PROTOCOLLO D INTESA. tra. CITTÀ DI MILANO e CITTÀ DI VENEZIA
|
|
- Faustino Abate
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PROTOCOLLO D INTESA tra CITTÀ DI MILANO e CITTÀ DI VENEZIA Premesso che l Esposizione Universale che si terrà nella Città di Milano dal 1 maggio al 31 ottobre 2015 (in seguito Expo Milano 2015) assume per sua natura un carattere internazionale in ragione del numero e della natura dei Paesi partecipanti previsti, del grande flusso e provenienza dei visitatori attesi, della natura dei rapporti internazionali che verranno sviluppati, della consistenza dei progetti di cooperazione che saranno attivati, degli scambi culturali e di capitale umano che da tale evento si genereranno, della natura e del carattere globale del tema scelto ( Feeding the Planet, Energy for Life ); l Expo Milano 2015, data la sua rilevanza economica, la sua visibilità a livello mondiale e le ricadute che comporterà sui territori coinvolti, deve essere colta come una occasione irrepetibile per promuovere tradizione, creatività e innovazione nell alimentazione e per favorire lo sviluppo culturale, turistico ed economico non solo del territorio sede dell evento ma dell intero territorio nazionale; lo sviluppo delle molteplici attività organizzative necessarie alla realizzazione di Expo Milano 2015 così come la necessità di garantire l ottimale funzionamento del sistema ricettivo e di accoglienza, del sistema turistico, del sistema legato all offerta culturale, dei sistemi aeroportuali, ferroviari, stradali e logistici dell intero Nord Italia e, in particolare, del territorio regionale lombardo richiederà uno sforzo straordinario delle diverse componenti dei sistemi territoriali coinvolti; le Pubbliche Amministrazioni Locali, le Aziende Pubbliche e Private coinvolte direttamente o indirettamente nella manifestazione ritengono indispensabile assumere iniziative
2 sinergiche in grado di garantire il buon esito dell evento attraverso il coordinamento di attività in grado di valorizzare le eccellenze delle esperienze amministrative individuali nei settori dell offerta culturale, della ricettività e della mobilità territoriale; per dare risposta a questa esigenza necessità, la Città di Milano, al pari della Regione Lombardia con le Regioni contermini, promuove la sottoscrizione di specifici Protocolli d Intesa con le Città che, con specificità diverse una dall altra, verranno coinvolte nella realizzazione di Expo Milano 2015 o dovranno misurarsi con l impatto che la manifestazione internazionale comporterà per i sistemi territoriali locali; lo strumento del Protocollo di Intesa consentirà l'avvio di un marketing territoriale integrato e sostenibile a livello dell'intera area padano-alpina, in grado di porre le basi per la sistematizzazione delle reti di eccellenze di entrambe le Regioni e di ottimizzare le ricadute territoriali di Expo Milano 2015; Preso atto della disponibilità di Milano e Venezia a promuovere uno stabile confronto sui temi e le attività connesse ad Expo 2015 con il condiviso obiettivo di promuovere, sviluppare e realizzare iniziative finalizzate ad attuare progetti che comportino impatti positivi sui territori di riferimento; che, in particolare, tra i temi di possibile confronto le Parti riconoscono una rilevanza particolare alla promozione turistica e alla gestione dei flussi, alla promozione e alla valorizzazione dei sistemi culturali di riferimento, alla ricerca, all'innovazione e allo sviluppo sostenibile e, non ultimo, alle infrastrutture, alla logistica e ai trasporti; Preso atto del contributo attivo che la Città di Venezia può assicurare per l organizzazione della manifestazione internazionale, considerata: - la sua storica riconoscibilità come il punto di incontro tra le culture dell Estremo Oriente, dell Europa Orientale, e di tutto il bacino del Mediterraneo, culture ed aree di estremo interesse per Expo Milano 2015; - la presenza, nella città lagunare, di innumerevoli tesori artistici, architettonici, storici ed ambientali; - la sua capacità di ospitare prestigiosi eventi culturali; - le sue capacità di attrarre flussi turistici significativi; contributo che rende la Città di Venezia un polo territoriale strategico alla buona riuscita dell evento; delle problematicità già in essere nell area veneziana, chiamata in conseguenza a far fronte ad un maggior carico urbanistico; ad un prevedibile e sempre maggiore incremento dei flussi turistici e alla possibile congestione delle proprie infrastrutture di relazione di medio e lungo raggio (scali portuali ed aeroportuali, linee ferroviarie, viabilità);
