Progettazione, installazione e messa in servizio

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1 Nuova UNI

2 Progettazione, installazione e messa in servizio 2

3 Premessa Rispetto all'edizione precedente sono stati spostati nella norma terminologica (UNI 7128) i termini e le definizioni, sono stati inglobati i requisiti relativi ai "nuovi" materiali quali sistemi di tubi semi rigidi corrugati di acciaio inossidabile rivestito (CSST), sistemi di tubazioni multistrato metallo-plastici e sistemi di giunzione a raccordi a pressare per tubi Metallici, sostituisce; UNI/TS 11147:2008 UNI/TS 11343:2009 UNI/TS 11340:2009 3

4 Premessa IMPIANTO DOMESTICO E SIMILARE Impianto a gas in cui gli apparecchi installati hanno tutti singola portata termica non maggiore di 35 kw. Inoltre con il termine " impianto similare si intende indicare un impianto destinato ad alimentare apparecchi di utilizzazione per la produzione di calore, acqua calda sanitaria e per la cottura cibi installato in ambienti ad uso non abitativo e non considerati nel campo di applicazione di specifiche regole tecniche. 4

5 Premessa La norma si applica alla COSTRUZIONE, ai RIFACIMENTI di impianti (o parte di essi), comprendenti le tubazioni e gli accessori che distribuiscono il gas a valle del gruppo di misura o punto d inizio, agli apparecchi utilizzatori di singola portata termica nominale massima non maggiore di 35 kw. IMPIANTO GAS È costituito dai seguenti componenti: impianto interno installazione ed i collegamenti dell apparecchio utilizzatore, predisposizioni edili e/o meccaniche per la ventilazione dei locali di installazione degli apparecchi, predisposizioni edili e/o meccaniche per l aerazione dei locali di installazione, predisposizioni edili e/o meccaniche per lo scarico all esterno dei prodotti della combustione ed il collegamento al camino/canna fumaria 5

6 Premessa Si applica per pressioni comprese tra un max ed un min in relazione al campo utile di funzionamento degli apparecchi. La PRESSIONE MAX di tale campo non può essere maggiore di: 40 mbar per gas con densità relativa d < 0,8 70 mbar per gas con densità relativa d > 0,8 6

7 Impianto interno Il punto d'inizio di un impianto interno è sempre costituito da un dispositivo d'intercettazione la cui manovra deve essere limitata esclusivamente all'utente interessato. Se il dispositivo non è ubicato all'interno dell'alloggio o in spazi di esclusiva pertinenza dell'alloggio stesso, si ritengono idonei: rubinetti dotati di chiave nicchie ed armadietti ad uso esclusivo con chiave altri dispositivi di funzionalità equivalente 7

8 Impianto interno Il collegamento tra impianto interno e gruppo di misura deve essere realizzato in modo tale da evitare sollecitazioni meccaniche sul gruppo stesso; eventuali giunti elastici e/o flessibili devono essere dichiarati idonei dal fabbricante ed installati immediatamente a valle del punto di inizio La presa di pressione del contatore deve essere posta a valle del punto d'inizio e può essere compresa nel dispositivo di intercettazione stesso. E stato tolto il riferimento alla UNI 9036 pubblicata a dicembre Prescrizioni di installazione dei gruppi di misura, utile però anche per la preventivazione dei lavori presso la clientela. 8

9 Impianto interno L installazione può essere singola, in batteria o in vano tecnico. Per quella singola è vietata l installazione di gruppi di misura: nei locali in cui non sia possibile realizzare un aerazione naturale; nei locali adibiti a camere da letto; nei locali destinati a servizi igienici; al disotto di lavabi o lavandini; al disopra di apparecchi di utilizzazione a fiamma libera; negli ambienti in cui possono formarsi atmosfere con potenziale capacità di provocare corrosioni; nelle autorimesse; nei depositi di combustibile o materiale infiammabile. Nel caso di installazione di gruppi di misura in batteria: la tubazione di alimentazione della batteria deve essere munita di dispositivo di intercettazione generale; i singoli gruppi di misura devono essere univocamente riferibili all impianto interno alimentato; 9

10 Dimensionamento Le sezioni delle tubazioni devono essere tali da garantire la massima richiesta di gas determinata dai dati di targa degli apparecchi, limitando la perdita di pressione a valori non maggiori di: 0,5 mbar per i gas della 1a famiglia (gas manifatturato); 1 mbar per i gas della 2a famiglia (gas naturale); 2,0 mbar per i gas della 3a famiglia (GPL). Se a monte del contatore è installato un regolatore di pressione, si ammettono perdite doppie. Materiali l materiali da utilizzare per la realizzazione degli impianti devono essere adatti allo scopo e conformi alle specifiche norme di prodotto. devono essere integri, privi di danni visibili cagionati da trasporto, stoccaggio o da particolari eventi. E necessario conservare la dichiarazione di prestazione da allegare alla dichiarazione di conformità 10

11 Tubazioni Le tubazioni che costituiscono la parte fissa degli impianti possono essere di: Acciaio acciaio non legato (UNI EN 10255); acciaio non legato a parete sottile (UNI EN ); acciaio inossidabile a parete sottile (UNI EN ). Rame (UNI EN 1057); Polietilene; Multistrato metallo-plastico; Acciaio inossidabile corrugato PLT-CSST. In mancanza di omologazione è necessario fare riferimento alle tabelle della stessa UNI

12 Tubazioni l tubi di polietilene sono da impiegare unicamente per le tubazioni interrate ed a condizione che il tubo non entri all'interno dell'edificio. È consentito l'attraversamento di androni comunicanti con cortili interni. È consentito il collegamento diretto fuori terra solo ai gruppi di misura esterni all'edificio installati in armadio o nicchia in conformità alla UNI In ogni caso le tubazioni devono essere protette contro le radiazioni solari. L eventuale tratto del tubo in polietilene fuori terra deve essere il più breve possibile e deve essere protetto in ogni sua parte mediante guaine, profilati metallici o per mezzo di manufatti edili. Nel caso di elevate dilatazioni della tubazione in polietilene, è necessario adottare adeguati provvedimenti al fine di evitare lo sfilamento dal raccordo di giunzione. 12

13 Tubazioni l tubi per sistema PLT-CSST devono essere dotati di idoneo rivestimento protettivo, conformi alla UNI EN Il rivestimento deve essere giallo ed avere uno spessore minimo di 0,5mm. l tratti di tubo, in cui il rivestimento è stato rimosso per realizzare una giunzione, e lo stesso raccordo utilizzato allo scopo devono essere ricoperti con un "nastro protettivo» avente le medesime caratteristiche di colore e spessore del rivestimento originale, fornito o dichiarato idoneo dal fabbricante del sistema. La posa in opera del nastro protettivo deve essere effettuata come indicato nelle procedure riportate sul libretto d'istruzioni ed avvertenze fornito dallo stesso fabbricante del sistema.

