Gestione Forestale sostenibile Origine locale Tracciabilità di filiera

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1 PEFC/XX-XX-XX PEFC/ Gestione Forestale sostenibile Origine locale Tracciabilità di filiera Fondo Europeo di Sviluppo Regionale

2 Foreste certificate in provincia di Torino suddivise in Comunità Montane ed Enti di gestione Tot: ca ettari certificati 5367,95 ettari Gruppo di Proprietà Forestali dei comuni di Usseaux, Pragelato, Fenestrelle, Salza di Pinerolo, Massello e Roure 1860,6 ettari CM Valli Orco e Soana 573,34 ettari Consorzio Forestale del Canavese Valli Orco e Soana Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana ettari Consorzio Forestale Alta Valle Susa Valli di Lanzo Ceronda e Casternone Alto Canavese Valle Susa e Val Sangone Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano TORINO

3 Gestione Forestale sostenibile Origine locale Tracciabilità di filiera

4 Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Partner del progetto: Pubblicazione cofinanziata dall Unione Europea Fondo Europeo di Sviluppo Regionale Programma ALCOTRA Alpi Latine Cooperazione TRAnsfrontaliera Italia Francia (Alpi) Progetto Transfrontaliero BoisLab Provincia di Torino Conseil Général de la Savoie Provincia di Torino (capofila) Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche Corso Inghilterra, Torino tel fax Dirigente: Elena Di Bella elena.dibella@provincia.torino.it Coordinamento: Alberto Pierbattisti alberto.pierbattisti@provincia.torino.it Conseil Général de la Savoie Unité Forêt Filière Bois Hôtel du Département Chambéry (F) tél fax Marc-Jean Robert: marc-jean.robert@cg73.fr Ideazione linea grafica: De Gregorio Torino Progetto grafico e impaginazione: Lucia Storgato Redazione: Federica Scomparin Coordinamento: Mauro Lerda Stampa: Litograf Arti Grafiche Venaria (TO) Proprietà letteraria riservata. I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sia dei testi sia delle fotografie sono riservati per tutti i Paesi. ottobre 2011 Hapax Editore Torino Tel Fax info@hapax.it Stampato su carta patinata opaca UPM da 130 grammi Indice Prefazione 4 Le strategie della Provincia di Torino per il comparto foresta-legno 6 Il progetto Bois Lab 8 Il legno locale 10 Il Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino 12 Come si riconoscono i prodotti certificati PEFC e Legno della Provincia di Torino? 14 Il logo PEFC 15 Il logo Legno della Provincia di Torino 16 Foreste certificate in provincia di Torino suddivise in comunità montane ed Enti di gestione 18 Gestori certificati PEFC in provincia di Torino 19 Elenco Aziende aderenti al Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino 24 Provincia di Torino 26 T e G 28 Azienda Agroforestale 30 Mattia Breuza 32 Consorzio Forestale Val Pellice 34 Poet Paolo e Figlio 36 Fratelli Gonnet 38 La Foresta 40 Falegnameria Caveglia 42 Falegnameria Fratelli Gagliardi 44 Fratelli Bellezza Oddon 46 Paolo Magnetti 48 Segheria Valle Sacra s.r.l. 50 Società Cooperativa Agricola Valli Unite del Canavese 52 LMS Legnami Monte Soglio 54 Altre aziende del settore legno in Provincia di Torino certificate per la Catena di Custodia PEFc 56 Le specie legnose della Provincia di Torino 58 Per saperne di più sul legno

5 L a Provincia di Torino dedica molto impegno alla promozione dello sviluppo della montagna; per questo coopera strettamente con le Comunità Montane del proprio territorio per rafforzare il settore forestale ed incentivare la gestione forestale associata. Con il progetto Bosco e Territorio, avviato dalla Provincia oltre dieci anni fa, si è assistito ad una crescente ripresa d interesse per il settore, oltre che ad una crescita del senso d appartenenza, da parte degli operatori, ad un comparto tutt altro che secondario dell economia montana. Più recentemente, constatando una maggiore attenzione dei consumatori per il valore ambientale delle produzioni, ci siamo persuasi dell importanza di adeguare la nostra filiera foresta-legno alla crescente domanda di beni e servizi ad elevata prestazione ambientale. Abbiamo dunque posto quest obiettivo al centro del progetto BOIS LAB, che la Provincia di Torino ha attuato in cooperazione con il Conseil Général della Savoia nell ambito del Programma Alpi Latine Cooperazione Transfrontaliera (ALCOTRA). In effetti, il settore forestale può efficacemente rispondere al crescente bisogno di qualità e sicurezza ambientale che proviene dalla società: nel settore forestale si sono diffusi sistemi di certificazione che garantiscono ai consumatori che il legno impiegato proviene da foreste gestite in modo responsabile, ossia con standard di gestione ambientale e sociale molto rigorosi, riconosciuti a livello internazionale. In Provincia di Torino ha trovato ampia applicazione la norma di certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), la più diffusa al mondo. Con il progetto BOIS LAB abbiamo ampliato la superficie forestale certificata PEFC (che oggi supera i ettari) e dato vita al primo Gruppo di certificazione della catena di custodia PEFC e origine locale del legno, che comprende, sotto la direzione della Provincia di Torino, quattordici tra aziende di utilizzazione forestale, di prima e di seconda lavorazione del legno. Questo catalogo, realizzato al termine del progetto BOIS LAB, è dedicato alla filiera certificata foresta-legno della Provincia di Torino. Il catalogo risponde sinteticamente a poche domande essenziali: Dove sono e come sono gestiti i boschi certificati PEFC in Provincia di Torino? Quale marchio identifica l origine locale del legno della Provincia di Torino e com è garantita la provenienza? Quali aziende del nostro territorio producono e trasformano il legno locale e certificato PEFC? Auspico che la diffusione di questo catalogo presso il mondo professionale e i consumatori favorisca una maggiore comprensione dei vantaggi ambientali e sociali derivanti dall uso del legno e, in particolare, dalla scelta del legno locale o certificato PEFC. Marco Balagna Assessore all Agricoltura, Montagna, Tutela fauna e flora, Parchi e aree protette della Provincia di Torino 4 5

