Trattamento radiante del carcinoma dell endometrio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Trattamento radiante del carcinoma dell endometrio"

Transcript

1 Trattamento radiante del carcinoma dell endometrio Dr. M. Troiano U.O. Radioterapia Casa Sollievo della Sofferenza San Giovanni Rotondo

2 CARATTERISTICHE GENERALI I tumori del corpo dell utero sono la più comune neoplasia dell apparato genitale femminile: 1. nel 90% sono adenocarcinomi dell endometrio; 2. l % dei casi è al I stadio al momento della diagnosi.

3 DIFFUSIONE Il carcinoma dell endometrio si diffonde lentamente per contiguità infiltrando il miometrio. Qualcuno consiglia di misurare la distanza tra tumore e sierosa peritoneale, che riveste l utero. Quanti più mm separano il peritoneo dai confini tumorali tanto più la prognosi è buona.

4 DIFFUSIONE Lentamente il miometrio può essere eroso sino alla sierosa ed a questo punto si può avere uno sfaldamento di cellule neoplastiche nella cavità peritoneale. Va ricordata anche la via transtubarica come possibilità di diffusione endoperitoneale.

5 paraaortici comuni ipogastrici iliaci interni iliaci esterni inguinali femorali are la differenza del drenaggio tra i segmenti ini superiore e inferiore La diffusione per via linfatica è precoce. Le vie di drenaggio linfatico che partono dal corpo uterino si possono distinguere in tre tronchi principali: il primo passa attraverso il legamento infundibolo-pelvico ed arriva ai linfonodi paraaortici e iliaci comuni drenando la porzione superiore del corpo e il fondo;

6 paraaortici comuni ipogastrici iliaci interni iliaci esterni inguinali femorali are la differenza del drenaggio tra i segmenti ini superiore e inferiore il secondo, drenando la porzione più bassa e media dell utero, attraversa i legamenti larghi e i parametri e va ai linfonodi otturatori, ipogastrici, iliaci interni, iliaci comuni e paraaortici; il terzo segue il legamento rotondo ed arriva ai linfonodi inguinali superficiali. Anche le metastasi alle ovaie si verificano sovente attraverso la via linfatica.

7 DIFFUSIONE La diffusione per via linfatica può arrivare al fondo vaginale o al terzo inferiore della parete vaginale anteriore, nella zona sottouretrale e ai linfonodi sovraclaveari. Le metastasi per via ematogena avvengono piuttosto tardivamente e si verificano al polmone, alle ossa, al fegato, alla vagina per via venosa retrograda ed in altri organi.

8 Stadiazione clinica sec. FIGO 1971 STADIO CARATTERISTICHE I Il carcinoma è confinato al corpo IA La lunghezza della cavità uterina è <8 cm IB La lunghezza della cavità uterina è >8 cm SOTTOTIPI ISTOLOGICI DI ADENOCARCINOMA G1 Adenocarcinoma altamente differenziato G2 Adenocarcinoma differenziato con aree solide G3 Carcinoma prevalentemente solido o indifferenziato II Il carcinoma interessa il corpo e la cervix III Il carcinoma si estende oltre l utero ma non oltre la piccola pelvi IVA IVB Il carcinoma si estende oltre la piccola pelvi e/o interessa la mucosa della vescica o del retto Metastasi a distanza

9

10 PROGNOSI La prognosi del carcinoma del corpo dell utero è direttamente correlata alla presenza/assenza di fattori di rischio intrauterini o extrauterini. L importanza dei fattori di rischio intrauterini è determinata da come essi influiscono sul coinvolgimento linfonodale pelvico e paraaortico e sulla susseguente sopravvivenza.

11 Fattori di rischio nel carcinoma endometriale FATTORI INTRAUTERINI FATTORI EXTRAUTERINI Tipo istologico Metastasi agli annessi Grado Diffusione intraperitoneale Invasione miometriale Citologia peritoneale positiva Estensione all istmo-cervix Metastasi linfonodali pelviche Invasione dello spazio vascolare Metastasi linfonodi lomboaortici

12 Carcinoma dell endometrio: grado, profondità dell invasione e metastasi linfonodali Profondità dell invasione Pelvici Paraaortici Grado 1 (n = 180) Grado 2 (n = 288) Grado 3 (n = 153) Grado 1 (n = 180) 0 1 (3 %) (3 %) 0 Interno (n = 281) 3 (3 %) 7 (5 %) 5 (9 %) 1 (1 %) 5 (3 %) 2 (4 %) Medio (n = 115) 0 6 (9 %) 1 (4 %) 1 (1 %) 0 0 Esterno (n = 139) 2 (11 %) 11 (19 %) 22 (34 %) 1 (6 %) 8 (14 %) 15 (23 %) Endometrio (n = 86) Grado 2 Grado 3 (n = 288) (n = 153) Creasman

13 Carcinoma dell endometrio: grado istologico e profondità dell invasione Profondità dell invasione Grado Totale G1 G2 G3 Solo endometrio 44 (24 %) 31 (11 %) 11 (7 %) 86 (14 %) Interno Medio Esterno 96 (53 %) 22 (12 %) 18 (10 %) 131 (45 %) 69 (24 %) 57 (20 %) 54 (35 %) 24 (16 %) 64 (42 %) 281 (45 %) 115 (19 %) 139 (22 %) TOTALE 180 (100 %) 288 (100 %) 153 (100 %) 621 (100 %) Creasman

14 Frequenza di metastasi linfonodali in relazione ai fattori di rischio FATTORI DI RISCHIO ISTOLOGIA Adenocarcinoma endometriale Altri GRADO 1 Bene 2 Moderato 3 Scarso INVASIONE MIOMETRIALE Endometriale Interna Media Esterna SEDE DEL TUMORE Fondo Istmo-cervix N PAZIENTI PELVICI AORTICI N (%) N (%) (9%) 22 2 (9 %) 4 (18 %) (3 %) 25 (9 %) 28 (18 %) 3 (2 %) 14 (5 %) 17 (11 %) (1 %) 15 (5 %) 7 (6 %) 35 (25 %) 1 (1 %) 8 (3 %) 1 (1 %) 24 ( 17 %) (8 %) 16 (16 %) 20 (4 %) 14 (14 %) 30 (5%) Creasman

15 Creasman FATTORI DI RISCHIO N PAZIENTI PELVICI AORTICI N (%) N (%) (7 %) 21 (27 %) 19 (9 %) 15 (19 %) (8 %) 11 (32 %) 27 (5 %) 7 (20 %) (7 %) 18 (51 %) 26 (4 %) 8 (23 %) (7 %) 19 (25 %) 20 (4 %) 14 (19 %) INTERESSAM. SPAZIO CAPILLARE Negativo Positivo INTERESSAMENTO ANNESSIALE Negativo Positivo ALTRE METASTASI EXTRAUTER. Negativo Positivo CITOLOGIA PERITONEALE Negativo Positivo

16 PROGNOSI: CLASSI DI RISCHIO BASSO RISCHIO: grado 1 o 2 e < 50 % di invasione miometriale. RISCHIO INTERMEDIO: grado 3 con invasione miometriale < 50 %, con nessuna evidenza di malattia extrauterina, invasione cervicale, o invasione vascolare. ALTO RISCHIO: invasione miometriale profonda, coinvolgimento della cervix, metastasi linfonodali pelviche o paraaortiche e alcuni tipi istologici.

17 TRATTAMENTO STANDARD (I - II STADIO) Isterectomia addominale totale con la salpingoooforectomia bilaterale (TAH\BSO); la linfadenectomia regionale non ha alcun vantaggio terapeutico, ma è utile per lo staging. Molto controversi sono i pareri riguardo alla terapia adiuvante.

18 RADIOTERAPIA ADIUVANTE Riduce il rischio delle recidive pelviche Non sembra influire sulla sopravvivenza

19 Radioterapia adiuvante Dal 1968 al 1974: 540 pz in stadio IB operati e sottoposti a BRT su cupola vaginale Recidive locoregionali Con RTE Senza RTE 1.90% 6.90% p< Mtx a distanza SV a 5 aa 9.90% 91% 5.40% 89% p= 0.37 Entro il sottogruppo IC G3: migliore sopravvivenza ma n pz troppo piccolo e risultati non statisticamente significativi. Aalders et al.

