3/2014 VIAGGI NEL MONDO DELLA MUTUALITÀ

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1 /2014 VIAGGI NEL MONDO DELLA MUTUALITÀ PERIODICO DELLA SOCIETÀ NAZIONALE DI MUTUO SOCCORSO CESARE POZZO ANNO XXXVI (215) N. OTTOBRE 2014 Via San Gregorio Milano DOCUMENTO SUGLI ORIENTAMENTI STRATEGICI E PROGRAMMATICI Approvato dall assemblea nazionale di maggio I PRIMI PROVVEDIMENTI E NOMINE SOCIALI CdA al lavoro per delineare un piano di strategie ed azioni funzionali In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Milano Roserio per la restituzione al mittente previo pagamento resi DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO FINALE Votato dall XI Congresso nazionale Fimiv CALENDARIO CERIMONIE SUSSIDI ALLO STUDIO Tutte le località e le date

2 le nostre sedi telefono telefono FS orari di apertura al pubblico SEDE NAZIONALE MILANO Via S. Gregorio, 48 Fax da lunedì a giovedì 9-1/ venerdì 9-1/ ABRUZZO PESCARA Via Grotta del Cavallone, Fax lunedì e giovedì martedì e mercoledì 9-1 venerdì LANCIANO (CH) Viale Cappuccini, 2/B c/o CNA giovedì SULMONA (AQ) Via Alessandro Volta, 2b Fax giovedì TERAMO Via F. Franchi, 25 c/o CNA giovedì VASTO (CH) Via Bengasi c/o CNA Fax giovedì BASILICATA POTENZA Viale Unicef c/o Centro Comm. Galassia Fax lunedì 9-1 martedì giovedì e venerdì 9-1/ MATERA Via Nazionale c/o Stazione Fal Villalongo giovedì CALABRIA REGGIO CALABRIA Via Caprera, Fax lunedì, martedì e giovedì 9-12/14-17 mercoledì venerdì CATANZARO Via D. Marincola Pistoia, 7 e Fax mercoledì 9-12 venerdì COSENZA Via Giacomo Mancini, 4 e Fax lunedì, martedì, mercoledì e venerdì 9-12 CAMPANIA NAPOLI Via Enrico Cosenz, Fax da lunedì a venerdì 9-1 lunedì e mercoledì AVELLINO Contrada Valle Mecca, 14 c/o Cooperativa Aquilone e Fax venerdì BENEVENTO Piazza Colonna Stazione FS martedì e giovedì CASERTA Via Verdi, mercoledì SALERNO Via Settimio Mobilio, 174 Piano 1 int. 2 e Fax lunedì giovedì SANT ANTONIO ABATE (NA) Zona Stabiese Via Stabia, lunedì, mercoledì e venerdì EMILIA ROMAGNA BOLOGNA Via Boldrini, 18/ Fax lunedì 9-1/14-16 da martedì a venerdì PIACENZA Via Musso, 5 c/o la Casa delle Associazioni da lunedì a venerdì REGGIO EMILIA Piazzale Europa, 1 Sala di attesa AE fronte Stazione di Reggio Emilia e ultimo martedì di ogni mese RIMINI Via Roma, martedì giovedì FRIULI VENEZIA GIULIA 41 TRIESTE Via Giustiniano, 8 Fax lunedì / martedì, mercoledì e venerdì giovedì CERVIGNANO DEL FRIULI (UD) Stazione di Cervignano Aquileia Grado c/o sede Fast Confsal- Cesare Pozzo primo binario direzione Venezia Per appuntamenti: Cell e 4 sabato del mese MONFALCONE Via Re Teodorico, lunedì giovedì PORDENONE Via San Francesco, 1/c c/o l Isola di Itaca Fax e lunedì di ogni mese Viale Grigoletti, 72/E c/o Consorzio Coop. Sociale Leonardo e lunedì di ogni mese UDINE Viale XXIII Marzo, (chiedere dell interno 207) lunedì mercoledì e venerdì LAZIO ROMA Via Cavour, Fax da lunedì a giovedì 9-1/ ARCE CASSINO Via Virgilio, martedì del mese CIVITAVECCHIA Viale Baccelli, martedì e venerdì GROTTAROSSA (RM) c/o rimessa ATAC Grottarossa mercoledì SORA (FR) c/o Azienda Cotral mercoledì di ogni mese il mercoledì di ogni mese VITERBO Via Trento, martedì e venerdì LIGURIA GENOVA Via E. De Amicis, 6/ Fax lunedì e venerdì martedì e giovedì mercoledì / ALBENGA Stazione Fs giovedì LA SPEZIA Via F.lli Rosselli, 8 c/o Sms Unione Fraterna martedì SAVONA Piazza delle Nazioni, 7/R martedì venerdì SESTRI LEVANTE Via Eraldo Fico, 55 c/o Punto incontro Coop mercoledì VENTIMIGLIA Piazza XX Settembre, 8 c/o Croce Verde Intemelia martedì LOMBARDIA MILANO Via Venini, Fax lunedì, martedì e giovedì / venerdì / BERGAMO Via Autostrada, c/o Anmic Fax lunedì BRESCIA Via Solferino, 6/D e Fax lunedì mercoledì COMO Via Carloni c/o Staz. Borghi F.N.M lunedì e mercoledì CREMONA Via Della Vecchia Dogana, 4 c/o Anmic Fax martedì e giovedì GALLARATE Via Beccaria, giovedì LECCO Piazza Lega Lombarda, Fax martedì 11-1

3 Periodico della Società nazionale di mutuo soccorso V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O T R A C C E E P E R C O R S I Scelti uomini e programma di Leonardo Cordone pagina 6 Calendario delle cerimonie dei sussidi allo studio pagina 11 Lavoro di squadra di Rodolfo Margheritino pagina 12 Trasparenza e credibilità di Armando Messineo pagina 4 VIAGGI NEL MONDO DELLA MUTUALITÀ Nomine del Consiglio di Amministrazione: chi sono gli interessati pagina 14 Cesare Pozzo Un progetto mutualistico per l emergenza welfare di Placido Putzolu pagina 5 sommario D A L L E REGIONI A L L E U R O P A La forza di stare insieme di Leonardo Cordone pagina 16 A T T U A L I T À La Bacheca pagina 20 La Piazza a cura di Mara Albertini pagina 22

4 T R A C C E E P E R C O R S I Trasparenza e credibilità di Armando Messineo Baserò l attività della mia presidenza sull assunzione di impegni precisi, sulla condivisione dei dati e sulle verifiche relative a quanto programmato e a quanto effettivamente realizzato A ll inizio del mio mandato triennale di presidente della Cesare Pozzo vorrei condividere con voi alcune riflessioni. Sento ovviamente il carico della responsabilità che questa carica comporta. Ricevo in eredità il patrimonio di storia, di valori, di sacrifici e di lavoro di tanti mutualisti che hanno costruito quella che adesso è la maggiore società di mutuo soccorso di sanità integrativa italiana. Sono consapevole che i soci, accordandomi la loro fiducia, mi hanno dato il mandato non solo di non disperdere quanto i miei predecessori hanno realizzato, ma anche di guidare la Mutua verso obiettivi sempre più avanzati e ambiziosi. Al riguardo non posso non ricordare il nostro presidente Gabriele Ferri che sarà la mia fonte di ispirazione e il mio modello di riferimento per i prossimi anni della mia presidenza della Cesare Pozzo. Due sono le parole chiave che sintetizzano il mio impegno di presidente: trasparenza e credibilità. Non ricorrerò alla tecnica dell apparire e del tirare a campare come sistema di conduzione della nostra società, ormai molto comune, purtroppo, in tante istituzioni, ma invece baserò l attività della mia presidenza sull assunzione di impegni precisi, sulla condivisione dei dati e sulle verifiche relative a quanto programmato e a quanto effettivamente realizzato. Punto di partenza della mia presidenza è il documento approvato dall assemblea nazionale dei delegati dei soci della Cesare Pozzo dello scorso maggio sugli Orientamenti strategici e programmatici che indica al Consiglio di Amministrazione la strada da seguire e gli obiettivi da realizzare nel prossimo triennio. Altro importante documento di riferimento per il nostro CdA è il Documento politico-programmatico finale, approvato lo scorso aprile all XI Congresso della Federazione italiana mutualità integrativa volontaria (Fimiv), che riporta il Progetto della mutualità , nel quale vengono stabilite le linee guida per lo sviluppo futuro del movimento mutualistico italiano ed europeo e disegnato lo scenario operativo nazionale e internazionale dei prossimi anni. Entrambi i suddetti documenti, non a caso, vengono pubblicati integralmente nelle pagine seguenti del nostro giornale sociale. Questa impostazione conferma il mio fermo convincimento a proseguire nella politica delle alleanze e delle partnership sociali che da anni ci vedono a fianco della Fimiv, del movimento cooperativo, della mutualità francese con Harmonie Mutuelle e Fondo Salute Sce, delle organizzazioni sindacali e delle associazioni del Terzo settore. Un altro obiettivo che intendo fermamente conseguire è quello di colmare l insufficiente presenza femminile nel corpo sociale e nel gruppo dirigente della Cesare Pozzo. Il primo passo del percorso per arrivare alla parità di genere è già stato fatto: con una delle prime delibere il Consiglio di amministrazione ha istituito il Coordinamento Donne che ha il compito di studiare e proporre al CdA le iniziative da porre in essere per raggiungere questo ambito traguardo. VIAGGI NEL MONDO D E L L A M U T UA L I TÀ 4 Periodico della Società nazionale di mutuo soccorso Cesare Pozzo aderente alla Fimiv (Federazione italiana mutualità integrativa volontaria) e alla Lega nazionale cooperative e mutue Giornale fondato da Giuseppe De Lorenzo Direzione Redazione Amministrazione Milano Via San Gregorio, 48 Tel. 02/ Fax 02/ iltreno@mutuacesarepozzo.it Registrazione del Tribunale di Milano al n. 159 del 1 aprile 1979 Direttore editoriale Armando Messineo Direttore responsabile Leonardo Cordone Segretaria di redazione Mara Albertini Impaginazione Impression S.r.L. Concorezzo (MB) Stampa Ciscra S.p.A. Via Belvedere, 42 Arcore (MB)

