Programma AGCOM ISBUL WP Infrastrutture di rete fissa NGAN

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1 Programma AGCOM ISBUL WP Infrastrutture di rete fissa NGAN Autori: 15 novembre 2009 Maurizio Dècina (responsabile) RAPPORTO FINALE v. 1.0 Stefano Bregni, Rocco Casale, Goffredo Cerquozzi, Paolo Giacomazzi, Guido Maier, Riccardo Melen, Achille Pattavina

2 Riassunto Programma di studio e ricerca "Infrastrutture e servizi a banda larga e ultralarga" (ISBUL) Delibera AGCOM n. 605/08/CONS del 23/10/2008 Sotto progetto di ricerca Infrastrutture di rete fissa (WP 1.1) tra Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e Università degli Studi Tor Vergata (capofila ATS) Politecnico di Milano finalizzato allo svolgimento, nell interesse pubblico, di attività di studio e ricerca sulle tematiche scientifiche, tecnologiche, economiche e normative relative alle Reti di Nuova Generazione (NGN-Next Generation Network) Diffusione del documento La diffusione del presente documento è limitata all interno del Programma AGCOM ISBUL 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL i

3 Riassunto Riassunto Questo documento è il Rapporto delle attività effettuate dal Politecnico di Milano nell ambito del programma di studio e ricerca "Infrastrutture e Servizi a Banda Larga e Ultralarga" (ISBUL) per il Work Package 1.1. Lo studio riguarda l infrastruttura della rete di accesso di nuova generazione (Next Generation Access Network, NGAN), ossia la sezione di accesso in fibra ottica delle reti NGN (Next Generation Network). Le NGN comprendono, inoltre, altre due sezioni di rete: la rete metropolitana (Metro Network) e la rete dorsale a lunga distanza (Backbone Network). La NGAN prevede l impiego di sistemi in fibra ottica sia nella attuale rete di giunzione (collegamenti SGU-SL tra Stadi di Gruppo e Stadi di Linea) che nella rete di distribuzione d utente. L infrastruttura NGAN realizzerà in modo integrato sia gli allacciamenti a banda ultralarga (almeno 30 Mbit/s) per l utenza residenziale e affari, con architetture del tipo FTTx (Fiber To The X), sia la connettività (mobile backhaul) tra le numerose stazioni radio necessarie per i sistemi wireless 3G/4G, tipicamente HSPA e LTE. Il corpo del documento è articolato nei seguenti cinque capitoli. Inoltre, due annessi presentano informazioni aggiuntive che completano la trattazione svolta nei capitoli precedenti. Capitolo 1: Introduzione Il documento è introdotto presentandone gli obiettivi e la sua articolazione in capitoli corrispondenti ai Task previsti nel progetto di ricerca. Capitolo 2: Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Viene inizialmente illustrata la situazione attuale della rete di accesso italiana per telecomunicazioni in rame (Telecom Italia) e in fibra ottica (Telecom Italia e Fastweb). E inoltre accennata la situazione delle altre reti di accesso realizzate da Enti Locali quali Comuni, Province e Regioni. Viene quindi fornita una panoramica sulle principali soluzioni tecnologiche di accesso a banda ultralarga, illustrando le architetture di distribuzione agli armadi, agli edifici e alle abitazioni (FTTC, FTTB e FTTH) e i sistemi di accesso passivi e punto-punto (GPON e P2P). E poi presentata una rassegna internazionale sulla diffusione degli accessi a banda larga e ultralarga e sui piani di sviluppo delle reti locali di accesso in fibra ottica nel mondo. La prima 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL ii

4 Riassunto rassegna presenta la situazione nei principali Paesi in Europa (Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda e Spagna), Asia (Giappone e Corea del Sud) e Nord America (Stati Uniti). La seconda presenta i casi del Nord America (Stati Uniti), Estremo Oriente (Giappone, Corea del Sud e altri), Europa e Italia. Capitolo 3: Strategie di evoluzione e transizione verso la NGAN E effettuata un analisi delle strategie di evoluzione verso la NGAN con particolare riferimento al caso dell Europa. Innanzitutto, è discusso il problema di identificare l effettiva domanda di servizi a banda ultralarga (per quali applicazioni e fasce di clientela). Per quanto riguarda le strategie di sviluppo della rete, vengono illustrati i possibili scenari di migrazione verso l architettura obiettivo FTTx in specifiche aree, affrontando gli aspetti di sostituzione (replacement) e coesistenza (overlay) con le infrastrutture esistenti. E messo in evidenza il problema della copertura geografica delle nuove reti e del digital divide, relativamente in primo luogo agli attuali servizi a larga banda e in prospettiva ai servizi a banda ultralarga. Il processo di realizzazione della rete è discusso relativamente al numero di soggetti che realizzano la NGAN (per quanti Operatori può essere conveniente?) Per quanto riguarda le strategie di evoluzione dei servizi, vengono analizzati gli aspetti relativi alla sostituzione dei servizi convenzionali (telefonia, linee affittate CDN) e dei servizi a larga banda (unbundling, colocazione, bitstream) con servizi a banda ultralarga, tenendo conto che l evoluzione verso la NGAN comporta una riduzione dei siti di centrale (SL) nella rete di accesso. Il quadro evolutivo dei servizi è analizzato suddividendoli in servizi intermedi utilizzati internamente dall Operatore, servizi wholesale per altri Operatori, che comprendono il caso particolarmente significativo dei servizi di unbundling e colocazione, e servizi retail. Capitolo 4: Architetture delle reti e degli impianti NGAN Vengono valutati e confrontati i diversi scenari architetturali e impiantistici di tipo FTTx per la realizzazione della rete di accesso a banda ultralarga, mettendo in evidenza gli aspetti relativi al trasporto e interconnessione con la rete metropolitana. Si analizza il problema della realizzazione tramite NGAN del mobile backhaul per stazioni radio poste sia out-door che in-door, inclusa la possibile creazione di reti di femtocelle 3G/4G. Vengono innanzitutto discussi aspetti di progetto della rete, valutando le architetture di accesso alla rete locale in fibra ottica, in particolare FTTH P2P e GPON, nonché le reti di giunzione per stazioni radiomobili (mobile backhaul). E poi trattato il problema dell interconnessione tra NGN con qualità di servizio, con enfasi sui servizi IP multimediali. I possibili servizi di disaggregazione degli elementi di rete NGAN sono classificati come Rimedi Passivi (unbundling, condivisione delle infrastrutture) e Rimedi Attivi (servizi all ingrosso: wholesale bitstream). Per i rimedi passivi, si fa riferimento alla ripartizione tra rete di accesso ottica e infrastruttura di edificio (che comprende sia il tratto di adduzione con la rete di distribuzione sia il cablaggio ottico di edificio). Vengono affrontati i problemi di condivisione dei cavidotti e di condivisione delle infrastrutture di nuova posa. Per quanto riguarda i rimedi attivi, ossia i servizi bitstream, vengono individuate le innovazioni rispetto a quanto avviene negli accessi in rame con modalità del tipo best effort. Viene introdotto il bitstream NGAN con garanzie sulla qualità del servizio, includendo il caso di bitstream multipli erogati alla stessa interfaccia di rete con diverse garanzie di qualità, nonché l analisi di fattibilità in rete. Si descrivono inoltre le problematiche relative alla realizzazione del mobile backhaul tramite bitstream. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL iii

