Manuale per il risparmio energetico

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1 ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI SCUOLA MEDIA E. FERMI Manuale per il risparmio energetico Consiglio Comunale dei Ragazzi - Venegono Inferiore

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3 INTRODUZIONE Ogni luogo in cui l uomo svolge la sua attività giornaliera, ha bisogno di energia. Consumiamo energia ogni volta che accendiamo la televisione o una lampadina, il riscaldamento o il condizionatore, ogni volta che usiamo la macchina o il motorino, quando facciamo una doccia, quando usiamo carta, quando facciamo la spesa. Tutte le cose che ci circondano hanno bisogno di energia per funzionare o comunque ne hanno avuto bisogno per essere prodotte. Per rendere disponibile questa energia bruciamo ingenti quantità di combustibili fossili, provocando l emissione in atmosfera di gas effetto serra (biossido di carbonio, metano, ecc.). Il gas serra di riferimento, usato come indicatore delle emissioni legate alle attività umane, è l anidride carbonica o biossido di carbonio. L elevata quantità di questi gas va ad alterare gli scambi energetici tra l interno e l esterno dell atmosfera, causando una variazione degli equilibri climatici del nostro pianeta. E stato previsto che la temperatura della Terra aumenterà all incirca di gradi centigradi nel corso del prossimo secolo. La riduzione dei consumi di energia è il primo passo per minimizzare gli effetti negativi dell azione umana sui cambiamenti climatici. Con questo manuale ci proponiamo di dimostrare che è possibile ridurre l effetto serra dovuto ai consumi energetici semplicemente cambiando abitudini sbagliate e prestando attenzione ai luoghi dove viviamo, studiamo, lavoriamo. Inoltre, a fianco del miglioramento dello stato di salute del nostro pianeta, otterremmo anche un risparmio economico. Di seguito troverete alcuni piccoli consigli seguendo i quali potrete ridurre, anche in modo considerevole, i vostri consumi energetici e quindi le emissioni inquinanti. E stato calcolato che mettendo in atto tutte le azioni proposte di seguito, potrete ridurre le vostre emissioni inquinanti fino al 2% senza considerare la parte relativa ai trasporti e fino al 3% considerando anche quest ultima.

4 In questo manuale troverete inoltre il risultato del lavoro di monitoraggio dei consumi di energia elettrica e termica che abbiamo condotto durante l inverno all interno della scuola, per cercare di capire quanta energia potessimo risparmiare.

5 ENERGIA ELETTRICA In un anno gli italiani consumano ben 18 miliardi di kwh, spendendo 5.2 miliardi di Euro ed emettendo 13 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Ogni famiglia, quindi, consuma circa 3 kwh (circa 75 Kg di petrolio) l anno, spendendo più di 65 Euro ed emettendo circa 2.2kg di anidride carbonica. Parte di questi consumi sono facilmente evitabili sia correggendo alcuni comportamenti sbagliati che prendendo alcuni accorgimenti tecnici a basso costo. ILLUMINAZIONE La maggior parte delle lampadine che utilizziamo in casa sono ad incandescenza, ovvero hanno un filamento interno che percorso da corrente si riscalda (effetto Joule) diventando incandescente ed illuminando la zona circostante. Questo tipo di lampadine sono di vecchia concezione, consumano molta corrente, devono essere sostituite con frequenza (vita media: circa 1 ore di funzionamento) ma hanno il pregio di costare poco. Da qualche anno si trovano facilmente sul mercato altri tipi di lampadine denominate a basso consumo energetico o a Fluorescenza Compatta; sono generalmente più costose ma hanno il pregio di durare molto più a lungo (1-12 volte una lampadina ad incandescenza) e consumare molto meno energia elettrica (fino al 75% in meno). Solo la durata sarebbe sufficiente a giustificarne la preferenza, se poi USA LAMPADINE A BASSO CONSUMO consideriamo il minor consumo ecco che a fare un affare siamo in due: noi e l ambiente! UNIRSI DI LAMPADINE A BASSO CONSUMO ENERGETICO È IMPORTANTE, MA ANCORA DI PIÙ LO È SPEGNERLE QUANDO LA LUCE NATURALE È SUFFICIENTE Per l esterno (vedi illuminazione di giardini, strade, parcheggi) vi consigliamo le lampade al sodio, che consentono di risparmiare fino al 9% di energia elettrica

