- S O G E S I D S.p.A. - A.T.O. N.3 VALLE PELIGNA ALTO SANGRO INDICE 1. PREMESSA... 2

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1 INDICE 1. PREMESSA MAPPATURA DELLE RETI IDRICHE E DEGLI IMPIANTI LA MAPPATURA DELLE RETI IDRICHE Criteri di scelta del metodo e della strumentazione per la mappatura Localizzatore di condotte metalliche Metodo diretto o galvanico Metodo indiretto o induttivo Localizzazione tubazioni non metalliche: Il radar GPR (Ground Probing Radar) Programmazione delle attività di mappatura delle reti CONTROLLO DELLE PERDITE LE METODOLOGIE PER LA DISTRETTUALIZZAZIONE E LA SETTORIALIZZAZIONE DELLE RETI IDRICHE GLI STRUMENTI DI MISURA DELLA PORTATA LA RICERCA DELLE PERDITE IDRICHE: I BILANCI IDRICI ED I METODI ACUSTICI PROPOSTA DI INTERVENTO AZIONI DA INTRAPRENDERE RISULTATI ATTESI Manutenzione programmata STIMA DEI COSTI Pagina 1 di 24

2 1. PREMESSA Nell Ambito Territoriale n.3 Peligno- Alto Sangro è stata di recente svolta la ricognizione delle infrastrutture idriche con indagini mirate alla conoscenza degli aspetti amministrativi-organizzativi dei Gestori, dei parametri e caratteristiche fondamentali delle opere in esercizio nonché delle portate e dei volumi addotti ai singoli centri abitati. Dalla relazione generale, e dagli elaborati alla stessa allegati, si evince, con sufficiente chiarezza, lo stato quali-quantitativo del S.I.I. Fra gli aspetti di rilievo emergono la frammentazione della gestione e la rilevanza delle perdite presenti nelle reti di distribuzione idrica. L alto numero dei Gestori, a volte di modeste dimensioni, è stato di ostacolo per il reperimento dei disegni rappresentativi delle opere in esercizio, per cui spesso per caratterizzare le infrastrutture si è proceduto con interviste agli addetti alla gestione, procedura questa non sufficiente a coprire tutti gli aspetti di dettaglio. La rilevanza delle perdite generalmente riscontrate è da attribuire, come nella generalità dei casi, sia alle perdite fisiche dalle tubazioni e sia alle perdite amministrative (deficienza dei contatori, sfiori nei serbatoi, consumi abusivi, consumi edifici pubblici, ecc.). Per approfondire la conoscenza del patrimonio relativo alle reti di distribuzione idrica e per caratterizzare le perdite, si rende necessario effettuare ulteriori indagini in campo, e precisamente la mappatura di dettaglio e la ricerca delle perdite. Dette attività sono parte integrante di un sistema organizzativo della gestione del S.I.I. generalmente definito Sistema Informativo, per cui i lavori che si andranno a svolgere costituiranno i primi passi per l implementazione di una moderna forma gestionale. Riportiamo di seguito alcune brevi considerazioni sulla mappatura delle reti idriche e dei relativi impianti, nonché sulla individuazione delle perdite, al solo fine di Pagina 2 di 24

3 illustrare le problematiche, rinviando alla fase operativa la stesura del capitolato tecnico prestazionale con le specifiche di dettaglio. Le risorse economiche che si renderanno disponibili di volta in volta saranno di base per effettuare le scelte operative. Poiché si può prevedere fin da ora che durante le operazioni in campo si renderà necessario provvedere alla riparazione e/o sostituzione delle apparecchiature idrauliche ed alla installazione dei misuratori di portata e si renderà opportuno intervenire con i lavori per riparare alcune fra le più significative perdite, si ritiene che una parte delle risorse economiche oggi disponibili debba essere destinata a tali attività. Pagina 3 di 24

4 2. MAPPATURA DELLE RETI IDRICHE E DEGLI IMPIANTI 2.1. La mappatura delle reti idriche Quando si esamina una rete di distribuzione idrica, la prima difficoltà alla quale si va incontro è generalmente la mancanza di una adeguata mappatura che permetta di conoscere non solo l'esatta posizione delle tubazioni nel contesto urbano, ma anche i diametri delle condotte, i loro materiali, le modalità di posa, le caratteristiche costruttive dei giunti, la localizzazione degli organi di sezionamento e delle prese per le utenze. Appare evidente come, in questo modo, gli interventi di manutenzione, di individuazione delle perdite e di riparazione avvengano con difficoltà. Ad una mappatura di tipo cartaceo, è preferibile quella computerizzata per la facilità con la quale si possono estrarre mappe nella scala adeguata alle varie esigenze, e per la comodità di inserire una notevole mole di informazioni su tutte le caratteristiche della rete tenendola così sempre aggiornata. Per la localizzazione delle condotte interrate la tecnologia fornisce diverse metodologie da scegliersi a seconda dei materiali delle condotte e delle caratteristiche specifiche delle reti. La strumentazione per la localizzazione si distingue a seconda che i tubi interrati siano metallici (acciaio, ghisa) o non metallici (PEAD, PVC, fibrocemento, etc.) Criteri di scelta del metodo e della strumentazione per la mappatura Non è possibile definire a priori un metodo ed una specifica strumentazione che rispondano ad ogni esigenza su tutta la casistica relativa alla mappatura. La soluzione potrà essere definita in funzione delle caratteristiche della rete idrica da mappare. Si riportano nel seguito i criteri di scelta che si consigliano per individuare il metodo e la strumentazione più idonea. Pagina 4 di 24

