La sicurezza agro ambientale e agroalimentare RAPPORTO 2011

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1 La sicurezza agro ambientale e agroalimentare RAPPORTO 2011 MARZO 2012

2 In copertina: Attività di collaborazione tra il Corpo forestale dello Stato e l associazione LIBERA sui terreni confiscati alle organizzazioni criminali in provincia di Caserta, sulla base della Convenzione stipulata nel 2010 tra le due organizzazioni. Hanno collaborato alla realizzazione del rapporto l Ass. Maria Vittoria Santorsa e l Ass. Luca De Angelis

3 INDICE Capitolo Primo Attività Pag. 5 Capitolo Secondo Analisi Pag. 11 Capitolo Terzo Operazioni Pag. 21 Capitolo Quarto Grafici Pag. 51

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5 Attività Anno 2011

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7 LA SICUREZZA AGRO AMBIENTALE E AGROALIMENTARE, UN SERVIZIO AI CITTADINI Capitolo Primo ATTIVITÀ Dall esame dei dati dell attività di sicurezza agro ambientale e agroalimentare effettuata dal Corpo forestale dello Stato nell anno 2011, si registra, rispetto al 2010, l aumento di tutti gli indicatori di performance. Anche per quest anno, per il terzo consecutivo, si è raggiunta una più elevata qualità delle operazioni e l accertamento più incisivo degli illeciti nel settore: - i reati accertati sono stati 110; - le persone segnalate all Autorità Giudiziaria 187; - gli illeciti amministrativi 1.011; - l importo notificato è di euro; - i controlli effettuati 6.171; - le indagini complesse effettuate 43. Rispetto all anno 2010 sono aumentati: - i controlli del 22,05%; - le sanzioni amministrative del 31%; - le notizie di reato del 7,8%; - le persone segnalate del 55,83%. Complessivamente nel periodo sono state segnalate all Autorità giudiziaria sul territorio nazionale 371 persone, elevate sanzioni amministrative, per un importo sanzionatorio notificato di , effettuati controlli. I controlli mirati hanno consentito di sviluppare diverse e complesse indagini. Sono state verificate le infrazioni riconducibili a comportamenti di natura colposa e perseguite le frodi intenzionali commesse al fine di realizzare illeciti profitti. L utilizzazione sempre più continua di tecnologie sofisticate da parte degli autori dei reati è all origine di un evoluzione delle illegalità, da quelle tradizionali di minore impatto a quelle più complesse da individuare e spesso con gravi effetti sulla sicurezza alimentare, quali l adulterazione, l alterazione, la sofisticazione e la contraffazione. Per questo è necessario adeguare sempre più le tecniche e le metodologie di contrasto. Le Regioni in cui sono stati ottenuti i risultati più significativi sono Emilia Romagna, Campania, Lombardia, Piemonte, Calabria, Puglia, Basilicata, Veneto e Toscana. I settori in cui si è operato in modo più proficuo sono stati quelli delle tipicità alimentari (dop, igp, stg e bio), l oleario e sulla tracciabilità delle carni. 7

8 1.1 TUTELA DELLA QUALITÀ CERTIFICATA - LOTTA ALLE FRODI - IL TRAFFICO DEL CIBO Di particolare rilievo è l attività svolta nel 2011 a tutela dei prodotti di qualità certificata del made in Italy alimentare, che proprio per l eccellenza del cibo sono più soggetti a essere imitati in modo fraudolento. I controlli effettuati in tale importante settore sono stati 1690; nel settore oleario a tutela dell olio extravergine di oliva, quelli sulle tipicità dop, in particolare sulla Mozzarella di Bufala Campana, la Feta greca e il Gorgonzola. È proseguito l impegno nel settore oleario per contrastare la produzione di olio deodorato spacciato come extra vergine. La deodorazione è un operazione di rettifica dell olio di oliva che consente di trasformare oli di oliva non commestibili di scarsa qualità in oli di oliva senza difetti, ma che una volta subito questo trattamento non possono più essere commercializzati come oli di oliva extravergine. Per quanto riguarda la tutela del made in italy, ottimi risultati hanno conseguito le operazioni Italiamo, Por-cina, Tagliatelle al Brunello di Montalcino e al Chianti Classico e Toscoro. L operazione Italiamo è stata condotta in 3 regioni, Emilia Romagna, Lombardia, Veneto e 6 province, Forlì- Cesena, Milano, Lodi, Pavia, Verona, Ravenna e ha avuto a oggetto l illecita produzione di mozzarelle a marchio italiano prodotta con latte di origine francese, belga e lussemburghese. La frode in commercio si realizza sia attraverso la contraffazione di prodotto che, come in questo caso, attraverso l utilizzo di un marchio ingannevole che, attraverso l uso di parole, sigle, motivi, disegni, colori e slogan che richiamano il nostro Paese e la qualità dei prodotti che si realizzano, evocano e ingannano i consumatori circa la reale provenienza dei cibi. L operazione Por-Cina ha preso origine a Benevento dove, attraverso analisi micologiche, è stata scoperta la vendita di funghi porcini secchi cinesi come italiani. I funghi venivano distribuiti da un azienda operante nell hinterland milanese e posti in vendita sugli scaffali dei supermercati con etichette riportanti in modo esplicito il riferimento all Italia come luogo di origine del prodotto ingannando così i consumatori. Le indagini si sono estesa anche al di fuori dei confini nazionali, in quanto una parte del prodotto, con la garanzia dello stemma tricolore, è stato commercializzato come italian food nei cinque continenti. L operazione che ha avuto a oggetto il sequestro di tagliatelle aromatizzate al vino Chianti Classico D.O.C.G. e al vino Brunello D.O.C.G., ha bloccato l uso illegale di dette denominazioni di vini pregiati che venivano riportate in etichetta in mancanza della prescritta autorizzazione da parte dei relativi Consorzi di tutela e pertanto sfruttando indebitamente la loro reputazione. Le tagliatelle venivano distribuite in esclusiva a negozi duty free dell aeroporto internazionale di Roma Fiumicino, trattandosi di un prodotto di nicchia, e venduto al dettaglio a un prezzo molto elevato sfruttando la fama internazionale delle denominazioni protette dei vini italiani. L operazione è scaturita a seguito di un controllo mirato anticontraffazione del Nucleo Agroalimentare e Forestale di Roma negli spazi aeroportuali di vendita dove è consuetudine trovare i prodotti dell eccellenza italiana. L operazione Toscoro ha portato alla scoperta di olio imbottigliato nell aretino e indebitamente 8

