BILANCIO AMBIENTALE Rev. 0

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "BILANCIO AMBIENTALE Rev. 0"

Transcript

1 BILANCIO AMBIENTALE Input Output Materie prime: kg Porzioni pezzi Porzioni somministrate Pernottamenti Detergenti litri Rifiuti: kg MODULO 1: Bilancio ambientale Ve catasto sostanze pericolose Ve piano gestione rifiuti Acqua: m 3 Scarichi: m 3 - cucina Acque nere - fini sanitari Energia: Emissioni: Energia elettrica CO 2 Olio combustibile Gas propano CO Grado opacità Rumore: - interno - esterno

2 MODULO 2: Catasto delle sostanze pericolose CATASTO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Nr Descrizione Produttore/ Consumo Utilizzo Luogo Data scheda Frasi Osservazioni pr. sostanza Fornitore stoccaggio sicurezza R / S

3 MODULO 3: Piano gestione rifiuti PIANO GESTIONE RIFIUTI Descrizione rifiuti Coce Provenienza Stoccaggio intermeo Quantità/ Smaltimento luogo contenitori Anno Smaltitore Costi/anno Grassi da cucina Grassi derivanti dal separatore grassi Vetro Imballaggi in carta e cartone Imballaggi metallo Rifiuti urbani non fferenziati

4 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni GENERALE 1 In quale contesto si trova la struttura alberghiera (area protetta, area urbana ecc.)? 2 D L azienda spone una licenza d uso? ASPETTI AMBIENTALI - Sostanze pericolose 3 Sono conosciute esattamente tutte le sostanze pericolose (detergenti, cloro per la piscina ecc.) presenti in azienda? 4 D Per ognuna queste sostanze esiste una scheda sicurezza che ne descriva i rischi connessi all utilizzo? 5 I lavoratori pendenti sono stati informati ed istruiti sui rischi connessi all utilizzo ed alla manipolazione tali sostanze? 6 Tali sostanze vengono stoccate in modo sicuro, in modo da non provocare danni all ambiente in caso sversamento accidentale (ad es. vasche contenimento)? 7 Tali sostanze rimangono sempre nel contenitore originale (in caso contrario tale contenitore dovrà essere contrassegnato con le incazioni rischio)? 8 Sono state valutate le possibilità contaminazione del terreno e delle acque in caso sversamento accidentali tali sostanze (ad es. durante il trasporto interno)? N.A. = non applicabile

5 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 9 Esiste un serbatoio interrato contenente sostanze pericolose (ad es. gasolio); se no, passare alla domanda sul consumo acqua) 10 Serbatoio a parete unica: 10.1 Il serbatoio è inserito in una struttura contenimento (vasca in calcestruzzo ecc.)? ve allegato tecnico 10.2 Il serbatoio a parete unica è stato interrato prima del )? Se sì, rispondere alle domande seguenti; se no, andare alla domanda Sono state eseguite prove tenuta da parte una tta D specializzata? 10.4 Sono stati effettuati degli interventi protezione? 10.5 È stata fissata ben visibile nel pozzetto ispezione una D targhetta incante le informazioni riguardanti il risanamento effettuato? 11 Serbatoio a parete doppia: 11.1 Il pozzetto ispezione è a perfetta tenuta? 11.2 I collegamenti al serbatoio sono accessibili dal pozzetto ispezione? N.A. = non applicabile

6 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 11.3 Il serbatoio spone un spositivo controllo eventuali perte? 11.4 Sul serbatoio è stata apposta una targa identificazione dello stesso contenente le informazioni previste per legge? - ve allegati tecnici 12 Le aree riempimento e travaso liqui inquinanti sono impermeabilizzate e realizzate in modo da evitare perte accidentali? 13 D È stata richiesta l autorizzazione per l installazione o l adeguamento del serbatoio al Sindaco competente? 14 D Viene verificato almeno ogni 6 anni (3 per i serbatoi a parete unica installati prima del 73 e risanati) lo stato efficienza dei serbatoi attraverso una tta specializzata? L esito delle verifiche viene certificato? 15 Al serbatoio ed ai spositivi controllo è apposta una targhetta che identifichi chi ha effettuato la verifica e l anno dell intervento? 16 D Lo spazzacamino, che effettua il controllo dei fumi, controlla anche eventuali perte dei serbatoi e lo attesta con l apposito certificato? 17 Sono state valutate le eventuali regole comportamento in caso accidentale rifornimento eccessivo dei serbatoi (presenza sabbia, segatura o kit assorbimento)? È stata valutata la presenza tombini delle acque bianche nella zona rifornimento? N.A. = non applicabile

7 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni ASPETTI AMBIENTALI - Consumo acqua 18 Approvvigionamento da pubblico acquedotto: 18.1 Viene pagata la tariffa del servizio idrico determinata dagli enti locali o dai soggetti gestori? 19 Approvvigionamento idrico autonomo (da fonte o pozzo): 19.1 È stata presentata all'autorità competente (Ufficio gestione D risorse idriche) la richiesta concessione? 19.2 È stato pagato il canone per le utenze acqua pubblica? 19.3 Le opere raccolta, derivazione e restituzione ecc. vengono sottoposte a regolare manutenzione? 19.4 Viene misurata la quantità acqua prelevata? 20 Esistono dei contatori acqua all interno della struttura che permettano identificare i "consumatori acqua (ad es. cucina, camere ecc.)? 21 Sono stati presi provvementi per il risparmio dell acqua (ad es. recupero dell acqua piovana, rubinetti a tempo ecc.)? Se sì, quali? 22 Esiste una contabilità energetica, ovvero vengono tenuti sotto controllo e valutati i consumi (ad es. mensilmente) nelle loro verse tipologie (energia elettrica, gasolio ecc.)? N.A. = non applicabile

