Prati permanenti e pascoli. Castagneti da frutto
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- Arnoldo Baldi
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1 Relazioni tra attività agro-forestale e sistema ambientale AGRICOLTURA L agricoltura riveste nelle problematiche ambientali un ruolo per niente secondario. Tale attività, invero, specie se esercitata in maniera intensiva e specializzata, costituisce un vero e proprio fattore di carico ambientale capace di alterare l equilibrio ecologico. Rilevanti, in effetti, sono le pressioni sull ecosistema che derivano per un verso dagli intensi consumi idrici connessi all attività agricola, per altro verso dal rilascio di fattori inquinanti le falde idriche, quali ad esempio l impiego di concimi, di fitofarmaci e le deiezioni animali. Non trascurabili sono poi i danni conseguenti allo sviluppo della monocoltura la quale, comportando un progressivo impoverimento dei suoli, da un lato riduce la fertilità dei terreni e dall altro li rende più sensibili ai fenomeni erosivi. Al contempo l attività agricola, lì dove non viene esercitata in maniera intensiva, costituisce un fattore positivo per l ambiente poiché la presenza dell uomo e delle opere umane legate alle pratiche agricole, nonché quella delle specie animali e vegetali ad essa correlate contribuiscono a contenere i fenomeni di dissesto idrogeologico e a migliorare la qualità del paesaggio e dell ambiente.!#" $% &'( )* "" +, -!" # - ".# / 0&' 1& ## 32(/"+/ 4-5(! :58 ; < +=> 3?"+ ##9 8 )DCFEA"/ +" G!#H$@)JI KML ""+ (#!5 N O! P( + P2( + &Q RS!: T U V WX(YZS[\ZDW^]7_X\ZS[>`+a/bdcfeZDaDZJg>ghb+e=bjiAT k ]fk c7k l#zsmgw>eae=bx\z Seminativi Coltivazioni legnose agrarie Prati permanenti e pascoli Castagneti da frutto Pioppeti Boschi Altra superficie SUP.AGR. n%ognpdq%r Pistoia 8.988, , , , , , ,2 Toscana , , , ,5 Fonte:ISTAT, 4 Censimento generale dell agricoltura, 1991 Andando ad osservare la ripartizione della superficie agricolo - forestale, si nota che questa è occupata in prevalenza (circa il 52%) da formazioni boscate e secondariamente da coltivazioni legnose agrarie (includendo in questa categoria viti, olivi, fruttiferi e vivai che occupano circa il 16,6 % della superficie) e da seminativi (circa il 13%). Per quanto riguarda la tipologia dell attività agricola della provincia di Pistoia questa da un lato si distingue per la specializzazione nel settore dei fiori dei fiori recisi nell'area di Pescia-Valdinievole, dall altro per lo sviluppo del vivaismo nella Piana del capoluogo. Grazie a questi due settori la provincia occupa, dopo Grosseto, il secondo posto a livello toscano per quanto concerne la produzione vendibile agricola. Soprattutto la buona performance negli ultimi anni del vivaismo, che compensa un andamento meno brillante della floricoltura, ha permesso di raggiungere un alto valore di PV pur considerando la bassa incidenza sul territorio della provincia. s^tü v=w\xsy z vat,{ 3w\}\ hu vaz?~-5 4 R >x^{?w\xdu?}qxs{?~3sx w(z { { xd x {$w>t tvvaxd~+ w\xs}\tsx7 R >SS~ {$w>t3ƒxsu$}>x!~7 x+ x! vt+x/~ ~- vtv=~3s f R >5S~ {?w\t Rz >xst+u ^ƒ -u? RxSy xd5 f R >S!~7ˆt (}-~+u ~ cereali 2,1 leguminose da granella 1,1 patate ed ortaggi 2 fiori e piante 36,5 piante industriali 0,7 foraggi 2,6 TOTALE ERBACEE 11,6 vino 3,4