9 commercializzato in Francia come olio toscano. In Francia vi è il solo obbligo di riportare in etichetta lo stabilimento imbottigliatore, ma non la provenienza dell olio e delle olive. Il termine Toscoro inequivocabilmente inganna il consumatore inducendolo a reputare il prodotto come toscano evocando un eccellenza igp del made in Italy. Il contrasto dei reati commessi per eludere i controlli sulla provenienza geografica del cibo hanno conseguenza sia sugli aspetti di distorsione del mercato che per quelli di qualità e sanità del cibo in quanto l ingannevole provenienza provoca conseguenze anche sulla conoscenza delle esatte proprietà di composizione e di produzione degli alimenti. Lo sviluppo del commercio mondiale di cibo deve essere tutelato dal traffico illecito dei cibi che in violazione delle norme nazionali e comunitarie produce illeciti profitti e provoca danni e pericoli ai consumatori e agli imprenditori. 9

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11 Analisi Anno 2011

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13 Capitolo Secondo ANALISI DEL FENOMENO 2.1 LA MISSION La sicurezza delle produzioni alimentari è un tema che riveste priorità per il nostro Paese in quanto riguarda il valore della qualità del cibo, della salute umana, tutelata espressamente dalla Costituzione, oltre che la difesa dell ambiente e del territorio contro l abbandono e il degrado. La produzione alimentare è l unica attività manifatturiera con la quale si trasformano materie prime, realizzando importanti quote di reddito, e contemporaneamente si tutelano l ambiente, il territorio e il paesaggio. L Italia è all avanguardia in questo settore per la capacità di trasformare gli alimenti nei prodotti di eccellenza del made in Italy; considerando che circa il 70% del territorio nazionale è caratterizzato da un orografia collinare o montuosa, si comprende come i due binomi agricoltura-alimentazione e territorio-ambiente sono temi strategici dell agenda nazionale dei decisori. Per questo la sicurezza agro ambientale e agroalimentare è oggi un argomento che interessa non solo gli addetti ai lavori, i produttori e i distributori di beni alimentari, ma la pluralità dei cittadini, per difendere un elevato tenore di qualità ambientale e alimentare. La Direttiva del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali per l anno 2011 ha orientato l azione dell Amministrazione prevedendo quale obiettivo primario dell attività del Corpo forestale dello Stato la lotta alle frodi e alle contraffazioni alimentari. 2.2 IL CONTESTO INTERNAZIONALE A livello mondiale il fenomeno della globalizzazione ha inciso negativamente, per alcuni aspetti, sull integrità ambientale e sulla qualità e quantità di alimenti disponibili per la popolazione. La questione alimentare e quella ambientale sono connesse a livello internazionale con le grandi scelte di livello strategico e di geopolitica mondiale. Alla fine degli anni 80 i mutati assetti dei Paesi dell Europa dell Est hanno provocato lo sviluppo delle relazioni socio-economiche tra società con modelli organizzativi diversi e conseguentemente l apertura dei mercati economici di questi Stati e della Cina. Sono aumentati gli scambi commerciali fra aree regionali prima nemiche, diminuendo il rischio del conflitto tradizionale di tipo simmetrico tra le superpotenze. Oggi il confronto-scontro tra gli Stati avviene attraverso lo svilupparsi di tensioni che riguardano gli interessi economici e energetici, le reti dei gasdotti, il possesso delle riserve di uranio, di rame e di acqua, il terrorismo internazionale, il rischio di pandemie, gli squilibri dei mercati finanziari, le risorse alimentari e i rischi di degrado ambientale, aumentando così i rischi di conflitto asimmetrico che devono essere analizzati e prevenuti. 13

14 La sicurezza oggi non è più solo di tipo militare ma anche sicurezza economica, finanziaria, energetica, alimentare e ambientale. In questo nuovo scenario internazionale il Corpo forestale dello Stato contribuisce in modo sinergico con le altre Istituzioni nazionali e con gli Enti territoriali a attuare gli interventi finalizzati a contrastare le illegalità e i crimini agro ambientali e agroalimentari per la tutela della qualità alimentare e dell integrità del territorio e dell ambiente. 2.3 LA SICUREZZA AGROALIMENTARE L azione di sicurezza agroalimentare comprende sia gli aspetti di tutela delle matrici che generano gli alimenti, che quelli di qualità e sanità dei prodotti. Il sistema agroalimentare è stato caratterizzato negli ultimi decenni da due cambiamenti principali: a) l aumento della distanza tra i siti di produzione e quelli di consumo che ha provocato una maggiore attenzione alla conservazione degli alimenti e alla dimensione della filiera alimentare; b) l aumento della tecnologia applicata alle produzioni e alla conservazione degli alimenti. Tali aspetti pongono oggi nuovi problemi e spunti critici che richiedono interventi specialistici e sinergici per garantire un alto livello di sicurezza agroalimentare. Al consumatore devono essere assicurati prodotti sicuri e di alta qualità e quindi deve essere controllato ogni singolo anello della catena alimentare, dal campo alla tavola. Per questo una filiera alimentare efficace richiede una precisa e trasparente tracciabilità sui percorsi di produzione degli alimenti. Questo risultato si ottiene identificando e monitorando tutti i flussi della filiera produttiva. L alimento è un prodotto dell attività umana che combina fattori naturali quali le caratteristiche pedologiche, climatiche, orografiche e fattori umani quali usi, tradizioni, metodologie di produzione e esperienza, passione. La capacità del mercato di identificare un prodotto di qualità ha per i soggetti della catena produttiva un notevole ritorno, sia in termini di immagine che in termini economici. 2.4 IL CONTRASTO ALL AGROPIRATERIA L Italia a livello internazionale è uno dei Paesi che possiede il più ricco e variegato patrimonio agroalimentare, con produzioni tipiche nazionali di eccellenza la cui ricchezza e varietà rappresentano un punto di forza economico e di qualità alimentare. Oggi i consumatori sono sempre più attenti agli aspetti nutrizionali in termini di apporto calorico, di genuinità e di unicità dei prodotti e dei sapori che contraddistinguono la cosiddetta dieta mediterranea. 14

