Valutazione del Rischio da Agenti Chimici

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Valutazione del Rischio da Agenti Chimici"

Transcript

1 Provincia di Forlì-Cesena Valutazione del Rischio da Agenti Chimici D.Lgs. 81/2008 Titolo IX REDATTO DA REVISIONE DATA 0 10 luglio 2012

2 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 2 di PREMESSA METODOLOGIA ADOTTATA PER VALUTARE I RISCHI ANALISI INIZIALE STRATEGIA DELL INDAGINE E DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO Valutazione attraverso l algoritmo di stima del rischio VALUTAZIONE DEL RISCHIO CICLO LAVORATIVO E ANALISI DELLE MANSIONI RICOGNIZIONE DELLE SOSTANZE VALUTAZIONE DEL RISCHIO PER MANSIONI Operaio Viabilità Meccanico Impiegato Operatore stampa Tecnico cantieri CONCLUSIONI RIEPILOGO DEI RISULTATI CAMPIONAMENTI IGIENISTICO AMBIENTALI VERIFICA EFFICACIA MISURE INTRAPRESE DISPOSIZIONI IN CASO DI INCIDENTI O DI EMERGENZA SORVEGLIANZA SANITARIA INFORMAZIONE E FORMAZIONE DEI LAVORATORI...18

3 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 3 di Premessa Il presente documento viene predisposto ai sensi del titolo IX del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. al fine di valutare il rischio chimico per gli addetti della Provincia di Forlì-Cesena. L art. 223 del D.Lgs. 81/2008, così come modificato dal D.Lgs. 106/2009, prevede infatti che nella valutazione di cui all'art. 28, il datore di lavoro determini l'eventuale presenza di agenti chimici pericolosi sul luogo di lavoro e valuti anche i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di tali agenti, prendendo in considerazione in particolare: a) le loro proprietà pericolose; b) le informazioni sulla salute e sicurezza comunicate dal responsabile dell immissione nel mercato tramite la relativa scheda di sicurezza predisposta ai sensi dei decreti legislativi 3 febbraio 1997, n. 52 e 14 marzo 2003, n. 65 e successive modifiche; c) il livello, il modo e la durata dell'esposizione; d) le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti tenuto conto della quantità delle sostanze e dei preparati che li contengono o li possono generare; e) i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici di cui un primo elenco è riportato negli allegati XXXVIII e XXXIX; f) gli effetti delle misure preventive e protettive adottate o da adottare; g) se disponibili, le conclusioni tratte da eventuali azioni di sorveglianza sanitaria già intraprese. La valutazione viene effettuata per mansioni e per fasi di lavoro utilizzando un metodo a indici, che sarà di seguito descritto, considerando l esposizione per via inalatoria e cutanea a tutti gli agenti chimici pericolosi, secondo la definizione fornita dalla normativa I risultati ottenuti in quest analisi esprimono la classificazione dei livelli di rischio dei lavoratori dal punto di vista igienistico industriale. E comunque fondamentale per la valutazione definitiva il parere del medico competente per prendere ogni decisione relativa agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/2008.

4 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 4 di Metodologia Adottata Per Valutare I Rischi 2.1 Analisi iniziale Per la valutazione dei rischi legati alla presenza degli agenti chimici è stata condotta innanzitutto un analisi dei processi, della documentazione e degli ambienti di lavoro, secondo le fasi di seguito descritte: o analisi delle schede di sicurezza di tutte le materie prime utilizzate in tutte le fasi di lavoro con raccolta dei dati in una tavola sinottica; o analisi dei processi per identificare: eventuali agenti chimici presenti come intermedi o sottoprodotti di reazione, prodotti finiti, fonti di agenti chimici aerodispersi nell ambiente di lavoro (evaporazione, dispersione, abrasione, decomposizione termica,.); o analisi delle mansioni e delle modalità operative; o individuazione dei gruppi di lavoratori a profilo di esposizione equivalente, andando ad intersecare ogni agente pericoloso con i lavoratori che possono entrare in contatto con lo stesso e facendo riferimento anche ai risultati anonimi della sorveglianza sanitaria; o verifica delle misure di prevenzione e protezione adottate, attraverso: l analisi dei processi tecnologici e degli ambienti (ciclo chiuso, presenza di sistemi di aspirazione ed estrazione), l adeguatezza dei DPI in dotazione, l esistenza di procedure operative scritte che contengano chiare indicazioni di sicurezza relative all agente chimico in esame, la formazione e informazione del personale relativamente agli effetti tossicologici degli agenti chimici. Nel caso specifico si è fatto anche riferimento all analisi delle mansioni presenti nel Documento di Valutazione dei Rischi ed alle precedenti valutazioni del rischio chimico.

5 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 5 di Strategia dell indagine e della valutazione del rischio Valutazione attraverso l algoritmo di stima del rischio La valutazione dell'esposizione ai rischi connessi con l'utilizzo di preparati chimici, non cancerogeni o mutageni, è stata desunta parametrizzando il contributo sia delle caratteristiche intrinseche delle sostanze sia dell'effettiva qualità dell'esposizione, secondo il modello di calcolo proposto dall'assessorato alla Sanità della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con altri enti locali di pari livello e disponibile attraverso l algoritmo di calcolo denominato MoVaRisCh. Sono stati pertanto identificati e quantificati i seguenti fattori: gravità potenziale dell'agente chimico durata dell'effettiva esposizione all'agente chimico livello di esposizione, qualitativo e quantitativo, all'agente chimico che caratterizzano la pericolosità dell'agente chimico così come utilizzato in azienda e del rischio residuo risultante dall'applicazione delle misure organizzative e gestionali di prevenzione e protezione. E' stato pertanto necessario entrare nel merito degli aspetti riguardanti i singoli preparati presenti e utilizzati, riassumendo poi in un quadro sintetico i dati derivanti dall'analisi di dettaglio. Nell'ambito del turno lavorativo, inteso come giornata tipo, sono state individuate, mediante intervista diretta con gli operatori, le possibili occasioni di utilizzo dei singoli prodotti chimici, caratterizzate da diverse modalità di svolgimento e intese come specifiche attività lavorative finalizzate all'ottenimento di un ben preciso risultato operativo, differenziando in particolare i compiti caratterizzati da un uso sistematico del formulato da quelli legati a forme di utilizzo estemporaneo od occasionale. L'indicatore di rischio connesso con l'utilizzo dell'agente chimico è stato quindi calcolato ponderando gli indici associati ai tre fattori precedentemente menzionati secondo la formola: Ove: R i = P i x E i R i rappresenta il rischio residuo dovuto all'esposizione dell'i-esimo prodotto chimico, l'entità del quale determina la natura delle misure specifiche di prevenzione e protezione necessarie P i è il parametro legato alla pericolosità intrinseca dell'i-esimo prodotto chimico, in funzione della sua tossicità acuta e/o cronica E i è il fattore moltiplicativo relativo al quantitativo di i-esimo agente chimico utilizzato per addetto e per settimana, relativamente al tempo ed alle modalità di esposizione Il rischio viene calcolato separatamente per esposizioni inalatorie e per esposizioni cutanee: R inal = P i x E inal

6 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 6 di 48 R cute = P i x E cute Dove il rischio cumulativo è ottenuto dalla risultante dei due: R = R + R cum 2 inal L indice di pericolosità P è stato determinato sulla base delle proprietà tossicologiche degli agenti chimici. La gravità intrinseca di un prodotto o di un intermedio è stata stimata sulla base delle conoscenze derivanti dalle schede di sicurezza fornite dal produttore a corredo dello stesso o, in mancanza, dai dati desumibili dalla letteratura tecnica. In funzione delle frasi di rischio R applicabili ai prodotti chimici, derivanti dalle loro caratteristiche tossicologiche note, ogni preparato è stato assegnato ad una classe di gravità caratterizzata da un indice ad essa associato. A ciascuna frase R è stato associato un punteggio in grado di rappresentare la gravità del danno associato al prodotto e la reversibilità o meno degli effetti derivanti dall'esposizione all'agente, secondo la tabella prevista dal Modello di Valutazione del Rischio da Agenti Chimici pericolosi per la salute elaborato dalla Regione Emilia, alle pagine Nella metodologia MoVaRisCh l indice di pericolo P è espresso da un punteggio variabile da 1 a 10. L indice di esposizione per via inalatoria E inal viene determinato attraverso il prodotto di un subindice I (intensità dell esposizione) per un sub-indice d (distanza del lavoratore dalla sorgente di intensità I).: Ove: E inal = I i x d i I i è il parametro legato alle quantità in uso, alle proprietà chimico-fisiche ed alla modalità di impiego dell'i-esimo prodotto chimico d i è il fattore moltiplicativo che tiene conto della distanza fra l i-esima sorgente ed i lavoratori esposti I i è a sua volta frutto di un calcolo tra diversi parametri: 2 cute I i = D i x U i x C i che, partendo da considerazioni sulla disponibilità all aerodispersione (D) sulla base della seguente tabulazione: Disponibilità D Quantità in uso < 0,1 kg 0,1 1 kg 1 10 kg kg > 100 kg Solido/nebbia Altobollente Bassobollente Polveri fini Gas

