Corso di Terapia Occupazionale. Dott. Michelangelo Mancuso
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- Beniamino Maggi
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1 Corso di Terapia Occupazionale Dott. Michelangelo Mancuso
2 IPOVISIONE Tanti modi di vedere poco
3 PROBLEMI DI MESSA A FUOCO
4 CATARATTA
5 MACULOPATIA
6 GLAUCOMA ED ALTRE PATOLOGIE CON RIDUZIONE DEL CAMPO VISIVO
7 RETINOPATIA
8 ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITÀ Le classi di minorazione visiva considerate dall Organizzazione Mondiale della Sanità sono 5 2 per l ipovisione e 3 per la cecità Normal vision: a.v. >8/10 Moderate low vision: a.v. tra 3/10 e 7/10 Severe low vision: a.v. tra 1/20 e 1/10 o C.V. < 20 Moderate blindness: a.v. tra 1/20 e 1/50 o C.V. < 10 Severe blindness: a. v. < 1/50 o C.V. <5 Total blindness: non percepisce la luce
9 CLASSIFICAZIONE PER LE MINORAZIONI VISIVE IN ITALIA(LEGGE N 138/2001) Ipovisione lieve: a. v. tra 3/10 e 2/10 o C.V. < 60% Ipovisione medio grave: a.v. tra 2/10 e 1/10 o C.V. < 50% Ipovisione grave: 1/20 e 1/10 o C.V. <30% Cecità parziale: a.v. tra 1/20 e 3/100 o c.v. <10% Cecità totale a.v.< 3/100 e c.v. < 3%
10 EPIDEMIOLOGIA Secondo l Organizzazione Mondiale della Sanità (2007) sulla terra vivono 314 milioni di persone con handicap visivo grave (45 milioni di ciechi, 269 di ipovedenti). La prima causa è la cataratta (39,1%), seguita dai vizi refrattivi non corretti (18,2%), glaucoma (10,1%), degenerazione maculare senile (7,1%), opacità della cornea (4,2%), distacco di retina (3,9%), cecità infantile (3,2%), tracoma (2,9%), oncocerchiasi (0,7%) e altre cause (10,6%). In Italia l ISTAT stima che ci siano ciechi, mentre secondo altre fonti sarebbero almeno in ogni caso, gli ipovedenti sarebbero almeno cinque volte tanto.
11 In Italia, fino al 1942, i minorati della vista erano considerati non in grado di intendere e di volere, interdetti dal Codice Civile e privati dei loro più essenziali diritti (norma cancellata con la legge 262/42)
12 COS È L IPOVISIONE? L'ipovisione è una condizione di acutezza visiva molto limitata che ha notevoli conseguenze sulla vita quotidiana. Può essere causata da vari fattori (siano essi congeniti o acquisiti). La vista si può ridurre fortemente in seguito a patologie che possono colpire diverse strutture oculari, che vanno dalla cornea alla retina, fino al nervo ottico. L'ipovisione grave può degenerare in cecità, che può essere parziale o totale.
13 CONSEGUENZE L ipovedente presenta importanti problematiche in prestazioni significative della vita quotidiana: lettura, scrittura, capacità di movimento autonomo nell ambiente e autogestione organizzativa della quotidianità, funzioni ed attività non ripristinabili con i sussidi correttivi standard.
14 LINEE GUIDA SULLA RIABILITAZIONE (G.U N 138) Attività sanitarie di riabilitazione: Interventi di valutazione diagnostica e tutte le procedure riabilitative finalizzate a portare il soggetto a contenere o minimizzare la sua disabilità Attività di riabilitazione sociale: Interventi finalizzati a garantire al soggetto disabile la massima partecipazione possibile alla vita sociale al fine di contenere la condizione di handicap
15 LEGGE 284/97 Prevenzione primaria: svolta dalla I.A.P.B. Prevenzione secondaria e terziaria: realizzazione di Centri specializzati per l educazione e la riabilitazione visiva.