14 Giunzioni È vietato l'uso di fibre di canapa, anche se impregnate del composto di tenuta, su filettature di tubazioni convoglianti GPL o miscele GPL-aria. È vietato in ogni caso l'uso di biacca, minio e materiali simili. Per i raccordi a pressare e i tubi multistrato, il processo di giunzione, i materiali e gli utensili impiegati devono essere quelli definiti dal fabbricante del sistema, con le indicazioni e le modalità previste sul libretto di istruzioni ed avvertenze messo specificatamente a corredo dallo stesso. Leggere le istruzioni del fornitore e conservare le schede 14

15 Giunzioni Giunzioni per tubi di acciaio possono essere realizzate mediante: Raccordi con estremità filettate; Saldatura di testa per fusione Raccordi a pressare di ghisa malleabile o di altro materiale 15

16 Giunzioni Le giunzioni dei tubi di rame possono essere realizzate mediante: raccordi adatti sia per brasatura dolce che forte raccordi adatti solo alla brasatura forte conformi alla UNI EN ; raccordi meccanici a compressione ; raccordi a pressare ; raccordi misti per la giunzione tubo di rame con tubo di acciaio collegamento di rubinetti, di raccordi portagomma, ecc. conformi alla Non sono ammesse giunzioni dirette (bicchieratura, derivazione a T, ecc.) tra tratti di tubazione senza l'utilizzo di appositi raccordi. Per le giunzioni filettate possono essere usati sigillanti indurenti o nastri PTFE. Leghe per la brasatura e sigillanti devono essere certificati e utilizzati secondo le istruzioni del fornitore 16

17 Giunzioni Le giunzioni dei tubi di polietilene possono essere realizzate mediante: raccordi di polietilene con saldatura per elettrofusione raccordi di polietilene conformi alla UNI EN con saldatura per fusione a mezzo di elementi riscaldati raccordi meccanici conformi raccordi con giunzioni miste polietilene-metallo 17

18 Giunzioni Le giunzioni delle tubazioni multistrato devono essere realizzate mediante raccordi per sistemi multistrato. Il passaggio dal sistema di tubazioni multistrato ad altri materiali, deve essere realizzato mediante opportuni giunti di transizione. Prima di introdurre la tubazione nel raccordo deve essere accertata l'integrità del raccordo stesso. 18

19 Giunzioni l terminali e/o raccordi utilizzati per la giunzione dei tubi per sistema PLT-CSST devono essere forniti dal fabbricante del sistema stesso e possono essere di: acciaio inossidabile leghe di rame Il processo di giunzione ed i materiali impiegati devono essere quelli indicati dal fabbricante del sistema e riportati sul libretto di "istruzioni ed avvertenze", con le indicazioni, le modalità, i limiti di utilizzo. Il libretto di istruzioni ed avvertenze deve restare a corredo dell'impianto gas. Le giunzioni miste tra tubo per sistema PLT-CSST con altri tipi di tubi ed anche quelle per il collegamento di rubinetti ai raccordi portagomma ed altri accessori e componenti, devono essere realizzate mediante terminali misti, filettati o altri sistemi dichiarati idonei dallo stesso fabbricante del sistema. Le filettature devono essere conformi alla UNI EN Parte 1 e 2. Per la tenuta sulla filettatura devono essere utilizzati prodotti a tenuta conformi alla UNI EN

20 Dispositivi d intercettazione l dispositivi di intercettazione (rubinetti) devono essere conformi alle norme applicabili (per esempio UNI EN 331 o UNI 11554) e possono essere installati: A vista (NON AMMESSA PER POLIETILENE o MULTISTRATO); In pozzetti ispezionabili e non a tenuta (per le tubazioni interrate); In scatole ispezionabili, a tenuta nella parte murata e con coperchio non a tenuta verso l'ambiente (per le tubazioni sotto traccia); In alloggiamento tecnico 20

21 Posa in opera Le tubazioni del gas devono essere posate preferibilmente all'esterno dell'edificio limitando quanto più è possibile il percorso all'interno dei locali e garantendo comunque l'accessibilità per eventuali ispezioni e/o manutenzioni. Le tubazioni devono essere integre; non devono presentare deformazioni o schiacciamenti che possano ostacolare il regolare flusso del gas. La configurazione dell'impianto interno deve essere prevista in modo tale da evitare la formazione di sacche dovute a trafilamenti o dispersioni accidentali di gas. Gli attraversamenti non devono compromettere la stabilità delle strutture. 21

22 Divieti La posa delle tubazioni è vietata: Sotto la superficie di basamento degli edifici e/o all'interno di vespai Nelle intercapedini inccessibili. Nei giunti di dilatazione e nei giunti sismici degli edifici. Qualora il passaggio della tubazione gas avvenga all'esterno del volume occupato da tali giunti, sono necessarie soluzioni per garantire l'integrità della tubazione rispetto ai possibili diversi movimenti delle strutture. 22

23 Divieti Al contatto con leganti, malte o altri materiali che risultino corrosivi per le tubazioni. utilizzare tubazioni inguainate o rivestite. Serve la scheda tecnica dei materiali edili Non è consentita la posa in opera delle tubazioni a contatto con pali di sostegno delle antenne televisive. 23

24 Divieti No al contatto delle tubazioni gas con tubazioni dell'acqua; In parallelismi e incroci, il tubo del gas, se in posizione sottostante, deve essere protetto con una guaina impermeabile polimerica. In alternativa si utilizzano tubi in rame o acciaio rivestito Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi con impianti convoglianti fluidi con temperature maggiori di 40 C, oltre alla protezione idraulica realizzata con adeguate guaine impermeabili, deve essere adottata anche un'adeguata protezione termica se le tubazioni gas sono di materiale multistrato metallo-plastico oppure di acciaio inossidabile corrugato PLT-CSST 24