5 Nel caso di reti idriche costituite da condotte metalliche si utilizzerà il localizzatore di condotte metalliche che consente una buona precisione nella localizzazione planimetrica ed altimetrica. Nel caso di reti idriche costituite prevalentemente da condotte di materiale non metallico potrà essere utilizzato il georadar che è idoneo anche per rilevare le sezioni trasversali del sottosuolo e per individuare il percorso di tutti i sottoservizi presenti. L attività di mappatura sarà accompagnata da un attività di rilievo speditivo dell ubicazione dei pozzetti ispezionabili e dei chiusini. Sarà posta particolare attenzione nel tenere conto che nel sottosuolo urbano sono presenti anche altri tipi di servizi interrati (tubazioni gas, cavi elettrici, cavi telefonici, etc.) di materiale magari analogo a quello del tubo cercato. Nel seguito sono descritti strumenti e metodi che potranno essere usati a seconda delle caratteristiche della rete idrica da mappare Localizzatore di condotte metalliche Lo strumento localizza elettronicamente con precisione la posizione e la profondità dei tubi metallici. Le due parti principali del localizzatore sono rappresentate dal trasmettitore di frequenze e dal ricevitore. Lo strumento che si utilizzerà è costituito da: trasmettitore di frequenze; ricevitore; sonda magnetica; picchetto elettrodo per la messa a terra; cuffia. m. Lo strumento permette di localizzare tubazioni sino alla profondità di circa 4,50 Pagina 5 di 24

6 Due sono i metodi utilizzabili per la localizzazione: diretto e ad induzione Metodo diretto o galvanico Questo metodo potrà essere utilizzato quando si verificherà la presenza di altri servizi a rete posti parallelamente alla condotta che si vuole localizzare. Per identificarla correttamente è necessario creare un contatto fisico con la tubazione da rilevare (ad esempio collegando i cavi del trasmettitore su idranti, saracinesche ed altri contatti diretti). Il circuito di energizzazione viene chiuso mediante l altro morsetto del trasmettitore che viene connesso al picchetto elettrodo per la messa a terra. L operatore si muove lungo il tracciato della condotta in base all intensità del segnale ricevuto dall antenna differenziale e percepito mediante le cuffie. In un numero discreto di punti, posta a terra l antenna telescopica, legge la profondità della tubazione al di sopra della quale si sta muovendo. Si possono localizzare, in funzione della conducibilità della condotta, della potenza del trasmettitore, e del numero delle diramazioni, tratti lunghi fino a qualche centinaio di metri Metodo indiretto o induttivo Questo secondo metodo non richiede il contatto fisico con la condotta e quindi sarà utilizzato quando la condotta non è accessibile. Il trasmettitore viene posizionato in un punto fisso sopra la tubazione, e tramite un sistema di bobine produce un campo magnetico che induce nella condotta metallica una frequenza rivelatrice. Tale frequenza viene captata dall operatore che, dotato di un'antenna per la ricezione del segnale, percorre la strada. Pagina 6 di 24

