IX LEGISLATURA XXXII SESSIONE ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE - Prosecuzione - RESOCONTO STENOGRAFICO N. 48 Seduta di venerdì 24 febbraio 2012

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IX LEGISLATURA XXXII SESSIONE ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE - Prosecuzione - RESOCONTO STENOGRAFICO N. 48 Seduta di venerdì 24 febbraio 2012"

Transcript

1 IX LEGISLATURA XXXII SESSIONE ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE - Prosecuzione - RESOCONTO STENOGRAFICO N. 48 Seduta di venerdì 24 febbraio 2012 Presidenza del Presidente Eros BREGA INDI del Vicepresidente Damiano STUFARA INDI del Vicepresidente Roberto CARPINELLI INDICE (convocazione prot. n. 812 del 16/02/2012) Oggetto n. 2 Comunicazioni del Presidente del Consiglio... 3 Oggetto n. 108 Atto n. 769 Norme sulla fiscalità agricola introdotte dal decreto legge 06/12/2011, n. 201, cosiddetto Salva Italia, convertito nella legge 22/12/2011, n. 214, e applicazione dell IMU (Imposta municipale unica)..3 Presidente...3 Votazione atto...4 Oggetto n. 4 Atti n. 717 e 717/bis Documento regionale annuale di programmazione (D.A.P.) 2012/ Presidente...5,14-19, 21-23,25,26,30,33, 43,45,52,56-58,66-69,71,72,74,75,76 Stufara, Relatore di maggioranza...5,69 Cirignoni...16,17 Lignani Marchesani, Relatore di minoranza 18 66,72,76 Monacelli...25,26,71 Nevi ,68 Barberini De Sio Chiacchieroni Dottorini ,57,74 Buconi Smacchi Marini, Presidente della Giunta Locchi...67 Votazione atto e proposte emendative. 75 Oggetto n Atto n. 770 Bando denominato Progetto nazionale: 100 impianti fotovoltaici per 100 Comuni d'italia Iniziative da adottarsi da parte della G.R. a tutela dei consumatori umbri danneggiati...75 Presidente Votazione atto...75 Oggetto n Atto n. 767 Iniziative da adottarsi da parte della G.R. A sostegno di famiglie ed imprese dei Comuni della fascia appeninica e territori dell'alto Chiascio colpiti da una pesante emergenza economica e sociale...75,79 Presidente Monacelli...76 Lignani Marchesani Smacchi....76,79 Nevi...77,78 Stufara...77 Riommi, Assessore...78 Votazione atto Oggetto n Atto n. 768 Ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici in Umbria Azioni da compiersi da parte della G.R. Ai fini della copertura finanziaria degli interventi da ultimare o da realizzare..79 Presidente Barberini Votazione atto

2 Sospensioni ,25,45 Fatto personale Cirignoni...17 Presidente...18 Sull'ordine dei lavori Presidente...3,5,25,26,30,43,75-78 Cirignoni...16,17 Monacelli...25,76 Lignani Marchesani...18,19,76 Smacchi...76 Nevi...77,78 Stufara...77 Riommi

3 IX LEGISLATURA XXXII SESSIONE ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE - Prosecuzione - La seduta inizia alle ore Presidenza del Presidente Brega - Consigliere Segretario Bottini PRESIDENTE. Prego i colleghi di prendere posto, grazie. Apro la trentaduesima sessione ordinaria del Consiglio regionale. Ricordo ai colleghi che nella Conferenza dei Capigruppo che si è svolta mercoledì si era condiviso all unanimità che, oltre al dibattito sul DAP, si sarebbero esaminate nella presente seduta due mozioni (oggetti nn. 108 e 109) e due proposte di risoluzione (oggetti nn. 106 e 107). PRESIDENTE. Chiamo l'oggetto n. 108 OGGETTO N NORME SULLA FISCALITA AGRICOLA INTRODOTTE DAL DECRETO LEGGE 06/12/2011, N. 201, COSIDDETTO SALVA ITALIA, CONVERTITO NELLA LEGGE 22/12/2011, N. 214, E APPLICAZIONE DELL IMU (IMPOSTA MUNICIPALE UNICA) Atto numero 769 Tipo atto: Mozione Presentatori:Consr. Carpinelli, Nevi, Cirignoni, Locchi, Monacelli, Zaffini, Stufara, Modena, Dottorini e Buconi PRESIDENTE. Do lettura dell'atto n. 769: ad attivarsi presso il legislatore nazionale, che già ha recepito l'importanza dell'imprenditore agricolo professionale, affinché modifichi l'attuale modulazione dei moltiplicatori prevista per i terreni agricoli di cui all'art. 13, comma 5, del decreto legge n. 201/2011, convertito dalla legge n. 22/2011, così come previsto nel testo predisposto dalle Commissioni Riunite I e V del 18 gennaio 2012 relativo al "Milleproroghe" (150; 120; 90); a sollecitare l ANCI nazionale ad intervenire verso i Comuni affinché siano adottate le delibere con le quali si applicano le aliquote più basse, così come previsto dall articolo 13, commi 6 e 8, del decreto legge n. 201/2011, al fine di salvaguardare l'interesse dell'impresa agricola a non essere colpita pesantemente nell esercizio della sua attività economica. Vi era l accordo con tutti i Capigruppo, ne avevo parlato anche con l Assessore all Agricoltura, l Assessore Cecchini, che mi aveva detto che era d accordo su questa formulazione. Se siete d accordo, senza utilizzare la votazione elettronica, per alzata di mano chiederei ai Colleghi di esprimersi su questo ordine del giorno. 3