15 L enogastronomia italiana è quindi un tratto distintivo dello stile italiano rappresentando uno dei fattori di successo e di identificazione del made in Italy. In Italia il settore agroalimentare è al secondo posto in termini di fatturato dopo quello metalmeccanico e riveste un ruolo determinante in ambito comunitario contribuendo per il 13% alla produzione agricola totale dell Europa. Altrettanto consistente è l export agroalimentare. La quota italiana sul commercio mondiale si attesta da diversi anni ad una cifra superiore al 3,5%. Complessivamente l esportazione dei prodotti tipici vale circa 24 miliardi di euro sulla bilancia dei pagamenti del nostro Paese. Per questo i prodotti dei cibo italiano sono spesso oggetto di sofisticazioni, falsificazioni, contraffazione e ingannevole utilizzo dell origine geografica. L Unione europea ha registrato oltre 1087 prodotti con marchi dop, igp, stg, di cui 242 sono di origine italiana (dati Qualivita al ), con un numero maggiore di prodotti di tipo ortofrutticolo e cerealicolo dop. L Italia con le 242 denominazioni riconosciute è al primo posto della graduatoria comunitaria dei prodotti tipici e possiede oltre il 22% dell intera fetta di mercato europeo. I prodotti certificati costituiscono un importante patrimonio alimentare e economico della Nazione, che deve essere tutelato a difesa dei consumatori e della qualità dei prodotti, dei produttori e della legalità del mercato. Per questo è necessaria una decisa azione di contrasto nei confronti degli atti illeciti di contraffazione dei marchi di qualità, la cosiddetta agropirateria, quale azione deterrente a tutela dell intero mercato nazionale. Nel 2009 la legge 23 luglio n. 99 Disposizioni per lo sviluppo e l internazionalizzazione delle imprese, nonché in materia di energia, con l articolo 15 (tutela penale dei diritti di proprietà industriali) ha introdotto, tra l altro, il reato di contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine protette dei prodotti agroalimentari. Il legislatore ha previsto questo tipo di fattispecie di reato quale delitto quindi con un sistema di tutela elevato in considerazione dei valori sottesi dalle produzioni agroalimentari di pregio e dal danno causato al sistema economico nazionale e ai consumatori. Questo nuovo reato innalza il livello di rischio per i criminali dell agroalimentare. Il sistema normativo predisposto è completo in quanto la fattispecie di reato è prevista quale delitto con la reclusione fino a due anni e con multe fino a per la contraffazione o l alterazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari ma anche per l introduzione sul territorio nazionale, per la detenzione per la vendita, per la vendita o comunque per la messa in circolazione dei prodotti contraffatti. È sempre prevista la confisca delle cose comunque connesse a qualsiasi titolo al reato sia quali strumenti che quali prodotti ed è introdotta un aggravante di pena nel caso in cui i reati siano commessi in modo sistematico ed organizzato. Il Parlamento nazionale il 3 febbraio 2011, con legge n. 4 ha promulgato la normativa specifica per la tutela della qualità degli alimenti prevedendo sanzioni e realizzando la connessione tra qualità dell alimento e origine. La legge, quale misura per migliorare l azione di contrasto comples- 15

16 siva, ha anche istituito le sezioni di polizia giudiziaria del Corpo forestale dello Stato presso le Procure della Repubblica con i compiti di sicurezza ambientale e agroalimentare. 2.5 ORGANI DI CONTROLLO E DI INDAGINE I controlli e le indagini nel settore delle frodi alimentari sono effettuati da Organi dipendenti da diversi Dicasteri quali il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, il Ministero della salute e il Ministero dell Economia ed anche, relativamente ai controlli, dalle Regioni, Province autonome e Comuni. Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali svolge la propria azione, soprattutto in materia di tutela della qualità, attraverso l Ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari (ICQRF); la Direzione generale sviluppo agroalimentare, qualità e tutela del consumatore; la Direzione generale per la pesca marittima e l acquacoltura, che si avvale del Corpo delle Capitanerie di porto; il Corpo forestale dello Stato con la Divisione 2^ e il Nucleo Agroalimentare e forestale NAF dell Ispettorato generale e il Comando dei Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari che si avvale del NAC (Nucleo Antifrodi Comunitarie). Un apposito comitato, presso il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, coordina le azioni di controllo di questi organismi, ai sensi del D.M.23 febbraio 2003, art ORGANIZZAZIONE L attività del Corpo forestale dello Stato nel settore agroalimentare è iniziata alla fine degli anni 70, quando l Amministrazione forestale è stata individuata per intervenire a vigilare sulla movimentazione delle sostanze zuccherine nell ambito dell attività di verifica per la prevenzione delle frodi nella preparazione e nel commercio dei prodotti vitivinicoli, a cui seguì l azione di controllo delle produzioni di tabacco. Negli anni 90 l attività ha attenzionato il corretto utilizzo dei fondi erogati dalla UE in numerosi settori del comparto agroalimentare per regolare il mercato agricolo europeo contro le frodi. Il 9 maggio del 2001, quale misura di risposta all emergenza della BSE, è stato istituito presso l Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato il Nucleo Agro-alimentare e Forestale (NAF), a seguito della legge n. 49 del 9 marzo 2001 di conversione del decreto legge 11 gennaio 2001 n. 1, sull emergenza causata dall encefalopatia spongiforme bovina (BSE). Il NAF opera su tutto il territorio nazionale con funzioni di coordinamento e indirizzo info-investigativo e di analisi in tema di sicurezza agroalimentare, fornendo supporto operativo, e logistico ai Comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato. Nei quindici Comandi regionali sono attivi altrettanti Uffici dei referenti agroalimentari con il compito di analisi e coordinamento delle attività a livello regionale. Negli anni 2000 l attività si è sempre più ampliata sino a coinvolgere numerosi settori, come 16

