Amplificatore monotransistore

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Amplificatore monotransistore"

Transcript

1 Elettronica delle Telecomunicazioni Esercitazione 1 Amplificatore monotransistore Rev DDC Rev DDC Specifiche Progettare un amplificatore con un transistore secondo le seguenti specifiche: 1. Guadagno di tensione / Banda passante a -3 db da 300 Hz a 20 khz 3. Dinamica di uscita 3 V picco-picco su un carico da 10 kω; 4. Tensione di alimentazione 12 V. Queste caratteristiche devono essere verificate entro un margine del +/- 10%, a temperatura ambiente. Le specifiche su guadagno e dinamica valgono per segnali di ingresso di 1 khz. Progetto Dato che occorre un guadagno di tensione lo stadio deve essere un CE (in teoria potrebbe essere anche un CB, ma questa configurazione viene usata principalmente per frequenze elevate o altre situazioni particolari). Il circuito da usare è quello di fig 1, che consente di progettare in modo indipendente punto di funzionamento (determinato da Re1 + Re2) e comportamento per i segnali (determinato dalla sola Re1). R1 C1 Vb R2 I1 Ib C3 Q1 Ie Re1 Vcc C4 Nel seguito faremo l ipotesi che hfe sia abbastanza grande da poter considerare Ic Ie. Inizialmente il progetto viene sviluppato in base ai valori nominali indicati dalle specifiche; gli intervalli di tolleranza indicati vengono utilizzati nella scelta del valore dei componenti reali (normalizzati). Ve Re2 C2 Fig. 1 Il primo passo consiste nel fissare il punto di funzionamento del transistore. Deve essere scelto in modo tale da rispettare le specifiche sulla dinamica. Dal circuito equivalente dell uscita si ricava la relazione tra dinamica con carico, dinamica a vuoto v, resistenza di collettore : v (1) v + Fig. 2 In questa relazione le incognite sono e v. Il valore della v è legato alla tensione di alimentazione e alla tensione Ve a riposo (Ver): (2) v Vcc - (Ver + Vcesat) Ora è possibile seguire una delle due strade seguenti a seconda della scelta di un parametro libero: ETLC - Etlatr0n DDC - 24/02/

2 Scegliendo v, dalla (1) si ricava il valore di e dalla (2) la Ver: Valori di v troppo vicini a richiedono basse, con aumento del consumo. Scegliendo Ver, dalla (2) si ricava v e dalla (1) si ricava. Valori troppo bassi della Ver (confrontabili con la variazione di Vbe con la temperatura: 2,2 mv/c) determinano instabilità del punto di funzionamento (la Ic del transistore varia con la temperatura). Il limite superiore per Ver è dato dalle esigenze di dinamica in uscita. Salvo indicazioni piu specifiche, si può scegliere per Ve una tensione compresa tra 1/20 e 1/3 della Vcc, senza scendere comunque al di sotto di circa 1 V per garantire stabilità al punto di funzionamento. A questo punto sono definite e Ver. (E anche possibile partire dalla scelta di, e da questa ricavare v e Ver, eseguendo a posteriori le verifiche sopra indicate). Da e Ver possiamo calcolare Ic, in modo da avere escursioni di tensione simmetriche sul collettore (tenendo conto della Vce di saturazione). Per questo bisogna posizionare la tensione di collettore a riposo (Vcr) a metà dell escursione possibile sul nodo di collettore: (3) Vcc + (Ver + Vcesat) Vcr 2 Ver Ic Re v Vcesat Vcc Vcr (4) Vcc - Vcr Ic Fig. 3 Per ottenere la Ic voluta si fissa Re Ver / Ic. (Re è il valore complessivo delle resistenze Re1 e Re2. Come passo successivo dobbiamo dimensionare le resistenze del partitore di base. Un primo vincolo è dato dalla tensione Vb Ve + Vbe; come seconda condizione occorre scegliere la corrente I1 (o il valore di una resistenza) in modo tale che le variazioni della corrente di base dovute alle variazioni di β non spostino troppo il punto di funzionamento. La tensione Vb dipende dalla corrente di base Ib in misura tanto maggiore quanto più la corrente I1 è confrontabile con Ib. Aumentando il valore delle resistenze I1 diminuisce, e il punto di funzionamento diventa sensibile al valore di Ib, cioè al β. In mancanza di indicazioni specifiche, si può scegliere un valore di I1 compreso tra 10 e 100 Ibmax (valori alti aumentano inutilmente il consumo, valori bassi portano a scarsa stabilità del punto di funzionamento). R1 Vb R2 I1 Ib Vcc Q1 Ver Re Fig. 4 La resistenza Re è formata da due resistenze Re1 e Re2, quest'ultima con un condensatore (C3) in parallelo. Se il condensatore C3 ha valore tale da avere reattanza trascurabile (rispetto alle altre impedenze presenti nella maglia BE) alla frequenza di centro banda di 1 khz, il comportamento sotto segnale dipende solo da Re1. Re1 deve essere calcolata in modo da ottenere il guadagno desiderato (tenendo conto della presenza del carico). R1//R2 Ib hie Re1 hfe Ib Fig. 5 (5) (//)hfe hie + (1+ hfe)re1 ( //)hfe Vt hfe + (1 + hfe)re1 Ic ETLC - Etlatr0n DDC - 24/02/

3 Per hfe >> 1: (6) // Vt + Re1 Ic Rimangono da dimensionare i condensatori in modo da garantire la banda passante indicata dalle specifiche. Per determinare il limite superiore di banda bisogna inserire una cella passa basso, comprendente un condensatore verso massa. Tra le diverse posizioni possibili, conviene scegliere una maglia in cui le resistenze sono già definite, per riuscire a fissare la costante di tempo. La maglia di uscita comprendente e soddisfa questa condizione. C3 forma una cella passa basso nella maglia di uscita, con costante di tempo: (7) τ3 C3 (//). Il limite inferiore di banda può dipendere da C1, C2, e C4. Conviene che uno solo di questi (preferibilmente quello che opera in condizioni meglio definite) definisca la frequenza di taglio inferiore; gli altri possono introdurre poli a frequenze più basse, tali da non influire sulla posizione della frequenza a - 3dB. Il condensatore C2 introduce una coppia polo-zero. Per fissare il limite inferiore di banda possiamo utilizzare C1: (8) τ1 C1 Ri La resistenza equivalente di ingresso è data dal parallelo della rete di polarizzazione con la resistenza di ingresso: (9) Ri R1//R2//(Re1 hfe + hie) Possiamo ora calcolare i valori nominali dei componenti e scegliere i valori normalizzati opportuni. Sostituendo il valore normalizzato mano a mano che si procede nei calcoli possiamo tener conto delle variazioni rispetto ai valori nominali. Partendo con la scelta di v 7 Vpp, dalla (1) si ha: ( v - ) (7-3)V 10kΩ kω 3V Per garantire la dinamica minima richiesta può essere più piccola del valore nominale calcolato (minor partizione con ); pertanto si sceglie come valore normalizzato 12 kω. Dalle (2), (3) e (4) si ricavano Ver, Ic e Re. Ver Vcc - ( v + Vcesat) 12 V - (7 + 1) V 4 V Vcc + (Ver + Vcesat) (12 + (4 + 1)) Vcr 2 2 Vcc - Vcr (12-8.5)V Ic ma 12 kω Ver 4 V Re 13.7 kω Ic ma V 8.5 V (non è necessario normalizzare il valore di Re perchè ottenuto come serie di Re1 e Re2) Appena calcolato il punto di funzionamento conviene determinare i parametri del transistore; dalle caratteristiche si ricava: gm Ic / Vt 11.2 ma/v; 1/ gm 89.3 Ω (questo parametro è usato più volte nel seguito) hfemin 50; hfemax 300 ETLC - Etlatr0n DDC - 24/02/

