Itinéraires de découverte
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- Tommasina Gioia
- 8 anni fa
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1 Salut les enfants! Soyez les bienvenus au deuxième rendez-vous avec les Itinéraires de découverte! Parmi les nombreux produits alimentaires de notre Région, que souvent vous goûtez chez vous, nous allons découvrir le miel et son intéressante histoire. Et voilà que nous rencontrons tout de suite notre petit ami Roger qui, cette fois, nous dévoilera le monde magique des abeilles : l endroit où elles vivent, les travaux qu elles accomplissent, leur dévouement à la famille ainsi que leur précise organisation sociale, visée à une parfaite collaboration. Spero vi possiate divertire durante quest avventura, che vi darà la possibilità di conoscere nuovi simpatici personaggi, come l ape Poudre e le sue sorelle, che con il loro infaticabile lavoro ci offrono profumati e gustosissimi mieli dal sapore intenso e naturale di un territorio di montagna. Ed ora, venite a scoprire con quale magia entriamo nel meraviglioso mondo di Poudre. Bon et sucré voyage! Roberto Vicquéry Assesseur à l Agriculture, aux Ressources naturelles et à la Protection Civile 1
2 Val Veny Val Ferret Valle del G.S. Bernardo Valpelline Valtournenche L attività dell ape inizia molto presto, appena cominciano a sbocciare i primi fiorellini. A partire dalla tarda primavera comincia il lavoro serio: le api entrano ed escono freneticamente dalle loro arnie per visitare i coloratissimi fiori delle nostre praterie, i boschi di castagno e le distese di rododendri per produrre all interno delle loro dimore il miele prelibato. Gli apicoltori spostano gli alveari a seconda della stagione, inseguono il ciclo di fioritura, fino a raggiungere le quote più alte, un po come le mandrie che salgono in alpeggio per sfruttare i pascoli delle cime! Valle del P.S. Bernardo Châtillon Val d Ayas Valgrisenche Valle di Rhêmes Introd Valsavarenche Pila Val di Cogne Val di Champorcher Val di Gressoney Millefiori «Rien n est joli, rien n est pur comme les fleurs de nos montagnes; elles ont tant de fraîcheur, tant de formes Rododendro élégantes et tant d insaisissables parfums!» (Sœur Scholastique, Chez Nous, Les fleurs alpines, 1918). In Valle d Aosta ci sono tantissime varietà di fiori, Tiglio distribuite secondo l altitudine e la zona geografica. Ed è proprio grazie a questa varietà che nella nostra regione abbiamo un ottima produzione di miele! Le nostre api hanno a disposizione, anche se per pochi mesi all anno, Castagno distese di fiori profumati e ricchi di nettare. Il miele valdostano si ottiene da famiglie di api presenti sul territorio della Regione Valle d Aosta. Le api riposano durante il periodo invernale, si sviluppano nel periodo primaverile e producono miele su fioriture tardo primaverili-estive o da alveari stanziali o con l utilizzo prevalente del nomadismo, ossia con lo spostamento degli alveari a Melata di Abete quote superiori rispetto agli apiari invernali su fioriture di montagna. 2 Une région, mille fleurs! 3
3 L ape bottinatrice aspira con la ligula il nettare dei fiori e riempie la borsa melaria. borsa melaria jabot ligula ligule ali ailes Razze di maggior importanza economica. Per differenziare le api si considerano le dimensioni, la lunghezza della ligula, la peluria e la venatura delle ali. antenne antennes ligula ligule pungiglione a i g u i l l o n c e s t e l l e corbeilles Ape bottinatrice ape che raccoglie tutto il necessario per l alveare: nettare, polline, propoli, acqua. Ape italiana: colore giallo chiaro, razza operosa, molto docile, è considerata un ape industriale ; si adatta e lavora molto bene nelle zone climatiche miti. Ape carnica o ape grigia: simile all italiana, ma scura, presenta una fitta peluria grigiastra; resistente alle malattie. Ape caucasica o ape di montagna: simile alla carnica, grande produttrice di propoli, molto