6 Le strategie della Provincia di Torino per il comparto foresta-legno L e politiche forestali della provincia di Torino si consolidano e si articolano nel 2009 con l approvazione della legge regionale 4 che finalmente assegna un ruolo e competenze specifiche alle Province in materia sia di pianificazione, sia di programmazione forestale. Un ruolo che le Province non hanno mai avuto e che comporterà nuove responsabilità e nuovi investimenti della cui portata non vi è ancora piena consapevolezza. In particolare all articolo 26 si prevede che la Provincia rediga un programma triennale di sviluppo per il settore forestale che costituisce il riferimento e il coordinamento per i piani di sviluppo delle Comunità Montane. Nel piano triennale vanno indicati tutti gli interventi in materie di aggregazione dell offerta (associazionismo pubblico privato), di infrastrutturazione (viabilità piazzali, essiccatoi), di promozione e commercializzazione della filiera (certificazione, valorizzazione dei prodotti, aste). In materia di pianificazione inoltre la Provincia assume competenze in merito alla redazione dei Piani Forestali Territoriali e in materia di informazione/autorizzazione (sportelli forestali). Per la realizzazione del piano di intervento la Regione stanzierà, attraverso la legge 4, delle risorse specifiche che purtroppo non sono ancora disponibili e che obbligano la Provincia ad investirne di proprie, oltre a fortuite, ma temporanee, risorse europee. Non siamo che all inizio di un lungo percorso che la Provincia intende percorrere avendo ben chiare le seguenti linee guida: lo sviluppo della filiera sarà so- stenibile, cioè attenta agli aspetti di sviluppo economico (locale), di sostenibilità ambientale e sociale; le relazioni interne al sistema degli Enti Locali saranno esaltate valorizzando il ruolo degli Enti Locali attori del processo di sviluppo della filiera: le Comunità Montane e Collinari ed i Comuni; saranno valorizzate le sinergie con i soggetti privati locali attori della filiera, nel rispetto delle reciproche competenze e capacità; il modello è sostenibile non solo in quanto si valorizzano risorse locali rinnovabili (legno locale) verso usi quali l edilizia, il design, l arredo urbano e non solo, ma in quanto si punta al risparmio energetico attivo e passivo (produzione di energia da fonti rinnovabili e uso del legno come fonte coibente). È un modello a kilometro zero che punta valorizzare le risorse forestali locali e che decide di certificare non solo dal punto di vista della gestione sostenibile ma dal punto di vista dell origine territoriale, con attenzione tutta la catena di custodia. Vogliamo in altre parole poter indicare in maniera visibile per il consumatore finale che un certo infisso o palo arriva dal castagno del Canavese o della Val Pellice e che un certo trave o tetto è di larice arriva dalla Val di Susa o dalla Val Chisone. Crediamo infatti che questo possa contribuire fortemente alla promozione economica degli operatori dell intera filiera legno della provincia di Torino e rappresentava perché rappresentare un vantaggio in termini di sostenibilità ambientale e di trasparenza per il cliente. Elena Di Bella Dirigente Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche della Provincia di Torino 6 7

7 Il progetto Bois Lab L a filiera foresta-legno è un importante risorsa per lo sviluppo dei territori montani e collinari; sono molti gli effetti positivi di una corretta e diffusa gestione delle superfici forestali: prevenzione dell erosione dei versanti, protezione dalle alluvioni, miglioramento del paesaggio, conservazione della biodiversità, connettività ecologica, turismo, produzione di legno da opera e biomassa combustibile. Nuovi scenari potrebbero consentire alla gestione delle foreste di ridiventare, dopo un lungo periodo di contrazione, un importante, fattore di sviluppo locale. Si assiste, infatti, ad una crescita della domanda di prodotti e servizi ad elevata prestazione ambientale; c è inoltre maggiore attenzione da parte dei consumatori per il valore ambientale delle produzioni, la loro origine e sostenibilità. Il progetto BOIS-LAB è nato con l obiettivo di accompagnare questa tendenza evolutiva, per accrescere le capacità di adattamento dei territori forestali ai nuovi mercati, stimolare una ripresa della gestione forestale, incrementare qualità e quantità dell offerta di legno locale, stimolare la domanda di legno locale con azioni di divulgazione, promozione, formazione, rivolte ai consumatori finali, agli operatori della filiera e alla Pubblica Amministrazione. Il progetto Bois Lab, nato dalla cooperazione tra la Provincia di Torino e il Conseil Général de la Savoie, è stato finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Italia- Francia ALCOTRA Promuovendo un più ampio impiego del legno come materiale da costruzione, così da accrescere la prestazione energetico-ambientale del settore edile, il progetto Bois Lab ha concorso all obiettivo europeo di riduzione delle emissioni clima-alteranti in atmosfera. Nel campo del legno da costruzione, il progetto ha mirato alla qualità, innovazione e riconoscibilità delle produzioni locali, caratterizzandole dal punto di vista del loro valore tecnologico e ambientale. Cosa ha realizzato Bois Lab Programmi di sviluppo del comparto foresta-legno e Piani di approvvigionamento territoriale Sperimentazione di strumenti innovativi di commercializzazione dei prodotti delle foreste pubbliche e private Filiere per prodotti in legno locale certificato Sperimentazione di strumenti innovativi per il coinvolgimento dei proprietari forestali privati nella gestione associata Progetti di piazzali e piattaforme per la valorizzazione delle biomasse forestali Taratura di sistemi automatici di qualificazione per segati di larice Formazione e aggiornamento professionale, visite a cantieri, promozione dell uso del legno locale in edilizia Partecipazione a fiere di settore con esposizioni, seminari, visite Concorsi per progettisti Realizzazione di manuali, linee guida, banche dati relative alla filiera del legno locale da opera Inserimento del legno locale e del legno da gestione forestale sostenibile nei prezziari delle opere pubbliche Scambi di esperienze tra operatori dei territori transfrontalieri Per maggiori informazioni: bois-lab@provincia.torino.it Alberto Pierbattisti Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche della Provincia di Torino 8 9