6 rispetto a quelle tradizionali. Pensate che mediamente una lampadina a fluorescenza compatta evita l emissione di 8-9 kg di anidride carbonica l anno. APPARECCHI ELETTRICI Tutte le volte che spegniamo televisore, videoregistratore e stereo (specialmente quelli compatti) col telecomando il nostro elettrodomestico entra in funzione stand-by ovvero è in attesa che noi lo riaccendiamo. Spie di questa funzione sono lucine colorate e orologi digitali che rimangono accesi. Ciò significa che il nostro apparecchio continua a consumare corrente: dai 4 ai 12 watt per ora. Può sembrare poco ma in fondo all anno per ogni elettrodomestico diventano dai 3 ai 9 kwh di energia elettrica consumata (che corrispondono ad una emissione di 21,6-64,8kg di anidride carbonica). Quindi conviene spegnere sempre anche lo stand-by di questi elettrodomestici. Non solo, ma quando andiamo a comprarne di nuovi accertiamoci che questi abbiamo un interruttore meccanico che ne consenta lo spegnimento completo senza dovere staccare la spina! Altra apparecchiatura che sempre più frequentemente NON LASCIARE IN STAND-BY GLI APPARECCHI ELETTRONICI non viene spenta o viene messa in stand-by è il computer. Un PC in stand-by arriva a consumare anche oltre i 2 W per ora, mentre acceso anche 1kWh. Quindi è assolutamente d obbligo spegnere completamente il computer se non si usa per più di mezz ora. Oltre al vostro PC, ricordatevi di accendere solo quando serve e di spegnere sempre dopo il loro utilizzo tutti gli accessori e driver esterni (stampanti, monitor, casse, scanner, modem, ecc.). SE TUTTI GLI ITALIANI SPEGNESSERO SEMPRE TUTTI GLI STAND-BY DEI LORO ELETTRODOMESTICI POTREMMO DISATTIVARE 3 CENTRALI ELETTRICHE DI MEDIA POTENZA

7 L apparecchio elettrico più diffuso nei nostri condomini è senz altro l ascensore, ovvero una cabina che trasporta in media fino a 4 persone spostata da un motore elettrico. I consumi elettrici annui di un ascensore sono consistenti. PENSA ALLA SALUTE E ALL AMBIENTE: NON USARE L ASCENSORE SE ABITI ENTRO I PRIMI DUE PIANI E SCENDI USANDO SEMPRE LE SCALE. RISCALDAMENTO E CONDIZIONAMENTO In inverno la temperatura ideale è 18-2 gradi (in Regione Lombardia è un obbligo di legge non superare i 2 C). Quando si va a regolare il termostato della caldaia è bene ricordare che dopo mezz ora che una persona entra in una stanza la temperatura tende a salire di NON ALZARE TROPPO LA TEMPERATURA DEI CALORIFERI 1-2 gradi. Ecco allora che per avere un ambiente confortevole basta far sì che la caldaia porti le stanze della nostra casa ad una temperatura di gradi, e i 19-2 saranno raggiunti in breve tempo. Se qualcuno in questo momento sta pensando che un grado in più o meno non faccia troppa differenza si sta sbagliando del 7%! OGNI GRADO IN CASA COMPORTA UN RISPARMIO DI COMBUSTIBILE E DI EMISSIONI DI CO 2 DEL 7% Per la regolazione della temperatura interna si possono adottare varie tecniche e dispositivi a seconda del tipo di impianto che usiamo. Per far ciò si può pensare di installare un termostato (a valvola) termo-meccanico al posto della classica manopola del termosifone. Il termostato, una volta regolato la mantiene costante. E applicabile ad ogni termosifone indipendentemente dall anno di produzione di quest ultimo! Ricordiamo la convenienza ad usare il metano come combustibile e l importanza di far controllare la caldaia da un tecnico autorizzato almeno una volta all anno per