5 Riassunto Capitolo 5: Tecniche e soluzioni per lo sviluppo della rete Viene effettuata una rassegna tecnica sulle soluzioni per la posa dei cavi nella rete di accesso in fibra ottica, tenendo conto sia della possibile utilizzazione di infrastrutture esistenti, sia delle nuove tecnologie di scavo, posa e cablaggio. Vengono descritte le tecnologie di scavo, i cavidotti, i cavi e le tecnologie di giunzione. Tra le nuove tipologie di scavo sotterraneo sono evidenziate le nuove tecniche idi scavo in minitrincea e microtrincea e vengono descritte le tecnologie di posa a ridotto impatto ambientale. Si discutono poi i costi di installazione e il problema della tracciabilità delle infrastrutture sotterranee. Per l infrastruttura ottica di edificio vengono descritte le problematiche della realizzazione del tratto di adduzione, del cablaggio verticale e di quello orizzontale sui piani dell edificio per raggiungere le abitazioni. Si offre infine una panoramica sulla Normativa per la realizzazione delle infrastrutture di accesso (rilascio di permessi, regole di realizzazione degli impianti, diritti di utilizzo di altre infrastrutture) e di edificio (diritti di istallazione degli impianti) in Italia. Annesso A: Materiale di supporto al Capitolo 2 Sono riportati alcuni diagrammi aggiuntivi che completano la trattazione svolta nella Sezione Diffusione degli accessi a banda larga e ultralarga nel mondo. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL iv

6 Sommario Sommario Riassunto ii Sommario v Elenco degli acronimi ix 1 Introduzione Obiettivi del documento Organizzazione del WP 1.1 e articolazione in Task Piano del documento Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Le reti di accesso in Italia: situazione attuale La rete di accesso in rame di Telecom Italia Reti di accesso in fibra ottica La rete di accesso ottica di Telecom Italia La rete di accesso ottica di Fastweb Altre infrastrutture utilizzabili per l accesso Architetture di distribuzione della rete in fibra ottica Fiber to the Exchange (FTTE) Fiber to the Cabinet (FTTC) Fiber to the Building (FTTB) Fiber to the Home (FFTH) novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL v

7 Sommario 2.3 Sistemi di accesso per la rete in fibra ottica Elementi di rete Sistemi punto-punto (Point-to-Point, P2P) Active Remote Reti ottiche passive (Passive Optical Network, PON) Architetture Reti PON a divisione di tempo (TDM) Reti PON a divisione di lunghezza d onda (WDM) Un quadro d insieme sulle soluzioni esaminate Diffusione degli accessi a banda larga e ultralarga nel mondo Accesso a banda larga e ultralarga nel mondo Area asiatica Area nordamericana Area europea Conclusioni Rassegna internazionale di piani di sviluppo di reti locali di accesso in fibra ottica Situazione in Nord America Situazione nei Paesi dell Estremo Oriente Situazione in Europa Situazione in Italia Conclusioni Riferimenti Strategie di evoluzione e transizione verso la NGAN La domanda di servizi a banda ultralarga Strategie di sviluppo della rete L architettura obiettivo Overlay o sostituzione totale? Copertura geografica Il problema del digital divide Il processo di realizzazione della rete Evoluzione della rete e dei servizi Servizi intermedi Servizi wholesale Servizi bitstream Wholesale Line Rental (WLR) Linee affittate novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL vi

8 Sommario Servizi di unbundling e colocazione Servizi retail Riferimenti Architetture delle reti e degli impianti NGAN Aspetti di progetto di rete Confronto tra architetture di accesso Architetture FTTH di tipo P2P e GPON Cavidotti nella rete primaria Apparati di centrale Banda di accesso Disaggregazione degli elementi della rete di accesso Investimenti per realizzare la rete ottica di accesso Gestione della rete ottica di accesso Reti di accesso, reti metropolitane e reti dorsali (access, metro e backbone) Mobile backhaul: rete di giunzione per stazioni radiomobili Interconnessione e qualità di servizio I servizi IP multimediali nella NGN Il service layer e il transport layer nella NGN I requisiti dei servizi Caratteristiche e requisiti dei servizi VoIP Il servizio ECS voce nomadico Interconnessione tra NGN I servizi di interconnessione su SoIx e CoIx I requisiti generali dell interconnessione SoIx La Qualità del Servizio in SoIx Indirizzamento e routing dei servizi IP multimediali Rimedi Passivi Rete di accesso ottica Condivisione dei cavidotti esistenti Condivisione delle nuove infrastrutture di posa Punto di mutualizzazione delle reti in fibra ottica Infrastruttura ottica di edificio Mobile backhaul Rimedi Attivi Servizio bitstream a larga banda in Italia Servizio bitstream NGAN in Europa Bitstream NGAN con qualità del servizio Mobile backhaul e metro Ethernet novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL vii

9 Sommario 4.5 Riferimenti Tecniche e soluzioni impiantistiche per lo sviluppo della rete Componenti della rete ottica Cavi Giunti Terminazioni Infrastrutture e tecniche di posa dei cavi Infrastrutture tradizionali Tubazioni Tubi interrati Infrastrutture di nuova concezione Minitrincea Microtrincea Perforazione orizzontale guidata Installazione di minitubi in infrastrutture tradizionali Utilizzo di infrastrutture di altri servizi Tecniche di posa dei cavi Istallazione per trazione Istallazione per insufflaggio Posa aerea su edificio Valutazioni tecnico economiche sulle infrastrutture Cablaggio ottico di edificio Colonne montanti della rete in rame Cablaggio interno Cablaggio esterno Sviluppo della nuova rete ottica Nodi di raccolta (centrali) Rete di accesso Rete primaria Rete secondaria Cablaggio di edificio Norme per la realizzazione delle infrastrutture Tracciabilità della rete Riferimenti A Annesso: Materiale di supporto al Capitolo novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL viii