8 Il legno locale Perché scegliere il legno locale o proveniente da Gestione Forestale Sostenibile? Il legno: un materiale antico e modernissimo Ci sono molti buoni motivi per scegliere il legno come materiale per costruzione.l impiego del legno ha radici antichissime, tuttavia si tratta di un materiale sempre moderno, in grado di soddisfare le esigenze più evolute in materia di sicurezza, affidabilità, durata ed ecocompatibilità. Conciliare ecologia ed economia Utilizzare il legno aiuta a coniugare ecologia ed economia, poiché in tal modo non solo si promuove la buona gestione degli ecosistemi forestali, ma si contrastano anche i cambiamenti climatici: si pensi che secondo studi dell Unione Europea, ogni metro cubo di legno impiegato in edilizia equivale a oltre 1 tonnellata di CO 2 stoccata, per tutta la durata del manufatto 1. Sostenere l economia locale e il territorio con la filiera corta del legno Come accade per ciò che mangiamo o indossiamo, anche nel caso del legno è importante porre l attenzione non solo sulle sue caratteristiche estetiche ma anche sulla sua provenienza e sulla filiera di trasformazione: scegliere un manufatto in legno prodotto e trasformato localmente ne aumenta il valore ambientale, perché favorice la gestione dei boschi vicini a noi, valorizza il tessuto produttivo ed imprenditoriale del proprio territorio, riduce i consumi energetici e l inquinamento legati ai trasporti. 1 Lavisci P. (2010), La progettazione delle strutture in legno, Il Sole 24 Ore s.p.a., Milano Premiare i produttori forestali che rispettano l ambiente e le popolazioni Il taglio illegale, lo sfruttamento indiscriminato dei boschi e della manodopera è ancora diffuso in molte parti del mondo: è un grave problema che arreca danni gravissimi all ambiente e priva di futuro le comunità locali. È molto importante dunque preoccuparsi anche del modo in cui le foreste da cui proviene il legno sono gestite: è preferibile scegliere l eccellenza, ossia manufatti in legno proveniente da Gestione Forestale Sostenibile Certificata. La certificazione di Gestione Forestale Sostenibile garantisce al consumatore finale che il legname impiegato (ad esempio nella costruzione di mobili) non provenga da tagli illegali o da interventi irresponsabili, che possono portare all impoverimento o alla distruzione delle risorse forestali. In Provincia di Torino è possibile reperire legno prodotto e trasformato localmente o proveniente da Gestione Forestale Sostenibile? Sì, è possibile. In oltre ettari di foreste del territorio della Provincia di Torino si seguono i criteri della Gestione Forestale Sostenibile, garantendo nel tempo la loro conservazione e miglioramento. Per ottenere quest obiettivo vengono presi in considerazione: equilibrio tra crescita legnosa e tagli di prelievo; biodiversità e rinnovamento naturale del bosco; tutela delle funzioni di protezione svolte dalla foresta nei confronti di clima, suolo e acqua; vitalità e salute delle foreste; ciclo del cabonio; aspetti sociali e culturali. Il rispetto dei principi della Gestione Forestale Sostenibile è garan

9 tito al consumatore finale tramite un processo di certificazione svolto secondo uno schema controllato e riconosciuto a livello internazionale. I proprietari e i gestori forestali del territorio della Provincia di Torino hanno adottato lo schema di certificazione forestale sostenibile PEFC, il più diffuso al mondo. Lo schema PEFC consente anche la certificazione della filiera di trasformazione del legno in prodotti finiti. In questo modo viene garantita la tracciabilità dei prodotti legnosi attraverso tutte le fasi di lavorazione e distribuzione. La Provincia di Torino ha scelto di garantire al consumatore non solo l impiego di legno certificato PEFC ma anche l impiego di legno di provenienza locale, ossia proveniente da boschi ubicati nel territorio della Provincia di Torino e trasformato localmente. A tal fine ha ideato il marchio Legno della Provincia di Torino, che assicura al consumatore finale la provenienza e la trasformazione locale del legno. Le aziende che intendono garantire la tracciabilità della filiera devono aderire al Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino. Il Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino Il Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino è nato nel 2011, nell ambito del Progetto di Cooperazione Transfrontaliera BOIS-LAB (Programma ALCOTRA ). Al Gruppo aderiscono le imprese di utilizzazione boschiva, le segherie e le falegnamerie che si impegnano ad applicare nella propria azienda il Sistema di tracciabilità di filiera Catena di Custodia PEFC. Il Gruppo è gestito dal Servizio Sviluppo montano della Provincia di Torino. Il Gruppo ha ottenuto la Certificazione di Catena di Custodia da un organismo indipendente e accreditato, che verifica che il sistema di registrazione del flusso del legno delle aziende aderenti soddisfi i precisi requisiti dello schema di certificazione PEFC. Le aziende che aderiscono al Gruppo sono sottoposte sia a visite ispettive periodiche da parte della Provincia di Torino sia a controlli a campione da parte dell Ente di certificazione indipendente che ha certificato il Gruppo. Cosa producono le aziende che aderiscono al Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino? carpenteria finita e/o segati per carpenteria pavimenti in legno e/o elementi per pavimenti in legno arredi per esterni utensili legna da ardere Struttura del Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino - Sua organizzazione Ammissione nuove aziende Audit di sorveglianza periodici Formazione e assistenza tecnica alle aziende Gestione del sistema di certificazione Aziende Visita di sorveglianza a campione ogni anno cippato tondame da lavoro paleria segati per falegnameria serramenti e arredamenti interni imballaggi in legno e/o elementi per imballaggi in legno PROVINCIA DI TORINO gestore del Gruppo di Certificazione Ispezione per il rinnovo della certificazione ogni 5 anni Visita di sorveglianza ogni anno ORGANISMO DI CERTIFICAZIONE 12 13