utilizzata per gli incroci. Per quanto riguarda la velocità, un ape può raggiungere i 30 km/h! zampe pat tes Questo insetto arriva a posarsi su tantissimi fiori prima di riempire il suo deposito interno. Allo stesso tempo riempie le cestelle di polline. Può sopportare fino a 70 mg di carico, una quantità notevole per un insetto che pesa 85 mg a vuoto! Ci sono anche. Ape sicula: più piccola e più scura rispetto all italiana. Ape africana: ottima produttrice di miele e di cera. Ape gigante indiana: grande come un calabrone! Nettare: liquido zuccherino secreto da vari tipi di piante. Il 4 L abeille, machine parfaite nettare è composto per il 75% da acqua; le api compiono un grande lavoro di trasformazione, in quanto il prodotto finale, il miele, ne contiene soltanto il 18%. In Valle d Aosta abbiamo degli incroci tra ape italiana ed altre razze di api; in questi ultimi anni si stanno diffondendo anche le carniche e le caucasiche provenienti dalla Svizzera e dalla Francia. Curiosità : le api regine possono essere spedite tramite posta! 5
4 L homme a depuis toujours suivi très attentivement l activité de l abeille pour se procurer le miel. Dans le temps, les ruches qu on voit de nos jours, dites «rationnelles» n existaient pas. Les abeilles faisaient leur nid dans des ruches naturelles, comme par exemple des troncs vides, ou dans des ruches construites artisanalement par l homme (des corbeilles, des tonneaux, etc). il coprifavo può essere provvisto di un foro per il nutrimento il nido cassa quadrata, cuore dell arnia Il fondo può essere inclinato in modo da permettere l uscita di corpi estranei e di acqua Mais pour s emparer du miel l apiculteur d antan devait à chaque fois tuer tout l essaim! Avec la ruche que nous connaissons aujourd hui, outre à éviter cette drastique pratique, l homme peut contrôler, quand il le veut, l état de santé de ses abeilles, prélever le miel au bon moment sans les déranger et surtout sans les tuer. Il tetto preserva l arnia dagli agenti atmosferici il melario parte superiore dell arnia, dove le api immagazzinano il miele che sarà poi prelevato dall apicoltore. Il melario è molto importante perché il miele può essere prelevato senza arrecare danni all alveare. Viene sovrapposto nel momento in cui le api hanno già riempito la parte bassa, il nido Telaio cornice di legno del favo La temperatura minima all interno dell alveare non deve essere inferiore a 12 mentre durante la stagione calda non deve superare i 35. Per mantenere queste temperature le api utilizzano differenti strategie: in inverno esse si raggruppano formando una specie di gomitolo chiamato glomere. All interno del gruppo la temperatura è intorno a 30, mentre nella parte esterna si aggira su 15. In estate invece, le api tendono ad allargarsi, ad evitare di concentrarsi; inoltre grazie a rapidissimi movimenti delle ali creano una corrente d aria che Foglio cereo sottile lamina di cera d api dove sono impresse le cellette esagonali. I fogli cerei sono utili perché permettono all ape di sfruttare le cellette già fatte in modo che le api non sprechino tante energie nella costruzione di celle nuove Celletta esagono regolare, al cui interno troviamo la covata nel suo intero sviluppo (dall uovo alla larva) oppure le provviste di miele e di polline Favo costruzione in cera formata dall insieme delle cellette esagonali 6 La ruche il predellino sporgenza posta dinanzi alla porticina dell arnia per facilitare la partenza e l arrivo delle api rinfresca l interno dell arnia. 7