10 Elenco degli acronimi Elenco degli acronimi 10GbE...10 Gbit/s Gigabit Ethernet 10GEPON...10 Gbit/s EPON 10GPON...10 Gbit/s GPON 2G...Rete radiomobile di seconda generazione 3G...Rete radiomobile di terza generazione 4G...Rete radiomobile di quarta generazione ABR...Available Bit Rate ACR...Anonymous Call Rejection AdC...Area di Centrale ADM...Add-Drop Multiplexer ADSL...Asymmetric Digital Subscriber Line ADSL2...Asymmetric Digital Subscriber Line ver. 2 ADSL2+...Asymmetric Digital Subscriber Line ver. 2 plus AES...Advanced Encryption Standard AMR...Adaptive MultiRate AP...Access Point APON...ATM Passive Optical Network ARCEP...Autorité de Régulation des Communications Electroniques et des Postes ATM...Asynchronous Transfer Mode AWG...Arrayed Waveguide Grating BGF...Border Gateway Function BGP-4...Border Gateway Protocol ver. 4 BPON...Broadband Passive Optical Network BRA...Basic Rate Access BS...Base Station BTS...Base Transceiver Station CAC...Connection Admission Control CAPEX...CAPital Expenditure CaTV...Cable Television CBR...Constant Bit Rate CDN...Circuiti Diretti Numerici 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL ix

11 Elenco degli acronimi CDVT...Cell Delay Variation Tolerance CEN...Carrier Ethernet Network CES...Circuit Emulation Service CIR...Committed Information Rate CLI...Calling Line Identification CMT...Comisión del Mercado de las Telecomunicaciones CO...Central Office CoIx...Connectivity-oriented Interconnection CoS...Class of Service CPE...Customer Premises Equipment CPS...Carrier Pre Selection C-VLAN...Customer VLAN CWDM...Coarse Wavelength Division Multiplexing DBU...Data Base Unico DF...Distribution Frame DNS...Domain Name System DoS...Denial of Service DRM...Digital Rights Management DSL...Digital Subscriber Loop DSLAM...Digital Subscriber Line Access Multiplexer DWDM...Dense Wavelength Division Multiplexing E1...Linea a 2048 kbit/s della gerarchia plesiocrona Europea (PDH) EALA...Ethernet Active Line Access ECS...Electronic Communication Service ECTA...European Competitive Telecommunications Association EIR...Excess Information Rate ENUM...Electronic NUMbers EPON...Ethernet Passive Optical Network ETSI...European Telecommunications Standard Institute EVCR...Enhanced Variable Rate Codec FCC...Federal Communication Commission FCF...Fibre Concentration Point FDD...Frequency Division Duplex FIT...Faults in Time FSR...Free Spectral Range FTTB...Fiber to the Building FTTC...Fiber to the Cabinet (anche FTTCab) FTTE...Fiber to the Exchange FTTF...Fiber to the Farm FTTH...Fiber to the Home FTTO...Fiber to the Office FTTx...Fiber to the x (generico, dove x indica il punto di terminazione della fibra) GbE...Gigabit Ethernet a 1 Gbit/s GE...Gigabit Ethernet GEA...Generic Ethernet Access GEM...GPON Encapsulation Method GPON...Gigabit-capable Passive Optical Network GPS...Global Positioning System 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL x

12 Elenco degli acronimi HDPE...High Density Propylene Extrusion HGW...Home GateWay HSPA...High Speed Packet Access IEC...International Electrotechnical Commission IEEE...Institute of Electrical and Electronics Engineers IETF...Internet Engineering Task Force IGMP...Internet Group Management Protocol IP...Internet Protocol IPTV...Internet Protocol TeleVision IRU...Indefeasible Right of Use ISDN...Integrated Services Digital Network ISUP...Integrated Services User Part ITU-T...International Telecommunications Union - Telecommunications sector IWF...InterWorking Function KPN...Koninklijke PTT Nederland KT...Korea Telecom KCC...Korea Communications Commission LAN...Local Area Network LI...Lawful Interception LLU...Local Loop Unbundling (vedi anche ULL) LTE...Long-Term Evolution MBS...Maximum Burst Size MCID...Malicious Call IDentification MCR...Minimum Cell Rate MDF...Main Distribution Frame MEF...Metro Ethernet Forum MP-BGP...Multiprotocol Extensions for BGP-4 MPLS...Multi Protocol Label Switching MSO...Multiple system operator NANP...NGN Access Network Provider NAP...Neutral Access Point NCNP...NGN Core Network Provider NCP...NGN Connectivity Provider NGA...Next-Generation Access NGAN...Next-Generation Access Network NGN...Next-Generation Network NNI...Network-Network Interface NSP...NGN Service Provider NT...Network Termination OAM...Operation Administration and Management ODF...Optical Distribution Frame OECD...Organisation for Economic Co-operation and Development OFCOM...OFfice of COMmunications OLO...Other Licensed Operators OLT...Optical Line Termination ONT...Optical Network Termination ONU...Optical Network Unit OPEX...OPEration EXpenditure 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL xi

