Indice - Docente - Obiettivi del corso. Sistemi di gestione per la sicurezza e la salute dei lavoratori. Relatore: Ing. Alessandro Celuzza

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1 Sistemi di gestione per la sicurezza e la salute dei lavoratori (d.lgs , d.lgs , norma BS OHSAS 18001:2007 e linea guida UNI INAIL) Relatore: Ing. Alessandro Celuzza Indice - Docente - Obiettivi del corso - L articolo 30 del d.lgs Approccio per processi - Modello sistemico della gestione - Il ruolo della documentazione - Mappe di processo - Approccio per processi e valutazione dei rischi - Introduzione ai sistemi di gestione - La norma OHSAS La linea guida UNI Inail - La certificazione dei sistemi di gestione BS OHSAS Conclusioni

2 Relatore Alessandro Celuzza,, ingegnere civile libero professionista Esperienze professionali nel settore delle costruzioni civili e impiantistiche collabora con numerose imprese di costruzioni civili e impiantistiche, presso le quali ricopre il ruolo di responsabile qualità,, RSPP, supporto all'ufficio acquisti e all'ufficio tecnico Lead auditor certificato per i sistemi di gestione per la qualità ISO 9001 e la sicurezza BS OHSAS info@synergica.net Obiettivi del corso Familiarizzare con i seguenti concetti: -Approccio per processi -Modello sistemico della gestione -FMEA di processo e valutazione dei rischi -Sistemi di gestione -La norma BS OHSAS 18001:2007 -Altri modelli di riferimento -Il ruolo della certificazione

3 L articolo 30 del d.lgs Modelli di organizzazione e di gestione Art. 30 Modelli di organizzazione e di gestione 1. Il modello di organizzazione e di gestione idoneo ad avere efficacia esimente della responsabilita' amministrativa delle persone giuridiche, delle societa' e delle associazioni anche prive di personalita' giuridica di cui al decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231, deve essere adottato ed efficacemente attuato, assicurando un sistema aziendale per l'adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attivita'di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c) alle attivita'di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; d) alle attivita' di sorveglianza sanitaria; e) alle attivita' di informazione e formazione dei lavoratori; f) alle attivita' di vigilanzacon riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell'applicazione e dell'efficacia delle procedure adottate.

4 Art. 30 Modelli di organizzazione e di gestione 2. Il modello organizzativo e gestionale di cui al comma 1 deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell'avvenuta effettuazione delle attivita' di cui al comma Il modello organizzativo deve in ogni caso prevedere, per quanto richiesto dalla natura e dimensioni dell'organizzazione e dal tipo di attivita'svolta, un'articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche e i poteri necessari i per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonche' un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello lo. 4. Il modello organizzativo deve altresi' prevedere un idoneo sistema di controllo sull'attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo o delle condizioni di idoneita' delle misure adottate. Il riesame e l'eventuale modifica del modello organizzativo devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all'igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell'organizzazione e nell'attivita' in relazione al progresso scientifico e tecnologico. Art. 30 Modelli di organizzazione e di gestione 5. In sede di prima applicazione, i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui al presente articolo per le parti corrispondenti. Agli stessi fini ulteriori modelli di organizzazione e gestione aziendale possono essere indicati dalla Commissione di cui all'articolo 6. [ ]

5 Approccio per processi Il concetto di processo Prima di trattare i temi riguardanti i sistemi di gestione, èopportuna una premessa sull approccio per processi.

6 Il concetto di processo Qualsiasi attività, o insieme di attività, che utilizza risorse per trasformare elementi in entrata in elementi in uscita può considerarsi un processo. Il concetto di processo Entità in ingresso Processo Entità in uscita Dispositivi di monitoraggio e misurazione Ambiente

7 Le componenti di un processo Il processo aziendale si presenta come un attivitàorganizzata che utilizza entitàin ingresso e le trasforma in entitàin uscita prestabilite, coinvolgendo: Le risorse umane Le infrastrutture La comunicazione Il sistema di misura e controllo Approccio per processi Le entità in ingresso comprendono: Le risorse umane I materiali, le macchine, gli strumenti di misura, le risorse hardware e software, le risorse finanziarie I metodi, le procedure, i procedimenti, le sequenze stabilite La comunicazione

8 Approccio per processi Le entitàin uscitasono i risultati del processo e comprendono: prodotti (hardware, software, materiali da processo continuo, servizi); informazioni (comunicazioni scritte e verbali, disegni, specifiche, relazioni tecniche, note di riunione, reclami, ). Approccio per processi Le possibilitàdi monitoraggio e misurazione del processoindicano la raccolta di dati (incidenti, infortuni, segnalazioni dei lavoratori, audit interni, ) per decidere l'attivazione del sistema di controllo (azioni correttive, )

9 Approccio per processi RISORSE INPUT Attività organizzata che utilizza elementi in ingresso per realizzare risultati prestabiliti OUTPUT sistema di controllo Modello sistemico della gestione

10 Modello sistemico Le organizzazioni, per funzionare efficacemente, devono identificare e gestire numerosi processi, fra loro correlati e interagenti. Schematizziamo il funzionamento di un organizzazione con una rete di processi, in cui l entitàin uscita di un processo elementare costituisce l entitàin ingresso del successivo. Modello sistemico Esigenze Informazioni sullo stato del processo

11 Modello sistemico Lo studio sistemico delle organizzazioni, schematizzate come reti di processi, che agiscono in relazione con le parti interessate (clienti, fornitori, concorrenti, investitori, collaboratori, appaltatori, visitatori, autorità di controllo, ), nel rispetto di vincoli prestabiliti (requisiti cogenti, contrattuali e volontari), va sotto il nome di approccio per processi Modello sistemico Il sistema di gestione èuno dei possibili strumenti di gestione per le organizzazioni che vogliono governare i propri processi per conseguire l obiettivo della soddisfazione delle parti interessate.