10 Come si riconoscono i prodotti certificati PEFC e Legno della provincia di Torino? a) proviene da foreste ubicate in provincia di Torino sul prodotto è applicato il marchio: Il logo PEFC Il PEFC individua tre tipi di etichette: Certificato PEFC e Riciclato PEFC, che sono utilizzabili sul prodotto, mentre Promuoviamo la Certificazione PEFC è utilizzabile al di fuori del prodotto, il numero di licenza d'uso logo ( PEFC/xx-xx-x") è un elemento importante delle etichette PEFC in quanto identifica univocamente la licenza. I prodotti certificati PEFC e Legno della provincia di Torino hanno un logo che può essere applicato direttamente sul prodotto o sull imballaggio dello stesso; il logo è sempre accompagnato da un codice numerico che identifica in maniera univoca il proprietario boschivo o l azienda certificata. Le aziende del Gruppo di Certificazione della Provincia di Torino possono trasformare e commercializzare prodotti legnosi garantendo al consumatore che il legno impiegato nella produzione: b) proviene da foreste ubicate in provincia di Torino certificate PEFC sul prodotto sono applicati i loghi: c) proviene da foreste certificate PEFC non ubicate in provincia di Torino, sul prodotto è applicato solo il logo: p USO SUL PRODOTTO Certificato PEFC (utiiizzabile da Aziende Certificate CoC e da Proprietari/Gestori forestali certificati GFS). Dichiarazione: Questo prodotto è realizzato con materia prima da foreste gestite in maniera sostenibile, riciclata e da fonti controllate. Questa dichiarazione, basata sull Appendice 1 di ITA 1002:2010 (PEFC ST 2002:2010), indica che il prodotto include: almeno il 70% di materia prima proveniente da foreste certificate PEFC, e prodotti di origine forestale da fonti controllate. Il contenuto complessivo di materiale riciclato non deve essere superiore al 85%. Se il prodotto non contiene materiale riciclato, la dichiarazione dell etichetta deve essere senza la parola riciclato. Riciclato PEFC (utilizzabile da Aziende Certificate CoC). Dichiarazione: Questo prodotto è realizzato con materia prima riciclata e da fonti controllate. Questa dichiarazione, basata sull Appendice 1 di ITA 1002:2010 (PEFC ST 2002:2010), indica che il prodotto include: almeno il 70% di materia prima riciclata, e prodotti di origine forestale da fonti controllate. Estratto dalla pubblicazione: kit di riproduzione del logo PEFC, edizione dicembre 2010, edita dall Associazione PEFC Italia

11 Il logo Legno della provincia di Torino Linee generali Il logo della Catena di Custodia è monocromatico. Il colore è nero. Declinazione Il logo si presenta in 3 declinazioni diverse. Versione base. Per una comunicazione generale. Ogni azienda ha il suo codice numerico che la identifica in maniera univoca. Il logo contiene in sè tutti gli elementi caratteristici di semplicità e praticità dei timbri utilizzati per marchiare i materiali grezzi. Nelle sue forme si ispira ad alcuni tratti caratteristici del logo della Provincia di Torino ed il contorno esterno ricorda le sezioni delle travi di legno. Il logo si adatta a qualsiasi tipo di utilizzo, timbro, stencil, a fuoco e mantiene inalterata la sua forte identità visiva in qualsiasi situazione. La forma di una foglia è solo suggerita in maniera non esplicita. Questo anche per alludere al carattere ambientale del progetto. X = numero di licenza d uso del logo attibuito all azienda Versione specifica. Per una comunicazione mirata al tipo di legno utilizzato. Versione semplificata. Per un utilizzo pratico di marchiatura dei legni. Anche su questo strumento è riportato il codice numerico che identifica l azienda in modo univoco. Immagine coordinata Gli elementi compositivi del logo sono un utile strumento per creare un motivo coordinato in grado di caratterizzare la comunicazione su carta stampata o sul web e in qualsiasi altra situazione dove è necessaria una forte riconoscibilità dell iniziativa. In questo contesto il logo si integra perfettamente con questi motivi e può anche comparire scavato bianco su un immagine a patto che la foto sia sufficientemente uniforme da non alterarne la mleggibilità. Con la presenza di questi motivi non è necessario lo spazio di rispetto mche vale solo come regola in presenza di altri loghi

12 Foreste certificate in provincia di Torino suddivise in Comunità Montane ed Enti di gestione Tot: ca ettari certificati 5367,95 ettari Gruppo di Proprietà Forestali dei comuni di Usseaux, Pragelato, Fenestrelle, Salza di Pinerolo, Massello e Roure ettari Consorzio Forestale Alta Valle Susa 1860,6 ettari CM Valli Orco e Soana Valle Susa e Val Sangone Valli Orco e Soana Valli di Lanzo Ceronda e Casternone Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano 573,34 ettari Consorzio Forestale del Canavese Alto Canavese TORINO Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana Gestori certificati PEFC in provincia di Torino CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE SUSA GRUPPO DI PROPRIETÀ FORESTALI DEI COMUNI DI USSEAUX, PRAGELATO, FENESTRELLE, SALZA DI PINEROLO, MASSELLO E ROURE COMUNITÀ MONTANA VALLI ORCO E SOANA CONSORZIO FORESTALE DEL CANAVESE 18 19

13 Gestori certificati PEFC in provincia di Torino CONSORZIO FORESTALE ALTA VALLE SUSA Dal 1953 il Consorzio Forestale Alta Valle Susa gestisce le proprietà Silvo-Pastorali dei Comuni dell Alta Valle. La gestione forestale delle proprietà Comunali avviene attraverso la redazione ed attuazione dei piani di Assestamento delle singole proprietà. Le linee di indirizzo della pianificazione forestale favoriscono la ricerca della massima naturalità per composizione e struttura dei popolamenti forestali, perseguendo la massima stabilità dei popolamenti forestali. Superficie certificata: ettari. Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: lariceti, pinete di pino silvestre, abetine. Tipologia di legname commercializzato: legname di larice da opera e da falegnameria, pino silvestre da falegnameria ed imballaggio, abete bianco da falegnameria ed imballaggio. Numero di licenza d uso logo PEFC: PEFC/ Contatti: Via Pellousiere, Oulx (TO) Tel.: Fax: cf.avs@tin.it GRUPPO DI PROPRIETÀ FORESTALI DEI COMUNI DI USSEAUX, PRAGELATO, FENESTRELLE, SALZA DI PINEROLO, MASSELLO E ROURE L unificazione della gestione forestale dei Comuni delle valli Chisone e Germanasca, con la creazione dell Ufficio Forestale di Valle, ha determinato l esigenza di arrivare all unificazione anche delle attività di certificazione forestale. Nasce così il gruppo PEFC Valli Chisone e Germanasca (Comuni di Usseaux, Pragelato, Fenestrelle, Salza di Pinerolo, Massello e Roure). La gestione delle proprietà forestali del gruppo, oltre a quella di tutti gli altri Comuni della Comunità Montana, è affidata all Ufficio Forestale di Valle. Superficie certificata: ettari. Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: larice, cembreto, faggeta, pinete di pino silvestre e dalle abetine. Tipologia di legname commercializzato: lotti in piedi di larice, abete bianco, faggio, pino silvestre, pino cembro, travatura, imballaggio, legna da ardere, da triturazione ecc. Numero di licenza d uso logo PEFC: PEFC/ Contatti: Via Roma, Perosa Argentina (TO) Tel.: Fax: ufficio.forestale@cmpinerolese.it COMUNITÀ MONTANA VALLI ORCO E SOANA La Comunità Montana Valli Orco e Soana da alcuni anni ha intrapreso un azione di valorizzazione delle risorse forestali e umane dedite al patrimonio boschivo. Per favorire l accorpamento delle proprietà private ha promosso e costituito in data 18/01/2010 il Consorzio Forestale REISABOSC che attualmente annovera più di 100 soci privati con una superficie di circa 1860,60 ettari. I Comuni di Ceresole Reale, Ronco C.se e Ribordone hanno conferito alla Comunità Montana la gestione del loro patrimonio boschivo per una superficie di ettari. Il 4/05/2011 è stata ottenuta la certificazione PEFC per la gestione delle proprietà forestali dei comuni di Ronco C.se e Ceresole Reale. Da alcuni anni si è avviata un attività per l utilizzo e la valorizzazione della biomassa per creare energia tramite gassificazione. Dal 1/09/2011 è in funzione lo Sportello Forestale di Valle con la presenza di personale forestale qualificato

