PREVENZIONE DELLE CADUTE
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- Gianluca Ruggeri
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1 Servizio Infermieristico Prevenzione delle cadute PROGETTO PREVENZIONE DELLE CADUTE DOC SINF 01 A cura di: C. Lovallo Approvato Servizio Infermieristico: A.M. Rossetti Approvato Direttore Sanitario IRCCS: R. Mazzuconi Approvato Direttore Sanitario SRT: P. Mandelli Approvato Sovrintendente Sanitario: G. Zoppei PREVENZIONE DELLE CADUTE
2 INDICE 1. PREMESSA OBIETTIVI DOCUMENTI PIANO DI LAVORO DI MASSIMA RISORSE IMPIEGATE ALLEGATI
3 1. PREMESSA La sicurezza dei pazienti è uno dei fattori che determina la qualità delle cure erogate. Le cadute dei pazienti ricoverati, che entro certi limiti possono essere evitate, rappresentano uno dei principali eventi avversi in ospedale. Tra i principali eventi sentinella riportati in letteratura, hanno un impatto epidemiologico molto importante. Le ricadute negative, in termini di qualità dell assistenza, per la persona, la famiglia, la società e gli operatori sanitari coinvolti, fanno dell evento caduta un importante indicatore della qualità del servizio e della garanzia di sicurezza del paziente. Possono provocare, fino al 30% dei casi, importanti complicanze nel corso della degenza quali ferite, fratture, trauma cranico e dei tessuti molli, nonché disabilità come perdita di sicurezza, aumento dell ansia e della depressione, comparsa della sindrome post-caduta: l anziano sviluppa un forte senso di insicurezza, ansia e paura di cadere che lo induce a limitare l attività fisica con conseguente riduzione della autonomia, aumento della disabilità e peggioramento della qualità di vita. Ne consegue un aumento dei costi sia durante il ricovero, per il prolungarsi della degenza e per le procedure diagnostico-terapeutiche necessarie a seguito della caduta, sia dopo la dimissione per la necessità di assistenza domiciliare. Per quanto riguarda il personale sanitario coinvolto, le conseguenze possono essere di ordine disciplinare, etico e talvolta giuridico. I tassi di cadute in ospedale variano da 1.4 a 17.9 cadute per 1000 giornate di degenza, in relazione al tipo di struttura sanitaria e alla popolazione di pazienti. Nell anziano le fratture associate a caduta sono un importante causa di morbilità. Ogni anno circa un terzo dei soggetti che hanno più di 65 anni è vittima di una caduta (1) e fra gli anziani istituzionalizzati la percentuale aumenta fino al 50%. Si stima, infatti, che nelle case di riposo vi siano ogni anno 1,5 cadute per posto letto e in media 2,6 cadute per persona (2). Nel 2004 il 39,8% di tutti ricoveri per lesioni accidentali negli ospedali statunitensi era dovuto a cadute accidentali: le cadute rappresentavano la prima causa di morte per lesioni accidentali (39,9% dei decessi per lesioni accidentali) e l 1,9% di tutte le cause di morte (3). In Canada i ricoveri per lesioni da caduta ammontano al 54,4% di tutti i ricoveri per trauma e 1 Blake AJ, Morgan K, Bendall MJ et al. Falls by elderly people at home: prevalence and associated factors. Age and Ageing 1988;17: Tinetti ME, Speechley M, Ginter SF. Risk factors for falls among elderly persons living in the community. New England Journal of Medicine 1988;319: Rubenstein LZ, Robbins AS, Josephson KR et al. The value of assessing falls in an elderly population. A randomised clinical trial. Annals of Internal Medicine, 1990; 113: Centers for Disease Control and Prevention.Web-based Injury Statistics Query and Reporting System (WISQARS). National Center for Injury Prevention and Control, Centers for Disease Control and Prevention,