2 olio di oliva 9,4 Fruttiferi 3,7 Vivai 74,9 TOTALE ARBOREE 31,2 bovini 2,8 equini 3,8 suini 3,5 ovini e caprini 1,2 pollame econigli 5,1 latte vacca e bufala 1,9 latte pecora e capra 1,2 TOTALE ZOOTECNICHE 3,5 PRODUZIONE VENDIBILE TOTALE 16 Fonte: Elaborazioni IRPET su dati INEA e Regione Toscana I dati in tabella mostrano in che misura le produzioni agricole provinciali contribuiscono alla produzione vendibile Toscana. A livello globale Pistoia contribuisce in misura del 16% alla PV regionale, un buon dato se comparato con la superficie provinciale destinata alle attività agro-forestali. Nel dettaglio è evidente il notevole peso dei vivai (le coltivazioni di piante ornamentali contribuiscono in misura di circa il 75% alla produzione vendibile regionale del settore) e dei fiori (che rappresentano invece il 36,5 % della produzione vendibile regionale). jš+ SŒ \Ž \ S D \ŽS \ŽD?Š+ DŽ? \Œ R >Ž5Œ Ž$Š (Ž! >Œ+ S > D!Š? \Œ- Ž5? \Ž/Š Ž Ž/š' Œ-Ž!Š \ $œh ž Prodotto agricolo Produzione vendibile (milioni di lire) % produzione vendibile Cereali Leguminose da granella 77 0 Patate ed ortaggi Fiori e piante Piante industriali Foraggi Totale erbacee Vino Olio di oliva Fruttiferi Vivai Totale arboree Bovini Suini Ovini e caprini Pollame e conigli Latte vacca e bufala Latte pecora e capra 950 0
3 Uova Totale zootecniche Produzione vendibile totale Fonte: Elaborazioni IRPET su dati INEA e Regione Toscana Complessivamente i due settori rappresentano addirittura l 86% della PV provinciale, che è in forte aumento anche rispetto al peso che aveva all inizio del decennio, soprattutto grazie allo sviluppo del vivaismo a cui si è già fatto riferimento. Si nota, inoltre, che tutte le altre produzioni agricole hanno un ruolo quasi irrilevante nel contesto dell agricoltura provinciale, rappresentando globalmente solo il 14% della produzione vendibile. La dimensione economica del settore primario nella provincia può essere meglio delineata quantificando l'universo dei soggetti interessati. Innanzitutto le imprese agricole: nel 1997 ne risultavano registrate negli archivi della Camera di Commercio, contro le esistenti in Toscana (l 8,1%). Per quanto riguarda i lavoratori impegnati nel settore, il dato più recente (1997) è quello sul numero di lavoratori autonomi che versano i contributi previdenziali, che ammontano a 4267 (il 10,2% del totale regionale, pari a ). Per quanto riguarda la variazione dei lavoratori autonomi rispetto al 1991, si è registrata una loro diminuzione del 10,8%, inferiore alla media regionale che è invece del 19,3%. La minor diminuzione accomuna tutte le province più agricole (Pistoia, Siena, Grosseto), mentre quelle meno caratterizzate dal settore primario hanno subito le maggiori variazioni in senso negativo. Possono essere utili alcune informazioni sull'uso dei contributi pubblici al settore provenienti dalle misure di accompagnamento della PAC (Politica Agraria Comunitaria) per i regolamenti comunitari 2078/92 (agricoltura ecocompatibile) e 2080/92 (aiuti al settore forestale). La media biennale ( ) di questi contributi è stata rispettivamente pari a 1204 e 192 milioni di lire. Gli importi piuttosto bassi dei finanziamenti possono essere spiegati osservando l agricoltura della provincia. Infatti il florovivaismo è un comparto agricolo poco coinvolto dagli interventi comunitari che hanno invece influenzato sensibilmente settori come quello dei cereali e delle piante industriali, degli allevamenti, dell olio.negli ultimi anni una parte delle imprese agricole ha intrapreso percorsi innovativi dal punto di vista delle tecniche produttive e della diversificazione imprenditoriale che hanno risvolti interessanti sotto il profilo ambientale: ci riferiamo all'agricoltura ecocompatibile e all'agriturismo. Ÿj # > ( 5 $ =ª$ ( «+ 4 3 Q # + = > «A R,±#! $ ( F«5!, 5 > $²«' /!, \ (!