INDICE. PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 1 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INDICE. PAT di POZZONOVO (PD) 2009 - VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 1 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV"

Transcript

1 INDICE 01 - INTRODUZIONE IL PAT DI POZZONOVO I vincoli del PAT Carta delle fragilità del PAT Aree esondabili e PAT Trasformabilità prevista dal PAT Insediamenti produttivi e commerciali Nuova Viabilità Residenza e Servizi ATTIVITA CONOSCITIVA Dati climatici Analisi statistica delle precipitazioni Caratteri idro-geo-morfologici di Pozzonovo IL RISCHIO IDRAULICO La cartografia del rischio Rischio idraulico rete bonifica maggiore Idrografia e rischio idraulico in Pozzonovo LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO COME PROGRAMMAZIONE LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO NEL CONTESTO ATTUALE LA STABILIZZAZIONE IDRAULICA CONCETTI DI MITIGAZIONE IDRAULICA RESI OBBLIGATORI DAL PAT NORMATIVA SPECIFICA PER POZZONOVO Scheda POZZONOVO CONCLUSIONI PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 1 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

2 01 - INTRODUZIONE Il Piano di Assetto Territoriale (PAT) è lo strumento di pianificazione urbanistica che delinea le scelte strategiche di assetto e di sviluppo per il governo del territorio al fine di perseguire la tutela dell integrità fisica ed ambientale, nonché dell identità culturale e paesaggistica dello stesso territorio. Il territorio del Comune di Pozzonovo si estende per circa 24,46 km 2 nella parte sud della provincia di Padova. Confina con Monselice a nord, Tribano ed Anguillara ad est, Boara Pisani a sud, Stanghella e Solesino ad ovest. La sua posizione geografica è compresa tra il Comune di Monselice ed il corso del fiume Adige. Pozzonovo gravita con altri paesi attorno a Monselice, immediatamente a sud della provinciale Monselice-mare e ad ovest dell autostrada A13 Bologna-Padova; il territorio comunale si allunga verso sud, fino ad abbracciare il Canale Gorzone, presentando ambiti completamente agricoli. Dal punto di vista urbanistico esiste un unico agglomerato urbano significativo, il capoluogo, dove l edificato si sviluppa prevalentemente lungo gli storici tracciati stradali. Il resto del territorio è interamente rurale; si tratta di un territorio omogeneo interamente artificiale in quanto recuperato dall uomo attraverso secoli di bonifica. La monotonia del territorio agricolo è rotta dagli argini dei canali, strumenti indispensabili per la protezione degli insediamenti e dei terreni dalle piene di fiumi e canali. La presente relazione costituisce la Valutazione di Compatibilità Idraulica (VCI) del PAT di Pozzonovo. Seguendo il disposto delle Delibere di Giunta Regionale del Veneto n 3637/2002, n 1841/2007 e s.m.i. è necessario valutare la compatibilità idraulica dei nuovi strumenti urbanistici; la procedura deve essere applicata " agli strumenti urbanistici generali o varianti generali o varianti che comportino una trasformazione territoriale che possa modificare il regime idraulico". Dalla valutazione si deve desumere "che non viene aggravato l'esistente livello di rischio idraulico né viene pregiudicata la possibilità di riduzione attuale e futura di tale livello"; la valutazione deve indicare "le misure compensative introdotte nello strumento urbanistico ai fini del rispetto delle condizioni esposte" IL PAT DI POZZONOVO La L.R. 11/2004 stabilisce all articolo 2 criteri, indirizzi, metodi e contenuti che gli strumenti di pianificazione devono avere per conseguire il raggiungimento di specifici obiettivi, fra i quali compare anche la difesa dai rischi idrogeologici. Pozzonovo ha partecipato a due Piani di Assetto del Territorio Intecomunale (PATI) di tipo tematico, denominati Conselvano e Monselicense. Con riferimento all argomento difesa del suolo il Comune di Pozzonovo nel Conselvano condivide i tematismi infrastrutture e mobilità e sistema produttivo mentre nel Monselicense i tematismi difesa del suolo e servizi a scala territoriale. Con riferimento alla difesa del suolo i temi sviluppati dal PAT riguardano la sicurezza idraulica locale e la viabilità di carattere locale. Nel PAT si è provveduto a definire le aree a maggiore rischio di dissesto idrogeologico e le aree esondabili. Il PAT ha inoltre provveduto a: 1) individuare gli interventi di miglioramento e riequilibrio ambientale da realizzare, con particolare attenzione al recepimento delle indicazioni del PAI (Piano di Assetto Idrogeologico); 2) definere le linee guida strutturali per ridurre il livello del rischio idraulico negli insediamenti esistenti ed in quelli di futura realizzazione; 3) definire indirizzi e prescrizioni per gli interventi di trasformazione urbanistica ed edilizia; 4) accertare la compatibilità degli interventi con la sicurezza idraulica del territorio I vincoli del PAT Con riferimento a tematismi afferenti la presente VCI riassumiamo i vincoli presenti nel PAT di Pozzonovo ereditati, in particolare, dai PATI del Monselicense e del Conselvano : PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 2 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

3 1) Aree a pericolosità idraulica e idrogeologica. La normativa urbanistica ed edilizia a corredo del Piano Interventi (PI) e dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA) dovrà prevedere specifiche norme volte a garantire una adeguata sicurezza degli insediamenti previsti, tenuto conto delle prescrizioni dei PATI e del PAT. In generale tali norme dovranno regolamentare le attività consentite, gli eventuali limiti e divieti, fornire indicazioni sulle necessarie opere di mitigazione da porre in essere e sulle modalità costruttive degli interventi. Al fine di evitare l aggravio delle condizioni di dissesto idraulico, PI e PUA dovranno essere corredati di specifico studio di compatibilità idraulica, sulla scorta di quello elaborato per i PATI e per il PAT, con valutazione dell alterazione del regime idraulico conseguente alle nuove previsioni urbanistiche e individuazione di idonee misure compensative da considerarsi opere di urbanizzazione primaria. Al fine di non incrementare le condizioni di rischio nelle aree di pericolosità idraulica e geologica tutti i nuovi interventi, opere, attività consentiti dal Piano o autorizzati dopo la sua approvazione devono essere comunque tali da: 1) mantenere le condizioni esistenti di funzionalità idraulica o migliorarle, agevolare e comunque non impedire il deflusso delle piene, non ostacolare il normale deflusso delle acque; 2) non aumentare le condizioni di pericolo a valle o a monte dell area interessata; 3) non ridurre i volumi di invaso delle aree interessate e favorire, se possibile, la creazione di nuove aree di libera esondazione; 4) non pregiudicare l attenuazione o l eliminazione delle cause di pericolosità; 5) migliorare o comunque non peggiorare le condizioni di stabilità dei suoli e di sicurezza del territorio; 6) non aumentare il pericolo di carattere geologico in tutta l'area direttamente o indirettamente interessata; 7) non costituire o indurre a formare vie preferenziali di veicolazione di portate solide o liquide; 8) minimizzare le interferenze, anche temporanee, con le strutture di difesa idraulica, geologica e idrogeologica. 2) Fasce di rispetto. Nelle aree destinate a fascia di rispetto idraulico il PATI del Monselicense e il PATI del Conselvano prevede: a) la demolizione di opere incongrue e determina un credito edilizio; b) sono consentite compensazioni che permettono ai proprietari di aree ed edifici oggetto di vincolo preordinato all esproprio di recuperare adeguata capacità edificatoria, anche nella forma del credito edilizio su altre aree e/o edifici, anche di proprietà pubblica, previa cessione all Amministrazione Comunale dell area oggetto di vincolo. In virtù delle previsioni dei due PATI il PAT di Pozzonovo tiene conto delle seguenti fascie di rispetto: 2a) Rete idrografica dei fiumi, torrenti e canali (L.R. 11/04 art. 41, lettera g)). La rete idrografica dei fiumi, torrenti e canali, è soggetta a tutela per una fascia di profondità di almeno m 100 dal ciglio o dall unghia esterna dell argine principale, oppure a partire dal limite dell area demaniale qualora più ampia, fatte salve le aree urbanizzate e quelle alle stesse contigue che i PI potranno meglio definire e relativamente alle quali potrà fissare distanze diverse. In conformità all art. 96 del R.D. 25 luglio 1904, n 523: a) va mantenuta libera da qualsiasi impedimento e ostacolo al transito dei mezzi manutentori, una fascia di almeno 4 m a partire dal piede dell unghia arginale o dal ciglio del corso d acqua, fatto salvo quanto specificatamente previsto dai Consorzi di Bonifica competenti; b) sono previste fasce di rispetto idrauliche inedificabili di 10 m su entrambi i lati del corso d acqua, a partire dal piede dell unghia arginale o del ciglio del corso d acqua, con riduzione di tale limite solo previa deroga autorizzata dal Consorzio di Bonifica competente. All interno delle zone di tutela sono ammessi esclusivamente: b1) opere pubbliche compatibili con la natura ed i vincoli di tutela; b2) interventi sul patrimonio edilizio esistente nei limiti di cui all art. 3, comma 1, lettere a), b), c), d) del D.P.R. n 380/2001, comprese la demolizione e la ricostruzione in loco oppure in area agricola adiacente; b3) ampliamenti di case di abitazioni esistenti ove consentiti dal PI e, per le aziende agricole esistenti, gli interventi previsti dalla L.R. 11/2004 art.44. Gli interventi edilizi citati saranno autorizzati purché non comportino l avanzamento dell edificio esistente rispetto all origine del vincolo e previo nulla-osta dell autorità preposta alla tutela del corso d acqua. Ai sensi del combinato disposto dell art. 36 e dell art. 41 della L.R. n. 11/2004, la demolizione delle opere incongrue e degli elementi di degrado all interno del fasce di rispetto determina un credito edilizio, con esclusione di quelle realizzate in assenza o difformità dei titoli abilitativi. 2b) Scoli e altri corsi d acqua minori. In conformità all art. 133 del R.D. 8 maggio 1904, n 368: 1) va mantenuta libera da qualsiasi impedimento e ostacolo al transito dei mezzi manutentori, una fascia di almeno 4 m a partire dal piede dell unghia arginale o dal ciglio del corso d acqua, fatto salvo quanto specificatamente previsto dai Consorzi di Bonifica competenti; 2) sono previste fasce di rispetto idrauliche inedificabili di 10 m su entrambi i lati dei corsi d acqua, a partire dal PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 3 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

