LE SPESE CORRENTI E LE SPESE DI INVESTIMENTO PER PROGRAMMI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "LE SPESE CORRENTI E LE SPESE DI INVESTIMENTO PER PROGRAMMI"

Transcript

1 LE SPESE CORRENTI E LE SPESE DI INVESTIMENTO PER PROGRAMMI Il bilancio di previsione si articola in Programmi che corrispondono ai grandi temi di attività di cui il comune si occupa. Ogni programma è suddiviso in Progetti, che ne dettagliano maggiormente l attività e la relativa destinazione di spesa. La tabella qui di seguito riporta le spese correnti e d'investimento stanziate per l'esercizio PROGRAMMA Spese correnti Spese in conto capitale TERRITORIO , ,00 SOCIALE , ,00 FAMIGLIA , ,00 ISTRUZIONE , ,00 GENERALE , ,00 Totale , ,00 Spese correnti anno incidenza % di ciascun programma sul totale Generale 36% Territorio 18% Sociale 17% Istruzione 13% Famiglia 16%

2 Le spese correnti sono diminuite nell ultimo triennio, come mostrato dai grafici. La diminuzione è per la maggior parte generata da un efficace azione di contenimento dei costi generali dell Amministrazione (Programma Generale), operata per mantenere o potenziare le voci di spesa destinate alle altre funzioni, come per esempio la Famiglia. Andamento spese correnti (titolo I) periodo Andamento spese correnti per programma -anni Territorio Sociale Famiglia Istruzione Generale =2009-2,2% 2011=2010-2,2% Nelle prossime pagine viene data una sommaria descrizione dei programmi e della loro articolazione in progetti. Per approfondire il contenuto dei progetti dell Amministrazione è possibile visionare la Sezione 3 della Relazione Previsionale e Programmatica

3 PROGRAMMA TERRITORIO Si occupa della trasformazione urbanistica del territorio, della tutela dell'ambiente, con particolare attenzione all'incentivazione della rimozione di manufatti contenenti amianto della realizzazione e mantenimento delle infrastrutture e della vigilanza urbana, con attività di controllo, progettazione e trasformazione edilizia. Finalità da conseguire: Attuazione e aggiornamento dello strumento urbanistico e dei regolamenti, attuazione del P.R.G.C. con strumenti esecutivi PEC, PEEP, Pd.R. Realizzazione diretta e/o convenzionata di opere di urbanizzazione. Vivibilità del territorio in termini di sicurezza, e di riqualificazione urbana. Mantenimento in efficienza delle strade e dei marciapiedi. progetto PIANIFICAZIONE URBANISTICA , ,00 Si occupa della trasformazione urbanistica del territorio comunale nella sua complessità, della gestione del servizio urbanistica ed edilizia privata, dell' acquisto/cessione di aree, ecc.. progetto RIQUALIFICAZIONE , ,00 AMBIENTALE Attenzione alle problematiche ambientali per la vivibilità del territorio, la manutenzione e riqualificazione delle aree verdi, il controllo del regolare espletamento del servizio di raccolta rifiuti e igiene urbana. Promozione di iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza sulle questioni ambientali e sulla differenziazione della raccolta rifiuti. progetto CIRCOLAZIONE STRADALE , ,00 Conservazione dell'ordine pubblico nella sua accezione generale. Attuazione di un controllo efficiente ed efficace del territorio con obiettivo principale la sicurezza stradale, perseguendo gli obiettivi di una razionale gestione dalla mobilità, della protezione dell'ambiente e tutela della salute pubblica.

4 PROGRAMMA SOCIALE Promozione della qualità della vita dei cittadini, attraverso l'organizzazione, il coordinamento e lo sviluppo di iniziative sportive, culturali, ricreative e di aggregazione rivolte alle esigenze delle diverse fasce di età della popolazione. Offerta di risorse e opportunità per promuovere l'associazionismo, la cittadinanza attiva e per il sostegno del tessuto commerciale locale. Esercizio della funzione di sviluppo economico ai fini della promozione e del governo delle iniziative volte al benessere economico della comunità e per fronteggiare le situazioni di crisi occupazionale e produttiva ed in genere riguardanti le attività economiche che caratterizzano il territorio. Manutenzione straordinaria delle aree cimiteriali. Finalità da conseguire: Migliorare la qualità della vita della popolazione residente, delle diverse fasce di età in ambiti e piani differenti. progetto SVILUPPO ECONOMICO ,00 0 Gestione dell' attività amministrativa, di competenza comunale, riguardante le attività commerciali, artigianali e industriali, sostegno di iniziative volte alla promozione delle attività commerciali ed artigianali; promozione delle attività di coordinamento intercomunale delle politiche di sviluppo locale progetto CULTURA E ASSOCIAZIONISMO ,00 0 Promozione della qualità della vita attraverso il coordinamento e l' organizzazione di iniziative culturali e ricreative, in collaborazione con le associazioni locali, pro-loco, enti terzi. progetto SPORT , ,00 Promuovere la pratica sportiva in tutte le fasce della popolazione, nonché l'associazionismo sportivo locale garantendo risorse e opportunità sia come impianti sportivi che supporti tecnici