16 CENTRI DI IPOVISIONE L attività di riabilitazione funzionale visiva prevede interventi ambulatoriali Il progetto riabilitativo deve mirare ad ottimizzare il grado di autonomia dell interessato, dando la priorità alle esigenze espresse dal paziente, favorendo l adattamento o il riadattamento alla propria realtà personale lavorativa e sociale sia con l addestramento all utilizzo di ausili protesici sia con un adeguato sostegno psicologico.
17 RIABILITAZIONE VISIVA Il suo obiettivo specifico è quello di rendere il paziente capace di utilizzare al meglio il proprio residuo visivo All intervento riabilitativo partecipano: L oftalmologo Lo psicologo L educatore L ortottista Il terapista occupazionale
18 RIABILITAZIONE VISIVA ETÀ EVOLUTIVA Importante è quindi: Raccogliere una serie di informazioni utili sulla persona Incontrare la famiglia Prendere contatti con la scuola Prendere coscienza delle interferenze della disabilità visiva sullo sviluppo intellettivo e sull apprendimento
19 LE PRINCIPALI CAUSE DI IPOVISIONE NELL INFANZIA Malformazioni del bulbo (microftalmo, albinismo) Palpebre (ptosi) Diottro oculare Cornea Cristallino (anomalia di forma, di trasparenza e di sede) Glaucoma congenito Uvea
20 Retina : LE PRINCIPALI CAUSE DI IPOVISIONE NELL INFANZIA Patologie congenite (genetiche e malformazioni) Patologie acquisite infiammatorie traumatiche ROP (retinopatia del prematuro) retinoblastoma miopia elevata facomatosi
21 LE PRINCIPALI CAUSE DI IPOVISIONE NELL INFANZIA Nervo ottico: Subatrofia ottica o atrofia ottica causata da patologie congenite o acquisite Ambliopia bilaterale C.V.I.: disturbo visivo di origine centrale Grande variabilità delle prestazioni visive Preferenza di colori brillanti rispetto ad oggetti con forti contrasti Rilevante disattenzione visiva Incostanza nel riconoscimento degli oggetti Difficoltà nel riconoscimento dei volti Chiusura degli occhi quando sono impegnate le afferenze uditive Buon orientamento nello spazio
22 RIABILITAZIONE IN ETÀ PRESCOLARE La riabilitazione abilitazione visiva consiste in una serie di interventi, di stimolazioni, di esercizi che hanno lo scopo di condurre il bambino ad usare il residuo visivo al meglio delle proprie possibilità. La riabilitazione deve accompagnare il bambino dall attivazione delle competenze sensoriali e percettive fino allo sviluppo delle complesse abilità del guardare e del riconoscere. Il bambino deve, inoltre, utilizzare tutti i canali sensoriali, ad integrare il dato visivo, per giungere ad una buona conoscenza della realtà
23 FUNZIONE VISIVA ACUTEZZA VISIVA CAMPO VISIVO SENSIBILITA AL CONTRASTO RICONOSCIMENTO DEI COLORI STEREOPSI RESISTENZA ALL ABBAGLIAMENTO CAPACITA DI ADATTAMENTO PERCEZIONE DEL MOVIMENTO
24 RIABILITAZIONE IN ETÀ Riabilitazione visiva PRESCOLARE Riabilitazione neuropsicovisiva Riabilitazione psicomotoria o neuropsicosensoriale
25 RIABILITAZIONE VISIVA Valutazione Tipi di intervento Obiettivi Tipo di intervento: Stimolazioni/facilitazioni ambientali Stimolazioni visive (fissazione, localizzazione, inseguimento, arrampicamento) Strategie di esplorazione
26 RIABILITAZIONE NEUROPSICOVISIVA Obiettivi: Attivare le componenti neuro-psicologiche (funzioni prassiche) Favorire la comunicazione Favorire il gioco è importante la partecipazione del bambino: Schemi esplorativi Memoria visiva Percezione dei rapporti spaziali
27 RIABILITAZIONE PSICOMOTORIA O NEUROPSICOSENSORIALE È finalizzata a migliorare le competenze sensoriali, psicomotorie e neuropsicologiche del bambino promuovendo sia ogni canale sensoriale, sia la curiosità nei confronti della realtà che lo circonda
28 ASPETTI EDUCATIVI E DIDATTICI Riabilitazione singola funzione Educazione numerose funzioni Educazione Riabilitazione Famiglia
29 RIABILITAZIONE IN ETÀ SCOLARE In questa fase si può quantificare in che modo vede il bambino: presenza e qualità dell attenzione visiva, definizione del visus, quantificazione del campo visivo, valutazione della motilità oculare
30 RIABILITAZIONE IN ETÀ SCOLARE Potenziamento degli interventi precedentemente descritti Incentivazione e sviluppo dei processi di grafomotricità
31 IL BAMBINO IPOVEDENTE E LA SCUOLA Il bambino ipovedente sviluppa una personalita rinunciataria, passiva ed insicura per l impossibilita a mantenere il contatto visivo.