4 piede dell unghia arginale o dal ciglio del corso d acqua con riduzione di tale limite solo previa deroga autorizzata dal Consorzio di Bonifica competente. Secondo le NTA del PATI del Monselicense e del Conselvano (a valere quindi anche nel PAT di Pozzonovo) le condizioni idrauliche del territorio, in particolare della rete minore e di bonifica, comportano la necessità di adeguate misure di manutenzione e di salvaguardia del reticolo idrografico, evitando quando possibile gli interventi che potrebbero causare ostacolo al deflusso della acque superficiali. Tali condizioni rendono necessario, già per lo stato attuale, ma soprattutto in relazione alle nuove espansioni urbanistiche, il rispetto integrale delle prescrizioni riprese di seguito oltre a quelle di interesse generale e specifiche riportate nella presente VCI: 1) favorire il recupero di volumi di mitigazione idraulica mediante la realizzazione di invasi superficiali o profondi; 2) i fossi in sede privata devono essere tenuti in buono stato, non devono essere eliminati, ridotti in dimensione se non si prevedono adeguate opere di compensazione; 3) in area agricola non deve essere consentita la tombinatura dei fossi ad eccezione per i passi carrai; in particolare le nuove tombinature devono assicurare la funzione iniziale del fossato sia in termini di volume di invaso che di smaltimento delle portate; 4) opere pubbliche e infrastrutture: per le strade dovranno essere previsti ampi fossi di guardia e dovrà essere assicurata la continuità di deflusso delle acque fra monte e valle dei rilevati; 5) il piano di imposta dei fabbricati dovrà essere convenientemente posto a quote superiori rispetto al piano campagna circostante; la valutazione in dettaglio delle nuove quote su cui attestare i piani di imposta dovrà essere precisata caso per caso e per aree omogenee del territorio comunale dai vari Piani degli Interventi in ragione del maggior dettaglio che solo tali previsioni urbanistiche di natura più circostanziata possono garantire; 6) devono essere limitate al minimo necessario le superfici impermeabili, prevedendo in sede di PI un indice di permeabilizzazione da generalizzare in tutte le nuove aree di espansione allo scopo di favorire il naturale processo di ravvenamento delle falde e la formazione di un sistema consistente di coperture vegetali. E preferibile che gli stalli di sosta nelle zone a parcheggio pubblico e privato siano di tipo drenante; gli stalli di sosta dovranno essere realizzati con tecniche che garantiscano nel tempo l efficienza dell infiltrazione, la manutentabilità e soprattutto una significativa riduzione del rischio intasamento; 7) qualsiasi intervento o modificazione della esistente configurazione all interno della fascia di m 10 dal ciglio superiore della scarpata o dal piede della scarpata esterna dell argine di acque pubbliche (consortili o demaniali), è soggetto, anche ai fini delle servitù di passaggio, a quanto previsto dal titolo IV (Disposizioni di Polizia idraulica) del R.D. 368/1904 e del R.D. 523/1904; sono in ogni caso vietate nuove edificazioni a distanza dal ciglio inferiore a m 10, con riduzione di tale limite solo previa deroga autorizzata dal Consorzio di Bonifica competente, e deve essere mantenuta completamente libera da ostacoli e impedimenti una fascia per le manutenzioni non inferiore di m 4; 8) in sede di PI, sulla scorta delle risultanze della VCI dei PATI e dei PAT, con la puntuale localizzazione delle trasformazioni urbanistiche, lo studio di compatibilità idraulica individuerà le misure compensative di mitigazione idraulica con definizione progettuale a livello preliminare/studio di fattibilità. La progettazione definitiva degli interventi relativi alle misure di mitigazione idraulica sarà sviluppata nell ambito dei PUA, con particolare riguardo ai seguenti elementi: a) descrizione del sistema di deflusso idraulico locale; b) individuazione della tipologia da adottare per la mitigazione idraulica; c) prescrizioni specifiche e di raccordo con le leggi di polizia idraulica previste dal R.D. 368/1904; d) eventuali prescrizioni del consorzio di bonifica competente nello spirito della D.G.R.V. n. 3637/2002 e successive modifiche ed integrazioni; 9) con aumento del tasso di impermeabilizzazione della zona oggetto di intervento urbanistico o edilizio significativi occorre fare in modo che i valori al picco ed i tempi al picco degli eventi di piena che scaricano verso la rete esterna, per eventi a tempo di ritorno almeno di 50 anni, rispettino il principio della stabilizzazione idraulica (base deduttiva ed induttiva, nel senso puntualizzato dalla VCI); le modalità per ottenere il rispetto dei citati principi potrà essere indifferentemente il sistema della detenzione idraulica, della ritenzione idraulica, dell immissione in falda delle acque di pioggia previa rimozione di sedimenti ed inquinanti, della disconnessione del drenaggio dalla rete fognaria ricevente e quanto altro ritenuto idoneo dal progettista dell intervento purché compatibile con il contesto idrografico ed idrogeologico locale e con le prescrizioni applicabili illustrate nella citata VCI. I volumi di invaso possono essere ottenuti, ad esempio, sovradimensionando le condotte per le acque meteoriche (detenzione distribuita o microlaminazione) ovvero mediante altre soluzioni definibili in sede attuativa. PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 4 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

5 02.02 Carta delle fragilità del PAT La Tav. n 3 Carta delle fragilità allegata al PAT di Pozzonovo (ereditata dal PATI del Monselicense) suddivide il territorio in tre zone (area idonea, area idonea a condizione, area non idonea) contraddistinte da differente compatibilità geologica e penalità ai fini edificatori, sulla scorta dei vari parametri di natura geologica, geomorfologica, idrogeologica ed idraulica. Il PAT non ha modificato la classificazione PATI di tali aree. In allegato F viene presentato un estratto della Carta. Aree idonee. Sono aree caratterizzate da stabilità ambientale tale da non richiedere particolari accorgimenti di carattere tecnico per le normali costruzioni. Si tratta di una idoneità territoriale e non sito-specifica, pertanto vanno tenute in debita considerazione le Norme Tecniche che regolano le costruzioni, anche in considerazione della medio-bassa capacità portante dei terreni presenti nell intero ambito e per la presenza di falda a debole profondità. Per dette aree sono comunque fatte salve le prescrizioni della presente VCI. Aree idonee a condizione. Per le aree idonee a condizione l edificabilità è possibile a condizione che siano soddisfatte, per qualsiasi tipologia di intervento, le condizioni di seguito riportate: a) idoneità a condizione per scadenti caratteristiche geotecniche dei terreni (sigla CP). Per queste aree è richiesta una adeguata campagna di indagine geognostica che definisca in modo dettagliato le caratteristiche meccaniche dei terreni interessati dalle strutture di fondazione. La capacità portante non elevata dei terreni non esclude che si debba ricorrere all utilizzo di fondazioni profonde per interventi specifici. Per le strutture che prevedano volumetrie al di sotto del piano campagna è necessario considerare l attuazione di adeguati accorgimenti tecnici al fine di evitare infiltrazioni nelle strutture interrate. b) idoneità a condizione legata a problematiche di tipo idrogeologico (sigla ID e sigla PE). Per queste aree è richiesta una adeguata campagna di indagine geognostica che definisca in modo dettagliato le caratteristiche meccaniche e idrogeologiche dei terreni interessati dall intervento in progetto. Per le strutture che prevedano volumetrie al di sotto del piano campagna è necessario considerare l attuazione di adeguati accorgimenti tecnici al fine di evitare infiltrazioni nelle strutture interrate. La presenza di falda molto prossima al piano campagna va tenuta in considerazione per ogni possibile interazione con le opere in progetto. La scarsa permeabilità dei terreni va considerata adeguatamente nei dimensionamenti idraulici per la bassa capacità del terreno di assorbire le acque meteoriche. c) idoneità a condizione legata alle condizioni idrauliche (sigla ES). Per queste aree è richiesta una adeguata campagna di indagine geognostica che definisca in modo dettagliato le caratteristiche meccaniche e idrogeologiche dei terreni interessati dall intervento in progetto, oltre ad una valutazione di compatibilità idraulica del progetto. Aree non idonee. In queste aree l edificabilità non è consentita o è sconsigliata. Nel primo caso si tratta di aree sottoposte a vincolo di tutela geologico o paesaggistico (vedi Vincoli e Invarianti). Nel secondo caso (edificabilità sconsigliata), si tratta di aree in cui esiste il rischio particolarmente elevato di ristagno idrico in concomitanza di eventi meteorici di elevata intensità (Fragilità) Aree esondabili e PAT Il PAT di Pozzonovo (vedi quanto riproposto in allegato G ovvero quanto allegato alla cartografia urbanistica) individua le aree esondabili o a ristagno idrico ovvero aree che nel tempo sono state interessate da fenomeni ricorrenti di esondazione dei corsi d acqua o di allagamento, relazionabili a dati ed a informazioni ottenute da: 1) Comune di Pozzonovo; 2) Consorzi di Bonifica competenti per territorio; 3) PTCP - aree esondabili o periodico ristagno idrico. Le aree interessate da problemi idraulici come individuate dal PAT non hanno subito integrazioni o modifiche durante la stesura del presente studio di Valutazione di Compatibilià Idraulica. L articolo 7 del PAI (vedi Relazione allegata al Progetto di Piano PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 5 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

6 Stralcio per l Assetto Idrogeologico del bacino del Brenta-Bacchiglione) prevede nei territori per i quali non è stata ancora adottata la cartografia di perimetrazione della pericolosità idraulica, in assenza di specifici progetti, valutazioni o studi approvati dai competenti organi statali o regionali, ovvero in assenza di specifiche previsioni contenute nel Piano regolatore vigente di considerare pericolose le aree che sono state soggette ad allagamento nel corso degli ultimi cento anni. Sempre l art. 7 prevede altresì che all interno di queste aree le nuove previsioni urbanistiche devono essere definite sulla base di uno specifico studio idraulico approvato dalla Regione territorialmente competente, secondo procedure da questa definite; tale studio deve tener conto delle indicazioni e criteri contenuti nella normativa vigente e dal presente Piano e deve comunque salvaguardare le aree di pertinenza del corso d acqua. L art. 7 precisa infine che in sede di Conferenze Programmatiche sono definite le perimetrazioni e classificazioni di pericolosità o rischio idraulico derivanti da studi o dall applicazione delle indicazioni e criteri contenuti nel presente Piano, nonché sulla base dei criteri stabiliti dall art. 17 delle norme di attuazione del presente Piano. L art. 17 prevede che i territori compresi all interno degli argini di qualsiasi categoria o delle sponde dei corpi idrici costituenti la rete idrografica dei bacini sono classificati nel grado di pericolosità idraulica P4 e pertanto per gli stessi valgono le corrispondenti norme previste dal Piano (fanno eccezione i territori compromessi da edificazioni esistenti per i quali l Autorità Idraulica competente, sulla base di comprovate ed idonee documentazioni storiche, riferite ad eventi alluvionali, o attraverso adeguate analisi idrodinamiche e valutazioni delle difese esistenti, per una razionale gestione del patrimonio edilizio esistente, può proporre all Autorità di Bacino l inserimento nella classe di pericolosità P3). L art. 17 precisa altresì che nell ambito delle perimetrazioni cartografiche definite in occasione delle conferenze programmatiche di cui all art. 7, saranno anche contestualmente identificati, per i corsi d acqua principali, in termini di rischio idrogeologico, le sponde, le rive o gli argini. Con specifico riferimento al PAT di Pozzonovo (vedi allegato D) non esistono aree ricadenti nelle classi di pericolosità P1, P2 e P Trasformabilità prevista dal PAT Insediamenti produttivi e commerciali Il PAT di Pozzonovo conferma le previsioni urbanistiche del settore produttivo-commerciale previste dal vigente Piano Regolatore Generale Comunale (PRG), pari a complessivi m di cui m non ancora utilizzati. Ricordiamo che il PAT conferma le previsioni urbanistiche già adottate e trasmesse in Regione; con riferimento al tema della Valutazione di Compatibilità Idraulica ciò vuol dire in buona sostanza che m risultano: 1) già convenzionati ed in punto di partire; ovvero 2) conseguono a previsioni urbanistiche risalenti a data antecedente alla D.G.R. Veneto 3637/2002 e quindi non assoggettabili a Valutazione di Compatibilità Idraulica in quanto non costituiscono Variante Urbanistica ovvero 3) risultano previsioni successive alla data di emissione della D.G.R. 3637/2002 ma sono già corredate di Valutazione di Compatibilità Idraulica. La superficie di m riguarda previsioni urbanistiche già vigenti ed assorbite dal PAT; essendo il PAT un piano strutturale e non operativo negli elaborati urbanistici (vedi tavola della trasformabilità A.4 allegata al PAT) dette aree si possono comunque considerare dotate di direzioni di espansione. Ai fini della presente Valutazione di Compatibilità Idraulica interessano invece le previsioni circa la trasformabilità del suolo legata agli insediamenti definibili da linee preferenziali di sviluppo insediativo produttivo/commerciale nei limiti del 5% di quelle previste nel PRG vigente (art. 31 del PTCP); come vedremo dette direzioni di espansione assumono il colore ciano (vedi allegato O o vedi cartografia del PAT) e sono quelle da considerare in senso stretto ai fini della presente Valutazione di Compatibilità Idraulica. Vedremo meglio di seguito, comunque, che tutte le zone soggette a PUA, o che interessano superfici significative a far data dell approvazione del PAT, saranno soggette a mitigazione idraulica. Le nuove aree di trasformazione fanno quindi riferimento alle linee preferenziali di sviluppo insediativo (parti del territorio in cui inserire, con i PI, le nuove aree di espansione, definendone modalità di intervento, destinazioni d uso e indici edilizi). Il PATI impone le seguenti norme e prescrizioni: a) la nuova espansione non può superare i limiti fisici della nuova edificazione; b) l organizzazione urbanistica, PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 6 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