5 Le api operaie sono il motore dell alveare; ognuna ha il suo compito preciso a seconda dell età. Nei primi 20/25 giorni di vita l ape operaia si occupa delle seguenti mansioni all interno dell arnia: Dal 1 al 3 giorno: Dal 12 al 20 giorno: le nutrici si occupano dell alimentazione delle larve e della regina, nonché della protezione e del riscaldamento della covata. le spazzine puliscono il nido Dal 3 al 12 giorno: le dame d onore si prendono cura della regina. La bella ma breve vita del fuco Il fuco è il maschio dell ape. Il suo corpo è tozzo, più corto e più spesso rispetto alle api femmine. Non ha il pungiglione. Il suo unico compito è quello di fecondare la regina nel suo volo di nozze. Ma nel momento in cui il maschio si stacca dal corpo dell ape regina, il suo addome si spacca, e muore. A fine estate, gli altri maschi sono scacciati dall alveare e, dato che sono incapaci di procurarsi il cibo da soli (normalmente sono imboccati dalle api operaie!!!), muoiono di fame. Sua maestà la regina. Le ricevitrici prendono il nettare ed il polline dalle bottinatrici. le ceraiole producono la cera per la realizzazione dei favi, costruiscono le cellette esagonali dove la regina depone le uova e dove vengono stoccati il miele ed il polline. Le ventilatrici con i loro battiti d ali rinfrescano l alveare e fanno maturare il miele attraverso l evaporazione dell acqua; per farlo riescono a battere le ali 500 volte al secondo! Dal 20 al 25 giorno: le guardiane difendono l arnia grazie al loro pungiglione che conficcano nel corpo dell intruso. La regina può essere lunga fino a due cm. Può vivere fino a 4-5 anni grazie all alimentazione costituita prevalentemente dalla pappa reale, alimento altamente energetico. L ape regina decide se fecondare o meno le sue uova: dalle uova fecondate nascono le api operaie e le api regine, mentre da quelle non fecondate nascono i fuchi. La prima regina che nasce elimina le altre. La deposizione delle uova inizia appena finisce l inverno e continua fino a fine settembre, raggiungendo nel periodo più caldo 2000 uova al giorno. Nei restanti giorni di vita l ape si occupa della raccolta, 8 Bienvenue chez la reine! viene quindi promossa al grado di ape bottinatrice. Nel periodo di maggior lavoro, quindi durante la bella stagione, la vita media di un ape è di giorni, ma nelle stagioni fredde (quindi di minor lavoro) un ape operaia può vivere fino a 6 mesi. 9
6 La parola al veterinario. Malattie Per scoprire le malattie della covata è sufficiente esaminare i favi. Da quello che vede, il veterinario potrà orientarsi per una diagnosi di malattia, confermata, se necessario, da analisi di laboratorio. La peste americana provoca la morte dell intera famiglia, è contagiosa e soprattutto resiste alle alte temperature. Il trattamento con le medicine è inutile: all apicoltore non resta altro da fare che eliminare sia le api che i favi, disinfettando accuratamente l arnia e tutta l attrezzatura usata. La varroa, parassita visibile anche ad occhio nudo, colpisce sia l ape adulta sia la covata, soprattutto quella maschile; provoca la morte di larve e pupe. La varroa viene curata eliminando la covata maschile ed utilizzando adeguati prodotti di origine naturale. I nemici delle api L alveare non è mai completamente al sicuro molti insetti infatti si introducono nell arnia per rubare il miele e la cera! I principali nemici delle api sono: le tarme; la sfinge testa di morto (tipo di farfalla con un disegno a forma di teschio sul dorso); le vespe; le formiche; i topi e gli uccellini. Antiparassitari usati in agricoltura Alcuni insetticidi e diserbanti usati in agricoltura possono essere molto nocivi per le api, provocandone addirittura la morte! La raccolta delle bottinatrici su colture sottoposte a trattamenti antiparassitari e diserbanti può inoltre avere un altra grave conseguenza: la contaminazione dei prodotti dell arnia, che si ripercuote sul miele, sui suoi derivati e in ultimo sul consumatore. Per una buona gestione di un apiario vi sono alcune norme fondamentali: mettere le arnie in luoghi asciutti, ventilati, dove l umidità non ristagni; mantenere le famiglie forti; acquistare sciami da apicoltori conosciuti onde evitare di portare eventuali malattie in apiario; evitare l uso di materiale apistico di provenienza ignota se prima non è stato disinfettato. La danza L ape non parla, non