32 IL BAMBINO IPOVEDENTE E LA SCUOLA Riduzione della progettualità Difficoltà di concentrazione Confusione operativa Insufficiente mimica facciale Livelli attentivi motivazionali inferiori alla norma Lentezza e scarsità di modulazione nella lettura Distortografia e disgrafia Difficoltà di organizzazione spaziale
33 METODOLOGIA Incentivare i movimenti di sguardo Facilitare la costruzione degli schemi esplorativi Potenziare la coordinazione occhio-mano Acquisire capacita di orientamento e mobilita Acquisire funzioni di letto-scrittura Apprendimento e adeguato utilizzo degli ausili ottici tecnologici ed informatici
34 METODOLOGIA Percorso di apprendimento alla scrittura Training di pregrafismo strutturato Training di apprendimento stampato maiuscolo Training apprendimento scrittura in corsivo
35 TRAINING DI PREGRAFISMO STRUTTURATO (4-5 ANNI) Consiste in schede illustrate e non, che richiedono l esecuzione di linee orizzontali, verticali, oblique, circolari, ondulate e curve
36 L itinerario di pregrafismo strutturato indica tutte quelle attività di prescrittura, adatte per i bambini di 4-5 anni, che aiutano i bambini a tracciare segni, coordinare il movimento delle mani e degli occhi, abituarsi alla scrittura. E costituito da schede che, partendo da un livello semplice, propongono di disegnare linee rette per poi arrivare a percorsi più complessi. Questo itinerario ha l obiettivo di favorire e valorizzare al massimo i processi evolutivi del bambino verso la scrittura e costituisce un grosso supporto sensopercettivo-motorio. Può essere realizzato attraverso la traccia di linee e/o simboli vari, con l uso di pennarelli di spessore e colore diverso e anche attraverso un lavoro a rilievo, con l utilizzo di materiale cartaceo bianco o nero e/o colorato.
37 TRAINING DI APPRENDIMENTO STAMPATO MAIUSCOLO Più semplice perché: Grafemi composti da linee Dimensioni percepibili e memorizzabili La corrispondenza fonema- grafema è facilitata La lettura è semplificata
38 TRAINING DI APPRENDIMENTO STAMPATO MAIUSCOLO Al bambino inizialmente verranno presentati schede che richiedono l esecuzione di grafemi composti da linee rette e da linee curve utilizzando, a seconda dei casi pennarello o matita a punta grossa L insegnante, in seguito, può chiedere al bambino di pensare ad una parola che inizia con i suoni o sillaba sperimentate, invitare il bambino ad isolarli verbalmente per poi provare a scriverli
39 TRAINING APPRENDIMENTO SCRITTURA IN CORSIVO Non sempre possibile Bisogna avviare il bambino all apprendimento del corsivo attraverso schede con combinazioni di tratti curvi, retti ed a occhiello Successivamente verranno proposte le lettere in corsivo
40 DIDATTICA ED IPOVISIONE L azione dell adulto deve essere rivolta a: Facilitare l accesso ai materiali Verificare la qualità e la completezza delle informazioni di tipo visivo acquisite dal bambino Integrare le informazioni visive con feedback verbali Organizzare le informazioni con un buon uso della concettualizzazione, veicolata da un buon lessico
41 DIDATTICA ED IPOVISIONE In questa fase, infatti, il bambino sviluppa: Competenze fonologiche, lessicali ed elementi morfologici di base Competenze percettive, psicomotorie, della rappresentazione spaziale e della coordinazione
42 STRUMENTI DI SUPPORTO Quaderni a rigature e quadrettature diversificate Pennarello a punta fine, media e grossa e matita a punta grossa Lampada da tavolo a luce fredda Banco con piano reclinabile e leggio Videoingranditore Lente d ingrandimento Computer con scanner e sistema per sintesi vocale Libri e fotocopie ingrandite Registratore
43 IL P.C. E L IPOVISIONE È uno strumento di lavoro utile a tutti gli studenti Consente di ovviare alle difficoltà nell attività di lettura e scrittura
