Evoluzione del concetto di contenuto Strumenti e Tecnologie per l accesso all'informazione della Pubblica Amministrazione

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3 Evoluzione del concetto di contenuto Strumenti e Tecnologie per l accesso all'informazione della Pubblica Amministrazione Prima edizione Novembre 2005 Rete Civica Mo-Net Comune di Modena Piazza Grande Modena tel retecivica@comune.modena.it A cura di Corrado Nuccini Coordinamento Claudio Forghieri Customer Relationship Management Analisi qualità Fiorenza Ballabeni Web design Monica Prandini Programmazione Paolo Borghi Fabio Mirotti Direzione del Servizio Comunicazione Marketing Promozione Turistica Relazioni con i Cittadini Enrico Guerzoni Dirigente del Settore Sistemi Informativi e Servizi Demografici Giampiero Palmieri Assessore alle Politiche Culturali e Turismo - Comunicazione e Sistemi Informativi Mario Lugli Tutti i materiali di questo studio Sono rilasciati sotto la licenza Creative Commons Attribuzione - Non Commerciale Condividi allo stesso modo 2.5 Per poter leggere una copia della licenza: Cos è Creative Commons? Creative Commons (CC) è un organizzazione no profit che ha come mission la diffusione delle opere di creatività. Si propone di rendere disponibili le opere d ingegno al fine di favorirne l'utilizzo e la condivisione da parte della comunità nel rispetto delle leggi esistenti e del diritto di paternità intellettuale. Cosa si può fare con questo testo? La licenza Creative Commons, applicata a questo testo, consente a chiunque di riprodurre, distribuire, comunicare, esporre, rappresentare, eseguire o recitare l opera in pubblico. Consente inoltre di creare opere derivate alle seguenti condizioni: attribuendo e riconoscendo all autore il contributo originario, l opera derivativa non deve avere scopi commerciali e deve essere condivisa attraverso la medesima licenza. È necessario inoltre che in occasione di ogni atto di riutilizzazione o distribuzione, siano chiariti i termini della licenza di quest opera. Se si ottiene il permesso dal titolare del diritto d autore, è possibile rinunciare ad ognuna di queste condizioni. 1

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5 INDICE I CONTENUTI PER LA MULTICANALITA DEL COMUNE DI MODENA... 5 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO MULTIMEDIALITÀ E MULTICANALITÀ CONTENUTI CONDIVISI: SHARED CONTENT I BLOG: NEWS IN SYNDICATION CONTENUTI CHE ESCONO DAL COMPUTER: WALK AWAY CONTENTS VERSO UNA RETE MULTIMEDIALE CAPITOLO 2 > DAR VITA AL WEB LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PRENDE LA PAROLA ASCOLTO IN TEMPO REALE DAL WEB (STREAMING) SELEZIONO DAL WEB E ASCOLTO SUCCESSIVAMENTE CON IL MIO DEVICE PREFERITO PODCAST CHE AVVERTE DELL AGGIORNAMENTO E SUCCESSIVO ASCOLTO/SCARICO DEI CONTENUTI FRUIZIONE TELEFONICA SMS ( ) E FRUIZIONE TELEFONICA COSA SERVE PER ESSERE OPERATIVI COME REGISTRARE UN FILE AUDIO...54 CAPITOLO 3 > DALLA TEORIA ALLA PRATICA CAMBIANO I CANALI DI DIFFUSIONE, CAMBIANO LE TIPOLOGIE DI CONTENUTI ALCUNE BEST PRATICES: la web radio di repubblica, la BBC, la web radio di Loser.dj ESEMPI TRATTI DA SITI DELLA PA: governo.it, Padigitale.it, il comune di Torino, la web radio di Roma e Napoli CONCLUSIONI...71 GLOSSARIO DEI PRINCIPALI TERMINI UTILIZZATI...75 SITOGRAFIA...79 BIBLIOGRAFIA

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7 I CONTENUTI PER LA MULTICANALITA DEL COMUNE DI MODENA Il Comune di Modena, come tutte le pubbliche amministrazioni, eredita una tradizione di gestione dei contenuti strettamente legata alla carta. Sino ai giorni nostri i documenti ufficiali sono stati stilati, firmati ed archiviati su supporti cartacei. Nell ultimo decennio la disponibilità di tecnologia per la digitalizzazione dei contenuti ha consentito una profonda rivoluzione che ha portato alla revisione della normativa nazionale e di riflesso delle prassi dell ente pubblico che, lentamente, ha iniziato a gestire e riconoscere uguale dignità al documento elettronico e a quello cartaceo. E una strada di non ritorno, che sino ad ora ha toccato esclusivamente il concetto di supporto fisico del documento che da materia si trasforma in bit, lasciando sostanzialmente inalterata la sostanza del contenuto costituita da testo scritto. Contemporaneamente, tutte le componenti dell amministrazione deputate a funzioni di informazione e comunicazione hanno percepito, con varie sfaccettature, le potenzialità di un mercato, sia riferito ai media tradizionali che ai new media, in grado di offrire nuove stimolanti occasioni per raggiungere i propri obiettivi: maggiore velocità, personalizzazione delle informazioni, costi inferiori, migliore impatto comunicativo, qualità superiore del servizio, ecc. Si sono così sviluppate molteplici sperimentazioni e attivati nuovi canali, molti dei quali, con il tempo, sono divenuti parte integrante dell offerta multicanale del Comune di Modena. I tradizionali sportelli fisici, spesso evoluti in servizi dedicati a target o problematiche specifiche, sono stati affiancati da analoghi sportelli virtuali, ovvero siti web dedicati. Siti statici sono stati qualificati con servizi di consulenza on line, offerta di informazioni personalizzate via o sms, connessioni a data base continuamente aggiornati. Anche le tradizionali funzioni dell ufficio stampa si sono evolute, parallelamente alla modernizzazione delle redazioni dei media tradizionali. La produzione di comunicati o foto di repertorio e l organizzazione di conferenze stampa, sono state integrate con un offerta multicanale in grado di ottimizzare l accesso e la distribuzione dei prodotti. Al tradizionale fax inviato alle redazioni si sono aggiunte le liste di , il data base dei comunicati, le versioni digitali del periodico del Comune, la visualizzazione dei comunicati nelle diverse pagine web a seconda del tema trattato, le trasmissioni televisive dedicate. Ma nonostante questa continua innovazione, l attività resta fondamentalmente centrata sull elaborazione della parola scritta e la relazione qualificata con i media tradizionali. Lo studio che segue nasce dalla necessità di comprendere se, oggi, un amministrazione moderna quale ha sempre cercato di essere il Comune di Modena, possa investire in forme nuove di produzione ed elaborazione dei contenuti. A dettare questa esigenza non è tanto la ricerca forzata della modernità, quanto la consapevolezza che a suggerire la strada sono prioritariamente i cittadini, con le loro esigenze, bisogni, saperi e tendenze, insieme alla capacità di valutare con competenza quali reali opportunità offra oggi il mercato dell ICT e dei media, con le relative evoluzioni in corso. Una strada già intrapresa una decina di anni fa, quando, con una lucida visione politica e un pizzico di azzardo tecnologico, il Comune diede vita al progetto di Mo- 5