7 Le operazioni condotte dall operatore mobile sono le stesse descritte in precedenza. Il metodo descritto è più pratico per la ricerca delle tubazioni interrate, in quanto non necessita di alcun collegamento fisico con la condotta, ma tuttavia presenta dei limiti quando si trovano delle tubazioni attigue o frapposte oppure altri servizi paralleli alla condotta da localizzare. In tali casi può accadere che le frequenze vengano indotte contemporaneamente anche in altre tubazioni o cavi metallici meno profondi che possiedono una migliore conduttività. Pertanto è sempre opportuno posizionare il trasmettitore in un particolare punto che possa garantire una trasmissione selettiva del segnale Localizzazione tubazioni non metalliche: Il radar GPR (Ground Probing Radar) Lo strumento che potrà essere usato per la localizzazione delle condotte non metalliche è del tipo georadar. Il radar GPR (Ground Probing Radar) consente di rivelare in modo non invasivo la presenza e la posizione di oggetti sepolti utilizzando il fenomeno di riflessione delle onde elettromagnetiche. Il sistema è caratterizzato da un array di antenne che garantisce la possibilità di differenziare la polarizzazione e la frequenza di trasmissione, consentendo un livello di prestazioni non permesso da altre apparecchiature (97% degli obiettivi individuabili entro i primi 3 metri). In virtù di questo si ottiene una visione tridimensionale del sottosuolo che consente la rilevazione e l analisi di corpi e strutture sepolti ed in particolare delle condotte della rete idrica. Tramite il radar (GPR) è possibile eseguire scansioni trasversali a distanza l una dall altra tale da permettere di ricostruire adeguatamente il tracciato planimetrico unendo i punti relativi alla giacitura delle condotte in ciascuna sezione. Pagina 7 di 24

8 Programmazione delle attività di mappatura delle reti Lo svolgimento dell'attività di rilievo delle reti si articolerà in quattro fasi: la prima fase prevede l'acquisizione delle informazioni, disponibili presso l Amministrazione, sulle reti idriche (attività pressochè svolta in fase di ricognizione); la seconda fase prevede la definizione di un programma operativo dei rilievi in campo; la terza fase prevede il rilievo sistematico in campo delle condotte, dei manufatti e delle loro caratteristiche; la quarta fase prevede l'organizzazione dei dati da inserire nel S.I.T.. Alla citate fasi seguiranno la produzione della cartografia specifica e l analisi di ingegneria per le verifiche idrauliche delle reti. Pagina 8 di 24

9 3. CONTROLLO DELLE PERDITE La legge 5 gennaio 1994, n. 36, recante Disposizioni in materia di risorse idriche, prevede all art. 5, comma 2, l adozione di un regolamento per la definizione dei criteri e del metodo in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti. Il regolamento, emanato con decreto 8 gennaio 1997, n. 99 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 18 aprile 1997, serie generale n. 90. In particolare il monitoraggio previsto dal decreto consiste nella effettuazione di bilanci idrici, sia sul complesso degli impianti (impianti di produzione, di trasporto primario, di trasporto secondario, di distribuzione) sia su porzioni di questi, in relazione a prefissati periodi di tempo. Tali bilanci sono basati sulla misura delle portate integrate in un determinato periodo di tempo e sulla stima delle portate non misurabili (per esempio fontane pubbliche, idranti antincendio, ecc.). Affinché sia possibile effettuare i bilanci, è opportuno provvedere ai necessari adeguamenti dell acquedotto in modo da facilitare le misure di portata in ingresso e in uscita. Per rendere più puntuale la conoscenza delle perdite si rende necessario infittire la misura delle portate e pertanto nasce l esigenza di suddividere la rete in distretti da poter isolare e, successivamente, monitorare. In dipendenza dell esito dei bilanci, il gestore procederà ad una appropriata e specifica campagna di ricerca delle perdite per provvedere alle necessarie riparazioni. Nel decreto è definito l obbligo per il gestore di trasmettere annualmente al Ministero dei Lavori Pubblici - Osservatorio dei servizi idrici, entro il mese di febbraio, appositi rapporti indicanti i dati sui volumi d acqua degli impianti di acquedotto, nonché il valore dei parametri di valutazione delle perdite. Pagina 9 di 24

10 3.1 Le metodologie per la distrettualizzazione e la settorializzazione delle reti idriche Sulla base del suddetto decreto, il monitoraggio permanente delle reti idriche ricadenti nell ATO n.3 potrà essere effettuato con i criteri della distrettualizzazionesettorializzazione. La progettazione e la realizzazione dei distretti e dei settori verrà effettuata sia sulle reti principali sia sulle reti secondarie. Quando le reti idriche di distribuzione sono costituite da reti ad albero non si applicheranno i concetti di distretto/settore, ma il monitoraggio delle reti si effettuerà installando nei punti fondamentali della rete (nodo di testata della direttrice principale, nodo di testata delle diramazioni di una certa importanza) misuratori di portata e di pressione. Nelle reti ad albero l installazione dei misuratori di pressione in punti strategici della rete, consentirà una più agevole individuazione delle zone di probabile perdita fisica. Nelle reti magliate i distretti verranno realizzati isolando porzioni di rete di distribuzione, nelle quali si installerà un sistema fisso di misura volumetrica per l acqua in entrata ed in uscita. A causa delle differenti caratteristiche idrauliche delle reti idriche di distribuzione, potrà succedere che ad uno stesso distretto potranno appartenere zone con un diverso regime delle pressioni. All interno dei distretti si realizzeranno i settori, intendendo per settori parti di rete idrica di distribuzione caratterizzate dalla possibilità di essere intercettate ed isolate dal sistema generale, in modo da poter eseguire misure occasionali di portate sia in ingresso sia in uscita. Nella realizzazione dei distretti e dei settori, potrà accadere che un settore farà parte di un distretto o comprenderà aree appartenenti a più distretti. Si procederà alla progettazione e realizzazione dei distretti e dei settori delle reti idriche dell ATO n.3 quando sarà ultimata l attività di mappatura delle reti. Pagina 10 di 24

