COMUNE DI BIBBIENA RELAZIONE URBANISTICA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO E AL PIANO STRUTTURALE RIFERITA A PORZIONI. Allegato C TERRITORIALI 2013

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1 COMUNE DI BIBBIENA VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO E AL PIANO STRUTTURALE RIFERITA A PORZIONI TERRITORIALI 2013 Allegato C SINDACO DANIELE BERNARDINI ASSESSORE ALL'URBANISTICA FEDERICO LORENZONI GARANTE DELLA COMUNICAZIONE DOTT. GIUSEPPE LIBERTO PROGETTO ARCH. SAMUELA RISTORI RESP. PROCEDIMENTO GEOM. GRAZIANO BINOZZI COLLABORATORI GEOM.. GRAZIANO CRESCI SIG. STEFANO RISTORI MARZO 2013 approvata con delibera C.C. n. del

2 Sommario SOMMARIO... 2 PREMESSA... 6 ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA VARIANTE... 9 DESCRIZIONE DELLA VARIANTE VARIAZIONI DOVUTE AD ADEGUAMENTO A STRUMENTI SOVRAORDINATI VARIAZIONI A SEGUITO DELLE RICHIESTE E CONTRIBUTI LOC. POLLINO - BIBBIENA VILLA BOCCI - SOCI PARTINA CENTRO * FREGGINA LA CONSOLATA SERRAVALLE MARCIANO PARTINA LAGHI DELLA SOVA * MOLIN DELL ARNO POGGIO AL VENTO MOLIN DI GRESSA POGGIO MENDICO BELLOSGUARDO LE POGGIOLA Pag. 2 a 63

3 066 LA CASINA BIBBIENA VIA DANTE SANT ANDREA CASA SPARTA PODERE APPARITA POGGIOLO FERRANTINA BIBBIENA VILLA MICHELINI *-031* SOCI SANT ANDREA CASAMICCIOLA PARTINA CASANUOVA * FERRANTINA VIA TRE OLMI PIAN DI SILLI MONFALCONE CASTELLARE PARTINA COPPIONI QUERCETINA SOCI CINEMA ITALIA Pag. 3 a 63

4 099 FERRANTINA PALAZZETTO PIAN DI SILLI CANDOLESI VIA DEL CEDRO POGGIARTI LE GRETI MOLIN DELL ARNO SOCI MOCARECCIA PIEVE DI PARTINA AREA EX MANHATTAN MOCARECCIA PIAN DI SILLI PEZZALUNGA POGGIO MENDICO SANTA ROSA BOSCO DI CASINA BIBBIENA CIMITERO AGGIORNAMENTO DELLA TAVOLA C.1.3 DEL PS UTOE E SISTEMA DELLA MOBILITÀ LA CASA Pag. 4 a 63

5 046 IL PRATO SOCI- STUDIO IDRAULICO LE PESCINE ZONA PEEP- SOCI FERRANTINA * GELLO * CAMPRENA * MARCIANO * SANTA MARIA * IL BIVIO DI BANZENA * CASAMICCIOLA * VILLA DI TAVOLINI - SOCI * PODERE BAGNI * VIA FONTE CAVALLI * VIA TRE OLMI * PIAN DI SILLI * MOLIN DI GRESSA * SOCI- CIMITERO * SANT ANDREA Pag. 5 a 63