8 Net. Si accesero i server del sito web quasi clandestinamente ed oggi la rete civica è un servizio consolidato dell amministrazione fruito regolarmente dai cittadini e dai dipendenti. Scommessa fu anche l avvio di Unox1, basato sulla considerazione che tutti gli utenti web disponevano ormai di un indirizzo personale e che nell enorme confusione dell offerta di informazioni di Internet poteva essere utile selezionare le proprie preferenze e farsi raggiungere dalle notizie invece che andarle a cercare. Oggi il sistema vanta più di iscrizioni e una cinquantina di argomenti proposti. E mentre altre sperimentazioni vengono avviate, non ultima quella legata al sistema di comunicazione per le emergenze della protezione civile, basata su un mix di canali di grande impatto e tempismo, l evoluzione delle tecnologie e dei relativi strumenti a disposizione dei cittadini guidano le riflessioni sulla trasformazione dei contenuti. Parallelamente ai modelli di comportamento e di fruizione della società modenese, occorre tenere presente anche le evoluzioni in atto nel sistema dei media tradizionali, dove stanno avvenendo importanti fenomeni di convergenza e si assiste alla sperimentazione di forme sempre più coerenti ed interessanti di personalizzazione dell offerta. La televisione digitale terrestre sta portando ad una disponibilità di frequenze tuttora in attesa di palinsesti qualificati. Le nuove reti via cavo hanno necessità di consolidare un offerta che richiede anche connotazioni e proposte in ambito locale. Le emittenti radiofoniche si muovono tutte nella direzione dello sfruttamento del potenziale di bidirezionalità offerto dal web e dai sistemi di telefonia mobile a integrazione delle proprie trasmissioni via etere. La pubblica amministrazione può divenire un attore rilevante in diversi ambiti, sia dal punto di vista della produzione di contenuti e servizi da veicolare su questi nuovi supporti, sia come partner nella gestione di veri e propri canali: super televideo, frequenze dedicate alla PA come nel caso del progetto della Regione Emilia Romagna Casper, ecc. Il Comune, nell offrire un servizio più qualificato ai propri cittadini, può anche giocare un ruolo di partner generatore di business, e ovviamente di servizi a valore aggiunto, insieme alle imprese impegnate nel settore. Nella maggior parte dei casi è facile prevedere che l impulso iniziale provenga direttamente dalle imprese stesse, alla ricerca di soluzioni a basso costo per riempire pagine, palinsesti, portali. Ma una delle sfide importanti è rappresentata dalla capacità pubblica di progettare e governare - e a volte anche gestire - la produzione di contenuti multimediali intereattivi. Senza un adeguato training interno che porti a evolvere il concetto stesso di contenuto e di gestione del patrimonio informativo dell ente, non è pensabile procedere. Si può appaltare esternamente gran parte della produzione di contenuti e della gestione tecnica, ma nessuna azienda potrà mai farsi carico della volontà o meno di comunicare meglio. Parallelamente, è utile uscire da una visione separata dei diversi canali sportelli, web, , media tradizionali e new, telefonia, ecc. - e quindi da una gestione ridondante e scoordinata dei contenuti, per andare verso una dimensione di integrazione e gestione unitaria degli archivi informativi e gestionali, in modo che siano facilmente accessibili attraverso i più svariati strumenti ed applicazioni. 6

9 Lo studio si colloca in questo contesto complessivo di riflessione, proponendo un utile approfondimento legato a fenomeni attuali e già particolarmente diffusi specialmente fra le giovani generazioni, e insieme fornisce un contributo formativo per i numerosi colleghi impegnati nella costante ricerca del miglioramento dei servizi. Novembre 2005 Claudio Forghieri Coordinatore della Rete Civica Mo-Net 7

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11 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO L evoluzione del concetto di contenuto. Dante in metro Our complex media day intitolava qualche giorno fa il Poynter Institute un articolo sui media che "consumiamo" ogni giorno, spesso in contemporanea. Dal grande televisore al piccolo lettore di mp3. Quest'ultimo mi accompagna spesso nei miei viaggi in metropolitana. Mi sembra sempre un po' miracoloso e stregonesco poter stipare nel volume di un rossetto tante parole tra cui scegliere esattamente quelle che ti servono in quel momento. Di solito ascolto musica o interviste che mi scarico da internet e che non ho tempo di sentire a casa, ma ieri ho sentito un gran bisogno di Dante. Così, da Saxa Rubra a Piramide mi sono ascoltata i primi sei canti dell'inferno. Strano, ma la metro si addice a Dante. Perché in mezzo alla gente e ai suoi discorsi senti che la Commedia contiene già tutto quello ti separa da essa e anche tutto il linguaggio che senti intorno a te appena togli le cuffie: i modi di dire che ormai usi senza pensarci, la "dolce stagione" di Leopardi, le foglie che tremano su un ramo di Ungaretti, le metafore più calzanti, le parole più semplici e quotidiane. Dante, queste parole così semplici, te le fa riscoprire per il solo ordine in cui le dispone: "Temp era dal principio del mattino,/e l sol montava n sù con quelle stelle ch eran con lui quando l amor divino/mosse di prima quelle cose belle". Mattino, cose, belle, stelle. Luisa Carrada (blog di 9