13 Elenco degli acronimi OPTA...Onafhankelijke Post en Telecommunicatie Autoriteit P2MP...Point To MultiPoint P2P...Point To Point PATS...Publicly Available Telephone Service PBX...Primary Branch exchange PCR...Peak Cell Rate PDH...Plesiochronous Digital Hierarchy PIM-SSM...Protocol-Independent Multicast-Source Specific Multicast PLC...Planar Lightwave Circuit PLMN...Public Land Mobile Network PM...Punto di Mutualizzazione PON...Passive Optical Network POP...Point Of Presence POS...Point Of Sale POTS...Plain Old Telephony Service PRA...Primary Rate Access PRI...Punto di Raccordo Interno PSTN...Public Switched Telephone Network QoS...Quality of Service RACS...Resource and Admission Control Subsystem RAN...Radio Access Network RAN-BS...Radio Access Network-Base Station RAN-NC...Radio Access Network-Network Controller RNC...Radio Network Controller ROF...Radio Over Fiber RSOA...Reflective Semiconductor Optical Amplifier RTP...Regulirungbehörde für Telekommunikation und Post RTT...Round Trip Time SaaS...Software as a Service SAF...Sistema di Accesso Flessibile SBC...Session Border Controller SCR...Sustainable Cell Rate SDF...Sub-loop Distribution Frame SDH...Synchronous Digital Hierarchy SGT...Stadio di Gruppo di Transito SGU...Stadio di Gruppo Urbano SIP...Session Initiation Protocol SL...Stadio di Linea SLA...Service Level Agreement SLU...Sub Loop Unbundling SME...Small and Medium Enterprise SOHO...Small Office Home Office SoIx...Service-oriented Interconnection SONET...Synchronous Optical NETwork STB...Set Top Box S-VLAN...Service VLAN TDM...Time Division Multiplexing TDMA...Time Division Multiple Access 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL xii

14 Elenco degli acronimi TISPAN...Telecommunications and Internet converged Services and Protocols for Advanced Networking ToIP...Telephony over IP TTF...Telaio Terminazione Fibre UE...Unione Europea ULL...Unbundling of the Local Loop UMTS...Universal Mobile Telecommunications System URI...Uniform Resource Identifier VBR...Variable Bit Rate VBR-rt...VBR real time VC...Virtual Circuit VDSL...Very high Speed Digital Subscriber Line VDSL2...Very high speed Digital Subscriber Line ver. 2 VLAN...Virtual LAN VoIN...Voice over INternet VoIP...Voice over IP VP...Virtual Path WDM...Wavelength Division Multiplexing WEAS...Wholesale Ethernet Access Service WiFi...Wireless Fidelity (rete wireless IEEE b) WiMAX...Worldwide Interoperability for Microwave Access WLR...Wholesale Line Rental xdsl...x-digital Subscriber Line (generico, dove x indica una specifica tecnologia) 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL xiii

15 1. Introduzione 1 Introduzione 1.1 Obiettivi del documento Questo documento è il Rapporto delle attività effettuate dal Politecnico di Milano nell ambito del programma di studio e ricerca "Infrastrutture e Servizi a Banda Larga e Ultralarga" (ISBUL) per il Work Package 1.1. Lo studio riguarda l infrastruttura della rete di accesso di nuova generazione (Next Generation Access Network, NGAN), cioè la sezione di accesso in fibra ottica della Next Generation Network (NGN). Le NGN comprendono, inoltre, altre due sezioni di rete: la rete metropolitana (Metro Network) e la rete dorsale a lunga distanza (Backbone Network). La NGAN prevede l impiego di sistemi in fibra ottica sia nella attuale rete di giunzione (collegamenti SGU-SL tra Stadi di Gruppo e Stadi di Linea) che nella rete di distribuzione d utente. L infrastruttura NGAN realizzerà in modo integrato sia gli allacciamenti a banda ultralarga (almeno 30 Mbit/s), per l utenza residenziale e affari con architetture del tipo FTTx (Fiber To The x), sia la connettività (mobile backhaul) tra le numerose stazioni radio necessarie per i sistemi wireless 3G/4G, tipicamente HSPA e LTE. Il confine tra banda larga e banda ultralarga non è definito univocamente, ma è spesso indicato in 30 Mbit/s di velocità in downstream, da rete a utente, come sarà discusso in seguito. 1.2 Organizzazione del WP 1.1 e articolazione in Task Il sottoprogetto di ricerca WP 1.1 Infrastrutture di rete fissa NGAN è articolato nei seguenti quattro obiettivi (Task): Task Scenario di innovazione tecnologica e infrastrutturale. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 1/163

16 1. Introduzione Principali obiettivi: analisi della rete di accesso italiana attuale in rame e fibra ottica; panoramica sulle soluzioni tecnologiche di accesso a banda ultralarga; rassegna sugli scenari internazionali di sviluppo delle reti a banda ultralarga. Task Scenari di evoluzione tecnologica verso la NGAN. Principali obiettivi: analisi delle strategie di sviluppo della NGAN e degli scenari di migrazione verso l architettura obiettivo FTTx; analisi degli aspetti di sostituzione e coesistenza delle infrastrutture e dei servizi esistenti. Task Architetture di rete e impiantistica. Principali obiettivi: analisi di scenari architetturali e impiantistici FTTx per la realizzazione della rete di accesso a banda ultralarga; analisi del problema della realizzazione tramite NGAN del mobile backhaul di stazioni radio; analisi di modelli di accesso alla rete locale in fibra ottica e dei possibili Rimedi Attivi e Passivi. Task Tecniche e soluzioni per lo sviluppo delle infrastrutture. Principali obiettivi: rassegna tecnica sulle soluzioni per la posa dei cavi in fibra ottica nella rete di accesso e nell infrastruttura di edificio; panoramica sulla Normativa per la realizzazione delle infrastrutture di accesso e di edificio. 1.3 Piano del documento Il documento illustra i risultati ottenuti nelle attività di studio articolate come sopra. I Capitoli 2, 3, 4 e 5 corrispondono grosso modo ai task sopra elencati. Capitolo 2: Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN (Task 1.1.1). Situazione attuale della rete di accesso italiana per telecomunicazioni in rame e in fibra ottica. Panoramica sulle principali soluzioni tecnologiche di accesso a banda ultralarga (architetture di distribuzione FTTC, FTTB e FTTH, sistemi di accesso GPON e P2P). Rassegna internazionale sulla diffusione degli accessi a banda larga e ultralarga e sugli scenari di sviluppo delle infrastrutture d accesso a banda ultralarga nel mondo. Capitolo 3: Strategie di evoluzione e transizione verso la NGAN(Task 1.1.2). Analisi delle strategie di evoluzione verso la NGAN con particolare riferimento al caso dell Europa. Discussione del problema di identificare l effettiva domanda di servizi a banda ultralarga. Possibili scenari di migrazione della rete verso l architettura obiettivo FTTx in specifiche aree, affrontando gli aspetti di sostituzione (replacement) e coesistenza (overlay) con le infrastrutture esistenti e della copertura geografica delle nuove reti e del digital divide. Aspetti relativi alla sostituzione dei servizi convenzionali (telefonia, linee affittate CDN) e dei servizi a larga banda (unbundling, colocazione, bitstream) con servizi a banda ultralarga. Analisi del quadro evolutivo dei servizi distinguendo tra servizi intermedi (utilizzati internamente dall Operatore), servizi wholesale per altri Operatori (unbundling e colocazione) e servizi retail. Capitolo 4: Architetture delle reti e degli impianti NGAN (Task 1.1.3). Scenari architetturali e impiantistici FTTx per la realizzazione della rete di accesso a 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 2/163

