Riabilitazione implantare nell edentulo totale

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1 GRIFFIN EDITORE Anno VI Numero 5/2011 ISSN Poste Italiane Spa - Sped. in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. I comma I, DCB Milano Taxe Perçue I pericoli del mercurio Riabilitazione implantare nell edentulo totale Il piano di trattamento nel corso Sicoi di giugno Fatti e Persone Focus clinico Dental Market ANDREA EDOARDO BIANCHI, Presidente Sicoi CONTINUING EDUCATION AIE 2011 PROGRAMMA ONLINE SU Fiumana - Predappio (FC) Dental Trey - Centro Congressi Ca di Mezzo SETTEMBRE - NOVEMBRE 2011 e iscrizioni: Segreteria AIE Dr. Alberto Pellegatta - Tel/Fax info@accademiaitalianaendodonzia.it IL SERVIZIO A PAGINA 20

2 3 PRIMA PAGINA L'11 giugno a Rimini la Società italiana di chirurgia orale e implantologia affronterà questa importante tematica clinica in un corso di aggiornamento Presidente, di che tipo di aggiornamento ha bisogno l odontoiatra oggi? Partendo dal presupposto che lo sforzo dell Università oggi è quello di formare operatori sempre più completi sia dal punto di vista professionale che umano, in grado di agire sempre solo e unicamente nel bene della salute del paziente, le società scientifiche devono avere l obiettivo di contribuire fattivamente alla crescita professionale di tutti i colleghi. Durante il mio percorso di crescita professionale ho capito che la partecipazione all aggiornamento sottrae forze e tempo non solo allo svago ma soprattutto alla famiglia, con uno sforzo anche economico che in particolare oggi può diventare impegnativo da sostenere per i più giovani, questo deve essere ripagato con serietà assoluta. Come presidente della Sicoi mi sono sentito in primis di assumere l impegno di indirizzare i programmi culturali della nostra società verso il più alto livello scientifico e soprattutto senza alcuna interferenza di tipo commerciale da parte delle aziende sostenitrici, in modo da avere un obiettiva ricaduta sul miglioramento dell attività professionale individuale quotidiana e non soltanto di elezione. Il vostro prossimo corso di aggiornamento dell 11 giugno a Rimini è incentrato sulla riabilitazione con impianti del paziente edentulo totale. Perché considera questo argomento ancora attuale? Il trattamento del paziente edentulo non può che essere di estrema attualità poiché la prevalenza dell edentulia L i n t e r v i s t a Edentulia, problematica ancora di grande attualità Italian Dental Journal ha intervistato Andrea Edoardo Bianchi, Presidente della Società italiana di chirurgia orale e implantologia (Sicoi), titolare dell insegnamento di parodontologia al Corso di laurea in igiene dentale dell Università Vita-Salute SanRaffaele di Milano e Responsabile del reparto di parodontologia e implantologia II dell'istituto Stomatologico Italiano. Bianchi ci fa un'attenta panoramica della problematica dell'edentulia, che coinvolge ancora oggi un elevato numero di pazienti. L efficacia terapeutica delle protesi ad ancoraggio implantare, la predicibilità a lungo termine delle metodiche, i costi biologici, l efficienza del ripristino della funzione masticatoria e la capacità di restaurare l estetica del sorriso saranno i temi al centro del prossimo corso di aggiornamento Sicoi. nella popolazione anziana è ancora elevata. Nel Rapporto sulla salute orale mondiale del 2003, redatto dalla World Health Organization, vengono riportati i dati epidemiologici circa l impatto delle malattie orali sulla popolazione globale. È emerso che la percentuale di soggetti edentuli anziani, con età superiore ai 65 anni, è ancora sensibilmente elevata. In Italia raggiunge il 19%, ma questa percentuale è bassa se paragonata a quella di altre nazioni europee o del Nord America. Non deve sorprendere neanche che l edentula sia una condizione che riguarda prevalentemente i Paesi più evoluti; indagini epidemiologiche testimoniano, infatti, il ruolo negativo svolto da fattori ambientali e socio-culturali propri delle realtà delle nazioni più avanzate. In queste società il considerevole consumo alimentare di carboidrati semplici, il tabagismo e l alta prevalenza di malattie sistemiche quali il diabete hanno un peso importante sullo stato di salute orale e sul mantenimento nel tempo della dentatura. L atteggiamento dei pazienti nei confronti dell edentulia si è modificato negli anni? In passato, per molti soggetti, il conseguimento dell edentulia e la sua risoluzione mediante protesi totale rimovibile ha rappresentato il termine di una condizione di disagio determinata, oltre che dalla sintomatologia dolorosa che spesso accompagna le patologie dentali e parodontali, anche da un odontoiatria meno preparata e meno attenta alla prevenzione e alla preservazione del patrimonio dentale. Perfino i pazienti che vivono la condizione determinata dalla protesi totale da almeno una decina di anni si dimo- strano ancora oggi piuttosto propensi ad affrontare con serenità le limitazioni della stessa, in quanto hanno imparato ad accettare l invalidità derivante come parte del fisiologico processo di invecchiamento. Ma l atteggiamento della popolazione verso la perdita dei denti è cambiato sensibilmente negli anni più recenti. Gli adulti e gli anziani contemporanei hanno maggiori aspettative nei confronti del loro stato di salute orale rispetto al passato. Recenti indagini evidenziano che un numero crescente di adulti è sensibilmente allarmato dalla prospettiva di perdere i denti e trovano addirittura sconvolgente la sola ipotesi di dover affrontare un edentulia totale e doverla risolvere con l obsoleta dentiera. Come si è ampliato il panorama delle prospettive terapeutiche dalla tradizionale dentiera a oggi? Negli ultimi 15 anni l utilizzo degli impianti endossei per la sostituzione degli elementi dentari perduti ha avuto un notevole sviluppo. A seguito della presentazione del lavoro del professor Brånemark nel 1982 a Toronto si sono aperte le porte per lo sviluppo dell'implantologia moderna, introducendo il concetto di osteointegrazione che è una delle più importanti innovazioni scientifiche in odontoiatria negli ultimi trent anni. Nonostante i progressi fatti anche nella prevenzione odontoiatrica esiste ancora un grande numero di pazienti anziani, e non solo, che soffrono dei disagi determinati dall edentulia totale. È indubbio che tali pazienti beneficino dell inserimento di impianti per migliorare la funzione masticatoria. Per molti soggetti edentuli le moderne possibilità terapeutiche, offerte sia dall osteointegrazione sia dalla chirurgia ricostruttiva dei mascellari, hanno dato certezza della conquista di una terza dentatura, spesso di tipo fisso. È quindi molto importante che il clinico moderno sia in grado di formulare la miglior soluzione terapeutica, individualizzata al paziente da riabilitare, da attuare nei casi di edentulia totale. Che cosa propone Sicoi con questo corso di aggiornamento monotematico? Le fasi pionieristiche dell implantologia e del trattamento implanto-protesico del soggetto edentulo sono state superate da un pezzo. Siamo oggi quindi a comparare l efficacia terapeutica delle protesi ad ancoraggio implantare Mesostruttura a barra segmentata, passivata in elettroerosione per ancoraggio di un overdenture con chiavistelli Toronto bridge mascellare e mandibolare EDITORIALE Paolo Pegoraro p.pegoraro@griffineditore.it Quando l estate inizia a Rimini Quest anno l estate ha preceduto la primavera ed è tempo di pensare ad Amici di Brugg: il Congresso più atteso dell anno, piacevole come un ritrovo tra vecchi amici nell atmosfera più familiare e sorridente cui si possa pensare. Rimini è il rito annuale dell odontoiatria italiana: come un richiamo fortissimo, da quell Adriatico ancora sgombro da ombrelloni ma già caldo e invitante. A migliaia, come per una gita di famiglia i dentisti italiani - e le igieniste, le assistenti, gli odontotecnici - affolleranno gli alberghi prenotati da tempo (tutti meravigliosamente ospitali, dal Grand Hotel di felliniana memoria all ultima delle pensioncine casalinghe) per poi gremire i grandi spazi della mostra e del congresso. Sì, davvero non c è evento del dentale più amato: è l attesa di rivedere gli amici di sempre, è la voglia di uscire la sera per mangiare il pesce come in un rito ormai inciso nella memoria e irrinunciabile, è il bisogno di sentirsi vitali e attivi nelle giornate congressuali, in cui l aggiornamento è semplice e affidabile, pratico e condiviso dai tanti con cui - passeggiando tra gli stand dell esposizione - si condivideranno dubbi e opinioni. Non c è social network che tenga, Amici di Brugg moltiplica i contatti e rafforza le amicizie nel modo più diretto e naturale del mondo. È il momento in cui la professione è più disponibile a ripensare se stessa, a discutere i problemi con serenità e nella prospettiva giusta: quella che consente di affrontarli in modo positivo, con l obiettivo di risolverli insieme. È stato un anno duro, l agenda ha mostrato qualche buco e i pazienti hanno rimandato alcune decisioni di spesa nell attesa di tempi migliori: l ondata lunga della crisi iniziata nel 2009 si fa certamente ancora sentire e per il pubblico (ma anche per gli odontoiatri più giovani, ammettiamolo pure) i sempre più diffusi centri low cost rappresentano una risorsa allettante, un opportunità da valutare. Eppure proprio da qui può ripartire un altro buon periodo per l odontoiatria italiana: un odontoiatria che non è sempre fatta di grandi interventi e di impianti ma che basa la quotidianità sul lavoro dell igienista, sulla prevenzione e sulla pianificazione di trattamenti restaurativi semplici e ben fatti, esteticamente soddisfacenti. E proprio l estetica è il grande tema di quest edizione del Congresso di Amici di Brugg: estetica nella sua accezione più ampia, proprio perché l esigenza sociale di mantenere le condizioni orali a un livello ottimale è ormai un fatto ed è irrinunciabile, nonostante ogni crisi. Non a caso, uno dei corsi monotematici di Rimini sarà dedicato alla geriatria: come invecchiare meglio e, come si usa dire oggi, come dare più vita agli anni della vecchiaia. Se è vero che l ingresso nel mondo del lavoro è, ahimé, rimandato per i giovani che premono alle porte e che giustamente chiedono il posto che spetta loro nella società, è pur vero che toccherà lavorare negli anni più avanzati, molto di più di quanto non accadesse in passato. Ed ecco allora che tematiche inerenti gli stili di vita, la prevenzione sanitaria globale, la preservazione di funzione ed estetica si confermano di estrema attualità. Un odontoiatria di base, quella di Amici di Brugg, niente affatto semplicistica ma amichevole e user friendly, lontana dai toni altisonanti e dai protagonismi: non una vetrina di star in passerella, insomma, ma una serie di relatori di qualità elevata per un pubblico che ha voglia di capire e di partecipare. Arrivederci a Rimini.

3 DENTAL PRESS 4 5 DENTAL PRESS ponendo sui piatti della bilancia la predicibilità a lungo termine delle metodiche, i costi biologici, l efficienza del ripristino della funzione masticatoria, la capacità di restaurare l estetica del sorriso e restituire adeguato supporto ai tessuti periorali. L'obiettivo di questo corso monotematico è affrontare a 360 la complessa problematica della risoluzione delle edentulie totali con l'implanto-protesi. Nella giornata congressuale i diversi piani di trattamento verranno presentati attraverso valutazioni non solo di ordine squisitamente chirurgico o bio-tecnico, ma anche di normalizzazione dell estetica del terzo inferiore del volto piuttosto che di ordine funzionale alla luce dei costi-benefici, in modo da fornire alla platea notizie cliniche e scientifiche spendibili da subito nella quotidianità professionale. Quali i contenuti scientifici proposti? Nella prima parte della giornata verranno affrontati i temi più classici: si parlerà di overdenture su impianti e riabilitazione con protesi di Toronto con o senza carico immediato. La mattinata sarà aperta da Francesco Sanfilippo, autore di un recente volume monografico proprio in materia di overdenture supportate da impianti, il quale offrirà una panoramica sulla condizione di edentulia e sui criteri decisionali, funzionali ed estetici che orientano la scelta del clinico verso una riabilitazione di tipo fisso piuttosto che rimovibile. A seguire Claudio Gatti, clinico dall ampio e consolidato curriculum internazionale, proporrà un tema di grande attualità e interesse: il carico immediato su impianti, nello specifico sulle over- denture e quindi sulla contrazione dei tempi di trattamento. Tra le procedure, infatti, che hanno segnato un importante passo in avanti qualitativo nei protocolli implantari originali, i protocolli di carico immediato senza dubbio si sono contraddistinti per rilevanza ed efficacia nelle applicazioni cliniche. Il carico immediato offre infatti indiscutibili vantaggi psicologici per il paziente, eleva l'efficienza operativa professionale, contrae i tempi di cura e può contribuire ad alleviare l'invasività chirurgica. Sempre al mattino Fabio Smorto, socio attivo dell American academy of osseointegration e della Sicoi, illustrerà l organigramma decisionale nel trattamento dell edentulia totale con Toronto Bridge, fornendo gli strumenti per inquadrare al meglio il paziente candidato a questo trattamento terapeutico secondo ben codificati dogmi funzionali ed estetici. A concludere i lavori del mattino due illustri collaboratori dell Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano: Francesco Zuffetti e Matteo Capelli, entrambi soci attivi Sicoi, offriranno il loro contributo sull attuazione dei protocolli di carico immediato nella Toronto Bridge con e senza impianti tiltati. Una tecnica che si pone l obiettivo di sfruttare al meglio le condizioni ossee dei mascellari edentuli a fini di ancoraggio implanto-protesico utilizzando impianti inclinati, che permettono di diminuire la parte del cantilever posteriore. Senza dubbio una valida alternativa, in casi selezionati, ai più complessi trattamenti di chirurgia ricostruttiva avanzata dei mascellari, che presenta costi biologici e tempi di attesa necessariamente più lunghi. CORSO DI AGGIORNAMENTO SICOI Topics nella riabilitazione con impianti nell edentulo totale Quali le relazioni del pomeriggio? 11 giugno, Palacongressi di Rimini : MV Congressi Tel Fax sicoi@mvcongressi.it - Mauro Billi, socio attivo Sicoi e dell Accademia italiana di odontoiatria protesica aprirà il pomeriggio affrontando il tema delle riabilitazioni implantoprotesiche fisse di tipo full-arch. Come per le già citate overdenture e i Toronto Bridge verranno analizzati i criteri decisionali che orientano la scelta di questa soluzione terapeutica, comparandone vantaggi e limiti. Luca Francetti, presidente della Società italiana di parodontologia, affronterà tematiche innovative riguardanti i vantaggi e i limiti della pianificazione computer-assistita degli interventi di implantologia. Queste metodiche permettono, partendo da una tomografia computerizzata, di progettare al computer l intervento e ottenere non solo una corrispondente guida di ausilio chirurgico finalizzata a semplificare la procedura implantologica, ma anche preconfezionare il manufatto protesico, che può essere posizionato immediatamente al termine della chirurgia implantare. Eugenio Romeo, presidente della Società italiana di osteointegrazione, porrà l accento sull evoluzione biotecnologica degli impianti in riferimento a una chirurgia anatomicamente orientata, quindi alla possibilità di utilizzare impianti corti nell osso nativo, sempre in alternativa a procedure più com- plesse come qulle di innesto di osso autologo/omologo o biomateriali. Concluderà i lavori l intervento di Alessandro Agnini, socio attivo Aiop, che illustrerà come l estetica rappresenta sempre un obiettivo da perseguire e come le più attuali sistematiche di progettazione e lavorazione assistita dal computer permettano effettivamente di programmare risultati non solo prevedibili ma anche di altissima valenza estetica. La collaborazione tra società scientifiche è senza dubbio un obiettivo auspicabile. Quali sono i punti di convergenza tra le più blasonate realtà nazionali? Senza entrare nello specifico dei programmi congiunti che stiamo portando avanti con le altre società scientifiche con il coordinamento di Francesco Scarparo, presidente del Cic, vorrei solo sottolineare che proprio il corso di aggiornamento Sicoi dell 11 giugno è la prova evidente non solo di collaborazione tra società scientifiche ma di vera e propria sinergia dei massimi vertici delle stesse. Come prima ho anticipato, a Rimini saranno infatti presenti come relatori i presidenti della SIdP e della Sio, ma anche soci attivi di Aiop e di altre importanti società. A. P. I pericoli del mercurio e il suo uso in odontoiatria Mercurio e otturazioni: per l'esperto è in pericolo non solo la salute dei pazienti, ma anche quella degli odontoiatri Il tema è ancora molto scottante e controverso. Le vecchie otturazioni dentarie erano costituite da materiali tossici e ancora si trovano nelle bocche di molti italiani. Quanto sono stabili? È vero che il rilascio quotidiano di mercurio può essere molto pericoloso per la salute? Quali accorgimenti sono necessari perché la loro rimozione non sia dannosa per i pazienti e per gli stessi odontoiatri? E i nuovi materiali sono sicuri? Abbiamo provato a sollevare il velo che spesso sembra far dimenticare queste tematiche con uno specialista che, invece, ne ha fatto il centro professionale e anche una ragione di vita. Dopo la laurea in medicina e chirurgia e la specializzazione in odontostomatologia, il dottor Raimondo Pische ha approfondito e tradotto nella sua pratica clinica numerosi argomenti - alcuni tenuti ai margini della medicina ufficiale - che lo hanno portato a un approccio globale alla salute. In particolare, ormai una dozzina di anni fa, ha creato l'accademia internazionale di odontoiatria biologica (Aiob). E proprio da qui partiamo per una chiacchierata appassionata, forse poco ortodossa, certo molto ricca di spunti di riflessione. Dottor Pische, come nasce l Accademia internazionale di odontoiatria biologica? Nasce su mia iniziativa nel 1999, in seguito all'esperienza personale di intossicazione da mercurio derivato dalle otturazioni in amalgama che utilizzavo in studio e che, inconsapevolmente, avevo fatto inserire nella mia bocca nel 1986 per sostituire delle piccole otturazioni in composito realizzate circa 15 anni prima da mio padre. Proprio mio padre, medico e specialista in odontoiatria anche lui, dovette interrompere poco più che sessantenne la professione a causa del tremore delle mani: quello che a posteriori identificai come tremor mercurialis. Quali sono, dunque, i pericoli del mercurio? Se è vero che il 2,5% della popolazione può sviluppare allergia al mercurio (già solo in Italia, quindi, 1,5 milioni di persone) altrettanto vero è che il 100% delle persone è più o meno intollerante verso quella che è - dopo il plutonio, che è però radioattivo - la sostanza più tossica, diffusa e inquinante presente in natura: l'intossicazione da mercurio non è infatti dose-dipendente e il nostro organismo non ha una soglia di tollerabilità per cui il danno, anche se nascosto, c'è sempre. Aiob nasce appunto in seguito alle considerazioni derivate dalla certezza del pericolo rappresentato dal mercurio contenuto nell'amalgama, che è considerato sostanza pericolosa e rifiuto tossico-nocivo prima e dopo la presenza in bocca e solo in questa sede diventerebbe, incomprensibilmente, stabile e inerte. Un'ipocrisia scientifica che sottende interessi commerciali, comodità cliniche e sottovalutazione del problema. Raimondo Pische È sempre più ampiamente riconosciuta la stretta correlazione tra problematiche odontoiatriche e sistemiche. È di questo che si tratta? La proposizione di Aiob è quella di un approccio olistico dell'odontoiatria, inteso quale integrazione dell'apparato stomatognatico in un sistema organico complessivo. Il concetto di odontone della medicina biologica tedesca prevede una visione allargata del dente, inteso quale complesso funzionale che comprende sia la parte anatomica e fisiologica normalmente considerate, sia le correlazioni energetiche, piuttosto che i rapporti denteorgano, dente-apparato e dente-muscoli, inseriti in una mappa complessa di circuiti in cui il dente è una sorta di fusibile la cui compromissione determina problematiche a distanza. Parliamo della B di Aiob: cos è l odontoiatria biologica? L'impostazione biologica di Aiob è da intendersi nell'interpretazione etimologica del termine: rispetto della vita, che significa attenzione alle procedure che dovrebbero essere sempre fondate sulla mininvasività; significa anche, allorché possibile, la proposizione di terapie naturali, siano esse omeopatiche, omotossicologiche o fitoterapiche, soprattutto nelle forme non acute, sono preferibili all'aggressività chimica dei farmaci tradizionali, che restano comunque prima scelta obbligata nelle LE IMPLICAZIONI AMBIENTALI DEL MERCURIO ODONTOIATRICO Mesostruttura avvitata in titanio eseguita in Cad-Cam Sovrastruttura segmentale e avvitata con viti linguali alla mesostruttura Il mercurio ha anche implicazioni ambientali. "La tutela dell'ambiente è un altro aspetto di grande importanza per quanto riguarda il mercurio odontoiatrico: nelle acque reflue europee ne vengono immesse centinaia di tonnellate all'anno - spiega il dottor Raimondo Pische -. La legislazione si limita a imporre i separatori d'amalgama senza però verificarne l'effettiva installazione negli studi odontoiatrici; impone la raccolta protetta dei residui d'amalgama - e ancora si deve capire come fa a diventare rifiuto tossico-nocivo subito dopo che viene tolto dalla bocca... - ma la tracciabilità e lo smaltimento restano ancora un fatto da chiarire".