5 progetto INTERVENTI PER I GIOVANI , ,00 Gestione, coordinamento e supervisione dei centri per i giovani per favorire l' integrazione tra le iniziative e le opportunità offerte da: scuole, servizi del territorio e associazioni locali progetto SERVIZI ALLA PERSONA , ,00 Garantire la gestione di tutte le attività connesse ai cimiteri comunali, nonché la manutenzione degli stessi progetto TERZA ETA , ,00 Mantenimento e manutenzione dei cinque centri sociali per anziani presenti sul territorio, organizzazione del soggiorno marino estivo, favorire la socializzazione degli anziani e la promozione della risorsa costituita dall'associazionismo. progetto BIBLIOTECA , ,00 Gestione delle tre biblioteche comunali, con iniziative per promuovere la motivazione alla lettura, l'informazione, l'educazione permanente e la cultura in genere progetto PACE ,00 0 Promuovere una cultura di pace nella cittadinanza attraverso iniziative, sostenere l'educazione alla multiculturalità e alla "conoscenza dell'altro " nei giovani, partecipazione al progetto " Coordinamento dei Comuni per la pace" progetto UFFICIO PER IL CITTADINO ,00 0 Ampliare e facilitare l'accesso dei cittadini ai servizi offerti dal Comune attraverso la gestione delle attività degli sportelli polifunzionali denominati "Ufficio per il Cittadino"

6 PROGRAMMA FAMIGLIA Funzionamento dell'asilo Nido Comunale e dei servizi socio-educativi per la prima infanzia. Gestione diretta delle ordinarie competenze dell'ufficio Casa e delle problematiche in materia di politiche abitative, del lavoro e socio assistenziali dell'ente. Promozione d'interventi volti al sostegno e assistenza ai cittadini in condizioni di svantaggio e di disagio sociale. Finalità da conseguire: Garantire adeguato sostegno alle famiglie residenti in ordine alle problematiche in materia di politiche abitative, del lavoro e socio assistenziali, dando risposta ai bisogni di rilevanza sociale. progetto 0/3 ANNI ,00 0,00 Assistenza pedagogica- educativa a n. 70 bambini di fascia 0/3 anni, garantendo orari flessibili e moduli che soddisfino la più ampia fascia di popolazione con esigenze lavorative diverse progetto CASA , ,00 Dare attuazione alle politiche socio abitative dell'ente, individuando anche nuove forme d'intervento in risposta alle problematiche "casa" dei residenti in situazioni di criticità e di emergenza. Fornire ai cittadini di Beinasco assistenza e supporto nei rapporti con gli Enti e gli Istituti preposti rispetto alle problematiche dell'abitazione progetto ASSISTENZA ,00 0,00 Garantire dignità di vita a tutti i cittadini, con un'attenzione particolare a coloro che vivono situazioni di disagio socio-economico, handicap psico-fisico o emarginazione sociale, impedendo forme di autoesclusione - Promuovere interventi di contrasto alla crisi del mercato del lavoro locale attraverso programmi specifici - Favorire la vigilanza, la mediazione e l'integrazione dei nuclei nomadi insediati sul territorio con attenzione ai minori ivi presenti

