Stroke Unit Neurologia La Spezia Presidente Alice Emilia R. SCACCO ALL ICTUS
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1 ICTUS nei Giovanii Dott.ssa Antonia Nucera Stroke Unit Neurologia La Spezia Presidente Alice Emilia R. SCACCO ALL ICTUS Roma 12 novembre 2013
2 L ictus giovanile. Contrariamente a quel che si potrebbe pensare, l ictus ischemico i colpisce anche i giovani. i In particolare, circa il 10-15% 15% di tutti tti gli ictus ischemici i i avviene tra persone tra i 18 e 45 anni, con una prevalenza pari al doppio di quella della sclerosi multipla, e un incidenza in progressivo aumento nell ultimo ventennio
3 La proporzione degli ictus che si manifestano in soggetti di età inferiore ai 45 anni è pari a circa il 5,5% 5%. nei paesi occidentali. 6,7. mentre nei paesi in via di sviluppo raggiunge il 19%.
4 Ictus giovanile In età giovanile il tasso di fatalità a 30 giorni è inferiore a quello riscontabile nei soggetti di età superiore ai 45 anni, con variazioni comprese tra il 10% e in soggetti di razza nera il 34%. La mortalità a lungo termine, nei soggetti con ictus ischemico, è superiore a quella della popolazione di riferimento, mentre il tasso annuo di recidiva è pari a circa il 3%.
5 Ictus giovanile La prognosi funzionale è generalmente favorevole; a lungo termine 16% dei pazienti giovani sopravvissuti non recupera la propria autonomia. 56% è in grado di riprendere la propria attività lavorativa. Progetto Ipsys (Italian Project on Stroke in Young adults
6 Annals of Neurology 2011 In 2011, uno studio pubblicato nell Annals of Neurology ha rilevato che tra il 1995/ 96 e il 2007/08 l incidenza di ictus è aumentata almeno del 23% dei maschi e femmine e in età compresa tra I 5 ed I 44 anni
7 Classificazione La malattia degenerativa arteriosclerotica (patologia dei grossi vasi e dei piccoli vasi) emerge a partire dal 35 anni di età ed un ictus ad essa conseguente non è frequente al di sotto dei 45 anni. Nell ictus giovanile, la classificazione è sostanzialmente assimilabile a quella delle fasce di età più avanzate, pur con significative differenze nell incidenza dei diversi sottotipi.
8 CAUSE DI ICTUS PEDIATRICO E GIOVANILE Cardiopatie emboligene In età pediatrica l ictus cardioembolico rappresenta uno dei meccanismi più importanti con una frequenza di circa il 20%. Rispetto all adulto adulto tuttavia lo spettro delle condizioni cardio-emboliche è differente in quanto sono meno rilevanti le turbe del ritmo e le patologie valvolari mentre assumono maggior rilievo le cardiopatie congenite e i difetti del setto interatriale.
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11 Anemia a cellule falciformi L anemia a cellule falciformi (ACF) è una delle cause più comuni di ictus in età pediatrica ed è il più frequente fattore di rischio per ictus nei bambini di razza nera. I bambini con ACF hanno un rischio di sviluppare un ictus di volte maggiore rispetto ai controlli. La maggior parte degli ictus si verificano nei soggetti omozigoti.
12 La sindrome da anticorpi antifosfolipidi è una coagulopatia acquisita responsabile di eventi trombotici venosi e arteriosi e aborti ricorrenti. Può essere primaria o associata a collagenopatie autoimmuni nel cui contesto rappresenta il principale meccanismo patogenetico delle complicanze cerebrovascolari.
13 MOYA MOYA GENE linkage to 3p2a e 17 q Meccanismo d azione Occlusione spontanea delle arterie intracerebrali Tipo di Stroke interessamento dei vasi crebrali maggiori
14 DISSECAZIONI Nei pazienti con TIA o ictus preceduti da ore-giorni da cervicalgia e cefalea ipsilaterale si deve porre il sospetto di una dissecazione dei vasi epiaortici. Il sospetto clinico viene rafforzato dalla presenza di eventi traumatici maggiori o microtraumi ripetuti nei giorni precedenti l episodio cerebrovascolare e, nel caso di dissecazione della carotide interna, dalla presenza di una sindrome di Horner o di paralisi dei nervi cranici.
