Nikon D4s: nata per i professionisti

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1 TEST MTF centro studi PROGRESSO FOTOGRAFICO Testo di Dario Bonazza Misurazioni a cura di Sergio Namias Nikon D4s: nata per i professionisti Le fotocamere professionali si evolvono a piccoli passi, attraverso il confronto tra i progettisti ed i fotografi che suggeriscono le proprie richieste. E la conferma viene dalla Nikon D4s, una reflex che non sembra toccare le prestazioni limite di alcune APS-C, ma garantisce elevata qualità di immagine ad una grande funzionalità d uso nelle situazioni più diverse. Risoluzione 16,2 Mpxl Filtro anti-aliasing Presente Dimensioni sensore 23.9 x 36.0 mm Dimensione pixel 7.31 micron Fattore moltiplicativo della focale 1x Sensibilità nativa ISO Sensibilità espansa ISO Velocità raffica 11,1 f/s Tempo di otturazione minimo 1/8000s Live View Presente Modalità video Full HD x 1080; 60p Pulizia sensore Presente Stabilizzazione dell immagine sul sensore Assente Monitor 3, punti Tipo monitor Non orientabile Non Touch Mirino Ottico, pentaprisma 36 TUTTI FOTOGRAFI Basta guardare la Nikon D4s per capire che si tratta di una fotocamera professionale. L aspetto, i volumi, il peso e la consistenza dell apparecchio non lasciano dubbi. Usando la D4s, si comprende subito che ha potenzialità notevolissime, è versatile e offre mille possibilità di adattamento ai nostri gusti e necessità. Naturalmente serve una certa fase di apprendistato e valutazione delle opzioni fornite, per cui solo chi proviene da un apparecchio molto simile la sentirà subito sua. A quel punto non sarà più necessario pensare ad ogni singola operazione e si potrà iniziare a fotografare davvero, con la concentrazione sul soggetto. Oltre a valutarla con l occhio del fotografo smaliziato, l ho messa alla prova fotografando la Lunga Notte del Blues, presso lo storico Naima Club di Forlì. Avevo in dotazione due obiettivi: AF-S Nikkor 24-85mm f/ G ED VR e AF-S Nikkor 28mm f/1,8 G. Il vantaggio principale che ho riscontrato rispetto ad una buona reflex APS non è tanto nel contenimento del rumore (che è apprezzabile ma non stratosferico), quanto nella resa più viva e tridimensionale dei soggetti, dovuta alla più ampia gamma dinamica. Design, ergonomia e comandi Dopo le reflex professionali tagliate con l accetta degli anni Settanta, le forme si sono arrotondate parecchio, arrivando negli anni Novanta a qualche eccesso esteticofunzionale, per poi trovare quel giusto equilibrio di linee che si è mantenuto fino ai giorni nostri. Direi che la D4s interpreta al meglio questo equilibrio. Le forme sono ampiamente smussate, ma non tanto da far perdere il senso della struttura generale, per cui anche cercando i comandi mentre l occhio è al mirino si riesce a capire quale parte si sta toccando e come trovare il pulsante desiderato. Come ingombri e pesi, da un lato è vero che una fotocamera grande come la Nikon D4s lascia più spazio ai numerosi comandi e connettori richiesti da un apparecchio professionale, cresciuti ulteriormente da quando alla reflex si richiede anche la registrazione video. Tuttavia, personalmente apprezzerei un maggiore contenimento degli ingombri anche nelle fotocamere di questa categoria. Ad ogni modo, la D4s è il risultato di anni ed anni di utilizzo da parte di professionisti di tutto il mondo, che non mancano di comunicare alla casa desideri

2 e consigli per affinare sempre più lo strumento del loro lavoro. Per le mani di un uomo adulto, la D4s si impugna certamente bene. Anche alternare l impugnatura orizzontale con quella verticale non crea problemi, visto che i comandi principali sono duplicati. È anche molto utile che il pulsante di scatto per la presa verticale sia leggermente incassato nel corpo macchina e quindi al riparo da azionamenti accidentali col palmo della mano quando si scatta in orizzontale. Questo deriva certamente dal suggerimento di un utilizzatore. Nel complesso i comandi hanno la giusta consistenza e resistenza allo spostamento. Forse avrei preferito ghiere elettroniche leggermente più dolci, ma è solo questione di gusti. Il fatto che i tre tasti posti vicino a quello di scatto restituiscano sensazioni tattili diverse (più sporgente quello MODE, più appuntito quello identificato dal colore rosso del video e più a filo della carrozzeria quello per la compensazione dell esposizione) è utilissimo nell uso con l occhio al mirino. Un plauso a Nikon per aver fatto prevalere l aspetto funzionale su quello del puro design, cosa non proprio comune. Costruttivamente, ci troviamo di fronte ad una fotocamera realizzata in materiali di qualità, che siano leghe metalliche o rivestimenti gommati. Il corpo macchina è anche sigillato contro le infiltrazioni di polvere e spruzzi, con sportellini in gomma a protezione dei connettori e guarnizioni negli sportelli dai vani scheda e batteria. Il frontale Guardando la fotocamera dal davanti, iniziamo dall innesto ottiche. La baionetta Nikon F nella sua attuale configurazione più estesa consente di usare anche le ottiche Nikkor del passato. È presente il sistema di accoppiamento col simulatore del diaframma, per tenere conto dell apertura impostata con la ghiera sugli obiettivi Nikkor AI prodotti dal La D4s dispone anche di motore AF con relativo accoppiamento meccanico per mettere a fuoco automaticamente gli obiettivi non motorizzati, ormai sparito dalle Nikon di fascia medio-bassa. Dei due pulsanti alla sinistra dell obiettivo, quello superiore è definito Pv (Preview) e serve a chiudere il diaframma al valore dello scatto. Tuttavia è personalizzabile con diverse altre funzioni, anche variabili in base al contesto. Più sotto troviamo il pulsante Fn (Function), quello personalizzabile per antonomasia. Fra le tante funzioni possibili, mi piace segnalare quella denominata FV, che blocca la potenza del flash se si ricompone l inquadratura dopo averla determinata nei modi automatico o TTL. Sempre sulla sinistra troviamo la ghiera elettronica anteriore Dall alto si nota la tipica configurazione delle reflex Nikon di rango, dove la selezione delle modalità di ripresa si ottiene con la pressione del tasto MODE abbinata alla rotazione della ghiera posteriore. I tre pulsanti a sinistra del pentaprisma, usati insieme alle ghiere elettroniche, permettono di configurare le opzioni che riguardano bracketing, flash e misurazione dell esposizione. Al pulsante rosso video si può associare una