44 Utilissimo ausilio per ipovedenti MOUSE A ROTELLINA ZOOM STATICO E DINAMICO!!!
45 PROBLEMA al computer possiamo ingrandire il contenuto delle schermo ma non lo schermo stesso
46 PROBLEMA al computer possiamo ingrandire il contenuto delle schermo ma non lo schermo stesso
47 UN COMPUTER MOLTI AUSILII
48 MOUSE
49 KIT IPOVISIONE (
50 TASTIERA Nella stragrande maggioranza dei casi ciechi e Ipovedenti usano delle normalissime tastiere per PC. Se non ci sono problemi di tipo motorio, tutti i ciechi e ipovedenti di ogni età - devono imparare ad usare la tastiera senza guardare i tasti, in modalità dattilografica a 10 dita.
51 AUSILI Aiutare il riconoscimento dei tasti con marcatori, etichette adesive, tastiere ad alta leggibilità, tastiera espanse, tavolette tattili...
52 TASTIERONE
53 TASTIERE FACILITATE
54 TASTIERE BRAILLE Questa macchina è formata principalmente da sei tasti per cui ogni tasto imprime un punto sulla carta più il tasto spaziatore per separare le varie parole
55 PERSONALIZZARE LA VISUALIZZAZIONE DELLO SCHERMO
56 PERSONALIZZARE LA VISUALIZZAZIONE DELLO SCHERMO
57 INGRANDITORE PER PC: SOFTWARE D INGRANDIMENTO DEL TESTO I software d ingrandimento sono programmi che possono essere caricati sul disco fisso di un personal computer e consentono di ingrandire tutto ciò che viene visualizzato sullo schermo. C è la possibilità di scegliere l ingrandimento più utile. Possono avere il supporto della sintesi vocale. I più noti sono il LUNAR, il MAGIC e lo ZOOM TEXT.
58 VIDEO INGRANDITORE OTTICO ELETTRONICO E un sistema televisivo a circuito chiuso composto da una telecamera, da un monitor e da un leggio a movimenti x-y. Esistono diversi modelli, con ripresa a colori, autofocus e a schermo piatto, di dimensioni che vanno da 14 a 21
59 VIDEOINGRANDITORI PORTATILI Sono costituiti essenzialmente da un piccolo teleschermo da 6 o 7 con incorporata una mini telecamera a colori che, appoggiata su un qualsiasi testo, lo riprende e ingrandisce azionando un cursore o un tasto che permette di variare l ingrandimento a seconda delle esigenze dell utente.
60 Alcuni possono essere usati per lontano o per vicino Alcuni sono incorporati in una specie di mouse che si fa scorrere sul testo ed è collegato ad un PC
61 SCREEN READER Lo Screen reader (lettore di schermo) è il programma che fornisce al cieco, in modo testuale, le informazioni sul contenuto dello schermo e sulle possibilità di navigazione. È uno strumento indispensabile per l accesso al computer. OUTPUT TATTILE Display Braille OUTPUT SONORO Sintetizzatore vocale
62 SINTETIZZATORE VOCALE Consente di leggere tramite voce ciò che è visualizzato sullo schermo del PC. I prodotti più diffusi sono: Hal, Jaws, Window-Eyes
63 SISTEMI I.C.R. Sistema di riconoscimento intelligente e lettura di testi a stampa, a mezzo di scanner, completo di software applicativo per personal computer. Legge qualsiasi testo stampato, importa ed esporta documenti in vari formati e su vari supporti di memoria.