17 1. Introduzione banda ultralarga (trasporto e interconnessione con la rete metropolitana). Aspetti di progetto della rete. Architetture di accesso alla rete locale in fibra ottica e di giunzione per stazioni radiomobili (mobile backhaul) incluse le femtocelle 3G/4G. Interconnessione tra NGN con qualità di servizio, con enfasi sui servizi IP multimediali. I possibili servizi di disaggregazione degli elementi di rete NGAN sono classificati come Rimedi Passivi (unbundling, condivisione delle infrastrutture) e Rimedi Attivi (servizi all ingrosso: wholesale bitstream). Capitolo 5: Tecniche e soluzioni impiantistiche per lo sviluppo della rete (Task 1.1.4). Rassegna tecnica delle soluzioni per la posa dei cavi nella rete di accesso in fibra ottica. Problemi di realizzazione del tratto di adduzione, del cablaggio verticale e di quello orizzontale sui piani dell edificio per raggiungere le abitazioni. Panoramica sulla Normativa italiana per la realizzazione delle infrastrutture di accesso e di edificio. Infine, l annesso presenta informazioni aggiuntive che completano la trattazione svolta nel Capitolo 2. Annesso A: Materiale di supporto al Capitolo 2. Diagrammi aggiuntivi che completano la trattazione svolta nella Sezione Diffusione degli accessi a banda larga e ultralarga nel mondo. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 3/163

18 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN 2 Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN 2.1 Le reti di accesso in Italia: situazione attuale L attuale rete di accesso italiana per le telecomunicazioni è basata prevalentemente sull'infrastruttura di distribuzione in rame di Telecom Italia. Hanno inoltre rilievo le due reti di accesso in fibra ottica di Telecom Italia e Fastweb, estese anch esse al territorio nazionale. Esistono infine altre reti di accesso realizzate da Enti Locali quali Comuni, Province e Regioni La rete di accesso in rame di Telecom Italia L attuale rete di accesso in Italia è basata quasi esclusivamente sullo schema mostrato in Figura 2.1, che rappresenta la rete di Telecom Italia nel 2008 [1]. La rete di accesso è composta da Stadi di Linea (SL) (Central Office, CO) che sono connessi attraverso la rete di giunzione (backhaul) ai 628 Stadi di Gruppo Urbano (SGU). Negli Stadi di Linea sono presenti i permutatori metallici (o Main Distribution Frame, MDF) che consentono la connessione fisica dei doppini in rame verso gli utenti finali. La rete di accesso in rame si divide nelle due seguenti parti principali. La rete primaria, che connette i permutatori presenti in centrale agli armadi stradali (cabinet), che a loro volta contengono terminazioni di cavi più piccole (Subloop Distribution Frame, SDF). Attualmente gli armadi stradali sono circa La lunghezza della rete primaria varia dai 200 metri ai 3000 metri e solitamente è composta da cavi di grande capacità pressurizzati e installati in tubazioni sotterranee. La rete secondaria, che connette gli armadi stradali (e quindi gli SDF) ai distributori (box) posti in prossimità degli edifici con una lunghezza che varia dai 100 ai 700 metri. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 4/163

19 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Nella maggioranza dei casi, questa parte di rete è installata in trincea con i cavi direttamente interrati. I distributori sono costituiti da vari tipi di contenitori per la terminazione dei cavi (Distribution Frame, DF) a cui fanno capo alcune decine di doppini in rame. I DF possono essere interni agli edifici (circa 1,5 milioni) oppure esterni (circa 3,9 milioni). Nel caso di grandi edifici, il distributore interno ha una capacità di alcune decine di doppini ed è chiamato armadietto di distribuzione 1. Il collegamento interno all edificio connette gli armadietti di distribuzione con le borchie degli utenti finali. In totale, la rete di accesso in rame italiana è composta di circa 530 mila km di cavo per un totale di 110 milioni di km di doppini. E' interessante notare, in Figura 2.2, la distribuzione cumulativa della lunghezza della rete di accesso italiana rispetto ad altri Paesi: la rete italiana è mediamente la più corta. Questo consente una migliore utilizzazione della rete attuale per i segnali a banda larga di tipo xdsl Utenti Utenti SGU Rame Fibra SL MDF Rame Armadio SDF 1,5 mln DF (Box) Interno 3,9 mln DF (Box) Esterno pressurizzazione Rete di giunzione Rete di distribuzione primaria metri Rete di distribuzione secondaria metri Figura 2.1: Attuale rete di accesso in rame di Telecom Italia (2008) [1]. 1 Gli elementi di rete, permutatore, armadio e distributore, sono detti impianti di terminazione dei cavi e servono per varie funzioni tra le quali le più importanti sono: la permutazione (per il permutatore di centrale), l elasticità della rete (per l armadio, in cui ci sono più coppie secondarie e meno coppie primarie), la distribuzione delle coppie alle unità immobiliari (per il distributore). 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 5/163

20 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Figura 2.2: Distribuzione cumulativa della lunghezza della rete di accesso in rame [1] Reti di accesso in fibra ottica In questa sezione, sono descritte le due reti ottiche di accesso attualmente in esercizio in Italia, realizzate rispettivamente da Telecom Italia e da Fastweb La rete di accesso ottica di Telecom Italia L attuale rete di accesso in fibra ottica di Telecom Italia è utilizzata per l accesso ai servizi a banda stretta e a banda larga sia di clienti residenziali, serviti da MUX ad alta capacità, sia di clienti affari e/o OLO (Other Licensed Operators) con apparati ad alta velocità come apparati Sistema Accesso Flessibile (ASF), ADM SDH e CPE Dati. L introduzione della fibra ottica in Rete di Accesso è stata avviata a partire dal 1985, secondo topologie sia ad anello che a stella (Figura 2.3), scelte caso per caso in base a specifiche valutazioni di convenienza economica. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 6/163