funzione a scelta per la ripresa fotografica. La D4s si fa riconoscere immediatamente come una Nikon professionale. I comandi sono disposti razionalmente e si riconoscono facilmente al tatto, con l occhio al mirino. Sul dorso della D4s spicca una grande quantità e varietà di comandi, alcuni dei quali duplicati per ritrovarseli sotto le dita della mano destra tanto nelle riprese orizzontali, quanto in quelle verticali. Alcuni comandi sono programmabili dall utente come funzione o modalità operative. Quelli usati in ripresa sono disposti sulla destra, quelli di selezione/configurazione in basso e quelli per la riproduzione sulla sinistra. e il pulsante di scatto, circondato dall interruttore generale che ha anche una posizione per accendere l illuminazione del pannello superiore. In basso a sinistra c è invece un secondo gruppo di comandi duplicati per scattare in verticale: ghiera anteriore, pulsante di scatto con collarino di blocco e pulsantino Fn (verticale) personalizzabile. A destra dell obiettivo troviamo naturalmente il pulsante di sblocco. Data la rotazione inversa della baionetta Nikon, se si monta un obiettivo che abbia ancora il paraluce inserito capovolto, può capitare che questo si smonti quando invece dovrebbe scattare il blocco della baionetta. Niente che non si possa gestire con un po di pratica, ma forse a questo punto si sarebbe dovuta invertire anche la baionetta del paraluce. In alto a destra troviamo due connettori: sopra la presa per sincronizzare un flash da studio e sotto il connettore a 10 poli per collegare l unità GPS opzionale oppure vari cavi di scatto Nikon. Questi connettori sono protetti da gommini contro sporco e spruzzi. A fianco della presa sincro troviamo il microfono e la spia dell autoscatto. Sempre sulla destra, in basso e rivolto lateralmente, troviamo il selettore AF/M (autofocus/ manuale) con al centro un pulsante che, premuto insieme alla ghiera anteriore, fa selezionare la modalità d impiego dei 51 punti AF e con la ghiera posteriore alterna autofocus singolo e continuo. La calotta Alla sinistra del pentaprisma, dove la concorrenza in genere mette la ghiera dei modi, troviamo invece un gruppo di tasti e ghiera, tipico delle reflex Nikon di categoria superiore. Tenendo premuto il tasto BKT si impostano le condizioni per il bracketing: differenza di EV tra le esposizioni con la ghiera anteriore e numero di scatti con quella posteriore. Tenendo premuto il tasto col simbolo del lampo si impostano le condizioni per il flash: compensazione dell esposizione con la ghiera anteriore e modalità flash con quella posteriore. Infine tenendo premuto il tasto col simbolo dell esposimetro si imposta il tipo di lettura per l esposizione: ruotando la ghiera posteriore si passa da spot a prevalenza centrale a matrix (multi-zonale). Sotto a questi pulsanti abbiamo una ghiera (con pulsantino di sblocco) che permette di selezionare scatto singolo (S), scatti continui lenti (Cl), scatti continui veloci (Ch), scatto silenzioso (Q), autoscatto (simbolo dell orologio) e sollevamento specchio (Mup). Parlando dello scatto silenzioso, possiamo notare che la D4s ha un rumore di scatto piuttosto secco e sonoro, derivante dal grande otturatore di pieno formato, ma non troppo metallico. Aggiungiamo anche TUTTI FOTOGRAFI 37

3 La Nikon D4s prevede due pannelli di controllo del tipo LCD monocromatico: uno sulla calotta e uno sul dorso, in basso. Nel primo si possono anche impostare le modalità dell autofocus a rilevamento di fase tramite la combinazione fra il pulsante posto al centro del selettore AF/M e una delle ghiere elettroniche. Il secondo LCD è invece abbinato ai tre pulsanti sottostanti, che permettono di impostare ISO, qualità e bilanciamento del bianco. Il mirino ottico della D4s è basato su un vero pentaprisma in cristallo. Le sue dimensioni e la luminosità sono tipici degli attuali apparecchi reflex di pieno formato. Sullo schermo immagine notiamo: 1) Reticolo attivabile con una voce del menu di personalizzazione. 2) Cerchio di 12mm che delimita l area della lettura media ponderata standard (modificabile con una voce del menu di personalizzazione). 3) Cornice dell area autofocus. 4) Punti del sistema autofocus (51 punti, 15 dei quali a croce, utilizzabili singolarmente o combinati). L attuale baionetta Nikon F consente di usare al meglio anche le ottiche Nikkor del passato. Ci riferiamo in particolare al sistema di accoppiamento per il simulatore del diaframma (1), che permette alla fotocamera di misurare l esposizione tenendo conto dell apertura impostata con la ghiera sull obiettivo. La D4s prevede il motore con alberino di trasmissione AF (2) per la messa a fuoco automatica degli obiettivi non motorizzati, ormai sparito dalle Nikon di fascia medio-bassa. Gli altri meccanismi visibili sono il pernino di blocco dell obiettivo (3), il comando del diaframma da parte della fotocamera (4) e i contatti elettrici per lo scambio di dati e comandi tra corpo macchina e obiettivo (5). Il modulo autofocus Multi-CAM 3500 FX della Nikon D4s propone 51 punti selezionabili singolarmente, oppure utilizzabili a gruppi di 9, 11, 21, o 51. I vari punti AF si distinguono per essere a croce oppure lineari e per la diversa sensibilità alle basse luci (vedi legenda). Tutti i punti AF si trovano entro l area DX, per averli disponibili anche operando con un obiettivo a copertura ridotta. Le differenze fra le Nikon D4s, D4, D3s D4S D4 D3S Risoluzione sensore 16 mpxl 16 mpxl 12 mpxl Processore Expeed 4 Expeed 3 Expeed Sensibilità nativa ISO Autofocus Tracking, Face Detection Tracking / Monitor Risoluzione video 1920x1080 (60 fps) 1920x1080 (30 fps) 1280x720 (24 fps) Formato video MPEG-4, H.264 MPEG-4, H.264 Motion JPEG Altoparlante Mono Mono Assente Memoria CompactFlash, XQD CompactFlash, XQD Compact Flash Porta Microfono Si Si Si Porta cuffie Si Si No Batteria EN-EL18a EN-EL18 EN-EL4a Peso 1350 grammi 1340 grammi 1240 grammi Dimensioni 160 x 157 x 91 mm 160 x 157 x 91 mm 160 x 157 x 88 mm Compatibile fino a f/8. Funziona come sensore a croce. Compatibili fino a f/8. Funzionano come sensori a croce con luminosità superiore a f/8, e lineari a f/8. Compatibili a f/8. Funzionano come sensori lineari. Compatibili con luminosità superiore a f/8. Funzionano come sensori a croce. Compatibili con f/5.6. Funzionano come sensori a croce. Compatibili con f/5.6. Funzionano come sensori lineari. che è un rumore molto breve, segno di una meccanica progettata per tempi di risposta ridotti. Questa sensazione di prontezza allo scatto e di velocità complessiva dell apparecchio è confermata in pieno dai rilevamenti del nostro laboratorio. Inserire lo scatto silenzioso significa fare in modo che l abbassamento dello specchio dopo l esposizione sia collegato al ritorno del pulsante di scatto, per cui il fotografo può scegliere il momento più adatto, possibilmente attutendo questo secondo rumore con abiti o altro. Questo per chiarire che non si tratta letteralmente di uno scatto silenzioso come può essere quello di un otturatore elettronico, ma comunque è apprezzabilmente meno rumoroso di quello normale. Sul pentaprisma, che non incorpora un flash come nei modelli di categoria media e bassa, troviamo la classica slitta porta-accessori con contatto sincro e gli altri contatti per la 38 TUTTI FOTOGRAFI

