Rotary Club Reggio Emilia. Dicembre nel Club. Mese dedicato alla Famiglia. Amicizia e solidarietà: determinati a costruire un futuro migliore

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1 DISTRETTO 2070 Emilia Romagna Repubblica di San Marino Toscana FABIO STORCHI Presidente CLUB DI REGGIO EMILIA Segreteria: via Gabbi 16 Tel e fax: rotary.re@alice.it FRANCO ANGOTTI Governatore Distretto 2070 SAKUJI TANAKA Presidente del Rotary International Motto del presidente Fabio Storchi Amicizia e solidarietà: determinati a costruire un futuro migliore Sakuji Tanaka - Presidente del Rotary International Lettera del mese di dicembre dedicato alla famiglia Carissimi Rotariani, il 2012 è quasi finito e siamo arrivati al giro di boa dell anno rotariano. È arrivato il momento di valutare gli obiettivi che ci eravamo prestabiliti e i progressi ottenuti. Siamo sulla buona strada per realizzare quanto ci siamo prefissati? Io credo fermamente nell importanza di stabilire degli obiettivi elevati ma anche realistici. Un obiettivo valido deve essere a portata di mano ma, al tempo stesso, deve richiedere qualche sforzo perché lo si possa raggiungere. La disponibilità ad affrontare nuove sfide ci aiuta a scoprire ciò cui siamo davvero capaci: probabilmente molto più di quanto non pensiamo. Il 1 luglio affronteremo la sfida più nuova per la nostra organizzazione: la completa implementazione del Piano di Visione Futura, il nuovo modello di sovvenzioni della nostra Fondazione. Noi Rotariani ci siamo posti un obiettivo semplice e vitale: fare il maggior bene possibile con le risorse a nostra disposizione. A questo scopo, ci daremo da fare per ridurre i costi generali; per migliorare la responsabilità, la trasparenza e il controllo a livello locale; e per concentrare maggiormente la nostra attività di servizio nelle aree in cui sappiamo di poter avere il massimo impatto. Con il Piano di Visione Futura, adotteremo una struttura di sovvenzioni semplificata che ci incoraggia a impegnarci nelle nostre sei aree d intervento: pace e prevenzione/risoluzione dei conflitti, prevenzione e cura delle malattie, acqua e strutture igienico-sanitarie, salute materna e infantile, alfabetizzazione ed educazione di base, e sviluppo economico e comunitario. Si tratta di aree nelle quali i Rotariani di tutto il mondo sono già impegnati da molti anni, nelle quali abbiamo maturato una considerevole esperienza e ottenuto risultati che comprovano la sostenibilità dei progetti svolti. La sostenibilità sarà uno dei criteri fondamentali della Visione Futura man mano che ci orienteremo verso progetti a lungo termine e di forte impatto. In poche parole, un progetto è sostenibile quando continua a beneficiare il mondo anche una volta terminati i fondi della sovvenzione Rotary. L esempio per eccellenza di un progetto sostenibile è, come sappiamo bene, l eradicazione della polio. Con la scomparsa della poliomielite, il bene che abbiamo fatto durerà nel tempo, anche secoli dopo la somministrazione dell ultimo vaccino. E l insegnamento che abbiamo ricavato dal programma PolioPlus è universale. Perché un progetto sia veramente sostenibile è necessario un attento lavoro di pianificazione e cooperazione, accompagnato da una prospettiva a lungo termine e dalla volontà di considerare i membri della comunità non come beneficiari passivi ma come nostri collaboratori nel servire. Adottare la Visione Futura significa accettare una visione più ambiziosa del Rotary, che ci spinge ad affrontare questioni importanti con soluzioni ponderate e durature. Si tratta di un nuovo modo di intendere il servire, con un approccio che a mio parere renderà la nostra Fondazione sempre più in grado di fare del bene nel mondo. Sakuji Tanaka 1

2 Sakuji Tanaka - Presidente del Rotary International Lettera del mese di novembre dedicato alla Fondazione Rotary Cari amici Rotariani, ci sono tanti modi per descrivere la nostra Fondazione Rotary. Ma io considero la nostra Fondazione, letteralmente, come le Fondamenta di tutto il Rotary. Non pensiamo spesso alla terra sotto i nostri piedi. Non pensiamo spesso alle mura che reggono le nostre case. Diamo per scontato tutto questo. Ci pensiamo solo quando non ci sono più. Non troppo tempo fa, in Giappone, la terra ci è crollata sotto i piedi. Venerdì, 11 marzo 2011, un terremoto di magnitudo 9 ha scosso il Giappone nelle sue fondamenta. Oltre persone sono morte, e altre sono rimaste ferite, con più di date per disperse. Il totale delle perdite in termini economici dovute a questa calamità è stato stimato a oltre 300 miliardi di dollari. In poche ore, mezzo milione di persone in uno dei Paesi più ricchi e sviluppati del mondo ha perso tutto. Queste persone sono passate da una vita confortevole a un futuro incerto, vivendo nelle palestre delle scuole, nelle tende e in edifici pericolanti. In Giappone, eravamo abituati ai terremoti. E pensavamo di essere pronti a tutto, ma nessuno poteva prevedere un terremoto del genere. Il terremoto di quel giorno ha cambiato il Giappone e sulla povertà, sulla guerra e sulle calamità. Guardiamo, da lontano, le persone che vivono questi momenti tanto terribili. Ma è difficile metterci nei loro panni. Oggi, vorrei dirvi che non c è nulla che separa tutti noi dalle persone che aiutiamo. Siamo tutti uguali. Solo che le circostanze che ci circondano sono differenti. Attraverso la nostra Fondazione, abbiamo il potere di mettere in pratica le parole del motto della Fondazione: fare del bene nel mondo. Attraverso la Fondazione, possiamo fare molto più bene di quanto possiamo mai fare da soli. E questo fa davvero la differenza nella vita di persone proprio come noi. Sakuji Tanaka tutti i suoi abitanti. Ci ha fatto capire quanto sono fragili le nostre vite. E mi ha fatto rendere conto che non c è molta differenza tra me e le persone che aiuto tramite il Rotary. È molto facile pensare alle persone che aiutiamo attraverso la Fondazione come persone molto diverse da noi. Vivono lontano da noi, non parlano la nostra lingua e la loro cultura non ci è familiare. Non sappiamo cosa significa non avere acqua corrente, o strutture igienico-sanitarie e neppure cosa sia non essere istruiti. Noi vediamo le foto, leggiamo le storie negli articoli 2