² #, $ %! # ª? # ³ ( S % = $ µ> ' ² $ R $ (² «!«5 ( S # ³ +! ² «5 M $ D¹!² «! # «4 = #²º (, Q R #² Sµ'µ'ª Q»¼ ½ ' + $ S¾ ( À? #²Á $ 5µ'µ² ²» ( # 5 # 0 ² «5 'ª R«/ G± > Q²Ã!, = (²ÄR,±#! $ > «! ÅSÆ4ª ' ( ( # S # à # +² #² ³ ² ²Ä ² $ «!«! G ² «5 'ª «! G ²Ä! $ ( ( 5À G Q² ' ( S (ª# ( ² ²FÇ5ÈÉÊÉÊ,ËÌ(Ë Í!Ë Î!ÏÑÐÒ Ó-Ô=ÕÖÍ' SØ$Ô(Î/Í!ÎJÙÙ Ë,Ú$ÕÎÛ'ÎSÔ(ËÛ>Ò Ó+ÜÝÒRÞÎÞË Ï0Í!Î!Ü,Ð#Î!Õ ß Ë,ÚÎÜÕÙ+ÙÎ%Ú$ÎÍ/ËÔ'Ô>Ò ÏÒÔ=ØÓÒ Í5Î/à5ájÕÍ!Í Ò Üâ#Î5ÔË Ú$Î%ã Ø#Õ Ì'Ô(ÕäÔ'ÕÞÏ#ÎSÞå#Õ Ú$ÎÞË Í5Ô=ØÓÒ Ô(ÓËæ ÎÒ ÜË ÍÒ Í!ËÔ=Ô>Ò â?î!ë Í!Ë ß Î!Þ Ò Õ ã Ø#ÕÍ!Í!Ò,ßØÎÚ#ÒÔQÒRà#çjÒ ÐÓ-Î!ÜÝÒ Ü,ÎÓÒ Ò Í!Î!Ü,Î5Ô>Ò ÓÕÖÎSÍ%Ú$Î5Û=Û(Ë ÏÚ$Õ ÓÌ(Î Ú$ÕÎ%ÐÒ ÓÒ Ì\Ì(Î5Ô=Î Ú ÕÍ!Í5ÕäÞË ÍSÔ'ØÓÕÖÕÍ!Î!ÜÎ/ÏÒ ÏÚ$Ë Í= 5Î/ÜÐ#Î!Õ ß Ë,Ú$Î%Ð#Ó+Ë Ú$ËÔ'ÔÎ%Þå#Î!Ü,Î!ÞÎ%Õ ÚèØ$ÔÎ!Í!ÎDÙÙÒ ÏÚ$Ë,ÜÕ+ÔË Ú$Î^â#Î!Ë Í!Ë ß Î!ÞÎ%ÞË ÜÕ Í' SØÌ\ËÝÚÎ ÐÓ+Õ Ú#ÒÔ(Ë ÓÎ$ÏÒÔ=ØÓÒ Í!Î$Î!Ï,ß ÓÒ Ú$Ë Ú$Î$ÞË ÏÔÕÏ#ÕÓ+ÕjÎ5ÍÚ Î5Û=Û(Ë ÏÚ$Õ ÓÌQÎ#Ú$ÕÍ!Í5ÕjÐ#Ë ÐË ÍÒÙÎ!Ë Ï#ÎÚ$ÕÎ$ÐÒ ÓÒ Ì>ÌQÎDÔ(Î?ÏË ÞÎ5æ ÎÒRÍSÍ!ÕjÞË Í5Ô=ØÓ+Õà La seconda utilizza invece i prodotti chimici solo quando il livello dei parassiti è tale che se non viene realizzato un trattamento le colture subiscono danni molto intensi. Le aziende biologiche sono quelle che applicano tecniche colturali più rispettose dell ambiente rispetto a tutte le altre. A livello toscano queste aziende sono obbligate ad iscriversi ad un elenco regionale gestito dall ARSIA, al fine di tutelare i consumatori tramite la regolamentazione delle attività che esse svolgono. Andando ad osservare la situazione relativa alla provincia di Pistoia, si nota che delle 856 aziende iscritte all elenco regionale degli operatori biologici, solo 34 (circa il 4%) è collocato nel territorio provinciale (Arsia, 1999). Ciò è probabilmente da imputare al fatto che il florovivaismo, che traina tutta l economia agricola della provincia, è un settore in cui le tecniche altamente intensive sono di difficile sostituzione e dove ancora lo sviluppo di sistemi colturali più rispettosi dell ambiente non ha subito un impulso sufficiente. Quando si analizza l attività agricola in rapporto con il sistema ambientale, all agriturismo può essere attribuito un ruolo del tutto particolare. Nell ambito del sistema produttivo turistico rurale, infatti, le aziende agrituristiche rappresentano una componente in cui l attività agricola non è da considerarsi come fattore di pressione ma come un esternalità positiva poiché le coltivazioni, sia arboree che erbacee, sono generalmente a basso carico e divengono un elemento dell ambiente verso cui è indirizzata la domanda turistica. Le coltivazioni rappresentano così un opera dell uomo che, insieme agli insediamenti rurali e alla componente naturale, valorizza il paesaggio. Per quanto riguarda la provincia di Pistoia, qui le aziende agrituristiche sono 37, circa il 2,5% di quelle presenti a livello regionale e diffuse soprattutto nelle aree collinari della Toscana centro - meridionale. Anche il basso numero di posti letto (0,31 per Km 2 rispetto agli 0.71 della media regionale) conferma il basso sviluppo di questo tipo di turismo sul territorio provinciale (Arsia, 1999). I dati relativi alle aziende biologiche e al settore dell agriturismo indicano la scarsa diffusione, a livello provinciale, sia di modelli colturali alternativi e maggiormente sensibili alle problematiche ambientali che una diffusione ancora bassa del turismo rurale. Quest ultimo mostra però, nel biennio , un aumento del numero di aziende più sensibile