64 MACCHINA DI LETTURA INSERITA NEL CELLULARE Kurzweil Mobile (Knfbreader) è la macchina di lettura che fa utilizzo del telefonino. Comprende un riconoscimento ottico del testo acquisito tramite la macchina fotografica integrata nel cellulare stesso e una sintesi vocale di qualità che legge il testo elaborato dal programma di riconoscimento ottico integrato. L'utente, cieco o ipovedente, scatta col cellulare la fotografia del testo di cui vuole prendere conoscenza e in qualche secondo il KnfbReader comincia a leggerne il contenuto.
65 DISPLAY BRAILLE
66 IL SISTEMA BRAILLE Il braille è un sistema di scrittura e lettura a rilievo per non vedenti ed ipovedenti messo a punto dal francese Louis Braille nella prima metà del XIX secolo. Consiste in simboli formati da un massimo di sei punti. Il sistema codifica 63 simboli rappresentati ognuno da una cella in cui possono essere collocati un massimo di sei punti in rilievo
67 Dal momento che la scrittura avviene attraverso l'incisione del cartoncino, la lettura tattile, in rilievo, può avvenire solo sull'altro lato; pertanto, per quanto riguarda le lingue latine, la scrittura avviene da destra verso sinistra e la lettura da sinistra a destra. Testo inciso da destra verso sinistra Testo in rilievo da sinistra verso destra
68 A causa del limitato numero di simboli disponibili nell'alfabeto braille, esistono diversi significati per ogni carattere, a seconda dell'argomento trattato e del linguaggio usato. Per esempio, il braille si adatta anche a rappresentare musica, matematica e chimica.
69 OLTRE AL BRAILLE Illustrazioni in rilievo
70 Carta a microcapsule o Sistema Minolta Attraverso il calore prodotto dai raggi infrarossi di un apposito fornetto', in corrispondenza delle linee in nero viene gonfiata una speciale carta su cui sono state depositate cellule termosensibili.
71 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento
72 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento A A A A A A AAA A
73 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento Contrasto
74 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento Contrasto
75 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento Contrasto Tipo di carattere
76 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento Contrasto Terapia Occupazionale Terapia Occupazionale Terapia Occupazionale Terapia Occupazionale Terapia Occupazionale Terapia Occupazionale Tipo di carattere
77 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento Contrasto Tipo di carattere Uso del solo maiuscolo
78 Appena maestro Ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno, si rallegrò tutto; e dandosi una fregatina di mani per la contentezza, borbottò a mezza voce: - Questo legno è capitato a tempo; voglio servirmene per fare una gamba di tavolino. - Detto fatto, prese subito l'ascia arrotata per cominciare a levargli la scorza e a digrossarlo; ma quando fu lí per lasciare andare la prima asciata, rimase col braccio sospeso in aria, perché sentí una vocina sottile sottile, che disse raccomandandosi: - Non mi picchiar tanto forte! - APPENA MAESTRO CILIEGIA EBBE VISTO QUEL PEZZO DI LEGNO, SI RALLEGRÒ TUTTO; E DANDOSI UNA FREGATINA DI MANI PER LA CONTENTEZZA, BORBOTTÒ A MEZZA VOCE: - QUESTO LEGNO È CAPITATO A TEMPO; VOGLIO SERVIRMENE PER FARE UNA GAMBA DI TAVOLINO. - DETTO FATTO, PRESE SUBITO L'ASCIA ARROTATA PER COMINCIARE A LEVARGLI LA SCORZA E A DIGROSSARLO; MA QUANDO FU LÍ PER LASCIARE ANDARE LA PRIMA ASCIATA, RIMASE COL BRACCIO SOSPESO IN ARIA, PERCHÉ SENTÍ UNA VOCINA SOTTILE SOTTILE, CHE DISSE RACCOMANDANDOSI: - NON MI PICCHIAR TANTO FORTE! -
79 LA LEGGIBILITÀ Fattori che condizionano la leggibilità: Ingrandimento Contrasto Tipo di carattere Uso del solo maiuscolo Organizzazione della pagina