14 Superficie certificata: 1860,60 ettari Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: in prevalenza faggio, larice, abete, castagno, betulle, frassino e varietà minori. Tipologia di legname commercializzato: l 80% del faggio, attualmente, è destinato a legname da ardere e il restante 20% da segheria. Il castagno, trasformato in travature dalle ditte locali, trova un ottimo mercato non solo nelle Valli Orco e Soana, ma anche in Valle d Aosta, nel Varesotto e nella zona di Como. Inoltre ultimamente è iniziata la produzione di perline di castagno, che sta destando molto interesse. Il pregiatissimo larice di Ceresole, viene destinato alla falegnameria e trasformato in travature. Gli stessi impieghi vengono riservati all abete, leggermente meno pregiato. Numero di licenza d uso logo PEFC: Contatti Comunità Montana: Indirizzo: Via Torino n. 17 Telefono: 0124/83136 Fax: 0124/ grisolano@eurexnet.it agricoltura@actaliscertymail.it CONSORZIO FORESTALE DEL CANAVESE Il Consorzio si occupa di gestire i patrimoni agro-silvo-pastorali di proprietà dei consorziati, della redazione e dell aggiornamento dei piani economici delle proprietà agro-silvo-pastorali conferite alla gestione consortile, di studi specifici e di progetti di attività di tutela, utilizzazione e valorizzazione del territorio gestito e delle risorse ambientali. In altri termini, l attività consortile abbraccia tutto il primo anello della filiera della pianificazione delle superfici forestali che ha in gestione, cercando di mettere in contatto proprietari forestali, imprese di abbattitori e segherie. Attualmente fanno parte del Consorzio Forestale del Canavese 2 Comunità Montane e 1 Comunità Collinare, 21 Comuni e 2 operatori privati del settore forestale, per una superficie gestita di oltre ettari. Possono fare parte del Consorzio proprietari pubblici e privati, operatori della filiera foresta-legno-energia, enti finalizzati allo sviluppo del patrimonio agro-silvo-pastorale. Si ricordano i seguenti interventi di miglioramento forestale: - Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte. Misura 1, Azione 2.a Miglioramento dei boschi secondo i criteri della selvicoltura naturalistica (160 ettari di intervento suddivisi in 11 cantieri); Misura 1 Azione 7 Mantenimento e miglioramento della stabilità ecologica delle foreste - Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte. Misura 226, Azione 1 Investimenti materiali e immateriali per la ricostituzione di aree percorse dal fuoco (circa 6 ettari di intervento) - Stime di lotti boschivi di proprietà pubblica / privata. - Pianificazione territoriale e redazione Piano forestale aziendale Superficie certificata: 573,34 ettari Specie/tipologie forestali prevalenti nei boschi certificati: in prevalenza castagneto ceduo (44%), e, a seguire: rimboschimenti di conifere, boscaglie pioniere e di invasione, aceri, tigli, frassineti, alneti planiziali e montani, robinieti, faggete, lariceti e cembrete. Certificato di conformità alla norma PEFC-GFS: n Contatti: Via Provinciale, Alice Superiore (TO) Tel.: Fax: con.for.canavese@tiscali.it posta elettronica certificata: postacertificata@pec.consorzioforestalecanavese.com

15 Elenco Aziende aderenti al Gruppo di certificazione della Provincia di Torino Valli di Lanzo Ceronda e Casternone Valli Orco e Soana Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana Provincia di Torino Capogruppo Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano 1 T e G s.a.s. - Fenestrelle 2 Azienda Agroforestale di Alberto Bianciotto Valle Susa e Val Sangone Pinerolo Mattia Breuza - Salza di Pinerolo Consorzio Forestale Val Pellice - Torre Pellice 14 5 Poet Paolo e Figlio s.a.s. - Torre Pellice Valli Chisone, Germanasca, Pellice e Pinerolese Pedemontano 9 8 Alto Canavese 6 Fratelli Gonnet - Villar Perosa Valle Susa e Val Sangone 7 La Foresta Società Cooperativa - Susa Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone 7 Provincia di Torino 8 9 Falegnameria Caveglia di Silvano Caveglia Curtil Ceres Falegnameria Fratelli Gagliardi - Chialamberto 1 TORINO 10 Fratelli Bellezza Oddon s.n.c. - Lanzo 11 Magnetti Paolo - Lanzo Val Chiusella, Valle Sacra e Dora Baltea Canavesana - Alto Canavese 12 Segheria Valle Sacra S.r.l. - Castellamonte 13 Società Cooperativa Ag. Valli Unite del Canavese Castellamonte 14 LMS - Legname Monte Soglio - Pratiglione 24 25