6 PREMESSA Il Comune di Bibbiena dispone di un Piano Strutturale approvato con deliberazione di C.C n. 114 del 24/11/2005 e di un Regolamento Urbanistico approvato con deliberazione del C.C. n. 2 del 13/02/2009 di cui alla pubblicazione sul BURT n.13 del 02/04/2009. I piani oggetto della valutazione sono una Variante al Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico. Il provvedimento con cui è stato avviato il procedimento di Variante al Piano Strutturale e Regolamento Urbanistico è la Deliberazione della Giunta Comunale n. 14 del 28/01/2011. Il 30 giugno 2011 è dato avviso di avvio al processo di valutazione integrata con la richiesta, a tutti gli aventi interesse sul territorio comunale, di istanze, suggerimenti, proposte da redigere entro il 30 luglio successivo. Sono pervenuti molti contributi, sia da parte di privati sia da parte di enti e gestori di funzioni di interesse territoriale. Nel contempo, al fine di valutare con esattezza l accettazione delle proposte già accolte favorevolmente nella valutazione iniziale, sono stati acquisiti gli studi sulla fattibilità geologica ed idraulica per gli interventi che, per complessità ed rilevanza, ne necessitavano la redazione. Si conclude quindi nel mese di agosto la fase consultiva della valutazione iniziale, di cui relazioneremo in questa fase di valutazione intermedia avviando da una parte un processo di sintesi valutativa per quelle variazioni già parte della valutazione iniziale e d altra parte un approfondimento conoscitivo relativamente alle nuove proposte. Nel frattempo sono entrate in vigore le nuove norme che hanno indotto alcuni cambiamenti procedurali, in particolare la legge Regionale 17 febbraio 2012 n. 6 Pag. 6 a 63

7 e il regolamento 53R/2011 sugli studi di fattibilità con che hanno richiesto una ulteriore valutazione della variante adeguata alla nuova disciplina. Le modifiche richieste, dallo stesso ufficio e dagli operatori esterni, sono principalmente alla richiesta di nuove aree edificabili, prevalentemente residenziali e indirizzate ad un aumento della flessibilità dello strumento. Nell elaborazione di questa variante sono state effettuate verifiche e valutazioni sulla sostenibilità delle richieste di variante pervenute. Gli approfondimenti valutativi hanno tenuto conto principalmente degli indirizzi e volontà dell amministrazione comunale, quindi della conformità agli strumenti comunali e di livello superiore e della coerenza con gli obiettivi degli strumenti della pianificazione territoriali regionali e provinciali. Il progetto di variante al Regolamento Urbanistico in oggetto è stato trasmesso all Ufficio Regionale del Genio Civile di Arezzo con prot del 25/01/2013 cui è stato assegnato il deposito n del 12/06/2012. Quindi il progetto di variante al Regolamento Urbanistico in oggetto è stato adottato con delibera C.C. 33 del 14/06/2012 ed è stato possibile presentare osservazioni ai sensi dell art. 17 della Legge Regionale 1/2005 per 60 gg dal 04/07/2012 al 03/09/2012 Nei termini prescritti sono pervenute 44 osservazioni tra cui le osservazioni presentate da parte dei soggetti di cui all art. 7 c.1 della L.r.T. n. 1/2005 ossia: Oss. N. 015: Ente Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna, con prot. n del 23/08/2012; Oss. N. 042 Regione Toscana, con prot.n del 04/09/2012; Oss. N. 043 Provincia di Arezzo, con prot. n del 01/09/2012. A seguito delle osservazioni, in particolare di quelle della Regione Toscana e della Provincia di Arezzo, vi è stata una sostanziale riduzione delle variazioni apportate ai piani vigenti. Pag. 7 a 63

8 Tale stralcio complessivo riconduce la variante alla casistica minore e a seguito delle valutazioni preventive esclude effetti significativi sull'ambiente. Del resto, a seguito dell osservazione della Regione Toscana Area di c.to programmazione/settore della valutazione, programmazione negoziata, controlli comunitari, è stato dato avvio il 22/11/2012 al processo di verifica di assoggettabilità a Vas ai sensi dell art. 5, comma 3, lett b) della legge regionale 10/2010 ed in data 11/02/2013 con prot è stato emesso il provvedimento di verifica di assoggettabilità a Vas, con il quale la variante in oggetto veniva esclusa dalla necessità di effettuare la Vas. Pag. 8 a 63