17 quelli della zootecnia e delle carni, dei prodotti lattiero-caseari, dell olio d oliva, del vino, degli animali vivi, dei prodotti di qualità certificata (dop, igp, stg e bio), degli O.G.M., dei pesticidi e dei contaminanti in genere e altri. Il D.M. 1 dicembre 2005 di Disposizioni procedurali in applicazione del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 297 riguardante le Disposizioni sanzionatorie in applicazione del regolamento (CEE) n. 2081/92, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni di origine dei prodotti agricoli e alimentari, prevede il Corpo forestale dello Stato quale Amministrazione abilitata a effettuare i controlli in materia di tipicità alimentari protette. Il D.M. 28 aprile 2006 Riassetto dei comparti di specialità delle Forze di polizia, stabilisce che il Corpo forestale dello Stato, tra l altro, concorre nelle attività volte al rispetto della normativa in materia di sicurezza agroalimentare, con particolare riferimento ai cicli produttivi in pieno campo. Inoltre, lo stesso D.M. include il Corpo forestale dello Stato tra le Forze di polizia specializzate che operano nei comparti della sicurezza in materia di sanità, igiene ed alimenti, in cui concorre nelle attività volte al rispetto della normativa in materia di sicurezza alimentare del consumatore e di biosicurezza in genere. La legge 99/2009 all art. 18 comma 2 indirizza specificamente l impiego, con gli altri organi, del Corpo forestale dello Stato quale braccio operativo del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali nell attività di controllo volta a tutelare la qualità delle produzioni agroalimentari attraverso la lotta alle frodi di settore. 2.7 LA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DI POLIZIA La contraffazione di prodotto si combatte soprattutto colpendo le illegalità nei luoghi lontani da quelli di produzione del cibo dove vengono commercializzati illegalmente, spacciati, i prodotti contraffatti. Per questo è essenziale per l efficacia dell azione di contrasto sviluppare le azioni di cooperazione internazionale per realizzare una rete di scambio di informazioni, esperienze, metodologie e best practises in questo settore. Nell aprile del 2010 a Sabaudia in provincia di Latina presso il Parco Nazionale del Circeo il Corpo forestale dello Stato dello Stato insieme all Ufficio Interpol del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale di Polizia Criminale del Ministero dell Interno hanno promosso i lavori del 1 Meeting internazionale Interpol sul tema della difesa della qualità dei prodotti per i consumatori e per la legalità del mercato. Per consolidare questo primo meeting e l attività di cooperazione internazionale, dal 28 novembre al 2 dicembre 2011 si è svolta l attività operativa in campo internazionale di lotta alla contraffazione dei prodotti agroalimentari, con particolare riguardo a quelli a indicazione geografica dop e igp denominata OPSON International week of action in ambito della rete Interpol e Europol. Nella settimana operativa sono stati effettuati controlli, in qualche caso in modo congiunto, dagli 17

18 organismi di polizia di più Paesi finalizzati all attività di prevenzione e contrasto dell agropirateria internazionale in 12 Stati quali: Italia, Bulgaria, Danimarca, Francia, Grecia, Ungheria, Olanda, Romania, Spagna, Turchia, Repubblica Democratica del Congo e Gran Bretagna. L operazione ha avuto un notevole successo in quanto sono stati sequestrati migliaia di prodotti agroalimentari contraffatti delle principali tipologie di filiere che sono al vaglio dei rispettivi organi inquirenti. Tale attività ha mostrato nel corso delle operazioni, modalità di controllo e metodologie operative comuni nei 12 Paesi interessati. L operazione ha raggiunto gli obiettivi posti tra i quali il contrasto della contraffazione dei prodotti nei luoghi lontani da quelli di produzione degli alimenti originali, lo sviluppo della partenerships con il settore privato per provvedere a predisporre una risposta coesa a questo tipo di criminalità,il di miglioramento delle conoscenze sui prodotti contraffatti e la protezione dei consumatori e dei produttori dai falsi cibi. In Italia tale operazione è stata curata dall Ufficio Interpol del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale di Polizia Criminale del Ministero dell Interno a cui hanno partecipato reparti del Corpo forestale dello Stato, dell Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia di Stato. 2.8 LA COLLABORAZIONE CON LIBERA, ASSOCIAZIONI, NOMI E NUMERI CONTRO LE MAFIE Dal luglio del 2010, con la firma di un apposita Convenzione siglata anche dall Agenzia nazionale per i beni confiscati alla criminalità, il Corpo forestale dello Stato ha intrapreso un azione di collaborazione con l Associazione Libera per sviluppare attività mirate all utilizzo, valorizzazione e difesa dei beni acquisiti allo Stato e tolti al possesso delle organizzazioni criminali. La collaborazione si incentra soprattutto per i beni confiscati localizzati nelle zone rurali e montane e quindi di terreni che possono essere riutilizzati per scopi sociali didattici di divulgazione ambientale o per favorire l insediamento di realtà produttive che producano legalità in territori critici del nostro Paese. Inoltre in questi anni di comune attività sono state anche realizzate: un azione di sensibilizzazione nazionale per la promozione della cultura della legalità, con riferimento alla difesa del patrimonio agroforestale e agro ambientale italiano; strumenti e attività di comunicazione e educazione sui temi della legalità nelle scuole e nelle Università; scambio di esperienze nei campi di volontariato di Libera e nei soggiorni naturalistici del Corpo forestale; una specifica campagna nazionale di promozione nel settore sport e legalità. In questi anni si è contribuito a sviluppare i processi di legalità a Isola Capo Rizzuto (KR), a Scurcola Marsicana (AQ), a Castelvolturno (CE) e singole iniziative nelle province di Foggia, Siena, Pesaro e Reggio Calabria. 18

19 2.9 CONVENZIONI CON ENTI DI RICERCA E UNIVERSITÀ PER L ATTVITÀ DI ANALISI FORENSE Gli alimenti per soddisfare le maggiori quantità richieste dal mercato a prezzi sempre più contenuti sono soggetti a preparazioni con tecnologie e con materie prime sempre più complesse. Per questo le attività di controllo e le indagini specialmente in questo settore richiedono specializzazione per le singole filiere e analisi chimico fisiche a supporto delle indagini che possano costituire prove robuste per la fase dibattimentale. Per questo sono stati sviluppati specifici accordi e convenzioni con i centri di ricerca e università che possano essere di ausilio al personale operante e alla magistratura negli accertamenti: - Istituto Agrario di S. Michele all Adige (TN) per la caratterizzazione geografica degli oli extra vergine di oliva provenienti dai Paese extra UE; - Unione Italiana Vini (UIV) di Verona per le analisi sulle sofisticazioni dei vini; - Università di Napoli, Facoltà di Agraria per le analisi sulla qualità degli oli extravergine di oliva; - Università di Milano Facoltà di Agraria per le analisi sui contaminanti degli alimenti; 19