4 DENTAL PRESS 6 7 FOCUS ON situazioni acute. Approccio biologico è, infine, soprattutto l'attenzione posta all'utilizzo di sostanze e materiali, tralasciando per il momento il capitolo inerente le sostanze chimiche e i metalli protesici e le loro implicazioni ioniche ed elettrogalvaniche. Se sono ormai un ricordo i rimedi arsenicali utilizzati in odontoiatria, non lo sono purtroppo quelli mercuriali. Abolito il mercurio dai farmaci e dai medicamenti, bandito l'utilizzo di termometri e sfigmomanometri, resta consentito l'utilizzo clinico in odontoiatria della sostanza più neurotossica, a pochi centimetri dal cervello, organo il più sensibile al mercurio, proprio per la lipofolia di quest'ultimo e il suo tropismo elettivo verso il sistema nervoso. Come mai è diffusa l idea che il mercurio nelle otturazioni sia sostanzialmente stabile e non pericoloso? La negazione della problematica tossicologica del mercurio odontoiatrico è legata fondamentalmente ad un errato approccio metodologico. Infatti l'assunto è: anche chi ha numerose otturazioni in amalgama non presenta livelli significativi di mercurio nel sangue e nelle urine ; ciò è assolutamente veritiero in quanto il mercurio che evapora dalle otturazioni in amalgama (e che viene assorbito per l'80% attraverso il sangue del circolo polmonare) è in forma metallica non ionizzata, cioè HgO. In questo stato di vapore la sua diffusibilità è altissima, così come la sua lipofilia che spiega i danni nervosi. Il passaggio alla forma ionica avviene non nel sangue ma all'interno delle cellule dalle quali è poi difficilissimo ottenere il dissequestro. La quasi totalità del mercurio si deposita nei tessuti nell'arco di minuti e solo il metilmercurio - forma organica presente soprattutto nei pesci - ha un'emivita di circa 15 giorni. Anche la mancata escrezione nelle urine è indice diagnostico e prognostico negativo perché dimostra l'accumulo tissutale. Quest'ultimo viene evidenziato solo attraverso la mobilizzazione del mercurio con sostanze chelanti (Edta, Dmps, Dmsa) che, sole, sono in grado di rendere misurabile il mercurio nel sangue nelle urine poco dopo la loro somministrazione. Ma il problema non riguarda soltanto le vecchie otturazioni? L'amalgama è un presidio medico ancora utilizzato seppur il decreto ministeriale del 2001 ne limiti l'applicazione nei bambini sotto i sei anni - qualcuno dovrebbe spiegare la logica che sostiene l'innocuità del mercurio nel bambino di sei anni e un giorno... -, nelle donne in gravidanza - nelle quali è consentita però la trapanazione di un amalgama già esistente magari per una cura canalare o la limatura di un moncone protesico in amalgama! - e nei nefropatici - fegato, intestino, cervello e polmoni? -: un modo ipocrita di affermare la tossicità del materiale ma senza avere la forza di impedirne l'uso assoluto. La questione non riguarda solo i pazienti, vero? Una recente otturazione in amalgama Degli operatori odontoiatrici ci si dimentica spesso, ma sono i primi veri pazienti della tossicosi mercuriale. L'utilizzo dell'amalgama si è molto ridotto, sia per motivi culturali ed estetici e, immodestamente, per la consapevolezza derivata dopo il I congresso mondiale di odontoiatria biologica da me organizzato nel 2003 e di cui invito a scaricare gli atti presenti nel sito Ma il pericolo maggiore è rappresentato dalle manovre effettuate sulle otturazioni presenti e dalla loro rimozione non protetta. Quest'ultima è una manovra molto delicata che prevede una trattazione a sé soprattutto per le complesse implicazioni tossicologiche oltre che per la tecnica operativa. Tecnica che deve prevedere anche la tutela dell'odontoiatra - e dell'assistente alla poltrona -, figura la più esposta cronicamente ai vapori di mercurio, la cui tossicità è evidenziata dalla corposa bibliografia. Tutela e attenzione che vanno quindi rivolte non solo ai pazienti ma anche al personale di studio, anche per evitare le problematiche derivate dai diritti sindacali e dagli obblighi sulla sicurezza del posto di lavoro. Renato Torlaschi Una situazione estrema di amalgama ossidata PER SAPERNE DI PIÙ SUI RISCHI DEL MERCURIO Sul sito internet dell'accademia internazionale di odontoiatria biologica ( sono riportati circa lavori scientifici sulla tossicologia del mercurio odontoiatrico. Proprio lo scorso mese, dal 24 al 29 gennaio 2011, si è tenuta a Tokio la seconda Conferenza mondiale sulla messa al bando globale del mercurio. Vi hanno partecipato anche le organizzazioni non governative ( fra cui alcune associazioni internazionali che - come Aiob - trattano le problematiche inerenti il mercurio odontoiatrico. Ecco i loro siti Internet: Terzo molare incluso sfida clinica ancora aperta I denti del giudizio inclusi rappresentano ancora oggi un bel dilemma clinico per l'odontoiatra. Molte le tecniche proposte nel tempo; oggi è il singolo dentista a scegliere, a secondo delle peculiarità del caso I denti del giudizio devono essere o bene allineati o bene estratti disse molti anni fa un famoso ortodontista americano. Se è abbastanza attendibile la previsione della possibilità di eruzione e di allineamento in arcata dei terzi molari inferiori, altrettanto non si può dire delle previsioni sulla difficoltà di estrazione, anche se si dispone di immagini tridimensionali. Il rischio di ledere il nervo alveolare inferiore non è certo trascurabile (vedi box a fondo pagina): in letteratura l incidenza riportata varia dall'1,3 al 5,3% ma raggiunge il 19% se le radici del molare sono contigue al canale alveolare. Sono stati proposti vari metodi per diminuire questo pericolo, evitando l estrazione in un tempo unico. In particolare alcuni hanno suggerito l asportazione parziale della corona in un primo tempo e l estrazione del dente una volta verificatasi la sua migrazione spontanea in una sede più favorevole; altri hanno invece proposto di muovere ortodonticamente il dente in modo da allontanarlo dal canale alveolare. Nel paese della sicurezza Sarà un semplice caso ma è comunque curioso notare che la prima ricerca sull argomento fu pubblicata nella nazione dove le cinture di sicurezza a tre punti di attacco furono inventate e diventarono un dispositivo di serie sulle automobili. Nel 1989 tre clinici dell università svedese di Lund descrissero i risultati ottenuti con l asportazione parziale della corona di terzi molari molto vicini al canale alveolare o con anatomia radicolare complicata (Knutsson K, Lysell L, Rohlin M. Postoperative status after partial removal of the mandibular third molar. Swed Dent J 13:15,1989). Rivalutando dopo un anno i 33 molari trattati in questo modo, risultava che 27 denti si erano spostati in direzione occlusale di una distanza compresa tra 1 e 7 mm; tre pazienti lamen- Segnale di pericolo tavano disestesia e in nove casi (27%) la guarigione dei tessuti non poteva dirsi soddisfacente. Nel complesso, quindi, il risultato era positivo ma, forse per la limitata circolazione delle idee in epoca preinternet, l esperimento non venne ripetuto (o almeno non se ne trova traccia nella letteratura disponibile) fino al 1997, quando comparve un altra piccola serie di casi clinici operati a Montreal (Freedman GL. Intentional partial odontectomy: review of cases. J Oral Maxillofac Surg 55:524, 1997). Si tratta di tre casi in cui non ci fu nessuna migrazione del moncone a distanza di cinque anni ma nel frattempo l osso aveva ricoperto le radici senza che si verificassero complicazioni. Dopo alcuni anni furono pubblicati i buoni risultati ottenuti con uno studio molto più ampio su un campione di cento pazienti seguiti per due anni (O Riordan BC. Coronectomy. Oral Surg Oral Med Oral Pathol Oral Radiol Endod 98:274, 2004). Un confronto vincente Nel 2005 fu pubblicato il primo Rct (randomized clinical trial, ossia studio clinico con selezione casuale dei campioni) per merito di Renton e colleghi (Randomised controlled clinical trial to compare the incidence of injury to the inferior alveolar nerve as a result of coronectomy and removal of mandibular third molars. Br J Oral Maxillofac Surg 43:7, 2005). Lo studio, condotto presso il Guy s Dental Hospital di Londra, si basava su una tecnica diversa da quella svedese in quanto prevedeva l asportazione totale della corona (coronectomia) con lo scopo di lasciare in situ le radici invece di rimuovere solo una parte di corona per favorire la migrazione. Il protocollo prevedeva anche di non rimuovere la polpa dentale, di regolarizzare con la fresa i margini delle radici e poi suturare con un solo punto in vicryl senza nessuna copertura antibiotica. Il campione consisteva di In mancanza di un esame tomografico, vi sono alcuni segni radiografici che possono mettere in guardia il clinico: decorso irregolare del canale alveolare con deviazione o restringimento in corrispondenza degli apici radicolari; radiotrasparenza ben delimitata sui lati delle radici invece che intorno all apice, sovrapposizione dente-canale, interruzione del limite radiopaco del canale 128 pazienti per un totale di 196 molari, di cui 102 estratti e 94 sottoposti a coronectomia. I risultati erano nettamente a favore di questa tecnica, dato che non si era osservato neppure un caso di lesione del nervo alveolare inferiore contro i 19 del gruppo estrazione. Inoltre, l incidenza di complicazioni (alveolite, infezione dei tessuti molli) non era significativamente diversa nei due gruppi. Durante il periodo di osservazione (25 mesi), la migrazione delle radici si ebbe solo in cinque pazienti e per circa 2 millimetri, una distanza che non aveva portato all eruzione spontanea e neppure alla necessità di estrazione. Bisogna comunque ricordare che l eruzione può aversi anche a distanza di molti anni. Tre anni fa un secondo Rct ha confermato la maggiore sicurezza della coronectomia (Leung YY. Can coronectomy Dente del giudizio ectopico Una tecnica molto particolare La letteratura ci descrive anche una tecnica radicale, nel vero senso dell aggettivo, da usare nei casi a rischio. In italiano si potrebbe chiamare coronolisi per usura, dato che prevede di eliminare la corona con gli strumenti rotanti. L idea è di due francesi che la pubblicarono nel 1984 (Ecuyer J, Debien J Deductions opératoires. Actual Odontostom 1984; 148: ), descrivendo i buoni risultati ottenuti su 25 pazienti. Secondo le loro indicazioni, la sostanza dentale deve essere eliminata almeno fino a separare le radici.