11 Infatti, per procedere al monitoraggio permanente delle reti idriche attraverso la distrettualizzazione e la settorializzazione, sono fondamentali le conoscenze riguardo il tracciato delle condotte, il loro diametro e materiale, il posizionamento delle apparecchiature di linea (saracinesche, valvole, sfiati) e il posizionamento degli allacci alle utenze. Nella fase di mappatura delle reti idriche, verranno effettuate accurate verifiche sullo stato di funzionamento delle saracinesche (la loro manovrabilità è infatti fondamentale per l isolamento di porzioni di rete) e per quanto riguarda i pozzetti si procederà ad effettuarne uno schema quotato per la verifica di un eventuale inserimento nei pozzetti stessi di misuratori di portata, di pressione e di saracinesche mancanti. Con l ausilio sia dei documenti tecnici di cui sopra e sia con il modello matematico di simulazione delle reti idriche in pressione, verranno definiti i distretti ed i settori delle reti idriche da monitorare, rispettando le definizioni introdotte dal decreto, e verranno definiti quindi i punti in cui installare i misuratori di portata e di pressione fissi. In questa prima analisi potrebbe risultare che per la funzionalità dei distretti e dei settori individuati sia indispensabile installare delle saracinesche mancanti, utili per il sezionamento sia dei distretti sia dei settori. Si procederà quindi a definire il numero e la posizione delle saracinesche da installare nelle reti di distribuzione e si realizzeranno le specifiche di installazione delle saracinesche stesse, indicando le tipologie delle saracinesche da installare e le caratteristiche dei pozzetti all interno dei quali posizionare gli organi di manovra. Pagina 11 di 24

12 3.2 Gli strumenti di misura della portata Su ciascun distretto verranno installati due misuratori di portata fissi, uno in ingresso ed uno in uscita dal distretto. I misuratori che verranno installati potranno essere di due tipologie: misuratori elettromagnetici ad inserimento; misuratori a turbina ad inserimento. I misuratori saranno dotati di sistema di acquisizione dati (data logger) capace di registrare i valori di portata, istantanea e totalizzata. I data logger in genere sono dotati di porta seriale RS232 per permettere il collegamento ad un PC portatile per lo scarico dei dati e per il settaggio del data logger stesso. In generale verranno installati misuratori di portata elettromagnetici ad inserimento in quanto hanno elevate caratteristiche di affidabilità e di precisione della misura (± 2 % del fondo scala). L installazione dei misuratori elettromagnetici richiede, però, la presenza di alimentazione elettrica nel pozzetto, infatti l alimentazione di questi misuratori è V c. a. a 50/60 Hz con 20 VA di assorbimento. In quei siti in cui risulterà difficile o antieconomico portare l alimentazione elettrica, verranno installati misuratori di portata a turbina ad inserimento che possono essere alimentati direttamente dalla batteria del data logger. I misuratori a turbina ad inserimento hanno una precisione di ± 5 % del fondo scala. I misuratori ad inserimento hanno il grande vantaggio di poter essere inseriti sulla condotta senza interrompere l erogazione utilizzando i collari di presa. Per quanto riguarda i settori, non si prevedono installazioni fisse di misuratori di portata. Nelle condotte di testata di ogni settore, si predisporranno delle prese in carico con valvole a sfera da 2 per permettere, all occorrenza, l inserimento di un misuratore Pagina 12 di 24