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21 Operazioni Anno 2011

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23 Capitolo Terzo LE PRINCIPALI OPERAZIONI SVOLTE DAL CORPO FORESTALE DELLO STATO SEQUESTRATI INGENTI QUANTITATIVI DI FORMAGGIO FETA IN LIGURIA E NEL FRUSINATE Gennaio Nel mese di gennaio, nell ambito dei controlli scaturiti dalla Campagna Feta intrapresa a livello nazionale dopo l operazione del NAF del novembre 2010, il Corpo forestale dello Stato della Liguria ha rilevato la presenza di formaggio greco Feta contraffatto in diversi punti vendita della grande distribuzione su tutto il territorio regionale. Le indagini hanno consentito il rinvenimento di 140 confezioni con etichette riportanti il marchio dop contraffatto, del tutto simile all originale. Il titolare della catena commerciale è stato denunciato e multato per un importo di oltre euro. Nell ambito dei controlli sulla qualità dei prodotti agroalimentari e sulla etichettatura, anche il personale del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Forestale (NIPAF) del Comando provinciale di Frosinone ha sequestrato nel mese di gennaio, in un noto deposito di prodotti alimentari di Anagni, circa 2 tonnellate di formaggio proveniente dalla Grecia, con il marchio dop contraffatto. La ditta è stata segnalata alla Procura della repubblica di Frosinone. 3.2 SEQUESTRO DI 300 CHILI DI ALIMENTI SCADUTI E CON ETICHETTATURA IRREGOLARE Febbraio Nel deposito di un azienda di vendita all ingrosso di Molfetta sono stati ritrovati carni fresche, formaggi, salumi e prodotti ittici di vario genere privi di etichettatura o con etichetta non riportante la data di scadenza. La scoperta è stata fatta dal Corpo forestale dello Stato di Bari. I prodotti erano stipati in locali e celle frigorifere destinati al deposito e alla conservazione delle derrate alimentari dell azienda. In particolare, si tratta di circa 40 chili tra insaccati e tonno scaduti nel 2009, 40 chili di gamberi e 90 chili di pesto scaduti nel 2010 e 5 chili di fesa di tacchino scaduta nel mese di febbraio Oltre a questi prodotti, sono state sequestrate anche specialità ittiche tra cui scampi, astici, gamberi, aragoste e pesce spada, ma anche formaggi e coppa di Parma per un totale di circa 100 chili. 3.3 A VIBO VALENTIA SEQUESTRO DI OLTRE 100 CONFEZIONI DI CIBI SCADUTI MESSI IN VENDITA IN UN SUPERMERCATO Febbraio Nell ambito dell operazione Safe Food, iniziata lo scorso dicembre e finalizzata al controllo sulla commercializzazione dei prodotti alimentari, il Comando stazione di Spilinga (Vibo Valentia), ha 23

24 posto sotto sequestro oltre un centinaio di confezioni di alimenti scaduti che erano state messe in vendita in un noto supermercato della zona. I prodotti consistenti in frutta secca, generi ittici sott olio, zuppe, minestroni, latte e latticini di note aziende nazionali, sono stati sequestrati per la successiva distruzione disposta da parte dell Autorità amministrativa per non idoneità al consumo, dato che, superata la data di scadenza impressa sulle confezioni, le alterazioni chimiche e microbiologiche modificano le caratteristiche nutrizionali e organolettiche del prodotto rendendo l alimento potenzialmente pericoloso per il benessere dell uomo. Il responsabile dell illecito invece è stato sanzionato per oltre 3 mila euro. Dal mese di dicembre con l operazione Safe Food il personale del Corpo forestale dello Stato ha controllato oltre 200 tra esercizi commerciali e mezzi di trasporto, sequestrato più di un quintale di alimenti contraffatti e comminato sanzioni amministrative per circa 30 mila euro. 3.4 CONTROLLI E SEQUESTRI DI FORMAGGI CONTRAFFATTI E CARNI AVARIATE Febbraio Il Comando provinciale di Alessandria, coadiuvato dai Comandi stazione di Acqui Terme, Casale Monferrato e Alessandria hanno scoperto ad Alessandria 30 chili di formaggi dop con etichettatura irregolare e li hanno posti sotto sequestro. Questo è quanto emerso da controlli disposti dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, riguardano la qualità, la filiera e la rintracciabilità degli alimenti, con particolare riferimento ai prodotti regionali tutelati con specifici disciplinari, come quelli con Denominazione di Origine Protetta. Tra i formaggi rinvenuti figuravano Toma piemontese DOP, Castelmagno DOP, Gorgonzola DOP, Fontina DOP, Pecorino DOP, Feta greca DOP. Sono state emesse sanzioni amministrative per 35 mila euro complessive, per irregolarità relative a etichettature prive d indicazioni del lotto o della scadenza, cartellini pubblicitari esposti senza citare la denominazione dop, nomenclature inesatte e, ancor più grave, etichette con date di scadenza già superate. Nell ambito dello stesso tipo di controlli, nel beneventano la forestale ha sequestrato 600 chili di carne suina avariata, per un valore di circa 3 mila euro, pronta per essere distribuita in diversi punti vendita della provincia. L operazione è stata condotta dal Nucleo Operativo di Controllo Agroalimentare del Comando provinciale di Benevento. Le carni, provenienti dall Austria e con data di scadenza superata, erano conservate all interno di celle frigorifere di un azienda di Benevento dedita alla commercializzazione all ingrosso di carni fresche, e che rifornisce diversi punti vendita in città e provincia. La partita avariata, sottoposta al blocco ufficiale sanitario, è stata analizzata al fine di accertarne la salubrità. I test microbiologici hanno così rivelato un cattivo stato di conservazione della carne che è stata pertanto distrutta. A Milano, invece, una partita di gorgonzola di circa duemila confezioni messe in vendita irregolarmente con marchio dop e sequestrate dalla Forestale di Varese - è stata consegnata alla mensa dei poveri dell Istituto Opera di San Francesco. Il formaggio, non in scadenza e di ottima qualità, era 24