5 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O Un progetto mutualistico per l emergenza welfare di Placido Putzolu, presidente della mutualità italiana Fimiv Il perseguimento di un sistema di relazioni e di alleanze in ambito europeo può rappresentare il naturale supporto al progetto di affermazione e di sviluppo della mutualità volontaria italiana C om è evidente, la crisi ha inciso profondamente sul tessuto sociale del nostro paese, mettendo in discussione importanti conquiste sociali e diritti consolidati nel tempo. La crisi ha imposto revisioni e ridimensionamenti, soprattutto nell area assistenziale e sociosanitaria. Il sistema universalistico su cui ci siamo basati negli ultimi decenni presenta sempre più crepe. Per converso, il tema della solidarietà sta recuperando valore. I soggetti che operano nella economia sociale non profit rappresentano un elemento imprescindibile per la costruzione di un welfare comunitario efficace, sostenibile e di qualità. Crescono pertanto le aspettative verso il mutuo soccorso, in grado di fornire una risposta, sussidiaria e solidaristica, ai bisogni inevasi. In tale contesto, per rendere effettivo il carattere comunitario della nostra progettualità, abbiamo richiamato alla collaborazione sinergica società di mutuo soccorso più e meno strutturate, coinvolgendo i soggetti erogatori di servizi in convenzione (volontariato, cooperazione sociale, diverse espressioni del terzo settore), con particolare attenzione alla cooperazione sociale. L orizzonte strategico del nostro impegno, come sottolinea il documento finale dell XI Congresso nazionale Fimiv, che riporta gli indirizzi programmatici per il mandato 2014/2018, pubblicato nelle pagine seguenti, comporta il conseguimento di alcuni fondamentali traguardi: a) una maggiore integrazione del movimento mutualistico; b) una integrazione mutualistico-cooperativa negli ambiti della salute e del benessere: il settore del mutuo soccorso è coinvolto, nell ambito del movimento cooperativo, nella costruzione e nell affermazione dell Alleanza delle cooperative italiane (Aci) ed è parte attiva nel Progetto Salute; c) una progettualità territoriale capace di coinvolgere trasversalmente e strutturalmente i livelli relazionali intermedi nella società civile. Il documento congressuale ricorda inoltre come il perseguimento di un sistema di relazioni e di alleanze in ambito europeo può rappresentare il naturale supporto al progetto di affermazione e di sviluppo della mutualità volontaria italiana, a partire dalla intensificazione dei rapporti con l Organizzazione internazionale della mutualità (Aim), per poi intensificare la collaborazione societaria avviata tra i principali gruppi mutualistici italiani (Cesare Pozzo) e francesi (Harmonie Mutuelle) attraverso la Società cooperativa europea Fondo Salute. Infine, l ormai controversa questione dei fondi sanitari integrativi. A tale riguardo il documento finale del Congresso non manca di auspicare un aperto confronto di merito e di metodo sui pesi e i contrappesi che il sistema pubblico e il sistema mutualistico aperto, insieme, possano mettere in atto, in una logica di sana evoluzione e di crescita del welfare nel nostro paese. N. Ottobre 2014 (215) Tiratura copie Chiuso in redazione il 22 settembre 2014 Hanno collaborato: Mara Albertini Rodolfo Margheritino Antonio Mazza Placido Putzolu La responsabilità dei contenuti dei testi firmati è lasciata agli autori. 5

6 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O AFFIDATA DALL ASSEMBLEA NAZIONALE AL CDA LA REALIZZAZIONE DEL DOCUMENTO SUGLI ORIENTAMENTI STRATEGICI E PROGRAMMATICI Scelti uomini e programma di Leonardo Cordone Il testo è stato preparato sulla base dei contributi venuti dai soci che sono intervenuti alle assemblee regionali, dal confronto alla Consulta delle regioni e dalle relazioni svolte e dal dibattito assembleare L assemblea nazionale dei delegati dei soci del 0 maggio scorso, oltre ad avere eletto il nuovo Consiglio di amministrazione, ha anche approvato il Documento sugli orientamenti strategici e programmatici per il triennio che contiene le linee guida e programmatiche che dovranno essere seguite dal CdA nel prossimo triennio. I delegati dei soci non hanno, quindi, scelto solo gli uomini che guideranno la Cesare Pozzo per i prossimi tre anni, ma hanno anche consegnato loro un programma condiviso dal corpo sociale che ne auspica la sua realizzazione. Il documento, infatti, è stato preparato sulla base dei contributi venuti dai soci che sono intervenuti alle assemblee regionali che si sono svolte, appunto, in tutta Italia in preparazione di quella nazionale, dal confronto tra i neo consiglieri regionali alla Consulta delle regioni che si è tenuta prima dell assemblea nazionale e infine dalle relazioni svolte, dalle opinioni espresse e dalle proposte fatte nel corso del dibattito assembleare. Il compito di fare la sintesi di tutti questi contributi è stato affidato alla Commissione Politica all uopo eletta e composta dai delegati Filippo Di Blasi, Alfredo Fusaro e Francesco Vuolo che hanno elaborato il documento finale che di seguito riportiamo e che è stato approvato, come già detto, dall assemblea nazionale. Assemblea Nazionale Snms Cesare Pozzo Milano, 29-0 maggio 2014 DOCUMENTO FINALE Orientamenti strategici e programmatici Posizionamento e obiettivi strategici 2. Canali di sviluppo - Mutua tradizionale - Fondi sanitari integrativi. Alleanze e partnership sociali - Fimiv/Movimento mutualistico e cooperativo - Harmonie Mutuelle - Organizzazioni sindacali - Terzo Settore 4. Strumenti per la gestione e lo sviluppo - Fondo Salute SCE - Consorzio Mu.Sa. - Società controllate - Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità 5. Organizzazione e governance 6. Settori operativi e funzioni gestionali 7. Comunicazione 6

7 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O autonomia ed essere così da esempio trainante per le altre società di mutuo soccorso. 1. POSIZIONAMENTO E OBIETTIVI STRATEGICI Posizionamento In una fase storica di crescita della sanità integrativa, la Mutua Cesare Pozzo non solo si è confermata come la più grande Società di mutuo soccorso italiana, ma è cresciuta ulteriormente ed ha assunto dimensioni tali per cui fare sviluppo è vitale per il mantenimento della sua struttura e per non mettere a rischio le aree di attività tradizionali, in cui le modalità relazionali attivate dalla concorrenza sono sempre più agguerrite. C è consapevolezza che i risultati raggiunti non bastano a garantire il ruolo leader della Cesare Pozzo nella mutualità italiana e nella sanità integrativa che fa riferimento alla gestione mutualistica. L Assemblea nazionale 2014 costituisce perciò un momento collegiale di grande valore politico e strategico. Il nuovo gruppo dirigente, se vuole che la Mutua mantenga ciò che ha fin qui conseguito, dovrà cimentarsi con un programma ambizioso, basato sull affermazione della mutualità come strumento strategico del welfare sociale, orientato verso obiettivi innovativi che puntino al territorio e alle reti relazionali che da esso derivano per il consolidamento e l ulteriore rafforzamento delle sue posizioni. La Mutua deve mettere a valore in ogni sede tutti gli elementi distintivi che la caratterizzano come società di mutuo soccorso: - l assenza di finalità lucrative; - l adesione non selettiva; - la ripartizione del rischio in una dimensione intergenerazionale di mutuo-aiuto; - il ruolo del Socio inteso sia come soggetto fruitore delle prestazioni che come soggetto che concorre, in forma libera e democratica, alle decisioni con il suo voto e con la partecipazione attiva agli organi societari; - la condivisione e il rispetto delle regole che, liberamente, la Società si è data, determinano il valore aggiunto culturale, sociale ed economico della Mutua, il vero capitale su cui essa fonda la sua identità e la sua reputazione. Nel rapporto con il servizio pubblico, la Mutua si deve connotare per il suo impegno verso un azione sussidiaria ed integrativa che ne salvaguardi i livelli essenziali e uniformi le forme di assistenza. Ferma restando l attività di copertura, anche sostitutiva, prevista per i fondi di origine negoziale/contrattuale, l offerta della Mutua, nella sua veste di protagonista dell economia sociale, dovrà qualificarsi sia in senso complementare, a copertura dei costi di compartecipazione (es. ticket), che in senso supplementare e aggiuntivo alle prestazioni erogate dal SSN (es. non autosufficienza, odontoiatria, riabilitazione). Il territorio costituisce un punto di snodo nell avvicinamento della domanda, individuale o collettiva, all offerta che, proprio nella dimensione locale, può arricchirsi di filiere innovative, capaci di coordinare e potenziare l erogazione di servizi e prestazioni ai Soci, con particolare riferimento all assistenza sanitaria e socio-sanitaria domiciliare. Se pensiamo che non ci sia spazio per i soggetti mutualistici e che altri siano i protagonisti del mercato della sanità integrativa, allora non ci resta che accontentarci di un ruolo gregario. Se invece siamo convinti che la mutualità rappresenti un settore forte e propositivo nella società civile, allora la Mutua non deve temere di essere sopraffatta e deve impegnarsi piuttosto ad investire nella salvaguardia della propria distintività ed Obiettivi strategici L evoluzione della sanità integrativa impone che la Mutua si impegni in tutti gli ambiti del nostro contesto di riferimento: - adesioni individuali; - adesioni collettive anche mediate da organizzazioni del Terzo Settore; - adesioni collettive di derivazione negoziale, in cui le società di mutuo soccorso rappresentano un soggetto plurivalente, aperto ed intergenerazionale, e perciò diverso da un fondo contrattuale o da una cassa di categoria per loro natura entità chiuse e limitate al rapporto di lavoro. Per il prossimo mandato gli obiettivi del CdA sono: - consolidare gli ambiti delle attività tradizionali che, attraverso il legame diretto e consapevole con il socio, determinano il capitale distintivo della Mutua; - continuare a presidiare l attività di gestione di fondi sanitari di derivazione negoziale quale strumento funzionale allo sviluppo della mutualità nella società civile; - costruire nuovi percorsi, anche diversi dalla gestione di fondi sanitari negoziali, per entrare in maniera consistente, netta e trasversale, nel mercato sociale del welfare integrativo attraverso i fondi sanitari aperti; - fornire indicazioni mirate rispetto agli ambiti in cui impegnarsi, determinando strategie praticabili e scelte amministrative ed organizzative adeguate. Per fare questo, il CdA dovrà puntare a: - ottimizzare e razionalizzare la struttura gestionale in modo tale che venga garantito l andamento positivo del margine derivato dall attività caratteristica; - promuovere la Mutua mettendo in campo una capacità più politica che commerciale: buona parte dei risultati derivano infatti dalle relazioni politiche della Mutua. Se si vuole rappresentare una posizione primaria nel mercato bisogna mostrare chiarezza di idee e flessibilità nell azione. 2. CANALI DI SVILUPPO Mutua tradizionale o Mutua dei cittadini La Mutua tradizionale, che attiene al rapporto sia con il singolo individuo che con un contesto collettivo di cui il singolo è parte, non ha ancora trovato una sua dimensione di sviluppo. Con difficoltà si riesce a contenere la costante diminuzione di soci, complice la pesante crisi economica che ha introdotto inediti criteri di selezione della spesa, rivolti anche alla tutela della salute, da parte dei cittadini. Le attuali forme di assistenza, base e aggiuntive, necessitano di una profonda revisione, sia contributiva che di contenuto e di numero. Occorrerà prestare una rinnovata e particolare attenzione alle istanze che provengono dalla società civile per garantire l accesso a prestazioni e servizi in ambiti finora poco o per nulla presidiati dalla Mutua, quali per esempio, la non autosufficienza temporanea e permanente, l odontoiatria, la riabilitazione. Le nuove proposte dell offerta mutualistica devono essere orientate al conseguimento dei seguenti obiettivi: - rilanciare in ogni contesto, lavorativo e sociale, l adesione dei giovani ad oggi insoddisfacente; - adeguare i limiti di permanenza nelle forme di assistenza base alle variazioni delle normative vigenti in materia di età pensionabile e prolungamento dell età lavorativa; - fidelizzare il rapporto con i soci iscritti alle forme di assistenza base e aggiuntive per ridurre gli abbandoni; - individuare una modalità più equa ed uniforme di rimborso dei ticket sanitari che, a parità di prestazioni, tenga conto della tassa diversamente applicata dalle Regioni. La mutualità mediata, di cui all art. della L. 818/1886 riformata, è uno strumento operativo che, oltre ad agevolare le modalità di acquisizione 7

