IL DECADIMENTO DELLA SCHIUMA
|
|
- Franco Savino
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Progetto Asl Statistica Gruppo 4 Relatori: L. Bellini; F. Simonti; S. Viti. IL DECADIMENTO DELLA SCHIUMA
2 Con la nostra esperienza ci siamo chiesti se la schiuma della birra, quando scompare, segua qualche legge matematica e, dopo varie prove e un analisi approfondita dei dati, siamo arrivati alle stesse conclusioni del fisico Arnd Leike.
3 Strumenti utilizzati e loro sensibilità e portata Cilindro graduato (p=±1l s=±0,01l ) Righello (p=±0,5m s=±0,001m) Cronometro (p=±36000s s=±0,01s) Birra 1: Alpen (0,5 L 3,5%vol.) Birra 2: Red (0,5 L 7,9%vol.) Le schiuma non scende uniformemente quindi le misure saranno approssimate di circa 0,003 m
4 Birre usate:
5 Procedimento eseguito: 1. Abbiamo versato accuratamente la birra da 50 cl nell apposito cilindro. 2. Uno di noi teneva il tempo,mentre gli altri due misuravano le due altezze(superiore e inferiore). 3. Abbiamo riportato tutti i dati e fatto i grafici su exel. 4. Abbiamo ripetuto gli esperimenti per ben due volte,con birre diverse:alpen e Red (entrambe da 50cl).
6 Video dell esperienza: Birra 1: Alpen
7 Birra 2: Red
8 Grafici birra Alpen(prova1) Alpen prova 1(m) Ln(Alpen)prova1(m) 0,45-0,6-0,7 0,0 200,0 400,0 600,0 altezza(m) 0,4 0,35 0,3 0,25 logaritmo dell'altezza -0,8-0,9-1 -1,1-1,2-1,3-1,4 0,2 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Tempo (s) Alpen(m) -1,5 Ln(Alpen)(m)
9 Grafici birra Alpen(prova1) Differenza altezza schiuma Diff.Alpen prova 1(m) 0,5 0,45 0,4 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Diff.Alpen(m) Logaritmo della differenza -0,5-1 -1,5-2 -2,5-3 ln(diff.alpen)prova1(m) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Ln(Diff.Alpen)(m)
10 Grafici birra Alpen(prova2) 0,45 0,43 0,41 Alpen prova 2(m) Alpen(m) -0,6-0,7 Ln(Alpen)prova2(m) Ln(Alpen)(m) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Altezza (m) 0,39 0,37 0,35 0,33 0,31 0,29 logaritmo dell'altezza -0,8-0,9-1 -1,1 0,27-1,2 0,25 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-1,3
11 Grafici birra Alpen(prova2) 0,45 Diff.Alpen prova 2(m) Diff.Alpen(m) -0,5 Ln(Diff.Alpen)prova2(m) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 0,4-0,7-0,9 differenza alpen(m) 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 logaritmo della diff.(m) -1,1-1,3-1,5-1,7-1,9 Ln(Diff.Alpen)(m) 0,1 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-2,1-2,3
12 Grafici birra Red(prova1) 45,0 40,0 Red prova1(m) Ln(Red)prova1(m) -0,6 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,7-0,8 altezza(m) 35,0 30,0 25,0 20,0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 Red (m) logaritmo dell'altezza8m) -0,9-1 -1,1-1,2-1,3-1,4-1,5-1,6 Serie1
13 Grafici birra Red(prova1) Diff.Red prova1(m) Ln(Diff.Red)prova1(m) 0,45 0,4 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,5 0,35 Differenza altezza(m) 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 Diff.Red(m) logaritmo della differenza(m) -1-1,5-2 -2,5 Serie1 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-3 -3,5
14 Grafici birra Red(prova2) Ln(Red)prova2(m) Ln(Diff.Red)prova2(m) logaritmo dell'altezza(m) -0,6 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,7-0,8-0,9-1 -1,1-1,2 Serie1 logaritmo della differenza(m) -0,5 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,7-0,9-1,1-1,3-1,5 Serie1-1,7-1,9-2,1-1,3-1,4-2,3-2,5
15 Grafici birra Red(prova2) 0,45 Red prova 2(m) 0,45 Diff.Red2 prova2(m) 0,43 0,4 0,41 0,35 altezza(m) 0,39 0,37 0,35 0,33 Red (m) differenza altezza(m) 0,3 0,25 0,2 0,15 Diff.Red2 0,31 0,1 0,29 0,05 0,27 0,25 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0
16 Elaborazione dei dati sperimentali Alpen K(stimato) SE(k stimato) h(0) SE(h(0)) τ (costante di decadimento) SE(τ costante di decadimento) prova 1 0, ,18138E-05 0, ,18247E , , prova 1(differenza) 0, ,8882E-05 0, ,44678E , , prova 2 0, ,14683E-06 0, , , , prova 2(differenza) 0, ,82248E-05 0, ,64029E , , Red K(stimato) SE(k stimato) h(0) SE(h(0)) τ (costante di decadimento) SE(τ costante di decadimento) prova 1 0, ,54928E-05 0, , , , prova 1 (differenza) 0, ,6012E-05 0, , , , prova 2 0, ,96125E-06 0, , , , prova 2 (differenza) 0, ,56129E-05 0, , , ,57808E-05
