Corpo Forestale dello Stato Attività in materia agroalimentare

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1 Corpo Forestale dello Stato Attività in materia agroalimentare

2 La legge istitutiva L. 36/2004 s.m.i. e il ruolo del CFS Art. 1. (Natura giuridica e compiti istituzionali) 1. Il Corpo forestale dello Stato è Forza di polizia dello Stato ad ordinamento civile specializzata nella difesa del patrimonio agroforestale italiano e nella tutela dell'ambiente, del paesaggio e dell'ecosistema e concorre nell'espletamento di servizi di ordine e sicurezza pubblica, ai sensi della legge 1 aprile 1981, n. 121, nonché nel controllo del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e montane. 2. Il Corpo forestale dello Stato svolge attività di polizia giudiziaria e vigila sul rispetto della normativa nazionale e internazionale concernente la salvaguardia delle risorse agroambientali, forestali e paesaggistiche e la tutela del patrimonio naturalistico nazionale, nonché la sicurezza agroalimentare, prevenendo e reprimendo i reati connessi.

3 Importanza del settore agroalimentare nell'economia italiana

4 Importanza del settore agroalimentare nell'economia italiana

5 Numerose filiere

6

7 Cosa si aspetta il consumatore

8 Cosa c'è veramente

9 Cosa si aspetta il consumatore

10 Cosa c'è veramente

11 L'attività di controllo parte dal territorio...

12 passando dalle strutture produttive...

13 ...fino alle grandi piattaforme di distribuzione

14 Corpo Forestale dello Stato Controlli di sicurezza e qualità agroalimentare Complessivamente nel periodo i risultati sono: 525 persone segnalate all Autorità giudiziaria; sanzioni amministrative; di importo sanzionatorio notificato; controlli

15 Grande influenza dei media e ricerca dello scoop

16 Grande influenza dei media e ricerca dello scoop

17 Quando la notizia viene stoppata

18 Le minacce per il consumatore e il quadro normativo sanzionatorio * Sicurezza alimentare: minacce per la salute del consumatore, adulterazioni, contraffazioni, utilizzo di sostanze dannose per la salute: Artt CP * Controlli di qualità: tutela dalle truffe, dall'utilizzo di denominazioni protette, ecc.: Artt quater CP In entrambi i casi tracciabilità e rintracciabilità costituiscono lo strumento principale di verifica e contrasto agli illeciti

19 Di cosa parliamo quando parliamo di controlli agroalimentari

20 Utilizzo di denominazioni geografiche Uno dei filoni d indagine relativi alla qualità dell olio perseguiti dal Corpo forestale dello Stato è rappresentato dall utilizzo di denominazioni geografiche totalmente scorrette: l Operazione Toscoro, per esempio, ha consentito l accertamento di una frode internazionale ai danni del Consorzio di tutela dell Olio I.G.P. Toscano, del quale un azienda confezionatrice evocava fallacemente il nome

21 Operazione Toscoro

22 Operazione Por-Cina Funghi presentati come italiani

23 Operazione Por-Cina...si sono rivelati di importazione cinese!

24 Operazione Por-Cina Si è pertanto provveduto al sequestro anche presso le piattaforme di distribuzione

25 Il caso italiano e le minacce connesse al made in Italy Frequenti tentativi di utilizzo del marchio e/o del sound

26 Tutela denominazioni protette anche non italiane: Champagne etnico

27 Collaborazione con il Comité Champagne In questo caso, si è riscontrata una bevanda posta in vendita in un negozio con una denominazione che faceva evidente riferimento allo Champagne In collaborazione con il rappresentante in Italia del Comité Champagne, si è avuta conferma dell'utilizzo illecito di tale denominazione, con successivo sequestro Immediatamente si è risaliti per via documentale agli importatori, ed alle altre strutture di vendita sul territorio italiano che avevano commercializzato le bevande

28 Pesto

29 Operazione Muttley

30 Contraffazioni sull'olio

31 Olio deodorato Una delle truffe che maggiormente colpiscono il consumatore riguarda l'olio sottoposto a procedimento per mascherarne il cattivo odore, generalmente connesso a oli con cattive qualità della materia prima (olive mal conservate): tale deodorazione rende irriconoscibile l'olio di cattiva qualità, che può essere così commercializzato come olio di pregio. Il danno è doppio: olio di cattiva qualità, con componenti chimiche non richieste, pagato per olio molto buono!

32 Olio deodorato In merito, il Corpo forestale dello Stato, a seguito di una lunga indagine iniziata nel settembre del 2010 e finalizzata a verificare la filiera di qualità dell olio extravergine di oliva, ha riscontrato presso diverse aziende di trasporto di Firenze, Reggio Emilia, Genova e Pavia documenti di trasporto falsificati, utilizzati per regolarizzare un quantitativo di 450 mila chilogrammi (450 tonnellate) di olio extravergine di oliva deodorato destinata ad essere commercializzata, per un valore di circa 4 milioni di euro.

33 Parametri di laboratorio per identificare l'olio deodorato Decisiva è stata l'identificazione del contenuto in alchilesteri come indice della deodorazione Con questo approccio investigativo il Corpo forestale dello Stato ha agito da pioniere, precorrendo il Reg. (UE) N. 61/2011, che ha stabilito l introduzione del metodo di analisi del C.O.I. e ha fissato la soglia limite per la concentrazione degli alchilesteri di 75 mg/kg, quando il rapporto tra gli esteri etilici e metilici è superiore a 1,5

34 Sono anche in corso nuovi studi per l'identificazione delle aree di origine dell'olio

35 Analisi del settore e del rischio Per poter organizzare dei controlli efficaci, è indispensabile analizzare il settore in relazione al territorio

36 Analisi del settore e del rischio

37 Di cosa parliamo quando parliamo di controlli agroalimentari

38 Di cosa parliamo quando parliamo di controlli agroalimentari

39 Caporalato

40 Grazie per la vostra attenzione

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