SINTESI COMMENTATA MANOVRA ECONOMICA SALVA ITALIA - GOVERNO MONTI Decreto Legge 201 del 06/12/2011
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- Isidoro Romagnoli
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1 SINTESI COMMENTATA MANOVRA ECONOMICA SALVA ITALIA - GOVERNO MONTI Decreto Legge 201 del 06/12/2011 Questa manovra, seppur necessaria per tentare di sottrarre il nostro Paese dalla morsa della speculazione finanziaria, è fortemente sbilanciata ed INIQUA. I provvedimenti più pesanti, in senso economico, contenuti in questo decreto legge pesano sui soliti noti ovvero lavoratori dipendenti e pensionati. E' una manovra recessiva che si va ad aggiungere alle già pesanti manovre estive del Governo Berlusconi e che si pone in un contesto economico fortemente depresso: le stime più rosee per il 2012/2013 parlano di un aumento del prodotto interno lordo che si attesterà tra lo ZERO ed il 0,4%. La manovra economica denominata dallo stesso Presidente del Consiglio come salva Italia è un corposo decreto legge suddiviso in 49 articoli. Questa manovra nel suo complesso vale circa 30 miliardi di euro (ovvero circa 60 mila miliardi di vecchie lire!) così suddivisi nel trienni di valenza: ,9 miliardi di euro ,2 miliardi di euro ,7 miliardi di euro In realtà la manovra, contenendo pesanti riforme strutturali, ha effetti spalmati ben oltre il Gli effetti stimati sino al 2023, come da tabella allegata al decreto legge, sono in media di circa 14/15 miliardi l'anno! I capitoli maggiormente pesanti sono rappresentati dal pacchetto CASA (vale 11 miliardi di euro), dalle novità in materia di IVA ed ACCISE (4,8 miliardi di euro) e dal pacchetto PREVIDENZIALE che, tra mancata indicizzazione all'inflazione e nuova modalità di accesso alla pensione vale circa 6,5 miliardi di euro. Questa sintesi vuole concentrarsi proprio su questi grandi capitoli poiché sono quelli che più incidono negativamente su lavoratori dipendenti e pensionati e per i quali CGIL CISL E UIL, hanno proclamato lo sciopero generale di 3 ore diversamente articolato a seconda delle categorie. In aggiunta ad ogni capitolo troverete le novità più salienti introdotte dalle modifiche approvate il 14 e 15 dicembre nelle Commissioni Bilancio e conquistate anche grazie alla mobilitazione unitaria delle Organizzazioni Sindacali e agli scioperi del 12 e del 16 dicembre.
2 PREVIDENZA La manovra prevede il completo blocco nella rivalutazione delle pensioni in base all'inflazione per gli assegni superiori a due volte il minimo (circa 960 euro lordi). Questo provvedimento è stato immediatamente contestato da CGIL CISL e UIL. Tale blocco porterà un taglio per il 2012 di 3,8 miliardi di euro e riguarderà 7 pensioni su 10. La dichiarazione di sciopero unitaria delle Organizzazioni Sindacali congiuntamente ad alcune pressioni politiche hanno già provocato alcune, seppur limitate, aperture da parte del Governo su tale materia. Si sta parlando in questi giorni di un maxi emendamento al decreto che porti all'indicizzazione completa sino alle pensioni equivalenti a tre volte il minimo (circa 1400 euro lordi). L'altra pesante parte dei provvedimenti in materia previdenziale riguarda le modalità di accesso alla pensione. Si tratta di un provvedimento corposo e di difficile spiegazione. Tenteremo di renderlo il più possibile comprensibile anche con l'aiuto di esempi concreti. Innanzitutto sono salvi i diritti acquisiti sino al 31/12/2011. Quindi chi matura i requisiti per la pensione con le modalità sino ad ora applicate, può accedere con tali modalità, alla pensione, previa certificazione del diritto da parte dell'ente preposto. Le novità quindi si applicano a partire dal 01/01/2012. Da tale data, sarà applicato a tutti il sistema contributivo pro rata anche per coloro che, avendo maturato 18 anni 6 mesi ed 1 giorno di contributi all'entrata in vigore della riforma DINI del 1995, avevano mantenuto, per il calcolo della pensione, il sistema RETRIBUTIVO. Ovviamente il sistema contributivo per questi lavoratori ha validità pro quota quindi solo a partire dal 01/01/2012 e sino al momento in cui avranno accesso alla pensione. Le modalità di accesso alla pensione dal 01/01/2012 diventeranno di due tipi: il metodo ordinario di VECCHIAIA ed il metodo ANTICIPATO (ex anzianità). Sparisce il metodo a quote (età anagrafica + anni di contribuzione) e vengono assorbite le finestre mobili previste dalle precedenti riforme. Il sistema denominato di vecchiaia prevede che dal 2012 (ovviamente con l'aggancio annuale all'aspettativa media di vita) si potrà andare in pensione al raggiungimento dell'età anagrafica di 66 anni con una contribuzione minima di 20 anni. L'aggancio all'aspettativa di vita media ci cui sopra, porterà tale limita di età a 69 anni e 9 mesi nel 2050.