7 PROGRAMMA ISTRUZIONE Si occupa dei progetti relativi al funzionamento delle scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado del territorio, per quanto istituzionalmente di competenza dei comuni. Funzioni amministrative in materia d'assistenza scolastica attribuite ai Comuni (mensa, scuolabus, libri di testo primarie, ecc.) e in materia d'edilizia scolastica con relative manutenzioni e arredi e costi di funzionamento. Sostegno ai Piani di Offerta Formativa (POF) delle scuole del territorio. Finalità da conseguire: Gestire le funzioni amministrative in materia d'istruzione scolastica, limitatamente all'istruzione primaria e secondaria di primo grado, assegnate secondo il principio di sussidiarietà dalle norme in materia. Promuovere un'attività di politica scolastica in senso stretto, garantendo i servizi, le attività e gli interventi per l'accesso al servizio scolastico e per il "diritto allo studio", sostenendo e valorizzando le iniziative promosse dalla scuola. progetto 3/6 ANNI , ,00 Soddisfare le richieste di iscrizione e valorizzare le iniziative promosse dalla scuola dell'infanzia nel triennio interessato - manutenzione delle 5 strutture esistenti progetto 6/10 ANNI , ,00 Garantire l 'attività di finanziamento istituzionale-strutturale (manutenzioni, arredi, costi di funzionamento) con l'erogazione dei servizi necessari al funzionamento dei plessi scolastici) progetto 10/13 ANNI , ,00 Garantire l 'attività di finanziamento istituzionale-strutturale con le medesime motivazioni del progetto 6/10 anni progetto ASSISTENZA SCOLASTICA , ,00 Attivazione e coordinamento degli interventi inerenti le funzioni di assistenza scolastica volti a favorire l'accesso e la frequenza del sistema scolastico, garantendo il diritto allo studio secondo i principi costituzionali, comprendendo servizi individuali e collettivi tra cui il servizio mensa, il servizio di trasporto scolastico, la fornitura dei libri di testo, assistenza ai portatori di HC, ecc..)

8 PROGRAMMA GENERALE Il Programma contiene tutti i progetti relativi a servizi che hanno quale scopo quello di garantire il supporto necessario per il funzionamento della macchina comunale. Finalità da conseguire: Risultano essere quelle indicate nelle schede dei singoli progetti progetto ORGANI ,00 0,00 Garantire agli organi dell' Amministrazione comunale il loro regolare funzionamento con la predisposizione di quanto necessario (assistenza, atti, locali, ecc..) progetto CONTABILITA' ,00 0,00 Garantire la regolare tenuta della contabilità dell'ente(contabilità IVA, clienti-fornitori e contabilità fiscale); gestione coordinata dei flussi di entrata e di spesa nel rispetto dei vincoli del patto di stabilità e per il contenimento dell'anticipazione di tesoreria progetto TRIBUTI ,00 0,00 Servizi all' utenza per il pagamento dei tributi comunali, attività svolta in gestione associata con il Comune di Rivalta di Torino, pianificazione e governo del livello di pressione fiscale locale, verifica e recupero imposte e tasse a vario titolo progetto PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI ,00 0,00 Coordinamento e gestione servizi GEV e Protezione Civile. Gestione completa dell'iter dei procedimenti amministrativi di competenza. Funzioni in materia di artigianato, agricoltura e statistica. progetto IMMAGINE/INFORMAZIONE ,00 0,00 Comunicazione fra Amministrazione e cittadini attraverso l'utilizzo degli organi di informazione dell'amministrazione e del sito Internet progetto SUPPORTO AI SERVIZI , ,00 Le finalità del presente progetto sono di garantire il supporto di alcuni servizi all'intera struttura comunale come ad esempio servizio contratti, servizio gestione del personale, servizio di gestione del sistema informativo, servizio di custodia e centralino, servizio economato, ecc. progetto ATTIVITA CONTO TERZI ,00 0 Gestisce le funzioni demandate al comune dallo stato in materia di anagrafe stato civile elettorale leva e statistica che fanno riferimento al progetto Ufficio per il cittadino. progetto DIREZIONE STRATEGICA E POLITICHE ,00 0 DI SVILUPPO Supporto alla dirigenza tecnica e politica per il governo dell attività gestionale; controllo di gestione della struttura comunale e del Sistema delle partecipazioni, attivazione e coordinamento delle politiche di sviluppo e innovative previste negli atti di programmazione annuale e pluriennale, acquisizione finanziamenti per alleviare, ove possibile, la pressione fiscale sui cittadini e la diminuzione del ricorso al credito.