20 Radioterapia adiuvante: Studio GOG 99 Dal 1987 al 1995: 392 pz a rischio intermedio (stadio IB, IIB occulto e G1-G3) Recidive vaginali 190 con RTE 202 no RTE 0.60% 8.70% DFS a 2 aa 99% 88% p= OS a 3 aa 96% 89%

21 Radioterapia adiuvante: PORTEC Study Group Dal 1990 al 1997: 714 pz a rischio intermedio Recidive locoregionali 354 con RTE 361 no RTE 4% 14% p< DOD 9% 6% OS a 5 aa p= % 85% p= 0.31

22

23

24

25

26 RADIOTERAPIA RADIOTERAPIA A FASCI ESTERNI BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA

27 RADIOTERAPIA A FASCI ESTERNI VOLUMI CTV1: sede della neoplasia primitiva e il 3 superiore della vagina. Se l infiltrazione si estende al 3 inferiore della vagina nel volume bersaglio rientra l intera vagina. CTV2: sede dei linfonodi otturatori, iliaci interni, iliaci esterni e iliaci comuni. Se il III inferiore della vagina è positivo sede dei linfonodi inguinali. In caso di linfonodi iliaci comuni positivi il CTV deve anche comprendere i linfonodi lomboaortici.

28 RADIOTERAPIA A FASCI ESTERNI VOLUMI Il PTV è rappresentato dal CTV cm di margine in funzione dell apparecchiatura utilizzata, del posizionamento della paziente, dell impiego di sistemi di immobilizzazione e della tecnica di irradiazione.

29 RADIOTERAPIA BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA

30 BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA Il volume bersaglio è costituito dalla cupola vaginale, abitualmente intesa come il 1/3 superiore della vagina residua. Secondo l A.B.S., il volume bersaglio deve includere i 3-5 cm superiori della vagina. In caso di infiltrazione vaginale riscontrata sul pezzo operatorio, il target è costituito dalla vagina in toto.

31 BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA La dose è prescritta alla profondità di 0,5 cm dalla superficie della mucosa del fondo vaginale sul piano sagittale.

32 BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA Il calcolo dosimetrico presuppone la ricostruzionedella posizione delle sorgenti nel volume mediante radiografie ortogonali (2D). Durante l acqusizione si raccomanda di opacizzare gli organi critici con tecnica a piccolo riempimento per non alterare eccessivamente l anatomia. Palloncino del catetere di Foley con 7 ml di m.d.c. Retto con sonda rettale con reperi radiopachi.

33 RADIOTERAPIA RADICALE Per pazienti con gravi problemi di ordine medico che controindicano l intervento chirurgico, la brachiterapia endocavitaria (BRTEC), associata o meno alla radioterapia a fasci esterni (RTE), si propone quale unica alternativa terapeutica.

34 RADIOTERAPIA RADICALE La decisione di trattare una paziente con carcinoma endometriale con la RT da sola deve implicare una attenta analisi dei rischi relativi e dei benefici della chirurgia. Sebbene la RT da sola può produrre eccellenti percentuali di sopravvivenza e di controllo locale, essa dovrebbe essere considerata trattamento definitivo solo se il rischio operatorio supera del % la percentuale di recidiva uterina attesa con la RT da sola (Kupelian).

35 RADIOTERAPIA RADICALE RADIOTERAPIA A FASCI ESTERNI BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA

36 RADIOTERAPIA RADICALE RADIOTERAPIA A FASCI ESTERNI

37 RADIOTERAPIA A FASCI ESTERNI CTV1: nel I stadio è rappresentato dall'intero utero e da 3-5 cm della porzione superiore della mucosa vaginale; nel II stadio rientra nel volume bersaglio anche il parametrio prossimale e l'intera lunghezza della vagina. CTV2: linfonodi locoregionali (otturatori, iliaci esterni, iliaci comuni, ipogastrici, presacrali, paraaortici).

38 IRRADIAZIONE PELVICA Limiti standard box technique: 1. limite craniale: l interspazio L4-L5; 2. limite caudale: il contorno inferiore dei forami otturatori o al di sotto in relazione all estensione inferiore della malattia (ostio vaginale identificato posizionando un marker radioopaco, in caso di estrinsecazione vaginale della neoplasia); 3. limiti laterali: cm lateralmente al contorno osseo pelvico; 4. limite anteriore: la tangente al margine ventrale della sinfisi pubica; 5. limite posteriore: l interspazio S2-S3.

39 IRRADIAZIONE PELVICA LIMITI DELLA BOX TECHNIQUE Le patologie associate producono una significativa modificazione del volume definito per la Radioterapia.

40 Nuovi standards Tali esperienze, che mettono in discussione i limiti standard della «box technique», non devono indurre ad un semplicistico ritorno alle tecniche usate in passato. Esse, invece, sottolineano l importanza di una precisa definizione dell estensione tumorale e della posizione delle stazioni linfonodali pelviche mediante le moderne metodiche di imaging ai fini della pianificazione dei campi di irradiazione.

41 RADIOTERAPIA RADICALE BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA

42 BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA Nella Brachiterapia il volume bersaglio è costituito dalla neoplasia clinicamente rilevabile e comunque dall intero corpo uterino, dalla cervice e dal 1/3 superiore o di 3-5 cm superiori della vagina. Il documento di riferimento è l ICRU report n 38.

43 BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA Nella Brachiterapia la dose è prescritta all isodose che racchiude il corpo uterino, la cervix e la parete vaginale (il 3 superiore per una profondita di 0,5 cm) in base ai dati clinico- morfologici di stadiazione (isodose di trattamento).

44 BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA DEL CORPO DELL UTERO Fattori da considerare: dimensioni e forma dell utero profondità della cavità uterina spessore del miometrio anatomia

45 TECNICHE DI IRRADIAZIONE ENDOCAVITARIA DEL CORPO DELL UTERO Il sistema più moderno per ottimizzare la dose prescritta al volume bersaglio è costituito dall utilizzazione delle immagini TAC/RMN interfacciate con il sistema per piani di trattamento, che permette la visualizzazione 3D del volume bersaglio, degli organi a rischio (retto, vescica), degli applicatori e delle isodosi di interesse.

46 Schemi di trattamento nel carcinoma endometriale inoperabile con BRTEC LDR Autori LANDGREN Stadio utero (mg/h) vagina (mg/h) pelvi (cgy) II ( con schermo centrale) 5500* 6215* 2500* 4500* 4100* III-IV I LEHOCHKY I * Valore medio RTE I GRIGSBY e CHAO KUPELIAN BRTEC I-II

47 Sopravvivenza a 5 anni, controllo locale e complicanze nel carcinoma endometriale trattato con RT esclusiva in autori utilizzanti sorgenti LDR AUTORE LANDGREN ABAYOMI PATANAPHAN JONES e STOUT VARIA WANG GRIGSBY TAGHIAN LEHOCZKY KUPELIAN CHAO Da Kupelian et al. STADIO N PAZIENTI I-II III-IV I-II III-IV I-II III-IV I-II III I-II I-II I I-II III-IV I I-II III-IV IA-IB *DSS RECIDIVE LOCALI DFS COMPLIC. MAGGIORI (%) (%) (%) * 85*

48 RADIOBIOLOGIA Con l introduzione dei sistemi remote afterloading si possono realizzare trattamenti ad alto dose rate, maggiore di 12 Gy/h. Il problema più importante è stato quello di passare da un trattamento protratto a basso dose rate ad un frazionamento ad alto dose rate, conservando l efficacia terapeutica delle tecniche storicamente impiegate. Modello lineare-quadratico

49 Orton suggerisce che la dose di BRTEC HDR deve essere ridotta del 30-50% circa se paragonata con la BRTEC LDR.

50

51

52

53 Schemi di trattamento nel carcinoma endometriale inoperabile con BRTEC HDR Autori BEKERUS KNOCKE Stadio Dose di RTE (Gy) Dose di BRTEC (Gy) N fraz. Riferimento dose I-II-III x 7 (utero) e 2 x 9 (utero e vagina) 4 punto A I 8,5 (utero) 4-5 punto A II (vagina) ( utero ) e 6 7,5 mm dall applicatore 6 (vagina) ( utero ) e (vagina) 1-2 I VAHRSON II RIES (1) I-II ROTTE I-II-III NGUYEN I-II NGUYEN I 28 pa- 39 pb (1) (media 42) Biassiale bipendolare 3 Gy 3 gg/sett. 3-6 contorno uterino 10 (utero) 5 contorno uterino 4,4-3 (20 media) 2-3 Punto A 7,5 (media) 5 punti S, W, M da 6,6 a 12,5 (utero) (3) (2) (2) 1,5 cm dalla sorgente La dose totale somministrata all utero è di 65 Gy (3) Archi bisegmentali con 2 isocentri. Si somministrano 10 Gy sull intera pelvi e 40 Gy con protezione centrale (4) 5,7 Gy al punto S ( 1,5 cm dall'apice del tandem centrale), 7Gy al punto W (2 cm al di sotto dell'apice e 3 cm lateralmente al tandem), 9,2 Gy al punto M (punto A) e 8,2 Gy alla mucosa vaginale. 4