12 Come si applica l approccio per processi Il modello PDCA A tutti i processi può essere applicato, il modello conosciuto come c "Plan-Do Do-Check-Act" (PDCA) che può essere brevemente descritto come segue: Plan: stabilire gli obiettivi ed i processi necessari per fornire risultati in accordo con i requisiti del cliente e con le politiche dell'organizzazione; Do: dare attuazione ai processi; Check: monitorare e misurare i processi ed i prodotti a fronte delle politiche, degli obiettivi e dei requisiti relativi ai prodotti e riportarne i risultati; Act: adottare azioni per migliorare in modo continuo le prestazioni dei processi. Come si valuta l effettivo approccio per processi

13 Come si valuta l effettivo approccio per processi Il ruolo della documentazione

14 Il ruolo della documentazione La documentazione descrittiva di un processo (procedura documentata) deve descrivere in modo sequenziale il coinvolgimento nel medesimo processo delle sue componenti essenziali (risorse umane, infrastrutture, comunicazione, sistema di misura e controllo) Il ruolo della documentazione La rappresentazione grafica dei processi (mappe di processo) può rendere efficacemente la presentazione sequenziale delle attivitàe il modo in cui interviene il sistema di misura e controllo, nei casi in cui la prestazione del processo si discosti dal risultato prestabilito.

15 Mappe di processo Mappe di processo Le mappe di processo sono uno strumento semplice e particolarmente efficace per descrivere graficamente la sequenza delle operazioni che costituiscono il processo in esame La rappresentazione grafica del processo di realizzazione di un prodotto o di un servizio consente di cogliere in modo più agevole le opportunità di miglioramento

16 Le mappe di processo Mappe di processo Consentono di presentare in forma molto semplificata anche processi particolarmente complessi Consentono di cogliere le interazioni fra diversi processi all interno della medesima organizzazione Agevolano la lettura razionale dei processi, perchéconcentrano l attenzione sulle operazioni e sui risultati, limitando le interpretazioni personalistiche Mappe di processo La simbologia delle mappe di processo è svincolata da prescrizioni normative. Alcuni simboli sono utilizzati dalla maggior parte delle organizzazioni

17 Mappe di processo start if decisione else misura operazione then documentazione archiviazione end Mappe di processo inizio pianifico eseguo registro misuro correggo archivio valuto eseguo fine conforme non conforme

18 Approccio per processi e valutazione dei rischi Definizioni (BS OHSAS 18001:2007, cap. 3) Pericolo Sorgente, situazione, atto che presenta un potenziale dannoso, in termini di lesioni o malattia, o di una combinazione di queste. Identificazione del pericolo Processo di identificazione dell'esistenza di un pericolo (vedi il 3.6) e di definizione delle sue caratteristiche Rischio La combinazione della probabilità del verificarsi di un evento pericoloso, o dell esposizione al pericolo, e la gravità della lesione o della malattia che può essere causata dall evento o dall esposizione. Valutazione del rischio Processo della valutazione del rischio derivante dal pericolo o dai pericoli, che tiene conto dell adeguatezza dei sistemi di controllo e che consente di stabilire se il rischio sia accettabile o meno. Rischio accettabile Rischio che èstato ridotto a un livello che può essere tollerato dall organizzazione, con riferimento agli obblighi di legge e alla propria politica SSL.

19 FMEA di processo FMEA: failure mode effect analysis L applicazione della metodologia FMEA ci permette di: identificare i potenziali modi di guasto del processo identificare le potenziali cause intraprendere delle opportune azioni di prevenzione pianificare il controllo del processo rendere piùefficace il sistema di controllo. FMEA di processo Possiamo ricondurre la valutazione dei rischi a una FMEA di processo. In pratica la metodologia si applica effettuando i seguenti passi: individuazione dei processi che si sviluppano nel sito operativo descrizione dei processi e analisi delle rispettive fasi operative identificazione dei gruppi omogenei di lavoratori coinvolti nella fase in esame (Gruppo Omogeneo Esposti) valutazione del tempo di esposizione del gruppo omogeneo di lavoratori, con riferimento alla giornata lavorativa di 8 ore

20 FMEA di processo Possiamo ricondurre la valutazione dei rischi a una FMEA di processo. In pratica la metodologia si applica effettuando i seguenti passi: identificazione delle fonti di pericolo presenti in ciascuna fase operativa individuazione delle cause dell esistenza delle fonti di pericolo descrizione degli effetti potenziali di ciascuna fonte di pericolo sulla sicurezza e sulla salute del lavoratori, ove essa si manifesti misure di prevenzione previste attualmente FMEA di processo Possiamo ricondurre la valutazione dei rischi a una FMEA di processo. In pratica la metodologia si applica effettuando i seguenti passi: attuale livello di rischio stimato per ciascun effetto potenziale calcolati in termini di Lr=PG (probabilità di accadimento x gravità delle conseguenze) mezzi di protezione collettiva da predisporre dispositivi di protezione individuale da assegnare ai lavoratori Valutazione di accettabilità del rischio azioni di miglioramento da attuare, responsabilità e tempi di attuazione

21 FMEA di processo ACCETTABILITÀ DEL RISCHIO Dopo avere calcolato i livelli di rischio connessi a ciascun processo, la Direzione ne valuta l accettabilità. Tale valutazione tiene conto della possibilità di intervenire con: Eliminazione del pericolo Sostituzione con altro pericolo Introduzione di sistemi di controllo di processo (misure tecniche) Introduzione di segnaletica, allarmi e procedure di controllo (misure organizzative) Dispositivi di protezione collettiva Dispositivi di protezione individuale Qualora l attuazione di tali misure non sia sufficiente a rendere accettabile il rischio, la Direzione provvede al divieto di esecuzione dell attività in esame. FMEA di processo ACCETTABILITÀ DEL RISCHIO Qualora il rischio risulti accettabile, la Direzione assicurerà: Il controllo operativo, per mantenere il rischio entro i limiti di accettabilità durante le normali operazioni lavorative Il miglioramento continuo, per ridurre progressivamente i livelli di rischio attraverso interventi pianificati. Il controllo operativo deve assicurare che le attività lavorative siano attuate nel rispetto di: Criteri di competenza del personale Criteri di adeguatezza delle attrezzature Rispetto dei tempi di esposizione e delle modalità di esecuzione del lavoro Rispetto delle procedure di monitoraggio del processo.