8 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni ASPETTI AMBIENTALI - Consumo energetico 23 Esiste una regolazione centrale dell utilizzo energia? 24 Esiste un sistema per il controllo dei picchi energetici? 25 L impianto riscaldamento spone termostati nelle singole stanze ed una regolazione connessa alla temperatura esterna? 26 Sono stati adottati dei provvementi per il recupero calore, ad es. nell impianto conzionamento e nelle celle frigorifere? 27 Sono stati adottati dei provvementi per l isolamento dell eficio? 28 Sono stati adottati dei provvementi per il risparmio energetico (ad es. apparecchi e lampane a basso consumo energetico)? 29 Vengono utilizzate fonti energia alternative (ad es. solare)? ASPETTI AMBIENTALI - Rifiuti 30 Esistono regole interne per la cernita dei rifiuti? Gli operatori sono stati istruiti su tali regole? 31 Quali tipologie rifiuti vengono raccolte in modo fferenziato (rifiuti urbani, rifiuti compostabili, carta, cartone, vetro, metallo, plastica ecc.)? a seconda degli accor con il Comune 32 I contenitori utilizzati per lo stoccaggio intermeo hanno caratteristiche tali da impere la fuoriuscita del contenuto? N.A. = non applicabile

9 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 33 I contenitori sono contrassegnati con il contenuto? 34 I contenitori degli oli frittura sono chiubili ermeticamente o spongono vasche contenimento per imperne la fuoriuscita? 35 Viene rispettato il vieto riutilizzare tali contenitori per prodotti alimentari? 36 Gli oli frittura vengono smaltiti attraverso una tta autorizzata allo smaltimento rifiuti animali? 37 D Viene tenuta la documentazione dell avvenuto smaltimento dei oli frittura? 38 Esistono dati precisi sulle quantità (in Kg o t, non in numero svuotamenti) rifiuti prodotte? 39 Caso particolare: Nel caso in cui l asporto dei rifiuti non avvenga attraverso il Comune: - È stata stipulata una convenzione con il Comune? - È stata controllata l autorizzazione delle tte incaricate? - Viene tenuta la documentazione smaltimento fornita dalla tta? ASPETTI AMBIENTALI - Scarichi 40 Scarichi in pubblica fognatura: 40.1 Vengono rispettate le prescrizioni del regolamento per il servizio D fognatura e depurazione comunale? N.A. = non applicabile

10 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 40.2 Vengono rispettate eventuali ulteriori prescrizioni definite dall ente gestore? 40.3 Viene pagata la tariffa depurazione? 40.4 È stato installato un separatore grassi (non è obbligo legge, se non previsto esplicitamente dall ente gestore)? 40.5 Viene controllato il contenuto cloro e tensioattivi dei detersivi utilizzati? 41 Scarichi in corpi idrici superficiali o nel suolo: 41.1 È stata richiesta l'autorizzazione allo scarico al Comune D competenza, e se richiesto, si è in possesso del parere positivo dell Ufficio tutela acque? 41.2 Vengono rispettati i valori limite previsti dalla normativa vigente e dall atto autorizzazione (ve allegato tecnico sugli scarichi)? 41.3 Vengono effettuate le analisi perioche nel caso in cui ciò D venga richiesto dall autorizzazione? 41.4 Viene garantita la funzionalità dell impianto attraverso una manutenzione perioca? 42 Sono state valutate le potenziali attività (ad es.trasporto interno) che possono provocare uno sversamento sostanze pericolose negli scarichi? N.A. = non applicabile

11 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni ASPETTI AMBIENTALI - Emissioni (impianto termico) 43 D L impianto termico è stato autorizzato dal Comune che ha rilasciato la specifica licenza d uso? 44 È stata depositata in Comune una chiarazione conformità da parte della tta installatrice? 45 In tale impianto vengono utilizzati esclusivamente i combustibili consentiti? ve allegato tecnico 46 Vengono rispettate le norme tecniche specifiche per le singole tipologie impianto? ve allegato tecnico 47 D Viene effettuata periocamente la manutenzione dell'impianto ed annotata sullo specifico libretto? 48 D Viene effettuato il controllo dei fumi da parte dello spazzacamino? 49 D Se l 'impianto ha una potenzialità al focolare superiore a 232 kw: Il responsabile dell'esercizio dell'impianto è in possesso dello specifico patentino abilitazione? ASPETTI AMBIENTALI - Rumore 50 In mancanza impianto amplificazione: 50.1 Sono state effettuate le misure rumore interno (per la D protezione dei lavoratori) oppure esiste un auto-chiarazione mancato superamento 80 db(a)? N.A. = non applicabile

12 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 51 In presenza impianto amplificazione: 51.1 Nel caso in cui nell eficio vi siano altre abitazioni, vengono rispettati i limiti specifici? 51.2 Vengono rispettati i valori limite nei confronti del vicinato a seconda della zona specifica in cui si trova la struttura? 51.3 Viene rispettato il limite 95 db(a) per il rumore interno, D attestato con una chiarazione sostitutiva? 51.4 Nel caso in cui l impianto amplificazione sia in grado D superare tale limite, sono state effettuate le misurazioni specifiche e sono stati effettuati gli interventi per rispettare il limite cui sopra? 51.5 Sono state effettuate misurazioni del rumore interno per la D tutela dei lavoratori e valutata la relativa esposizione? 51.6 Sono stati presi gli specifici provvementi per la tutela dei lavoratori a seconda dell esposizione rilevata (ve allegati tecnici)? ASPETTI AMBIENTALI - Anti-inceno 52 In caso attività ricettive superiori ai 25 post-letto: 52.1 Nel caso in cui lo stabile sia stato costruito successivamente D al e sponga più 25 posti letto, esiste un verbale collaudo che attesti la conformità dei requisiti strutturali? N.A. = non applicabile

13 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 52.2 Vengono effettuate almeno due volte l anno riunioni addestramento ed esercitazioni evacuazione dell immobile con il personale addetto? 52.3 Tale personale è stato adeguatamente formato? 52.4 Tutti i controlli effettuati (sugli impianti ecc.) e l addestramento D del personale vengono registrati? 53 Per tutte le attività ricettive (anche inferiori a 25 posti letto): 53.1 Viene periocamente controllato che non vi siano ostacoli per l evacuazione delle persone? 53.2 È stata effettuata una valutazione dei rischi inceno D (in caso presenza personale pendente)? 53.3 I mezzi e gli impianti antinceno vengono sottoposti a prove D con cadenze non superiori a sei mesi? 53.4 Gli impianti ventilazione e conzionamento vengono sottoposti a manutenzione perioca con una cadenza non superiore ad un anno? 53.5 Gli impianti elettrici spongono una chiarazione conformità e vengono mantenuti costantemente in efficienza? 53.6 È stata apposta la segnaletica anti-inceno (segnalazione vie fuga ecc.)? N.A. = non applicabile