3 che, con il coinvolgimento in Expo Milano 2015, attraverso le possibili azioni che ne derivano, la Città di Venezia si propone di: - favorire nei tempi utili l ammodernamento e la riqualificazione delle strutture del sistema locale veneziano con particolare riferimento: alla accessibilità ai luoghi e alla dotazione infrastrutturale; alla sua capacità di essere allo stesso tempo luogo espositivo e luogo di produzione culturale e scientifica di eccellenza; alla gestione del sistema dell accoglienza e governo e gestione dei flussi di visitatori; al sistema servizi alle imprese e alla popolazione; al suo presentarsi quale luogo della formazione, ricerca, sperimentazione della sostenibilità e della qualità urbana; - attivare tutte le iniziative volte a promuovere le aziende veneziane nella preparazione e nella realizzazione dell evento internazionale; - attivare gli strumenti idonei per favorire e coordinare la gestione dell impatto (turismo, eventi, trasporti, ospitalità) che prevedibilmente verrà a generarsi sui territori di riferimento; - promuovere la predisposizione di opportune infrastrutture per la gestione dei flussi turistici generati da Expo 2015; Preso atto che in data 25 febbraio 2009 è stato siglato il: PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA E REGIONE DEL VENETO PER IL GOVERNO DEL SISTEMA DELLE ECCELLENZE REGIONALI E LA DEFINIZIONE DI ATTIVITÀ CONDIVISE A SUPPORTO DELL EXPO 2015, con l obiettivo di avviare un percorso di collaborazione istituzionale in tutti i settori di intervento regionale e di pervenire allo sviluppo di una rete integrata di risorse; TEMI E AMBITI DI COLLABORAZIONE considerati nel Protocollo di collaborazione sottoscritto dalle Regioni in data 25 febbraio 2009 RICERCA ED INNOVAZIONE Collaborazione tra Istituzioni Universitarie e di Alta Formazione, nonché tra i soggetti del sistema Ricerca nel suo complesso sulle tematiche della sicurezza e della qualità alimentare e delle energie rinnovabili; SVILUPPO SOSTENIBILE Coordinamento di interventi per il sostegno e la promozione dello sviluppo sostenibile (riduzione dei gas ad effetto serra; incremento dell uso dell idrogeno; diminuzione del consumo energetico). INFRASTRUTTURE, LOGISTICA e TRASPORTI Potenziamento del Corridoio Infrastrutturale V (AV/AC sulla direttrice To-MI-VE-TS e Sistema Idroviario Padano-Veneto) Valorizzazione dello snodo con il Corridoio I Costruzione di un sistema aeroportuale integrato Malpensa - Nord Est Favorire il rilancio della navigazione intrerna Integrazione dell offerta logistica Potenziamento dell asse plurimodale medio-padano (nuova autostrade Nogara Mare Adriatico e Cremona Mantova) Espansione e riqualificazione della portualità che interessa il lago del Garda TURISMO e PROMOZIONE
4 Coordinamento e sviluppo dei sistemi dell'ospitalità turistica e la promozione territoriale e culturale dei punti di eccellenza turistica in particolare il Lago di Garda, inteso come sistema unico turistico-ricettivo per la predisposizione di pacchetti di offerta collaterali e complementari agli eventi dell EXPO 2015 e per favorire gli investimenti per il rinnovo delle strutture di accoglienza, anche attraverso il sostegno agli investimenti con fondi di rotazione, garanzie al credito e agevolazioni creditizie che le Regioni Lombardia e Veneto si impegnano a concordare e rendere omogenee. Coordinamento di eventi e manifestazioni per la promozione e valorizzazione del sistema agroalimentare lombardo e veneto Valorizzazione dei distretti produttivi e processi innovativi con la creazione di una Carta delle eccellenze che rappresenti lo stimolo per i visitatori ad un approccio diretto al ramificato sistema produttivo-manufatturiero delle due Regioni. Sviluppo congiunto delle politiche per la qualificazione della rete territoriale del commercio e della ristorazione, in quanto sistemi vetrina di accoglienza dei visitatori di Expo 2015 e di presentazione dell economia, dei prodotti e della cultura alimentare. CULTURA Elaborazione di ipotesi di programmazione concordata, di largo respiro temporale, con previsione di forme dik coordinamento di proposte ed eventi da sviluppare nell ano dell Expo 2015, nella prospettiva di una promozione culturale integrata; STRUMENTI A. Il Settimo Programma Quadro di ricerca ( ) B. Industria 2015 C. Programma attuativo FAS nazionale Competitività sistemi agricoli e rurali (PAN) D. Bacino del Po E. Accordo per la gestione unitaria della via navigabile Mantova Venezia (Fissero Tartaro Canalbianco), nell ambito dell Intesa interregionale per la navigazione interna sul fiume Po e idrovie collegate. F. Accordo tra le Regioni del bacino padano per la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento atmosferico. G. Sistemi Turistici Integrati. TUTTO CIÒ PREMESSO le Parti si propongono di promuovere, sviluppare e realizzare congiuntamente iniziative finalizzate ad attuare progetti che comportino impatti positivi su entrambi i territori e i tessuti produttivi e che facilitino il trasferimento di buone prassi e di conoscenze rispetto a strumenti e modelli d'intervento. ARTICOLO 1 Impegno alla collaborazione La Città di Milano e la Città di Venezia, che opereranno rispettivamente attraverso strutture proprie, con il possibile concorso della, Società di Gestione Expo 2015 S.p.A. e del Comitato Expo Venezia, si impegnano a collaborare per l organizzazione di attività inerenti la manifestazione internazionale anche attraverso opportune attività finalizzate a mettere a disposizione dell evento le rispettive eccellenze culturali, artistiche e turistico-ricettive per ogni esigenza che possa rivelarsi utile al buon esito della manifestazione. A tale proposito e nell ottica di assicurare un ottimale gestione delle iniziative che saranno intraprese Milano e Venezia attiveranno un Tavolo di Coordinamento con la possibile partecipazione della