4 Premendo il pulsante info, sul display principale si visualizza il pannello di controllo per le impostazioni di ripresa, con in più dieci caselle che indicano altre impostazioni correnti: Menu di ripresa (può essere A, B, C, D), NR su ISO elevati, D-Lighting, Funzione pulsante anteprima, Funzione del selettore secondario, Menu di personalizzazione (ancora A, B, C, D), NR esposizioni lunghe, Funzione pulsante Bracketing, Funzione pulsante Fn, funzione pulsante Fn (verticale). Premendo di nuovo info, questa parte di schermo diventa interattiva e si possono cambiare le dieci impostazioni riportate sopra. I menu di ripresa e di personalizzazione A, B, C, D si possono anche abbinare a descrizioni fino a 20 caratteri. Premendo il pulsante? si attiva una breve guida all impostazione corrente. gestione dei flash del sistema Nikon. A destra del pentaprisma troviamo l ampio e completo pannello di controllo retroilluminato. Davanti vi è il pulsante di scatto al centro dell interruttore generale, che comprende una posizione per accendere il pannello di controllo per un certo tempo. Tra il pulsante di scatto e il pannello di controllo abbiamo i tre pulsanti MODE, video e compensazione dell esposizione. Come abbiamo già fatto notare, sono realizzati in modo intelligente, differenziandoli a livello tattile. Il tasto rosso video è personalizzabile per l impiego in modalità di ripresa foto. Se gli viene attribuita la funzione ISO, con la ghiera anteriore si può inserire o disinserire la sensibilità automatica, mentre con quella posteriore si regola il valore ISO manuale. Il tasto MODE permette di variare la modalità di ripresa ruotando la ghiera posteriore. Infine il tasto della compensazione svolge questa funzione in combinazione con la ghiera posteriore. Il dorso Sul dorso troviamo una quantità di comandi impressionante. In alto, a sinistra dell oculare, ci sono i tasti Play (Riproduzione immagini) e Cestino (Cancellazione immagini). Tenendo premuti insieme a lungo il tasto di cancellazione e quello MODE sulla calotta, si può formattare la scheda di memoria senza passare dal menu. La trovo una cosa molto pratica e intelligente. A sinistra del monitor (del quale parliamo in altra sezione) abbiamo diversi tasti allineati in verticale. Partendo dall alto: MENU, Protezione, Ingrandimento, Riduzione, OK e info. Sono pulsanti utilizzati più che altro in riproduzione o quando si naviga nei menu per impostare qualche funzione. Il tasto Protezione ha funzioni differenziate nei vari contesti: a parte riprodurre le immagini memorizzate, permette anche di accedere direttamente alla voce di menu Imposta Picture Control per variare la finitura dell immagine Jpeg (colori più saturi oppure monocromatica, ottimizzata per il ritratto o per il paesaggio, ecc.). Ancora lo stesso tasto, tenuto premuto, visualizza una breve guida alla funzione che si sta usando (quando prevista). I tasti + e (ingrandimento e riduzione) servono a compiere queste operazioni sulle immagini visualizzate, passando anche alla visualizzazione con più miniature. Il pulsante OK, a parte l ovvia funzione di conferma di una data selezione in una schermata, ha anche funzioni ausiliarie in abbinamento ai tasti su/giù/destra/sinistra del multiselettore, come ad esempio la scelta della scheda e della cartella dalla quale riprodurre le immagini. Infine il pulsante info fa apparire la schermata con i dati di ripresa, con sotto alcune personalizzazioni. Una seconda pressione del tasto info rende interattive le caselle delle personalizzazioni. Intorno all oculare del mirino troviamo a sinistra la levetta per chiudere la tendina (evitando infiltrazioni di luce in assenza dell occhio del fotografo) e a destra la regolazione diottrica. Per evitare spostamenti indesiderati, questo comando va estratto prima di ruotarlo. Sulla destra del monitor abbiamo un altra nutrita serie di comandi, a partire dal tasto personalizzabile AF-ON e dalla ghiera elettronica posteriore, due comandi da azionare col pollice posti sul retro della calotta superiore. Per me la posizione di questi due comandi a pollice non è propriamente ideale, l avrei preferita leggermente più a sinistra, ma per chi ha la mano un po più piccola può andare bene così. Direttamente sulla destra del monitor troviamo, dall alto in basso: selettore secondario, multi-selettore, sensore per la luminosità del monitor, levetta di blocco del selettore per i punti AF (per evitare spostamenti accidentali), spia di accesso alla memoria e multi-selettore per quando si impugna in verticale. Di base, tenendo premuto il selettore secondario si blocca l esposizione, mentre premendolo lateralmente si sposta il punto AF (o il gruppo di punti AF) selezionato. Tuttavia sono previste personalizzazioni di questo comando, per renderlo equivalente o differenziarlo dal vicino multi-selettore. Le frecce del multi selettore servono in ripresa per spostare il punto AF, in riproduzione per navigare tra le miniature o scorrere nell immagine ingrandita e nei menu per navigare fra i titoli, le voci e le opzioni presenti. Invece il tasto centrale ha una funzione di conferma assimilabile al pulsante OK, ma non sempre intercambiabile con esso. Anche questo comando è personalizzabile con varie funzioni, come quella di vedere l istogramma della luminosità sovrapposto all immagine. Anche il multi-selettore (verticale) può copiare le funzioni del multiselettore o avere qualche personalizzazione. Subito sotto troviamo il microfono per memo vocali, attivabile automaticamente allo scatto o manualmente