54 DFS a 5 anni e complicanze utilizzanti sorgenti HDR e in autori che hanno confrontato l'esperienza LDR con quella HDR presso la stessa istituzione. AUTORE STADIO N PAZIENTI NOREN NGUYEN I-II I II III I II II I-II HDR NGUYEN I I II IA IB II I-II I-II III-IV ,8 2 42,4 2 84,9* 73,3* 68,6* TAINA BEKERUS VAHRSON RIES KUCERA PETEREIT CHURN * DSS 1 DFS a 3 anni 2 37 DFS a 4 anni LDR % A 5 ANNI HDR 90,9 1 91,3 69,6 37, * 76* ,4* 33,3* LDR 78,3 86, , % COMPLICANZE HDR LDR 24,6 (G2-G3) 28,4 (G2-G3) 3 (G3) 1 (G3) 11 (G3) 21 (G3-G4) 5,5 (G2-G3) 5,2 (G3) 7,1 (G3) 2,7 (G3)

55 Carcinoma dell endometrio: sopravvivenza correlata con il trattamento (dal 1972 al 1993) (n = 392) STADIO APPLICATORE CAPSULE DI COMPLICANZE RADIUM-226 (LDR) DI ROTTE (HDR) HEYMAN (HDR) G2-G * * (%) I 30/39 (76,9 %) 72/99 (72,7 %) 21/22 (95,5 %) 7 II 34/46 (73,9 %) 76/108 (72,4 %) 23/31 (74,2 %) 7 III 6/21 (28,5 %) 6/17 (35,3 %) 8/12 (66,7 %) 7 Da Rotte, comunicazione scritta, Würzburb, Germania, 1994 * sopravvivenza cruda a 5 anni sopravvivenza attuariale a 5 anni

56 RISULTATI-COMPLICANZE 1. I risultati del trattamento radioterapico esclusivo riguardanti la DFS a 5 anni sono: I stadio: %; II stadio: %; III stadio %; IV stadio <25 %. 2. L incidenza delle complicanze medio severe va dal 10 al 20 %.

57 METODOLOGIA CSS

58

59 PIANO DI TRATTAMENTO SU PIU SEZIONI

60

61 RICOSTRUZIONE 3D DEL DISTRETTO ANATOMICO

62

63

64 COSTRUZIONE PROTEZIONI MEDIANTE BEAM S EYE VIEW

65

66 CALCOLO DELLA DOSE IN 3D CHE TIENE CONTO DELLE DISOMOGENEITA TISSUTALI

67

68

69

70

71

72

73 Le nuove risorse tecnologiche ci consentono di realizzare trattamenti brachiterapici conformati sul volume bersaglio. Comunque, nessuna casistica ha dimostrato una maggiore efficacia di un sistema rispetto all altro in quanto a controllo locale.

74 OTTIMIZZAZIONE BRACHITERAPIA ENDOCAVITARIA Per ottimizzare la dose al CTV è possibile utilizzare l'ecografia, che permette di verificare il corretto posizionamento dell'applicatore e la sua distanza dalle pareti uterine in modo da erogare la dose prescritta al solo CTV1 e ridurre gli effetti collaterali acuti e tardivi (Nguyen).

75 DOSAGGI Oggi è possibile un orientamento meno incerto sulla dose totale da somministrare con la RTE associata alla BRT e sul frazionamento con il calcolo della dose equivalente utilizzando il formalismo LQ.

76 DOSAGGI Secondo le raccomandazioni della Società Americana di Brachiterapia la dose equivalente consigliata: Gy ottenuta con l'integrazione di 45 Gy (RTE) e di 2-4 applicazioni di BRTHDR (da 5 a 8 Gy/frazione); Gy (4-7 frazioni da 6-8 Gy) con la BRTHDR esclusiva.

77 DOSAGGI Sembra esserci una aumentata incidenza, statisticamente significativa, degli effetti precoci e tardivi sul retto e vescica con singole frazioni > 7,5 Gy.

78 Casistica personale

Corpo uterino. C45.3 Fondo uterino C54.8 Lesione sovrapposta del corpo uterino RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Corpo uterino. C45.3 Fondo uterino C54.8 Lesione sovrapposta del corpo uterino RIASSUNTO DELLE MODIFICHE 29 Corpo uterino C54.0 Istmo uterino C54.1 Endometrio C54.2 Miometrio C45.3 Fondo uterino C54.8 Lesione sovrapposta del corpo uterino C54.9 Corpo uterino C55.9 Utero, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni

Dettagli

La strategia terapeutica adiuvante

La strategia terapeutica adiuvante I tumori del corpo dell utero: strategie terapeutiche in evoluzione La strategia terapeutica adiuvante Renato Maggi - Maria Paola Odorizzi Anna Tusei Ospedale S. Anna Como Torino 26 Febbraio 2010 PAZIENTE

Dettagli

Collo dell utero. C53.8 Lesione sovrapposta della cervice uterina RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Collo dell utero. C53.8 Lesione sovrapposta della cervice uterina RIASSUNTO DELLE MODIFICHE 28 Collo dell utero C53.0 Endocervice C53.1 Esocervice C53.8 Lesione sovrapposta della cervice uterina C53.9 Cervice uterina RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e i raggruppamenti in stadi

Dettagli

CARCINOMA DELLA CERVICE

CARCINOMA DELLA CERVICE CARCINOMA DELLA CERVICE Incidenza standardizzata di cancro del collo dell utero nel 2002 < 9,4 < 17,2 < 23,6 < 33,7 < 82,6 FATTORI DI RISCHIO PER IL CERVICO-CARCINOMA Ø Precoce attività sessuale

Dettagli

Recidive e tossicità dopo BRT-HDR del fondo vaginale

Recidive e tossicità dopo BRT-HDR del fondo vaginale Recidive e tossicità dopo BRT-HDR del fondo vaginale V. Lancellotta, E. Perrucci, V.Bini, C. Aristei S.C. Radioterapia Oncologica Università di Perugia EPIDEMIOLOGIA Tumore ginecologico piu frequente IV

Dettagli

LA STRATEGIA TERAPEUTICA ADIUVANTE. Luciano Galletto

LA STRATEGIA TERAPEUTICA ADIUVANTE. Luciano Galletto I TUMORI DEL CORPO DELL UTERO: STRATEGIE TERAPEUTICHE IN EVOLUZIONE Torino, 26 Febbraio 2010 LA STRATEGIA TERAPEUTICA ADIUVANTE Luciano Galletto Proporzione dei tumori del corpo dell utero vs proporzione

Dettagli

LA CHIRURGIA SIA SUL T CHE SUI LINFONODI. Luciano Galletto

LA CHIRURGIA SIA SUL T CHE SUI LINFONODI. Luciano Galletto I TUMORI DEL CORPO DELL UTERO: STRATEGIE TERAPEUTICHE IN EVOLUZIONE Torino, 26 Febbraio 2010 LA CHIRURGIA SIA SUL T CHE SUI LINFONODI Luciano Galletto IL CARCINOMA dell ENDOMETRIO RAPPRESENTA IL TUMORE

Dettagli

CARCINOMA DELL ENDOMETRIO: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE. Sabato 9 febbraio 2019 Aula Magna Nuovo Arcispedale S. Anna Cona, Ferrara

CARCINOMA DELL ENDOMETRIO: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE. Sabato 9 febbraio 2019 Aula Magna Nuovo Arcispedale S. Anna Cona, Ferrara CARCINOMA DELL ENDOMETRIO: APPROCCIO MULTIDISCIPLINARE Sabato 9 febbraio 2019 Aula Magna Nuovo Arcispedale S. Anna Cona, Ferrara RT ENDOMETRIO OPERATO Le pazienti operate per ca endometrio, dopo discussione

Dettagli

AGEO NAPOLI Carcinoma dell endometrio:come e quando intervenire. Mario Chizzolini Ospedale dell Angelo Venezia Mestre Primario Prof. T.

