LE CANNE FUMARIE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE, L INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE

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1 LE CANNE FUMARIE LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE, L INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE OTTOBRE 2014

2 Questo manuale di progettazione, installazione e manutenzione degli impianti si prefigge lo scopo di fornire delle linee guida e di approfondire alcuni temi per i professionisti del settore delle canne fumarie. Gli autori riportano alcune parti di normative o leggi vigenti ed esprimono considerazioni personali che non costituiscono interpretazioni vincolanti per il lettore il quale, nell ambito della propria autonomia professionale, rimane l unico responsabile del proprio operato. Gli stralci di leggi vigenti e/o di normative sono tratte dal testo riportato nelle pubblicazioni ufficiali, alle quali comunque ci si dovrà riferire per ricavare il testo completo e per qualsiasi ulteriore necessità ed esigenza. Termocom s.r.l. - Tutti i diritti riservati Questa pubblicazione non può essere in tutto o in parte copiata, fotocopiata o riprodotta senza il consenso di Termocom

3 Indice Capitolo 1 Leggi e Norme di riferimento Quadro legislativo... 5 Quadro normativo... 5 Capitolo 2 Decreto Ministeriale n 37 del 22 gennaio 2008 Abrogazioni... 6 Campo di applicazione... 6 Abilitazioni Requisiti tecnico-professionali... 6 Progettazione degli impianti... 6 Dichiarazione di conformità Legenda alla dichiarazione di conformità... 8 Quando e a chi va rilasciata... 8 Capitolo 3 Decreto Legislativo n 152 Campo di applicazione... 9 Denuncia di installazione o modifica... 9 Caratteristiche tecniche Valori limite di emissione Controlli e sanzioni Abrogazioni Capitolo 4 Classificazione e designazione dei materiali secondo UNI EN 1856 Classificazione e designazione dei prodotti secondo UNI EN Placca di identificazione Capitolo 5 Classificazione e designazione dei materiali secondo UNI EN 1443 Classificazione e designazione dei prodotti secondo UNI EN Capitolo 6 Classificazione e designazione materiali secondo UNI EN Classificazione e designazione dei prodotti secondo UNI EN Capitolo 7 UNI TS 11278:2008 Criteri di selezione dei materiali Scopo e campo di applicazione Placca di identificazione della canna fumaria Requisiti minimi della canna fumaria - camino - condotto - canale da fumo utilizzato per l evacuazione dei prodotti della combustione da apparecchi alimentati con combustibili gassosi e dei vapori di cottura Requisiti minimi della canna fumaria - camino - condotto - canale da fumo utilizzato per l evacuazione dei prodotti della combustione da apparecchi alimentati con combustibili liquidi Requisiti minimi della canna fumaria - camino - condotto - canale da fumo utilizzato per l evacuazione dei prodotti della combustione da apparecchi alimentati con combustibili solidi Applicazione della UNI TS 11278:

4 Indice Indice Capitolo 8 Impianti con potenza < 35 kw Camini singoli al servizio di apparecchi di tipo B con potenza < 35 kw Canne fumarie collettive al servizio di apparecchi di tipo B con potenza < 35 kw C.C.R Camini singoli al servizio di apparecchi di tipo C con potenza < 35 kw Canne fumarie collettive al servizio di apparecchi di tipo C con potenza < 35 kw Capitolo 9 Verifica, risanamento, ristrutturazione e intubamento - UNI Requisiti di un sistema asservito ad apparecchi a GAS - Generalità Requisiti di un sistema asservito ad apparecchi a GAS - Risanamento tramite intubamento con funzionamento in depressione Requisiti di un sistema asservito ad apparecchi a GAS - Risanamento tramite intubamento con funzionamento in pressione Capitolo 10 Impianti < 35 kw funzionanti in condensazione - UNI Progettazione, installazione impianti funzionanti con caldaie a condensazione o affini Capitolo 11 Aperture di ventilazione e aerazione < 35 kw - UNI 7129 Installazione degli apparecchi di utilizzazione Ventilazione e aerazione dei locali di installazione Posizione e dimensioni delle aperture di ventilazione e di aerazione Capitolo 12 Quote di sbocco - UNI 7129 Schemi delle quote di sbocco delle canne fumarie Capitolo 13 Impianti con potenza > 35 kw - Dlgs 152 parte II allegato IX e Norma UNI 11528/14 Camini singoli al servizio di apparecchi di potenzialità > 35 kw Capitolo 14 Canne fumarie al servizio di generatori di calore a legna - UNI Requisiti di installazione delle canne fumarie al servizio di generatori di calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi con potenza termochimica al focolare < 35 kw (per generatori di calore alimentati da combustibili solidi con potenzialità > 35 kw vedere capitolo 13) Capitolo 15 Impianti domestici preesistenti al 13 marzo Verifica dell efficienza dei sistemi di scarico dei prodotti della combustione Verifica della ventilazione Verifica dell aerazione Capitolo 16 Elementi di geometria Cilindro e parallelepipedo rettangolo Capitolo 17 Unità di misura Unità di misura del sistema internazionale SI Tavole di conversione per le unità SI

5 CAPITOLO 4 - Classificazione e designazione dei materiali secondo UNI EN Capitolo 1 Leggi e Norme di riferimento Quadro legislativo DECRETO LEGISLATIVO n 152 del 3 aprile 2006 (Sostitutiva della Legge n 615 e D.P.R. n 1391) Norme in materia ambientale LEGGE n 1083 del 6 dicembre 1971 Norme per la sicurezza dell impiego del gas combustibile DECRETO MINISTERIALE n 37 del 22 gennaio 2008 (Sostitutiva della Legge n 46 e D.P.R. n 447) LEGGE n 10 del 9 gennaio 1991 D.P.R. n 412 del 26 agosto 1993 D.P.R. n 551 del 21 dicembre 1999 Norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia d uso razionale del risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia Quadro normativo UNI 7129/08 Impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione UNI 8364/07 parti Impianti di riscaldamento: esercizio; conduzione; controllo e manutenzione UNI 10640/97 Canne fumarie collettive ramificate per apparecchi di tipo B a tiraggio naturale UNI 10641/13 Canne fumarie e camini a tiraggio naturale per apparecchi a gas di tipo C con ventilatore nel circuito di combustione UNI 10738/98 Impianti alimentati a gas combustibile per uso domestico preesistenti alla data del 13 marzo 1990 UNI 10845/00 Sistemi per l evacuazione dei prodotti della combustione asserviti ad apparecchi alimentati a gas, criteri di verifica, risanamento, ristrutturazione e intubamento UNI EN 1443/05 Camini - Requisiti generali UNI 11071/05 Impianti a gas per uso domestico asserviti ad apparecchi a condensazione e affini UNI 10683/05 Generatori di calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi - Requisiti di installazione UNI EN /06 Metodi di calcolo termico e fluido dinamico - Parte 1: Camini asserviti a un solo apparecchio UNI EN /04 Metodi di calcolo termico e fluido dinamico - Parte 2: Camini asserviti a più apparecchi da riscaldamento UNI EN /05 Requisiti per camini metallici - Parte 1: Prodotti per sistemi camini UNI EN /06 Requisiti per camini metallici - Parte 2: Condotti interni e canali da fumo metallici UNI EN 14471/05 Sistemi di camini con condotti interni di plastica UNI EN 11278/08 Camini/canali da fumo/condotti/canne fumarie metallici - Scelta e corretto utilizzo in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del prodotto UNI 11528/14 Impianti a gas di portata termica maggiore di 35 kw - Progettazione, installazione e messa in servizio 5