5 Società di Gestione Expo 2015 S.p.A.- a cui affidare la predisposizione di un programma di attività, l individuazione delle specifiche competenze e i possibili canali di finanziamento. ARTICOLO 2 Ambiti tematici di interesse comune Spetta in particolare al Tavolo di Coordinamento predisporre, entro 90 giorni dalla data di sottoscrizione del presente Protocollo, il programma di attività così come l individuazione delle specifiche competenze e i possibili canali di finanziamento relativamente ad ambiti di intervento quali la promozione turistica e la gestione dei flussi, la promozione e la valorizzazione dei sistemi culturali di riferimento, la ricerca, l innovazione, l adeguamento alle nuove necessità delle infrastrutture di trasporto e di logistica. In questo contesto trovano spazio: la promozione delle strutture ricettive e dell offerta turistica della Città di Venezia e del territorio circostante e la valorizzazione del sistema Venice Connected, prodotto da Venezia, quale ottimale e sperimentata modalità di gestione dei flussi turistici; la promozione e la valorizzazione dei centri di eccellenza dei sistemi culturali dell area milanese e dell area veneziana come componenti capaci di contribuire alla realizzazione del circuito degli eventi di approfondimento dei temi prescelti dall Expo Milano 2015; l integrazione del sistema universitario e dei centri di alta formazione presenti nell area veneziana, quali luoghi di potenziale sviluppo di iniziative e di progetti a rilevante valenza tematica, nel più ampio sistema della ricerca e dell innovazione dell area padana; il rafforzamento, in accordo con quanto convenuto tra Regione Lombardia e Regione Veneto, delle connessioni infrastrutturali tra Milano e Venezia, in particolare quelle ferroviarie e aeroportuali (anche attraverso la realizzazione di collegamenti diretti e frequenti tra Tessera, Linate e Malpensa) e la riorganizzazione del sistema dei terminal come punti d accesso alla città storica. ARTICOLO 3 Coinvolgimento della Fondazione La Biennale di Venezia Limitatamente alle proprie competenze, la Città di Venezia s impegna a favorire forme di collaborazione tra Expo Milano 2015 e la Fondazione La Biennale di Venezia (in seguito Fondazione Biennale) su tematiche di interesse reciproco e legate al tema di Expo Milano 2015 ed alle sue declinazioni. La Fondazione Biennale, con sede a Venezia, da oltre un secolo rappresenta una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo, all avanguardia nella promozione delle nuove tendenze artistiche e nell organizzazione di manifestazioni internazionali pluridisciplinari nei settori dell arte, dell architettura, del cinema, della danza, della musica e del teatro. ARTICOLO 4 Coinvolgimento di Venezia nelle attività di Expo Milano 2015 Nell ottica di una valorizzazione reciproca delle eccellenze locali, la Città di Milano si impegna a coinvolgere la Città di Venezia in occasione di eventi, manifestazioni, incontri ufficiali, forum e dibattiti tematici, happening internazionali ed altre iniziative previste nel periodo di preparazione di Expo Milano 2015.
6 ARTICOLO 5 Utilizzo del logo della manifestazione Previa richiesta a Expo 2015 S.p.A., che ne rimane titolare e che renderà apposita autorizzazione in forma scritta, è consentito alla Città di Venezia l utilizzo del logo della manifestazione. ARTICOLO 6 Durata e modalità di aggiornamento Il presente Protocollo ha validità dalla data della sua sottoscrizione fino all'esaurimento delle attività previste per Expo Le Parti si impegnano ad una verifica della coerenza dei temi con gli interventi identificati a cadenza almeno semestrale, da svolgersi nell'ambito delle riunioni periodiche del Tavolo di Coordinamento. Modifiche rilevanti ai temi e alle modalità di attuazione saranno definite sulla base del comune accordo tra le Parti. ARTICOLO 7 - Vertenze La Città di Milano e la Città di Venezia accettano fin d ora di comporre bonariamente qualsiasi controversia che dovesse sorgere in relazione all interpretazione, all esecuzione e/o alla validità del presente Protocollo d Intesa. Milano, 24 luglio 2009 Per la Città di Milano Per la Città di Venezia Il Commissario Straordinario Il Sindaco Il Sindaco per Expo Milano 2015 Letizia MORATTI Massimo CACCIARI Letizia MORATTI
PROTOCOLLO D INTESA TRA COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO PER EXPO 2015 EXPO 2015 S.P.A. LA CITTÀ DI MILANO PROVINCIA DI CREMONA
PROTOCOLLO D INTESA TRA COMMISSARIO STRAORDINARIO DEL GOVERNO PER EXPO 2015 EXPO 2015 S.P.A. LA CITTÀ DI MILANO PROVINCIA DI CREMONA Premesso che: l Esposizione Universale che si terrà nella Città di Milano
DettagliGIUNTA COMUNALE DI BRESCIA
GIUNTA COMUNALE DI BRESCIA Delib. n. 63-4.2.2013 N. 11034 P.G. OGGETTO: Ufficio del Direttore Generale. Area Servizi al Cittadino, Innovazione e Associazionismo. Protocollo d intesa con il Commissario
DettagliPROVINCIA DI BIELLA. Deliberazione della Giunta Provinciale SEDUTA DEL
PROVINCIA DI BIELLA Deliberazione della Giunta Provinciale Verbale N 53 SEDUTA DEL 15-03-2010 L anno Duemiladieci addì Quindici del mese di Marzo alle ore 9:00 in Biella presso la sede della Provincia,
