Progetto Fe.n.ice.: In-formazione contro la violenza Iniziativa di qualificazione del Servizio SCHEDA MONITORAGGIO AL
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- Adriano Romani
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1 Iniziativa di qualificazione del Servizio Obiettivi della qualificazione - Offrire alle donne che si rivolgono ad esso un luogo dove chiedere e trovare aiuto, dove poter raccogliere informazioni tecniche e pratiche per rispondere ai bisogni di sicurezza, poter trovare sostegno al riconoscimento specifico del proprio timore. Tutto ciò deve essere garantito da operatori adeguatamente formati e consulenze professionali specifiche, - creare collegamenti attorno al progetto, connettendosi con le reti di servizi presenti sul territorio, tra i luoghi e i gruppi delle donne, tra i servizi pubblici e privati che permettano una parziale o totale risoluzione di problemi peculiari, quali reperimento alloggi, inserimento lavorativo, sostegno a minori ecc., - agire in collegamento con strutture del volontariato od enti, sia pubblici che privati, al fine di una maggiore conoscenza del fenomeno, che consenta maggiori interventi di prevenzione e sostegno all avvio di un cambiamento culturale che ponga la sicurezza e la dignità della persona al centro dello sviluppo dell individuo e della società, - rendere visibile il fenomeno di disagio e le necessità di intervento, attraverso una comunicazione non episodica con il tessuto cittadino. Per procedere all implementazione delle azioni di qualificazione del Servizio Fenice occorre, in primo luogo: - mantenere il Servizio di accoglienza in carico ad una persona qualificata che risponda alle richieste dell utenza in maniera continua e coordinata, - aggiornare la qualificazione delle operatrici attraverso corsi di formazione di primo e secondo livello. - sviluppare della rete di collegamento con tutti gli enti, servizi pubblici e privati, centri di formazione, ecc che possano essere di sostegno al progetto e possano fornire utili supporti alla sua realizzazione. - Servizio di accoglienza: Al 30 giugno sono state accolte 70 donne, con le quali è stato fatto un percorso legato alle esigenze e ai fabbisogni espressi; sono tutte donne vittime di violenza psicologica, economica, fisica, sessuale o vittime di stalking (N.B. una donna può subire più di una tipologia di violenza). - Formazione delle operatrici: Il Servizio Fe.N.Ice-Associazione SOS Donna ha previsto mensilmente degli incontri con la psicologa-psicoterapeuta Anna Navarra, la quale supervisiona i casi con i quali le operatrici si sono trovate maggiormente in difficoltà.
2 - Sviluppo della rete: Al 30 giugno sono state consolidate azioni di rete con: Forze dell Ordine per i frequenti e costanti rapporti che il Centro ha per denunce e segnalazioni delle donne che subiscono maltrattamenti Servizi sociali (attraverso incontri programmatori per il sostegno alle donne vittime di violenza che si sono rivolte al nostro centro, in particolare di donne con minori) Agenzia per l impiego di Faenza per collaborazioni di orientamento/accompagnamento/inserimento lavoro di donne in progetto di autonomia Banca del Tempo ed altre associazioni locali per scambio di buone prassi allo scopo di sostenere donne in uscite dalla violenza Partecipazione al Tavolo della Sanità, Tavolo dell Immigrazione e al Tavolo della Donna della Consulta del volontariato di Faenza OF/of/P:\zm_condivisione\pari opportunità\sito PO\Progetto In-Formazione\Scheda_6a_Qualificazione Servizio doc
3 Iniziativa Libera dalla violenza Intervento psicoeducazionale di sensibilizzazione sulla violenza di genere Obiettivo del progetto La violenza di genere è una forma di maltrattamento a cui sono soggette le donne nell'ambito dei rapporti familiari, lavorativi ed interpersonali: si verifica ogni volta che una donna viene maltrattata, denigrata, molestata, sessualmente violentata, all'interno di relazioni cosiddette normali, di conoscenza, di frequentazione, di condivisione di spazi e di abitudini. Quando si parla di violenza alle donne è importante mettere in luce l intrinseca connotazione di genere. Si utilizza questa terminologia per sottolineare che il genere femminile ha una probabilità maggiore rispetto a quello maschile di essere vittima di maltrattamenti sistematici. L obiettivo di tale progetto è aiutare i ragazzi a riflettere sulla tematica della violenza di genere, sui comportamenti aggressivi,sulle molestie sessuali alle donne e sulle eventuali strategie di prevenzione e difesa. Il progetto è stato pensato per essere proposto a classi di 20/30 alunni delle II e III delle scuole medie superiori. L intervento si sviluppa in tre fasi per la durata di circa un ora e mezzo/due ore: 1. Brainstorming 2. Discussione dei risultati con gli alunni 3. Distribuzione di un breve questionario finale di valutazione del progetto Il Progetto è stato riproposto. Il team di lavoro è composto da una psicologa-psicoterapeuta, da tirocinanti iscritte a Scienze del Comportamento e delle Relazioni Sociali e da una volontaria dell Associazione. Sono state svolte le seguenti attività: - presentazione e finalità del modulo; - brainstorming sulla parola violenza (classi III) / differenze di genere (classi II); - discussione sulle varie tipologie e rappresentazioni della violenza (classi III) / differenze di genere (classi II); - presentazione del servizio Fe.n.ice- associazione SOS Donna; - distribuzione di materiale informativo: consegna di un piccolo opuscolo creato appositamente per le scuole con informazioni sui vari tipi di violenze, con consigli utili per evitare tali manifestazioni e infine un confronto sui pregiudizi-stereotipi su tale fenomeno; - consegna di un questionario (anonimo) di valutazione dell intervento (vd.allegato). Il questionario servirà per verificare l efficacia o meno del progetto. Si tratta di una raccolta di affermazioni rispetto a cui verrà chiesto ad ogni studente di esprimere il proprio parere. A tale data sono stati effettuati gli interventi psicoeducazionali in 46 classi, per un totale di circa 920 alunni.