6 Capitolo 2 Decreto Ministeriale n 37 del 22 gennaio 2008 ABROGAZIONI Con questo decreto vengono abrogati il D.P.R. 447/1991, gli articoli da 107 a 121 del Testo unico dell Edilizia e la legge 46/1990, ad eccezione degli articoli 8, 14 e 16. CAMPO DI APPLICAZIONE Si applica agli impianti posti al servizio degli edifici, indipendentemente dalla destinazione d uso. Quindi ad impianti di riscaldamento comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione, delle condense e di ventilazione ed aerazione dei locali; ad impianti per la distribuzione e l utilizzazione di gas di qualsiasi tipo comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e ventilazione ed aerazione dei locali. Si applica anche ad altre tipologie di impianti, che non tratteremo perché non pertinenti alle tipologie di impianti considerati in questo manuale. ABILITAZIONI Sono abilitate le imprese nelle quali l imprenditore individuale o il legale rappresentante ovvero un tecnico preposto dagli stessi è in possesso dei requisiti tecnico professionali. Il responsabile tecnico può svolgere tale funzione per una sola impresa e la qualifica è incompatibile con ogni altra attività continuativa. REQUISITI TECNICO-PROFESSIONALI I requisiti tecnico-professionali sono i seguenti: - Laurea in materia tecnica specifica; - Diploma/Qualifica di scuola secondaria superiore (specifica) + un periodo di inserimento (continuativo alle dirette dipendenze di un Impresa del settore) di almeno 2 anni; - Titolo/Attestato di formazione professionale + periodo di inserimento (continuativo alle dirette dipendenze di un Impresa del settore) di almeno 4 anni; - Prestazione lavorativa con qualifica specializzato (escluso l apprendistato ed il periodo svolto come operaio qualificato) in un Impresa del settore per un periodo di almeno 3 anni. PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI In linea generale, la progettazione è sempre necessaria per l installazione, la trasformazione e l ampliamento degli impianti (sottoposti al nostro interesse) e per tutti i tipi di impianti richiamati nel decreto ad esclusione degli impianti di sollevamento (soggetti a specifiche disposizioni di legge). Il decreto specifica che, fatta salva l osservanza delle normative più rigorose in materia di progettazione, la redazione del progetto: - al di sotto di determinate soglie dimensionali, può essere effettuata dal Responsabile tecnico dell Impresa abilitata; - al di sopra di tali soglie, deve essere effettuata da un Professionista iscritto all Albo di competenza. Esempi di soglie dimensionali fissate dal decreto: - impianti di riscaldamento dotati di canne fumarie collettive ramificate; - impianti a Gas con portata termica superiore a 50 kw o dotati di canne fumarie collettive ramificate (riguardo a quest ultima indicazione si ritiene che l obbligo sia implicitamente riferito anche alle canne collettive ed ai casi di intubamento multiplo). I progetti devono essere elaborati secondo la regola d arte. I progetti in conformità alla vigente normativa e alle indicazioni delle guide e alle norme dell UNI, del CEI o di altri enti di normazione facenti parte degli stati membri dell unione europea si considerano redatti secondo la regola d arte. 6

7 Capitolo 2 - Decreto Ministeriale n 37 del 22 gennaio 2008 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ Il nuovo decreto presenta una nuova modulistica consistente in due modelli di dichiarazione di conformità: - L allegato I: simile a quello precedentemente utilizzato previsto per le attività delle imprese installatrici; - L allegato II: è ad uso degli uffici tecnici delle imprese non installatrici. Riportiamo di seguito il testo per l allegato I. 7