8 constatare il buon funzionamento dell impianto. Per evitare la dispersione di calore vi consigliamo di chiudere avvolgibili e persiane di notte e quando non siete in casa, di non coprire con tendaggi o altro i termosifoni. L arieggiamento dei locali deve avvenire in poco tempo e con finestre spalancate. E assolutamente controproducente tenere socchiuse le finestre per ore! D estate sempre più spesso si ricorre all uso dei condizionatori! Se proprio non può rinunciare, consigliamo (per la vostra salute) di tenere 4 C (6 al massimo) in USA IL VENTILATORE AL POSTO DEL CONDIZIONATORE meno rispetto alla temperatura esterna e di pulire spesso i filtri. IN ESTATE, SE ACCENDI IL CLIMATIZZATORE, RICORDA CHE LA TEMPERATURA NON DEVE ESSERE INFERIORE DI 4-6 GRADI RISPETTO ALLA TEMPERATURA ESTERNA Una buona alternativa al condizionatore (almeno in caso di clima con elevato tasso di umidità) sono il deumidificatore e il ventilatore: consumano meno energia elettrica e fanno meno male alla nostra salute. Un consiglio: pulite spesso i filtri del deumidificatore, altrimenti si consuma energia per niente. ACQUA Ogni giorno consumiamo grandi quantità di acqua potabile. L acqua è un bene prezioso e non inesauribile. E bene, quindi, abituarci a consumarne il meno possibile. Non tenere il rubinetto sempre aperto quando ci laviamo i denti, farsi una doccia senza prosciugare il Ticino, non fare la lavastoviglie e la LAVATRICE SEMPRE A PIENO CARICO lavatrice se sono semivuote, ecc. Dall altro possiamo adottare alcuni accorgimenti tecnici che servono a limitarne il consumo: i frangiflusso. Sono rubinetti che miscelano aria al normale flusso dell acqua, dando la sensazione visiva e tattile di avere un

9 normale flusso di acqua, ma consumandone molta meno (anche fino al 25%). Questo tipo di rubinetto è applicabile ovunque: dal lavandino alla doccia e non costa molto più di un rubinetto normale. Altro accorgimento riguarda gli sciacquoni. Ci sono in commercio particolari cassette degli sciacquoni divise in due parti: una contiene più acqua, l altra meno. A seconda della necessità e premendo il pulsante apposito possiamo scegliere quanta acqua usare. Tali dispositivi hanno un costo piuttosto basso, si PREFERISCI LA DOCCIA ALLA VASCA DA BAGNO incassano nel muro e consentono di risparmiare il 3% di acqua. Acqua calda. Spesso per riscaldare l acqua si usano boiler elettrici. Questi apparecchi consumano grandi quantità di energia elettrica. Vi consigliamo l uso di boiler a metano e comunque di non lasciarlo acceso sempre, ma solo quando serve. CARTA Per produrre carta serve cellulosa. La cellulosa si ricava dagli alberi e per questo scopo vengono abbattuti. Un albero abbattuto non produce più ossigeno e non assorbe anidride carbonica. Ecco allora che è nell interesse della salute di tutti che vengano abbattuti meno alberi possibile. Per questo sono tre le cose importanti: non sprecare carta, usare sempre carta riciclata, gettare la carta negli appositi contenitori per il riciclaggio. Non mettere in pratica anche solo uno di questi accorgimenti rende vani gli altri. RIDUCI IL CONSUMO DI CARTA SCRIVI SU ENTRAMBI I LATI DEI FOGLI E USA I FOGLI DA BUTTARE COME CARTA PER APPUNTI

10 RIFIUTI Ogni giorno il nostro secchio della spazzatura si riempie. Questo, da una parte, ci fa credere che stiamo bene e che ci possiamo permettere di buttare molte cose. Da un punto di vista economico e ambientale è invece molto negativo. Significa che stiamo sprecando, visto che ogni cosa che buttiamo non sarà mai più utilizzata, ma andrà persa, ed avremo gettato via un altro pezzettino delle nostre risorse. RIDUCIAMO LA PRODUZIONE DI RIFIUTI, È IL PRIMO PASSO RIDUCIAMO I RIFIUTI EVITANDO I PRODOTTI USA E GETTA RICICLIAMO IL PIÙ POSSIBILE Per ridurre dobbiamo fare attenzione a cosa compriamo. Ad esempio, se dobbiamo acquistare un oggetto qualsiasi, dobbiamo scegliere tra tutti quello che ha meno imballaggi, oppure quello che ha imballaggi riciclabili e/o riciclati. Esempio: Succo di frutta (ma anche il latte). Se dobbiamo scegliere tra un succo di frutta in una bottiglia di vetro e uno in cartone (tetra-pak), compriamo quello nella bottiglia di vetro. Quando sarà finito potremo utilizzare la bottiglia come contenitore per l acqua o per mettere la conserva di pomodoro e se inutilizzata buttare nei cassonetti per la raccolta differenziata. Presupposto per la raccolta differenziata è che il vetro, la carta e le sostanze plastiche che separiamo dagli altri rifiuti non vadano in discarica, ma vengano utilizzate per produrre altri oggetti simili. E l unico riciclaggio consentito per legge! Carta e cartone. Alluminio, plastica, vetro (spesso anche porcellana). Materiale organico. Oli. Tutto il resto nel non differenziato. STAI ATTENTO ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA: SEPARA BENE IL VETRO DA CARTA E PLASTICA Occorre fare di più. Preferite sempre i prodotti fatti con