4 rispetto alla media regionale. Infatti nel periodo considerato il numero aziende a Pistoia è aumentato del 32% rispetto al 28% della media regionale. Quest ultimo dato sembra far sperare in uno sviluppo del turismo negli ambienti rurali sotto lo stimolo sia della domanda sempre crescente, che delle opportunità offerte dalla legge regionale sull agriturismo che incentiva il settore. La pressione ambientale esercitata dall agricoltura a livello della provincia di Pistoia è descritta nella prima parte del lavoro, utilizzando come indicatori di carico il rilascio di concimi e fitofarmaci nel terreno. Per la valutazione del carico inquinante della zootecnia, oltre al metodo descritto nella prima parte del lavoro, si è utilizzato un altro metodo proposto dall IRSA, che prende in considerazione gli scarichi idrici degli allevamenti ed il rischio di inquinamento delle acque da essi derivante. Il metodo permette, tramite coefficienti che variano con il tipo di allevamento considerato e che considerano il fabbisogno di ossigeno necessario per la depurazione degli scarichi degli allevamenti, di valutare il numero di abitanti equivalenti corrispondente al numero di capi presente su un determinato territorio. Il confronto dell indice di carico del territorio considerato, ottenuto rapportando gli abitanti equivalenti con la popolazione residente, con quello regionale e nazionale, offre un idea del livello di pressione ambientale esercitato dall attività zootecnica. Numero capi Coefficiente IRSA Abitanti equivalenti Bovini Equini Suini Ovini Caprini Conigli Avicoli TOTALE Fonte:ISTAT, 4 Censimento generale dell agricoltura, 1991 é(ê$ë ìsí\îfërì í>ïð(ì/í\ñ Toscana 1.47 òó!ôõaöó/ øùdúû I dati in tabella, relativi all indice di carico della zootecnia, mostrano come l indice provinciale sia notevolmente inferiore a quello regionale ad indicare il basso impatto dell attività zootecnica nel territorio di Pistoia. Quando l attività agricola non viene sviluppata con sistemi ad alto carico ambientale (largo impiego di concimi e fertilizzanti, uso intensivo di macchinari, sviluppo della monocoltura) è da considerarsi una risorsa ambientale in equilibrio con l ambiente naturale. Il sistema agrario diviene in questo caso sia un elemento di miglioramento del paesaggio naturale che un importante mezzo per la conservazione del territorio e la salvaguardia degli equilibri idrogeologici. In questa ottica si può stimare in maniera indiretta il valore ecologico della risorsa agricoltura, considerando le infrastrutture ecologiche presenti a livello territoriale. A tal fine vengono interpolati i dati relativi all Inventario Forestale prendendo in considerazione le superfici interessate da boschetti, formazioni riparie, cespuglieti, arbusteti e densità di siepi. L indice di valore ecologico (di cui si è parlato nella prima parte del lavoro) è messo in relazione all indice di eterogeneità del suolo con lo scopo di arrivare ad una prima approssimazione della diversità tra gli ambienti in agricoltura. L indice è espresso come superficie per ettaro di superficie agraria totale delle categorie inventariali sopracitate.