12 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO 1.1 MULTIMEDIALITÀ E MULTICANALITÀ La diffusione della rete ha prodotto una convergenza tra informatica e comunicazione. Il computer non è più esclusivamente una macchina per eseguire calcoli ma è uno strumento versatile, ad uso personale, il personal computer per l appunto. Allo stesso tempo lo sviluppo delle reti telematiche ha fatto sì che i concetti di informatica e comunicazione si unissero in un insolito matrimonio noto col nome di internet. Allo stato attuale delle cose, il web è un mezzo di comunicazione basato su una fitta serie di strutture informatiche, computer, reti di telecomunicazioni, hardware e software, che si basano su una struttura complessa che gestisce un numero immenso di informazioni. Nella rete circolano tantissimi dati, che generano informazioni e conoscenze. Trasmettere contenuti su internet comporta quindi numerose mediazioni e l'uso di molti canali differenti. Per comprendere queste dinamiche si deve abbandonare l idea di contenuto nella sua dimensione elementare e circoscritta per focalizzarsi invece su quelle che sono le sue evoluzioni a partire da due concetti strettamente correlati: multimedialità e multicanalità Il termine multimedialità o multimediale deriva dal latino ovvero dalla composizione dell aggettivo multus,a,um e del sostantivo medium e si può grossolanamente tradurre "con molti mezzi". Si parla infatti di contenuti multimediali quando ci si avvale di molti media diversi, focalizzando l attenzione proprio sulla combinazione di diverse tipologie di formato: immagini in movimento (video), immagini statiche (fotografie), musica, etc. Il termine multicanalità si riferisce invece all utilizzo combinato di diversi canali per raggiungere l utente. Lo sviluppo della comunicazione e l aumento della complessità delle informazioni da fornire, infatti, suggeriscono la differenziazione dei canali di contatto con l utenza in modo da soddisfare qualsiasi categoria di destinatari. In ogni caso la multicanalità si focalizza sul concetto d offerta di servizi attraverso differenti canali (radio, televisione, telefono cellulare, televideo) mentre la multimedialità si focalizza sul concetto di differenti formati digitali. Il web è quindi un contenitore privilegiato in quanto racchiude in sé molti media e può agire da base di diffusione dei servizi multicanale. Lo sviluppo della banda larga e la diffusione di nuovi strumenti multimediali sta rendendo il web realmente aperto alla fruizione di contenuti alternativi a quelli testuali. L utente, dal canto suo, non si accontenta più di contenuti esclusivamente testuali, ma predilige la possibilità di accedere ad altre risorse (come si può vedere nell esempio della fig. 1). La velocità di connessione offre alla rete la possibilità di gestire una serie di modalità di interazione che prima erano inaccessibili, a causa di evidenti difficoltà tecniche. Oggi questi limiti sono stati definitivamente superati dalle connessioni sempre più perfomanti e lo si può già comprendere a partire dal successo dei shared content, diffusi attraverso il file sharing e del peer to peer. Prendendo spunto da questo contesto, ci si focalizzerà sulle diverse tipologie di contenuti, fornendo un analisi tecnica e specifica dell argomento. Il capitolo che segue serve infatti ad introdurre quelle modalità e quegli strumenti di diffusione e gestione dei contenuti che saranno alla base della riprogettazione dei servizi web della Pubblica Amministrazione. 10

13 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO Testo Audio Audio (radio) Figura 1 - Sito web di "La Repubblica" 11

14 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO 1.2 CONTENUTI CONDIVISI: SHARED CONTENT Con il termine file sharing si intende la condivisione di file all interno di una rete comune. Può avvenire attraverso un sistema client-server o peer to peer (P2P). Il primo metodo prevede che un computer client si connetta ad una server application, ossia ad un sistema remoto che contenga determinate informazioni o file. Per P2P si intende invece una rete che non possiede client o server fissi, ma un numero di nodi equivalenti (peer, appunto) che fungono sia da client che da server verso altri nodi della rete. Una molteplicità di contatti che mette in condivisione un database di informazioni provenienti da tantissimi computer. Il primo programma di file sharing di successo fu Napster (fig. 2) che portò la pratica della condivisione di file musicali ad un successo di dimensioni planetarie. Tanto da scontrarsi ben presto con gli interessi delle maggiori case discografiche, che contribuirono al suo lento declino fino alla chiusura. Figura 2 - Homepage del sito "Napster" del 2001 Il principale difetto di Napster stava nel fatto che era un sistema centralizzato su uno o più server, che servivano a soddisfare le richieste di più di 50 milioni di utenti. Il file sharing di prodotti coperti dal diritto d autore è illegale e questa centralizzazione di tutto il sistema su server accentuava le responsabilità dei gestori del servizio. 12

15 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO A causa degli attacchi legali condotti dalla RIAA 1 e dalle major discografiche Napster ebbe breve vita. Nello specifico Napster consentiva la ricerca di file MP3 condivisi da altri utenti collegati al sistema. Comprendeva un sistema tipo chat IRC e un istant messanger per consolidare le relazioni tra gli utenti del servizio. I programmi ed i servizi successivi a Napster hanno mantenuto questo modello e già prima che sorgessero i problemi legali le diverse comunità di internauti avevano sviluppato con OpenNap una valida alternativa. Questa rete ha continuato a funzionare anche dopo il collasso di Napster, tanto che ancora adesso molti client utilizzano questo protocollo. In sostanza, come molto spesso avviene nella rete, i processi di cambiamento sono inarrestabili e la repressione, anche se mossa da cause di rispetto della legge, come la tutela dei diritti d autore, è del tutto inutile. Chiuso Napster, dopo pochi mesi, la rete era popolata da programmi clone sviluppati e migliorati a partire dagli errori commessi in precedenza. Tra questi il più popolare è Gnutella che consiste in un una rete decentralizzata, ovvero un sistema che non prevede un server unico. Con Napster e Gnutella si scontrano due modi diversi di condividere i file in rete. Gnutella è un servizio a protocollo aperto, decentralizzato e libero. Napster, era invece un servizio a protocollo centralizzato, che nonostante la sua velocità e i grossi investimenti, non è stato comunque in grado di convincere l'industria discografica della sua importanza. Tra i programmi di P2P nati dopo Napster sono ancora in funzione Emule, WinMX, Soulseek. Sono proprio questi programmi che hanno iniziato, come si diceva, a condividere e dar valore allo scambio di altri tipi di file quali immagini e video. L attività di P2P è sempre al limite della legalità e molto spesso si scontra con gli interessi di chi deve tutelare i diritti d autore. Questo aspetto dell argomento è molto complesso e al centro di una grossa discussione. Ciò che rappresenta la grande novità del P2P è l affermarsi del concetto di shared content ovvero di contenuto condiviso, che passa da computer a computer. Questa pratica ha avuto grandissime ripercussioni sulla rete. È infatti possibile indicare almeno tre elementi di innovazione in qualche maniera correlate al file sharing. Contenuti condivisi all interno di una community Gli utenti della rete, con l avvento del P2P sono disponibili a condividere i propri file, in maniera sistematica e continua. Questo processo ha varie implicazioni. In primo luogo si è consolidato il concetto per cui la circolazione di contenuti costituisce un bene comune Di conseguenza si sono create grosse comunità disposte a mettere in comune il proprio patrimonio digitale, non solo per riceverne altro in cambio, ma anche per potenziare il libero scambio di file. Questo concetto ha ed avrà enormi influenze sul popolo della rete. La rete infatti, nel suo enorme potere, può inglobare tutto, può offrire visibilità a contenuti che normalmente verrebbero condannati all oblio dalle logiche di mercato. Si pensi ad esempio alle pubblicazioni scientifiche ed all enorme possibilità di diffondere contenuti scientifico in questo modo. 1 Recording Industry Association of America. 13

