Dal telelavoro allo smart working: cosa cambia con la nuova legge delega, cosa fare per tutelare chi lavora da remoto

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1 Dal telelavoro allo smart working: cosa cambia con la nuova legge delega, cosa fare per tutelare chi lavora da remoto

2 Il lavoro da remoto è veramente il paradiso?

3 Perchè questo seminario? L'8 febbraio 2016 è stato presentato in Senato il Disegno di legge sul lavoro agile, sinonimo di smart working Da qualche mese a questa parte è nata un'isteria collettiva: si parla di smart working o lavoro agile ovunque.

4 Chi lo sponsorizza L Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, che nasce ufficialmente nel 2012 Si propone come il punto di riferimento per lo sviluppo della cultura dell innovazione dei modelli di lavoro in ottica Smart Working

5 Sponsor politici Parlamentari del PD che hanno presentato la proposta di legge nel 2014 (Alessia Mosca) Sacconi

6 A Milano si organizza la giornata del lavoro agile

7 La svolta della Barilla

8 La Barilla pubblicizza l'operazione così...

9 Obiettivi del seminario Verificare quale sia lo stato dell'arte rispetto al telelavoro, ripercorrendone la storia e analizzando gli accordi aziendali più rilevanti Sollecitare alcune riflessioni sul lavoro agile nella speranza di fornire un contributo all'analisi di problemi di non facile soluzione Fornire linee guida per la contrattazione del lavoro da remoto

10 Storia del lavoro da remoto in Italia Nel 2004 viene realizzato un accordo interconfederale sul telelavoro che recepisce l accordo-quadro europeo sul telelavoro stipulato a Bruxelles il 16 luglio 2002 tra UNICE/UEAPME, CEEP e CES In Ibm viene realizzato in primo accordo nazionale di telelavoro nel luglio del 2003

11 Cosa prevede l'accordo interconfederale Il telelavoratore svolge regolarmente l'attività lavorativa al di fuori dei locali dell'impresa E' una scelta totalmente volontaria del datore di lavoro e del lavoratore interessati Il telelavoratore fruisce dei medesimi diritti, garantiti dalla legislazione e dal contratto collettivo applicato, previsti per un lavoratore comparabile che svolge attività nei locali dell impresa

12 Cosa prevede l'accordo interconfederale Il datore di lavoro rispetta il diritto alla riservatezza del telelavoratore. Di regola, il datore di lavoro è responsabile della fornitura, dell istallazione e della manutenzione degli strumenti necessari ad un telelavoro svolto regolarmente Il datore di lavoro provvede alla compensazione o copertura dei costi direttamente derivanti dal lavoro, in particolare quelli relativi alla comunicazione

13 Cosa prevede l'accordo interconfederale Il datore di lavoro è responsabile della tutela della salute e della sicurezza professionale del telelavoratore, conformemente alla legislazione nazionale (d.lgs.81/08) Il carico di lavoro ed i livelli di prestazione del telelavoratore devono essere equivalenti a quelli dei lavoratori comparabili che svolgono attività nei locali dell impresa

14 Cosa prevede l'accordo interconfederale Oltre alla normale formazione offerta a tutti i lavoratori, i telelavoratori ricevono una formazione specifica, mirata sugli strumenti tecnici di lavoro di cui dispongono e sulle caratteristiche di tale forma di organizzazione del lavoro I telelavoratori hanno gli stessi diritti collettivi dei lavoratori che operano all interno dell azienda. Non deve essere ostacolata la comunicazione con i rappresentanti dei lavoratori

15 Cosa prevede l'accordo interconfederale I rappresentanti dei lavoratori sono informati e consultati in merito all introduzione del telelavoro Al fine di tener conto delle specifiche esigenze delle parti sociali interessate ad adottare il telelavoro, le stesse possono concludere, al livello competente, accordi che adeguino e/o integrino i principi ed i criteri definiti con il presente accordo interconfederale. Sono fatti salvi gli accordi collettivi già conclusi in materia.

16 Cosa prevede l'accordo interconfederale Il rifiuto del lavoratore di optare per il telelavoro non costituisce, di per sé, motivo di risoluzione del rapporto di lavoro, né di modifica delle condizioni del rapporto di lavoro del lavoratore medesimo

17 Cosa prevede l'accordo Ibm Il telelavoro è un'attività lavorativa svolta interamente o in parte fuori della sede di lavoro Le modalità con cui si può svolgere sono 3: occasionale, mobile, a domicilio

18 Il disegno di legge sullo smart working L'iter parte dal Senato: una volta superato il parere della commissione Bilancio del Senato, sarà esaminato in commissione Lavoro.

19 Cosa prevede Modalità flessibile di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato allo scopo di incrementarne la produttività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro

20 Come si svolge la prestazione Esecuzione della prestazione lavorativa in parte all interno dei locali aziendali e in parte all esterno, ed entro i soli limiti di durata massima dell orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva; Possibilità di utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell attività lavorativa;

21 Qual'è la vera novità Assenza di una postazione fissa durante i periodi di lavoro svolti all esterno dei locali aziendali;

22 Incentivi fiscali Gli incentivi di carattere fiscale e contributivo eventualmente riconosciuti in relazione agli incrementi di produttività ed efficienza del lavoro subordinato sono applicabili anche quando l attività lavorativa sia prestata in modalità di lavoro agile

23 La forma Si deve stipulare un accordo scritto tra azienda e lavoratore Individua i tempi di riposo del lavoratore (?) In presenza di un giustificato motivo, ciascuno dei contraenti può recedere prima della scadenza del termine nel caso di accordo a tempo determinato o senza preavviso nel caso di accordo a tempo Volontarietà? Non se ne parla