5 DENTAL PRESS 8 of wisdom teeth reduce the incidence of inferior dental nerve injury? Ann R Australs Coll Dent Surg 2008 Jun;19:50-1). Nonostante le buone premesse, questa tecnica semplice continua a essere poco praticata. Per opera di un gruppo dell università Cattolica di Roma è stata di recente riportata all attenzione della comunità professionale (Luca Landi et al. A novel surgical approach to impacted mandibular third molars to reduce the risk of paresthesia: a case series. J Oral Maxillofac Surg 68: , 2010). Il metodo usato dagli autori consiste nel rimuovere la parte mesiale della corona, avendo cura di non esporre la polpa, in modo da creare lo spazio che consenta la migrazione dentale in senso anteriore. Una volta avvenuto questo movimento, il molare può essere estratto con un secondo intervento che risulterà meno rischioso. Il campione è limitato a nove pazienti (di età compresa tra 18 e 43 anni) con molari in posizione orizzontale o in mesioversione e radici a contatto con il canale alveolare inferiore. Buoni i risultati: nessuna complicazione (tranne due casi di ipersensibilità risoltisi in pochi giorni) e migrazione sufficiente in tutti i casi tranne due. Il metodo italiano Agli autori italiani va un primato particolare in questo particolare ambito della chirurgia orale: si deve infatti al professor Luigi Checchi di Bologna l ideazione dell approccio chirurgico-ortodontico per i terzi molari inferiori (Checchi L, Bonetti GA, Pelliccioni GA. Removing of high-risk impacted mandibular third molar. A surgical orthodontic approach. J Am Dent Assoc 127:1214, 1996). Questa soluzione è particolarmente indicata per denti in posizione molto profonda o associati a una cisti o nei casi in cui si voglia migliorare lo stato parodontale del secondo molare, talvolta in condizioni precarie sul lato distale per la presenza del dente del giudizio. Questa opzione è diventata ancora più praticabile con l avvento dei miniimpianti ortodontici, che evitano di doversi ancorare sugli altri denti. L estrusione ortodontica allontana il molare dal canale alveolare in tempi che vanno da tre mesi a un anno a seconda del grado di inclinazione del dente. I vantaggi di questo metodo risiedono nel suo carattere biologico, vale a dire nella mancanza di trauma per i tessuti e nell osteogenesi indotta dal movimento ortodontico; vantaggi che compensano il maggior tempo di intervento e l aumento dei costi. Oltre a facilitare l estrazione, infatti, in questo modo si produce osso che evita i difetti parodontali sul lato distale dei secondi molari, tipica sequela dell estrazione dei denti del giudizio. Nel caso pubblicato nel 1996 furono trattati contemporaneamente due molari con il metodo normalmente usato per estrudere un dente incluso: cementazione di un ausiliario ortodontico (in questo caso un bracket con un occhiello) e applicazione di una forza elastica. L elastico veniva applicato su un filo in acciaio x inserito nelle otturazioni in amalgama presenti sui secondi molari che erano ancorati ai primi molari e ai due premolari con uno splintaggio in composito. In tre mesi i due inclusi raggiunsero una posizione di sicurezza e furono estratti. Susanna Levi La tecnica italiana di estrazione ortodontica dei molari inclusi Eleborata dal professor Luigi Checchi di Bologna a metà degli anni Novanta, la tecnica è stata perfezionata fino ad oggi, migliorando la sua affidabilità ed efficacia Luigi Checchi Professor Checchi, come arrivò a ideare la tecnica di estrazione ortodontica dei molari inclusi? Innanzitutto, dato che alcuni autori stranieri tentarono in seguito di attribuirsi questo merito, voglio precisare che l articolo pubblicato sul Journal of American Dental Association nel 1996 fu il primo della letteratura internazionale sull'argomento e che è tutta "farina del nostro sacco". L idea mi venne quando ero un giovane e "promettente" ordinario di chirurgia e mi arrivavano solo casi difficili o impossibili, con ottavi inclusi sia verticalmente che orizzontalmente. Fu allora che analizzando il tempo, la fatica e il costo biologico - danni neurologici, dolore, danni al secondo molare con perdita ossea distale, sensibilità, lesioni della radice distale -, ideai questa tecnica. Gli obiettivi erano chiari. Primo: creare osso distalmente al settimo. Secondo: rendere più semplice l'estrazione del dente del giudizio. Terzo: eliminare il rischio di danneggiare il nervo alveolare inferiore, problema che mi assillava continuamente. Ricorda il primo caso trattato? Certo, è quello che pubblicammo su Jada. Si trattava di una giovane e bella ragazza di vent'anni, figlia di un mio amico, la quale mi venne inviata dopo che i dentisti consultati si erano rifiutati di estrarre un 48 profondamente incluso e a contatto con il nervo alveolare, come poi ebbi modo di controllare tramite tac. Va ricordato che tutto questo fu possibile perché nei primi anni 90 era stata finalmente installata una tac, strumento di incredibile utilità, che ci permette tuttora di valutare i rapporti tra radici del terzo (a volte anche del secondo molare) e il canale mandibolare. E da allora? La nostra tecnica, italianissima, della quale è responsabile Giulio Alessandri Bonetti, nostro bravissimo ricercatore, ha poi subito una serie di evoluzioni migliorative che hanno permesso un ottima affidabilità in termini di predicibilità di risultato e temporale. Susanna Levi

6 CHECK POINT 10? Giunge alla nostra osservazione una paziente inviata dal proprio curante per diagnosticare una lesione a carico delle mucose orali. La paziente, in buono stato di salute generale, non presenta alterazioni del profilo del viso, la palpazione dei linfonodi del collo è negativa e non riferisce alcuna sintomatologia. All esame obiettivo intraorale, rimossa la protesi totale superiore, si apprezza un'ampia neoformazione a carico del versante palatale del tuber di destra. La lesione si presenta come un rigonfiamento teso della mucosa palatale, rotondeggiante, con diametro di circa 2 cm. La mucosa al di sopra appare normale, fatta eccezione per la regione centrale. In questa zona, di circa 1cm di diametro, è presente un erosione dello strato superficiale e la mucosa appare di colorito rossastro. L area non è dolente alla palpazione e la consistenza è di tipo elastico.?un esteso rigonfiamento palatale O! La lesione descritta nel numero precedente di Italian Dental Journal non è tra quelle comunemente riscontrabili all interno del cavo orale. La mucosa è di aspetto pressocchè normale e radiograficamente la lesione è simile ad una cisti a livello del polo inferiore, e molto più irregolare con caratteristiche di distruzione delle corticali nel polo superiore. In casi come quello descritto, in cui la diagnosi clinica è assolutamente difficile e la lesione risulta particolarmente estesa, è necessario effettuare una biopsia incisionale per determinare con esattezza la natura della lesione. Sarà necessario effettuare sia un prelievo mucoso che un prelievo della porzione più profonda della lesione. In accordo con il paziente si procede allora con l esecuzione dell interervento. Si effettua una modesta infiltrazione di anestetico attorno ai margini del prelievo. Con un lama del 15 si esegue un incisione a losanga con asse maggiore di 2 cm parallelo alla cresta alveolare, di diametro e profondo circa 0,5 cm. Al di sotto del piano sottomucoso si osserva una cavità con all interno numerose formazioni dure e biancastre. All anatomopatologo si invia il tessuto epiteliale prelevato Una lesione osteolitica del corpo mandibolare Fig. 1: immagine clinica iniziale A cura di Alberto Pispero Odontoiatra Specialista in Chirurgia Orale Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Medicina, chirurgia e odontoiatria Ospedale San Paolo, Unità di patologia e chirurgia orale, Direttore: prof. Antonio Carrassi albertopispero@yahoo.it FAI LA TUA DIAGNOSI In base alla descrizione del caso clinico e alle immagini proposte, prova a formulare una diagnosi che spieghi la natura della lesione. Le risposte inviate all autore via (albertopispero@yahoo.it) saranno pubblicate sul prossimo numero e saranno oggetto di discussione per la soluzione del quesito. RISPOSTA AL CHECK POINT PUBBLICATO SU ITALIAN DENTAL JOURNAL 4/2011 e parte del contenuto della lesione. A fine intervento si effettua una sutura in seta 4/0. Il referto ricevuto pochi giorni dopo l intervento riporta diagnosi di tumore odontogeno a cellule fantasma. Questo tumore, prima classificato come una cisti, è una lesione odontogena la cui caratteristica istologica principale è la presenza di cellule fantasma, cellule altamente basofile che possono andare incontro a processi di calcificazione. La maggior parte di queste lesioni colpiscono la mascella e sono più frequenti in pazienti donne con età inferiore ai 40 anni. Le lesioni molto spesso hanno dei margini ossei non ben definiti. Raramente la localizzazione può essere extraossea. A causa dell imprevedibilità del comportamento della lesione il trattamento è di solito più aggressivo del semplice curettage. Inoltre i pazienti devono essere accuratamente monitorati per la probabilità di recidiva della patologia. In caso di localizzazione extraossea, invece, la terapia può essere molto più conservativa. EVIDENCE BASED MEDICINE Autismo e vaccini: un caso clamoroso di frode scientifica Non era cattiva scienza, non si trattava di risultati basati su metodi approssimativi, né di conclusioni tratte da un campione troppo piccolo. La scoperta dell associazione tra autismo e vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia era più semplicemente il risultato di una frode. La storia inizia nel 1998 quando la rivista inglese The Lancet pubblica un articolo scritto da un chirurgo gastroenterologo londinese, Andrew Wakefield, in cui viene descritto un gruppo di undici bambini e una bambina affetti da disturbi intestinali e del comportamento (per lo più autistici), i cui sintomi sarebbero comparsi, secondo quanto riportato dai genitori, pochi giorni dopo la somministrazione del vaccino trivalente. Nell articolo gli autori suggerivano che quella descritta fosse con ogni probabilità una nuova sindrome e che potesse essere stata causata proprio dalla vaccinazione. DENTALevidence Review della letteratura internazionale Molto scarsa la valenza scientifica dello studio L articolo riportava una cosiddetta case series (serie di casi), ovvero un tipo di studio molto in basso nella gerarchia della ricerca clinica, privo di un gruppo di controllo. Uno studio insomma che non è in grado di dimostrare alcunché in termini scientifici, in particolare per quanto riguarda le cause e i fattori di rischio delle malattie. Inoltre le condizioni avverse descritte sono piuttosto comuni, tanto da poter essere contemporaneamente presenti nello stesso individuo anche per puro caso. Tutte considerazioni che indussero alcuni dei revisori incaricati di valutare il valore dell articolo, a sconsigliarne la pubblicazione. Isteria di massa Eppure questo articolo così poco scientifico, grazie anche alla facile presa che una malattia grave e misteriosa come l autismo ha sulla pubblica emotività, scatenò una tempesta mediatica capace di occupare per buona parte del decennio appena passato le prime pagine dei quotidiani e i titoli dei telegiornali inglesi. Fu coinvolto persino l allora primo ministro inglese Tony Blair che, rifiutandosi di rispondere alla domanda se il figlio neonato fosse stato vaccinato o meno, contribuì a far crescere nella popolazione l isteria anti-vaccino. La smentita non arriva dalla comunità scientifica Un personaggio molto importante di questa storia è stato (fortunatamente) Brian Deer, giornalista del Sunday Times, quindi estraneo al mondo della ricerca medica e accademica, che in questi anni ha investigato con caparbietà sull attività del dottor Wakefield e su come venne effettivamente svolta la ricerca. Consultando documentazioni cliniche, intervistando i protagonisti della storia e confrontano i dati raccolti esaminando le cartelle cliniche con quanto scritto nell articolo, ha messo insieme una trama lunga e complicata, riassunta nei tre articoli pubblicati lo scorso gennaio sul British Medical Journal ( Grazie a questo lavoro oggi sappiamo che nessuno dei 12 casi è stato descritto accuratamente nel lavoro pubblicato su The Lancet e che la storia relativa ai disturbi di tutti i piccoli pazienti è stata modificata in modo che meglio potesse sostenere le conclusioni a cui si voleva arrivare. genitori intenzionati a citare in giudizio i produttori del vaccino trivalente, perché convinti del legame con l autismo. I 12 piccoli pazienti non erano quindi stati ammessi casualmente al Royal Free Hospital, ma rappresentavano un campione selezionato ad hoc, un po come se invece di sparare ad un bersaglio, si sparasse contro un muro e si disegnasse intorno il bersaglio. Il dottor Wakefield aveva altri conflitti d interesse oltre alla relazione con quello studio legale. Come ci racconta il giornalista Brian Deer, il chirurgo, fin dalla prima conferenza stampa convocata per presentare l articolo, dichiarò che probabilmente la somministrazione di tre vaccini separati sarebbe stata più sicura. Proprio il tipo di vaccino a cui avrebbe iniziato a lavorare la compagnia di cui vennero poste le basi due giorni dopo e che lo vedeva fra i fondatori. Adesso, il dottor Wakefield è stato radiato dall ordine dei medici inglese dopo la più lunga udienza disciplinare svolta al General Medical Council (217 giorni) e nel 2010 l articolo è stato ritrattato da The Lancet (in questa pagina l immagine dell articolo ritirato). Ma quali sono state le conseguenze di questa frode? Principalmente un ingiustificata e prolungata paura nei confronti del vaccino trivalente. Come spiega Fiona Goodle, editor in chief di BMJ [ ] il danno per la salute pubblica continua [ ]. Benché i tassi di vaccinazione nel Regno Unito siano risaliti dal minimo dell 80% raggiunto nel , essi sono ancora al di sotto del 95% raccomandato dall Organizzazione mondiale della sanità [ ]. Nel 2008, per la prima volta in 14 anni, il morbillo è stato dichiarato endemico in Inghilterra e Galles. Responsabilità da dividere Nonostante le colpe dimostrate, buttare la croce addosso al solo dottor Wakefield è semplicistico e quindi non ci aiuta a capire cosa sia successo e perché. Ricercatori e co-autori, editor di riviste mediche e giornalisti, pazienti e familiari, lettori e spettatori, medici e politici, aziende e istituzioni. Ce n è per tutti. Speriamo almeno che non si perda l occasione per meditarci sopra, come individui e tra individui, come categorie e tra categorie. Giovanni Lodi Università degli Studi di Milano Fig. 2: tc sezione orizzontale coronale Fig. 3: immagine intraoperatoria del contenuto della lesione Fig. 4: sutura Una vera e propria truffa Anche la selezione dei pazienti si è rivelata diversa da quanto riportato dagli autori. Il dottor Wakefield collaborava (lautamente pagato) con uno studio legale che rappresentava gli interessi di un gruppo di