7 infrastrutturale ed architettonica dei nuovi insediamenti deve interfacciarsi e relazionarsi organicamente con gli insediamenti esistenti; c) la nuova espansione edilizia deve essere prevista, coerentemente con le linee preferenziale di sviluppo insediativo produttivo sulla scorta dei criteri e modalità di applicazione della perequazione urbanistica; d) tutte le nuove aree di espansione saranno soggette a PUA. Si osservi come per tutte le direzioni di espansione non è possibile indicare il valore esatto di superficie edificabile massima ammissibile; per tale motivo la presente Valutazione di Compatibilità evidenzierà i parametri da rispettare per acquisire la mitigazione idraulica ma senza operare un predimensionamento dei volumi di invaso necessari ovvero potranno eseguirsi conteggi di massima ma privi di riferimento rispetto al contesto territoriale limitrofo (vedi paragrafo 9) Nuova Viabilità In Pozzonovo sono presenti quattro strade a carattere provinciale: la n 104, la 37, la 84 e la 45. Il territorio comunale è attraversato in posizione periferica dal tracciato dell autostrada A13 Bologna- Padova. Esternamente al territorio comunale è previsto lo spostamento del casello autostradale di Monselice, da collocarsi nei pressi dell intersezione con la SR10. Il PATI del Monselicense indica le previsioni dei nuovi tracciati ed i potenziamenti delle infrastrutture viarie di livello sovracomunale. Il PAT di Pozzonovo assorbe le indicazioni del PATI del Monselicense (vedi allegato H o le tavole urbanistiche del PAT). La rappresentazione cartografica dei tracciati riportata costituisce indicazione sommaria rispetto alla ubicazione degli effettivi tracciati che andranno definiti in sede di specifica progettazione preliminare e definitiva. In Pozzonovo non sono previsti nuovi tracciati stradali. Gli itinerari di interesse turistico e storico-ambientale saranno realizzati in sede protetta e dotati di idonea segnaletica logica e coerente, nonché muniti di idonee opere di mitigazione e di messa in sicurezza della mobilità (in particolare le piste ciclabili) Residenza e Servizi Gli obiettivi conseguiti con il PAT sono: a) aumento volumetrico della residenza come adattamento dell aumento demografico; b) governo del processo di sviluppo in area agricola, limitando le costruzioni lungo-strada e ricorrendo alla individuazione dei nuclei abitati in zona agricola. Dal punto di vista del sistema insediativo e dei servizi il PAT non prevede direzioni di espansioni (future urbanizzazioni o interventi soggetti a PUA) ne prevede grossi interventi puntuali. L aumento volumetrico ammesso sarà spalmato in modo diffuso, ma regolamentato, nell ambito del territorio comunale. Come vedremo meglio nel paragrafo 9 per il tematismo sistema insediativo e servizi la presente VCI impone soprattutto regole di natura qualitativa ATTIVITA CONOSCITIVA Dati climatici l clima di Pozzonovo, pur rientrando nella tipologia mediterranea, presenta proprie specificità legate principalmente al fatto di trovarsi in una posizione climatica di transizione e quindi subire varie influenze: in particolare l azione mitigatrice dell Adriatico, l effetto orografico delle Alpi e Prealpi e la continentalità dell area centro-europea. Nel 2006 le precipitazioni, sia in termini di giorni piovosi che di quantitativi totali, sono risultate complessivamente contenute con scarti negativi concentrati soprattutto nei due mesi di ottobre e novembre che di norma rappresentano invece i mesi mediamente più piovosi dell'anno. Si riportano le precipitazioni registrate nel corso del trimestre settembre-novembre confrontate con le medie trimestrali e con i valori massimi e minimi del periodo PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 7 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

8 TRIMESTRE Settembre - Novembre media Massimo Minimo anno 2005 anno 1995 PD Dai dati ARPAV regionali relativi alla stazione pluviometrica di Cà Oddo in Monselice (dal 1 gennaio 1996 al 31 dicembre 2005) emerge che l anno 2003 è stato il meno piovoso del decennio mentre i più piovosi sono stati il 1996, il 2002 ed il precipitazioni Stazione Agrometeorologica Cà Oddo (Monselice) 800 mm di pioggia Il grafico precedente visualizza l andamento del totale annuo di precipitazione nel decennio Dal punto di vista delle temperature sia l inverno che l autunno 2006 risultano molto più caldi della media, con scarti di 2/3 C rispetto alla media stagionale sia per le temperature massime che minime. Per l analisi del trend delle temperature si possono considerare le medie delle minime e delle massime registrate nel periodo compreso tra il 1 gennaio 1996 ed il 31 dicembre 2005 presso la stazione Meteorologica di Cà Oddo Monselice. Temperature minime e massime annue registrate a Cà Oddo - Monselice C Temperature minime Temperature massime La figura precedente evidenzia l andamento delle temperature minime e massime nel decennio fra il 1995 e il 2005 sempre a Ca Oddo. Di seguito vengono visualizzati i valori medi mensili della direzione del vento prevalente a 10 metri dal suolo, misurati sempre a Cà Oddo. PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 8 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

9 Medio Anno GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC annuale 2001 NNE NNE NNE NNE NNE NNE NE NNE NNE NNE NNE OSO NNE 2002 OSO NNE NE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE 2003 NNE NNE NE NNE NNE NNE NE NNE NNE NNE NNE NNE NNE 2004 NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE 2005 O NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE NNE Analisi statistica delle precipitazioni L'elaborazione statistico-probabilistica dei dati pluviometrici (vedi allegato K ) è stata sviluppata sui dati della stazione pluviometrografica di Monselice; lo studio della pluviometria ha fornito curve caratteristiche segnalatrici di pioggia (legame fra altezza h delle precipitazioni e la corrispondente durata t in funzione del tempo di ritorno T R ) relativamente eterogenee e differenziate. Sono state determinate per il tempo di ritorno di 50 anni le curve segnalatrici di precipitazione relative alla stazione di Monselice (vedi allegato K). Le elaborazioni di massima nella presente VCI verranno quindi fatte sulla base delle seguenti curve segnalatrici seguenti (h espresso in mm e t in ore): h P = 57,33 t 0,519 con C C = per 0 ore < t < 0,225 ore (0 min<t<14 min), h P = 60,13 t 0,551 con C C = per 0,225 ore < t < 1,014 ore (14 min<t<61 min), h P = 60,37 t 0,256 con C C = per 1,014 ore < t < 1,972 ore (61 min<t<118 min), h P = 62,88 t 0,196 con C C = per 1,972 ore < t < 4,215 ore (118 min<t<253 min), h P = 68,45 t 0,137 con C C = per 4,215 ore < t < 9,862 ore (253 min<t<592 min), h P = 72,15 t 0,114 con C C = per t > 9,862 ore (592 min<t) Caratteri idro-geo-morfologici di Pozzonovo Geologia e Litologia Pozzonovo appartiene al Monselicense; il Monselicense si sviluppa nel settore orientale della Pianura Padana, limitato a nord dai colli Euganei, a sud dal fiume Adige; è interessato dalla presenza di due corsi d acqua: l Adige che ne marca il confine meridionale e il sistema Frassine Fratta Garzone che dapprima lo borda a Ovest e poi lo attraversa in direzione circa ovest-est. Il territorio rientra completamente in quella fascia della Pianura Padana definita come bassa pianura: tale fascia si trova a valle della linea delle risorgive, dove, all aumento di sedimenti più fini si accompagna l innalzamento della falda alla superficie topografica. Questa fascia di pianura si è formata in seguito ad eventi alluvionali, posteriori all arretramento dei ghiacciai, che risalgono al periodo tardiglaciale (Pleistocene). I principali fiumi che ne hanno contribuito alla formazione sono il sistema Bacchiglione-Brenta e Adige. L assetto stratigrafico dell area risulta fortemente condizionato da peculiari meccanismi deposizionali che danno origine a numerose eteropie di facies ed interdigitazioni dei materiali sedimentatisi. Dal punto di vista litologico il territorio è costituito da un materasso formato da depositi periglaciali e fluvioglaciali caratterizzati da granulometria medio-fine (raramente ghiaie, in prevalenza sabbie e limi) interdigitati con sedimenti molto più fini (limi argillosi ed argille). I depositi più superficiali sono il risultato della deposizione dei fiumi (in particolare l Adige) che in periodo post-glaciale (olocene) assunsero un importante capacità di trasporto e quindi deposizionale: in particolare allo sbocco delle valli alpine venivano depositati ingenti spessori di materiale ghiaioso, sabbioso talora intercalato da livelli più fini, mentre man mano che i corsi d acqua si addentravano nella pianura perdevano parte della loro capacità di trasporto, depositando sedimenti via via più fini, da sabbie a limi ed argille. I processi di PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 9 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