25 stato prodotto da un azienda comunque autorizzata dal Consorzio. I Forestali hanno però riscontrato irregolarità nell etichettatura e nel confezionamento previsti dal rigido disciplinare di produzione di questo formaggio dop. 3.5 SULLE TRACCE DELL OLIO DEODORATO SPACCIATO COME EXTRAVERGINE Febbraio 2011 Il personale del Nucleo Agroalimentare Forestale di Roma del Corpo forestale dello Stato, a seguito di una lunga indagine iniziata nel settembre del 2010 e finalizzata a verificare la filiera di qualità dell olio extravergine di oliva, ha riscontrato, presso diversi stabilimenti di confezionamento a Firenze, Reggio Emilia, Genova e Pavia documenti di trasporto falsificati utilizzati per regolarizzare una partita di 450 mila chilogrammi di olio extravergine di oliva destinata ad essere commercializzata, per un valore di circa 4 milioni di euro. L ipotesi degli investigatori è che i documenti siano stati contraffatti per ingannare sulla vera natura del prodotto che, secondo la Procura di Firenze, conterrebbe olio di oliva deodorato, di bassa qualità e dal valore commerciale tre volte inferiore a quello etichettato come extravergine. La deodorazione è un operazione di rettifica dell olio di oliva che consente di trasformare oli di oliva non commestibili di scarsa qualità in oli di oliva senza difetti, ma che una volta subito questo trattamento non possono più essere commercializzati come oli di oliva extravergine. Questa pratica illecita diventa quasi obbligatoria quando passa molto tempo tra la raccolta dell oliva e la sua trasformazione, visto che potrebbero insorgere fermentazioni dannose alla qualità del prodotto, o in caso di super-maturazione delle olive o ancora nei casi di cattiva conservazione delle stesse. La Procura di Firenze, sta svolgendo indagini approfondite sulla nota azienda estera proprietaria dal 2005 di alcuni importanti marchi italiani di olio extravergine di oliva per accertare i reati di frode in commercio e di falso materiale. Un nuovo metodo diagnostico, recentemente acquisito dal Consiglio oleicolo internazionale (C.O.I.), consente di accertare, attraverso la presenza del livello di alchil esteri nell olio, la deodorazione del prodotto che così spiegherebbe la manomissione dei documenti e la presenza di alcune sostanze all interno dell olio che non dovrebbero essere presenti in concentrazioni tali in un olio di qualità. Proprio di recente l Unione Europea ha stabilito un limite per la concentrazione degli alchil esteri stabilendo delle soglie massime, superate le quali un olio non potrà essere etichettato come extravergine, a garanzia della qualità del prodotto e dei consumatori europei. I limiti introdotti prevedono che un extravergine è tale se la somma degli esteri etilici e metilici da acidi grassi è inferiore a 75 milligrammi per chilo. L introduzione di tali parametri chimici consentirà di scoprire se il tipico condimento mediterraneo è genuino oppure se è stato ottenuto da olive di scarsa qualità o se è stato miscelato con oli deodorati. L indagine del Corpo forestale dello Stato, che ha permesso di scoprire l esistenza di oli com- 25

26 merciali etichettati come extravergine di oliva con un contenuto elevato di alchil esteri e di qualità più scadente, ha reso necessaria una maggiore trasparenza nel settore per poter salvaguardare i prodotti del Made in Italy. L obbligatorietà di esplicitare in etichetta l origine degli oli extravergine di oliva è stata rafforzata in modo più organico dalla recentissima legge dello scorso febbraio sull etichettatura e sulla qualità dei prodotti agroalimentari, che costituisce un ulteriore strumento normativo a disposizione degli investigatori e a garanzia dei consumatori. Quest ultima operazione del Corpo forestale dello Stato si inserisce nella vasta ed intensa attività complessiva di sicurezza agroalimentare che negli ultimi anni è stata particolarmente incisiva, sulla base delle Direttive del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, finalizzate a difendere la qualità dei prodotti per i consumatori, a contrastare le illegalità del mercato a tutela dei produttori e a perseguire le contraffazioni e le adulterazioni degli alimenti a danno dei cittadini. 3.6 SESTO SAN GIOVANNI: SEQUESTRATO FINTO GORGONZOLA Marzo La forestale del Comando provinciale di Milano ha sequestrato 20 chili di Gorgonzola contraffatto che veniva venduto in strada esposto su una bancarella ambulante nel comune di Sesto San Giovanni (MI). Il prodotto veniva venduto a tranci e come formaggio al cucchiaio ma non rispettava le caratteristiche rispondenti previste dal disciplinare del consorzio Gorgonzola DOP. L esecutore dell illecito che vendeva abitualmente il prodotto in diverse varianti gastronomiche come gorgonzola di capra, gorgonzola al peperoncino, al radicchio, alle cipolle di tropea, alle noci e al tartufo, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Monza. 3.7 ORO NERO, MAXI OPERAZIONE ANTICONTRAFFAZIONE DELLA FORESTALE A TUTE- LA DELL ACETO BALSAMICO A DENOMINAZIONE PROTETTA Marzo Una maxi operazione anticontraffazione condotta dal Corpo forestale dello Stato in diverse regioni italiane a tutela dell aceto balsamico di Modena IGP e aceto balsamico tradizionale DOP, nel mese di marzo 2011 ha portato al sequestro più di 91mila confezioni di aceto balsamico pari a circa 35mila litri di prodotto, all elevazione di sanzioni amministrative per un valore complessivo di oltre 300mila euro e alla denuncia di sei persone per imitazione, evocazione ed usurpazione di prodotti tutelati da marchio a denominazione protetta. L operazione Oro Nero è il frutto di complesse indagini iniziate nel novembre 2010 e di numerosi controlli agroalimentari sui produttori di aceti da tavola al fine di accertare la presenza di derivati imitativi o evocativi delle denominazioni protette, le tradizionali dop di Modena e Reggio Emilia e il più recente igp, che può essere prodotto solo nel comprensorio costituito da entrambe. 26