LE SPESE CORRENTI E LE SPESE DI INVESTIMENTO PER PROGRAMMI

LE SPESE CORRENTI E LE SPESE DI INVESTIMENTO PER PROGRAMMI LE SPESE CORRENTI E LE SPESE DI INVESTIMENTO PER PROGRAMMI Il bilancio di previsione si articola in Programmi che corrispondono ai grandi temi di attività di cui il comune si occupa. Ogni programma è suddiviso

Dettagli

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI

REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI REGOLAMENTO SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ANZIANI Definizione del Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani Il Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani è costituito dal complesso di prestazioni

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 15 gennaio 2014, n. 18 Piano straordinario per l'emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l'emergenza abitativa

Dettagli

Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD

Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD Parco Locale di Interesse Sovracomunale SERIO NORD PIANO TRIENNALE DEGLI INTERVENTI 2009-2011 Seriate, 29 Gennaio 2009 (modificato nell Assemblea dei Sindaci del 12/11/2009 verbale n. 51) Parco Locale

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE Le amministrazioni pubbliche devono adottare, in base a quanto disposto dall art. 3 del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 10, metodi e strumenti idonei a misurare, valutare

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

COMUNE DI MEOLO (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO/ACCOMPAGNAMENTO

COMUNE DI MEOLO (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO/ACCOMPAGNAMENTO COMUNE DI MEOLO (Provincia di Venezia) REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI TRASPORTO/ACCOMPAGNAMENTO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del 19.04.2007 ART. 1 - VALORE DELLA DOMICILIARITÀ

Dettagli

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate

Stato di attuazione: Aspetti critici, positivi ecc. N. soci coinvolti N. e tipologia delle attività realizzate D 1 - ANFFAS LABORATORIO IL FARO : interventi per contrastare l isolamento sociale e favorire la partecipazione attiva delle persone disabili e delle loro famiglie alla vita sociale. Pag. 333 ANFFAS Servizi

Dettagli

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI

5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI 5.3. INCARICHI E COMMISSIONI SCOLASTICHE INCARICHI FUNZIONI STRUMENTALI: Sono funzioni strategiche nell organizzazione della scuola autonoma, che vengono assunte da docenti incaricati i quali, oltre alla

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente

LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE

Dettagli

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

Dettagli

TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL RELATORE ADOTTATO COME TESTO BASE

TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL RELATORE ADOTTATO COME TESTO BASE Asili nido (C. 172 Burani Procaccini, C. 690 Turco, C. 891 Valpiana, C. 1783 Mussolini, C. 2003 Briguglio e C. 2020 Governo). TESTO UNIFICATO ELABORATO DAL RELATORE ADOTTATO COME TESTO BASE ART. 1. (Finalità).

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato RESPONSABILE: DOTT. FABRIZIO SIMONCINI Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato Anno 2015 Verifica di metà anno SETTORE: SISTEMI INFORMATIVI RESPONSABILE: Dott. Fabrizio Simoncini Centro di

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

COMUNE DI NERVIANO (Provincia di Milano) C O N V E N Z I O N E

COMUNE DI NERVIANO (Provincia di Milano) C O N V E N Z I O N E Allegato A Deliberazione G.C. n. del COMUNE DI NERVIANO (Provincia di Milano) C O N V E N Z I O N E TRA IL COMUNE DI NERVIANO E L ISTITUTO COMPRENSIVO NERVIANO PER L ASSEGNAZIONE E L EROGAZIONE DEI FONDI

Dettagli

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BALLAO Piazza E. Lussu n.3 ~ 09040 Ballao (Cagliari) ~ 070/957319 ~ Fax 070/957187 C.F. n.80001950924 ~ P.IVA n.00540180924 ~ c/c p. n.16649097 REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI I N D I C E TITOLO

Dettagli

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA:

DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE IL DIRITTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI ALL EDUCAZIONE E ALL ISTRUZIONE DALLA NASCITA FINO A SEI ANNI

PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE IL DIRITTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI ALL EDUCAZIONE E ALL ISTRUZIONE DALLA NASCITA FINO A SEI ANNI PROPOSTA DI LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE IL DIRITTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI ALL EDUCAZIONE E ALL ISTRUZIONE DALLA NASCITA FINO A SEI ANNI 1 IL DIRITTO DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI ALL EDUCAZIONE E ALL

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

C I T T À D I S P I N E A ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI DI MASSIMA DIMENSIONE (MACROSTRUTTURA) E RELATIVE MACRO COMPETENZE

C I T T À D I S P I N E A ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI DI MASSIMA DIMENSIONE (MACROSTRUTTURA) E RELATIVE MACRO COMPETENZE Allegato A C I T T À D I S P I N E A ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI DI MASSIMA DIMENSIONE (MACROSTRUTTURA) E RELATIVE MACRO COMPETENZE Settore PROGRAMMAZIONE E FINANZA SUPPORTO ALLA DIREZIONE GENERALE - Programmazione