8 Capitolo 2 - Decreto Ministeriale n 37 del 22 gennaio 2008 LEGENDA DELLA DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ 1) Come esempio nel caso di impianti a gas, con altro si può intendere la sostituzione di un apparecchio installato in modo fisso. 2) Indicare: nome, cognome, qualifica e quando ne ricorra l obbligo ai sensi dell art. 5, comma 2, estremi di iscrizione nel relativo albo professionale, del tecnico che ha redatto il progetto. 3) Citare la o le norme tecniche e di legge, distinguendo tra quelle riferite alla progettazione, all esecuzione e alle verifiche. 4) Qualora l impianto eseguito su progetto sia variato in opera, il progetto presentato alla fine dei lavori deve comprendere le verifiche realizzate in corso d opera. Fa parte del progetto la citazione della pratica di prevenzione incendi (ove richiesta). 5) La relazione deve contenere, per i prodotti soggetti a norme, la dichiarazione di rispondenza alle stesse completata, ove esistente, con riferimenti a marchi, certificati di prova, ecc. rilasciati da istituti autorizzati. Per altri prodotti (da elencare) il firmatario deve dichiarare che trattasi di materiali, prodotti e componenti conformi a quanto previsto dagli art. 5 e 6. La relazione deve dichiarare l idoneità rispetto all ambiente di installazione. Quando rilevante ai fini del buon funzionamento dell impianto, si devono fornire indicazioni sul numero e caratteristiche degli apparecchi installati o installabili; ad es. per il gas: 1 ) numero, tipo e potenza degli apparecchi; 2 ) caratteristiche dei componenti il sistema di ventilazione dei locali; 3 ) caratteristiche del sistema di scarico dei prodotti della combustione; 4 ) indicazioni sul collegamento elettrico degli apparecchi, ove previsto. 6) Per schema dell impianto realizzato si intende la descrizione dell opera come eseguita (si fa semplice rinvio quando questo è stato redatto da un professionista abilitato e non sono state apportate varianti in corso d opera). Nel caso di trasformazione, ampliamento e manutenzione straordinaria, l intervento deve essere inquadrato, se possibile, nello schema dell impianto preesistente. Lo schema citerà la pratica prevenzione incendi (ove richiesto). 7) I riferimenti sono costituiti dalle norme dell impresa esecutrice e dalla data della dichiarazione. Per gli impianti o parti di impianti costruiti prima dell entrata in vigore del decreto in riferimento alle dichiarazioni di conformità, può essere sostituito dal rinvio a dichiarazioni di rispondenza (art. 7 comma 6). Nel caso che parte dell impianto sia predisposto da altra impresa (ad es. ventilazione e scarico dei fumi negli impianti a gas), la dichiarazione deve riportare gli analoghi riferimenti per dette parti. 8) Esempio: eventuali certificati dei risultati delle verifiche eseguite sull impianto prima della messa in esercizio o trattamenti per pulizia, disinfezione, ecc. 9) Al termine dei lavori l impresa installatrice è tenuta a rilasciare al committente la dichiarazione di conformità degli impianti nel rispetto delle norme di cui all art. 7. Il committente o il proprietario è tenuto ad affidare i lavori di installazione, di trasformazione, di ampliamento e di manutenzione degli impianti di cui art. 1 ad imprese abilitate ai sensi dell art. 3. QUANDO E A CHI VA RILASCIATA Va rilasciata in caso di nuovo impianto, di trasformazione, di ampliamento, di manutenzione straordinaria o per altri motivi come ad esempio la sostituzione di apparecchio a gas installato in modo fisso. La dichiarazione va consegnata al committente al termine dei lavori, previa effettuazione delle verifiche previste dalla normativa vigente, comprese quelle di funzionalità dell impianto. In caso di rifacimento parziale di impianti, il progetto, la dichiarazione di conformità e l attestazione di collaudo si riferiscono alla sola parte oggetto di rifacimento, ma tengono conto della sicurezza e funzionalità dell intero impianto. Le copie della dichiarazione devono essere cinque; la prima va conservata dall impresa installatrice (archivio), la seconda va conservata dal committente, la terza va consegnata allo sportello unico del comune in cui è stato effettuato l intervento, la quarta alla Camera di commercio di appartenenza dell impresa installatrice (in caso di nuovi impianti realizzati in edifici aventi già il certificato di agibilità, sarà lo sportello unico del comune ad inviarne una copia alla CCIAA), la quinta all azienda erogatrice di gas, energia elettrica, acqua. 8

9 Capitolo 3 Decreto Legislativo n 152 Tratteremo la Parte Quinta al Titolo II del Dlgs del 3 aprile 2006 n 152 inerente gli impianti termici civili. CAMPO DI APPLICAZIONE Questa parte del decreto disciplina gli impianti termici civili aventi potenza termica nominale inferiore a: - 1 MW per gruppi elettrogeni a cogenerazione; - 0,3 MW per impianti di combustione alimentati ad olio combustibile; - 3 MW per impianti di combustione alimentati a metano, a GPL o a biogas. DENUNCIA DI INSTALLAZIONE O MODIFICA Nel caso di installazione o di modifica di un impianto termico civile di potenza termica nominale superiore al valore di soglia (come tale si intende 0,035 MW), deve essere trasmessa all autorità competente mediante un modulo (allegato IX parte I in fianco) un apposita denuncia redatta dall installatore e messa a disposizione del soggetto tenuto alla trasmissione. ALLEGATO IX - Impianti termici civili Parte I - modulo di denuncia Io sottoscritto... in possesso dei requisiti di cui q all articolo 109 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001 n 380 q all articolo 11 del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993 n 412 dichiaro: q di aver installato un impianto termico civile avente le seguenti caratteristiche, presso q di essere responsabile dell esercizio e della manutenzione di un impianto termico civile avendo le seguenti caratteristiche, presso Potenza termica nominale dell impianto (MW): 2. Combustibili utilizzati: 3. Focolari: numero totale: potenza termica nominale di ogni focolare (MW): 4. Bruciatori e griglie mobili: numero totale: potenzialità e tipo del singolo dispositivo (MW): apparecchi e accessori: 5. Canali da fumo: sezione minima (m 2 ): sviluppo complessivo (m): apertura di ispezione: 6. Camini: sezioni minime (cm 2 ): altezze delle bocche in relazione agli ostacoli e alle strutture circostanti: 7. Durata del ciclo di vita dell impianto: 8. Manutenzioni ordinarie che devono essere effettuate per garantire il rispetto dei valori limite di emissione per l intera durata del ciclo di vita dell impianto: 9. Manutenzioni straordinarie che devono essere effettuate per garantire il rispetto dei valori limite di emissione per l intera durata del ciclo di vita dell impianto: 10. Varie: Dichiaro che tale impianto è conforme ai requisiti previsti dalla legislazione vigente in materia di prevenzione e limitazione dell inquinamento atmosferico ed è idoneo a rispettare i valori limite di emissione previsti da tale legislazione per tutto il relativo ciclo di vita, ove siano effettuate le manutenzioni necessarie...., lì... 9