10 sedimentazione fluviale in ambito di pianura hanno portato alla deposizione di materiali a granulometria fine con una notevole variabilità laterale di facies legata alla presenza di macroforme sedimentarie che risultano dalla sedimentazione cumulativa che spazia in tempi anche lunghi. Nella loro complessa eterogeneità, tali depositi si possono definire come un ripetersi omogeneo dell alternanza di limi, sabbie ed argille compenetrate o alternate in strati differenziati, a seconda delle particolari condizioni paleoambientali di deposizione. La divagazione delle aste fluviali dei principali corsi d acqua presenti nella zona hanno sovrapposto, nel tempo e nella sequenza stratigrafica, ambienti caratterizzati da differente energia di trasporto e deposizione; considerando l evoluzione geologica dei terreni è evidente che il grado di consolidazione è quello generato esclusivamente dall attuale carico litostatico. In genere le alluvioni quaternarie sono in una fase di consolidazione normale se non, nella parte superiore, in una fase di raggiungimento della consolidazione normale, specie ove superficialmente si sono rilevati depositi argillosi e limo argillosi a bassa permeabilità. In allegato B viene riassunto un estratto della Carta Litologica di Pozzonovo preparata durante i lavori di realizzazione del PATI del Monselicense. Le classi litologiche presenti sono: 1) materiali alluvionali, o lacustri, a tessitura prevalentemente sabbiosa; 2) materiali alluvionali, o lacustri, a tessitura prevalentemente limo-argillosa. Geomorfologia Pozzonovo appartiene alla fascia di Bassa Pianura, caratterizzata da un altitudine (esclusi i rilievi arginali) compresa fra 1 m s.m.m. e 5 m s.m.m (vedi allegato A). La geomorfologia è influenzata dalla sua storia idrografica. Sono presenti dossi fluviali (in qualche modo valutabili indirettamente dalla lettura della carta delle linee di ugual quota illustrata in allegato A); la presenza di dossi e paleoalvei è riconoscibile da caratteristiche strutture geomorfologiche costituite da fasce allungate sopraelevate rispetto il terreno circostante. Idrogeologia L assetto generale della pianura Veneta vede un progressivo differenziamento del materasso alluvionale, passando dall alta pianura, a ridosso dei rilievi collinari, alla bassa pianura. La coltre di sedimenti che costituisce il materasso alluvionale è costituito in prevalenza da ghiaie nell alta pianura, con un progressivo impoverimento di materiali grossolani a favore di materiali fini verso la bassa pianura. In corrispondenza del passaggio tra alta e bassa pianura, c è la fascia delle risorgive. Nella fascia delle risorgive l acqua infiltratasi a monte viene a giorno creando le tipiche sorgenti di pianura e alimentando diversi fiumi, tra i quali il più importante è il Sile. Il sistema multifalde è proprio della bassa pianura veneta, dove si hanno intercalazioni continue di livelli sabbiosi permeabili, sedi delle falde in pressione, e livelli argillosi impermeabili. Il sottosuolo di Pozzonovo si inserisce nel sistema multifalda della bassa pianura veneta, con un alternanza talvolta spiccata di livelli permeabili e impermeabili; si formano quindi acquiferi liberi, semiconfinati e acquiferi in pressione. In via generale si avrà una falda superficiale, poco profonda e di modesta portata, falda ricaricata prevalentemente da acque meteoriche e indirettamente dagli apporti dei corsi d acqua. Le falde sottostanti sono per lo più in pressione, alloggiate in acquiferi prevalentemente sabbiosi, separate da strati argillosi impermeabili. L idrogeologia dell area di Pozzonovo è caratterizzata dalla presenza di una falda freatica, all estremità settentrionale, ad una profondità compresa tra 0-2 metri da piano campagna (vedi allegato E). Il restante territorio è caratterizzato da una falda freatica con soggiacenza compresa tra 2-5 metri da piano campagna; la direzione di flusso sotterraneo ha un andamento da nord/ovest a sud/est IL RISCHIO IDRAULICO A Pozzonovo è presente un rischio idraulico correlato al fiume Gorzone e un rischio idraulico relativo alla rete secondaria (o di bonifica); possiamo parlare inoltre, anche se in modo marginale, di un rischio idraulico connesso alla rete di drenaggio urbana (fognatura bianca). La condizione di rischio possono dar luogo ad eventi di diversa gravità: sia le inondazioni che possono derivare dalle piene dei fiumi principali sia le esondazioni di una certa entità da reti di bonifica PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 10 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

11 sono calamità naturali; è evidente tuttavia che per la limitata estensione dei bacini di bonifica rispetto alle aree inondabili dai fiumi, la gravità dei fenomeni è nettamente minore nel caso delle bonifiche (ancor di più ovviamente per le reti cittadine). Le condizioni attuali del Gorzone a Pozzonovo possono definirsi relativamente accettabili; pur tuttavia le arginature longitudinali, in situazioni di evento pluviometrico di relativamente bassa frequenza, risultano a rischio di cedimento sia per sormonto che per franamento del corpo arginale o per rottura dei terreni di fondazione per inadeguatezza delle strutture a reggere a lungo battenti idraulici elevati o le spinte dinamiche esercitate dalla corrente. Per quanto riguarda le reti di bonifica è riscontrabile una situazione di riduzione dei volumi d invaso, particolarmente nella parte settentrionale del territorio in corrispondenza alle espansioni urbanistiche realizzate negli ultimi decenni; come vedremo meglio di seguito si ravvisa la locale perdite della continuità idraulica nelle reti di drenaggio a seguito della bassa manutenzione o della mancanza di opere idrauliche in corrispondenza ai nodi delle vie d acqua La cartografia del rischio La perimetrazione speditiva delle aree a rischio può ottenersi sovrapponendo alla cartografia degli ambiti quella delle aree pericolose. Ciò permette di dedurre qualitativamente quali insediamenti o attività antropiche sono identificabili per tipologia di rischio. In tal senso una prima lettura dell utilizzazione del territorio permette l individuazione degli oggetti presenti che possono essere esposti a danno e conseguentemente determinare condizioni di rischio. Con la esclusione del rischio legato al fiume Gorzone l allegato G riassume le principali problematiche idrauliche in Pozzonovo (il materiale è ricavato dalla documentazione del PATI del Monselicense 2008); in mancanza di un approfondito studio idraulico in grado di collegare rischio, magnitudo del danno e pericolosità, in prima approssimazione si può ritenere che le aree evidenziate in allegato G appartengano alla classe di pericolosità P1 (o di bassa pericolosità come evidenziato nel PAI del bacino del Brenta-Bacchiglione predisposto dall Autorità di Bacino di Venezia dei fiumi dell Alto Adriatico) Rischio idraulico rete bonifica maggiore Dal punto di vista della bonifica il territorio di Pozzonovo viene amministrato in parte dal Consorzio di Bonifica Adige-Bacchiglione di Conselve ed in parte dal Consorzio di Bonifica Euganeo di Este (vedi allegato C); ambedue le aree comprensoriali sono caratterizzate da problemi idraulici locali non trascurabili, specialmente nella parte di territorio afferente al Consorzio di Bonifica Euganeo. I tratti finali di alcune tra le principali dorsali di scarico sono pensili e presentano elevati rischi di tracimazione. I recipienti principali delle acque di pioggia a Pozzonovo risultano la Fossa Monselesana per quanto riguarda l area di competenza del Consorzio Adige-Bacchiglione ed il fiume Gorzone attraverso gli scoli Navegale, Collettore Bassi e Sabbadina per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica Euganeo. Per la risoluzione dei problemi idraulici legati alla rete di bonifica maggiore sono in progetto alcuni interventi relativi alla riduzione del rischio idraulico e alla costruzione di nuovi impianti di sollevamento. In particolare il Consorzio di Bonifica Euganeo ha messo a punto un piano con la ubicazione di massima di alcuni bacini di laminazione (casse di espansione) sul territorio consorziale Idrografia e rischio idraulico in Pozzonovo Si è già anticipato come il Comune di Pozzonovo (circa ha di superficie) ricada nella parte settentrionale nel comprensorio di competenza del Consorzio di Bonifica Adige-Bacchiglione di Conselve e nella parte centro-meridionale nel comprensorio di competenza del Consorzio di Bonifica Euganeo (vedi allegato C); il confine amministrativo è collocato poco più a sud della Fossa Monselesana (via Argine). PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 11 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

12 Nessuna parte di Pozzonovo ricade in area a pericolosità idraulica secondo il Progetto di Piano Stralcio per l Assetto Idrogeologico del Brenta Bacchiglione, Piano predisposto dall Autorità di Bacino dei Fiumi dell Alto Adriatico (vedi allegato D). Si faccia riferimento agli allegati H ed L. La parte di Pozzonovo ricompresa entro il comprensorio del Consorzio Adige-Bacchiglione drena al sistema della Fossa Monselesana (circa 740 ha di territorio urbanizzato in percentuale stimata del 30%); la parte rimanente di Pozzonovo (esclusa la zona a sud del Fiume Gorzone) drena al Collettore Bassi e allo scolo Navegale (in ogni caso l acqua perviene all idrovora Ca Giovannelli per essere poi sollevata al fiume Gorzone); la zona a sud del Gorzone drena parzialmente allo scolo Sabbadinazza ed in parte allo scolo Valcorna (in ogni caso il recapito finale è sempre il fiume Gorzone, a sollevamento meccanico). La rete idrografica risulta visibile e con densità significativa nella parte di territorio afferente al Consorzio di Bonifica Euganeo; nella parte afferente alla Fossa Monselesana lo sviluppo urbanistico degli ultimi decenni, ha portato alla parziale sparizione della originaria rete di bonifica e allo sviluppo di una rete fognaria urbana relativamente rarefatta e con sezioni non sempre adeguate alla funzionalità idraulica, particolarmente con riferimento all effetto invaso. Il Desturo Formigaro segna per circa 5 km i confini comunali settetrionali; nasce dalla confluenza dello scolo Desturello e dello scolo Palazzetto (Desturo). Questi ultimi drenano una vasta zona in Comune di Monselice (circa 900 ha) in parte urbanizzata. Al Desturo pervengono le acque di pioggia di una vasta area a nord di via Solco, area collocata presso i confini settentironali; detta area, in situazione di piena risente del rigurgito dal Desturo a causa della morfologia locale del territorio. La Fossa Monselesana nasce come derivazione irrigua del Canale Bisatto e drena tutta la parte settentrionale del Comune di Pozzonovo (direttamente o attraverso il Desturo di Formigaro e la Diramazione Rezzole); il tratto in Pozzonovo è lungo circa 4,6 km. Alla fossa Monselesana confluisce lo scolo Rovega che nasce dalla confluenza del Desturo di Monselice e lo scolo San Bortolo; sia il Desturo di Monselice che il San Bortolo si sviluppano soprattutto in Comune di Monselice dove drenano una quantità non trascurabile di superficie urbanizzata. Lo scolo Rovega definisce per circa 1500 m il confine comunale occidentale di Pozzonovo. Tutto il territorio agricolo compreso fra lo scolo Navegale e via Argine drena al collettore Bassi e quindi all idrovora Ca Giovannelli attraverso gli scoli Secondario di Sinistra, Confinon, Boghignolo, Grimana Bassi e Allacciamento Grimana Bassi (con la sola esclusione di circa 4 ha di area agricola afferente al sistema della Grimana Alti, confluente comunque nel Navegale). Lo scolo Navegale attraversa Pozzonovo robustamente arginato da ovest ad est Pozzonovo, per circa 6 km, fino a confluire all idrovora Cà Giovannelli; il Navegale nasce in Comune di Granze dalla confluenza dello scolo Dolcetta con lo scolo Degora di Valdorsa. Tutta l area agricola di Pozzonovo compresa fra il Gorzone e il Navegale drena all idrovora Cà Giovannelli attraverso gli scoli Delle Valli, Collettore Bassi e Allacciamento Marana Bassi. A sud del Gorzone l acqua di pioggia confluisce sempre al Gorzone attraverso sollevamento meccanico (scoli Tramezzo, Sabbadinazza, Sabbadina, Duse, Valcorna e Affluente Valcorna). Il territorio comunale non soffre di significative problematiche idrauliche (sia in termini di superfici interessate, sia come frequenza dei fenomeni alluvionali), con la sola esclusione di alcune aree agricole collocate lungo lo scolo Navegale in corrispondenza ai confini comunali con Anguillara (territorio di bonifica ed a morfologia concava). Ricordiamo come il territorio a nord della Fossa Monselesana sia compreso nel bacino scolante in laguna di Venezia (vedi allegato I). Il rischio idraulico è legato quasi sempre a fenomeni di esondazione connessi a situazioni morfologiche locali e allo stato di consistenza e manutenzione degli scoli di drenaggio. Le zone interessate da rischio ristagno idrico con frequenza non trascurabile sono così riassumibili: PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 12 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