AGEO NAPOLI Carcinoma dell endometrio:come e quando intervenire. Mario Chizzolini Ospedale dell Angelo Venezia Mestre Primario Prof. T. AGEO NAPOLI 2017 Carcinoma dell endometrio:come e quando intervenire Mario Chizzolini Ospedale dell Angelo Venezia Mestre Primario Prof. T. Maggino FATTORI PROGNOSTICI Tipo istologico Grado di differenziazione

Dettagli

(Escluso il melanoma maligno della mucosa) C51.8 Lesione vulvare sovrapposta C51.9 Vulva, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

(Escluso il melanoma maligno della mucosa) C51.8 Lesione vulvare sovrapposta C51.9 Vulva, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE 26 Vulva (Escluso il melanoma maligno della mucosa) C51.0 Grandi labbra C51.1 Piccole labbra C51.2 Clitoride C51.8 Lesione vulvare sovrapposta C51.9 Vulva, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni

Dettagli

Dott.ssa Francesca Ciccarone

Dott.ssa Francesca Ciccarone Università degli Studi di Padova Dipartimento di salute della donna e del bambino SDB U.O.C. Clinica Ginecologica ed Ostetrica Scuola di Specializzazione in Ginecologia e Ostetricia Direttore Prof. Giovanni

Dettagli

Radioterapia ipofrazionata o con boost simultaneo integrato, PET guidata, nelle pazienti con carcinoma della cervice uterina

Radioterapia ipofrazionata o con boost simultaneo integrato, PET guidata, nelle pazienti con carcinoma della cervice uterina Radioterapia ipofrazionata o con boost simultaneo integrato, PET guidata, nelle pazienti con carcinoma della cervice uterina A. Fodor(1), F. Zerbetto(1,2), P. Mangili(3), I. Dell Oca(1), C. Fiorino(3),

Dettagli

L utero è localizzato nella pelvi, in posizione antiversoflessa, dietro la vescica e davanti al retto.

L utero è localizzato nella pelvi, in posizione antiversoflessa, dietro la vescica e davanti al retto. L utero è localizzato nella pelvi, in posizione antiversoflessa, dietro la vescica e davanti al retto. E parzialmente coperto dal peritoneo in corrispondenza del fondo. Posteriormente la parete laterale

Dettagli

La simulazione rappresenta il momento decisionale

La simulazione rappresenta il momento decisionale 1) Visita di consulenza 2) Preparazione al trattamento 3) Seduta radioterapica Simulazione autonoma Disegno dei campi Valutazione dosimetrica Seduta radioterapica La simulazione rappresenta il momento

Dettagli

CARCINOMA DELLA VULVA

CARCINOMA DELLA VULVA CARCINOMA DELLA VULVA Ca vulva 2014-2016 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 2014 2015 2016 VULVA EPIDEMIOLOGIA 3 5 % delle neoplasie genitali Età media 65 70 anni (< 50 aa 20 %) Ultimo trentennio: maggior aumento

Dettagli

Canale anale. (La classificazione si applica soltanto ai carcinomi; melanomi, tumori carcinoidi e sarcomi sono esclusi)

Canale anale. (La classificazione si applica soltanto ai carcinomi; melanomi, tumori carcinoidi e sarcomi sono esclusi) 13 Canale anale (La classificazione si applica soltanto ai carcinomi; melanomi, tumori carcinoidi e sarcomi sono esclusi) C21.0 Ano, NAS C21.1 Canale anale C21.2 Zona cloacogenica C21.8 Lesione sovrapposta

Dettagli

Carcinoma dell endometrio nel mondo. Tasso di incidenza per donne (GLOBOCAN, 2008)

Carcinoma dell endometrio nel mondo. Tasso di incidenza per donne (GLOBOCAN, 2008) Carcinoma dell endometrio nel mondo Tasso di incidenza per 100.000 donne (GLOBOCAN, 2008) Dati ISTAT sulla frequenza delle neoplasie dell apparato genitale femminile in Italia carcinoma nuovi casi/anno

Dettagli

LA STADIAZIONE CLINICO-STRUMENTALE

LA STADIAZIONE CLINICO-STRUMENTALE I TUMORI DEL CORPO DELL UTERO: STRATEGIE TERAPEUTICHE IN EVOLUZIONE LA STADIAZIONE CLINICO-STRUMENTALE Stefano Cirillo Ospedale Umberto I Torino 26 febbraio 2010 LA STADIAZIONE CLINICO-STRUMENTALE PROGNOSI

Dettagli

Se si considera solo l Europa anche qui si nota una notevole eterogeneità tra le varie nazioni.(vedi fig.sottostante)

Se si considera solo l Europa anche qui si nota una notevole eterogeneità tra le varie nazioni.(vedi fig.sottostante) INTRODUZIONE Il tumore dell endometrio, ha nella chirurgia il primo passo fondamentale, ma non si deve trascurare la terapia adiuvante. La radioterapia, in particolare, si è dimostrata un mezzo di indiscussa

Dettagli

Trattamento Radio-Chemioterapico del Carcinoma Anale: esperienza della Radioterapia dell Azienda Sanitaria di Firenze

Trattamento Radio-Chemioterapico del Carcinoma Anale: esperienza della Radioterapia dell Azienda Sanitaria di Firenze XXIII Congresso AIRO 2013 Giardini Naxos Taormina 26-29 ottobre Trattamento Radio-Chemioterapico del Carcinoma Anale: esperienza della Radioterapia dell Azienda Sanitaria di Firenze Dr.ssa Lisa Paoletti

Dettagli

Ruolo della chemioterapia nel trattamento dei pazienti affetti da carcinoma del canale anale T1-2 N0: Analisi retrospettiva di 140 pazienti

Ruolo della chemioterapia nel trattamento dei pazienti affetti da carcinoma del canale anale T1-2 N0: Analisi retrospettiva di 140 pazienti Ruolo della chemioterapia nel trattamento dei pazienti affetti da carcinoma del canale anale T- N: Analisi retrospettiva di 4 pazienti Dr.ssa Laëtitia Lestrade Background Studi clinici randomizzati (anni

Dettagli

Controversie nelle strategie terapeutiche del carcinoma prostatico localizzato ad alto rischio. Irradiazione pelvica: Pros.

Controversie nelle strategie terapeutiche del carcinoma prostatico localizzato ad alto rischio. Irradiazione pelvica: Pros. Controversie nelle strategie terapeutiche del carcinoma prostatico localizzato ad alto rischio Irradiazione pelvica: Pros Paola Franzone IL PROBLEMA C. Viazzi, 1895 Pazienti affetti da neoplasia prostatica

Dettagli

A cura di Marchese Rita

A cura di Marchese Rita A cura di Marchese Rita Abstract Obiettivo L ASTRO ha prodotto delle linee guida sulla radioterapia nel carcinoma squamoso dell orofaringe rilevanti anche per l ASCO che, dopo averle vagliate, ha optato

Dettagli

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE 30 Ovaio C56.9 Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e il raggruppamento in stadi per questo capitolo non sono stati modificati rispetto alla V edizione. ANATOMIA Sede primitiva. Le ovaie

Dettagli

Domande relative alla specializzazione in: Radioterapia

Domande relative alla specializzazione in: Radioterapia Domande relative alla specializzazione in: Radioterapia Domanda #1 (codice domanda: n.611) : Rispetto a un tessuto ipossico, in un tessuto molto ossigenato gli effetti dannosi delle radiazioni sono: A:

Dettagli

Fabio Fichera Italo Paolini Area Ecografica SIMG

Fabio Fichera Italo Paolini Area Ecografica SIMG Fabio Fichera Italo Paolini Area Ecografica SIMG Bolzano, 11 13 Febbraio 2016 DIAMETRO TRASVERSO: 3-4 CM. DIAMETRO A-P: 2-3 CM. DIAMETRO LONGITUDINALE: >3,5 CM. NORMALE: UNIFORMEMENTE IPOECOGENA L

Dettagli

CARCINOMA DELL OVAIO

CARCINOMA DELL OVAIO CARCINOMA DELL OVAIO Carcinoma dell ovaio nel mondo Tasso di incidenza per 100.000 donne (GLOBOCAN,2008) ISTAT : Frequenza delle neoplasie dell apparato genitale femminile in Italia Tipo carcinoma nuovi

Dettagli

Target veri o presunti: le neoplasie ginecologiche

Target veri o presunti: le neoplasie ginecologiche Dipartimento di Scienze Radiologiche Oncologiche e Anatomo-Patologiche Cattedra di Radioterapia Direttore prof. V. Tombolini Target veri o presunti: le neoplasie ginecologiche Roma, 26 giugno 2012 dott.ssa

Dettagli

Indagine conoscitiva a cura del gruppo di studio AIRO GI. ci siamo anche noi.. le vie biliari

Indagine conoscitiva a cura del gruppo di studio AIRO GI. ci siamo anche noi.. le vie biliari Indagine conoscitiva a cura del gruppo di studio AIRO GI. ci siamo anche noi.. le vie biliari Le neoplasie delle vie biliari sono rare e rappresentano il 3-4% circa delle neoplasie dell apparato gastroenterico.