13 di portata del tipo a turbina con data logger, per registrare i valori di portata, istantanea e totalizzata, in un determinato intervallo di tempo. Quindi in tutti i settori individuati sarà possibile il monitoraggio della portata attraverso misuratori di portata mobili, che a seconda dei casi verranno spostati da un settore all altro. In prossimità dei misuratori di portata fissi dei distretti e in alcuni nodi fondamentali interni al distretto, potranno essere installati anche misuratori di pressione di tipo piezoresistivo, anche essi collegati ad un data logger. 3.3 La ricerca delle perdite idriche: i bilanci idrici ed i metodi acustici La progettazione e la realizzazione dei distretti e dei settori nelle reti idriche di distribuzione dei comuni dell ATO n.3, consentirà di effettuare un monitoraggio permanente delle perdite seguendo le indicazione del legislatore e in particolare quelle del decreto 8 gennaio 1997, n. 99. Nelle reti idriche ricadenti nell ATO, verranno quindi effettuati i monitoraggi permanenti delle perdite attraverso l analisi dei consumi (distrettualizzazione) e l analisi delle perdite (settorializzazione). La ricerca delle perdite attraverso queste analisi, consisterà nel suddividere l intera rete in zone isolate mediante gli organi di sezionamento ed effettuare confronti sistematici tra fornitura e consumo e di conseguenza, di misurare la quantità di acqua persa. Successivamente, sulla base dei risultati ottenuti si procederà alla localizzazione dei punti di perdita mediante i sistemi di ricerca elettroacustici e correlativi. Parallelamente alle attività fin qui descritte si dovrà procedere all individuazione delle varie forme di perdita di acqua, e cioè alle perdite amministrative (mancate Pagina 13 di 24

14 registrazioni, fontane pubbliche, lavaggio dei serbatoi, ecc.) agli sfiori nei serbatoi, alle perdite dalle apparecchiature idrauliche, ecc. Gli strumenti abitualmente usati per l individuazione delle perdite sono principalmente il correlatore ed il geofono. Il correlatore acustico è una sorta di computer il cui funzionamento si basa sul fatto che il rumore prodotto dalla perdita genera una propagazione di onde sonore lungo la tubazione in entrambe le direzioni, a partire dalla sorgente (punto in cui esiste la perdita), con una velocità che si può considerare costante e che dipende dal materiale della condotta, dal suo diametro e dal suo spessore. Per ascoltare il rumore della perdita occorre posizionare un opportuno sensore acustico in punti accessibili della rete, come per esempio saracinesche, contatori, pozzetti d ispezione, idranti, parete esterna della tubazione, ecc. E chiaro che la distanza utile tra il punto d ascolto e quello della fuga idrica è funzione, oltre che dell intensità della perdita stessa, dal tipo di materiale di cui è costituita la condotta; in materiali fonoassorbenti come il PVC ed il polietilene (PEAD), la distanza utile d ascolto è molto limitata e pertanto è necessario disporre di numerosi e ravvicinati punti d ascolto. I sensori che generalmente s impiegano nei correlatori acustici sono del tipo piezoelettrico o accelorometrico e sono in grado di ricevere solamente i rumori trasmessi dalla tubazione; talvolta i correlatori possono avvalersi anche di idrofoni (specialmente quando si eseguono correlazioni su tratti di condotte in PVC o in PEAD), nei quali un elemento sensibile posto a diretto contatto con l acqua, rileva le onde di pressione che si propagano nel liquido. Il principio della ricerca perdite con correlatori, si basa, come già detto, sul fatto che il rumore prodotto da una perdita si propaga lungo la tubazione con una determinata velocità, sino a raggiungere i sensori accelerometrici posizionati in modo diametralmente opposto rispetto al punto di fuga. Pagina 14 di 24

15 Se si suppone che nel tratto di tubazione compreso tra i due sensori vi sia una perdita idrica, il correlatore riceve ed analizza i segnali acustici, trasmessi via radio dai due sensori A e B posti ad una distanza D, e misura la differenza di tempo Td impiegata dall onda sonora a raggiungere i due punti d ascolto. Il correlatore determina la posizione della perdita con una approssimazione massima dell ordine del metro. Per meglio localizzare la perdita ci si avvarrà del geofono. Il geofono è costituito da un microfono, da un ricevitore-amplificatore e da una serie di filtri di frequenza. I microfoni sono dei sensori molto sensibili che vengono posizionati appoggiando il trasduttore o sul manto stradale, o direttamente in un punto di accesso della condotta. Queste apparecchiature sono in grado di rilevare ed amplificare il rumore prodotto da una fuga idrica, ma anche altri rumori cosiddetti parassiti che vengono eliminati dai filtri di frequenza. Generalmente sul ricevitore è presente un indicatore d ampiezza del rumore captato; spostando il microfono, o geofono, lungo la direzione del tubo è possibile determinare il punto di massima intensità della vibrazione e quindi individuare la posizione della perdita. Eliminate le perdite amministrative (soprattutto quelle dovute ad abusi), la campagna di ricerca delle perdite verrà a questo punto mirata al recupero di quelle cosiddette fisiche. La ricerca delle perdite con le strumentazioni elettroacustiche si effettuerà secondo il seguente procedimento: preascolto nei punti accessibili della rete allo scopo di individuare rumori tipici generati dalle perdite; nei punti in cui il preascolto ha evidenziato possibili perdite, si effettuerà la correlazione sul tratto di condotta in cui si sospettano perdite; Pagina 15 di 24