7 12 DENTALevidence DENTALevidence 13 PREVENZIONE Probiotici per la salute orale nizzano le aree parodontali. È possibile che i probiotici possano, in certi casi, costituire una via alternativa verso la salute, in particolare a quella orale? Ne discutono Wim Teughels e alcuni colleghi dell'università di Leuven sulle pagine di Periodontology L'uso dei probiotici è già piuttosto comune per migliorare la salute gastrointestinale, mentre sono ancora agli inizi i tentativi di servirsi di streptococchi, lactobacilli o batteri bifidi per combattere le infezioni orali. A conclusione del dettagliato esame dei vari tipi di probiotici e dei loro mec- no assunti durante l'infanzia, oppure in situazioni di immunosoppressione indotta da antibiotici, da antisettici o dalla rimozione meccanica dei microrganismi orali indigeni. Anche senza questo rischio, l'uso quotidiano e prolungato di prodotti arricchiti da probiotici potrebbe alzare i livelli di batteri lattici e occorre fare attenzione allo zucchero che viene spesso aggiunto dai produttori per migliorarne il sapore. Pur con la necessaria cautela derivata da approfondimenti ancora insufficienti, il profilo di sicurezza dei probiotici sembra comunque ottimo e inoltre i dati di cui disponiamo indicano effetti positivi per la salute orale. A questo proposito, è sorprendente che i ricercatori si siano focalizzati prevalentemente sui lactobacilli, quando le popolaziocanismi d'azione, i ricercatori belgi ritengono che i probiotici costituiscano un campo emergente di studio, da non trascurare perché in grado di aprire prospettive interessanti in tema di salute orale. Tanto per cominciare, in base ai dati oggi disponibili, non sembra che queste sostanze comportino rischi particolari e non è stato riportato nessun effetto negativo. Questo è probabilmente da ascrivere anche al fatto che la loro colonizzazione orale è solo temporanea; questa caratteristica andrebbe però verificata in particolari condizioni: per esempio quando i probiotici vengo- "Supplementi alimentari microbici vivi, che influenzano favorevolmente la salute dell ospite, migliorandone l equilibrio microbico". È così che si definiscono i probiotici, che esercitano dunque un'azione opposta agli antibiotici. Questi ultimi hanno avuto - e continuano ad avere - un'importanza enorme nel risolvere molti e gravi problemi di salute, ma lo sviluppo delle resistenze da parte degli organismi patogeni pone problemi inediti e per certi versi minaccia un ritorno all'era buia precedente alla loro scoperta. Fenomeni di resistenza si sono osservati anche in alcuni dei batteri che colo- ni di streptococchi sono predominanti nella cavità orale. È dalle ricerche che verranno compiute su questi ultimi che ci si attendono i risultati più significativi. Ma anche i lactobacilli hanno mostrato di esercitare un'azione positiva, che tuttavia non sembra mantenersi oltre il periodo di assunzione dei probiotici. Si segnala invece uno studio - di Jeffrey Hillman, dell'università della Florida - in cui una singola applicazione di S. Mutans sembra poter mantenere un effetto prolungato. Seppure in fase iniziale, l'impiego dei probiotici per la salute orale comporta anche qualche vantaggio rispetto alle più consolidate applicazioni gastrointestinali e urogenitali: in particolare il fatto che, in modo relativamente semplice e senza effetti collaterali di rilievo, si riesce a ridurre il livello dei microrganismi indigeni e rendere così disponibili più siti per la colonizzazione dei batteri probiotici. Se i potenziali benefici dei probiotici sembrano evidenti, molto resta ancora da capire. Le nostre conoscenze sulle interazioni tra microrganismi patogeni e soggetto ospite sono molto migliorate, ma non sono ancora chiare le modalità con cui i batteri benefici possono esercitare un ruolo positivo nel prevenire le emergenze causate dalle specie patogene. Occorrerà inoltre identificare i tipi di batteri probiotici con le potenzialità migliori nel mantenere e migliorare la salute orale. Giampiero Pilat Teughels W, Van Essche M, Sliepen I, Quirynen M. Probiotics and oral healthcare. Periodontol ;48: RICERCA Le proteine che stimolano la crescita dell osso Secondo l American association of oral and maxillofacial surgeons, 69 adulti su cento, tra i 35 e i 44 anni hanno perso almeno un dente in conseguenza della carie, di un altra patologia o di un evento traumatico e all età di 74 anni il 26% ha perso tutti i denti. Prima che gli impianti entrassero a scrivere un importante capitolo dell odontoiatria moderna, le uniche opzioni possibili erano i ponti e le protesi e in entrambi i casi il risultato era un ulteriore perdita di tessuto osseo. I grandi successi dell implantologia hanno portato a sperimentare soluzioni sempre più raffinate e alcune di queste sono ormai diventate pratica corrente. In particolare, oggi si riesce a inserire impianti anche in quelle zone dove non c è una adeguata quantità di osso. L esempio tipico è dato dalla regione posteriore del mascellare superiore dove è spesso impossibile pensare a una riabilitazione ad ancoraggio implantare e dove la tecnica di rialzo del seno mascellare garantisce risultati eccellenti. Si tratta di aumentare la quantità di osso disponibile fino a rag- giungere un altezza sufficiente per l inserzione dell impianto. Per effettuare il rialzo del seno mascellare si può ricorrere a un tessuto osseo autologo, prelevato da altre zone della bocca o da altre parti del corpo, come l anca o la tibia. "Ma questa tecnica è problematica soprattutto perché comporta una chirurgia addizionale per prelevare l osso". Le parole sono del dottor Ulf M. E. Wikesjö, ricercatore presso il College of dental medicine della Georgia s Health Sciences University, e di per sé sarebbero cosa ovvia se non fossero la premessa per una sua interessante proposta di soluzione del problema. Wikesjö ne ha parlato lo scorso marzo in occasione del meeting annuale dell Academy of osseointegration, tenutosi a Washington. In realtà, il ricorso a tessuti sintetici che possano anche stimolare la formazione ossea non sono affatto una novità, ma il ricercatore ha raccontato alla folta platea dei successi che si stanno ottenendo nel Laboratory for applied periodontal & craniofacial regeneration della stessa Università ricorrendo a proteine morfogenetiche dell osso (BMP), che "in meno di quattro settimane permettono di generare nuovo tessuto osseo in quantità maggiore di quello che si può raggiungere con un trapianto convenzionale nella stessa sede". Il dottor Ulf Wikesjo della Georgia Health Sciences University Non è solo un fatto di quantità: "abbiamo visto - continua Wikesjö - che le BMP inducono la formazione di osso di qualità superiore, il che migliora le possibilità di successo degli impianti". Le proteine morfogenetiche dell osso rientrano nella categoria dei fattori di crescita e sono in grado di stimolare la differenziazione degli osteoblasti: "sono fenomenali, perché costituiscono un prodotto facile da utilizzare, che può produrre grandi risultati e si candidano a diventare il nuovo standard per la chirurgia di rialzo del seno mascellare". Renato Torlaschi PREVENZIONE Alimentazione e malattia parodontale C'è una consapevolezza diffusa e crescente dell'importanza di un'alimentazione corretta per una buona salute generale e per la prevenzione di molte patologie. Spesso, il rischio è quello di essere troppo generici. Tuttavia, negli ultimi anni, le conoscenze sulle relazioni che intercorrono tra alimentazione e carie si sono definite in modo piuttosto preciso. Non altrettanto per la malattia parodontale: per questa ragione è interessante la trattazione sistematica che ne fa Robert E. Schifferle sulle pagine di Periodontology Schifferle parte da una considerazione elementare: "una lesione parodontale è essenzialmente una ferita e perché la sua guarigione abbia luogo devono essere disponibili risorse sufficienti nell'organismo". Gli alimenti che assumiamo contengono nutrienti che vengono classificati in due grandi categorie. I macronutrienti, il cui consumo si misura in grammi, comprendono proteine, carboidrati, lipidi e acqua; i micronutrienti sono costituiti essenzialmente da vitamine e minerali e il nostro organismo ne ha bisogno in quantità minori, milligrammi o microgrammi. C'è chi sostiene che i problemi nutrizionali nel mondo industrializzato siano dovuti in gran parte all'apporto eccessivo di macronutrienti e insufficiente di micronutrienti. Gli effetti dell'alimentazione sulla malattia parodontale sono stati recentemente oggetto di una revisione scientifica. Le conclusioni sono state però piuttosto deboli: l'assunzione di integratori alimentari o particolari accorgimenti dietetici hanno mostrato un'efficacia modesta, anche se servirebbero studi più mirati. Schifferle passa comunque in rassegna tutti i principali componenti dell'alimentazione e, citando numerose fonti, fornisce indicazioni utili. Esiste un complesso sistema di difese parodontali e la stessa superficie epiteliale costituisce la barriera principale contro l'invasione di microrganismi nocivi; è però soggetta a un continuo rinnovamento, che dipende dalla presenza di una sufficiente quantità di proteine, zinco, acido folico, ferro, vitamina A e vitamina C. I carboidrati sono necessari per fornire energia all'organismo, ma anche per sintetizzare molte delle sostanze che costituiscono i sistemi connettivi. Le fibre alimentari sono composte da carboidrati complessi e sono in relazione con la salute orale. Si è visto che in pazienti anche parzialmente edentuli, l'assunzione di fibre tende a essere insufficiente. A volte sono invece gli eccessi a essere dannosi: l'obesità è un fattore di rischio per la parodontite, probabilmente a causa della secrezione di citochine proinfiammatorie da parte degli adipociti. Le proteine sono componenti essenziali di ossa, denti, legamenti parodontali e muscoli e fanno parte delle barriere difensive che aiutano a controllare i processi patologici. Una grande importanza hanno poi le vitamine. Livelli insufficienti di vitamina D possono ridurre la densità minerale ossea, avere un effetto sulla modulazione immunitaria e sono stati associati a una perdita d'attacco parodontale. Diversi studiosi hanno evidenziato il ruolo della vitamina C sulla matrice extracellulare, sulla risposta immunologica e infiammatoria e si ipotizza che una sua carenza costituisca un rischio per la parodontite. Tra i minerali, sembra essenziale soprattutto una presenza adeguata di calcio. In sintesi, Schifferle raccomanda un regime alimentare con un apporto ridotto di zuccheri raffinati e un maggior consumo di cereali integrali, frutta, verdura e fonti di calcio. Non ci sono invece evidenze sufficienti a giustificare un trattamento con integratori di vitamine e minerali, perché queste componenti vengono assunte in quantità sufficienti da chi ha un'alimentazione bilanciata e corretta. In questi casi la malattia parodontale deve essere trattata e prevenuta con la rimozione della placca dentale. Giampiero Pilat Schifferle RE. Periodontal disease and nutrition: separating the evidence from current fads. Periodontol ;50:78-89.

8 14 DENTALevidence DENTALevidence 15 FARMACOLOGIA Ibuprofene e paracetamolo, combinazione ottimale contro il dolore post-operatorio Per combattere il dolore dentale post-operatorio come quello associato all estrazione dei terzi molari e, più in generale, il mal di denti molto forte, la combinazione di analgesici con diverse modalità di azione ha spesso la capacità di ottimizzarne l efficacia e la tollerabilità. Per dolori moderati, due composti comunemente utilizzati sono l ibuprofene e il paracetamolo. La necessità di individuare un analgesico altrettanto valido da utilizzare per una terapia combinata ha dato lo spunto a molte ricerche. L aggiunta di codeina ha mostrato di aumentare ulteriormente l efficacia a breve e medio termine, ma comporta effetti collaterali come sonnolenza, costipazione, depressione respiratoria, vomito e ritenzione urinaria. I sintomi sono molto diversi da un paziente all altro, a causa del marcato polimorfismo dei geni responsabili del metabolismo della codeina, e molti non possono utilizzare questa combinazione. Un team anglo-americano di odontoiatri ha condotto uno studio randomizzato controllato su ben cinque gruppi di pazienti, per confrontare efficacia e tollerabilità di combinazioni differenti dei tre principi. Coordinati dal dottor Stephen E. Daniels, i ricercatori hanno pubblicato i risultati ottenuti sul numero di marzo 2011 della rivista Pain. Al primo gruppo è stata somministrata una pastiglia contenente 200mg di ibuprofene e 500mg di paracetamolo; i pazienti del secondo gruppo hanno ricevuto due di queste pastiglie; quelli del terzo due pastiglie contenenti 200mg di ibuprofene e 12,8 mg di codeina; nel quarto gruppo si è avuta la somministrazione di due pastiglie con la combinazione di 500mg di paracetamolo e di 15 mg di codeina e nell ultimo, ovviamente, solo di sostanza placebo. In tutti i casi si è trattato di soggetti con almeno tre terzi molari impattati, che lamentavano una sintomatologia dolorosa postoperatoria da moderata a forte. Tutti i trattamenti attivi si sono rivelati significativamente superiori al placebo. Per il resto, Daniels e i suoi colleghi hanno stilato una vera e propria classifica, vinta da ibuprofene e paracetamolo, meglio se in dose doppia; a seguire, la combinazione ibuprofene/codeina e paracetamolo/codeina. In tutti i casi si è comunque dimostrata un ottima efficacia, infatti le percentuali di pazienti che hanno testimoniato una riduzione del dolore da buona a eccellente sono state rispettivamente dell 84,8%, 81,6%, 77,9%, 72,6%. Per la cronaca, i soggetti inseriti nel gruppo placebo che hanno riscontrato miglioramenti analoghi sono stati il 10,9%. Il vantaggio della combinazione di ibuprofene e paracetamolo si è evidenziato sia nell entità della riduzione del dolore, sia nella durata degli effetti, durante le 12 ore di osservazione. In questo studio gli effetti collaterali sono stati trascurabili. Ma, come si diceva, ricerche precedenti avevano verificato l ottima tollerabilità di ibuprofene/paracetamolo che ha presentato addirittura una minore quantità di effetti avversi rispetto al placebo: la spiegazione sta nel fatto che la combinazione delle due sostanze allevia, oltre al dolore, alcune sintomatologie che tipicamente possono presentarsi dopo gli interventi, come nausea e vomito. Non altrettanto può dirsi per l uso della codeina. Renato Torlaschi Daniels SE, Goulder MA, Aspley S, Reader S. A randomised, fiveparallel-group, placebo-controlled trial comparing the efficacy and tolerability of analgesic combinations including a novel single-tablet combination of ibuprofen/paracetamol for postoperative dental pain. Pain 2011 Mar;152(3): IGIENE ORALE Collutori come ausilio per l igiene orale La domanda, alla quale da tempo si tenta di rispondere e che nasce dalla sempre maggiore diffusione di prodotti in sciacqui per l igiene orale domiciliare, riguarda la loro effettiva validità quali agenti antiplacca/antigengivite. Come ormai ben noto, l igiene orale ricopre un ruolo chiave nella salute del cavo orale e i metodi meccanici (uso di spazzolino e strumenti per la detersione interprossimale, come filo interdentale e scovolini) sono considerati approcci gold standard nel controllo della placca. Tuttavia, nonostante la crescente diffusione, la prevalenza di gengivite tra la popolazione rimane elevata e, proprio nel tentativo di ridurre tale percentuale, sono stati nel tempo proposti molti agenti antiplacca/antigengivite da affiancare agli approcci meccanici. Sebbene, in generale, l utilizzo di collutori per la prevenzione delle malattie parodontali non sembra fornire particolari vantaggi quando l igiene (meccanica) domiciliare è eseguita correttamente, due recenti clinical trials hanno suggerito come l utilizzo di collutori potesse dare effetti paragonabili al filo interdentale nella detersione degli spazi interprossimali. Per far luce sul ruolo di questi prodotti nell igiene orale, è stata condotta una revisione della letteratura. Tre i principi attivi per i quali è stato ottenuto un numero significativo di studi: clorexidina, oli essenziali e cetil-piridinio-cloruro. Sembra che vi sia una qualche efficacia nel controllo di placca e infiammazione gengivale da parte di tutti e tre, con risultati più significativi su clorexidina ed oli essenziali rispetto al cetil-piridinio-cloruro, anche a causa del minor numero di studi condotti su quest ultimo. Un metodo, riconosciuto dall American Dental Association e dall Australian Dental Association come standard per valutare l efficacia degli agenti antiplacca e antigengivite, è quello di calcolare la riduzione percentuale dell indice di placca e/o gengivite (dato dal rapporto della differenza tra il valore medio ottenuto nel gruppo controllo e nel gruppo test sul valore medio dei controlli). Questi indici forniscono la stima della riduzione, in termini di placca e infiammazione gengivale, nei soggetti che hanno fatto uso di collutori rispetto al gruppo di controllo: la clorexidina allo 0.12% sembra fornire gli esiti migliori, se paragonata agli altri principi attivi. Tuttavia, risulta difficile tradurre questi dati in un preciso vantaggio clinico, pur suggerendo come l aggiunta di un principio attivo possa, comunque, ridurre l insorgenza di placca e di gengivite rispetto alle sole e consuete istruzioni di igiene orale e/o all effetto Hawthorne, quest ultimo dovuto alle modificazioni del comportamento di un soggetto legate alla presenza di un osservatore. Come suggerito dall autore della revisione, sembrerebbe che i benefici clinici a sei mesi di utilizzo di collutori, in particolare quelli a base di clorexidina ed oli essenziali, siano simili ai benefici ottenuti tramite procedure di profilassi e igiene orale, con appuntamenti di controllo odontoiatrici semestrali. Tenendo conto dei conflitti di interesse dichiarati dagli autori degli studi (non ultimo l autore della stessa revisione), le attuali prove di efficacia sarebbero propense nel riconoscere i benefici dovuti all introduzione dei collutori antibatterici nei programmi di igiene orale. Potenzialmente validi strumenti ausiliari, ma non ancora sostitutivi dei metodi meccanici. Elena Varoni Gunsolley JC. Clinical efficacy of antimicrobial mouthrinses. J Dent 2010 Jun;38 Suppl 1:S6-10. PARODONTOLOGIA Rischio di malattia parodontale per gli obesi È stato evidenziato come il grado di sovrappeso influenzi la perdita di attacco parodontale, in particolare tra le donne e tra i soggetti non fumatori. Tuttavia, seppur i dati epidemiologici sembrino favorire questa associazione, in realtà, sono stati condotti solo pochi studi cross-sectional e a coorte, peraltro su campioni alquanto esigui. Proprio per far fronte alla limitatezza di queste indagini, è stato pubblicato (Journal of Dental Resarch) il primo studio longitudinale, effettuato da ricercatori giapponesi su un ampio gruppo di soggetti, che indaga la già supposta correlazione sovrappeso-obesità e sviluppo di parodontite. Approfittando della visita annuale di check up raccomandata dal Ministry of Health Labor and Welfare giapponese a tutti i lavoratori, Morita e colleghi, riferendosi in particolare alla zona di Nagoya, hanno valutato lo stato parodontale (utilizzando il Community Periodontal Index), il livello di sovrappeso/obesità (attraverso il Body Mass Index o Indice di Massa Corporea) e la presenza di ulteriori fattori di rischio per lo sviluppo di parodontopatia (abitudine al fumo, presenza di patologia diabetica) in un campione di uomini e 803 donne, al tempo 0 (inizio dello studio) e dopo 5 anni. I risultati ottenuti hanno confermato un associazione significativa fra l indice BMI e lo sviluppo di tasche parodontali superiori a 4 mm entro 5 anni; correlazione più forte per il sesso femminile, per il quale, aggiustando i dati ottenuti considerando i fattori di confondimento (età, fumo, diabete), il rischio a 5 anni di incorrere in malattia parodontale in caso di sovrappeso appare aumentato di una volta e mezzo rispetto le normopeso, e sale a circa tre volte in caso di obesità. L obesità potrebbe rappresentare un fattore di rischio pari (o addirittura superiore) al fumo di sigaretta, confermando, in accordo con gli studi precedenti, fumo e obesità come possibili indicatori di rischio indipendenti per la parodontite. Il meccanismo biologico a sostegno di questa correlazione, già proposto in passato, riguarda una risposta infiammatoria alterata nei pazienti obesi, nello specifico contro i batteri parodonto-patogeni del cavo orale, capace di favorire la distruzione dei tessuti parodontali. Dall'altro lato, però, alcuni ricercatori hanno sottolineato come un individuo che trascuri il proprio peso corporeo abbia, più in generale, comportamenti poco salutari (tra essi anche una scarsa igiene orale): pertanto, una possibile spiegazione dei risultati ottenuti può essere rappresentata dalla possibilità che i soggetti con più elevato BMI abbiano accumulato gli effetti di molteplici comportamenti errati, tutti in grado di favorire, a diversi livelli, lo sviluppo di parodontite. Questo studio, basato su un campione relativamente ampio, suggerisce come, a livello clinico, possa essere plausibile considerare i soggetti con elevato BMI soggetti a rischio per lo sviluppo di tasche maggiori o uguali a 4 mm in un futuro più o meno prossimo (per lo meno nei successivi 5 anni). Senza dimenticare che il dato dovrà essere confermato anche su popolazioni diverse da quella giapponese. Salute generale e salute orale, ancora una volta, condividono un addizionale fattore di rischio in comune, ossia l esistenza di un associazione, quella tra BMI e parodontite, clinicamente non trascurabile. Elena Varoni Morita I, Okamoto Y, Yoshii S, Nakagaki H, Mizuno K, Sheiham A, Sabbah W. Five-year incidence of periodontal disease is related to body mass index. J Dent Res 2011; 90(2): Body mass index e relativa classe di peso