4 hiemin 26 mv hfe / Ic 6.7 kω hiemax 26.7 kω. / (( // ) / ((Vt / Ic) + Re1) Vt // - Ic (12//10) kω Ω 13 ( ) kω Re1 330Ω (valore già normalizzato) Bisogna a questo punto verificare se utilizzando valori normalizzati e tenendo conto delle tolleranze dei componenti il guadagno si rimane entro la tolleranza richiesta dalle specifiche ( %). Inizialmente non viene considerato l effetto delle variazioni della tensione di alimentazione. Il valore minimo del guadagno si ottiene per min (12-10% 10.8 kω) e Re1 Re1max ( % 346 Ω). Sostituendo nella (4): / min ((min // ) / ((Vt / Ic) + Re1max) 5.19 kω / ( ) Ω 11.9 corrispondenti a 21.5 db. Il valore massimo (con i valori di max e Re1min): / max (((max // ) / ((Vt / Ic) + Re1min) 5,7 kω / ( ) Ω 15.9 corrispondenti a 24 db (leggermente fuori del campo %). Rimane ancora da scegliere il componente di valore normalizzato per Re2; i valori adiacenti sono 12 kω e 15 kω, entrambi scostati del 10 % circa rispetto al valore nominale richiesto. La variazione di Re2 determina una variazione della corrente Ie e quindi di Ic. Se la variazione è tale da determinare un aumento della corrente di collettore, avremo una diminuzione della Vcr, quindi viene mantenuta la dinamica positiva (rispetto a Vcr) in uscita. Per la dinamica negativa, la variazione è in parte assorbita dal margine rispetto alla saturazione. Con questo criterio possiamo prendere Re2 12 kω. Per le resistenze del partitore di base, scegliendo una corrente I1 10 Ibmax, si ha: Vcc - (Ver + 06 V) (12 4.6) V R1 127 kω 10 Ibmax 2.92 ma 50 Per garantire I1 > 10 Ibmax si sceglie il valore normalizzato più basso: R1 120 kω. La corrente I1 effettiva vale quindi: I1 (12-4,6) V / 120 kω 61.7 µa Ver + 0.6V 4.6 V R kω I1- Ibmax ( )µ A Il valore normalizzato più prossimo è 82 kω. A questo punto possiamo calcolare i condensatori che limitano la banda; verso le alte frequenze: τ3 C3 (//) 1/ (2π 20 khz) 7,9 µs C3 7,9 µs / 5.45 kω 1.46 nf (valore normalizzato: 1.5 nf). ETLC - Etlatr0n DDC - 24/02/

5 Per le frequenze basse la frequenza di taglio: τ1 C1 Ri 1 / (2π 300 Hz) 530 µs Ri R1//R2//(Re1 hfe + hie) (120//68//(0, )) kω 15.1 kω C1 530 µs / 15.1 kω 38,7 nf (valore normalizzato più prossimo 39 nf) I condensatori C2 e C4 devono essere dimensionati in modo da introdurre poli a requenze molto più basse rispetto a C1 (ad esempio a Hz). La costante di tempo associata a C4 vale: τ4 C4 ( + ) 1 / (2π 20 Hz) 7,9 ms C4 7,9 ms / 22 kω 350 nf Tenendo conto delle tolleranze si può scegliere C4 > 470 nf Il condensatore C2 introduce una coppia polo-zero. Possiamo calcolare le rispettive posizioni con la relazione semplificata A / Ze: Ze Re1 + Re2 // C2 Re1 + Re2 / (s Re2 C2 + 1) (s Re2 Re1 C2 + Re1 + Re2) / (s Re2 C2 + 1).. (Re1 / (Re1 + Re2)) (s C2 (Re1//Re2) + 1) / (s Re2 C2 + 1) La costante di tempo del polo introdotto da C2 è τ2 C2 Re2//Re1; per mantenere la separazioni verso la frequenza di taglio inferiore possiamo porre τ2 > 8 ms. C2 8 ms / Re2 8 ms / 12 kω 0.67 µf Per tener conto della tolleranza (almeno 20 %) si deve prendere C2 1 µf. Per tracciare la maschera entro cui deve essere compresa la funzione di trasferimento del circuito reale, tenendo conto delle tolleranze, bisogna utilizzare i dati di guadagno minimo e massimo e le posizioni estreme dei poli che limitano la banda. Per i condensatori ipotizziamo una tolleranza del +-20 %. C1 33 nf C1min 26.4 nf C1max 39.6 nf C3 1.5 nf C3min 1.2 nf C3 max 1.8 nf Rimax R1max//R2max//(Re1max hfemax + hiemax) (132//75//( )) kω 35.4 kω Rimin R1min//R2min//(Re1min hfemin + hiemin) (108//61//( )) kω 14 kω (//)min (12//10) 0,9 4.9 kω (//)max (12//10) 1,1 6 kω τ1min C1min Rimin 26.4 nf 14 kω 366 µs ω ^3 r/s f1max 435 Hz τ1max C1max Rimax 39.6 nf 35.4 kω 1.4 ms ω1 714 r/s f1min 114 Hz τ3min C3min (//)min 1.2 nf 4.9 kω 5,9 µs ω ^3 r/s f3max 27 khz τ3max C3max (//)max 1.8 nf 6 kω 10,8 µs ω3 95,6 10^3 r/s f3min 14.7 khz. ETLC - Etlatr0n DDC - 24/02/