16 localizzazione esatta della perdita mediante l ascolto con il geofono. La prima attività che verrà quindi effettuata sarà quella di organizzare squadre di ricognizione perdite : il numero delle squadre dipenderà ovviamente dalla lunghezza delle condotte da esaminare. Nella tabella seguente si riporta il numero delle squadre, composte da tre persone (un operatore al geofono, un operatore al correlatore, un operaio per apertura/chiusura pozzetti, pulizia pozzetti, corretto posizionamento dei sensori sulla condotta), in funzione della lunghezza delle reti. Reti inferiori a 5000 m Reti maggiori di 5000 m e fino a m Reti maggiori di m e fino a m Reti maggiori di m N. 1 squadra N. 2 squadra N. 3 squadra N. 4 squadra A questo punto si procederà ad effettuare un diagramma temporale delle attività di campo, in cui verranno indicate le condotte da ispezionare (indicate via per via e da pozzetto a pozzetto), le squadre di ricognizione perdita ed i periodi della ispezione. Si procederà anche ad informare tempestivamente dell attività di ricerca perdite la Polizia Municipale allo scopo di richiedere, soprattutto per le vie più trafficate, sia l assistenza dei Vigili Urbani per eventuali deviazioni del traffico e sia per evitare che durante l ispezione si trovino auto o mezzi parcheggiati in prossimità dei punti (pozzetti, nicchie contatori) di ispezione. L attività di campo consisterà innanzitutto nell individuare i tratti di condotta da ispezionare ed in seguito si procederà ad aprire i pozzetti e ad effettuare il preascolto, con l obiettivo di tarare i trasmettitori in funzione della frequenza tipica del rumore prodotto dalla rete in ispezione e di individuare eventuali rumori tipici delle perdite. Dove sarà possibile si effettuerà il preascolto posizionando i sensori sui contatori di Pagina 16 di 24

17 utenza, preoccupandosi di avvisare l utenza affinché questa non utilizzi le autoclavi che causerebbero notevoli rumori di disturbo. Pagina 17 di 24

18 4. PROPOSTA DI INTERVENTO Al fine di assegnare le priorità di intervento fra i diversi centri abitati che ricadono nell ATO, è stata messa a punto una metodologia di analisi che appresso si descrive, facendo riferimento anche alle tabelle allegate. Fra i numerosi parametri che usualmente vengono presi in considerazione per analizzare sia lo stato deficitario del rifornimento idrico e sia i benefici che si possono ottenere a valle di un singolo intervento, ne abbiamo selezionati alcuni di sicuro affidamento. Nella colonna 3 della tabella n.5 è stato riportato il valore della differenza tra la dotazione idrica media lorda e la dotazione idrica teorica. La prima dotazione è il risultato del rapporto fra il volume addotto al serbatoio ed il numero degli abitanti; questo ultimo numero è dato dalla sommatoria del numero degli abitanti stabilmente residenti con il numero dei turisti ripartito nell anno. La dotazione idrica teorica è stata ottenuta assegnando ad ogni abitante il volume di 250 litri al giorno. Il valore positivo risultante, quello della colonna 3, rappresenta la portata addotta ad ogni Comune in eccesso rispetto alla ipotizzata domanda effettiva. Il secondo parametro preso in considerazione riguarda la turnazione. Viene assegnata priorità di intervento a quei centri dove l acqua è distribuita con discontinuità. Maggiori sono le ore del giorno ed il periodo dell anno nei quali l acqua non è erogata, maggiore è la priorità risultante. Nella colonna 4 della tabella n.5 è riportato il numero dei mesi in un anno nei quali l erogazione viene interrotta per qualche ora al giorno. Nella colonna 5 della tabella in esame è riportato il valore della portata addotta al singolo comune con l ausilio di impianti di sollevamento, valore che è direttamente proporzionale ai costi per l energia elettrica che vengono sostenuti dal Gestore per Pagina 18 di 24