8 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O e di gestione dei fondi sanitari integrativi di origine negoziale/contrattuale, può aiutare la Mutua a diffondere la sua azione a livello locale, attraverso il rapporto associativo con altre società di mutuo soccorso storiche o di nuova costituzione (es. Mutual Help, Mutua Ligure), interessate a sviluppare la loro funzione istituzionale primaria verso i Soci avvalendosi della gestione mediata delle prestazioni da parte della Cesare Pozzo. Le società di mutuo soccorso così coinvolte e motivate possono diventare gli avamposti del welfare territoriale che la Cesare Pozzo, insieme con le altre mutue sanitarie di Fimiv, ha contribuito a promuovere e di cui la mutualità vuole rendersi protagonista. Dal rapporto con il territorio possono scaturire occasioni di fattiva collaborazione (diretta o indiretta, attraverso il rapporto mediato con altre società di mutuo soccorso territoriali) con i corpi sociali intermedi del Terzo Settore (associazioni, onlus) che, nella veste di soci sostenitori, così come previsto dalla riforma della L. 818, condividano l attuazione di un progetto di diffusione e di sviluppo della mutualità intesa come bene comune. Fondi sanitari integrativi La Mutua dei Fondi sanitari è decollata, superando ampiamente per numero di assistiti la Mutua tradizionale. Il numero degli assistiti è destinato a salire ulteriormente, anche con rapidità, a seguito dell aggiudicazione di importanti gare di appalto per l assegnazione di fondi sanitari integrativi in diversi settori lavorativi e grazie all attuazione di accordi aziendali. L obiettivo per il futuro è quello di continuare nell acquisizione di fondi sanitari di derivazione negoziale in una logica strumentale allo sviluppo della Mutua, favorendo la fidelizzazione, cioè il mantenimento del legame con la Mutua, attraverso la sottoscrizione di forme di assistenza aggiuntive o l adesione a forme di assistenza specificatamente rivolte ai soci prossimi al pensionamento, tali da motivare la continuità del rapporto associativo. In questo ambito e nel quadro degli accordi già sottoscritti dalla Cesare Pozzo particolare attenzione va posta alla collaborazione con partner assicurativi, quando le richieste stabilite dai bandi di gara la rendano necessario, affinché tale collaborazione si fondi su condizioni che salvaguardino la Mutua sul piano normativo e fiscale, ne rispettino l autonomia e le garantiscano un adeguato margine operativo. Al fine di garantire lo sviluppo e il consolidamento della Mutua in questo settore di attività, vengono formulate alcune proposte operative per il prossimo CdA: - realizzare una rete locale a supporto dei promotori di Fondo Salute SCE per stabilire rapporti con le medie e grandi aziende locali; - sviluppare relazioni politico/sindacali nazionali e locali a supporto delle azioni mirate verso aziende a dimensione nazionale; - acquisire e gestire accordi nelle piccole realtà lavorative locali, demandando a Fondo Salute SCE la promozione e l acquisizione di accordi con medie e grandi aziende; - istituire e gestire fondi sanitari per gli aderenti di associazioni a carattere nazionale; - migliorare la gestione contabile dei fondi sanitari integrativi (contabilità già istituita), in ottemperanza alle norme fiscali che impongono una contabilizzazione separata rispetto all attività istituzionale. Si osserva che tale contabilizzazione deve essere funzionale: In relazione a quanto sopra si propone l istituzione di un apposito ufficio, ben strutturato, a cui affidare il necessario coordinamento di tutte le attività connesse con i fondi sanitari. In conseguenza di quanto sopra, si propone la separazione dei conti economici tra la mutua tradizionale e la mutua dei fondi sanitari.. ALLEANZE E PARTNERSHIP SOCIALI Le alleanze sono necessarie e debbono produrre vantaggi per la Mutua e per il corpo sociale. - Fimiv / Legacoop - Harmonie Mutuelle - Organizzazioni sindacali - Terzo Settore Fimiv/Movimento mutualistico e cooperativo La gestione positiva della Federazione nazionale degli ultimi anni, il ruolo primario da essa svolto in sede sia nazionale che internazionale confermano la determinazione della Cesare Pozzo di: - consolidare ulteriormente il rapporto con l Associazione di settore e sostenere le iniziative politiche nazionali ed internazionali intraprese, con specifico riferimento alla riforma della L. 818/1886, ai regolamenti europei, allo statuto della mutualità europea, alla collaborazione con AIM (Associazione internazionale della mutualità) e FNMF (Federazione nazionale della mutualità francese); - sostenere l istituzione di una Commissione a livello associativo Fimiv dedicata ai rapporti con le diverse parti politiche per l adozione di provvedimenti legislativi atti a favorire la crescita della mutualità italiana e contrastare l utilizzo e la crescita di mutue spurie allo scopo di usufruire delle agevolazioni fiscali previste per le sms; - favorire la creazione di uno strumento operativo unitario tra le mutue aderenti alle diverse centrali cooperative facenti parte dell Alleanza delle Cooperative Italiane e la creazione di uno specifico settore inerente l attività delle mutue sanitarie. Sempre con riferimento al movimento cooperativo, un ulteriore impegno per il futuro è di mantenere e rafforzare il rapporto con le reti cooperative sociali che operano a livello sia territoriale che nazionale al fine di sviluppare nuove filiere di servizi sociosanitari e socio-assistenziali nell ambito di una progettualità di integrazione tra mutualità e cooperazione. Harmonie Mutuelle L adesione di Harmonie Mutuelle Italia alla FIMIV conferma la natura no profit del primo Gruppo Mutualistico Francese e rende essenziale il proseguimento della partnership attraverso Fondo Salute SCE, in piena consonanza con quanto afferma il Documento politico-programmatico approvato dall XI Congresso Fimiv (-4 aprile 2014) in tema di relazioni internazionali della mutualità italiana: L intensificazione dei rapporti con l Organizzazione internazionale della mutualità (Aim) è finalizzata a conferire valore aggiunto all azione della mutualità italiana, - a monitorare la destinazione delle somme fiscalmente agevolate in forza dell art. 51 del DPR 917/86; - alla quantificazione progressiva della quota vincolata (20%) di cui al D.M. 1/0/2008; - alla redazione dei rendiconti da inviare all Anagrafe dei Fondi sanitari; - alla corretta individuazione delle spese di gestione da imputare al settore fondi sanitari; - alla redazione del bilancio dell intero settore fondi sanitari e a quelli per singolo accordo. 8

9 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O consentendo di conoscere più da vicino esperienze e competenze riconosciute e accreditate, soprattutto in ambito sanitario. La collaborazione societaria avviata tra mutue italiane e francesi, ognuna nella sua autonomia e specificità, dovrà procedere coerentemente in tale ottica, ponendosi l obiettivo generale di rafforzare ulteriormente il ruolo, nell ambito dell integrazione sanitaria, del movimento mutualistico italiano. Il prossimo CdA proseguirà, pertanto, il rapporto di partnership con Harmonie Mutuelle: - impegnandosi in azioni congiunte a sostegno dello Statuto Europeo della mutualità quale strumento giuridico idoneo a facilitare le attività mutualistiche per il mercato interno ed internazionale; - adempiendo congiuntamente a quanto previsto dalla Direttiva comunitaria Solvency II che nella sua prossima attuazione, in tema di requisiti patrimoniali di solvibilità, potrebbe coinvolgere le mutue sanitarie; - realizzando forme di assistenza che prevedano sussidi per la non autosufficienza e per l assistenza domiciliare sul modello di quelli già realizzati in Francia da Harmonie Mutuelle nelle coperture più evolute. Sindacato L obiettivo del prossimo CdA sarà di: - intraprendere una seria relazione, che contempli la Mutua quale soggetto di gestione e/o di istituzione di fondi integrativi sanitari nelle trattative per il rinnovo dei CCNL in cui sia prevista l assistenza sanitaria integrativa per i lavoratori dipendenti; - costituire uno strumento endosocietario di presidio alle relazioni sindacali che verifichi anche la possibilità di istituire fondi sanitari territoriali aperti alle categorie del lavoro più svantaggiate perché escluse dall assistenza sanitaria integrativa contrattuale/negoziale (es. lavoratori a tempo determinato). Terzo Settore, associazionismo L impegno del CdA nel prossimo mandato sarà rivolto a: - approfondire la relazione con gli enti del Terzo Settore a livello nazionale e locale, offrendo occasioni di confronto e di scambio culturale, mettendo anche a disposizione gli spazi e le strutture della Mutua al fine di sviluppare progettualità comuni a beneficio reciproco; - condividere il valore della partecipazione rendendo le persone e i soggetti collettivi che le rappresentano protagonisti della società e dell economia civile; - valorizzare progetti mirati a diffondere l adesione mutualistica nelle compagini associate dei diversi soggetti che compongono il Terzo Settore. Esperienze come il progetto condiviso con il Consorzio Farsi Prossimo e la Caritas Ambrosiana a Milano (che garantisce tramite un apposito fondo alimentato dai promotori e dalle adesioni individuali una minima tutela sanitaria integrativa gratuita ai cittadini meno abbienti) devono potersi consolidare ed essere standardizzate in processi affinché possano riprodursi in altre regioni. 4. STRUMENTI PER LA GESTIONE E LO SVILUPPO Fondo Salute SCE Il prossimo CdA si impegna a mantenere gli accordi sottoscritti a gennaio 2014 a Parigi tra Cesare Pozzo e Harmonie Mutuelle che prevedono: - conferma degli obiettivi di natura politica ed economica di Fondo Salute SCE, come previsto dallo Statuto; - sviluppo dell attività dei Fondi sanitari in cooperazione con le sedi regionali di CP; - sviluppo dell offerta sulla non-autosufficienza, sulla previdenza e sui grandi rischi chirurgici; - impegno congiunto sui bandi di gara; - affidamento a Fondo Salute SCE dell acquisizione e promozione dei fondi sanitari: gli accordi con le aziende con meno di 500 dipendenti coinvolgeranno le regioni offrendo ai collaboratori un riconoscimento percentuale sul fatturato, mentre gli accordi con le aziende con più di 500 dipendenti saranno seguiti dalla Direzione di Fondo Salute; - sviluppo della rete convenzionata in armonia con la rete delle strutture convenzionate dal Consorzio Mu.Sa. al fine di evitare duplicazioni e sovrapposizioni; - organizzazione di iniziative per favorire i rapporti con le parti sociali. Valutate le aspettative e i risultati fin qui conseguiti, si dovranno calibrare le strategie e i percorsi da attuare nel futuro. Consorzio Mutue Sanitarie Mu.Sa. La partecipazione della Mutua al Consorzio Mu.Sa., a partire dalla sua costituzione nel 2006, ha consentito a Cesare Pozzo la gestione del Fondo Coopersalute per la parte dedicata ai lavoratori di Coop Liguria. Al Consorzio Mu.Sa. fa capo l accordo siglato con Coop Italia finalizzato alla promozione di prestazioni mutualistiche nei punti vendita di gran parte delle cooperative di consumo. Alla Cesare Pozzo è stata affidata la promozione esclusiva in Novacoop (Piemonte), Coop Liguria e Coop Estense (Puglia e Basilicata). Il Consorzio ha costituito una rete di strutture sanitarie convenzionate in forma diretta su tutto il territorio nazionale di cui possono avvalersi tutte le mutue sanitarie aderenti. Nel prossimo futuro si dovrà provvedere a coordinare questa rete con quella parallela attivata da Fondo Salute SCE. Società controllate La Cesare Pozzo possiede partecipazioni in due Srl: il Centro radiologico e fisioterapico Buenos Aires Srl e la Cesare Pozzo Srl, partecipate entrambe al 100%. Le norme che disciplinano le società di mutuo soccorso recentemente aggiornate con l articolo 2 del D. L , n. 179, convertito dalla legge 221 del 17 dicembre 2012, dispongono che le società di mutuo soccorso non debbano avere finalità di lucro e non possano svolgere attività diverse da quelle previste dalla presente legge, né possano svolgere attività di impresa (articoli 1 e 2, comma 2, legge 818/1886). Pertanto, il prossimo CdA dovrà impegnarsi per ottemperare al dettato legislativo, qualificando il Centro radiologico come impresa sociale, in quanto l oggetto sociale del Centro è compatibile con quanto previsto dal d.lgs 155 ed altrettanto lo è la sua attività verso i soci e verso la comunità. Per quanto riguarda la Cesare Pozzo Srl, il prossimo CdA dovrà procedere alla cessazione delle attività attuando un percorso pluriennale che salvaguardi gli investimenti realizzati, con particolare riguardo al programma informatico. Fondazione Cesare Pozzo per la Mutualità La Fondazione presidia la Biblioteca sociale, le relazioni con il settore dei trasporti compreso il sindacato, la promozione culturale della mutualità, il collegamento con altri soggetti dell economia sociale e rappresenta pertanto per la Mutua un braccio operativo importante di contatto con il mondo del lavoro e con la società civile. La Mutua Cesare Pozzo ha dotato la Fondazione di un sostegno economico annuale per lo sviluppo delle sue attività che si impegna a mantenere per il futuro, affinché la Fondazione tenga fede agli impegni statutari e concentri i suoi sforzi per: - conseguire la contribuzione volontaria del 5 per mille; - gestire l erogazione dei sussidi allo studio per i soci e i figli dei soci; - istituire borse di studio finalizzate a percorsi di approfondimento sulla mutualità; - promuovere la Mutua e i suoi valori distintivi, soprattutto nelle relazioni con i soggetti collettivi che compongono il Terzo Settore; - da valutare il presidio del processo formativo verso i dipendenti e l alta formazione per Quadri e Dirigenti della Cesare Pozzo, potendo avvalersi anche dal gruppo nazionale formatori. 9