13 a) piccola area di circa due ettari a cavallo dell autostrada A13 all estremità nord del Comune con drenaggio allo scolo Desturo di Monselice. Uso del suolo agricolo ed a sedime autostradale; b) grande area agricola di circa 49 ha a ridosso del Desturo di Formigaro a nord di via Solco; A13; c) area agricola di circa 9 ha fra il canale Navegale e il canale Delle Valli ad est dell Autostrada d) due aree agricole di complessivi 20 ha fra il fiume Gorzone e lo scolo Delle Valli; e) due aree agricole di complessivi 24 ha collocate ad est del sottopasso da parte dello scolo Secondario di Sinistra allo scolo Navegale; f) piccola area agricola (circa 1 ettaro) collocata poco più a sud del sottopasso dello scolo Valcorna allo scolo Sabbadina LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO COME PROGRAMMAZIONE Per quanto riguarda le previsioni urbanistiche del PAT di Pozzonovo è necessario da subito prendere atto che la soluzione dei problemi idraulici illustrati non può essere raggiunta esclusivamente dalla mera applicazione delle Norme di uno strumento urbanistico. Pur tuttavia la Norma urbanistica può diventare occasione per concorrere ad un adeguato modello di difesa idraulica e per definire una corretta impostazione della dinamica urbanistica di modifica dell uso idrologico del suolo. Va osservato, per esempio, che anche i piccoli interventi di modifica dell uso idrologico del suolo, pur se in termini infinitesimali, possono contribuire a peggiorare la situazione idraulica; se il contributo è infinitesimale è anche vero che il numero degli interventi piccoli di impermeabilizzazione delle superfici naturali è di gran lunga più elevato rispetto agli interventi più significativi. Una corretta mitigazione idraulica deve dunque comportare la definizione di un modello di intervento che riduca o contenga l evoluzione della piena nell ambito di intervento (ad esempio volume di laminazione che assorbe un certo volume d acqua ritardando il deflusso). Si ritiene che il modello di difesa strutturale su cui mettere a punto le prescrizioni di mitigazione legate alle previsioni urbanistiche del PAT di Pozzonovo si debba basare sui seguenti concetti: MITIGAZIONE IDRAULICA INDIPENDENTEMENTE DALLE QUANTITA. L intervento edilizio o urbanistico nel momento in cui aumenta l impermeabilizzazione del suolo non va considerato solo in quanto arealmente significativo. Ciò vuol dire accettare il principio secondo il quale la polverizzazione delle previsioni del governo urbanistico del territorio non può costituire motivo per considerare ininfluenti (nel complesso) i conseguenti effetti sull impermeabilizzazione, e quindi non significativi i corrispondenti impatti sull idraulica del territorio; per tali interventi, si dovrà almeno prescrivere l obbligo di osservare una serie di indicazioni minimali tese a ridurre l impatto sull idrografia del territorio circostante (vedi paragrafo 08); INVARIANZA IDRAULICA. Nelle aree oggetto di modifica dell uso idrologico del suolo, che risultano idrograficamente a monte di altre zone prive di problemi idraulici, si deve perlomeno imporre che l intervento non aumenti il rischio; ciò puo essere fatto, nel limite del possibile anche alla luce della polverizzazione dell azione di modifica del territorio, imponendo il rispetto generalizzato della stabilizzazione idraulica base (vedi paragrafo 07); STABILIZZAZIONE IDRAULICA DEDUTTIVA. Per aree interessate da una modificazione del tasso di impermeabilizzazione collocate a monte di zone con problemi di esondazione occorrerà applicare il principio precedente, salvo aumentarne l efficacia nel momento in cui l intervento risulti significativo PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 13 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

14 (Piano di Lottizzazione, grande superficie interessata, ecc ) obbligando il Concessionario al rispetto della stabilizzazione idraulica deduttiva (vedi paragrafo 07); INTERVENTI MORFOLOGICI. Per aree che ricadono direttamente in zone a rischio idraulico non trascurabile (ovvero con possibilità non remota di ristagno d acqua o esondazione) occorrerà richiedere al Concessionario di prevedere interventi di natura passiva tesi a salvaguardare quello che verrà costruito da possibili fenomeni alluvionali che potrebbero interessare il contesto circostante (rimodellazione morfologica del terreno, rialzi dei piani terra rispetto al piano campagna circostante, ecc ). Evidentemente gli interventi di natura passiva devono prevedere il recupero dei volumi persi nell attuazione dell intervento. PIANO DELLE ACQUE. Con riferimento ai corsi d acqua minori e alle vie d acqua di fognatura il PAT del Comune di Pozzonovo, tenuto conto del contesto e della situazione idraulica illustrata relativa al territorio comunale, rende obbligatorio nel medio termine la predisposizione del Piano Comunale Regolatore delle Acque. Il Piano Comunale Regolatore delle Acque costituirà uno studio su base comunale destinato a: 1) individuare correttamente e nel dettaglio la rete scolante (suddividendo le acque e quindi le relative tratte della rete in regionali, provinciali, comunali, consorziali, pubbliche/demaniali e private) a cielo libero e intubata; 2) illustrare lo stato ed il funzionamento della rete di drenaggio e lo stato dei manufatti idraulici minori sul territorio; 3) evidenziare la continuità idraulica della rete di drenaggio in ogni punto del territorio; 4) individuare le opere necessarie a sanare i dissesti idraulici in essere; 5) definire per ogni tratto della rete le competenze ed il Titolare dell onere perenne di manutenzione; 6) definire le modalità e la frequenza degli interventi obbligatori e di messa in sicurezza per ogni tratto della rete di drenaggio LA RIDUZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO NEL CONTESTO ATTUALE Si è già detto come non sia compito del PAT, o almeno non può considerarsi compito prioritario, quello di organizzare il rientro dalle criticità idrauliche in essere nel territorio comunale. Pur tuttavia aver previsto nello strumento urbanistico strategico la necessità da parte del Comune di dotarsi di un Piano delle Acque (vedi paragrafo precedente) costituisce per la presente VCI l occasione di anticipare una prima considerazione di carattere generale relativamente alle linee guida che in futuro dovrebbero regolamentare il citato rientro dalle criticità. Premesso che dal quadro conoscitivo andranno derivate soprattutto le regole per pianificare efficacemente la gestione dell acqua di pioggia ed il rientro dalle criticità in essere va osservato come i problemi idraulici in Pozzonovo, almeno quelli più significativi elencati nel paragrafo 04.03, non trovano ragione principale in un eventuale scorretto uso del suolo nel territorio comunale in Pozzonovo; la causa và piuttosto rintracciata in situazioni di uso del suolo poco rispettoso delle conseguenze di una impermeabilizzazione non mitigata, che si verificano particolarmente nei territorio extra-comunali di monte. Per tale ragione il futuro Piano delle Acque dovrà migliorare il quadro conoscitivo della rete di drenaggio soprattutto per definire puntualmente i soggetti destinatari degli obblighi di manutenzione delle vie d acqua, eventualmente valutando con Enti tutori superiori (in particolare il Consorzio di Bonifica Euganeo) la messa in programma di opere di mitigazione idraulica a monte dell idrovora Cà Giovannelli (come le casse di espansione) che per i motivi citati non possono che assumere carattere intercomunale. PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 14 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

15 07 - LA STABILIZZAZIONE IDRAULICA L impermeabilizzazione delle superfici e la loro regolarizzazione, che sono le due manifestazioni più evidenti delle urbanizzazioni, contribuiscono in modo determinante all incremento del coefficiente di afflusso (la percentuale di pioggia netta che diventa deflusso superficiale) e all aumento conseguente del coefficiente udometrico (la portata per unità di superficie drenata) delle aree trasformate. Il principio della stabilizzazione idraulica sancisce che la portata al colmo di piena risultante dal drenaggio di un area deve essere costante prima e dopo la trasformazione dell uso del suolo in quell area. Il PAT di Pozzonovo, come vedremo meglio in seguito, prevede il recepimento del principio della stabilizzazione idraulica nelle sue varie accezioni (vedi allegato M), rendendone obbligatorio il rispetto nella predisposizione degli interventi urbanistici. Tranne rare eccezioni, tenuto conto del contesto idrografico e pedo-geo-morfologico comunale, l'unico modo per garantire la stabilizzazione idraulica delle trasformazioni è quello di prevedere volumi di stoccaggio temporaneo dei deflussi che compensino, mediante un'azione laminante, l'accelerazione dei deflussi e la riduzione dell'infiltrazione CONCETTI DI MITIGAZIONE IDRAULICA RESI OBBLIGATORI DAL PAT Si è già detto come il PAT di Pozzonovo intervenga sulla pianificazione dell uso del suolo su alcuni tematismi correlati strettamente a problemi di mitigazione idraulica (anche in ragione delle previsioni sull argomento del PATI del Conselvano e del Moselicense ). Tra gli obiettivi del PAT c è anche la riqualificazione strutturale del territorio nei termini ambientali e la definizione dei limiti e delle condizioni di sostenibilità degli interventi e/o delle trasformazioni del territorio; specificatamente anche la messa in sicurezza dei luoghi soggetti al rischio idraulico. Per quanto riguarda la disciplina urbanistica va qui ricordato, come già accennato in precedenza, che ai fini del rischio idraulico la presente VCI prende in considerazione il territorio di Pozzonovo sulla base di 5 situazioni zonali nettamente distinte: 1) zone esposte in modo non trascurabile al rischio idraulico diretto e in grado di aumentare significativamente il rischio idraulico nelle aree vallive; da cui derivano terreni idonei all edificazione con prescrizioni e dove va applicato in genere il principio della stabilizzazione deduttiva (vedi paragrafo M); 2) zone esposte in modo non trascurabile al rischio idraulico ma non in grado di aumentare significativamente il rischio idraulico nelle aree vallive; da cui derivano terreni idonei all edificazione con prescrizioni ed dove va applicato in genere il principio della stabilizzazione idraulica base (vedi paragrafo M); 3) zone poco esposte al rischio idraulico diretto ma che possono contribuire ad aumentare in modo non trascurabile il rischio idraulico nelle aree di valle; terreni quindi idonei all edificazione ma dove deve essere imposto il rispetto della stabilizzazione idraulica deduttiva (vedi paragrafo M); 4) zone poco esposte al rischio idraulico diretto e che non contribuiscono ad aumentare significativamente il rischio idraulico nelle aree di valle; terreni quindi idonei all edificazione ma dove deve essere comunque imposto almeno il rispetto della stabilizzazione idraulica base (vedi paragrafo M); 5) infine zone molto esposte al rischio idraulico considerate non idonee all edificazione. In sede di formazione del PI, andranno precisati con maggior dettaglio gli interventi di protezione e/o correzione finalizzati alla eliminazione o alla mitigazione del rischio idraulico secondo le scelte strategiche della presente VCI. Si sottolinea l innovazione introdotta con i concetti di stabilizzazione idraulica base, deduttiva ed induttiva (vedi allegato M); con tale suddivisione risulta più oggettiva la quantificazione dei volumi di laminazione necessari in rapporto a specificità idrografiche locali (in particolar modo la presenza di aree a rischio inondazione posizionate a valle degli insediamenti oggetto di mitigazione idraulica). Le Norme di Attuazione del PAT di Pozzonovo richiamano espressamente la presente Valutazione di Compatibilità Idraulica imponendone il rispetto delle indicazioni e delle prescrizioni. Il PAT adotta i seguenti indirizzi fondamentali di mitigazione idraulica: PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 15 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