11 materiale riciclato, non comprate quelli che hanno troppi imballaggi o troppo spreco di materiale: anche le aziende devono capire qual è la strada per inquinare meno e questo possiamo farglielo capire solo noi non comprando i loro prodotti. TRASPORTI In Italia, ogni anno, il trasporto di passeggeri su strada provoca l emissione in atmosfera di circa 7 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Oltre all anidride carbonica il traffico è causa di tantissime altre emissioni nocive per l ambiente e la salute, tra le quali le polveri. Quando possibile conviene sempre usare i mezzi pubblici, la bicicletta e le proprie gambe. Per quanto riguarda l inquinamento, il rapporto tra un autobus e USA LA BICICLETTA AL POSTO DELLA MACCHINA: È UN BENEFICIO PER LA SALUTE E L AMBIENTE una macchina è stato calcolato essere 1:5 in favore dell autobus. Inoltre i costi da sostenere usando la macchina sono senz altro maggiori basti pensare a benzina, parcheggio, multe (!), tempo perso in coda o per trovare parcheggio, usura dell auto e dei suoi componenti. Senza contare lo stress che ciò consegue. NUOVE TECNOLOGIE Per combattere l inquinamento abbiamo a disposizione alcune nuove tecnologie. Tra queste spiccano per convenienza economica ed efficienza i pannelli termosolari. Servono a produrre, grazie all energia solare (e quindi pulita), acqua calda che può essere usata sia per uso domestico che per preriscaldare l acqua per il riscaldamento.

12 Consumo di metano [m 3 ] Temperatura [ C] LA NOSTRA INDAGINE Durante l inverno (novembre marzo) abbiamo cercato di comprendere a quanto ammontassero i consumi delle nostre scuole. Per far questo abbiamo monitorato alcuni indicatori: - Consumo di energia elettrica e di gas metano attraverso autoletture sui contatori delle due scuole; - Temperatura media; - Presenza/assenza di sole; - Numero di locali a norma con l illuminazione naturale RACCOLTA DATI STORICI Per contestualizzare i consumi abbiamo inoltre raccolto, grazie all aiuto del Comune, i dati storici dei consumi, riportati sulle bollette, relativi al Nella figura 1 abbiamo riportato l analisi dei consumi medi metano: si osserva come vi sia il massimo del consumo nella stagione invernale (novembre marzo) e, mediamente, il consumo è inversamente proporzionale alla temperatura (linea nera continua, scala sul lato destro del grafico). Si osserva che l andamento medio dei consumi mensile dei due istituti è abbastanza simile, con un consumo lievemente maggiore, soprattutto durante la primavera, nelle scuole elementari Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Gas - Medie Gas - Elementari Temperatura FIGURA 1

13 Consumo di metano [m 3 ] Consumo di energia elettrica [kwh] Temperatura [ C] In figura 2 abbiamo riportato un analisi simile, analizzando i consumi medi di energia elettrica Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Luce - Medie Luce - Elementari Temperatura FIGURA 2 Si osserva che il consumo di energia elettrica ha un calo durante la stagione primaverile estiva, ma meno marcato rispetto a quello di metano: questo accade in quando vi sono dei consumi fissi che si verificano durante tutto l anno. La linea continua rappresenta sempre la temperatura media. RIEPILOGO CONSUMI STORICI Nelle successive figure 3 e 4 abbiamo riportato i consumi totali relativi al metano e all energia elettrica Scuola Elementare Scuola Media FIGURA 3

14 Consumo di energia elettrica [kwh] In figura 3 si evidenzia che il consumo maggiore, come intuito dai consumi medi mensili, si verifica nelle scuole elementari Scuola Elementare Scuola Media FIGURA 4 Dal punto di vista dell energia elettrica invece si osserva che i maggiori consumi sono localizzati nella scuola media. I NOSTRI RILIEVI Durante il periodo novembre marzo di questo anno scolastico, ci siamo impegnati a monitorare sia i consumi, attraverso delle periodiche autoletture dei contatori, sia abitudini energetiche all interno dei nostri edifici scolastici (in particolare la scuola media). Per verificare se il consumo fosse coerente con le condizioni ambientali (freddo/caldo, presenza/assenza di sole), abbiamo inoltre monitorato la temperatura media, la presenza del sole e il numero di aule che presentassero un illuminazione adeguata con la luce naturale di quel giorno. Nelle successive figure 3, 4 e 5 presentiamo una sintesi della nostra analisi.

