IL DECADIMENTO DELLA SCHIUMA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL DECADIMENTO DELLA SCHIUMA"

Transcript

1 Progetto Asl Statistica Gruppo 4 Relatori: L. Bellini; F. Simonti; S. Viti. IL DECADIMENTO DELLA SCHIUMA

2 Con la nostra esperienza ci siamo chiesti se la schiuma della birra, quando scompare, segua qualche legge matematica e, dopo varie prove e un analisi approfondita dei dati, siamo arrivati alle stesse conclusioni del fisico Arnd Leike.

3 Strumenti utilizzati e loro sensibilità e portata Cilindro graduato (p=±1l s=±0,01l ) Righello (p=±0,5m s=±0,001m) Cronometro (p=±36000s s=±0,01s) Birra 1: Alpen (0,5 L 3,5%vol.) Birra 2: Red (0,5 L 7,9%vol.) Le schiuma non scende uniformemente quindi le misure saranno approssimate di circa 0,003 m

4 Birre usate:

5 Procedimento eseguito: 1. Abbiamo versato accuratamente la birra da 50 cl nell apposito cilindro. 2. Uno di noi teneva il tempo,mentre gli altri due misuravano le due altezze(superiore e inferiore). 3. Abbiamo riportato tutti i dati e fatto i grafici su exel. 4. Abbiamo ripetuto gli esperimenti per ben due volte,con birre diverse:alpen e Red (entrambe da 50cl).

6 Video dell esperienza: Birra 1: Alpen

7 Birra 2: Red

8 Grafici birra Alpen(prova1) Alpen prova 1(m) Ln(Alpen)prova1(m) 0,45-0,6-0,7 0,0 200,0 400,0 600,0 altezza(m) 0,4 0,35 0,3 0,25 logaritmo dell'altezza -0,8-0,9-1 -1,1-1,2-1,3-1,4 0,2 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Tempo (s) Alpen(m) -1,5 Ln(Alpen)(m)

9 Grafici birra Alpen(prova1) Differenza altezza schiuma Diff.Alpen prova 1(m) 0,5 0,45 0,4 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Diff.Alpen(m) Logaritmo della differenza -0,5-1 -1,5-2 -2,5-3 ln(diff.alpen)prova1(m) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Ln(Diff.Alpen)(m)

10 Grafici birra Alpen(prova2) 0,45 0,43 0,41 Alpen prova 2(m) Alpen(m) -0,6-0,7 Ln(Alpen)prova2(m) Ln(Alpen)(m) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 Altezza (m) 0,39 0,37 0,35 0,33 0,31 0,29 logaritmo dell'altezza -0,8-0,9-1 -1,1 0,27-1,2 0,25 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-1,3

11 Grafici birra Alpen(prova2) 0,45 Diff.Alpen prova 2(m) Diff.Alpen(m) -0,5 Ln(Diff.Alpen)prova2(m) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 0,4-0,7-0,9 differenza alpen(m) 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 logaritmo della diff.(m) -1,1-1,3-1,5-1,7-1,9 Ln(Diff.Alpen)(m) 0,1 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-2,1-2,3

12 Grafici birra Red(prova1) 45,0 40,0 Red prova1(m) Ln(Red)prova1(m) -0,6 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,7-0,8 altezza(m) 35,0 30,0 25,0 20,0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 Red (m) logaritmo dell'altezza8m) -0,9-1 -1,1-1,2-1,3-1,4-1,5-1,6 Serie1

13 Grafici birra Red(prova1) Diff.Red prova1(m) Ln(Diff.Red)prova1(m) 0,45 0,4 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,5 0,35 Differenza altezza(m) 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 Diff.Red(m) logaritmo della differenza(m) -1-1,5-2 -2,5 Serie1 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-3 -3,5

14 Grafici birra Red(prova2) Ln(Red)prova2(m) Ln(Diff.Red)prova2(m) logaritmo dell'altezza(m) -0,6 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,7-0,8-0,9-1 -1,1-1,2 Serie1 logaritmo della differenza(m) -0,5 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-0,7-0,9-1,1-1,3-1,5 Serie1-1,7-1,9-2,1-1,3-1,4-2,3-2,5

15 Grafici birra Red(prova2) 0,45 Red prova 2(m) 0,45 Diff.Red2 prova2(m) 0,43 0,4 0,41 0,35 altezza(m) 0,39 0,37 0,35 0,33 Red (m) differenza altezza(m) 0,3 0,25 0,2 0,15 Diff.Red2 0,31 0,1 0,29 0,05 0,27 0,25 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0

16 Elaborazione dei dati sperimentali Alpen K(stimato) SE(k stimato) h(0) SE(h(0)) τ (costante di decadimento) SE(τ costante di decadimento) prova 1 0, ,18138E-05 0, ,18247E , , prova 1(differenza) 0, ,8882E-05 0, ,44678E , , prova 2 0, ,14683E-06 0, , , , prova 2(differenza) 0, ,82248E-05 0, ,64029E , , Red K(stimato) SE(k stimato) h(0) SE(h(0)) τ (costante di decadimento) SE(τ costante di decadimento) prova 1 0, ,54928E-05 0, , , , prova 1 (differenza) 0, ,6012E-05 0, , , , prova 2 0, ,96125E-06 0, , , , prova 2 (differenza) 0, ,56129E-05 0, , , ,57808E-05

17 0 grafico con retta di regressione prova 1(Alpen) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-0,5-1 -1,5 y stimata Ln(Diff.Alpen)(m) -2-2,5-3 -3,5

18 -0,5-0,7 grafico con retta di regressione prova 2 (Alpen) 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0-0,9-1,1-1,3 y stimata Ln(Diff.Alpen)(m) -1,5-1,7-1,9-2,1-2,3

