Il SISTEMA IMMUNITARIO
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- Serafina Nicoletti
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1 Il SISTEMA IMMUNITARIO RETE DIFENSIVA CONTRO INFEZIONI MICROBICHE, SOSTANZE ESTRANEE E CANCRO IMMUNOLOGIA: STUDIO DELLE CELLULE, DELLE MOLECOLE E DEI MECCANISMI ATTRAVERSO I QUALI IL S.I. PROTEGGE
2 IL S.I. E E CAPACE DI: IDENTIFICARE IL BERSAGLIO (PATOGENO) E USCIRE DAL NORMALE STATO DI RIPOSO VIGILE CONCENTRARE SUL BERSAGLIO EFFETTORI QUALI- E QUANTITATIVAMENTE IDONEI A ELIMINARE O CONTROLLARE IL PATOGENO TORNARE IN STAND-BY PRONTO AL REINTERVENTO SE NECESSARIO
3 IL S. I. PUO NON ATTIVARSI IL SUO INTERVENTO PUO ESSERE CONTROPRODUCENTE
4 RISPOSTA IMMUNITARIA COMPLESSIVA EFFICACE : DANNOSA: Immunità v/s microrganismi Vaccini Trapianti d organod Reattivi di laboratorio (anticorpi monoclonali) Immunodeficienze Malattie autoimmuni Ipersensibilità
5 Definizione di Antigene ANTIGENE: : (antibody generator) qualunque sostanza riconosciuta dal S.I. come estranea e che possa legarsi in modo specifico ad Ab o linfociti. Termine generale che indica anche ciò che viene usato per immunizzare.
6 ANTIGENICITA è la caratteristica che permette ad una certa sostanza (Ag( Ag) ) di reagire con i prodotti di una risposta immunitaria specifica ( Ab o rec per l Agl dei linf T). IMMUNOGENICITA è la caratteristica che conferisce ad una sostanza (immunogeno) la capacità di provocare una risposta imm specifica.
7 REQUISITI NECESSARI PER IMMUNOGENICITA' ESTRANEITA ELEVATO PESO MOLECOLARE COMPLESSITA CHIMICA
8 Caratteristiche degli antigeni: > Dalton (altrimenti apteni) ) PER LE PROTEINE, > PER I POLISACCARIDI COMPLESSITA CHIMICA (proteine, lipidi, polisaccaridi). Un Ag deve essere capace di assumere una forma tale da interagire con l Ig di membrana sul linf B e al tempo stesso essere digerito enzimaticamente (processato) in epitopi riconoscibili dai linf T numero variabile di epitopi
9 ANTIGENICITA' La parte dell'ag che si lega specif con il sito di legame dell'ab o del recettore linfocitario T viene chiamata DETERMINANTE Ag o EPITOPO. Nelle proteine i determinanti antigenici possono essere: EPITOPO SEGMENTALE O LINEARE è contenuto in una sequenza continua di residui aa adiacenti. EPITOPO ASSEMBLATO o CONFORMAZIONALE è formato da residui distanti nella sequenza primaria ma riuniti topograficamente nella struttura terziaria della proteina. FOSFORILAZIONE, PROTEOLISI possono produrre nuovi epitopi: E NEOANTIGENICI.