17 0 grafico con retta di regressione prova 1(Alpen) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-0,5-1 -1,5 y stimata Ln(Diff.Alpen)(m) -2-2,5-3 -3,5
18 -0,5-0,7 grafico con retta di regressione prova 2 (Alpen) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-0,9-1,1-1,3 y stimata Ln(Diff.Alpen)(m) -1,5-1,7-1,9-2,1-2,3
19 Grafico con retta regressione prova 1(Red) -0,5 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-1 -1,5-2 y stimata Ln(diff.Red)(m) -2,5-3 -3,5
20 Grafico con retta della regressione prova2(red) -0,5-0,7-0,9-1,1 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 y stimata -1,3-1,5 Ln(diff.Red)(m) -1,7-1,9-2,1-2,3-2,5
21 Confronto Alpen 0,5 0,45 0,4 0,35 diff.alpen prova1 e 2 Diff.Alpen prova 1(m) Diff.Alpen prova 2(m) differenza(m) 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0
22 Confronto Alpen -0,5 ln(diff.alpen)prova 1 e 2 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 logaritmo della diferenza(m) -1-1,5-2 -2,5 ln(diff.alpen) prova 1(m) ln(diff. Alpen)prova2(m) -3
23 Confronto Red 0,45 0,4 diff.red prova 1 e 2 differenza dell'altezza(m) 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 diff.red prova1 diff.red prova 2
24 Confronto Red 0-0,5 ln(diff.red)prova 1 e 2 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 logaritmo dell'altezza(m) -1-1,5-2 -2,5-3 -3,5 ln(diff.red)prova 1(m) ln(diff.red)prova2(m)
25 problemi affrontati Abbiamo riscontrato vari problemi durante l esperienza dovuti a varie cause: La schiuma non scendeva omogeneamente Il cronometro lo abbiamo azionato a mano Uno dei grafici non torna Abbiamo provato anche con due tipi di Coca-cola ma la schiuma scendeva troppo velocemente Abbiamo perso molto tempo a trascrivere i dati che avevamo ogni 15s
26 Conclusioni A esperimento compiuto siamo arrivati, come detto all inizio, alla stessa conclusione del fisico Arnd Leike: la schiuma della birra scende in modo esponenziale! Per ridurre al minimo gli errori abbiamo cercato di essere il più precisi possibile ma vista la complessità della raccolta dati ci sono stati alcuni problemi. Per una prossima esperienza è consigliabile utilizzare un righello più preciso e, se possibile, riuscire a non far attaccare la schiuma alle pareti.
27 Grazie per l attenzione!!
RELAZIONE ESPERIMENTO GRUPPO 4
RELAZIONE ESPERIMENTO GRUPPO 4 Titolo: Il decadimento della schiuma. Scopo dell esperienza: Verificare che il decadimento della schiuma della birra sia esponenziale,in accordo con il fisico Arnd Leike
Dettagli1.SCOPO: Analizzare che il decadimento della schiuma della birra sia esponenziale
Gruppo N 4 - //8 Alunni: Michelangelo Biondi, Saneila Innocenti, Gabriele Rellini. DECADIMENTO DELLA BIRRA.SCOPO: Analizzare che il decadimento della schiuma della birra sia esponenziale.descrizione: -APPARECCHIATURE
DettagliDiscesa del livello di un liquido
Discesa del livello di un liquido Scopo: osservare la variazione di velocita al passare del tempo Strumenti utilizzati: Cilindro graduato manualmente con undici livelli di altezza distanti 3cm l uno dall
DettagliSOSTANZE (abbiamo utilizzato 1,5/2 l di ogni liquido, quanto basta per riempire il cilindro graduato )
[SCOPO: Determinare la velocità di efflusso del liquido. [MATERIALI: SOSTANZE (abbiamo utilizzato 1,5/2 l di ogni liquido, quanto basta per riempire il cilindro graduato ) - acqua - olio - alcool (utilizzato
DettagliCapitolo 2. La misura
Capitolo 2 La misura 1 Gli strumenti di misura Possono essere digitali o analogici: la risposta di uno strumento digitale varia con discontinuità (a scatti) al variare della grandezza misurata e appare
DettagliPENDOLO A FILO. Posizionare un morsetto di supporto sopra un asta di metallo, che servirà a tenere il filo.
