilito dall O.M. 12/04/2008 sul controllo della Malattia Vescicolare. Nell anno 2010 verranno sottoposti a controllo tutti gli allevamenti di suini da ingrasso (circa 70 allevamenti). Durante i sopralluoghi vengono compilate le check list relative al rispetto delle norme sul benessere animale, all esistenza di requisiti necessari per l accreditamento degli allevamenti nei confronti della trichinella suina e il mantenimento delle misure di biosicurezza previste dal piano di eradicazione della Malattia Vescicolare Suina. In merito agli allevamenti bovini è prevista una revisione dei piani di biosicurezza negli allevamenti aderenti al piano volontario di eradicazione della rinotracheite infettiva bovina in cui si sono verificati problemi di reinfezione. L attività è svolta in collaborazione con il veterinario aziendale. 20

21 6 PREPARAZIONE E GESTIONE DELLE EMERGENZE 7. ALTRE ATTIVITA La predisposizione ed aggiornamento del piano di emergenza locale, da effettuare in collaborazione con le altre Aree funzionali, ciascuna per le proprie competenze, comprende gli aspetti organizzativi ed operativi della fase di preallarme e di quella di focolaio da malattie diffusive, con particolare riferimento:- agli aspetti relativi alle assegnazioni di responsabilità ed alla individuazione delle risorse necessarie;- alle procedure operative da mettere in atto; - alle collaborazioni interarea e con gli altri Servizi coinvolti; - alle registrazioni nel Sistema informativo regionale ed alle relative rendicontazioni previste. Gli interventi sono finalizzati alla prevenzione di nuovi casi, alla diagnosi precoce dei focolai di infezione ed alla rapida estinzione dei focolai denunciati, secondo le disposizioni di indirizzo e coordinamento regionale e nazionale. Vigilanza nel settore del commercio Nell ambito delle attività dell Area di sanità animale sono comprese le ispezioni effettuate per la verifica della regolarità del commercio e degli spostamenti degli animali relativamente al mantenimento delle condizioni previste nell autorizzazione sanitaria delle stalle di sosta, allo stato sanitario degli animali oggetto di spostamento e relative certificazioni, allo stato sanitario dell allevamento di origine o destinazione, alla natura dell eventuale vincolo o indicazione. Le ispezioni saranno effettuate: - In base alla programmazione regionale e locale sull attività di commercio; - su disposizione della vigente normativa nazionale o regionale; - in occasione dell istituzione di vincoli territoriali o aziendali a seguito di situazioni di emergenza; in situazioni di sospetto da sottoporre a sorveglianza. Vengono applicate: presso l azienda di destino; presso l azienda di origine; sugli scambi comunitari o con Paesi terzi, qualora previste; in occasione dell attività di alpeggio e pascolo vagante. Come meglio specificato al successivo punto 9.3., verranno inoltre effettuate, in collaborazione con l Area C, delle ispezioni sulla regolarità del trasporto, per quanto riguarda la le autorizzazioni, lo stato sanitario e il benessere degli animali, la libertà da vincoli, il rispetto delle misure previste in caso di vincoli disposti. L area di Sanità animale provvede poi alla sorveglianza diagnostica sugli animali morti negli allevamenti, in particolare in concomitanza ai controlli per l inoltro ai centri di smaltimento. L area di Sanità animale, in collaborazione con le altre aree veterinarie, effettua inoltre le ispezioni per la verifica del rispetto del benessere animale sugli animali che non sono in grado di spostarsi autonomamente senza sofferenze o di deambulare senza aiuto. In particolare le ispezioni sono volte a verificare il rispetto del D.Lgs. n. 333/98, che recepisce la Direttiva n. 93/119/CE in materia di protezione degli animali durante la macellazione o l abbattimento e del Regolamento (CE) n. 1/2005 per quanto riguarda la protezione degli animali durante il trasporto. 21

22 Le modalità operative previste dalla nota prot /27/3 del 19/9/2007 comportano l intervento preferenziale: dei veterinari di area A o di area C per valutare l idoneità al trasferimento verso il macello in vista della macellazione d emergenza; dei veterinari di area B per effettuare la visita veterinaria per la macellazione d urgenza in allevamento, se sussistono le condizioni necessarie. Nei casi in cui gli animali a terra non possano essere destinati in alcun modo alla macellazione, è richiesto l intervento del veterinario aziendale per praticare l abbattimento con metodo eutanasico e la carcassa viene smaltita ai sensi del Regolamento CE 174/2002. Nel 2010 è infine in previsione di effettuare il 100% di ispezioni per l invio in alpeggio di mandrie e greggi. 22

23 8. ATTIVITA DI AUDIT Attività da definire in base all avvio di un piano pilota regionale che predisporrà procedure adeguate che si adattino alla particolarità di ciascuna specie e filiera. 23