5 Boschetti Formazioni riparie Cespuglieti Arbusteti Ettari % I.v.e. ettari % I.v.e. ettari % I.v.e. ettari % I.v.e. üý!þÿ ý Toscana , , , ,032 Fonte: Atlante new sistema Agrosilvopastorale Edizioni Regione Toscana La tabella indica che nell ambito del territorio regionale coperto dalle suddette formazioni la provincia di Pistoia, dal punto di vista della quantità di territorio interessato, si distingue in senso negativo per la superficie a boschetti, cespuglieti, ma anche per le altre formazioni. Rispetto all indice di valore ecologico la provincia di Pistoia si discosta negativamente rispetto al dato regionale per l indice relativo a tutte le categorie inventariali considerate.
6 LE ATTIVITÀ FORESTALI Per la molteplicità delle funzioni a cui assolve il bosco è indubbiamente da considerarsi una risorsa ad alto valore ambientale. Infatti oltre alla funzione di produzione ha un ruolo fondamentale nella prevenzione dei fenomeni erosivi, nella regimazione delle acque, nella valorizzazione del paesaggio, nel fornire spazi turistico - ricreativi. Ma accanto a queste funzioni oggi al bosco si riconosce sempre più una grande utilità nel migliorare la qualità ambientale: tramite l azione di filtraggio delle impurità atmosferiche, tramite l abbattimento del livello del rumore, tramite l azione di bioindicatore che svolge e, in primo luogo, tramite l abbattimento del tasso di anidride carbonica dell atmosfera e la conseguente limitazione dell effetto serra. Se quindi le foreste hanno un innegabile ruolo nell assicurare una migliore qualità dell ambiente, va però sottolineato che, in particolari condizioni, il bosco può degradare sia per cause naturali, sia antropiche, legate cioè alla cattiva gestione del bosco stesso che può svolgere al meglio le sue funzioni solo con la costante presenza dell uomo e con interventi selvicolturali oculati e programmati nel tempo. Lì dove l azione dell uomo diviene troppo intensiva o, al contrario, viene a mancare, si perde l equilibrio tra la risorsa bosco e l ambiente circostante e le superfici forestali, non più correttamente gestite, possono divenire elementi di degrado dell ambiente. E, il primo caso, quello connesso alle utilizzazione boschive di tipo intensivo (tipiche, ad esempio, del Nord Europa in cui su grandi estensioni viene praticata una selvicoltura a ciclo breve e molto intenso) che, con tagliate a raso molto estese, con l uso di fertilizzanti e concimi, con l impiego di mezzi