19 Grafico con retta regressione prova 1(Red) -0,5 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0-1 -1,5-2 y stimata Ln(diff.Red)(m) -2,5-3 -3,5

20 Grafico con retta della regressione prova2(red) -0,5-0,7-0,9-1,1 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 y stimata -1,3-1,5 Ln(diff.Red)(m) -1,7-1,9-2,1-2,3-2,5

21 Confronto Alpen 0,5 0,45 0,4 0,35 diff.alpen prova1 e 2 Diff.Alpen prova 1(m) Diff.Alpen prova 2(m) differenza(m) 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0

22 Confronto Alpen -0,5 ln(diff.alpen)prova 1 e 2 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 logaritmo della diferenza(m) -1-1,5-2 -2,5 ln(diff.alpen) prova 1(m) ln(diff. Alpen)prova2(m) -3

23 Confronto Red 0,45 0,4 diff.red prova 1 e 2 differenza dell'altezza(m) 0,35 0,3 0,25 0,2 0,15 0,1 0,05 0 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 diff.red prova1 diff.red prova 2

24 Confronto Red 0-0,5 ln(diff.red)prova 1 e 2 0,0 100,0 200,0 300,0 400,0 500,0 600,0 700,0 logaritmo dell'altezza(m) -1-1,5-2 -2,5-3 -3,5 ln(diff.red)prova 1(m) ln(diff.red)prova2(m)

25 problemi affrontati Abbiamo riscontrato vari problemi durante l esperienza dovuti a varie cause: La schiuma non scendeva omogeneamente Il cronometro lo abbiamo azionato a mano Uno dei grafici non torna Abbiamo provato anche con due tipi di Coca-cola ma la schiuma scendeva troppo velocemente Abbiamo perso molto tempo a trascrivere i dati che avevamo ogni 15s

26 Conclusioni A esperimento compiuto siamo arrivati, come detto all inizio, alla stessa conclusione del fisico Arnd Leike: la schiuma della birra scende in modo esponenziale! Per ridurre al minimo gli errori abbiamo cercato di essere il più precisi possibile ma vista la complessità della raccolta dati ci sono stati alcuni problemi. Per una prossima esperienza è consigliabile utilizzare un righello più preciso e, se possibile, riuscire a non far attaccare la schiuma alle pareti.

27 Grazie per l attenzione!!

RELAZIONE ESPERIMENTO GRUPPO 4

RELAZIONE ESPERIMENTO GRUPPO 4 RELAZIONE ESPERIMENTO GRUPPO 4 Titolo: Il decadimento della schiuma. Scopo dell esperienza: Verificare che il decadimento della schiuma della birra sia esponenziale,in accordo con il fisico Arnd Leike

Dettagli

1.SCOPO: Analizzare che il decadimento della schiuma della birra sia esponenziale

1.SCOPO: Analizzare che il decadimento della schiuma della birra sia esponenziale Gruppo N 4 - //8 Alunni: Michelangelo Biondi, Saneila Innocenti, Gabriele Rellini. DECADIMENTO DELLA BIRRA.SCOPO: Analizzare che il decadimento della schiuma della birra sia esponenziale.descrizione: -APPARECCHIATURE

Dettagli

Discesa del livello di un liquido

Discesa del livello di un liquido Discesa del livello di un liquido Scopo: osservare la variazione di velocita al passare del tempo Strumenti utilizzati: Cilindro graduato manualmente con undici livelli di altezza distanti 3cm l uno dall

Dettagli

SOSTANZE (abbiamo utilizzato 1,5/2 l di ogni liquido, quanto basta per riempire il cilindro graduato )

SOSTANZE (abbiamo utilizzato 1,5/2 l di ogni liquido, quanto basta per riempire il cilindro graduato ) [SCOPO: Determinare la velocità di efflusso del liquido. [MATERIALI: SOSTANZE (abbiamo utilizzato 1,5/2 l di ogni liquido, quanto basta per riempire il cilindro graduato ) - acqua - olio - alcool (utilizzato

Dettagli

Capitolo 2. La misura

Capitolo 2. La misura Capitolo 2 La misura 1 Gli strumenti di misura Possono essere digitali o analogici: la risposta di uno strumento digitale varia con discontinuità (a scatti) al variare della grandezza misurata e appare

Dettagli

PENDOLO A FILO. Posizionare un morsetto di supporto sopra un asta di metallo, che servirà a tenere il filo.

PENDOLO A FILO. Posizionare un morsetto di supporto sopra un asta di metallo, che servirà a tenere il filo. 3B SCA GRUPPO N.3 Sofia Arnetoli, Alberto Rossetti, Matias Vega e Andrea Benelli SCOPO: PENDOLO A FILO Ricavare l accelerazione del moto compiuto da un pendolo a filo (che deve coincidere con quella di

Dettagli

Lettura Moto uniformemente accelerato

Lettura Moto uniformemente accelerato Moto uniformemente accelerato Le cose che devi già conoscere per svolgere l attività Le definizioni di velocità media e di accelerazione media e la legge oraria del moto uniformemente accelerato. Come

Dettagli

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche

Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Capitolo 2 Le misure delle grandezze fisiche Gli strumenti di misura Gli errori di misura Il risultato di una misura Errore relativo ed errore percentuale Propagazione degli errori Rappresentazione di

Dettagli

FISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

FISICA. Elaborazione dei dati sperimentali. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica FISICA Elaborazione dei dati sperimentali Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA MISURA GLI STRUMENTI DI MISURA Gli strumenti di misura possono essere analogici o digitali.