16 Provincia di Torino Servizio Sviluppo montano, rurale e valorizzazione produzioni tipiche Certificato n PEFC/ PEFC/XX-XX-XX Indirizzo Telefono Fax Sito web: La Provincia di Torino ha una popolazione di abitanti, il suo territorio si estende su una superficie di 6.830,25 km², pari al 2,26% del territorio nazionale. Le foreste occupano circa ettari, prevalentemente in ambito montano. L Ente persegue obiettivi di sviluppo e valorizzazione sostenibile delle risorse forestali e della filiera di trasformazione dei prodotti legnosi. In ambito forestale la Provincia ha competenze diversificate, in materia di pianificazione forestale, informazione e assistenza tecnica, programmazione economica, autorizzazione (con particolare riferimento agli interventi in zone sottoposte a vincolo idrogeologico). Corso Inghilterra, Torino bois-lab@provincia.torino.it vazione di processo e prodotto, tracciabilità della filiera di trasformazione del legno locale, promozione della domanda di legno da costruzione, con un articolato programma di azioni di divulgazione, promozione, formazione. Nel campo della gestione forestale sostenibile e della catena di custodia, la Provincia ha promosso, assumendone la direzione, la costituzione del primo Gruppo di Certificazione della Catena di Custodia PEFC e dell origine locale del legno in Provincia di Torino, con 14 aziende di utilizzazione boschiva, segherie e falegnamerie. I prodotti certificati dalle varie aziende del gruppo comprendono: segati, tondame, mobili da giardino o da interni, toppi, legna da ardere. Le aziende trasformano e commercializzano legno da gestione forestale sostenibile PEFC e legno di provenienza locale con il marchio Legno Provincia di Torino. Attività La Provincia di Torino cura la formazione e aggiornamento del Programma Provinciale di Sviluppo del Settore Forestale, in stretta concertazione con tutte le Comunità Montane. E impegnata, con il coinvolgimento di tutti gli attori della filiera foresta-legno, nel miglioramento e rafforzamento dell offerta di prodotti legnosi di orgine locale, supporto all inno

17 T e G di Stefano Trossero Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax Clientela Attività - Selvicoltura (abbattimento alberi ed esbosco) - Prima trasformazione del legno (produzione di tavolame per falegnameria destinato all autoconsumo) - Opere di falegnameria (soprattutto per esterni) Produzioni particolari Tavole, panche, fioriere, arredamento da esterno e qualche piccolo mobile da interni. Certificato n 28920/7 PEFC/ /07 Il titolare, già autotrasportatore, alcuni anni fa ha deciso di dedicarsi ad attività più gratificanti e tipiche del territorio alpino nel quale vive. s.a.s Via Stefano Conte, 29 bis Fenestrelle (TO) info@tegsas.com Comuni, Comunità Montane, Enti pubblici Specie legnose lavorate PEFC/XX-XX-XX Larice e Pino: gli alberi vengono abbattuti ad un età di circa 70 anni. Alberi più giovani (30 anni) vengono abbattuti per opere di ingegneria naturalistica (palificate di contenimento con aggiunta di talee di salice). I legnami migliori vengono destinati all arredamento, mentre quelli meno pregiati (soprattutto il Faggio), vengono venduti segati e spaccati come legna da ardere. Dopo l abbattimento le ramaglie vengono a terra senza affastellarle, per favorirne il disfacimento. Provenienza legnami Roure, Fenestrelle, Usseaux, Pragelato (fondi comunali e demaniali) Macchinari - Motoseghe - Trattori muniti di verricello - Rimorchio con gru carica-tronchi - Sega-tronchi portatile - Pialla a filo e pialla a spessore - Sega a nastro per rifilo delle tavole - Squadratrice - Topie per incastri e fresature - Pialla a 4 lati 28 29

18 Azienda Agroforestale Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax Clientela di Alberto Bianciotto Certificato n 28920/4 PEFC/ /04 PEFC/XX-XX-XX Nelle operazioni selvicolturali e nella produzione di cippato e legna da ardere, Alberto Bianciotto si avvale della collaborazione del fratello e di tre operai. Ditta individuale 2006 Via Talucco Alto, 36 Frazione Talucco Pinerolo (TO) f.sommacal@alice.it Vendita di legna ardere a privati, pizzerie, rivenditori. Aziende agricole e di carpenteria. Comunità Montane Tendo ad acquisire la proprietà dei terreni su cui opero gli abbattimenti, effettuati nell osservanza dei Piani d abbattimento forestali in base all estensione dei fondi, ai turni stabiliti e alle vie di esbosco. Credo che solo attraverso una Catena di Custodia certificata si possa tutelare la qualità del legno locale, salvaguardando non solo i consumatori, ma anche gli operatori stessi del settore. Alberto Bianciotto Attività - Abbattimento ed esbosco - Prima trasformazione del legno (legna da ardere, paleria su ordinazione in Larice e Castagno, cippato) Specie legnose lavorate Ciliegio, Faggio, Larice, Castagno, Rovere, Pino silvestre Provenienza legnami Il legname proviene dalla Val Lemina e dalla Val Chisone. Macchinari Motoseghe, Teleferiche con gru a cavo, Trattori cingolati e su ruote, Cippatori, Carretti forestali attrezzati, autocarri, Spaccatronchi orizzontali, Impianto per la legna da ardere (segata e spaccata su misura)

19 Mattia Breuza PEFC/XX-XX-XX Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Clientela Certificato n 28920/14 PEFC/ /14 Nell Azienda, che eredita una tradizione familiare nel campo dell esbosco e del taglio del legno vecchia di tre generazioni, lavorano un familiare del proprietario e due collaboratori esterni. Ditta individuale 2009 Borgata Didiero, 1 Salza di Pinerolo badi65@libero.it La clientela dell Azienda è costituita da privati (vendita al dettaglio di legna da ardere), imprese edili e studi di progettisti per l impiego del legno nell edilizia, e segherie della vallata (vendita di fusti). Provenienza legnami Boschi di Salza, Massello, Prali e Perrero. Gli Abeti e Larici vengono abbattuti a circa 60 anni d età, i Faggi a anni. Dopo l abbattimento degli alberi (che avviene non solo in estate ma in tutte le stagioni dell anno, condizioni atmosferiche permettendo) la rinnovazione avviene naturalmente, e i diradamenti operati dall uomo favoriscono la sua affermazione. Macchinari - Motoseghe - Trattori cingolati muniti di verricello per il trasporto dei tronchi - Sega a nastro - Pialla per perline - Pialla manuale per i grossi travi Nelle intenzioni dell Azienda rientra il futuro acquisto di una teleferica, per agevolare il recupero dei tronchi abbattuti sugli scoscesi pendii boscosi in avverse condizioni del terreno (neve, pioggia ). Attività - Selvicoltura (abbattimento piante) - Segheria (prima trasformazione, travature e tavolame) - Legna da ardere (Faggio) - Produzioni particolari - Recinzioni o altre produzioni da esterno su ordinazione e - Perline su richiesta. Specie legnose lavorate Faggio (legna da ardere), Abete bianco (assi e listellame preparati su ordinazione di falegnamerie e mobilifici, o preparati per lo stoccaggio), Larice (per travature e falegnameria)

