Parlare in pubblico Il dire e il fare della comunicazione

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1 Parlare in pubblico Il dire e il fare della comunicazione

2 Parlare in pubblico non è una dote naturale ma è una tecnica che si deve apprendere

3 Comunichiamo con Parole Intonazioni Espressioni del viso Gesti Modi di muoversi Posture Tipo di abbigliamento Uso dello spazio

4 PAROLE, GESTI, SEGNI SONO CONVENZIONI SOCIALMENTE ACCETTATE GRAZIE ALLE QUALI LE PERSONE RIESCONO A COMUNICARE TRA LORO

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6 R U M O R E FONTE EMITTENTE TRASMITTENTE MESSAGGIO CANALE RICEVENTE DESTINATARIO C O D I C E

7 CHI DICE QUALCOSA CHE COSA DICE IN CHE MODO CON QUALI INTENZIONI A CHI CON QUALI CANALI CON QUALI EFFETTI H. D. LASSWELL

8 SI PUÒ PARLARE DI CULTURA NEL SENSO DI CULTURA ANIMI oppure IN SENSO SOCIO-ANTROPOLOGICO

9 CULTURA Tra le tante possibili definizioni in senso socio-antropologico: ELABORAZIONE COMPLESSA DI VALORI, MODELLI DI COMPORTAMENTO, IDEOLOGIE, CREDENZE, NORME, MANUFATTI, TECNOLOGIE, CONOSCENZE, CONDIVISE E TRAMANDATE TRA I MEMBRI DI UN DATO GRUPPO SOCIALE

10 MODELLI CULTURALI VALORI CULTURALI ASPIRAZIONI E IMMAGINI-GUIDA ACCULTURAZIONE INTERIORIZZAZIONE E INCULTURAZIONE

11 RELATIVISMO CULTURALE I DATI DELL ESPERIENZA RISULTANO MEDIATI DA UNA SERIE DI SCHEMI MENTALI CHE SONO APPRESI E INTROIETTATI E CHE GUIDANO I SENSI DELL UOMO NELL INDIVIDUARE, ORGANIZZARE, ELABORARE E COMUNICARE SITUAZIONI, EVENTI, E FENOMENI QUESTI SCHEMI MENTALI (CODICI) VARIANO DA CULTURA A CULTURA

12 FRANCESE TEDESCO ITALIANO ARBRE BAUM ALBERO HOLZ LEGNO BOIS BOSCO WALD FORÊT FORESTA

13 ESEMPI DI CODICI CULTURALI - LINGUE NATURALI - PARALINGUAGGIO - CINESICA - PROSSEMICA - CODICI ARCHITETONICI - CODICI VESTIMENTARI - CODICI ICONICI - CODICI MUSICALI - STRUTTURE NARRATIVE

14 PROSSEMICA 1) SPAZIO PREORDINATO (FISSATO IN MODO RIGIDO E STABILE) 2) SPAZIO SEMI-DETERMINATO (FISSATO IN LINEA DI MASSIMA CON OGGETTI DISPOSTI IN MODO FLESSIBILE E MOMENTANEO) 3) SPAZIO INFORMALE (NON DETERMINATO DA OGGETTI) - DISTANZA INTIMA (AMORE, LOTTA, MINACCIA, AFFETTO) - DISTANZA PERSONALE (INTERAZIONE TRA PERSONE INTIME) - DISTANZA SOCIALE (INTERAZIONI PER AFFARI NON PERSONALI, CONVERSAZIONI FORMALI) - DISTANZA PUBBLICA (USATA PER RIVOLGERSI A GRUPPI - FORMALI O INFORMALI DI PERSONE)

15 OLTRE AI CODICI ESISTONO ANCHE SOTTOCODICI -PROFESSIONALI -SCIENTIFICI -REGIONALI ETC.

16 LA GERARCHIA DEI BISOGNI (A. MASLOW) I N T E N S I T A D E I B I S O G N I ELEVATA MODESTA FISIOLOGICI SICUREZZA (PROTEZIONE) SOCIALI (APPARTENENZA) STIMA (RICONOSCIMENTO) AUTOREALIZZAZIONE

17 SOLTANTO UNA SOCIETÀ CHE ABBIA SUPERATO I BISOGNI ELEMENTARI DI SOPRAVVIVENZA E DI SICUREZZA È IN GRADO DI PRODURRE REGOLE DI ETICHETTA TATTO E BUONE MANIERE, STILI DI CONDOTTA PERSONALE, ETC. ESSE EQUIVALGONO, PER E. GOFFMAN, A RAPPRESENTAZIONI CIFRATE E MASCHERATE DELLA ESPLORAZIONE, DEL CORTEGGIAMENTO, DELLA FUGA

18 L INCONTRO FACCIA A FACCIA COME REALTA PRIMARIA NELL INCONTRO FACCIA A FACCIA NON SI COMBATTE IN SENSO STRETTO - NÉ PER IL DANARO NÉ PER IL POTERE, NÉ PER UN OGGETTO QUANTIFICABILE BENSÌ PER LA FACCIA, IL SÉS IN ALTRI TERMINI, LA LOTTA (O LO SCAMBIO) VERTE SULLA IDENTITÀ

19 IL FILO CONDUTTORE CHE SPIEGA IL COMPORTAMENTO È IL CORPO GOVERNATO DA RITMI E DA STRUTTURE INTERNE, CHE TRADISCE STANCHEZZA, VERGOGNA, ANSIA, TIMIDEZZA, ODORI E SUDORI, PREOCCUPAZIONI E CHE È CONDIZIONATO DA CONFLITTI INTERNI

20 PRIMA DI COMINCIARE A PARLARE: - CONSULTARE LA SCALETTA PREPARATA - RESPIRARE PROFONDAMENTE - RILASSARE I MUSCOLI

21 QUANDO SI PARLA - PRONUNCIARE IN MODO CHIARO E DISTINTO - CURARE IL TONO DI VOCE, L ESPRESSIONE, LE PAUSE - SEGUIRE LA SCALETTA - FARE ESEMPI - CONCLUDERE IN MODO INTERESSANTE PER CHI ASCOLTA

22 DIZIONE - CORRETTA ARTICOLAZIONE E PRONUNCIA DELLE PAROLE - CONTROLLO DELLA RESPIRAZIONE - USO APPROPRIATO DELLE PAUSE - USO APPROPRIATO DEI TONI - USO APPROPRIATO DELLA VELOCITÀ - USO APPROPRIATO DEL VOLUME AL FINE DI ESPRIMERSI IN MODO CHIARO E SCORREVOLE

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24 Accorsi colla collega affetta da peste che dette esca a vendette

25 Accórsi cólla collèga affètta da pèste che dètte ésca a vendétte

26 Accòrsi còlla colléga affétta da péste che détte èsca a vendètte

27 accòrsi còlla colléga affétta mi avvidi collante unisce fa a fette da péste che détte (da) orme (che) enunciate èsca a vendètte vada fuori (a) diede in vendita

28 OSTACOLI 1- ASTRATTEZZA 2- GERGALITÀ 3- MONOTONIA 4- PAURA 5- ECCESSO DI INFORMAZIONI

29 CONTROLLARE SGUARDO VOCE MANI CORPO

30 CONSIGLI PRATICI ESERCIZI RESPIRATORI PAUSE VOCE DI PETTO SILLABE FINALI VOCALI APERTE O CHIUSE

31 DIFETTI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE SCHEDA ANALITICA 1

32 DIFETTI DELLA COMUNICAZIONE VERBALE SCHEDA ANALITICA 2

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