25 Divieti Non è consentita la collocazione delle tubazioni del gas: nei camini e nelle canne fumarie nei camini di esalazione nelle asole tecniche utilizzate per l'intubamento nei condotti per lo scarico dei prodotti della combustione nei pozzi per immondizie nei vani per ascensori, nei condotti di ventilazione; all'interno di strutture destinate a contenere servizi elettrici e telefonici 25

26 Divieti NON È CONSENTITO Collocare giunzioni filettate e meccaniche all'interno di locali non aerati o non aerabili, se non annegati nella malta Per gas aventi densità relativa maggiore di 0,8 (GPL) installare tubazioni in locali con pavimento al di sotto del piano di campagna. L'uso delle tubazioni del gas come dispersori, conduttori di terra o di protezione di impianti e apparecchiature elettriche (CEI 64-8), impianti telefonici compresi. Non è consentito utilizzare componenti rimossi da altri impianti, non integri o diversi da quelli dichiarati idonei dal fabbricante dell'eventuale sistema. 26

27 Divieti NON È consentito L'attraversamento di pareti/solai/intercapedini con tubi flessibili per il collegamento degli apparecchi. installare a vista tubazioni di polietilene e di multistrato metallo-plastico (sia all'esterno che all'interno dell'edificio). Installare tubazioni PLT-CSST prive di rivestimento. Installare a vista tubazioni PLT-CSST all'esterno degli edifici. 27

28 Divieti NON È consentito Utilizzare raccordi a pressare non perfettamente integri o raccordi in cui manca l'elemento di tenuta. Sostituire o reintegrare l'elemento di tenuta dei raccordi a pressare, se non espressamente previsto dal fabbricante del sistema. Usare raccordi a pressare diversi da quelli forniti o dichiarati compatibili dal fabbricante del sistema stesso. sottoporre i raccordi a sollecitazioni termiche dovute ad operazioni di saldatura o brasatura effettuate nelle immediate vicinanze 28

29 Tipologia d installazione Le tubazioni, in funzione del loro materiale, possono essere collocate: a vista; in alloggiamenti tecnici ( asole di servizio, canalette, cunicoli, guaine); interrate; sotto traccia; in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto 29

30 Installazione Le tubazioni a vista devono essere posate: in modo stabile e sicuro deve esserne garantita la dilatazione, In locali o ambienti idonei e, ove previsto, essere protette. con andamento rettilineo verticale ed orizzontale opportunamente ancorate Le tubazioni di acciaio non legato installate a vista devono essere protette contro la corrosione con rivestimenti idonei, zincatura o verniciatura Le tubazioni metalliche installate all'esterno e a vista, devono essere collocate in modo da essere protette da urti e danneggiamenti, eventualmente con guaina di acciaio, di spessore non minore di 2 mm, per un'altezza non minore di 1,5 m o manufatti equivalenti Tali accorgimenti non sono richiesti per le tubazioni posate nelle canalette dell'estradosso, che garantiscono dagli urti accidentali 30

31 Installazione Le tubazioni multistrato metallo-plastico e le tubazioni di polietilene non possono essere installate a vista (né all'esterno, né all'interno). Le tubazioni di materiale multistrato metallo-plastico, installate all'esterno, devono essere adeguatamente protette dall'azione dei raggi UV, da eventuali incendi e da surriscaldamenti; devono anche essere protette da danneggiamenti, come previsto per le tubazioni metalliche. Le tubazioni corrugate formabili PLT-CSST in acciaio inossidabile non possono essere installate a vista all'esterno 31

32 Installazione in canaletta Sulla parete perimetrale esterna dell edificio è consentita la posa delle tubazioni del gas all interno di una canaletta di materiale metallico o plastico non a tenuta e rimovibile per consentire ispezioni e/o manutenzioni. La canaletta deve avere riferimenti esterni che segnalano la presenza di tubazioni del gas. Nel caso di tubazioni multistrato la canaletta deve proteggerle dai raggi UV. Se la canaletta è ricavata direttamente nell estradosso le pareti devono comunque risultare stagne. E ammessa l'installazione in canaletta chiusa (non grigliata) se provvista alle estremità di opportune aperture di aerazione rivolte verso l'esterno. Per i gas di densità > di 0,8 la canaletta non può scendere al di sotto del piano campagna. 32

33 Installazione in canaletta All'interno della singola unità immobiliare è consentito l'uso di canalette purché realizzate ed installate tenendo conto della necessità di aerabilità del locale dovuta ad eventuale presenza di giunzioni meccaniche. Tale installazione è ammessa esclusivamente per tubazioni metalliche e PLT-CSST. È ammessa l'installazione di una tubazione in canaletta chiusa se provvista alle estremità di opportune aperture di aerazione comunicanti direttamente con l'esterno dell'edificio o con locali aerati o aerabili. 33

34 Installazione in asola di servizio L asola di servizio può essere ad uso esclusivo della tubazione gas oppure ad uso promiscuo (per esempio: tubazioni gas e tubazioni acqua ma non per sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione, esterna o interna). L alloggiamento tecnico deve avere la seguenti caratteristiche: pareti impermeabili al gas; permanentemente aerato con aperture alle estremità, di sezione pari a quella dell alloggiamento; l'apertura di aerazione più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma; abbia una resistenza al fuoco non minore di quella della struttura (> El 30); sia dotata di sportello di ispezione ad ogni piano (sviluppo verticale) non compromette l'eventuale compartimentazione antincendio; nel caso di alloggiamento tecnico in cui sono alloggiate più tubazioni del gas deve essere prevista una distanza minima tra le stesse non minore di 20 mm le dimensioni interne devono consentire gli interventi di manutenzione. Nel caso di uso promiscuo il tubo del gas deve essere sempre inserito in guaina di materiale metallico o polimerico. 34

35 Installazione in asola di servizio Nel caso di asola di servizio a sviluppo orizzontale, gli sportelli di ispezione devono essere ubicati in prossimità dell'ingresso della tubazione ad ogni singola unità immobiliare; tra due sportelli consecutivi la distanza deve essere <12m. la sezione dell'alloggiamento in cui sono presenti eventuali raccordi a "T", collettori, ecc., può essere compartimentata con idonei materiali che deve risultare facilmente ispezionabile e non essere a tenuta di gas verso l'ambiente esterno o verso un locale aerato. 35