20 Consorzio Forestale Val Pellice Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax Clientela Certificato n 28920/2 PEFC/ /02 PEFC/XX-XX-XX Il consorzio forestale ha una forte identità territoriale e annovera come ente pubblico consorziato il Comune di Luserna San Giovanni. Consorzio 2006 Via Caduti per La Libertà, Torre Pellice (TO) rossettolegnami@libero.it Aziende del settore e privati Specie legnose lavorate Faggio, Castagno, Larice, Pino cembro, Abete rosso e bianco. Provenienza legnami Val Pellice, Val Chisone e Germanasca, Valle Po. Macchinari Gru a cavo, trattori 4rm e cingolati muniti di pinze, rimorchio, verricelli, motoseghe, camion cassonati. Attività del Consorzio - Utilizzazioni boschive; - Potature e sfoltimenti; - Riduzione, cippatura e trasporto legname; - Produzione, commercializzazione e vendita combustibili legnosi; - Cure selvicolturali e di miglioramento forestale; - Piantumazioni e reimpianti; - Opere di ingegneria naturalistica; - Giardinaggio e manutenzione di aree verdi; - Lavori di segheria e falegnameria; - Realizzazione piste forestali; - Manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio. Le Aziende che aderiscono al consorzio Al Consorzio aderiscono 7 Aziende ed il Comune di Luserna San Giovanni (TO). Le Aziende che aderiscono al consorzio sono tutte imprese che si occupano prevalentemente di utilizzazioni forestali

21 Poet Paolo e Figlio Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax Clientela di Giorgio Poet Certificato n 28920/3 PEFC/ /03 PEFC/XX-XX-XX Il titolare dell azienda, erede di un affermata tradizione familiare nella prima trasformazione del legno, si avvale della collaborazione di alcuni dipendenti. s.n.c Via Vandalino, Torre Pellice (TO) poetlegnami@tiscali.it Magazzini di legnami, imprese edili, privati. La Clientela si localizza in ampia misura fra Toscana, Umbria e Lazio, dove il Castagno è particolarmente richiesto per i suoi pregi estetici e l ottimo impiego nell edilizia. La segatura di castagno viene venduta alla centrale biotermica di Airasca per la produzione di energia. Germanasca; vallate limitrofe; Francia. I tronchi francesi, provenienti da zone pianeggianti (dintorni di Parigi e Normandia) e non montane, hanno dimensioni assai maggiori di quelli locali, ma altissimi costi di trasporto. Macchinari Sega-tronchi, Squadratrice (per pavimenti e perline), Pialle a filo e a spessore, Seghe circolari multilame, Motoseghe e Pialletti. Sono già in possesso della Certificazione del Controllo del Processo di Fabbrica e ho aderito con entusiasmo al progetto provinciale della Catena di Custodia, intendendo privilegiare l alta qualità del legno locale rispetto alla quantità. Giorgio Poet Attività Prima trasformazione del legno (tavolame per falegnameria, travature e capriate, listelli, perlinaggio per sottotetti). Produzioni particolari Perline di Castagno, tavole e panche per esterno. Specie legnose lavorate L azienda è altamente specializzata nella prima trasformazione e commercializzazione del Castagno, ma tratta in misura minore anche legni di Tiglio, Noce e Ciliegio. Provenienza legnami Val Pellice, Val Chisone e Val 36 37

22 Fratelli Gonnet Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax Clientela Certificato n 28920/5 PEFC/ /05 L Azienda, a conduzione familiare, eredita l esperienza selvicolturale del padre dei fratelli Gonnet. s.n.c Via Roberto Incerti, Villar Perosa (TO) gonnetsnc@alice.it Imprese edili e privati PEFC/XX-XX-XX Macchinari Autocarri, Trattore forestale, Cingolato forestale, Caricatore, Motoseghe, Sega-tronchi, Seghespaccalegna, Sega radiale, Sega troncatrice, Sega sagomatrice, Sega multilama, Spaccalegna orizzontale, Pialletto. Attività - Selvicoltura (abbattimento ed esbosco) - Prima trasformazione del legno (legna da ardere segata e legname da costruzione) - Rivendita di perline, paleria impregnata e compensati. Produzioni particolari Travature per l edilizia, tavolame, travi sagomate su ordinazione e disegno del cliente, travi ad uso strutturale con certificazione CE. Specie legnose lavorate Larice e Faggio provengono da fondi privati e comunali delle Valli Chisone e Germanasca, mentre dalla Francia provengono l Abete bianco e quantitativi suppletivi di Larice. La rinnovazione di queste specie è naturale