3B SCA GRUPPO N.3 Sofia Arnetoli, Alberto Rossetti, Matias Vega e Andrea Benelli SCOPO: PENDOLO A FILO Ricavare l accelerazione del moto compiuto da un pendolo a filo (che deve coincidere con quella di
DettagliLettura Moto uniformemente accelerato
Moto uniformemente accelerato Le cose che devi già conoscere per svolgere l attività Le definizioni di velocità media e di accelerazione media e la legge oraria del moto uniformemente accelerato. Come
DettagliCapitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche
Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Gli strumenti di misura Gli errori di misura Il risultato di una misura Errore relativo ed errore percentuale Propagazione degli errori Rappresentazione di
DettagliFISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA MISURA GLI STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.
DettagliPresentazione dell edizione italiana
Presentazione dell edizione italiana Prefazione xiii xvii 1 Introduzione 1 1.1 Statistica e medicina.......................... 1 1.2 Statistica e matematica........................ 2 1.3 Statistica ed
DettagliIl METODO DEI MINIMI QUDRATI
Il METODO DEI MINIMI QUDRATI Nelle scienze sperimentali si osserva o si ipotizza l esistenza di relazioni fra due o più grandezze. Limitando lo studio a problemi che stabiliscono relazioni fra due sole
DettagliSvolgi a scelta uno tra i seguenti approfondimenti (massimo tre studenti per gruppo):
FISICA Classe 1^ As Per gli studenti che alla fine dell anno non avranno raggiunto la sufficienza oltre a svolgere i compiti assegnati a tutti, dovranno ripassare tutti gli argomenti indicati sul programma,
DettagliIL PALLINOMETRO SCOPO
IL PALLINOMETRO SCOPO Verifica del fatto che gli errori casuali nella misura di una grandezza fisica ripetuta molte volte nelle stesse condizioni sperimentali seguono la distribuzione normale di Gauss.
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO disciplina classe indirizzo ore settimanali MATEMATICA APPLICATA 5 a R.I.M. S.I.A. A.F.M. 3 Testo : Bergamini-Trifone-Barozzi Titolo: Matematica.rosso
DettagliIL PALLINOMETRO SCOPO
IL PALLINOMETRO SCOPO Verifica del fatto che gli errori casuali nella misura di una grandezza fisica ripetuta molte volte nelle stesse condizioni sperimentali seguono la distribuzione normale di Gauss.
DettagliEsperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI
Esperimentazioni di Fisica 1 Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 8 1. (12 Punti) Quesito. La misurazione della massa di una certa quantità di una sostanza liquida
DettagliLavori estivi classe 1 AC a.s
Indice Esercizi di matematica classe 1AC pag. 2 Esercizi di fisica classe 1ASA pag. 3 Esercizi di matematica classe 3ASA pag. 4 Esercizi di fisica classe 3ASA pag. 5 Lavori estivi classe 1 AC a.s. 2013-2014
DettagliGalileo Galilei utilizza il metodo scientifico nello studio delle modalità di caduta dei corpi pesanti nel vuoto.
Galileo Galilei utilizza il metodo scientifico nello studio delle modalità di caduta dei corpi pesanti nel vuoto. All epoca di Galileo i principi scientifici aristotelici prevedevano che i corpi cadessero
DettagliCon questi dati, effettuando una regressione lineare con il metodo dei minimi quadrati, otteniamo:
ESPERIMENTAZIONI DI FISICA I - Appello d esame del 1/09/019 Quesito A (possibilità di svolgerlo con l ausilio di strumenti informatici) Si vuole fare una verifica sperimentale del valore numerico di π
DettagliDati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi:
ESPERIMENTO DI LABORATORIO DI FISICA MISURE DI TEMPO Obiettivo L obiettivo dell esperimento, oltre che familiarizzare con le misure di tempo, è quello di rivelare gli errori casuali, elaborare statisticamente
DettagliPOLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017
POLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017 INDICAZIONI PER IL RECUPERO DELLE LACUNE PER STUDENTI IN CASO DI GIUDIZIO SOSPESO CLASSI 1D, 1E, 1G. DISCIPLINA TECNOLOGIE
DettagliAnalisi statistica delle incertezze casuali. Dott. Claudio Verona
Analisi statistica delle incertezze casuali Dott. Claudio Verona Errori casuali Errori casuali e sistematici Un errore si dice casuale se viene commesso per semplice casualità (esso può essere trattato
DettagliCompiti estivi per coloro che non hanno l insufficienza nella materia. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX
ISO 9001 CERTIFIED ORGANISATION ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE MINISTERO dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Alberto Dalla Chiesa 1018 Sesto Calende
DettagliLavoro estivo per studenti con giudizio sospeso. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX
ISO 9001 CERTIFIED ORGANISATION ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE MINISTERO dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Alberto Dalla Chiesa 1018 Sesto Calende
Dettagli5 DETERMINAZIONE DELL'INCERTEZZA TIPO COMPOSTA Grandezze d'ingresso incorrelate Grandezze d'ingresso correlate...