con l apposito pulsantino che viene citato più avanti. A destra della levetta di blocco del selettore per i punti AF si trova il pulsante di apertura del vano schede di memoria, protetto da uno sportellino per evitare azionamenti accidentali. Sotto a questo, abbiamo il secondo pulsante AF-ON, dedicato alle riprese verticali. Passando al lato inferiore del monitor, subito sotto si trova il secondo pannello di controllo, un Lcd monocromatico che riporta dati come la sensibilità ISO, il numero di pose rimanenti, il bilanciamento del bianco, la registrazione del memo vocale ed altro ancora. Alla sua destra c è il selettore della modalità di ripresa video o foto, con al centro il tasto LV che attiva e disattiva la modalità Live View. Più sotto abbiamo altri quattro pulsanti. I tre più grandi sono ISO (sensibilità), QUAL (qualità) e WB (bilanciamento del bianco), che corrispondono a parametri riportati nel vicino pannello di controllo e configurabili con le ghiere elettroniche. Premendo insieme per almeno due secondi i pulsanti ISO TUTTI FOTOGRAFI 39

5 Lo zoom AF-S Nikkor 24-85mm f/ G ED VR usato nel corso della prova. Il selettore M/A-M serve a selezionare la messa a fuoco automatica oppure manuale, mentre il selettore VR ON-OFF attiva o disattiva la stabilizzazione dell immagine. La meccanica di questo zoom prevede una ghiera di messa fuoco frizionata, che consente interventi manuali sul punto di messa a fuoco determinato dal sistema autofocus. La Nikon D4s dispone di doppio slot per schede di memoria: uno accetta le diffuse Compact Flash, mentre l altro è per le meno note XQD. Le schede XQD sono memorie flash proposte per sostituire le Compact Flash nelle applicazioni più esigenti in termini di velocità, dato che queste hanno raggiunto il limite alla velocità di trasferimento dati (167 MB/s) consentito dall interfaccia UDMA7. Le schede XQD sono ideali per il video (soprattutto nelle riprese con elevato frame rate per poi ottenere effetti di slow motion fluido, oppure per il cinema 4K) e per le fotocamere ad altissima risoluzione o con elevata e lunga capacità di raffica (foto sportiva). La caratteristica tecnica che contraddistingue queste schede di memoria è l adozione dello standard PCI Express come interfaccia di trasferimento dati. Nella più recente versione XQD 2.0, grazie al supporto PCI Express 3.0 sono previsti transfer rate fino a 1000 MB/s. Attualmente sono reperibili soltanto schede XQD prodotte da Lexar e da Sony. Fra le Lexar si trovano velocità fino a 1333x (200 MB/s) nelle capacità di 32 e 64 GB. Al momento, le reflex professionali Nikon della serie D4 sono le uniche fotocamere ad avere adottato questo tipo di scheda di memoria, mentre in campo video sono usate da apparecchi Sony. All interno della base, sagomata come un impugnatura per le riprese in verticale, si inserisce la grossa batteria a ioni di litio EN-EL18a da 10,8 V e 2500 mah. La copertura dispone di guarnizione in gomma contro le infiltrazioni di acqua e polvere ed è chiusa da una solida chiavetta metallica a rotazione. Sul lato sinistro per chi impugna la fotocamera, vari sportellini in gomma proteggono sei connettori: 1) connettore per periferiche come l interfaccia wireless WT-5. 2) Presa USB ) Presa per cuffia audio. 4) Presa per microfono esterno (jack da 3,5mm). 5) Connettore RJ45 per rete Ethernet. 6) Connettore HDMI. La connessione Ethernet può servire per il controllo remoto e il trasferimento dei dati immagine al computer, oppure per interfacciare l unità wireless WT-4. e WB si ha un reset di oltre un trentina di voci di menu, tra ripresa e funzioni varie. È un modo per ripartire da una condizione standard per chi si è perso tra le varie personalizzazioni. Poi, più a destra, c è il tastino per gestire il microfono destinato a registrare i memo vocali. Finiamo questa panoramica con la seconda ghiera elettronica posteriore, in basso a destra. In totale, sul dorso contiamo una trentina di voci tra comandi, sensori e spie. Ve ne sono perfino alcuni ridondanti, dato che ad esempio per spostare manualmente il punto AF troviamo due comandi simili e distanti appena 1 cm l uno dall altro (selettore secondario e multi-selettore). Questo sempre per proporre la massima configurabilità possibile, cercando di soddisfare utenti di ogni genere. Nella stessa ottica vanno intese le ampie possibilità di personalizzare svariati pulsanti, per cui una data funzione può essere spostata dove più fa comodo. Il rischio concreto è che un fotografo che pure possiede una D4s si trovi straniero ad usare la D4s di un collega, ma questo ormai accade con gran parte delle reflex di categoria media e alta. Connessioni e batteria Sul fianco sinistro troviamo vari sportellini in gomma che proteggono i sei connettori raggruppati in questa sezione. Si tratta di un connettore per periferiche come l interfaccia wireless WT-5, una presa USB 2.0, un connettore per cuffia audio, uno per il microfono esterno, uno per rete Ethernet (tipo RJ45) e un HDMI. La connessione Ethernet può servire per il controllo remoto e il trasferimento dei dati immagine al computer, oppure per interfacciare l unità wireless WT-4. Sempre sul lato sinistro c è l accesso alla batteria, protetto da chiavetta metallica a rotazione. Per alimentare la Nikon D4s è stata scelta la batteria EN-EL18a da 10,8 V e 2500 mah, costituita da ben tre elementi a ioni di litio da 3,6 V al posto dei tipici due delle più diffuse unità a 7,2 V. Dalle nostre prove, questo grosso accumulatore consente ben 1346 scatti, oppure 6 ore e 40 minuti di riproduzione. Il mirino reflex Partiamo dal presupposto che, fotograficamente, sono nato negli anni Ottanta; essendo quella l era dei migliori mirini reflex in assoluto, da questo punto di vista sono piuttosto esigente. Il mirino a pentaprisma della D4s è tra i più ampi e luminosi dei nostri tempi, ma il vantaggio pratico è modesto rispetto ai migliori mirini delle attuali reflex APS di fascia alta. Infatti l ingrandimento 0,7x per la D4s si confronta con lo 0,63x delle Canon Eos 7D MkII, Nikon D7200 e Pentax K-3: la differenza si nota appena. Contenere le dimensioni apparenti del mirino serve a lasciar vedere tutta l immagine anche a chi porta gli occhiali (mirino high eyepoint), per cui la scelta di Nikon si spiega in questi termini. Resta il fatto di uno scarso margine rispetto ad una buona reflex APS. A confronto con una Pentax K-3 equipaggiata con ottica di pari focale e apertura massima, notiamo infatti che le dimensioni di questi due mirini sono sugli stessi livelli, così come le luminosità. Può darsi che lo specchio semiriflettente della D4s destini una maggiore percentuale di luce al sistema autofocus; oppure potrebbe dipendere dal fatto che nella D4s c è un Lcd sovrapposto allo schermo ottico propriamente detto. Questo Lcd serve a visualizzare una griglia di riferimento per la composizione e il livellamento dell immagine, oltre che per delimitare l area inquadrata da un obiettivo non FX, rendendo più scura (ma semitrasparente) l area circostante. A questo proposito sono previste tre possibilità in aggiunta al formato FX: 1,2x (30x20mm), DX (24x16mm) e 5:4 (30x24mm). Stiamo quindi parlando di un mirino molto evoluto e personalizzabile. 40 TUTTI FOTOGRAFI