Dettagli

SINDACO GABINETTO DEL SINDACO DAL QUALE DIPENDONO: UFFICIO COMUNICAZIONI AFFARI GENERALI E CERIMONIALE

SINDACO GABINETTO DEL SINDACO DAL QUALE DIPENDONO: UFFICIO COMUNICAZIONI AFFARI GENERALI E CERIMONIALE SINDACO GABINETTO DEL SINDACO DAL QUALE DIPENDONO: UFFICIO COMUNICAZIONI AFFARI GENERALI E CERIMONIALE CONSULENTE TECNICO E POLITICO AMMINISTRATIVO DEL SINDACO AVVOCATURA COMUNICAZIONE SEGRETERIA GENERALE

Dettagli

Preventivo finanziario Esercizio anno

Preventivo finanziario Esercizio anno Preventivo finanziario Esercizio anno Associazione DLF DISPONIBILITA' FINANZIARIE iniziali Totale disponibilità iniziali (a) ENTRATE E1 ENTRATE DA ATTIVITA' ISTITUZIONALI E11 Settore assistenziale E12

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico

PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) Avviso pubblico PUC3 PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO URBANO (D.G.R. N. 281 DEL 03/04/2013, art.4) 1. Generalità Avviso pubblico La regione dell Umbria, con DGR 7 aprile 2013, n. 281, ha approvato l avviso per la presentazione

Dettagli

Indicatori di realizzazione finanziaria SPESE DI FUNZIONAMENTO. Capacità d'impegno

Indicatori di realizzazione finanziaria SPESE DI FUNZIONAMENTO. Capacità d'impegno CDR 8 Pari opportunità MISSIONE 001 Organi Costituzionali a rilevanza Costituzionale e Presidenza del Consiglio dei Ministri Programma 003 Presidenza del Consiglio dei Ministri MISSIONE 024 Diritti Sociali,

Dettagli

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.

Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato

Dettagli

Il contributo del FSE per lo sviluppo dei Servizi per la prima infanzia nella Regione Friuli Venezia Giulia: la formazione degli operatori

Il contributo del FSE per lo sviluppo dei Servizi per la prima infanzia nella Regione Friuli Venezia Giulia: la formazione degli operatori Investire nei bambini in Italia: strumenti dell'ue e opportunità di finanziamento Il contributo del FSE per lo sviluppo dei Servizi per la prima infanzia nella Regione Friuli Venezia Giulia: la formazione

Dettagli

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS

Area Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non

Dettagli

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGRICOLTURA SOCIALE Art. 1 - Finalità e oggetto. 1. La Regione del Veneto promuove l agricoltura sociale quale aspetto della multifunzionalità delle attività agricole, per ampliare

Dettagli

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA

PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA Allegato A PROGETTO AUSER PER LA REALIZZAZIONE DI VARIE ATTIVITA DI PUBBLICA UTILITA AUSER Volontariato Parma, Associazione di volontariato per l autogestione dei servizi e la solidarietà, ha predisposto

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

MISURA 312 MISURA 312 MISURA 312 - C

MISURA 312 MISURA 312 MISURA 312 - C MISURA 312 I BANDI Sostegno allo sviluppo di attività economiche Le opportunità disponibili da Lunedì 11 Ottobre 1 Beneficiari: : Microimprese (Partita iva e Registro Imprese Camera Commercio) Obiettivi:

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE

COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE COMUNE DI ANCONA REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE Delibera Consiglio Comunale n. 51 del 10.06.2015 1 REGOLAMENTO TEMPO PER LE FAMIGLIE ART. 1 DEFINIZIONE Il Tempo per le famiglie rientra nella tipologia

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Città di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP

Città di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP Città di Pomezia Provincia di Roma REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER IL SUPERAMENTO DELL HANDICAP ADOTTATO CON DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE N.71 DEL 30DICEMBRE2014 REGOLAMENTO DELLA CONSULTA

Dettagli

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014

Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè. Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Regolamento della Consulta delle Associazioni del Comune di Villa d Almè Adozione testo definitivo del 02/05/2014 Art.1 RIFERIMENTI ALLO STATUTO COMUNALE 1 Il presente Regolamento si ispira al Titolo III