36 Installazione in cunicolo tecnico sotterraneo All'esterno degli edifici, la posa della tubazione gas all'interno di cunicoli tecnici sotterranei orizzontali deve tener tenendo conto delle eventuali sollecitazioni al stazionamento o transito di veicoli sulle tubazioni del gas. Se sotto il cunicolo siano presenti locali adibiti a box, autorimessa, o altri con pericolo incendio, l'uso del polietilene per la tubazione gas è consentito se nell'alloggiamento la tubazione è ricoperta di sabbia e tra la parte superiore della soletta sottostante e la tubazione vi sono almeno di 100 mm di sabbia/terreno; spessori minori sono consentiti solo in presenza di idonea protezione. All'entrata o dell'uscita dal terreno, deve essere previsto un sistema di sfiato del cunicolo per di evitare accumuli di gas, per esempio un pozzetto di ispezione. Nel caso di uso promiscuo, il tubo del gas deve essere sempre inserito in guaina di materiale metallico o polimerico. 36

37 Installazione in guaina In generale, la guaina può essere utilizzata per: garantire la protezione meccanica della tubazione gas; assicurare l'aerazione della tubazione gas rispetto ad altri servizi o ad ambienti non compatibili; conferire resistenza al fuoco. La posa delle tubazioni con guaina è prevista per: attraversamento di locali con pericolo di incendio attraversamento di muri o solai installazioni in manufatti orizzontali a cielo libero posa interrata con profondità di interramento inferiore a 600 mm. Le guaine devono avere il diametro interno > 10mm rispetto al diametro esterno delle tubazioni in esse contenute. 37

38 Installazione tubazioni interrate Le tubazioni interrate devono avere sul loro percorso riferimenti esterni per consentirne l individuazione (p.e. targhe da fissare a muro o sul terreno ) Prima di provvedere alla posa del tubo accertare che non vi siano danneggiamenti, incisioni o alterazioni. Le tubazioni devono essere posate su un letto di sabbia o di materiale inerte vagliato e stabilizzato di granulometria < 6 mm (< 2,5 mm, nel caso di tubazioni multistrato), di spessore non minore di 100 mm e ricoperte, per altri 100 mm, con materiale dello stesso tipo. Ad una quota non minore di 300 mm dalle tubazioni stesse va posto un nastro di segnalazione di colore giallo. 38

39 Installazione tubazioni interrate Nel caso di parallelismi, sovrappassi e sottopassi fra i tubi del gas ed altre canalizzazioni, la distanza minima deve essere tale da consentire gli eventuali interventi di manutenzione su entrambi i servizi e dove necessario, la tubazione del gas deve essere posta in guaina per evitare il pericolo che accidentali trafilamenti di gas possano interessare le canalizzazioni su indicate. In tal caso la guaina deve essere prevista per l'intero tratto interrato se la tubazione del gas e le altre canalizzazioni sono ad una distanza < 1m. Nel caso di sovrappasso e sottopasso la guaina si deve estendere per non meno di 1 m da entrambe le parti. Per le tubazioni metalliche e per le tubazioni di materiale multistrato le distanze di rispetto da cavi elettrici, telefonici e simili, non in cunicolo, devono essere non minori di 200 mm 39

40 Installazione tubazioni interrate Nel caso di tubazioni interrate orizzontali parallele ai muri perimetrali esterni degli edifici, la distanza tra il tubo e il muro non deve essere inferiore a 1 m Distanze minori di 1 m sono ammesse purché la tubazione sia protetta da una guaina per tutto il tratto parallelo al muro; Tutti i tratti interrati di tubazioni csst e multistrato devono essere inguainati mentre quelli in acciaio e di rame, devono essere rivestiti contro la corrosione. l tratti di tubazione privi del rivestimento protettivo, posti in corrispondenza di giunzioni, quali curve, pezzi speciali, ecc., devono essere, accuratamente fasciati con bende o nastri dichiarati idonei allo scopo dal produttore. 40

41 Installazione tubazioni interrate I tratti interrati di tubazioni metalliche con lunghezza > 3 m devono essere dotati di un giunto isolante (giunto dielettrico), posato in prossimità della fuoriuscita dal terreno sul lato delle utenze, ad un'altezza compresa tra 300 e 500 mm; i tratti interrati di tubi per sistema PLT-CSST devono sempre avere giunti isolanti, indipendentemente dalla loro lunghezza. Il giunto isolante può essere omesso quando il tratto di tubazione metallica interrata riguardi il solo collegamento a tubazione in polietilene se la resistenza elettrica verso terra sia >di 1 KOhm che in genere si raggiunge con tubazioni rivestite o siano in guaina polimerica, a tenuta, di spessore > 1 mm, sigillata alle estremità per evitare che nello spazio tra tubazione e guaina possa entrare acqua, sporcizia o corpi estranei di vario genere. Il giunto isolante può essere altresì omesso qualora il sistema sia realizzato solo con tubazioni multistrato. 41

42 Installazione tubazioni interrate Tutte le giunzioni meccaniche o filettate, se interrate, possono essere poste in un pozzetto ispezionabile. Per le tubazioni metalliche interrate che entrano direttamente nel corpo dell'edificio, il pozzetto è necessario per lo sfiato verso l'esterno della guaina aerata di attraversamento della parete perimetrale a meno che la stessa non sfiati direttamente all'esterno. Le tubazioni di polietilene devono essere tenute all'esterno dei muri perimetrali dell'edificio da servire e devono essere collegate alle tubazioni metalliche, prima della loro fuoriuscita ad eccezione del collegamento al contatore. In questo caso il tratto di polietilene in uscita dal terreno deve essere protetto, lungo tutto il percorso, contro gli agenti atmosferici, raggi UV ed urti accidentali. 42

43 Installazione in manufatti orizzontali a cielo aperto manufatti orizzontali esterni a cielo aperto possono essere: marciapiedi ; cortili pavimentati soggetti al transito di persone e/o autoveicoli. manufatti orizzontali esterni con un lato libero per un altezza di almeno 2,2 m giardini esterni dove non si riesca a rispettare la profondità di interramento In tali manufatti Le tubazioni possono essere posizionate: in guaina; in cunicolo tecnico sotterraneo; in canaletta incassata. La distanza tra la superficie esterna delle tubazioni e le superfici interne degli alloggiamenti tecnici, deve essere > 30 mm;. 43