4 al 75,7% di tutti i decessi intraospedalieri di pazienti ricoverati per trauma (4). Considerando che negli Stati Uniti i ricoveri per lesioni da caduta colpiscono l 1,2% della popolazione anziana e basandosi sui dati ISTAT al 1 gennaio 2005 (5), è possibile stimare che in Italia i ricoveri per lo stesso motivo siano oltre all anno. In Regione Lombardia (6), nell anno 2006 si sono verificati episodi di caduta di pazienti. I dati, raccolti mediante il data base regionale, si riferiscono agli eventi avvenuti nella totalità delle Aziende Ospedaliere (n 29) e delle ASL (n 15) del SSR Lombardo e in 6 Fondazioni, come segue: DATI REGIONE LOMBARDIA Anno 2006 n cadute % 29 Aziende Ospedaliere ,13% 15 ASL 209 1,92% 6 Fondazioni 432 3,95% TOTALE Le Unità di rischio (specialità o servizi di supporto sanitari) maggiormente coinvolte sono la Medicina Generale e la Chirurgia Generale n cadute % MEDICINA GENERALE ,44% CHIRURGIA GENERALE 973 8,91% Le richieste di risarcimento danni, riferite agli episodi di caduta, pervenute alle Aziende della Regione Lombardia nell anno 2006 sono state 941. Le denunce cautelative, effettuate dalle Azienda alle Compagnie di Assicurazioni in seguito ad eventi che potrebbero dar luogo in un futuro a formale richiesta di risarcimento danni da parte del danneggiato, sono state Alla luce di quanto premesso l evento caduta rientra tra i problemi prioritari che le istituzioni sanitarie devono affrontare, attraverso programmi di prevenzione che prevedono 4 Canadian Institute for Health Information. Falls leading cause of injuries admission to Canada s acute care hospitals. CIHI report, disppage.jsp?cw_page=media_27feb 2002_e 5 ISTAT, Demografia in cifre, /index.html. 6 Regione Lombardia, Direzione Generale Sanità, Mappatura dei sinistri di RCT/O del Sistema Sanitario Regionale risultati terza edizione, Milano,
5 l identificazione dei gruppi di pazienti a rischio e l attuazione di interventi finalizzati a minimizzare i fattori di rischio identificati. Questo è inoltre coerente con quanto previsto dagli standard Joint Commission for Accreditation of Hospital Organizations, che nel Rapporto sugli eventi sentinella del 31 dicembre 2005, segnala le cadute fra i primi 6 eventi sentinella (Sentinel Event Alert, 14, July 12, 2005) (7). Lo sviluppo di interventi efficaci è strettamente correlato alla comprensione delle criticità dell organizzazione e dei fattori umani, richiedendo una cultura diffusa che consenta di mettere in atto misure organizzative e comportamenti volti a promuovere la sicurezza. Pertanto la Direzione del Servizio Infermieristico, per promuovere una politica di sviluppo e diffusione di una cultura della sicurezza, e migliorare la qualità attraverso l erogazione di assistenza infermieristica basata sulle migliori evidenze scientifiche, ha avviato un progetto per la prevenzione delle cadute nel nostro istituto. 2. OBIETTIVI DEL PROGETTO Prevenire e ridurre il numero delle cadute all interno dell Istituto, fornendo agli operatori raccomandazioni e suggerimenti di pratica clinica, basati sulle più aggiornate evidenze scientifiche, al fine di: uniformare i comportamenti all interno delle unità operative ridurre l incidenza delle cadute per i degenti e la gravità degli esiti monitorare le cadute per valutare l efficacia degli interventi preventivi Pertanto i sottobiettivi/macroazioni del progetto individuati sono: introdurre in tutto l istituto la valutazione dei pazienti a rischio di caduta promuovere l adozione di interventi multipli di prevenzione basati sulle migliori evidenze scientifiche, per ridurre l incidenza delle cadute implementare un sistema di rilevazione migliorando il sistema di segnalazione dell evento caduta e garantendo un flusso costante dei dati per monitorare l andamento del fenomeno e l efficacia degli interventi preventivi 7 Joint Commission for Accreditation of Hospital Organizations. Sentinel event statistics, Joint commission.org/nr/rdonlyres/6fbaf4c1- F90E- 410C- 8C1D-5DA5A64F9B30/0/se_stats_1231.pdf. 5