15 CAUSE RARE E INUSUALI DI ICTUS Malattie metaboliche ereditarie Alcune malattie metaboliche ereditarie sono associate ad ictus od episodi simil-ictali, definibili come ictus metabolici. Tra esse hanno rilevanza la malattia di Fabry, l omocistinuria, i le malattie mitocondriali i e alcune malattie del metabolismo degli aminoacidi e del ciclo dell urea urea.
16 Malattia di Fabry e danno cerebrovascolare Lesioni i nella regione vertebro-basilare b Alterazioni della sostanza bianca asintomatiche TIA, ICTUS Occlusione dell arteria centrale della retina
17 Omocistinuria L omocistinuria è una malattia ad ereditarietà autosomica recessiva dovuta all accumulo accumulo di omocistina (dimero dell omocisteina) come risultato di alterazioni nel metabolismo dell omocisteina e della metionina.
18 Malattie mitocondriali La prevalenza delle malattie mitocondriali nei pazienti con ictus non è nota. Vi sono percentuali variabili tra lo 0,8% in donne giovani di età compresa fra anni, e il 7,2 % in pazienti con età inferiore a 19 anni
19 MELAS Nei pazienti giovani con episodi ischemici cerebrali, soprattutto se associati a cefalea similemicranica,crisi epilettiche e riscontro di lesioni corticali nei distretti posteriori del cervello alle neuroimmagini, dovrebbe essere considerata la diagnosi di MELAS (Mitochondrial Encephalomyopathy, Lactic Acidosis, and Stroke-like episodes).
20 CADASIL : lesioni neurologiche Leucoencefalopatia sottocorticale diffusa di gravità variabile associata o meno ad infarti lacunari della base e/o del ponte Tali lesioni sono evidenziabili con studi di neuroimmagin RM encefalo sia in pazienti sintomatici che asintomatici portatori della mutazione genetica Tipica di questa malattia rispetto alle leucoenecefalopatie vascolari no CADASIL sembra essere l estensione delle alterazioni della sostanza bianca al polo ed alla capsula esterna
21 MALATTIE DEL COLLAGENE Per connettivopatie si intendono alcune patologie che conseguono ad alterazioni strutturali e/o morfofunzionali delle proteine costitutive della matrice extracellulare del tessuto connettivo. Ehlers Danlos Marfan Pseudoxantoma elasticum
22 La neufibromatosi tipo I è una sindrome neurocutanea ereditaria autosomica dominante L osteogenesis imperfecta è una malattia ad ereditarietà autosomica dominante caratterizzata da fragilità ossea, facilità alle fratture e deformità scheletriche; si associa a malformazioni dentarie, sclere blu, iperlassità del connettivo e sordità La displasia a fibromuscolare
23 I pazienti con infezione da HIV presentano un aumentato rischio di ictus ischemico ed emorragico. Nei soggetti con TIA o ictus in età pediatrica e giovanile sia di tipo ischemico che emorragico è indicato ricercare una infezione da HIV.
24 Le complicanze cerebrovascolari rappresentano una delle principali cause di morbosità e mortalità dell abuso cronico ed acuto di oppiacei, amfetamine e cocaina. Nei pazienti con ictus criptogenetico sia di tipo ischemico che emorragico è indicato indagare accuratamente sull abuso di tali sostanze ed eseguire la ricerca dei loro metaboliti urinari.
25 TROMBOSI VENOSE CEREBRALI L eziologia i delle trombosi venose cerebrali riconosce un ampio spettro di fattori ed è spesso multifattoriale. Nella donna le trombofilie genetiche associate all uso degli estroprogestinici rappresentano il principale fattore di rischio.
26 conclusione L ictus colpisce purtroppo anche I giovani si stima che nel 2030 la percentuale di ictus nella popolazione di età compresa tra raddoppiera secondo un analisi fatta da piu di 100 studi pubblicati tra il 1990 ed il 2010 Anamnesi Educazione sui fattori di rischio Abbiamo davvero bisogno di incoraggiare le persone a condurre stili di vita sani da quando sono molto giovani. L ictus Lictus è curabile ed in gran parte prevenibile.
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