9 EDUCATION&MEETING NEWS EDUCATION&MEETING NEWS Convegno miendo la Società italiana di endodonzia (Sie) ha organizzato per le giornate di venerdì 29 e sabato 30 aprile a Milano il convegno miendo. Si tratta di un evento interattivo, un modo diverso di migliorare le proprie conoscenze attraverso una stretta relazione con il collega più esperto, un incontro per fare un punto su quelle che sono le più interessanti problematiche del mondo endodontico. Il format didattico è davvero diverso dal solito. Nel pomeriggio di venerdì, endodontisti esperti, in un area appositamente allestita, saranno a disposizione per illustrare, a gruppi ristretti, soluzioni a problematiche operative. Le tavole, suddivise in 5 aree tematiche (i segreti dei ritrattamenti, le basi della terapia endodontica, la disinfezione dell'endodonto, l'otturazione dello spazio endodontico, la ricostruzione post-endodontica) verranno sviluppate da diversi relatori con una cadenza di 45 minuti. Nella giornata di sabato spazio invece a una trattazione più tradizionale, con Maria Giovanna Barboni e Federica Fonzar che si occuperanno del mantenimento del dente gravemente compromesso, mentre Tiziano Testori e Matteo Capelli spiegheranno quando è indicato usare un impianto post-estrattivo. Si aprirà infine una sessione particolare, quella dedicata alle controversie in endodonzia. Coordinata da Massimo Gagliani vedrà alcuni esperti confrontarsi su temi ancora dibattuti: incappucciare la polpa o trattare endodonticamente? terapia endodontica in seduta singola o in sedute multiple? ricostruzioni post-endodontiche con o senza perni endocanalari? Pio Bertani, Paolo Generali, Marco Martignoni, Andrea Gesi, Marco Ferrari e Adamo Monari si esprimeranno a favore o contro, chiarendo i contorni del problema specifico e ricercando la soluzione migliore su questi temi strettamente clinici dell endodonzia. e20 srl Tel Fax info@e20srl.com - Il follow up delle III Classi "La disarmonia dentoscheletrica di III Classe rappresenta una vera sfida per l'ortodontista in quanto non migliora con la crescita ma anzi dimostra un peggioramento. Inoltre il picco puberale di crescita dura più a lungo nei soggetti con III Classe e raggiunge intensità maggiori mettendo a grave rischio la stabilità dei risultati della terapia precoce". È con queste parole che il professor Claudio Chimenti, presidente della Società italiana di ortodonzia (Sido) presenta il corso di aggiornamento sul follow up delle III Classi, in programma per il 6 e 7 maggio a Firenze, presso l'istituto studi odontoiatrici (Iso). Uno dei protocolli ortopedici più efficaci per la terapia della III Classe in epoca precoce è costituito dall'espansore rapido del mascellare superiore seguito da maschera facciale. "Risultati a lungo termine degli effetti di questo protocollo - a un follow up di quasi 10 anni dalla fase ortopedica - evidenziano un successo terapeutico nel 73% dei casi, con effetti scheletrici favorevoli localizzati prevalentemente a livello mandibolare" spiega Chimenti. Negli ultimi anni però si è assistito ad una piccola rivoluzione nel campo del trattamento ortopedico della malocclusione di III Classe. Tra le novità sono da segnalare infatti le nuove possibilità offerte dall'utilizzo di miniplacche ed elastici e quelle offerte dai protocolli di espansione e contrazione del mascellare superiore prima della protrazione mascellare. "I risultati di queste tecniche sembrano dare avanzamenti del mascellare superiore circa doppi rispetto a quelli dell'utilizzo tradizionale dell'espansore e della protrazione del mascellare superiore" ha sottolineato il docente universitario, che continua nella presentazione di questo importante corso di aggiornamento affrontando anche il tema della chirurgia. "La terapia della III Classe - dice Chimenti - non può considerarsi sufficiente se si prende cura soltanto degli aspetti occlusali, che talvolta sono in effetti compensati o addirittura corretti. Il profilo facciale rappresenta infatti per questo paziente un obiettivo primario da migliorare. La chirurgia ortognatica offre a questo proposito una soluzione predicibile, precisa e agevole, con interventi che comportano, rispetto al passato, un impegno più limitato per il paziente sia durante l'intervento che nella degenza. Un approccio chirurgico innovativo è rappresentato dalla chirurgia precoce della III Classe, che permette di anticipare molto l'età dell'intervento, facendola coincidere con l'età del picco puberale". Saranno dunque questi i temi chiave del corso di aggiornamento Sido, che vedrà protagonisti in qualità di relatori, gli ortodontisti Tiziano Baccetti, Alberto Bianchi, Arturo Fortini, Lorenzo Franchi, Claudio Marchetti e Marco Pironi. Meeter Congressi srl Tel Fax congressi@meeter.it Corso di ricostruzione tridimensionale L'azienda Butterfly Italia ha organizzato per la giornata di sabato 14 maggio, presso il Poliambulatorio Odontostomatologico S. Apollonia di via Adamello 1 di Lazzate (MI), un interessante corso di ricostruzione tridimensionale con griglie in titanio, che sarà tenuto dal dottor Salvatore Longoni. Il programma della giornata prevede, dalle 9, la discussione sull aumento verticale della cresta e ricostruzione tridimensionale, accennando inoltre ai materiali e alle tecniche. Particolare attenzione si riserverà all utilizzo delle griglie in titanio nella ricostruzione mascellare. A seguire, un intervento videoregistrato illustrerà le metodiche di ricostruzione tridimensionale con griglia nella mandibola. Nel pomeriggio, spazio al tema degli interventi di rimozione di una griglia con inserimento impianti; sarà disponibile un intervento videoregistrato con istruzioni per l esercitazione pratica. Alle 16, infine, esercitazioni pratiche su modello animale. "La ricostruzione ossea tridimensionale deve essere eseguita al fine di garantire una sufficiente quantità di tessuti duri e molli attorno agli impianti, per incrementare i risultati estetici e di sopravvivenza degli impianti a lungo termine - ci ha spiegato Longoni -. Il corso ha lo scopo di valutare sia clinicamente che radiograficamente queste situazioni cliniche, al fine di progettare per alcuni casi ricostruzioni tridimensionali mediante l utilizzo di griglie in titanio, quale mezzo di barriera tra il materiale innestato e i tessuti molli. Il programma della giornata prevede l analisi dei materiali da utilizzare e le tecniche chirurgiche più appropriate per conseguire un risultato predicibile, incluse le eventuali complicanze derivanti da queste tecniche" ha concluso il relatore. Butterfly Italia srl Tel congresso Amici di Brugg Aperte le iscrizioni al congresso di Rimini, che da quest'anno potrà essere rivissuto interamente on line dai partecipanti Il più tradizionale degli appuntamenti congressuali, quello con l'associazione Amici di Brugg, è fissato per giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 maggio, a Rimini Fiera (ingresso ovest - padiglioni espositivi: C7, A7, A5; padiglioni congressuali: C5, C2, auditorium). "Un fitto programma congressuale preparato con cura dalle commissioni scientifico culturali dell'associazione, ricco di relazioni che affrontano i più diversi temi delle varie discipline in cui si articola la nostra professione" spiega Mario Iorio, presidente di Amici di Brugg, presentando l'edizione di quest'anno. Il programma congressuale Una prima novità saranno i due corsi del giovedì pomeriggio, che di fatto aprono i lavori della tre giorni di congresso. Uno affronterà i temi della chirurgia ambulatoriale e sarà riservato ai soli odontoiatri; l'altro, aperto sia a odontoiatri che odontotecnici, sarà focalizzato sulla protesi. Il venerdì, in sessioni separate, odontoiatri e odontotecnici tratteranno argomenti specifici e specialistici negli ambiti di loro competenza, mentre il sabato si ritroveranno di nuovo insieme nella ormai tradizionale seduta comune, che si concluderà con una diretta televisiva via satellite. Il venerdì pomeriggio si svolgerà il convegno degli igienisti dentali, mentre il sabato mattina ci sarà quello degli assistenti. Per gli igienisti dentali sono anche previsti due corsi tecnologici della durata di tre ore: uno al venerdì e uno al sabato, entrambi in mattinata. I corsi tecnologici per odontoiatri e odontotecnici sono invece concentrati al mattino del giovedì, per permettere ai partecipanti di usufruire a pieno delle pause dei lavori per visitare la parte espositiva, frequentatissima non solo per la possibilità di fare buoni affari, ma anche nell'ottica di un importante aggiornamento tecnologico, sempre più importante nella professione di oggi. Il congresso sul web La vera novità è però rappresentata dalla svolta tecnologica grazie alla partnership con Gds Communication. "Grazie alla tecnologia il congresso di Rimini durerà tutto l'anno" ha spiegato Renato Scotti di Uccio, Segretario di AdB. "Abbiamo definito un sistema innovativo - ci ha detto il presidente Iorio - con le sessioni congressuali che verranno registrate e messe on line su piattaforma e-fad, accessibili tramite password che verrà consegnata agli iscritti al congresso al termine dei lavori". Insomma da quest'anno per ottenere i crediti Ecm sarà possibile collegarsi V Convegno di odontoiatria essenziale per lo sviluppo della salute orale nel mondo Nella giornata di sabato 28 maggio, parallelamente al congresso, si terrà il convegno di odontoiatria essenziale, giunto ormai alla sua quinta edizione, a partecipazione gratuita. Presieduto dalla professoressa Laura Strohmenger, docente all'università degli studi di Milano e direttore del Centro di collaborazione Oms, e coordinato dal dottor Pino La Corte, presidente dell'associazione Smom onlus, il convegno passerà in rassegna i temi di attualità e le strategie di promozione della salute orale non solo nei Paesi a basso reddito economico, ma anche in Italia, soprattutto tra le fasce di popolazione più deboli e interrogandosi sulla possibilità di attuare un servizio odontoiatrico domiciliare, certamente di grande utilità per alcuni soggetti particolarmente bisognosi. Al convegno parteciperanno importanti associazioni: Associazione Arkè, Annulliamo la Distanza, Centro Odontoiatrico Caritas, Coi, Fondazione Andi, Giaco, Medici per l Africa, Smile Mission e Smom. alla piattaforma elettronica da casa o dallo studio e tutte le procedure, dall iscrizione all accreditamento, saranno eseguiti on line. Ma il vantaggio non è solo lo snellimento delle procedure burocratiche: gli odontoiatri potranno rivedere i corsi ai quali hanno partecipato e anche quelli che non hanno potuto seguire, perché svoltisi in contemporanea, come i due corsi precongressuali. Il congresso potrà quindi essere rivissuto, anche a distanza di mesi, "con video in alta definizione, suddivisi per giornate e singole relazioni, così da essere facilmente fruibili per l'utente" come ha spiegato Salvatore Bellocco di Gds Communication. Importante e all'avanguardia nel panorama congressuale italiano, questa scelta di rendere disponibile il congresso on line è però pensata Per iscrizioni: La registrazione è in tempo reale, consente di evitare le file in sede congressuale grazie alla ricezione via del pass di ingresso e dà diritto al parcheggio gratuito in fiera : Adriapoint Call Center r.a. - Fax info@adriapoint.it come completamento dell'offerta didattica e non certo sostitutiva del tradizionale congresso residenziale. "L'emozione della sala con mille persone è qualcosa a cui nessuno di noi vuole rinunciare - ha commentato Guido Garotti, oggi tesoriere dell'associazione, uno degli attori di più lungo corso nelle fila degli Amici di Brugg -. La tecnologia oggi ci consente di amplificare il messaggio e il contenuto scientifico del congresso, ma non potrà mai sostituire la relazione umana e quella componente emozionale che solo la sala gremita e la fisicità del relatore possono comunicarci". Andrea Peren