9 ELEMENTI COSTITUTIVI DELLA VARIANTE La variante al regolamento urbanistico e Piano strutturale è costituita dai seguenti elaborati: 1. Proposta di deliberazione di consiglio comunale e Parere tecnico 2. Rapporto del garante della comunicazione (Allegato A) 3. Relazione del responsabile del procedimento (Allegato B) 4. Relazione urbanistica (Allegato C) 5. Verbali delle Commissioni (Allegato D) 6. Elenco nominativi osservanti (Allegato E) 7. Osservazioni (Allegato F) 8. Controdeduzioni, relazione istruttoria (Allegato G) 9. Provvedimento di verifica di assoggettabilità a VAS (Allegato H) 10. Relazione ai sensi della Legge 1/2005, art.53 comma 3 e art. 55 comma 1bis (Allegato I) 11. PARTE GEOLOGICO IDRAULICA Integrazioni richieste dal Genio Civile con nota /n del 5 luglio Integrazioni alla pratica di deposito n del 12/06/ Integrazioni alla pratica di deposito n del 12/06/ Integrazioni alla pratica di deposito n del 12/06/ Carta delle fattibilità 2010/2013- tav. 1 Bibbiena Sud Carta delle fattibilità 2010/2013-tav. 2 Bibbiena Centro Carta delle fattibilità 2010/2013- tav. 3 Bibbiena Nord Carta delle fattibilità 2010/2013- tav. 3 bis S. Amalia, Gello, Banzena, Casetta, Campi Carta delle fattibilità 2010/2013-tav. 4 Pianacci Carta delle fattibilità 2010/2013- tav. 5 Soci, Farneta, Santa Rosa Carta delle fattibilità 2010/2013- tav. 6 Partina, Freggina, Poggiolo, Marciano 12. REGOLAMENTO URBANISTICO: DISCIPLINA DEL SISTEMA INEDIATIVO DENTRO LE UTOE (scala 1:2000): Tavola n. 1 Bibbiena Sud Tavola n. 2 Bibbiena centro Tavola n. 3 Bibbiena nord Tavola n. 4 Pianacci Pag. 9 a 63

10 Tavola n. 5 Soci Tavola n. 6 Partina Tavola n. 7 Serravalle DISCIPLINA DEL TERRITORIO APERTO (scala 1:2000 1:5000): Tavola n. 1 Il Fallito Tavola n. 2 Le Pescine Tavola n. 3 Il Corsalone Tavola n. 4 Gello Tavola n. 5 Freggina Tavola n. 6 Le Prata Tavola n. 7 Il Tramignone TESTI: Normativa tecnica di attuazione Rapporto sul dimensionamento SCHEDATURE: Schede norma per ambiti speciali Schede del patrimonio edilizio storico (scheda n. 85) 13. PIANO STRUTTURALE: TAVOLE B.4.8_Piano di assetto idrogeologico- sud B.4.8_Piano di assetto idrogeologico- nord C.1.3_Individuazione e codifica delle UTOE e viabilità di progetto sud C.1.3_Individuazione e codifica delle UTOE e viabilità di progetto - nord C.1.4.1_Tutela del sistema insediativo sud C.1.4.1_Tutela del sistema insediativo nord C.1.4.3bis_Disciplina della tutela delle aree agricole- sud C.1.4.3bis_Disciplina della tutela delle aree agricole- nord TESTI Normativa tecnica di attuazione Normativa tecnica di attuazione - Schede Utoe Shede K Bibbiena, area Podere Apparita; Soci, area di Villa Bocci; Partina; Candolesi Camprena; Pag. 10 a 63

11 DESCRIZIONE DELLA VARIANTE Si possono comunque individuare due tipi di variazioni agli strumenti: 1. Il primo gruppo, per adeguamento a strumenti sovraordinati e modifiche al quadro conoscitivo, contiene variazioni conseguenti ad input d ufficio risultanti da riflessioni operative, emerse nella gestione dello strumento, ma anche a cambiamenti del quadro legislativo e di pianificazione. Le modifiche sono sia di tipo cartografico che normativo. 2. Il secondo gruppo contiene modifiche al Regolamento Urbanistico che provengono da richieste e contributi. In tali casi le opzioni che si possono rilevare sono essenzialmente di due tipi. La prima riguarda quelle richieste che hanno portato ad una modifica al solo Piano Strutturale, la seconda riguarda invece richieste che hanno comportato la contestuale modifica al Piano Strutturale. Sono state valutate 136 richieste di cui 68 accolte rispetto alle 105 dell adozione oltre a 28 osservazioni accolte su 44 pervenute. VARIAZIONI DOVUTE AD ADEGUAMENTO A STRUMENTI SOVRAORDINATI Le modifiche dovute ad adeguamento a strumenti sovraordinati sono: Adeguamento cartografico del PS al nuovo PAERP, (Piano cave Provinciale) Provincia di Arezzo. Adeguamento normativo e cartografico alla pianificazione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Adeguamento al PAI e al Piano stralcio rischio idraulico Pag. 11 a 63