pesanti, vengono non solo ad eliminare il bosco stesso compromettendone la perpetuità, ma anche ad alterare il ciclo dell acqua, ad aumentare i processi erosivi, a degradare il paesaggio, a generare, quindi, una serie di ripercussioni negative sull ambiente. All estremo opposto, l abbandono del bosco da parte dell uomo determina ugualmente una serie di effetti negativi a livello ambientale. Innanzitutto il bosco, non più seguito, va incontro a processi di invecchiamento e degrado divenendo meno stabile e più sensibile nei confronti degli incendi, delle malattie, delle avversità di tipo biotico e abiotico. Inoltre all abbandono del bosco segue quello di tutte le opere accessorie e delle sistemazioni idrauliche che accentua il rischio di erosione e di dissesti del terreno. La problematica del degrado e degli incendi è dettagliatamente affrontata nella prima parte del lavoro, in questa sede si vuole invece analizzare la foresta come risorsa, alla luce dei dati forniti dall ultimo Inventario Forestale Regionale pubblicato nel "! ##$&%'#$)("%'#! *",+.-/$0*,%12%'34*&$45762$98;:'%-9"!=<>!?&%'3A@21B+C#$D*&%'# * +7(&%1B<2+EF! 1>,+.-G!H6I!#J-K+=1I%'*? #+=#! L$G%12! MNO-4EP% *",+ -G!4<>$>Y'ZI[MD['[[N!D +'#$]\D^2_a`0_A3I[ZZ'Yb&3>6B+#$B+TS$D#S +T$GcYQ3d>ef<>!-G-?g/$G1>&!# +h*?@262!#(?$ S $/!i&!# #$9"%'#$D+-9!3>-D+h_A%'*,S +.1B+hjk+'3>$G1l:Q+ -G%'#!h+'* *,%-9@Q&%'3I-K+ El+'L'L.$G%'#!m!*?&!1k*&$G%12!h<>$kn2%'*&S %W #+W-G! #! 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7 ²4³ "µ" G B ¹ Gº 2 B»k¼9½BÓº Conservativo/naturalistica (ettari) Protettiva (ettari) Produttiva (ettari) Totale Toscana % % % % ¾B GÀDÁ  à ÄÅÆ ÇÈ ÉÅÊ Ë ÈÅÌÉÍ Î ÅÈ Ë È ÇÅ É ÏÍ Ç ÇÅÆ Ë ÏÈ Å ÉÊ Ç ÄÌ ÌË ÐkÂÑ'Á ÒÓ ÔtÕrÖt &ØXÙtÕˆÚBØ4ÛÜ]ÝAÙAÝtÞßAà 9ÑáÒÑ'ÁDà â& 9ÂtãDÂâOÒÀDÁ?Ãä/ÒOÞ åæ /ç>ãâoág /èmòñádâiéò ä9ä/ânà á ä/ê'çç'âtòëoâñ'âèt ëoâ4äææ Ç ìmí.î îdíyï íð2ñîgîdí}ò&ótô'òoò&ñõöqí ø2ñlî9ñhò"ùrúiñ õû"ó9 ó û"ô'õñ ò"ï,í îgót ôü;ý>ñò?ïoógübí þ ógôü2ñl ôübò,ñ õöqí ï&ó9ö'ôÿoübí ï&ùbõí.î ódò"ï"ó9 í}ñ}ú2õô ï"ñïoï&ó9öqí~ýñ îgî í úbõô ö'ógü2 ókífý>ó ródò?ï&ôódíhò&ôüiôhú2ñõ ñürïoùbíî FñüRï"ñWõóDý>ô ï?ï"ñwõódò&ú2ñï?ï"ôpí.î/îdí PñýóKí õñ ógôübíîgñ 4î] ôürï,õ í'õógôhórð2ô'ò, øióæí ûoù2ü>þógôü2ñ úbõñöqíîgñürïoñ Fñ ü>ï"ñwú2õô'ýù>ïoï&ógöqífò&ôükô>ùbíò&ó]î ýñîgî/ñ)û"ô'õ lí þó ôüiókû"ô'õñ ò"ï,í îgókúbõô ö'ó üi ódíîgó 2õóDò&ú2ñï?ï"ôPí.î xý>ñîgîdí Fñ ýrókí õñ ógôübí.îgñ îtý2í ï&ôaíü> ø2ñsò,ñpógüzîgógü>ñ íy ôüù2ñ î îgô}õñ ógôübíîgñ ]ógübýóg íy ô ùbürù2ñfùrükízõógîgñöqíü>ï&ñfù>ï"ógîgóþ þ.