10 EDUCATION&MEETING NEWS EDUCATION&MEETING NEWS Premium Day 2011 Dopo il grande successo di presenze raggiunte nel 2009, dal 9 all 11 giugno Sweden & Martina rinnova l appuntamento biennale con il Premium Day, il congresso nazionale di implantoprotesi integrata che radunerà al Teatro Congressi Pietro D Abano di Abano Terme (PD) i relatori più prestigiosi in campo implantologico e scientifico. Il corso precongressuale di giovedì 9 giugno dal titolo Implantoprotesi: il buono, il brutto e il cattivo, affidato ai dottori Leonello Biscaro e Gaetano Calesini con i rispettivi odontotecnici Roberto Canalis e Massimo Soattin, vedrà confrontarsi i due team clinici su esperienze ed opinioni procedurali differenti, in un dibattito senza reticenze, proponendo filosofie e procedure operative applicabili dalla riabilitazione del dente singolo alla riabilitazione totale. Questa particolare strutturazione del corso prevede una fase finale di costruttivo scambio di vedute con i partecipanti. Il programma scientifico della sessione per odontoiatri è articolato in quattro principali argomenti: i lavori si apriranno con un attenta analisi dei limiti terapeutici del trattamento parodontale, per affrontare poi il ruolo del mantenimento dei tessuti perimplantari nel piano di trattamento implantare; si approfondiranno in seguito funzione ed estetica della protesi e infine le nuove tecniche rigenerative finalizzate alla riduzione dei tempi di trattamento. A latere si svolgeranno le due sessioni dedicate a odontotecnici e igienisti, che affronteranno da un lato i nuovi protocolli protesici dell era delle nuove tecnologie di odontotecnica softwareassistita e dall altro i protocolli di gestione di pazienti parodontalmente compromessi ai fini del mantenimento della terapia implantare. Una sessione dedicata alle assistenti completa il programma dell evento. Sweden & Martina SpA Rossella Tosello: rtosello@sweden-martina.com Tel Fax Corsi Istituto Stomatologico Italiano L'Istituto Stomatologico Italiano organizza durante tutto l'anno una serie di corsi serali monotematici per l'aggiornamento dell'odontoiatra, affrontando tematiche che abbracciano tutte le branche della specialità.sede dei corsi è la struttura che ospita l'istituto, in via Pace 21 a Milano. Giovedì 28 aprile Applicazioni cliniche dei materiali compositi nel moderno piano di trattamento ricostruttivo Prof. Paolo Ferrari Le più recenti evoluzioni dei sistemi adesivi smalto-dentinali e dei materiali compositi hanno completamente rivoluzionato l approccio terapeutico dei processi cariosi dei settori anteriori e posteriori oltre al recupero morfofunzionale di elementi gravemente compromessi. La possibilità di adesione micromeccanica a smalto e dentina permette da un lato un notevole risparmio di tessuti sani nelle fasi di preparazione cavitaria, senza necessità di ritenzioni meccaniche, e dall altro sembrerebbe conferire maggiore resistenza alla struttura dentale indebolita dal processo carioso. I materiali resinosi compositi moderni permettono oggi di eseguire restauri adesivi nel rispetto della forma, anatomia e funzione con notevoli risultati anche dal punto di vista estetico, contribuendo in larga misura al progressivo abbandono dei materiali metallici tradizionali. Di fondamentale importanza, per un risultato predicibile, risulta quindi la conoscenza approfondita dei materiali, delle tecniche e delle loro indicazioni, oltre al rispetto rigoroso dei protocolli operativi. Il punto di partenza è senza dubbio la conoscenza approfondita delle caratteristiche fisico-chimiche e biomeccaniche delle strutture dentarie residue, che devono indirizzarci nella scelta del materiale da restauro. Alla luce della notevole evoluzione dei recenti materiali ricostruttivi, l orientamento moderno sembra sempre più indirizzato verso tecniche maggiormente conservative nei confronti dei tessuti residui, sempre considerando che non è necessario rinforzare il dente, ma è essenziale non indebolirlo. Quali sono le indicazioni dei compositi diretti ed indiretti nei settori posteriori? Vengono inoltre analizzate le possibilità di applicazione dei materiali adesivi nelle ricostruzioni post endodontiche. Le applicazioni del laser in odontoiatria A Roma dal 9 all'11 giugno si riuniranno i maggiori esperti internazionali di laser in odontoiatria, uno strumento altamente tecnologico e dalle molteplici applicazioni, destinato a diffondersi anche negli studi italiani Il congresso della Federazione mondiale per il laser in odontoiatria si terrà a Roma nelle aule dell Università La Sapienza da giovedì 9 a sabato 11 giugno ( "La World federation laser in dentistry (Wfld) ha l obiettivo di divulgare le conoscenze scientifiche, la ricerca e lo sviluppo del laser sui tessuti orali e dentali. Questa società, che possiamo considerare come il massimo organismo mondiale a livello di odontoiatria laser, è suddivisa in 5 divisioni: Africa e Medio Oriente, Nord America, Sud America, Asia ed Europa. Nell ambito della divisione europea, l Italia è ben rappresentata sia come numero di iscritti sia come rappresentanti nel Board" ci ha spiegato Antonella Polimeni, direttore del dipartimento di scienze odontostomatologiche della Sapienza e presidente del congresso. Dopo il primo congresso organizzato a Tokio nel 1988, la Federazione si è sempre più ampliata in tutto il mondo. La divisione europea, molto attiva, ha già organizzato due incontri continentali a Nizza e a Istanbul e ora è la volta della capitale italiana. Il congresso romano traccerà lo scenario delle applicazioni del laser nelle varie specialità odontoiatriche e getterà uno sguardo verso il futuro, trattandosi di tematiche ancora in grande evoluzione. Cinque le sessioni previste: laser research, endodonzia, parodontologia e implantologia, odontoiatria conservativa e pediatrica e chirurgia orale. Professoressa Polimeni, l invenzione del laser risale a cinquant anni fa, ma il suo ingresso in odontoiatria è più recente. Come è avvenuto? l approccio psicologico, in quanto sapere di essere curati con un apparecchiatura altamente tecnologica che emette luce, rende i piccoli pazienti più sereni. nel nostro Paese, però posso rispondere a questa domanda riportando i dati dell Institute for advanced dental technologies riferiti al 2009: la penetrazione sul mercato del laser nel nostro paese si aggira intorno all 8-10%, contro il 10% della Germania, il 16-18% del Giappone e il 36-38% degli Stati Uniti. Quindi, diciamo che nel nostro Paese ci sono ancora ampi margini per poter implementare la diffusione della tecnologia laser negli studi professionali odontoiatrici. Al di là dei progressi che ancora possono avvenire a livello tecnologico, i dentisti sono preparati ad adottare questo nuovo approccio? Direi di sì. L odontoiatra è una figura professionale che è stata sempre ben predisposta a inserire nuove tecnologie nella propria attività; nello stesso tempo, però, bisogna affermare che questa tecnologia richiede una breve curva d apprendimento al fine di ottimizzarne il suo impiego clinico. Per tale ragione molte università italiane da tempo organizzano corsi di perfezionamento e master dedicati. Ci sono delle resistenze culturali? E ci sono resistenze economiche, dovute al costo dei dispositivi? In effetti agli inizi del 2000 esisteva una diffidenza nei confronti del laser poiché quello che veniva descritto sulle sue potenzialità era soltanto il frutto di esperienze cliniche di singoli professionisti. Oggi, come detto in precedenza, l università attraverso la ricerca di base e trial clinici sta dimostrando che esiste un evidenza scientifica. Direi che in questi ultimi Antonella Polimeni trent'anni si è passati dal laser come strumento del futuro ad una odontoiatria laser assistita, per arrivare oggi, e il Congresso Wfld di Roma contribuirà a tutto ciò, ad una odontoiatria laser. Le resistenze economiche legate al costo di queste apparecchiature si ridurranno nel giro di poco tempo per i sempre maggiori consensi che il laser troverà nel mercato odontoiatrico. R. T. Istituto Stomatologico Italiano Sig.ra Manuela Pessina Tel Fax dirscientifica@isimilano.eu Congresso Sisio La Società italiana di scienza dell igiene orale (Sisio) presieduta dalla dottoressa Annamaria Genovesi si terrà a Pisa (Tenuta di San Rossore) il 6 e 7 maggio e avrà per titolo " Imparare a fare scienza dell igiene orale ed esserne protagonisti indiscussi. L'edizione di quest'anno avrà Annamaria Genovesi un forte carattere di internazionalità grazie alla partecipazione di relatori europei ed extraeuropei, impegnati nella ricerca e sviluppo di metodologie e tecniche utili ai professionisti nella pratica clinica quotidiana. "Il convegno si propone di approfondire gli aspetti operativi scientifici e culturali legati all igiene orale, perché l'obiettivo di Sisio è quello di accelerare lo sviluppo delle ricerche sull'igiene orale, creare un'infrastruttura di ricerca al servizio della professione e costruire una solida base scientifica alla pratica clinica quotidiana. La crescita della nostra categoria, dopo aver raggiunto la piena dignità professionale, deve passare per un pieno riconoscimento della nostra dignità scientifica" ha spiegato Annamaria Genovesi. Tueor Servizi srl Tel Fax congressi@tueorservizi.it In effetti, tra tutte le branche della medicina, l odontoiatria è tra quelle che hanno acquisito con maggior ritardo la tecnologia laser. Le prime applicazioni risalgono agli anni Ottanta con il laser CO2; negli anni Novanta è stato il laser Nd:Yag che ha trovato impiego in campo endodontico, parodontale e chirurgico per arrivare poi agli anni 2000 che hanno visto, invece, l affermarsi di altre lunghezze d onda quali i laser a diodi e ad Erbio. Quali risultati clinici permette di ottenere? I laser di diversa lunghezza d onda e di diverse potenze (high power e low power) permettono di ottenere numerosi vantaggi nella pratica professionale dell odontoiatra: la decontaminazione batterica delle tasche parodontali e dei canali endodontici, la mininvasività sia sui tessuti molli sia su quelli duri del cavo orale, la capacità biomodulante dei tessuti biologici, nonché antalgica ed antiedemigena. In particolare i vantaggi si apprezzano nella quotidianità; per esempio poter intervenire sui tessuti molli con uno strumento che incide e coagula allo stesso tempo, ovvero sui pazienti in età pediatrica per migliorarne C è la sensazione che la tecnologia laser possa evolversi ulteriormente. Si riesce già a intravedere cosa ci aspetta nel prossimo futuro? Quanto detto precedentemente sulle applicazioni del laser in odontoiatria è supportato da un ampia evidenza scientifica. Se parliamo di sviluppi futuri potrei rispondere che le potenzialità della tecnologia laser sono altissime; potrei dire, usando una metafora, che abbiamo soltanto aperto la porta di un ambiente ancora in buona parte da esplorare. Riferendoci, invece, a un futuro prossimo, il laser a femtosecondi sembra quello più vicino a una possibile applicazione nel nostro campo; questo laser, già utilizzato in oculistica nella chirurgia refrattiva, determina un trattamento molto preciso con la massima sicurezza legata all'azione non meccanica dell'incisione, al minimo volume di tessuto ablato e dall'altissima riproducibilità dei risultati. Quanto è diffuso il laser negli studi italiani? Non esiste un censimento ufficiale delle apparecchiature odontoiatriche presenti