12 Adeguamento al PTC ai sensi dell art. 7, comma 1 della L.R. Toscana n.11/2011 Modifiche per aggiornamento del Piano strutturale VARIAZIONI A SEGUITO DELLE RICHIESTE E CONTRIBUTI 003 LOC. POLLINO - BIBBIENA Trattasi di intervento in area di pertinenza della struttura urbana di Bibbiena in loc. Pollino. fig VILLA BOCCI - SOCI Richiesta per modifica ed integrazione al Piano di Recupero previsto per gli interventi di trasformazione in area di pertinenza della villa, già previsto nelle norme del RU con specifica disciplina normativa non sufficientemente riferita ed adeguata alla situazione particellare precostituita; una diversa e complessiva riconfigurazione e riorganizzazione del P.R senza modifiche volumetriche né Pag. 12 a 63

13 della disciplina della scheda di compatibilità paesistica, può permettere di dare attuazione alle previsioni tese al superamento del degrado attuale attraverso più appropriate forme di recupero altrimenti non realizzabili, fermi restando gli obiettivi di qualità degli insediamenti e la tutela dei valori percettivi della villa con relative aree di pertinenza. fig PARTINA CENTRO Intervento nel centro storico di Partina in ambito di tutela dell'aggregato, già previsto nelle norme del RU con specifica disciplina normativa tesa a configurare un piccolo intervento da porre in continuità con l edificato esistente. Pag. 13 a 63

14 006-22* FREGGINA Trattasi di intervento in area di tutela dell aggregato di Freggina al quale è stato assegnato nel P.S valore medio, già previsto nelle norme del RU con specifica disciplina normativa tesa a configurare un intervento in corretta continuità con l edificato esistente. Si opera verso una riconfigurazione e riorganizzazione delle volumetrie previste, per dare attuazione alle previsioni stante la situazione particellare precostituita, fermi restando gli obiettivi di qualità degli insediamenti e la tutela dei valori percettivi dell aggregato con relative aree di pertinenza da disciplinare. La modifica comporta una riduzione delle volumetrie assegnate di 400 mc. Si rileva che la relativa scheda di compatibilità paesistica non dovuta ai sensi del Ptcp, è stata stralciata dal PS. Pag. 14 a 63

15 fig LA CONSOLATA SERRAVALLE Trattasi di richiesta per leggera rettifica alla perimetrazione dell UTOE, si tratta di pochi metri, tale da consentire di comprendere in essa l intero complesso attualmente destinata a residenza sanitaria per una più appropriata rispondenza alla situazione in atto risulta ininfluente sulla struttura della pianificazione. fig. 4. Tratteggiata è la perimetrazione modificata. Pag. 15 a 63

16 012 MARCIANO fig. 5. Piano Strutturale scheda K e Ru stato modificato Trattasi di richiesta di modifica degli assetti disciplinati dal Ru, ferma restando la quantità delle volumetrie assegnate e la tutela dei valori percettivi, si tratta di un modestissimo ampliamento della zona residenziale in area adiacente ai recenti sviluppi urbani, consente di perseguire gli obiettivi di consolidamento del sistema insediativo in funzione delle famiglie residenti. fig. 6. Pag. 16 a 63

17 014 PARTINA Richiesta per una modifica della destinazione di un area già Peep nel vecchio PRG e nel RU approvato nel 2009, da effettuare, alla luce dei nuovi assetti dei servizi scolastici. Poiché la scuola è stata trasferita in un immobile già esistente si ritiene di poter rivedere la trasformazione della zona F4 con funzioni anche residenziali. fig. 7. RU 2009 e Ru vigente fig. 8. Piano modificato Pag. 17 a 63