3 Franco Angotti - Governatore del Distretto 2070 Lettera del mese di dicembre mese dedicato alla Famiglia Carissimi Amiche e Amici, scrivo questa mia lettera da Berlino dove sto partecipando, con Giovanna, al primo Global Peace Forum voluto dal nostro Presidente Internazionale. Il tema è: La Pace senza confini. È un grande evento con una partecipazione di oltre 1200 rotariani su una previsione di 700. Insomma un grande successo. Molti gli interventi, tutti di notevole livello, tantissime le testimonianze. Si tocca veramente con mano il contributo dato dal Rotary alla Pace in tutti i tempi e nei luoghi più impensabili e più sperduti. La nostra Fondazione ha indicato sei vie per i progetti con Visione Futura e ciascuna di esse è certamente una via per la pace, come ha sottolineato a Berlino il segretario generale John Hewko. Il tema della pace, come è facile osservare, è sempre più attuale ed il Rotary può tenere viva l attenzione sugli aspetti più cruciali e su di essi invitare alla riflessione: la pace come diritto dell uomo, la pace come accoglienza, la pace come solidarietà ed attenzione verso i più diseredati e più deboli. Riprenderemo questi temi riconducendoli al filone lapiriano della tradizione di Firenze, città della pace, nel forum distrettuale sulla Pace che si svolgerà a Firenze il prossimo 16 marzo, rispondendo così alla sfida lanciata da S. Tanaka. Ma il tema della Pace si salda bene con quello del mese rotariano. Infatti, come sappiamo, il mese di dicembre è il mese della Famiglia, luogo di pace per eccellenza. Sono stato invitato a moltissime feste di auguri che i club organizzano in prossimità del Natale. Li ringrazio tutti sicuro che sapranno conciliarle con la difficile congiuntura che stiamo attraversando. Con la ricorrenza di Natale l anno rotariano compie una svolta, sono trascorsi 6 mesi dal suo inizio e si può perciò cominciare a tirare qualche bilancio ed è ciò che invito a fare. Ci aspetta inoltre un nuovo anno con tanti appuntamenti fra i quali certamente i più importanti sono i due congressi quello Distrettuale (7,8 e 9 giugno) e quello Internazionale (23-26 giugno) che si svolgerà a Lisbona. Per quest ultimo vi ricordo che una prima scadenza è il prossimo 15 dicembre (consultate L invito naturalmente è a partecipare. Sul tema la Commissione Distrettuale è a vostra disposizione. Sottolineando anche in questo mese l importanza di mantenere sempre alto il prestigio dei nostri Club, mi congedo, grato della vostra attenzione ed inviando a tutti voi e, tramite voi, a tutta la Famiglia Rotariana un sincero augurio di pace e serenità. A questo augurio si associa anche Giovanna. Un abbraccio Franco Angotti 3

4 Franco Angotti - Governatore del Distretto 2070 Lettera del mese di novembre mese dedicato alla Fondazione Rotary Carissimi Amiche e Amici, proseguono con grande lena le mie visite ai Club. Sono esattamente a metà strada e quindi comincio ad avere una panoramica significativa della realtà del nostro Distretto. Una prima conclusione, a questo punto, penso di poterla trarre e riguarda proprio la nostra Fondazione nei confronti della quale non ho riscontrato alcuni storici e spesso acritici pregiudizi. Il merito di questo risultato è certamente da attribuire al meccanismo di Visione Futura. Si è trattato di una indubbia visione strategica vincente perché, avvicinando in maniera sostanziale e tangibile la Fondazione ai Club, assegnando un ruolo fondamentale al Distretto, ha reso più veloci le procedure di realizzazione dei progetti e dato una forte motivazione ed un forte incentivo ai Presidenti che hanno la soddisfazione di vedere realizzati i progetti nel corso del loro stesso anno. Anche l elevata partecipazione ai SEGS è il segnale, al terzo anno della sperimentazione come Distretto Pilota, che i Governatori e la Commissione Distrettuale R.F., in questi 3 anni, hanno lavorato bene e che i club hanno ben compreso il cambiamento in atto ed i vantaggi ad esso connessi. È questo un patrimonio che certamente i club di entrambi i nuovi Distretti (2071 e 2072) sapranno ulteriormente valorizzare e potenziare anche con obiettivi più mirati alle specifiche realtà di entrambi. Non dimentichiamo però che i finanziamenti erogati dalla R.F. sono i nostri contributi (Fondo Annuale Programmi) che ci ritornano dopo 3 anni sotto forma di finanziamenti distrettuali e globali. È doveroso naturalmente anche ricordare che la Fondazione ha dato una svolta conclusiva al Progetto Polio con l ulteriore finanziamento triennale di 75 milioni di dollari preannunciati nell ultima sessione dell ONU. Questi si aggiungono ai 50 già erogati dalla Fondazione Bill e Melinda Gates senza alcuna richiesta di contropartita da parte nostra, ma come semplice donazione, mostrando ancora una volta una grande fiducia nei nostri confronti. Siamo perciò tutti chiamati a compiere quest ultimo gesto di contribuzione con tutte quelle efficaci iniziative utili a tal fine. Infine vorrei sottolineare il grande contributo che la R.F. ci consente di dare al tema della Pace. Infatti è proprio grazie ad essa che abbiamo l opportunità di servire il prossimo con vari progetti, umanitari e culturali, e questi, come dice Sakuji Tanaka, portano benevolenza, condivisione ed armonia e quindi in definitiva la Pace fra le persone a cui il servizio è rivolto. Sottolineando ancora una volta l importanza di mantenere sempre alto il prestigio dei nostri Club, mi congedo, grato della vostra attenzione ed inviandovi un sincero augurio di buon lavoro. Un abbraccio Franco Angotti 4

5 IL PROGRAMMA DEL MESE Domenica 2 dicembre Una domenica insieme ore ritrovo e partenza dal piazzale del Tribunale di Reggio Emilia Visita al Museo Nicolis a Villafranca di Verona Pranzo a Valeggio sul Mincio Pomeriggio: visita guidata al centro storico di Valeggio e di Borghetto Giovedì 6 dicembre ore Hotel Astoria Mercure (via Leopoldo Nobili 2 - Reggio Emilia) Conviviale e Assemblea per soli Soci Elezione del Presidente per l anno Elezione Consiglio Direttivo per l anno E richiesta la prenotazione in Segreteria entro martedì 4 dicembre Giovedì 13 dicembre ore Circolo del Casino (via Gabbi, 16 - Reggio Emilia) Aperitivo per soli Soci Sabato 15 dicembre ore Chiesa di San Prospero Concerto del Coro dell Antoniano Aperto alla Cittadinanza, con la partecipazione di tutti i Clubs Service Reggiani e la Presidente Deanna Ferretti Veroni dell Associazione CuraRe Onlus Seguirà programma dettagliato Giovedì 20 dicembre ore Hotel Astoria Mercure (via Leopoldo Nobili 2 - Reggio Emilia) Cena degli Auguri Appuntamento conviviale aperto a Soci, familiari ed ospiti (abito scuro) Indispensabile la prenotazione in Segreteria entro e non oltre giovedì 13 dicembre Giovedì 27 dicembre Sospeso per festività Giovedì 3 gennaio Sospeso per festività Il servizio di Segreteria sarà temporaneamente sospeso dal 22 dicembre al 6 gennaio. Per ogni comunicazione è attiva la segreteria telefonica che verrà ascoltata periodicamente. Buone Feste! 5