27 I controlli iniziati dai Nuclei Investigativi di Modena si sono poi estesi contemporaneamente in Piemonte, nel resto dell Emilia Romagna, Toscana, Veneto, Lazio, Molise e Puglia e hanno coinvolto circa 20 ditte produttrici. Dopo l aceto balsamico cosiddetto tradizionale, presente da diversi anni sui mercati, nel luglio del 2009 è stato approvato con un regolamento comunitario il disciplinare dell Indicazione Geografica Protetta aceto balsamico di Modena I.G.P. che si è imposto sui mercati internazionali ed è attualmente in forte espansione, al punto che si stima nel 2010 una produzione di oltre 9 milioni di litri. Il semplice richiamo al termine balsamico è evocativo ed imitativo non solo dell igp, ma anche dei due marchi dop, e quindi è irregolare in quanto volto a sfruttare indebitamente la loro reputazione. L aceto balsamico di Modena, anticamente utilizzato per lenire il mal di gola, il respiro affannoso, gli svenimenti, l indigestione e addirittura il morso di animali velenosi, è uno dei prodotti più imitati al mondo e si calcola che solo negli Stati Uniti la contraffazione dell aceto balsamico dop e igp crei un danno economico di oltre 10 milioni di euro. 3.8 COMUNE DI TAVERNA. CONTROLLI DELLA FILIERA AGROZOOTECNICA ED AGROALI- MENTARE. ACCERTATE NUMEROSE VIOLAZIONI DELLE NORMATIVE DI SETTORE Marzo Nell ambito di controlli di filiera il Corpo forestale dello Stato del Comando stazione forestale di Gariglione (CS), con la collaborazione dei Comandi stazione di Decollatura, Girifalco, Lamezia Terme, Nocera Tirinese e Serrastretta, ha accertato numerose violazioni in materia di identificazione e registrazione dei bovini, sull etichettatura delle carni e sul benessere degli animali durante il trasporto. L attività è stata avviata durante un normale servizio di controllo del territorio nel Parco Nazionale della Sila nel Comune di Taverna, dove veniva riscontrato, su terreni di proprietà demaniale concessi al pascolo da parte della Regione Calabria, l immissione di un numero maggiore di capi bovini rispetto a quelli autorizzati, la presenza di numerosi capi (vitelli e manze) non muniti dei 27

28 marchi auricolari previste dalle norme e necessari ad identificare gli animali in modo univoco, anche ai fini della sicura tracciatura dell intera vita del capo bovino per la sicurezza agroalimentare del cittadino consumatore. Conseguentemente si procedeva ad estendere i controlli a tutti i capi dell allevamento, dai quali sono emersi diversi illeciti di carattere amministrativo a carico dei proprietari/detentori degli animali, estendendo pertanto i controlli a tutta la filiera di produzione di carni destinate al pubblico consumo. Dalle discordanze rilevate durante i controlli in allevamento si è quindi proceduto alle verifiche incrociate presso le aziende zootecniche cui risultavano destinati alcuni vitelli venduti e provenienti dagli allevamenti sottoposti a controllo. Da tali accertamenti, effettuati altresì per verificare il rispetto in materia di benessere degli animali durante il trasporto, si appurava che alcuni capi bovini non erano mai giunti nelle aziende di destinazione e che anzi, i titolari delle stesse non ne erano addirittura a conoscenza. Con ulteriori attività di indagine si approfondivano pertanto gli aspetti del trasporto dei suddetti capi bovini che portavano all accertamento di falsità materiale sugli atti cartacei necessari ad effettuare il trasferimento degli animali, atti questi che venivano sottoposti a sequestro penale con conseguente denuncia alla Procura della Repubblica della persona responsabile della compravendita del bestiame e trasporto degli stessi nonché la contestazione di oltre 9.000,00 euro di sanzioni amministrative a carico del trasportatore e del proprietario detentore dei capi bovini per violazioni in materia di benessere degli animali durante il trasporto. 3.9 MOZZARELLA DI BUFALA DOP CONTRAFFATTA Marzo Il 16 marzo 2011 sono stati sequestrati dalla forestale oltre un quintale di mozzarella di latte di bufala contraffatta, messa in vendita e spacciata per Mozzarella di Bufala Campana DOP e quindi estranea ai rigidi dettami previsti dal disciplinare di produzione dop approvato dall Unione Europea. La scoperta è stata effettuata presso esercizi commerciali delle province di Benevento e Campobasso dal Corpo forestale dello Stato, impegnato in indagini sulla tracciabilità di alcuni lotti di produzione di Mozzarella di Bufala Campana DOP relativamente ai quali erano state accertate anomalie tra il prodotto posto in commercio e la qualificazione dello stesso nei documenti fiscali accompagnatori della merce. Ad eseguire i controlli è stato il personale dei Comandi provinciali di Benevento, Campobasso e Caserta del Corpo forestale dello Stato. Dalle verifiche documentali effettuate presso il caseificio di produzione a Grazzanise (CE) è emerso che i lotti di mozzarella spacciati per dop erano in realtà soltanto partite di mozzarella prodotta con latte di bufala contraffatto. Uno dei lotti, posto sotto sequestro, è risultato essere stato confezionato con latte di bufala proveniente da allevamenti delle zone di Milano e Novara, non appartenenti quindi all areale di produzione del latte ammesso per la Mozzarella di Bufala Campana DOP. 28

29 I Forestali hanno effettuato il sequestro d iniziativa di circa 300 confezioni appartenenti ai lotti di mozzarella di bufala contraffatta. Degli illeciti accertati sono state immediatamente interessate le Procure della Repubblica presso i Tribunali di Benevento, Campobasso e S. Maria Capua Vetere, nelle cui giurisdizioni ricadono rispettivamente gli esercizi commerciali ed il caseificio coinvolto. La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha esteso poi il sequestro preventivo delle restanti confezioni del lotto, ovunque esse risultino in vendita. Sono state tre le persone conferite all Autorità Giudiziaria e sono partite le indagini mirate ad accertare la ramificazione della rete illecita di contraffazione. L azione della Forestale mira a garantire la qualità dei prodotti e a tutelare i consumatori dalle frodi finalizzate ad ottenere lucri illeciti per falsi prodotti dop, oltre che a salvaguardare gli imprenditori del settore e la legalità del mercato SEQUESTRO DI LITRI DI VINO AD ALBEROBELLO Marzo Nel marzo 2011 a seguito di una segnalazione pervenuta al numero di emergenza ambientale 1515, il Corpo forestale del Comando stazione di Alberobello, ha sequestrato seimila litri di vino contenuti in cisterne, taniche e damigiane carenti d igiene. Si trattava di vino pronto per essere travasato e venduto senza autorizzazioni. Sono state poste sotto sequestro otto cisterne di vetroresina di varie dimensioni, oltre ad alcune taniche e damigiane già colme di vino proveniente da Treviso, tutte collocate all interno di un camion e di un semirimorchio parcheggiati nelle adiacenze di una ditta edile, nella zona di Contrada Popoleto. Il vino veniva acquistato da una cantina trevigiana per essere rivenduto sfuso ad Alberobello a privati provenienti dai comuni limitrofi. Al fianco del Corpo forestale è intervenuto anche il personale della Guardia di finanza di Monopoli che ha riscontrato, per l imprenditore con il ruolo di mediatore del traffico illecito, la totale 29