16 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO Ad un livello d importanza inferiore è inoltre possibile recuperare su internet prodotti e beni di nicchia che solo la grande rete ed il file sharing possono mettere a disposizione degli utenti: dischi rari o fuori produzione, film mal distribuiti, etc. 2 Questo aspetto è interessante per definire scenari degni di riflessione allo scopo riprogettare le modalità di fruizione e diffusione di contenuti e conoscenze. Il concetto di diffusione di contenuti, al fine di valorizzare la collettività, ha portato alla creazione dei primi prodotti software open source, ossia programmi con codice libero, disponibili a chiunque sia come user (software gratuito) che come sviluppatore. Infatti, nel caso si posseggano le competenze necessarie, è possibile sviluppare il software stesso a partire dal codice d origine. Inutile affermare che anche in questo caso hanno un importanza fondamentale le community che si creano intorno ad un determinato software open source. Più questa community è grande e viva più il software potrà essere sviluppato, migliorato e diffuso. Uno spunto per l approfondimento Condivisione come bene comune Sono molti gli esempi di comunità che lavorano intorno a progetti per la condivisione di contenuti. Qui a seguito se ne citano alcuni che possono essere oggetto d approfondimento: 1-Condivisione di software: Il sito offre una ampia gamma di programmi di natura open source. Si è già parlato di questo approccio alla diffusione del linguaggio macchina. È importante sottolineare come questo sito svolga la funzione di punto di raccordo per tutti i progetti a codice aperto. 2-Condivisione di conoscenze: Il sito offre una amplia e dettagliata enciclopedia virtuale dove è consentito a tutti di partecipare alla compilazione delle voci presenti nell archivio. Il grande successo dell iniziativa ha reso visibile il potere della comunità virtuale e il desiderio degli internauti di condividere conoscenze. 3-Condivisione del network di amicizie: Il sito si propone di favorire la creazione di rapporti d amicizia. Non si tratta però di un semplice database di utenti. Per ogni utente è possibile visualizzare anche il network delle loro rispettive amicizie. Lo sviluppo delle conoscenze personali quindi non si basa su una logica one to one, ma one to many, favorendo esponenzialmente la creazione di rapporti interpersonali, sulla base di interessi e amicizie comuni. 4-Condivisione di beni personali: Il sito si prefigge di creare una 2 Un caso esemplare è rappresentato dal film Donnie Darko del regista Richard Kelly che all epoca dell uscita nelle sale ebbe uno scarso successo a causa soprattutto dello sfortunato momento storico, successivo agli avvenimenti dell 11 stettembe Ben presto però il passaparola sulla rete, lo scambio attraverso file sharing, ne fece un cult movie, tanto da convincere la casa di produzione a distribuirlo nuovamente. Questa seconda chance portò il film ad un successo mondiale. 14

17 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO community disposta a condividere e scambiarsi libri. Un utente può lasciare un libro in un determinato posto e permettere ad un altro di raccoglierlo e leggerlo. A sua volta è tenuto a rimetterlo in condivisione. Parallelamente è possibile osservare gli spostamenti del testo sul sito. Il sito ha una funzione simile ma si basa sulla condivisione di alcune macchine fotografiche e di rullini scattati dalla community coinvolta. Utilizzo degli infomediari All interno di questa modalità di interscambio di dati svolgono una funzione importantissima quelli che sono chiamati infomediari (fig 3). Questi strumenti (prevalentemente motori di ricerca) sono capaci di scovare i contenuti richiesti all interno degli enormi database e permettere all utente di districarsi nella molteplicità dei file condivisi. Gli infomediari (fig. 3) pertanto permettono di trovare i file che sono oggetto d interesse da parte di chi cerca un determinato contenuto, ovvero di offrire un indicizzazione completa dei contenuti disponibili. Condivisione di contenuti non solo testuali Il file sharing ha mostrato a tutti gli utenti della rete come sia possibile condividere, non solo contenuti testuali come ad esempio accade nello scambio di , 3 ma veri e propri contenuti multimediali quali musica, immagini, video. La rete non è più il luogo dove scambiarsi esclusivamente parole scritte. Si aprono nuovi scenari all insegna di un nuovo web da ascoltare e da guardare e si vedranno in seguito i risvolti di questa evoluzione. 3 Anche per posta elettronica è possibile scambiare file di vario genere attraverso gli attachment ma non si può parlare a riguardo di un sistema mirato alla condivisione di contenuti multimediali, in quanto manca la sistematicità di tale condivisione che subentrerà solamente con la pratica del file sharing. 15

18 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO Infomediario Figura 3 - Un programma per il file sharing: "Limewire" 16