Dettagli

Presentazione dell edizione italiana

Presentazione dell edizione italiana Presentazione dell edizione italiana Prefazione xiii xvii 1 Introduzione 1 1.1 Statistica e medicina.......................... 1 1.2 Statistica e matematica........................ 2 1.3 Statistica ed

Dettagli

Il METODO DEI MINIMI QUDRATI

Il METODO DEI MINIMI QUDRATI Il METODO DEI MINIMI QUDRATI Nelle scienze sperimentali si osserva o si ipotizza l esistenza di relazioni fra due o più grandezze. Limitando lo studio a problemi che stabiliscono relazioni fra due sole

Dettagli

Svolgi a scelta uno tra i seguenti approfondimenti (massimo tre studenti per gruppo):

Svolgi a scelta uno tra i seguenti approfondimenti (massimo tre studenti per gruppo): FISICA Classe 1^ As Per gli studenti che alla fine dell anno non avranno raggiunto la sufficienza oltre a svolgere i compiti assegnati a tutti, dovranno ripassare tutti gli argomenti indicati sul programma,

Dettagli

IL PALLINOMETRO SCOPO

IL PALLINOMETRO SCOPO IL PALLINOMETRO SCOPO Verifica del fatto che gli errori casuali nella misura di una grandezza fisica ripetuta molte volte nelle stesse condizioni sperimentali seguono la distribuzione normale di Gauss.

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO disciplina classe indirizzo ore settimanali MATEMATICA APPLICATA 5 a R.I.M. S.I.A. A.F.M. 3 Testo : Bergamini-Trifone-Barozzi Titolo: Matematica.rosso

Dettagli

IL PALLINOMETRO SCOPO

IL PALLINOMETRO SCOPO IL PALLINOMETRO SCOPO Verifica del fatto che gli errori casuali nella misura di una grandezza fisica ripetuta molte volte nelle stesse condizioni sperimentali seguono la distribuzione normale di Gauss.

Dettagli

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI

Esperimentazioni di Fisica 1. Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI Esperimentazioni di Fisica 1 Prova d esame del 18 febbraio 2019 SOLUZIONI Esp-1-Soluzioni - - Page 2 of 8 1. (12 Punti) Quesito. La misurazione della massa di una certa quantità di una sostanza liquida

Dettagli

Lavori estivi classe 1 AC a.s

Lavori estivi classe 1 AC a.s Indice Esercizi di matematica classe 1AC pag. 2 Esercizi di fisica classe 1ASA pag. 3 Esercizi di matematica classe 3ASA pag. 4 Esercizi di fisica classe 3ASA pag. 5 Lavori estivi classe 1 AC a.s. 2013-2014

Dettagli

Galileo Galilei utilizza il metodo scientifico nello studio delle modalità di caduta dei corpi pesanti nel vuoto.

Galileo Galilei utilizza il metodo scientifico nello studio delle modalità di caduta dei corpi pesanti nel vuoto. Galileo Galilei utilizza il metodo scientifico nello studio delle modalità di caduta dei corpi pesanti nel vuoto. All epoca di Galileo i principi scientifici aristotelici prevedevano che i corpi cadessero

Dettagli

Con questi dati, effettuando una regressione lineare con il metodo dei minimi quadrati, otteniamo:

Con questi dati, effettuando una regressione lineare con il metodo dei minimi quadrati, otteniamo: ESPERIMENTAZIONI DI FISICA I - Appello d esame del 1/09/019 Quesito A (possibilità di svolgerlo con l ausilio di strumenti informatici) Si vuole fare una verifica sperimentale del valore numerico di π

Dettagli

Dati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi:

Dati sperimentali Nella serie di 10 misurazioni di tempo effettuate, si sono ottenuti i seguenti valori espressi in secondi: ESPERIMENTO DI LABORATORIO DI FISICA MISURE DI TEMPO Obiettivo L obiettivo dell esperimento, oltre che familiarizzare con le misure di tempo, è quello di rivelare gli errori casuali, elaborare statisticamente

Dettagli

POLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017

POLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017 POLO SCIENTIFICO TECNICO PROFESSIONALE E.FERMI-G.GIORGI - LUCCA A.S. 2016/2017 INDICAZIONI PER IL RECUPERO DELLE LACUNE PER STUDENTI IN CASO DI GIUDIZIO SOSPESO CLASSI 1D, 1E, 1G. DISCIPLINA TECNOLOGIE

Dettagli

Analisi statistica delle incertezze casuali. Dott. Claudio Verona

Analisi statistica delle incertezze casuali. Dott. Claudio Verona Analisi statistica delle incertezze casuali Dott. Claudio Verona Errori casuali Errori casuali e sistematici Un errore si dice casuale se viene commesso per semplice casualità (esso può essere trattato

Dettagli

Compiti estivi per coloro che non hanno l insufficienza nella materia. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX

Compiti estivi per coloro che non hanno l insufficienza nella materia. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX ISO 9001 CERTIFIED ORGANISATION ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE MINISTERO dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Alberto Dalla Chiesa 1018 Sesto Calende

Dettagli

Lavoro estivo per studenti con giudizio sospeso. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX

Lavoro estivo per studenti con giudizio sospeso. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX ISO 9001 CERTIFIED ORGANISATION ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE MINISTERO dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Alberto Dalla Chiesa 1018 Sesto Calende

Dettagli

5 DETERMINAZIONE DELL'INCERTEZZA TIPO COMPOSTA Grandezze d'ingresso incorrelate Grandezze d'ingresso correlate...

5 DETERMINAZIONE DELL'INCERTEZZA TIPO COMPOSTA Grandezze d'ingresso incorrelate Grandezze d'ingresso correlate... INDICE PREMESSA 1 0 INTRODUZIONE 3 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 4 DEFINIZIONI 5.1 Termini metrologici generali... 5. Il termine "incertezza"... 6.3 Termini specifici della presente Guida... 6 3 CONCETTI