íþógôü2ñhí}ò, ôú2ô úbõô'ýrùqï?ï&ó/ö>ô îaûoñ ü2ô FñüIô"!ˆò&úIó ñ 'í.ð2ó/îgñf ôîaû í ï?ï"ô} ø>ñlîkíjúbõô ö'ógü2 ókí7ý>óródò?ï&ôódíaógü~úbíõï?ó ôîdíõñlîdíõñ ízý>ñîgî# múiúqñ ü2ü2ógü2ô ú2ódò"ï"ôógñò&ñ!xùrükí0ýrñîgî/ñxþôü2ñ4ú2ó%$sí ï?ïoó9ö'ñ4ú2ñõxîdí4úbõô'ýù>þó ôüiñmý>ó2îgñ ükí Fñmí4î/ó9ö'ñ îgî ôwõñ ó ôükíîgñ ì4ñ ó'&( )*) ñï?ï,íõóbý>ó2ðiô'ò& ôpý>ñ î õó/îgñöqí Fñü>ï&ô,+'-.-/)0Pò?ùBý2ý>ó9ö'óDò&ó]úIñ õ þ ôü2ñhí.îï&ó Fñï,õóG ø>ñ>ó9î õódò"ùrî9ï ípýódò?ï õógð>ù2ó9ï"ô ógü þ ôübíwý>ó Fôü>ï í ükímñiógî12 ógühþôübíhý>ó> ôîgî ógübí0 *3æñWýñ ò"ï"ógübíþógôü2ó ý4/ùbò&ôhíw ù2ó ò,ó'!iû í ï?ï"ôhõó9û&ñõó FñüRï"ôWü2ôüløBí.ü2ü2ôWü2ñ îgîkí õñ í î9ï65líî9 ù2üzú2ñò&ôˆò,ù2îgîdílü2ô'õ sí ï"ó9öqísö'ó üi ôîgódò?ï&óg ísö'ó7.ñürïoñpñ"qùrógübýró7 ú2ó%$~ ø2ñsýróæ îkíò ò,ónýónýñ ò"ï"ógübí þógôü2óný 9ùBò&ôˆñû?û"ñïoï&ó9ö'ñ òoí'õñð2ðiñ8 Pñ î9ó ô}úbíõîdíõñˆý>ó:9 ; <>=6=@?BA?:AC =EDF?%G< H0? I G'CKJLI>DCGH? <;%CM NO*PQER0S'TUQTKV'PQWQEP X PYR0ZF[QWQET%\]T%R[^,_8X'P X`QaP ZPbTXcO[Qa_d[ Z ^0[ V'V*P^,eEPfRP X8T*\a[eFeEP^ T'_0R0P ZPg>T R T'R0S'_hX'_hR0P XiT%jT P X[>X'PfZk_ QETFQeE_0Xj[l_hZF[.Q]ea[>O'T#Z T%e]mno8[[>X'RS_hT X8^ T%\p_ ^,T o_0xeep[ Z Z#_fiT%q_^Qa_ [jt P X'TQa_ Z%qT RP Z%er*^0[ Z TR0S'_sZtk#r'Po8P.i_q_ho_ee]_ ^,_KTX8[ee]PlX'_Tqu[^ TeETV*TuO*PQER0S'T%qT'T XiT%qTFir[0eETM v[>r_0xipd^t#\_^,t ow_xxe]pd[ Z Z%_8R[ep_g>P^ T _8T Xq_0Xe6[ ^ TF[0Z Tsi_\]T XT%e]_"[yZ T%q_ Z Z Pz^{_g>TP X [ Z#_8_ [0Z Z7[ Q]rxV*_^{\]T%RT _w\ep^ _ Qe6[0Z _"i'[d}r'_ QeE_ P R0R r'v[ea[nv'_^bz[lv^p0qt X'R0T7[liT~TFQeEP T7[fQaTuV*PQ6QWP XPl_ qt X'R0_ ^,_st'i'[e]towpqe6^[e]t*txea[>o'_ Z ZF[ > ƒ a F #Ŵ FŠ W tœp Ž ŒFŠ Œp {Ž# L > 6Ž%Ž ƒ WŠ, % uŵ B tœfš : W #ƒ 0 EŒF Œp ƒ Ŵ ŒF W Š0 6 % >, Œp W,Ž Categorie inventariali Superficie in ettari % E W š 0œ0 œ œ0ž0 Ÿ Ÿ ¹ ¹ ¹ ¹ Boschetti % 0 p, 0 6 t ªF«W F, 0,± ± ²0³ µwµ6 # : l 0 F 0± ¹0 ¹0 ³ º «W. {»6 # ü«w #¼ 0«E %,½± ¹0 ³ ¾s«W, # «a #,À»6 % E± Á0 ¹0½³ ¼ Â#,,½± ¹0 ³ ¾s«WÃ, ± ¹0 Á0ij Åh 0«E % s 0 > F «6«,, ¾s«W, p«w F % F «E l, F ¼«E À0 0 >À,, p {»6 # Æ,½± ¹0 ³ ¾s«W, L, 0 { F L # Ç0 #, F Totale % È É ÊËtÌ Í0Î:ÏÐ:ÑEÒBÓ:Ï"ÔÒhÕÖØ Ó :ÙÚ Û Ü%Ê ÝÌ,ÊËFÞ0ßEÜ%É:àFÉßWÌ áfëþ,â#ìwù0ãlü#äþ ßWË Ü#å Ì,Ê ËFÉKæ Ì6â%â#ÉsátÝ0Ü â#çääé:ì,èwé ÊÉ ålüèwéhé,êê0ë ìkíîïðañòó'ôwï õñ ö' 0ï ø,ïù'ú0û ûfúfü6ú ý*ï û ûúþ*û#ïf ú0üpï ÿ íøñ ïfñöxõïöü6úø{ñ7ú>û#ñòuñ døú>ò'òø,ï ðeï0öü6ú0üpïòï ølû7ú òøí0õñ ö' ñfú8ùñ ñfð]ü]í ñfú8ðeí ö*í8ñ ý'íða *ñ'ñ ö ðaïöðaí.ð]üaø,ïüü]í þ]þ û%ï ú ø ï ïkñ öøñö*ö'í0õuú ñ í ö'ï þøïkñu úð]ü]úÿ>ö'ïüpñù'úaø{óüpüeí uþ!#"
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