6 Festeggiamo i compleanni FESTEGGIAMO I COMPLEANNI DEL MESE DI DICEMBRE il 2 dicembre Domenico Viola il 2 dicembre Cesare Antonio Bellentani l 8 dicembre Giannicola Albarelli il 10 dicembre Luigi Versaci il 13 dicembre Luciano Rabboni il 16 dicembre Giorgio Ferrari il 17 dicembre Fabio Storchi il 19 dicembre Luigi Zanichelli il 23 dicembre Vittorio Corradi il 23 dicembre Giuseppe Simonazzi il 25 dicembre Doriano Guerrieri il 28 dicembre Franco Boni il 30 dicembre Narsete Iori il 30 dicembre Luciano Fantuzzi il 30 dicembre Sira Zedda E DEL MESE DI GENNAIO il 3 gennaio Renato Brevini l 8 gennaio Franco Nicoli il 10 gennaio Renzo Ruffini il 19 gennaio Francesco Piccolo Brunelli il 19 gennaio Maurizio Bergomi il 23 gennaio Stefano Cabrioni il 24 gennaio Walter Burani Tanti auguri da tutti gli Amici del Rotary!!! Collaborazioni Il Rotary Club Reggio Emilia dà il benvenuto a Sergio Occhipinti, 26 anni, studente del corso di Laurea Magistrale Strategia e Comunicazione d Impresa presso l Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, che lunedì 3 dicembre ha iniziato un periodo di stage presso il nostro Club. I Soci del Club augurano al dottor Sergio Occhipinti buon lavoro! 6

7 PROGETTO SPECIALE PRO-TERREMOTATI : A CHE PUNTO SIAMO? Il nostro Prefetto Antonio Marturano, Incaricato distrettuale a tenere i contatti con la Protezione Civile per le emergenze nazionali, insieme al Segretario Riccardo Zucchetti e al Socio Luigi Zarotti, nei giorni immediatamente successivi al terribile sisma dello scorso maggio ha coordinato una serie di aiuti a favore delle popolazioni colpite. Molte le attività realizzate, anche in collaborazione con Rotary Club Reggio Emilia, Val di Secchia e Terra di Matilde, ma ancora di più quelle da realizzare e che il nostro Club sta sostenendo con grande determinazione. Cari Soci, cari Amici, Nei giorni immediatamente successivi al terremoto il nostro Club, interpretando il desiderio di tutti Voi, ha iniziato una frenetica opera di ricerca di tutto quanto poteva essere utile per sostenere le popolazioni colpite. In questa attività, condotta congiuntamente con gli altri Club reggiani, coordinati dal Distretto 2070 e con la presenza costante del Governatore Pierluigi Pagliarani, fu determinante la scelta di collaborare con Icaro Associazione Volontaria per la Protezione civile di Correggio, il cui Presidente dott. Paolo Lugli, così scriveva nella sua relazione al Sindaco di Reggio Emilia dott. Graziano Delrio: Devo sottolineare a tal proposito la grande disponibilità dei Rotary Reggiani che hanno contribuito in modo determinante all arrivo di tanti beni da destinare alle popolazioni terremotate. Quasi tutti i giorni alcuni soci erano con me a fare il punto della situazione e ho potuto constatare che si è cercato di dare una risposta a tutti. Da Correggio sono stati quindi portati aiuti ai campi di emergenza e agli sfollati di Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Novi di Modena, Rovereto sul Secchia, San Prospero di Modena, Cavezzo, Camposanto, Concordia sul Secchia, Reggiolo, Rolo, Fabbrico, Campagnola Emilia, San Martino in Rio, Correggio, al Posto Medico Avanzato di Carpi vista l inagibilità della struttura ospedaliera, agli anziani sfollati dalle case protette di Mirandola alloggiati presso la Casa Giardino di Bagnolo in Piano e agli sfollati di via Gorizia a Reggio Emilia L intesa con gli altri Club reggiani e la voglia di proseguire, senza soluzione di continuità, ci ha consentito di realizzare un altra splendida opera nel Comune di Reggiolo: un oratorio, in prefabbricato, di circa 80 mq, coibentato, provvisto di impianto di riscaldamento e di condizionamento, in grado di ospitare i bambini della Parrocchia, ma destinato soprattutto a divenire luogo di incontro per i cittadini ed in particolare per gli anziani. Reggiolo, infatti, è uno dei Comune reggiani più colpito dal sisma, ove, oltre ai numerosi edifici lesionati, anche la chiesa parrocchiale ha riportato gravissimi danni, e da qui è nato il progetto per un aiuto, concretizzatosi con la costruzione dell oratorio. Il costo complessivo del manufatto ha superato i euro ed è stato realizzato dal Rotary Club di Reggio Emilia, Rotary Club Val di Secchia, Rotary Club Terra di Matilde, Rotary Club di Guastalla, con il coordinamento dell amico Luciano Alfieri, assistente del Governatore, sempre animato da alto spirito rotariano, ma soprattutto grazie alla generosità di tutti i soci e di alcuni amici ed è stato donato alla Parrocchia di Reggiolo con una semplice cerimonia domenica 11 novembre scorso. Una targa all ingresso è stata voluta dal Parroco, don Gino Bolognesi quale testimonianza dell impegno rotariano. Come abbiamo già citato, durante questi mesi è stata determinante la collaborazione con Icaro, che ci ha consentito di scoprirne la capacità operativa e lo straordinario impegno dei suoi componenti, dal Presidente al più giovane dei suoi Volontari. In particolare abbiamo costatato quanto sia importante in situazioni come quella del Terremoto la buona organizzazione dei soccorsi: in tal senso abbiamo concordato con gli altri Club, di cui sopra, con il coordinamento del nostro Governatore Franco Angotti, di realizzare altre due importantissime opere: il potenziamento e ammodernamento della Centrale Operativa della Protezione Civile di Correggio, con un progetto Distrettuale, e la realizzazione di un Camper per il supporto psicologico alle popolazioni colpite da gravi eventi naturali, con un progetto globale della Rotary International. Due progetti molto complessi, che stanno richiedendo tantissimo impegno e perfetta conoscenza delle norme di Visione Futura, con la guida e l eccezionale disponibilità dello staff distrettuale, ed in particolare degli amici Claudio Pezzi e Arrigo Rispoli: per questo impegno siamo particolarmente grati al nostro socio Romano Mazzali, che segue con grande competenza e determinazione l evolversi della programmazione, coadiuvato e sostenuto dai soci non meno efficienti degli altri Club e, per la parte operativa, dalla dottoressa Cinzia Gimelli, psicologa, prossima new entry del nostro club e professionista di altissimo livello, nota in campo giuridico a livello nazionale. Antonio Marturano Prefetto e Incaricato distrettuale per le emergenze nazionali 7