19 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO 1.3 I BLOG: NEWS IN SYNDICATION Un blog (fig. 4) è assimilabile ad un diario in rete. Nello specifico il termine blog nasce dalla contrazione del termine web log, ovvero "traccia su rete". Il termine fu coniato dall americano John Barger che definì in questo modo il proprio sito 4, strutturato appunto come un elenco di annotazioni personali, secondo una lista in continua evoluzione. Il fenomeno, nato in America nel 1997, è divenuto dai primi anni del nuovo millennio una pratica diffusa anche in Italia. I blog sono l evoluzione dei siti personali. Infatti prima dell avvento dei diari in rete si poté assistere alla comparsa di numerosi siti personali che raccoglievano al loro interno, foto, poesie e primordiali contenuti multimediali, quali canzoni e filmati amatoriali. Questo fu reso possibile grazie alla diffusione della conoscenza del linguaggio di programmazione dei siti internet, l HTML, e all offerta da parte di molti gestori della rete di spazi e strumenti gratuiti per pubblicare. Il limite dei siti personali fu quello innanzitutto di essere un fenomeno fondamentalmente amatoriale fatto di casi isolati e realtà individuali che difficilmente entravano in contatto tra loro. Post Figura 4 - Un blog molto seguito: Euston Station Contatti con altri blogger Se i siti personali hanno rappresentato l io narrativo della rete, la nascita dei blog vede la comparsa de l io collettivo ovvero le web community. Questo è il primo importante sviluppo caratterizzato dall epoca dei blog. La seconda innovazione degna di rilievo è quella correlata all offerta da parte di chi pubblica, di utilizzare

20 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO strumenti offerti dai gestori per diffondere i contenuti senza alcuna conoscenza del linguaggio HTML. Il blog infatti è costituito da un programma di pubblicazione guidata che consente di creare automaticamente una pagina web. Il blog può essere personalizzato in vari modi per avere l aspetto desiderato, scegliendo tra diverse centinaia di differenti vesti grafiche. Permette a chiunque di mettere in rete un sito e pubblicare, con pochi passaggi, i contenuti in completa autonomia. Questa indipendenza è da considerare sia in un ottica propriamente tecnica, con la pubblicazione attraverso CMS (content management system), che concettuale, legata cioè al concetto di autonomia di pubblicazione. Il mondo dei blog è infatti un mondo di informazione libera dove ognuno può scrivere la sua versione dei fatti. Salvo poi andare incontro al giudizio dei lettori che per ogni post possono scrivere commenti, aprendo una discussione sull argomento. Sui blog ciascuno scrive le proprie idee e riflessioni in tempo reale. Può esprimere la propria creatività liberamente, interagendo in modo diretto con altri blogger. Esiste infatti una prassi consolidata volta a mettere in contatto i principali blog tra di loro. I blogger attraverso una serie di link presenti sui rispettivi siti, creano una rete di contatti preferenziali che danno visibilità all intero sistema, costituendo una rete nella rete chiamata blogsphere o blogsfera. Loredana Lipperini, nell articolo pubblicato sul quotidiano La Repubblica 5, conferma quanto detto sino ad ora: [ ] il blog, in sé, è uno strumento per rendere visibile rapidamente quello che si scrive, e per entrare a far parte di una comunità che usa lo stesso mezzo. Il resto lo fanno i blogger. Il blog, come manifestazione di grafomania collettiva, ha portato sul web milioni di pagine che raccontano storie. Questo tipo di fenomeno è dotato di un indiscusso interesse antropologico e sociale, sia per la rete di contatti che si stabiliscono tra i blogger che per le dinamiche di interazione che ne scaturiscono. Ha portato infatti alla luce una nuova modalità di interazione tra gli utenti basata su alcune novità interessanti anche per l aspetto di gestione dei contenuti. Do-it-yourself information Ha contribuito alla diffusione di un informazione fondata sulle esigenze e gli interessi individuali, in opposizione all offerta generalista dei media tradizionali e dei canali d informazione istituzionali. La creazione parallela delle web community ha fatto sì che prendesse vita un nuovo web capace di diffondere informazioni gratuite e facilmente raggiungibili da chiunque possa connettersi. 5 Loredana Lipperini, E la vita è un passaparola, in La Repubblica del 27 aprile

21 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO News in syndication Il fenomeno dei blog ha contribuito alla diffusione dell uso dei feed RSS, ovvero dei canali automatici d invio che consegnano le notizie aggiornate direttamente all utente senza che questo debba cercarle. RSS (acronimo di RDF Site Summary) è uno dei più popolari formati per la distribuzione di contenuti Web). RSS fu lanciato per la prima volta da Netscape ( 6 ). Nel frattempo, lo stesso formato è stato adottato progressivamente dalla comunità dei blogger; i post potevano essere facilmente esportati in RSS, in modo da esser disponibili su applicativi di raccolta. Iniziarono infatti a proliferare siti che raccoglievano una selezione di post dai blog più seguiti unitamente a programmi (aggregatori, in fig. 5) per fruire i contenuti di un blog direttamente sul proprio desktop o su altri dispositivi attraverso semplici passaggi. La popolarità dei blog è forse una delle ragioni principali del successo di RSS: migliaia di weblog iniziarono a produrre contenuti in RSS. Oggi RSS è lo standard de facto per l'esportazione di contenuti web (fig. 6). I principali siti d informazione, i quotidiani on line, i fornitori di contenuti, i blog più popolari: tutti sembrano aver adottato il formato RSS. Sottoscrizioni attivate Nuovi messaggi Figura 5 - "Netnewswire": un aggregatore di feed RSS 6 Si trattava di un formato derivato da RDF (un linguaggio generico per rappresentare informazioni su Web) per la gestione dei contenuti del portale My Netscape Network ( Il formato permetteva la visualizzazione sul portale di headline e link relativi a notizie pubblicate su altri siti e rese disponibili attenendosi a specifiche ben precise. Fu subito un grande successo: in breve, centinaia di fornitori di contenuti aderirono all'iniziativa e il portale My Netscape poté beneficiare di una vasta raccolta di notizie a disposizione dei propri utenti registrati. 19

22 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO 2 INSERIMENTO DEL LINK NELL AGGREGATORE 1 LINK CHE DA ACCESSO ALLA PAGINA DEI FEED Figura 6 - Come "sottoscrivere" un feed RSS e riceverlo su un aggregatore 20