11 EDUCATION&MEETING NEWS EDUCATION&MEETING NEWS Continuing Education Aie L'Accademia italiana di endodonzia ha definito per il 2011 un ricco programma di incontri, il Continuing Education Aie, che si svolgerà tra settembre e novembre, garantendo contenuti di grande interesse per la pratica quotidiana dell'endodonzia e offrendo un elevato numero di crediti Ecm (ben 47 crediti nel 2010). Giunto ormai alla sua terza edizione, questo progetto formativo è molto apprezzato dai partecipanti per il taglio non solo teorico ma anche pratico e conviviale degli incontri. Sede degli incontri sarà la sede Dental Trey di Fiumana di Predappio (FC). "Il Continuing Education 2011 si svilupperà in tre incontri, per un totale di otto giornate, in cui qualificati soci attivi Aie svolgeranno un programma teorico associato a incontri pratici - ci ha spiegato Federica Fonzar, presidente dell'accademia -. Durante questi incontri verranno sviscerati tutti gli aspetti indispensabili a un corretto approccio endodontico". IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI Nel primo incontro (giovedì 8, venerdì 9 e sabato 10 settembre) Nicola Perrini parlerà degli aspetti biologici del trattamento endodontico e Gianfranco Vignoletti della diagnosi e del piano di trattamento. Sarà poi possibile seguire l'intervento di Claudio Citterio e Alberto Pellegatta sull'anatomia del sistema endocanalare e la sua influenza sulla sagomatura del canale radicolare e, a seguire, quello di Francesco De Simone e Terzo Fondi sulla tecnica radiologica in endodonzia. Nell'ultima giornata, spazio alle relazioni di Federica Fonzar sull'isolamento del campo operatorio, di Aniello Mollo sul pretrattamento e apertura della camera pulpare e di Alberto Mazzocco sulla determinazione della lunghezza di lavoro. Chiuderà i lavori l'attesa esercitazione pratica. Nel secondo incontro (venerdì 28 e sabato 29 ottobre) si inizierà con il contributo di Giuseppe De Caroli sull'utilizzo degli strumenti manuali, che passerà poi la parola ad Andrea Gesi e Paolo Mareschi che parleranno di sagomatura del canale radicolare secondo la tecnica Mtwo. Nella mattinata di sabato si svolgeranno le esercitazioni pratiche e nel pomeriggio chiuderà questo secondo incontro l'interessante relazione di Angelo Fassi e Marco Forestali sui ritrattamenti, con indicazioni sull approccio clinico ai danni iatrogeni come le perforazioni e frattura di strumenti nel canale. Il terzo e ultimo incontro (giovedì 17, venerdì 18 e sabato 19 novembre) sarà aperto dall'intervento di Eugenio Tosco e Pier Luigi Ballor sul nuovo sistema WaveOne, dalla sagomatura alla chiusura del canale radicolare. A seguire un'ampia sessione di esercitazione pratica. Mauro Venturi e Massimo Messori si occuperanno poi di otturazione del canale radicolare e anche per questo argomento è prevista un'esercitazione. L'ultimo giorno di lavori affronterà i temi dell'endodonzia chirurgica (Alessandro Marcoli), del restauro diretto del dente devitalizzato (Paolo Ferrari), del restauro indiretto del dente devitalizzato (Stefano Bottacchiari), concludendo con un'attenta disamina di Vittorio Ferri su quando è indicato prediligere un trattamento implantare rispetto a quello endodontico. Segreteria Aie Dr.Alberto Pellegatta - Tel info@accademiaitalianaendodonzia.it e20 srl Tel ilaria@e20srl.com XVII Congresso Nazionale Sicmf Il XVII Congresso Nazionale dei chirurghi maxillo-facciali si terrà a Como dal 12 al 14 maggio nel Centro Congressi di Villa Erba. I temi principali del congresso saranno la chirurgia preprotesica avanzata, gli Paolo Ronchi espedienti e le insidie (tricks and traps) in chirurgia ortognatica e la sindrome delle apnee ostruttive del sonno. Sarà prevista anche una seduta pomeridiana interamente dedicata all ortodonzia pre-chirurgica, sempre secondo la formula dei tricks and traps. Inoltre, come è ormai tradizione, ci sarà anche una seduta mattutina inaugurale, interamente riservata ai giovani, il cui tema saranno le neoplasie benigne delle ossa mascellari. Infine, sono previste letture magistrali da parte di autorevoli esperti stranieri ed italiani sui temi principali del congresso, e tre corsi monotematici di aggiornamento, che interesseranno soprattutto i più giovani su argomenti affini ai temi di relazione. Diverse saranno le novità rispetto al passato. "Innanzi tutto il congresso sarà più breve, mezza giornata in meno, per non portare via troppe giornate di lavoro ai partecipanti" spiega Paolo Ronchi, presidente della Società italiana di chirurgia maxillo-facciale (Sicmf). Ampio spazio, anche nell aula principale, alle comunicazioni libere sui temi congressuali e su tutti gli altri aspetti della disciplina: traumatologia, oncologia, chirurgia ricostruttiva della faccia, chirurgia orale avanzata, labiopalatoschisi, chirurgia cranio-facciale, sindromi malformative rare, ghiandole salivari, chirurgia piezoelettrica. "Infine, e questo è un aspetto innovativo al quale tengo in modo particolare, per incentivare la partecipazione di colleghi stranieri, sarà prevista nell aula principale la traduzione simultanea in inglese, e ci sarà la possibilità per loro di presentare relazioni sui temi principali o liberi direttamente in lingua inglese - ha dichiarato Ronchi -. Spero che queste aperture portino un buon numero di colleghi di altre nazioni, in quanto sono convinto che lo scambio tra colleghi di diversi Paesi sia estremamente utile per la crescita della nostra disciplina". Centro di Cultura Scientifica A. Volta Villa Olmo Tel Fax sicmfcomo2011@centrovolta.it Ultradent Forum Ultradent Products Inc, azienda leader nel campo dello sbiancamento dentale, organizza per il 2011 un programma di corsi di aggiornamento su questo specifico trattamento odontoiatrico, basato sull'utilizzo della completa linea di prodotti Opalescence. Molto ampia la parte pratica dei corsi, per permettere ai partecipanti di acquisire non solo le conoscenze teoriche ma anche le competenze tecniche di tutte le fasi operative del trattamento. Tra gli argomenti affrontati nella parte teorica, la tipologia delle discromie (pigmentazioni intrinseche ed estrinseche), le tecniche di sbiancamento domiciliare e professionale, la durata e il mantenimento del trattamento di sbiancamento, la prevenzione della sensibilità dentinale, il consenso informato e le strategie di marketing. Le esercitazioni pratiche saranno invece focalizzate sulla costruzione della mascherina personalizzata e sullo sbiancamento professionale alla poltrona. L Ultradent Forum si svilupperà nel corso dell'anno in una serie di appuntamenti su tutto il territorio nazionale. Ultradent Italia Numero Verde info@ultradent.it Controversie in endodonzia: le scelte cliniche e la letteratura scientifica Un corso dell'accademia italiana di endodonzia si focalizzerà sui temi ancora dibattuti della disciplina. Ancora scarsa è infatti l'evidenza scientifica su alcune importanti tematiche cliniche, e leggere la letteratura non è sempre agevole Il dottor Mauro Venturi sarà il protagonista di un corso monotematico organizzato dall'accademia italiana di endodonzia ( nella giornata di sabato 7 maggio a presso il Centro Congressi Ca di Mezzo di Fiumana di Predappio. Tema dell'incontro saranno le "Controversie in endodonzia e scelte cliniche: il dato scientifico e l'opinione non dimostrata". "Le regole del trattamento endodontico sono state originariamente stabilite attraverso tentativi ed errori. Solo negli ultimi decenni sono stati adottati metodi scientifici per definire le strategie cliniche, ma ancora oggi persistono controversie relativamente a un gran numero di temi - ci ha spiegato Venturi -. Si tratta ad esempio di divergenze di opinione per quanto riguarda la gestione clinica delle esposizioni della polpa determinate dalla carie nella dentatura adulta, la definizione di successo e fallimento della terapia endodontica, l'individuazione delle cause di infezione del sistema canalare, e soprattutto le scelte terapeutiche". Come spiega il dottor Venturi, una delle lacune più evidenti in letteratura endodontica è certamente la mancanza di studi clinici randomizzati che affrontino le questioni controverse più significative. Questi studi però richiedono periodi di follow up estremamente lunghi, e non è prevedibile che venga colmata questa lacuna già nel prossimo futuro. Ma c'è anche un altro problema sullo sfondo: "Idealmente, i curatori di riviste mediche dovrebbero svolgere talmente bene il V Congresso Simplant Academy Sarà la città di Genova a ospitare il tradizionale Congresso della Simplant Academy, giunto quest anno alla sua quinta edizione. Con il patrocino dell'università degli Studi di Genova, l appuntamento è fissato per sabato 28 maggio presso l'auditorium Centro Congressi Ist del Cba - Centro biotecnologie avanzate. Tema del congresso sarà l'approfondimento clinico e scientifico delle prospettive offerte dalla chirurgia implantare computer assistita per la prevenzione dell errore chirurgico. Al centro dell attenzione, quindi, il protocollo di chirurgia guidata di Materialise Dental basato sul software SimPlant e sull uso di guide chirurgiche costruite secondo un processo produttivo brevettato (protipizzazione - stereolitografica). I relatori trasmetteranno ai partecipanti indicazioni cliniche pratiche per una corretta pianificazione del trattamento, per ottimizzare le diverse fasi operative e prevenire così possibili errori. Non mancheranno, poi, i consigli pratici su come gestire al meglio tutti i fattori fondamentali per il successo del trattamento, quali il protocollo tecnico di costruzione di un indice radiologico, il protocollo TAC, la pianificazione del caso chirurgico mediante software, il protocollo chirurgico di carico immediato con realizzazione di una protesi provvisoria immediata. Il comitato scientifico formato da Paolo Pera, Stefano Benedicenti, Sandro Fabbro e Roberto Garrone, con Guido Schiroli in qualità di presidente del convegno, ha quindi messo a punto un programma improntato alla clinica pratica e volto a esplorare i diversi campi di applicazione della chirurgia guidata. Il clima della giornata sarà quello dello scambio reciproco di esperienze e di confronto tra le diverse professionalità - radiologo, clinico e odontotecnico - che con un approccio multidisciplinare sono chiamate a determinare l opzione terapeutica più idonea al caso di ogni singolo paziente. La partecipazione al convegno è gratuita. CEC Comunicazione Eventi Congressi srl Tel / Fax lavoro di verifica delle metodologie statistiche utilizzate negli articoli oggetto di pubblicazione, che i lettori non direttamente interessati a questo aspetto del lavoro di ricerca potrebbero semplicemente dare per scontato che tutto quanto è stato pubblicato sia corretto. Purtroppo la situazione reale è assai diversa - osserva il dottor Mauro Venturi -. Vi è ancora oggi grande quantità di errori presenti in letteratura biomedica che deriva da difetti di impostazione veramente elementari, come ad esempio il non aver incluso un gruppo di controllo, o l'aver utilizzato un metodo statistico come il test t in confronti multipli". Ad oggi insomma lo specialista che si accinga a leggere la letteratura medico-scientifica dovrebbe essere in grado di valutare la bontà e la correttezza dei metodi statistici utilizzati dagli autori delle ricerche, in modo da poter giudicare la validità delle argomentazioni favorevoli o contrarie ad uno specifico test diagnostico o ad una terapia in fase di studio. "Questa necessità potrebbe Mauro Venturi risultare scoraggiante per chi non si occupa di statistica - spiega il dottor Venturi -, ma la conoscenza dei concetti e dei metodi statistici di base è necessaria tanto a chi produce ricerca biomedica, quanto a chi consulta la letteratura scientifica per acquisire informazioni". A. P.

12 FATTI&PERSONE FATTI&PERSONE Andi e Aio allineate contro il profilo dell odontotecnico Inutile e pericolosa per la salute orale dei cittadini e un ulteriore ostacolo alla lotta all'abusivismo, mai sufficientemente contrastato". È questo il commento di Gianfranco Prada, presidente dell'associazione nazionale dentisti italiani (Andi), alla proposta di legge n presentata alla Camera e assegnata in commissione Affari sociali (primo firmatario Marco Rondini, di Lnp, odontotecnico milanese). La proposta di legge - spiega il presidente Prada - si propone di adeguare il profilo professionale dell odontotecnico introducendo una novità rispetto a quello attuale: la possibilità di ottimizzare in studio il dispositivo protesico. Questo, nonostante debba avvenire sotto la responsabilità e alla presenza del dentista abilitato all esercizio della professione, rende di fatto impossibile contrastare l esercizio abusivo della professione, vero pericolo per la salute orale dei cittadini. Oggi la presenza in studio dell odontotecnico, non giustificata dal proprio profilo professionale, permette alle forze dell ordine di individuare facilmente una situazione poco chiara, che nella quasi totalità dei casi si traduce nella denuncia del dentista e dell odontotecnico per esercizio abusivo della professione medica. Ma non solo. Il presidente Andi si chiede se abbia senso attivare un nuovo corso di laurea della durata di tre anni esclusivamente per permettere all odontotecnico di ritoccare le protesi in studio. Intervento che già fa il dentista abilitato, colui che prescrive all odontotecnico la realizzazione del dispositivo protesico e ha tutte le competenze per eseguirlo, acquisite in un corso di laurea della durata di sei anni. Noi dentisti italiani ma soprattutto i nostri pazienti - continua il dottor Prada - non abbiamo la necessità di avere un odontotecnico in studio che faccia al posto nostro i ritocchi. Gli odontotecnici italiani sono tra i più qualificati ed apprezzati al mondo per competenza e professionalità e questo nuovo profilo non contribuisce ad accrescere la loro figura professionale. Anche l Associazione italiana odontoiatri (Aio) ribadisce con fermezza la sua posizione contraria all inserimento dell odontotecnico tra le professioni sanitarie. Dato che la figura dell odontotecnico non ha alcuna attinenza con le figure sanitarie - affermano i vertici Aio - la proposta di legge appare non solo inopportuna, ma già concettualmente errata nelle premesse. La proposta presentata afferma infatti che: Al fine dell'adeguamento del profilo sanitario di odontotecnico, è individuata la figura dell'odontotecnico quale professione sanitaria afferente all'area tecnico-assistenziale. Tale premessa risulta errata, secondo Aio, in quanto si darebbe per assodato che quello dell'odontotecnico sia un profilo sanitario, piuttosto che un arte ausiliaria a una professione sanitaria. Non sussistendo quindi un profilo sanitario di odontotecnico da adeguare, il progetto di legge appare una pericolosa forzatura che rischia di creare confusione in ambito odontoiatrico e sanitario sottolinea Pierluigi Delogu, presidente dell Associazione. Inoltre è convinzione di Aio che non vi sia alcuna esigenza che l odontotecnico, come riporta la proposta di legge, verifichi la congruità dei dispositivi medici direttamente sul paziente. Infatti, soprattutto oggi che il progresso tecnologico permette una comunicazione ancora più precisa, rapida e interattiva tra studio e laboratorio, non sussiste alcuna necessità che l'odontotecnico si debba recare presso lo studio odontoiatrico per espletare le sue mansioni. Condivisa con Andi anche la preoccupazione sull ipotesi di istituzione di un nuovo corso di laurea per gli odontotecnici e di una sanatoria automatica che riguarderebbe tutti gli attuali operatori. Questo porterebbe a trasformare l indispensabile figura di produttore di dispositivi su misura in un operatore sanitario, a scapito degli stessi odontotecnici che con professionalità e competenza svolgono la propria attività in laboratorio afferma Delogu. Si è conclusa a Colonia la più grande IDS di tutti i tempi Con un bilancio davvero positivo si è chiusa sabato 26 marzo, dopo cinque giornate espositive, la fiera IDS di Colonia. Rispetto alla manifestazione precedente i visitatori sono aumentati di oltre il 9 per cento, gli espositori del 7 e la superficie espositiva del 5 per cento. In totale circa operatori provenienti da 148 paesi si sono informati sulla gamma dei prodotti offerta dalle aziende espositrici, che hanno confermato nei numeri una forte affluenza internazionale alla fiera. La prossima edizione di IDS - la 35esima esposizione internazionale di odontoiatria e odontotecnica - si terrà nel marzo 2013, sempre a Colonia. Centri di costo Andi: calcolare online i costi del proprio studio Aio sempre più attiva a livello internazionale La delegazione Aio con i massimi esponenti dell American Dental Association Anche quest anno la visita al Midwinter Meeting di Chicago è stata per l'associazione italiana odontoiatri (Aio) l occasione per incontrare i vertici delle principali associazioni internazionali e confrontarsi sui temi più attuali della professione. In particolare, la delegazione Aio, composta dal presidente Pierluigi Delogu, dal responsabile esteri Gerhard Seeberger, dal tesoriere Enrico Lai e da Giancarlo Couch, delegato per i rapporti con la Chicago Dental Society, ha avuto un importante riunione sui temi di politica odontoiatrica con i massimi esponenti dell American dental association (Ada), tra cui il presidente in carica Raymond Gist e il il presidente eletto William Calnon. Al centro dell incontro i temi legati alla difesa della libera professione e della libertà da parte dei pazienti di scegliere a chi affidare la cura della propria salute orale. Anche l Ada sta svolgendo da tempo una battaglia contro le convenzioni e le tariffe predeterminate e propone campagne per sensibilizzare i cittadini sull importanza di cure sicure e di qualità. Infatti, nonostante nel sistema statunitense sia sviluppata soprattutto l assistenza integrata dalle assicurazioni, ben 20 milioni di cittadini non hanno alcuna assistenza odontoiatrica. L incontro con l Associazione dentale messicana ha invece confermato la collaborazione tra le due associazioni, quest anno ulteriormente motivata dal coinvolgimento di Aio nella promozione presso gli odontoiatri italiani dell annuale congresso della World Dental Federation (Fdi) che si terrà a Città del Messico dal 14 al 17 settembre ( Pubblicata "Scientifica", l'opera che contiene 13 anni di studi e di ricerca in implantologia Tredici anni di ricerca sperimentale e clinica, 110 articoli di cui 30 studi sperimentali, 51 studi clinici e 29 interessanti case report, 2 revisioni della letteratura di autori indipendenti, 3 libri di cui 2 in anteprima, 458 tra istologie, immagini cliniche e radiografiche, tabelle e grafici e ben 239 autori coinvolti: questi i principali numeri della rassegna bibliografica Scientifica - Implantologia, pubblicata in questi giorni da Sweden & Martina e disponibile gratuitamente per tutti coloro che ne faranno richiesta all azienda. I lavori sono divisi in 8 sezioni, che affrontano i principali temi a cui la ricerca si è indirizzata: superfici implantari, studi sperimentali in vivo, impianti post-estrattivi, carico immediato, tecniche di carico con platform switching, rigenerazione ossea, comportamento meccanico degli impianti, e adozione di nuove tecnologie legate all implantologia, essenzialmente Cad-Cam e chirurgia guidata. Dietro a tutto questo Sweden & Martina, azienda che non è più solo simbolo di successo commerciale ma ormai anche importante polo di sostegno alla ricerca, alla cultura e all etica odontoiatrica e implantologica. Sul sito dell'associazione nazionale dentisti italiani (Andi) è disponibile dal 2009 un programma per calcolare il costo di ciascuna prestazione odontoiatrica all'interno dello studio. Un servizio informatico molto apprezzato e utilizzato in questi anni, che permette di calcolare i propri costi di gestione e, di conseguenza, di mettere a punto un proprio tariffario. Tariffario che non sarà più basato su conoscenze empiriche, bensì sulla coscienza dei reali costi sostenuti. Grazie al servizio è possibile anche effettuare delle simulazioni in quanto, modificando semplicemente i dati introdotti, l'utente potrà valutare come e in quale misura variano i costi delle prestazioni. Potrà, infine, se inserisce i dati relativi ai costi previdenziali e fiscali, ricavare un costo che rappresenta il punto di pareggio, ossia il costo totale delle prestazioni comprendente tutti i tipi di oneri che genera la sua attività professionale. Il servizio si chiama "Centri di costo" ed è presente su Per richiedere una copia: uvendite@sweden-martina.com - Tel II torneo di tennis per dentisti Un elenco di Società scientifiche accreditate per i rapporti con le istituzioni Continua il lavoro attorno al progetto di Fnomceo e Ministero della Salute per il riconoscimento delle Società scientifiche. "L'obiettivo - spiega Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg) e delegato della Fnomceo per il progetto - è quello di definire una lista di Società scientifiche che per la loro consolidata attività scientifica possono essere considerate un interlocutore a pieno titolo in tutti i tavoli di confronto". In sostanza, si punta a costruire una platea di sigle la cui autorevolezza nell'attività scientifica si traduca in una rappresentatività istituzionale. "Oggi - conferma Cricelli - quando si vuole trattare un tema che investe una specifica categoria professionale, si sa quali sindacati vanno convocati. Vogliamo fare in modo che quando sul tavolo ci sono questioni di carattere medico-scientifico, per interlocutori vengano scelte sigle che siano realmente autorevoli". Quale veste legislativa assumerà il progetto e quali saranno i tempi di realizzazione, è ancora tutto da discutere. Non è importante il numero degli iscritti alla società - ha precisato il presidente della Simg - ma la qualità e la tipologia della produzione scientifica relativa alla disciplina che si rappresenta. Insomma, la vera rivoluzione è che siano valutati non i numeri, ma la qualità. La seconda edizione di questa particolare manifestazione sportiva si terrà al Tennis Club Italia di Forte dei Marmi dal 17 al 19 giugno. Il richiamo per gli appassionati è forte, e sarà l'occasione per sfidare non solo i colleghi ma anche due grandi del tennis italiano: Paolo Bertolucci e Adriano Panatta. Promotori dell evento sono l'azienda implantare Biosaf In e Tennis Club Italia. : B2B Consulting - Tel b2b@b2bconsultingsrl.com La premiazione dell'edizione dello scorso anno. Il primo torneo di tennis per dentisti ha visto trionfare tra gli uomini il dottor Iacopo Bizzi, davanti ai dottori Andrea Papponi e Paolo Scarpato. Tra le donne, prima classificata la dottoressa M. Vittoria di Giovanni, seconda la dottoressa Fiorella Le Noci, con la dottoressa Francesca Pucci a completare il podio.