INDICE PREMESSA 1 0 INTRODUZIONE 3 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 4 DEFINIZIONI 5.1 Termini metrologici generali... 5. Il termine "incertezza"... 6.3 Termini specifici della presente Guida... 6 3 CONCETTI
DettagliCaratteristiche V-I di un elemento ohmico e del filamento di una lampadina
U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i U d i n e - Facoltà di Ingegneria Laboratorio di Fisica Generale 2 1 Caratteristiche V-I: Caratteristiche V-I di un elemento ohmico e del filamento di una lampadina
DettagliUNIVERSITÀ DEL SALENTO
UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE DI UN PENDOLO SEMPLICE E STIMA DEL VALORE DI g Scopo dell esperienza
DettagliNote su esperienza di misura della densita di un solido
Note su esperienza di misura della densita di un solido 1 Distribuzione di GAUSS Distribuzione Piatta D P(entro ± s G ) = 68% 2 Parallelepipedo Spigoli: a, b, c Volume = V = a b c Massa = M Densità = r
DettagliIl Tempo - tic-tic lo scandire del tempo nelle gocce d acqua
Il Tempo - tic-tic lo scandire del tempo nelle gocce d acqua Percorso integrato 1 biennio scuola secondaria di secondo grado ITIS Giovanni XXIII Roma A cura di Sabrina Di Lernia Esperti: Mauro Casalboni
DettagliINDAGINI SU STRUTTURE LIGNEE. VILLA xxxxxxxxxxx. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Prove n /TV febbraio 2009
INDAGINI SU STRUTTURE LIGNEE VILLA xxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Prove n 2105-06/TV 17-18-24 febbraio 2009 Committente : xxxxxxxxxxxxxxxxx Tecnico incaricato : xxxxxxxxxxxxxxxxx Relatore : ing. Thomas
DettagliLaboratorio su lattine ottimali Massimo Tarallo Università degli Studi di Milano
Laboratorio su lattine ottimali Massimo Tarallo Università degli Studi di Milano Cominciare con ottimo = minor materiale materiale omogeneo: costo materiale proporzionale a superficie variabili che definiscono
DettagliTAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO
TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO disciplina classe indirizzo ore settimanali MATEMATICA APPLICATA 3 a R.I.M. S.I.A. A.F.M. 3 Libro di testo: Autori: Gambotto-Consolini-Manzone Titolo:
DettagliRiduzione scarti processo di produzione di un componente in materiale termoplastico tramite metodologia DMAIC
Riduzione scarti processo di produzione di un componente in materiale termoplastico tramite metodologia DMAIC www.cesap.com 1 Define Measure Analyze Improve Control PROJECT CHARTER Titolo del Progetto:
DettagliINDICE PARTE METODOLOGICA
INDICE PARTE METODOLOGICA 1. Il processo di ricerca 1.1.Individuazione di un problema e formulazione delle ipotesi 1.2.Individuazione e definizione operativa delle variabili 1.2.1. Le variabili definite
DettagliMisure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1)
Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Obiettivo: Riprodurre un moto con velocità costante utilizzando la guidovia a cuscino d aria. Ricavare la tabella oraria e il grafico orario (grafico
DettagliDisegnare la scala di lettura del cilindro graduato da 250 ml.