44 Installazione in manufatti orizzontali a cielo aperto Gli alloggiamenti tecnici devono essere realizzati tenendo conto delle eventuali sollecitazioni alle tubazioni del gas dovute all eventuale stazionamento o transito di veicoli, ad esempio, ricorrendo ad una guaina di acciaio di spessore non minore di 2 mm. In alternativa alla guaina, è possibile ricorrere ad una struttura edile come un cunicolo tecnico o una canaletta incassata prevedendo in entrata e uscita deve essere previsto un sistema di sfiato. 44

45 Installazione interna sottotraccia Le tubazioni sotto traccia possono essere installate: nei muri nei pavimenti, nelle tramezza fisse nei solai purché siano posate con andamento rettilineo verticale o orizzontale. Devono essere posate, parallele agli spigoli, ad una distanza < 200mm dagli stessi (le luci delle porte non costituiscono discontinuità). l tratti terminali per l'allacciamento degli apparecchi devono avere la minore lunghezza possibile al di fuori dei 200 mm dagli spigoli. Nel caso di posa sottotraccia entro la fascia di 200 mm, ubicata nella zona più bassa di una parete, è preferibile collocare la tubazione nella metà superiore di tale fascia, per evitare i possibili danneggiamenti in interventi successivi. Nel caso in cui non sia possibile rispettare le distanze la tubazione deve risultare sempre ortogonale alle pareti ed il tracciato deve essere segnalato con elaborati grafici o simili. 45

46 Installazione interna sottotraccia L'intera tubazione sotto traccia deve essere annegata direttamente in malta di cemento ( miscela di una parte di cemento e tre di sabbia) di spessore > 20 mm Solo dopo la verifica di tenuta dell'impianto, la tubazione deve essere completamente annegata. Nel caso in cui le pareti contengano cavità (mattoni forati) è necessario che le tubazioni del gas siano inserite in una guaina, con diametro interno > 10 mm rispetto a quello della tubazione, così da impedire eventuali infiltrazioni di gas. Per le tubazioni a pavimento può essere evitata la traccia se le stesse poggiano direttamente sulla caldana del solaio e sono coperte con 20 mm di malta. 46

47 Installazione interna sottotraccia l rubinetti devono essere a vista od inseriti in apposite scatole ispezionabili a tenuta nella parte murata e con coperchio non a tenuta verso l'ambiente; i rubinetti di tubazioni multistrato metallo-plastiche possono essere inseriti solo all'interno delle scatole ispezionabili. Le giunzioni, ad eccezione delle saldature/brasature, possono essere poste: a vista (ad eccezione dei raccordi delle tubazioni multistrato) sotto traccia (annegate nella malta) inserite in apposite scatole ispezionabili a tenuta nella parte murata e con coperchio non a tenuta verso l'ambiente. Inoltre, sia per i locali non aerati, sia per quelli non aerabili, devono essere rispettate le condizioni di cui al punto 47

48 Installazione interna sottotraccia Non è consentito Posare le tubazioni del gas direttamente sotto traccia, anche se con guaina, nel lato esterno dei muri perimetrali dell'edificio e delle sue pertinenze. La posa delle tubazioni sotto traccia, compreso sotto pavimento, nei locali costituenti le parti comuni dell'edificio. La posa sottotraccia della tubazione in diagonale ed obliqua 48

49 Ancoraggio e staffatura Le tubazioni devono essere ancorate alla parete o ad altre idonee strutture per evitare deformazioni, scuotimenti, vibrazioni e che dilatazioni o compressioni provochino deformazioni permanenti o non ammissibili l sistemi di supporto e/o fissaggio non devono arrecare incisioni, schiacciamenti) alle tubazioni stesse, devono essere resistenti agli agenti atmosferici e prevenire la corrosione da contatto. Ad esempio, devono essere evitati staffaggi con collari zincati senza apposito inserto isolante. 49

50 Ancoraggio e staffatura Gli elementi di ancoraggio, per tubi di acciaio non legato, devono essere distanti l uno dall altro non più di 2,5 m per i diametri sino a 33,7 mm e non più di 3,0 m per i diametri maggiori. Per tubi di rame, di acciaio inossidabile ed acciaio non legato a parete sottile, le distanze consigliate per lo staffaggio sono: 50

51 Ancoraggio e staffatura Per le tubazioni PLT-CSST, i supporti per lo staffaggio e le distanze devono essere indicati dal fabbricante del sistema, viceversa Devono, inoltre, essere previsti, ove necessario, punti di scorrimento al fine di evitare sollecitazione sui raccordi. Per la posa di tubazioni di particolare lunghezza e soggette a variazioni di temperatura è necessario compensate le dilazioni tramite cambi di direzione del tratto di tubazione o con dei giunti di compensazione. 51

52 Curvatura dei tubi È ammessa la curvatura a freddo dei tubi purché venga effettuata mediante idonei utensili curvatubi nel rispetto delle indicazioni e prescrizioni tecniche fornite dal fabbricante. In assenza di indicazioni da parte del fabbricante, nel caso di tubazioni di polietilene sono ammessi cambiamenti di direzione purché il raggio di curvatura non sia minore di 20 volte il diametro. Nel caso di tubazioni PLT-CSST, sono ammessi cambiamenti di direzione purché il raggio di curvatura sia non minore di quanto indicato dal fabbricante del sistema. Viceversa si deve riferire alla tabella. 52

53 Attraversamento vani e ambiente a pericolo d incendio È consentito l'attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d'incendio ( autorimesse, box, magazzini di materiali combustibili, ecc.), con tubi metallici (rame /acciaio) purché le tubazioni non presentino giunzioni oppure le giunzioni, se necessarie, siano: Brasate/saldate o realizzate con raccordi idonei all'impiego gas, conformi alle pertinenti norme di prodotto nazionali o europee, comprendenti prova obbligatoria di resistenza alle alte temperature, nel caso di tubazioni di adduzione gas di acciaio; In ogni caso le tubazioni devono essere protette - lungo l'intero attraversamento- con materiali aventi classe A 1 di reazione al fuoco 53