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare

Dettagli

Allegato A CATEGORIA D3

Allegato A CATEGORIA D3 Allegato A CATEGORIA D3 1 PROFILO: FUNZIONARIO DEI SERVIZI DI SUPPORTO INTERNO Attività Responsabilità Nell ambito degli indirizzi direzionali e dei livelli di delega ricevuti, avendo responsabilità su

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

Gestire la programmazione finanziaria, la funzione amministrativa-contabile e l'economato

Gestire la programmazione finanziaria, la funzione amministrativa-contabile e l'economato FUNZIONE SERVIZIO PROCESSO ORGANI ISTITUZIONALI PARTECIPAZIONE E DECENTRAMENTO SEGRETERIA GENERALE, PERSONALE E ORGANIZZAZIONE 24 Servizi di supporto interno: Gestire Segreteria, Protocollo, Servizi informativi

Dettagli

COMUNE DI FIGLINE VALDARNO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONTROLLO DI GESTIONE

COMUNE DI FIGLINE VALDARNO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI FIGLINE VALDARNO (Provincia di Firenze) REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL CONTROLLO DI GESTIONE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n 17 del 31.1.2013 ART. 1: NORME GENERALI...

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017

Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Programma triennale per la trasparenza e l integrità (P.T.T.I.) 2015 2017 Predisposto dal responsabile per la trasparenza Adottato in data 26 gennaio 2015 con deliberazione n. 03 della Giunta comunale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani

PROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia

Dettagli

2. Esercizi di contabilità finanziaria

2. Esercizi di contabilità finanziaria 2. Esercizi di contabilità finanziaria di Carmela Barbera e Silvia Rota La lettura del bilancio preventivo 1. Il caso del Comune di Avalonia Viene fornito un estratto semplificato del bilancio di previsione

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: Siamo sicuri che si può lavorare sicuri Identificativo della linea o delle linee di intervento generale/i: Prevenzione degli eventi infortunistici

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

INDIRIZZO TRASpORTI E LOGISTICA Profilo Trasporti e Logistica

INDIRIZZO TRASpORTI E LOGISTICA Profilo Trasporti e Logistica Indirizzo Trasporti e logistica Profilo Il Diplomato in Trasporti e Logistica: ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione,

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI

ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI ARTICOLAZIONE DEGLI UFFICI SEGRETERIA E AFFARI ISTITUZIONALI Rag. Roberta Cesana Segreteria-affari istituzionali Organi istituzionali Ufficio di supporto agli organi di direzione politica Archivio messi

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

LA COMUNICAZIONE AI CITTADINI : UN NUOVO FORMATO DI BILANCIO PER MILANO

LA COMUNICAZIONE AI CITTADINI : UN NUOVO FORMATO DI BILANCIO PER MILANO 1 Sintesi del progetto LA COMUNICAZIONE AI CITTADINI : UN NUOVO FORMATO DI BILANCIO PER MILANO 2 Cosa accomuna le best practice? Rendono conto in modo chiaro e semplice 3 1.Chiariscono politiche perseguite

Dettagli

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO

COMUNE DI MONTEBELLO JONICO COMUNE DI MONTEBELLO JONICO CAPO X SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE ART.57 -FINALITA DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEL PERSONALE 1. Le disposizioni contenute nel presente Titolo

Dettagli

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45

DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 DISTRETTO SOCIO - SANITARIO N. 45 1. NUMERO AZIONE 15 2. TITOLO AZIONE Mediazione linguistica 3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ Descrivere sinteticamente le attività che si intendono realizzare all interno

Dettagli

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA Il Servizio di Integrazione Scolastica

Dettagli

CENTRO DI RESPONSABILITA

CENTRO DI RESPONSABILITA CENTRO DI RESPONSABILITA Politiche sociali CED - Cultura e giovani Istruzione e lavoro - Sport MODIFICHE AL PEG 2014 E PIANO DELLA PERFORMANCE 2014/2016 PROGRAMMA DELLA RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA

Dettagli

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO

REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO REGOLAMENTO PER PRESTAZIONI DI ASSISTENZA DOMICILIARE, TRASPORTO SOCIALE E TELESOCCORSO Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 443 del 11/12/1989. Art. 1 Oggetto del servizio Il presente Regolamento

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO

LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato

Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato RESPONSABILE: DOTT. FABRIZIO SIMONCINI Centro di costo: 1. Ufficio di Statistica Associato Anno 2015 SETTORE: SISTEMI INFORMATIVI RESPONSABILE: Dott. Fabrizio Simoncini Centro di Costo: Ufficio di Statistica