Dettagli

Caratteristiche V-I di un elemento ohmico e del filamento di una lampadina

Caratteristiche V-I di un elemento ohmico e del filamento di una lampadina U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i U d i n e - Facoltà di Ingegneria Laboratorio di Fisica Generale 2 1 Caratteristiche V-I: Caratteristiche V-I di un elemento ohmico e del filamento di una lampadina

Dettagli

UNIVERSITÀ DEL SALENTO

UNIVERSITÀ DEL SALENTO UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DEL PERIODO DI OSCILLAZIONE DI UN PENDOLO SEMPLICE E STIMA DEL VALORE DI g Scopo dell esperienza

Dettagli

Note su esperienza di misura della densita di un solido

Note su esperienza di misura della densita di un solido Note su esperienza di misura della densita di un solido 1 Distribuzione di GAUSS Distribuzione Piatta D P(entro ± s G ) = 68% 2 Parallelepipedo Spigoli: a, b, c Volume = V = a b c Massa = M Densità = r

Dettagli

Il Tempo - tic-tic lo scandire del tempo nelle gocce d acqua

Il Tempo - tic-tic lo scandire del tempo nelle gocce d acqua Il Tempo - tic-tic lo scandire del tempo nelle gocce d acqua Percorso integrato 1 biennio scuola secondaria di secondo grado ITIS Giovanni XXIII Roma A cura di Sabrina Di Lernia Esperti: Mauro Casalboni

Dettagli

INDAGINI SU STRUTTURE LIGNEE. VILLA xxxxxxxxxxx. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Prove n /TV febbraio 2009

INDAGINI SU STRUTTURE LIGNEE. VILLA xxxxxxxxxxx. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Prove n /TV febbraio 2009 INDAGINI SU STRUTTURE LIGNEE VILLA xxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Prove n 2105-06/TV 17-18-24 febbraio 2009 Committente : xxxxxxxxxxxxxxxxx Tecnico incaricato : xxxxxxxxxxxxxxxxx Relatore : ing. Thomas

Dettagli

Laboratorio su lattine ottimali Massimo Tarallo Università degli Studi di Milano

Laboratorio su lattine ottimali Massimo Tarallo Università degli Studi di Milano Laboratorio su lattine ottimali Massimo Tarallo Università degli Studi di Milano Cominciare con ottimo = minor materiale materiale omogeneo: costo materiale proporzionale a superficie variabili che definiscono

Dettagli

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO

TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO TAVOLA DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI ISTITUTO disciplina classe indirizzo ore settimanali MATEMATICA APPLICATA 3 a R.I.M. S.I.A. A.F.M. 3 Libro di testo: Autori: Gambotto-Consolini-Manzone Titolo:

Dettagli

Riduzione scarti processo di produzione di un componente in materiale termoplastico tramite metodologia DMAIC

Riduzione scarti processo di produzione di un componente in materiale termoplastico tramite metodologia DMAIC Riduzione scarti processo di produzione di un componente in materiale termoplastico tramite metodologia DMAIC www.cesap.com 1 Define Measure Analyze Improve Control PROJECT CHARTER Titolo del Progetto:

Dettagli

INDICE PARTE METODOLOGICA

INDICE PARTE METODOLOGICA INDICE PARTE METODOLOGICA 1. Il processo di ricerca 1.1.Individuazione di un problema e formulazione delle ipotesi 1.2.Individuazione e definizione operativa delle variabili 1.2.1. Le variabili definite

Dettagli

Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1)

Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Misure di velocità con la guidovia a cuscino d aria (1) Obiettivo: Riprodurre un moto con velocità costante utilizzando la guidovia a cuscino d aria. Ricavare la tabella oraria e il grafico orario (grafico

Dettagli

Disegnare la scala di lettura del cilindro graduato da 250 ml.

Disegnare la scala di lettura del cilindro graduato da 250 ml. Disegnare la scala di lettura del cilindro graduato da ml. D: Lo zero della scala e le prime tacche non sono segnate sul cilindro graduato, perche? R: Si cerca di non misurare nelle prime 0 divisioni,

Dettagli

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona

Metodo dei Minimi Quadrati. Dott. Claudio Verona Metodo dei Minimi Quadrati Dott. Claudio Verona E in generale interessante studiare l andamento di una variabile in funzione di un altra e capire se c è una funzione matematica che le lega. Viceversa è

Dettagli

Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria

Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Verifica della conservazione dell energia meccanica mediante rotaia a cuscino d aria Lo scopo dell esperimento L esperimento serve a verificare il principio di conservazione dell energia meccanica, secondo

Dettagli

Analisi statistica delle incertezze casuali. Dott. Claudio Verona

Analisi statistica delle incertezze casuali. Dott. Claudio Verona Analisi statistica delle incertezze casuali Dott. Claudio Verona Analisi statistica delle incertezza casuali Le misure ottenute con strumenti di misura, come detto, sono inevitabilmente affette da errori.