14 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 53.7 Sono state presposte delle istruzioni relative al comportamento D in caso inceno all ingresso, a ciascun piano ed in ciascuna camera? 53.8 Sono presenti a fianco degli apparecchi telefonici per chiamare i servizi soccorso i numeri telefono emergenza? 54 In caso attività ristorazione: 54.1 Esiste un verbale collaudo della cucina, nel caso in cui essa D sia alimentata a gas (metano o propano)? 54.2 È stata effettuata una valutazione dei rischi inceno (in caso D presenza personale pendente)? ORGANIZZAZIONE 55 Sono stati sudvisi all interno dell azienda compiti e responsabilità in campo ambientale? Se sì, in che modo? 56 Vengono raccolti e valutati i dati carattere ambientale (ad es. consumi energetici, rifiuti ecc.)? 57 L azienda si informa periocamente sui nuovi adempimenti legislativi carattere ambientale? Se sì, in che modo? 58 Quali impianti carattere ambientale (impianto termico, separatore grassi ecc.) vengono sottoposti a manutenzione? N.A. = non applicabile

15 MODULO 4: Check-list per l aut sul posto AUDIT SUL POSTO - CHECKLIST Nr.Pr. Domanda Si No N.A. Descrizione / Osservazioni 59 Esistono regole interne specifiche per l acquisto detersivi e detergenti? 60 Esistono regole interne specifiche ( carattere ambientale) per l acquisto materie prime (ad es. con pochi imballaggi, prodotti biologici ecc.)? 61 Esistono regole interne nel caso in cui siano presenti tte esterne all interno della struttura (ad es. in caso lavori adeguamento/ristrutturazione o rifornimento)? 62 Il personale viene formato sulle regole comportamento in campo ambientale (ad es. cernita dei rifiuti, utilizzo sostanze pericolose ecc.)? intervistare il personale sulle regole specifiche 63 L azienda comunica al cliente le iniziative carattere ambientale presenti sul territorio e lo informa sulle possibilità trasporto pubblico? Osservazioni Data: Firma del responsabile: N.A. = non applicabile

16 INDICATORI AMBIENTALI Stagione: Nr. Pr. Descrizione incatore Espressione numerica 1 Consumo energia elettrica / pernottamento o porzione 2 Consumo gas / pernottamento o porzione 3 Consumo gasolio / pernottamento o porzione 4 Consumo acqua / pernottamento o porzione MODULO 5: Incatori ambientali 5 Consumo acqua calda / pernottamento o porzione 6 Quantità detersivi per lavastoviglie / porzione 7 Quantità detergenti per cucina / porzione 8 Quantità altri detergenti / pernottamento 9 Quantità rifiuti urbani / pernottamento o porzione 10 % rifiuti compostabili / totale (rifiuti assimilabili agli urbani + rifiuti compostabili) 11 Quantità oli frittura / porzione 12 % raccolta fferenziata / quantità totale 13 Quantità totale vetro / numero svuotamenti 14 Quantità totale metallo / numero svuotamenti 15 Quantità totale rifiuti urbani / numero svuotamenti

17 MODULO 6: Registro degli aspetti ambientali REGISTRO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Aspetto ambientale Area / Attività Cn Em Provvemento adottato Problematicità Consumo energia Riscaldamento dei locali Illuminazione Utilizzo della cucina Ulteriori impianti tecnici Consumo acqua Acqua calda cucina Acqua calda servizi sanitari Acqua fredda Rifiuti Cucina - assimilabili agli urbani Sala da pranzo - pericolosi assimilabili urbani Stanze - riciclabili Manutenzione Scarichi civili Grassi provenienti dalla cucina Tensioattivi provenienti dalle lavatrici e lavastoviglie Servizi igienici Scarichi da acque piovane Area esterna Emissioni Impianto termico Automezzi (furgoncini ecc.) Cn = Conzioni normali; Em = Emergenza = molto problematico; = meamente problematico; = non problematico

18 MODULO 6: Registro degli aspetti ambientali REGISTRO DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Aspetto ambientale Area / Attività Cn Em Provvemento adottato Problematicità Rumore (interno) Rumore (esterno) Utilizzo sostanze pericolose Sversamento sostanze pericolose Lesione dell ozono Impatto visivo Da versi impianti Impianto amplificazione Rischi per la manipolazione sostanze pericolose Stoccaggio bombole Stoccaggio sostanze pericolose Stoccaggio oli frittura Trasporto interno sostanze pericolose Rifornimento gasolio Stoccaggio gasolio nei serbatoi interrati Dalle sostanze (contenenti CFC) presenti nelle celle frigorifere Eficio ed altre strutture annesse Cn = Conzioni normali; Em = Emergenza = molto problematico; = meamente problematico; = non problematico Data: Firma della Direzione:

19 POLITICA AMBIENTALE 1 1 L albergo ritiene il rispetto della legislazione ambientale vigente punto partenza e requisito minimo per la gestione dei propri aspetti ambientali. In particolare, ci impegniamo a realizzare misure sia organizzative che tecniche atte alla prevenzione dell inquinamento ed al miglioramento continuo dei nostri aspetti ambientali, per quanto riguarda le emissioni in atmosfera, i rifiuti e gli scarichi, ed minuire il consumo risorse, in particolare il consumo energetico e acqua. MODULO 7: Politica ambientale Inoltre ci impegniamo a valutare l utilizzo detergenti alternativi che abbiamo il minor impatto ambientale possibile, compatibilmente alle esigenze igieniche connesse alla nostra attività. Nell ambito tali attività amo particolare importanza alla formazione dei nostri collaboratori al loro ruolo concreto per il raggiungimento degli obiettivi miglioramento. È per noi inoltre fondamentale l informazione dei nostri clienti, non soltanto riguardo alle nostre regole interne per aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi, ma anche riguardo alle iniziative carattere ambientale e trasporto pubblico organizzate sul territorio. Il Direttore dell albergo Data:

20 MODULO 8: Programma ambientale PROGRAMMA AMBIENTALE Obiettivo Misura Pianificazione Responsabile Budget (entro) Data: Firma della Direzione:

21 MODULO 9: Registro delle leggi ambientali REGISTRO DELLE LEGGI AMBIENTALI Aspetto ambientale Rumore (interno) Riferimento normativo Obblighi Riferimenti nel sistema gestione ambientale Da versi impianti Impatto visivo Sostanze pericolose Dlgs 626/94 succ.mod. DPGP 3/80 succ. mod. Approvvigionamento idrico LP 40/76, Dlgs 152/99 Rifiuti Dlgs 22/97, (Del ) OM Scarichi LP 63/73, DPGP 3/80

22 MODULO 9: Registro delle leggi ambientali REGISTRO DELLE LEGGI AMBIENTALI Aspetto ambientale Riferimento normativo Obblighi Riferimenti nel sistema gestione ambientale Emissioni LP 18/92, DPGP 2/93, LP 8/00 Rumore DPCM 215/99, Dlgs 277/91, DPGP 4/89 Anti-inceno DPGP 37/98, DM Fonte aggiornamento:

23 MODULO 10: Organigramma ORGANIGRAMMA DIREZIONE RESP. AMBIENTALE

24 Nr pr. Compiti MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ Modalità 1 Valutazione e adattamento della politica, 1 x anno degli obiettivi e dei programma ambientali 2 Controllo della realizzazione del programma 2 x anno e del raggiungimento degli obiettivi 3 Raccolta dei dati ambientali e chiusura 1 x anno del bilancio (anche dati su rifiuti e sostanze pericolose) 4 Valutazione del bilancio e creazione 1 x anno degli incatori 5 Valutazione degli aspetti ambientali 1 x anno 6 Raccolta informazioni sulle nuove leggi, In continuo adattamento del registro ed archiviazione dei documenti carattere legislativo 7 Controllo conformità legislativa 2 x anno 8 Definizione delle responsabilità Secondo necessità ed aggiornamento dell organigramma 9 Responsabile ambientale 10 Responsabile sostanze pericolose 11 Responsabile rifiuti 12 Responsabile sicurezza 13 Redazione programma manutenzione/ 1 x anno sorveglianza/controllo 14 Effettuazione interventi manutenzione/ Secondo programma controllo 15 Effettuazione sorveglianza Secondo programma 16 Acquisto sostanze pericolose Secondo necessità 17 Acquisto materie prime Secondo necessità 18 Acquisto nuovi macchinari / impianti Secondo necessità 19 Responsabile anti-inceno 20 Gestione e controllo tte esterne Secondo necessità 21 Redazione programma addestramento 1 x anno + necessità 22 Effettuazione addestramento interno Secondo programma 23 Accettazione ed elaborazione reclami Secondo necessità ambientali 24 Rilevazione non-conformità In continuo 25 Soluzione non-conformità Secondo necessità 26 Gestione delle registrazioni In continuo 27 Emanazione documenti Secondo necessità 28 Effettuazione auts interni 1 x anno 29 Effettuazione riesame della rezione 1 x anno Data: Responsabilità MODULO 11: Matrice delle responsabilità

25 TIPOLOGIA DESCRIZIONE 1. STOCCAGGIO 2. STOCCAGGIO DI RIFIUTI INTERMEDIO INTERMEDIO Rifiuti compostabili Vetro Cartone Metallo Rifiuti urbani Resti cucina ( origine biologica) Resti pasti Fon caffè Bevande, bicchieri Imballaggi Imballaggi Resti cucina (non origine biologica) CERNITA DEI RIFIUTI I rifiuti prodotti in cucina devono essere sudvisi secondo le seguenti modalità: MODULO 12: Istruzione per la cernita dei rifiuti Altri imballaggi.. è responsabile svuotare i contenitori pieni dalla cucina nei contenitori più gran nell area esterna o nel magazzino. I contenitori nel magazzino e nell area esterna devono rimanere sempre chiusi. Gli oli e grassi frittura non possono essere stoccati in cucina!! Chi effettua il cambio olio o grasso deve trasportare i residui immeatamente nel magazzino negli appositi contenitori. I rifiuti prodotti nelle altre aree dovranno essere portati rettamente nei 2. stoccaggi interme sopra incati.

26 MODULO 13: Programma manutenzione, controllo e sorveglianza PROGRAMMA DI MANUTENZIONE, CONTROLLO E SORVEGLIANZA Impianto/ Attività manutenzione/ Frequenza Respon- Documen- Archivia- Comportamento in caso non-conformità Personale controllo/ sorveglianza sabile tazione zione Osservazioni Impianto termico Serbatoio interrato Separatore grassi Lavastoviglie Mezzi anti-inceno Illuminazione emergenza Impianto elettrico Impianto messa a terra Impianto ventilazione Personale cucina Personale pulizia

27 Attività: REGISTRAZIONE MANUTENZIONE E CONTROLLI Data In orne Firma Osservazioni MODULO 14: Modulo registrazione manutenzione e controlli

28 MODULO 15: Programma addestramento PROGRAMMA DI ADDESTRAMENTO Argomento Personale da addestrare Organizzazione dell addestramento Frequenza interno responsabile esterno corso Nozioni-base sul sistema gestione Comportamento in caso incidente / inceno Manipolazione sostanze pericolose Cernita rifiuti Manutenzione impianti

29 Argomento trattato: Punti-chiave: Ulteriori bisogni formativi accertati: REGISTRAZIONE ADDESTRAMENTO ED AFFIANCAMENTO Relatore: Collaboratore addestrato Data Firma del collaboratore MODULO 16: Modulo registrazione addestramento ed affiancamento Data: Firma del relatore:

30 DESCRIZIONE DELLA NON-CONFORMITÀ TIPOLOGIA o non-conformità o emergenza ambientale o reclamo RAPPORTO DI NON-CONFORMITÀ OSSERVAZIONI / CAUSE MODULO 17: Rapporto non-conformità RILEVATA DATA FIRMA DA AZIONE CORRETTIVA DESCRIZIONE AZIONE CORRETTIVA IN VIGORE DA: DATA FIRMA DEL RESPONSABILE VERIFICA EFFICACIA: DATA IN ORDINE FIRMA