6 La maschera complessiva, tenendo conto di tutte le varianti, è in figura 6. / [db] ,7 k 27 k f [Hz] Fig. 6 ETLC - Etlatr0n DDC - 24/02/

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A1 08/09/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A1 08/09/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni A Amplificatori, oscillatori, mixer A1- Amplificatori a transistori» Punto di funzionamento,» guadagno e banda»

Dettagli

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap. 1: Circuiti con transistori

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap. 1: Circuiti con transistori 1.1 Analisi dello spettro in uscita di un amplificatore (carico resistivo) Un un segnale sinusoidale Vi, con ampiezza 52 mvp, è applicato all ingresso di un amplificatore a transistori. Tracciare lo spettro

Dettagli

Politecnico di Torino Diploma in Ingegneria Elettronica Elettronica Applicata II

Politecnico di Torino Diploma in Ingegneria Elettronica Elettronica Applicata II Politecnico di Torino Diploma in Ingegneria Elettronica Elettronica Applicata II Esercizio 980217-1 (scritto 980217, corr. DD 980215, rev DD 980925) Progettare un generatore di segnali che impieghi uno

Dettagli

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap 2: Circuiti con Ampl. Oper. 2.1 Analisi di amplificatore AC con Amplificatore Operazionale reale

Elettronica delle Telecomunicazioni Esercizi cap 2: Circuiti con Ampl. Oper. 2.1 Analisi di amplificatore AC con Amplificatore Operazionale reale 2.1 Analisi di amplificatore AC con Amplificatore Operazionale reale Un amplificatore è realizzato con un LM741, con Ad = 100 db, polo di Ad a 10 Hz. La controreazione determina un guadagno ideale pari

Dettagli

Amplificatore logaritmico

Amplificatore logaritmico Elettronica delle Telecomunicazioni Esercitazione 2 mplificatore logaritmico ev 1 981208 GV, S ev 2 990617 DDC Specifiche di progetto Progettare un amplificatore con funzione di trasferimento logaritmica

Dettagli

Transistor bipolare a giunzione (bjt bipolar junction transistor)

Transistor bipolare a giunzione (bjt bipolar junction transistor) Transistor bipolare a giunzione (bjt bipolar junction transistor) Il transistor e' formato da due diodi contrapposti con una regione in comune (base) B B E C N E P E N C IE IC E P E C emettitore collettore

Dettagli

Elettronica per le telecomunicazioni

Elettronica per le telecomunicazioni POLITENIO DI TOINO Elettronica per le telecomunicazioni Homework Gruppo: A08 Antona Maria Gabriella Matricola: 482 Degno Angela ita Matricola: 4855 Fiandrino laudio Matricola: 38436 Miggiano Marco Antonio

Dettagli

Corso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003

Corso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003 Corso di ELETTRONICA 1 (Elettronici N.O.) 17/06/2003 Si analizzi l amplificatore mostrato in figura, determinando: 1. il valore del guadagno di tensione a frequenze intermedie; 2. le frequenze di taglio

Dettagli

ESERCIZIO Punto di riposo, R 1,R 2. Detta I C = I C1 = I C2 = 2.5mA e ipotizzando I B1 I C1,I B2 I C2, si ha

ESERCIZIO Punto di riposo, R 1,R 2. Detta I C = I C1 = I C2 = 2.5mA e ipotizzando I B1 I C1,I B2 I C2, si ha 1/16 ESERCIZIO 1 1.1 - Punto di riposo, R 1,R 2 Detta I C = I C1 = I C2 = 2.5mA e ipotizzando I B1 I C1,I B2 I C2, si ha V CE1 = V R E I E1 I E2 ) V 2R E I C = 12.0 V. 1) Nel punto di riposo si ha I B1

Dettagli

Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune

Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune Esercitazione n 3: Amplificatore a base comune 1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze di polarizzazione affinché si abbia: I C = 0,2 ma; V C = 3 V; V E = 1,9 V. Sia noto che:

Dettagli

Lezione A3 - DDC

Lezione A3 - DDC Elettronica per le telecomunicazioni Unità A: Amplificatori, oscillatori, mixer Lezione A.3 Punto di funzionamento, guadagno e banda distorsioni, rumore, 1 Contenuto dell unità A Lezione A3 Informazioni

Dettagli

Elettronica per le Telecomunicazioni/Informatica

Elettronica per le Telecomunicazioni/Informatica Esercizio 1 041111 [valori B] Per l'amplificatore indicato nello schema, nell ipotesi che alla frequenza di lavoro C1, C4 e C3 abbiano reattanza trascurabile e C2 possa essere considerato un circuito aperto:

Dettagli

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni 2003 DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni 2003 DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni Amplificatori e oscillatori A1 - Amplificatori a transistori» Punto di funzionamento,» guadagno e banda» distorsioni,

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA I (DU) Guida alle esercitazioni di laboratorio - AA Circuiti con Amplificatori Operazionali

ELETTRONICA APPLICATA I (DU) Guida alle esercitazioni di laboratorio - AA Circuiti con Amplificatori Operazionali Guida alle esercitazioni di laboratorio AA 19992000 Esercitazione n. 4 Circuiti con Amplificatori Operazionali 4.1 Amplificatore AC Montare il circuito riportato nello schema a lato, con alimentazione

Dettagli

Esercitazione n 2: Circuiti di polarizzazione (2/2)

Esercitazione n 2: Circuiti di polarizzazione (2/2) Esercitazione n 2: Circuiti di polarizzazione (2/2) 1) Per il circuito di in Fig. 1 dimensionare R in modo tale che la corrente di collettore di Q 1 sia 5 ma. Siano noti: V CC = 15 V; β = 150; Q1 = Q2

Dettagli

Esercitazione 3. Biagio Provinzano Aprile Esercizio 1. I BJT npn hanno la stessa area e la stessa corrente di saturazione, consideriamo

Esercitazione 3. Biagio Provinzano Aprile Esercizio 1. I BJT npn hanno la stessa area e la stessa corrente di saturazione, consideriamo Esercitazione 3 Biagio Provinzano Aprile 005 Esercizio I BJT npn hanno la stessa area e la stessa corrente di saturazione, consideriamo V A, β = 00, V BE = 0.7V in zona attiva ed infine Cπ = C µ =0pF.