8 Inaugurato il nuovo Oratorio della Parrocchia di Reggiolo La generosità dei Rotariani permette di realizzare un altro importante progetto a favore dei Cittadini in uno dei Comuni che ha subito maggiormente le conseguenze del terribile sisma E stato inaugurato domenica 11 novembre a Reggiolo, presso la Parrocchia di Santa Maria Assunta, il nuovo Oratorio provvisorio di San Giuseppe, alla presenza del sindaco Barbara Bernardelli, di tanti Soci rotariani e di numerosi cittadini. L oratorio originario era stato reso inagibile dagli eventi sismici dello scorso maggio. La donazione è nata dalla collaborazione tra Rotary Reggio Emilia, Rotary Guastalla, Rotary Reggio Emilia Val Di Secchia e Rotary Reggio Emilia Terra Di Matilde coordinati da Luciano Alfieri, Assistente distrettuale del Governatore ed è stata sostenuta con determinazione dai rispettivi presidenti Fabio Storchi, Nicola Masini, Cristina Cataliotti, Aldo Dall Aglio. Dopo la celebrazione della Santa Messa, don Gino Bolognesi ha ringraziato i Rotariani per la loro generosità e per aver trovato una soluzione repentina in grado di rispondere efficacemente a un importante bisogno della Comunità. La struttura prefabbricata (mt. 6,13 x 14,40 x 2,95 h) comprende una sala polifunzionale e altre due stanze dedicate alla catechesi e ad altre attività. La donazione dei quattro Club è ricordata con l affissione di una targa che ricorda a tutti l impegno profuso dai Rotariani a favore della Comunità. 8

9 10 chef per l Emilia : chef e bambini per le scuole terremotate Una serata di cucina creativa e solidale nata dalla collaborazione tra la Provincia e la Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi sostenuta anche dal nostro Club Dieci chef stellati hanno donato la loro arte per una serata creativa e di solidarietà dando vita a un evento gastronomico, lunedì 26 novembre scorso, il cui ricavato è stato devoluto alla ricostruzione di due scuole danneggiate dal terremoto. A beneficiare dei fondi raccolti sarà la Scuola dell Infanzia 25 Aprile di Reggio Emilia, simbolo delle scuole di Reggio, costruita nel 1947 mattone su mattone dai cittadini con il ricavato dalle vendita di un carro armato abbandonato dopo la Guerra e la Scuola Parrocchiale dell Infanzia Don Umberto Borghi di Rolo. La fervida mente creativa di Gianni D Amato, chef del celebre Rigoletto di Reggiolo, ha ideato la serata. D Amato, suo malgrado, ha vissuto sulla propria pelle l esperienza del terremoto di maggio, che gli ha reso inagibile il suo regno, il ristorante di Reggiolo. D Amato ha chiamato e pronta è stata la risposta degli altri chef di tutta Italia che si sono messi a disposizione con la loro sapiente arte culinaria. Dieci i cuochi stellati, dunque, impegnati in una maratona creativa iniziata con un pomeriggio di atelier sui linguaggi del cibo per tre chef e 45 bambini e una cena di chef stellati, ognuno dei quali si è cimentato in una specialità. Nella cena dei cuochi stellati, 10 chef si sono messi alla prova invece ciascuno in una specialità culinaria, alla scoperta di piatti nuovi e della tradizione. Gli assaggi dei dieci piatti sono stati frutto delle sapienti mani e delle giuste alchimie di: Francesco Bracali, ristorante Bracali - Massa Marittima (GR); Umberto Cavina, ristorante Monte del Re - Bologna; Gianni D Amato, ristorante Il Rigoletto - Reggiolo (RE); Marta Grassi, ristorante Tantris - Novara; Andrea Incerti Vezzani, ristorante Locanda Ca Matilde - Quattro Castella (RE); Giancarlo Morelli, ristorante Pomiroeu - Seregno (MI); Daniele Repetti, ristorante Nido del Picchio - Carpaneto Piacentino (PC); Pietro Scapinelli, La Congrega dei Liffi - Reggio Emilia; Tano Simonato, ristorante Tanopassami l olio - Milano; Stefano De Pietri, anima della pasticceria Torinese - Reggio Emilia. All evento hanno partecipato anche Stefano De Pietri, anima della pasticceria Torinese di Reggio Emilia, e Marzia Anceschi, cuoca delle Scuole comunali dell infanzia di Reggio Emilia. La serata è stata ravvivata delle musiche della band dell Usignolo e condotta da Stefania Bondavalli di Telereggio. All evento hanno partecipato inoltre Cecilia Camellini e altri sportivi reggiani. Daniela Spallanzani 9

