IL DOCENTE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
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- Felice Sorrentino
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1 IL DOCENTE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO E PERSONA Adulto coerente che ascolta, aiuta, consiglia,fornisce strumenti di ricerca e gestione positiva dei problemi. Radica conoscenze e abilità sull effettive capacità di ciascuno, utilizzando le modalità più motivanti e ricche di senso. Si prende cura dell altro come persona. ATTORE SOCIALE Propone scelte e progetti condivisi dagli altri soggetti educativi (società civile, famiglie, enti, ecc.). Il suo ruolo si gioca anche nel rapporto col territorio e gli utenti. Sa analizzare approfonditamente la realtà sociale ai fini dell inserimento in essa delle nuove generazioni. TECNICO Sa utilizzare in chiave educativa un numero crescente di tecniche (audiovisive e informatiche) Possiede competenze organizzative. MAESTRO DI SAPERI Padroneggia, utilizza e li usa per favorire la crescita di altri soggetti in formazione:! saperi disciplinari e interdisciplinari;! saperi didattici;! saperi pedagogici e psicologici. TEORICO Analizza le operazioni in cui è coinvolto; Sperimenta nuove tecniche perché cerca il meglio per sé e per gli allievi.
2 II RAGAZZO A CONCLUSIONE DEL PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Conosce i contenuti culturali, scanditi nei saperi disciplinari. Sa trasformare in competenze (saper fare), le conoscenze disciplinari (il sapere) e le abilità operative (il fare). È interessato a costruire con l insegnante un progetto didattico e formativo secondo i bisogni specifici del suo momento di crescita. È in grado di pensare al proprio futuro dal punto di vista umano, sociale e professionale. Sa interagire con i coetanei e gli adulti. Ricerca ed afferma la propria identità. Ha consapevolezza di essere titolare di diritti ma anche di doveri per lo sviluppo qualitativo della convivenza civile
3 IL GLOSSARIO DELLA RIFORMA CAPACITA Per capacità si intende una potenzialità e una propensione dell essere umano a fare, pensare, agire in un certo modo. Le capacità non sono mai statiche, definite una volta per tutte, ma sempre in evoluzione. CONOSCENZE E ABILITA Sono il prodotto dell attività teoretica dell uomo e, nella scuola, sono soprattutto ricavate dalla ricerca scientifica. Riguardano, quindi, il sapere: quello teoretico ma anche quello pratico. Sono le regole, i principi che nelle indicazioni costituiscono gli obiettivi specifici di apprendimento. Le abilità si riferiscono al sapere fare: non solo al fare, quindi, ma appunto anche al sapere le ragioni e le procedure di questo fare. COMPETENZE Indicano quello che siamo effettivamente in grado di fare, pensare e agire, nell unità della nostra persona, dinanzi all unità complessa dei problemi e delle situazioni di un certo tipo che siamo chiamati ad affrontare e risolvere in un determinato contesto. Competente è quindi colui che mette insieme tante dimensioni nell affrontare un compito, mobilitando in maniera integrata e unitaria tutte le proprie risorse interne (capacità, conoscenze, abilità, attitudini) ed esterne ( i colleghi di lavoro, i compagni, i contesti) conferendo loro un unità e una direzione. OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO Sono livelli essenziali di prestazione della qualità del servizio educativo che le istituzioni scolastiche della Repubblica sono tenute ad assicurare agli allievi e alle famiglie. Essi orientano unitariamente la natura e il significato degli interventi educativi e didattici predisposti dai Docenti al servizio del massimo e integrale sviluppo delle capacità di ciascun allievo.