Dettagli

Per uno stadio con emitter collegato direttamente a massa (Re1 = 0, C4 è un CC) la tensione di uscita vale:

Per uno stadio con emitter collegato direttamente a massa (Re1 = 0, C4 è un CC) la tensione di uscita vale: Risoluzione completa (dati numerici caso A) Esercizio 1 Per l'amplificatore indicato nello schema, nell ipotesi che alla frequenza di lavoro C1, C4 e C3 abbiano reattanza trascurabile e C2 possa essere

Dettagli

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia Il TRANSISTOR Il primo transistor della storia Inventori del Transistor Il Transistor Bipolare a Giunzione (BJT) è stato inventato nei laboratori BELL nel 1948, da tre fisici: John Bardeen Walter Brattain,

Dettagli

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia

Il TRANSISTOR. Il primo transistor della storia Il TRANSISTOR Il primo transistor della storia Inventori del Transistor Il Transistor Bipolare a Giunzione (BJT) è stato inventato nei laboratori BELL nel 1948, da tre fisici: John Bardeen Walter Brattain,

Dettagli

ν S R B2 Prova n 1: V CC R C R B1 C C R S C S C L out R L Prove d'esame

ν S R B2 Prova n 1: V CC R C R B1 C C R S C S C L out R L Prove d'esame Prova n 1: Per il seguente circuito determinare: 1. R B1, R E tali che: I C = 0,5 ma; V E = 5 V; 2. Guadagno di tensione a piccolo segnale v out /v s alle medie frequenze; 3. Frequenza di taglio inferiore;

Dettagli

I Decibel (db) sono un modo per esprimere rapporti. Un rapporto K può essere espresso in decibel (G)

I Decibel (db) sono un modo per esprimere rapporti. Un rapporto K può essere espresso in decibel (G) Uso dei decibel I Decibel (db) sono un modo per esprimere rapporti Un rapporto K può essere espresso in decibel (G) G = K(dB) = 0 log 0 K Nel caso degli amplificatori i db sono utilizzabili per esprimere

Dettagli

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT Laboratorio di Elettronica II Esperienza 3 Progetto di un amplificatore con BJT 1 Attività Progetto e verifica al simulatore di un amplificatore, date le specifiche funzionali desiderate: Progetto preliminare

Dettagli

R 2 C 1 s 1+(R 1 +R 2 )C 1 s R3 +R 4 +R 3 R 4 C 2 s. R 4 = R 3 (1+R 4 C 2 s) 1+j f ) f p1., f p2 = 2π(R 1 +R 2 )C 1

R 2 C 1 s 1+(R 1 +R 2 )C 1 s R3 +R 4 +R 3 R 4 C 2 s. R 4 = R 3 (1+R 4 C 2 s) 1+j f ) f p1., f p2 = 2π(R 1 +R 2 )C 1 µ µ /5 ESERCIZIO. - Funzione di traserimento, risposta in requenza As = che può essere riscritta: [ R + + + C s ] R 4 = R 3 +R 4 C 2 s C s +R + C s R3 +R 4 +R 3 R 4 C 2 s R 3 +R 4 C 2 s As = R3 +R 4 R

Dettagli

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati Elettronica per telecomunicazioni 1 Contenuto dell unità A Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento caratteristiche e tipologie di moduli Circuiti con operazionali reazionati

Dettagli

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Stadi Amplificatori MOSFET

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Stadi Amplificatori MOSFET Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Stadi Amplificatori MOSFET Esercizio 1: si consideri il seguente circuito per la polarizzazione del MOSFET: VDD=15 V R2=560K RD=2.2 K G R1=180K D B VTn=1.5V Βn=20mA/V^2

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

Terza esercitazione - Circuito che emula una catena di acquisizione del segnale. Vout. Sistema di conversione (10kHz; 0 +5V)

Terza esercitazione - Circuito che emula una catena di acquisizione del segnale. Vout. Sistema di conversione (10kHz; 0 +5V) Terza esercitazione - Circuito che emula una catena di acquisizione del segnale Progettare un sistema che acquisisce un segnale analogico 10Hz 10Vpp e lo converte in un segnale digitale codificato su due

Dettagli

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt

Appendice A. A.1 Amplificatore con transistor bjt Appendice A A.1 Amplificatore con transistor bjt Il circuito in fig. A.1 è un esempio di amplificatore a più stadi. Si utilizza una coppia differenziale di ingresso (T 1, T 2 ) con un circuito current

Dettagli

ESAME di STATO 2009 ISTITUTO PROFESSIONALE per l INDUSTRIA e l ARTIGIANATO

ESAME di STATO 2009 ISTITUTO PROFESSIONALE per l INDUSTRIA e l ARTIGIANATO ESAME di STATO 2009 ISTITUTO PROFESSIONALE per l INDUSTRIA e l ARTIGIANATO Materia: ELETTRONICA TELECOMUNICAZIONI & APPLICAZIONI Il circuito proposto appare abbastanza semplice perché si tratta di un dispositivo

Dettagli

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013

I.T.I.S. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 2013/14 COGNOME E NOME Data: 27/11/2013 I.T.I.. Max Planck Verifica di Elettronica Oscillatori classe 5 A/Tel a.s. 03/4 OGNOME E NOME Data: 7//03 Quesito ) (50%) Dato il circuito qui a fianco che rappresenta un oscillatore sinusoidale a ponte

Dettagli

ESERCIZIO 3 Nel circuito in gura, il transistore bipolare è un n + pn +, con N A = cm 3, τ n = 10 6 s, µ n = 0.09 m 2 /Vs, S = 1 mm 2.

ESERCIZIO 3 Nel circuito in gura, il transistore bipolare è un n + pn +, con N A = cm 3, τ n = 10 6 s, µ n = 0.09 m 2 /Vs, S = 1 mm 2. PROVA SCRITTA di DISPOSITIVI ELETTRONICI del 16 Gennaio 2019 ESERCIZIO 1 Un transistore bipolare n + pn (N Abase = 10 16 cm 3, N Dcollettore = 2 10 16 cm 3, τ n = 10 6 s, µ n = 0.1 m 2 /Vs, S=1 mm 2 )

Dettagli

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2 0.4 La corrente nel resistore vale 0. l modulo è A. La potenza media è 0 W 0.7 l circuito simbolico è mostrato di seguito. La potenza viene dissipata solo nel resistore. 0, 4 - La corrente è 4 4 0, 0,

Dettagli

a) Calcolare (entro una approssimazione del 5%) il valore di R1 richiesto per ottenere una corrente di collettore di 4 ma.

a) Calcolare (entro una approssimazione del 5%) il valore di R1 richiesto per ottenere una corrente di collettore di 4 ma. Esercizio 1 R2 = 1,5 kω Re = 1,2 kω Rc = 1 kω RL = 1,8kΩ Val = 12 V hfe > 500 R1 Rc C3 V AL C1, C2 e C3 hanno reattanza trascurabile alla frequenza di lavoro C1 RL Nota: il circuito è un amplificatore