54 Attraversamento vani e ambiente a pericolo d incendio La protezione può essere realizzata mediante: a) posa della tubazione di adduzione gas all'interno di una guaina passante di metallo, con diametro interno >10 mm della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm. Materiali e spessori diversi devono comunque garantire una protezione equivalente o una protezione con caratteristiche di resistenza al fuoco almeno pari a quella delle strutture edili del locale. Inoltre la protezione deve essere dotata, al suo interno, di idonei distanziatori. Gli ancoraggi della protezione alla struttura del vano devono essere realizzati con materiali di classe A 1. Eventuali giunzioni della guaina, oltre che saldate, possono essere filettate. La guaina deve avere almeno una estremità sfociante all'esterno o in locale aerato o aerabile. 54

55 Attraversamento vani e ambiente a pericolo d incendio La protezione può altresì essere realizzata mediante: b) posa della tubazione di adduzione gas sotto traccia. c) posa della tubazione di adduzione gas all'interno di apposito alloggiamento con caratteristiche di resistenza al fuoco non minori di El 60 con almeno una estremità aperta verso l'esterno oppure verso un locale aerato o aerabile. 55

56 Attraversamento vani e ambiente a pericolo d incendio È consentito l'attraversamento di vani o ambienti classificati con pericolo d'incendio salvo diverse indicazioni di prevenzione incendi, anche con tubi multistrato inseriti in apposito alloggiamento con caratteristiche EI 120 e rispettando le seguenti condizioni minime: I tubi non devono avere giunti all'interno di alloggiamenti non ispezionabili; le pareti degli alloggiamenti devono essere impermeabili ai gas; gli alloggiamenti siano ad esclusivo servizio dell'impianto interno gas; gli alloggiamenti siano permanentemente aerati verso l'esterno con apertura alle due estremità ubicate a distanza di sicurezza da altre aperture e/o possibili fonti di incendio; l'apertura di aerazione alla quota più bassa deve avere rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densità maggiore di 0,8, deve essere ubicata a quota superiore al piano di campagna; le aperture di aerazione devono essere realizzate e posizionate in modo da evitare l'irradiazione di raggi UV sulla tubazione gas; deve avere una distanza minima di almeno 3 cm dal diametro esterno del tubo gas e deve essere dotato all'interno di idonei distanziatori; in tal caso gli ancoraggi delle tubazioni devono essere realizzati con materiali di classe A 1 ed installati in modo da ridurre la trasmissione del calore alla tubazione gas. 56

57 Attraversamento vani e ambiente a pericolo d incendio In alternativa, è ammesso che il tubo, dotato di guaina in acciaio, sia posto sotto traccia, annegato in malta di cemento realizzando attorno al tubo un "massello di cemento" di spessore almeno pari a 40 mm. Il tubo guaina di metallo, deve avere diametro interno di almeno 10 mm > del diametro esterno della tubazione gas e spessore non minore di 2 mm; Il tubo multistrato metallo-plastico non deve presentare giunzioni lungo tale tracciato.. 57

58 Attraversamento di muri Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, mattoni pieni, mattoni forati e pannelli prefabbricati, la tubazione gas: non deve presentare giunzioni, ad eccezione di quelle in ingresso e uscita deve essere protetta con guaina (metallica o plastica) aerata passante impermeabile al gas e priva di giunzioni La guaina deve avere diametro interno >di 10 mm rispetto al diametro esterno della tubazione. Per tubazioni multistrato metallo-plastico, la guaina aerata deve essere metallica o altro materiale classe A 1 di reazione al fuoco con le le parti terminali nel caso in cui si trovi all'esterno, inserite all'interno di una canaletta. 58

59 Attraversamento di muri Nell'attraversamento di muri perimetrali esterni, la sezione libera fra tubo guaina e tubazione gas deve essere sigillata con materiali adatti (per esempio silicone, cemento plastico e simili) in corrispondenza della parte interna del locale. 59

60 Attraversamento di solai Nell'attraversamento di solai il tubo deve essere infilato in una guaina metallica o plastica sporgente almeno 20 mm dal filo piano pavimento e la sezione libera fra la tubazione gas e la guaina deve essere sigillata nella parte superiore (silicone, cemento plastico e simili). Per tubazioni multistrato, la guaina aerata deve essere metallica altro materiale classe A1 di reazione al fuoco con le parti terminali nel caso in cui si trovi all'esterno, inserite all'interno di una canaletta nel caso in cui ci si trovi all'interno dell'unità immobiliare, deve essere installata sotto traccia. All'interno di tali guaine non devono essere presenti giunzioni di alcun tipo. In ogni caso, nella posa delle tubazioni non è consentito l'uso di leganti, malte o materiali corrosivi per la tubazione 60

61 Attraversamento di solai Nel caso in cui tali attraversamenti in multistrato vengano utilizzati per realizzare l'ingresso all'interno dell'unità immobiliare, questi devono proseguire sotto traccia, oppure nel caso siano necessari raccordi di giunzione, questi ultimi potranno essere posti all'interno di apposite scatole ispezionabili con coperchio non a tenuta. All'interno delle stesse può essere alloggiata la parte iniziale e/o terminale della guaina di attraversamento, in questo caso non è necessaria la sporgenza di 20 mm. 61

62 Dispositivi d intercettazione In un impianto interno deve essere installato almeno un rubinetto di intercettazione generale (che può coincidere con il punto di inizio) e tanti rubinetti di utenza quanti sono gli apparecchi installati. Se il punto d'inizio non è ubicato all'interno dell'alloggio, o in spazi di esclusiva pertinenza dell'alloggio stesso (balconi, cortili, giardini, ecc.) deve essere installato un dispositivo di intercettazione generale in uno dei luoghi sopra indicati. Tale dispositivo deve essere in posizione accessibile e deve essere manovrabile. In alternativa è possibile installare un'elettrovalvola, conforme alla UNI EN 161, azionata da comando a distanza il cui dispositivo di manovra deve consentire sia l'apertura sia l'interruzione del flusso di gas ed essere posto all'interno dell'alloggio e deve risultare accessibile all'utente anche se "persona diversamente abile". L elettrovalvola con comando a distanza può essere utilizzata unicamente in presenza di apparecchi di utilizzazione provvisti di sorveglianza di fiamma L elettrovalvola non può sostituire il punto di inizio. 62