3 Il sistema anticipato (ovvero di ex anzianità) si baserà invece esclusivamente sugli anni di contribuzione con un vincolo di età minima per l'accesso alla pensione di 62 anni e la conseguente penalizzazione del 2% annua (sulla sola quota retributiva) per ogni anno che divide il pensionando dall'età minima di 62 anni. Anche per questo sistema la contribuzione minima per accedere alla pensione è di 20 anni. Per il 2012 i requisiti di contribuzione per accedere al sistema anticipato sono 42 anni ed 1 mese per gli uomini e 41 anni ed 1 mese per le donne. Anche tali requisiti vengono adeguati all'aspettativa di vita media e nel 2050 gli anni di contribuzione minima per accedere alla pensione saranno 45 sia per gli uomini che per le donne. ESEMPIO: Lavoratore uomo di età anagrafica 37 anni e 16 anni di contribuzione piena, che ha iniziato a lavorare il 1 giugno del 1995, nato il 24/04/1974. SISTEMA ANTICIPATO: in base alle tabelle della riforma questo lavoratore potrà accedere alla pensione anticipata quando avrà raggiunto la contribuzione minima di 45 anni e 4 mesi ovvero a partire dal 01/11/2041 con un età anagrafica di 66 anni. SISTEMA ORDINARIO DI VECCHIAIA: Con questo sistema, ed in assenza dei requisiti per il metodo anticipato, quel lavoratore potrà andare in pensione (in base alle tabelle della riforma) al raggiungimento dell'età anagrafica di 69 anni e 3 mesi ovvero dal 1/08/2043. RIEPILOGANDO Un lavoratore può andare in pensione : se si hanno i requisiti della vecchiaia (età anagrafica) anche se non si hanno i requisiti per la pensione anticipata (nel nostro esempio i 69 anni e 3 mesi) se si hanno i requisiti per la pensione anticipata (nel nostro esempio i 45 anni e 4 mesi di contribuzione minima) purché si abbia un'età minima di 62 anni se si hanno i requisiti per la pensione anticipata ed un'età inferiore a 62 anni con la pensione decurtata del 2% annuo per ogni anno che manca all'età di 62 anni. Le pensioni saranno indicizzate al 100% al costo della vita sino ai 1402 euro per gli anni 2012 e Non si farà però riferimento alle singole pensioni ma alla somma degli assegni percepite dal pensionato. E istituito un contributo di solidarietà del 15% per le pensioni più ricche. Tale contributo verrà applicato sulla quota eccedente i 200 mila euro annui. I nati nel 1952 che entro il 2012 avranno 35 anni di contributi potranno andare in pensione al raggiungimento dell età di 64 anni. Per le donne lavoratrici nel settore privato che nel 2012 avranno raggiunto almeno 60 anni di età e 20 di contributi, anch esse potranno uscire a 64 anni.