10 Il Terremoto, l Emilia, la Speranza Il nostro Socio Leopoldo Barbieri Manodori fornisce al Club un contributo tecnico altamente qualificato per comprendere meglio le conseguenze del terribile sisma che ha colpito il nostro territorio e consegna a noi tutti un messaggio ottimista di speranza, seme di nuove opportunità Il Terremoto Il 31 ottobre 2002 crolla la scuola di S. Giuliano. Nel marzo del 2003 l Ordinanza del Presidente del Consiglio Berlusconi estende il territorio a rischio sismico dal 37% al 58% e annuncia nuove ed avanzate norme tecniche. Nonostante i conflitti di interesse e le gelosie che coinvolgono vari apparati statali ed impediscono l entrata in vigore delle nuove norme, il sasso è stato scagliato e la nuova classificazione sismica passa: per l Emilia è la rivoluzione, praticamente tutta la pianura viene classificata, sia pure a bassa sismicità. Bisogna attendere il 14 gennaio 2008 affinché le nuove norme entrino finalmente in vigore, ma subito inizia la girandola delle proroghe per la loro applicazione. Il terremoto de L Aquila pone fine ai rinvii: l ultima proroga viene cancellata e le norme entrano definitivamente in vigore il 1 luglio 2009: possiamo segnarci questa data, perché rappresenta l inizio di una nuova era per le costruzioni in Italia, che richiede a tutti gli operatori del settore un enorme sforzo di riconversione tecnica e culturale. L Italia, tra i Paesi a rischio sismico, diviene finalmente uno dei più avanzati al mondo: possiamo quindi essere ottimisti rispetto alla qualità di ciò che costruiremo. Resta però l enorme problema del patrimonio edilizio esistente. Il rischio sismico in Italia è un problema di dimensioni molto rilevanti e solo nell ultimo secolo si sono avute vittime con danni economici ingentissimi. L Italia è caratterizzata da una pericolosità sismica medio-alta, ma essa, combinata con la qualità degli edifici esistenti, produce una vulnerabilità molto elevata: il nostro patrimonio edilizio è infatti notevolmente fragile a causa dell età e/o delle caratteristiche tipologiche e strutturali. Non ci riferiamo soltanto agli edifici storici ma anche a molti degli 11 milioni di abitazioni costruite nel dopoguerra. E il patrimonio ad alta vetustà, che rappresentava vent anni fa il 25% del totale, oggi incide per oltre il 35% con una percentuale destinata ad aumentare. Solo una minoranza degli edifici in aree a rischio sismico (il 14% del patrimonio edilizio nazionale) è stato progettato utilizzando criteri antisismici. Si è così accertata la presenza di abitazioni a rischio: il 36,5% per ragioni d anzianità e il 63,5% per cause tecniche. L Emilia Il sisma è giunto il 20 e il 29 maggio, inaspettato come sempre; ma se nel passato recente la sua tipologia era apparsa consueta ancorché foriera di danni anche rilevanti, stavolta è apparso subito chiaro che qualcosa non tornava: come era possibile, infatti, che a fronte di valori attesi dell accelerazione al suolo pari a 0,13-0,15 g ci si trovasse di fronte a valori reali pari a 0,30-0,36 g, cioè doppi o tripli? E una domanda cui dovranno rispondere gli scienziati, ma anche molti politici, amministratori locali ed operatori economici che hanno lavorato costantemente per nascondere il rischio sismico sotto il tappeto. In effetti l aspetto inquietante risiede nel passaggio dalle mappe di pericolosità sismica, che danno sostanzialmente ragione di quanto è accaduto ma non hanno valore normativo, ed i parametri di progetto, che hanno valore cogente e che, guarda caso, risultano molto edulcorati in pianura padana. Che cosa è successo in questo passaggio? In nome di quali interessi inconfessabili si è giunti a sottovalutare scientemente la sismicità della pianura nascondendosi dietro 10

11 Il Terremoto, l Emilia, la Speranza un interpretazione disinvolta, o peggio, degli aspetti probabilistici del problema? Si è forse deciso di fare una scommessa, pur conoscendo bene quanto era accaduto a Ferrara nel XVI secolo? Resta un grande sconcerto, soprattutto per chi come me si trova ad operare dovendo applicare strumenti che adesso sa essere parzialmente inadeguati. Si deve pertanto chiedere chiarezza e, a bocce ferme, operare un profondo ripensamento sui rischi effettivi possibili nella pianura emiliana. La Speranza Ogni crisi, ogni emergenza, accanto ai lutti e ai disastri, porta con sé il germe di nuove opportunità. Così anche il terremoto dell Emilia. Per il patrimonio monumentale, spesso misconosciuto o sottovalutato, è possibile un grande momento di riappropriazione comunitaria proprio attraverso i lavori di riparazione (vedi foto 1). Per i centri storici è l occasione di interventi che non possono che essere in capo in primo luogo ai proprietari, ma che non devono più vedere la mano pubblica assente e disinteressata. L obiettivo è ridurre la vulnerabilità del nostro patrimonio edilizio, un problema che occorre iniziare ad affrontare sistematicamente: lo Stato si è preoccupato giustamente dell efficienza energetica, può adesso intervenire anche sulla vulnerabilità con incentivi economici e fiscali. Oggi è possibile conoscere per ogni edificio il rischio sismico e la sua vulnerabilità; è possibile poi definire e quantificare gli interventi di miglioramento, attuabili anche gradualmente nell occasione di manutenzioni programmate (vedi foto 2): ciò consentirebbe di adeguare nel giro di anni gran parte del patrimonio edilizio esistente. E la strada della prevenzione che può portarci a non dover più contare i morti a causa di terremoti disastrosi. Anche così possiamo onorare i morti dell Emilia e i tanti altri che li hanno preceduti e rendere meno vano il loro sacrificio. Ing. Leopoldo Barbieri Manodori Campanile di Fabbrico Intervento di messa in sicurezza, riparazione e miglioramento sismico. Progetto e D.L.: Ing. Leopoldo Barbieri Manodori e Arch. Marcella Mastropietro. Fine lavori: 30 settembre Casa Barbieri Manodori, Corso Garibaldi Intervento di miglioramento sismico. Progetto e D.L.: Ing. Leopoldo Barbieri Manodori e Arch. Marcella Mastropietro. Fine lavori: 3 agosto

12 Il nostro impegno a favore del Progetto speciale pro-terremotati continua Sono ancora tante le azioni da compiere a sostegno delle popolazioni terremotate che il Club si è impegnato a sostenere. Il Presidente Fabio Storchi nei mesi scorsi ha rivolto un messaggio ai Soci e agli Amici del Rotary Club Reggio Emilia per invitare a partecipare con un contributo libero e volontario a questo straordinario progetto di service che oggi, in prossimità delle Feste Natalizie, vogliamo rinnovare. Ricordiamo allora il CONTO CORRENTE intestato a ROTARY CLUB DI REGGIO EMILIA IBAN IT89R Un piccolo gesto per continuare a sostenere e alimentare il Fondo del Progetto speciale pro-terremotati. La nostra Segreteria di Club è a disposizione per fornire ogni ulteriore informazione necessaria. Ricordiamo le azioni svolte immediatamente. Grazie all impegno e alla generosità di tutti noi, in pochi giorni furono consegnati: 2 bancali di prodotti per igiene personale offerti dalla Ditta UNILEVER attraverso il Socio Alvisi Alberto 5 quintali di biscotti offerti dalla Ditta del Socio CABRIONI 15 tende da 10 posti cadauna offerte dalla SHELTER BOX consegnate dal PDG Mario Baraldi 100 letti da campo completi di cuscino lenzuola e plaid offerti dalla ditta DANILO COLOMBO tramite il Socio FABIO STORCHI 40 lettini completi di cuscino lenzuola e plaid e 10 tende da 5 posti offerti dalla Ditta ZAPPIERI di MILANO 2 bancali di prodotti per igiene personale e per la casa offerti dalla Ditta P & G di Sant Ilario 5 letti ospedalieri offerti dalla CASA DI CURA VILLA VERDE tramite PULCINELLI FABRIZIO 1 camper uso cucina per la preparazione di 400 pasti/ora offerto dal ROTARY CLUB DI NORCIA 3 tende da 5 posti cadauna offerte dal ROTARY CLUB DI PADOVA tramite il PDG FELICE NINNI 50 tende da 10 posti offerte dalla SHELTER BOX tramite i Soci Rotariani VANNUCCI e BELLIN di GENOVA (provvisoriamente in deposito presso la CROCE ROSSSA di BOLOGNA a ns disposizione) Materiale per l igiene personale offerto dal Rotary Club di Foggia Capitanata E tanto altro materiale! 12

