La valorizzazione e la gestione dei beni del patrimonio mobiliare dell ente locale

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1 La valorizzazione e la gestione dei beni del patrimonio mobiliare dell ente locale

2 Introduzione In questi ultimi anni il patrimonio mobiliare ed immobiliare è stato sottovalutato se non addirittura considerato un problema amministrativo. Un efficace gestione del patrimonio ha, invece, importanti ripercussioni di tipo contabile, amministrativo, giuridico e soprattutto finanziario. Da un punto di vista contabile una veritiera e corretta rappresentazione del conto del patrimonio incide sul risultato gestionale. Da un punto di vista amministrativo permette di programmare ed effettuare le operazioni del patrimonio (acquisizione, movimentazione, dismissione, valutazione) e la predisposizione di appositi regolamenti, procedure e la tenuta del libro degli inventari. Da un punto di vista giuridico permette di implementare modelli organizzativi e gestionali in grado di ridurre le responsabilità degli amministratori e degli organismi di vigilanza, ed infine da un punto di vista finanziario la gestione e valorizzazione è una importante fonte di entrata. Tutto ciò richiede di sviluppare un progetto complessivo di valorizzazione e gestione innovativa del patrimonio dell ente locale. Fondamentale diventa, pertanto, la necessità di avere a priori puntuali elementi conoscitivi della consistenza patrimoniale a partire da un aggiornato inventario dei beni, una approfondita valutazione tecnica per impostare azioni di incremento di valore, miglioramento della logistica e soprattutto governare la politica delle dismissioni. La Fondazione, sulla base delle esperienze maturate a livello nazionale è in grado di supportare gli Enti locali nei processi di gestione e valorizzazione del patrimonio a partire dall aggiornamento straordinario dei beni, regolarizzazione del patrimonio, analisi e valutazione tecnica, piani di valorizzazione e progettazione dei modelli gestionali.

3 PREMESSA Oggetto della proposta Oggetto della nostra proposta è l attività di assistenza finalizzata alla gestione e valorizzazione del patrimonio del Ente locale, nell ambito di quanto legittimamente previsto dalla normativa attualmente in vigore. Le attività che verranno svolte sono presentate qui di seguito.

4 OGGETTO Modulo DELLA I: inventario PROPOSTA dei beni mobili Oggetto della presente proposta è l incarico per la redazione dell inventario dei beni mobili attraverso: individuazione, catalogazione e codifica dei singoli beni facenti parte del patrimonio dell ente o assegnati all esterno (scuole, centri anziani, impianti sportivi, ); stima del valore contabile ed extracontabile dei beni; assistenza all inserimento dei beni nel sistema informativo-contabile dell ente e alla redazione del libro inventari, dei fogli stanza e dei piani d ammortamento; redazione del regolamento di gestione dei beni mobili, della procedura di movimentazione interna (acquisizione, assegnazione, movimentazione, dismissione);

5 Oggetto di inventario Sono da considerare oggetto d inventario mobiliare, seconda la loro natura, i beni mobili di seguito descritti, raggruppati per le seguenti tipologie: beni mobili costituenti la dotazione degli uffici (arredi, macchine per scrivere, calcolatrici, computer, licenze d uso ed altre macchine, beni mobili d ornamento quali drapperie, tappeti, quadri, gli oggetti di vetro, terracotta ed altro quando sono di pregio e valore artistico); del magazzino operai comunale; gli automezzi adibiti ai rispettivi servizi, nonché gli stemmi delle bandiere, i sigilli e gli oggetti consimili di uso specifico degli uffici. libri e pubblicazioni che fanno parta della biblioteca comunale inventariati a cura del servizio biblioteca ed inseriti nel patrimonio dell Ente come universalità di beni (solo se di proprietà comunale). materiale scientifico, oggetti d'arte, quali: statue, busti, quadri, ecc. (quando non facenti parte di raccolte, collezioni, musei e pinacoteche in quanto da considerarsi agli effetti inventariali "beni immobili"), metalli preziosi, strumenti musicali, l'attrezzatura tecnica e didattica (se non già compresa nella precedente tipologia in quanto dotazione di ufficio). armamenti, strumenti protettivi, equipaggiamenti (ad esclusione delle divise, degli effetti di vestiario, le scarpe ecc. in quanto beni di consumo). altri beni non classificabili, quali, ad esempio, materiale proveniente dalla demolizione di edifici (beni mobili patrimoniali disponibili), mobili per definizione di legge, il mobilio non in uso e in attesa di vendita.

6 Metodologia dell attività L attività d inventario dei beni mobili sarà strutturata in 6 fasi: 1) Acquisizione planimetrie, numerazione e nomina degli uffici Risulta fondamentale far precedere la rilevazione dei beni mobili dall attività di numerazione e nomina degli uffici (ove non siano già predisposte), seguendo una logica numerica, che tenga conto delle palazzine coinvolte e dei piani esistenti, in modo da non creare eventuale confusione nel lavoro 2) Rilevazione sul campo dei beni mobili Questa fase si svolgerà attraverso la rilevazione sul campo del patrimonio mobiliare, predisposta con la compilazione di una scheda, in cui inserire i dati utili per ogni cespite censito: l edificio di collocazione del bene; il numero di attribuzione della stanza di collocazione; il settore di competenza; il servizio svolto dall ufficio ed il suo responsabile; la tipologia del bene censito; la descrizione particolareggiata del bene(materiale, colore, marca del cespite); la data di consegna del bene, utile per un riscontro incrociato con le fatture rintracciate presso l ufficio Ragioneria (sarà una data approssimativa, fornita da colui che utilizza il bene stesso); lo stato di uso del bene.

7 Metodologia dell attività 3) Attribuzione codice inventario beni Ad ogni bene rilevato nella scheda gli verrà dato un numero inventario e collocata, immediatamente, l etichetta corrispondente, al fine di non rischiare una doppia registrazione del cespite. La numerazione dell etichettatura va annotata sulla scheda rilevazione e dovrà coincidere con l inserimento del bene nel programma di gestione patrimonio. 4) Registrazione dei cespiti nel programma gestione patrimonio I dati rilevati sul campo saranno inseriti immediatamente in un file Excel i cui fogli di lavoro, oltre a contenere le informazioni delle schede di rilevazione, dovranno essere predisposti per registrare i dati relativi alle ditte fornitrici ed il loro valore economico (rilevato dalle fatture consegnate dall ufficio Ragioneria). Di seguito verrà effettuato il caricamento dei cespiti nel programma di gestione, facendo accurata attenzione ad inserire i cespiti in base al codice inventario già attribuito. La doppia rilevazione, sarà utile per gestire meglio i cespiti e lavorare con più sicurezza.

8 Metodologia dell attività 5) Creazione fogli stanza, del regolamento e della gestione dei cespiti Alla registrazione dei cespiti nel programma di gestione, farà seguito la stampa del foglio stanza da collocare in ogni ufficio a firma del consegnatario e dell assegnatario, in cui sarà presa nota di tutti i beni ivi locati. Sarà proposto un regolamento per l acquisizione, gestione, spostamento e la dismissione dei beni. 6) Redazione dell inventario dei beni, predisposizione del piano degli ammortamenti e riconciliazione con il conto del patrimonio dell Ente L attività consiste nella ricostruzione e tenuta del libro dei cespiti ammortizzabili e nella rilevazione degli ammortamenti. In oltre viene fornita un assistenza alla riconciliazione del Conto del Patrimonio e del prospetto di conciliazione.

9 Contatti Fondazione Logos PA Via Conca d Oro 146 Roma Tel./ fax : info@logospa.it

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