23 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO 1.4 CONTENUTI CHE ESCONO DAL COMPUTER: WALK AWAY CONTENTS Il passaggio successivo del percorso intrapreso porta walk away content ovvero ai contenuti che camminano ed escono dalla logica di interazione uomo-computer. L ultimo tassello in questo scenario di informazione personalizzata è quello che ha portato i blog a non esser più esclusivamente testuali. Con un semplice comando si può predisporre un feed RSS affinché scarichi un attachment. Si possono così facilmente distribuire (con la stessa modalità delle news in syndication) contenuti multimediali. La pratica di allegare contenuti audio ai feed RSS ha portato alla creazione di quel fenomeno, molto chiacchierato, che ha nome di podcast. Con esso si stanno diffondendo una miriade di file da ascoltare all interno di un web che, ora più che mai, non è più solo da leggere. Il termine podcast nasce dalle parole ipod (il popolare riproduttore di mp3 di Apple) e "broadcasting". Benché l'ipod sia probabilmente il player mp3 scelto da molti dei primi utilizzatori del podcast, non costituisce la sua peculiarità interessante. L innovazione apportata sta nella modalità di ricevimento del file attraverso i feed RSS. Gli applicativi internet si stanno predisponendo a rendere la ricezione dei feed facilmente effettuabile, così come la gestione e lo scambio. A questo scopo i vari browser si stanno trasformando in aggregatori capaci di gestire contenuti e notizie (Mozzilla e Safari sono già predisposti a ricevere i feed RSS, presto lo sarà anche Internet Explorer). Il procedimento di diffusione di contenuti del podcast è molto simile a quello proprio delle news in syndication, ma con una grande innovazione. I contenuti possono essere ascoltati attraverso l utilizzo di alcuni devices esterni quali appunto l ipod, un telefono cellulare predisposto a leggere gli mp3 o un semplice cd-r. I contenuti del web pertanto escono dalla logica di interazione uomo computer e tendono ad avere una identità propria. Si vedranno in seguito le varie possibilità e modalità di interazione che il podcast offre. Di sicuro s è resa possibile la diffusione di milioni di radio sul modello delle news in syndication, riportate però ad una dimensione da ascolto Ecco alcune innovazioni apportate dal podcast e dalle walk away content. Trionfo della tecnologia povera È possibile, con pochissimi mezzi, grazie ad una tecnologia povera, pubblicare e condividere la propria home-made radio. Grazie al sistema dei feed RSS è possibile diffondere il proprio palinsesto a tutti gli aggregatori Un altro cambiamento giunto dal basso Così come accadde per i blog, anche questa rivoluzione avviene dal basso, dagli utenti singoli che grazie alla loro iniziativa personale provocano grandi cambiamenti. Successivamente le aziende di software rincorrono le innovazioni. Basti ricordare gli ultimi aggiornamenti dei principali browser e programmi di fruizione di contenuti audio al fine di abilitarli alla ricezione dei feed RSS, primo fra tutti il noto software della Apple I-Tunes. 21

24 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO Verso un web da guardare Se il podcast è il fenomeno del momento, il web non va nella sola direzione degli audio content ma si evolve ulteriormente verso una fruizione di massa anche per quanto riguarda i contenuti video on demand. I segnali sono evidenti. Lo scorso giugno 2005, infatti, è stato messo sperimentalmente in rete il nuovo motore di ricerca proposto da Google, che si prefigge il facile reperimento e la fruizione dei file video. I contenuti video catalogati possono essere visualizzati direttamente all'interno del proprio browser web. Il servizio permette di effettuare ricerche anche all'interno di un unico filmato, individuando spezzoni specifici relativi al tema d interesse. Ciò è possibile analizzando i "metadati" (dati che descrivono altri dati) associati al video. I prodotti video non hanno ancora raggiunto la facilità di produzione e diffusione dell audio, ma il sentiero tracciato dal web da ascolto fungerà sicuramente da traino anche per la rete da guardare. Le modalità di interazione sono parzialmente simili a quelle precedentemente illustrate, considerando però come obiettivo finale la diffusione di un contenuto da vedere al posto di un file da sentire. Uno spunto per l approfondimento Un web da guardare Sono qui riportati alcuni interessanti progetti che danno l idea di come il web stia convergendo verso i contenuti da guardare. Questa evoluzione va di pari passo con i progetti dei principali colossi informatici e del web quali Apple, Microsoft, Google, Yahoo. 1-Strand Of Venice Il regista del celebre film The Blair Witch Project, David Myric impegnato nella produzione di una serie televisiva che va in onda s sul web. A partire da Ottobre 2005 è disponibile la prima puntata serial, gratuita, sul sito di riferimento puntate successive sono a pagamento al costo di 0.99 cent di dol l una. 2-Star Wreck Parodia del celebre telefilm Star Treck curato da alcuni studenti finlandesi è già un caso di culto per il popolo del web. A soli sette giorni dal debutto già persone avevano scaricato il film, completamente gratuito sul sito 3-Live from the dive Il network televisivo Discovery Channel ( ha messo in rete la serie omonima che, attraverso aggiornamenti quotidiani, offre la visione di esplorazioni subacque compiute da una troupe televisiva. La BBC ( allo stesso modo sta mettendo in rete alcuni programmi televisivi e sta testando l opportunità di produrre web series. 22

25 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO 1.5 VERSO UNA RETE MULTIMEDIALE Se i walk away content sono il futuro è bene interrogarsi sulla necessità di riprogettare la gamma dei servizi offerti. Si è visto come oggi sia possibile, con pochissimi mezzi, attraverso la cosiddetta tecnologia povera, pubblicare e condividere la propria home-made radio e diffondere contenuti audio. Oggi i blog non sono più esclusivamente testuali ma anche audio. Il podcast ha infatti introdotto e diffuso milioni di radio sul modello delle news in syndication. E gli applicativi si stanno aggiornando, primo fra tutti I-Tunes (fig. 7). Lo sviluppo della rete a partire dai walk away content avrà, molto probabilmente, una serie di conseguenze a catena, che poteranno ad un profondo cambiamento nei modelli interazione tra uomo e computer. Figura 7 - itunes: pagina dedicata al podcast In questo contesto la Pubblica Amministrazione italiana stenta ad offrire esempi di utilizzo di servizi audio, che non siano generalisti e diffusi con una logica consolidata legata al broadcasting che di per sé non è sufficiente a soddisfare i bisogni crescenti del cittadino e allo stesso tempo non è in grado di costruire un modello comunicativo bi-direzionale, capace di comprenderne gli interessi. Nella presente ricerca sono analizzati i casi delle radio dei Comuni di Roma e Napoli. La radio romana offre un servizio del tutto assimilabile alla modalità streaming, prendendo come modello di riferimento l interazione della radio reale. Quella di Napoli dà la possibilità di selezionare l ascolto in base ad una gamma d argomenti 23