Dettagli

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:

Dettagli

Liceo Scientifico Severi Salerno

Liceo Scientifico Severi Salerno Liceo Scientifico Severi Salerno VERIFICA SCRITTA MATEMATICA Docente: Pappalardo Vincenzo Data: 20/10/2018 Classe: IV D 1. Risolvere le seguenti equazioni e disequazioni esponenziali: 3 2 x 5 4 x 1 = 20

Dettagli

PIANO DI LAVORO CALCOLO DELLE PROBABILITA, STATISTICA E RICERCA OPERATIVA. Classe quinta specializzazione Informatica Anno scolastico

PIANO DI LAVORO CALCOLO DELLE PROBABILITA, STATISTICA E RICERCA OPERATIVA. Classe quinta specializzazione Informatica Anno scolastico PIANO DI LAVORO CALCOLO DELLE PROBABILITA, STATISTICA E RICERCA OPERATIVA Classe quinta specializzazione Informatica Anno scolastico 2013-2014 CONOSCENZE - strumenti di calcolo - dei principi e delle leggi

Dettagli

Verifica del principio di Archimede Relazione dell esperimento

Verifica del principio di Archimede Relazione dell esperimento Verifica del principio di Archimede Relazione dell esperimento È stato effettuato un esperimento per far comprendere e dimostrare il principio di Archimede, ma soprattutto che il valore della spinta non

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO

CORSO DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI FISICA CORSO DI PERFEZIONAMENTO PERCORSI DIDATTICI DI FISICA E MATEMATICA: MODELLI, VERIFICHE SPERIMENTALI, STATISTICA ATOMI E CARICA ELETTRICA: PROPOSTA

Dettagli

MODULO N. 1 - Grandezze fisiche, misure e relazioni

MODULO N. 1 - Grandezze fisiche, misure e relazioni IIS Einstein Piove di sacco (PD) CLASSE: Prima A.S. 2015-2016 Materia: FISICA e LABORATORIO PROGRAMMA PREVENTIVO DOCENTE di Fisica: Roberto Donolato DOCENTE di Laboratorio di Fisica: Alberto Manfrin MODULO

Dettagli

LABORATORIO DI FISICA

LABORATORIO DI FISICA [Prof. Giovanni Mettivier] LABORATORIO DI FISICA Università degli Studi di Napoli Federico II La relazione di laboratorio Introduzione La stesura della relazione di laboratorio serve a sintetizzare i contenuti

Dettagli

Scopo dell esperienza è la misura di resistenze incognite, meglio se di valore elevato, tramite un circuito RC nella fase di scarica del condensatore.

Scopo dell esperienza è la misura di resistenze incognite, meglio se di valore elevato, tramite un circuito RC nella fase di scarica del condensatore. !" Scopo dell esperienza è la misura di resistenze incognite, meglio se di valore elevato, tramite un circuito RC nella fase di scarica del condensatore. #" Il problema della misura di una resistenza può

Dettagli

MATEMATICA E FISICA. CLASSE III B Sci. Presentazione del corso. A.S. 2015/16 Prof. Carlo Anselmi

MATEMATICA E FISICA. CLASSE III B Sci. Presentazione del corso. A.S. 2015/16 Prof. Carlo Anselmi MATEMATICA E FISICA CLASSE III B Sci Presentazione del corso A.S. 2015/16 Prof. Carlo Anselmi Obiettivi generali: a) formazione di un adeguato bagaglio di conoscenze specifiche di ciascuna materia b) capacità

Dettagli

Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica. Lezione 2. Misura della materia

Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica. Lezione 2. Misura della materia Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica Lezione 2 Misura della materia Dott.ssa Lorenza Marvelli Dipartimento di Scienze Chimiche e Farmaceutiche Laboratorio di Chimica Generale ed Inorganica UniFe

Dettagli

Matematica e statistica 31 gennaio 2011

Matematica e statistica 31 gennaio 2011 Matematica e statistica 31 gennaio 2011 Compito A Cognome e nome Matricola Parte I Misurando in modo approssimato due quantità x e y si ottengono i seguenti valori: 2.98

Dettagli

TI STIMO. Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ A Insegnante: Silvia Venturini

TI STIMO. Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ A Insegnante: Silvia Venturini TI STIMO Scuola secondaria di I grado di Incisa - Classe 1^ A Insegnante: Silvia Venturini A. S. 2017-2018 Obiettivi di apprendimento Capire il significato di grandezza e di misurare Distinguere tra grandezza

Dettagli

Prova del 30/08/2017 Turno n 1 dalle ore alle ore sono convocati, alle ore 11.15, i seguenti candidati:

Prova del 30/08/2017 Turno n 1 dalle ore alle ore sono convocati, alle ore 11.15, i seguenti candidati: VERBALE DI COMMISSIONE D ESAME N 20 In data 29 agosto alle ore 11,00 presso i locali del Liceo Scientifico Linguistico Statale A. M. De Carlo di Giugliano in Campania si è riunita la Commissione d esame

Dettagli

MISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE

MISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE MISURA DELLA DENSITA DI SOLIDI OMOGENEI DI FORMA REGOLARE Esperienza di laboratorio di Fisica n 1 GRUPPO n 1 Umberto La Mantia Loredana Alicata Alessio Ilari Alessia La Barbiera Andrea Gambino 0/11/017

Dettagli

PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO. Liceo Scientifico

PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO. Liceo Scientifico PROGRAMMAZIONE FISICA PRIMO BIENNIO Liceo Scientifico Corsi Tradizionali Corsi Scienze Applicate Anno scolastico 2018-2019 Programmazione di Fisica Primo Biennio pag. 2 / 6 FISICA - PRIMO BIENNIO FINALITÀ

Dettagli

STATISTICA CORSO BASE. Prova scritta del Tempo: 2 ore Cognome e Nome:... Matricola:...

