A.S. 2014/2015 P R O G E T T O QUALI LE DIFFERENZE. RELAZIONE FINALE di VALUTAZIONE. A cura del Servizio Fe.n.ice Associazione S.O.

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1 A.S. 2014/2015 P R O G E T T O QUALI LE DIFFERENZE RELAZIONE FINALE di VALUTAZIONE A cura del Servizio Fe.n.ice Associazione S.O.S Donna di Faenza 1

2 Premessa Durante l anno scolastico 2014/15 sono state coinvolte nel Progetto Quali le differenze 12 classi quinte appartenenti a 5 scuole primarie del comprensorio faentino per un totale di 252 studenti. La relazione che segue esplicita i dati raccolti durante gli incontri con le classi attraverso il questionario di valutazione distribuito al temine dell incontro. Il progetto Il Progetto Quali le differenze si pone quale uno degli strumenti utilizzati dal Servizio Fe.ni.ce - Associazione SOS Donna per contrastare il fenomeno della violenza di genere realizzando un intervento di prevenzione primaria. Quali le differenze è stato attuato, senza alcuna spesa per gli istituti, con l intento di proporre ai bambini un primo elemento di riflessione sulle differenze culturali di genere tra maschi e femmine, avviando, attraverso modalità ludico-interattive e uno scambio all interno del gruppo classe e con le operatrici del Centro, un percorso di riflessione partecipata. Tra le principali finalità che il Centro Antiviolenza si pone, al fine di contrastare la violenza alle donne, rientra in primo luogo, la realizzazione di iniziative ed attività (in particolare gli interventi psicoeducazionali a scuola) volte a sensibilizzare l opinione pubblica e in grado di apportare un cambiamento culturale. Senza produrre modifiche in questo senso, agendo sul pensiero comune e sul modo di considerare uomini, donne e loro rapporti, diventa difficile ridurre in maniera significativa il fenomeno della violenza di genere: per raggiungere tale obiettivo, infatti, è necessaria un approfondita conoscenza e una comprensione delle differenze ma anche dei punti di contatto esistenti tra i due generi e l azione sarà tanto più efficace quanto più verranno coinvolti i giovani, più ricettivi ed aperti. Metodologia Il team di lavoro è composto dalla dott.ssa Alice Lombardi - psicologa psicoterapeuta - coadiuvata da una tirocinante iscritta alla Facoltà di Psicologia dell'università di Bologna e/o da una volontaria in Servizio Civile. L intervento, della durata di due ore, è stato strutturato in due momenti distinti: inizialmente la classe è stata suddivisa in due gruppi, uno maschile e l altro femminile. A ciascun sottogruppo 2

3 è stato richiesto di svolgere la stessa attività attraverso la quale sviluppare, successivamente, una discussione sulle differenze di genere. Dopo la breve presentazione dell incontro da parte delle operatrici, si è proceduto con la suddetta attività consistita nell attribuire ad uno dei due generi o ad entrambi, alcuni aggettivi e mestieri già scritti su post it consegnati ai gruppi. Lasciato ad entrambi i gruppi un adeguato tempo di riflessione e discussione, un rappresentante di entrambi è stato incaricato di attaccare ad un cartellone azzurro raffigurante una sagoma maschile o ad uno rosa con una sagoma femminile, a seconda del genere ritenuto più adatto, i cartoncini adesivi precedentemente assegnati al gruppo con su scritti gli aggettivi e i mestieri oggetto della riflessione con i compagni. Successivamente gli alunni sono chiamati ad esporre e motivare le proprie scelte a tutta la classe dando vita così ad una discussione sulle differenze di genere e la percezione che maschi e femmine hanno del proprio sesso, di quello opposto e degli stereotipi a riguardo. Alla fine dell incontro è stato distribuito un questionario anonimo di gradimento che ha consentito a ciascuno di esprimere il proprio parere. (vedi allegato 1 pag. 4) 3

4 Allegato 1 ANALISI QUESTONARI Durante l anno scolastico 2014/15 sono state coinvolte nel Progetto Quali le differenze 12 classi quinte appartenenti a 5 scuole primarie del comprensorio faentino per un totale di 252 studenti. 1) Cosa di questo incontro ti ha maggiormente colpito? I temi di cui abbiamo parlato 48% 52% La libertà di espressione La storia dell'associazione Altro 4

5 2) Ritieni che questo incontro possa essere stato utile per fare nuove riflessioni? 2% sì no 98% 3) Avresti dei suggerimenti o delle proposte? 3% 5% 0% 22% No, l'incontro è stato di mio gradimento Fare più incontri durante l'anno Parlare di altri argomenti Parlare con gli insegnanti 72% Altro 5

6 4) Quali critiche muoveresti? 42% Nessuna, l'incontro è stato di mio gradimento Troppo lungo Troppo breve 58% Altro Poco interessante 6