4 IMPOSTA SULLA CASA Viene reintrodotta l'imposta sulla proprietà delle case. Ciò porterà un gettito per il 2012 di 11 miliardi di euro. L'aliquota di questa nuova imposta che si chiamerà IMU è dello 0,4% sulle prime case e dello 0,76% per le seconde case. Tale aliquota potrà essere aumentata in alto o in basso dello 0,2% per le prime case e dello 0,3% sulle seconde case, dai Comuni competenti. Per le prime case si applicherà all'imposta una sorta di franchigia di 200 euro. La base di calcolo per questa imposta rimane la rendita catastale dell'immobile che però viene rivalutata del 60%. In media si stimano imposte senza contare la franchigia che partiranno dai 500 euro per la prima casa sino ai 2000 euro per le seconde case (tutto ovviamente riferito al tipo di abitazione, alla zona e alla rendita catastale). Per il 2012 ed il 2013 viene introdotta un ulteriore detrazione di imposta sulle prime case pari a 50 euro per ogni figlio stabilmente residente nell abitazione e di età non superiore ai 26 anni. La detrazione totale (base+ figli) non potrà però superare i 400. L imposta per le seconde case è estesa anche agli immobili esteri di cittadini italiani. Il coefficiente di rivalutazione catastale sugli immobili di banche ed assicurazioni sul quale verrà calcolata l imposta sarà dell 80%. IVA, ACCISE ED ALTRE IMPOSIZIONI Dal 01/10/2012 l'iva verrà aumentata di 2 punti percentuali (quella al 10% passerà al 12% e quella al 21% passerà al 23%). Dal 01/01/2014 tali aumenti potranno ulteriormente essere incrementati di 0,5 punti percentuali. L'addizionale IRPEF regionale sarà aumentata dello 0,33% passando dallo 0,9 attuale all'1,23%. Questo toccherà ovviamente le tasche di tutti e visto che l'addizionale Irpef si calcola sull'imponibile lordo delle nostre retribuzioni, l'aumento reale è in media dello 0,5%. Immediatamente operativo invece l'aumento sulle ACCISE dei carburanti. Questo provvedimento porta nelle casse dello Stato (a pieno regime nel 2014) circa 4,7 miliardi di euro. Gli aumenti medi già registrati nei distributori risultano essere di 8,2 centesimi per la benzina e di 11,2 centesimi per il gasolio. Sensibili aumenti si sono registrati anche sul GPL. IMPOSTA DI BOLLO SU TITOLI E PRODOTTI FINANZIARI Viene applicata su tutte le consistenze finanziarie (titoli, fondi ed altri prodotti) valutate al valore di mercato un'imposta di bollo equivalente allo 0,1% per il 2012 e dello 0,15% per il Tale imposizione avrà una soglia minima (34,20 euro) ed una massima (1200 euro). Ciò la rende di fatto particolarmente iniqua poiché chi ha poco, ad esempio un controvalore di prodotti finanziari di euro, invece di pagare 10 euro ( x 0,1%) pagherà comunque il minimo di 34,20 euro, mentre chi possiede molto, ad esempio un controvalore di 2 milioni di euro invece di pagare 2000( x 0,1%) euro pagherà il tetto massimo di euro.