16 PRESCRIZIONE A STABILIZZAZIONE IDRAULICA BASE. I nuovi interventi di impermeabilizzazione del suolo (nuove urbanizzazioni, nuova viabilità, nuovi poli produttivi, nuovi interventi edilizi, ecc ) non devono aumentare i coefficienti di deflusso ed i coefficienti udometrici relativamente alle singole aree di intervento, così da garantire la compatibilità con le condizioni idrografiche della rete scolante collocata a valle. Per interventi minori, non interessati da Piano Urbanistici Attuativi, salvo diversa indicazione nel paragrafo 9 e in assenza di studi idraulici specifici, dovranno essere sempre rispettate, nella parte applicabile, le prescrizioni successive. PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 16 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

17 PRESCRIZIONE B STABILIZZAZIONE IDRAULICA DEDUTTIVA. Ad intervento urbanistico/edilizio eseguito la rete di smaltimento delle acque piovane deve essere sempre in grado di sviluppare valori di portata massima almeno non superiore a quella stimabile nella situazione che precede l intervento stesso, con riferimento ad un tempo di pioggia pari al tempo di corrivazione della zona oggetto di intervento (vedi prescrizione A: stabilizzazione idraulica base). Per i grandi interventi edilizi e/o urbanistici in determinate zone del territorio comunale (vedi paragrafo 9) é obbligatoria l applicazione del concetto di stabilizzazione idraulica deduttiva in funzione di caratteristiche specifiche del rischio idraulico e del contesto idrografico locale. Sono considerati interventi edilizi e/o urbanistici significativi gli interventi soggetti a PUA ovvero gli interventi di impermeabilizzazione del territorio che comportano uno sviluppo netto di aree impermeabili superiore a m 2 (nuova viabilità, parcheggi scambiatori, grandi superfici coperte, ecc...) Per interventi minori o non interessati da Piano Urbanistico Attuativo, e salvo diversa indicazione del paragrafo 9, andranno comunque rispettate le prescrizioni successive nella parte applicabile. PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 17 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

18 PRESCRIZIONE C CORRETTA PROGETTAZIONE DELLE OPERE DI COLLETTAMENTO FOGNARIO. Prediligere nella progettazione delle superfici degli interventi edilizi o urbanistici basse o trascurabili pendenze di drenaggio superficiale. Dimensionare correttamente la densità della rete di punti di assorbimento (grigliati, chiusini, canalette di drenaggio, ecc ) a favore di un piu veloce accumulo dell acqua di pioggia nei volumi interrati di laminazione. PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 18 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

19 PRESCRIZIONE D STALLI DI SOSTA PUBBLICI E/O PROVATI. Incentivare l uso di schemi costruttivi che rendano permeabili le pavimentazioni destinate agli stalli di sosta veicolare pubblici/privati; in questo caso le pavimentazioni andranno realizzate su di un opportuno sottofondo che garantisca l'efficienza del drenaggio ed una capacità di invaso (porosità efficace) non inferiore ad una lama d'acqua di 15 cm. Se non è possibile adottare il sopracitato sistema costruttivo valutare l opportunità di predisporre ulteriori invasi finalizzati a compensare la perdita di capacità filtrante del terreno. Tratto da Cahill Associates, USA Tratto da SCA Consulting Group, Lacey, WA, USA PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 19 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

20 PRESCRIZIONE E SALVAGUARDARE LE VIE D ACQUA. E obbligatorio salvaguardare sempre le vie di deflusso dell acqua per garantire lo scolo e contenere il ristagno. In particolare: a) salvaguardare e/o ricostituire i collegamenti con fossati o corsi d acqua esistenti; b) rogge e fossati non devono subire interclusioni o perdere la funzionalità idraulica; c) eventuali ponticelli o tombotti interrati devono garantire una luce di passaggio mai inferiore a quella maggiore fra la sezione immediatamente a monte o quella immediatamente a valle della parte di fossato a pelo libero; d) l'eliminazione di fossati o volumi profondi a cielo libero non può essere attuata senza la previsione di adeguate misure di compensazione idraulica; e) nella realizzazione di nuove arterie stradali, ciclabili o pedonali, contermini a corsi d acqua o fossati, si deve evitare il tombinamento dando la precedenza ad interventi di spostamento (in caso di assoluta e motivata necessità il tombinamento dovrà rispettare la capacità di flusso preesistente e il rispetto del volume preesistente, volume conteggiato per tratti idraulicamente omogenei sino al ciglio superiore più basso del fossato/canale). PAT di POZZONOVO (PD) VALUTAZIONE DI COMPATIBILITA IDRAULICA RELAZIONE pagina 20 di 37 ING. GIULIANO ZEN - POSIZIONE A1070 ORDINE TV

Aspetti geologici nella pianificazione

Aspetti geologici nella pianificazione Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali con il patrocinio di Comune di Este Consorzio di Bonifica Adige Euganeo PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO: PREVENZIONE UN COMPITO

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE NORMATIVA-TIPO RELATIVA AGLI AMBITI NORMATIVI DELLE FASCE DI INONDABILITÀ EX DGR 250/05 Documento approvato con DGR 1532 del 2.12.2005 - Allegato 2 - ALLEGATO 2

Dettagli

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO

VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE : PROCEDURA DI VERIFICA DI ASSOGGETTABILITA PER REALIZZAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO Nelle tavole seguenti si esaminano rispettivamente i valori storico-culturali e il patrimonio storico architettonico con la viabilità storica; in questo caso non si rilevano situazioni di particolare interesse.

Dettagli

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica

Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica 20 ottobre 2004 Tutela dei versanti e sicurezza idrogeologica Norme di Attuazione: Titolo 6 Elaborati grafici di riferimento: Tavola 2 OBIETTIVI DEL PTCP COORDINAMENTO

Dettagli

Problematica Idraulica e piani urbanistici

Problematica Idraulica e piani urbanistici Associazione Nazionale Urbanisti e Pianificatori Territoriali e Ambientali con il patrocinio di Comune di Este Consorzio di Bonifica Adige Euganeo PREVENZIONE DEL RISCHIO IDRAULICO: UN COMPITO PER LA PIANIFICAZIONE

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini. COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie fini COMUNI INTERESSATI Ferrara INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata a nord degli abitati di Porotto e Cassana, nel Comune di Ferrara, confina a nord

Dettagli

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA

PIAE 2009-2028 1 TIPOLOGIA DI POLO. LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA TIPOLOGIA DI POLO LITOLOGIA DEL GIACIMENTO Sabbie medie e fini COMUNE INTERESSATO Ostellato INQUADRAMENTO DELL AREA L area è ubicata in località Cavallara presso l abitato di S.Giovanni nel Comune di Ostellato.

Dettagli

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA

Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA ORDINE DEI GEOLOGI DEL VENETO Venezi a Mestre, 01 febbraio 2014 Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA Valentina Bassan

Dettagli

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA

5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA 5. COMPRENSORIO DI PIAGGE-SAN SALVATORE (AP-20 AREA STRALCIATA) 5.1 VERIFICA PRELIMINARE E VERIFICA SEMPLIFICATA Il Comprensorio PIAGGE SAN SALVATORE si estende a Sud del centro urbano della Città, lungo

Dettagli

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO

DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE STRADE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO DETERMINAZIONI IN ORDINE ALLE DIMENSIONI DELLE ED ALLE DISTANZE DI RISPETTO STRADALI E DEI TRACCIATI FERROVIARI DI PROGETTO (articolo 70 della legge provinciale 5 settembre 1991, n. 22 articolo 64 della

Dettagli

COMMISSARIO DELEGATO PER L EMERGENZA CONCERNENTE GLI ECCEZIONALI EVENTI METEOROLOGICI DEL 26 SETTEMBRE 2007

COMMISSARIO DELEGATO PER L EMERGENZA CONCERNENTE GLI ECCEZIONALI EVENTI METEOROLOGICI DEL 26 SETTEMBRE 2007 ORDINANZA N. 3 DEL 22.01.08 Oggetto: O.P.C.M. n. 3621 del 18.10.2007. Interventi urgenti di protezione civile diretti a fronteggiare i danni conseguenti agli eccezionali eventi meteorologici che hanno

Dettagli

1. INSERIMENTO URBANISTICO

1. INSERIMENTO URBANISTICO A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Comune di Pomarance OPERE DI COLLETTAMENTO DELLA RETE FOGNARIA AL NUOVO DEPURATORE RELAZIONE INSERIMENTO URBANISTICO Data Aprile 2015 Codice PGI G089-0636-000 Codice Commessa

Dettagli

Regione Lombardia. Provincia di Pavia COMUNE DI CURA CARPIGNANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO

Regione Lombardia. Provincia di Pavia COMUNE DI CURA CARPIGNANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO Regione Lombardia Provincia di Pavia COMUNE DI CURA CARPIGNANO PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO ai sensi della L. R. per il Governo del Territorio del 11.03.2005 n 12 Gennaio 2008 NORME GEOLOGICHE DI PIANO

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

Il rischio idraulico REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Servizio Tecnico Bacino Reno. Giuseppe Simoni

Il rischio idraulico REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Servizio Tecnico Bacino Reno. Giuseppe Simoni Il rischio idraulico Giuseppe Simoni Servizio Tecnico Bacino Reno REGIONE EMILIA-ROMAGNA Il rischio da eventi naturali CONCETTI FONDAMENTALI 1) Il RISCHIO è il prodotto di più fattori : - PERICOLOSITA

Dettagli

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori

Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Studio di Geologia Applicata - Dott. Geol. Pier Luigi Amadori Viale della Repubblica, 4-47014 Meldola (FC) Tel-Fax. 0543/49 03 36 - C. F. MDR PLG 44L06 A 565 O - P. IVA 00627450406 PREMESSA La presente

Dettagli

INDICE. 1) Premessa... 2. 2) Sintesi dei contenuti tecnici e normativi del Piano Stralcio per la Tutela. dal Rischio Idrogeologico:...