18 042 LAGHI DELLA SOVA Trattasi di richiesta per un diverso assetto territoriale e funzionale. Fermi restando gli obiettivi di qualità degli insediamenti, una diversa configurazione entro l ambito già considerato, compatibile con le funzioni produttive esistenti, può concorrere a favorirne l attrattiva imprenditoriale. A tal fine si richiede lo stralcio della previsione vigente per la realizzazione di 5000 mc di volume a destinazione turistica. In particolare si richiede che nelle aree soggette ad autorizzazione per la coltivazione di inerti, sia possibile collocare terre e rocce da scavo in regime di sottoprodotto (art. 186 D.lgs 152/2006) prevedendo prioritariamente il recupero ambientale, morfologico e vegetazionale dell area. Inoltre sono richieste: la lavorazione all aperto dei materiali; il deposito di materiali a cielo aperto o il ricovero degli stessi sotto pensiline; il commercio di materiali edili; la realizzazione di alcuni uffici e di un edificio per abitazione del custode. Pag. 18 a 63

19 * MOLIN DELL ARNO Trattasi di intervento in area adiacente alla variante di fondovalle. L'area presenta alcuni problemi di accessibilità in quanto la via del molino è molto stretta, vi è comunque la possibilità di realizzare un comparto, includendo aree adiacenti vedi contributo 93, e prevedere un ulteriore accesso a carico dei lottizzanti. È comunque da tenere in considerazione la vicinanza con la strada di categoria F, siamo fuori dal centro abitato e quindi, ai sensi dell Art. 16, comma 3 del Codice della strada, trattandosi di nuova previsione urbanistica attuativa, la distanza da rispettare è 10 m dalla strada; tale distanza permette agevolmente la costruzione di nuovi fabbricati. Pag. 19 a 63

20 Pag. 20 a 63

21 049 POGGIO AL VENTO La richiesta è inerente la modifica della norma N7E, già oggetto di piano attuativo a destinazione turistica. Si richiede la possibilità di costruire almeno due unità immobiliari a destinazione residenziale con modifica di destinazione d uso da turistico a residenziale della volumetria già assegnata a destinazione turistica. Pag. 21 a 63

22 fig. 9. RU VIGENTE 053 MOLIN DI GRESSA Il richiedente segnala che il fondovalle stretto Zona E1 è stato esteso sopra un ciglione e richiede una nuova e corretta delimitazione. Si ritiene che la modifica sia assolutamente coerente con il reale assetto territoriale e che la zonizzazione debba essere aggiornata alla maggior scala di dettaglio. fig. 10. Stato vigente con individuazione dell area richiesta in variante e Stato modificato Pag. 22 a 63

23 POGGIO MENDICO La modifica è inerente la viabilità di collegamento individuata in Loc. Poggio Mendico che dalla lottizzazione della Casella dovrebbe arrivare alla Coccaia e alcune rettifiche ai comparti circostanti. In particolare si richiede di stralciare la previsione di una strada di collegamento, soggetta a esproprio ed un piccolo ampliamento della lottizzazione 52C. Pag. 23 a 63

24 fig. 11. Pag. 24 a 63

25 057 BELLOSGUARDO Il contributo è inerente un passaggio di destinazione a AP a D1, dentro l Utoe 1 nell area interclusa fra la vecchia SRT 71, i tronchetti ferroviari ed il torrente Rignano. La richiesta è sostenibile limitatamente alla distanza da mantenere dai tronchetti ferroviari. Pag. 25 a 63

26 fig LE POGGIOLA La modifica consiste in una diversa configurazione delle aree soggette a piano di recupero dentro l ambito speciale. In particolare l eliminazione di un parcheggio di grosse dimensioni a favore di standard da reperire in contiguità con i fabbricati e una diversa disposizione dell edificato per salvaguardare un giardino già esistente. Pag. 26 a 63

27 fig. 13. RU vigente, tavole e scheda di ambito speciale fig. 14. RU modificato, tavole e scheda di ambito speciale 066 LA CASINA Si richiede l esclusione di una piccola parte del podere inserita in zona B, peraltro gravata da vincolo di tutela per la struttura urbana. fig. 15. Pag. 27 a 63