5 Il bollo annuale sui conti correnti verrà eliminato sui quei conti con giacenza media inferiore ai L imposta di bollo è invece elevata a 100 per le società. Il tetto minimo e massimo per le imposte sulle consistenze finanziarie sarà in vigore solo per il Sulle attività finanziarie detenute all estero viene applicata un imposta dell 1 per mille per il 2011 e 2012 e dell 1,5 per mille dal ALTRI PROVVEDIMENTI (Crescita economica, lotta all'evasione fiscale, tassazione sui beni di lusso) BONUS IRAP Le imprese che assumono donne e giovani sotto i 35 anni a tempo indeterminato avranno la possibilità di dedurre euro ( euro per le regioni del Sud) dall'imposta sulle attività produttive (IRAP). E prevista la totale deducibilità dell Irap sul costo del lavoro ai fini Ires ed Irpef. UNA TANTUM SU CAPITALI SCUDATI Sui capitali rientrati con lo scudo fiscale (circa 182 miliardi di euro!) verrà applicata una tassazione aggiuntiva dell' 1,5%. L'applicazione di tale ulteriore tassazione sarà a cura degli intermediari (banche soprattutto) che hanno curato il rientro dei capitali. Provvedimento che presenta numerose criticità, infatti molti capitali sono già stati spostati altrove o reinvestiti in altri strumenti finanziari. Il gettito reale previsto per tale provvedimento potrebbe quindi essere non superiore ai 2 miliardi di euro. La tassazione sui capitali scudati diventa strutturale e sarà dell 1% per il 2012 e dell 1,35% dal 2013 in poi. TRACCIABILITA' CONTANTE Dal 01/01/2013 il limite all'uso del contante e di titoli al portatore verrà portato dagli attuali euro a Ciò consentirà una maggiore tracciabilità del contante consentendo all'erario di ricostruire i flussi monetari per poi confrontarli con le dichiarazione dei contribuenti. Il limite di euro è ritenuto da molti (comprese le Organizzazioni Sindacali) ancora troppo alto poiché permette l'effettuazione di molti pagamenti per prestazioni autonome non di elevato valore ma che, se sommate, possono arrivare ad importi rilevanti e permettere comunque grosse evasioni fiscali (l'evasione in Italia è stimata per il 2011 in 150/180 miliardi di euro!).
6 TASSAZIONE SU AUTO E POSTI BARCA Sulle auto con potenza superiore ai 185 KW è fissato un superbollo di 20 euro a KW. Viene applicata un tassa sui posti barca in basa alla metratura dei natanti. Questi provvedimenti, tanto pubblicizzati, prevedono un introito minimo rispetto all'entità della manovra di circa 600 milioni di euro. Sconti sul super bollo in relazione all anno di costruzione delle automobili. Per veicoli con più di 20 anni l esenzione è totale. STOP EQUO INDENNIZZO PER CAUSE DI LAVORO Provvedimento eclatante ed alquanto odioso in un Paese come l'italia dove si registrano numerosissimi infortuni sul lavoro. In questi casi infatti, la manovra abolisce l'equo indennizzo e le pensioni privilegiate. La manovra contiene ovviamente altri provvedimenti che, seppur per la maggior parte positivi, hanno una rilevanza economico-finanziaria ridotta rispetto alle riforme sopra elencate. Per dovere di informazioni le citiamo unitamente al valore delle risorse stanziate laddove reperibili e quantificabili. MAGGIOR TASSAZIONE SU BUONUSCITE DEI TOP MANAGERS (Novità: tetto massimo di circa 300 mila per gli stipendi dei managers delle società pubbliche) CONFERMA DETRAZIONI FISCALI PER RIQUALIFICAZIONI ENERGETICHE E SISMICHE DELLE UNITA' IMMOBILIARI DIVIETO DI CARICHE INCROCIATE TRA BANCHE CONCORRENTI GARANZIE DELLO STATO SU PASSIVITA' DELLE BANCHE E SUI PRESTITI DI BANKITALIA ALLE BANCHE PRIVATE LIBERALIZZAZIONE VENDITA FARMACI DI FASCIA C (Novità: brusca frenata di questo tipo di liberalizzazioni) E LIBERALIZZAZIONI ORARI NEGOZI (Novità: piena libertà di apertura nuovi esercizi commerciali e liberalizzazione completa orari negozi) FINANZIAMENTO AGGIUNTIVO A PROTEZIONE CIVILE (57 MILIONI DI EURO) RISORSE PER LA CULTURA (700 MILIONI DI EURO) RESTRIZIONI SU CONTRIBUTI ALL'EDITORIA Documento realizzato a cura Fisac CGIL Asti Segreteria provinciale Aggiornato al 16/12/2011
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