31 Registrazione: Bilancio ambientale Catasto delle sostanze pericolose Piano gestione rifiuti Check-list per l aut sul posto Incatori ambientali Registro degli aspetti ambientali Politica ambientale Programma ambientale ARCHIVIAZIONE REGISTRAZIONI Data: Archiviata presso: MODULO 18: Archiviazione delle registrazioni Registro delle leggi ambientali Organigramma Matrice delle responsabilità Programma manutenzione, controllo e sorveglianza Modulo registrazioni, manutenzioni e controlli Programma addestramento Modulo registrazione addestramento ed affiancamento Rapporto non-conformità Archiviazione registrazioni Gestione documentazione Programma aut Rapporto aut Riesame della rezione

32 GESTIONE DOCUMENTAZIONE Titolo del documento: Rev. Rev. Rev. Bilancio ambientale Catasto delle sostanze pericolose Piano gestione rifiuti Incatori ambientali Registro degli aspetti ambientali Politica ambientale Programma ambientale Registro delle leggi ambientali Organigramma Data: Data Data Data MODULO 19: Gestione della documentazione Matrice delle responsabilità Istruzione per la cernita dei rifiuti Istruzioni sulle sostanze pericolose Programma manutenzione, controllo e sorveglianza Modulo registrazioni, manutenzioni e controlli Programma addestramento Modulo registrazione addestramento ed affiancamento Rapporto non-conformità Archiviazione registrazioni Gestione documentazione Programma aut Rapporto aut Riesame della rezione Linee-guida per la certificazione (manuale)

33 MODULO 20: Programma aut PROGRAMMA DI AUDIT Area / Attività da sottoporre ad aut Autor Mese programmato Osservazioni Cucina (controllo operativo) Attività pulizia (controllo operativo) Stanze e altri servizi tecnici (controllo operativo) Attività pianificazione e controllo legate al sistema gestione ambientale (conformità legislativa, programmazione ecc.)

34 RAPPORTO DI AUDIT Aree / Attività sottoposte ad aut Norma riferimento Autor MODULO 21: Rapporto aut Non conformità rilevate Osservazioni Data: Firma dell autor:

35 RIESAME DELLA DIREZIONE Valutazione dei dati e degli incatori ambientali dell anno trascorso Valutazione delle non-conformità e delle altre registrazioni effettuate durante l anno trascorso Valutazione dei risultati dell aut ambientale interno MODULO 22: Riesame della rezione Raggiungimento obiettivi previsti dal programma ambientale Verifica conformità legislativa Altri particolari rilevati / Osservazioni / Eventuali mofiche alla politica Data: Firma della Direzione:

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Modulo

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Modulo Ditta Modulo XY N. Rev. 0 Bilancio ambientale Pagina: 1/1 Input Output Materie: Prodotti: Materiali di supporto: Rifiuti: Sostanze pericolose: Altri materiali Scarichi: MODULO 1: Bilancio ambientale Energia:

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli

Le guide degli alberghi. La prevenzione incendi Il registro dei controlli Le guide degli alberghi La prevenzione incendi Il registro dei controlli INTRODUZIONE L art. 5 del D.P.R. n. 37/98, disciplinando i principali adempimenti gestionali finalizzati a garantire il corretto

Dettagli

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione.

Rev. 00. AUDIT N DEL c/o. Auditor Osservatori DOCUMENTI DI RIFERIMENTO. Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione. AUDIT N DEL c/o AREE DA VERIFICARE GRUPPO DI AUDIT Lead Auditor Auditor DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Auditor Osservatori Legenda: C = Conforme NC = Non conforme Oss = Osservazione Pagina 1 di 19 Rif. 14001

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

ALLEGATO 2 PG 05.01 Gestione del servizio pubblico di raccolta

ALLEGATO 2 PG 05.01 Gestione del servizio pubblico di raccolta ALLEGATO 2 PG 05.01 SCOPO La presente procedura ha lo scopo di definire le modalità operative per la gestione dei servizi di raccolta pubblica pianificati da Fiemme Servizi SpA con riferimento alle singole

Dettagli

Regione Liguria Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici

Regione Liguria Disposizioni e criteri per l esercizio, il controllo, la manutenzione e l ispezione degli impianti termici 1. Con che periodicità si devono effettuare i controlli di manutenzione sugli impianti termici? L art. 7 del DPR 16/04/2013 n. 74 ha disposto che le operazioni di controllo ed eventuale manutenzione su

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

DELL'ATTO DI NOTORIETA'

DELL'ATTO DI NOTORIETA' via iscritto in data incaricato dal Sig, in qualità di REDIGE LA SEGUENTE PERIZIA DI ASSEVERAMENTO SULL IMPIANTO ELETTRICO 1 via iscritto al della provincia di al N in data incaricato dal Sig, in qualità

Dettagli

CATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO

CATALOGO TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO CATALOGO OFFERTA FORMATIVA TEMATICA SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI E DEI PREPOSTI SECONDO L ACCORDO STATO REGIONI 21.12.2011 FORMAZIONE GENERALE Lavoratori definiti secondo

Dettagli

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale

Manuale Sicurezza Duemilauno Agenzia Sociale Sorveglianza e misurazioni del SG S&SL Indice: 1.0 Scopo e Generalità 2.0 Identificazione delle aree/attività soggette al monitoraggio 3.0 Pianificazione ed esecuzione dei monitoraggi e delle misurazioni

Dettagli

Gestione dei Rifiuti

Gestione dei Rifiuti Gestione dei Rifiuti Copia n. In Consegna a: Funzione: Data Distribuzione: 0 08.07.09 Prima emissione Previte Grazia Maria Previte Grazia Maria Rev Data Causale Emissione RGA Approvazione DG Pagina 1 di

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio. SOSTANZE PERICOLOSE Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per l uomo e l ambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per

Dettagli

B C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.

B C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. ROCCO VITALE A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1 A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO

ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO ANNO 2014 PROGRAMMA INTERVENTI PER LA SICUREZZA IN AZIENDA OGGETTO: D. LGS. 81/08 E S.M.I. SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO. L impostazione del programma aziendale per

Dettagli

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO

LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO LA NORMA OHSAS 18001 E IL TESTO UNICO SULLA SICUREZZA 81/2008: IMPATTO SUL SISTEMA SANZIONATORIO Studio Candussi & Partners novembre 2008 Lo Studio Candussi & Partners Lo Studio opera dal 1998 con consulenti

Dettagli

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA

SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:

Dettagli

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale

Dichiarazione di conformità per caldaie a carica manuale Ufficio di contatto marchio di qualità: Moritz Dreher Neugasse 6 CH-8005 Zürich Tel.: +41 (0)44 250 88 16 Fax.: +41 (0)44 250 88 22 Email: dreher@holzenergie.ch Marchio di qualità Energia leg Svizzera

Dettagli

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo.