7 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 7 di 48 Permette di attribuire un valore sia al successivo indicatore U (funzione di D): Uso U Tipologia d uso Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D D D D Sia a C, che tiene conto dei fattori di compensazione relativi alle misure precauzionali d uso: Compensazione C Contenimento completo Aspirazione localizzata Tipologia di controllo Segregazione /Separazione Ventilazione generale Manipolazione U U U diretta Attraverso il parametro che tiene conto del tempo di effettiva esposizione si determina I, noto C: Intensità I Tempo di esposizione < 15 min min min min > 360 min C C C L indice di esposizione per via inalatoria E inal viene determinato attraverso il prodotto tra il valore dell indice determinato secondo la tabella sovrastante e il fattore distanza determinato secondo la tabella seguente: Fattore d Distanza dalla sorgente < 1 m 1 3 m 3 5 m 5 10 m > 10 m d 1 0,75 0,50 0,25 0,1 L indice di esposizione per via cutanea E cute viene determinato attraverso una matrice che tiene conto della tipologia d uso e del livello di contatto cutaneo: E cute Tipologia d uso Nessun Contatto Contatto accidentale Contatto discontinuo Contatto esteso Sistema chiuso In matrice Uso controllato Uso dispersivo L'avvenuta classificazione, attraverso numeri ed indici, dei diversi parametri P i, d i ed I i considerati, ha consentito l'apprezzamento integrato degli stessi mediante la seguente tabella

8 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 8 di 48 di correlazione tra l'indice R cum e la qualità della stima, in grado di definire sinteticamente il rischio residuo: Classe di valori di R cum Valutazione del rischio residuo 0,1 15 Minimo (Trascurabile) Lieve (Irrilevante) Modesto Elevato Si è ritenuto potersi affermare l'esistenza di un rischio trascurabile (con riferimento all'esposizione al singolo prodotto chimico) ovvero moderato (con riferimento alla mansione, quindi al complesso degli agenti chimici a cui la singola figura è esposta) allorché l'indicatore di rischio si collochi nelle prime due classi di ripartizione, con valore quindi non superiore a 20. Nel caso siano disponibili monitoraggi igienistici dell'analita, in caso di concentrazioni misurate oltre il 50 % del TLV non si è ritenuto comunque possibile valutare come trascurabile il rischio residuo, anche se il corrispondente indice di rischio fosse risultato inferiore a 20. In caso di monitoraggi di tipo strumentale il punteggio relativo al parametro d i è stato assegnato con le stesse modalità che nel caso precedente, mentre ad I i è stato attribuito un valore determinato in proporzione alla concentrazione di agente misurata, rapportata al TLV seguendo la seguente tabella: Intensità dell'esposizione Indice I i < 10 % del TLV % del TLV % del TLV % dell' del TLV 10 > 100 % del TLV 10 Di norma le sostanze sono state considerate indipendentemente. In caso di utilizzo contemporaneo di più sostanze o preparati la valutazione è stata condotta sulla sostanza con indice di I i maggiore mentre qualora le sostanze abbiano il medesimo organo bersaglio o un dimostrato effetto additivo è stata considerata la somma delle quantità utilizzate. Il rischio chimico per la sicurezza è stato valutato mediante monitoraggio delle criticità riportate nell Allegato 2B del documento riportante gli orientamenti pratici di applicazione della Direttiva 98/24/CE. In particolare, si è valutata la presenza di elementi in grado di determinare un rischio potenziale oggettivamente apprezzabile, quali:

9 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 9 di 48 Presenza di agenti etichettati F+, O, E presenza di combustibili Potenziali emergenze ambientali Frequenza e continuità delle lavorazioni Durata delle lavorazioni Modalità di utilizzo Preparazione e formazione addetti Modalità di conservazione e deposito Presenza di preparati instabili o reattivi Presenza di preparati e/o sostanze caustici o corrosivi In dettaglio, dall esame delle classificazioni effettuate dagli sviluppatori degli algoritmi più diffusi (MOVARISCH, INFORISCH) in base agli effetti deducibili dall etichettatura, è stato possibile operare la seguente classificazione del grado di pericolosità per la sicurezza di sostanze e preparati: Tipo di rischio Livello di pericolo per la sicurezza per la sicurezza MOLTO ELEVATO ELEVATO MEDIO BASSO Pericolosità intrinseca Pericolosità intrinseca Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati Altamente tossici tossici nocivi Irritanti R 26, R 27, R28 R 23, R 24, R 25 R 20, R 21, R 22 R 36, R 37, R 38 R 32 Altamente corrosivi R 64, R 41 R 65, R 66, R 77 R 35 Corrosivi Sensibilizzanti R 34 R 42, R 43 Emananti gas tossici R 29, R 31 soffocanti Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati Sostanze e preparati Esplosivi Altamente infiammabili Infiammabili Flash point R1, R 2, R 3, R 4, R 5 R 11 R 10 > 100 C R 6, R 9 Comburenti Flash point estremamente R 7, R 8, R C Infiammabili R 11, R 12, R 14 R 15, R 16, R 18 R 19, R 30, R 44 Successivamente è comunque possibile tenere conto della presenza delle misure generali di tutela in grado di ridurre il rischio residuo per la sicurezza, eventualmente anche ad un livello ritenibile (c.d. basso ).

10 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 10 di 48 Si ritiene quindi presente un pericolo sicuramente non basso per la sicurezza in caso di prodotti etichettati: Frase di rischio Descrizione R01 Esplosivo allo stato secco. R02 Rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d ignizione. R03 R04 R05 R06 R09 R12 R13 R14 R15 R16 R18 R19 R30 R44 Elevato rischio di esplosione per urto, sfregamento, fuoco o altre sorgenti d ignizione. Forma composti metallici esplosivi molto sensibili. Pericolo di esplosione per riscaldamento. Esplosivo a contatto o senza contatto con l aria. Esplosivo in miscela con materie combustibili. Altamente infiammabile. Gas liquefatto altamente infiammabile. Reagisce violentemente con l acqua. Reagisce violentemente con l acqua liberando gas facilmente infiammabili. Pericolo di esplosione se mescolato con sostanze comburenti. Durante l uso può formare con aria miscele esplosive/infiammabili. Può formare perossidi esplosivi. A contatto con l acqua libera gas tossici e facilmente infiammabili. Rischio di esplosione per riscaldamento in ambiente confinato Invece il livello di pericolo per la sicurezza è da definire attraverso ulteriori approfondimenti, integrando la valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi titolo IX, con il titolo XI del D.Lgs. 81/08 (rischio da atmosfere esplosive) e il DM 10/03/98, in caso di: Frase di rischio R07 R08 R10 R11 R17 Descrizione Può provocare un incendio. Può provocare l accensione di materie combustibili. Infiammabile. Facilmente infiammabile. Spontaneamente infiammabile all aria.