Disegnare la scala di lettura del cilindro graduato da ml. D: Lo zero della scala e le prime tacche non sono segnate sul cilindro graduato, perche? R: Si cerca di non misurare nelle prime 0 divisioni,
DettagliMetodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona
Metodo dei Minimi Quadrati Dott. Claudio Verona E in generale interessante studiare l andamento di una variabile in funzione di un altra e capire se c è una funzione matematica che le lega. Viceversa è
DettagliVerifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria
Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Lo scopo dell esperimento L esperimento serve a verificare il principio di conservazione dell energia meccanica, secondo
DettagliAnalisi statistica delle incertezze casuali. Dott. Claudio Verona
Analisi statistica delle incertezze casuali Dott. Claudio Verona Analisi statistica delle incertezza casuali Le misure ottenute con strumenti di misura, come detto, sono inevitabilmente affette da errori.
DettagliOBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:
DettagliLiceo Scientifico Severi Salerno
Liceo Scientifico Severi Salerno VERIFICA SCRITTA MATEMATICA Docente: Pappalardo Vincenzo Data: 20/10/2018 Classe: IV D 1. Risolvere le seguenti equazioni e disequazioni esponenziali: 3 2 x 5 4 x 1 = 20
DettagliPIANO DI LAVORO CALCOLO DELLE PROBABILITA, STATISTICA E RICERCA OPERATIVA. Classe quinta specializzazione Informatica Anno scolastico
PIANO DI LAVORO CALCOLO DELLE PROBABILITA, STATISTICA E RICERCA OPERATIVA Classe quinta specializzazione Informatica Anno scolastico 2013-2014 CONOSCENZE - strumenti di calcolo - dei principi e delle leggi
DettagliVerifica del principio di Archimede Relazione dell esperimento
Verifica del principio di Archimede Relazione dell esperimento È stato effettuato un esperimento per far comprendere e dimostrare il principio di Archimede, ma soprattutto che il valore della spinta non
DettagliCORSO DI PERFEZIONAMENTO
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI FISICA CORSO DI PERFEZIONAMENTO PERCORSI DIDATTICI DI FISICA E MATEMATICA: MODELLI, VERIFICHE SPERIMENTALI, STATISTICA ATOMI E CARICA ELETTRICA: PROPOSTA
DettagliMODULO N. 1 - Grandezze fisiche, misure e relazioni
IIS Einstein Piove di sacco (PD) CLASSE: Prima A.S. 2015-2016 Materia: FISICA e LABORATORIO PROGRAMMA PREVENTIVO DOCENTE di Fisica: Roberto Donolato DOCENTE di Laboratorio di Fisica: Alberto Manfrin MODULO
DettagliLABORATORIO DI FISICA
[Prof. Giovanni Mettivier] LABORATORIO DI FISICA Università degli Studi di Napoli Federico II La relazione di laboratorio Introduzione La stesura della relazione di laboratorio serve a sintetizzare i contenuti
DettagliScopo dell esperienza è la misura di resistenze incognite, meglio se di valore elevato, tramite un circuito RC nella fase di scarica del condensatore.
!" Scopo dell esperienza è la misura di resistenze incognite, meglio se di valore elevato, tramite un circuito RC nella fase di scarica del condensatore. #" Il problema della misura di una resistenza può
DettagliMATEMATICA E FISICA. CLASSE III B Sci. Presentazione del corso. A.S. 2015/16 Prof. Carlo Anselmi
MATEMATICA E FISICA CLASSE III B Sci Presentazione del corso A.S. 2015/16 Prof. Carlo Anselmi Obiettivi generali: a) formazione di un adeguato bagaglio di conoscenze specifiche di ciascuna materia b) capacità
DettagliLaboratorio di Chimica Generale ed Inorganica. Lezione 2. Misura della materia
Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica Lezione 2 Misura della materia Dott.ssa Lorenza Marvelli Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica UniFe
DettagliMatematica e statistica 31 gennaio 2011
Matematica e statistica 31 gennaio 2011 Compito A Cognome e nome Matricola Parte I Misurando in modo approssimato due quantità x e y si ottengono i seguenti valori: 2.98
DettagliTI STIMO. Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ A Insegnante: Silvia Venturini
TI STIMO Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ A Insegnante: Silvia Venturini A. S. 2017-2018 Obiettivi di apprendimento Capire il significato di grandezza e di misurare Distinguere tra grandezza
DettagliProva del 30/08/2017 Turno n 1 dalle ore alle ore sono convocati, alle ore 11.15, i seguenti candidati:
VERBALE DI COMMISSIONE D ESAME N 20 In data 29 agosto alle ore 11,00 presso i locali del Liceo Scientifico Linguistico Statale A. M. De Carlo di Giugliano in Campania si è riunita la Commissione d esame
DettagliMISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE
MISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE Esperienza di laboratorio di Fisica n 1 GRUPPO n 1 Umberto La Mantia Loredana Alicata Alessio Ilari Alessia La Barbiera Andrea Gambino 0/11/017
DettagliPROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO. Liceo Scientifico
PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO Liceo Scientifico Corsi Tradizionali Corsi Scienze Applicate Anno scolastico 2018-2019 Programmazione di Fisica Primo Biennio pag. 2 / 6 FISICA - PRIMO BIENNIO FINALITÀ
DettagliSTATISTICA CORSO BASE. Prova scritta del Tempo: 2 ore Cognome e Nome:... Matricola:...