10 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O 5. ORGANIZZAZIONE E GOVERNANCE Consiglio di Amministrazione A partire dal prossimo mandato, il CdA dovrà essere ricondotto alla funzioni proprie di definizione degli obiettivi e di controllo dei risultati, demandando alla funzione gestionale l individuazione delle modalità e degli strumenti per conseguire gli obiettivi stabiliti. Per rendere effettiva la separazione del ruolo politico da quello operativo, il CdA dovrà definire specifiche regole e precisi criteri che identifichino competenze, poteri e responsabilità di ciascuno. E auspicata la nomina del Direttore generale, già previsto dall art dello Statuto e dall art. 21 del Regolamento applicativo, che, nell ambito delle scelte strategiche assunte dal CdA, sia responsabile del funzionamento della struttura operativa e dei processi che tendono al conseguimento degli obiettivi. Conseguentemente il CdA dovrà: - riconsiderare l attribuzione delle risorse destinate alla struttura organizzativa nazionale e regionale; - far partire un percorso che riduca l operatività del Consigliere di Amministrazione nelle attività gestionali della Mutua; - precisare ruolo e attribuzioni del Responsabile di Macroarea. Infine il CdA provvederà a proporre le opportune modifiche statutarie e regolamentari che possano consentire la parità di genere, negli organi direttivi della Mutua, assicurando una adeguata presenza femminile. Consigli regionali Il ripristino, già deliberato, della composizione allargata dei Consigli regionali, rapportando il numero dei loro componenti ad un quorum prestabilito di soci ordinari nelle regioni di appartenenza, ha inteso rafforzare il legame della base associata attiva con la Mutua e favorire la condivisione il più possibile allargata delle scelte societarie. La struttura dei Consigli regionali è stata ridisegnata ed ora essi includono anche i responsabili dei Presidi territoriali. Il prossimo CdA dovrà procedere alla riorganizzazione dei Presidi territoriali e al ridimensionamento degli Sportelli Solidali. Grazie alle nuove possibilità offerte ai soci di operare on line, i presidi e gli sportelli territoriali ridurranno gradualmente parte della loro funzione storica di servizio diretto ai soci: essi potranno continuare ad operare solo se dimostreranno di essere efficaci anche in termini di promozione e di sviluppo della Mutua sul territorio. Collaboratori Il numero dei collaboratori dovrà essere ridotto in maniera significativa, anche ottimizzando l impiego dei dipendenti. Partendo dalla consapevolezza che i soci collaboratori sono una risorsa preziosa che è parte del capitale sociale della Mutua, occorrerà ridefinirne comunque il ruolo in funzione dei bisogni dei soci e, per grandi linee, gli obiettivi da raggiungere, perché possano, se sufficientemente motivati, continuare ad essere utili punti di riferimento nel territorio. Si dovranno definire modalità atte ad evitare il pericoloso consolidamento di posizioni personali derivate da logiche di attribuzione esclusiva e permanente di gruppi di soci. La formazione mutualistica dei collaboratori dovrà proseguire ed essere intensificata perché essi diventino incubatori di promozione di nuovi nuclei mutualistici. l organigramma della Società per presidiare la gestione amministrativa e commerciale e colmare le aree di criticità. Obiettivi prioritari saranno: - identificare gli effettivi costi di gestione di ogni singola attività della Mutua; - razionalizzare il conferimento delle risorse economiche ad ogni singola attività sulla base del rapporto costi/obiettivi; - attuare il controllo sistematico delle entrate; - riconsiderare l attribuzione delle risorse destinate alla struttura organizzativa in un ottica di riduzione dei costi. 7. COMUNICAZIONE Comunicazione istituzionale Il prossimo CdA dovrà intensificare gli sforzi per migliorare il livello di comunicazione istituzionale, mutualistica generale e societaria, avvalendosi di nuovi strumenti informativi, della partecipazioni ad eventi o della loro organizzazione, anche in collaborazione con enti pubblici e privati, di comunicati stampa e di articoli su giornali di settore locali e nazionali, del sito web migliorato e costantemente aggiornato. Comunicazioni interna da/verso i dipendenti Attualmente la comunicazione da e verso i dipendenti è scarsa e sottovalutata. Obiettivo del prossimo CdA sarà quello di instaurare un doppio flusso (andata e ritorno) informativo continuativo e completo tra dirigenti e dipendenti, tra consiglieri regionali e collaboratori in modo da conseguire una efficace comunicazione interna a rete. Il Responsabile di Macroarea dovrà sovrintendere alla condivisione dei risultati e delle criticità tra i diversi territori. Comunicazione interna da/verso i soci La rivista sociale Il Treno rappresenta il tradizionale contatto informativo verso i soci. L impegno del prossimo CdA sarà quello di: - rivedere la linea editoriale, compresa la possibilità di una nuova denominazione, per rinsaldare il rapporto con tutti i soci: in futuro si auspica il superamento dell identificazione di testata con l ambito ferroviario per diventare il Giornale della Mutualità ; - ridurre la spedizione cartacea: potendosi avvalere della consultazione on line, alcune migliaia di soci hanno già rinunciato all invio postale determinando una, seppur lieve riduzione dei costi; - introdurre rubriche che lo rendano più interessante in particolare sulla prevenzione sanitaria e il segretariato sociale; - dare voce alle disabilità ed allo stato di disagio vissuto dai Soci rispetto al diverso funzionamento delle ASL del territorio nazionale; - realizzare un giornale on line di più ampio respiro rispetto al giornale stampato, incentivarne l utilizzo rispetto al cartaceo, che comprenda informazioni su attività, notizie, eventi, ampiamente documentati con foto, link a ambiti specializzati e altro, inclusi brevi filmati delle attività che si svolgono sul territorio. 6. SETTORI OPERATIVI E FUNZIONI GESTIONALI Il prossimo CdA dovrà mettere in campo una riorganizzazione finalizzata a migliorare, nel suo insieme, il coordinamento tra settori e funzioni e, così facendo, l efficienza degli uffici. Al Direttore generale spetterà il compito di rimodellare il funzionigramma e 10

11 Cerimonie per la consegna dei SUSSIDI allo STUDIO anno 2014 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O ABRUZZO PESCARA 14 dicembre - ore 10 Teatro S. Andrea piazza S. Andrea, 7 BASILICATA POTENZA/MATERA 14 dicembre - ore 17 Sala Convegni Tipico, 6 (Ex Quadrifoglio) Piano S. Nicola di Pietragalla (PZ) CALABRIA CATANZARO 18 dicembre - ore 17 Hotel Guglielmo via A. Tedeschi, 1 REGGIO CALABRIA 19 dicembre - ore 16 Università per stranieri Dante Alighieri via del Torrione, 95 COSENZA 22 dicembre - ore 10 Museo del presente piazzale John Fitzgerald Kennedy Zona Metropolis - Rende (CS) CAMPANIA BENEVENTO 1 dicembre - ore 17 Il luogo sarà comunicato ai soci dalla sede regionale SALERNO 20 dicembre - ore 16 Salone del Dopolavoro ferroviario via Dalmazia, 14 AVELLINO 6 dicembre - ore 17 Centro sociale Samantha della Porta via Morelli e Silvati, snc NAPOLI E CASERTA 29 dicembre - ore 16.0 Teatro Il Piccolo piazzale Tecchio, - Campi Flegrei (NA) EMILIA ROMAGNA BOLOGNA 7 dicembre - ore 14.0 Hotel Europa via Boldrini, 11 FRIULI VENEZIA GIULIA CERVIGNANO DEL FRIULI (UD) 6 dicembre - ore 16 La Casa della Musica via Verdi, 2 LAZIO ROMA 14 dicembre - ore 9 Poliambulatorio Biomedica Roma Srl via Pan, 18 (0 mt dalla fermata Pietralata Metro B) LIGURIA GENOVA 1 dicembre - ore 14.0 Biblioteca Berio - Sala dei Chierici via del Seminario, 16 LOMBARDIA MILANO 14 dicembre - ore 15 Salone liberty "Il Treno" via San Gregorio, 46 MARCHE ANCONA 14 dicembre - ore 9.15 Sala consiliare del comune di Ancona piazza XXIV Maggio, snc MOLISE CAMPOBASSO 1 dicembre - ore 17 Sala consiliare del Comune di Campobasso piazza Vittorio Emanuele II, 29 PIEMONTE VALLE D AOSTA TORINO 1 dicembre Per Università e Superiori: ore 9 Per Elementari e Medie: ore 14.0 Aula Magna del Rettorato dell Università degli Studi di Torino via Verdi, 8 (accesso anche da via Po, 10) PUGLIA FOGGIA 8 dicembre - ore 9.0 Cineteatro Mons. Farina (Ex Falso Movimento) via Campanile, 10 BARI/BAT 12 dicembre - ore 17 Barion Hotel & Congressi (Ex Motel Agip) S.S. 16 Km Bari Torre a Mare (BA) LECCE/TARANTO/BRINDISI 1 dicembre - ore 17 Teatro Parrocchiale Complesso Salesiani Chiesa del Sacro Cuore di Gesù via Appia, snc - Brindisi (BR) SARDEGNA BARUMINI (VS) 28 dicembre - ore 10.0 Centro di Comunicazione e Promozione del Patrimonio Culturale "Giovanni Lilliu" viale Su Nuraxi, snc SICILIA MESSINA 1 dicembre - ore 17 Salone delle Bandiere del Comune di Messina presso il Palazzo Zanca AGRIGENTO 14 dicembre - ore 10.0 Sala Cantieri Culturali ex chiesa del Purgatorio di Aragona (AG) CATANIA/SIRACUSA/RAGUSA 14 dicembre - ore 9.0 Complesso Fieristico Le Ciminiere viale Africa - Catania CALTANISSETTA/ENNA 18 dicembre - ore 17 Salone Dopolavoro ferroviario via Alcide De Gasperi, 4 bis - Caltanissetta PALERMO 20 dicembre - ore 16 Hotel Saracen di Isola delle Femmine TRAPANI 21 dicembre - ore 17 presso il Terminal Bus di piazza Giovanni XXIII TOSCANA FIRENZE 14 dicembre - ore 10 Circolo Ricreativo Culturale Il Giglio via Jacopo da Diacceto, /B TRENTINO ALTO ADIGE BOLZANO 0 novembre - ore 14.0 presso la Kolpinghaus largo Adolph Kolping, UMBRIA FOLIGNO 6 dicembre - ore 15.0 Sala Rossa di Palazzo Trinci piazza della Repubblica, snc VENETO MESTRE (VE) 14 dicembre - ore 9.0 Cinema Dante via Sernaglia, 12 Per ulteriori informazioni e conferme contattare le sedi territoriali di riferimento 11