4 Nei mesi di maggio e giugno è stata inoltre effettuata una restituzione agli insegnanti referenti per il Progetto Libera dalla violenza, durante i quali sono state consegnate le relazioni finali (una per ogni classe con cui è stato effettuato l intervento, per un totale di 46 relazioni), è stato discusso l andamento degli incontri e il grado di soddisfazione manifestato dagli studenti e sono stati presi accordi riguardo la possibilità di riproporre negli Istituti il progetto il prossimo anno scolastico. OF/of/P:\zm_condivisione\pari opportunità\sito PO\Progetto In-Formazione\Scheda_6b_Libera dalla Violenza doc
5 Educare alle differenze Intervento psicoeducazionale di sensibilizzazione sulla differenza di genere Obiettivo del progetto L adolescenza è una fase del ciclo di vita molto importante, caratterizzata da modificazioni sia fisiche che psichiche e relazionali, che accompagna un periodo di passaggio dalla condizione di bambino a quella di adulto. In tale fase l adolescente acquisisce conoscenza, attraverso la rottura di un equilibrio per arrivare ad un altro, nella ricerca di una nuova coerenza interna potenzialmente più adeguata, rispetto al modificato modo di vita. Il cambiamento che si verifica a livello corporeo con il conseguente sviluppo sessuale, porta alla necessaria ristrutturazione dell immagine di sé e alla presa di coscienza della diversità reale tra maschi e femmine. Ne derivano quindi comportamenti ed atteggiamenti di genere come comunicazione interpersonale e strutturazione della propria identità. L obiettivo di tale progetto è aiutare i ragazzi a riflettere sulla tematica delle differenze di genere e sull influenza che esse hanno nella relazione con i coetanei. Il progetto intende fare emergere le rappresentazioni che gli adolescenti hanno dei coetanei del proprio genere e dell altro, delle idealizzazioni e delle aspettative legate a tali rappresentazioni, anche influenzate dagli stereotipi e dai pregiudizi interiorizzati dal soggetto. Pertanto, l incontro vuole rappresentare uno spunto per aumentare le conoscenze ed apprezzare le normali diversità che contraddistinguono le differenze di genere. Il progetto è stato pensato per essere proposto a classi di 20/30 alunni delle Scuole Medie inferiori. L intervento si sviluppa in tre fasi per la durata di circa un ora e mezzo/due ore 1. Lavoro in gruppi 2. Discussione dei risultati con gli alunni 3. Distribuzione di materiale informativo distribuzione di materiale informativo: consegna di un piccolo opuscolo creato appositamente per le scuole con informazioni sui vari tipi di violenze, con consigli utili per evitare tali manifestazioni e infine un confronto sui pregiudizi-stereotipi su tale fenomeno. 4. consegna di un questionario (anonimo) di valutazione dell intervento finale di valutazione del progetto.il questionario servirà per verificare l efficacia del progetto. Si tratta di una raccolta di affermazioni rispetto a cui verrà chiesto ad ogni studente di esprimere il proprio parere Il Progetto è stato riproposto. Il team di lavoro è composto da una psicologa-psicoterapeuta, da tirocinanti iscritte a Scienze del Comportamento e delle Relazioni Sociali e da una volontaria dell Associazione. Sono state svolte le seguenti attività: - realizzazione incontri attraverso specifici strumenti atti allo sviluppo del dialogo e del confronto.