STATISTICA CORSO BASE. Prova scritta del 4-6-2013. Tempo: 2 ore Cognome e Nome:.............................. Matricola:.............................. Attenzione: Prima di affrontare la prova si consiglia
DettagliPROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e OSB PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV)
PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e OSB PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV) Prova n 2530/TV: Eseguita in data 16 settembre 2010 Committente : Polifar S.r.l.
DettagliPROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (triennio)
Pagina 1 di 11 a. s. 2016-2017 Indirizzo Linguistico DOCENTE Andrea Loiero Classe: 4M Materia d insegnamento : Matematica PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (triennio) Pagina 2 di 11 1. SITUAZIONE DELLA CLASSE
Dettagli! XII!Edizione!ScienzAfirenze! Firenze,!16!!17!aprile!2015,!Polo!delle!Scienze!Sociali!dell Università!di!Firenze!! LA!LUCE!
XIIEdizioneScienzAfirenze Firenze,16 17aprile2015,PolodelleScienzeSocialidell UniversitàdiFirenze LALUCE MEZZODISTUDIOEOGGETTOD INDAGINE Ladimensionesperimentalenellostudiodellescienze SECONDOCLASSIFICATOSEZIONEBIENNIO
DettagliPROGRAMMI SVOLTI 2014/2015 (Docente: PAGLIARIN Andrea)
PROGRAMMI SVOLTI 2014/2015 (Docente: PAGLIARIN Andrea) CLASSE II A (Indirizzo Economico - Sociale) Libri di testo M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi Matematica.verde multimediale 1 Zanichelli M. Bergamini,
DettagliMisurare! e poi? Breve digressione sul senso e l utilità del misurare
Misurare! e poi? Breve digressione sul senso e l utilità del misurare Misurare La misura di una grandezza avviene attraverso il confronto con una grandezza omogenea (dello stesso tipo) che viene presa
DettagliProgramma svolto di matematica. a.s I.I.S. via Silvestri 301 sezione associata Malpighi. classe IV B
Programma svolto di matematica a.s. 2017-18 I.I.S. via Silvestri 301 sezione associata Malpighi classe IV B Ripasso del III anno: elementi di geometria analitica, grafico di funzioni (retta, parabola,
DettagliPNI 2005 QUESITO 1
www.matefilia.it PNI 2005 QUESITO 1 Consideriamo il lato AB del decagono regolare inscritto nella circonferenza e indichiamo con AC la bisettrice dell angolo alla base A. Essendo l angolo in O di 36 (360
DettagliREGISTRO DELLE LEZIONI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA Dipartimento di Matematica Corsi di laurea in Matematica Statistica Matematica e Trattamento Informatico dei Dati REGISTRO DELLE LEZIONI dell INSEGNAMENTO o MODULO UFFICIALE
DettagliSCIENTIFICA 1. Prova di Matematica e Statistica
Area: SCIENTIFICA La Prova dell area Scientifica è stata articolata in sei prove: prova scritta di Matematica e Statistica; prova di Fisica con misurazioni ed elaborazione dati e cruciverba matematico;
DettagliMisura del momento di inerzia
Misura del momento di inerzia Consigli generali La relazione dovrà contenere una breve trattazione teorica sul concetto di momento angolare, di momento di inerzia e sul principio fondamentale della dinamica
DettagliACQUISIZIONE DI 100 GATEs da 1 s à 1671 eventi
ACQUISIZIONE DI 00 GATEs da s à 67 eventi Gates: 00 Counts mean: 6,7 Counts std: 4, r = (6,7 +/- 0,4) Hz 0 GATE à fra e conteggi DISTRIBUZIONE ESPONENZIALE (tempi di arrivo) un fenomeno si presenta con
DettagliIncertezza sperimentale e cifre significative
Incertezza sperimentale e cifre significative q La fisica è una scienza sperimentale e le misure e l incertezza con cui vengono effettuate sono il fulcro di ogni esperimento. q Le misure possono essere
DettagliPROGRAMMI SVOLTI 2015/2016 (Docente: PAGLIARIN Andrea) CLASSE III A (Indirizzo Economico - Sociale)
PROGRAMMI SVOLTI 2015/2016 (Docente: PAGLIARIN Andrea) CLASSE III A (Indirizzo Economico - Sociale) Capitolo 1 La divisione fra polinomi e la scomposizione in fattori 1. La divisione fra polinomi 2. La
DettagliANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 1^B S DISCIPLINA FISICA DOCENTE PROF. FAGGIAN GIULIANA PROGRAMMA DI FISICA