12 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O VARATI NELLE PRIME DUE RIUNIONI DEL CDA ALCUNI SIGNIFICATIVI PROVVEDIMENTI E NOMINE SOCIALI Lavoro di squadra di Rodolfo Margheritino Punti di riferimento del neo Consiglio di amministrazione sono i valori e i principii che affondano le radici nel nostro passato, senza trascurare, però, il nuovo e le innovazioni per stare al passo con i tempi 12 I n questi primi mesi di attività, il Consiglio di amministrazione della Cesare Pozzo, eletto dall'assemblea Nazionale del 0 maggio scorso, ha iniziato a lavorare alle proposte indicate nel Documento sugli orientamenti strategici e programmatici 2014/2017 (pubblicato integralmente nelle pagine precedenti) e inoltre ha delineato un piano di strategie ed azioni funzionali ad una riorganizzazione ed efficienza della nostra struttura operativa della Mutua. Non si vuole, adesso, tracciare un primo bilancio, come va tanto di moda di questi tempi, riferito ai primi "cento giorni" di attività, né tanto meno celebrare il taglio del primo simbolico traguardo, ma si vuole fornire un informazione su alcuni significativi provvedimenti adottati in questo primo scorcio di mandato triennale dal neo Consiglio amministrazione. Presidente Onorario. Come anticipato all assemblea nazionale di maggio scorso, il Consiglio di amministrazione ha votato all unanimità la nomina di Giovanni Sica a presidente onorario della Cesare Pozzo per l impegno profuso nel rilancio del ruolo e per lo sviluppo della nostra Mutua nell ambito della mutualità italiana, nonché per avere favorito il processo di internazionalizzazione attraverso l alleanza con Harmonie Mutuelle e per avere consolidato i rapporti politici tra la Fimiv e la Federazione nazionale della mutualità francese (Fnmf) nell ambito dell Associazione internazionale mutualità (Aim) anche in riguardo all approvazione dello Statuto della Mutua Europea. Direttore Generale. In relazione, invece, ad uno studio fatto sulla struttura organizzativa del nostro Sodalizio è emersa, tra l'altro, una insufficiente sinergia tra i nostri diversi settori operativi aziendali. Anche il documento programmatico 2014/2017 ha sollecitato la nomina nella nostra Mutua di un direttore generale, figura già prevista dall art dello Statuto e dall art. 21 del Regolamento applicativo, che, nell ambito delle scelte strategiche assunte dal CdA, sia responsabile del funzionamento della struttura operativa e dei processi che tendono al conseguimento degli obiettivi. Il CdA ha individuato, quindi, la persona idonea a rivestire tale funzione, per fare, inoltre, da interfaccia fra il Consiglio ed i responsabili di settore della Mutua, per interloquire con le strutture tecniche delle nostre partecipate e con il Fondo Salute Sce. Pertanto a ricoprire tale ruolo, il CdA ha designato il professore Ferdinando Matera che dal 1 gennaio 2015 svolgerà l incarico di direttore generale della Cesare Pozzo. La scelta è ricaduta su Matera sia per le grandi qualità professionali ed umane possedute e sia per la sua profonda conoscenza della nostra Mutua. Infatti Ferdinando Matera da anni collabora attivamente e fattivamente con la Cesare Pozzo e conosce bene la storia, l organizzazione, le strategie, le regole, l attività e le risorse umane del nostro Sodalizio. Giornale Il Treno. Due sono le novità di rilievo che riguardano il giornale sociale: la nomina del presidente Armando Messineo a direttore editoriale e quella di Leonardo Cordone a direttore responsabile del nostro giornale Il Treno. Quest ultima nomina da parte del CdA ricade su un giornalista di provata esperienza e affidabilità tenendo conto non solo dell attività professionale che Leonardo Cordone ha svolto all esterno come docente

13 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O all Istituto Superiore di Giornalismo di Palermo, come collaboratore di numerose prestigiose testate giornalistiche, come addetto a diversi uffici stampa, tra cui uno di un importante Gruppo nazionale, ma anche per la professionalità dimostrata concretamente lavorando nello stesso giornale Il Treno, nel quale ha ricoperto nel tempo l incarico di corrispondente regionale, di coordinatore dei corrispondenti territoriali e, in quest ultimi sette anni, di redattore capo. Coordinamento Donne. Altra problematica importante che ha affrontato preliminarmente il neo CdA è quella della presenza femminile sia fra gli associati che fra i nostri gruppi dirigenti che tradizionalmente non è mai stata numericamente elevata. Infatti le donne rappresentano circa il dieci per cento degli iscritti della Cesare Pozzo e la percentuale della loro presenza tra gli organismi societari è ancora più bassa. Un piccolo primo passo è stato fatto con il rinnovo dei Consigli regionali di quest'anno che ha visto aumentare il numero dei consiglieri che sono passati complessivamente da 48 a 96. Ciò ha favorito l'elezione anche di cinque nuove consigliere regionali portando così a sette il numero di donne presenti nei nostri gruppi dirigenti societari. In considerazione di quanto sopra detto ed in relazione alle richieste ricevute durante le ultime assemblee nazionali e in attuazione delle indicazioni sull argomento contenute nel documento programmatico 2014/2017, il Consiglio di amministrazione ha deciso di costituire il Coordinamento Donne con il compito di fornire al CdA tutti gli elementi e le indicazioni utili per favorire la crescita, in termini numerici, di soci donne nel corpo sociale, per individuare le azioni occorrenti per una loro maggiore partecipazione alla vita associativa e per consentire una adeguata presenza femminile negli organi direttivi della Mutua. Come componenti del Coordinamento Donne sono state nominate: Rosalba La Sorella, vice presidente regionale Campania, Mirella Fava, vice presidente regionale Marche - Umbria ed Erika Vignandel, vice presidente Friuli V.G. Aree Funzionali. Il CdA ha istituito, altresì, cinque Aree Funzionali riguardanti materie di fondamentale importanza per l elaborazione delle strategie, l organizzazione e lo svolgimento delle attività della Cesare Pozzo. Ogni Area è coordinata da un consigliere di amministrazione che viene affiancato da tre consiglieri regionali. Le materie di competenza e l organigramma delle cinque Aree Funzionali sono i seguenti: Area Organizzazione: Giacomo Lucia (vice presidente vicario), Antonio Russo (presidente Campania), Gianluca Santoni (presidente Toscana), Toller Pietro (vice presidente Trentino A.A). Area Formazione: Cosimo Mellone (consigliere di amministrazione), Sebastiano Baudo (presidente Sicilia), Riccardo Chicconi (presidente Sardegna), Antonio Mazza (presidente Piemonte-Valle d Aosta). Area Fondi sanitari: Diego Lo Presti (consigliere di amministrazione), Francesco Paolo Loconsole (presidente Puglia Basilicata), Antonino Pavone (consigliere Sicilia), Nicola Vianello (presidente Lombardia). Area Nuove forme di assistenza: Giuliano Girotto (consigliere di amministrazione), Alfredo Fusaro (presidente Calabria), Marcello Puliga (vice presidente Sardegna), David Sireci (vice presidente Piemonte-Valle d Aosta). Area Promozione e sviluppo mutua tradizionale: Ezio Spigarelli (consigliere di amministrazione), Guelfo Frateschi (vice presidente Toscana), Salvatore Modugno (vice presidente Puglia Basilicata), Marino Santillo (vice presidente Lombardia). A tutti i Consiglieri sono stati, altresì, affidati degli incarichi suppletivi a carattere continuativo che saranno soggetti a delle verifiche semestrali sugli obiettivi raggiunti. Macroaree. Il CdA ha lasciato, infine, invariata la composizione regionale delle sei Macroaree, mentre sono cambiati, invece, in buona parte, i coordinatori, carica che come, in passato, viene rivestita per ogni Macroarea da un consigliere di amministrazione in funzione di referente del CdA. Pertanto il Coordinamento delle Macroaree della Cesare Pozzo è stato affidato ai seguenti consiglieri: Rodolfo Margheritino, Macroarea 1 (Liguria, Lombardia, Piemonte Valle d Aosta); Diego Lo Presti, Macroarea 2 (Emilia Romagna, Friuli V.G. Trentino A.A. Veneto); Ezio Spigarelli, Macroarea (Lazio, Sardegna, Toscana); Giuliano Girotto, Macroarea 4 (Abruzzo-Molise, Marche-Umbria); Cosimo Mellone, Macroarea 5 (Campania, Puglia-Basilicata); Santo Russo, Macroarea 6 (Calabria, Sicilia). Il lavoro del neo Consiglio di amministrazione, come si può rilevare, è entrato, ormai, nel vivo. Non mancherà né l'impegno, né la passione per affrontare al meglio le sfide che ci attendono e non mancherà la volontà di migliorare l efficienza della Mutua e la qualità dei servizi offerti ai soci. I valori e principii che affondano le radici nel nostro passato saranno sempre i nostri punti di riferimento, ma saremo attenti al nuovo, alle innovazioni e a tenere la nostra Mutua al passo con i tempi. 1

14 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O NUOVE NOMINE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE: CHI SONO GLI INTERESSATI Giovanni Sica Presidente onorario É nato il 1 febbraio 1948 a San Giuseppe Vesuviano (Napoli). Iscritto alla Cesare Pozzo dal 1989 ha dedicato gran parte della sua opera allo sviluppo della nostra società di mutuo soccorso e della mutualità italiana. Dal 1998 al 2005 ha ricoperto l incarico di presidente regionale della Mutua in Campania. A maggio 2005 è stato eletto presidente nazionale della Cesare Pozzo, confermato a giugno 2008 per il triennio 2008/2011 e rieletto, nello stesso incarico di presidente nazionale, a maggio 2011 per il triennio 2011/2014. Ha lasciato anticipatamente tale carica a marzo 201. Sica è stato il primo presidente meridionale e non ferroviere della Cesare Pozzo. Nel corso dei suoi tre mandati di presidente Giovanni Sica ha ricoperto anche altri prestigiosi incarichi all interno e anche all esterno della Cesare Pozzo. E stato direttore editoriale del giornale sociale Il Treno, amministratore unico del Centro Radiologico e Fisioterapico Buenos Aires Srl, dal 2010 è presidente della Società Cooperativa Europea Fondo Salute (nomina riconfermata anche per il triennio 201/2016), è componente della Direzione nazionale della Lega delle Cooperative e Mutue, è stato consigliere di Amministrazione di Editrice Cooperativa di Legacoop e vicepresidente nazionale della Federazione nazionale della mutualità integrativa volontaria (Fimiv). Dall aprile 2014 è membro della Direzione nazionale e dell Ufficio di Presidenza della Fimiv e dal 25 giugno 2014 è presidente onorario della Cesare Pozzo. Giovanni Sica ha realizzato, nel corso della sua presidenza della Cesare Pozzo, un progetto di concreto efficientamento ed ammodernamento della prima mutua italiana capace di erogare prestazioni e servizi socio-sanitari, integrativi del Ssn, di qualità ed accessibili a tutti. Il presidente Sica ha lavorato, di concerto con la Fimiv, ad un progetto di cooperazione tra tutte le società di mutuo soccorso italiane, ponendo la Cesare Pozzo sia al centro del sistema mutualistico italiano, che come punto di riferimento dell attività internazionale. Proprio nella politica dell alleanze e l internazionalizzazione della Società, Giovanni Sica ha dato il meglio di sé. Il progetto della Fimiv di favorire la ripresa della mutualità italiana, rilanciandone la sua utilità sociale ha trovato in Sica sostegno politico ed economico. La visione unitaria ed una fattiva collaborazione all iniziativa politica della Fimiv hanno consentito di ottenere nel 2012 la riforma della legge istitutiva 818/1886. L aver deciso l adesione diretta della Cesare Pozzo alla Lega nazionale delle Cooperative e Mutue oltre che alla Fimiv, ha rinsaldato i legami con la Cooperazione Italiana recuperando la condivisione politica e progettuale tra mutualità pura e mutualità prevalente. Infine, con l ausilio di Legacoop, Fimiv e Fnmf, la Federazione francese delle Mutue, Giovanni Sica è stato protagonista della firma del primo protocollo di intesa tra Cesare Pozzo ed Harmonie Mutuelle, il più grande raggruppamento mutualistico francese, che ha portato alla costituzione della società cooperativa europea Fondo Salute, quale strumento originale di collaborazione reciproca tra mutue di differenti stati membri dell Unione Europea. Fautore della presenza di Harmonie Mutuelle Italia e Cesare Pozzo sul mercato italiano dei fondi integrativi sanitari, Giovanni Sica ha contribuito, attraverso Fondo Salute Sce, ad attrarre anche l interesse internazionale per l iniziativa italo-francese nei congressi internazionali dell Amice, dell Icmif e dell Aim, rilanciando, altresì, la necessità dell approvazione dello Statuto della mutualità europea. 14