Dettagli

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT

Laboratorio di Elettronica II. Esperienza 3. Progetto di un amplificatore con BJT Laboratorio di Elettronica II Esperienza 3 Progetto di un amplificatore con BJT 1 Attività Progetto e verifica al simulatore di un amplificatore, date le specifiche funzionali desiderate: Progetto preliminare

Dettagli

Fondamenti di Elettronica, Sez.4

Fondamenti di Elettronica, Sez.4 Fondamenti di Elettronica, Sez.4 Alessandra Flammini alessandra.flammini@unibs.it Ufficio 24 Dip. Ingegneria dell Informazione 030-3715627 Lunedì 16:30-18:30 Fondamenti di elettronica, A. Flammini, AA2018-2019

Dettagli

Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/ Appello 09 Febbraio 2012

Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/ Appello 09 Febbraio 2012 Fondamenti di Elettronica Ing. AUTOMATICA e INFORMATICA - AA 2010/2011 3 Appello 09 Febbraio 2012 Indicare chiaramente la domanda a cui si sta rispondendo. Ad esempio 1a) Esercizio 1. R 1 = 20 kω, R 2

Dettagli

Misure su linee di trasmissione

Misure su linee di trasmissione Appendice A A-1 A-2 APPENDICE A. Misure su linee di trasmissione 1) Misurare, in trasmissione o in riflessione, la lunghezza elettrica TL della linea. 2) Dal valore di TL e dalla lunghezza geometrica calcolare

Dettagli

Esercitazione 3 Amplificatori operazionali con reazione

Esercitazione 3 Amplificatori operazionali con reazione Esercitazione 3 Amplificatori operazionali con reazione 1. Introduzione Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento di amplificatori operazionali

Dettagli

Soluzione del compito di Elettronica e di Elettronica Digitale del 15 gennaio 2003

Soluzione del compito di Elettronica e di Elettronica Digitale del 15 gennaio 2003 Soluzione del compito di Elettronica e di Elettronica Digitale del 5 gennaio 2003 Esercizio Calcolo di R 5, R 6 e del punto di lavoro dei transistori Per l analisi del punto di riposo prendiamo in considerazione

Dettagli

2πCR 1 [R 5 (R 3 +R 4 )+R 3 R 4 ]

2πCR 1 [R 5 (R 3 +R 4 )+R 3 R 4 ] /0 ESERCIZIO. - Risposta in frequenza A. O. ideale) R 2 v s) = v s s) +v u s) +R 2 +R 2 Eguagliando v + s) = v s)): segue f z = R 2 v s s) +v u s) = v u s) +R 2 +R 2 v u s) R 3 + [ v u s) Af) = A 0 Cs

Dettagli

Laboratorio di Sistemi e Segnali AA 2017/18 Esonero 1, Soluzioni A

Laboratorio di Sistemi e Segnali AA 2017/18 Esonero 1, Soluzioni A Laboratorio di Sistemi e Segnali AA 2017/18 Esonero 1, Soluzioni A Esercizio 1 (8 punti): A media frequenza possiamo approssimare il capacitore C E con un corto. L amplificazione pertanto è g m R C dove

Dettagli

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento.

Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE. 1) 2) Schema a blocchi e progetto circuitale della catena di condizionamento. ITEC - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Sessione ordinaria 206 ARTICOLAZIONE ELETTRONICA Tema di: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Soluzione: prof. Stefano Mirandola PRIMA PARTE ) 2) Schema a blocchi e progetto

Dettagli

(calcolare i valori intermedi non presenti nelle tabelle con interpolazione lineare)

(calcolare i valori intermedi non presenti nelle tabelle con interpolazione lineare) Esercizio 1 Per l'amplificatore indicato nello schema, nell ipotesi che alla frequenza di lavoro C1, C4 e C3 abbiano reattanza trascurabile e C2 possa essere considerato un circuito aperto: R1 = 120kΩ

Dettagli

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2

. Il modulo è I R = = A. La potenza media è 1 VR 2 0.4 La corrente nel resistore vale 0. l modulo è A. La potenza media è P 0 W 0.7 l circuito simbolico è mostrato di seguito. La potenza viene dissipata solo nel resistore. 0, 4 - La corrente è 4 4 0, 0,

Dettagli

Anche questa relazione è in parte già predisposta, ma rispetto alla precedente è più ampia la parte a compilazione libera.

Anche questa relazione è in parte già predisposta, ma rispetto alla precedente è più ampia la parte a compilazione libera. Esercitazione 5 (C7-U16) Amplificatori operazionali reali Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento di amplificatori operazionali reali - Misurare

Dettagli

PROGETTO DI UN FILTRO PASSA BASSO

PROGETTO DI UN FILTRO PASSA BASSO orso di elettronica per telecomunicazioni - esercitazione POGETTO DI UN FILTO PASSA BASSO Docente del corso: prof. Giovanni Busatto Galletti iccardo Matr. 65 relazione elettronica per telecomunicazioni

Dettagli

P4 OSCILLATORI SINUSOIDALI

P4 OSCILLATORI SINUSOIDALI P4 OSILLATOI SINUSOIDALI P4. Dimensionare un oscillatore a ponte di Wien con amplificatore operazionale, per una frequenza f 6 khz, utilizzando un termistore NT per il controllo automatico di guadagno.

Dettagli

Tipi di amplificatori e loro parametri

Tipi di amplificatori e loro parametri Amplificatori e doppi bipoli Amplificatori e doppi bipoli Introduzione e richiami Simulatore PSPICE Amplificatori Operazionali e reazione negativa Amplificatori AC e differenziali Amplificatori Operazionali

Dettagli

DEE POLITECNICO DI BARI LABORATORIO DI ELETTRONICA APPLICATA ESERCITAZIONE 2

DEE POLITECNICO DI BARI LABORATORIO DI ELETTRONICA APPLICATA ESERCITAZIONE 2 POLITECNICO DI BARI DEE DIPARTIMENTO ELETTROTECNICA ELETTRONICA Via E. Orabona, 4 70125 Bari (BA) Tel. 080/5460266 - Telefax 080/5460410 LABORATORIO DI ELETTRONICA APPLICATA Circuito di autopolarizzazione

Dettagli

SISTEMI ELETTRONICI. Ingegneria dell Informazione. Modulo. Page 1. SisElnC4 12/12/2002

SISTEMI ELETTRONICI. Ingegneria dell Informazione. Modulo. Page 1. SisElnC4 12/12/2002 Ingegneria dell Informazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI C - AMPLIFICATORI OPERAZIONALI C.4 - Progetto di moduli con A. O.» Comportamento dinamico A.O.» Progetto di amplificatori» Come limitare gli errori»

Dettagli

Lezione A2 - DDC

Lezione A2 - DDC Elettronica per le telecomunicazioni Unità A: Amplificatori, oscillatori, mixer Lezione A.2 Filtri Specifica funzionale e parametri uso di strumenti CAD esempi di realizzazioni con AO tecniche SC 1 Contenuto

Dettagli

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 29 Giugno 2015

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 29 Giugno 2015 DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 29 Giugno 2015 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Un transistore (emettitore n + ) è caratterizzato da base = 5 10 15 cm 3, lunghezza metallurgica W met = 4 µm, τ n = 1 µs, µ n = 0.1 m 2

Dettagli

1) Il lato n è lungo (1 mm), mentre quello p è sicuramente corto (3 µm). Calcoliamo la regione di svuotamento per V = 0.5 V: = V.