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE LAFFRANCO, BIANCONI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 572 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI LAFFRANCO, BIANCONI Disciplina della professione di educatore di asilo nido e istituzione

Dettagli

La gestione finanziaria 1

La gestione finanziaria 1 CAPITOLO 6 BILANCIO COMUNE DI SERIATE ANNUARIO STATISTICO COMUNALE 2007 La gestione finanziaria 1 Le risultanze finali del conto di bilancio dell esercizio finanziario 2007 sono riportate nella Tavola

Dettagli

Sviluppo di comunità

Sviluppo di comunità Sviluppo di comunità Rendere la comunità locale un attore del cambiamento sociale S e per comunità si intende un gruppo sociale (comunità locale, scuola, organizzazione, associazione), nel quale relazioni,

Dettagli

ANALISI DEI PROGRAMMI

ANALISI DEI PROGRAMMI RIEPILOGO PROGRAMMI AA0000000000 BB0000000000 CC0000000000 DD0000000000 SETTORE AMMINISTRATIVO AFFARI GENERALI ED ISTITUZIONALI RESPONSABILE CONTABILE E SVILUPPO ECONOMICO SETTORE TECNICO E ASSETTO DEL

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

COMUNE DI MILANO SETTORE SERVIZI ALLA FAMIGLIA. Regolamento sull affido familiare di minori

COMUNE DI MILANO SETTORE SERVIZI ALLA FAMIGLIA. Regolamento sull affido familiare di minori COMUNE DI MILANO SETTORE SERVIZI ALLA FAMIGLIA Regolamento sull affido familiare di minori Informazioni ulteriori sull affido familiare di minori possono essere richieste al: COMUNE DI MILANO SETTORE SERVIZI

Dettagli

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

L AUTONOMIA FINANZIARIA LE ENTRATE SECONDO LA PROVENIENZA LE ENTRATE TRIBUTARIE LE ENTRATE DA TRASFERIMENTI DESTINAZIONE ECONOMICA DELLA SPESA

L AUTONOMIA FINANZIARIA LE ENTRATE SECONDO LA PROVENIENZA LE ENTRATE TRIBUTARIE LE ENTRATE DA TRASFERIMENTI DESTINAZIONE ECONOMICA DELLA SPESA L AUTONOMIA FINANZIARIA LE ENTRATE SECONDO LA PROVENIENZA 2008 LE ENTRATE TRIBUTARIE LE ENTRATE DA TRASFERIMENTI DESTINAZIONE ECONOMICA DELLA SPESA RIPARTIZIONE DELLA SPESA PER FUNZIONI AUTONOMIA FINANZIARIA

Dettagli

contratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo

contratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo città di venaria reale contratto di quartiere II un quartiere ad altezza d uomo obiettivo generale promuovere l integrazione del quartiere con il resto del tessuto urbano attraverso la riqualificazione

Dettagli

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana

Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Università Roma Tre CdLM Architettura - Progettazione urbana Laboratorio di Urbanistica 1 Titolarità del Laboratorio: Simone Ombuen Anno accademico 2012-2013 secondo semestre Modulo Diritto (4 cfu) Docente:

Dettagli

COMUNE DI TRADATE PIANO TRIENNALE della PERFORMANCE 2015/2017 MACRO OBIETTIVO STRATEGICO DESCRIZIONE

COMUNE DI TRADATE PIANO TRIENNALE della PERFORMANCE 2015/2017 MACRO OBIETTIVO STRATEGICO DESCRIZIONE COMUNE DI TRADATE PIANO TRIENNALE della PERFORMANCE 205/207 MACRO OBIETTIVO STRATEGICO DESCRIZIONE Modernizzazione P.A. Prosecuzione processo di gestione informatizzata integrata dei procedimenti amministrativi.

Dettagli

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO

CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE. CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO CIRCOLO RICREATIVO AZIENDALE LAVORATORI DI POSTE ITALIANE CRALPoste CODICE DI COMPORTAMENTO Roma, 31 Marzo 2005 INDICE Premessa pag. 3 Destinatari ed Ambito di applicazione pag. 4 Principi generali pag.

Dettagli

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO COMUNE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE DI ISTRUZIONE PUBBLICA E ASILI NIDO

REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO COMUNE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE DI ISTRUZIONE PUBBLICA E ASILI NIDO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO COMUNE PER LA GESTIONE ASSOCIATA DELLA FUNZIONE DI ISTRUZIONE PUBBLICA E ASILI NIDO (Approvato con delibera Giunta Comunale di Scarlino n.