INDICE. 1) Premessa... 2. 2) Sintesi dei contenuti tecnici e normativi del Piano Stralcio per la Tutela. dal Rischio Idrogeologico:... INDICE 1) Premessa... 2 2) Sintesi dei contenuti tecnici e normativi del Piano Stralcio per la Tutela dal Rischio Idrogeologico:... 3 3) Lo studio di compatibilità idraulica... 8 4) Contenuti dello studio

Dettagli

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti

Dettagli

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici

Difesa del suolo e pianificazione dei bacini idrografici Quadro normativo: Legge 183/89, «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» Si intende: a) per suolo: il territorio, il suolo, il sottosuolo, gli abitati e le opere infrastrutturali;

Dettagli

9. NORME GEOLOGICHE DI PIANO

9. NORME GEOLOGICHE DI PIANO 9. NORME GEOLOGICHE DI PIANO ART. 1 Il Comune di Capergnanica è tenuto ad informare i Soggetti Attuatori delle previsioni dello strumento urbanistico, denominato Piano di Governo del Territorio (P.G.T.),

Dettagli

Invarianza idraulica degli insediamenti esistenti e futuri Reticolo idrico minore

Invarianza idraulica degli insediamenti esistenti e futuri Reticolo idrico minore Invarianza idraulica degli insediamenti esistenti e futuri Reticolo idrico minore Dario Fossati UO Difesa del suolo ACQUA E SVILUPPO SOSTENIBILE - 20 MARZO 2015 I problemi delle aree urbanizzate (ridotta

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI COMUNE DI MUSSOLENTE Provincia di Vicenza P.R.C. Elaborato Scala PIANO DEGLI INTERVENTI Atto di Indirizzo Criteri perequativi per il Piano degli Interventi IL SINDACO Maurizio Chemello IL SEGRETARIO Maria

Dettagli

Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18

Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Comune di Caldogno (VI) Piano degli Interventi L.R. 23 aprile 2004 n 11, art.18 Bando di raccolta delle proposte di Accordi Pubblico-Privato COMUNE DI CALDOGNO (VI) REDAZIONE DEL PIANO DEGLI INTERVENTI

Dettagli

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE

1. PREMESSA 2. CALCOLI E VERIFICHE FOGNATURA ACQUE REFLUE 1. PREMESSA La presente verifica idraulica fa riferimento alla precedente verifica allegata al progetto preliminare approvato con Deliberazione del Giunta Municipale n. 113 del 19.09.2011, con la quale

Dettagli

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006

I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 I regolamenti regionali sulle acque del 24 marzo 2006 Paolo Casciano Direzione Generale Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile Regione Lombardia Ordine Ingg BG 26/11/2007 - ing. Casciano

Dettagli

COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni

COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GORVERNO DEL TERRITORIO COMUNALE DI BEDULITA (BG) Integrazioni Norma di riferimento: D.g.r. 30 novembre 2011 - n. IX/2616 Aggiornamento dei Criteri

Dettagli

COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona

COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona COMUNE DI BUTTAPIETRA Provincia di Verona Area Tecnica Settore Edilizia Pubblica/ Ecologia LINEE GUIDA RELATIVE AGLI SCARICHI DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE IN CORPO RICETTORE DIVERSO DALLA FOGNATURA (SUOLO,

Dettagli

Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE. Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.)

Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE. Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.) REGIONE LOMBARDIA Provincia di Varese COMUNE DI ALBIZZATE Studio del reticolo idrico comunale (D.G.R. del 25-01-02 n 7/7868 e s.m.i.) Dicembre 2011 INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDROGRAFICO MINORE Studio

Dettagli

SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE

SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE SCHEDE DESCRITTIVE AREE DEGRADATE In adeguamento al Regolamento n.1 di attuazione della legge regionale n. 50/2012, articolo 2 - comma 6, nel Comune di Tezze sul Brenta è stata individuata un area degradata

Dettagli

NORME GEOLOGICHE DI PIANO

NORME GEOLOGICHE DI PIANO STUDIO DI GEOLOGIA APPLICATA www.geologia-applicata.com COMUNE DI CADORAGO DEFINIZIONE DELLA COMPONENTE GEOLOGICA, IDROGEOLOGICA E SISMICA DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO NORME GEOLOGICHE DI PIANO

Dettagli

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana

PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore Difesa del suolo Regione Toscana Progetto di Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni FASE DI PARTECIPAZIONE ATTIVA (art.66 c.7 D.Lgs 152/06) I INCONTRO PUBBLICO PIANIFICAZIONE E DIFESA DEL SUOLO IN TOSCANA Ing. Beatrice Mengoni Settore

Dettagli

DETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL 02.10.2012

DETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL 02.10.2012 AUTORITà DI BACINO DETERMINAZIONE PROT N. 8498 / REP. N. 509 DEL Oggetto: Comune di Arzana - Studio di compatibilità geologica e geotecnica ai sensi dell art. 31 comma 6 lett. a delle N.A. del PAI inerente

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

Capitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI

Capitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 Il Piano per l assetto idrogeologico ha lo scopo di assicurare, attraverso vincoli, direttive e la programmazione di opere strutturali, la difesa del suolo - in coerenza con le finalità generali indicate

Dettagli

Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano

Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano Comune di Busto Garolfo Provincia di Milano INDIVIDUAZIONE DEL RETICOLO IDRICO COME DEFINITO DALLA D.G.R. 7/7868 del 25/01/2002 e s.m.i. Relazione tecnica illustrativa Maggio 2009 Aggiornamento: Marzo

Dettagli

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna

COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna 1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.

Dettagli

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio

TITOLO 3 VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE NATURALI E PAESAGGISTICHE Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Art. 3.1-3.2 - Unità di paesaggio Unità di paesaggio (Art. 3.1-3.2) Indicazioni generali Le unità di paesaggio, al fine di garantire una gestione del territorio coerente con gli obiettivi di valorizzazione

Dettagli

Modifiche in materia Commerciale

Modifiche in materia Commerciale PROVINCIA DI BOLOGNA PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Modifiche in materia Commerciale VARIANTE NON SOSTANZIALE AL PTCP ai sensi dell art.27bis della L.R. 20/2000 e s.m.i. RECEPIMENTO DEI

Dettagli

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA

PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA PIANO CASA FRIULI VENEZIA GIULIA SCHEDA SINTETICA (si veda anche la parte normativa, più sotto) Norme L. 11/11/2009 n. 19; L. 21/10/2010 n. 17 Aumenti massimi (salvo casi particolari) + 35% volume con

Dettagli

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4

STATUTO CONSORTILE. Art. 50, comma 4 STATUTO CONSORTILE Art. 50, comma 4 Entro due anni dall approvazione dello statuto da parte della Giunta regionale, il Consorzio provvede ad esplicitare nell avviso di pagamento lo specifico beneficio

Dettagli

1 Premesse generali... 2. 2 Quadro normativo di riferimento... 3. 3 Inquadramento stato idraulico... 3. 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO...

1 Premesse generali... 2. 2 Quadro normativo di riferimento... 3. 3 Inquadramento stato idraulico... 3. 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO... Sommario 1 Premesse generali... 2 2 Quadro normativo di riferimento... 3 3 Inquadramento stato idraulico... 3 3.1 Sezioni stradali in RILEVATO... 4 3.2 Sezioni stradali in TRINCEA... 5 3.3 Caratteristiche

Dettagli

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI

COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMUNE DI FANO RELAZIONE GEOLOGICO TECNICA PER LA SOPRELEVAZIONE DI UN FABBRICATO RESIDENZIALE SITO IN FANO VIA RINALDUCCI COMMITTENTE: MANCINELLI GIUSEPPINA OPERA DELL INGEGNO RIPRODUZIONE VIETATA OGNI

Dettagli

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1

Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia

Dettagli

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE

AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE AUTORITA DI BACINO DI RILIEVO REGIONALE CHIARIMENTI SUL REGIME NORMATIVO APPLICABILE NELLA FASCIA DI INEDIFICABILITÀ ASSOLUTA DAI LIMITI DELL ALVEO AI SENSI DELL ART. 8, C.3 DELLA NORMATIVA-TIPO DEI PIANI

Dettagli

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA

IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA INU Emilia Romagna Istituto Nazionale Urbanistica Summer School 2010 Cesenatico, 23-24-25 settembre 2010 IL PROGETTO URBANO COME FASE INTERMEDIA FRA POC E PUA RELAZIONE GUIDO LEONI P.le Arturo Balestrieri

Dettagli

Zonizzazione Acustica

Zonizzazione Acustica Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del

Dettagli

ALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda)

ALLEGATO TECNICO S 1. Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) ALLEGATO TECNICO S 1 Reflui scaricati tramite il terminale n totale di scarichi n (come da elaborato grafico allegato alla domanda) Coordinate geografiche Gauss Boaga 2 (in metri) del punt di recapito

Dettagli

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI

L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI PROVINCIA DI TRENTO COMUNE DI PREDAZZO PIANO REGOLATORE GENERALE D E L C O M U N E D I PREDAZZO REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE DEI PANNELLI TERMICI E FOTOVOLTAICI Arch. Luca Eccheli Via Cavour,

Dettagli

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI

PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI 11 PIANO DEGLI INTERVENTI CON INDIVIDUAZIONE DEL LIVELLO DI PRIORITA E DEI COSTI 85 PIANO GENERALE DEL SISTEMA FOGNARIO DEL COMUNE DI RIMINI IL

Dettagli

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO

EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO EX COMPRENSORIO 11 VERSILIA MASSACIUCCOLI IL PIANO DI CLASSIFICA DEGLI IMMOBILI PER IL RIPARTO DELLA CONTRIBUENZA E MODALITÀ DI CALCOLO DEL CONTRIBUTO Il Piano di Classifica degli Immobili ha il fine di

Dettagli

P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E

P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E comune di CAMPOSANTO P I A N O D E L L A R I C O S T R U Z I O N E Norme di specificazione per gli interventi di ricostruzione e/o delocalizzazione di edifici posti in territorio rurale vincolati dalla

Dettagli

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI

INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI L.P. 5 SETTEMBRE 1991, N. 22 articolo 99, comma 1, lettera e bis) INDIRIZZI PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI TERMICI E FOTOVOLTAICI (testo approvato con deliberazione della Giunta provinciale n.

Dettagli

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA

CITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19

Dettagli

FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva

FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva Università di Padova a.a. 2009-2010 FASI DELLA PROGETTAZIONE Preliminare Definitiva - Esecutiva Lezione 4/11/2009 Corso di Progetto Ambiente Viviana Salieri NORMATIVA LAVORI PUBBLICI LEGGE QUADRO in materia

Dettagli

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI

PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA FONTI RINNOVABILI Procedura autorizzativa di impianti fotovoltaici NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n. 387; Legge Regionale 14 dicembre

Dettagli

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO

COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO 6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it

Dettagli

REGOLAMENTO URBANISTICO

REGOLAMENTO URBANISTICO Provincia di Arezzo COMUNE DI FOIANO DELLA CHIANA REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDE DI FATTIBILITA' (Zona industriale Farniole) Gennaio 2014 Sindaco - Ass. all'urbanistica: Franco Parigi Resp. del Procedimento:

Dettagli

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI

3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI 3. PROBLEMATICHE AMBIENTALI La tavola riassume le criticità più significative che interessano l intero territorio comunale di Valeggio sul Mincio alla luce dell analisi operata dal Documento Preliminare

Dettagli

VARIANTE AL R.U. PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA S.R.T. 439 "SARZANESE - VALDERA" IN ATTRAVERSAMENTO DEL C.A.