13 NOTIZIE DAL CLUB Il 40 Premio Bontà Famiglia Bossi assegnato quest anno a Carmine Fezza Il Premio Bontà Famiglia Bossi quest anno ha compiuto quarant anni, ma non li dimostra; le motivazioni che lo animano, infatti, non hanno età e non mostrano certo segni di stanchezza. Cesare Alessandro, nostro Socio, con la sorella Elena e il fratello Andrea, insieme al nostro Club e ai Padri Cappuccini, hanno organizzato una splendida serata per rinnovare la memoria di Cesare Bossi Istituito nel 1972 da Lalla Bossi in memoria del marito, il notaio Cesare, e dal figlio, l avvocato Pietro, dal 2002 il Premio Bossi è organizzato dagli eredi, Cesare Alessandro, Elena e Andrea, nel rispetto di un legame ideale che unisce il passato e il futuro di questa generosa famiglia. La cerimonia di assegnazione del Premio, patrocinato del Rotary Club Reggio Emilia, si è svolta giovedì 8 novembre, ed è stata preceduta dalla Santa Messa in suffragio di tutti i defunti rotariani celebrata da Padre Paolo Grasselli, responsabile del polo Culturale nella Chiesa dei Padri Cappuccini dell Emilia Romagna, alla presenza di Padre Attilio Martelli, guardiano e custode della Chiesa dei Padri Cappuccini. La bellezza intima del Premio, ospitato come di consueto nel Museo dei Cappuccini a Reggio Emilia, quest anno è stata arricchita dalla bellezza evocativa ed estetica dell esposizione di opere dedicate a San Francesco dell artista Elisa Morelli, presente alla serata insieme all architetto Nadia Calzolari, curatrice della mostra, che ne ha illustrato il percorso creativo artistico. Il presidente del Rotary Club Reggio Emilia, Fabio Storchi, ha quindi introdotto il Premio Bossi il cui vincitore dell edizione 2012 è Carmine Fezza, un ragazzino che a soli 13 anni ha alle spalle una storia di sofferenza e coraggio. Colpito da una grave malattia genetica, nel suo percorso tribolato ha incontrato medici competenti, disponibili e attenti, tra cui la dottoressa Livia Garavelli e il dottor Giovanni Fornaciari, che hanno saputo riconoscere, curare e risolvere il suo grave problema di salute. Durante il lungo e pesante calvario, alternato da degenze in ospedale, esami e un delicatissimo intervento chirurgico, a cui sono seguiti lunghi mesi di terapie, Carmine non si è mai perso d animo, ha reagito con serenità e determinazione, infondendo egli stesso coraggio alla famiglia e trasmettendo una forza che non ha mai lasciato spazio a un momento di sconforto. La storia di Carmine, fortunatamente, ha un lieto fine: oggi è completamente guarito e può condurre una vita normale accanto all affetto dei suoi cari che finalmente hanno ritrovato la serenità. L insegnamento da trarre lo spiega Elena Bossi: Carmine è un esempio semplice e allo stesso tempo splendido di coraggio e bontà, un insegnamento per tutti noi a tenere solo ciò che conta delle cose e lasciare ciò che è superfluo. Fabio Storchi nel ringraziare la famiglia Bossi per l esempio di generosità rinnovato ancora oggi dopo quarant anni dagli eredi, ha sottolineato il valore delle motivazioni che sono le stesse che animano medici scrupolosi, attenti a sollevare non solo le sofferenze fisiche, ma anche psicologiche dei loro pazienti, ed è per questo che siamo particolarmente riconoscenti alla dottoressa Livia Garavelli e al dottor Giovanni Fornaciari, nostri soci, che ogni giorno manifestano con spirito di servizio i principi del Rotary. La serata si è conclusa con una cena frugale nel Refettorio del Convento allietata dal canto del tenore Luciano Barani e dalla lettura, a cura di Lucia Botecchi, di alcuni brani tratti dal Cantico di Frate Sole di San Francesco d Assisi. 13

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15 La Presidente della Provincia ospite del Club L incoerenza del taglio della Provincia di Reggio Emilia, che sarà unificata a quella di Modena, dimostrata in numeri e cifre La Presidente della Provincia, Sonia Masini, accompagnata dai suoi collaboratori dottoressa Angela Ficarelli, dottor Francesco Capuano e dottor Alberto Ferraboschi, è stata ospite del Club, giovedì 15 novembre, che si è riunito presso la sala convegni Matilde di Canossa dell Albergo delle Notarie in città. La nostra Provincia il titolo dell incontro che ha rappresentato un importante occasione informativa e di confronto sulla situazione che si verrà a creare in seguito all applicazione del Decreto varato dal Consiglio dei ministri il 5 novembre scorso con cui si stabilisce la soppressione della Provincia di Reggio Emilia, la sua unificazione con quella di Modena, l eliminazione delle Giunte e la riduzione degli ambiti di intervento della Provincia. Un riordino complesso che lascia ampi spazi di incertezza e di insoddisfazione da parte dei Cittadini e degli Amministratori. Non sono stati riconosciuti i giusti meriti alla parte dell Italia che ha funzionato e che funziona, che ha già fatto sacrifici e che ha risparmiato e tagliato ha spiegato la Presidente Sonia Masini la nostra Provincia per quanto riguarda le spese per il personale e le tasse procapite ha il rapporto più basso di tutta l Emilia-Romagna, tra i più bassi d Italia. Non si possono penalizzare i dipendenti che insieme agli amministratori stanno lavorando con efficacia per realizzare servizi di qualità e di eccellenza. Moltissime, infatti, le attività in capo all ente provinciale: dalle scuole alle strade, dall ambiente alla pianificazione, dall agricoltura a diversi settori dell economia, dal mercato del lavoro alla formazione professionale, alla cultura. Questa riforma è sbagliata ha continuato la Presidente perché ci consegna Province disomogenee, mentre servono grandi Province che attuino una vera attività di programmazione in grado di eliminare spese e sovrapposizioni che si registrano da un territorio all altro. Particolarmente interessanti anche i numeri presentati: la popolazione della provincia di Reggio Emilia è aumentata costantemente nell ultimo quarto di secolo, passando dai abitanti del 1981, ai del 1991, ai del 2001 e quindi ai abitanti del 2011, con un incremento in dieci anni del 15,50%. Tra il 2004 ed il 2011 Reggio Emilia è la seconda provincia italiana per aumento della popolazione, pari al 12,4% (seconda solo a Rimini, che ha inglobato nel 2010 sette comuni in precedenza marchigiani, Reggio Emilia precede tutte le principali aree metropolitane). Di contro, i dipendenti (a tempo determinato e indeterminato) della Provincia di Reggio Emilia, dal 2004 al 2010 sono scesi da 448 a 403, un calo del 10% secondo in tutta la Regione solo a Bologna (-13,6%: tra -8 e -9% invece Modena, Piacenza e Ferrari, stabili Parma e Ravenna, addirittura in aumento il personale di Rimini e Forlì-Cesena). Il rapporto abitanti/dipendenti della Provincia di Reggio Emilia è risultato nel 2010 di oltre il 36% superiore alla media regionale: ben abitanti ogni dipendente (di soli 962 residenti per dipendente la media emiliano-romagnola). Anche le spese per il personale della Provincia di Reggio Emilia sono le più basse in Regione in relazione alla popolazione: ad ogni reggiano, i dipendenti della Provincia costano 30,19 euro all anno, il 25% in meno rispetto alla media regionale (dove si va dai 36,74 euro per abitante di Modena fino ai 49,46 euro di Ferrara). Anche le imposte applicate dalla Provincia di Reggio Emilia sono le più basse in Emilia-Romagna: ogni reggiano paga infatti alla Provincia 81,5 euro all anno contro una media regionale di 86,3 euro (Modena e Bologna sono in linea con noi, 81,9 euro pro-capite, va peggio agli abitanti di Piacenza, Forlì-Cesena e Rimini che pagano circa 94 euro all anno). Amare, quindi, le considerazioni conclusive della Presidente della Provincia che ha sottolineato la mancanza di visione e la logica pressappochista dei livelli nazionali che hanno presentato questa riforma senza tener conto dei risultati positivi ottenuti da alcuni enti in anni e anni di buona amministrazione. 15