63 Dispositivi d intercettazione A monte di ogni apparecchio di utilizzazione, e di ogni collegamento flessibile o rigido, fra l'apparecchio e l'impianto interno, deve sempre essere inserito un rubinetto accessibile o una elettrovalvola d'utenza. Tale rubinetto può essere o fornito con l'apparecchio deve essere posizionato secondo le istruzioni del fabbricante dell'apparecchio. Nel caso di tubazione multistrato metallo-plastico tali installazioni devono essere realizzate con raccordi ed accessori in grado di non trasferire sollecitazioni meccaniche agli altri componenti dell'impianto interno. Nel caso in cui l'impianto è al servizio di un solo apparecchio e la tubazione interessa un solo locale, il dispositivo di intercettazione generale può coincidere con il rubinetto d'utenza. 63

64 Dispositivi d intercettazione l punti terminali dell'impianto, per i quali è previsto un successivo allacciamento degli apparecchi di utilizzazione, devono essere dotati di dispositivi di intercettazione e muniti di un tappo filettato in uscita dello stesso. Il rubinetto può essere evitato nelle predisposizioni per possibili ampliamenti futuri dell'impianto interno o nel caso in cui si preveda di installare un apparecchio già dotato di rubinetto d'utenza. 64

65 Protezione elettrica Sulla linea di adduzione gas, costituita da tubazioni metalliche, derivata da altre tipologie di impianto deve essere installato un giunto isolante (giunto dielettrico) immediatamente a valle del punto di inizio. Per gli aspetti relativi ai collegamenti tra le tubazioni del gas e gli impianti di terra, equipotenziali, ecc. è necessario fare riferimento alle norme CEl pertinenti (per esempio: CEI Tutte le strutture metalliche ( guaine, ecc.) costituenti le protezioni dell'impianto interno gas devono essere portate allo stesso potenziale delle parti metalliche del fabbricato, con adeguato collegamento equipotenziale secondo quanto previsto dalle norme CEI Attenzione all abilitazione in camera di commercio 65

66 Criteri di posa in singole unità immobiliari singole unità immobiliari tipologia di posa esterno interno a vista x x in canaletta x x in asola di servizio x x in cunicolo tecnico sotterraneo x in guaina x x interrate x in manufatti orizzontali esterni a cielo aperto x 66

67 Criteri di posa nelle parti comuni in edifici multifamiliari parti comuni tipologia di posa esterno interno A vista x x In alloggiamento tecnico x Interrate x Canaletta x 67

68 Criteri di posa nelle parti comuni in edifici multifamiliari in aggiunta, è concesso l'interramento di più tubazioni gas nello stesso scavo, anche a quote diverse, purché: tutte le tubazioni risultino posate sotto la profondità di interramento non minore di 600 mm le distanze tra singole tubazioni siano tali da consentire su ciascuna tubazione eventuali successivi interventi di manutenzione e/o sostituzione. sia resa possibile l'individuazione del percorso di ogni singola tubazione. 68

69 Criteri di posa nelle parti comuni in edifici multifamiliari Ove non sia possibile il collegamento diretto dall'esterno attraverso i muri perimetrali, è ammesso attraversare i locali ad uso comune nel rispetto delle disposizioni antincendio rispettando le seguenti indicazioni: Non è ammessa la posa della tubazione gas sottotraccia nelle pareti dei muri costituenti le parti comuni interne quando tali pareti sono rivolte verso i locali comuni dell'edificio Deve essere sempre garantita la possibilità di evacuare all'esterno eventuali trafilamenti di gas; Deve essere sempre evitata la possibilità che eventuali trafilamenti di gas si diffondano all'interno negli interstizi delle strutture murarie; Devono essere garantiti un corretto ancoraggio ed una adeguata protezione delle tubazioni da danneggiamenti ed urti accidentali e, ove necessario, da eventuali Incendi. Le tubazioni del gas non devono interferire con altri servizi, la distanza minima tra tubazioni del gas ed altri servizi deve essere > 200 mm. Negli incroci e nei parallelismi, se tale distanza non può essere rispettata, deve essere evitato il contatto diretto interponendo setti separatori. Installazione a vista o in canaletta all'interno delle parti comuni Nel caso di posa a vista o in canaletta, il locale deve avere una o più aperture di aerazione permanente con sezione minima totale pari o maggiore di 1/50 della superficie in pianta dei locali attraversati 69

70 Collaudo impianto interno Il collaudo dell'impianto interno si effettua in due fasi: 1) una verifica ad alta pressione, tesa a constatare la corretta esecuzione dell'impianto e la sua idoneità meccanica nei casi di utilizzo di tubazioni multistrato e di raccordi a pressare, con valori definiti dal fabbricante del sistema ed indicati nel libretto di istruzioni ed avvertenze. In assenza di tali indicazioni, la prova deve essere eseguita ad una pressione minima di 5 bar. 2) una verifica di tenuta, tesa a constatare l'assenza di dispersioni di gas che deve essere effettuata in occasione di: nuova realizzazione rifacimenti totali o manutenzione straordinaria sostituzione di apparecchi Gli strumenti devono essere mantenuti in stato di efficienza e sottoposti alla manutenzione periodica come previsto dal fabbricante. 70

71 Collaudo impianto interno La verifica di tenuta in un impianto nuovo o soggetto a rifacimento parziale deve essere effettuata, utilizzando l'apposita presa di pressione situata a valle del punto di inizio, con le seguente procedura: a valle di ogni rubinetto di utenza ed a monte del rubinetto del punto di inizio, devono essere posti dei tappi a garanzia della tenuta; si immette nell'impianto, attraverso la presa di pressione, aria od altro gas inerte, fino ad una pressione compresa tra 100 m bar e 150 m bar; Stabilizzata la pressione (circa 15 min), si effettua una prima lettura manometrica Trascorsi 5 min dalla prima lettura, si effettua una seconda lettura: il manometro deve rilevare una caduta di pressione non maggiore dei valori seguenti: Se si verificassero delle dispersioni, queste devono essere ricercate ed eliminate., ripetendo la verifica di tenuta dell'impianto. 71

72 Collaudo impianto interno Nel caso di rifacimenti parziali o di interventi di manutenzione straordinaria di impianti esistenti la verifica di tenuta deve essere eseguita come segue: a) si verifica l'esistenza di eventuali dispersioni di gas nella sezione d'impianto esistente prima di effettuare qualsiasi intervento di rifacimento o la manutenzione straordinaria dello stesso impianto secondo la procedura prevista dalla UNI (metodo diretto o indiretto); b) si annota il valore di dispersione riscontrato durante la prova; c) si esegue l'intervento di rifacimento o di manutenzione straordinaria sull'impianto esistente; d) si ripete la verifica di tenuta di cui al punto a); e) si verifica il valore di dispersione dopo l'intervento. Si rimette in funzione l'impianto soltanto se sono soddisfatte contemporaneamente le seguenti condizioni: il valore di dispersione dopo l'intervento è non maggiore di quello annotato nel punto b); il valore di dispersione risulta idoneo al funzionamento.. 72