VARIANTE AL R.U. PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA S.R.T. 439 SARZANESE - VALDERA IN ATTRAVERSAMENTO DEL C.A. SIMONE STEFANI - GEOLOGO GEOLOGIA ECOLOGIA - AMBIENTE COMUNE DI TERRICCIOLA (Provincia di Pisa) VARIANTE AL R.U. PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA S.R.T. 439 "SARZANESE - VALDERA" IN

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione

Dettagli

DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO

DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO DIREZIONE URBANISTICA SERVIZIO Edilizia Privata, DISCIPLINA DI SALVAGUARDIA DEL REGOLAMENTO URBANISTICO ADOTTATO Deliberazione Consiglio Comunale n. 13/2014 SCHEDA INFORMATIVA Aprile 2014 In data 25 marzo

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI

REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI COMUNE DI BARDONECCHIA Provincia di Torino CAP. 10052 UFFICIO TECNICO EDIIZIA PRIVATA REGOLAMENTO COMUNALE IN MATERIA DI CESSIONE DI AREE PER STANDARD URBANISTICI Maggio 2010 Approvato con deliberazione

Dettagli

Valsat Sintesi non tecnica

Valsat Sintesi non tecnica Valsat Sintesi non tecnica Pagina 1 di 7 SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 3 2 CONTENUTI ED OGGETTO... 3 3 VERIFICA DI COERENZA... 4 4 ANALISI AMBIENTALI... 5 5 CONCLUSIONI... 7 Pagina 2 di 7 1 INTRODUZIONE La

Dettagli

Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma

Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma Problematiche geoarcheologiche nella città di Roma Carlo Rosa* *Fondazione Ing. C. M. Lerici Politecnico di Milano Istituto Italiano di Paleontologia Umana Il Piano Parcheggi di Roma: problematiche geologiche,

Dettagli

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI

RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI ALLO SCARICO NELLE RETI CONSORTILI INCONTRO TECNICO CON LE IMPRESE Venerdì 20 Aprile 2012, ore 17:00 Piano Primo Autorizzazione allo scarico nelle Reti Fognarie Consortili

Dettagli

gruppo argo PROGETTISTI: architettura urbanistica design studio architetti associati marco colla Gabriele ferrari Roberto pellino Gian luca perinotto

gruppo argo PROGETTISTI: architettura urbanistica design studio architetti associati marco colla Gabriele ferrari Roberto pellino Gian luca perinotto PROGETTISTI: gruppo argo architettura urbanistica design studio architetti associati marco colla Gabriele ferrari Roberto pellino Gian luca perinotto Vicolo cilea 11 27029 vigevano pv tel - fax 0381 903221

Dettagli

P.TA A MARE VIA DI VIACCIA

P.TA A MARE VIA DI VIACCIA COMUNE DI PISA Ufficio Speciale del Piano REGOLAMENTO URBANISTICO SCHEDA-NORMA PER LE AREE DI TRASFORMAZIONE SOGGETTE A PIANO ATTUATIVO scheda n.23.1 P.TA A MARE VIA DI VIACCIA D.M.1444/68: ZONA OMOGENEA

Dettagli

COMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE

COMUNE DI PIOMBINO DESE INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE COMUNE DI PIOMBINO DESE Provincia di Padova INTERVENTO EDILIZIO CONVENZIONATO IN ZONA RESIDENZIALE C2-301 RELAZIONE VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE - VINCA - AI SENSI DELLA DIRETTIVA 92/43/CEE D.P.R.

Dettagli

REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI SAVONA. COMUNE di BOISSANO

REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI SAVONA. COMUNE di BOISSANO REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI SAVONA COMUNE di BOISSANO VARIANTE AL PIANO URBANISTICO COMUNALE, PER OPERE DI DEMOLIZIONE CON TRASFERIMENTO DELLA VOLUMETRIA AD ALTRO LOTTO E INCREMENTO DI VOLUME PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

Studio geologico del territorio comunale (L.R. n. 41 / 1997)

Studio geologico del territorio comunale (L.R. n. 41 / 1997) R e g i o n e L o m b a r d i a Provincia di Milano COMUNE DI NERVIANO Studio geologico del territorio comunale (L.R. n. 41 / 1997) Marzo 2003 PRESCRIZIONI GEOLOGICHE PER LE N.T.A. Studio Associato di

Dettagli

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 189 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 6.1 Premessa Il Sistema Informativo

Dettagli

Fondamenti di diritto urbanistico L'attuazione delle previsioni di PRG : Contenuti specifici degli strumenti urbanistici Il Piano di Lottizzazione

Fondamenti di diritto urbanistico L'attuazione delle previsioni di PRG : Contenuti specifici degli strumenti urbanistici Il Piano di Lottizzazione Università di Pisa Facoltà di Ingegneria AA 2015/2016 CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA Luisa Santini TECNICA URBANISTICA I Fondamenti di diritto urbanistico L'attuazione delle previsioni

Dettagli

Insediamenti in cui viene svolta attività di gestione rifiuti.

Insediamenti in cui viene svolta attività di gestione rifiuti. INDICAZIONI PROGETTUALI PER DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DI ACQUE METEORICHE PROVENIENTI DA INSEDIAMENTI IN CUI VENGONO SVOLTE ATTIVITÀ DI GESTIONE RIFIUTI. Insediamenti in cui viene svolta attività

Dettagli

La manutenzione degli argini. Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI Firenze, 17 marzo 2015

La manutenzione degli argini. Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI Firenze, 17 marzo 2015 La manutenzione degli argini Iacopo Iacopo MANETTI MANETTI Consorzio Consorzio di di bonifica bonifica Medio Medio Valdarno Valdarno Seminario IL RISCHIO IDROGEOLOGICO IN TOSCANA: LE STRUTTURE ARGINALI

Dettagli

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI FOGNATURE E DEPURAZIONE

ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI FOGNATURE E DEPURAZIONE COMUNE di RIMINI ASSESSORATO MOBILITA, LAVORI PUBBLICI E QUALITA URBANA ATTO DI INDIRIZZO IN MATERIA DI FOGNATURE E DEPURAZIONE Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 22 del 18/02/2010 TAVOLO

Dettagli

VERIFICA DI COMPATIBILITA IDROGEOLOGICA DELLE VARIANTI DI PGT ATR3 E ATP2 ALLO STUDIO GEOLOGICO COMUNALE VIGENTE

VERIFICA DI COMPATIBILITA IDROGEOLOGICA DELLE VARIANTI DI PGT ATR3 E ATP2 ALLO STUDIO GEOLOGICO COMUNALE VIGENTE 1 VERIFICA DI COMPATIBILITA IDROGEOLOGICA DELLE VARIANTI DI PGT ATR3 E ATP2 ALLO STUDIO GEOLOGICO COMUNALE VIGENTE DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DELL ATTO DI NOTORIETA (Art. 47 D.P.R. 28 dicembre 2000, n.

Dettagli

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia

Piano Regionale di Tutela delle Acque del Friuli Venezia Giulia Associazione Imprenditori Idroelettrici del Friuli Venezia Giulia Monitoraggio dei corsi d'acqua per la realizzazione e la gestione delle derivazioni Palazzo Torriani, Udine, 20 settembre 2013 Piano Regionale

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale O GG E TTO : Art. 57 LR 36/97 e art. 8 LR 18/99 : Schema di Accordo di Pianificazione per variante PTC della Provincia di Genova in recepimento del Piano Stralcio per l'assetto Idrogeologico del Bacino

Dettagli

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO OGGETTO: Adeguamento oneri costo di costruzione. IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO VISTO il Decreto del Sindaco n 3 del 31.01.2011, con cui è stato individuato l Arch. Giusepe RUSSO responsabile del servizio

Dettagli

Pagina 1 di 6. Allegato A

Pagina 1 di 6. Allegato A Allegato A LIMITI E MODALITÀ APPLICATIVE DEGLI INTERVENTI PREVISTI DAGLI ARTICOLI 2, 3 e 4 DELLA LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 08.07.2009 e smi Pagina 1 di 6 Limiti e modalità applicative per gli interventi

Dettagli

Progetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del.

Progetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del. REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI PECETTO DI VALENZA Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e successive modifiche ed integrazioni PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE Approvato con D.G.R.

Dettagli

I dati ricavabili da suddette verifiche (tiranti, velocità, etc.) saranno comunque necessari per procedere con la fase progettuale esecutiva.

I dati ricavabili da suddette verifiche (tiranti, velocità, etc.) saranno comunque necessari per procedere con la fase progettuale esecutiva. INDICE 1. Premessa 1 2. Descrizione dei luoghi 1 3. Valutazione degli afflussi meteorici 3 4. Valutazione dei deflussi 6 5. Calcolo del DMV 7 6. Modifiche alle portate attese a seguito delle opere 10 1.

Dettagli

Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) (ART.1 D.L. 180/98 CONVERTITO CON MODIFICHE CON LA L.267/98 E SS.MM.II.

Piano Stralcio di Bacino per l Assetto Idrogeologico (P.A.I.) (ART.1 D.L. 180/98 CONVERTITO CON MODIFICHE CON LA L.267/98 E SS.MM.II. REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato Regionale del Territorio e dell Ambiente DIPARTIMENTO REGIONALE DELL AMBIENTE Servizio 3 "ASSETTO DEL TERRITORIO E DIFESA DEL SUOLO (P.A.I.) (ART.1 D.L.

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

Comune di Loreggia Provincia di Padova 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica PARZIALE

Comune di Loreggia Provincia di Padova 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica PARZIALE Comune di Loreggia Provincia di Padova 3^ Settore Edilizia Privata e Urbanistica P.R.G. XXXIVa VARIANTE PARZIALE VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. AI SENSI DELL'ART. 50 COMMA 4 LETT. F) L.R. 61/85 E S.M.I. PER

Dettagli

ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO

ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO ESAME DI STATO PER L ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI GEOLOGO SECONDA SESSIONE 2012 PRIMA PROVA SCRITTA Tema n. 1 Aspetti geologici, minero-petrografici e normativi relativi alle attività

Dettagli

Governo delle acque e del territorio

Governo delle acque e del territorio Governo delle acque e del territorio Indicazioni per una gestione comunale Sala Puerari Museo Civico Cremona 22/07/2010 1 Quadro Acque Cremona La realtà cremonese è interessata da un sistema delle acque

Dettagli

IL SISTEMA NATURALE ED AMBIENTALE

IL SISTEMA NATURALE ED AMBIENTALE B IL SISTEMA NATURALE ED AMBIENTALE Premessa Il quadro conoscitivo del PTCP restituisce un analisi del sistema naturale ed ambientale del territorio provinciale che pone limiti ed offre opportunità alle

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como

COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como COMUNE DI BRIENNO Provincia di Como REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA POSA DI IMPIANTI SOLARI E FOTOVOLTAICI (da 1 a 5 Kwp) (approvato con deliberazione c.c. numero 21 del 30.06.2011) Pagina 1 di 5

Dettagli

COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE

COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE COMUNE DI NOVENTA DI PIAVE Quarta Variante Parziale al Piano degli Interventi (PRG) modifica dell articolo 34 Parcheggi e servizi pubblici delle N.T.A.. Ai sensi dell'art. 18 della L.R.V. 11/2004 e s.m.i..

Dettagli

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.

COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04. Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014

Prescrizioni per Autorizzazione allo Scarico in Pubblica Fognatura Giugno 2014 Prescrizioni per Autorizzazione allo Giugno 2014 Sommario Riferimenti... 1 Documenti Allegati... 1 Premessa... 1 L autorizzazione potrà essere rilasciata alle seguenti condizioni... 2 D. Lgs 152/06 (Parte

Dettagli

g) Esondazioni e dissesti morfologici di carattere torrentizio: area a pericolosità molto elevata Ee

g) Esondazioni e dissesti morfologici di carattere torrentizio: area a pericolosità molto elevata Ee NORME DI ATTUAZIONE Art. 1 Norma transitoria Le norme relative al dissesto sono da ritenersi transitorie fino all'approvazione (previa intesa con l'autorità di Bacino) del PTCP 2007. Il PSC dovrà adeguarsi

Dettagli

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11

Relazione tecnica alla deliberazione 24 novembre 2011, EEN 12/11 Presupposti e fondamenti per la determinazione del valore del contributo tariffario per il conseguimento degli obiettivi di risparmio energetico per l anno 2012 di cui ai decreti ministeriali 20 luglio

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx

Al Presidente del Collegio Geometri e Geometri laureati della Provincia di xxx. Al Responsabile dell Area Governo del Territorio del Comune di xxx DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre

OGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI

Dettagli