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA REGIONE CALABRIA ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE CALABRIA E REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETA DELL INFORMAZIONE La Regione Calabria, nella
DettagliINTESA PER L INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE TERRITORIALI. Conferenza di presentazione
INTESA PER L INTEGRAZIONE DELLE POLITICHE TERRITORIALI Conferenza di presentazione Parma, 16 aprile 2009 Il DUP e la Politica Regionale Unitaria 2007-2013 Una sintesi di diverse programmazioni: europee,
DettagliA relazione dell'assessore Vignale: Premesso che:
REGIONE PIEMONTE BU49 05/12/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 11 novembre 2013, n. 49-6665 Protocollo di collaborazione tra il Ministero dei beni e delle attivita' culturali e del turismo, la Regione
DettagliProtocollo di intesa Per la partecipazione dell Agroalimentare italiano all EXPO 2015
Protocollo di intesa Per la partecipazione dell Agroalimentare italiano all EXPO 2015 PREMESSO CHE - il Bureau International des Expositions (di seguito, BIE), con sede a Parigi, con propria decisione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA LA GIUNTA MUNICIPALE DI BOLOGNA E LA GIUNTA MUNICIPALE DI FIRENZE
PROTOCOLLO D INTESA TRA LA GIUNTA MUNICIPALE DI BOLOGNA E LA GIUNTA MUNICIPALE DI FIRENZE La Giunta Municipale di Bologna nella persona del Sindaco dottor Virginio Merola La Giunta Municipale di Firenze
DettagliASPETTANDO EXPO 2015: IL PALINSESTO EVENTI DI PADIGLIONE ITALIA
ASPETTANDO EXPO 2015: IL PALINSESTO EVENTI DI PADIGLIONE ITALIA ANTEPRIMA DI UN AGENDA IN COSTRUZIONE Paolo Verri Direttore contenuti espositivi e palinsesto eventi 10 aprile 2014 Il Sito Espositivo AREE
DettagliPremessa - 0- Pagina 0. Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Premessa Il PON è stato adottato dalla CE con Decisione C(2015)5451 del 29 luglio 2015 La dotazione finanziaria è pari a 1.843.733.334: 1.382.800.000 finanziati FESR e 460.933.334 % dal Fondo di Rotazione
Dettagli"Mantova 2020 PROTOCOLLO D INTESA TRA
"Mantova 2020 Impegno per l ambiente e per l energia sostenibile PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI MANTOVA COMUNE DI La PROVINCIA DI MANTOVA rappresentata da ( ), in qualità di ( ); Premesso che: La
DettagliVenezia e l area vasta. 14 novembre 2006
Venezia e l area vasta 14 novembre 2006 I temi urbani e la dimensione dell AREA VASTA I FENOMENI ECONOMICI, SOCIALI E TERRITORIALI che determinano gli assetti di un territorio e della sua organizzazione
DettagliArt. 1 Oggetto dell avviso pubblico
Allegato 1 AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE BUONE PRATICHE GIÀ SVILUPPATE E OPERANTI IN TOSCANA COERENTI CON IL TEMA DI EXPO MILANO 2015 NUTRIRE IL PIANETA, ENERGIA PER LA VITA PREMESSA Il tema di
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA
PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LOMBARDIA E COORDINAMENTO REGIONALE AGENDE 21 LOCALI: PROGRAMMA PER LA DIFFUSIONE DI AGENDA 21 LOCALE IN LOMBARDIA Premessi: - Il programma di Agenda 21, approvato in occasione
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA COSTITUZIONE DEL COMITATO PROMOTORE DI EXPO 2015
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA COSTITUZIONE DEL COMITATO PROMOTORE DI EXPO 2015 TRA - Comune di Reggio Emilia, con sede legale in Reggio Emilia, Piazza Prampolini n. 1 (Partita IVA 00145920351) nella persona
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA E CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE
PROTOCOLLO D INTESA TRA CITTÀ METROPOLITANA DI BOLOGNA E CITTÀ METROPOLITANA DI FIRENZE Il Sindaco metropolitano di Bologna Virginio Merola Il Sindaco metropolitano di Firenze Dario Nardella Considerato
DettagliPremesso che la Campania e la Puglia sono due regioni accomunate da rilevanti caratteristiche nei rispettivi sistemi
A.G.C. 01 - Gabinetto Presidente Giunta Regionale - Deliberazione n. 1241 del 15 luglio 2009 Protocollo d'intesa tra la Regione Puglia e la Regione Campania per "Individuazione di linee strategiche per
DettagliProtocollo di intenti. tra Regione Puglia Comune di Bari E.A. Fiera del Levante
Protocollo di intenti tra Regione Puglia Comune di Bari E.A. Fiera del Levante La Regione Puglia, con sede a Bari in Lungomare Nazario Sauro 33, in persona del Presidente Michele Emiliano, d ora in poi
DettagliIL SISTEMA DEI TRASPORTI IN TOSCANA E IL RUOLO STRATEGICO DEGLI AEROPORTI DI PISA E FIRENZE NELLO SCENARIO EUROPEO E NAZIONALE
IL SISTEMA DEI TRASPORTI IN TOSCANA E IL RUOLO STRATEGICO DEGLI AEROPORTI DI PISA E FIRENZE NELLO SCENARIO EUROPEO E NAZIONALE Regione Toscana Direzione Politiche mobilità, infrastrutture e trasporto pubblico
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PROGETTO STRATEGICO SPECIALE VALLE DEL FIUME PO
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2368 del 04 agosto 2009 pag. 1/5 PROTOCOLLO DI INTESA PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO STRATEGICO SPECIALE VALLE DEL FIUME PO TRA IL MINISTERO DELLO SVILUPPO
DettagliLA GIUNTA REGIONALE. Su proposta dell Assessore allo Sviluppo Economico, Ricerca, Innovazione e Turismo;
DGR 935 Del 04/12/2009 OGGETTO: Schema di Accordo di collaborazione in materia di ricerca e innovazione tra Regione Toscana, Regione Umbria, Regione Lazio, Regione Marche, Regione Campania, Regione Puglia.