28 067 BIBBIENA VIA DANTE Si richiede la trasformazione da zona B a zona VP. fig SANT ANDREA Si richiede la possibilità di alzare il tetto di 70 cm e trasformare in destinazione d'uso residenziale un annesso esistente entro l Utoe nell aggregato di Sant Andrea. fig. 17. Pag. 28 a 63

29 070 CASA SPARTA Si introduce la possibilità di costruire un piccolo annesso per rimessa attrezzi SUL max 18 mq. fig. 18. Piano modificato 071 PODERE APPARITA Si esclude dall edificazione tutte le porzioni della part. 214 fg. 80 sotto strada. Questo implica anche la modifica nel comparto 2C. Pag. 29 a 63

30 fig POGGIOLO Si separa una porzione di proprietà dal comparto 62C e si inserisce in zona B3 con accesso dalla lottizzazione PA 61C. fig. 20. Pag. 30 a 63

31 073 FERRANTINA Alla luce della reale vocazione dell area, già totalmente edificata, si trasforma parte della zona D1 in zona D3. fig BIBBIENA VILLA MICHELINI Si tratta di una villa dei primi del novecento nel versante ovest di Bibbiena, con la presente variante si trasforma l area della villa e della pertinenza da zona B a zona A. fig. 22. Pag. 31 a 63

32 *-031* SOCI SANT ANDREA La variante interessa la modifica di due comparti PA 63C e PA 63C. In particolare il comparto PA 63C è modificato per permettere un migliore innesto della viabilità sulla strada comunale dei Guazzi e ridurre la pericolosità dell incrocio, inoltre sono ridistribuiti gli standard e la viabilità di progetto che prima era suddivisa con il comparto adiacente è ricompresa entro il perimetro di questo piano attuativo; è effettuato un ampliamento della volumetria assegnata di mc. Di conseguenza il rimanente comparto, ridotto anche nelle quantità volumetriche assegnate da a mc è ricondotto a zona B4. fig CASAMICCIOLA La fascia di 18 m dalla ferrovia è inserita in VP. fig. 24. Pag. 32 a 63

33 078 PARTINA La variante consiste nella trasformazione da zona VP a zona B di un terreno lungo la SRT 71. fig CASANUOVA Si introduce la possibilità di realizzare un edificio a destinazione residenziale in zona agricola E3, esclusivamente per ampliamento del nucleo familiare. fig. 26. Piano modificato Pag. 33 a 63

34 * FERRANTINA Si introduce la possibilità di costruire fino a 23 m dalla strada con destinazione artigianale, era già consentito tale limite per destinazione ad uffici. Tale modifica è irrilevante ai fini della valutazione degli effetti. Si richiede inoltre un ulteriore ampliamento e trasformazione da zona AP a zona D2. fig. 27. Pag. 34 a 63

35 086 VIA TRE OLMI Si trasforma una piccola porzione di zona B a zona Verde privato. fig PIAN DI SILLI Si modifica un terreno in loc. Pian di Silli, in zona a prevalente destinazione produttiva, da zona D5 a zona D1. fig. 29. Pag. 35 a 63

36 089 MONFALCONE Si opera una leggera rettifica nella definizione del comparto e una diminuzione delle volumetrie concesse da mc a mc. fig CASTELLARE Si trasforma una porzione di zona F1 in zona F4. fig. 31. Pag. 36 a 63

37 094 PARTINA Si inserisce una norma puntuale per consentire un piccolo ampliamento (20 mq SUL) sul retro di un edificio in zona A. fig COPPIONI Si permette di costruire due annessi agricoli per la conduzione di un fondo senza titolo di imprenditore agricolo, in E1, fuori dai parametri di zona. fig. 33. Piano modificato Pag. 37 a 63

38 097 QUERCETINA Si inserisce una norma per consentire un ampliamento per abitazione in zona agricola E4 relativo ad un piano di recupero con l obiettivo di sostenere l azienda agricola esistente. fig. 34. Piano modificato 098 SOCI CINEMA ITALIA Spostamento della norma 24A per un ampliamento del cinema Italia all interno di un isolato. fig. 35. Pag. 38 a 63