STATISTICA CORSO BASE. Prova scritta del Tempo: 2 ore Cognome e Nome:... Matricola:... STATISTICA CORSO BASE. Prova scritta del 4-6-2013. Tempo: 2 ore Cognome e Nome:.............................. Matricola:.............................. Attenzione: Prima di affrontare la prova si consiglia

Dettagli

PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e OSB PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV)

PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e OSB PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV) PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e OSB PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV) Prova n 2530/TV: Eseguita in data 16 settembre 2010 Committente : Polifar S.r.l.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (triennio)

PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (triennio) Pagina 1 di 11 a. s. 2016-2017 Indirizzo Linguistico DOCENTE Andrea Loiero Classe: 4M Materia d insegnamento : Matematica PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALE (triennio) Pagina 2 di 11 1. SITUAZIONE DELLA CLASSE

Dettagli

! XII!Edizione!ScienzAfirenze! Firenze,!16!!17!aprile!2015,!Polo!delle!Scienze!Sociali!dell Università!di!Firenze!! LA!LUCE!

! XII!Edizione!ScienzAfirenze! Firenze,!16!!17!aprile!2015,!Polo!delle!Scienze!Sociali!dell Università!di!Firenze!! LA!LUCE! XIIEdizioneScienzAfirenze Firenze,16 17aprile2015,PolodelleScienzeSocialidell UniversitàdiFirenze LALUCE MEZZODISTUDIOEOGGETTOD INDAGINE Ladimensionesperimentalenellostudiodellescienze SECONDOCLASSIFICATOSEZIONEBIENNIO

Dettagli

PROGRAMMI SVOLTI 2014/2015 (Docente: PAGLIARIN Andrea)

PROGRAMMI SVOLTI 2014/2015 (Docente: PAGLIARIN Andrea) PROGRAMMI SVOLTI 2014/2015 (Docente: PAGLIARIN Andrea) CLASSE II A (Indirizzo Economico - Sociale) Libri di testo M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi Matematica.verde multimediale 1 Zanichelli M. Bergamini,

Dettagli

Misurare! e poi? Breve digressione sul senso e l utilità del misurare

Misurare! e poi? Breve digressione sul senso e l utilità del misurare Misurare! e poi? Breve digressione sul senso e l utilità del misurare Misurare La misura di una grandezza avviene attraverso il confronto con una grandezza omogenea (dello stesso tipo) che viene presa

Dettagli

Programma svolto di matematica. a.s I.I.S. via Silvestri 301 sezione associata Malpighi. classe IV B

Programma svolto di matematica. a.s I.I.S. via Silvestri 301 sezione associata Malpighi. classe IV B Programma svolto di matematica a.s. 2017-18 I.I.S. via Silvestri 301 sezione associata Malpighi classe IV B Ripasso del III anno: elementi di geometria analitica, grafico di funzioni (retta, parabola,

Dettagli

PNI 2005 QUESITO 1

PNI 2005 QUESITO 1 www.matefilia.it PNI 2005 QUESITO 1 Consideriamo il lato AB del decagono regolare inscritto nella circonferenza e indichiamo con AC la bisettrice dell angolo alla base A. Essendo l angolo in O di 36 (360

Dettagli

REGISTRO DELLE LEZIONI

REGISTRO DELLE LEZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI GENOVA Dipartimento di Matematica Corsi di laurea in Matematica Statistica Matematica e Trattamento Informatico dei Dati REGISTRO DELLE LEZIONI dell INSEGNAMENTO o MODULO UFFICIALE

Dettagli

SCIENTIFICA 1. Prova di Matematica e Statistica

SCIENTIFICA 1. Prova di Matematica e Statistica Area: SCIENTIFICA La Prova dell area Scientifica è stata articolata in sei prove: prova scritta di Matematica e Statistica; prova di Fisica con misurazioni ed elaborazione dati e cruciverba matematico;

Dettagli

Misura del momento di inerzia

Misura del momento di inerzia Misura del momento di inerzia Consigli generali La relazione dovrà contenere una breve trattazione teorica sul concetto di momento angolare, di momento di inerzia e sul principio fondamentale della dinamica

Dettagli

ACQUISIZIONE DI 100 GATEs da 1 s à 1671 eventi

ACQUISIZIONE DI 100 GATEs da 1 s à 1671 eventi ACQUISIZIONE DI 00 GATEs da s à 67 eventi Gates: 00 Counts mean: 6,7 Counts std: 4, r = (6,7 +/- 0,4) Hz 0 GATE à fra e conteggi DISTRIBUZIONE ESPONENZIALE (tempi di arrivo) un fenomeno si presenta con

Dettagli

Incertezza sperimentale e cifre significative

Incertezza sperimentale e cifre significative Incertezza sperimentale e cifre significative q La fisica è una scienza sperimentale e le misure e l incertezza con cui vengono effettuate sono il fulcro di ogni esperimento. q Le misure possono essere

Dettagli

PROGRAMMI SVOLTI 2015/2016 (Docente: PAGLIARIN Andrea) CLASSE III A (Indirizzo Economico - Sociale)

PROGRAMMI SVOLTI 2015/2016 (Docente: PAGLIARIN Andrea) CLASSE III A (Indirizzo Economico - Sociale) PROGRAMMI SVOLTI 2015/2016 (Docente: PAGLIARIN Andrea) CLASSE III A (Indirizzo Economico - Sociale) Capitolo 1 La divisione fra polinomi e la scomposizione in fattori 1. La divisione fra polinomi 2. La

Dettagli

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 1^B S DISCIPLINA FISICA DOCENTE PROF. FAGGIAN GIULIANA PROGRAMMA DI FISICA

ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 1^B S DISCIPLINA FISICA DOCENTE PROF. FAGGIAN GIULIANA PROGRAMMA DI FISICA CLASSE 1^B S DISCIPLINA FISICA PROGRAMMA DI FISICA Le grandezze fisiche: grandezze fondamentali e derivate, la misura delle grandezze e il sistema di misura, i sistemi M.K.S., C.G.S. e il S.I., le potenze