30 assenza di titoli autorizzativi per la vendita. Con l ausilio della ASL di Bari sono state invece certificate le cattive condizioni igieniche delle cisterne ed è stata riscontrata l assenza dell autorizzazione sanitaria e della certificazione di idoneità al trasporto di alimenti liquidi. È scattata quindi la denuncia alla Procura della Repubblica di Bari per l imprenditore trevisano responsabile dell illecito ARRESTO PER GESTIONE DI UNA DISCARICA ABUSIVA E SEQUESTRO DI UN ALLEVA- MENTO CLANDESTINO DI SUINI Maggio Il Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Benevento ha sequestrato un allevamento di suini in agro del Comune di Paolisi, clandestino e non registrato presso i settori competenti dell ASL e nella Banca Dati Nazionale. I quaranta capi erano privi di identificativi e/o certificazione che ne attestasse la provenienza. Gli alimenti somministrati non erano conformi alla normativa vigente e formati in massima parte da scarti di macellazione (carcasse di pollo, grasso animale, ossa di bovini, ecc.), privi di qualsiasi tracciabilità ed in avanzato stato di decomposizione. Inoltre gli animali venivano allevati in assoluta carenza di igiene e sanità, a contatto diretto con rifiuti pericolosi e non, depositati nell area dove era stata predisposta la porcilaia. I quaranta suini sono stati sottoposti a sequestro sanitario come previsto dalla normativa vigente in materia di eradicazione e sorveglianza della malattia vescicolare dei suini, in attesa del successivo abbattimento. Sull area in questione, di circa di mq., era presente altresì una discarica abusiva di rifiuti pericolosi e non, nella quale, disseminati nel terreno, sono stati rinvenuti e catalogati rottami ferrosi, carcasse di frigoriferi, fusti in plastica, residui organici con prevalenza di ossa, scarti di tessuti animali, frammenti di onduline in fibrocemento contenente presumibilmente amianto, autoveicoli fuori uso non bonificati, ristagni di acqua mista a grasso animali, frammenti plastici, cumuli di pennellatura isolante, materiali elettrici ed elettroniche, imballaggi contenenti sostanze pericolose, imballaggi metallici, circa 600 pneumatici, tubi in plastica. Per l intera area, sottoposta a sequestro penale, è stata disposta ampia bonifica date le condizioni degradanti dell intera superficie. Il proprietario dell allevamento è stato arrestato. 30

31 3.12 ATTIVITÀ DI CONTRASTO CONTRO LA CONTRAFFAZIONE DELLA MOZZARELLA DI BUFALA CAMPANA A DENOMINAZIONE DI ORIGINE PROTETTA Maggio Il personale del Corpo forestale dello Stato del Comando provinciale di Caserta unitamente a quello del Nucleo Agroalimentare e Forestale (NAF) di Roma ha avviato nel mese di maggio una campagna straordinaria di contrasto alle frodi in campo agroalimentare, con particolare riguardo al prodotto Mozzarella di Bufala Campana a Denominazione di Origine Protetta. Tali azioni sono state poste in atto in collaborazione con gli agenti accertatori del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP che di recente ha avviato un intensificazione dell attività di controllo sulla regolarità del prodotto. Sono stati sottoposti a controllo diversi caseifici di produzione del formaggio fresco a pasta filata denominato Mozzarella di Bufala Campana D.O.P., nonché numerosi punti vendita in cui il prodotto predetto era avviato alla commercializzazione al dettaglio. Nell ambito di tale attività sono state accertate condotte illecite di rilievo penale (frode nell esercizio del commercio con l aggravante prevista per gli alimenti aventi denominazione di origine protetta) che hanno determinato il sequestro sia di 300 Kg. di prodotto di mozzarella in vendita che di involucri per gli alimenti utilizzati per il confezionamento della merce. L illecita condotta è stata contestata a carico dei titolari dei punti vendita nei quali risultava commercializzata la merce (mozzarella generica) di qualità diversa da quella presentata attraverso i cartelli identificativi (Mozzarella di Bufala Campana - Denominazione di Origine Protetta D.O.P.) che poi veniva falsamente imbustata negli involucri con i marchi dop utilizzati per il confezionamento, ottenendo così la contraffazione del prodotto. Nel corso dei controlli è stato anche accertato l utilizzo di indicazioni in etichetta non regolari, ovvero tali da poter indurre in errore e/o confusione il consumatore ed irregolarità amministrative connesse alla vendita sfusa di mozzarella la quale è vietata per legge, ad eccezione per i punti vendita annessi al luogo di produzione; infatti i formaggi freschi a pasta filata, quali fiordilatte, mozzarelle ed analoghi, possono essere posti in vendita, in luoghi diversi dal luogo ove vengono prodotti, solo se appositamente preconfezionati all origine. Inoltre sono stati sequestrati in provincia di Caserta presso un caseificio involucri di mozzarella che riportavano un marchio contraffatto di Mozzarella di Bufala Campana OPERAZIONE EAST HORSES COMMERCIO E MACELLAZIONE ILLEGALE DI CAVALLI Giugno Nel mese di giugno il Corpo forestale dello Stato, dopo una lunga indagine e a seguito di una perquisizione in un mattatoio equino della provincia di Reggio Emilia, hanno individuato un organizzazione dedita al commercio e alla macellazione illegale di cavalli che non potevano essere destinati al consumo alimentare. 31

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