21 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Stella f.o. Centrale MPX 1 Clienti Affari MPX 1 Anello f.o. Clientela Residenziale Clienti Affari Clienti Affari Figura 2.3: Struttura della rete di accesso in fibra ottica di Telecom Italia. La rete di distribuzione in cavo a fibre ottiche si estende dal Telaio Terminazione Fibre (TTF), posto all interno dell edificio di centrale, fino alla terminazione nella sede ottica. Tale sede può coincidere con la sede del cliente affari o con un apparato trasmissivo di multiplazione (MPX) che collega via rame la clientela residenziale. In Figura 2.4, sono rappresentati i principali elementi della rete ottica in accesso, con evidenza della rete ottica primaria e della rete ottica secondaria. La rete ottica primaria si estende dal TTF, posto all interno dell edificio di centrale, fino al distributore ottico, nel quale avviene la connessione delle fibre del cavo primario, di maggiore potenzialità, con quelle dei cavi secondari, di minore potenzialità. La rete ottica secondaria si estende dal distributore all apparato di terminazione, che può essere un apparato MPX-1 od un SAF/ADM, presso il cliente finale: nel caso di terminazione su MPX-1, i clienti vengono raggiunti da una rete secondaria in rame, come mostrato in Figura 2.4, mentre nel caso di terminazione su apparato SAF o ADM, la rete secondaria ottica raggiunge la sede del cliente, sempre come mostrato in Figura 2.4. In Figura 2.5 e Figura 2.6, inoltre, sono mostrati due esempi di architettura ad anello SDH su fibra ottica, in rete di distribuzione rispettivamente per MPX-1 e SAF. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 7/163

22 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN TTF Rete ottica primaria Rete secondaria in rame MPX-1 Cliente Residenziale Centrale Distributore ottico Rete ottica secondaria (raccordi ottici) Cliente Affari SAF Figura 2.4: Schema logico della rete di accesso in fibra ottica di Telecom Italia. Interfacce verso la rete trasmissiva (2/34/155Mbit/s) rete dati ( RED 1/0 ) flussi 2 Mbit/s autoc. numer. ADM-1 CENTRALE MPX-1 MPX-1 Sx+Tx / PABX-SP / TPOV MPX-1 MPX-1 MPX-1 CDA / CDN-DB / CDN-AMI servizi 2 Mb/s Figura 2.5: Anello SDH su fibra ottica in rete di distribuzione per MPX novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 8/163

23 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN SAF Cliente Business Classe A SAF SAF Cliente Business Classe B Sistema ad Accesso Flessibile (Network Termination ) SAF 4 f.o. 4 f.o. SAF BOX ottico Giunto per le f.o. in accesso 4 f.o. 4 f.o. SAF 4 f.o. Centrale 4 f.o. SAF Anello in rete di distribuzione primaria f.o. SAF Figura 2.6: Anello SDH su fibra ottica in rete di distribuzione per SAF. A giugno 2009, la rete in fibra ottica nel segmento di accesso di Telecom Italia si estende per circa km sull intero territorio italiano. Negli attuali sistemi informativi di Telecom Italia sulla rete di accesso, sono documentati circa km di tracciati di canalizzazioni e oltre km di tracciati di tubi interrati. Complessivamente, si hanno oltre km di tubi in rete di accesso, utilizzabili per il passaggio dei cavi ottici previa verifica di disponibilità. Nel suo Piano di Evoluzione verso la NGN2 (Next Generation Network Fase 2), Telecom Italia ha avviato la sperimentazione di una nuova rete di accesso, co-esistente con quella in rame, basandosi su tecnologie trasmissive ad altissima velocità (in seguito denominate ultra-broadband), che richiedono un utilizzo più esteso della fibra ottica nel segmento di accesso. Nel corso del 2008, Telecom Italia ha realizzato punti di terminazione ottica in 7 AdC del comune di Milano, in grado di coprire circa unità immobiliari passate (o passed ), ossia raggiunte dalla copertura in fibra ottica anche se non ancora attivate (vedi Nota 17 a pagina 44). In Tabella 2.1, sono dettagliate le consistenze al 2008 per area di centrale. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 9/163

24 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Nome Centrale Codice CLLI Indirizzo della sede di centrale Numero di punti di terminazione ottica realizzati a fine 2008 MI-S.BABILA MILAIT AY C.so Monforte MI-VERCELLI MILAIT BU Via Belfiore MI-ROMANA MILAIT BK Via Vasari MI-CAVOUR MILAIT AX Via Parini MI-LODOVICA MILAIT CM Via Balbo MI-VOLTA MILAIT CF Via Stelvio MI-SEMPIONE MILAIT CB Via Mantegna TOTALE 7230 Tabella 2.1: Consistenze per Area di Centrale Telecom Italia (2008). L architettura FTTx scelta in questo caso si basa su una soluzione Fiber-to-The-Building, in cui la tratta di risalita verticale dal palazzo sino all utente finale è realizzata in VDSL2 su rame. Tuttavia, nel 2009, Telecom Italia ha dichiarato pubblicamente una propensione verso l adozione nel prossimo futuro di una soluzione FTTH basata su GPON, in cui anche la tratta terminale sino al cliente finale è in fibra ottica. Nel corso del 2009, quindi, il Piano di Sviluppo definito da Telecom Italia prevede che per la rete ottica di nuova generazione, in tecnica FTTH, venga iniziata la progettazione su ulteriori 8 Aree di Centrale (AdC) di Milano, in aggiunta alle 7 AdC oggetto di sviluppo nel corso del 2008, e su 9 di Roma. L obiettivo del Piano Triennale è di coprire, secondo la logica passed, 3 milioni di unità immobiliari, corrispondenti a circa il 13% del totale mercato accessi fissi al In Tabella 2.2, infine, sono riportate la progressione prevista nel periodo di piano ( ) e le consistenze iniziali e finali. Consistenza 2008 Incremento 2009 Incremento 2010 Incremento 2011 Consistenza 2011 Numero di località Numero di centrali pianificate Numero di unità immobiliari passed Tabella 2.2: Consistenze ed incrementi previsti del Piano Triennale di Telecom Italia La rete di accesso ottica di Fastweb FASTWEB dispone di tre differenti soluzioni di accesso in fibra ottica FTTH, soluzioni che sono applicate in maniera alternativa in funzione della tipologia di clientela: 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 10/163