6 3. DOCUMENTI Documento aziendale 001 sul Piano per la gestione del Rischio Clinico che, nella categoria eventi avversi prevenibili ed eventi sentinella, al punto include l evento cadute Standard JCI Anno 2008 Decreto ASL Città di Milano, 30 maggio 2008 Comunicazione ASL Città di Milano, 10 novembre PIANO DI LAVORO DI MASSIMA AZIONI TEMPI STATO AVANZAMENTO Revisione bibliografica Luglio-settembre 2007 concluso Elaborazione dati anno 2006: luglio 2007 Elaborazione dati 1 semestre 2007: settembre 2007 Elaborazione dati 2 semestre 2007: febbraio 2008 Concluso (Allegato 1) Analisi retrospettiva sulle cadute accidentali dei pazienti in HSR *Scelta della scala di valutazione Sperimentazione ottobre 2007 del rischio marzo 2008 Concluso (Allegato 2) **Elaborazione della scheda di rilevazione/segnalazione dell evento caduta Luglio 2008 Concluso (Allegato 3) Introduzione della scheda di rilevazione/segnalazione dell evento caduta Settembre 2008 concluso Predisposizione del data base per il monitoraggio dei dati Ottobre novembre 2008 concluso Implementazione della valutazione del rischio di caduta Luglio 2009 avviato Elaborazione del documento aziendale sulle Raccomandazioni e indicazioni di pratica clinica per la prevenzione delle cadute luglio-ottobre 2009 In fase di conclusione Diffusione e implementazione delle raccomandazioni Da ottobre 2009 Da realizzare Elaborazione scheda riassuntiva interventi di prevenzione da inserire nella cartella infermieristica Maggio-settembre 2009 In fase di conclusione Elaborazione scheda intervento educativo da inserire nella cartella infermieristica per tracciare la presa in carico del pz. a rischio Maggio-settembre 2009 In fase di conclusione 6
7 AZIONI TEMPI SATO AVANZAMENTO Formazione degli operatori (organizzata per dipartimenti): progettazione, organizzazione e realizzazione dell intervento formativo novembre Da realizzare * SCELTA DELLA SCALA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Tra gli interventi finalizzati alla prevenzione del rischio cadute in ospedale, la valutazione del rischio è tra i primi interventi raccomandati dalle linee guida internazionali. Gli strumenti di valutazione del rischio sviluppati e sperimentati negli ultimi 20 anni sono molti, ma recenti revisioni della letteratura sottolineano che nessuna scala può essere raccomandata per un utilizzo diffuso, evidenziando come problema di particolare rilevanza, la scarsa efficacia che le scale possono avere se utilizzate in sedi o popolazioni differenti da quelle in cui sono state sviluppate e sperimentate. Questo rende necessario, per introdurre nella pratica assistenziale una scala di valutazione del rischio, sperimentarne preventivamente l utilizzo nella specifica popolazione di pazienti per i quali dovrà essere utilizzata. Pertanto da ottobre 2007 a marzo 2008 sono state sperimentate, in 12 reparti dell Istituto (6 medicine e 6 chirurgie), la Scala di Conley e la Scala di Hendrich. Al termine della sperimentazione la scala che ha ottenuto i migliori risultati è stata la Conley (vedi Allegato 2). E stata inserita nella documentazione infermieristica ed è in corso la predisposizione della IOG relativa alle istruzioni per la compilazione e l implementazione del suo utilizzo. ** ELABORAZIONE DELLA SCHEDA DI RILEVAZIONE/SEGNALAZIONE DELL EVENTO CADUTA Sia per monitorare correttamente il fenomeno che per programmare interventi di prevenzione efficaci, è stata elaborata una apposita scheda di segnalazione dell evento caduta (vedi Allegato 3). La scheda è stata introdotta a metà settembre 2008 e ha sostituito ogni precedente modalità di segnalazione delle cadute (Mod. DSAN 823 PC). Inoltre, tenendo conto delle indicazioni pervenute dalla ASL, è stato predisposto un data base specifico che dal 1 gennaio 2009 viene utilizzato per l inserimento dei dati riportati sulle schede di segnalazione delle cadute. 7
8 STATO DI AVANZAMENTO DELLE AZIONI IN FASE DI CONCLUSIONE DOCUMENTO AZIENDALE RACCOMANDAZIONI E INDICAZIONI DI PRATICA CLINICA PER LA PREVENZIONE DELLE CADUTE Il documento è in fase di elaborazione. Il documento sulle raccomandazioni, unitamente alla scheda riassuntiva/sintetica degli interventi di prevenzione, sarà introdotto in tutte le unità operative di Fondazione. Il documento sarà completato dalle IOG per la valutazione del rischio, la compilazione della scala di valutazione e la compilazione della scheda di segnalazione di caduta. DOCUMENTO AZIENDALE SCHEDA RIASSUNTIVA INTERVENTI DI PREVENZIONE e SCHEDA INTERVENTO EDUCATIVO Una parte fondamentale del