DettagliVARESE FOR EXPO maggio 2013
VARESE FOR EXPO 2015 7 maggio 2013 INDICE IL CONTESTO EXPO MILANO 2015: I numeri dell Esposizione Universale Il sito espositivo I Paesi Partecipanti I Partner L INDOTTO DI EXPO 2015: Una metodologia e
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra
PROTOCOLLO D INTESA tra Il MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI (di seguito MIPAAF ), con sede in Via XX Settembre, n. 20-00187 Roma, rappresentato dal Capo del Dipartimento delle
DettagliVista la legge regionale 11 agosto 1999, n. 49 (Norme in materia di programmazione regionale);
REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE 4 novembre 2011, n. 55 Istituzione del piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità (priim). modifiche alla l.r. 88/98 in materia di attribuzioni di funzioni
DettagliRegione Campania Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE
Regione Campania Fondi Strutturali Comunitari Obiettivo 1 PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2000 2006 Napoli, Luglio 2000 1. L ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA...6 1.1 CONSIDERAZIONI SULL ECONOMIA DELLA
DettagliASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto
ASSE IV Leader nel Programma di Sviluppo Rurale del Veneto Cosa è Leader Avviata verso la fine degli anni 80, l Iniziativa Comunitaria Leader ha introdotto e sviluppato nel corso degli anni un metodo di
DettagliI DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO. Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016
I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Bari - Fiera del Levante 9 novembre 2016 I DISTRETTI URBANI DEL COMMERCIO Strumenti comunali di programmazione e incentivazione Legge regionale 16 aprile 2015, n. 24: articoli
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI LIVORNO COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO
Allegato A) PROTOCOLLO DI INTESA tra REGIONE TOSCANA PROVINCIA DI LIVORNO COMUNE DI LIVORNO COMUNE DI COLLESALVETTI COMUNE DI ROSIGNANO MARITTIMO COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI COMUNE DI CECINA per il rilancio
DettagliEduardo Montefusco. Programma biennale Vice Presidente con delega per il progetto Roma per l Expo l. Roma, 7 Ottobre 2009
Eduardo Montefusco Vice Presidente con delega per il progetto Roma per l Expo l 2015 Programma biennale 2009-2010 2010 Roma, 7 Ottobre 2009 LO SCENARIO GLI OBIETTIVI DI UN ESPOSIZIONE UNIVERSALE Educare
DettagliLecce, Castello Carlo V 19 gennaio
Lecce, Castello Carlo V 19 gennaio 2016 DEFINIZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 analisi territoriale e analisi SWOT esperienze delle precedenti programmazioni coinvolgimento degli stakeholder Strategia:
DettagliScheda PASL Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali
Scheda PASL 1.2.3.1 - Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali ASSE STRATEGICO DI INTERVENTO DEL PROTOCOLLO D INTESA Asse 1 Sistema delle imprese, dell'innovazione e dei beni culturali;
DettagliVisioni per Vercelli 2020
Visioni per Vercelli 2020 Premessa. Presentazione e metodologia Le Visioni per Vercelli2020 derivano da un elaborazione di dati e risultanze a partire da: - analisi dei lavori dei 5 tavoli tematici e del
DettagliProgetto GIFT 2.0 Greece Italy Facilities for Transport and Logistics 2.0. Workshop
Progetto GIFT 2.0 Greece Italy Facilities for Transport and Logistics 2.0 Workshop Logistica e Trasporti: Progettazione Europea nel settore dei Trasporti e della Logistica Alessandro Panaro Taranto, 20
Dettaglitra la Provincia di Salerno e la Provincia di Potenza
PROTOCOLLO D INTESA tra la Provincia di Salerno e la Provincia di Potenza PREMESSO - che la Provincia di Salerno conta 1.074.000 abitanti, comprende 158 Comuni, e si estende su una superficie di 4.918
DettagliPROGRAMMA TRANSFRONTALIERO ITALIA-CROAZIA 2014-2020. DESK FONDI STRUTTURALI ICE ZAGABRIA Croazia
PROGRAMMA TRANSFRONTALIERO ITALIA-CROAZIA 2014-2020 DESK FONDI STRUTTURALI ICE ZAGABRIA Croazia Introduzione Il Programma transfrontaliero Italia-Croazia 2014-2020 (Interreg V-A Italia- Croazia) e stato
DettagliProtocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo
Protocollo di intesa tra i Comuni di Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti per l avvio del progetto CIVITER L Italia di mezzo Le politiche di sviluppo territoriale integrato e il corridoio nord dell area
Dettagli(Fonte MIUR: Ufficio III DGCSR -Direzione Generale per il Coordinamento e lo Sviluppo della Ricerca, Dirigente Massimo Ghilardi)
Punto 5 dell ordine del giorno: Aggiornamento del reporting di Monitoraggio al 30/04/2012 e informativa sulle azioni di nuovo avvio D.D. 713/Ric. del 29/10/2010 - Avviso per lo sviluppo/potenziamento di
DettagliLuisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica
Bergamo, 27 Gennaio 2010 Luisa Pedrazzini Direzione Generale Territorio e Urbanistica www.ptr.regione.lombardia.it Verso l attuazione... LEGGE REGIONALE 11 marzo 2005, N. 12 Legge per il governo del territorio
DettagliProtocollo d intesa. tra
Protocollo d intesa tra Società Expo 2015 Spa, con sede in Milano, Via Rovello 2, codice fiscale e numero iscrizione nel Registro delle imprese di Milano: 06398130960, iscritta nel Repertorio Economico
DettagliNetTARE opera nei seguenti ambiti:
Grazie ad una rete di professionisti e consulenti, NetTARE lavora con un approccio interdisciplinare sistemico e partecipativo mettendo a disposizione le proprie competenze in diversi ambiti: mobilità
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO
una costa lunga un anno PROTOCOLLO D INTESA PER L INNOVAZIONE DEL PRODOTTO COSTA DI TOSCANA E ISOLE DELL ARCIPELAGO tra REGIONE TOSCANA PROVINCE e CAMERE DI COMMERCIO della Costa Toscana Confcommercio
DettagliProtocollo d intesa tra Regione Puglia
Protocollo d intesa tra Regione Puglia e Oirganizzazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL per il sostegno all economia, all occupazione ed alla qualità della vita dei cittadini pugliesi Il giorno 9 febbraio 2010,