26 CAPITOLO 1 > CONTESTO DI CAMBIAMENTO trattati, anche se è improprio parlare di offerta on demand, in quanto non c è un modello d archiviazione strutturato e pensato per offrire informazioni personalizzate. In linea generale è necessario ribadire come questo lavoro di ricerca sia, insieme alle innovazioni introdotte dalla TV digitale terrestre e dalle prospettive della telefonia mobile, rappresenta una nuova e importante opportunità per la diffusione a basso costo di contenuti multimediali. Il mercato cerca nuovi contenuti ed è alla ricerca di soluzioni economicamente sostenibili per riempire palinsesti, portali, offerte di contenuti interessanti per i propri clienti. L aspetto più rilevante per una Pubblica Amministrazione consiste nell individuazione del ruolo che può giocare nell offerta di servizi a valore aggiunto per gli utenti in concomitanza con le imprese impegnate nel settore. Alla luce di questa considerazione e degli sviluppi tecnologici sopra delineati, appare chiaro come una delle sfide più importanti sia rappresentata dalla capacità delle Amministrazioni di progettare e governare la produzione di contenuti multimediali. Nel contesto di web da ascoltare è possibile leggere uno sviluppo che va verso quello da vedere. Se infatti il podcast è il fenomeno del momento, il web non va nella sola direzione degli audio content ma si evolve ulteriormente verso una fruizione massiva anche di contenuti video on demand. I prodotti video però non hanno ancora raggiunto la facilità di produzione e diffusione dell audio: il sentiero tracciato dal web da ascolto fungerà sicuramente da traino anche per la rete da guardare. Le modalità di interazione sono parzialmente simili a quelle precedentemente illustrate, considerando però come obiettivo finale la diffusione di un contenuto da vedere al posto di un file da sentire. A margine di questo discorso webcentrico è necessario aggiungere che anche la fruizione telefonica, come accennato poc anzi, ha un ruolo fondamentale in questo scacchiere. Offre infatti uno strumento ideale per interagire con i servizi che, partendo dal web, coinvolgono uno scenario multicanale. La telefonia non solo è un partner perfetto che completa la gamma delle opzioni offerte dal web, ma potrebbe direttamente inserirsi in questa corsa alla multimedialità: i cosiddetti videofonini, consentono già oggi la gestione di file video. Se questi oggetti otterranno il successo popolare dei GSM sarà necessario reputare la telefonia come un elemento da tenere assolutamente in considerazione In ultima istanza, tornando al web è giusto ricordare come dar voce non significhi esclusivamente diffondere file da ascoltare o a da vedere, ma soprattutto contemplare un nuovo modo di comunicazione basato sulla valorizzazione dell informazione fondata sulle esigenze e sugli interessi individuali in opposizione con l offerta sempre più generica e sfuocata dei media tradizionali. Il fatto che questo possa avvenire con modalità alternative a quelle consuete non è che un eccitante sfida da cogliere per riuscire a progettare nuovi servizi basati sui bisogni degli utenti e in grado di valorizzare le nuove tecnologie presenti nelle case degli italiani e negli uffici delle Pubbliche Amministrazioni. 24

27 CAPITOLO 2 > DAR VITA AL WEB CAPITOLO 2 > DAR VITA AL WEB Una PA da ascoltare e da guardare Secondo qualcuno sta per ripetersi un fenomeno simile a quello delle radio libere degli anni Settanta, quando un gruppo di giovanotti con un microfono e un mixer rivoluzionarono il mondo ingessato dell'etere. Secondo altri finirà tutto in un fuoco di paglia. Di certo c'è che dopo "mp3" e "blog" c'è un altro termine col quale tutti, anche quelli che non hanno alcuna dimestichezza con i computer e internet, devono cominciare a fare i conti. La parola magica è "podcasting". Memorizzatela bene, perché nei prossimi mesi ve la presenteranno in ogni salsa Alessio Balbi, (La Repubblica, 20/07/2005) 25

28 CAPITOLO 2 > DAR VITA AL WEB 2.1 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PRENDE LA PAROLA In questo capitolo si analizza come, combinando tutti gli elementi presenti fino ad ora, si possono delineare nuove modalità di interazione multicanale valide ed applicabili al contesto della Pubblica Amministrazione. Ragionando su quanto presentato nel capitolo precedente si possono ottenere interessanti ipotesi di lavoro su nuovi servizi pubblici. Si è scelto di analizzare in particolar modo l audio in quanto è quello che più si presta a questo tipo d analisi multicanale. Ciò non toglie che le modalità presentate non possano essere ugualmente utilizzate anche per servizi video o di altra natura. I paragrafi successivi saranno dedicati all analisi delle singole modalità di interazione tra Pubblica Amministrazione e cittadino al fine di evidenziare i diversi modelli multicanale per la distribuzione di file multimediali. La fig. 8 riassume le diverse possibilità con cui un utente può fruire di contenuti audio dalla rete e descrivono in maniera sintetica i canali / modalità di diffusione proposti. Modalità di fruizione STREAMING DOWNLOAD FEED RSS MAILING LIST ASCOLTO IN TEMPO REALE DAL WEB SELEZIONO DAL WEB E ASCOLTO SUCCESIV. PODCASTING: MI ABBONO RICEVO E ASCOLTO RICEVO X E ASCOLTO SMS RICEVO UN SMS E ASCOLTO NUM.TELEF. ASCOLTO AL TELEF. IN DIRETTA WEB CELLULARE Figura 8 - Modalità di fruizione audio (schema riassuntivo) La prima distinzione importante è quella che suddivide le modalità in riferimento al web e alla telefonia cellulare. Attraverso il web sono presentate quattro modalità. Ascolto in tempo reale dal web, seleziono dal web e ascolto successivo, podcasting (ricevo ed ascolto), ricevo e ascolto. Il settore della telefonia web offre due canali di erogazione: ricevo un sms e ascolto e ascolto in diretta al telefono. I vari canali qui presentati saranno poi descritti uno ad uno in maniera dettagliata nei paragrafi successivi. Per quanto riguarda la modalità video (fig. 9) le dinamiche che vi stanno dietro sono simili. Si potrebbe dire che sono identiche, salvo annotare che sia per la difficoltà 26