Le nuove check list di controllo del piano di sicurezza alimentare 2006 Alcune esemplificazioni delle nuove procedure di controllo. L Unione Albergatori incontra l azienda sanitaria Migliora la sicurezza alimentare nelle aziende Nel mese di marzo 2006 l Unione Albergatori ha partecipato ad un importante incontro con il dott Carraro

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov...

Il sottoscritto. Titolare della Ditta. Legale Rappresentante della Ditta con sede legale nel Comune di località Via...n... CAP.Prov... A.O.O. Provincia di Roma Servizi di Tutela Ambientale Anno Classificazione Fascicolo.. N.. DATA. Modello I-5bis (Provincia Modello_E-bis Sportello Unico per le Attività Produttive del Comune di Civitavecchia

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3

1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 del 13 11 2012 Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RIFERIMENTI... 2 3 SIGLE E DEFINIZIONI... 2 4 RESPONSABILITA...3 5 PROCEDURA...3 5.1 Programmazione delle attività...3 5.2 Documentazione...

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze

Azienda Sanitaria Firenze Azienda Sanitaria Firenze I Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in relazione al D.Lgs. 231/01 DALLA VERIFICA DELL APPLICAZIONE FORMALE ALLA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL

Dettagli

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI

ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI ELENCO DOCUMENTAZIONE DISPONIBILE IN AZIENDA A SUPPORTO DELL AUTOCERTIFICAZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI Premessa Il presente documento contiene l elenco esemplificativo della documentazione aziendale, eventualmente

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate

Interpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato NASTRI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3063 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato NASTRI Norme concernenti la concessione di agevolazioni per la sostituzione di caldaie in

Dettagli

Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri

Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11. M.C. Romano, M. Ranieri Competenze e conoscenze come SGQ in ambito di vigilanza ex Reg.to UE 333/11 e D.Lgs 100/11 M.C. Romano, M. Ranieri Le giornate di Corvara 18 Convegno di Igiene Industriale Corvara (Bz)) 28-30 marzo 2012

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione

Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione Allegato n. 9 (punto 6 del PRAL) Corsi di formazione A. Programma del corso per addetti delle imprese di da amianto (30 ore) TEMA 1. Aspetti introduttivi 2. Aspetti sanitari 2. Dispositivi di Protezione

Dettagli

CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO CHECK LIST ANALISI INIZIALE ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO QUESITO RISCONTRO* Documentazione di P N NA riscontro 1. ANALISI INIZIALE Il DVR /autocertificazione e gli allegati

Dettagli

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

AGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST DI BASE

AGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST DI BASE AGRICOLTURA SICURA CHECK-LIST DI BASE PER LAVALUTAZIONE DEI RISCHI E LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA LA CHECK LIST È UNA GUIDA PER FACILITARE

Dettagli

COMUNE DI BUCCIANO PROVINCIA DI BENEVENTO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA

COMUNE DI BUCCIANO PROVINCIA DI BENEVENTO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA MARCA DA BOLLO COMUNE DI BUCCIANO PROVINCIA DI BENEVENTO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA Riservato all Ufficio ESTREMI DI RIFERIMENTO ARCHIVIAZIONE: Prot. Gen. Pratica Edilizia: n. del / / RICHIESTA CERTIFICATO

Dettagli

RICHIESTA DI CERTIFICATO DI AGIBILITA (art. 24 e 25 del D.P.R. 380/01 e s.m.i) SITO IN VIA/LOCALITA

RICHIESTA DI CERTIFICATO DI AGIBILITA (art. 24 e 25 del D.P.R. 380/01 e s.m.i) SITO IN VIA/LOCALITA . BOLLO COMUNE DI ROFRANO Settore Urbanistica RISERVATO ALL UFFICIO ARCHIVIAZIONE DEL PROCEDIMENTO RISERVATO AL PROTOCOLLO PRATICA EDILIZIA N DEL / / RISERVATO ALL UFFICIO ACCETTAZIONE VERIFICA ELABORATI

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana

PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,

Dettagli

OGGETTO: Richiesta di certificato di agibilità.

OGGETTO: Richiesta di certificato di agibilità. Marca da bollo 16,00 All Ufficio Tecnico per l edilizia del Comune di 22032 ALBESE CON CASSANO OGGETTO: Richiesta di certificato di agibilità. Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva,

Dettagli

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari

Dettagli

AUTOCERTIFICAZIONE ai sensi dell art. 29, comma 5 del D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 (Aziende che occupano fino a 10 addetti)

AUTOCERTIFICAZIONE ai sensi dell art. 29, comma 5 del D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 (Aziende che occupano fino a 10 addetti) AUTOCERTIFICAZIONE ai sensi dell art. 29, comma 5 del D.Lgs. 81 del 9 aprile 2008 (Aziende che occupano fino a 10 addetti) sottoscritt in qualità di (Titolare/Legale Rappresentante) della Ditta con sede

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci?

Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? Verifiche apparecchiature: problemi da risolvere o gestioni efficaci? STUDIO TECNICO PROF. NERI s.r.l. Via Borghi Mamo N. 15-40137 Bologna - TEL. 051.441065 - FAX 051.443045 WWW.STUDIONERI.COM EMAIL:STUDIONERI@STUDIONERI.COM

Dettagli

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili

Dettagli

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it

Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis. Life Cycle Engineering: www.studiolce.it Sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 - Comune Saint Denis Life Cycle Engineering: www.studiolce.it 0 Introduzione: Certificazione ambientale Il Sistema di Gestione Ambientale L'obiettivo del Sistema

Dettagli

Esempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure

Esempi di applicazione della certificazione ambientale. La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure Esempi di applicazione della certificazione ambientale La certificazione ambientale di un ente locale Il Comune di Varese Ligure 1 I riconoscimenti ottenuti 2 La dichiarazione ambientale 3 La dichiarazione

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale

Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale Regolamento per la certificazione di Sistemi di Gestione Ambientale In vigore dal 01/04/2012 Agroqualità Società per azioni Viale Cesare Pavese, 305-00144 Roma - Italia Tel. +39 0654228675 - Fax: +39 0654228692

Dettagli

PROCEDIMENTO DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva, residente/ con sede in Via civ.