80 Appena maestro Ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno, si rallegrò tutto; e dandosi una fregatina di mani per la contentezza, borbottò a mezza voce: - Questo legno è capitato a tempo; voglio servirmene per fare una gamba di tavolino. - Detto fatto, prese subito l'ascia arrotata per cominciare a levargli la scorza e a digrossarlo; ma quando fu lí per lasciare andare la prima asciata, rimase col braccio sospeso in aria, perché sentí una vocina sottile sottile, che disse raccomandandosi: - Appena maestro Ciliegia ebbe visto quel pezzo di legno, si rallegrò tutto; e dandosi una fregatina di mani per la contentezza, borbottò a mezza voce: - Questo legno è capitato a tempo; voglio servirmene per fare una gamba di tavolino. - Detto fatto, prese subito l'ascia arrotata per cominciare a levargli la scorza e a digrossarlo; ma quando fu lí per lasciare andare la prima asciata, rimase col braccio sospeso in aria, perché sentí una vocina sottile sottile, che disse raccomandandosi: - Non mi picchiar tanto forte! - Non mi picchiar tanto forte! -
81 INGRANDIMENTO Qualità dell ingrandimento: Ingrandimento per pixel
82 INGRANDIMENTO Qualità dell ingrandimento: Ingrandimento smussato
83 INGRANDIMENTO Qualità dell ingrandimento: Ingrandimento vettoriale
84
85 AUSILI PER L IPOVISIONE Lenti d'ingrandimento Lenti ipercorrettive montate su occhiali Sistemi telescopici Sistemi aplanatici Sistemi microscopici Sistemi elettronici Software ingrandenti
86 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE LENTI DA TASCA SEMPLICI Sono per lo più lenti biconvesse e quindi economiche, molto pratiche, facili da usare, utili soprattutto per gradi lievi di ipovisione. Hanno diametri variabili da 30 a 60 mm a seconda dell'ingrandimento che va da 2x a 6x.
87 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE LENTI DA LETTURA CON MANICO Sono le lenti più usate: possono essere tonde, rettangolari biconvesse o asferiche, con ingrandimenti variabili da 1,5x a 8x e diametri che vanno da 28 a 90 mm.
88 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE LENTI D'APPOGGIO Si presentano come una semisfera avente un diametro 65 o 90 mm. Estremamente facili da usare poiché facendole scorrere su un testo si mantiene la messa a fuoco. Stessa cosa dicasi per le lenti con supporti in metallo estraibili; comode, anche perché, essendo leggermente inclinate in avanti, offrono un buon confort per la lettura e la possibilità di scrivere. Ne esistono solo con bassi ingrandimenti che variano da 2x a 3,5x.
89 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE LENTI CON ILLUMINAZIONE TASCABILI O D'APPOGGIO Possono essere tascabili, con manico o da appoggio, con pile sostituibili, ricaricabili, o collegabili alla rete, con ingrandimenti variabili da 4x a 12 x, molto utili e semplici da usare. Gli ingrandimenti più alti sono utilizzati dagli ipovedenti che hanno molta destrezza e che hanno avuto modo di usare il proprio residuo visivo cominciando con ingrandimenti bassi e via via superiori.
90 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE OCCHIALI INGRANDENTI IPERCORRETTIVI Gli occhiali ingrandenti ipercorrettivi possono essere prismatici e non, o bifocali. Per quanto riguarda i monofocali sono utilizzate montature a lunetta costruite appositamente per alloggiare nel giusto modo le lenti prismatiche. Come è noto per poter leggere a distanza notevolmente ridotta è richiesto un notevole sforzo di convergenza per cui, onde prevenire la diplopia, è necessario inserire negli occhiali ipercorrettivi prismi a base interna. Il potere prismatico è determinato dal potere della lente e dalla distanza interpupillare del paziente. Il metodo usato per determinare l'effetto prismatico è la formula di TAIT. Gli occhiali ipercorrettivi prismatici"fonda" vanno preferiti alle comuni lenti d'ingrandimento, poichè lasciano libere le mani ed hanno un buon campo visivo. Utilizzabili binocularmente fino a 4x con prismi a base interna.