Dettagli

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA

COMUNE DI COGGIOLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA COMUNE DI COGGIOLA REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI BIELLA VIA GARIBALDI, 24 13863 COGGIOLA REGOLAMENTO DI GESTIONE DELLA CASA SOGGIORNO ANZIANI DI COGGIOLA FINALITA DEL SERVIZIO Articolo 1 Il Comune di Coggiola

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE

Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE Allegato 2 FUNZIONI DELLA PROVINCIA FUNZIONI PROPRIE In base all art. 19 del TUEL approvato con D. Lgs. 267 del 18 agosto 2000 spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale

Dettagli

CITTÀ DI POMEZIA Città Metropolitana di Roma Capitale

CITTÀ DI POMEZIA Città Metropolitana di Roma Capitale DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE DELIBERAZIONE N 2015/297 DEL 24/12/2015 Oggetto: AFFIDAMENTO DEI SERVIZI SOCIO SANITARI DI PERTINENZA DEL SETTORE III- SERVIZI ALLA PERSONA ALLA SOCIO SANITARIA POMEZIA

Dettagli

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili.

Comune di Sondrio. Si assiste inoltre ad una maggior richiesta di accesso alla scuola secondaria di secondo grado da parte degli alunni disabili. Comune di Sondrio LINEE GUIDA PER LA SPERIMENTAZIONE del coordinamento territoriale per l integrazione dei servizi a favore dell inclusione scolastica degli alunni con disabilità PREMESSA Il Comune di

Dettagli

Provincia di Reggio Calabria

Provincia di Reggio Calabria Provincia di Reggio Calabria Sett.1 AA.GG, Giunta, URP, Segr./Direz. Generale, Contratti- -Assistenza Giuridico Amm.va ai Comuni, Controllo Strategico/Direzionale, Pari Opportunità, Consigliera di parità

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)

ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE ECONOMICO INDIRIZZI: - B1 Amministrazione, finanza e marketing (Ragioniere Perito Commerciale

Dettagli

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA

AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA AREA ANALISI, PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA SALUTE DIPARTIMENTO DI SANITÀ PUBBLICA 1/6 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie,

Dettagli

LEGGE SPORT VENETO. In ogni diapositiva di questa presentazione, si cita inizialmente l articolo 2, per poi parlare dell articolo specifico

LEGGE SPORT VENETO. In ogni diapositiva di questa presentazione, si cita inizialmente l articolo 2, per poi parlare dell articolo specifico LEGGE SPORT VENETO COME LEGGERLA? La legge sullo sport da poco approvata è di facile consultazione se ne si conosce la struttura : l articolo 2 infatti è come un indice, che rimanda agli articoli successivi

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ Istituto Statale di Istruzione Superiore Devilla Dessì La Marmora - Giovanni XXIII Via Donizetti, 1 Via Monte Grappa, 2-07100 Sassari, Tel 0792592016-210312 Fax 079 2590680 REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE

Dettagli

BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA

BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI NOTIZIARIO SPECIALE FINANZIAMENTI N.06/2008 AGLI ENTI ASSOCIATI DELLA LOMBARDIA - LORO SEDI BANDI E FINANZIAMENTI REGIONE LOMBARDIA Bando a sostegno

Dettagli

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

STRUTTURA APICALE SERVIZIO FUNZIONI ASSEGNATE

STRUTTURA APICALE SERVIZIO FUNZIONI ASSEGNATE STRUTTURA APICALE SERVIZIO FUNZIONI ASSEGNATE SEGRETERIA GENERALE SEGRETERIA Segreteria Generale Controlli integrati (Ufficio di Staff) Iter deliberazioni del Consiglio e della Giunta Iter decisioni di

Dettagli

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO

RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO RUOLO DELLA PROVINCIA PER IL RAFFORZAMENTO DEI SERVIZI ALL IMPIEGO - IL MODELLO LOMBARDO L ESPERIENZA DELLA PROVINCIA DI LECCO La rete degli operatori - L.R. 22/2006 Il sistema regionale è composto da

Dettagli

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO. La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO ART. 1 ISTITUZIONE CONSULTA PROVINCIALE DEL VOLONTARIATO La Provincia di Novara, nell ambito delle proprie attività e nel rispetto di quanto assegnatole dalla vigente

Dettagli