6 L obiettivo AF-S Nikkor 28mm f/1,8 G è particolarmente luminoso e quindi consente da un lato di lavorare a valori ISO più bassi e dall altro di gestire lo sfuocato. In questa foto di una chitarra vediamo come il bilanciamento automatico della D4s ha reso le luci artificiali del palco. La seconda versione dell immagine è invece quella che ho ottenuto convertendo il Raw, mantenendo intenzionalmente una certa dominante calda che rende bene le condizioni di ripresa. Si nota anche la bella resa dei punti fuori fuoco (bokeh). Esposizione: 1/80s a f/2, ISO 2.000, focale 28mm. Lo zoom AF-S Nikkor 24-85mm f/ G ED VR non è molto luminoso, per cui in teoria non sfrutta a fondo il potenziale della D4s in luce scarsa. Tuttavia, la possibilità di scattare foto come questa a ISO resta apprezzabile. Il vantaggio principale mostrato dalla D4s in queste condizioni non è tanto nel rumore, che a queste sensibilità e con luce scarsa risulta evidente, quanto nel mantenere una buona gamma dinamica evitando di appiattire l immagine. Nella foto: Lola al bar del Naima Club di Forlì. Esposizione: 1/80s a f/4, ISO , focale 32mm. L esposimetro La Nikon D4s impiega un raffinato esposimetro basato su un sensore RGB a matrice da circa pixel. Questo è importante, poiché significa che il sistema è in grado di rilevare non solo la luminosità, ma anche i colori e le forme di ciò che si inquadra. In altre parole, dal confronto con le informazioni memorizzate si può capire il tipo di soggetto e regolare l esposizione di conseguenza. Ad esempio, se il sensore dovesse rilevare un soggetto di forma umana al centro, con tutto intorno un ampia area azzurra, dovrebbe capire facilmente di trovarsi in presenza di una persona col cielo e/o il mare come sfondo, regolando l esposizione di conseguenza. Questo è altrettanto utile nella gestione del flash TTL con pre-lampo, il quale per l appunto illumina i soggetti e li rende riconoscibili anche nei loro colori. La misurazione può avvenire a scelta fra Color Matrix 3D III (oppure versioni semplificate con obiettivi meno aggiornati), Prevalenza centrale (si possono selezionare aree da 8, 12, 15 o 20mm al centro, oppure l intero campo) e spot (area da 4mm) sul punto AF selezionato, oppure spot al centro con obiettivi senza CPU. Naturalmente è possibile attivare il D-Lighting attivo per compensare le aree più luminose, attivare la compensazione manuale dell esposizione, eseguire Bracketing variamente configurabili (anche col flash, sul bilanciamento del bianco e sul D-Lighting) ed effettuare riprese HDR con vari livelli di compensazione tra luci ed ombre. Insomma, non manca niente. Come si vede nella foto, l ingombro del corpo macchina è notevole e, se abbinato a obiettivi relativamente piccoli come il 24-85mm f/3,5-4,5 e il 28mm f/1,8 che avevamo in prova, il suo peso prevale ampiamente su quello dell ottica. Il corpo macchina è sagomato ed equipaggiato in modo da portare i comandi principali sotto le dita della mano destra anche nella presa verticale. L ergonomia complessiva dell apparecchio è ottima, anche se il peso si fa sentire presto. L autofocus L autofocus della D4s esprime il massimo dell attuale tecnologia Nikon in questo campo. Il modulo Advanced Multi-CAM 3500FX con ben 51 punti AF ne comprende 15 di tipo a croce, mentre gli obiettivi f/8 sono supportati da 11 sensori. Questo sistema presenta varie opzioni per operare su punto singolo selezionato a mano o in automatico fra i 51 disponibili, su area dinamica di 9, 21 o 51 punti e su tracking 3D. Operare su area dinamica significa che se il soggetto in movimento esce dal punto che lo aveva agganciato, i punti circostanti possono subentrare nell inseguimento. Questo è ideale in uno scenario di movimento caotico, ma senza eccessive variazioni nella distanza. Invece il Tracking 3D esegue una continua valutazione del movimento del soggetto anche in caso di notevole avvicinamento o allontanamento e di velocità variabile, compensando anche il lieve ritardo tra la pressione del pulsante di scatto e l acquisizione effettiva dell immagine. Questo sistema predittivo realizza un modello del comportamento del soggetto sfruttando anche i dati rilevati dai punti non apparentemente coinvolti nell inseguimento; in più, sfrutta i dati impiegati per uno scatto anche come base di partenza per gli scatti successivi (funzione overlap). I modi per mettere a fuoco sono i soliti: Singolo, Continuo e Manuale. Col selettore AF/M su AF, Singolo e Continuo si alternano premendo il pulsate al centro del selettore e ruotando la ghiera posteriore. Se abbiamo selezionato AF singolo, con la combinazione tra pulsante e ghiera anteriore si può selezionare una voce tra S (punto singolo), Grp (gruppo) e Auto (selezione automatica). Se invece abbiamo selezionato AF continuo, con la combinazione tra pulsante e ghiera anteriore si può selezionare una voce tra S (punto singolo), d9, d21, d51 (aree dinamiche a 9, 21 o 51 punti), 3D (tracking 3D), Grp (gruppo) e Auto (selezione automatica). La sensibilità minima del sistema autofocus impiegato nella D4s è dichiarata -2 EV da Nikon, mentre il nostro laboratorio ha rilevato un dato ancora migliore, pari a -2,3 EV. Per agevolare la messa a fuoco manuale anche e soprattutto con gli obiettivi non autofocus, la D4s dispone dell indicazione