Dettagli

Analisi dei dati con DataMatrix/Editor

Analisi dei dati con DataMatrix/Editor Analisi dei dati con DataMatrix/Editor Il documento è tratto da : Fisica on-line con la TI-92 e il CBL: CIUITO, CARICA E SCARICA DI UN CONDENSATORE, 4/10/98 versione definitiva scheda a cura di Ottavia

Dettagli

Questo è un esempio di relazione di laboratorio

Questo è un esempio di relazione di laboratorio Questo è un esempio di relazione di laboratorio RELATORE: prof. Paolo Gini STUDIO DELLA LEGGE GENERALE DELLA DINAMICA Obiettivi L obiettivo di questo esperimento è la verifica della validità della Legge

Dettagli

Programma svolto di Matematica classe 4F a.s Prof. Giacomo Di Iorio

Programma svolto di Matematica classe 4F a.s Prof. Giacomo Di Iorio Programma svolto di Matematica classe 4F a.s. 2018-19 Prof. Giacomo Di Iorio Studio individuale e di ricapitolazione Funzione esponenziale: proprietà. Equazioni esponenziali Disequazioni esponenziali.

Dettagli

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso

3) In una distribuzione di frequenza si può ottenere più di una moda Vero Falso CLM C Verifica in itinere statistica medica 13-01-2014 1) Indicate a quale categoria (Qualitativa, qualitativa ordinabile, quantitativa discreta, quantitativa continua) appartengono le seguenti variabili:

Dettagli

PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e CLS PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV)

PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e CLS PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV) PROVA DI VERIFICA ELEMENTO MODULARE IN LEGNO e CLS PRESSO LO STABILIMENTO POLICASE S.r.l VIA IV NOVEMBRE ZERO BRANCO (TV) Prova n 2530/TV: Eseguita in data 03 dicembre 2010 Committente : Polifar S.r.l.

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA CLASSI QUARTE

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA CLASSI QUARTE PROGRAMMAZIONE MATEMATICA CLASSI QUARTE CONTENUTI ED OBIETTIVI La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo Scientifico e specifica il percorso per la classe

Dettagli

Elementi. Statistica. Masterclass - Frascati 27/2/2013 Elementi di statistica Marco Dreucci

Elementi. Statistica. Masterclass - Frascati 27/2/2013 Elementi di statistica Marco Dreucci Elementi di Statistica 1 Fisica Alte Energie : di cosa si occupa? 2 Variabili aleatorie e distribuzioni 3 Fit ai dati sperimentali 4 Tre esempi completi 1 Fisica Alte Energie Di cosa si occupa? Spiega

Dettagli

Esistono vari tipi di fenomeni naturali che sono retti da leggi di decadimento che soddisfano a un equazione differenziale del tipo:

Esistono vari tipi di fenomeni naturali che sono retti da leggi di decadimento che soddisfano a un equazione differenziale del tipo: Lezioni di Matematica Leggi di decadimento esponenziale Prof. Ettore Limoli Premessa Esistono vari tipi di fenomeni naturali che sono retti da leggi di decadimento che soddisfano a un equazione differenziale

Dettagli

GRUPPO DELLA CLASSE 1 AT

GRUPPO DELLA CLASSE 1 AT GRUPPO DELLA CLASSE 1 AT IL DISPOSITIVO CHE PRESENTIAMO LA BILANCIA ENIGMATICA: una particolare bilancia a bracci Il principio della LEVA viene comunemente utilizzato nelle bilance a bracci per la determinazione

Dettagli

LEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata.

LEGGE DI HOOKE. Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. LEGGE DI HOOKE Obiettivi: 1. Calcolare in che modo varia l allungamento di una molla elicoidale in funzione della massa applicata. 2. Individuare la costante di rigidità della molla k. 3. Applicare ai

Dettagli

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA SECONDO BIENNIO CLASSI QUARTE

PROGRAMMAZIONE MATEMATICA SECONDO BIENNIO CLASSI QUARTE PROGRAMMAZIONE MATEMATICA SECONDO BIENNIO CLASSI QUARTE La seguente programmazione parte dalle indicazioni nazionali ministeriali per il nuovo Liceo Scientifico e specifica il percorso per la classe quarta.

Dettagli

QUESITO 1 QUESITO 2. La somma di due numeri è s; determinate i due numeri in modo che la somma dei loro cubi sia minima.

QUESITO 1 QUESITO 2. La somma di due numeri è s; determinate i due numeri in modo che la somma dei loro cubi sia minima. www.matefilia.it Scuole italiane all estero (Calendario australe) 2006 QUESITO 1 Si vogliono colorare, con colori diversi, le facce di un tetraedro e le facce di un cubo. In quanti modi ciò è possibile

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Corso di Laurea Specialistica in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE SINTESI DELL ELABORATO DI LAUREA

Dettagli

Marta Marcantonini. Telefono: 075/

Marta Marcantonini. Telefono: 075/ Marta Marcantonini CORSO di FISICA anno accademico 2014-2015 1 lezione Telefono: 075/5783233 marta.marcantonini@gmail.com Che cos è la Fisica? La Fisica studia i fenomeni naturali e cerca di comprenderli

Dettagli

Programma Didattico Annuale

Programma Didattico Annuale LICEO STATALE SCIENTIFICO - LINGUISTICO - CLASSICO GALILEO GALILEI - LEGNANO PdQ - 7.06 Ediz.: 1 Rev.: 0 Data 02/09/05 Alleg.: D01 PROG. M2 PROCEDURA della QUALITA' Programma Didattico Annuale Anno Scolastico

Dettagli

Che cos è la fisica?