15 Consumo di metano [m 3 /giorno] Temperatura media [ C] /2 11/2 18/2 25/2 4/3 11/3 18/3 Elementari Medie Temperatura FIGURA 5 Dal grafico si osserva come il consumo rilevato sia stato abbastanza in linea con la temperature esterna: il picco di consumo infatti è associato a una riduzione della temperatura, mentre la riduzione dell ultima rilevazione è legata ai recenti aumenti di temperatura. Nonostante questo, abbiamo costatato che vi sono alcune situazioni che, se adeguatamente affrontate, potrebbero condurre a una riduzione dei consumi. Ad esempio abbiamo rilevato come nella biblioteca delle scuole medie vi sia la presenza di due termosifoni funzionanti al massimo della loro potenzialità, agendo su un locale che ha ridotte dimensione e che rimane sempre con la porta chiusa. SEGNALIAMO LA NECESSITÀ DI PARZIALIZZARE IL RISCALDAMENTO IN BIBLIOTECA: RISPARMIEREMMO ENERGIA E AVREMMO UN LOCALE PIÙ VIVIBILE

16 Consumo di metano [m3/giorno] /2 11/2 18/2 25/2 4/3 11/3 18/3 Elementari Medie FIGURA 6 Dal grafico osserviamo che i consumi di energia elettrica hanno, in entrambi i plessi, un andamento costante. Segnaliamo che l ultimo dato relativo alle scuole medie può essere legato ad un errore di trascrizione dei numeri segnalati sul contatore, mentre il penultimo rilevamento segnala una robusta diminuzione rispetto al rilevamento precedente: questo perché in quel periodo tre classi si sono recate in gita e durante quei giorni le luci sono rimaste spente: rispetto al consumo medio giornaliero precedente vi è una riduzione di circa il 6%. TENERE LE LUCI SPENTE IN AULA QUANDO NON SERVE INFLUISCE NOTEVOLMENTE SUI CONSUMI TOTALI

17 Consumo di metano [m3/giorno] Aule "a norma" con l'illuminazione [%] /2 11/2 18/2 25/2 4/3 11/3 18/3,8,6,4,2 Medie Aule "a norma" FIGURA 7 Con il grafico in figura 7 abbiamo voluto verificare se vi fosse un legame tra il consumo di energia elettrica e il numero di aule che rispettassero la naturale illuminazione. Si osserva, nel centro del grafico, una certa correlazione, non confermata dalle ultime due rilevazioni. Il legame evidenziato però, ci mette in condizione di affermare che, in presenza di un adeguata luce naturale, sarebbe opportuno spegnere le luci: ce lo dice il buon senso, ce lo confermano (in parte) i numeri.

18 CONCLUSIONI Attraverso l abitudine a comportamenti energeticamente virtuosi e l utilizzo di tecnologie più efficienti di quelle di cui disponiamo, è possibile utilizzare le risorse energetiche di cui disponiamo in modo consapevole: questo è il modo più semplice di cui disponiamo per ridurre i consumi di energia. Nel corso di questa esperienza abbiamo compreso che il legame tra energia e ambiente è molto stretto e che lo spreco o l errato utilizzo delle risorse energetica comporta degli impatti sull ambiente a medio e lungo termine. Per questo è necessario risparmiare energia ponendosi degli obiettivi ed è altresì necessario imparare, in fretta, un modo corretto e sostenibile di consumare, prima che le circostanze (negative) ci costringano a farlo. Il risparmio energetico che ognuno di noi può condurre quotidianamente può essere definito come un risparmio energetico intelligente, in quanto figlio di una conoscenza e cultura individuale che porta piccoli benefici, ambientali ed economici, che si riflettono dapprima nell interesse individuale e in seguito vengono indirettamente trasferiti alla collettività. Nel presente lavoro troviamo una serie di suggerimenti per risparmiare energia: in particolare abbiamo voluto evidenziare sia delle piccole azioni, implementabili da subito nella vita quotidiana, sia interventi che necessitano di investimenti. Abbiamo deciso di stimolare maggiormente le piccole azioni quotidiane che ricadano in quei settori dove il contributo del cittadino è immediato, con risultati evidenti nel breve periodo e la cui sommatoria possa, nel lungo periodo, portare dei benefici all intera comunità.