7 In Live View si hanno cinque modalità di visualizzazione. In figura vediamo quella standard. Nelle visualizzazioni alternative a questa è possibile eliminare i dati in alto per avere un immagine più pulita oppure aggiungere un reticolo, un istogramma o una livella. Naturalmente l autofocus è del tipo a contrasto, molto preciso ma più lento del sistema a rilevamento di fase impiegato quando si fotografa col mirino reflex. Sono disponibili due modalità AF (AF-S = Singolo e AF-F = Permanente) e quattro metodi di scelta del punto da mettere a fuoco (Area normale, Inseguimento soggetto, Priorità al volto e Area estesa). Nella foto: Nahuel Schiumarini. La riproduzione delle fotografie (attivata dal tipico tasto Play col simbolo della freccia rivolta a destra) prevede cinque schermate per visualizzare i dati, oltre all immagine. Per passare da una all altra basta premere il tasto freccia su oppure freccia giù del multi-selettore posto a destra del monitor. Nella foto: Rachel Doe. La pagina d impostazione Sensibilità ISO prevede anche la voce Controllo automatico ISO e la possibilità di configurare un valore massimo e un tempo di posa minimo. Tuttavia questo vincolo sul tempo di posa viene violato una volta che la sensibilità ISO abbia raggiunto il massimo valore ammesso. Lo scopo è naturalmente quello di assicurare un esposizione corretta. Per imporre tassativamente alla fotocamera il diaframma e il tempo desiderati, si può operare in esposizione manuale. In questo modo si lascia alla sola sensibilità automatica il compito di regolare l esposizione. Naturalmente il fotografo deve imporre a questi parametri dei limiti che siano ben rapportati alla situazione della luce e alle sue intenzioni espressive. 42 TUTTI FOTOGRAFI telemetro elettronico che si accende nel mirino al raggiungimento del fuoco. Il monitor Come da tradizione in campo professionale, il monitor della D4s è fisso. Anche se ciò va a scapito della versatilità, si tratta di una scelta operata nel nome dell affidabilità; si cerca così di prevenire rotture dei delicati meccanismi che orientano il monitor lavorando in condizioni concitate, dove anche una piccola disattenzione potrebbe avere conseguenze gravi. Questo monitor Lcd da 3,2 pollici con proporzioni 4:3 presenta punti e offre il controllo manuale oppure automatico della sua luminosità, grazie ad un apposito sensore di luce. La scelta delle proporzioni 4:3 serve ad avere i dati di ripresa nella fascia sottostante l immagine 3:2, lasciandola quindi meglio in vista. Questo monitor ha ovviamente funzioni multiple che non si limitano alla riproduzione delle foto e dei filmati ripresi. Infatti, nonostante la D4s disponga addirittura di due pannelli di controllo monocromatici (sulla calotta e in basso sul dorso), lo schermo principale può svolgere anche questa funzione: alla prima pressione del pulsante info si vedono i dati e alla seconda pressione si possono cambiare alcune impostazioni di personalizzazione della fotocamera. I menu Naturalmente dal monitor si accede anche ai menu generali di configurazione della macchina, strutturati su più livelli e con un numero enorme di impostazioni e personalizzazioni. A parte abbiamo ricapitolato tutte le schermate principali di questi menu, organizzate sotto i titoli RIPRODUZIONE, RIPRESA, PERSONALIZZAZIONI, IMPO- STAZIONI, RITOCCO e MIO MENU. Già le voci di partenza sono più di centoquaranta, ma va tenuto presente che molte di esse richiamano pagine che contengono ulteriori liste di voci configurabili, con una struttura ad albero nella quale ci si può anche perdere. Questo non tanto quando ci si addentra nei sottomenu per fare una configurazione d insieme, visto che le sezioni hanno una logica e le descrizioni sono abbastanza chiare. Il problema è semmai ritrovare in seguito una data voce che ci si ricorda di aver visto. Per questo è stato previsto il MIO MENU, dove ciascun fotografo può mettere le sole voci che ritiene di dover variare con una certa frequenza. A questo proposito però c è anche l opzione di quattro set (A, B, C, D) per combinazioni di funzioni di ripresa e altri quattro (di nuovo denominati A, B, C e D) per le personalizzazioni; set richiamabili dal pannello di controllo interattivo per avere la fotocamera configurata per un dato tipo di fotografia o per un determinato utente. Il Live View Nella ripresa Live View, premendo ripetutamente il pulsante info si seleziona una delle cinque modalità di visualizzazione. La prima è la schermata standard con i parametri di ripresa, alcune altre impostazioni visibili in alto, la scala della compensazione sulla destra e il riquadro AF al centro (spostabile a piacere col multi-selettore). Premendo info si ha una versione più pulita, dove sull immagine troviamo il solo riquadro AF e la scala della compensazione. Alla successiva pressione di info passiamo ad una visione con reticolo quadrettato di riferimento, mentre con un altra pressione del pulsante arriviamo a vedere l istogramma della luminosità. Infine si passa alla visualizzazione della livella su due assi. La modalità scelta resta memorizzata anche uscendo dal Live View, per poi ripresentarsi quando si riattiva il Live View. Stesse schermate anche nella visualizzazione dedicata al video, ovviamente adattate ai parametri e ai controlli necessari in questo tipo di ripresa. L autofocus a contrasto esegue una serie di aggiustamenti prima di fermarsi sul soggetto e quindi non è veloce quanto il sistema a rilevamento di fase, ma nel complesso è utilizzabile con soddisfazione. Per l autofocus in Live View la casa consiglia di usare obiettivi AF-S, avvisando che con altri tipi si potrebbero avere risultati poco soddisfacenti. Tanto nelle riprese fotografiche quanto in quelle video, l autofocus a contrasto della D4s prevede due modalità AF: AF-S (singolo) e AF-F (permanente). In questo secondo caso l autofocus è attivo in permanenza, senza che si debba premere alcunché. Premendo a metà corsa il pulsante di scatto, la messa a fuoco si blocca sul soggetto del momento fino a scatto avvenuto. AF-S e AF-F sono selezionabili con la ghiera posteriore mentre si tiene premuto il pulsante AF all interno del selettore AF/M a fianco del bocchettone ottiche. Sono inoltre disponibili quattro metodi AF (Area normale, Inseguimento soggetto, Priorità al volto e Area estesa) selezionabili con la ghiera anteriore mentre si tiene premuto il medesimo pulsante AF. Gestione manuale e automatica della sensibilità Come in altre Nikon, sulla D4s la gestione della sensibilità ISO è articolata ma non particolarmente intuitiva. Ad esempio, il pulsante per variare manualmente il parametro ISO si trova in basso sul dorso e non è ideale