22 FMEA di processo Vediamo insieme un esempio: -Appaltatore di servizi di movimentazione interna allo stabilimento di una cartiera di materie prime, prodotti accessori e prodotti finiti, servizi di facchinaggio e di pulizia di aree coperte e scoperte dello stabilimento. -Le due organizzazioni si sono trasmesse le informazioni necessarie al coordinamento delle operazioni - L analisi dei processi eseguita dall appaltatore appaltatore per la valutazione dei rischi fa riferimento ad aree di lavoro identificate sulla mappa dello stabilimento del committente FMEA di processo Processo Ingresso dei lavoratori e transito pedonale lungo la viabilità interna per raggiungere gli uffici, gli spogliatoi e le postazioni di lavoro Area interessata Gruppi omogenei di lavoratori 48, 12 Tutti i lavoratori Prelievo muletti 12, 25 Carrellisti Prelievo imballi e trasporto al reparto bobinatrici 28, 18 Carrellisti Stoccaggio e movimentazione bobine imballate nelle aree di magazzino zino P.F. 20, 21 Carrellisti Prelievo cellulosa e trasporto fino all area area del nastro trasportatore di caricamento del pulper preparazione impasti Prelievo colori e NaOH e trasporto all area area di caricamento del pulper preparazione impasti Prelievo fogliacci per trasporto all area area di caricamento del pulper preparazione impasti Prelievo prodotti finiti da magazzini P.F. e trasporto al piazzale per il caricamento degli automezzi 13, 14 Carrellisti 10, 13, 14, 15/0 Carrellisti 9, 16, 14 Carrellisti 20, 21, 12 Carrellisti Prelievo fogliacci da deposito ausiliario (se in uso) 49 Carrellisti Pulizia del deposito ausiliario 49 Addetti alle pulizie Pulizia delle aree esterne Transito di veicoli e mezzi d opera d all interno del sito operativo e loro ricovero sotto la tettoia Aree esterne Aree esterne, 25 Addetti alle pulizie Carrellisti

23 FMEA di processo La stima del livello di rischio è espressa in modo convenzionale come prodotto Lr fra la probabilità P di accadimento dell evento dannoso e la gravità G degli effetti del medesimo evento sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori. Si ricava quindi la seguente tabella in cui sono evidenziate le aree di livello quasi nullo, basso, medio ed elevato. Probabilità Gravità Lr = 1 livello di rischio quasi nullo non sono richieste azioni di miglioramento 2< Lr <6 livello di rischio basso non sono richieste azioni di miglioramento, fino a quando sussistono fasi lavorative con Lr medio 8< Lr <9 livello di rischio medio devono essere studiate e pianificate azioni di miglioramento per ricondurre il livello di rischio da medio a basso 12< Lr <16 livello di rischio elevato le fasi lavorative contraddistinte da livelli Lr elevati non devono essere effettuate se non in casi di assoluta necessità ed esclusivamente da personale qualificato per tali lavorazioni, secondo modalità descritte in un documento approvato dal Datore di Lavoro. FMEA di processo Per ciascuno dei processi individuati, applichiamo la metodologia FMEA Processo: Fase Transito lungo i percorsi della viabilità interna dello stabilimento Ingresso dei lavoratori e transito pedonale lungo la viabilità interna dello stabilimento per raggiungere gli uffici, gli spogliatoi e le postazioni di lavoro Aree 48, 12 Gruppo omogeneo lavoratori Tutti i lavoratori Fonte di pericolo Transito di autoveicoli e di carrelli elevatori Effetti potenziali Investimento Cause dell evento Mancato rispetto delle regole di prudenza da parte del lavoratore o degli autisti Attuali misure di prevenzione Segnaletica di sicurezza con segnalazione delle norme di sicurezza del traffico interno. Tracciamento di corsie per il transito pedonale. Formazione e informazione dei lavoratori. P G Lr Azioni da attuare Visita periodica (audit) di RSPP o ASPP sul luogo di lavoro almeno due volte all anno con verifica dello stato della segnaletica e segnalazione di eventuali carenze a RSPP di xxxxx SpA. Aggiornamento periodico dell informazione dei lavoratori sul rischio. Mezzi di protezione collettiva Nessuno DPI Fin dal loro accesso sul luogo di lavoro i lavoratori devono: - calzare le scarpe antinfortunistic he S1 - indossare indumenti di lavoro.

24 FMEA di processo Processo: Prelievo imballi e trasporto al reparto bobinatrici Aree 28, 18 Gruppo Attuali Fonte di Effetti Cause Fase omogeneo misure di pericolo potenziali dell evento lavoratori prevenzione Movimentazione carichi carrellisti Carrello elevatore Ribaltamento del carrello Mancato rispetto delle regole di prudenza da parte del carrellista Formazione e informazione dei lavoratori addetti all uso di carrelli elevatori. Uso delle cinture di sicurezza. P G Lr Azioni da attuare Visita periodica (audit) di RSPP o ASPP sul luogo di lavoro almeno due volte all anno con verifica del rispetto da parte dei carrellisti delle regole di sicurezza per l uso dei carrelli elevatori e della segnaletica interna allo stabilimento. Verificare quotidianamente il funzionamento dei dispositivi di sicurezza del muletto. Aggiornamento periodico dell informazione dei lavoratori sul rischio e sensibilizzazione sull importanza delle cinture di sicurezza. Mezzi di protezione collettiva Nessuno DPI - calzare le scarpe antinfortunistic he S1 - indossare indumenti di lavoro - indossare otoprotettori all interno del reparto 18 Introduzione ai Sistemi di Gestione

25 I sistemi di gestione Terminologia organizzazione: Insieme di persone e di mezzi, con definite responsabilità, autoritàed interrelazioni. sistema: Insieme di elementi correlati o interagenti. sistema di gestione: sistema per stabilire politica ed obiettivi e per conseguire tali obiettivi. Nota: un sistema di gestione di un organizzazione può includere sistemi di gestione differenti, quali un sistema di gestione per la qualità, un sistema di gestione finanziaria o un sistema di gestione ambientale. I sistemi di gestione Terminologia Politica SSL Intenti e direzione di una Organizzazione (cfr. 3.17) correlata alla performance SSL (cfr. 3.15), come formalmente espressa dall Alta Direzione. Nota 1. La politica SSL fornisce il quadro di riferimento per l applicazione e per la scelta degli obiettivi SSL. (cfr. ISO 14001:2004, 3.16). Organizzazione Società, attività, societàcommerciale, impresa, istituzione od associazione o parte di esse, incorporata o meno, pubblica o privata, che disponga di proprie funzioni e di propria amministrazione. Nota : per organizzazioni con piùdi una unitàoperativa, la definizione di organizzazione può essere attribuita anche ad una singola unità. (cfr. Iso 14001:2004, 3.16).