13 DENTAL MARKET DENTAL MARKET I redazionali presentati in queste pagine rapprentano una libera scelta della Redazione di Italian Dental Journal tra i comunicati pervenuti Conservativa Cimara Zircon Le fratture del rivestimento in ceramica sono sempre situazioni precarie sia per il paziente che per il dentista. Nella maggior parte dei casi, tali difetti richiedono la sostituzione del restauro, una procedura che si associa sempre a trattamenti clinici complicati e lunghi, con relativi costi economici. Voco offre una soluzione alternativa a questo problema grazie a Cimara Zircon. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Cimara Zircon è un kit completo per riparazioni estetiche di elevata qualità in composito di difetti di restauri in ceramica integrale o rivestiti di ceramica con strutture in ossido di zirconio. Il kit completo contiene tutti i componenti necessari per una riparazione ad alto livello estetico: un primer specifico per le particolari proprietà dell ossido di zirconio, un adesivo adatto allo scopo, il composito a elevate prestazioni Grandio SO e frese speciali per le superfici in ceramica. VOCO GMBH Igiene Orale Listerine Total Care Difesa Smalto Affiancare all utilizzo quotidiano di spazzolino e filo interdentale il collutorio Listerine, con la sua formulazione a base di 4 oli essenziali (eucaliptolo, metil salicilato, timolo e mentolo) è senza dubbio raccomandabile per garantire una più efficace igiene orale. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Il collutorio penetra a fondo e aiuta ad eliminare il biofilm orale dopo l uso di presidi meccanici, completando la quotidiana igiene orale dei pazienti e inibendo l azione dei batteri nel cavo orale, capaci di colonizzare non solo i denti - che rappresentano circa il 25-30% della superficie del cavo orale - ma anche tutte le altre strutture incluse Italian Dental Journal Anno VI - numero 5 - aprile Mensile di attualità, informazione, cultura Organo Ufficiale SMOM Solidarietà Medico Odontoiatrica nel Mondo onlus Direttore responsabile Paolo Pegoraro p.pegoraro@griffineditore.it Redazione Andrea Peren redazione@griffineditore.it Consulenza grafica Elena Valli grafica@griffineditore.it Foto Archivio Griffin srl Hanno collaborato in questo numero: Susanna Levi, Giovanni Lodi, Giampiero Pilat, Alberto Pispero, Renato Torlaschi, Elena Varoni PUBBLICITÀ guance, lingua e palato (il rimanente 70% del cavo orale). È oggi disponibile anche una speciale formula avanzata per la protezione dello smalto: Listerine Total Care Difesa Smalto, disponibile esclusivamente in farmacia, è ricco di fluoruro di sodio (225 parti per milione), protegge lo smalto dalla demineralizzazione causata dall attacco di sostanze acide e lo ripara e rinforza nei punti deboli prima che la carie possa avere origine. JOHNSON & JOHNSON SPA Farmaci Wobenzym Vital Wobenzym Vital rappresenta un importante scelta terapeutica per tutte quelle patologie nelle quali l infiammazione gioca un ruolo significativo, soprattutto nel decorso post-intervento, in particolare dopo avulsione di denti del giudizio mandibolari o innesto di impianti o protesi, che spesso danno luogo a edemi, gonfiore, infiammazione e traumi dei tessuti molli. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Oltre ad accelerare il decorso dell infiammazione, Wobenzym Vital è in grado di ridurre il gonfiore e il dolore, poiché interviene attivamente nei sistemi di difesa biologici ristabilendo un equilibrio fisiologico. E questo grazie ai suoi enzimi proteolitici ad alta efficacia e ad ampio spettro di applicazione - bromelina, papaina, tripsina e chimotripsina - i quali, agendo in sinergia, sono in grado di regolare il sistema immunitario e ristabilire le condizioni ideali per contrastare l infiammazione dei tessuti. Enzimi proteolitici che svolgono anche un azione antibatterica, stimolano la risposta autoimmune e favoriscono il processo di riparazione dei tessuti molli. Lo speciale rivestimento delle compresse di Wobenzym Vital permette ai componenti attivi di bypassare l ambiente acido dello stomaco e di essere prontamente assorbiti dalla mucosa intestinale, con ottimi risultati su tollerabilità e sicurezza. Il prodotto è acquistabile in farmacia. NAMED SPA Numero verde (da lunedì a venerdì, dalle 14 alle 17) Conservativa Venus Bulk Fill Il nuovo Venus Bulk Fill di Heraeus offrirà ai dentisti una soluzione efficace per le ricostruzioni su posteriori. Il composito con consistenza fluida e auto-adattiva permette ricostruzioni veloci, facili e affidabili in un unico strato di 4 mm. Venus Bulk Fill combina uno stress da polimerizzazione molto basso con un alta profondità di polimerizzazione e con un eccellente radiopacità. Il professionista ottiene così un doppio beneficio: risparmia tempo e denaro mentre realizza una ricostruzione solida e stabile. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Il nuovo materiale è ideale per la realizzazione di ricostruzioni dirette di I e II classe su elementi diatorici come riempitivo di base in blocchi da 4 mm al di sotto di un composito convenzionale o come liner sotto un composito tradizionale. Può essere ottimamente abbinato alle masse Universal di Venus Diamond, ma è comunque compatibile con tutti gli altri materiali per ricostruzione e sistemi adesivi a base di metacrilati. La caratteristica di auto adattamento del materiale garantisce un riempimento cavitario ottimale. Venus Bulk Fill si eroga facilmente e si posiziona direttamente in cavità grazie alla siringa dotata di punte monouso direzionali. La ricostruzione si conclude apponendo un ultimo strato di composito convenzionale. Venus Bulk Fill permette di realizzare otturazioni di posteriori solide e stabili. Il materiale fluido offre una riduzione di stress da polimerizzazione significativa. Ciò permette di minimizzare le forze interne sull interfaccia adesiva, evitando la formazione di gap marginali e assicurando ricostruzioni di lunga durata. Il composito dispone infine di una radiopacità superiore al 250% rispetto ad alluminio, permettendo così diagnosi molto accurate. Presentato alla fiera di Colonia in marzo e disponibile in Italia da aprile, Venus Bulk Fill è certificato da studi in-vitro dell Università di Monaco e dai laboratori di ricerca della rivista dentale americana Reality Now. HERAEUS KULZER SRL Tel heraeus-hki@heraesu.com Direttore commerciale Giuseppe Roccucci g.roccucci@griffineditore.it Direttore vendite Stefania Bianchi s.bianchi@griffineditore.it Vendite Manuela Pavan (Agente) m.pavan@griffineditore.it Endodonzia WaveOne Abbonamento annuale Italia: euro 2,25 Singolo fascicolo: euro 0,25 TIRATURA DEL PRESENTE NUMERO: copie EDITORE: Griffin srl P.zza Castello 5/E Carimate (Co) info@griffineditore.it - redazione@dentaljournal.it Tel Fax Testata associata Associazione L Editore dichiara di accettare, senza riserve, il Codice di Autodisciplina Pubblicitaria. Nazionale Editoria Periodica Specializzata Dichiara altresì di accettare la competenza e le decisioni del Comitato di Controllo e del Giurì dell Autodisciplina Pubblicitaria, anche in ordine alla loro eventuale pubblicazione. Stampa Roto3 Industria Grafica SpA Via Turbigo 11/b - Castano Primo (MI) Italian Dental Journal periodico mensile Copyright Griffin Editore srl Registrazione del Tribunale di Como N. 13/06 del Iscrizione nel Registro degli Operatori di Comunicazione con il n in data Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. In L.27/02/2004 n.46) art 1 comma 1, DCB Milano Taxe Perçue Tutti gli articoli pubblicati su Italian Dental Journal sono redatti sotto la responsabilità degli Autori. La pubblicazione o ristampa degli articoli della rivista deve essere autorizzata per iscritto dall Editore. Ai sensi della legge in vigore, i dati dei lettori saranno trattati sia manualmente sia con strumenti informatici e utilizzati per l invio di questa e altre pubblicazioni o materiale informativo e promozionale. Le modalità di trattamento saranno conformi a quanto previsto dalla legge. I dati potranno essere comunicati a soggetti con i quali Griffin srl intrattiene rapporti contrattuali necessari per l invio della rivista. Il titolare del trattamento dei dati è Griffin srl, al quale il lettore si potrà rivolgere per chiedere l aggiornamento, l integrazione, la cancellazione e ogni altra operazione prevista per legge. In base alle norme sulla pubblicità l editore non è tenuto al controllo dei messaggi ospitati negli spazi a pagamento. Gli inserzionisti rispondono in proprio per quanto contenuto nei testi. Wave One, prodotto da Dentsply Maillefer, offre semplicità, sicurezza ed efficacia al procedimento di sagomatura dei canali radicolari grazie all uso, nella maggior parte dei casi, di un unico strumento in NiTi per ogni trattamento canalare. CARATTERISTICHE PRINCIPALI WaveOne utilizza la tecnica del file unico monopaziente con rotazione alternata: il motore di WaveOne cambia alternativamente la direzione di rotazione in fase di sagomatura che aiuta lo strumento ad avanzare lungo il canale, rispettandone l anatomia e riducendo il rischio di rottura dello strumento nel canale. Questa tecnica permette l utilizzo di un solo strumento rotante per ogni trattamento canalare, invece di quattro o cinque strumenti, assicurando così al professionista la massima semplicità d uso e diminuendo il tempo globale necessario per la sagomatura fino al 40% rispetto alla tecnica rotante tradizionale con movimento continuo. In quest'ottica Dentsply Maillefer propone gli strumenti WaveOne esclusivamente in blister pre-sterilizzati monopaziente. Simit Dental, che distribuisce in esclusiva per l'italia questo prodotto, organizza corsi di formazione e dimostrazioni pratiche in studio. SIMIT DENTAL SRL Tel Fax info@simitdental.it

14 DENTAL MARKET 26 Monouso Set Dental Gli articoli Set Dental, marchio registrato Dental Trey, soddisfano pienamente una moderna gestione dello studio che vede in primo piano le procedure operative e di sterilizzazione: oggi più che mai tali procedure richiedono la massima affidabilità anche nei prodotti monouso. Set Dental monouso L edizione 2011 del catalogo Set Dental monouso si è arricchita di tanti nuovi prodotti che, oltre a garantire la massima igiene, offrono un ambiente operativo più confortevole e rassicurante per pazienti e operatori. L introduzione dei guanti Aloe Vera (più delicati sulla pelle), in nitrile microtexturizzati e in vinile elasticizzati (per tutti gli operatori con problemi di allergia al lattice) completano una linea di guanti di alta qualità; camici TNT sterili e non sterili, cappelline con lacci e con elastico e sovrascarpe completano la linea di prodotti per la protezione individuale; la linea di fili interdentali EcoFloss rappresenta una novità assoluta nel mondo dei fili interdentali, non solo per l alta qualità dei prodotti, ma anche per il confezionamento eco-friendly (blister con funzione di dispenser): ecologico, economico, innovativo. Set Dental ortodonzia Il catalogo Set Dental ortodonzia, concepito e realizzato come strumento in grado di orientare e facilitare il professionista nelle proprie scelte, propone una gamma di prodotti completa e di metodologie costruttive innovative. Gli attacchi, in acciaio, estetici e nickel free, sono proposti, in bocche complete, nell'esclusivo confezionamento che ne consente un utilizzo pratico e immediato, facilitando il lavoro alla poltrona. Le bande, universali e anatomiche, sono disponibili sia prepuntate che lisce per coniugare praticità e personalizzazione; l ampia scelta di archi e fili soddisfa le esigenze di ogni singola fase del trattamento; pinze e strumenti ortodontici sono garanzia di qualità e affidabilità assoluta. Un'ampia gamma di accessori, ausiliari e prodotti monouso completa l'offerta in grado di soddisfare l'ortodontista più esigente. DENTAL TREY SRL Tel Fax commerciale@dentaltrey.it Endodonzia Neo Fixture Remover Kit Quando si parla di implantologia l'attenzione è sempre rivolta all'inserimento dell'impianto: piano di trattamento, pianificazione dell'intervento chirurgico, caratteristiche degli impianti, tecniche di inserimento. Raramente si parla invece dei casi in cui, per varie ragioni, l'impianto è necessario rimuoverlo. Ci ha pensato però la Butterfly Italia importando e distribuendo in esclusiva i prodotti dell'azienda coreana Neobiotech che ha ideato un sistema pratico che consente l'estrazione rapida e atraumatica degli impianti, senza ricorrere ad interventi demolitivi e alla successiva rigenerazione, con la possibilità di riinserire immediatamente un impianto sostitutivo di dimensioni analoghe a quello rimosso. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Distribuito da Butterfly Italia, il kit offre la possibilità di rimuovere impianti fratturati, con connessioni danneggiate o che hanno subito perdita ossea marginale, e di sostituirli inserendo impianti dello stesso diametro. Nell utilizzo della metodica non è previsto l utilizzo di frese carotatrici, la rimozione dell impianto risulta piuttosto semplice e senza traumi per il paziente: la forza trasmessa dal cricchetto all estrattore è graduale e può raggiungere i 400N; il risultato è quello di non provocare nessuna perdita di tessuto osseo adiacente all impianto da rimuovere. La metodica è applicabile a una vasta tipologia di sistemi implantari. BUTTERFLY ITALIA SRL Tel Fax info@butterflyitalia.it - Diagnostica per Immagini Planmeca iromexis Immagini cliniche e diagnostiche sul proprio iphone e ipad di Apple: è questa la funzionalità della nuova applicazione Planmeca iromexis che permette, insieme al servizio Planmeca Online, di condividere immagini con dispositivi mobili e tra i partner clinici. Questa applicazione completa, che consente di visualizzare immagini 2D e 3D, è stata progettata per consentire agli utenti delle unità radiografiche Planmeca di accedere alle immagini da qualsiasi parte del mondo, usando le reti Wi-Fi o 3G. CARATTERISTICHE PRINCIPALI Planmeca è la prima azienda a presentare un applicazione gratuita nativa per iphone e ipad di Apple con visualizzatore d immagini 2D e 3D integrato, rendering realistico di modelli di superfici 3D e la possibilità di accedere alle immagini attraverso le reti 3G. Le immagini possono essere facilmente inviate dal software Planmeca Romexis, attraverso l account Planmeca Online, agli utenti dei dispositivi Planmeca iromexis in tutto il mondo. Il titolare dell account sarà avvertito automaticamente, sul proprio dispositivo Apple, quando sarà disponibile la visualizzazione di nuove immagini. Le immagini potranno, quindi, essere scaricate sul dispositivo mobile. Grazie al servizio gratuito Planmeca Online, insomma, un centro radiologico può fornire immagini direttamente alla clinica che le ha commissionate. Questo nuovo servizio evidenzia il nostro impegno nella ricerca e nello sviluppo di strategie d avanguardia in odontoiatria. Planmeca offre gli strumenti più avanzati - unità e software per l imaging 3D - per l'acquisizione e la condivisione di immagini e informazioni a beneficio dei pazienti" ha spiegato Helianna Puhlin-Nurminen, vicepresidente della divisione imaging digitale e applicazioni presso Planmeca Oy. PLANMECA OY

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