25 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN una soluzione basata su architettura Metro Ring, per i segmenti di clientela Consumer, Microbusiness e Small Business; una soluzione di tipo punto-punto, per i segmenti Top e Medium Business; una soluzione basata su tecnica SDH (principalmente con topologia ad anello), sempre per i segmenti Top e Medium Business. In Figura 2.7, è illustrata l architettura della rete d accesso in fibra ottica di Fastweb. Point of Presence (PoP) STM16 STM16 MiniPoP Gigabit Ethernet Backbone Layer Access Layer Residential Concentration Layer MetroEthernet Or SDH Residential Access Layer Gigabit Ethernet Residential/Small Business customer Top/Medium Business Customer Figura 2.7: Architettura della rete di accesso in fibra ottica di Fastweb. Architettura Metro Ring La rete di accesso con architettura Metro Ring è utilizzata per i Clienti Consumer, Micro e Small Business. Essa è disponibile per l attivazione di nuovi Clienti nelle aree coperte alla base degli edifici, necessitando solo dell allacciamento del singolo Cliente all interno dell edificio stesso. La soluzione implementata da Fastweb è una rete Metro Ethernet, con alcune funzionalità di livello 3 per supportare la distribuzione multicast del video. L architettura è basata su due livelli di concentrazione: i Pop e i MiniPop. Quest ultimo livello ha l obiettivo di minimizzare la distanza tra il punto di aggregazione ed il Cliente, riducendo in questo modo il costo di stesura della fibra. La topologia della rete di accesso in fibra è basata su anelli che connettono gli switch condominiali al MiniPop: ogni anello (chiamato Area Elementare ) connette fino a 10 switch condominiali con una banda di 1 Gbit/s. Ciascuno switch condominiale serve fino a 24 Clienti, con una salita in fibra multimodale. Ai Clienti Consumer e Micro Business è fornito un accesso Ethernet a 10 Mbit/s, mentre la Clientela Small Business è servita con accessi a 10 Mbit/s o anche 100 Mbit/s. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 11/163

26 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN L implementazione fisica dell Area Elementare è basata su una topologia ad anello di tipo Daisy Chain: è presente un drop in fibra che dal MiniPop arriva fino alla muffola di giunzione, posta approssimativamente al centro dell anello. Gli switch condominiali sono connessi ad essa con due coppie di fibre ottiche. Questa configurazione fornisce una protezione contro guasti di singole porte Gigabit. Nelle aree a bassa densità abitativa (con pochi appartamenti per condominio), Fastweb utilizza un architettura master-slave con un singolo condominio master equipaggiato con uno switch e alcuni condomini slave equipaggiati solo con un armadio di permutazione ottica. Lo schema di cablaggio di un condominio è illustrato in Figura 2.8. Floor Box FO Pair Cables Home plug Pipe for building drop cable Fastweb Electricity Meter Cabinet Master drop cable Pipe for horizontal drop cable Cable Basin Figura 2.8: Schema di cablaggio condominiale nella rete Fastweb Metro Ring. Architetture basate su collegamenti punto-punto o SDH Gli accessi in fibra ottica per i Clienti Top e Medium Business sono realizzati su richiesta secondo due modalità alternative: su collegamenti di tipo punto-punto Ethernet tra la centrale Fastweb e l edificio del Cliente attraverso drop dedicati; appoggiati all architettura SDH metropolitana. Nel primo caso, su tali collegamenti è possibile erogare qualsiasi capacità il cliente necessiti da 10 Mbit/s a 10 Gbit/s, garantendone l affidabilità tramite opportuna ridondanza di percorso e di attestazione. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 12/163

27 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Nel secondo caso, i collegamenti beneficiano dei vantaggi propri dell architettura SDH sia in termini di ridondanza intrinseca, sia in termini di capacità di aggregazione dei circuiti. In Figura 2.9, è illustrato un tipico esempio di architettura SDH metropolitana. Backbone ring SDH SDH Access ring Access ring Collector ring Backbone ring SDH Access ring Collector ring Figura 2.9: Esempio di architettura di rete SDH metropolitana. La rete SDH di Fastweb, presente in tutte le principali città italiane, comprende più di 1700 apparati di differenti capacità per un totale di più di circuiti E1-equivalenti, aggregati nei vari livelli della gerarchia di trasporto. Per quanto riguarda l accesso, a giugno 2009 la rete in fibra ottica di Fastweb si estende a livello di tracciato per circa km, con una disponibilità di oltre km di tubi e km di cavi, con punti di terminazione ottica di edificio nelle principali aree metropolitane, in grado di coprire circa unità immobiliari passate. In Tabella 2.3, sono dettagliate le consistenze a giugno 2009 per ciascuna area metropolitana della rete Fastweb. Area Metropolitana Numero di MiniPop Numero di punti di terminazione ottica Milano e hinterland Roma Torino Genova Napoli Bologna Bari TOTALE Tabella 2.3: Consistenze per area metropolitana Fasweb (giugno 2009). 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 13/163