10 Capitolo 3 - Decreto Legislativo n 152 CARATTERISTICHE TECNICHE Per gli impianti termici civili di potenza termica nominale superiore al valore di soglia (come tale si intende 0,035 MW) si devono rispettare le caratteristiche tecniche previste dalla parte II dell allegato IX del decreto in base al tipo di combustibile utilizzato. (Cap. 9 - pag. 26). VALORI LIMITE DI EMISSIONE I valori limite di emissione degli impianti di potenza termica nominale superiore al valore di soglia (come tale si intende 0,035 MW) e che utilizzano combustibili diversi da biomasse e biogas, come previsto dalla parte III dell allegato IX del decreto, deve essere al massimo di 50 mg/nm³ per un ora di funzionamento. Il tenore volumetrico di ossigeno nell effluente gassoso anidro è pari al 3% per combustibili liquidi e gassosi e pari al 6% per combustibili solidi. Questi valori devono essere controllati almeno annualmente dal responsabile dell esercizio e della manutenzione dell impianto e di conseguenza allegati al libretto di centrale al quale devono essere anche allegati i documenti che attestano l espletamento delle manutenzioni necessarie a garantire il rispetto dei valori limite. CONTROLLI E SANZIONI L installatore che non redige la denuncia o la redige in modo incompleto è punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 516 a In caso di esercizio di un impianto termico civile non conforme alle caratteristiche tecniche sopra richiamate, sono puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria da 516 a l installatore e il responsabile dell esercizio e della manutenzione dell impianto (ove questi sia obbligato a redigere la denuncia). Nel caso in cui l impianto non rispetti i valori limite di emissione sono puniti con una sanzione amministrativa pecuniaria da 516 a : - il responsabile dell esercizio e della manutenzione (nei casi in cui l impianto non è soggetto all obbligo di verifica); - l installatore e il responsabile dell esercizio e della manutenzione (se non è stato verificato il rispetto dei valori limite di emissione); - il responsabile dell esercizio e della manutenzione (se si è verificato il rispetto dei valori limite e se dal libretto di centrale non risultano regolarmente effettuati i controlli e le manutenzioni prescritti o è stata superata la durata stabilita per il ciclo di vita dell impianto). Viene punito con una sanzione amministrativa pecuniaria da 516 a il responsabile dell esercizio e della manutenzione dell impianto che non effettua il controllo annuale delle emissioni o non allega al libretto di centrale dei dati ivi previsti. Inoltre, oltre alle sanzioni previste per dichiarazioni mendaci, l autorità competente, ove accerti che l impianto non rispetta le caratteristiche tecniche o i valori limite di emissione, impone con un provvedimento l adeguamento entro un determinato termine oltre il quale l impianto non può essere utilizzato. In caso di mancato rispetto del provvedimento si applica l art 650 del C.P.. (Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall Autorità per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d ordine pubblico o d igiene, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato [337, 338, 389, 450 comma 2, 509], con l arresto fino a tre mesi o con l ammenda fino a 206 euro). ABROGAZIONI Vengono abrogati, escluse alcune disposizioni richiamate nel decreto per le quali si prevede l ulteriore vigenza, la legge 13/07/1966 n 615 ed il D.P.R. 22/12/1970 n

11 Capitolo 4 - Classificazione e designazione dei materiali secondo UNI EN 1856 CLASSIFICAZIONE E DESIGNAZIONE DEI PRODOTTI SECONDO UNI EN 1856/1-2 Dal 1 aprile 2005 è diventata obbligatoria (in rispondenza alla direttiva CEE/89/106 sui prodotti da costruzione) la marcatura CE dei camini metallici. Queste norme (UNI EN e UNI EN ) prevedono che i camini metallici siano dotati di una dichiarazione di conformità che specifichi i requisiti prestazionali del prodotto come già indicati dalla UNI EN La dichiarazione deve riportare le seguenti informazioni: Temperatura Deve essere specificata la temperatura massima di utilizzo T100 / T160 / T200 / T400 / T600 Esempio: T160 = temperatura max di impiego 160 C Pressione Sono designate nel seguente modo: N = Pressione negativa; P = Pressione positiva; H = Pressione positiva elevata inoltre la specificazione numerica (1; 2) classifica le perdite ammesse Resistenza alla condensa Dovrà essere specificato il funzionamento: D per un funzionamento a secco, W per un funzionamento a umido Resistenza alla corrosione La classe di resistenza alla corrosione dovrà essere specificata nel seguente modo: V1 - Combustibili gassosi con funzionamento sia a secco che a umido V2 - Combustibili gassosi, liquidi e legna per caminetti aperti con funzionamento sia a secco che a umido V3 - Combustibili gassosi, liquidi e solidi solo con funzionamento a secco Vm - senza Test Materiale Dovrà essere specificato il materiale di costruzione e lo spessore in centesimi di millimetro Esempio: L50040 dove L50 è il materiale utilizzato, Acciaio Inox AISI 316L (1.4404), 040 è lo spessore 0,4 mm Resistenza al fuoco La resistenza al fuoco di fuliggine sarà dichiarata con G = Sì ; O = No inoltre dovrà essere specificata la distanza minima in mm da materiali infiammabili Esempio di designazione Descrizione prodotto Numero della norma Livello di temperatura Livello di pressione Resistenza alla condensa (W = umido; D = secco) Resistenza alla corrosione Specifiche della parete interna Resistenza al fuoco (G = SÌ ; O = NO) e distanza minima da materiali combustibili (in mm) SISTEMA CAMINO EN T160 P1 W V2 L50040 O50 Rif. Norme: UNI EN /2 - UNI EN

12 Capitolo 4 Classificazione e designazione dei materiali secondo UNI EN 1856 PLACCA DI IDENTIFICAZIONE Istruzione per la compilazione della placca di identificazione La targhetta dati di impianto deve essere applicata nelle immediate vicinanze del camino, in posizione visibile. La targhetta deve essere compilata dall installatore e deve riportare le seguenti informazioni: 1) Designazione secondo la norma EN 1443 del camino 2) Diametro interno nominale del camino (in mm) 3) Distanza minima da materiale combustibile (in mm) 4) Dati dell installatore 5) Data di installazione Esempi di compilazione placca per SERIE Al punto 1: Designazione secondo la norma 1443 del camino Correlazione tra norma EN 1443 e norma EN Norma 1443 Norma Tipo di combustibile EN1443 T200 P1 W EN T200 P1 W V2 L50040 O50 GAS, GASOLIO IN PRESSIONE N della norma corrispondente Classe di temperatura Classe di resistenza alla pressione Classe di resistenza alla condensa Classe di resistenza alla corrosione Distanza da materiali combustibili Camino EN 1443 T200 P1 W 2 O50 Al punto 2: Compilare inserendo il diametro stampigliato sul tubo o sulla scatola, espresso in mm Al punto 3: Inserire la distanza da materiali combustibili Al punto 4: Inserire il nome e l indirizzo dell installatore Al punto 5: Inserire la data di installazione 12 Rif. Norme: UNI EN /2 - UNI EN 1443