26 I sistemi di gestione Terminologia Sistema di gestione della salute e della sicurezza del lavoro (SGSSL) Parte del Sistema di Gestione di una Organizzazione utilizzato per sviluppare la politica SSL e per gestire i suoi rischi SSL. Nota 1. Un SG èun insieme di elementi correlati usati per stabilire una politica e degli obiettivi e per raggiungere tali obiettivi. Nota 2. Un SG include strutture organizzative, attività di pianificazione (incluse la VR e lo stabilire degli obiettivi), responsabilità, pratiche, procedure, processi e risorse. Nota 3. Definizione adattata dalla ISO 14001:2004. I sistemi di gestione Si parte sempre da una valutazione dei rischi collegata a specifiche fonti di pericolo che possono dare origine ad eventi dannosi per la redditività, per la soddisfazione del cliente, per l integrità dell ambiente, per la salute dei lavoratori, per l integrità dei dati personali, per la responsabilità sociale dell impresa

27 Gli elementi caratteristici di un SG Ci sono elementi Comuni tra i diversi Sistemi: Attenzione alle parti interessate (stakeholder) Politica Obiettivi Indicatori e sistema di controllo Rispetto della Normativa Struttura Organizzativa Gestione delle Risorse Gestione dei Documenti e delle registrazioni Audit Reportistica Riesame della Direzione Le norme sui sistemi di gestione Fornitura di Beni e Servizi -----> > ISO 9001 Aspetti Ambientali -----> > ISO Sicurezza sui Luoghi di Lavoro 626/ > > BS OHSAS Sicurezza delle Informazioni 196/ > > ISO Responsabilità Amministrativa delle Persone Giuridiche 231/ > > SA8000

28 Sistemi di gestione e valutazione dei rischi I sistemi di gestione forniscono strumenti di prevenzione allo scopo di rendere sempre meno probabili le manifestazioni di eventi dannosi per le parti interessate (in tema di salute e sicurezza, l attenzione è rivolta ai lavoratori). Tali strumenti devono essere commisurati alla gravità delle conseguenze dalla manifestazione degli eventi dannosi (infortuni, malattie professionali, costi sociali, costi aziendali, sanzioni). Sistemi di gestione e valutazione dei rischi Condizioni necessarie per consentire la progettazione e l efficace applicazione di ogni sistema di gestione sono: L identificazione dei processi aziendali La corretta individuazione dei pericoli e relativa valutazione dei rischi La conformità ai requisiti cogenti

29 Introduzione alla norma BS OHSAS 18001:2007 BS OHSAS 18001:2007 LaBS OHSAS 18001:2007 èuna norma di adozione volontaria sviluppata per rispondere all esigenza delle organizzazioni che richiedevano uno standard internazionalmente riconosciuto cui riferirsi per progettare, applicare, valutare ed eventualmente conseguire la certificazione di conformitàdel proprio sistema di gestione per la salute e la sicurezza dei lavoratori (SSL).

30 BS OHSAS 18001:2007 Non definisce criteri specifici prestazionali Non fornisce specifiche dettagliate per la progettazione di un Sistema di Gestione. L applicazione della norma dipenderà: Dalla politica aziendale per la salute e la sicurezza Dalla natura e dalla complessitàdei processi aziendali Dalla valutazione dei rischi BS OHSAS La norma BS OHSAS è stata sviluppata per essere compatibile con: ISO 9001:2008 (Qualità) ISO 14001:2004 (Ambiente) al fine di facilitare l integrazione dei tre Sistemi da parte delle organizzazioni che desiderino farlo.

31 BS OHSAS La norma BS OHSAS 18001indica quali sono i requisitidi un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro. Per consentire ad un organizzazione di: Controllare i propri rischi; Migliorare le proprie prestazioni. BS OHSAS La norma riguarda: La Salute e la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro; Essa non si riferisce alla sicurezza di prodotti e servizi.

32 Generalità MIGLIORAMENTO CONTINUO ACT RIESAME DIREZIONE POLITICA PIANIFICAZIONE PLAN MONITORAGGIO ATTUAZIONE CHECK AZIONI CORRETTIVE DO 4.1 Requisiti del sistema di gestione salute e sicurezza del lavoro L Organizzazione deve stabilire, documentare, attuare, mantenere e migliorare continuamente un SGSSL in conformità ai requisiti della norma BS OHSAS e determinare come questo soddisfa tali requisiti. L Organizzazione deve definire e documentare il campo di applicazione del suo SGSSL.

33 4.2 Politica della Sicurezza e Salute sul Luogo di Lavoro L Alta Direzione deve definire e autorizzare la politica SSL dell Organizzazione e assicurare che, nell ambito del campo di applicazione definito per il suo SGSSL, essa: sia appropriata alla natura e alla dimensione dei rischi SSL dell Organizzazione; includa un impegno alla prevenzione delle lesioni e delle malattie e al miglioramento continuo nella gestione SSL e nelle performance SSL; 4.2 Politica della Sicurezza e Salute sul Luogo di Lavoro includa un impegno ad almeno essere conforme ai requisiti legali applicabili e agli altri requisiti ai quali L Organizzazione sottoscrive e che sono correlati ai suoi pericoli SSL; fornisca il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare gli obiettivi SSL; sia documentata, attuata e mantenuta attiva;

34 4.2 Politica della Sicurezza e Salute sul Luogo di Lavoro sia comunicata a tutte le persone che lavorano sotto il controllo dell Organizzazione con l intento che essi siano resi consapevoli dei loro doveri individuali nell ambito della SSL; sia disponibile per le parti interessate, e sia riesaminata periodicamente per assicurare che essa sia sempre rilevante e appropriata all Organizzazione. 4.3 pianificazione La pianificazione per l identificazione, la valutazione ed il controllo dei rischi. L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attive procedure per l identificazione continua dei pericoli, la valutazione del rischio e per la definizione delle necessarie misure di controllo. Le procedure per l identificazione dei pericoli e la valutazione del rischio devono tenere in considerazione: le attività di routine e quelle non routinarie; le attivitàdi tutto il personale che ha accesso all ambiente di lavoro (incluse i contrattori ed i visitatori); la provenienza del personale, le capacitàe altri fattori di tipo umano;