6 Le operatrici hanno utilizzato una modalità ludico-interattiva che coinvolgesse tutti gli studenti attraverso un primo lavoro di gruppo (maschi e femmine) e, successivamente, un confronto più aperto tra i partecipanti, dando loro informazioni sulle differenze di genere e sulle attività del Servizio Fe.n.ice- Associazione SOS Donna. A tale data, , sono stati effettuati 10 interventi con le classi per un totale di circa 120 studenti. Nei mesi di maggio e giugno è stata inoltre effettuata una restituzione agli insegnanti referenti per il Progetto Educare alle differenze e sono state consegnate le relazioni finali una per ogni classe con cui è stato effettuato l intervento ( per un totale di 10 relazioni), è stato discusso l andamento degli incontri e il grado di soddisfazione manifestato dagli studenti e sono stati presi accordi riguardo la possibilità di riproporre negli Istituti il progetto il prossimo anno scolastico. OF/of/P:\zm_condivisione\pari opportunità\sito PO\Progetto In-Formazione\Scheda_6c_Educare alle differenze doc
7 Progetto Formazione Forze dell Ordine Obiettivo del Progetto L obiettivo del Progetto di formazione è di acquisire modalità comuni d intervento per fronteggiare il fenomeno della violenza alle donne (accoglienza e trattamento del fenomeno, conoscenza della rete operativa cittadina/comprensoriale e degli strumenti legali e giuridici utilizzabili per la tutela giuridica della donna). Il Progetto è rivolto principalmente alle Forze dell Ordine, con particolare riferimento alla Polizia Municipale in prima istanza e successivamente a Carabinieri e Polizia. Predisposizione ed effettuazione corso con i seguenti contenuti: Il maltrattamento: stereotipi e dati quantitativi Il maltrattamento: indici di sospetto, indicatori di rischio fisici e psicologici Il maltrattamento: aspetti giuridici (illustrazione degli strumenti normativi efficaci per contrastare la violenza di genere) Illustrazioni delle procedure agite dalla Procura di Ravenna Accoglienza, risorse e lavoro di rete; ruolo e funzioni dei centri antiviolenza Scambio delle esperienze di contatto e di percorso effettuato con donne maltrattate tra Forze dell ordine e Centro antiviolenza Laboratori esperienziali con simulazioni e role playing È stata iniziata l elaborazione statistica dei questionari di valutazione finale del corso al fine di valutare il gradimento e l effettiva utilità del corso stesso da parte delle Forze dell Ordine. Inoltre si è cominciata la relazione finale riguardante tutto il progetto Formazione Forze dell Ordine. OF/of/P:\zm_condivisione\pari opportunità\sito PO\Progetto In-Formazione\Scheda_6d_Formazione Forze_Ordine doc
8 Corso multidisciplinare di Autodifesa Obiettivo del Progetto Il Corso di autodifesa è stato realizzato per offrire alle donne una pluralità di strategie e di tecniche, pratiche e teoriche, per affrontare serenamente il problema delle aggressioni e degli abusi. La complessità dell'argomento, gli aspetti vari e profondamente sfumati che caratterizzano il percorso psicologico della donna che ha subito violenza, sia a livello fisico che psicologico, portano proprio all'esigenza di intraprendere percorsi che si occupino il più possibile di mettere la donna in condizioni di proteggere se stessa, dandole strumenti concreti, informazioni e legittimazione in questo processo. Si vuole proporre uno spazio riservato proprio alla condivisione di strumenti che possano stimolare e facilitare il confronto, la condivisione e la riflessione su questo delicato argomento. Il corso sarà così strutturato: A-parte teorica: Autoproteggersi: una possibilità, un diritto (Psicologa) Tramite un percorso teso alla consapevolezza di sé e delle proprie capacità come donne e individui del mondo civile, l'obiettivo sarà il cercare di accompagnare le partecipanti in un percorso di scoperta, valorizzazione e crescita di sé. La tutela giuridica delle donne (Avvocata) Chiarificazione sulla normativa vigente relativa alla violenza sessuale, sulla nuova legge e tutta la principale normativa in merito ai diritti e alla tutela della donna che subisce violenza (particolare focus sul mobbing) Donne e città: paure e insicurezze nel tessuto urbano (Ispettore di Polizia) Stato dell arte sulla sicurezza nelle aree urbane. B-parte pratica: Obiettivo della parte pratica è quello di portare gradualmente le corsiste a risvegliare il naturale istinto di autodifesa acquisendo tecniche e strategie atte ad affrontare il problema. Nel periodo maggio/giugno 2008 è iniziata la programmazione/preparazione per il 13 corso di autodifesa che avrà inizio il 6 ottobre e si concluderà nel mese di dicembre; nello stesso periodo è stato organizzato il 1 corso di autodifesa a Lugo ed il 2 a S. Mauro Pascoli. Si sono contattati i docenti e programmato il calendario, preparato il programma e predisposta la pubblicizzazione del corso attraverso la stampa di manifesti da affiggere nei comuni del comprensorio. OF/of/P:\zm_condivisione\pari opportunità\sito PO\Progetto In-Formazione\Scheda_6e_Corso Autodifesa doc
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