11 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 11 di Valutazione del Rischio 3.1 Ciclo lavorativo e analisi delle mansioni Nelle successive tabelle si riporta l elenco delle mansioni, le attività effettuate e le sostanze utilizzate così come indicato dal Datore di Lavoro. Mansioni specifiche Operaio Viabilità Tecnico cantieri Ciclo lavorativo Viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano la propria opera nel territorio, nelle strade ed in fabbricati gestiti dall Amministrazione. Tale attività consiste nella manutenzione delle strade ed in particolare nel rifacimento del manto stradale, nella manutenzione a scarpate e fossi, nella manutenzione a guardrail, rifacimento e manutenzione a segnaletica orizzontale e verticale. Tale attività prevede la sporadica presenza negli uffici per rapporti con i superiori. - Effettua la manutenzione delle strade, scarpate e fossi, nel territorio di competenza dell' Amministrazione Provinciale. - Effettua lavorazioni inerenti opere edilizie correlate a cantieri stradali - Effettua lavorazioni inerenti opere idrauliche - Effettua lavorazioni inerenti opere da fabbro quali saldature, ecc. - Effettua movimentazione dei carichi. - Effettua sopralluoghi e interventi di manutenzione delle strade, della segnaletica,del verde. - Effettua opere di manutenzione del verde. - Svolge attività di protezione da eventi atmosferici quali sgombero neve,rimozione di rami o altri materiali sulla carreggiata, nei fossi relativi, ecc. - Effettua lavorazioni di manutenzione in genere anche in condizioni di emergenza quali forti piogge, frane, forti nevicate, slavine, ghiaccio, ecc. - Gestisce magazzini e depositi di attrezzature. - Utilizza macchine operatrici, di proprietà dell' Amministrazione o a noleggio,quali pale gommate, camion, spandi sale, furgoni, trancia erba, scava fossi,botti emulsione acida, ecc. - Utilizza prodotti chimici quali catrame, emulsione acida, sale chimico, miscela di benzina e benzina, vernici e diluenti e fitofarmaci. - Effettua lavorazioni di manutenzione agli automezzi ed attrezzature nei fabbricati di competenza (sostituzione coltelli, ingrassatura, cambio olio). - Utilizza macchine utensili e saldatrice per piccoli lavori di carpenteria leggera. - Utilizza prodotti chimici quali olio motore, olio cambio, olio idraulico, elettrodi/filo per saldatura. - Controlla ed eventualmente coordina le squadre di lavoro esterne. - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'amministrazione Provinciale. viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio all esterno degli uffici con prevalenza per attività di gestione e controllo di cantieri edili o stradali - Svolge attività tecnica, sul territorio, all esterno di luoghi di lavoro dell Amministrazione, correlata con la progettazione e direzione lavori di opere pubbliche

12 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 12 di 48 Mansioni specifiche Ciclo lavorativo - Effettua sopralluoghi preventivi ai fini della progettazione. - Svolge attività di direzione e controllo nei cantieri temporanei o mobili. - Coordina squadre di lavoro con lavoratori, mezzi e macchine operatrici dell Amministrazione ovvero con mezzi e macchine operatrici noleggiate a freddo o a caldo. - Svolge attività di controllo e direzioni di lavori anche in cantieri posti all interno di luoghi di lavoro. - Effettua o controlla l esecuzione di indagini geologiche. - Effettua sopralluoghi in materia di dissesti del suolo. - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'amministrazione Provinciale. Impiegato viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio negli uffici con o senza utilizzo di videoterminali, ovvero con l'utilizzo dei videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non consecutive. Nell ambito di tale mansione si prevede che detti lavoratori possano effettuare missioni e spostamenti finalizzati a raggiungere luoghi di lavoro simili a quelli di appartenenza. - Svolge mansioni secondo diverse finalità e competenze, assimilabili a lavoro d ufficio senza l ausilio di videoterminali, ovvero con l'utilizzo dei videoterminali per meno di 20 ore settimanali anche non consecutive - Provvede alla compilazione e redazione di documenti ed elaborati ai fini burocratico e amministrativo - Esiste la possibilità di ricevere utenti e/o colleghi per i fini a cui è preposto - Svolge attività di progettazione tecnica riconducibile a lavoro d ufficio, senza l ausilio di videoterminali - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'amministrazione Provinciale. Meccanico viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio presso l officina meccanica dove vengono effettuate le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria di automezzi e macchine operatrici. - Ripara veicoli e sostituisce pezzi meccanici - Effettua operazioni di cambio olio e liquidi - Effettua il cambio gomme, anche per le diverse stagionalità - Provvede al lavaggio degli automezzi - Mette in carica delle batterie - Utilizza Autoveicoli a guida libera dell'amministrazione Provinciale per spostamenti esterni anche riconducibili al soccorso Operatore stampa viene assegnata tale mansione ai lavoratori che prestano il proprio servizio presso il Centro stampa dove vengono effettuate le attività di riproduzione e stampa di pubblicazioni, volantini, manifesti. - Gestisce il processo di riproduzione e stampa - Si approvvigiona di carta e inchiostro - Taglia e regola il supporto cartaceo per renderlo idoneo alla stampa

13 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 13 di 48 Mansioni specifiche Sostanze chimiche Operaio Viabilità Erbicida a base di glifosate Vernice stradale Diluente per vernice stradale Conglomerato bituminoso a freddo Emulsione bituminosa Granulare per assorbimento olii Gas di scarico veicoli a combustione interna Polvere di cemento Carburanti per autotrazione Meccanico Olii lubrificanti Fumi di saldatura Gas di scarico veicoli a combustione interna Carburanti per autotrazione Operatore stampa Toner per stampanti SOV Ozono Tecnico cantieri Gas di scarico veicoli a combustione interna Impiegato Toner per stampanti Per ciò che concerne la valutazione dei rischi in oggetto, in base alla tipologia di attività svolta ed alle sostanze utilizzate, si considera l esposizione ad agenti chimici per quanto riguarda i seguenti gruppi omogenei di mansione: o Operaio Viabilità o Tecnico cantieri o Meccanico o Operatore stampa o Impiegato Per ciò che riguarda le sostanze pericolose, sono stati considerati: o le schede di sicurezza ed i dati sulle tempistiche fornite dal Datore di Lavoro, riportati in Allegato. Questi sono stati analizzati attraverso il modello MOVARISCH La pericolosità (frasi di rischio) delle materie prime e dei prodotti utilizzati sono state individuate all interno delle schede di sicurezza fornite dal Datore di Lavoro e confrontate anche con le schede internazionali di sicurezza (ICSC: In modo cautelativo è stata utilizzata la classificazione peggiorativa in base ai criteri dell algoritmo utilizzato. Tra tutte le lavorazioni saranno evidenziate mediante ombreggiatura arancione quelle da considerarsi a rischio non irrilevante, in base alla classificazione effettuata a partire dalla tabella sottostante. Rischio irrilevante per la salute R 15 Rischio trascurabile 16 R 20 E necessario analizzare nel dettaglio le misure adottate

14 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 14 di 48 Rischio non irrilevante per la salute 21 R 40 Rischio significativo 41 R 80 Rischio medio R > 80 Rischio grave, è necessario rivalutare e implementare le misure nonché intensificare i controlli e i monitoraggi Per ciascuna lavorazione si è calcolato, tramite l algoritmo MOVARISCH, a partire dagli indici di esposizione e di pericolosità, il valore dell Indice di rischio per ciascuna delle sottofasi omogenee. In base ai tempi di durata delle singole sottofasi, si è determinato, per ponderazione, l indice di rischio complessivo di ciascuna lavorazione.

15 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 15 di Ricognizione delle sostanze Le formulazioni (preparati) presenti in azienda sono in numero relativamente contenuto, ma sono presenti situazioni di coesposizione. Una tipizzazione analitica per preparati non è pertanto praticabile per effettuare una valutazione del rischio chimico. Anche se la norma consente di valutare il rischio da agenti chimici pericolosi sia per sostanze che per preparati, nel caso in esame si procederà focalizzando l analisi del rischio sulle sostanze in quanto con ciò si riconduce la valutazione agli stessi criteri che vengono poi applicati quando si effettuano misure di inquinanti in ambiente di lavoro. Le eventuali misure, infatti, vengono eseguite sulle singole sostanze, non sul preparato, e il campionamento tiene conto delle loro proprietà chimico-fisiche e tossicologiche. Poiché tutto il processo di valutazione del rischio chimico parte quindi dalla corretta definizione dei pericoli associati ad un agente chimico pericoloso, si ritiene comunque corretto incentrare la valutazione sulla sostanza piuttosto che sul preparato. La ricognizione dell esposizione, e quindi la valutazione del rischio, è in ogni caso ricondotta alla mansione o gruppo omogeneo di lavoratori, individuata in tali termini anche attraverso l esecuzione di specifiche fasi lavorative. Per quantificare il rischio, in prima battuta si è effettuata un analisi per fasi lavorative, considerando le stesse in modo autonomo: questo è stato possibile in relazione alla lunga durata delle stesse. L analisi per preparati consente di inquadrare le modalità di esposizione del lavoratore. La quantità delle sostanze utilizzate è invece stata presa a riferimento per evidenziare, assieme alla frequenza di svolgimento, la mappatura gerarchica delle condizioni di esposizione e la presenza di eventuali criticità nelle fasi lavorative. Essendo presenti molteplici preparati che contengono una stessa sostanza e non essendo standardizzati i sincronismi in merito alle esposizioni contemporanee alle diverse fasi di lavoro, per evitare la parcellizzazione del rischio potenzialmente in grado di comportarne una sottostima si è proceduto ad effettuare una successiva fase di approfondimento degli apporti imputabili alle singole sostanze, in base alle quantità presenti. Per tenere conto della reale quantità a cui è esposto il lavoratore durante la giornata lavorativa, come ad esempio nel caso in cui una stessa sostanza si trovi in più preparati a diverse concentrazioni, si è quindi operata un analisi per sostanze, con riferimento ai quantitativi impiegati. Per la valutazione del rischio si sono considerate le proprietà chimico-fisiche e tossicologiche delle sostanze, mentre per le modalità di esposizione si è fatto riferimento alla situazione più ricorrente non episodica. Dette misure sono comunque specificate ed in grado di mantenere le condizioni di rischio ad un livello ritenibile se correttamente attuate.