Dettagli

Dott.ssa Silvia Ferrario

Dott.ssa Silvia Ferrario Radioterapia pelvica adiuvante e di salvataggio con IMRT-RapidArc: valutazione di tossicità e correlazione dosimetrica in 208 pazienti con carcinoma prostatico Dott.ssa Silvia Ferrario SCOPI! Confronto

Dettagli

CLASSIFICAZIONE CLINICA Sistema TNM TUMORE LINFONODI METASTASI

CLASSIFICAZIONE CLINICA Sistema TNM TUMORE LINFONODI METASTASI STADIAZIONE Per stadiazione si intende la valutazione dell estensione della malattia mediante esami clinici e strumentali. Tale estensione viene poi tradotta nel sistema TNM che attraverso la definizione

Dettagli

EPIDEMIOLOGIA. - Il carcinoma dell endometrio

EPIDEMIOLOGIA. - Il carcinoma dell endometrio Il Carcinoma dell Endometrio Prof. Francesco Sesti EPIDEMIOLOGIA - Il carcinoma dell endometrio endometrio rappresenta nel mondo il secondo tumore femminile con 189.000 nuovi casi per anno, preceduto solo

Dettagli

II SESSIONE: TERAPIA DELLA MALATTIA IN FASE PRECOCE LA RADIOTERAPIA COMPLEMENTARE ALESSANDRO GAVA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA TREVISO

II SESSIONE: TERAPIA DELLA MALATTIA IN FASE PRECOCE LA RADIOTERAPIA COMPLEMENTARE ALESSANDRO GAVA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA TREVISO II SESSIONE: TERAPIA DELLA MALATTIA IN FASE PRECOCE LA RADIOTERAPIA COMPLEMENTARE ALESSANDRO GAVA RADIOTERAPIA ONCOLOGICA TREVISO RUOLO RADIOTERAPIA INDICAZIONI ALLA RADIOTERAPIA RADIOTERAPIA DOPO CHIRURGIA

Dettagli

CARCINOMA DEL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE ( NSCLC )

CARCINOMA DEL POLMONE NON A PICCOLE CELLULE ( NSCLC ) IL RUOLO DELLA RADIOTERAPIA NEL CANCRO DEL POLMONE Dott.ssa Sofia Meregalli S.C. RADIOTERAPIA ED ONCOLOGIA - A.O. SAN GERARDO- MONZA Introduzione La radioterapia (RT) è uno delle modalità di trattamento

Dettagli

Outcome clinico degli adenomi cancerizzati colorettali a basso ed alto rischio: studio di popolazione

Outcome clinico degli adenomi cancerizzati colorettali a basso ed alto rischio: studio di popolazione Convegno AIRTUM, Sabaudia 21-23 aprile Outcome clinico degli adenomi cancerizzati colorettali a basso ed alto rischio: studio di popolazione L.Reggiani Bonetti *, S. Kaleci, C. Di Gregorio, *; C. de Gaetani,

Dettagli

XVII Convegno regionale AIRO Piemonte Valle d Aosta L IMRT DINAMICA. M.Gatti

XVII Convegno regionale AIRO Piemonte Valle d Aosta L IMRT DINAMICA. M.Gatti XVII Convegno regionale AIRO Piemonte Valle d Aosta Asti, 18 ottobre 2008 L IMRT DINAMICA Esperienza dell IRCC di Candiolo U.O.A. di RADIOTERAPIA M.Gatti Casisitica IMRT: 96 pz dall 1/2002 Sede trattata

Dettagli

Brachiterapia (BRT) sclusiva della cupola vaginale dopo sterectomia: risultati e considerazioni etiche sulla qualità di vita dopo trattamento

Brachiterapia (BRT) sclusiva della cupola vaginale dopo sterectomia: risultati e considerazioni etiche sulla qualità di vita dopo trattamento Brachiterapia (BRT) sclusiva della cupola vaginale dopo sterectomia: risultati e considerazioni etiche sulla qualità di vita dopo trattamento DR. FABRIZIO PIRO U.O. RADIOTERAPIA ONCOLOGICA COSENZA Scopo!

Dettagli

DIAGNOSTICA PREOPERATORIA CANCRO DEL RETTO: IMAGING, DALL INUTILE AL NECESSARIO

DIAGNOSTICA PREOPERATORIA CANCRO DEL RETTO: IMAGING, DALL INUTILE AL NECESSARIO Congresso Annuale Fondazione Rosa Gallo Il cancro del retto oggi: attualità diagnostiche e terapeutiche Verona, 22-23 novembre 10 DIAGNOSTICA PREOPERATORIA CANCRO DEL RETTO: IMAGING, DALL INUTILE AL NECESSARIO

Dettagli

EBM e brachiterapia in ginecologia oncologica

EBM e brachiterapia in ginecologia oncologica Controversie sull utilizzo della brachiterapia in ginecologia oncologica EBM e brachiterapia in ginecologia oncologica Alessandro Colombo SC Radioterapia A.O. Ospedale di Lecco Carcinoma della cervice

Dettagli

Ampolla di Vater. (Non sono inclusi i tumori carcinoidi ed altri tumori neuroendocrini) RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Ampolla di Vater. (Non sono inclusi i tumori carcinoidi ed altri tumori neuroendocrini) RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Ampolla di Vater (Non sono inclusi i tumori carcinoidi ed altri tumori neuroendocrini) C24.1 Ampolla di Vater RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Èstata eliminata la distinzione fra T3 e T4 sulla base della profondità

Dettagli

Dott. Francesco Fiorica

Dott. Francesco Fiorica Dottorato di ricerca XXII ciclo Università degli Studi di Catania: Approccio Oncologico Multimodale in età geriatrica FATTIBILITA ED EFFICACIA DI UN TRATTAMENTO DI RADIOTERAPIA IN PAZIENTI ANZIANI CON

Dettagli

Pancreas esocrino. (Non sono inclusi i tumori endocrini che originano delle isole di Langerhans ed i tumori carcinoidi)

Pancreas esocrino. (Non sono inclusi i tumori endocrini che originano delle isole di Langerhans ed i tumori carcinoidi) Pancreas esocrino (Non sono inclusi i tumori endocrini che originano delle isole di Langerhans ed i tumori carcinoidi) C25.0 Testa C25.1 Corpo C25.2 Coda C25.3 Dotto pancreatico C25.7 Altre parti specifiche

Dettagli

Tomoterapia moderatamente ipofrazionata nel carcinoma della prostata: risultati con un follow up di 75 mesi

Tomoterapia moderatamente ipofrazionata nel carcinoma della prostata: risultati con un follow up di 75 mesi Tomoterapia moderatamente ipofrazionata nel carcinoma della prostata: risultati con un follow up di 75 mesi NG Di Muzio¹, A Fodor¹, B Noris Chiorda¹, S Broggi², P Mangili², R Valdagni³, I Dell'Oca¹, M

Dettagli

La svolta. ''La Rete Oncologica: come si colloca la cervice?'' Incidenza epidemiologica per sede neoplastica GIUNTA REGIONALE

La svolta. ''La Rete Oncologica: come si colloca la cervice?'' Incidenza epidemiologica per sede neoplastica GIUNTA REGIONALE GIUNTA REGIONALE Verbale n. 94 Adunanza 23 novembre 20 29 Novembre 2017 ''La Rete Oncologica: come si colloca la cervice?'' Oscar Bertetto Direttore Dipartimento Rete Oncologica e Valle d'aosta 1 D.G.R.