13 Capitolo 5 - Classificazione e designazione dei materiali secondo UNI EN 1443 CLASSIFICAZIONE E DESIGNAZIONE DEI PRODOTTI SECONDO UNI EN 1443 I camini devono essere classificati secondo le seguenti caratteristiche di prestazione: Temperatura Pressione Resistenza alla condensa Resistenza alla corrosione Resistenza al fuoco di fuliggine e distanza da materiali combustibili Classe di Temperatura: da T080 a T600 con temperatura nominale di esercizio da 80 a 600 C Classe di pressione e tenuta ai Gas: Classi Portata di dispersione Pressione di prova l x s -1 x m -2 Pa N1 2,0 40 per camini in p. Negativa N2 3,0 20 per camini in p. Negativa P1 0, per camini in p. Positiva P2 0, per camini in p. Positiva H1 0, per camini in p. Pos. Elevata H2 0, per camini in p. Pos. Elevata Classe di resistenza alla condensa: W camini con funzionamento a umido D camini con funzionamento a secco Classe di resistenza alla corrosione: Corrosione provocata dai prodotti GAS Oli combustibili con tenore di zolfo Oli combustibili con tenore di zolfo di combustione utilizzando allo 0,2% e legno naturale > 0,2% e combustibili minerali, come combustibili solidi e torba Classe di resistenza alla corrosione Classe di resistenza al fuoco di fuliggine e distanza da materiali combustibili: O per camini senza resistenza al fuoco di fuliggine G per camini con resistenza al fuoco di fuliggine La distanza della superficie esterna del camino da materiali combustibili deve essere data come xx; dove xx è l intero valore in millimetri. Esempio di designazione secondo UNI EN 1443 N della norma corrispondente Classe di temperatura Classe di resistenza alla pressione Classe di resistenza alla condensa Classe di resistenza alla corrosione Distanza da materiali combustibili Camino EN 1443 T400 P1 W 1 G50 Rif. Norme: UNI EN

14 Capitolo 6 Classificazione e designazione dei materiali secondo UNI EN CLASSIFICAZIONE E DESIGNAZIONE DEI PRODOTTI SECONDO UNI EN Questa norma definisce i requisiti prestazionali per sistemi di camini in materiale plastico in condizioni di funzionamento a umido W o a secco D I sistemi di camini devono essere classificati in conformità alle seguenti caratteristiche prestazionali: - Classe di temperatura: T100 / T120 / T140 / T160 / T200 / T400 / T600 - Classe di pressione: N1 e N2 = Pressione negativa; P1 e P2 = Pressione positiva; H1 e H2 = Pressione positiva elevata - Classe di resistenza al fuoco: G = resistenti al fuoco; O = non resistenti al fuoco - Classe di resistenza alla condensa: D funzionamento a secco; W funzionamento a umido - Classe di resistenza alla corrosione: Corrosione provocata dai prodotti GAS Oli combustibili con tenore di zolfo Oli combustibili con tenore di zolfo di combustione utilizzando allo 0,2% e legno naturale > 0,2% e combustibili minerali, come combustibili solidi e torba Classe di resistenza alla corrosione Distanza da materiali combustibili: è data in Oxx dove xx è la distanza espressa in mm (es. O50 - O = 50 mm) - Classe di locazione: I = installazione interna; E = sia per installazioni interne sia per installazioni esterne - Classe di reazione al fuoco: A1 o A2 = incombustibile; B = molto poco infiammabile; C = poco infiammabile; D = infiammabile E = poche proprietà di reazione al fuoco; F = non classificabile - Classe di rivestimento: L0 = installabili solo in cavedi di classe 0; L1 = installabili anche in cavedi non di classe 0; L = anche non rivestibili Esempio di designazione secondo UNI EN EN T120 P1 O W 1 O50 I F LO N della norma corrispondente Classe di temperatura Classe di pressione Classe di resistenza al fuoco Classe di resistenza alla condensa Classe di resistenza alla corrosione Distanza da materiali combustibili Classe di locazione Classe di reazione al fuoco Classe di rivestimento 14 Rif. Norme: UNI EN 1443

15 Capitolo 7 - UNI TS 11278:2008 Criteri di selezione dei materiali SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE Stabilisce i criteri di selezione di canne fumarie, camini, condotti e canali da fumo in materiali metallici rigidi e condotti per intubamento flessibili in base all apparecchio utilizzatore impiegato. Si possono utilizzare condotti metallici flessibili nel solo caso di intubamento di camini, canne fumarie e vani tecnici già esistenti e per lo scarico dei vapori di cottura. La Norma UNI TS 11278:2008 si applica a camini, canali da fumo, condotti per apparecchi C6, canne fumarie e condotti per intubamento utilizzati per l evacuazione dei prodotti della combustione, ivi compresi i vapori di cottura, asserviti ad apparecchi in funzione del tipo di combustibile utilizzato. PLACCA DI IDENTIFICAZIONE DELLA CANNA FUMARIA L installatore deve posizionare nelle vicinanze del camino/canna fumaria la placca del camino fornita dal fabbricante come richiesto da UNI EN 1856 (Cap. 5 - pag. 13). REQUISITI MINIMI DELLA CANNA FUMARIA - CAMINO - CONDOTTO - CANALE DA FUMO UTILIZZATO PER L EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DA APPARECCHI ALIMENTATI CON COMBUSTIBILI GASSOSI E DEI VAPORI DI COTTURA Non sono ammessi prodotti con classe di temperatura inferiore a T140 (140 C) tranne nel caso di installazione di apparecchi da cottura e di caldaie a condensazione o affini. Nello schema che segue si riportano le classi di pressione richieste per il sistema di evacuazione fumi in funzione del tipo di apparecchio installato, del suo funzionamento e della sua ubicazione: Tipo di apparecchio Raccordo apparecchio/camino Tipologia e classe min di pressione Tipologia Sistema di evacuazione fumi Ubicazione Pressione di esercizio Classe min di pressione C.C.R. Interna/Esterna Negativa N1 Camino singolo Interna/Esterna Negativa N1 Tipo B senza ventilatore con ventilatore Canale da fumo Condotto di scarico N1 P1 Camino intubato Camino singolo Interna Esterna Negativa Negativa N1 N1 Positiva P2 Interna Negativa P1 Condotto intubato Interna Negativa/Positiva P1 Camino singolo Interna/Esterna Negativa N1 senza ventilatore Canale da fumo N1 Condotto intubato Interna Negativa N1 Tipo C 6 con ventilatore Condotto di scarico P1 Canna collettiva Esterna Negativa N1 Interna Negativa P1 Camino singolo Esterna Positiva P2 Negativa N1 Interna Negativa P1 Condotto intubato Esterna Negativa/Positiva P1 Per quanto concerne la resistenza ad umido (impermeabilità), la norma prescrive che la canna fumaria al servizio di apparecchi di tipo C a condensazione o al servizio di apparecchi di cottura deve essere di classe W (resistente all umidità). In merito alla resistenza alla corrosione, i prodotti che sono stati sottoposti a prova di corrosione e l hanno superata vengono designati con la sigla V1 o V2 o V3 (Cap. 5 - pag. 13), quelli invece che non l hanno effettuata o non l hanno superata vengono designati con la sigla Vm. Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN

16 Capitolo 7 - UNI TS 11278: Criteri di selezione dei materiali Nello schema che segue viene riportata, in funzione della tipologia di apparecchio e alla condizione di funzionamento, la correlazione tra le classi o il livello di resistenza alla corrosione della UNI EN 1443 e della UNI EN , per prodotti che hanno superato la prova di corrosione: Tipo di apparecchio Tipo B e C 6 Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 GAS 1 2 OIL con S 0,2% Classe di resistenza alla condensa D W D W Classe di resistenza alla corrosione UNI V1 V2 V3 V1 V2 V2 V3 V2 Tipo di apparecchio Condensazione Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 GAS 1 2 OIL con S 0,2% Classe di resistenza alla condensa (- V1 idoneo funzionamento a umido e secco con utilizzo di gas naturale, GPL con zolfo 50 mg/m³; - V2 idoneo funzionamento a umido e secco con utilizzo di gas naturale, GPL con zolfo > 50 mg/m³; - V3 idoneo funzionamento a secco con utilizzo di gas naturale, GPL con zolfo > 50 mg/m³) W W Classe di resistenza alla corrosione UNI V1 V2 V2 Nel caso di designazione Vm (senza prova o non superata) lo schema seguente mette in relazione, in funzione della tipologia di apparecchio e della modalità di funzionamento (D o W), il materiale (tipo e spessore) minimo ammesso e la classe di resistenza alla corrosione secondo la UNI EN Tipo di apparecchio Tipo B e C 6 Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 GAS 1 2 OIL con S 0,2% Classe di resistenza alla condensa D W D W Tipo di materiale, qualità materiale n, sigla e spessore 11 (alluminio 99%) - EN AW 1200A - L (alluminio 99%) - EN AW 1200A - L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 904L) L (vetrificato/porcellanato) - L (vetrificato/porcellanato) - L (acciaio inox 904L) L70060 Tipo di apparecchio Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 Classe di resistenza alla condensa GAS Condensazione 1 2 OIL con S 0,2% W W Tipo di materiale, qualità materiale n, sigla e spessore 11 (alluminio 99%) - EN AW 1200A - L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 904L) L70060 Per camino/canale da fumo/condotto/canna fumaria asservito ad apparecchi con combustibili gassosi non è richiesta la resistenza al fuoco di fuliggine. 16 Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN 1443

17 Capitolo 7 - UNI TS 11278: Criteri di selezione dei materiali REQUISITI MINIMI DELLA CANNA FUMARIA - CAMINO - CONDOTTO - CANALE DA FUMO METALLICI UTILIZZATI PER L EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DI APPARECCHI ALIMENTATI CON COMBUSTIBILI LIQUIDI Non sono ammessi prodotti con classe di temperatura inferiore a T200 (200 C) tranne nel caso di installazione di apparecchi a condensazione o affini. Nello schema che segue si riportano le classi di pressione richieste per il sistema di evacuazione fumi in funzione del tipo di apparecchio installato, del suo funzionamento e della sua ubicazione: Tipo di apparecchio Raccordo apparecchio/camino Tipologia e classe min di pressione Sistema di evacuazione fumi Tipologia Ubicazione Pressione di esercizio Classe min di pressione Camino singolo Interna/Esterna Negativa N1 Aspirato Canale da fumo N1 Condotto intubato Interna Negativa N1 Pressurizzato Canale da fumo N1 Camino singolo Interna/Esterna Negativa N1 Condotto intubato Interna Negativa N1 Condotto di scarico P1 Camino singolo Esterna Negativa N1 Positiva P2 Interna Negativa N1 Condotto intubato Interna Negativa/Positiva N1 Per quanto concerne la resistenza ad umido (impermeabilità), la norma prescrive che la canna fumaria al servizio di apparecchi di tipo aspirato può essere di classe D o di classe W. Per apparecchi a condensazione o affini deve essere di classe W (resistente all umidità). In merito alla resistenza alla corrosione, i prodotti che sono stati sottoposti a prova di corrosione e l hanno superata vengono designati con la sigla V1 o V2 o V3 (Cap. 5 - pag. 13), quelli invece che non l hanno effettuata o non l hanno superata vengono designati con la sigla Vm. Nello schema che segue viene riportata, in funzione della tipologia di apparecchio e alla condizione di funzionamento, la correlazione tra le classi o il livello di resistenza alla corrosione della UNI EN 1443 e della UNI EN , per prodotti che hanno superato la prova di corrosione: Tipo di apparecchio Aspirato e Pressurizzato Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 GAS 1 2 OIL con S 0,2% 3 OIL con S 0,2% Classe di resistenza alla condensa D W D W D Classe di resistenza alla corrosione UNI V1 V2 V3 V1 V2 V2 V3 V2 V2 V3 Tipo di apparecchio Condensazione Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 GAS 1 2 OIL con S 0,2% Classe di resistenza alla condensa Classe di resistenza alla corrosione UNI V1 V2 V2 (- V1 idoneo funzionamento a umido e secco con utilizzo di gas naturale, GPL con zolfo 50 mg/m³; - V2 idoneo funzionamento a umido e secco con utilizzo di gas naturale, GPL con zolfo > 50 mg/m³; - V3 idoneo funzionamento a secco con utilizzo di gas naturale, GPL con zolfo > 50 mg/m³) W W Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN

18 Capitolo 7 - UNI TS 11278: Criteri di selezione dei materiali Nel caso di designazione Vm (senza prova o non superata), lo schema seguente mette in relazione, in funzione della tipologia di apparecchio e della modalità di funzionamento (D o W), il materiale (tipo e spessore) minimo ammesso e la classe di resistenza alla corrosione secondo la UNI EN Tipo di apparecchio Aspirato e Pressurizzato Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 GAS 1 2 OIL con S 0,2% Classe di resistenza alla condensa D W D W 50 (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 904L) L70060 Tipo di materiale, qualità materiale n, sigla e spessore 50 (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 904L) L (vetrificato/porcellanato) - L (vetrificato/porcellanato) - L80080 Tipo di apparecchio Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 Classe di resistenza alla condensa Tipo di materiale, qualità materiale n, sigla e spessore Condensazione GAS 1 2 OIL con S 0,2% W 70 (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 904L) L70060 W Per camino/canale da fumo/condotto/canna fumaria asservito ad apparecchi con combustibili liquidi è richiesta la resistenza al fuoco di fuliggine. REQUISITI MINIMI NELLA CANNA FUMARIA - CAMINO - CONDOTTO - CANALE DA FUMO METALLICI UTILIZZATI PER L EVACUAZIONE DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DI APPARECCHI ALIMENTATI CON COMBUSTIBILI SOLIDI Non è consentito l utilizzo di prodotti flessibili nel canale da fumo o raccordo. Non sono ammessi prodotti con classe di temperatura inferiore a T400 (400 C) tranne nel caso di installazione di apparecchi alimentati a pellet per cui è richiesta una classe di temperatura T200. Nello schema che segue si riportano le classi di pressione richieste per il sistema di evacuazione fumi in funzione del tipo di apparecchio installato, del suo funzionamento e della sua ubicazione: Tipo di apparecchio Raccordo apparecchio/camino Tipologia e classe min di pressione Tipologia Sistema di evacuazione fumi Ubicazione Pressione di esercizio Classe min di pressione Camino singolo Interna/Esterna Negativa N1 Aspirato Canale da fumo N1 Condotto intubato Interna Negativa N1 Pressurizzato Canale da fumo N1 Camino singolo Interna/Esterna Negativa N1 Condotto intubato Interna Negativa N1 Condotto di scarico P1 Camino singolo Esterna Negativa N1 Positiva P2 Interna Negativa N1 Condotto intubato Interna Negativa/Positiva N1 18 Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN 1443

19 Capitolo 7 - UNI TS 11278: Criteri di selezione dei materiali Per quanto concerne la resistenza ad umido (impermeabilità), la norma prescrive che la canna fumaria al servizio di apparecchi a combustibili solidi può essere di classe D o di classe W. In merito alla resistenza alla corrosione, i prodotti che sono stati sottoposti a prova di corrosione e l hanno superata vengono designati con la sigla V2 o V3 (Cap. 5 - pag. 13), quelli invece che non l hanno effettuata o non l hanno superata vengono designati con la sigla Vm. Nello schema che segue viene riportata, in funzione della tipologia di apparecchio e alla condizione di funzionamento. la correlazione tra le classi o il livello di resistenza alla corrosione della UNI EN 1443 e della UNI EN , per prodotti che hanno superato la prova di corrosione: Tipo di apparecchio Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 Classe di resistenza alla condensa (- V2 idoneo funzionamento a umido e secco nel caso di combustibili solidi tipo legna per caminetti aperti; - V2 e V3 idoneo funzionamento a secco per tutti i combustibili solidi) OIL con S 0,2% D W Aspirato e Pressurizzato 2 3 D Classe di resistenza alla corrosione UNI V2 V3 V2 V2 OIL con S 0,2% V3 Nel caso di designazione Vm (senza prova o non superata) lo schema seguente mette in relazione, in funzione della tipologia di apparecchio e della modalità di funzionamento (D o W), il materiale (tipo e spessore) minimo ammesso e la classe di resistenza alla corrosione secondo la UNI EN Tipo di apparecchio Aspirato e Pressurizzato Classe di resistenza alla corrosione UNI 1443 Classe di resistenza alla condensa OIL con S 0,2% 1 2 OIL con S 0,2% D W D Tipo di materiale, qualità materiale n, sigla e spessore 50 (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 316L) L (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 904L) L (acciaio inox 904L) L (vetrificato/porcellanato) - L (vetrificato/porcellanato) - L80080 Per camino/canale da fumo/condotto/canna fumaria asservito ad apparecchi con combustibili solidi è richiesta la resistenza al fuoco di fuliggine; va considerato a parte il caso di apparecchio alimentato a pellet conforme alla UNI/TS per cui è ammessa la lettera O. Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN

20 Capitolo 7 - Applicazione della UNI TS 11278:2008 SCELTA DEL MATERIALE IN BASE ALLA TIPOLOGIA DI IMPIANTO Di seguito faremo degli esempi sulla tipologia corretta di materiale da utilizzare in funzione della tipologia di apparecchio da allacciare alla canna fumaria. In base alle tabelle descritte nelle pagine precedenti si evince che non è consentito l utilizzo di materie prime come acciaio inox AISI 304 con Vm o alluminio con spessore minore di 1,5 mm. ESEMPIO 1) Installazione di caldaia a combustibile gassoso di Tipo C 6 Combustibile Gassoso Tipo apparecchio Tipo C 6 Tipologia di installazione Esterna Intubamento Collettiva Singola Singola Collettiva Tipologia di funzionamento Depressione Pressione Pressione Depressione T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-P1-W-V1/2-L50040-O T140-P1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-W-V1/2-L50040-O Designazione minima necessaria T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-P1-D-V1/2/3-L50040-O T140-P1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-P1-W-Vm-L50100-O T140-P1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-P1-W-Vm-L70060-O T140-P1-W-Vm-L70060-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-P1-D-Vm-L50060-O T140-P1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O T140-P1-D-Vm-L70060-O T140-P1-D-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O Tipologia di funzionamento Depressione Depressione Designazione minima necessaria T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O * Altri apparecchi a camera stagna non vengono trattati nella norma ma a nostro parere si considerano assimilabili a questa stessa tipologia di apparecchi. 20 Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN 1443

21 Capitolo 7 - Applicazione della UNI TS 11278:2008 ESEMPIO 2) Installazione di caldaia a combustibile gassoso di Tipo B Combustibile Gassoso Tipo apparecchio Tipo B Esterna Intubamento Tipologia di installazione Collettiva (CCR) Singola Singola Collettiva (CCR) Tipologia di funzionamento Depressione Pressione Depressione T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-P1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-W-V1/2-L50040-O Designazione minima necessaria T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-P1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-P1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-P1-W-Vm-L70060-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-P1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O T140-P1-D-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O Tipologia di funzionamento Depressione Depressione Designazione minima necessaria T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-D-V1/2/3-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-N1-D-Vm-L50060-O T140-N1-D-Vm-L70060-O Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN