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 33/ 20 DEL
DELIBERAZIONE N. 33/ 20 DEL 5.9.2007 Oggetto: Deliberazione CIPE n. 3 del 22 marzo 2006 - Individuazione interventi. Il Presidente ricorda che, con la deliberazione della Giunta Regionale n. 41/1 del 30
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO PARCO PROGETTI. del DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO
DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA JONICO SALENTINO REGIONE PUGLIA PROGRAMMA DI SVILUPPO ai sensi Linee Guida applicative della Legge Regionale 3 agosto 2007 n.23 Pagina 1 di 6 Pagina 2 di 6 DISTRETTO
DettagliSlowland Piemonte 26/09/2016
Slowland Piemonte 26/09/2016 VALORIZZAZIONE INTEGRATA, COORDINATA E SOSTENIBILE delle risorse ambientali, culturali e turistiche a livello di bacino e di sistema dell anfiteatro morenico d Ivrea Pancrazio
DettagliACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE
Allegato 1 ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE TOSCANA E PIN S.C.R.L. SERVIZI DIDATTICI E SCIENTIFICI PER L UNIVERSITA DI FIRENZE Avente ad oggetto la collaborazione volta alla condivisione di studi
DettagliMinistero delle Infrastrutture Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento dello sviluppo del territorio, il personale e i servizi generali
Ministero delle Infrastrutture Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento dello sviluppo del territorio, il personale e i servizi generali Quadro Strategico Nazionale La programmazione strategica
DettagliPROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA IL COMMISSARIO GENERALE DELL EXPO MILANO 2015 LA REGIONE LOMBARDIA LA REGIONE PIEMONTE PER IL GOVERNO DEL SISTEMA
PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA IL COMMISSARIO GENERALE DELL EXPO MILANO 2015 LA REGIONE LOMBARDIA LA REGIONE PIEMONTE PER IL GOVERNO DEL SISTEMA DELLE ECCELLENZE REGIONALI E LA DEFINIZIONE DI ATTIVITA
DettagliIl DOCUP e le prospettive future: il DOCUP Dr. Roberto Rognoni
Il DOCUP 2000-2006 2006 e le prospettive future: il DOCUP 2007-2013 2013 Dr. Roberto Rognoni 1 L Obiettivo Competitività regionale e occupazione: Obiettivi Rafforzare la competitività e l attrattività
DettagliRASSEGNA STAMPA UNIONE VENETA BONIFICHE TESTATE:
RASSEGNA STAMPA UNIONE VENETA BONIFICHE TESTATE: 25 SETTEMBRE 2013 UFFICIO COMUNICAZIONE UVB comunicazione@bonifica-uvb.it OGGI NOTIZIE SU: Consorzio/Pag. 1 2 3 4 5 Veronese Adige Po Delta del Po Alta
DettagliDELIBERAZIONE N. 29/13 DEL Piano Sulcis. Atto di indirizzo per l attuazione del Progetto Strategico Sulcis.
Oggetto: Piano Sulcis. Atto di indirizzo per l attuazione del Progetto Strategico Sulcis. Il Presidente della Regione, di concerto con gli Assessori della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del
Dettagligiunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 391 del 24 febbraio 2009 pag. 1/11
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 391 del 24 febbraio 2009 pag. 1/11 SCHEMA DI PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA E REGIONE DEL VENETO PER IL GOVERNO DEL SISTEMA DELLE
DettagliCOMITATO TECNICO RICERCA E INNOVAZIONE
Augusto Coriglioni COMITATO TECNICO RICERCA E INNOVAZIONE Linee di indirizzo 29 novembre 2012 Scenario 1/2 La strategia europea di sviluppo dei territori definita smart specialisation, cui si ispira la
DettagliMISURA PROGRAMMI DI RECUPERO E SVILUPPO URBANO
MISURA 5.1 - PROGRAMMI DI RECUPERO E SVILUPPO URBANO Asse prioritario di riferimento: Città Fondo strutturale interessato: FESR Settore di intervento: Città Codice di classificazione UE: 352, 317, 36 Obiettivi
DettagliMONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA
MONITORAGGIO INTERVENTI COMUNITARI PROGRAMMAZIONE 2007/2013 OBIETTIVO COMPETITIVITA Attuazione finanziaria, situazione al 30 giugno 2016 Sistema Nazionale di Monitoraggio del Quadro Strategico Nazionale
DettagliGli incentivi all agricoltura: azioni per lo sviluppo e la ripresa
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Finanziamenti all agricoltura ed energie verdi verso l EXPO Ripensare l agricoltura come motore di sviluppo Gli incentivi all agricoltura: azioni per lo sviluppo
DettagliIl Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013
Il Quadro strategico della programmazione regionale 2007-2013 Relatore: Gianluca Cadeddu Centro Regionale di Programmazione La strategia della Regione si inserisce in un quadro nazionale che si basa Maggiore
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. fra l Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma
COMUNE DI TORTOLI' - Prot. nr. 0013559/2015 del 05/06/2015 - PARTENZA PROTOCOLLO D INTESA fra l Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, l Associazione Nazionale
DettagliALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 1/6
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 285 del 16 febbraio 2010 pag. 1/6 PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE fra la Regione del Veneto Sede di Bruxelles e l Università degli studi di Padova per
DettagliL'Expo 2015: una sfida per Milano e per l Italia
L'Expo 2015: una sfida per Milano e per l Italia Sergio Rossi Dirigente Area Sviluppo del Territorio e del Mercato Camera di Commercio di Milano 17 settembre 2013 IL CONTESTO Expo 2015 è da ritenersi un
DettagliSCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA
SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO E COMITATO REGIONALE DI COORDINAMENTO DELLE UNIVERSITÀ DEL LAZIO (CRUL) 1 SCHEMA PROTOCOLLO DI INTESA TRA la REGIONE LAZIO - di seguito Regione con sede e
DettagliPrimo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana. Napoli, 12 Aprile 2017
Primo incontro con il Partenariato Economico Tavolo Tecnico dell Area Logistica Integrata Campana Napoli, 12 Aprile 2017 Gli obiettivi strategici del PON I&R 2014-2020 e la metodologia delle ALI - Ing.