1) Il lato n è lungo (1 mm), mentre quello p è sicuramente corto (3 µm). Calcoliamo la regione di svuotamento per V = 0.5 V: = V. ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Una giunzione pn è caratterizzata da (W p e W n distanze tra il piano della giunzione e rispettivamente contatto p ed n): S = 1 mm, N D = 10 16 cm 3, W n = 1 mm, N A = 10 15 cm 3,

Dettagli

reazione Anche questa relazione è in parte già predisposta, ma rispetto alla precedente è più ampia la parte a compilazione libera.

reazione Anche questa relazione è in parte già predisposta, ma rispetto alla precedente è più ampia la parte a compilazione libera. Esercitazione 4 Amplificatori operazionali con reazione 1. Introduzione Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento di amplificatori operazionali

Dettagli

Oggetto: Amplificatore in classe AB con esercizio guida

Oggetto: Amplificatore in classe AB con esercizio guida I.T.S Einaudi Montebelluna Oggetto: Amplificatore in classe AB con esercizio guida Alunno: Sbardella Gianluca docenti: Classe: 4 A elettronica liendo Quartilio Data: 20/03/07 Bertelli Alessardro Circuito

Dettagli

V AL. Allievo:... Posizione:... Modulo I O Modulo II O. Prova scritta del 19/04/02 ver A. Esercizio 1

V AL. Allievo:... Posizione:... Modulo I O Modulo II O. Prova scritta del 19/04/02 ver A. Esercizio 1 Prova scritta del 19/04/02 ver A tempo: 2 ore Esercizio 1 Per l'amplificatore indicato nello schema, nell ipotesi che alla frequenza di lavoro C1, C4 e C3 abbiano reattanza trascurabile e C2 possa essere

Dettagli

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE

ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Ingegneria dell Informazione ELETTRONICA APPLICATA E MISURE Dante DEL CORSO De3 ESERCIZI PARTI B e D» Esempi di esercizi da scritti di esame AA 2015-16 01/12/2015-1 ElapDe2-2014 DDC Page 1 2014 DDC 1 De3:

Dettagli

ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ]

ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ] 4 5 4 5 7 1 7 1 1. 1 FUNZIONE DI TRASFERIMENTO BLOCCO U1 ft = 1 / 6,28 * 20*10exp3* 10exp-8 = 796 [ Hz ] +15 +15 U1 U2 va(t) vin R1 3 2 6 vout1 R3 3 2 6 vout2 5k 1k LF351 LF351-15 R2 20k C1-15 R4 20k C2

Dettagli

Moduli Analogici e Amplificatori Operazionali (parte B e C) -1

Moduli Analogici e Amplificatori Operazionali (parte B e C) -1 Moduli Analogici e Amplificatori Operazionali (parte B e ) -1 Esercizi (con risultati numerici) Esercizio 1-000719 a) alcolare Vu (V1, V2) per = 0, Ad = oo b) Tracciare il diagramma di Bode di Vu/V1, per

Dettagli

ESERCIZIO 1. Soluzione. Per risolvere il problema utilizzo il modello di Ebers-Moll, grazie al quale potrò calcolare L E, W, L C, infatti so che

ESERCIZIO 1. Soluzione. Per risolvere il problema utilizzo il modello di Ebers-Moll, grazie al quale potrò calcolare L E, W, L C, infatti so che ESERCIZIO Su un transistor BJT pnp caratterizzato da N E = 0 8 cm 3 N B = 0 6 cm 3 N C = 0 5 cm 3 A = mm 2 vengono effettuate le seguenti misure: Tensione V CB negativa, emettitore aperto: I C = 0nA Tensione

Dettagli

Amplificatori alle alte frequenze

Amplificatori alle alte frequenze mplificatori alle alte frequenze lle alte frequenze, le capacità parassite dei dispositivi non sono più trascurabili ed esse provocano una diminuzione più o meno rapida del guadagno; noi studieremo, a

Dettagli

ESERCIZIO Punto di riposo

ESERCIZIO Punto di riposo 1/8 ESERCIZIO 1 1.1 - Punto di riposo Selatensioned uscita ènulla, ènullaanchelacorrentenellaresistenza dicaricor L edunque le correnti di canale dei transistor sono uguali tra loro; pertanto, nell ipotesi

Dettagli

AMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE

AMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE configurazione CE: AMPLIFICATORI INVERTENTI A SINGOLO TRANSISTORE configurazione CS: G. Martines 1 ANALISI IN CONTINUA Circuito di polarizzazione a quattro resistenze. NOTE: I parametri del modello a piccolo

Dettagli

b) Tracciare il diagramma di Bode (modulo) di Vu/V1, su assi tarati in Hz e db, per C = 8 nf.

b) Tracciare il diagramma di Bode (modulo) di Vu/V1, su assi tarati in Hz e db, per C = 8 nf. Esercizio analogico A a) alcolare u (,) per 0, con AO ideali. b) Tracciare il diagramma di Bode (modulo) di u/, su assi tarati in Hz e db, per 8 nf. c) alcolare il guadagno in continua u/, con AO ideali,

Dettagli

figura 4.20 La formula generale del rivelatore, valida per segnali d ingresso sinusoidali, è data dall espressione:

figura 4.20 La formula generale del rivelatore, valida per segnali d ingresso sinusoidali, è data dall espressione: 4.12 Il circuito rivelatore La funzione svolta da un circuito rivelatore è simile al processo di raddrizamento svolto da un diodo così come illustrato nel paragrafo 2.3; la differenza sostanziale tra un