35 4.3.1 La pianificazione per l identificazione, valutazione e controllo dei rischi. i pericoli identificati, che hanno origine esternamente al posto di lavoro, ma capaci di influenzare negativamente la salute e la sicurezza delle persone che sono sotto il controllo dell'organizzazione nell ambito del posto di lavoro; i pericoli creati nelle vicinanze dei posti di lavoro da attivitàcorrelate che sono sotto il controllo dell'organizzazione; infrastrutture, attrezzature, materiali sul posto di lavoro, sia fornite dall organizzazione che da terzi; cambiamenti o progetti di cambiamenti nell'organizzazione, nelle sue attività, nei suoi materiali; 69 di La pianificazione per l identificazione, valutazione e controllo dei rischi. modifiche al SGSSL, compresi i cambiamenti temporanei, e il loro impatto sull operatività, sui processi e sull attività; ogni prescrizione legale cogente correlata alla valutazione del rischio e all attuazione dei necessari controlli (cfr. note 3.12); la progettazione delle aree di lavoro, dei processi, delle installazioni, degli equipaggiamenti e dei macchinari, delle procedure operative e dell organizzazione del lavoro, incluso l adattamento alle capacità umane.

36 4.3.1 La pianificazione per l identificazione, valutazione e controllo dei rischi. La metodologia utilizzata dall organizzazione per l identificazione dei pericoli e per la valutazione dei rischi deve: essere definita in rapporto alle proprie finalità, natura e scadenze al fine di assicurare che essa risulti propositiva piuttosto che reattiva; provvedere per l identificazione, la prioritizzazione e la documentazione dei rischi e per l applicazione dei controlli, quando appropriati La pianificazione per l identificazione, valutazione e controllo dei rischi. Per la gestione del cambiamento L Organizzazione deve identificare i pericoli SSL e i loro rischi SSL associati ai cambiamenti dell'organizzazione, del SGSSL o delle sue attività, prima dell introduzione di tali cambiamenti. L Organizzazione deve assicurare che i rusltati di tali valutazioni siano considerati quando si definiscono i sistemi di controllo. Quando si definiscono i sistemi di controllo o si considerano i cambiamenti ai sistemi di controllo esistenti, si deve tenere in considerazione la riduzione dei rischi in base alla seguente gerarchia: eliminazione, sostituzione controlli di ingegneria allarmi e segnaletica e/o controlli di carattere amministrativo; dispositivi di protezione individuale.

37 4.3.1 La pianificazione per l identificazione, valutazione e controllo dei rischi. L Organizzazione deve documentare e conservare i risultati dell identificazione del pericolo, della valutazione del rischio e dei controlli aggiornati definiti. L Organizzazione deve assicurare che i rischi SSL e i controlli definiti siano presi in considerazione quando si stabilisce, si attua, si mantiene attivo il SGSSL Requisiti legali ed altri requisiti L organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per identificare ed accedere ai requisiti di legge ed agli altri requisiti SSL ad essa applicabili. L Organizzazione deve assicurare che tali requisiti di legge ed agli altri requisiti SSL ad essa applicabili siano presi in considerazione quando si stabilisce, si attua, si mantiene attivo il proprio SGSSL. L Organizzazione deve mantenere aggiornate tali informazioni. L Organizzazione deve comunicare le informazioni rilevanti ai fini legali e relative agli altri requisiti al personale che lavora sotto il controllo dell Organizzazione e alle altre rilevanti parti interessate.

38 4.3.3 Obiettivi e programmi L Organizzazione dovràstabilire, attuare e mantenere obiettivi SSL documentati, per ciascuna funzione o livello rilevante nell'ambito dell Organizzazione stessa. Gli obiettivi devono essere misurabili, ove praticabile. e coerenti con la politica SSL, incluso l impegno alla prevenzione delle lesioni e delle malattie, alla conformitàcon i requisiti legali e gli altri requisiti ai quali l Organizzazione sottoscrive, e al miglioramento continuo. Quando stabilisce e rivede i propri obiettivi, L Organizzazione deve considerare i requisiti di legge e gli altri requisiti SSL che essa sottoscrive e i suoi rischi SSL. Essa deve anche considerare le sue opzioni tecnologiche, i propri requisiti finanziari, operativi edi business e i punti di vista delle parti interessate rilevanti Obiettivi e programmi L Organizzazione deve predisporre e mantenere un programma/i per il raggiungimento dei propri obiettivi. Tale programma/i deve includere come minimo: a) l attribuzione delle responsabilitàe delle autoritàper il raggiungimento degli obiettivi per ogni rilevante funzione e ogni rilevante livello dell'organizzazione; e b) i mezzi necessari e le scadenze temporali entro le quali gli obiettivi dovranno essere raggiunti. Il programma deve essere riesaminato, ad intervalli pianificati e regolari e corretto se necessario, per assicurare che gli obiettivi siano raggiunti.

39 4.4 Attuazione e funzionamento Risorse, ruoli, responsabilità, responsabilità finanziaria e autorità L Alta Direzione deve stabilire responsabilità definitive per la SSL e il SGSSL. L Alta Direzione deve dimostrare il suo impegno mediante: la disponibilità di risorse essenziali per stabilire, attuare, mantenere e migliorare il SGSSL (Nota 1: Le risorse includono risorse umane e professionalità specializzate, infrastrutture organizzative, tecnologia e risorse finanziarie) la definizione di ruoli comprensivi di responsabilità e responsabilità finanziaria, e le deleghe della propria autorità, per facilitare l effettiva gestione SSL; ruoli, responsabilità, responsabilità finanziaria e autorità devono essere documentati e comunicati. 4.4 Attuazione e funzionamento Risorse, ruoli, responsabilità, responsabilità finanziaria e autorità L organizzazione deve nominare un membro dell alta direzione con specifiche responsabilitàssl, indipendente da altre responsabilità, e con ruoli e autoritàdefinite per: garantire che il SGSSL sia stabilito, attuato e mantenuto attivo in accordo con la norma BS OHSAS; garantire che le registrazioni delle performance del SGSSL siano presentate all Alta Direzione per il Riesame ed utilizzate come base per il miglioramento del SGSSL. L identità dell Alta Direzione designata deve essere conosciuta a tutte le persone che lavorano sotto il controllo dell'organizzazione. Tutti coloro che hanno responsabilità direttive devono dimostrare il loro impegno al miglioramento continuo delle performance SSL. L Organizzazione deve assicurare che le persone nel posto di lavoro prendano responsabilità per gli aspetti di SSL sui quali hanno controllo, compresa l aderenza ai requisiti SSL applicabili all'organizzazione.