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17 Women In Fluxus & Other Experimental Tales Lorenzo Ferretti Garsi, noto architetto, capodelegazione tra i fondatori della delegazione reggiana del Fai e nostro Socio, ci aiuta ad approfondire il percorso di conoscenza avviato durante la visita alla mostra allestita nelle sale di Palazzo Magnani, alla scoperta di un movimento che ha unito idealmente New York e Cavriago La prima parola che mi viene in mente ripensando alla visita che il nostro Club ha fatto alla mostra Fluxus lo scorso giovedì 22 novembre con la bravissima Federica Franceschini è difficile, perché è una mostra decisamente difficile, non adatta al normale pubblico che visita le belle mostre. Infatti non è una bella mostra, non mostra belle opere che possano farsi apprezzare da tutti, opere, quadri, sculture, disegni che possano piacere al grande pubblico. Ma è invece una mostra molto colta, decisamente interessante in particolar modo per documentare un movimento artistico (e qualcuno già direbbe che sto scrivendo un eresia a definire Fluxus un movimento) la cui conoscenza è sempre stata decisamente riservata agli addetti ai lavori, agli amatori, ad un pubblico dichiaratamente di nicchia. E questo è il grande valore di questa mostra, dove si vede il grande lavoro che ci è voluto per metterla insieme e realizzarla in maniera che non temo a definire ineccepibile. Non se ne può proprio più delle tante veramente brutte mostre, del tutto banali e superficiali, sugli Impressionisti o su Picasso che continuano ad essere malamente messe insieme e proposte in più parti d Italia e che purtroppo continuano ad attirare i seguaci delle belle mostre. Finalmente una mostra che indaga, che porta alla conoscenza degli appassionati d arte in maniera profonda e documentata un periodo, che come per tutti gli aspetti della società del tempo, è stato, nel bene e nel male, importantissimo per quei cambiamenti che molti sociologi hanno definito epocale. Tutti ricordiamo la rivoluzione dei costumi, sostanzialmente del nostro modo di vivere e di pensare, che è nata a seguito delle ideologie e dei movimenti che hanno caratterizzato gli anni 60 del secolo scorso. Fluxus è stato tutto questo nel campo artistico. Per la prima volta, in un contesto culturale di protesta e di forte critica verso tutta la società, ed anche verso le canoniche espressioni dell arte, l artista si sperimenta in linguaggi nuovi con il dichiarato intento di scardinare i tradizionali modi di intendere l arte e di fruirla. Per la prima volta si chiede al fruitore dell arte di non essere un soggetto passivo che si ferma al godimento dell opera d arte guardandola, ma di agire egli stesso, di partecipare all espressione artistica, di esserne parte. E indiscutibile come non solo tutto questo sia una novità, un nuovo linguaggio, un nuovo modo di percepire l arte, ma sia anche un deciso taglio con tutto ciò che sino a quel momento era canonizzato, storicizzato, consolidato nella mente nel visitatore, che da spettatore diventa egli stesso artista o perlomeno parte dell opera dell artista. E questo lo possiamo subito sperimentare nella prima grande sala del primo piano (che tra l altro finalmente, dopo molti anni, si può ammirare nella sua dimensione originale senza divisioni posticce) dove l installazione di Yoko Ono interagisce con il visitatore che per completare l opera (una serie di Sky Ladder o scale per vedere il sole distribuite apparentemente a caso nella grande sala) deve toccarle, possibilmente salirle, anche spostarle. Non è forse questo un totale scardinamento del tradizionale modo di visitare una mostra dove al contrario a volte sono più le scritte con non toccare o non avvicinarsi delle opere stesse? Ma qual è il concetto forte di quest operazione? Semplicemente che il nostro agire, la nostra elaborazione, il nostro fare, forzatamente diverso per ognuno di noi, perché spontaneo, istantaneo, non combinato o coordinato a priori, diventa parte dell opera e quindi opera d arte esso stesso. Ma tutto questo sarà vero oppure no? Ci si potrebbe discutere per ore e molte persone urlerebbero il loro dissenso, mentre altre ne elogerebbero la spinta innovativa (Cattedrale docet!). Non è però questa la sede per entrare nel merito del dibattito. Forse due parole sono ancora necessarie per definire la parola Women che compare nel titolo della mostra. Infatti chi ha creato per primo il gruppo Fluxus, chi ne ha scelto il nome e ne ha dettato le linee era un uomo, quel George Maciunas che scriveva Tutto è arte, l arte è di tutti, tutti possono essere artisti. Il Women del titolo vuole essere un omaggio alle cosiddette magnifiche cinque, alle donne del gruppo che hanno lottato per l emancipazione della donna nell arte, per affermare, con una forte critica al sistema dell arte, la lotta per il ruolo femminile nell arte. E anche qui il concetto forte è che queste donne non vogliono più essere il soggetto dell arte (quante Monne Lisa!, quante Madonne!, quante Dame con l Ermellino!) ma le creatrici, le protagoniste. 17