può fare gesti: tuttavia comunica, e in maniera molto precisa! Le api esploratrici e le bottinatrici descrivono i risultati dei loro viaggi con delle danze. In particolare l esploratrice, quando individua una fonte di raccolta particolarmente abbondante, lo comunica alle altre raccoglitrici tramite una danza che, a seconda della sua velocità, forma, inclinazione, dà indicazioni precise sulla distanza della fonte e sulla sua ubicazione. Ecco i messaggi principali delle diverse danze: c è nettare o polline nelle vicinanze (sotto i cento metri); c è nettare o polline oltre i cento metri, in direzione del sole, oppure in direzione opposta al sole, o con una particolare angolazione rispetto al sole! Le api hanno un goniometro incorporato!!! Altre danze: di gioia (per dire che l alveare sta bene), di allarme (per raccogliere le guardiane in caso di attacco), della pulizia (un ape che vuole essere pulita da una compagna), di soccorso (operaie che vanno a soccorrere una compagna in difficoltà). Questa scoperta valse a Karl Von Frisch il premio Nobel per la fisiologia e la medicina nel 1973, insieme a K. Lorenz e N. Tinbergen. La Bataille de Reines. Trois jours avant la naissance d une nouvelle reine, la vieille souveraine abandonne la ruche avec un groupe d ouvrières pour fonder une autre colonie : deux reines ne peuvent pas vivre sous le même toit! Si cela se produit, si deux reines se rencontrent, elles donnent lieu à une lutte frontale, qui se terminera avec la victoire de l insecte le plus rusé, robuste et sain. 10 Una bestiolina delicata Vie en société 11
7 A differenza del nettare, che necessita di una lavorazione, il polline può essere consumato direttamente dalle api. Viene trasportato tramite le cestelle poste nelle zampette posteriori delle bottinatrici e viene immagazzinato nei pressi della covata, così com è! È molto importante per il suo alto contenuto proteico: è vero che le api si nutrono di nettare, ma senza polline un alveare si spopola. Polline: è il seme maschile dei fiori che tramite contatto diretto feconda l ovulo femminile collocato nel pistillo. Stilo Style Il fiore, col suo profumo e con i suoi colori, attira l ape, che si posa sulla sua corolla per succhiare il nettare e raccogliere il polline. Le sue zampette si sporcano di polline, e quando si sposta su un altro fiore, un po di questo polline cade sulla cima del pistillo, che riceve il granellino da cui nasceranno i frutti. L ape permette quindi il matrimonio tra i fiori, che altrimenti, a distanza, non potrebbero dare vita ai frutti! L ape è in qualche modo cosciente di questa sua funzione: se si è posata su un fiore di melo, si poserà successivamente su un altro fiore di melo, non mescola mai i pollini di fiori diversi! Petalo Pétale Antere interno Étamine interne Nettario Nectaire Stame Stigmate Antera esterno Étamine externe Ovario Ovaire L abeille L abeille mignonne Sur les belles fleurs, Voltige et bourdonne Auprès de ses sœurs. Heureuse elle puise La cire et le miel, Et vole à sa guise Entre terre et ciel. (M. GARDIN) (poésie tirée de «Chez Nous Petites Lectures», 1955) Quelques conseils... N écrase pas les fleurs et ne les arrache pas, elles sont un élément précieux pour la fabrication du miel et pour la vie des abeilles. Ne tue pas les abeilles : quand tu en vois une, ne t agite pas. Elle ne veut pas te piquer, elle veut simplement faire son travail : se poser sur les fleurs, prendre de l eau pour sa ruche... Donc, laisse l abeille tranquille et elle ne te fera rien. Quand une abeille te pique, elle meurt car la peau de l homme est trop épaisse, son aiguillon reste coincé et l abeille est ainsi blessée! Raison de plus pour ne pas l effrayer. Si par malheur une abeille te pique, à moins que tu ne sois allergique, ne t inquiète pas : enlève lentement l aiguillon avec les deux doigts (sans gratter, tu risques de rompre le petit sac de venin) et puis mets un peu de glace ou de miel sur la peau. En plus sais-tu que le venin des abeilles est utilisé pour soigner les rhumatismes du sang? L abeille est un symbole de travail et de grande intelligence : respecte-la et tu respecteras la nature entière! 12 Magia della natura: impollinazione... 13