39 099 FERRANTINA Si ammettono in una porzione dell area edifici con altezza massima di 12 m invece di 6 m. Sono ammessi interventi edilizi secondo i seguenti indici e parametri: - H max = 6.00 m. rispetto alla quota dalla sede stradale sul fronte S.R.T. n.71 fatta eccezione per la particelle 474, 482, 476, 484, del foglio 64 dove, al fine di localizzare edifici specialistici, è ammessa un altezza massima di 12 m dal piano naturale di campagna ; fig PALAZZETTO Si Trasforma una porzione di terreno da zona D4 a zona B. La norma di zona D4, a prevalente destinazione commerciale, già prevedeva la possibilità di effettuare interventi a destinazione residenziale per il 40%. Pertanto non si effettuano modifiche ala dimensionamento. Pag. 39 a 63

40 fig. 37. Pag. 40 a 63

41 101 PIAN DI SILLI Trasformazione da zona AP a zona B di un terreno in vicinanza del fosso Rignano, l area è già edificata con manufatti legittimi ma in forte stato di degrado. fig CANDOLESI Si inserisce la possibilità di costruire con intervento diretto ed accesso dalla viabilità esistente, visto il nullaosta ottenuto dal servizio viabilità della provincia per l apertura di un accesso carrabile. Inoltre è abbassamento l indice di edificabilità in alcune zone B. Gli interventi devono comunque seguire la scheda di valutazione allegata al PS in attuazione dell art. 12 del PTCP. Pag. 41 a 63

42 fig VIA DEL CEDRO Trasformazione di una porzione di zona B in VP in Soci. fig. 40. Pag. 42 a 63

43 108 POGGIARTI Si inserisce la possibilità di insediare un piccolo laboratorio di falegnameria senza modifica alle previsioni volumetriche relative all esistente ambito speciale di Poggiarti. fig LE GRETI Si modifica la previsione di edificazione, ritornando all assetto definito nel Ru originale del fig. 42. Pag. 43 a 63

44 112 MOLIN DELL ARNO Trattasi di una modifica di destinazione d uso del complesso storico del Molin dell Arno al fine di realizzare una residenza per anziani. L intervento da realizzarsi previo piano di recupero prevede anche un ampliamento residenziale. Sono stati rivisti i limiti del PR escludendo una strada esistente. fig SOCI Si inserisce la possibilità di un piccolo ampliamento in zona A dovuto alla chiusura di una loggia (20 mq SUL) sul retro dell edificio. fig. 44. Piano modificato Pag. 44 a 63

45 115 MOCARECCIA Trasformazione da zona C a zona B fig PIEVE DI PARTINA Trasformazione da zona B a zona VP fig. 46. Pag. 45 a 63

46 117 AREA EX MANHATTAN Introduzione della possibilità di intervenire per il recupero funzionale all interno dell edificio con intervento diretto. L edificio, ex discoteca, ha comunque le caratteristiche tipologiche residenziali. fig MOCARECCIA Si richiede un diverso assetto della zona soggetta a PA 11C fig. 48. Pag. 46 a 63

47 119 PIAN DI SILLI Trasformazione da zona B5 a zona B3. fig PEZZALUNGA Inserimento di una norma che consente la modifica del sistema distributivo dell edificio, ovvero dell adduzione scale esterne con loggia tipico dell architettura rurale e la possibilità di ricostruire una parte diruta dell edificio storico. fig. 50. Piano modificato Pag. 47 a 63

48 125 POGGIO MENDICO Modifica dell assetto della zona soggetta a PA 57C fig SANTA ROSA Trasformazione da zona VP a zona B in loc. Santa Rosa. fig. 52. Pag. 48 a 63

49 131 BOSCO DI CASINA Si richiede la trasformazione da zona C a zona B di un comparto già completamente attuato. fig BIBBIENA CIMITERO Trasformazione da F1 a VP di una porzione ex Peep mai realizzata e di scarso interesse pubblico. fig. 54. Pag. 49 a 63

50 046 AGGIORNAMENTO DELLA TAVOLA C.1.3 DEL PS UTOE E SISTEMA DELLA MOBILITÀ Il sistema delle Utoe non ha subito apprezzabili variazioni. fig. 55. BIBBIENA PS vigente Pag. 50 a 63