PROCEDIMENTO DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva, residente/ con sede in Via civ. PRATICA N ANNO BOLLO PROCEDIMENTO DI AGIBILITÀ (art.25 D.P.R. n. 380/01) Il/la sottoscritto/a nato a il codice fiscale/partita iva, residente/ con sede in Via civ. avente titolo alla presentazione della

Dettagli

Insediamenti in cui viene svolta attività di gestione rifiuti.

Insediamenti in cui viene svolta attività di gestione rifiuti. INDICAZIONI PROGETTUALI PER DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE METEORICHE PROVENIENTI DA INSEDIAMENTI IN CUI VENGONO SVOLTE ATTIVITÀ DI GESTIONE RIFIUTI. Insediamenti in cui viene svolta attività

Dettagli

Il controllo dei gas di combustione degli impianti termici

Il controllo dei gas di combustione degli impianti termici AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIRO L Landesagentur für Umwelt PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Agenzia provinciale per l ambiente Il controllo dei gas di combustione degli impianti termici Nel

Dettagli

CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA

CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA CHECK LIST PER LA VERIFICA DEL RISPETTO DEI PRINCIPALI OBBLIGHI DOCUMENTALI E DI ORGANIZZAZIONE DELLA SICUREZZA Pagina 2 di 8 Sommario 1. FINALITA E USO DEL DOCUMENTO... 3 2. VERIFICA DELLA DOCUMENTAZIONE

Dettagli

Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere

Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere Estratto Disciplinare tecnico del Marchio collettivo 5 colori del benessere Unione Nazionale tra le Organizzazioni di Produttori Ortofrutticoli Agrumari e di Frutta in Guscio E vietata la riproduzione,

Dettagli

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011

Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Formazione Particolare Aggiuntiva Preposti Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011 Modalità d esercizio della funzione di preposto Relazioni tra i vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione

Dettagli

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale

Sistema di gestione della Responsabilità Sociale PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI

FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI PROGRAMMA CORSI: FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA E AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI E PER DIRIGENTI Art. 37 D. Lgs. 81/08

Dettagli

Elenco dei principali documenti da gestire e archiviare

Elenco dei principali documenti da gestire e archiviare Elenco dei principali documenti da gestire e archiviare Il presente promemoria è una breve sintesi della maggior parte dei documenti che il GEST/DIR ed il RSGSL hanno il compito di gestire (elaborare o

Dettagli

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG

NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Pagina 1 di 5 NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA

CORSO DI FORMAZIONE SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA CORSO DI FORMAZIONE SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA AUDITOR/LEAD AUDITOR DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA, AMBIENTE E SICUREZZA 1 OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha l obiettivo di formare

Dettagli

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37

PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE D.Lgs. 81/08, Artt. 36, 37 ALLEGATO REV DATA 19..26 IV INDICE PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE 1 INTRODUZIONE... 3 2 CLASSIFICAZIONE AZIENDA... 3 3 LUOGO DI SVOLGIMENTO

Dettagli

ITER AUTORIZZATIVO E GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE MANIFESTAZIONI TEMPORANEE PICCOLO MANUALE PRATICO CONSULENTE: MAURO CANAL STUDIO SINTHESI

ITER AUTORIZZATIVO E GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE MANIFESTAZIONI TEMPORANEE PICCOLO MANUALE PRATICO CONSULENTE: MAURO CANAL STUDIO SINTHESI ITER AUTORIZZATIVO E GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE MANIFESTAZIONI TEMPORANEE PICCOLO MANUALE PRATICO CONSULENTE: MAURO CANAL STUDIO SINTHESI 1 Domanda Cumulativa ITER AUTORIZZATIVO La domanda di autorizzazione

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

Procedura Gestione Settore Manutenzione

Procedura Gestione Settore Manutenzione Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità

Dettagli

Articolo di Legge violato - tabella comparata -

Articolo di Legge violato - tabella comparata - _D. Lgs. 81 del 09.04.2008_ss. Mm.ii: PRINCIPALI SANZIONI Articolo di Legge violato - tabella comparata - (obblighi dei datori di lavoro, dei dirigenti e dei preposti) Omessa manutenzione e ripristino

Dettagli

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare

Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti

Dettagli

SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA

SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA CORSO INTEGRATO SISTEMI DI GESTIONE AZIENDALE E NORMATIVA ITALIANA Edizione 2014 AUDITOR/LEAD AUDITOR DEI SISTEMI DI GESTIONE QUALITA, AMBIENTE E SICUREZZA 1 OBIETTIVI DEL CORSO Il corso ha l obiettivo

Dettagli

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO

SCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP003 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei prodotti laminati a caldo di acciai per impieghi strutturali di cui alla norma UNI EN 10025-1, edizione

Dettagli

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri

Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri Misure gestionali per la prevenzione e la protezione contro le esplosioni da polveri Chiara Carpegna Misure gestionali In presenza di un rischio potenziale di esplosione negli ambienti di lavoro vanno

Dettagli

2 INQUADRAMENTO DEL SITO E DELL ATTIVITA

2 INQUADRAMENTO DEL SITO E DELL ATTIVITA RAPPORTO AMBIENTALE E DATI SULLA GESTIONE DELL IMPIANTO ANNO 2012 1 INTRODUZIONE La realizzazione del presente Rapporto Ambientale nasce come strumento aziendale per promuovere e diffondere all esterno

Dettagli

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Istruzione Operativa 4.4.6/4 Gestione fornitori

Istruzione Operativa 4.4.6/4 Gestione fornitori pag. 1 di 7 Istruzione Operativa 4.4.6/4 (UNI EN ISO 14001:04 - Regolamento CE n. 761/2001 EMAS) 1. Scopo... 2 2. Campo Di Applicazione... 2 3. Modalità Di Gestione... 2 4. Linee guida per l approvvigionamento

Dettagli

Nominativo/Ragione Sociale: Residenza/Sede: Provincia. Via : n C.F./P.IVA. Telefono: Cellulare Mail