8 ll miele viene immagazzinato nei favi. Qui perderà ancora un certo quantitativo d acqua grazie alle alte temperature dell arnia e alla ventilazione delle api. Una volta che la percentuale di acqua sarà scesa intorno al 20%, le api coprono le cellette con uno strato di cera e propoli (opercolatura) per la conservazione del miele. 14 Terminata la raccolta, la bottinatrice torna all alveare, rigurgita il nettare ad una sua compagna (ape operaia ricevitrice) la quale ripete questa operazione, detta trofallassi, con altre api per circa venti minuti: in questa maniera il nettare perde buona parte dell acqua contenuta. La saliva delle api inoltre inverte gli zuccheri complessi vegetali del nettare in zuccheri più semplici. Quindi c è allo stesso tempo un fenomeno di concentrazione (eliminazione di acqua) e di inversione (trasformazione di zuccheri). Altre sostanze raccolte: Acqua: è raccolta secondo le necessità ed è usata immediatamente, mai immagazzinata. Aspirata tramite la ligula e trasportata nella borsa melaria, l acqua serve per rinfrescare l alveare e per preparare la gelatina reale (la pappa per le larve, composta da miele, polline e acqua). Propoli (Attenzione! Nome femminile: si dice la propoli): resina che le api raccolgono dalle gemme o dalle cortecce di alcune piante. Le api la usano per chiudere le fessure delle pareti del nido, per bloccare i favi tra di loro, per disinfettare le cellette, per imbalsamare i cadaveri degli intrusi che le Il processo di scambio di padrone di casa non riescono ad espellere... Trofallassi cibo si chiama trofallassi. dall arnia. 15
9 Maschera protegge dalle punture delle api. Favo viene inserito nello smielatore per l estrazione del miele. Filtro il miele é filtrato attraverso reti di nylon per ottenere un prodotto pulito. Smielatore è un recipiente cilindrico provvisto di una gabbia rotante, all interno del quale la forza centrifuga causerà la fuoriuscita del miele dalle cellette. A questo punto si può passare alla fase di messa in vasetto per facilitarne la commercializzazione. La cristallizzazione di alcuni mieli è dovuta alla presenza di particolari zuccheri predominanti rispetto ad altri. Leva le api sigillano il coprifavo all arnia con la propoli. Per aprire l arnia quindi è necessario usare una leva. Per rimuovere le api dal telaio si usano delle spazzole, per evitare di schiacciare gli insetti, o semplicemente si scuote il favo per farli cadere dentro l alveare! Affumicatore alcune sbuffate di fumo sono sufficienti ad ammansire le api in modo da poter visitare l alveare senza pericolo. Nella fase di Sceratrice smielatura, l apicoltore struttura utilizzata dovrà rimuovere per recuperare la cera; si tratta delicatamente lo strato di un contenitore chiuso da di cera che ricopre le un pannello di vetro che viene celle dei favi con un Il miele viene versato nei decantatori o esposto al sole. I raggi solari coltello o una forchetta. maturatori, dove le sostanze estranee, che penetrano nel contenitore Questa fase si chiama cera, aria, particelle metalliche, minerali, sciolgono la cera dei favi, che disopercolatura. saliranno in superficie. viene così recuperata per 16 Fase di smielatura diversi utilizzi. 17