16 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 16 di 48 LEGENDA ABBREVIAZIONI SSPCR = sospetto RESP = apparato POLM = polmoni CUTE = assorbimento per SKIN = pelle cancerogeno respiratorio via cutanea SSNC = sistema nervoso centrale EYE = occhio SEN = sensibilizzante VST = capacità visiva RPRD = capacità riproduttiva OCLR = apparato oculare NPLS = neoplasie FNPL = funzione polmonare ASM = asma CNCR = cancerogeno Sostanza utilizzata Erbicida a base di glifosate (Roundup 450 E SIMILARI) Frase di rischio Non pericoloso Note TLV mg/mc Bersaglio Vernice stradale R11-63 RPRD Diluente per vernice stradale R11-20/21/22- SEN 46 (Dicloropro- VST, RPRD, 36/38-48/20- pano) RESP, EYE /20/21/22 Conglomerato bituminoso a freddo Emulsione bituminosa Granulare per assorbimento olii Gas di scarico veicoli a combustione interna Carburanti per autotrazione Polvere di cemento Grasso lubrificante Non pericoloso Non pericoloso Non pericoloso R CUTE, CNCR 1,6 (Benzene) CNCR R (Nafta) RESP, OCLR, SSNC R 36/37/ (Portland) FNPL, RESP Non pericoloso Diluente R 11-20/21/22-36/38-48/ ,4 TOL 1187 ACET VST, RPRD

17 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 17 di 48 68/20/21/ MET Fumi di saldatura R 36/ /43 CUTE SSPCR SEN 5 POLM Toner per stampanti Non pericoloso SOV Ozono R 36-66/ RESP, SSNC R 37 0,2 RESP

18 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 18 di Valutazione del rischio per mansioni Operaio Viabilità Le sostanze chimiche utilizzate dall OPERAIO VIABILITÁ nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA P inal P cute q kg/die Erbicida a base di glifosate (Roundup 450 E SIMILARI) n.p. 2,1 1, Vernice stradale R ,9 2,1 Diluente per vernice stradale R11-20/21/22-36/38-48/ ,9 3, /20/21/22 Conglomerato bituminoso a freddo n.p. 2,1 1,5 Emulsione bituminosa n.p. 2,1 1,5 > 100 Granulare per assorbimento olii n.p. 1,5 1, Polvere di cemento R 36/37/ ,5 2,25 0,1 1 Gas di scarico veicoli Carburanti per autotrazione R , R , Nelle otto ore lavorative viene inspirata una quantità d aria pari a 3000 litri (circa 6 litri al minuto) che alla densità di 1,29 kg/mc equivalgono a 3,87 kg. Assumendo cautelativamente una concentrazione di inquinante di 1 g/m 3, sulla base dei dati mediamente rilevati dalle centraline di monitoraggio ARPA, si ottiene una dose quotidiana di 3 g. La strategia di valutazione, di tipo semiquantitativo, ha richiesto la ripartizione dei preparati in gruppi omogenei per indice di pericolo per organo bersaglio, facendo riferimento al coefficiente relativo alla pericolosità per l organo (esclusi quindi i coefficienti riferibili ad altri organi, valutati separatamente), considerando la somma dei tempi e delle quantità per definire lo scaglione di esposizione. Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee.

19 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 19 di 48 APP. RESPIRATORIO PRODOTTO FRASI R Indice P tempo q Kg/die Vernice stradale R ,9 Diluente per vernice stradale R11-20/21/22-36/38-48/ /20/21/22 6, Gas di scarico veicoli Polvere di cemento Carburanti per autotrazione R > R 36/37/ ,5 > 360 0,1 1 R CUTE PER CONTATTO L entità dell esposizione può essere valutata secondo il prospetto sottostante: E cute Tipologia d uso 3 Nessun Contatto Contatto accidentale Contatto discontinuo Contatto esteso Sistema chiuso In matrice Uso controllato Uso dispersivo

20 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 20 di 48 Tracciamento linee stradali Esposizione indiretta ai vapori di solvente Disponibilità D Quantità in uso 3 < 0,1 kg 0,1 1 kg 1 10 kg kg > 100 kg Solido/nebbia Altobollente Bassobollente Polveri fini Gas Uso U Tipologia d uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D D D D Compensaz. C Tipologia di controllo 3 Contenimento Aspirazione Segregazione Ventilazione Manipolazione completo localizzata /Separazione generale diretta U U U Intensità I Tempo di esposizione 10 < 15 min min min min > 360 min C C C Fattore d Distanza dalla sorgente ½ < 1 m 1 3 m 3 5 m 5 10 m > 10 m d 1 ¾ ½ ¼ 0,1 I x d = E inal 10 0,5 5

21 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 21 di 48 Tracciamento linee stradali / tutte operazioni a bordo strada Esposizione indiretta ai gas di scarico Disponibilità D Quantità in uso 2 < 0,1 kg 0,1 1 kg 1 10 kg kg > 100 kg Solido/nebbia Altobollente Bassobollente Polveri fini Gas Uso U Tipologia d uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D D D D Compensaz. C Tipologia di controllo 3 Contenimento Aspirazione Segregazione Ventilazione Manipolazione completo localizzata /Separazione generale diretta U U U Intensità I Tempo di esposizione 10 < 15 min min min min > 360 min C C C Fattore d Distanza dalla sorgente ½ < 1 m 1 3 m 3 5 m 5 10 m > 10 m d 1 ¾ ½ ¼ 0,1 I x d = E inal 10 0,5 5

22 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 22 di 48 Lavorazione TUTTE LE LAVORAZIONI DI OPERAIO VIABILITA Aspetti relativi alla sicurezza Ambito Fattori di criticità Rischio fonte Misure Adottate MODALITA DI LAVORO FATTORI DI ESPOSIZIONE FATTORI GESTIONALI PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E PRESENZA COMBUSTIBILI DI POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI FREQUENZA CONTINUITÀ LAVORAZIONI DURATA LAVORAZIONI E DELLE DELLE MODALITÀ DI UTILIZZO PREPARAZIONE FORMAZIONE ADDETTI E BASSO BASSO MEDIO BASSO Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti polveri combustibili. I liquidi infiammabili sono sempre utilizzati all aperto e lontano da fonti di innesco Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze infiammabili. Non sono presenti materiali combustibili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L operazione che comporta esposizione all agente chimico non comporta un esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate Rischio Residuo MINIMO MINIMO BASSO MINIMO FATTORI DI RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE MODALITÀ DI CONSERVAZIONE E DEPOSITO PRESENZA DI PREPARATI INSTABILI O REATTIVI PRESENZA DI PREPARATI E/O SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI BASSO I preparati che non sono sottoprodotti o residui sono correttamente depositati. Dall analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. MINIMO

23 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 23 di 48 OPERAIO VIABILITÁ GIUDIZIO DI SINTESI Organo bersaglio APPARATO RESPIRATORIO Operazione tecnica P E R ESPOSIZIONE A RESIDUI VERNICI STRADALI 6,9 5 34,5 ESPOSIZIONE A GAS DI SCARICO Il rischio per la sicurezza da contatto è palesemente trascurabile, vista l assenza di sostanze attive per via cutanea (corrosive o caustiche). Tuttavia, dall analisi di rischio è scaturito un livello di rischio significativo per inalazione, per tutti gli operai stradali. Globalmente si ravvisa un rischio non moderato per esposizione alle vie respiratorie, a causa degli effetti sistemici dovuti ai solventi organici contenuti nelle vernici stradali. Ciò ha determinato la necessità di adottare le seguenti misure specifiche di prevenzione e protezione. Rischi per la salute Misure specifiche di prevenzione e protezione adottate e previste - Necessità di turnazione del personale che preveda il contenimento a due ore giornaliere delle attività svolte a bordo strada - Utilizzo di DPI