24 9. ATTIVITA DI INTEGRAZIONE INTERAREA Nell ambito di un apposito programma, da predisporre e concordare fra le Aree funzionali ed i Servizi del Dipartimento di Prevenzione, vengono individuati e risolti, valutando le diverse attività contemplate dal PRISA, gli ambiti di sovrapposizione operativa. Oltre che per evitare carenze o duplicazioni degli interventi, l attività integrata serve ad ottimizzare l impiego delle risorse e del personale. Sono previsti per questa finalità accordi interarea e interservizi per specifiche attività. Al proposito è già stata formulato un progetto che contempla le seguenti attività, effettuate in collaborazione con personale dell Area C, del NIV e dell Area B Piano dei controlli e degli audit negli allevamenti (area C - NIV) Oltre a quanto già esposto nel capitolo 1.1. è prevista un attività congiunta tra le Aree A e C in cui verranno sottoposti a controllo mediante uso di apposite check-list i seguenti allevamenti: 25 allevamenti bovini da latte di dimensioni medio grandi (da 51 a 150 capi) 12 allevamenti bovini da carne (tipologia A) di dimensioni medio grandi (oltre 50 capi ) 13 allevamenti bovini tipologia misto (tipo C) di dimensioni medio grandi (oltre 50 capi ) Dal punto di vista operativo è prevista la formazione di un équipe composta da Veterinari e Tecnici della Prevenzione che dovranno sottoporre gli allevamenti ad audit, in base a programmi ministeriali inerenti la gestione dell anagrafe bovina e la tutela del benessere degli animali ed indicazioni regionali relative alla vigilanza integrata (verrà utilizzata apposita modulistica ministeriale e regionale). Quanto previsto rappresenta il livello minimo di controllo, ulteriori verifiche sono previste a seguito di segnalazioni, esposti o richieste da parte di altri enti Vigilanza sul mercato bestiame, sulle fiere e sui concentramenti animali (Area A C- NIV) Il mercato bestiame di Carmagnola configurandosi come un luogo strategico e privilegiato di controllo nei confronti di diverse problematiche, è organizzato in modo da garantire in ogni giornata di apertura, la presenza di veterinari di area A e/o C e tecnici S.S. NIV. Anche per il 2010 verrà svolta un attività in équipe finalizzata a: 3. Verifiche sulla documentazione sanitaria di scorta e sulla corretta identificazione dei capi. 4. Verifiche in BDN sulla corretta provenienza dei capi e sulla conformità delle certificazioni. 5. Vigilanza sul trasporto animale: controlli documentali (riconoscimenti ditta, autorizzazione conducente, check-list automezzo) e sui requisiti dell automezzo. 6. Verifiche sulle operazioni di carico-scarico degli animali, sulla densità e omogeneità di carico, sul rispetto delle norme sul benessere animale. 7. Valutazioni sullo stato di salute e di benessere degli animali commercializzati. Complessivamente saranno verificati almeno 250 automezzi e 500 bovini Vigilanza nel settore del commercio In merito all attività nel settore del commercio, considerando la presenza di 24 stalle di sosta autorizzate, nel 2010 sono previsti 30 interventi al fine di verificare il mantenimento 24

25 dei requisiti necessari per tale tipologia di stalle e il rispetto delle norme relative allo spostamento degli animali. Tale attività viene svolta principalmente dai tecnici della S.S. NIV con la supervisione del referente del settore commercio (Area A) Rilascio di pareri per la realizzazione di nuovi insediamenti zootecnici Le richieste di autorizzazione per nuovi insediamenti zootecnici o adeguamenti strutturali in aziende esistenti pervenute agli sportelli unici dei Comuni vengono inoltrate al Dipartimento di Prevenzione che le trasmette al Servizio Veterinario Area C e Servizio Igiene e Sanità Pubblica per i pareri di competenza. Gli elaborati planimetrici e le eventuali strutture esistenti sono oggetto di valutazione congiunta da parte di un veterinario di Area A e uno di Area C, a cui possono seguire eventuali prescrizioni e in ultimo il rilascio di un parere favorevole necessario per la pratica autorizzativi. L attività può essere quantificata in circa 15 pratiche all anno Autorizzazioni stazioni di monta Le pratiche vengono espletate congiuntamente in quanto l autorizzazione richiede l abilitazione dell animale alla monta mediante il raggiungimento di requisiti sanitari (area A) e la verifica dell idoneità delle strutture in relazione all igiene e al benessere degli animali (area C). Nel corso del 2009, a seguito di opera di sensibilizzazione nei confronti degli allevatori e detentori di equidi si è registrato un incremento dei riproduttori autorizzati Rilascio delle certificazioni per lo smaltimento di animali morti La vigilanza sugli animali morti in azienda viene svolta dai veterinari di area A e C mentre la gestione amministrativa è effettuata da personale in carico all area C. Il numero di interventi previsti nel 2010 per il rilascio delle certificazioni può essere considerato analogo a quello degli anni precedenti (tabella dati 2009) 9.7. Interventi di vigilanza presso l Ippodromo di Vinovo L Ippodromo di Vinovo è un importante concentramento di animali rispetto al quale è attivata una vigilanza integrata tra le Aree A e C per affrontare in modo omogeneo e completo tutte le principali tematiche sanitarie (farmaco, benessere animale, anagrafe equina, trasporto). Sono programmati degli interventi con cadenza bimestrale 9.8. Gestione degli esposti In base alle tematiche da affrontare gli esposti vengono gestiti in modo autonomo oppure in modo congiunto tra personale di Area A e C Corsi di formazione del personale addetto al trasporto animale vivi secondo la normativa vigente per il rilascio del certificato di idoneità Nel corso del 2009 è stato organizzato 1 corso formativo da parte dell Area C con la partecipazione e collaborazione dei veterinari di Area A e B. Per l anno 2010 sono previste nuove edizioni in base alle richieste Settore lattiero-caseario 25

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