10 NATURA DEGLI EPITOPI RICONOSCIUTI DAI LINF. T E B Le cellule T e B riconoscono Ag proteici in modo fond. diverso: LE CELLULE B RICONOSCONO EPITOPI DOVUTI ALLA CONFORMAZIONE TRIDIMENSIONALE DELL ANTIGENE LE CELLULE T RICONOSCONO PEPTIDI LINEARI DELLE PROTEINE ANTIGENICHE COMPLESSATE ALLE MOLECOLE MHC
11 Processazione dell antigene Ogni Ag proteico è internalizzato e processato in frammenti peptidici dalle APC VIA ENDOGENA VIA ESOGENA
12 VIA ENDOGENA Processazione di PROTEINE presenti all interno della cellula, digerite in peptidi nel proteasoma Legame del peptide alle molecole MHC DI CLASSE I
13 VIA ESOGENA Captazione di Ag dall esterno (FAGOCITOSI) Internalizzazione Processazione Legame alle molecole MHC DI CLASSE II nelle vescicole endosomiali
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15 CLASSI DI ANTIGENI NATURA CHIMICA CARBOIDRATI LIPIDI ACIDI NUCLEICI PROTEINE: gli Ab possono riconoscere la struttura I, II, III, IV aria
16 TIPI DI IMMUNITA INNATA o ASPECIFICA IDENTIFICAZIONE PER PROFILI MOLECOLARI COSTITUTIVAMENTE ATTIVO ( ON( ON ) PRIVO DI MEMORIA ADATTATIVA o SPECIFICA SPECIFICITA DI RISPOSTA DISTINZIONE SELF/NON SELF MEMORIA
17 IMMUNITA INNATA BASATA SU EFFETTORI MOLECOLARI E CELLULARI SEMPRE PRESENTI QUALITA EFFETTORI NON CAMBIA QUANTITA PUO AUMENTARE RISPOSTA IMMEDIATA E SPESSO RISOLUTIVA Previene l infezionel
18 All intervento del sistema innato segue quello del SISTEMA ADATTATIVO O SPECIFICO, che ha bisogno di qualche giorno per entrare in azione, qualche volta sbaglia, ma è molto efficace e non dimentica. La memoria fa sì che un secondo incontro con lo stesso bersaglio (Ag( Ag) ) evochi una risposta fulminea e devastante. Potenziata da contatti ripetuti Richiede l infezionel
19 Immunità naturale barriere epiteliali rimozione meccanica (lavaggio) sostanze antibatteriche ( in saliva, lacrime, sudore, succo gastrico) fagociti (interni e su superfici) cellule NK complemento proteine antibatteriche dei leucociti
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23 IMMUNITA SPECIFICA CARATTERISTICHE DIVERSITA E SPECIFICITA ANTIGENICA DISTINZIONE SELF/NON SELF MEMORIA
24 DIVERSITA E SPECIFICITA Il S.I. produce una enorme diversità nelle molecole di riconoscimento!recettori Ogni recettore risponde in modo specifico a qualsiasi molecola estranea discriminando fra milioni di ANTIGENI e distinguendo minime differenze OGNI LINFOCITA ESPRIME UN SOLO TIPO DI RECETTORE in molte copie
25 DISTINZIONE SELF/NON SELF Distingue ciò che è proprio dell organismo da ciò che è estraneo Le molecole MHC, espresse su tutte le cellule dell organismo, forniscono al S.I. le informazioni per discriminare SELF/NON SELF Durante la maturazione vengono eliminati quei linfociti, T o B, che reagiscono contro gli Antigeni self
26 MEMORIA La specificità ha come conseguenza lo sviluppo della memoria L incontro tra antigene e recettore specifico provoca espansione clonale delle cellule interessate: alcune sono deputate alla risposta, altre sono CELLULE DI MEMORIA Un secondo incontro con lo stesso Antigene evoca una risposta più rapida e più efficace
27 NEL S. I. ADATTATIVO O SPECIFICO ATTIVATORI ED EFFETTORI DELLA RISPOSTA IMM SONO: CELLULE: Linfociti B Linfociti T APC MOLECOLE: Anticorpi Citochine
28 ADATTATIVA O SPECIFICA UMORALE CELLULO-MEDIATA ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI B PRODUZIONE DI ANTICORPI ATTIVAZIONE DEI LINFOCITI T PRODUZIONE DI CITOCHINE
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34 Linfociti B I linfociti B di una particolare famiglia (clone) diretti contro uno specifico antigene sono capaci di proliferare e di differenziarsi in PLASMACELLULE
35 LINFOCITI T Il recettore delle cellule T (TCR) riconosce un determinante antigenico (epitopo) presentato da una cellula specializzata nella presentazione dell antigene (APC). Esistono due popolazioni di cellule T: le cellule T helper CD4+ e le cellule T citotossiche CD8+.
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44 Funzioni in immunità innata Fagocitosi e distruzione dei microrganismi: maggior efficacia verso microrg. Intracell (batteri, virus, funghi, protozoi). Prima linea di difesa contro virus (produzione IFN) Tramite la ADCC lisano le cell infettate da virus (quando sono disponibili gli anticorpi)
Il SISTEMA IMMUNITARIO
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