73 COLLEGAMENTO DEGLI APPARECCHI Gli apparecchi fissi e quelli ad incasso possono essere collegati con: tubo metallico rigido o tubo corrugato formabile PLT-CSST con raccordi filettati o con giunto a tre pezzi (bocchettone); tubo flessibile di acciaio inossidabile a parete continua di cui alla UNI EN 14800oppure conforme alla UNI 11353; tubo flessibile non metallico conforme alla UNI 7140 (tubi classificati tipo B e C) e corredato di dichiarazione di durabilità del fabbricante. Nel caso di utilizzo di tubi flessibili, la lunghezza massima è pari a mm. 73

74 COLLEGAMENTO DEGLI APPARECCHI Gli apparecchi di tipo mobile (stufe di tipo mobile fino a 4,2 kw e apparecchi di cottura non ad incasso) devono essere collegati con tubi flessibili non metallici per allacciamento, di cui alla UNI 7140 (di tipo A1, A2, Be C), con lunghezza massima pari a 2000 mm, corredati di indicazione di durabilità fornita dal fabbricante. Il collegamento tra l'apparecchio e la parte fissa dell'impianto, deve essere realizzato solo all'interno del locale di installazione. l tubi flessibili non devono avere giunzioni intermedie e non devono essere giuntati fra loro. Il tubo flessibile deve essere disposto in modo da non essere soggetto ad urti, strappi, tensioni, torsioni, piegature, schiacciamenti e non deve riscaldarsi oltre 50 oc. Inoltre, il tubo flessibile non metallico non deve venire in contatto con corpi taglienti, spigoli vivi e simili 74

75 Installazione degli apparecchi ventilazione e aerazione dei locali di installazione 75

76 Installazione apparecchi Non è consentita l'installazione di apparecchi privi del dispositivo di sorveglianza di fiamma nei seguenti casi: impianti nuovi; installazione di apparecchi in impianti esistenti; sostituzione di apparecchi; trasformazione o rifacimento di impianti. 76

77 Installazione apparecchi Gli apparecchi a gas devono essere installati ad una distanza di almeno 1,5 m da eventuali contatori, siano essi elettrici o del gas. Nel caso non si riesca a rispettare la distanza di cui sopra, è necessario realizzare dei setti separatori tra apparecchio e contatore in modo da evitare che eventuali fughe di gas possano trovare punti di innesco. li apparecchi di utilizzazione a gas non possono essere installati sulla verticale del piano di cottura a gas. Gli apparecchi a gas devono essere installati secondo le prescrizioni della sicurezza elettrica Deve essere utilizzata la norma CEI 64-8 Ad essi vanno aggiunti eventuali circuiti dedicati per scaldacqua, caldaia, condizionatore, estrattori. La scelta dei circuiti e la suddivisione dei vari apparecchi utilizzatori è lasciata alla discrezione del progettista/installatore. 77

78 Installazione apparecchi Non è consentito installare apparecchi a gas non integri; inoltre non è consentito installare apparecchi, montati in modo fisso, rimossi e dismessi da altri impianti, se non preventivamente rimessi a nuovo. Cosa significa rimessi a nuovo? Chi garantisce? Meglio evitare il mercatino della roba vecchia!! 78

79 Installazione apparecchi Gli apparecchi a gas non possono essere installati sulla proiezione verticale del piano di cottura. 79

80 Installazione apparecchi all esterno Sono idonei all'installazione all'esterno solo gli apparecchi per i quali il fabbricante dichiara tale possibilità : devono essere certificati. In caso di gas con densità > 0,8 (GPL), gli apparecchi devono distare almeno di 2 m da: cavità, depressioni, canalizzazioni drenanti, pozzetti, tombini, caditoie se non sifonati; aperture comunicanti con locali aventi pavimento al disotto del piano di campagna; bocche di lupo e scannafossi. 80

81 Installazione apparecchi all esterno 81

82 Installazione apparecchi in vano tecnico Gli apparecchi a gas possono essere installati in appositi vani tecnici. SE ricavati nelle strutture edili devono essere aerati e realizzati da impedire che eventuali perdite diffondersi nelle strutture stesse. Tali vani devono avere un'apertura permanente di aerazione verso l'esterno > 100 cm 2 oppure canali di aerazione di sezione > 150 cm 2. Se l apparecchio non è tipo C, il vano deve anche avere una ventilazione. Non si considerano vani tecnici gli armadi tecnici o i telai da incasso forniti dal fabbricante come parte integrante dell'apparecchio: sono omologati CE. 82

83 Installazione apparecchi in locale tecnico L installazione di apparecchi in locali non presidiati (non utilizzato quotidianamente P.e. abbaino, sottotetto, soffitta, sottoscala, cantina) deve avere sempre areazione e, se il caso, la ventilazione. In generale l installazione interna deve avvenire in locali privi di crepe, fori o fessurazioni che possano favorire eventuali infiltrazioni nella struttura. È vietata in generale l installazione nei locali/ambienti delle parti comuni dell edificio condominiale, per esempio: scale, cantine, androni, solaio, sottotetto, vie di fuga, ecc. 83

84 Installazione apparecchi in locale tecnico Tuttavia. E possibile se collocati all interno di vani tecnici di pertinenza di ogni singola unità immobiliare, sono accessibili solo all utilizzatore e sono areati verso l esterno. Nel caso di impianti condominiali è possibile, se l accesso è riservato al solo responsabile e vengono soddisfatte le regole della prevenzione incendi. Attenzione e le vie di fuga vanno lasciate libere e il condomino può anche essere luogo di lavoro Dlgs 81 Definizione di via di emergenza secondo il Dlgs 81: Percorso senza ostacoli al deflusso che consente alle persone che occupano un edificio o un locale di raggiungere un luogo sicuro. Le vie e le uscite di emergenza devono rimanere sgombre e consentire di raggiungere il più rapidamente possibile un luogo sicuro. 84

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