24 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 24 di Meccanico Le sostanze chimiche utilizzate dal MECCANICO nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA P inal P cute q kg/die Grasso Lubrificante n.p. 2,1 3 0,1 1 Fumi di Saldatura R 36/ /43 6,50 2,5 0,1 1 Gas di scarico veicoli Carburanti per autotrazione R ,5 < 0,1 R , Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee. APP. RESPIRATORIO PRODOTTO FRASI R Indice P tempo Kg/die Fumi di saldatura 36/ /43 6,50 < 15 0,1 1 Gas di scarico veicoli Carburanti per autotrazione R < 0,1 R CUTE PER CONTATTO L entità dell esposizione può essere valutata secondo il prospetto sottostante: E cute Tipologia d uso 3 Nessun Contatto Contatto accidentale Contatto discontinuo Contatto esteso Sistema chiuso In matrice Uso controllato Uso dispersivo

25 Rev. 000 Valutazione del rischio chimico Pagina 25 di 48 Attività d officina Esposizione cumulativa durante la giornata lavorativa Disponibilità D Quantità in uso 3 < 0,1 kg 0,1 1 kg 1 10 kg kg > 100 kg Solido/nebbia Altobollente Bassobollente Polveri fini Gas Uso U Tipologia d uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D D D D Compensaz. C Tipologia di controllo 2 Contenimento Aspirazione Segregazione Ventilazione Manipolazione completo localizzata /Separazione generale diretta U U U Intensità I Tempo di esposizione 3 < 15 min min min min > 360 min C C C Fattore d Distanza dalla sorgente ¾ < 1 m 1 3 m 3 5 m 5 10 m > 10 m d 1 ¾ 0,5 ¼ 0,1 I x d = E inal 3 0,75 2,25

26 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 26 di 48 Lavorazione TUTTE LE LAVORAZIONI DI MECCANICO Aspetti relativi alla sicurezza Ambito Fattori di criticità Rischio fonte Misure Adottate MODALITA DI LAVORO FATTORI DI ESPOSIZIONE FATTORI GESTIONALI PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E PRESENZA COMBUSTIBILI DI POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI FREQUENZA CONTINUITÀ LAVORAZIONI DURATA LAVORAZIONI E DELLE DELLE MODALITÀ DI UTILIZZO PREPARAZIONE FORMAZIONE ADDETTI E BASSO BASSO MEDIO BASSO Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti polveri combustibili. I liquidi infiammabili sono sempre utilizzati all aperto e lontano da fonti di innesco Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze combustibili. Non sono presenti materiali infiammabili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L operazione che comporta esposizione all agente chimico non comporta un esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate Rischio Residuo MINIMO MINIMO BASSO MINIMO FATTORI DI RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE MODALITÀ DI CONSERVAZIONE E DEPOSITO PRESENZA DI PREPARATI INSTABILI O REATTIVI PRESENZA DI PREPARATI E/O SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI BASSO I preparati che non sono sottoprodotti o residui sono correttamente depositati. Dall analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. MINIMO

27 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 27 di 48 MECCANICO GIUDIZIO DI SINTESI GENERALE MECCANICI Organo bersaglio P E R APP. RESPIRATORIO 7 2,25 15,75 CUTE x CONTATTO L esposizione risulta sotto controllo. Tuttavia, gli agenti per i quali si ritiene necessario controllare in modo approfondito le condizioni di esposizione sono quelli immunologicamente sensibilizzanti, contrassegnati SEN nelle schede precedenti: FUMI DI SALDATURA R43 etc. Per le suddette sostanze sono state adottate le seguenti misure di contenimento e controllo del rischio: Sostanze traccianti del rischio e sensibilizzanti Misure specifiche di prevenzione e protezione adottate e previste - Contenimento delle concentrazioni pericolose a valori oggettivamente contenuti - L esposizione respiratoria, cutanea e congiuntivale è limitata realizzando idonea ventilazione alla sorgente di emissione. - L esposizione cutanea e congiuntivale è ulteriormente ridotta mediante vestizione di DPI - Sorveglianza sanitaria specifica per agenti sensibilizzanti Dall analisi di rischio è scaturito un livello di rischio accettabile e tutto sommato contenuto per inalazione e per contatto, per tutti gli addetti. Questo principalmente per il fatto che le sostanze pericolose sono utilizzate per tempi molto ridotti e le concentrazioni in gioco (effettive) sono modeste. In ogni caso è possibile individuare alcune sostanze traccianti in grado di definire le condizioni di rischio e di conseguenza le misure di prevenzione opportune. In particolare ci si riferisce ai fumi di saldatura, durante l emissione dei quali c è la possibilità di contato con la pelle e le mucose. I composti inorganici dei fumi di saldatura, oltre ad essere allergizzanti (per la cute e per l apparato respiratorio), sono classificati dalla IARC come A4, con possibile induzione di tumori del polmone e del naso. L assorbimento può avvenire non soltanto per respirazione di aerosol, ma anche per assorbimento cutaneo ed ingestione. I fumi di saldatura possono inoltre provocare dermatiti e reazioni allergiche. L impiego in officina appare comunque sotto controllo e condizionato all adozione di tutte le possibili precauzioni:

28 Valutazione del rischio chimico Rev. 000 Pagina 28 di 48 Sostanze traccianti del rischio e sensibilizzanti Misure specifiche di prevenzione e protezione adottate e previste Le postazioni di saldatura sono munite di aspirazione localizzata, che garantisca una velocità di cattura adeguata, mai inferiore a 0,3 m/s. La prese di aspirazione localizzata sono collocate frontalmente rispetto alla postazione di lavoro dell addetto. Per evitare la potenziale ingestione accidentale di residui aerodispersi della saldatura, è fatto divieto di fumare e mangiare nei luoghi di lavoro.

29 3.3.3 Impiegato Le sostanze chimiche utilizzate dall IMPIEGATO nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA P inal P cute q kg/die Toner n.p. 3 2,1 < 0,1 L entità dell esposizione della cute per contatto può essere valutata secondo il prospetto sottostante: E cute 3 Nessun Contatto Contatto accidentale Sistema chiuso Tipologia d uso Contatto discontinuo Contatto esteso In matrice Uso controllato Uso dispersivo

30 Attività d ufficio Esposizione cumulativa durante la giornata lavorativa Disponibilità D Quantità in uso 1 < 0,1 kg 0,1 1 kg 1 10 kg kg > 100 kg Solido/nebbia Altobollente Bassobollente Polveri fini Gas Uso U Tipologia d uso 1 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D D D D Compensaz. C Tipologia di controllo 2 Contenimento Aspirazione Segregazione Ventilazione Manipolazione completo localizzata /Separazione generale diretta U U U Intensità I Tempo di esposizione 1 < 15 min min min min > 360 min C C C Fattore d Distanza dalla sorgente ¾ < 1 m 1 3 m 3 5 m 5 10 m > 10 m d 1 ¾ 0,5 ¼ 0,1 I x d = E inal 1 0,75 0,75

31

32 Lavorazione TUTTE LE LAVORAZIONI DELL IMPIEGATO Aspetti relativi alla sicurezza Ambito MODALITA DI LAVORO FATTORI DI ESPOSIZIONE FATTORI GESTIONALI FATTORI DI RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE Fattori di criticità PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E PRESENZA COMBUSTIBILI POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI FREQUENZA CONTINUITÀ LAVORAZIONI DURATA LAVORAZIONI DI E DELLE DELLE MODALITÀ DI UTILIZZO PREPARAZIONE FORMAZIONE ADDETTI MODALITÀ CONSERVAZIONE DEPOSITO PRESENZA E DI E DI PREPARATI INSTABILI O REATTIVI PRESENZA PREPARATI DI E/O SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI Rischio fonte BASSO BASSO Misure Adottate Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti sostanze infiammabili Non sono presenti polveri combustibili. Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze infiammabili. Non sono presenti materiali combustibili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L operazione che comporta esposizione all agente chimico non comporta un esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate Non sono presenti agenti chimici che presentano pericoli per la sicurezza di tipo chimico-fisico (infiammabilità) Dall analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. Rischio Residuo MINIMO MINIMO

33 Organo bersaglio IMPIEGATO GIUDIZIO DI SINTESI GENERALE IMPIEGATO P E R APP. RESPIRATORIO 3 0,75 2,25 CUTE x CONTATTO Dall analisi di rischio è scaturito un livello di rischio accettabile e contenuto per inalazione e per contatto, per tutti gli addetti.