23 La Foresta Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax web Clientela Attività Lavori forestali - teleferiche, vendita di legna, opere di ingegneria naturalistica, servizi di ingegneria ambientale, manutenzione del territorio montano. Produzioni particolari Lavori forestali (utilizzazione di lotti boschivi, rimboschimenti, ripristino di boschi danneggiati da incendi o altre avversità, miglioramento di boschi). Legna da ardere e da opera, sia in Certificato n 28920/11 PEFC/ /11 La Società Cooperativa si avvale della collaborazione di 15 persone fra Soci e dipendenti. Società Cooperativa 1995 Regione Polveriera, Susa (TO) info@laforestascrl.it postacert@pec.laforestascrl.it Privati (vendita legna da ardere) ed Enti pubblici (Comuni, Regione Piemonte, Provincia di Torino, Comunità Montane ) tronchi che lavorata. PEFC/XX-XX-XX Specie legnose lavorate Resinose e latifoglie provenienti da fondi demaniali e privati della Val di Susa e della Val Chisone. Nel caso di tagli boschivi a raso, la Società Cooperativa La Foresta provvede al rimboschimento con materiale vivaistico francese corrispondente alle specie legnose abbattute. Nel caso di semplice diradamento, il ripopolamento è naturale. Macchinari - Gru a cavo completa di argano idraulico e carrello automatico della portata di kg 4.000, completa di tutti gli accessori per il montaggio. Funi portanti e traenti sufficienti per montaggio di linee fino a m Trattore gommato forestale - Rimorchio forestale allestito con caricatore forestale - Rimorchio forestale a doppio ribaltamento e due assi, utilizzato per carico e trasporto cingolati. - Pala cingolata - Caricatore forestale con braccio di m. 6,5 e portata q.li 20, da applicarsi alla pala cingolata - Canalette da esbosco - Verricello radiocomandato - Escavatore tipo ragno con braccio telescopico, dotato di accessori di scavo e benna doppia con rotatore per manovra di tronchi. Dotato di verricello idraulico con fune di m Testata abbattitrice forestale, montata sull'escavatore. La testata è dotata di apparato elettronico che consente all'operatore di regolare lunghezza e diametro del tronco in lavorazione. - Spaccalegna ad asse orizzontale per produzione legna da ardere. - Impianto per la produzione di legna da ardere - Trattore con allestimento forestale - Cippatrice a disco - Botte idrosemina - Attrezzatura minuta di cantiere quali: motoseghe, decespugliatori, verricelli montati su motosega, pompe irroratrici spallabili. La Società Cooperativa La Foresta è particolarmente attenta alle potenzialità della Filiera Legno-Energia e all impiego di biomassa legnosa proveniente dal territorio circostante. Fra i suoi progetti futuri rientra la creazione di una centrale biotermica

24 Falegnameria Caveglia di Silvano Caveglia Curtil Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax web Clientela Certificato n 28920/8 PEFC/ /08 PEFC/XX-XX-XX Il titolare si è diplomato presso le Scuole Tecniche San Carlo di Torino e si avvale della collaborazione di un dipendente. Ha aderito al progetto provinciale della Catena di Custodia per valorizzare l impiego delle essenze legnose autoctone in falegnameria. Ditta individuale 2000 Frazione Chiamorio, Ceres (TO) info@cavegliamobili.it www. cavegliamobili.it Privati e Studi di architetti e progettisti Macchinari Sega-tronchi (per tagliare in autonomia i legni autoctoni), Pialle a filo e a spessore, Topie, Calibratrice, Levigatrice, Troncatrice, Centro di lavoro a controllo numerico. Attività - Prima trasformazione del legno (assi e tavolame) per autoconsumo e falegnameria. - Verniciatura e rifinitura ad olio. Produzioni particolari Cucine, camere da letto, salotti, scale, porte interne. Lavorazioni speciali per architetti, arredatori e progettisti d interni. Complementi d arredo. Specie legnose lavorate Frassino e Tiglio (autoctoni e francesi), Tulipier (americano, economico e di buona lavorabilità). Altre specie come il Noce e il Ciliegio sono attualmente meno richieste. La falegnameria lascia essiccare naturalmente i legni autoctoni, mentre quelli stranieri vengono importati già essiccati nei forni

25 Falegnameria Fratelli Gagliardi Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Fax web Clientela Certificato n 28920/6 PEFC/ /06 PEFC/XX-XX-XX I titolari della falegnameria ereditano una tradizione familiare risalente al trisnonno. Il bisnonno, Valentino Gagliardi, si era diplomato presso la Scuola di Stipetteria di Chambery. Il nonno materno, invece, era titolare di una rinomata segheria. I fratelli Gagliardi si avvalgono della collaborazione di 3 dipendenti. s.n.c Via Roma, Chialamberto (TO) bygaglia@tin.it Pagina web su La clientela della Falegnameria è costituita essenzialmente da privati. Fra le specie provenienti dal Piemonte, e in particolare da fondi privati e comunali della provincia di Torino, si ricordano il Rovere europeo, il Castagno, il Ciliegio, il Frassino, l Acero. Macchinari Rifilatrice, Sezionatrice automatica, Scorniciatrice, Profilatrice Levigatrice, Strettoio, Fresatrice. Riteniamo che il progetto della Catena di Custodia e il marchio del Legno della provincia di Torino ci consentirà di staccarci dalla produzione globalizzata. In futuro, pensiamo di attrezzare la nostra Azienda con un forno per l essiccazione del legno di provenienza locale. Attività Falegnameria specializzata nella produzione di serramenti esterni certificati CE, porte da interno in massello, balconate, ringhiere, boiserie, pavimenti in legno massello e, in minor misura, mobili. Se richiesta, verniciatura con olio naturale privo di solventi. Specie legnose lavorate Poiché i prodotti della Falegnameria richiedono legnami perfetti, le essenze utilizzate provengono da alberi molto vecchi e in ampia misura dall estero: Abete di Svezia, Hemlock canadese, Larice siberiano, Larice europeo, Sassafras (Nord America)

26 Fratelli Bellezza Oddon Tipologia di azienda Anno di fondazione Indirizzo Telefono Clientela Certificato n 28920/10 PEFC/ /10 I fratelli Bellezza Oddon ereditano una tradizione familiare venticinquennale nel campo della selvicoltura. Nel loro lavoro sono aiutati da due dipendenti e da un collaboratore esterno. s.n.c Via Case Pieri, 7 Frazione Origlia Superiore Lanzo Torinese (TO) fratellibellezzasnc@legalmail.it In prevalenza aziende del settore e alcuni privati PEFC/XX-XX-XX Macchinari - Porteur (per l esbosco) - Trattore skidder con verricelli - Trattori con rimorchio - Motoseghe - Escavatore con braccio segatronchi - Camion con gru - Pesa Attività Aziende di prima trasformazione del legno (segherie che realizzano travature per l edilizia e, in minor misura, falegnamerie) e privati (vendita di legna da ardere) Specie legnose lavorate Abete bianco, Larice, Castagno, Pioppo. Provenienza legnami I legnami provengono per lo più da fondi comunali della Val di Susa, della Val Chisone e della Val Germanasca. Dal Canavese proviene il Castagno. Nei boschi utilizzati dalla ditta la rinnovazione è di norma naturale, per polloni o per seme. Negli impianti di Pioppo i proprietari dopo il taglio provvedono al nuovo piantamento

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