15 V E R S O L A M U TUA DEL F U T U R O Ferdinando Matera Direttore generale Leonardo Cordone Direttore responsabile del giornale Il Treno É nato a Catanzaro il 26 gennaio 1965, dopo essersi laureato in Economia e Commercio, ha conseguito l abilitazione alla professione di dottore commercialista e nel contempo ha svolto attività di docente per conto della Banca San Paolo di Torino in numerosi corsi di formazione professionale. Nell anno 1991 come vincitore di concorso classificato al primo posto della graduatoria di merito e titoli ha conseguito l abilitazione per l insegnamento delle discipline economico-aziendali entrando nel mondo della scuola nel 1992 dove tutt ora svolge l attività di insegnante. Nel corso della sua carriera professionale ha svolto oltre l attività di dottore commercialista, quello di revisore contabile di numerose società, revisore e commissario liquidatore di enti locali e Consulente tecnico d ufficio (CTU) presso il Tribunale di Paola (Cs), docente presso la Camera di commercio dei corsi abilitanti all esercizio delle attività economiche. Nell anno 1999 e sino al 2006 come vincitore di concorso ha assunto l incarico di docente supervisore presso l Università degli Studi della Calabria della Scuola di specializzazione per l insegnamento scuole secondarie superiori sia per le discipline giuridiche che per quelle economico-aziendali. Iscritto alla Mutua sin dalla sua apertura ai cittadini, viene chiamato dai presidenti Ascanio Pagni e Francesco Cinti a ricoprire il ruolo di componente del Gruppo Controllo di Gestione e del Gruppo Portafoglio Titoli, successivamente ha continuato a svolgere tale attività con il presidente Giovanni Sica diventando nel contempo consulente della Mutua, Amministratore unico della Cesare Pozzo Srl e Revisore della nostra Fondazione. E stato nominato dall attuale CdA Coordinatore tecnico e Liquidatore Unico della Cesare Pozzo Srl e a far data 1 gennaio 2015 sarà il nuovo Direttore generale della Mutua. É nato a Palermo il 18 dicembre 1952, si è laureato in Scienze Politiche e specializzato in Giornalismo e Radiofonia. Dal 1991 è iscritto all Ordine dei Giornalisti e ha collaborato e scritto per diversi giornali: Giornale di Sicilia, Cronache Parlamentari Siciliane, Palermo (rivista della Provincia), Città e Territorio (rivista Comune di Messina), Siciliaimpresa (periodico dell'assindustria Palermo), Giornalismo Siciliano (periodico Associazione siciliana della stampa), Macramè. E stato redattore regionale per la Sicilia delle riviste del Gruppo Ferrovie dello Stato: Amico Treno, Linea Treno, Orizzonti e Linea Diretta. Ha lavorato per il giornale sociale Il Treno: dal 1988 come corrispondente regionale; dal 1994 come coordinatore dei corrispondenti regionali e da 2007 come redattore capo. Nel 1998 gli è stata assegnata una Medaglia d'oro alla ^ edizione del Premio Iglesias di giornalismo. Dall'anno accademico ha insegnato "Elementi di Giornalismo" all'istituto Superiore di Giornalismo presso l Università di Palermo e dal 1999 al 2006 ha insegnato nello stesso Istituto Teoria e tecnica degli Uffici Stampa. Inoltre ha diretto per due anni accademici la redazione del giornale dell'istituto di giornalismo, producendo con gli allievi il supplemento Palermo Oggi del periodico Lo Studente. E stato responsabile, dal 1996 a settembre 2012, del Nucleo Operativo Territoriale Relazioni con i Media (Ufficio stampa) del Gruppo Ferrovie dello Stato nella regione Sicilia. Ha frequentato a Firenze il Master Nazionale per giornalisti degli Uffici Stampa" organizzato dall'ordine dei giornalisti. Inoltre ha seguito il Corso di Formazione Formatori, curato dalla Cattedra di Psicologia di Comunità dell Università di Palermo, il Seminario di Studi Internazionali Il ruolo della comunicazione sociale nella cooperazione mediterranea e due seminari sulla gestione delle risorse umane". 15

16 D A L L E REGIONI A L L E U R O P A STABILITE DALL XI CONGRESSO FIMIV LE LINEE GUIDA PER LO SVILUPPO FUTURO DEL MOVIMENTO MUTUALISTICO La forza di stare insieme di Leonardo Cordone Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Il valore del mutuo soccorso nel welfare della solidarietà, dei diritti e delle opportunità è stato il titolo dell XI congresso nazionale della Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (Fimiv) che si è svolto a Roma il e 4 aprile scorso. All assise congressuale hanno preso parte Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, 205 delegati delle società di mutuo soccorso, i rappresentanti dei coordinamenti territoriali e degli enti mutualistici aderenti alla Fimiv. Significativa anche la partecipazione di esponenti istituzionali del Ministero dello Sviluppo Economico e Sanità, di rappresentanti di fondi sanitari integrativi, di casse sanitarie, del Terzo settore, del Movimento cooperativo, di assicurazioni, di esperti internazionali e studiosi della mutualità. Nel corso della prima giornata dei lavori è stata celebrata, altresì, la IV Giornata nazionale della Mutualità. A conclusione dei lavori congressuali si è tenuta la Direzione della Federazione che, all unanimità, ha confermato Placido Putzolu presidente della Fimiv. Quindi, sempre all unanimità, ha eletto Sebastiano Solano vice presidente, espressione delle società di mutuo soccorso storiche ed ha nominato, altresì, i membri della Direzione nazionale. Il completamento dei componenti della Presidenza della Fimiv è stato deciso dalla successiva Direzione della Federazione, svoltasi l 11 giugno 2014, che ha provveduto ad eleggere l altro vice presidente Fimiv nella persona di Armando Messineo, neo presidente della Cesare Pozzo, espressione delle mutue sanitarie. Importante per il movimento mutualistico italiano ed europeo, nonché per la nostra Mutua che autorevolmente ne fa parte, è il progetto della mutualità emerso dall XI Congresso Fimiv che intende in una forma sussidiaria tesa alla salvaguardia dell universalità, solidarietà ed equità del sistema pubblico del welfare e di tutele sociali, orientare il suo sviluppo in una direzione comunitaria i cui effetti non si esauriscano con l erogazione di prestazioni sanitarie, ma anche incidano sui comportamenti delle persone rese più consapevoli dalla forza che deriva dalla loro capacità di stare insieme. In questa ottica, l orizzonte strategico del mutuo soccorso prevede il conseguimento di tre fondamentali traguardi: l integrazione del movimento mutualistico; l integrazione mutualistico-cooperativa; la progettualità territoriale. Riteniamo, pertanto, utile pubblicare integralmente, nelle pagine a seguire, il Documento politico-programmatico finale approvato all XI Congresso Fimiv. XI CONGRESSO NAZIONALE FIMIV (Roma, -4 aprile 2014) DOCUMENTO POLITICO-PROGRAMMATICO FINALE approvato dall XI CONGRESSO NAZIONALE FIMIV L XI Congresso Nazionale della Federazione Italiana della Mutualità Integrativa Volontaria (Fimiv) assume e fa proprio il documento politico per il dibattito congressuale dal titolo Il valore del mutuo soccorso nel welfare della solidarietà, dei diritti e delle opportunità. Il Congresso condivide e approva la relazione del Presidente e tiene conto del dibattito congressuale. Il Congresso inoltre prende atto del documento presentato nel corso del Congresso dai Coordinamenti Soms della Fimiv, che si prefigge l obiettivo di portare all attenzione i problemi delle Soms storiche, per riflettere insieme e trovare modi e tempi per aiutare concretamente le Soms a superare le difficoltà, a prendere coscienza dell importante ruolo storico che loro compete in questo momento ed a ritrovarsi a partecipare alla gestione della Federazione e dei Coordinamenti. 16