DettagliContratto Istituzionale di Sviluppo Molise 15 Aprile 2019
Contratto Istituzionale di Sviluppo 1 15 Aprile 2019 I presupposti Superare le barriere allo sviluppo Significative criticità che ostacolano lo sviluppo del territorio. Attuare un approccio sistemico Potenziale
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA CULTURALI E DEL TURISMO. REGIONE del VENETO COMUNE DI VENEZIA
pag. 1 di 6 PROTOCOLLO DI INTESA TRA MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA CULTURALI E DEL TURISMO E REGIONE del VENETO E COMUNE DI VENEZIA L evento inaugurale dell Anno del Turismo Europa - Cina 2018 (ECTY),
DettagliVerso la programmazione 2014 2020 Il contributo della Sicilia alla proposta di accordo di partenariato
Verso la programmazione 2014 2020 Il contributo della Sicilia alla proposta di accordo di partenariato Cooperazione Territoriale Europea Stato dell arte del negoziato Proposta di Regolamento del Parlamento
DettagliACCORDO DI PROGRAMMA.... della Direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto
ACCORDO DI PROGRAMMA Programma di interventi di sviluppo e riqualificazione dei territori interessati dalla tratta... della Direttrice ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto VISTA la delibera n. 62 del
DettagliDIREZIONE CENTRALE ATTIVITA' PRODUTTIVE E MARKETING TERRITORIALE
Approvato con Determinazione dirigenziale del Direttore Generale n. 20 del 13 marzo 2014 e revisionato a seguito Det. DG n. 7 del 30/01/2015 (inserimento Redazione ) DIREZIONE CENTRALE ATTIVITA' PRODUTTIVE
Dettagli$5((/($'(5$33529$7(&21'(/,%(5$&,3(1
$5((/($'(5$33529$7(&21'(/,%(5$&,3(1 $/ 6(55$3(7521$0& 3RORWXULVWLFR± FRPPHUFLDOH $5($/($'(5± 6(55$3(7521$ ³SRORWXULVWLFR SRORWXULVWLFR± FRPPHUFLDOH L iniziativa è finalizzata alla valorizzazione delle
DettagliMANTOVA VALORIZZARE IL PORTO DI VALDARO PER COMPETERE SULLA LOGISTICA
MANTOVA VALORIZZARE IL PORTO DI VALDARO PER COMPETERE SULLA LOGISTICA Rapporto finale di prima fase Roma, ottobre 2000 Premessa 1. Introduzione e considerazioni di sintesi 1.1. Mantova, corridoio di sviluppo
DettagliRELAZIONE DI ATTUAZIONE ANNUALE 2016
Regione del Veneto POR FESR 2014-2020 Comitato di Sorveglianza 14 luglio 2017 RELAZIONE DI ATTUAZIONE ANNUALE 2016 Allegato I Sintesi pubblica (art. 50, par. 9, del Reg. (UE) n. 1303/2013) 1 Autorità di
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PREMESSO. - che l Associazione Forum delle Camere di Commercio dell Adriatico e dello Ionio
PROTOCOLLO D INTESA tra FORUM DELLE CAMERE DI COMMERCIO DELL ADRIATICO E DELLO IONIO (AIC FORUM) e ASSOCIATION OF MEDITERRANEAN CHAMBERS OF COMMERCE AND INDUSTRY (ASCAME) ACCORDO DI COOPERAZIONE PER L
DettagliSCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA
SCHEDA DI SINTESI DELLE LINEE STRATEGICHE E DELLA RELATIVA DOTAZIONE FINANZIARIA A. Promozione di nuovi prodotti turistici LS 1 : CREAZIONI DELLE DESTINAZIONI E DEI PRODOTTI TURISTICI SOSTENIBILI AZIONI
DettagliIl CIHEAM Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei
Chi siamo Il CIHEAM Centro Internazionale di Alti Studi Agronomici Mediterranei Il CIHEAM è un organismo intergovernativo fondato nel 1962 per iniziativa dell OCSE e del Consiglio d Europa Ne fanno parte
DettagliArea di crisi di Portovesme FASE 1 STRATEGIE DI SVILUPPO Tavolo Istituzionale
Centro Regionale di programmazione L.R. 3/2009, art. 2, co. 37/38 Area di crisi di Portovesme FASE 1 STRATEGIE DI SVILUPPO Tavolo Istituzionale Cagliari, 24 Novembre 2011 Gli scenari Scenario 1: Non rinunciare
DettagliAllegato M ELENCO DELLE MISSIONI, PROGRAMMI, MACROAGGREGATI E TITOLI DI SPESA
Allegato M Allegato 14 al D.Lgs 118/2011 (previsto dall articolo 14, comma 3-ter ELENCO DELLE MISSIONI, PROGRAMMI, MACROAGGREGATI E TITOLI DI SPESA Il prospetto sotto descritto riguarda l elenco delle
DettagliRegione Veneto. Provincia di Belluno, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Provincia di Treviso, Provincia di Venezia, Provincia di Verona,
giunta regionale 8^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 2768 del 30 settembre 2008 pag. 1/5 Regione Veneto e Provincia di Belluno, Provincia di Padova, Provincia di Rovigo, Provincia di Treviso, Provincia
DettagliCONVENZIONE. il Comune di [della Comunità montana... / del Consorzio dei Comuni di ] rappresentato dal Sindaco [ o altro soggetto istituzionale]
Comune di CONVENZIONE TRA il Ministero della Pubblica Istruzione nel seguito detto "MPI" qui rappresentato dall Agenzia Nazionale per lo sviluppo dell autonomia Scolastica (ex IRRE) - Gestione Commissariale
DettagliLa rigenerazione urbana da buone pratiche a nuove politiche di sviluppo
La rigenerazione urbana da buone pratiche a nuove politiche di sviluppo Roberta Capuis Responsabile Settore Urbanistica e Rigenerazione Urbana, Confcommercio-Imprese per l Italia Anci e Confcommercio per
DettagliAccordo Territoriale. Bologna, 18 Luglio Comune di Bologna. Comune di Bologna
Accordo Territoriale relativo agli assetti territoriali, urbanistici, infrastrutturali della Nuova Stazione Ferroviaria di Bologna ai sensi dell art. 15. L.R. 20/2000 Bologna, 18 Luglio 2006 Obiettivi
DettagliA relazione dell'assessore Balocco: Premesso che:
REGIONE PIEMONTE BU51S2 18/12/2014 Deliberazione della Giunta Regionale 24 novembre 2014, n. 34-635 Approvazione dello schema di Protocollo di Intesa tra le Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria per la
DettagliProgramma Operativo Regionale Campania FESR Carlo Neri
Programma Operativo Regionale Campania FESR 2007-2013 Carlo Neri Il Programma Operativo FESR si articola in: 7 Assi di intervento (di cui 5 settoriali, 1 territoriale e 1 di assistenza tecnica) 17 Obiettivi
DettagliUn PUMS per la Provincia di Lucca
Servizio di coordinamento LLPP, Pianificazione Territoriale, Mobilità e Viabilità, Patrimonio, Protezione Civile PIANO URBANO DELLA MOBILITA SOSTENIBILE PER LA PROVINCIA DI LUCCA Incontro di formazione
Dettagli5 anni di Programmazione Leader BILANCIO SOCIALE DEL GAL OGLIASTRA. Ulassai 26 febbraio 2016
5 anni di Programmazione Leader BILANCIO SOCIALE DEL GAL OGLIASTRA Ulassai 26 febbraio 2016 1 VISION Guidare il territorio Leader nello sviluppo di 4 settori chiave PRODUTTIVITA SOSTENIBILE TURISMO CULTURA
DettagliAPPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA N. 9
TESTO POR FESR C(2017) 6147 8. COORDINAMENTO TRA I FONDI, IL FEASR, IL FEAMP E ALTRI STRUMENTI DI FINANZIAMENTO DELL'UNIONE E NAZIONALI E CON LA BEI TESTO CON MODIFICHE APPROVATE CON PROCEDURA SCRITTA
DettagliLinee di intervento, azioni e stato di attuazione
Newsletter n.70 Dicembre 2009 Approfondimento_11 FESR PUGLIA 2007-2013 ASSE IV - VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E CULTURALI PER L ATTRATTIVITÀ E LO SVILUPPO Linee di intervento, azioni e stato di
DettagliCONVENZIONE PER LA REDAZIONE DEI PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO fra i Comuni di S.Benedetto Po, Quistello, S.Giacomo delle Segnate, Quingentole,
CONVENZIONE PER LA REDAZIONE DEI PIANI DI GOVERNO DEL TERRITORIO fra i Comuni di S.Benedetto Po, Quistello, S.Giacomo delle Segnate, Quingentole, Pieve di Coriano, Villa Poma 1 Settembre 2007 CONVENZIONE
DettagliACCORDO. per l attivazione, la gestione, l organizzazione delle attività di promozione e. dei servizi di accoglienza turistica della città di Crema
ACCORDO per l attivazione, la gestione, l organizzazione delle attività di promozione e dei servizi di accoglienza turistica della città di Crema e del territorio cremasco in modo integrato e sinergico
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Assessorato al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Assessorato all agricoltura,
Dettagliproposti dalla Regione Campania L applicazione del principio di integrazione: gli strumenti Metodi e strumenti per promuovere l integrazione fra
Metodi e strumenti per promuovere l integrazione fra politiche di sviluppo locale L applicazione del principio di integrazione: gli strumenti proposti dalla Regione Campania Dario Cacace (INEA) 18 ottobre
DettagliAgenda Digitale e Città Partecipate e Attraenti. L Asse 6 del POR FESR Emilia Romagna Diazzi Morena
Agenda Digitale e Città Partecipate e Attraenti. L Asse 6 del POR FESR Emilia Romagna 2014-2020 Diazzi Morena 26 febbraio 2015 Approvazione del POR Con decisione C (2015) 928 del 12/2/2015 la Commissione
DettagliComplementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020
Complementarietà e sviluppo di sinergie con il programma per l ambiente e l azione per il clima LIFE a supporto dei PSR 2014/2020 1. Istituzione proponente Consiglio per la ricerca in agricoltura e l analisi
DettagliSCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA
SCHEMA DI PROTOCOLLO D INTESA TRA LA REGIONE LAZIO, con sede e domicilio legale in Roma, viale Cristoforo Colombo.., C.F.., rappresentata dal Presidente della Regione.. Nato a il E L AGENZIA SPAZIALE EUROPEA
DettagliL OPZIONE MEDITERRANEA
L OPZIONE MEDITERRANEA UNA NUOVA ROTTA DI COLLEGAMENTO TRA L ESTREMO ORIENTE, L EUROPA E IL NORD AMERICA VIA CORRIDOI TERRESTRI TIRRENICO E ADRIATICO Rapporto finale di ricerca relativo ai Moduli 3 4 e
DettagliBollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 92 del
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 92 del 9-8-2016 37029 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 26 luglio 2016, n. 1153 Approvazione schema di Accordo di adesione finalizzato all implementazione
DettagliIniziative di sostenibilità ambientale e progetti integrati sul territorio
Iniziative di sostenibilità ambientale e progetti integrati sul territorio Forum PA Roma, 15 maggio 2019 SSPT-STS Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali Presente su tutto il territorio
DettagliPROTOCOLLO D INTESA TRA
PROTOCOLLO D INTESA TRA - PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO con sede in Trento, piazza Dante 15, codice fiscale n. 00337460224 in persona di Lorenzo Dellai, che interviene nel presente atto nelle vesti di Presidente
DettagliLe attività e i risultati locali a Venezia
Riqualificazione ambientale delle aree dismesse nell Europa Centrale Le attività e i risultati locali a Venezia Foto di Giorgio Bombieri Comune di Venezia GreenerSites è un progetto europeo coordinato
DettagliVerso il POR FSE
1 Verso il POR FSE 2014-2020 Le sinergie tra fondi strutturali e Horizon 2020: le opportunità per il sistema Veneto Venezia, 18 Dicembre 2013 Commissario straordinario per la Formazione, l'istruzione ed
Dettagli