Dettagli

Elettronica per le Telecomunicazioni/per l'informatica

Elettronica per le Telecomunicazioni/per l'informatica Prova scritta del 18/11/02 tempo: 2,5 ore correzione Esercizio 1 Per l'amplificatore indicato nello schema, nell ipotesi che alla frequenza di lavoro C1, C4 e C3 abbiano reattanza trascurabile e C2 possa

Dettagli

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n E - 1:

ELETTRONICA II. Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino. Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n E - 1: ELETTRONICA II Prof. Dante Del Corso - Politecnico di Torino Parte E: Circuiti misti analogici e digitali Lezione n. 19 - E - 1: Comparatori di soglia Comparatori con isteresi Circuiti misti analogici

Dettagli

Dispositivi elettronici Esperienze di laboratorio

Dispositivi elettronici Esperienze di laboratorio Dispositivi elettronici Esperienze di laboratorio Universitá degli Studi di L Aquila Massimo Lucresi Luigi Pilolli Mariano Spadaccini maggio 2002 Esperienza n. 1 Analisi della risposta in frequenza di

Dettagli

Laurea di I Livello in Ingegneria Informatica

Laurea di I Livello in Ingegneria Informatica Laurea di I Livello in Ingegneria Informatica Sede di Mantova TEORIA DEI CIRCUITI II prova in itinere 3.2.2003 Problema I Nel circuito indicato in figura si ha v 1 = 10 cos (1000 t sec ) V Determinare

Dettagli

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - +

Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + Appunti di ELETTRONICA Amplificatore operazionale (amp. Op oppure A. O.) - + µa741 Cos'è l'amplificazione: Amplificare un segnale significa aumentarne il livello e di conseguenza la potenza. Il fattore

Dettagli

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati

Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento. caratteristiche e tipologie di moduli. Circuiti con operazionali reazionati Elettronica per telecomunicazioni Contenuto dell unità A Informazioni logistiche e organizzative Applicazione di riferimento caratteristiche e tipologie di moduli Circuiti con operazionali reazionati amplificatori

Dettagli

Corso di ELETTRONICA II modulo. Ingegneria Clinica, Ingegneria Biomedica e Ingegneria dei Sistemi. Prof. Domenico Caputo. Esonero del 14 giugno 2006

Corso di ELETTRONICA II modulo. Ingegneria Clinica, Ingegneria Biomedica e Ingegneria dei Sistemi. Prof. Domenico Caputo. Esonero del 14 giugno 2006 Esonero del 14 giugno 2006 Dato il circuito di figura C 2 R 3 OP v IN C 1 v o in cui = =0.5K!, R 3 =250!, C 1 =1µF, C 2 =1nF e v IN (V) 2 1 2 t (µs) 2 determinare l evoluzione temporale di V 0, supponendo

Dettagli

1. Convertire il numero esadecimale 4BE7 in binario su 16 bit. 2. Il risultato della conversione precedente, letto in complemento a due, è un numero:

1. Convertire il numero esadecimale 4BE7 in binario su 16 bit. 2. Il risultato della conversione precedente, letto in complemento a due, è un numero: TEST INIZIALE (in alcuni casi, oltre a crocettare la risposta corretta, si deve anche fare un disegno o scrivere qualche valore) 1. Convertire il numero esadecimale 4BE7 in binario su 16 bit. 0100 1011

Dettagli

r> 0 p< 0 stabile; r< 0 p> 0 instabile

r> 0 p< 0 stabile; r< 0 p> 0 instabile Circuiti dinamici del primo ordine I i V p. s. r C v V( s) 1 1 scv( s) + = 0; s+ V( s) = 0; p= r rc rc r> 0 p< 0 stabile; r< 0 p> 0 instabile 101 Compito a casa: dimostrare che il seguente circuito ha

Dettagli

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale

Dettagli

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A2 28/02/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A

Page 1. Elettronica delle telecomunicazioni ETLCE - A2 28/02/ DDC 1. Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione. Contenuti del Gruppo A Modulo Politecnico di Torino Facoltà dell Informazione Elettronica delle telecomunicazioni A Amplificatori, oscillatori, mixer A2- Usare la nonlinearità» amplificatori accordati,» moltiplicatori di frequenza»

Dettagli

Circuito Invertitore (1)

Circuito Invertitore (1) Circuito Invertitore () Implementazione della funzione NOT in logica positiva V() = 2 Volts V(0) = 0.2 Volts VR = -2 Volts Circuito Invertitore (2) Se l ingresso vi è nello stato 0 (V=0 Volts) il transistor

Dettagli

SisElnB5 12/19/01. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.5 - Catene di moduli

SisElnB5 12/19/01. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.5 - Catene di moduli Ingegneria dell Informazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.5 - Catene di moduli» Applicazione dei metodi di analisi visti nelle lezioni precedenti» Passaggio da reti con

Dettagli

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 10 Settembre 2012

DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 10 Settembre 2012 DE e DTE: PROVA SCRITTA DEL 10 Settembre 2012 ESERCIZIO 1 (DE,DTE) Una giunzione pn è polarizzata con V = 0.5 V. I dati della giunzione sono: N D = 10 16 cm 3, N A = 10 15 cm 3, µ n = 1100 cm 2 /Vs, µ

Dettagli

Esercitazione 3 (B7- U9) Misure su amplificatori. Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 3. Scopo dell esercitazione

Esercitazione 3 (B7- U9) Misure su amplificatori. Modulo SISTEMI ELETTRONICI AA ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 3. Scopo dell esercitazione Esercitazione 3 (B7- U9) Misure su amplificatori Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento e misurare i parametri di moduli amplificatori, - Verificare

Dettagli

Modulo SISTEMI ELETTRONICI ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 3

Modulo SISTEMI ELETTRONICI ESERCITAZIONI DI LABORATORIO - 3 Esercitazione 3 Amplificatori operazionali con reazione 1. Introduzione Scopo dell esercitazione Gli obiettivi di questa esercitazione sono: - Analizzare il comportamento di amplificatori operazionali

Dettagli

M049 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE. Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE CORSO DI ORDINAMENTO

M049 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE. Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE CORSO DI ORDINAMENTO M049 - ESAME DI STATO DI ISTITUTO PROFESSIONALE Indirizzo: TECNICO DELLE INDUSTRIE ELETTRONICHE CORSO DI ORDINAMENTO Tema di: ELETTRONICA, TELECOMUNICAZIONI E APPLICAZIONI Il candidato, formulando eventuali

Dettagli

Elettronica per le Telecomunicazioni/per l'informatica

Elettronica per le Telecomunicazioni/per l'informatica Esercizio 1-031120 Per l'amplificatore indicato nello schema, nell ipotesi che alla frequenza di lavoro C1, C4 e C3 abbiano reattanza trascurabile e C2 possa essere considerato un circuito aperto: a) Calcolare

Dettagli

SisElnB5 12/19/ Dec SisElnB DDC V G. 19-Dec SisElnB DDC. Diagramma di Bode. Risposta al transitorio.