documento è rappresentata dalla descrizione degli interventi di prevenzione raccomandati per i pazienti che risultano a rischio di caduta. A maggio 2009 è stato avviato un gruppo di miglioramento interdipartimentale, che ha coinvolto infermieri e personale OSS dei Dipartimenti di Neurologia e di Neuroscienze (settori nei quali l incidenza delle cadute è maggiore), per predisporre una scheda riassuntiva/sintetica degli interventi di prevenzione, di consultazione rapida, da inserire nella documentazione infermieristica, per supportare e facilitare l attività del personale. Si è deciso inoltre di inserire nella documentazione infermieristica, una scheda per documentare/tracciare l intervento educativo nei confronti del soggetto a rischio e dei familiari/caregivers, che documenti la presa in carico del paziente. Il gruppo ha lavorato con la supervisione del responsabile aziendale del progetto e dei coordinatori infermieristici del dipartimento. I documenti sono in fase di stesura finale a cura dei Coordinatori Infermieristici di dipartimento (Baratta, Mantecca). FORMAZIONE DEGLI OPERATORI Per supportare l implementazione dell utilizzo della Scala per la valutazione dei pazienti a rischio e la diffusione e implementazione delle Raccomandazioni per la prevenzione delle cadute, si prevede di realizzare interventi formativi di tipo seminariale (di almeno 4 ore), organizzati per Dipartimento. Nella programmazione si seguirà il criterio della rilevanza del problema delle cadute per stabilire la priorità degli interventi formativi. Entro l anno si 8
9 cercherà di garantire una azione formativa sul Dipartimento Neurologico, settore in cui il problema è più rilevante. 5. RISORSE IMPIEGATE Lovallo Carmela, Area Programmazione e controllo SI, responsabile del progetto Berzaghini Susanna Front Office SINF Bissaro Debora, Area Qualità SINF Orlandi Carlo Area Formazione SINF Baratta Antonietta, Coordinatore Infermieristico di Dipartimento Bassani Elisabetta, Coordinatore Infermieristico di Dipartimento Cavalleri Lorena, Coordinatore Infermieristico di Dipartimento Mantecca Rosanna, Coordinatore Infermieristico di Dipartimento Macrì Caterina, Coordinatore Infermieristico di Dipartimento Rolandi Stefano, Coordinatore Infermieristico di Dipartimento Wysocka Ewa, Coordinatore Infermieristico di Dipartimento Coordinatori infermieristici di unità operativa e infermieri (dei settori di volta in volta coinvolti nell implementazione del progetto) 6. ALLEGATI ALLEGATO 1 ANALISI RETROSPETTIVA SULLE CADUTE IN HSR L analisi retrospettiva è stata effettuata sulle denunce di cadute pervenute alla Direzione Sanitaria nel 2006 e Nel 2006 sono state denunciate 363 cadute su una popolazione di ricoverati, pari allo 1,1%. Il maggior numero di cadute (78%) si è verificato nei settori di medicina, oncologia, neurologia e riabilitazioni, cui seguono i settori chirurgici (18%) e l area pediatrica (2%). Nel 2007, sono state denunciate 370 cadute su una popolazione di ricoverati, pari allo 0,7%. Anche nel 2007 il maggior numero di cadute (70%) si è verificato nei settori di medicina, oncologia, neurologia e riabilitazioni, cui seguono i settori chirurgici (20%) e l area pediatrica (7%). In entrambe i periodi sono caduti più maschi che femmine: il 64% del totale nel 2006 e il 62% nel
10 CADUTE DENUNCIATE 2006 CADUTE DENUNCIATE 2007 MEDICINE % MEDICINE % CHIRURGIE 62 18% CHIRURGIE 75 20% PEDIATRIA 8 2% PEDIATRIA 26 7% ALTRO 9 2% ALTRO 11 3% TOTALE 363 TOTALE 370 L età media dei pazienti caduti è > a 60 anni. In entrambe i periodi la fascia di età maggiormente interessata è quella tra anni con 114 caduti nel 2006 e 123 nel 2007, pari al 31 e 33%, seguita immediatamente dalla fascia di età anni, con rispettivamente 95 soggetti caduti nel 2006 e 97 nel 2007, pari al 26,% del totale. Quindi complessivamente circa il 60% delle cadute si è verificato nella fascia di età tra i 66 e i 90 anni. da 0 a 49 da 50 a da 66 a da 76 a ANNO 2006 anni 65 anni 75 anni 90 anni > 90 anni NI TOT maschi femmine TOT da 0 a 49 da 50 a da 66 a da 76 a ANNO 2007 anni 65 anni 75 anni 90 anni > 90 anni NI TOT maschi femmine TOT I pazienti sono caduti prevalentemente dal letto e mentre si recavano in bagno SITUAZIONE DAL LETTO DA E VERSO BAGNO DEAMBULANDO DALLA SEDIA IN BAGNO 20 ALTRE SITUAZIONI NON INDICATO TOTALE