Nominativo/Ragione Sociale: Residenza/Sede: Provincia. Via : n C.F./P.IVA. Telefono: Cellulare Mail Comune di Piaggine Provincia di Salerno Area Tecnica Sportello Unico edilizia Responsabile del procedimento: Arch. Angelo Prinzo P.G. OGGETTO: Richiesta di agibilità totale parziale Bollo da 14,62 Il sottoscritto

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Convegno SURFACE TREATMENTS News 2011 Fiera di Milano Rho LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER ANODIZZATORI E VERNICIATORI DELL ALLUMINIO Ing. Rolando Ragazzini 1 Principali aspetti ambientali nel settore

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL

DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL Pagina 1 di 6 RELAZIONE TECNICA 1 semestre 2015 DITTA VENETA RECUPERI ABIENTE SRL IMPIANTO UBICATO IN SONA ( VR ) IN VIA MOLINARA, 7 Villafranca di Verona 31 Luglio 2015 TIPOLOGIA DI IMPIANTO : IMPIANTO

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

REGISTRO ANTINCENDIO. Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI)

REGISTRO ANTINCENDIO. Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI) REGISTRO ANTINCENDIO Azienda SPA Via Roma, 1 20100 Milano (MI) Data 02/07/2009 Elenco attività soggette a controllo VV.FF. Attività Fascicolo Data Estremi Certificato Prevenzione Incendi Fascicolo Data

Dettagli

R.S.P.P./A.S.P.P. MODULO B6 (RESPONSABILE E ADDETTO AL SERVIZIO PREVENZIONE E

R.S.P.P./A.S.P.P. MODULO B6 (RESPONSABILE E ADDETTO AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROGRAMMA DEL CORSO R.S.P.P./A.S.P.P. MODULO B6 (RESPONSABILE E ADDETTO AL SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE MODULO DI SPECIALIZZAZIONE) MACROSETTORE N. 6 COMMERCIO, TRASPORTO (Decreto Legislativo coordinato

Dettagli

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE?

REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? 13 Salone della qualità e sicurezza sul lavoro REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO: CASTELLO DI CARTE O CASSETTA DEGLI ATTREZZI PER UNA GESTIONE EFFICACE? Dott. Ing. Massimo

Dettagli

DOMANDA DI RILASCIO DEL CERTIFICATO DI CONFORMITA EDILIZIA E AGIBILITA

DOMANDA DI RILASCIO DEL CERTIFICATO DI CONFORMITA EDILIZIA E AGIBILITA Timbro protocollo Bollo Comune di Crespellano Provincia di Bologna Al Responsabile dello Sportello Unico per l Edilizia DOMANDA DI RILASCIO DEL CERTIFICATO DI CONFORMITA EDILIZIA E AGIBILITA Ai sensi della

Dettagli

Domande e risposte sulla legge 10/91

Domande e risposte sulla legge 10/91 Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio

Dettagli

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza

IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA. corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza IL DIRIGENTE SCOLASTICO E L ENTE PROPRIETARIO: GLI ATTORI PRIMARI DELLA SICUREZZA SCU NELLA SCUOLA Procedure operative per la gestione del corretto rapporto tra Scuole, Enti Locali e Organi di Vigilanza

Dettagli

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM

LICEO ERASMO DA ROTTERDAM LICEO ERASMO DA ROTTERDAM APPROVVIGIONAMENTO Ambito funzionale Gestione delle risorse 1 Liceo ERASMO DA ROTTERDAM INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 CAMPO D APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 ORDINI DI ACQUISTO

Dettagli

PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica

PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica DOCUMENTO REDATTO IN COLLABORAZIONE CON: PIANO DI MONITORAGGIO REPORT ANNO 2014 Relazione Tecnica Il presente documento costituisce la relazione annuale sul piano di monitoraggio e controllo come prevista

Dettagli

Sicurezza sul lavoro domande Test conclusivo

Sicurezza sul lavoro domande Test conclusivo Sicurezza sul lavoro domande Test conclusivo NOME COGNOME GRUPPO DATA. Qual è il provvedimento normativo di riferimento per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro? Il D. Lgs. 8/008 Il D.Lgs. 66/94

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

-1 unità ogni 6 bambini, di età inferiore ai 12 mesi; -1 unità ogni 8 bambini, di età superiore ai 12 mesi;

-1 unità ogni 6 bambini, di età inferiore ai 12 mesi; -1 unità ogni 8 bambini, di età superiore ai 12 mesi; Lista di verifica REQUITI SPECIFICI PER L'AUTORIZZAZIONE e L'ACCREDITAMENTO 1 -REQUITI FUNZIONALI CE-INF.AU.1.1 La pianta organica del personale con funzione educativa assicura un adeguato rapporto numerico

Dettagli

Raccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti

Raccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione degli operatori del post contatore gas ai sensi della norma UNI 11554 e del PdR 11/2014. Premessa Il presente documento riporta indicazioni

Dettagli

IMPRESA SICURA s.r.l.

IMPRESA SICURA s.r.l. REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it

Dettagli

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA

COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA COMUNE DI MONTICELLO D ALBA - Provincia di Cuneo- REGOLAMENTO COMUNALE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA APPROVATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO COMUNALE N. 41 DEL 22/12/2010 MODIFICATO CON DELIBERA DI CONSIGLIO

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE.

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: OHSAS 18001 AV2/07/11 ARTEMIDE. 1 Nel panorama legislativo italiano la Salute e la Sicurezza sul Lavoro sono regolamentate da un gran numero di

Dettagli

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri

Corso RSPP Modulo C. Ing. Vincenzo Staltieri TEST VERIFICA INTERMEDIO 1. Il Datore di Lavoro è: a. La persona che in azienda paga gli stipendi b. La persona che dispone di pieni poteri decisionali e di spesa c. Il capoufficio, il capofficinao colui

Dettagli

RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.)

RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) RUOLO DELL'ENERGY BUILDING MANAGER (DGR LOMBARDIA N. 5117/07 E S.M.) IL RIFERIMENTO NORMATIVO: DGR 8/5117 del 18.07.07 e s.m. Disposizioni per l esercizio, il controllo e la manutenzione, l ispezione degli

Dettagli