Principi di Economia II - Macroeconomia Esame

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1 Principi di Economia II - Macroeconomia Esame Giuseppe Vittucci Marzetti Chiara Falco Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale Università degli Studi di Milano-Bicocca Corso di Laurea in Scienze dell Organizzazione 19 Gennaio 2018 Istruzioni: L esame dura 90 minuti. Scrivi in modo leggibile e conciso. Indica chiaramente all inizio di ciascuna risposta la domanda/sezione a cui la risposta si riferisce. Ogni parte assegna da 0 (nessuna risposta o risposta completamente errata) ad un massimo di punti indicato a lato di ciascuna (risposta esatta e concisa) per un totale di max 30 punti. Puoi utilizzare solo i fogli protocollo consegnati durante lo svolgimento della prova. Al termine della prova devi riconsegnare tutti e solo i fogli ricevuti. Immediatamente dopo la consegna, su ciascun foglio protocollo scrivi in modo chiaro e leggibile a penna indelebile il tuo nome, cognome e numero di matricola. I fogli recanti una qualsiasi correzione o cancellazione nei dati identificativi dello studente non verranno valutati a meno di non richiederne l immediata sostituzione. 1. (3 punti) Spiega brevemente come si calcola il risparmio nazionale e quali sono le sue componenti. Soluzione Il risparmio nazionale è dato dalla somma di risparmio privato (delle famiglie) e pubblico (della pubblica amministrazione). Il primo è pari alla differenza fra il reddito disponibile delle famiglie (i redditi al netto delle imposte) e i consumi. Il secondo è invece pari alla differenza tra entrate e uscite del settore pubblico. 2. (3 punti) Descrivi sinteticamente i diversi tipi di disoccupazione descrivendone molto brevemente i costi economici e sociali. Quale di questi tipi contribuisce a determinare il cosiddetto tasso naturale di disoccupazione? Soluzione In macroeconomia in genere si distinguono tre tipi di disoccupazione: frizionale, strutturale e ciclica. La disoccupazione frizionale è disoccupazione a breve termine dovuta al tempo necessario per trovare un impiego conforme alle proprie capacità (es. informatico informatico in una software giuseppe.vittucci@unimib.it chiara.falco@unimib.it 1

2 house). I costi sono bassi e il periodo di disoccupazione può alla fine migliorare la produttività e la soddisfazione individuale nei limiti in cui contribuisce a migliorare il matching tra domanda e offerta di lavoro. La disoccupazione strutturale è disoccupazione di lungo termine e cronica (> 6 mesi) dovuta a barriere istituzionali o sociali (es. barriere linguistiche o discriminazione razziale o di genere) o mismatch strutturali tra domanda e offerta di lavoro (es. mancata corrispondenza a lungo termine tra le competenze dei lavoratori disoccupati e i posti di lavoro disponibili). I costi associati sono alti sia per gli individui sia per la società nel suo complesso. Infine, la disoccupazione ciclica è la disoccupazione involontaria collegata ai periodi di recessione, in cui il livello del PIL é al di sotto del suo potenziale. Il tasso di disoccupazione naturale è dato dalla somma del tasso di disoccupazione frizionale e di quella strutturale. 3. Il prodotto marginale del lavoro in un impresa di quaderni è pari a (45 L) unità all ora, dove L indica il numero totale di lavoratori impiegati. Il prezzo unitario di vendita dei quaderni è 2,5 euro e non ci sono costi di produzione oltre il costo del lavoro. (a) (2 punti) Se l obiettivo è massimizzare il profitto e il salario orario lordo ammonta a 25 euro, quanti lavoratori conviene impiegare? E nel caso in cui il salario diventa di 20 euro? Soluzione Essendo la produttività marginale del lavoro decrescente e il prezzo del prodotto costante, per massimizzare il profitto occorre aumentare l occupazione fino a quando il valore del prodotto marginale del lavoro è superiore o uguale al salario. Il valore del prodotto marginale è maggiore o uguale al salario w se: 2,5(45 L) w L 45 w 2,5 Con salario orario pari a 25 (20) euro, segue che L 35 (37), per cui conviene assumere 35 (37) lavoratori: al diminuire del salario, aumenta il numero di lavoratori che l impresa domanda sul mercato. (b) (2 punti) Rappresenta graficamente la curva di domanda di lavoro di questa impresa e la stessa curva nel caso in cui il prezzo dei quaderni sul mercato diminuisca passando da 2,5 a 2 euro. Soluzione Con prezzo dei quaderni pari a 2,5 euro, la curva di domanda di lavoro dell impresa è data da (linea continua): 1 w = 2,5(45 L) = 112,5 2,5L Se il prezzo passa a 2 euro la funzione di domanda diventa (linea tratteggiata): w = 2(45 L) = 90 2L La diminuzione del salario riduce la domanda di lavoro dell impresa. 1 Sesitienecontodell impossibilità dell impresa diassumere frazioni dilavoratore, ladomandadiventaunafunzione a gradini, ma di questo non teniamo conto e approssimiamo la funzione a gradini con la retta. Principi di Economia II Pag. 2 di 6 Scienze dell Organizzazione