17 D A L L E REGIONI A L L E U R O P A Sebbene molte delle questioni poste siano state recepite dalle tesi congressuali, il documento in questione viene allegato quale ordine del giorno del Congresso, con relativo impegno dei nuovi organismi dirigenti Fimiv di tenerne conto nella propria attività, per sottoporlo a verifica alla prossima Assemblea di metà mandato, prevista statutariamente, che dovrà contestualmente ratificare l assetto territoriale della Federazione ed i relativi organismi dirigenti. Placido Putzolu, riconfermato presidente Fimiv PREMESSA La mutualità volontaria italiana si riconosce nell impianto valoriale delle origini e ne riafferma con forza i seguenti principi: - le società di mutuo soccorso sono società di persone, non di capitali e non hanno scopo di lucro. - La partecipazione è libera e democratica. Gli aderenti ad una società di mutuo soc corso sono Soci e non clienti. Il Socio è parte attiva della collettività asso ciata e concorre alle decisioni attraverso la partecipazione libera e democratica agli or gani societari. La trasparenza nella gestione, il rispetto reciproco e la consapevolezza delle finalità sociali sono a fondamento del rapporto associativo. Le società di mutuo soccorso promuovono la partecipazione alla mutualità attraverso l educazione, la formazione e l informazione. La mutualità pura Le società di mutuo soccorso sono soggetti giuridici a mutualità pura: esse svolgono esclusivamente attività per i Soci e tra i Soci, ai quali assicurano non il consegui mento di un utile patrimoniale o finanziario, ma la copertura di determinate neces sità personali ed economiche. Gli eventuali avanzi di gestione sono accantonati a riserva e diventano un patri monio indivisibile intergenerazionale. L adesione e la dimissione dei Soci è libera e volontaria. La società non ha facoltà di rece dere dal rapporto associativo. La società di mutuo soccorso non seleziona i propri Soci, si rivolge a tutti i cittadini ed applica quindi il principio della porta aperta, pur esercitando la massima attenzione sullo stato di salute all atto dell iscrizione, evitando abusi e antiselezione a scapito della mutualità pura. La società di mutuo soccorso quindi garantisce la collettività dei Soci e afferma con forza il perseguimento dell assenza di fini lucrativi a tutti i livelli. La solidarietà è il fondamento La solidarietà si concretizza attraverso la raccolta dei contributi liberamente conferiti da tutti i Soci e la loro erogazione sotto forma di prestazioni e sussidi rispondenti ai bisogni di assistenza espressi dagli stessi Soci, secondo criteri e modalità opportunamente regolamentati. Aiuto reciproco, rispetto della dignità delle persone, condivisione del rischio ed assenza di fini lucrativi esaltano la responsa bilità e la partecipazione collettiva. Il radicamento territoriale delle società di mutuo soccorso rappresenta un valore che rafforza il legame tra le persone e favorisce la coesione sociale. IL PROGETTO DELLA MUTUALITÀ In una forma sussidiaria tesa alla salvaguardia dell universalità, solidarietà ed equità del sistema pubblico del welfare e di tutele sociali, il movimento mutualistico Fimiv intende orientare il suo sviluppo in una direzione comunitaria i cui effetti non si esauriscano con l erogazione di prestazioni sanitarie, ma anche incidano sui comportamenti delle persone rese più consapevoli dalla forza che deriva dalla loro capacità di stare insieme. In questa ottica, l orizzonte strategico del mutuo soccorso prevede il conseguimento di tre fondamentali traguardi: A) L INTEGRAZIONE DEL MOVIMENTO MUTUALISTICO Composizione del movimento mutualistico Il movimento mutualistico è costituito storicamente da tre componenti che presentano esigenze e funzioni diverse: società di mutuo soccorso di medie e grandi dimensioni, con una propria presenza sul territorio nazionale o regionale, società di mutuo soccorso settoriali o di categoria, casse aziendali mutualistiche di previdenza e assistenza; società operaie di mutuo soccorso storiche e territoriali di piccole dimensioni, spesso con limitate capacità gestionali, che esercitano attività mutualistiche; società di mutuo soccorso storiche, associazioni culturali e ricreative derivate o create da società di mutuo soccorso storiche, che attualmente ancora non esercitano attività mutualistiche ai sensi dell art. 1 della legge 818/1886 ma sono impegnate prevalentemente negli ambiti complementari di cui all art. 2 della Legge citata, riformata nel 2012 (DL 179). Gli ambiti di attività In coerenza con il ruolo sociale che il mutuo soccorso riveste fin dal suo primo impianto legislativo ottocentesco, l erogazione di prestazioni e di trattamenti socio-sanitari-assistenziali e di sussidi economici a fronte di spese sanitarie è l ambito di attività primario e caratterizzante, così come meglio descritto all art. 1 della Legge 818/1886 riformata. Fimiv si è prodigata affinché la riforma della Legge 818/1886 desse forma giuridica ad altre tipologie di attività di cui le società hanno nel tempo e nei fatti assunto il carico. Si profila pertanto l apertura verso contesti di bisogno attuali che richiedono di formulare una rinnovata progettualità e di investire in nuove competenze. Una società di mutuo soccorso può erogare contributi economici e servizi di assistenza familiare non soltanto in caso di decesso del Socio, come era già nelle previsioni originarie della Legge, ma anche nei casi di gravissimo disagio economico a seguito dell improvvisa perdita di fonti reddituali personali e familiari e in assenza di provvidenze pubbliche. Sussistono altresì le condizioni affinché le società di mutuo soccorso possano prevedere e/o organizzare, a favore dei propri Soci, anche attività di microcredito, ossia di erogazione di piccoli prestiti finalizzati all acquisto di beni e servizi necessari per il soddisfacimento di bisogni primari e/o professionali quali, a titolo esemplificativo: acquisto di servizi medici per malattie gravi, supporto temporaneo per locazioni, prestiti per spese scolastiche, universitarie, master e corsi di aggiornamento, piccoli prestiti per acquisto di macchinari o attrezzi professionali. Infine l art. 2 della Legge riformata consente alle società di mutuo soccorso di promuovere attività di carattere educativo e culturale dirette a realizzare finalità di prevenzione sanitaria e di diffusione dei valori mutualistici. E evidente come tali attività, di carattere complementare, siano svincolate dal criterio della mutualità pura e si rivolgano piuttosto all interesse generale della collettività e rappresentino una opportunità di coesione sociale e di progettazione condivisa con le realtà associative, cooperative e istituzionali presenti nei territori atte a favorire la partecipazione mutualistica delle persone. La mutualità mediata La Legge 818 riformata stabilisce all art. la possibilità per una società di mutuo soccorso di minori dimensioni e di limitate capacità gestionali di aderire come Socio persona giuridica ad un altra società di mutuo soccorso e di partecipare così allo scambio mutualistico, rendendo i propri Soci persone fisiche beneficiari delle prestazioni erogate dalla società più strutturata. Da un lato la debolezza economica della piccola dimensione può essere superata mediante il rapporto associativo con un altra società più strutturata, dall altro la piccola dimensione può esprimere e mettere a valore per entrambe la capacità relazionale che le deriva dal radicamento territoriale. 17

18 D A L L E REGIONI A L L E U R O P A Giuliano Poletti, Domenico Andreola, Giorgio Bertinelli e Placido Putzolu Il contratto di rete Si tratta di un ulteriore strumento di integrazione sistemica tra società di mutuo soccorso che può essere adottato al fine di favorire la collaborazione negli ambiti riguardanti le attività istituzionali e lo scambio di informazioni o prestazioni tecnico-operative. Il consorzio tra società di mutuo soccorso In questo caso si tratta di uno strumento di integrazione sistemica tra società anche se, a differenza di quanto già avviene nel comparto delle Società Cooperative, il Consorzio tra società di mutuo soccorso potrebbe non godere dei vantaggi fiscali peculiari per ciascuna società di mutuo soccorso. Il ruolo della Federazione e dei Coordinamenti territoriali Fimiv assume su di sé il compito di aiutare il processo di avvicinamento tra mutue sanitarie più strutturate e società storiche territoriali, favorendo momenti di ricomposizione unitaria del settore. In particolare, Fimiv si porrà al fianco di quelle società storiche e, particolarmente, di quelle che attualmente ancora non esercitano le attività di cui all art. 1 della Legge 818/1886 riformata, che manifestino la volontà di recuperare appieno le loro funzioni di assistenza sussidiaria ai Soci: a tal fine Fimiv avrà cura di seguire e di agevolare l eventuale rapporto di gestione tecnica mediata tra le società di mutuo soccorso di minori dimensioni e quelle più strutturate. Tutte le società di mutuo soccorso storiche e territoriali, attraverso i Coordinamenti regionali e con il supporto fondamentale della Federazione, dovranno poter disporre di servizi di consulenza e di assistenza tecnica necessari per: - la definizione di un assetto organizzativo e gestionale adeguato; l erogazione di corsi di formazione rivolta agli organi dirigenti, soprattutto delle piccole SOMS storiche; - lo studio dei bisogni e la costruzione di coerenti prestazioni sociosanitarie e assistenziali o di loro variazioni; - l elaborazione di dati statistici generali relativi alla platea dei Soci e agli eventi sussidiati, al fine di ricavarne valutazioni previsionali comuni relative ai costi gestionali e alla determinazione dei contributi associativi; - la promozione e la comunicazione possibilmente di concerto con le istituzioni regionali e locali - della mutualità integrativa e volontaria, attraverso convegni, dibattiti e conferenze; - lo sviluppo della rete di convenzioni a livello territoriale con erogatori di servizi socio-sanitari e assistenziali; - la definizione di intese con enti o istituzioni per studiare la fattibilità e promuovere, con modalità mutualistiche, servizi sanitari e assistenziali. Le azioni sopra esposte, preliminarmente concordate con la Federazione nazionale, saranno condotte dai Coordinamenti regionali sui rispettivi territori, anche in forma cooperativa tra gli stessi Coordinamenti, al fine di redigere a livello nazionale: - un Piano comune delle prestazioni mutualistiche; - un Piano per la statistica comune della mutualità; - un Piano per la promozione delle attività di mutuo soccorso. L INTEGRAZIONE MUTUALISTICO-COOPERATIVA L adesione a Legacoop La Federazione Italiana della Mutualità aderisce a Legacoop nazionale ma è coinvolta, nell ambito del movimento cooperativo, nella costruzione e nell affermazione dell Alleanza delle cooperative italiane (ACI). Il settore del mutuo soccorso è parte attiva nel Progetto Salute Legacoop: esso ha contribuito sostanzialmente e fattivamente alla sua impostazione ed è impegnato nell attuazione concreta delle sue linee guida nei territori. 18 Il ruolo di Fimiv Fimiv si è impegnata e continuerà a favorire le azioni di sistema tra mutualità e cooperazione e a sostenere quelle già in atto in alcuni territori regionali puntando al loro consolidamento e alla loro diffusione. In questa direzione, Fimiv si avvarrà degli strumenti operativi che riterrà di volta in volta più opportuni, in primo luogo del Consorzio Mu.Sa., attraverso il quale le mutue sanitarie già operano nella contrattazione collettiva. In particolare mutue sanitarie e cooperative sociali hanno intrapreso un percorso di collaborazione, a partire dall attivazione di fondi sanitari a favore dei lavoratori di quel settore cooperativo, che sono allo stesso tempo coinvolti come parte sia della domanda, in quanto fruitori, che dell offerta, in quanto fornitori di alcune delle prestazioni e dei servizi erogati. Siamo convinti che se il fondo sanitario assume una dimensione aperta al territorio, esso può rappresentare per l offerta cooperativa uno sbocco adeguato allo sviluppo e alla crescita. Una ulteriore opportunità di crescita che Fimiv intende cogliere si sta profilando con le cooperative sociali impegnate nella costruzione di reti ambulatoriali territoriali che, con il mutuo soccorso, intendono promuovere programmi di accesso alla prevenzione, alla diagnosi e al trattamento per prestazioni escluse dai Lea (Livelli essenziali di assistenza: v. odontoiatria e fisioterapia) ma anche di varia specialistica a tariffe minime e a condizioni di accesso agevolate. Si aggiunga anche una particolare attenzione dovuta alla promozione e costituzione di C.D.I. (Centri Diurni Integrati) per anziani: si tratta di luoghi per ricoveri giornalieri che hanno la duplice funzione, rispetto alle RSA, di garantire la permanenza dell anziano in famiglia e di dimezzare i costi del ricovero. Fimiv continuerà a sostenere la progettualità condivisa con la cooperazione di consumo che ha già prodotto in Liguria, in Piemonte, in Lombardia, in Emilia Romagna, in Puglia e Basilicata concrete azioni di diffusione della partecipazione mutualistica tra i soci consumatori, proponendo loro una gamma sempre più ampia di prestazioni e di servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali a condizioni vantaggiose e forme integrative di assistenza sanitaria sia ai dipendenti che ai soci. Fimiv proporrà inoltre la valorizzazione, anche in ambito cooperativo, del ruolo educativo e culturale riconosciuto dalla legge riformata alle società di mutuo soccorso, promuovendo attività di interesse generale finalizzate alla prevenzione sanitaria e alla diffusione dei valori della mutualità. LA PROGETTUALITÀ TERRITORIALE Il valore del territorio Il territorio rappresenta un punto di snodo nel rapporto tra la domanda che esprime i bisogni in forma collettiva e l offerta che struttura i servizi e le prestazioni. Dal territorio, in cui si misurano i livelli di (in)soddisfazione dei bisogni di assistenza, può derivare un nuovo patto di solidarietà tra i cittadini organizzati e tra questi e gli erogatori dei servizi (pubblici e privati) in termini di continuità, prossimità e tempestività, convenienza e sostenibilità, personalizzazione e appropriatezza. La nostra proposta è aperta alle comunità territoriali che, attraverso le loro autonome rappresentanze, anche nella veste di soci soste-