24 Trattamento Il lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile ha diritto di ricevere un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all interno dell azienda

25 Potere di controllo e disciplinare 1)L accordo relativo alla modalità di lavoro agile disciplina l esercizio del potere di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore all esterno dei locali aziendali nel rispetto di quanto disposto dall art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, e successive modificazioni. 2) L accordo di cui al comma 1 individua le condotte connesse all esecuzione della prestazione lavorativa all esterno dei locali aziendali, che danno luogo all applicazione di sanzioni disciplinari Tutto questo in un accordo individuale tra azienda e lavoratore

26 Tutela della salute e della sicurezza Il datore di lavoro garantisce la salute e la sicurezza del lavoratore che svolge la prestazione in modalità di lavoro agile, e, al fine, consegna altresì al lavoratore, con cadenza almeno annuale, un informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e i rischi specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto di lavoro. Non è prevista una formazione specifica

27 Copertura Inail Il lavoratore ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dipendenti da rischi connessi alla prestazione lavorativa resa all esterno dei locali aziendali. Il lavoratore ha diritto alla tutela contro gli infortuni sul lavoro occorsi durante il normale percorso di andata e ritorno dal luogo di abitazione a quello prescelto per lo svolgimento della prestazione lavorativa al di fuori dei locali aziendali... quando la scelta del luogo della prestazione è dettata da esigenze connesse alla prestazione stessa o dalla necessità del lavoratore di conciliare le esigenze di vita con quelle lavorative e risponda a criteri di ragionevolezza.

28 Contrattazione collettiva I contratti collettivi collettivi nazionali, territoriali o aziendali possono introdurre ulteriori previsioni finalizzate ad agevolare i lavoratori e le imprese che intendono utilizzare la modalità di lavoro agile

29 Bilancio tra telelavoro e smart working Il telelavoro, per come è stato declinato nella contrattazione aziendale era già stato reso flessibile Lo smart working toglie lacci e lacciuoli alle imprese ma toglie anche diritti e tutele ai lavoratori SMART WORKING TELELAVORO

30 L'immaginario

31 La conciliazione vita lavoro (?)

32 Gli aspetti più critici Si instaura attraverso un accordo individuale tra azienda e lavoratore Non è un accordo tra pari: il lavoratore è un soggetto più debole dell'azienda, a meno che non siate Mark Zuckerberg...

33 E se non fossi d'accordo? Da nessuna parte compare il termine volontarietà. Non c'è scritto che l'azienda debba coprire dei costi

34 Potere di controllo L'accordo individuale disciplina l esercizio del potere di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore. Ovviamente vale quanto previsto dal jobs act sul controllo a distanza. Si fornisce la possibilità, nell'accordo individuale, di inserire eventuali comportamenti disciplinarmente rilevanti ulteriori a quelli previsti dal Ccnl.

35 Salute e sicurezza Non c'è formazione L'Inail coprirà gli infortuni avvenuti nel parco mentre il lavoratore prestava la sua attività lavorativa?

36 Rischi correlati al lavoro da remoto Far saltare l'orario giornaliero. Legare la prestazione al risultato. Su questo si sono espressi più volte Poletti e Sacconi: Dovremmo immaginare contratti che non abbiano come unico riferimento l ora di lavoro, ma misurare l apporto dell opera. L ora di lavoro è un attrezzo vecchio Non più un posto di lavoro per tutta la vita, ma neanche un unico luogo di lavoro durante lo stesso rapporto di lavoro, e neppure un orario fisso H24, 7giorni su7, 365 giorni all'anno?

37 Ricordiamoci chi siamo La limitazione dell'orario di lavoro è stata la più grande conquista del movimento sindacale 'Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire': con questo slogan, coniato in Australia nel 1855, e condiviso da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento si apri', infatti, la strada a rivendicazioni generali e alla ricerca di un giorno, il primo maggio, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per esercitare una forma di lotta e per affermare la propria autonomia e indipendenza.

38 Donne: oltre alla segregazione occupazionale il ritorno a casa Per i dati che sono fino ad ora in nostro possesso grazie agli osservatori aziendali possiamo dire che, percentualmente, le lavoratrici sono quelle che utilizzano di più il lavoro da remoto

39 Rischio di ritorno al lavoro a domicilio Il lavoro da remoto può essere effettuato anche da basse professionalità lavoro di bassa qualifica svolto tra le mura domestiche soprattutto da donne e giovani precari

40 Rischi ulteriori finire isolati dal proprio contesto lavorativo, dalle relazioni sociali che vi si creano, dalle possibilità di percorsi professionali e dai normali processi di partecipazione collettiva e di sindacalizzazione

41 Che fare? Battaglia generale per riconquistare diritti e acquisirne di nuovi (Es Art. 12 -Diritto di riservatezza e divieto di controlli a distanza)

42 Contrattazionale nazionale Nella piattaforma abbiamo scritto:si rivendica la definizione di specifiche linee guida per l'eventuale utilizzo del telelavoro. A livello aziendale verranno convenute, tramite accordo, le modalità e le forme di attuazione del telelavoro con le Rappresentanze sindacali unitarie. Federmeccanica propone lo smart working

43 Come si va avanti La discussione non si chiude, aspettiamo di vedere la conclusione dell'iter della legge al Senato e poi, dopo un'attenta valutazione, formuleremo delle proposte su come affrontare questo tema così delicato per la vita delle persone.

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