8 La Nikon D4s è ottimamente predisposta alle riprese video (Full HD fino a 1920x1080, 60p), a partire dalla dotazione hardware. Oltre al microfono sul frontale, troviamo la presa per microfono esterno da 3,5mm e quella per la cuffia di monitoraggio audio. Anche a livello di impostazioni e versatilità d uso, i menu specifici sono completi. Qui vediamo come esempi le schermate dedicate al microfono e alla gestione della sensibilità ISO. Dal menu Ritocco, due esempi significativi di interventi sulle immagini memorizzate: Applicazione della funzione D-Lighting e Elaborazione Nef (conversione dei file Raw in Jpeg). Per ciascuna di queste funzioni sono previste svariate opzioni di affinamento. In particolare, l elaborazione dei file Nef permette di impostare la qualità e le dimensioni dell immagine, il bilanciamento del bianco, la compensazione dell esposizione, il Picture Control (finitura dell immagine), la riduzione del rumore per ISO elevati, lo spazio colore, il controllo della vignettatura e il D- Lighting (compensazione tra luci ed ombre). per usarlo con l occhio al mirino, come si fa con diaframma e tempo di posa. Tuttavia si può facilmente rimediare attribuendo tale funzione ad un pulsante personalizzabile posto in posizione più comoda. Personalmente ho preferito attribuire la funzione ISO al tasto rosso video posto in prossimità del pulsante di scatto, che tra l altro corrisponde alla posizione già usata a questo scopo su altre fotocamere che uso. Per alternare la sensibilità manuale a quella automatica si deve tenere premuro il pulsante ISO e ruotare la ghiera anteriore, mentre con quella posteriore si imposta il valore manuale. Entrando invece nei menu, questa stessa opzione è più articolata e permette anche di imporre un massimo al valore ISO automatico e un tempo di posa minimo (fisso o legato alla focale dell obiettivo) raggiunto il quale si aumenta la sensibilità anziché allungare il tempo. Due le conseguenze: 1) Se avete impostato ISO Auto, la regolazione manuale non ha più alcun effetto pratico finché resta all interno del campo automatico. 2) Se avete impostato una sensibilità massima e un tempo minimo, ma la luce disponibile è scarsa, nelle modalità programmata e priorità di diaframmi la fotocamera può ignorare il limite stabilito allungando il La Nikon D4s offre una grande completezza di informazioni, anche nel Live View per il video. Tra le opzioni visualizzate, troviamo anche il monitoraggio dell audio sui due canali e il tipo di risposta in frequenza, oltre naturalmente ai parametri di ripresa (liberamente modificabili nel corso della registrazione). La guida visualizzata in basso al centro ci ricorda la combinazione di comandi per variare la sensibilità del microfono e la compensazione dell esposizione. Nella foto: Sara Piolanti. tempo di posa fino ad arrivare all esposizione determinata dall esposimetro. Per imporre veramente il tempo di posa, occorre operare a priorità di tempi o con esposizione manuale. Esponendo in manuale con ISO in automatico, si ha una sorta di priorità di tempi e diaframmi, dove al variare dell illuminazione varia il solo parametro ISO. Però in questo modo la foto potrebbe risultare sovraesposta in presenza di luce abbondante o sottoesposta con luce scarsa, in particolare se ci si è tenuti prudenti col massimo valore ISO ammesso. In determinate situazioni come i concerti rock dove si alternano luci forti e debolissime, per rendere una certa atmosfera potrebbe anche essere desiderabile sottoesporre nel momento del quasi buio. Stesso discorso se si scatta ad un soggetto in netto controluce dato da un faro del palco, per avere una silhouette disegnata dai contorni luminosi. Però va aggiunto che se l utente imposta un valore ISO manuale superiore al massimo impostato per l escursione automatica, la fotocamera accetta e usa il valore impostato a mano, uscendo così dal campo ISO automatico. Per dire che, all occorrenza, si può riprendere velocemente un certo controllo manuale dell esposizione tramite valori ISO alti. Il video Come tutte le reflex di concezione recente, la Nikon D4s è ottimamente predisposta alle riprese video (con formati che arrivano al Full HD, 1920x1080 pixel, 60p). Ad essere pignoli, manca la ripresa 4K, che è una tendenza recente e ancora poco diffusa. A livello hardware, oltre al microfono sul frontale troviamo la presa per microfono esterno con jack da 3,5mm e quella per la cuffia di monitoraggio audio. Anche a livello di impostazioni e versatilità d uso, i menu specifici sono completi. Nel menu di ripresa si possono impostare Risoluzione e frame rate, Qualità, Sensibilità del microfono, Risposta in frequenza, Attenuazione vento, Scheda di destinazione e Sensibilità ISO. Altre impostazioni riguardano le personalizzazioni di diversi comandi, specifiche per la ripresa video e quindi differenziate da quelle fotografiche. Tra le opzioni visualizzate nella ripresa Live View video, troviamo anche il monitoraggio dell audio sui due canali e il tipo di risposta in frequenza, oltre naturalmente ai parametri di ripresa. Nel corso della registrazione è possibile modificare liberamente i parametri di ripresa (tempi, diaframmi, ISO), compensare l esposizione e variare la sensibilità del microfono. Tirando le somme La Nikon D4s è una fotocamera che qualsiasi fotografo un po smaliziato può iniziare ad usare subito con grande soddisfazione, ma per sfruttarla a fondo occorre un po di umiltà e pazienza. A quel punto non ci sono praticamente limiti operativi, salvo quelli dati dall ingombro e dal peso dell attrezzatura. Intendo dire che, in genere, il fotografo si stanca prima della macchina. TUTTI FOTOGRAFI 43

9 L autofocus della Nikon D4s è dotato di un ottima sensibilità allineata con quella della Nikon D750, e nettamente superiore sia di quella della Nikon D610 che della recente D810. Rimane comunque distanziata dalle prestazioni particolarmente elevate della Nikon D800 che della Canon EOS 6D. 44 TUTTI FOTOGRAFI

10 La grande superficie del sensore Full Frame della Nikon D4s consente di ottenere livelli di rumore decisamente contenuti. E possibile lavorare fino a ISO con un rapporto segnale/rumore sul grigio 18% superiore ai 20 db, quindi con una qualità delle immagini molto elevata, e con una latitudine di posa di quasi 3 EV, caratteristica quest ultima direttamente legata al rumore nelle ombre. Alle sensibilità superiori la qualità si abbassa notevolmente e la stratosferica sensibilità di ISO appare poco utilizzabile.