19 addurre l acqua. Il confronto di questo valore con quello riportato nella colonna 3 mette in evidenza la portata che sollevata viene poi dispersa. Nella colonna 6 è riportato il numero di abitanti che incidono mediamente per km di rete acquedottistica, volendo tendere a privilegiare gli interventi che potenzialmente arrechino benefici al maggior numero possibile di persone. Un altro indice di priorità è stato individuato nella possibilità di trasferire l acqua recuperata in un centro abitato a beneficio di altri comuni interconnessi allo stesso schema acquedottistico. Il numero dei residenti per Comune, inoltre, fornirà un contributo per determinare l efficacia degli interventi che si andranno a fare. Gli elementi riportati nella tabella n.5 sono stati desunti dalle tabelle precedenti, nelle quali sono sintetizzati i dati di interesse desunti della ricognizione. In dette tabelle, quindi, si ritrovano i valori delle portate, delle dotazioni idriche, le caratteristiche delle reti di distribuzione idrica rappresentate mediante la descrizione delle caratteristiche delle tubazioni, le distanze dei singoli Comuni dalle fonti di alimentazione, ecc. Al fine di poter trattare in modo omogeneo i vari parametri di criticità, prima descritti, i relativi valori rappresentativi sono stati espressi sotto forma di percentuale sul totale di ogni colonna. (Vedi colonne da (9) a (14) della tabella n.5). Con la sommatoria delle singole percentuali (colonna (15) tabella n.5) si ottiene un numero il cui valore, in ordine decrescente, associato ad un Comune, rappresenta la priorità suggerita per l esecuzione degli interventi di riefficientamento delle reti. Oltre al metodo analitico fin qui descritto saranno le situazioni particolari che fossero riscontrate a suggerire le modalità di intervento. Nel caso in esame, a tal proposito, è doveroso registrare una situazione intorno alla sorgente Gizio, che alimenta l omonimo schema acquedottistico. La crescente richiesta di acqua (dovuta principalmente alle perdite), unitamente al perdurare di una riduzione delle portate sorgentizie, ha indotto il Gestore ad installare in appositi pozzi pompe per l emungimento di acqua dalla falda ad una quota inferiore a Pagina 19 di 24

20 quella della scaturigine naturale. Al maggiore emungimento corrisponde un ulteriore abbassamento della falda, con conseguenze in prospettiva in parte ipotizzabili. Tutto ciò premesso, poiché, come detto, l eccessivo uso dell acqua dipende anche dalle perdite, si ritiene che, superata la fase di mappatura e di indagine, di cui alla presente proposta, si debba procedere quanto prima ai lavori di riefficientamento delle reti di distribuzione idrica alimentati dalla sorgente del Gizio, a cominciare da quelle dove la dispersione di acqua in valore assoluto è maggiore, al fine di ridurre oppure dismettere il pompaggio dalla falda. 4.1 Azioni da intraprendere Le risorse economiche oggi messe a disposizione non sono sufficienti per eseguire tutte le attività descritte nei capitoli precedenti. Si rende necessario, quindi, procedere per gradi, andando a privilegiare gli interventi che, da una parte, sono propedeutici e dall altra trovano copertura finanziaria. Si conferma, quindi, quanto già emerso nel corso dell indagine svolta, e cioè, si propone di eseguire quali interventi mirati al recupero di efficienza delle reti, per ogni centro abitato, la mappatura di dettaglio, una prima indagine di ricerca perdite, il recupero delle perdite di entità più significativa nonché la riparazione e/o sostituzione di apparecchiature idrauliche. Nel programma di intervento è inoltre previsto di installare i misuratori di portata. Non sono previsti interventi di sostituzione o rifacimento, se non in termini di tratti estremamente brevi, se ciò conviene rispetto alla riparazione di più punti di rottura, né tanto meno interventi estesi di riqualificazione e razionalizzazione. Pagina 20 di 24

21 4.2 Risultati attesi Per ogni centro abitato la mappatura delle reti fornirà un quadro generale esaustivo circa la conoscenza del patrimonio acquedottistico. In particolare, si disporrà dei seguenti elementi: - schema planimetrico della rete di distribuzione; - ubicazione dei serbatoi, dei pozzetti di manovra e dei principali manufatti; - ubicazione degli allacci alle utenze; - diametri e materiali delle tubazioni; - ubicazione e tipologia delle apparecchiature idrauliche; - stato dei contatori. Dalla prima campagna di ricerca perdite ci si attende di ottenere sia un informazione generalizzata su tutto il territorio e sia l individuazione puntuale delle maggiori perdite di acqua. Si prevede, sulla base dei risultati ottenuti da analoghi interventi effettuati in varie regioni d Italia, nonché nella stessa regione Abruzzo, che già dalla riparazione delle disfunzioni maggiori messe in luce con gli interventi di cui sopra, di ottenere il miglioramento della qualità del servizio in termini di consegna all utente di maggiori quantitativi d acqua, e con più sicura continuità, ed in termini di riduzione dei prelievi alla fonte, nonché la riduzione delle spese per l energia elettrica impegnata negli impianti di sollevamento. La qualità del servizio verrà sicuramente a beneficiare, inoltre, proprio per la conoscenza approfondita che si avrà degli schemi acquedottistici, mettendo il Gestore nelle migliori condizioni per assumere le decisioni operative. Sulla base delle informazioni di cui sopra e l acquisizione di altri elementi quali zone di pressione, portate, informazioni circa eventuali disfunzioni, sarà poi agevole per i Tecnici fare un analisi sullo stato di consistenza e di efficienza delle reti e, Pagina 21 di 24