CLASSE 1^B S DISCIPLINA FISICA PROGRAMMA DI FISICA Le grandezze fisiche: grandezze fondamentali e derivate, la misura delle grandezze e il sistema di misura, i sistemi M.K.S., C.G.S. e il S.I., le potenze
DettagliAnalisi dei dati con DataMatrix/Editor
Analisi dei dati con DataMatrix/Editor Il documento è tratto da : Fisica on-line con la TI-92 e il CBL: CIUITO, CARICA E SCARICA DI UN CONDENSATORE, 4/10/98 versione definitiva scheda a cura di Ottavia
DettagliQuesto è un esempio di relazione di laboratorio
Questo è un esempio di relazione di laboratorio RELATORE: prof. Paolo Gini STUDIO DELLA LEGGE GENERALE DELLA DINAMICA Obiettivi L obiettivo di questo esperimento è la verifica della validità della Legge
DettagliProgramma svolto di Matematica classe 4F a.s Prof. Giacomo Di Iorio
Programma svolto di Matematica classe 4F a.s. 2018-19 Prof. Giacomo Di Iorio Studio individuale e di ricapitolazione Funzione esponenziale: proprietà. Equazioni esponenziali Disequazioni esponenziali.
Dettagli3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso
CLM C Verifica in itinere statistica medica 13-01-2014 1) Indicate a quale categoria (Qualitativa, qualitativa ordinabile, quantitativa discreta, quantitativa continua) appartengono le seguenti variabili:
DettagliPROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e CLS PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV)
PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e CLS PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV) Prova n 2530/TV: Eseguita in data 03 dicembre 2010 Committente : Polifar S.r.l.
DettagliPROGRAMMAZIONE MATEMATICA CLASSI QUARTE
PROGRAMMAZIONE MATEMATICA CLASSI QUARTE CONTENUTI ED OBIETTIVI La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo Scientifico e specifica il percorso per la classe
DettagliElementi. Statistica. Masterclass - Frascati 27/2/2013 Elementi di statistica Marco Dreucci
Elementi di Statistica 1 Fisica Alte Energie : di cosa si occupa? 2 Variabili aleatorie e distribuzioni 3 Fit ai dati sperimentali 4 Tre esempi completi 1 Fisica Alte Energie Di cosa si occupa? Spiega
DettagliEsistono vari tipi di fenomeni naturali che sono retti da leggi di decadimento che soddisfano a un equazione differenziale del tipo:
Lezioni di Matematica Leggi di decadimento esponenziale Prof. Ettore Limoli Premessa Esistono vari tipi di fenomeni naturali che sono retti da leggi di decadimento che soddisfano a un equazione differenziale
DettagliGRUPPO DELLA CLASSE 1 AT
GRUPPO DELLA CLASSE 1 AT IL DISPOSITIVO CHE PRESENTIAMO LA BILANCIA ENIGMATICA: una particolare bilancia a bracci Il principio della LEVA viene comunemente utilizzato nelle bilance a bracci per la determinazione
DettagliLEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata.
LEGGE DI HOOKE Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. 2. Individuare la costante di rigidità della molla k. 3. Applicare ai
DettagliPROGRAMMAZIONE MATEMATICA SECONDO BIENNIO CLASSI QUARTE
PROGRAMMAZIONE MATEMATICA SECONDO BIENNIO CLASSI QUARTE La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo Scientifico e specifica il percorso per la classe quarta.
DettagliQUESITO 1 QUESITO 2. La somma di due numeri è s; determinate i due numeri in modo che la somma dei loro cubi sia minima.
www.matefilia.it Scuole italiane all estero (Calendario australe) 2006 QUESITO 1 Si vogliono colorare, con colori diversi, le facce di un tetraedro e le facce di un cubo. In quanti modi ciò è possibile
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Corso di Laurea Specialistica in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE SINTESI DELL ELABORATO DI LAUREA
DettagliMarta Marcantonini. Telefono: 075/
Marta Marcantonini CORSO di FISICA anno accademico 2014-2015 1 lezione Telefono: 075/5783233 marta.marcantonini@gmail.com Che cos è la Fisica? La Fisica studia i fenomeni naturali e cerca di comprenderli
DettagliProgramma Didattico Annuale
LICEO STATALE SCIENTIFICO - LINGUISTICO - CLASSICO GALILEO GALILEI - LEGNANO PdQ - 7.06 Ediz.: 1 Rev.: 0 Data 02/09/05 Alleg.: D01 PROG. M2 PROCEDURA della QUALITA' Programma Didattico Annuale Anno Scolastico
DettagliChe cos è la fisica?