4 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Gli OSA, indicano le conoscenze, (il sapere) e le abilità (saper fare) che tutte le scuole sono invitate ad organizzare in attività educative e didattiche volte alla promozione delle competenze degli allievi e partire dalle loro capacità. OBIETTIVI FORMATIVI Sono gli obiettivi generali del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento contestualizzati. Gli obiettivi generali del processo formativo e gli obiettivi specifici di apprendimento sono e diventano obiettivi formativi nel momento in cui si trasformano nei compiti di apprendimento ritenuti realmente accessibili e significativi, in un tempo dato, ad uno o più allievi. UNITA DI APPRENDIMENTO Non sono unità di insegnamento, preoccupate di dichiarare ciò che fa e deve fare il docente per trasmettere determinati contenuti, ma, appunto, di apprendimento, ovvero attente a promuovere ciò che fa e deve fare l allievo per effettivamente imparare, nel suo modo tali contenuti. Pertanto gli insegnanti, avendo come bussola di riferimento il PECUP e le indicazioni nazionali e quindi, ben conoscendo che cosa (quali conoscenze e abilità) bisogna adoperare per promuovere le competenze degli allievi, sono i professionisti della trasformazione degli obiettivi specifici di apprendimento dettati a livello nazionale in obiettivi formativi adatti a ciascun gruppo classe e a ciascun ragazzo. PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI Insieme di unità di apprendimento effettivamente realizzate, con tutte quelle differenziazioni rese necessarie dalla diversità degli alunni.
5 LE UNITÁ DI APPRENDIMENTO: definizione ed esempio Finora la finalità primaria della scuola era l esplorazione graduale dei saperi disciplinari. Ora la finalità è quella di favorire il processo di crescita e di maturazione della persona. Cambia la prospettiva: l attenzione si sposta non sui contenuti culturali ma su CHI apprende. Gli insegnamenti e le attività scolastiche sono in sé depositi di conoscenze e abilità che per essere trasformate in obiettivi formativi, cioè competenze significative per gli alunni, hanno bisogno di essere organizzate in UNITÁ DI APPRENDIMENTO. Le Unità di apprendimento sono, dunque, lo strumento con cui si realizza l incontro tra: " I SAPERI DISCIPLINARI " I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI. Le INDICAZIONI NAZIONALI PER I PIANI DI STUDIO PERSONALIZZATI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO così le inquadrano: Le Unità di Apprendimento, individuali, di gruppi di livello, di compito o elettivi o di gruppo classe, sono costituite dalla progettazione: a. di uno o più obiettivi formativi tra loro integrati b. delle attività educative e didattiche unitarie, dei metodi, delle soluzioni organizzative ritenute necessari per concretizzare gli obiettivi formativi formulati; c. delle modalità con cui verificare sia i livelli delle conoscenze e abilità acquisite, sia se e quanto tali conoscenze e abilità si sono trasformate in competenze personali di ciascuno. (Ind. Naz. Scuola Sec. I grado, Dagli obiettivi specifici di apprendimento agli obiettivi formativi). Le Unità di apprendimento sono quindi: 1. strumento didattico-pedagogico: indicazioni su come organizzare e gestire la personalizzazione dell intervento educativo; 2. strumento di lavoro per organizzare le attività di apprendimento.
6 FASI DI PROGETTAZIONE DELL UNITÁ DI APPRENDIMENTO 1. FASE IDEATIVO PROGETTUALE. Consiste nella: a. rilevazione dei bisogni, dei problemi o interessi egli alunni; b. individuazione di un apprendimento unitario, da esprimersi con uno o più obiettivi formativi integrati intorno a cui si precisano poi e si snodano le attività didattiche. 2. FASE DELLA MEDIAZIONE DIDATTICA. Consiste nella: a. individuazione e pratica di mezzi e strumenti, tempi e soluzioni organizzative; b. attività didattica e laboratoriale intesa al raggiungimento degli Obiettivi specifici di Apprendimento, degli Obiettivi Formativi. 3. FASE DI CONTROLLO. Consiste soprattutto: a. Nel verificare se l alunno in situazione concreta è riuscito a trasformare conoscenze e abilità in competenze effettive e maturate rispetto al compito unitario prima esplicitato.