SisElnB5 12/19/ Dec SisElnB DDC V G. 19-Dec SisElnB DDC. Diagramma di Bode. Risposta al transitorio. SisElnB5 12/19/1 Ingegneria dell Informazione Obiettivi del gruppo di lezioni Modulo SISTEMI ELETTRONICI B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.5 - Catene di moduli» Applicazione dei metodi di analisi visti

Dettagli

9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di (1) dt La costante di tempo èτ

9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di (1) dt La costante di tempo èτ 9.8 Con la LKT si scrive l equazione seguente: di L Ri cos( t) () dt La costante di tempo èτ L / R ms / 5s ; la soluzione della () è 5t i( t) Ke Acos(t θ ) () Sia A θ il fasore corrispondente alla risposta

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica DUM A.A. 2000/2001 Esame del 12 gennaio 2001

Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica DUM A.A. 2000/2001 Esame del 12 gennaio 2001 Università degli Studi di Bergamo Facoltà di Ingegneria Corso di Elettrotecnica DUM A.A. / Esame del gennaio Soluzione a cura di: Bellini Matteo Es. n Data la rete in figura determinare tutte le correnti

Dettagli

Politecnico di Torino - Facoltà di Ingegneria delll Informazione Sistemi Elettronici

Politecnico di Torino - Facoltà di Ingegneria delll Informazione Sistemi Elettronici Prova scritta del 16/09/02 correzioni tempo: 2 ore Esercizio 1) a) alcolare (V1, V2) per = 0 e per e O2 ideali. b) Tracciare il diagramma di ode di /V1, per il valore indicato di, con e O2 ideali. c) alcolare

Dettagli

Esonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001

Esonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001 Esonero del Corso di Elettronica I 23 aprile 2001 1) Nell amplificatore MO di figura k=5.10-4 A/V 2, V T = 2 V, = 10K Ω, =10V, =3V. eterminare il guadagno di tensione per un segnale applicato tra gate

Dettagli

Politecnico di Torino - Facoltà di ingegnera dell Informazione Sistemi Elettronici Risoluzione prova scritta del 28/04/2012

Politecnico di Torino - Facoltà di ingegnera dell Informazione Sistemi Elettronici Risoluzione prova scritta del 28/04/2012 Esercizio 1 1 47 k 5 12 k 2 22 k 6 15 k 3 100 k 7 150 k 4 47 k 8 24 k 9 100 k C1 = 390 nf; C2 = 18 nf A1 e A2: Voff = 6mV, Ioff = 200 na V1 V2 2 1 C 2 C 1 A1 5 7 4 3 9 A2 6 VU 8 a) Calcolare Vu(V1,V2)

Dettagli

L amplificatore Williamson

L amplificatore Williamson L amplificatore Williamson Nel 1947 l inglese D.T.N. Williamson propose un amplificatore audio che è da molti considerato il primo amplificatore ad alta fedeltà. Pur essendo realizzato con tubi elettronici,

Dettagli

Progetto di un preamplificatore per microfono

Progetto di un preamplificatore per microfono Progetto di un preamplificatore per microfono Vogliamo progettare un preamplificatore che amplifichi la tensione di uscita di un microfono, i cui valori tipici non superano i 0 mv, e la porti a circa volt.

Dettagli

FILTRI in lavorazione. 1

FILTRI in lavorazione. 1 FILTRI 1 in lavorazione. Introduzione Cosa sono i filtri? C o II filtri sono dei quadripoli particolari, che presentano attenuazione differenziata in funzione della frequenza del segnale applicato in ingresso.

Dettagli

Page 1. SisElnB1 12/4/ DDC 1 SISTEMI ELETTRONICI. Ingegneria dell Informazione. Obiettivi del gruppo di lezioni B

Page 1. SisElnB1 12/4/ DDC 1 SISTEMI ELETTRONICI. Ingegneria dell Informazione. Obiettivi del gruppo di lezioni B Ingegneria dell Informazione SISTEMI ELETTRONICI B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B. - Descrizione funzionale di amplificatori» Parametri di un amplificatore» Modelli di amplificatore» Amplificatori come

Dettagli

Prova scritta Fondamenti di Elettronica B / BC 26 Gennaio 2011 COGNOME: NOME: CORSO DI LAUREA: INGEGNERIA

Prova scritta Fondamenti di Elettronica B / BC 26 Gennaio 2011 COGNOME: NOME: CORSO DI LAUREA: INGEGNERIA Prova scritta Fondamenti di Elettronica B / BC 26 Gennaio 2011 A COGNOME: NOME: CORSO DI LAUREA: INGEGNERIA MATRICOLA: Negli esercizi, ove necessario e salvo indicazioni contrarie, si consideri che i circuiti

Dettagli

SisElnB2 12/4/2002. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori

SisElnB2 12/4/2002. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori Ingegneria dell Informazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori» Comportamento dinamico di amplificatori» Risposta in frequenza e al transitorio»

Dettagli

SisElnB2 12/4/2002. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori

SisElnB2 12/4/2002. B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori Ingegneria dell Informazione Modulo SISTEMI ELETTRONICI B - AMPLIFICATORI E DOPPI BIPOLI B.2 - Tipologie di amplificatori» Comportamento dinamico di amplificatori» Risposta in frequenza e al transitorio»

Dettagli

Regolatori di tensione dissipativi. Regolatori LDO. Schema elettrico. Stabilità LDO Politecnico di Torino 1

Regolatori di tensione dissipativi. Regolatori LDO. Schema elettrico. Stabilità LDO Politecnico di Torino 1 Regolatori di tensione dissipativi 1 Schema elettrico Stabilità LDO 2 2003 Politecnico di Torino 1 Schema elettrico 3 Efficienza La tensione di headroom crea dei problemi: Alta potenza dissipata (necessita

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica

UNIVERSITÀ DEGLISTUDIDIPAVIA Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica 7.09.0 Problema L interruttore indicato nel circuito in figura commuta nell istante t 0 dalla posizione AA alla posizione BB. Determinare le espressioni delle tensioni v (t) ev (t) per ogni istante di

Dettagli

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni

Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prova scritta del corso di Fisica con soluzioni Prof. F. Ricci-Tersenghi 17/04/013 Quesiti 1. Una massa si trova al centro di un triangolo equilatero di lato L = 0 cm ed è attaccata con tre molle di costante

Dettagli