51 fig. 56. BIBBIENA PS modificato Per quanto riguarda il sistema della viabilità su Bibbiena con la presente variante si modifica la viabilità del versante est. In particolare la variante stradale che da loc. Santa Maria che si collegava alla Via del Pollino è stata interrotta e ricondotta nell esistente Via Borsellino. La rinuncia al collegamento con la viabilità di Pollino rende l attuale proposta valida nel breve periodo. Pag. 51 a 63

52 046 LA CASA Modifica del perimetro dell ambito speciale in loc. La Casa, area soggetta a PR di iniziativa intercomunale a cavallo dei comuni di Bibbiena e Ortignano Raggiolo. fig IL PRATO SOCI- STUDIO IDRAULICO È stato elaborato uno studio idraulico relativamente ala località il Prato a Soci le cui risultanze dimostrano l assenza di pericolosità idraulica per le porzioni di terreno interne alla protezione arginale esistente e già inserite in area edificabile. Lo studio idraulico è recepito come parte integrante del RU. Pag. 52 a 63

53 fig. 58. Pag. 53 a 63

54 046 LE PESCINE Con la presente variante è ampliata l area, di proprietà comunale, dell ambito speciale in loc. Le Pescine e introdotta la possibilità di realizzare nella porzione di territorio fuori dall area già destinata ad inceneritore e fuori dalle aree interessate dalle conseguenti azioni di bonifica, impianti alimentati ad energia rinnovabile, sostenibile e fonti alternative. fig. 59. RU vigente fig. 60. RU modificato Pag. 54 a 63

55 La modifica interessa anche il Piano strutturale sia per la variazione dell area soggetta ad ambito speciale, sia per alcune modifiche al corpo normativo, per precisare la disciplina delle aree escluse da bonifica. 046 ZONA PEEP- SOCI Dato che il Peep è scaduto, si modifica l area in zona C fig FERRANTINA Ampliamento territoriale ed inserimento di una zona D1 in loc. Ferrantina per la realizzazione di edifici artigianali. Nella destinazione d uso ammessa in D1 è esclusa la localizzazione di progetti sottoposti a VIA o a verifica di assoggettabilità a VIA di cui agli allegati II, III, IV del D.lgs. 152/2006. Pag. 55 a 63

56 fig * GELLO Inserimento di una norma specifica per consentire, con intervento diretto, nell edificio schedato con la demolizione di un volume incongruo utilizzato come servizio igienico e ricostruzione con caratteristiche tipologiche conformi all edificio. fig. 63. Pag. 56 a 63

57 010* CAMPRENA Inserimento di un piano di recupero per disciplinare gli interventi di riuso del patrimonio edilizio esistente di recente costruzione ed in stato di degrado con un premio volumetrico al fine di consentire il riutilizzo di volumi degradati ed abbandonati per usi residenziali. fig. 64. Piano modificato e scheda K con indicato in rosso la parte demolita e ricostruita 011* MARCIANO Ampliamento dell area soggetta a norma fig. 65. Piano attuale e modificato Pag. 57 a 63

58 013* SANTA MARIA Modifica e fusione di due comparti(pa 13C e ex 14.1C) già disciplinati dal Ru con diminuzione della volumetria assegnata. fig. 66. Piano attuale e modificato 018* IL BIVIO DI BANZENA In loc. Il Bivio a Banzena è insediata un attività artigiana di falegnameria la cui principale attività consiste nel taglio, stoccaggio e vendita di legname, oltre alla manutenzione della viabilità forestale e pubblica specialmente nei mesi invernali. L attività necessita di ulteriori spazi coperti per lo stoccaggio del legname e per la rimessa degli autoveicoli. fig. 67. Piano attuale e modificato Pag. 58 a 63

59 019* CASAMICCIOLA Una porzione nella fascia di 18 m dalla ferrovia è inserita in VP. fig * VILLA DI TAVOLINI - SOCI Modifica di due comparti(pa 27C e ex C38) già disciplinati dal Ru con ampliamento della volumetria assegnata. fig. 69. Piano attuale e modificato Pag. 59 a 63

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