7 Schema di una Unità di apprendimento PIANO DI STUDIO PERSONALIZZATO TITOLO DATI IDENTIFICATIVI RIFERIMENTI PECUP RIFERIMENTI INDICAZIONI NAZ. SEC. I GRADO APPRENDIMENTO UNITARIO OBIETTIVI FORMATIVI A PIEDI NEL TERRITORIO CLASSE IA IB ANNO DESTINATARI: TUTTI GLI ALUNNI DOCENTI COINVOLTI : DOCENTI DI ITALIANO, GEOGRAFIA, SCIENZE, ARTE E IMMAGINE, SCIENZE MOTORIE. Esplora e comprende gli elementi tipici di un ambiente naturale e umano inteso come sistema ecologico Rispetta l ambiente, lo conserva, cerca di migliorarlo e adotta comportamenti adeguati... I ragazzi sono disponibili agli apprendimenti che producono frutti di rilevanza sociale o di crescita personale, di cui comprendono motivazione e significato Scoprire, conoscere e individuare le potenzialità del proprio territorio attraverso le uscite didattiche. 1. Dilatare lo spazio dell aula e dei saperi allargandolo via via a nuovi territori. 2. Il ragazzo è consapevole che se conosce il territorio, lo difende e lo migliora. 3. il ragazzo manifesta attaccamento ai suoi luoghi; sviluppa il senso dell identità ed è portato a leggere in chiave economica il territorio per migliorarlo ed essere parte attiva di esso.
8 OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ITALIANO Prende appunti mentre ascolta e sa riutilizzarli Partecipa alle interazioni comunicative Produce testi descrittivi e narrativi GEOGRAFIA Orientarsi sul terreno con l uso della carta topografica, della pianta, della bussola. Analizza i più significativi temi (antropici, economici, ecologici, storici) utilizzando varie fonti. Analizza, mediante osservazione diretta, un territorio per conoscere e comprendere la sua organizzazione, individuare aspetti e problemi dell interazione uomo-ambiente nel tempo. SCIENZE Riconosce le piante più comuni in base a semi, radici, foglie, fiori e frutti. Identifica in termini essenziali i rapporti tra uomo, animali e vegetali in ambienti noti ARTE E IMMAGINE Riconosce e legge le tipologie principali dei beni artisticoculturali. Individua i beni artistici e culturali presenti nel territorio, compreso l arredo urbano, riconoscendo le stratificazioni dell intervento dell uomo. Utilizza l immagine fotografica. EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE AMBIENTALE SCIENZE MOTORIE Si relaziona positivamente con il gruppo rispettando le diverse capacità, le esperienze pregresse, le caratteristiche personali. Inventa nuove forme di attività ludicosportive EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITA " Individua le maggiori problematiche dell ambiente " Rafforza l autostima e attiva modalità in cui si vive ed elabora ipotesi di intervento relazionali con coetanei e adulti di sesso " Individua varie forme di inquinamento diverso. Il lavoro sul " campo Progetta è occasione e realizza visite di percezione guidate e osservazione accurata. È nello svolgersi delle uscite che i ragazzi manifesteranno le loro capacità cognitive, operative e riflessive. A completamento di ogni uscita didattica, i ragazzi realizzano un depliant in cui sono illustrati gli interessi dell itinerario
9 COMPITO UNITARIO IN SITUAZIONE TEMPI ATTIVITA E METODOLOGIA MEZZI E STRUMENTI VERIFICA E VALUTAZIONE e alcune peculiarità di esso e una mostra fotografica, diretta al pubblico, che documenta la loro esperienza e metta in risalto tutti gli aspetti del territorio visitato. Mesi di ottobre aprile maggio con due uscite mensili Uscite didattiche nel territorio privilegiandone i diversi aspetti: ambientale, economico, umano, abitativo, paesaggistico, floro-faunistico Si userà la tecnica intrecciata dell osservazione e della comunicazione. Attività laboratoriali e di classe con la presenza contemporanea dei docenti interessati o del singolo docente di disciplina. Per accompagnare i ragazzi ai punti di partenza più lontani saranno coinvolti i loro genitori. Durante l itinerario ci si servirà di bussola, altimetro, GPS, carte topografiche e macchina fotografica. Verifiche in itinere con riflessioni e commenti scritti e orali Valutazione delle competenze manifestate. Incontri a conclusione di ogni uscita in cui tutti i ragazzi vengono sollecitati a raccontare le proprie esperienze.
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