40 4.4.2 Addestramento, consapevolezza e competenza L Organizzazione deve assicurare che qualunque persona sotto il suo controllo che esegua compiti che possono impattare su SSL sia competente in base di un appropriata educazione, training o esperienza,e e deve conservarne le relative registrazioni. L Organizzazione deve identificare le necessitàdi formazione associate con i suoi rischi SSL e il suo SGSSL. Deve fornire la formazione o intraprendere altre azioni per soddisfare a queste necessità, valutare l efficacia della formazione o delle azioni intraprese e conservare le registrazioni associate Addestramento, consapevolezza e competenza L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva una (e) procedura (e) per rendere le persone che lavorano sotto il proprio controllo consapevoli de: le conseguenze SSL, reali o potenziali, delle attivitàdel proprio lavoro, della loro condotta, e dei benefici per la SSL relativi al miglioramento della prestazione personale; i ruoli e le responsabilità e l importanza nel raggiungimento della conformità alla politica SSL e alle procedure ai requisiti del SGSSL, inclusa la preparazione alle emergenze i requisiti di risposta alle emergenze; le potenziali conseguenze derivanti da scostamenti dalle procedure specificate.

41 4.4.2 Addestramento, consapevolezza e competenza Le procedure di formazione devono tenere conto dei differenti livelli di: responsabilità, abilità, lingua, professionalità e acculturamento, e rischio Comunicazione, partecipazione e consultazione Comunicazione In relazione ai propri pericoli SSL e al SGSSL, l Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per: la comunicazione interna tra i vari livelli e funzioni dell'organizzazione, la comunicazione con gli appaltatori e gli altri visitatori nel posto di lavoro; ricevere, documentare, rispondere a comunicazioni rilevanti provenienti dalle parti interessate esterne.

42 4.4.3 Comunicazione, partecipazione e consultazione Partecipazione e consultazione Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per: la partecipazione dei lavoratori mediante il/la loro: appropriato coinvolgimento nell identificazione del pericolo, nella valutazione del rischio e nella definizione dei controlli; appropriato coinvolgimento nell analisi degli incidenti; coinvolgimento nello sviluppo e nel riesame della politica e degli obiettivi SSL; consultazione dove ci sono cambiamenti che coinvolgono la loro SSL; rappresentanza in materia SSL Comunicazione, partecipazione e consultazione Partecipazione e consultazione I lavoratori devono essere informati in merito alle disposizioni in merito alla loro partecipazione, incluso chi è(sono) il (i) rappresentante (i) in materia SSL. la consultazione con gli appaltatori dove vi siano cambiamenti che coinvolgono la loro SSL. L'Organizzazione deve assicurare che, ove appropriato, le parti interessate esterne siano consultate in merito alla pertinente materia SSL.

43 4.4.3 Comunicazione, partecipazione e consultazione Partecipazione e consultazione In relazione ai propri pericoli SSL e al SGSSL, l Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per: la comunicazione interna tra i vari livelli e funzioni dell'organizzazione, la comunicazione con gli appaltatori e gli altri visitatori nel posto di lavoro; ricevere, documentare, rispondere a comunicazioni rilevanti provenienti dalle parti interessate esterne Documentazione La documentazione del SGSSL deve comprendere: politica e obiettivi SSL; la descrizione del campo di applicazione del SGSSL; la descrizione degli elementi principali del SGSSL e delle loro interazioni e i riferimenti ai documenti correlati; i documenti, incluse le registrazioni, richiesti dallo standardohsas, e i documenti, incluse le registrazioni, stabiliti dall'organizzazione che sono necessari per assicurare l effettiva pianificazione, funzionamento e controllo dei processi che sono correlati alla gestione dei propri rischi SSL. Nota. E importante che la documentazione sia proporzionale al livello di complessitàe del rischio correlato e che sia conservata al minimo livello che garantisca efficacia ed efficienza.

44 4.4.5 Controllo dei documenti I documenti richiesti dal SGSSL e da questo standard OHSAS devono essere controllati. Le registrazioni sono un tipo particolare di documentazione che deve essere controllato in base ai requisiti del punto L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per: approvare i documenti per la loro adeguatezza prima della distribuzione, riesaminare ed aggiornare i documenti se necessario e riapprovarli, assicurare che le modifiche e lo stato delle revisioni dei documenti siano identificati; Controllo dei documenti assicurare che le versioni aggiornate dei documenti applicabili siano disponibili presso i punti di utilizzo; assicurare che i documenti siano leggibili e prontamente identificabili; assicurare che i documenti di origine esterna che l'organizzazione ha stabilito essere necessari per la pianificazione e il funzionamento del SGSSL siano identificati e che la loro distribuzione sia controllata; e prevenire l uso involontario di documenti obsoleti ed applicare loro un opportuna identificazione se devono essere conservati per qualunque motivo.

45 4.4.6 Controllo operativo L'Organizzazione deve stabilire quelle operazioni ed attività che sono associate con i pericoli identificati, dove l attuazione dei controlli è necessaria per gestire i rischi SSL. Ciò deve includere la gestione dei cambiamenti (cfr ). Per quelle operazioni ed attività l'organizzazione deve attuare e mantenere attive: controlli operativi, nella misura in cui siano applicabili all Organizzazione e alle sue attività; l'organizzazione deve integrare quei controlli operativi nell ambito del suo intero SGSSL; controlli correlati ai beni acquisiti, all equipaggiamento e ai servizi; Controllo operativo controlli correlati agli appaltatori e agli altri visitatori nell ambito dei posti di lavoro; procedure documentate, per coprire situazioni per le quali la loro assenza possa consentire deviazioni dalla politica e dagli obiettivi SSL; i criteri operativi stabiliti, laddove la loro assenza possa consentire deviazioni dalla politica e dagli obiettivi SSL.

46 4.4.7 Preparazione e risposta all emergenza L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per: identificare le potenziali situazioni di emergenza; rispondere a tali situazioni di emergenza. L Organizzazione deve rispondere alle situazioni di emergenza individuate e prevenire o mitigare le conseguenze SSL ad essa associate Preparazione e risposta all emergenza Nel pianificare le risposte alle situazioni di emergenza, l Organizzazione deve tenere in contro delle necessitàdelle parti interessate rilevanti, come per esempio i servizi di emergenza e i vicini. L organizzazione deve anche periodicamente testare le sue procedure per rispondere alle situazioni di emergenza, quando praticabile, coinvolgendo le rilevanti parti interessate, qualora appropriato. l organizzazione deve periodicamente riesaminare e, quando necessario, revisionare le procedure di preparazione e risposta alle emergenze, in particolare dopo i test e dopo il verificarsi di situazioni di emergenza.