11 RUMORE: FOTOCAMERE A CONFRONTO I grafici mostrano una sostanziale uniformità di risposta da parte di tutte le fotocamere Full Frame Nikon e Canon. Il rapporto segnale/rumore e la latitudine di posa sono infatti condizionati soprattutto dalla quantità di luce raccolta dal sensore, e quindi dalle sue dimensioni. Si evidenzia solo una latitudine di posa leggermente inferiore a 200 ISO da parte delle Full Frame Canon. Notevole la differenza rispetto alle fotocamere con formato ridotto APS-C, come la Nikon D7100 e la Canon 7D Mark II I SISTEMI DI AUTOFOCUS A CONFRONTO Sensibilità Nikon D4S Nikon D610 L autofocus della Nikon D4s è dotato di un ottima sensibilità, allineata a quella della Nikon D750 e nettamente superiore sia di quella della Nikon D610 che della recente D810. Rimane comunque distanziata dalle prestazioni particolarmente elevate della Nikon D800 che della Canon EOS 6D. Nikon D750 Nikon D800 Nikon D810 Canon EOS 6D

12 Le misure del Centro Studi Progresso Fotografico L autonomia L autonomia, grazie alla batteria di alta capacità, è eccellente: 6 ore e 40 minuti in riproduzione e ben 1346 scatti in ripresa. La velocità operativa La velocità operativa è elevatissima, con una raffica seconda solo a quella della Canon Eos 1Dx. E possibile scattare a 11,1 f/s in qualsiasi formato di registrazione, Jpeg o Raw, con un numero di scatti senza rallentamenti che va dai 200 nel formato Jpeg (massimo imposto dalla fotocamera) ai 52 in Raw con compressione lossless; qualche scatto in più è possibile con la compressione maggiore (65), qualcuno in meno senza compressione (48). La raffica rallenta leggermente se si imposta la messa a fuoco continua AF-C; in tal caso si possono eseguire 9,24 f/s in Raw e 8,97 f/s in Jpeg. Ottima poi la prontezza di scatto, con un ritardo (shutter-lag) di appena 0,031 secondi. Prontissima l accensione, con un ritardo di circa un decimo di secondo. Elevata anche la velocità di scrittura sulle memorie Compact Flash, con un transfer rate di 31,1 MB/s Le curve sensitometriche Le curve sensitometriche misurate sulle immagini Jpeg mostrano una curvatura sulle alte luci piuttosto pronunciata, per garantire una maggiore latitudine di posa. Solo la sensibilità 50 ISO raggiunge la saturazione in modo lineare. Ad un aumento del contrasto sul grigio medio, con le varie impostazioni dei Picture Control, si ha una corrispondente diminuzione del contrasto sulle alte luci, cosicché non cambia il punto di saturazione. L autofocus L autofocus in modalità reflex ha mostrato un ottima sensibilità, riuscendo a lavorare fino a -2,3 EV con l obiettivo 24-85mm f/ in posizione grandangolare. Inferiore solo di qualche decimo di EV la sensibilità con l obiettivo in tele. Nettamente inferiore la sensibilità dell autofocus a rilevamento del contrasto in Live View, che abbiamo volutamente misurato con un obiettivo di grande luminosità, il 28mm f/1.8, in quanto questo sistema di messa a fuoco, contrariamente a quello in modalità reflex, è molto condizionato dall apertura relativa dell obiettivo. Abbiamo registrato in questo caso una sensibilità di +1 EV. Molto buona anche la velocità di messa a fuoco in modalità reflex, con tempi che si mantengono nei dintorni dei 5 decimi di secondo. Più lento l autofocus in Live View, con ritardi superiori ai due secondi; ricordiamo però che in questo caso la messa a fuoco risulta più precisa. MTF- Sharpening La fotocamera applica alle immagini Jpeg livelli di sharpening piuttosto contenuti; è possibile utilizzare un impostazione fino a 3 senza particolari controindicazioni per quanto riguarda la generazione di artefatti. Il rumore e la latitudine di posa La grande superficie del sensore Full Frame della Nikon D4s consente di ottenere livelli di rumore decisamente contenuti. E possibile lavorare fino a ISO con un rapporto segnale/rumore sul grigio 18% superiore ai 20 db, quindi con una qualità delle immagini molto elevata, e con una latitudine di posa di quasi 3 EV, caratteristica quest ultima direttamente legata al rumore nelle ombre. Tuttavia la qualità alle sensibilità superiori si abbassa notevolmente e la stratosferica sensibilità di ISO appare poco utilizzabile. I filtri per la riduzione del rumore possono migliorare molto la qualità dell immagine, tuttavia a scapito della definizione. Giudizio complessivo La Nikon D4s unisce prestazioni estremamente elevate a una grande flessibilità che le consente di adeguarsi alle esigenze dei fotografi più diversi. La risoluzione di 16 Mpxl sembra modesta in confronto a quelle stratosferiche di modelli per fotoamatori, ma per il professionista è più che sufficiente se accompagnata da elevata Pro Rapidità operativa Qualità d immagine Autonomia Flessibilità operativa Contro Dimensioni e peso Risoluzione media Assenza video 4K Prezzi Nikon D4s: 5800 Distribuzione: Nital, Via Vittime di Piazza Fontana 52 bis, Moncalieri (To). infoline qualità d immagine e velocità operativa. Per capire l attenzione dedicata da Nikon ai fotografi basta citare la diversa percezione tattile dei tre tasti posti vicino al pulsante di scatto in modo da poter eseguire le impostazioni con l occhio al mirino, oppure la predisposizione per lo scatto in verticale. Dal punto di vista delle prestazioni, l autonomia è eccellente e la velocità operativa elevatissima: 11,1 f/s con qualsiasi formato di registrazione, Jpeg o Raw. Grazie al sensore Full Frame e la modesta risoluzione i livelli di rumore sono decisamente contenuti: è possibile lavorare fino a ISO con una qualità delle immagini molto elevata, e con una latitudine di posa di quasi 3 EV, anche se la stratosferica sensibilità di ISO appare poco utilizzabile. Insomma la Nikon D4s si conferma una reflex progettata per i professionisti. Sergio Namias

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