Dettagli

Il Carcinoma Avanzato della Tiroide. Livio Presutti; Daniele Marchioni; Angelo Ghidini

Il Carcinoma Avanzato della Tiroide. Livio Presutti; Daniele Marchioni; Angelo Ghidini Il Carcinoma Avanzato della Tiroide Livio Presutti; Daniele Marchioni; Angelo Ghidini Incidenza della invasione neoplastica delle strutture laringotracheali e faringoesofagee da parte dei Ca differenziati

Dettagli

XII Congresso Nazionale AIMN 2015 Rimini Aprile 2015

XII Congresso Nazionale AIMN 2015 Rimini Aprile 2015 XII Congresso Nazionale AIMN 2015 Rimini 16-19 Aprile 2015 Protocollo di ottimizzazione della PET-CT con 18F-Colina, al fine di migliorare l accuratezza diagnostica del paziente con carcinoma prostatico

Dettagli

IL CARCINOMA DELLA PROSTATA RUOLO DELLA CHIRURGIA. www.fisiokinesiterapia.biz

IL CARCINOMA DELLA PROSTATA RUOLO DELLA CHIRURGIA. www.fisiokinesiterapia.biz IL CARCINOMA DELLA PROSTATA RUOLO DELLA CHIRURGIA www.fisiokinesiterapia.biz TERAPIA del K-PROSTATICO Tipo di trattamento WATCHFUL WAITING CHIRURGIA (PROSTATECTOMIA RADICALE) TERAPIA ORMONALE RADIOTERAPIA

Dettagli

O.R.I.A. OSSERVATORIO RICERCA E INNOVAZIONE AZIENDALE. Reggio Emilia 4 giugno 2008

O.R.I.A. OSSERVATORIO RICERCA E INNOVAZIONE AZIENDALE. Reggio Emilia 4 giugno 2008 O.R.I.A. OSSERVATORIO RICERCA E INNOVAZIONE AZIENDALE Reggio Emilia 4 giugno 2008 Protocollo I.R.M.A. Innovazione in Radioterapia Mammaria CARCINOMA DELLA MAMMELLA A BASSO RISCHIO DI RECIDIVA LOCALE: IRRADIAZIONE

Dettagli

Presentazione di un caso clinico Dr.ssa Cinzia Cardalesi

Presentazione di un caso clinico Dr.ssa Cinzia Cardalesi Presentazione di un caso clinico Dr.ssa Cinzia Cardalesi Caso clinico P.V. 55 anni 3 gravidanze a termine Familiarità: sorella ca gastrico Anamnesi patologica remota: ipertensione Gennaio 2008 Diagnosi

Dettagli

PET/TAC'con'Colina'per'la'ristadiazione'!

PET/TAC'con'Colina'per'la'ristadiazione'! Efficacia della tomoterapia di salvataggio, guidata dalla PET colina, associata all ormonoterapia/chemioterapia in pazienti con recidiva linfonodale di un adenocarcinoma della prostata A. Fodor, MD¹, G.

Dettagli

Piccolo intestino. (Esclusi i linfomi, i tumori carcinoidi ed i sarcomi viscerali) C17.8 Lesione sovrapposta del piccolo intestino

Piccolo intestino. (Esclusi i linfomi, i tumori carcinoidi ed i sarcomi viscerali) C17.8 Lesione sovrapposta del piccolo intestino 11 Piccolo intestino (Esclusi i linfomi, i tumori carcinoidi ed i sarcomi viscerali) C17.0 Duodeno C17.1 Digiuno C17.2 Ileo C17.8 Lesione sovrapposta del piccolo intestino C17.9 Piccolo intestino, NAS

Dettagli

Stomaco. (Esclusi i linfomi, i sarcomi ed i tumori carcinoidi) C16.4 Piloro C16.5 Piccola curva dello stomaco, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Stomaco. (Esclusi i linfomi, i sarcomi ed i tumori carcinoidi) C16.4 Piloro C16.5 Piccola curva dello stomaco, NAS RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Stomaco (Esclusi i linfomi, i sarcomi ed i tumori carcinoidi) C16.0 Cardias, NAS C16.1 Fondo gastrico C16.2 Corpo gastrico C16.3 Antro gastrico C16.4 Piloro C16.5 Piccola curva dello stomaco, NAS C16.8

Dettagli

Maria Gabriella Brizi. Dipartimento di Scienze Radiologiche

Maria Gabriella Brizi. Dipartimento di Scienze Radiologiche Maria Gabriella Brizi Dipartimento di Scienze Radiologiche 1 2 2/3 dei pazienti con tumore dell esofago sono in uno stadio avanzato di malattia alla diagnosi (> T2 o N1) in questi la sola chirurgia può

Dettagli

A cura di Rezarta Frakulli

A cura di Rezarta Frakulli A cura di Rezarta Frakulli Abstract Scopo: La determinazione del bersaglio nel carcinoma rinofaringeo (CR) si rivela spesso difficile a causa del margine terapeutico molto ristretto. Sono necessarie alte

Dettagli

Dr.ssa Alessia Levaggi ASL 5 Spezzino. Stadiazione e TNM

Dr.ssa Alessia Levaggi ASL 5 Spezzino. Stadiazione e TNM Dr.ssa Alessia Levaggi ASL 5 Spezzino Stadiazione e TNM Rappresentazione sintetica dell estensione anatomica del tumore Informazioni prognostiche Stadiazione Indirizza la strategia terapeutica Linguaggio

Dettagli

Indice. Presentazione Indice

Indice. Presentazione Indice Presentazione... 11 1. Carcinoma mammario...13 1.1. Introduzione... 17 1.2. Screening... 18 1.3. Diagnosi... 18 Algoritmo 1. Diagnosi...19 1.3.1. Mammografia... 20 1.3.2. Ecografia... 20 1.3.3. Refertazione...

Dettagli

Impatto della FDGPET/TC nella definizione del target del distretto testa-collo

Impatto della FDGPET/TC nella definizione del target del distretto testa-collo Impatto della FDGPET/TC nella definizione del target del distretto testa-collo Dr.ssa Caterina Fardella U.C. Radioterapia Asl5 Direttore Dr. Tindaro Scolaro BACKGRAUND DIAGNOSI e STADIAZIONE dei TUMORI

Dettagli

LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Ferrara, 17 novembre 2012

LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA. Ferrara, 17 novembre 2012 LO SCREENING COLO-RETTALE: DALLE LINEE-GUIDA EUROPEE AL PROTOCOLLO DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA Ferrara, 17 novembre 2012 Tavola rotonda: Trattamento dell adenocarcinoma T1 (adenoma cancerizzato) Prof.

Dettagli

Presentazione di un caso clinico Dott. Claudio Lanfranco

Presentazione di un caso clinico Dott. Claudio Lanfranco Presentazione di un caso clinico Dott. Claudio Lanfranco Operaia di 34 anni. Ha smesso di fumare da 2 mesi Nessuna patologia di rilievo 2 gravidanze a termine (ultima 11 mesi prima della diagnosi) Dopo

Dettagli

Ca endometrio - incidenza

Ca endometrio - incidenza Ca endometrio Il cancro dell'endometrio o del corpo dell'utero trae origine dalle ghiandole della mucosa (endometrio) che riveste la cavità del corpo dell'utero Ca endometrio - incidenza Ca endometrio

Dettagli

Presentazione di un caso clinico Dott. Emanuele Naglieri

Presentazione di un caso clinico Dott. Emanuele Naglieri Presentazione di un caso clinico Dott. Emanuele Naglieri Sintesi anamnestica Paziente M.M., anni 82 Comorbidità: ipertensione arteriosa, insufficienza venosa cronica ABS fino al 2006: riscontro di neoformazione

Dettagli

Linee guida per il planning nel carcinoma del polmone. Radiotherapy and Oncology 71 (2004)

Linee guida per il planning nel carcinoma del polmone. Radiotherapy and Oncology 71 (2004) Linee guida per il planning nel carcinoma del polmone Radiotherapy and Oncology 71 (2004) 139-146 Linee guida per il planning nel carcinoma del polmone Posizionamento del paziente Acquisizione delle immagini