10 Il miele è composto principalmente da zuccheri: : per questo motivo è un alimento altamente energetico. Per secoli è stato usato come unico dolcificante, prima che venisse scoperta l America e che fosse introdotta la barbabietola da zucchero in Europa. Grazie all intervento delle api, gli zuccheri del miele sono zuccheri semplici, facilmente digeribili dall uomo: proprio per questo il miele è consigliato a tutti, in particolare agli atleti, ai neonati, alle donne in gravidanza e agli anziani. Gli zuccheri presenti nel miele fanno bene alla salute del nostro corpo, inoltre questo prodotto contiene meno calorie rispetto allo zucchero normale: è quindi consigliato a chi ha problemi di sovrappeso. Ma il miele non contiene soltanto zuccheri: è ricco di enzimi, sali minerali e vitamine. La produzione e le varietà di miele si basano sui diversi tipi di fioritura della nostra regione miele di rododendro miele di castagno miele mille fiori la componente dominante è il rododendro (superiore al 20%). Raccolto in alta montagna (sopra i 1200 metri circa, in tutta la regione) durante l estate. Profumato e delicato, colore chiaro. la componente dominante è il castagno (quantità superiore al 90%). Raccolto nella tarda primavera, a media altitudine, soprattutto nella Bassa Valle. Miele di colore ambrato con aromi caldi e balsamici. raccolto in primavera-estate nelle praterie dell intera Valle d Aosta. Le arnie vengono spostate dalle quote più basse a quelle più alte, per sfruttare le diverse fioriture. Non ha un colore specifico in quanto dipende dai fiori visitati! Miele dal gusto complesso ed equilibrato. Nella medicina popolare è usato per lenire piaghe, scottature, ematomi, ferite, per combattere tosse e raffreddore. Per le sue qualità idratanti, viene usato nella produzione di creme e saponi. Ci sono inoltre. miele di melata di abete si produce nella zona collinare di Châtillon. Scurissimo, ancora più scuro del miele di castagno. miele di tiglio ambrato, pungente, mentolato, più chiaro rispetto al miele di castagno. Prodotto ad Introd La tradizione più antica tramanda che il miele bollito è efficace contro i morsi dei serpenti ed i funghi velenosi. Un testo sacro indiano afferma che una dieta a base di latte e miele allunga la vita di 500 anni! Presso l Assessorato dell Agricoltura vi è un laboratorio d analisi che si occupa dell identificazione del miele: tramite accurate analisi chimico-fisiche si possono individuare le percentuali di acqua, i tipi di zuccheri e soprattutto le percentuali dei diversi fiori visitati dalle api per quel tipo di miele (analisi melissopalinologica). Sempre attraverso questi esami, si può individuare l età del miele, con la determinazione dell HMF (che indica il grado di trasformazione chimica del prodotto), e soprattutto la presenza di eventuali sostanze inquinanti, metalli pesanti, residui di prodotti usati per curare le api, ecc. Per approfondire le qualità organolettiche dei mieli prodotti in Valle d Aosta, la nostra regione può contare sull attività degli Assaggiatori, iscritti all Albo Nazionale, che, grazie al loro lavoro, forniscono una mappatura dettagliata del miele, con approfondite schede relative al gusto, al profumo, all aroma, all intensità, ecc 18 Longue vie avec le miel! La produzione e le varietà di miele 19
11 Il mio non sol, ma l altrui ben procuro Questo potrebbe essere il motto delle api, che con la loro laboriosità producono il necessario per la loro sopravvivenza, ma non solo miele, cera, propoli, pappa reale sono tutti prodotti che l uomo utilizza per sé. Cera: recuperata tramite sceratrice; viene utilizzata per la fabbricazione di nuovi fogli cerei, per le candele, ma anche per fare pomate ed unguenti. Polline: l ape passando attraverso delle griglie messe davanti alla porticina dell arnia perde dei granuli che cadono in un contenitore. Il polline è un ottimo ricostituente. Pappa reale: prodotto iperenergetico (la regina può vivere fino a 5 anni grazie anche a questo alimento). Ricostituente; panacea per tanti disturbi. È prodotta dalle api operaie. Propoli: ottimo antibiotico naturale, soprattutto per curare le vie respiratorie. Veleno d api: utilizzato in medicina per curare i reumatismi del sangue. La propoli, prodotto magico dei liutai Questa resina naturale è da sempre utilizzata per la fabbricazione di vernici. Si dice che la sonorità eccezionale di certi violini, costruiti dai