29 CAPITOLO 2 > DAR VITA AL WEB tecnica di produzione di contenuti video, che per i costi e la difficoltà di diffusione (pesantezza del file, problemi di conversione dei vari codec) è una prospettiva ancora un passo indietro rispetto agli audio content. Però il fermento legato al businnes del video su internet è grande. Ad ottobre 2005 è stato presentato l ipod video, capace di leggere contenuti di tal genere. Ma non sono solo i device a preparare l avvento della rete da guardare, sono molti i contenuti che stanno riempiendo la rete. Si va dai web-serial ai film parodia, ai video musicali ai contenuti di servizio. Tutto lascia supporre per tanto che il futuro della comunicazione sul web e non solo si giochi a questo tavolo. INFOMEDIARI Modalità di fruizione CERCO E VEDO STREAMING DOWNLOAD MAILING LIST MMS FEED RSS GUARDO IN TEMPO REALE DAL WEB SELEZIONO DAL WEB E GUARDO SUCCESIV. RICEVO X E GUARDO GUARDO SUL CELLULARE VIDEOCASTING MI ABBONO RICEVO E GUARDO AD OGGI FUTURO PROSSIMO Figura 9 - Modalità di fruizione video (schema riassuntivo) 27

30 CAPITOLO 2 > DAR VITA AL WEB 2.2 ASCOLTO IN TEMPO REALE DAL WEB (STREAMING) Streaming Definizione generale Con il termine streaming si indica un metodo di trasmissione di file audiovisivi in real time. I file streaming sono immediatamente fruibili on line dall'utente senza il download sull hard disk. Il procedimento simula la trasmissione di programmi radiofonici e televisivi, ovvero il modello broadcasting. Descrizione della modalità L ascolto in tempo reale dal web consiste nella fruizione immediata dei contenuti audio offerti. L utente che accede al servizio, sceglie i contenuti che gli interessano e li ascolta in real time attraverso il proprio computer. La modalità è simile a quella dello streaming che attiva l ascolto istantaneamente senza necessità di scaricare il file. In realtà non è specificatamente focalizzata sul concetto tecnico di streaming quanto piuttosto sull idea di ascolto immediato dei contenuti. Questa modalità fa convergere il computer verso un media di vecchia generazione: la radio. Poter ascoltare in tempo reale consente di accedere al contempo anche a informazioni visive, rendendo questo modello particolarmente indicato per diffondere contenuti fruibili autonomamente dall utente, in particolare immagini, disegni, foto. Lo streaming può essere utilizzato in modo ottimale per interviste o approfondimenti relativi ad attività dell amministrazione: descrizione di scelte o politiche urbanistiche e abitative, piani regolatori, descrizione di opere d arte o di spazi pubblici, ecc. Dettagli tecnici Lo streaming avviene con una logica di interazione simultanea tra utente e computer. Ovvero attraverso una selezione diretta dei contenuti ed un ascolto immediato. I formati file che, al momento, permettono di attuare questa modalità di fruizione sono i seguenti: a- Real Audio b- Windows Media Video c- QuickTime Real Audio Necessita d un server si trova il software gratis (con alcune limitazioni) Real audio è un formato audio di proprietà sviluppato da RealNetwork. È particolarmente indicato per trasmissioni low bandwidths e può essere fruito nel momento stesso del download. È utilizzato da molte stazioni radio che per diffondere i loro programmi su Internet in real time. La prima versione del Real Audio è stata realizzata nel La corrente versione (al 2005) è la Real Player 10. Ha una estensione solitamente o.ra o.rm o.ram. Il principale player per contenuti in Real Audio è Real Player. Con esso non è possibile salvare il contenuto sul proprio hard disk, mentre questo è possibile con Mplayer (lettore gratuito ed open source che funziona in modalità Linux). Per mettere in rete file di questo tipo non ci sono richieste 28

31 CAPITOLO 2 > DAR VITA AL WEB tecniche particolari a parte quella di disporre di un software 7 apposito che crea file real audio. Questo software gratuito crea però file che vengono letti solo dall ultima versione di Real Player, ovvero la 10. Windows Media Video Non necessita d un server si trova il software gratis per la lettura. QuickTime Contenitore multimediale a tracce Windows Media Video è un formato file che gira sull applicativo Window Media Player. Questo è un software per la riproduzione di media audio e video su personal computer sviluppato per Windows dalla Microsoft. In seguito la stessa azienda ha curato versioni per altri operative systems come Mac OS. Il formato di base del file è WMV (Windows Media Video & Audio), WMA (Windows Media Audio), and ASF (Audio Structured File). Windows Media Player ha sviluppato il software, originariamente chiamato Media Player, aggiungendo nuove funzioni alla semplice produzione video e audio, ovvero la possibilità di copiare musica in un CD, sincronizzare contenuti con un MP3 player e permettere l acquisto di musica da diversi negozi musicali on line. WMP compete con altri programmi freeware come Realplayer, Win Amp, Quick Time e itunes. QuickTime è una tecnologia multimediale sviluppata dalla Apple capace di supportare vari contenuti video, audio e testuali. Un file QuickTime è un contenitore multimediale contenente una o più tracce: ognuna di queste corrisponde ad una particolare tipologia di dato. Le tracce al loro interno contengono le informazione che vanno decodificate dai codec adeguati. Gli step per attivare lo streaming Attivare lo streaming è molto semplice. Basta disporre di un computer e di una connessione Internet veloce. A questo punto come illustrato in fig. 10 sono sufficienti alcuni semplici passaggi e si può ascoltare il contenuto in tempo reale. Collegamento al portale dove scaricare i contenuti Selezione dei contenuti Ascolto

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