Dettagli

Tiroide RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Tiroide RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Tiroide C73.9 Tiroide RIASSUNTO DELLE MODIFICHE La stadiazione tumorale (T) è stata rivista, e le categorie sono state ridefinite. T4 ora è suddiviso in T4a e T4b. La stadiazione linfonodale (N) è stata

Dettagli

Colon e retto. (Esclusi i sarcomi, i linfomi ed i tumori carcinoidi del grosso intestino e dell appendice)

Colon e retto. (Esclusi i sarcomi, i linfomi ed i tumori carcinoidi del grosso intestino e dell appendice) 12 Colon e retto (Esclusi i sarcomi, i linfomi ed i tumori carcinoidi del grosso intestino e dell appendice) C18.0 Cieco C18.1 Appendice C18.2 Colon ascendente C18.3 Flessura epatica del colon C18.4 Colon

Dettagli

CLASSI DI PRIORITÀ CLINICA PER L ESECUZIONE DEL TRATTAMENTO RADIOTERAPICO

CLASSI DI PRIORITÀ CLINICA PER L ESECUZIONE DEL TRATTAMENTO RADIOTERAPICO giunta regionale Allegato A al Decreto n. 0018 del 13 GIU 2016 pag. 1/6 CLASSI DI PRIORITÀ CLINICA PER L ESECUZIONE DEL TRATTAMENTO RADIOTERAPICO L'erogazione di trattamenti radioterapici in regime di

Dettagli

Tumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici. Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012

Tumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici. Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012 Tumori gonadici nell adolescente: Aspetti Chirurgici Dott. Alessandro Crocoli Riunione GICOP - Trieste 12-13 Aprile 2012 2 Tumori gonadici: il passato Prima del 1980 CURE PALLIATIVE TERAPIE SPERIMENTALI

Dettagli

Interazione tra volume di trattamento e parametri clinici in brachiterapia della mammella ad alto rateo di dose (BRT-HDR)

Interazione tra volume di trattamento e parametri clinici in brachiterapia della mammella ad alto rateo di dose (BRT-HDR) Interazione tra volume di trattamento e parametri clinici in brachiterapia della mammella ad alto rateo di dose (BRT-HDR) Dr.ssa Luigia Chirico S.C. Radioterapia Oncologica Direttore Dr. Ernesto Maranzano

Dettagli

Neoplasie mesenchimali

Neoplasie mesenchimali Neoplasie mesenchimali Nicoletta Ravarino S.C. di ANATOMIA PATOLOGICA Direttore B.Torchio A.O ORDINE MAURIZIANO TORINO TUMORI MESENCHIMALI Derivazione dal mesenchima del corpo: stroma endometriale, muscolatura

Dettagli

VII sessione CASI CLINICI SIMULATI. Caso 1: Carcinoma del retto ct3n0. Andrea Delli Pizzi - Consuelo Rosa

VII sessione CASI CLINICI SIMULATI. Caso 1: Carcinoma del retto ct3n0. Andrea Delli Pizzi - Consuelo Rosa VII sessione CASI CLINICI SIMULATI Caso 1: Carcinoma del retto ct3n0 Andrea Delli Pizzi - Consuelo Rosa Caso clinico Paziente di 52 anni Karnofsky: 100 In anamnesi: nulla da riferire In seguito a comparsa

Dettagli

Come il referto istopatologico può modificare il comportamento del chirurgo

Come il referto istopatologico può modificare il comportamento del chirurgo Programma screening carcinoma colorettale: linee guida e concordanza diagnostica anatomopatologica (I.Re.F., 14 gennaio 2009) Come il referto istopatologico può modificare il comportamento del chirurgo

Dettagli

I carcinomi cutanei sono i tumori maligni più frequenti con milioni di pazienti ogni anno.

I carcinomi cutanei sono i tumori maligni più frequenti con milioni di pazienti ogni anno. I carcinomi cutanei sono i tumori maligni più frequenti con milioni di pazienti ogni anno. 2.000.000 di nuovi casi ogni anno. 238% negli ultimi 14 anni. 2-3% ogni anno. L incidenza cresce annualmente ma

Dettagli

BRACHITERAPIA Una dose elevata è somministrata in un periodo limitato di tempo e in un limitato numero di frazioni. Le dosi ed il dose-rate impiegati

BRACHITERAPIA Una dose elevata è somministrata in un periodo limitato di tempo e in un limitato numero di frazioni. Le dosi ed il dose-rate impiegati BRACHITERAPIA Una dose elevata è somministrata in un periodo limitato di tempo e in un limitato numero di frazioni. Le dosi ed il dose-rate impiegati potrebbero non essere tollerabili per i tessuti normali

Dettagli

NELL EROGAZIONE DEI TRATTAMENTI DEL CARCINOMA MAMMARIO INIZIALE»

NELL EROGAZIONE DEI TRATTAMENTI DEL CARCINOMA MAMMARIO INIZIALE» «RUOLO DEL TSRM NELL EROGAZIONE DEI TRATTAMENTI DEL CARCINOMA MAMMARIO INIZIALE» Relatrice: Arianna De Ponte IL CARCINOMA MAMMARIO INIZIALE Il carcinoma mammario è una neoformazione patologica maligna

Dettagli

La linfadenectomia nei Siewert II e III: quanto lontano andare

La linfadenectomia nei Siewert II e III: quanto lontano andare La linfadenectomia nei Siewert II e III: quanto lontano andare Dott.ssa Germani, Dott. Cosola Pordenone, 5 luglio 2019 - Approccio multidisciplinare: trattamenti neoadiuvanti sempre più utilizzati non

Dettagli

Donna nata nel A marzo 1998, resezione segmentaria del trasverso. Neopl. di 12 cm

Donna nata nel A marzo 1998, resezione segmentaria del trasverso. Neopl. di 12 cm Donna nata nel 1920. A marzo 1998, resezione segmentaria del trasverso. Neopl. di 12 cm Adenocarcinoma scarsamente differenziato con diffuse aree necrotiche che infiltra la parete del viscere a tutto spessore

Dettagli

Caso Clinico: Colonna

Caso Clinico: Colonna Trattamento non chirurgico delle oligometastasi: Caso Clinico: Colonna Paolo Ricci E.O. Ospedali Galliera - Genova ANAMNESI: Maschio di anni 73 APR: iperteso in terapia, Ipercolesterolemia in terapia.

Dettagli

Caso Clinico COLONNA. Dr. Luigia Chirico Dr. Marco Italiani S.C. Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera S. Maria Terni

Caso Clinico COLONNA. Dr. Luigia Chirico Dr. Marco Italiani S.C. Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera S. Maria Terni Caso Clinico COLONNA Dr. Luigia Chirico Dr. Marco Italiani S.C. Radioterapia Oncologica Azienda Ospedaliera S. Maria Terni Caso Clinico P.E. Anni 62 Settembre 2012: Surreno-nefrectomia sinistra per neoplasia

Dettagli

Carcinoma ovarico avanzato: caso clinico Alessandro Inno

Carcinoma ovarico avanzato: caso clinico Alessandro Inno Carcinoma ovarico avanzato: caso clinico Alessandro Inno UOC di Oncologia Medica Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar - Verona Negrar, 16 febbraio 2015 Presentazione clinica Silvana, 65 anni Anamnesi

Dettagli

Ipofrazionamento spinto: l esperienza con CyberKnife

Ipofrazionamento spinto: l esperienza con CyberKnife Ipofrazionamento spinto: l esperienza con CyberKnife Cristina Baiocchi U.O. di Radioterapia Oncologica Ospedale San Bortolo ULSS 6, Vicenza CyberKnife -Linac compatto 6MV montato su robot a 6 DOF -Collimatore

Dettagli

TC nel tumore del colon-retto: criteri di appropriatezza

TC nel tumore del colon-retto: criteri di appropriatezza TC nel tumore del colon-retto: criteri di appropriatezza UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI PERUGIA Corso di Laurea Specialistica in Medicina e Chirurgia Diagnostica per Immagini e Radioterapia Prof. M. Scialpi

Dettagli

Radiochemioterapia concomitante: vantaggi e problematiche

Radiochemioterapia concomitante: vantaggi e problematiche Radiochemioterapia concomitante: vantaggi e problematiche Dr S. Parisi U.O. Radioterapia I.R.C.C.S. Casa Sollievo della Sofferenza San Giovanni Rotondo (FG) Carcinoma mammario in stadio precoce Trattamento

Dettagli

Il Cancerizzato Reggio Emilia, 7 aprile 2011. Che cosa è un cancerizzato? Presentazione e valutazione critica delle nuove LG europee.