19 D A L L E REGIONI A L L E U R O P A nitori delle società di mutuo soccorso, possono contribuire a spingere l offerta verso una maggiore flessibilità e a renderla più funzionale ai bisogni delle persone mutualisticamente organizzate, anche favorendo la costruzione di reti tra i fornitori e l organizzazione di filiere a condizioni e tariffe agevolate. Il ruolo sussidiario del mutuo soccorso e la tutela dei diritti Una società di mutuo soccorso che eroga prestazioni di assistenza sanitaria non è un alibi per favorire comportamenti opportunistici tendenti a far contrarre il servizio pubblico. Anche la possibilità riconosciuta alle società di mutuo soccorso di istituire e/o gestire fondi sanitari costituisce il riconoscimento del ruolo sussidiario della mutualità libera e volontaria. Partecipare in forma mutualistica ad un progetto di integrazione delle assistenze deve aiutare le persone a migliorare il livello di soddisfacimento dei propri bisogni inerenti la salute e a sviluppare ed incrementare l accesso a nuove e più articolate filiere di servizi, senza che vengano meno gli impegni del servizio pubblico a garantire i Livelli essenziali di assistenza (Lea), che sono e devono continuare ad essere un diritto primario dei cittadini. La tutela delle opportunità di accesso alla sanità integrativa L assistenza sanitaria integrativa rappresenta per milioni di lavoratori una opportunità del cui valore le associazioni sindacali hanno assunto la rappresentanza nella contrattazione collettiva; affinché questa opportunità non si trasformi in un privilegio legato al solo mercato del lavoro, riteniamo che i corpi associativi intermedi della società civile debbano farsene espressione a vantaggio di tutti i cittadini. La discontinuità delle opportunità di accesso alle prestazioni sanitarie nel corso della vita, per esempio in caso di pensionamento, è un tema che deve interessare la società nel suo complesso e dunque tutti i suoi livelli relazionali intermedi tra cui, in primo luogo, le associazioni di rappresentanza dei cittadini a vario titolo. Crediamo fermamente che il valore integrativo dei fondi sanitari tutti, siano essi chiusi o aperti, si esprima, da un lato in un azione complementare al SSN, attraverso la copertura dei costi di compartecipazione sostenuti dai cittadini, dall altro in un azione supplementare e aggiuntiva alle prestazioni erogate dal SSN, al fine di favorirne lo sviluppo e la crescita. Le proposte per una sanità integrativa più equa Affinché il rischio paventato da molta parte dell opinione pubblica di categorizzare l erogazione sanitaria in funzione della maggiore o minore capacità contributiva derivata dalla contrattazione del lavoro e di riportare indietro di molti decenni il nostro sistema di welfare nazionale non trovi fondamento, proponiamo che: - a livello ministeriale si prosegua nella logica dell integrazione al SSN con l ulteriore estensione dei parametri già previsti dalla normativa vigente sugli ambiti di intervento vincolati dei fondi sanitari ex art. 51 del TUIR (DPR 917/86) e della relativa percentuale (20%) dell erogato; - fermo restando un certo grado di flessibilità nella erogazione di prestazioni sostitutive da parte dei fondi sanitari ex art. 51 del TUIR (DPR 917/86), si valuti l adozione, tra le diverse categorie del lavoro, di criteri di uniformità nella erogazione di livelli minimi di prestazioni integrative, di tipo sia complementare che supplementare, al SSN; - si introducano criteri di contenimento delle prestazioni fortemente sostitutive del SSN, per esempio quelle relative alla chirurgia ospedaliera; - si introduca una titolarità della copertura sanitaria integrativa che tracci la posizione di ciascun lavoratore nell arco della sua vita lavorativa, tenendo conto della mobilità da un fondo sanitario ad un altro o da un fondo sanitario chiuso ad una società di mutuo soccorso, in modo che si possa avviare una vera strategia sanitaria integrativa di sistema, capace di connettere il conferimento contributivo aziendale con il bene della persona nell arco della sua intera vita. CONCLUSIONI Sull assistenza e sanità integrativa è in atto una grande partita economica in cui, in assenza di politiche adeguate, si correrebbe il rischio di lasciare troppi spazi alle iniziative speculative, che nel tempo potrebbero pesantemente condizionare il SSN alterandone gli obiettivi e le funzioni primarie di garanzia verso la stragrande maggioranza dei cittadini e delle famiglie italiane. Pensiamo che in tema di salute e di assistenza si debba concretamente garantire la continuità della prevalenza del SSN, caratterizzandolo sempre più sia per l efficienza gestionale (tesa all abolizione di sprechi ed abusi), sia soprattutto per la focalizzazione della centralità del cittadino e della famiglia, mediante efficaci risposte ai loro crescenti bisogni di qualità nei servizi sanitari ed assistenziali. Vogliamo affermare con forza che, sul tema della salute e dell assistenza e più in generale sul benessere dei cittadini, debba prevalere non la visione mercantilistica del rapporto tra domanda ed offerta bensì la visione solidaristica, dove non è l offerta che dispone ma è la domanda collettivamente organizzata che, esprimendo bisogni e forza negoziale, induca l offerta a rispondere e a strutturarsi per una più adeguata ed efficace presa in carico. Cronicità e non autosufficienza sono e restano gli ambiti che maggiormente incidono sulla spesa privata: per poter organizzare un sostegno economico realmente efficace bisogna innanzitutto aiutare le persone che hanno bisogno a spendere meglio quelle somme che comunque esse destinano all assistenza e avvicinare le famiglie a forme di investimento mutualistico preventivo. Un sistema mutualistico di integrazione sanitaria aperto è un valore sociale capace di farsi carico della continuità delle coperture per tutta la vita del Socio. Ma la mutualità per operare con equilibrio richiede una partecipazione precoce e, nel passaggio dalla dimensione chiusa di un fondo aziendale a quella mutualistica, è necessaria una programmazione contributiva continuativa e proiettata verso il futuro. Per queste ragioni proponiamo un aperto confronto di merito e di metodo sui pesi e i contrappesi che il sistema pubblico e il sistema mutualistico aperto insieme possono mettere in atto in una logica di sana evoluzione e di crescita del welfare nel nostro paese. Da ultimo, crediamo che il perseguimento di un sistema di relazioni e di alleanze in ambito europeo rappresenti il naturale supporto al progetto di affermazione e di sviluppo della mutualità volontaria italiana. Il contesto europeo e comunitario rappresenta infatti un terreno interessante di conoscenza, di confronto e di relazioni. Pensiamo al conseguimento di un regolamento sullo statuto europeo della mutualità, allo sviluppo di una mutualità sovranazionale ed alla sperimentazione di accordi internazionali tra le mutue. L intensificazione dei rapporti con l Organizzazione internazionale della mutualità (Aim) è finalizzata a conferire valore aggiunto all azione della mutualità italiana, consentendo di conoscere più da vicino esperienze e competenze riconosciute e accreditate, soprattutto in ambito sanitario. La collaborazione societaria avviata tra mutue italiane e francesi, ognuna nella sua autonomia e specificità, dovrà procedere coerentemente in tale ottica, ponendosi l obiettivo generale di rafforzare ulteriormente il ruolo, nell ambito dell integrazione sanitaria, del movimento mutualistico italiano. 19

20 A T T U A L I T À IL NUOVO PRESIDENTE DI LEGACOOP INCONTRA LA PRESIDENZA FIMIV Il nuovo presidente di Legacoop nazionale, Mauro Lusetti, ha incontrato, il 14 luglio scorso a Roma, la presidenza nazionale della Fimiv, di cui fanno anche parte Armando Messineo, presidente della Cesare Pozzo e Giovanni Sica, presidente di Fondo Salute Sce. Nato a Sassuolo (Modena) nel 1954, Mauro Lusetti è entrato in cooperazione a 20 anni presso la Federcoop di Modena. Dal 2001 è amministratore delegato di Nordiconad, impresa cooperativa tra dettaglianti aderente a Legacoop, che associa 56 imprenditori e si sviluppa attraverso una rete composta da 464 punti vendita in oltre 200 comuni del nord Italia. Introducendo i lavori, il presidente della Fimiv Placido Putzolu ha esposto i punti salienti del documento programmatico finale del congresso Fimiv, tenuto a Roma il -4 aprile 2014, con particolare riferimento alla collaborazione con il mondo della cooperazione, soprattutto in relazione al percorso di integrazione nell Alleanza delle cooperative (Aci) ed al prossimo congresso Legacoop, che si terrà entro la fine del Nel corso dell'incontro, Giovanni Sica ha sottolineato l'importanza della collaborazione in atto tra la Cesare Pozzo ed Harmonie Mutuelle e come il progetto di Fondo Salute SCE abbia, a livello europeo, trovato consenso ed interesse. Altro punto molto importante sottolineato da Sica è la lotta contro le mutue spurie. Tale precisazione è stata condivisa dal presidente della Cesare Pozzo, Armando Messineo, il quale ha sottolineato il ruolo della mutualità, nell ambito delle politiche intersettoriali della cooperazione, a favore dei nuovi bisogni che emergono in ambito socio-sanitario e socio-assistenziale per il riposizionamento del welfare e la collaborazione tra le società di mutuo soccorso storiche e sanitarie, che pone la Cesare Mauro Lusetti Pozzo, attraverso il meccanismo della mutualità mediata, al servizio della crescita complessiva del movimento mutualistico. Altro tema su cui la presidenza della Fimiv ha ritenuto di sensibilizzare il neopresidente di Legacoop è stato quello dei fondi sanitari integrativi, con particolare riferimento alla distinzione tra fondi chiusi (di derivazione contrattuale) e fondi aperti alla collettività, che vedono le mutue sanitarie protagoniste principali. Le agevolazioni fiscali previste dalla normativa hanno la ratio secondo cui i vantaggi dovrebbero ritornare alla collettività. Con i fondi chiusi, questo non avviene, perché il patrimonio rimane bloccato nel fondo e non viene ridistribuito. Il presidente di Legacoop ha preso atto con grande sensibilità e disponibilità delle sollecitazioni emerse, concordando sul fatto di recuperare il dato valoriale che il mutuo soccorso porta con sé e cioè la centralità del socio e la democrazia interna che sono elementi essenziali sia per il mutuo soccorso che per il sistema cooperativo. P.P. RICHIEDI I SUSSIDI ON LINE TRAMITE CESAREPOZZOXTE Il servizio è veloce, sicuro e sempre attivo! Scarica la guida aggiornata da La Cesare Pozzo mette a disposizione dei propri assistiti un importante servizio attraverso l area web : è attiva infatti la funzione Richiesta sussidio attraverso la quale il socio può avviare la richiesta di rimborso direttamente on line. Un servizio veloce, sicuro, e sempre attivo. Con pochi e semplici click è possibile inoltrare una richiesta di sussidio in sicurezza, senza i rischi della spedizione postale, con la massima tutela della privacy e senza vincoli di orario. L area web è infatti protetta da una Username e da una Password personali ed è sempre a disposizione dell assistito dal sito 20 NOTIZIE DALLE SEDI NUOVI ORARI Firenze: da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12.0, mercoledì dalle 9 alle 12.0 e dalle 14.0 alle 17. Sassari: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12, mercoledì dalle 15 alle 18, venerdì solo su appuntamento. Cagliari: lunedì dalle 15 alle 18, da martedì a giovedì dalle 9 alla 12, venerdì solo su appuntamento. Potenza: lunedì dalle 9 alle 1 e dalle 14 alle 17, martedì dalle 14 alle 17, mercoledì chiusa, giovedì e venerdì dalle 9 alle 1 e dalle 1.0 alle 14. Torino: lunedì, martedì e giovedì dalle 9 alle 12.0 e dalle 14.0 alle 17, mercoledì e venerdì dalle 9 alle Alessandria: lunedì e venerdì dalle 9 alle Arona: martedì e venerdì dalle ore 10 alle 12. Trento: lunedì e venerdì dalle 9 alle 12, il mercoledì dalle 14.0 alle 17. NUMERI DI TELEFONO Torino: il numero di telefono Fs non è più attivo. Aosta: il numero di telefono non è più attivo. Cuneo: il numero di telefono Fs non è più attivo e viene sostituito con il numero Orbassano: il numero di telefono non è più attivo. Pordenone: il numero di telefono è SEDE NON PIÙ ATTIVA: Nuoro

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