22 nel contempo, redigere il programma degli interventi mirato al riefficientamento complessivo delle reti Manutenzione programmata L introduzione di strumenti e metodi atti a migliorare la gestione e a diffonderne la buona pratica quali l installazione di un sistema controllo permanente mediante posizionamento in rete di misuratori di portate e regolatori di pressione consentirà al Gestore di iniziare l organizzazione della gestione programmata e preventiva, riducendo via via gli interventi a chiamata e per la riparazione. I risultati attesi vanno ricercati, oltre che nella qualità del servizio, nella riduzione delle emergenze, nella riduzione delle spese di esercizio e nella maggiore durata delle opere. 4.3 Stima dei costi La valutazione economica per l esecuzione delle attività di mappatura e per la ricerca delle perdite risente sia dei costi di ordine generale e sia delle situazioni specifiche del singolo intervento che si andrà a fare. Sotto gli aspetti generali vanno ricondotte le attività organizzative, gli adempimenti tecnico-amministrativi per la stesura dei capitolati prestazionali, per l espletamento delle gare per la selezione delle Imprese esecutrici sulla base di bandi di gara all uopo predisposti, per la redazione dei progetti, per l esercizio della direzione dei lavori, per le attività amministrative di routine, ecc. Gli aspetti che riguardano i singoli centri abitati vanno ricercati, invece, nella composizione dei centri stessi e nelle caratteristiche delle reti di distribuzione idrica. Influiranno, quindi, sui costi l ampiezza del centro abitato, la praticabilità delle strade in Pagina 22 di 24

23 relazione alla loro larghezza ed al traffico, alla densità delle abitazioni e delle utenze, ecc. Incide sul costo, inoltre, la conformazione delle reti da indagare in relazione alla presenza delle saracinesche per i sezionamenti e per le manovre (in relazione anche allo stato manutentivo delle stesse), alla localizzazione dei misuratori di portata, con o meno i registratori, alla accessibilità dei pozzetti, al numero ed importanza delle perdite, ecc. Stabilire il costo per la mappatura e per la ricerca delle perdite in ogni centro abitato richiede una vera e propria attività di progettazione, che potrà essere fondata sulle risultanze della ricognizione da integrare con ulteriori e mirate informazioni. Fra gli interventi dovranno essere previsti anche quelli per l installazione dei misuratori di portata e di pressione e per la sostituzione e/o integrazione delle valvole di intercettazione o per il ripristino dei pozzetti. In questa fase propositiva e propedeutica alla programmazione delle risorse economiche disponibili ci sembra sufficiente riferirci ai dati medi disponibili in letteratura e/o risultanti da precedenti esperienze. Una squadra per le operazioni in campo è composta, in generale, da tre unità, delle quali un diplomato specialista, un aiutante ed un operaio per l apertura dei pozzetti, ecc. Delle attrezzature tecniche occorrenti si è detto nei precedenti capitoli, mentre di ausilio è necessario disporre di un furgoncino, di cavalletti e segnali stradali, degli attrezzi usuali di lavoro per aprire i pozzetti e per intervenire sulle valvole. Una squadra così composta e dotata può indagare all interno dei centri abitati su tratti di rete lunghi da 500 a 1000 m circa al giorno, variando i rendimenti in funzione delle condizioni al contorno. La produzione giornaliera tende ad aumentare quando fa parte della squadra, oppure viene fornito dal Gestore, un elemento che ha la preventiva conoscenza dell ubicazione dei pozzetti, dei sezionatori e dei contatori. Pagina 23 di 24

24 Ai costi di cui sopra vanno aggiunti quelli relativi alle attività da svolgere in ufficio per la restituzione dei dati, per il disegno degli schemi acquedottistici e per la prima analisi tecnico-idraulica. La proposta del metodo di lavoro avanzata nelle pagine precedenti prevede anche l esecuzione di interventi puntuali per riparare le maggiori perdite che dovessero essere riscontrate e per installare qualche misuratore di portata. La relativa analisi dei costi per ogni centro abitato contiene, come detto, difficoltà difficilmente superabili in questa fase, per cui si propone di fissare un importo a Comune proporzionale a quello che sarà assegnato per le attività di indagine. Ne momento di stesura del disciplinare tecnico gli importi totali potranno essere suddivisi per tipologia di intervento. In conclusione, quindi, si propone di assegnare ad ogni Comune l importo di 1.800,00 per le attività di mappatura e per la prima ricerca delle perdite ed un importo aggiuntivo per i lavori, quest ultimo proporzionato sia a quello prima indicato e sia a quello che globalmente sarà messo a disposizione per l ATO in esame. Pagina 24 di 24

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