liutai italiani di Cremona nel XVIII secolo, sia dovuta proprio alla natura chimico-fisica della propoli utilizzata. La luna di miele: perché si dice così? Nella mitologia scandinava, l idromele (bevanda alcolica composta da miele fermentato) è la bevanda delle divinità. La Luna di Miele corrispondeva alla quantità di idromele necessaria per un mese ad una coppia di giovani sposi! Dialetti Alcune api esploratrici, prelevate da un alveare italiano, sono state trasferite in un alveare tedesco, abitato da api di razza diversa. Le danze svolte dalle italiane non venivano comprese dalle raccoglitrici tedesche, le quali sbagliavano continuamente pianta! È evidente che ogni razza geografica possiede un suo dialetto. Symbole du royaume parfait L abeille a très tôt symbolisé pouvoir, bravoure et obéissance au seigneur. Elle était dès le V siècle l insigne des rois de France, avant de faire place à la fleur du lys, qu on interprète parfois comme une représentation stylisée de l insecte. Quoi qu il en soit, Napoléon Ier a choisi l abeille comme l emblème de son empire. Le Charivari Lorsque la vieille reine quitte avec son essaim la ruche, pour trouver une nouvelle maison, l apiculteur essaye de l attraper avec toute la famille pour la mettre dans une nouvelle ruche. Une croyance populaire très répandue même en Vallée d Aoste dit que l essaim est attiré par les bruits métalliques, c est donc armés de sonnailles, chaudrons et autres ustensiles que les villageois poursuivent les abeilles pour les arrêter. En réalité, le charivari était fait pour réclamer la propriété de l essaim qui pouvait se poser dans le pré d autrui Abeilles bénéfiques L empereur Charlemagne aurait guéri de la goutte en se faisant administrer des piqûres d abeilles. 20 Il mio non sol, ma l altrui ben procuro Curiosités 21
12 Quelle confusion! Mets dans le bon ordre le processus de fabrication du miel. Disegna il fiore nella sua zona corrispondente. (Se non ti ricordi vai a vedere la cartina di pagina 2). 1 miele nel favo 2 smielatore 3 barattolo 4 ape sul fiore 5 volo verso l arnia 6 scambio tra api Val Veny Valle del P.S. Bernardo Val Ferret Valle del G.S. Bernardo Valpelline Valtournenche Châtillon Val d Ayas Valgrisenche Introd Pila Val di Gressoney Valle di Rhêmes Valsavarenche Val di Cogne Val di Champorcher Scrivi accanto al fiore il miele corrispondente. 22 Les abeilles jouent avec toi! 23
13 Il Consorzio Apistico della Valle d Aosta Il Consorzio è stato fondato nel 1955 in risposta alle esigenze espresse dagli apicoltori, che necessitavano di un luogo di confronto e di un servizio di assistenza. Si tratta di un associazione che organizza corsi per fornire i primi rudimenti agli aspiranti apicoltori, o corsi di approfondimento su malattie, ed in generale sul mondo delle api. A Saint- Marcel, presso la struttura del Consorzio, si trova inoltre un apiario sperimentale, periodicamente visitato da decine e decine di scolaresche. I bambini possono toccare con mano l attività legata all alveare grazie all attrezzatura a misura di piccolo apicoltore. Inoltre, sempre presso la struttura del Consorzio, vi è un fornitissimo magazzino con tutto il necessario per l allevamento delle api e per la produzione di miele: dalle arnie ai maturatori, alle maschere, ecc. Per quanto concerne l assistenza tecnica agli apicoltori è l Assessorato dell Agricoltura, Risorse naturali e Protezione Civile che, nell ambito del proprio organico, dispone di funzionari specializzati preposti a fornire indicazioni specifiche per la buona conduzione degli alveari. Attualmente in Valle d Aosta ci sono 479 apicoltori per un totale di arnie. (*) (*) Dati forniti dal Consorzio Apistico il 1 giugno La documentazione fotografica è stata gentilmente fornita dall Assessorato dell Agricoltura, Risorse naturali e Protezione Civile, dal Consorzio Apistico e dal tecnico apistico Luciano Gerbelle
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