47 4.5 Verifica Misura e monitoraggio delle prestazioni L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per monitorare e misurare le performance SSL su base regolare. Questa (e) procedura (e) deve comprendere: misure sia qualitative che quantitative, appropriate alle necessità dell'organizzazione; il monitoraggio del grado di conseguimento degli obiettivi SSL dell'organizzazione; il monitoraggio dell efficacia dei controlli (sia per la salute che per la sicurezza); misure pro-attive di prestazione che monitorino la conformitàal (ai) programma (i), ai controlli e ai criteri operativi; 4.5 Verifica Misura e monitoraggio delle prestazioni misure reattive di performance che monitorino le malattie, gli incidenti (inclusi infortuni, quasi incidenti, etc.), e altre evidenze storiche delle deficienze di prestazione SSL; registrazioni dei dati e risultati del monitoraggio e misurazioni sufficienti per facilitare la conseguente analisi delle azioni correttive e preventive. Se èrichiesta un apparecchiatura per monitorare o misurare le prestazioni, l'organizzazione deve stabilire e mantenere attive delle procedure di calibrazione e di manutenzione di tali strumenti, quando appropriato. Devono essere conservate le registrazioni delle calibrazioni e delle attività di manutenzione.

48 4.5.2 Valutazione della conformità Coerentemente con l impegno alla conformità (cfr. 4.2, c), l'organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per la valutazione periodica della conformità ai requisiti legali applicabili (cfr ). L Organizzazione deve conservare le registrazioni dei risultati della valutazione periodica. Nota. La frequenza della valutazione periodica può essere diversa per requisiti legali differenti. L Organizzazione deve valutare la conformità con gli altri requisiti ai quali sottoscrive (cfr ). L Organizzazione può combinare questa valutazione con la valutazione della conformità riportata al o stabilire procedure separate. L Organizzazione deve conservare le registrazioni dei risultati della valutazione periodica. Nota. La frequenza della valutazione periodica può essere diversa per requisiti differenti analisi degli incidenti, nonconformità, azioni correttive e preventive Analisi degli incidenti L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per registrare, investigare e analizzare gli incidenti, allo scopo di: determinare le deficienze non evidenti di tipo SSL w altri fattori che possono causare o contribuire al verificarsi di incidenti; identificare la necessità di AC; identificare l opportunità di AP; identificare le opportunità per il miglioramento continuo; comunicare i risultati di tali indagini. Le indagini devono essere svolte in maniera tempestiva. Ogni necessitàidentificata per AC od ogni opportunitàidentificata per AP deve essere trattata in accordo con le parti rilevanti del punto I risultati delle indagini sugli incidenti devono essere documentati e mantenuti.

49 4.5.3 analisi degli incidenti, nonconformità, azioni correttive e preventive NC, AC, AP L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per trattare NC reali e potenziali e per intraprendere AC e AP. La (le) procedura (e) devono definire i requisiti per: identificare e correggere NC e intraprendere AC per mitigare le conseguenze sulla SSL; investigare le NC determinando le cause e intraprendere azioni per evitarne il ripetersi; valutare la necessità per prevenire NC e attuare appropriate azioni adatte per evitare il loro verificarsi; registrare e comunicare i risultati delle AC e delle AP intraprese, e riesaminare l efficacia delle AC e delle AP intraprese analisi degli incidenti, nonconformità, azioni correttive e preventive NC, AC, AP Quando le AC e le AP identificano nuovi pericoli o pericoli cambiati o la necessità di controlli nuovi o cambiati, la procedura deve richiedere che le azioni proposte devono essere sottoposte a VR prima della attuazione. Ogni AC o AP intrapresa per eliminare la causa di una NC reale o potenziale deve essere appropriata alla magnitudo dei problemi e commensurata con il rischio SSL manifestatosi. L Organizzazione deve assicurare che ogni variazione necessaria che scaturisce da AC o da AP sia documentata nell ambito del SGSSL.

50 4.5.4 Registrazioni e gestione delle registrazioni L organizzazione deve e mantenere le necessarie registrazioni per dimostrare la conformitàai requisiti del suo SGSSL e a questo standard OH&S, nonchéi risultati ottenuti. L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per l identificazione, l archiviazione, la protezione, il recupero, le tenuta e l eliminazione delle registrazioni. Le registrazioni devono essere e rimanere leggibili, identificabili e rintracciabili Audit interni L organizzazione deve assicurare che siano condotti audit interni del SGSSL a intervalli pianificati, al fine di: determinare se il SGSSL: èconforme alle decisioni pianificate per la gestione SSL, compresi i requisiti del presente standard OHSAS; e è stato correttamente attuato ed è mantenuto attivo; e èefficace nel soddisfare politica e obiettivi dell'organizzazione; fornire alla direzione informazioni sui risultati degli audit.

51 4.5.5 Audit interni Uno o più programmi di audit devono essere pianificati, stabiliti, attuati e mantenuti attivi dall organizzazione, sulla base della valutazione del rischio e dei risultati degli audit precedenti. L Organizzazione deve stabilire, attuare e mantenere attiva (e) una procedura (e) per definire: le responsabilità, le competenze e i requisiti per pianificare e condurre gli audit, per riportarne i risultati e per conservarne le relative registrazioni; e la determinazione dei criteri, della frequenza e della metodologia degli audit. La selezione degli auditor e la conduzione degli audit deve assicurare l'obiettività e l'imparzialità del processo di audit. 4.6 Riesame della direzione L alta direzione deve riesaminare il SGSSL dell'organizzazione, ad intervalli pianificati, per assicurare che esso continui ad essere idoneo, adeguato ed efficace. I riesami devono comprendere la valutazione delle opportunitàdi miglioramento e la necessitàdi apportare modifiche al SGSSL, compresi politica e obiettivi SSL. Le registrazioni dei riesami della direzione devono essere conservate.