Che cos è la fisica? La fisica è una scienza che osserva il mondo che ci circonda, tenta di comprendere i fenomeni naturali e ricerca le leggi matematiche generali che li governano. Broggi: Lezione di
DettagliProgrammazione annuale A.S. 2016/17
! Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Via Domizia Lucilla Programmazione annuale A.S. 2016/17 Mod. 7.1.A
DettagliOBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LIC CITIFIC TATAL Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGTA (MI) - MIUR: MIP25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 ito: www.liceobramante.gov.it
DettagliMODULO 1: EQUAZIONI E DISEQUAZIONI 15 ore 1 quadrimestre
MODULI CLASSE TERZA TEMA ALGEBRA MODULO 1: EQUAZIONI E DISEQUAZIONI 15 ore 1 quadrimestre COMPETENZE: utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto
DettagliOBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LIC CITIFIC TATAL Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGTA (MI) - MIUR: MIP25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 ito: www.liceobramante.gov.it
DettagliElaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica
Problemi di Fisica Elaborazione dei dati sperimentali Nella seguente tabella riportiamo alcune regole per esprimere ualunue numero mediante una potenza di 0: 00000000 = 0 9 456789 = 45,6789 0 4 3, = 0,3
DettagliOra prova a indagare!
Ora prova a indagare! Scienze della Terra Unità 3 Lezione 2 Indagine: la permeabilità del suolo. Obiettivo: verificare il diverso comportamento dell acqua a contatto con i differenti tipi di terreno, quali
DettagliEsame di Statistica del 14 dicembre 2007 (Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola
Esame di Statistica del dicembre 2007 (Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola Es. Es. 2 Es. 3 Es. Somma Voto finale Attenzione: si consegnano
DettagliLICEO DELLE SCIENZE UMANE ARTISTICO G. Pascoli Bolzano Anno scolastico 2015/ 16 Prof. Pillitteri Stefano MATEMATICA PROGRAMMA SVOLTO NEL TRIMESTRE
CLASSE I D (indirizzo artistico) M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi Matematica.verde multimediale 1 Zanichelli Capitolo 1 I numeri naturali e i numeri interi 1. Che cosa sono i numeri naturali 2. Le
DettagliPIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016
PIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016 DOCENTE Lorenzo Galante DISCIPLINA Fisica CLASSE 1 SEZ A a) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE Numero alunni 20 Clima educativo della classe (problematico, accettabile,
DettagliPIANO DI LAVORO INDIVIDUALE a.s Disciplina: MATEMATICA Prof. Adele Colombo Classe 4 E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE L. STURZO DI BAGHERIA PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA APPLICATA. PROF.
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE L. STURZO DI BAGHERIA PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA APPLICATA. ANNO SCOLASTICO 2008/2009 CLASSE 3 SEZ. PROF. 1. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE. 2. INTERVENTI NECESSARI
DettagliElementi. Statistica. Masterclass - Frascati 18/3/2015 Elementi di statistica Marco Dreucci
Elementi di Statistica 1 Fisica Alte Energie : di cosa si occupa? 2 Variabili aleatorie e distribuzioni 3 Fit ai dati sperimentali 4 Tre esempi completi 1 Fisica Alte Energie : di cosa si occupa? 2 Variabili
DettagliIL FATTORE DI BOLTZMANN ATTRAVERSO ESPERIMENTI E SIMULAZIONI
University of Palermo Physics Education Research Group IL FATTORE DI BOLTZMANN ATTRAVERSO ESPERIMENTI E SIMULAZIONI Onofrio R. Battaglia,, R. M. Sperandeo Mineo GRIAF (Gruppo di Ricerca sull Insegnamento/Apprendimento
DettagliCostruzione di una griglia per la valutazione di una attività di laboratorio
Costruzione di una griglia per la valutazione di una attività di laboratorio Prof. Dennis Luigi Censi Corso residenziale Della luce e del suono Idro, 29 agosto - 3 settembre 2005 Programma di lavoro 30
Dettagli