11 Rispetto alle lesioni riportate a seguito della caduta, nel 2006 hanno riportato lesioni di vario genere 168 pazienti pari al 46,2% del totale; nel 2007 hanno riportato lesioni di vario genere 140 pazienti pari al 37,8% del totale, e 2 pazienti di sesso maschile, pari all 0,5% del totale hanno riportato frattura. ESITO CADUTA NESSUNO CONTUS ESCORIAZ FERITA LC TRAUMA TRAUMA + FERITA LC FRATTURA NI TOT ANNO ANNO Le richieste di risarcimento danni a seguito di cadute, nel 2007 e 2008, sono state
12 ALLEGATO 2 SCHEDA DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI CADUTA DEL PAZIENTE RICOVERATO SCALA DI CONLEY COGNOME NOME LETTO N CARTELLA U.O. Data ricovero Cognome e Nome Sesso: M F Età Motivo del ricovero 1 a 2 a 3 a 4 a Data valutazione SI NO SI NO SI NO SI NO PRECEDENTI CADUTE (domande al paziente/caregiver/infermiere) E' caduto nel corso degli ultimi tre mesi? Ha mai avuto vertigini o capogiri (negli ultimi tre mesi)? Le è mai capitato di perdere urine o feci mentre si recava in bagno (negli ultimi tre mesi)? DETERIORAMENTO COGNITIVO (osservazione infermieristica) Compromissione della marcia, passo strisciante, ampia base d'appoggio, marcia instabile Agitato: eccessiva attività motoria, solitamente non finalizzata, ad esempio, incapacità a stare seduto fermo, si muove con irrequietezza, si tira i vestiti, ecc Deterioramento della capacità di giudizio/mancanza del senso del pericolo PUNTEGGIO TOTALE Se PUNTEGGIO TOTALE 2 compilare anche la parte sottostante SI NO SI NO SI NO SI NO Il paziente assume farmaci che aumentano il rischio di caduta? Se sì, quali? Antipertensivi Benzodiazepine/ansiolitici Ipnotici/narcotici Ipoglicemizzanti Diuretici e/o lassativi Neurolettici FIRMA PUNTEGGIO TOTALE 2 = RISCHIO DI CADUTA: interventi di prevenzione come da IOG XXX 12
13 ALLEGATO 3 SCHEDA DI SEGNALAZIONE EVENTO CADUTA PAZIENTE / VISITATORE COGNOME NOME LETTO N CARTELLA Cognome e Nome Data di nascita Luogo nascita U.O./Servizio Data dell evento Ora Ricoverato Utente ambulatoriale Visitatore/Accompagnatore Se ricoverato: Punteggio Scala di Conley (ultima valutazione) Non valutato Modalità evento Modo caduta Luogo evento caduto dalla posizione eretta caduto mentre deambula caduto dal letto caduto mentre sale/scende dal letto caduto mentre cerca di trasferirsi dal letto alla sedia/carrozzina/poltrona e viceversa caduto dalla sedia/carrozzina/poltrona caduto nel tragitto da e per il bagno caduto dalla barella caduto dalla culla caduto dal letto operatorio altro (specificare).. ignoto perdita di forza perdita di equilibrio/vertigine lipotimia/perdita di coscienza inciampato scivolato con pavimento asciutto scivolato con pavimento bagna problemi di vista/illuminazione altro (specificare) stanza di degenza bagno corridoio scale palestra ambulatorio servizio diagnostico ascensore atrio infermeria locali comuni blocco operatorio sala visita altro (specificare). Presenza di mezzi di contenzione/protezione spondine cintura di contenzione assicurato alla carrozzina nessuna contenzione altro (specificare) Presenza di testimoni: si no Se si, indicare chi e cognome e nome: infermiere medico parente altro (specificare) COGNOME NOME.. Data Firma (leggibile) dell infermiere compilatore 13
14 Lesioni riportate nessuna lesione contusione/distorsione escoriazione ferita lacero-contusa frattura lussazione altro (specificare).. Prognosi nessuna lieve (inferiore a 3 gg) moderata (da 4 a 20 gg) severa (da 21 a 39 gg) grave (da 40 gg e oltre) decesso non identificata Sede delle lesioni: Accertamenti diagnostici/prestazioni sanitarie richieste: indagini di laboratorio medicazioni indagini radiologiche (specificare) consulenza specialistica (specificare) altro (specificare) Data Firma e timbro del medico compilatore 14
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