28 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN Altre infrastrutture utilizzabili per l accesso Per il dispiegamento delle fibre ottiche nella NGAN, oltre alle infrastrutture per telecomunicazioni potrebbero essere utilizzate le infrastrutture delle utilities (spesso a maggioranza pubblica), quali: illuminazione stradale, gas, energia, fogne, teleriscaldamento, ecc. Inoltre, in Italia esistono numerose reti di accesso ottiche realizzate da Comuni, Province e Regioni. Riteniamo di grande importanza procedere a un attività di ricognizione finalizzata alla creazione di un anagrafe delle reti alternative in fibra ottica realizzate negli ultimi 10 o 15 anni nel nostro Paese. Non è disponibile oggi un archivio a livello nazionale o locale che riporti in maniera completa la presenza nel sottosuolo di impianti per servizi di pubblica utilità diversi da quelli per le telecomunicazioni (elettricità, teleriscaldamento, illuminazione stradale, gas impianti fognari, segnalazione semaforica, ecc). Questa lacuna se colmata - oltre (o meglio, soprattutto) a servire per modificare il percorso di impianti nuovi in modo da non danneggiare le infrastrutture esistenti con i nuovi scavi - potrebbe permettere di chiedere ospitalità ai gestori degli impianti preesistenti nella posa dei portanti ottici. Nei comuni, infatti, non sono stati finora quasi mai conservati i dati più significativi degli impianti presenti al di sotto del manto stradale. In alcuni casi, specie quando questi impianti sono stati rinnovati, le infrastrutture obsolete non sono state rimosse dal sottosuolo (l eliminazione non accade quasi mai) e la conoscenza di quanto è presente oggi al di sotto delle strade non la si ritrova sovente nemmeno presso le società di servizio. Se ne può rintracciare l esistenza solo ricorrendo a qualche anziano addetto alla manutenzione o recuperando qualche vecchia rappresentazione su carta 2. Da noi questa esigenza si è cominciata a sentire di recente. In molti altri Paesi, invece l alloggiamento dei cavi ottici negli spazi liberi delle infrastrutture esistenti nel sottosuolo è pratica diffusa da tempo: ad esempio in Giappone questo impiego è descritto in un articolo apparso un paio di anni fa [2]. In Francia, a Parigi e a Lione, sono diffusamente impiegate le infrastrutture fognarie che - anche per le dimensioni che hanno - consentono la rapida e poco costosa installazione dei cavi nelle città senza che sia necessario eseguire alcuno scavo nelle strade o sui marciapiedi. Questo indirizzo è poi seguito nei Paesi nordici europei che non hanno lacune nella documentazione e dove spesso le Autorità municipali predispongono nel sottosuolo tutte le infrastrutture per i servizi e poi le affittano ai gestori delle reti. Negli Stati Uniti e in Giappone, dove la nuova rete è spesso aerea, l ospitalità è anche data sulle palificazioni impiegate per servizi di pubblica utilità (generalmente per la rete elettrica). Una spinta a cercare di utilizzare questa opportunità appare anche in diversi documenti della Commissione europea ed è compresa dallo scorso anno nella legislazione italiana (Legge dello Stato n.133/2008 [3]) che stabilisce che: L'operatore della comunicazione ha facoltà di utilizzare per la posa della fibra nei cavidotti, senza oneri, le infrastrutture civili già esistenti di proprietà a qualsiasi titolo pubblica o comunque in titolarità di concessionari pubblici. In Italia, in questi ultimi tempi, l impiego di infrastrutture utilizzate per la rete in rame o per servizi diversi da quelli per le telecomunicazioni è già stato avviato in alcuni impianti di rilievo: si 2 Si pensi ad esempio alla documentazione sui tubi dismessi per la distribuzione del gas quasi del tutto rinnovata nell ultimo ventennio. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 14/163

29 2. Architetture, tecnologie e scenari di sviluppo NGAN introducono in questo caso minitubi del diametro di mm in tubazioni esistenti, utilizzate per le telecomunicazioni o per altri servizi di pubblica utilità 3. Con questa soluzione tecnica sono state eseguite numerose realizzazioni in Umbria, in particolare a Spoleto e a Perugia, per tratte di lunghezza variabile da 800 a 3200 m. Anche a Roma la nuova rete ottica di Telecom Italia per l accesso fa largo uso dei minitubi inseriti nei condotti esistenti. Nella realizzazione poi di buona parte della rete a banda ultralarga realizzata dalla provincia lombarda e in quella Unicasnet realizzata a Cassino, i cavi sono stati posati per una porzione non marginale del percorso nella rete fognaria. In entrambi i casi son stati ottenuti risparmi consistenti sul costo di posa dei portanti e, al tempo stesso, si è avuto un impatto sulla viabilità locale molto modesto. Le operazioni di scavo hanno interessato solo alcune molto limitate porzioni dei percorsi stradali (solo qualche buca). I tempi di realizzazione si sono drasticamente ridotti e i ripristini del manto stradale sono stati di entità trascurabile rispetto al percorso dei portanti. Di interesse sembra anche la sperimentazione effettuata da Telecom Italia a Montemarciano in provincia di Ancona, su canalizzazioni della pubblica illuminazione lunghe circa 700 m, rese disponibili dal Comune 4. I tempi di realizzazione degli impianti sono stati così ridotti di circa otto giorni rispetto a quelli necessari per installare una struttura realizzata con criteri tradizionali e il costo della posa è diminuito di circa il 40 per cento rispetto a realizzazioni di tipo convenzionale. Per i progettisti della nuova rete è quindi importante conoscere, in anticipo, la disponibilità di tubazioni libere nel sottosuolo. Un tentativo per rilevare la presenza di infrastrutture utilizzabili nelle nuove reti ottiche di altri operatori - esteso a quasi tutti gli oltre 8mila comuni d Italia - è stato perciò eseguito da Telecom Italia. Le informazioni sulla presenza di infrastrutture sono state riprese dai siti web dei comuni e da quelli di aziende municipalizzate o non. L obiettivo perseguito con questa ricerca non poteva essere quello di predisporre un archivio puntuale e aggiornato sugli impianti esistenti nel sottosuolo, ma solo di valutare approssimativamente il numero delle infrastrutture potenzialmente utilizzabili e di disporre quindi di elementi da esaminare nel corso della progettazione della rete ottica. Da una prima elaborazione dei dati è risultato che più di 600 Comuni in Italia sono dotati di infrastrutture civili potenzialmente utilizzabili per reti di telecomunicazioni (Figura 2.10), molto spesso di proprietà delle multiutility comunali e degli enti che gestiscono reti di teleriscaldamento. Come mostra la Figura 2.10, le infrastrutture sono prevalentemente localizzate in Emilia Romagna, Toscana e Umbria. Dalla stessa indagine è emerso che più di 55 province hanno almeno un comune dotato di infrastrutture civili potenzialmente utilizzabili per reti ottiche e, in più, che 57 capoluoghi di provincia hanno infrastrutture civili (Figura 2.11). In Figura 2.12, è riportata la suddivisione tra i diversi gestori delle reti per servizi di pubblica utilità. L area azzurra è relativa a infrastrutture gestite da aziende del comune da solo, mentre le altre aree sono relative a casi di infrastrutture che sono condivise con altre Autorità pubbliche (provincie, regioni) e/ o che hanno partecipazioni di privati. Sembra opportuno anche sottolineare che l area coperta con questi impianti riguarda una porzione del territorio del Paese dove risiedono circa 15,5 milioni di abitanti. 3 Il numero di minitubi dipende naturalmente dallo spazio esistente nelle tubazioni libere o parzialmente occupate per le telecomunicazioni. 4 L infrastruttura esistente era realizzata con un tubo con un diametro di 60 mm, parzialmente occupata da un cavo elettrico, In questo caso sono stati inseriti nel tubo principale due minitubi, con un diametro esterno di 12 mm. 15 novembre RAPPORTO FINALE v. 1.0 Documento per uso interno al Programma AGCOM ISBUL 15/163

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