52 4.6 Riesame della direzione Gli elementi in ingresso per i riesami della direzione devono comprendere: i risultati degli audit interni e delle valutazioni sul rispetto delle prescrizioni legali e delle altre prescrizioni che l organizzazione sottoscrive; i risultati della partecipazione e della consultazione; le comunicazioni rilevanti provenienti dalle parti interessate esterne, compresile lamentele; la prestazione SSL dell organizzazione; il grado di conseguimento degli obiettivi; lo stato delle indagini degli incidenti, delle azioni correttive e preventive; lo stato delle azioni previste dai precedenti riesami della direzione; il cambiamento di situazioni circostanti, comprese le evoluzioni delle prescrizioni legali e degli altri requisiti correlati al SSL; e le raccomandazioni per il miglioramento. 4.6 Riesame della direzione Gli elementi in uscita dal riesame della direzione devono essere congruenti con l impegno dell'organizzazione al miglioramento continuo e devono includere comprendere tutte le decisioni e le azioni relative a possibili modifiche a: la prestazione SSL; la politica SSL e gli obiettivi SSL; le risorse, e altri elementi del SGSSL. Le decisioni rilevanti derivanti dal Riesame della Direzione devono essere rese disponibili per la comunicazione e la consultazione.

53 Altri documenti normativi Le Linee Guida Uni Inail BS OHSAS e L.G. UNI Inail I modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente alle Linee guida UNI-INAIL per un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) del 28 settembre 2001 o al British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti di cui all articolo 30 del D.Lgs

54 Linee guida UNI -INAIL In accordo con le Parti sociali, nonché con ISPESL e UNI, l'inail ha pubblicato le "Linee guida per un sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro", un valido aiuto per le imprese che intendono volontariamente adottare un sistema di gestione della sicurezza. Le linee Guida UNI-INAIL hanno validità generale. La loro applicazione va modulata sulle caratteristiche complessive dell'impresa (dimensioni, tipologie produttive, cicli tecnologici, struttura dell'organizzazione, ecc.) che intende adottarle. Per favorire la diffusione dei SGSL nelle imprese, in particolare nelle piccole e medie, INAIL rende disponibili i modelli applicativi, riferiti a specifici comparti produttivi, frutto della collaborazione con le Parti sociali e con i relativi Organismi paritetici o bilaterali (vedere ). INAIL mette a disposizione delle imprese un modello di manuale del sistema di gestioneliberamente scaricabile dal sito internet.

55 Linee guida UNI -INAIL Hanno la finalità di ridurre progressivamente i costi complessivi della salute e sicurezza aumentare l efficienza e le prestazioni dell organizzazione migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro migliorare l immagine interna ed esterna dell organizzazione Confronto requisiti BS OHSAS Linee Guida UNI INAIL Testo Unico Sicurezza D.lgs 81/2008 Introduzione B Sequenza ciclica di un SGSL 1 Scopo A Finalità art. 30 comma 1 2 Pubblicazioni di riferimento 3 Termini e definizioni art. 2 4 Requisiti del sistema di gestione SSL 4.1 Requisiti generali E.1 Sistema di gestione art. 30 comma Politica di SSL C La politica per la sicurezza e salute sul lavoro Pianificazione art. 30 comma 1 lett. b Identificazione dei pericoli, valutazione del rischio e determinazione dei controlli D Pianificazione Requisiti legali e di altro tipo C La politica per la sicurezza e salute sul lavoro art. 30 comma 1 lett. a D Pianificazione Obiettivi e programma(i) D Pianificazione Attuazione e funzionamento Risorse, ruoli, responsabilità, deleghe e autorità Competenza, addestramento e consapevolezza Comunicazione, partecipazione e consultazione E.2 Definizione dei compiti e delle responsabilità E.4 Formazione, addestramento, consapevolezza E.5 Comunicazione, flusso informativo e cooperazione E.3 Coinvolgimento del personale art. 30 comma 3 art. 30 comma 1 lett. e art. 30 comma 1 lett. c

56 Confronto requisiti BS OHSAS Linee Guida UNI INAIL Testo Unico Sicurezza D.lgs 81/ Documentazione E.6 Documentazione art. 30 comma Controllo dei documenti E.6 Documentazione art. 30 comma Controllo operativo E.7 Integrazione della salute e sicurezza nei processi aziendali e gestione operativa art. 30 comma 1 lett. c art. 30 comma 1 lett. f Preparazione e risposta all emergenza E.7 Integrazione della salute e sicurezza nei processi aziendali e gestione operativa art. 30 comma 1 lett. c Monitoraggio Controllo e misura della prestazione F Rilevamento e analisi dei risultati e conseguente miglioramento del sistema F.1 Monitoraggio interno della sicurezza art. 30 comma 1 lett. d Valutazione della conformità F.1 Monitoraggio interno della sicurezza art. 30 comma 1 lett. a art. 30 comma 1 lett. g Indagine di incidenti, non conformità, azioni correttive e preventive F.3 Piano del monitoraggio art. 30 comma 1 lett. f Controllo delle registrazioni E.6 Documentazione art. 30 comma Audit interni F.1 Monitoraggio interno della sicurezza art. 30 comma 1 lett. h F.2 Caratteristiche e responsabilità dei verificatori art. 30 comma Riesame della direzione F.4 Riesame del sistema art. 30 comma 1 lett. h art. 30 comma 4 I vantaggi dell adozione delle Linee Guida L organizzazione può procedere per gradi in modo da introdurre i cambiamenti in modo graduale e meno oneroso. Alcuni Organismi di Certificazione possono attestare la conformità del sistema rispetto alle linee guida UNI Inail e, in un secondo momento, tenere conto di tale attestazione ai fini di una semplificazione procedurale della successiva certificazione BS OHSAS 18001:2007. L impostazione coerente e la comune metodologia sistemica delle Linee Guida e della BS OHSAS 18001:2007 rende comunque agevole l applicazione successiva della norma internazionale. L applicazione del sistema di gestione consente l accesso al sistema di sgravi previsto da INAIL (modello OT24)

57 Modello OT Modello OT Nelle istruzioni poi si ribadisce

58 Modello OT Istruzioni per il punto b) Quanto richiesto può essere avvallato da ente terzo tramite attestazione del rispetto delle Linee Guida UNI-INAIL La Certificazione dei sistemi di gestione secondo BS OHSAS 18001:2007 Il Rapporto Tecnico RT-12

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