Il Cancerizzato Reggio Emilia, 7 aprile 2011. Che cosa è un cancerizzato? Presentazione e valutazione critica delle nuove LG europee. Il Cancerizzato Reggio Emilia, 7 aprile 2011 Che cosa è un cancerizzato? Presentazione e valutazione critica delle nuove LG europee Giovanni Lanza Anatomia Patologica Azienda Ospedaliero Universitaria

Dettagli

8 Maggio 2019 TUMORE OVARICO E BRCA: CAMBIARE IL FUTURO SI PUO' Torino. Aula Delle Piane P.O. Sant'Anna AOU Città della Salute e della Scienza

8 Maggio 2019 TUMORE OVARICO E BRCA: CAMBIARE IL FUTURO SI PUO' Torino. Aula Delle Piane P.O. Sant'Anna AOU Città della Salute e della Scienza TUMORE OVARICO E BRCA: CAMBIARE IL FUTURO SI PUO' Dott.ssa RIBOTTA MARISA Anatomia e Istologia Patologica 1U AOU Città della Salute e della Scienza di Torino TITOLO RELAZIONE Aula Delle Piane P.O. Sant'Anna

Dettagli

L imaging morfologico. Maja Ukmar. U.C.O di Radiologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Trieste

L imaging morfologico. Maja Ukmar. U.C.O di Radiologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Trieste LA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI NEL TREATMENT PLANNING DELLA RADIOTERAPIA L imaging morfologico Maja Ukmar U.C.O di Radiologia Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti Trieste Radiogramma diretto

Dettagli

TERATOMI SACRO-COCCIGEI

TERATOMI SACRO-COCCIGEI TERATOMI SACRO-COCCIGEI Giovanna Riccipetitoni Direttore Chirurgia Pediatrica e Dipartimento Pediatrico Ospedale dei Bambini V.Buzzi - AO I.C.P. - Milano giovanna.riccipetitoni@icp.mi.it Riunione GICOP

Dettagli

Selezione dei pazienti e chemioterapia personalizzata

Selezione dei pazienti e chemioterapia personalizzata Convegno Annuale Fondazione Rosa Gallo IL CANCRO DEL RETTO OGGI: ATTUALITA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE Policlinico Universitario G.B.Rossi Verona 23-24 novembre 2010 Problematiche, funzionalità intestinale

Dettagli

La terapia: dove si ferma l endoscopista La terapia chirurgica: quando si può definire radicale?

La terapia: dove si ferma l endoscopista La terapia chirurgica: quando si può definire radicale? La terapia: dove si ferma l endoscopista La terapia chirurgica: quando si può definire radicale? Fabio Cianchi Chirurgia Generale ed Endcorina AOU Careggi COMIS Center of Oncological Minimally Invasive

Dettagli

Fegato (inclusi dotti biliari intraepatici)

Fegato (inclusi dotti biliari intraepatici) 14 Fegato (inclusi dotti biliari intraepatici) 14 (Esclusi i sarcomi ed i tumori metastatici al fegato) C22.0 Fegato C22.1 Dotti biliari intraepatici RIASSUNTO DELLE MODIFICHE In questa edizione le categorie

Dettagli

Radioterapia ad intensità di dose modulata : trattamento delle neoplasie del pancreas procedure di esecuzione. Relatore: Moretti Nadia Daolio Cinzia

Radioterapia ad intensità di dose modulata : trattamento delle neoplasie del pancreas procedure di esecuzione. Relatore: Moretti Nadia Daolio Cinzia Radioterapia ad intensità di dose modulata : trattamento delle neoplasie del pancreas procedure di esecuzione Relatore: Moretti Nadia Daolio Cinzia Radioterapia ad intensità di dose modulata : trattamento

Dettagli

CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO

CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO CAPITOLO 19 IL TRIAL AMERICANO Nel 1986 la Commissione sul cancro dell American College of Surgeons lanciò uno studio sul cancro dello stomaco usando i registri tumori degli ospedali americani nei quali

Dettagli

AME Day Desenzano del Garda 23 Maggio 2015 CHIRURGIA DEL CARCINOMA TIROIDEO TAKE HOME MESSAGES PATRIZIA DEL MONTE SSD ENDOCRINOLOGIA

AME Day Desenzano del Garda 23 Maggio 2015 CHIRURGIA DEL CARCINOMA TIROIDEO TAKE HOME MESSAGES PATRIZIA DEL MONTE SSD ENDOCRINOLOGIA AME Day Desenzano del Garda 23 Maggio 2015 CHIRURGIA DEL CARCINOMA TIROIDEO TAKE HOME MESSAGES PATRIZIA DEL MONTE SSD ENDOCRINOLOGIA La Tiroidectomia totale è il trattamento standard del ca. tiroideo differenziato.

Dettagli

Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS

Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS Neoplasia del Pancreas: Ruolo dell EUS Fabia Attili MD, PhD Digestive Endoscopy Unit Cancro del pancreas I numeri: 10^ più comune neoplasia 4^ causa di mortalità per cancro American Cancer Society 2006:

Dettagli

Patologie uro-oncologiche: gestione multidisciplinare del paziente. Focus on: tumore della vescica terapia adiuvante/neoadiuvante

Patologie uro-oncologiche: gestione multidisciplinare del paziente. Focus on: tumore della vescica terapia adiuvante/neoadiuvante Patologie uro-oncologiche: gestione multidisciplinare del paziente. Focus on: tumore della vescica terapia adiuvante/neoadiuvante 21 settembre 2019 Dott.ssa Valentina Ghilardi Medicina Oncologica Policlinico

Dettagli

Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Unità di direzione politica della sanità

Dipartimento federale dell interno DFI Ufficio federale della sanità pubblica UFSP Unità di direzione politica della sanità Informazioni per persone e istituzioni soggette all obbligo di notifica Notifica di dati ai registri cantonali dei tumori e al registro dei tumori pediatrici secondo la nuova legge federale sulla registrazione

Dettagli

F.C. BODINI UOC RADIOLOGIA OSPEDALE G. DA SALICETO - PIACENZA IL RUOLO DELLA RM NELLA DIAGNOSI DELL ENDOMETRIOSI

F.C. BODINI UOC RADIOLOGIA OSPEDALE G. DA SALICETO - PIACENZA IL RUOLO DELLA RM NELLA DIAGNOSI DELL ENDOMETRIOSI F.C. BODINI UOC RADIOLOGIA OSPEDALE G. DA SALICETO - PIACENZA IL RUOLO DELLA RM NELLA DIAGNOSI DELL ENDOMETRIOSI ENDOMETRIOSI - Presenza di tessuto endometriale esternamente all utero - Patogenesi complessa

Dettagli

QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli. Caso Clinico

QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli. Caso Clinico QUANDO FARE LA TERAPIA ADIUVANTE Dott.ssa Daniela Scapoli Caso Clinico MV 20/8/1957 Maschio sposato Anamnesi negativa per patologie di rilievo Non famigliarità per neoplasia Operaio ( meccanico) Fumatore15

Dettagli

Radiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici?

Radiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici? Radiochemioterapia nei tumori del retto nel paziente anziano: irradiare i linfonodi pelvici? Carlo Greco Radioterapia Oncologica Università Campus Bio-Medico di Roma - Via Álvaro del Portillo, 21-00128

Dettagli

IL FOLLOW UP DEI POLIPI DEL COLON. Settembre 2007 Corso di aggiornamento MMG Barbara Omazzi

IL FOLLOW UP DEI POLIPI DEL COLON. Settembre 2007 Corso di aggiornamento MMG Barbara Omazzi IL FOLLOW UP DEI POLIPI DEL COLON RHO,22 Settembre 2007 Corso di aggiornamento MMG Barbara Omazzi Sequenza adenoma-carcinoma Cripte aberranti Proliferazione epitelio Mutazioni APC e k-ras PICCOLO ADENOMA

Dettagli

Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia

Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Torino Facoltà di Medicina e Chirurgia RUOLO DELLA RISONANZA MAGNETICA DI PERFUSIONE E DI DIFFUSIONE NELLA VALUTAZIONE PRECOCE DELLA RISPOSTA AL TRATTAMENTO RADIOCHIRURGICO DELLE

Dettagli