18 Infine l ultima considerazione da fare è sul perché questa mostra è stata fatta proprio a Reggio Emilia, città in fondo abbastanza fuori dal circuito delle grandi mostre. E stato un caso, un capriccio di qualche curatore bizzarro? No, niente di tutto questo. Fluxus nasce sulla Costa Est degli Stati Uniti, in quella New York che all epoca è stata il centro di tutte le nuove istanze e tendenze poi si è espanso in molte parti del mondo e ha presto trovato radici anche a Reggio, o meglio a Cavriago. E la parte finale della mostra, nelle due sale del piano terra, è proprio dedicata a quegli artisti che lì, grazie a Rosanna Chiessi, hanno soggiornato ed hanno dato vita ad una vivace stagioni di performance che qualche vecchietto del luogo ancora ricorda un po con nostalgia, per le artiste che si mostravano nude, un po con sottile sarcasmo, per quel gruppo di matti che una ne pensava e cento ne faceva. Arch. Lorenzo Ferretti Garsi 18

19 La violenza sulle donne: indagini, valutazioni e prospettive A pochi giorni dalla ricorrenza della Giornata internazionale per l eliminazione della violenza contro le donne, l avvocato Giovanni Bertolani, noto Cassazionista, docente di Diritto pubblico all Università degli Studi Bologna e nostro Socio, ci aiuta ad approfondire i temi trattati nel corso della conferenza della dottoressa Maria Pantani, Pm a Reggio Emilia Il Rotary di Reggio Emilia, di Valsecchia, di Terra di Matilde e Soroptimist, giovedì 29 novembre scorso, hanno organizzato un interessante convegno presso la sala del Capitano del Popolo dell Hotel Posta in Reggio Emilia, avente ad oggetto la violenza sulle donne. Un esame approfondito dei vari profili d interesse giuridico, ma anche istituzionale e sociale è stato tenuto dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale della nostra città, dottoressa Maria Rita Pantani, che ha dedicato parte importante della propria attività inquirente di Magistrato alla disamina ed alla soluzione di un profilo divenuto sempre più critico nel tempo. Ragioni di ordine famigliare, di difficoltà nel reperimento del lavoro e d insoddisfazione nei rapporti relazionali, anche sociali, nella sempre più frequente e difficile convivenza fra etnie, religioni e stili di vita diversi, ma soprattutto nella solitudine e nel disagio delle periferie urbane, hanno finito per alimentare antagonismi e conflitti a dimensione collettiva, in cui le presenze più deboli, rappresentate dalle donne, risultano spesso soccombenti, rispetto alle dolorose esplosioni della violenza. Il problema non consiste unicamente, anche se precipuamente nell assicurare alla Giustizia i colpevoli, ma quello ancor prima della rimozione delle cause e dunque dei presupposti dell insorgenza e dell incremento nel tempo di tale angosciosa piaga sociale. L argomento maggiormente trattato è stato quello del profilo sanzionatorio, ascrivendo tale rimedio, ove espressione ed attuazione del dettato legislativo, a manifestazione della supremazia del Parlamento, oltreché della capacità istruttoria e decisoria del Potere giurisdizionale, l autorevole funzione della razionalizzazione della convivenza civile. In tal senso si è orientato il legislatore, che con la disciplina normativa n. 66/1996 ha variato la tipologia del reato in tema di violenza sessuale, regolamentato originariamente dall art. 519 cpc, pregressamente inserito fra i delitti contro la moralità pubblica ed il buon costume, e dunque fra quelli avverso la libertà sessuale, inserito nel titolo XII dello stesso codice, fra i delitti in danno della persona ed in particolare nella Sezione seconda, fra i reati di penalizzazione della libertà personale. Inoltre con la legge n. 38/2009 è stato istituito il crimine di stalking (letteralmente fare la posta ), di cui all art. 612 bis c.p., consistente nella realizzazione di atti a sfondo comunque persecutorio, costitutivi della riconduzione ai precedenti art. 612 c.p., consistente nella previsione della minaccia, oltreché della molestia e del disturbo alle persone, nonché all art. 660, sempre c.p.. Sono intervenuti sull argomento in discussione anche esponenti di vertice dell Autorità di P.S., così come altri illustri personalità, in qualità di Ausiliari di Giustizia, ad ulteriore notiziazione della costituzione di teams di educazione e di formazione culturale, oltreché spirituale, indirizzati a rendere più organico l intervento dello Stato in una materia così delicata, quanto di rilevante eco, nonché spessore istituzionale e sociale. Un folto e qualificato pubblico, non solo rotariano, ha seguito con vivi attenzione ed impegno un analisi approfondita, oltreché variamente orientata all ennesima dimostrazione dell interesse, suscitato da un tema di grande e diffusa rilevanza pubblica, così come privata. Sennonché l ottica di una cultura sempre più aggregata, nell indubbia prospettiva di una globalizzazione del sapere, prefigura la plausibile ipotesi di una revisione costituzionale dell art. 27 comma 3 della Carta fondamentale, sostituendo, o quantomeno delineando l opportunità di un aggiornamento normativo di detta disposizione, anticipando al rinvio a giudizio, o quantomeno alla condanna del grado od in subordine definitiva e dunque a prima dell esecuzione della pena, l esercizio dell attività di rieducazione dell imputato o del condannato, avvertendosi la necessità, che la funzione deterrente della sanzione non risulti affidata unicamente all esercizio dell attività repressi- 19

20 va, bensì alla riabilitazione dell eventuale reo, mediante la promozione di un azione di rigenerazione e di riscatto, che non può trovare soluzione, se non nell acquisizione di un maturato, intimo convincimento alla insostituibilità del dovere individuale e sociale del rispetto dovuto alla persona, come presupposto essenziale della coesione nella e della Comunità umana. Un obbiettivo non concretamente perseguibile, ove l estinzione delle tensioni sociali sia affidata alla responsabilità del solo provvedimento punitivo e dunque al timore della relativa irrogazione, eppertanto non provenga dalla maturazione di una rinnovata coscienza civica, lasciata per la massima parte al processo di formazione e di maturazione di ciascun cittadino, come del resto rinvenibile negli ordinamenti a Costituzione flessibile in Common law, attribuito sempre alla Giustizia, cui assegnare anche la funzione di un risveglio della sensibilità pubblica e privata, nonché della coscienza individuale e sociale della totalità, o quantomeno della prevalenza della cittadinanza, presente sul territorio. Prof. Avv. Giovanni Bertolani 20

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