91 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE LENTI IPERCORRETTIVE MONTATE SU OCCHIALI Al di sopra di 4 ingrandimenti non è più possibile ottenere una soddisfacente visione binoculare, pertanto dovranno essere usate lenti ipercorrettive asferiche monoculari applicate per l'occhio con residuo visivo maggiore, e tenendo occluso l'occhio controlaterale. La gamma degli ingrandimenti va da 4x a 12x. Anche in questo caso devono essere usate montature atte ad alloggiare questo tipo di lenti.
92 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE LENTI IPERCORRETTIVE MONTATE SU OCCHIALI Gli occhiali ipercorrettivi bifocali si presentano come comuni occhiali da vista. Le lenti montate nel segmento superiore correggono l'eventuale ametropia da lontano e, nella parte inferiore, alloggiano l'ipercorrettivo prismatico per la visione prossimale. Solitamente gli ingrandimenti oscillano da 1,5x a 2,5x. Estremamente utili ed esteticamente accettati dal soggetto ipovedente, presentano però lo svantaggio di un campo visivo più ridotto rispetto agli occhiali a lunetta "Fonda.
93 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE SISTEMI TELESCOPICI GALILEIANI E KEPLERIANI Il vantaggio del sistema galileiano rispetto agli ipercorrettivi si basa sul fatto che alla base del sistema può essere inserita la correzione dell'eventuale ametropia, e alla più confortevole distanza di lavoro. Possono essere binoculari fino a 3x, o monoculari, da 2x a 7x, qualora si presentasse una notevole differenza di funzionalità visiva tra i due occhi.
94 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE SISTEMI TELESCOPICI GALILEIANI E KEPLERIANI Esiste un sistema in cui sono alloggiate, sul piano frontale, due lenti positive (obiettivo) e, sul secondo, due lenti negative (oculare) mediante due rotelle a vite, poste lateralmente sulle astine della montatura, si può allontanare e avvicinare l obiettivo all oculare, consentendo così una messa a fuoco perfetta e la compensazione di un eventuale ametropia sferica, compresa tra -4 e + 4 D. In ogni caso il sistema garantisce un ingrandimento pari a 2X.
95 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE SISTEMI TELESCOPICI GALILEIANI E KEPLERIANI I sistemi kepleriani, montabili su occhiali,sono caratterizzati dal fatto che sia l obiettivo che l oculare sono costituiti da lenti positive. Questo tipo di telescopio consente di ottenere ingrandimenti maggiori (da 3 a 8X), rispetto al telescopio galileiano. Emergono però alcuni inconvenienti relativi al maggior peso e al notevole ingombro. Si sconsigliano ingrandimenti molto alti, poiché si accompagnano ad un peggioramento della qualità delle immagini e ad una riduzione del campo visivo.
96 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE SISTEMI TELESCOPICI GALILEIANI E KEPLERIANI
97 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE SISTEMI TELESCOPICI GALILEIANI E KEPLERIANI Esistono, infine, i sistemi kepleriani manuali, solo per visione monoculare Si tratta di monocoli da sostenere con la mano, con focalità variabile ad anello Di solito, danno ingrandimenti fino a 4 X, ma esistono anche modelli con ingrandimenti superiori (fino a 10 X), per migliorare la percezione di piccoli particolari delle immagini.
98 AUSILI OTTICI PER L IPOVISIONE SISTEMI MICROSCOPICI Nei sistemi microscopici si trovano di solito due lenti fortemente positive, accoppiate e opportunamente distanziate. Dato l'ingrandimento elevato si avrebbe una notevole difficoltà a mantenere la messa a fuoco, perciò è previsto l'inserimento di un distanziatore focale che facilita la lettura. Tali sistemi sono montati su comuni montature da vista; gli ingrandimenti variano da10x, 12x, 15x, 20 x.
99 Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione! Grazie per l attenzione!
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