34 3.3.4 Operatore stampa Le sostanze chimiche utilizzate dall OPERATORE STAMPA nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA P inal P cute q kg/die Toner n.p. 2,1 3 0,1 1 SOV R 36-66/67 3,5 2,1 0,1 1 Ozono R ,1 < 0,1 Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee. L entità dell esposizione della cute per contatto può essere valutata secondo il prospetto sottostante: E cute 3 Nessun Contatto Contatto accidentale Sistema chiuso Tipologia d uso Contatto discontinuo Contatto esteso In matrice Uso controllato Uso dispersivo

35 Attività Centro Stampa Esposizione cumulativa durante la giornata lavorativa Disponibilità D Quantità in uso 3 < 0,1 kg 0,1 1 kg 1 10 kg kg > 100 kg Solido/nebbia Altobollente Bassobollente Polveri fini Gas Uso U Tipologia d uso 3 Sistema chiuso Inclusione in matrice Uso controllato Uso dispersivo D D D D Compensaz. C Tipologia di controllo 2 Contenimento Aspirazione Segregazione Ventilazione Manipolazione completo localizzata /Separazione generale diretta U U U Intensità I Tempo di esposizione 7 < 15 min min min min > 360 min C C C Fattore d Distanza dalla sorgente 0,5 < 1 m 1 3 m 3 5 m 5 10 m > 10 m d 1 ¾ 0,5 ¼ 0,1 I x d = E inal 7 0,5 3,5

36 Lavorazione TUTTE LE LAVORAZIONI DI OPERATORE STAMPA Aspetti relativi alla sicurezza Ambito MODALITA DI LAVORO FATTORI DI ESPOSIZIONE FATTORI GESTIONALI FATTORI DI RIDUZIONE DELL ESPOSIZIONE Fattori di criticità PRESENZA DI AGENTI ETICHETTATI F+, O, E PRESENZA COMBUSTIBILI POTENZIALI EMERGENZE AMBIENTALI FREQUENZA CONTINUITÀ LAVORAZIONI DURATA LAVORAZIONI DI E DELLE DELLE MODALITÀ DI UTILIZZO PREPARAZIONE FORMAZIONE ADDETTI MODALITÀ CONSERVAZIONE DEPOSITO PRESENZA E DI E DI PREPARATI INSTABILI O REATTIVI PRESENZA PREPARATI DI E/O SOSTANZE CAUSTICI O CORROSIVI Rischio fonte BASSO BASSO Misure Adottate Gli addetti non operano in atmosfere esplosive o in ambienti confinati. Non sono presenti sostanze infiammabili Non sono presenti polveri combustibili. Le necessità operative non prevedono la detenzione di rilevanti quantitativi di sostanze infiammabili. Non sono presenti materiali combustibili Non sono presenti sostanze suscettibili di presentare pericoli ambientali L operazione che comporta esposizione all agente chimico non comporta un esposizione continuativa senza pause (esecuzione di attività collaterali) Nella giornata lavorativa, l esposizione è minimizzata per distanza dalla sorgente di emissione Nelle operazioni che comportano l esposizione agli agenti chimici si prevede di utilizzarne una quantità commisurata alle necessità di lavorazione Gli addetti sono informati e consapevoli dei rischi presentati dalle sostanze utilizzate Non sono presenti agenti chimici che presentano pericoli per la sicurezza di tipo chimico-fisico (infiammabilità) Dall analisi del punto 10 delle schede di sicurezza presenti in azienda, è emerso che le sostanze presenti sono stabili e non reattive. Non sono presenti sostanze sensibilizzanti per contatto. Rischio Residuo MINIMO MINIMO

37 OPERATORE STAMPA GIUDIZIO DI SINTESI GENERALE - OPERATORE STAMPA Organo bersaglio P E R APP. RESPIRATORIO 3,5 3,5 12,25 CUTE x CONTATTO Dall analisi di rischio è scaturito un livello di rischio accettabile e contenuto per inalazione e per contatto, per tutti gli addetti.

38 3.3.5 Tecnico cantieri Le sostanze chimiche utilizzate dal TECNICO CANTIERI nella giornata lavorativa più gravosa ricorrente e non episodica sono le seguenti: PRODOTTO ETICHETTA P inal P cute q kg/die Gas di scarico veicoli R , Si è considerato lo scaglione di tempo e di quantità già relativo all esposizione cumulativa a tutti i prodotti con caratteristiche di pericolosità omogenee. APPARATO RESPIRATORIO PRODOTTO FRASI R Indice P tempo q Kg/die Gas di scarico veicoli R

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino

Dettagli

Via Umani 1/A ANCONA. Autore Bianchelli Fausto Consulente Tecnico. CNA Tecno quality s.r.l. INTRODUZIONE

Via Umani 1/A ANCONA. Autore Bianchelli Fausto Consulente Tecnico. CNA Tecno quality s.r.l. INTRODUZIONE INTRODUZIONE Il presente lavoro costituisce un esempio di applicazione incrociata di due modelli algoritmici di valutazione dell esposizione dei lavoratori a rischi chimici. Sono stati utilizzati due modelli

Dettagli

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI La norma più importante, organica e generale in materia di salute e sicurezza in presenza di sostanze chimiche è sicuramente il D. Lgs. 626/94 che

Dettagli

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Claudio Arcari Piacenza,15 Febbraio 2001 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Titolo I Titolo II Titolo III Titolo

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Come si legge un etichetta L etichetta di un agrofarmaco deriva dalla valutazione di numerosi studi effettuati sul prodotto inerenti aspetti

Dettagli

Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza

Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza Normativa di riferimento: Classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose - Ministero

Dettagli

Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore. Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore

Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore. Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Titolo Destinatari Obiettivi e Finalità Normativa di riferimento Requisiti di ammissione Durata e modalità Corso per RSPP/ASPP modulo B5-68 ore Il modulo B5 è il corso

Dettagli

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.

Dettagli

R E A C H C L P T. U.

R E A C H C L P T. U. R E A C H C L P T. U. DECRETO LEG/VO 81/08 -TITOLO IX CAPO I PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI CAPO II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI : LE IMPLICAZIONI DEL REACH E DEL CLP NELL AMBITO DELLA NORMATIVA

Dettagli

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX)

ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) ANALISI DI RISCHIO SEMIQUANTITATIVA IN SUPPORTO ALLE VALUTAZIONI IN PRESENZA DI ATMOSFERE ESPLOSIVE (ATEX) T. Pezzo *, D. Vannucci *, G. Uguccioni + * D Appolonia SpA, Genova + D Appolonia SpA, San Donato

Dettagli

Linee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico. Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro

Linee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico. Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro Linee guida condivise per la valutazione del Rischio Chimico Giovanni Reggio Coordinatore GdL Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro 9 marzo 2009 D.Lgs. 81/2008 Protezione da agenti chimici L art. 224,

Dettagli

APPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015

APPLICABILE DAL 1 GIUGNO 2015 CLASSIFICAZIONE E CARATTERISTICHE DEI RIFIUTI A PARTIRE DAL 1 GIUGNO 2015 Guida alla classificazione dei rifiuti Se un rifiuto è classificato con codice CER pericoloso assoluto, esso è pericoloso senza

Dettagli

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S )

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Frasi di Rischio ( R ) e Consigli di Prudenza ( S ) ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE PERICOLOSE "Frasi di Rischio" ( R ) e "Consigli di Prudenza" ( S ) La Legge 29 Maggio 1974, N 0 256 obbliga tutti i fabbricanti di prodotti aventi determinate caratteristiche

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

MOVARISCH. Algoritmo proposto dalle regioni emilia romagna, toscana e lombardia VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

MOVARISCH. Algoritmo proposto dalle regioni emilia romagna, toscana e lombardia VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO MOVARISCH Algoritmo proposto dalle regioni emilia romagna, toscana e lombardia VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Per la valutazione del rischio chimico si possono identificare 2fasi: -1 Fase Identificazione

Dettagli

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013

Dettagli

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Dipartimento di Sanità Pubblica U.O. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro AGENTI CHIMICI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Arcari Claudio e Mariacristina Mazzari Piacenza 6 maggio 2011 1 CURVA DOSE-EFFETTO

Dettagli

Elementi dell etichetta del regolamento CLP

Elementi dell etichetta del regolamento CLP Elementi dell etichetta del regolamento CLP Il regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging of substances and mixtures) introduce nuovi simboli, indicazione e nuove regole di classificazione

Dettagli

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori

PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori PROCESSI DI STAMPA Aspetti legati alla salute dei lavoratori Marco Fontana - Roberto Riggio Struttura Semplice 20.02 Igiene industriale Utilizzo di agenti chimici nelle lavorazioni di stampa metalli pesanti

Dettagli

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali

Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Prevenzione e protezione incendi nelle attività industriali Scopo della prevenzione incendi è il conseguimento della sicurezza contro gli incendi mediante la determinazione degli strumenti idonei ad ottenere:

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE

SCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE AF SCHEDA DI SICUREZZA Preparato da: s.r.l. Data revisione: 03 giugno 2008 Numero revisione: 01 Revisione precedente: 03 settembre 2003 Stato del documento: Definitivo 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

Cosa è la valutazione dei rischi

Cosa è la valutazione dei rischi 1 Principali obiettivi formativi Cos è la la valutazione dei rischi Chi deve fare la la valutazione Documento della valutazione Criteri per la la valutazione Cosa è la valutazione dei rischi Secondo il

Dettagli

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti

Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Secondo il D.Lgs. 81/2008 s.m. e l Accordo della Conferenza Stato-Regioni per la formazione del 21 dicembre 2011 Corso di formazione Modulo aggiuntivo per Preposti Dr. Sebastiano Papa Valutazione dei rischi

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE

Dettagli

Seminario su D.Lgs.81/08

Seminario su D.Lgs.81/08 Seminario su D.Lgs.81/08 La Valutazione del Rischio Per individuare le Misure di Prevenzione e Protezione a tutela della Salute e Sicurezza dei lavoratori Piacenza, 17/11/2010 Anna Bosi Dipartimento Sanità

Dettagli

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81

Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Corso di Gestione del Cantiere e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Classe IIIª B as 2012/2013 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 20/02/2013 1 Decreto Legislativo 09 Aprile 2008, n.81 Documento

Dettagli

MODULO D.U.V.R.I. , presso lo Stabilimento AgustaWestland S.p.A. di Cascina Costa, in riferimento a quanto in

MODULO D.U.V.R.I. , presso lo Stabilimento AgustaWestland S.p.A. di Cascina Costa, in riferimento a quanto in Prot. n cc / MODULO D.U.V.R.I In data, presso lo Stabilimento AgustaWestland S.p.A. di Cascina Costa, in riferimento a quanto in oggetto si sono riuniti: Referente contratto appalto AgustaWestland S.p.A.

Dettagli

Definizione di agente chimico pericoloso TITOLO IX Dlgs 81/2008. Sono escluse le sostanze pericolose SOLO PER L AMBIENTE

Definizione di agente chimico pericoloso TITOLO IX Dlgs 81/2008. Sono escluse le sostanze pericolose SOLO PER L AMBIENTE Definizione di agente chimico pericoloso TITOLO IX Dlgs 81/2008 Sostanza o preparato classificato in una delle categorie di pericolo ai sensi del Dlgs 52/97 o del Dlgs 65/2003 o agenti chimici che pur

Dettagli

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:

Dettagli

Valutazione dei Rischi. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni (UNI EN ISO 12100)

Valutazione dei Rischi. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni (UNI EN ISO 12100) Definizione e individuazione dei fattori di rischio, individuazione delle misure di prevenzione e protezione, riunione periodica Rev. 1 del 28/11/2012 ARISSA Maggio 2015 2 Normativa e documenti di riferimento

Dettagli

La valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO

La valutazione dei rischi. La valutazione dei rischi -- Programma LEONARDO La valutazione dei rischi La valutazione del rischio è lo strumento fondamentale che permette di individuare le misure di prevenzione e pianificarne l attuazione, il miglioramento ed il controllo al fine

Dettagli

CONCETTI E DEFINIZIONI

CONCETTI E DEFINIZIONI Contenuti del DVR CONCETTI E DEFINIZIONI Valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell ambito dell organizzazione in cui essi prestano la propria

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 12 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI NELLA GESTIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Ing. Davide Musiani STUDIO TECNICO PROF. NERI S.r.l. Bologna, 12 Giugno 2009

Dettagli

VALUTIAMO LA VALUTAZIONE

VALUTIAMO LA VALUTAZIONE RISCHIO DA ESPOSIZIONE A SOSTANZE PERICOLOSE VALUTIAMO LA VALUTAZIONE Guida rapida per l'autoverifica della corretta gestione del rischio chimico da parte del Datore di Lavoro La ASL RMF ha organizzato

Dettagli

Il nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti. Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010

Il nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti. Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010 Il nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010 Agenti Chimici Pericolosi Dr. Sandro Sanna Dirigente Medico SPRESAL ASL

Dettagli

La valutazione dei rischi: l autocertificazione. Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro

La valutazione dei rischi: l autocertificazione. Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro La valutazione dei rischi: l autocertificazione Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro VdR: definizione Art. 2 q): valutazione globale e documentata di tutti i rischi

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

VALUTAZIONE DEI RISCHI

VALUTAZIONE DEI RISCHI Il Documento di Valutazione dei Rischi 3.1 CORSO DI FORMAZIONE PER DIRIGENTI SCOLASTICI E PER DIRETTORI DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CONCETTI E DEFINIZIONI VALUTAZIONE

Dettagli

INDICE 1. DESCRIZIONE SINTETICA METODO ADOTTATO.

INDICE 1. DESCRIZIONE SINTETICA METODO ADOTTATO. area 1 criteri adottati per le valutazioni pag 1/8 INDICE 1. DESCRIZIONE SINTETICA METODO ADOTTATO. 2. DESCRIZIONE ESTESA METODO ADOTTATO. 2.1. scomposizione dell attività 2.1.1. fabbricati 2.1.2. mansioni

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

NORMATIVA. TITOLO IX Dlgs 81/08 - SOSTANZE PERICOLOSE. Art. 221 CAMPO DI APPLICAZIONE. Art. 222 Definizioni

NORMATIVA. TITOLO IX Dlgs 81/08 - SOSTANZE PERICOLOSE. Art. 221 CAMPO DI APPLICAZIONE. Art. 222 Definizioni NORMATIVA TITOLO IX Dlgs 81/08 - SOSTANZE PERICOLOSE CAMPO DI APPLICAZIONE Tutte le attività lavorative (compreso immagazzinamento, trasporto, trattamento rifiuti) Tutti gli agenti chimici pericolosi:

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Nebbie, Oli, Fumi, Vapori, Polveri Etichettatura protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI

REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE DELL ATTIVITA DI REPERIBILITA DEI SERVIZI VIABILITA ed EDILIZIA DELLA PROVINCIA DI CHIETI ARTICOLO N.1 DEFINIZIONE La reperibilità è l obbligo del lavoratore di porsi in

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO Domenico Maria Cavallo Dipartimento di Scienze Chimiche ed Ambientali Università degli Studi dell Insubria 1 Definizione di Rischio La definizione di rischio non è unanime

Dettagli

STRUMENTI ORGANIZZATIVI

STRUMENTI ORGANIZZATIVI STRUMENTI ORGANIZZATIVI IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (spp) IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (rspp) IL RAPPRESENTANTE DELLA SICIREZZA DEI LAVORATORI (rls) IL MEDICO COMPETENTE

Dettagli

La corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale

La corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale La corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale Dr. Celsino Govoni Servizio Sanità Pubblica Assessorato Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna (c.govoni@ausl.mo.it)

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (art. 4, comma 2 del D.Lgs 626/1994, secondo la procedura standardizzata del D.M. 05.12.1996) 1. L AZIENDA 1.1 ANAGRAFICA AZIENDALE Ragione sociale Sede legale Indirizzo

Dettagli

Sino ad oggi occorreva basarsi sulle frasi di rischio R desumibili dalle SDS (Schede di sicurezza) a corredo delle sostanze pericolose.

Sino ad oggi occorreva basarsi sulle frasi di rischio R desumibili dalle SDS (Schede di sicurezza) a corredo delle sostanze pericolose. Franco CIOCE Esperto Qualificato di Radioprotezione - II grado n 1275 dell elenco nazionale Consulente ADR/RID/ADN Trasporto Merci pericolose Tecnico Competente in Acustica Ambientale Membership of Via

Dettagli

* RISCHIO CHIMICO alcune definizioni

* RISCHIO CHIMICO alcune definizioni * * RISCHIO CHIMICO alcune definizioni Ai sensi dell art. 222 del D.Lgs. 81/08 e smi si intendono per agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,

Dettagli

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo

Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo Comune di Forlì Unità sviluppo organizzativo SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLA POSIZIONE - 2012 Posizioni organizzative (tipo a) Alte professionalità (tipo b e c) Validato dall OIV il 30/11/2012 Premessa La

Dettagli

Igiene e Sicurezza del Lavoro

Igiene e Sicurezza del Lavoro Quadro normativo Igiene e Sicurezza del Lavoro La verifica della compliance normativa ai sensi del Testo Unico della Sicurezza Il D.Lgs. 81/08, noto come Testo Unico della Sicurezza sul lavoro, ha sostituito