Che cos è la fisica? Che cos è la fisica? La fisica è una scienza che osserva il mondo che ci circonda, tenta di comprendere i fenomeni naturali e ricerca le leggi matematiche generali che li governano. Broggi: Lezione di

Dettagli

Programmazione annuale A.S. 2016/17

Programmazione annuale A.S. 2016/17 ! Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Via Domizia Lucilla Programmazione annuale A.S. 2016/17 Mod. 7.1.A

Dettagli

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LIC CITIFIC TATAL Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGTA (MI) - MIUR: MIP25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 ito: www.liceobramante.gov.it

Dettagli

MODULO 1: EQUAZIONI E DISEQUAZIONI 15 ore 1 quadrimestre

MODULO 1: EQUAZIONI E DISEQUAZIONI 15 ore 1 quadrimestre MODULI CLASSE TERZA TEMA ALGEBRA MODULO 1: EQUAZIONI E DISEQUAZIONI 15 ore 1 quadrimestre COMPETENZE: utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico e algebrico, rappresentandole anche sotto

Dettagli

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LIC CITIFIC TATAL Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGTA (MI) - MIUR: MIP25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 ito: www.liceobramante.gov.it

Dettagli

Elaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica

Elaborazione dei dati sperimentali. Problemi di Fisica Problemi di Fisica Elaborazione dei dati sperimentali Nella seguente tabella riportiamo alcune regole per esprimere ualunue numero mediante una potenza di 0: 00000000 = 0 9 456789 = 45,6789 0 4 3, = 0,3

Dettagli

Ora prova a indagare!

Ora prova a indagare! Ora prova a indagare! Scienze della Terra Unità 3 Lezione 2 Indagine: la permeabilità del suolo. Obiettivo: verificare il diverso comportamento dell acqua a contatto con i differenti tipi di terreno, quali

Dettagli

Esame di Statistica del 14 dicembre 2007 (Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola

Esame di Statistica del 14 dicembre 2007 (Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola Esame di Statistica del dicembre 2007 (Corso di Laurea Triennale in Biotecnologie, Università degli Studi di Padova). Cognome Nome Matricola Es. Es. 2 Es. 3 Es. Somma Voto finale Attenzione: si consegnano

Dettagli

LICEO DELLE SCIENZE UMANE ARTISTICO G. Pascoli Bolzano Anno scolastico 2015/ 16 Prof. Pillitteri Stefano MATEMATICA PROGRAMMA SVOLTO NEL TRIMESTRE

LICEO DELLE SCIENZE UMANE ARTISTICO G. Pascoli Bolzano Anno scolastico 2015/ 16 Prof. Pillitteri Stefano MATEMATICA PROGRAMMA SVOLTO NEL TRIMESTRE CLASSE I D (indirizzo artistico) M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi Matematica.verde multimediale 1 Zanichelli Capitolo 1 I numeri naturali e i numeri interi 1. Che cosa sono i numeri naturali 2. Le

Dettagli

PIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016

PIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016 PIANO DI LAVORO a.s. 2015/2016 DOCENTE Lorenzo Galante DISCIPLINA Fisica CLASSE 1 SEZ A a) SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE Numero alunni 20 Clima educativo della classe (problematico, accettabile,

Dettagli

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE a.s Disciplina: MATEMATICA Prof. Adele Colombo Classe 4 E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE a.s Disciplina: MATEMATICA Prof. Adele Colombo Classe 4 E OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca LICEO SCIENTIFICO STATALE Donato Bramante Via Trieste, 70-20013 MAGENTA (MI) - MIUR: MIPS25000Q Tel.: +39 02 97290563/4/5 Fax: 02 97220275 Sito:

Dettagli

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE L. STURZO DI BAGHERIA PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA APPLICATA. PROF.

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE L. STURZO DI BAGHERIA PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA APPLICATA. PROF. ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE L. STURZO DI BAGHERIA PIANO DI LAVORO DI MATEMATICA APPLICATA. ANNO SCOLASTICO 2008/2009 CLASSE 3 SEZ. PROF. 1. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE. 2. INTERVENTI NECESSARI

Dettagli

Elementi. Statistica. Masterclass - Frascati 18/3/2015 Elementi di statistica Marco Dreucci

Elementi. Statistica. Masterclass - Frascati 18/3/2015 Elementi di statistica Marco Dreucci Elementi di Statistica 1 Fisica Alte Energie : di cosa si occupa? 2 Variabili aleatorie e distribuzioni 3 Fit ai dati sperimentali 4 Tre esempi completi 1 Fisica Alte Energie : di cosa si occupa? 2 Variabili

Dettagli

IL FATTORE DI BOLTZMANN ATTRAVERSO ESPERIMENTI E SIMULAZIONI

IL FATTORE DI BOLTZMANN ATTRAVERSO ESPERIMENTI E SIMULAZIONI University of Palermo Physics Education Research Group IL FATTORE DI BOLTZMANN ATTRAVERSO ESPERIMENTI E SIMULAZIONI Onofrio R. Battaglia,, R. M. Sperandeo Mineo GRIAF (Gruppo di Ricerca sull Insegnamento/Apprendimento

Dettagli

Costruzione di una griglia per la valutazione di una attività di laboratorio

Costruzione di una griglia per la valutazione di una attività di laboratorio Costruzione di una griglia per la valutazione di una attività di laboratorio Prof. Dennis Luigi Censi Corso residenziale Della luce e del suono Idro, 29 agosto - 3 settembre 2005 Programma di lavoro 30

Dettagli