3 4. Considera un sistema economico in cui vengono prodotti solo tre beni finali: pane, televisori e automobili. Prezzi e quantità prodotte nel 2015 e 2018 sono riportati nella seguente tabella: Prezzi Quantità Anno Pane (euro/quintale) Televisori (euro/unità) Automobili (euro/unità) Prendendo il 2015 come anno base, calcola: (a) (3 punti) il PIL nominale e reale del 2015 e il PIL nominale e reale del Soluzione Il PIL nominale è dato dal valore dei beni e servizi finali prodotti ai prezzi correnti, per cui: Y 2015 = = Y 2018 = = Il PIL reale del 2015 (anno base 2015) coincide con quello nominale, mentre quello del 2018 è: Ȳ = = (b) (2 punti) i tassi di crescita del PIL nominale e di quello reale dal 2015 al Soluzione Il PIL nominale è cresciuto del 18,52% circa (= / ), mentre quello reale del 4,75% circa (= / ) (c) (3 punti) Il deflatore del PIL nel 2015 e nel Qual è il significato da attribuire a tale deflatore? Principi di Economia II Pag. 3 di 6 Scienze dell Organizzazione

4 Soluzione Il deflatore del PIL, D(0, t), è un numero indice pari al rapporto tra PIL nominale (Y t ) e reale (Ȳ t 0 ) nel periodo di riferimento (moltiplicato per 100). Il deflatore del PIL nel 2015 è 100 (il deflatore nell anno base è sempre 100, coincidendo PIL nominale e reale); quello del 2018 è invece uguale a: D(2015,2018) = Y 2018 Ȳ = , Un valore del deflatore pari a 113,15 indica che, dal 2015 al 2018, il livello generale dei prezzi dei beni prodotti è aumentato del 13,15%. 5. Modello IS-LM (a) (3 punti) Utilizzando il modello IS-LM, mostra gli effetti che un aumento delle imposte indirette attuato per ridurre il deficit pubblico ha su tasso d interesse e PIL di equilibrio di breve periodo. Descrivi brevemente i meccanismi di aggiustamento nel passaggio dal vecchio al nuovo equilibrio. Soluzione L aumento delle imposte indirette configura una politica fiscale restrittiva. Nel modello IS-LM questo comporta uno spostamento verso sinistra della curva IS. Nell equilibrio finale sia il PIL di equilibrio sia il tasso d interesse (nominale e reale) sono minori. i i LM i IS IS Y La politica fiscale restrittiva diminuisce la domanda aggregata e, attraverso il meccanismo del moltiplicatore keynesiano, il reddito, per il principio della domanda effettiva. La diminuzione del reddito genera una diminuzione della domanda di moneta. Costante l offerta di saldi monetari reali, la diminuita domanda di moneta spinge verso il basso il tasso d interesse. La diminuzione dei tassi aumenta gli investimenti privati, anche se tale aumento non è sufficiente a compensare la precedente diminuzione del PIL. (b) (3 punti) Come cambia il risultato se l autorità monetaria varia l offerta di moneta per mantenere costante il tasso d interesse al valore iniziale (ad esempio perché vuole evitare variazioni dei tassi di cambio), e non modifica tale valore-obiettivo a seguito della politica fiscale? Soluzione In questo caso l autorità monetaria diminuirà la base monetaria per evitare la diminuzione dei tassi di interesse. La politica monetaria restrittiva sposta la curva LM, rinforzando l effetto depressivo sul PIL della politica fiscale restrittiva (da Y a Y in figura). Y Y Principi di Economia II Pag. 4 di 6 Scienze dell Organizzazione

5 i LM LM i IS IS Y Y Y 6. Consideraunsistemaeconomico chiusoin cui latassazione è proporzionaleal reddito(t = ty), dove l aliquota t è pari al 20% (t = 0,2). Assumi che in tale sistema la funzione del consumo sia: C = 300+0,75(Y T), il livello degli investimenti programmati e la spesa pubblica sono esogeni e pari, rispettivamente, a 300 e 200 (miliardi di euro). (a) (3 punti) Determina la propensione marginale al consumo, il moltiplicatore keynesiano e il PIL di equilibrio di breve periodo. Soluzione La propensione marginale al consumo c è pari a 0,75. In equilibrio il PIL è uguale alla spesa programmata, in economia chiusa a sua volta pari alla somma di consumi, investimenti programmati e spesa pubblica, per cui: Y = C +I p +G Y = C 0 +c(1 t)y +I p +G 1 Y = 1 c(1 t) (C 0 +I p +G) 1 Y = 1 0,75(1 0,2) ( ) Y = 2,5 800 = 2000 Il moltiplicatore keynesiano è pari a 2,5. Il PIL di equilibrio è 2000 miliardi. (b) (3 punti) Determina l effetto sul PIL di equilibrio di un taglio della spesa pubblica di 200 miliardi e mostra graficamente l effetto utilizzando la croce keynesiana. Soluzione Dato il valore del moltiplicatore keynesiano, pari a 2,5, una diminuzione di 200 miliardi della spesa pubblica ( G = 50) produce una diminuzione del PIL di 500 miliardi ( 50 2,5). Principi di Economia II Pag. 5 di 6 Scienze dell Organizzazione

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