Dettagli

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

SIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53

SIMBOLI CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53 CONSIGLI DI PRUDENZA S1 - S2 - S3 - S13 - S20 - S27 - S28 - S35 TOSSICO S36 - S37 - S38 - S39 - S46 - S53 CONSERVARE SOTTO CHIAVE - FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI - LONTANO DA LOCALI ABITAZIONE - LONTANO

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Nome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti

Nome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti 1. Identificazione del prodotto e della Società Nome del prodotto: PROMASPRAY P300 Impiego previsto: PROMASPRAY P300 è un intonaco applicato a spruzzo, adatto per la protezione passiva al fuoco di strutture

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA

SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA (In accordo alla direttiva 91/155/CE e s.m.i.) P016 Intonaco Cementizio Fibrorinforzato 1/8 1. Identificazione del preparato e del produttore 1.1 Identificazione

Dettagli

SCHEDA DATI DI SICUREZZA

SCHEDA DATI DI SICUREZZA pagina 1/5 Beauty ortho B Data di stampa: 5 ottobre 2015 1. Identificazione della sostanza/miscela e della società/impresa 1.1 Identificatore del prodotto Nome commerciale: Beauty Ortho B 1.2 Utilizzi

Dettagli

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro

Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010. Lo schema. TITOLO II Luoghi di lavoro Scienza dell Architettura e dell Ingegneria Edile TITOLO IV D.LGS. 81/08 POS Produzione edilizia e sicurezza a.a. 2009-2010 Lo schema TITOLO I CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI CAPO II SISTEMA ISTITUZIONALE

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5

SCHEDA DI SICUREZZA RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5 RAME OSSIDO ROSSO M-0701 Pag. 1/5 1 Nome e/o marchio Azienda produttrice data compilazione :16.02.1998 SOSTANZA Data di revisione : 09.02.1998 Utilizzazione: RAME OSSIDO! mat.prima! solvente ROSSO! prod.intermedio!

Dettagli

IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA

IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA SCHEDA DI SICUREZZA Decorrenza validità: Gennaio 2012 Ed. 0 Rev. 1 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 NOME COMMERCIALE IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA/PREPARATO ROSSO TIPO VERONA 1.2 CARATTERISTICHE

Dettagli

I N D I C E. Pag. 2 di 6

I N D I C E. Pag. 2 di 6 Pag. 1 di 6 I N D I C E Articolo 1 - Ambito di applicazione pag. 3 Articolo 2 - Parco Automezzi.. pag. 3 Articolo 3 - Responsabile Parco Automezzi.... pag. 3 Articolo 4 - Referente del Parco Automezzi.....

Dettagli

COMUNE DI SOLBIATE ARNO

COMUNE DI SOLBIATE ARNO SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 98 del 14.11.2013 1 GLI ELEMENTI DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE Oggetto della valutazione:obiettivi

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle.

Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle. Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle. Salve,Dottore/ssa il mese di dicembre vede l entrata in vigore del

Dettagli

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile

Antincendio. Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile Antincendio Corso per Volontari Operativi Generici di Protezione Civile realizzato secondo gli Standard Regionali in materia di Formazione per la Protezione Civile D.G.R. 4036/2007 - Scuola Superiore di

Dettagli

NEWSLETTER SICUREZZA E AMBIENTE GIUGNO 2015

NEWSLETTER SICUREZZA E AMBIENTE GIUGNO 2015 NEWSLETTER SICUREZZA E AMBIENTE GIUGNO 2015 LA FORMAZIONE NEI LUOGHI DI LAVORO PRESSO LA VOSTRA CITTÀ L Biella, alla luce dei recenti cambiamenti che hanno coinvolto la formazione in materia di salute

Dettagli

Gli obblighi normativi in merito alla valutazione e gestione del rischio chimico. Ing. Davide Casaro Area Ambiente e Sicurezza 1 dicembre 2015

Gli obblighi normativi in merito alla valutazione e gestione del rischio chimico. Ing. Davide Casaro Area Ambiente e Sicurezza 1 dicembre 2015 Gli obblighi normativi in merito alla valutazione e gestione del rischio chimico Ing. Davide Casaro 1 dicembre 2015 GLI AGENTI CHIMICI Il d.lgs. n.81/08 individua quali agenti chimici da considerare tutti

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO PAGINA 1 di 10 SOMMARIO RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 PREMESSA... 3 OBBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI D INCENDIO... 3 CRITERI ADOTTATI NELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI D INCENDIO... 4 VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dettagli

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS

SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS SCHEDA TECNICA INFORMATIVA OLEO GELEE USO PROFESSIONALE TECNOLOGIA ODS IDENTIFICAZIONE DEL DISTRIBUTORE L Oréal Italia S.p.A. - Via Garibaldi 42 10122 Torino - Tel. 011/4603111 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

VADEMECUM FORMAZIONE SICUREZZA

VADEMECUM FORMAZIONE SICUREZZA VADEMECUM FORMAZIONE SICUREZZA In base alla normativa vigente, la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro è il risultato concertato di più azioni svolte da una pluralità di soggetti, lavoratori compresi,nell

Dettagli

CATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO

CATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI PREPOSTI SECONDO L ACCORDO STATO REGIONI 21.12.2011 FORMAZIONE GENERALE Lavoratori definiti secondo

Dettagli

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza

Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da. Presentazione. Avviso 5/2011 II scadenza Piano formativo AVT/129/11II Formare per crescere finanziato da Presentazione Avviso 5/2011 II scadenza Corso di formazione per ADDETTI ALLA PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

Dettagli

rifiuto da catalogare

rifiuto da catalogare rifiuto da catalogare rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? (esclusi XX

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili.

Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. REGIONE PIEMONTE BU12 20/03/2014 Codice DB1013 D.D. 12 marzo 2014, n. 52 Metodologie per la misura, il campionamento delle emissioni di ossidi di azoto prodotte dagli impianti termici civili. Con D.C.R.

Dettagli

D. LGS 81/2008. Oggetto della valutazione dei rischi

D. LGS 81/2008. Oggetto della valutazione dei rischi D. LGS 81/2008 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione dei rischi anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,

Dettagli

Scheda. Produzione: Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina

Scheda. Produzione: Scopo della lavorazione. Descrizione della macchina Scheda 7 Produzione: Macchina: FILM STAMPA FLESSOGRAFICA Scopo della lavorazione Con la stampa flessografica vengono depositati sul film di materiale plastico, mediante gruppi di stampa a cilindri, vari

Dettagli

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti

Dettagli

IL RISCHIO CHIMICO, CANCEROGENO, MUTAGENO

IL RISCHIO CHIMICO, CANCEROGENO, MUTAGENO Via Cassala 88 Brescia Tel. 030.47488 info@cbf.191.it Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modifiche e integrazioni IL RISCHIO CHIMICO, CANCEROGENO, MUTAGENO CHE COS E IL RISCHIO CHIMICO?

Dettagli

Etichettatura delle sostanze chimiche e miscele

Etichettatura delle sostanze chimiche e miscele Etichettatura delle sostanze chimiche e miscele Il regolamento CLP introduce le modalità di Comunicazione dei pericoli per mezzo dell etichettatura che assieme alla Scheda di dati di sicurezza, così come

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico

Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico Procedure di lavoro in ambienti confinati Livello specialistico La formazione riferita a questo modulo formativo intende far acquisire le nozioni relative alla normativa e ai processi operativi che governano

Dettagli

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri Chiara Carpegna Misure gestionali In presenza di un rischio potenziale di esplosione negli ambienti di lavoro vanno

Dettagli

Il metodo di valutazione del rischio da agenti chimici. ChemiRisk. Indice

Il metodo di valutazione del rischio da agenti chimici. ChemiRisk. Indice Il metodo di valutazione del da agenti chimici ChemiRisk Indice 1 La valutazione del da esposizione ad agenti chimici secondo il D.Lgs. 81/2008... 2 2 Il metodo di valutazione di ChemiRisk... 3 2.1 Calcolo

Dettagli

SPISAL AZIENDA ULSS 20 - VERONA

SPISAL AZIENDA ULSS 20 - VERONA CONFERENZA PERMANENTE PER I RAPPORTI TRA LO STATO LE REGIONI E LE PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO ACCORDO 21 dicembre 2011 Accordo tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, il Ministro

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

D.LGS. 81/08 TITOLO VII Art. 172 Campo di applicazione

D.LGS. 81/08 TITOLO VII Art. 172 Campo di applicazione 1 D.LGS. 81/08 TITOLO VII Art. 172 Campo di applicazione Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative che comportano l uso di attrezzature munite di videoterminali. Non si applicano

Dettagli