22 Capitolo 7 - Applicazione della UNI TS 11278:2008 ESEMPIO 3) Installazione di caldaia a combustibile gassoso a condensazione Combustibile Gassoso Tipo apparecchio Condensazione Esterna Intubamento Tipologia di installazione Collettiva Singola Singola Collettiva Tipologia di funzionamento Depressione Pressione Pressione Depressione Designazione minima necessaria T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-P1-W-V2-L50040-O T140-P1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-P1-W-Vm-L50100-O T140-P1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-P1-W-Vm-L70060-O T140-P1-W-Vm-L70060-O T140-N1-W-Vm-L70060-O Tipologia di funzionamento Depressione Depressione Designazione minima necessaria T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O T140-N1-W-V1/2-L50040-O T140-N1-W-Vm-L50100-O T140-N1-W-Vm-L70060-O ESEMPIO 4) Installazione di caldaia a combustibile liquido a condensazione Combustibile Liquido Tipo apparecchio Condensazione Esterna Intubamento Tipologia di installazione Singola Singola Tipologia di funzionamento Depressione Pressione Pressione Designazione minima necessaria T200-N1-W-V1/2-L50040-O T200-P2-W-V1/2-L50040-O T200-N1-W-V1/2-L50040-O T200-N1-W-Vm-L70060-O T200-P2-W-Vm-L70060-O T200-N1-W-Vm-L70060-O 22 Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN 1443

23 Capitolo 7 - Applicazione della UNI TS 11278:2008 ESEMPIO 5) Installazione di caldaia a combustibile liquido di tipo aspirato o pressurizzato Combustibile Liquido Tipo apparecchio Aspirato e Pressurizzato Esterna Intubamento Tipologia di installazione Singola Singola Tipologia di funzionamento Depressione Pressione solo pressurizzato Depressione T200-N1-W-V1/2-L50040-O T200-P2-W-V1/2-L50040-O T200-N1-W-V1/2-L50040-O Designazione minima necessaria T200-N1-D-V1/2/3-L50040-O T200-P2-D-V1/2/3-L50040-O T200-N1-D-V1/2/3-L50040-O T200-N1-W-Vm-L50100-O T200-P2-W-Vm-L50100-O T200-N1-W-Vm-L50100-O T200-N1-W-Vm-L70060-O T200-P2-W-Vm-L70060-O T200-N1-W-Vm-L70060-O T200-N1-D-Vm-L50060-O T200-P2-D-Vm-L50060-O T200-N1-D-Vm-L50060-O T200-N1-D-Vm-L70060-O T200-P2-D-Vm-L70060-O T200-N1-D-Vm-L70060-O ESEMPIO 6) Installazione di caldaia a combustibile solido di tipo aspirato o pressurizzato Combustibile Solido Tipo apparecchio Aspirato e Pressurizzato Esterna Intubamento Tipologia di installazione Singola Singola Tipologia di funzionamento Depressione Pressione solo pressurizzato Depressione T400-N1-W-V1/2-L50040-O T400-P2-W-V1/2-L50040-O T400-N1-W-V1/2-L50040-O Designazione minima necessaria T400-N1-D-V1/2/3-L50040-O T400-P2-D-V1/2/3-L50040-O T400-N1-D-V1/2/3-L50040-O T400-N1-W-Vm-L50100-O T400-P2-W-Vm-L50100-O T400-N1-W-Vm-L50100-O T400-N1-W-Vm-L70060-O T400-P2-W-Vm-L70060-O T400-N1-W-Vm-L70060-O T400-N1-D-Vm-L50060-O T400-P2-D-Vm-L50060-O T400-N1-D-Vm-L50060-O T400-N1-D-Vm-L70060-O T400-P2-D-Vm-L70060-O T400-N1-D-Vm-L70060-O Rif. Norme: UNI TS UNI EN /2 - UNI EN

24 Capitolo 8 - Impianti con potenza < 35 kw CAMINI SINGOLI AL SERVIZIO DI APPARECCHI DI TIPO B CON POTENZA < 35 kw Sistema singolo intubato L impianto di scarico fumi completo deve essere fornito e installato nel rispetto delle normative vigenti emanate dagli organismi di normalizzazione ed essere realizzato alla regola d arte (DM 37/08). Canale da fumo - Requisiti generali Deve essere di materiale conforme alle normative europee per la certificazione CE dei materiali (UNI EN /2 per i materiali metallici e UNI EN per i materiali plastici). Deve essere nello stesso ambiente in cui è installato l apparecchio o al massimo nel locale adiacente. Deve essere smontabile e ispezionabile. Deve essere installato in modo da consentire le normali dilatazioni termiche. Avere la presa di controllo dei fumi nel caso di caldaie o caldaie combinate (riscaldamento + acqua sanitaria) vedi norma UNI Deve essere fissato alla canna fumaria e non sporgere all interno di essa. Deve avere un diametro non minore di quello del tubo di scarico dell apparecchio. Non deve avere dispositivi di intercettazione (serrande o valvole). Non deve essere allacciato al canale da fumo dell apparecchio lo scarico dei vapori delle cappe. Disposizioni aggiuntive per i canali da fumo di apparecchi con scarico verticale Deve avere pendenza minimo del 5% (3 ). Non deve avere lunghezza maggiore di ¼ dell altezza efficace della canna fumaria e comunque non maggiore di 2500 mm. Deve avere al massimo 3 cambiamenti di direzione (massimo 2 curve + allacciamento alla canna fumaria). Deve avere il tratto verticale non minore di due diametri. B Max 2500 Disposizioni aggiuntive per i canali da fumo di apparecchi con scarico orizzontale Deve avere pendenza minimo del 5% (3 ). Deve avere al massimo 2 cambiamenti di direzione (massimo 1 curva + allacciamento alla canna fumaria). Non deve avere lunghezza maggiore di ¼ dell altezza efficace della canna fumaria e comunque non maggiore di 1500 mm. 2 Ø Min B Min 500 mm 24 Rif. Norme: UNI UNI UNI EN 13384/1 - UNI TS 11278

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