4 Il Consiglio vota. Il Consiglio approva all unanimità. PRESIDENTE. A questo punto chiedo di poter avere il secondo testo, per poterne dare lettura. Collega Dottorini, se mi dà il testo, intanto lo leggo, le firme le raccoglierà successivamente. Intanto ne do lettura, come avevamo stabilito. (Intervento fuori microfono). Lo avevamo concordato in Conferenza dei Capigruppo. Do lettura del secondo ordine del giorno, atto n. 770: Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio regionale impegna: a fare urgente istanza presso la Conferenza Stato-Regioni e presso il Ministero competente di sospensione delle richieste di pagamento da parte delle società finanziarie ed attivare tutte le procedure necessarie per bloccare l iscrizione dei soggetti danneggiati dalle centrali di rischio bancario; a intraprendere tutte le azioni necessarie presso la stessa Conferenza Stato-Regioni ed il Ministero competente nell addivenire ad una soluzione condivisa che tenga conto della buonafede dei consumatori danneggiati dagli atti sopra citati e descritti, anche attivando al Tavolo di conciliazione con il Ministero i rappresentanti delle finanziarie e dei consumatore ed Enti locali; a realizzare un monitoraggio attraverso le Amministrazioni in qualche modo interessate dal bando in oggetto in modo da individuare con certezza i consumatori danneggiati. Questo è il testo dell altro ordine del giorno che avevamo condiviso nella Conferenza dei Capigruppo di approvare prima della discussione sul DAP. Ci sono problemi, colleghi? (I Consiglieri di minoranza chiedono di prendere visione dell ordine del giorno) PRESIDENTE. Sospendo il Consiglio per un minuto, pregando i Consiglieri di rimanere in Aula, grazie. Se il testo è modificato, potrei averlo? (Interventi fuori microfono). A questo punto, dato che siamo qua, sistemate il testo. Propongo di esaminare l oggetto n. 4. OGGETTO N. 4 DOCUMENTO REGIONALE ANNUALE DI PROGRAMMAZIONE (D.A.P.) 2012/ Atti numeri: 717 e 717 bis Relazione della Commissione Consiliare: I Relatore di maggioranza: Consr. Stufara (relazione orale) Relatore di minoranza: Consr. Lignani Marchesani (relazione orale) Tipo Atto: Proposta di atto di programmazione ai sensi e per gli effetti dell art comma 3 - della L.R. 28/02/2000, n. 13 Iniziativa: G.R. Delib. n. 26 del 20/01/2012 4

5 PRESIDENTE. Comunico che la Presidente, alle ore circa, dovrebbe assentarsi per un impegno istituzionale, ma ha espresso a questa Presidenza la volontà di ascoltare tutti gli interventi, nel rispetto dell Assemblea. Io proporrei, se il Consiglio è d accordo, che nel quarto d ora, venti minuti di assenza della Presidente potremmo, approvare magari l ordine del giorno che è rimasto in sospeso, sospendere il Consiglio per quindici minuti, perché la Presidente, per rispetto dell Assemblea e di chi vorrà intervenire, voleva essere presente al dibattito. Se siete d accordo, tra circa un ora interromperemo per venti minuti. A questo punto do la parola al Relatore di maggioranza, Consigliere Stufara, e ringrazio il capogruppo della Lega Nord, Cirignoni, per l accoglienza che ha fatto avere al Consiglio regionale. Prego, collega Stufara. Damiano STUFARA (Presidente gruppo consiliare Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione di Sinistra) Relatore di maggioranza. Il DAP 2012/2014, il secondo di questa Legislatura, documento con il quale, in coerenza con la legge regionale n. 13/2000, la Regione delinea la propria proposta progettuale e definisce le priorità su cui concentrarsi nel corso del 2012, si colloca in un quadro caratterizzato, com è noto, da una situazione di crisi molto grave. A distanza ormai di quattro anni dall insorgere a livello globale della crisi come elemento strutturale dell attuale fase, le politiche espresse dalla comunità internazionale non si sono ancora dimostrate in grado di contrastare, specialmente in Europa, gli effetti sociali del cronico indebolimento del sistema produttivo e le dinamiche speculativo-finanziarie che anche in questi giorni continuano a prodursi, minando le basi stesse delle operazioni di risanamento messe in atto dai Governi nazionali. Il dramma che investe il popolo greco e le sue Istituzioni democratiche, a cui non può non andare il nostro pensiero, parla anche di noi. A livello generale, pesano la crisi dell Eurozona, con le connesse tensioni speculative su alcuni debiti sovrani, a partire dall Italia, quadro aggravato dalle prospettive negative per l economia nel 2012, e che vede il nostro Paese e dunque anche l Umbria alle prese con i suoi problemi strutturali sia sul versante della competitività e della crescita, sia sul fronte dell equilibrio dei conti pubblici, come su quello dell equità e dei diritti. Nel DAP si cita il caso di Double-Dip (o recessione a forma di W): durante una fase recessiva la gente consuma di meno e investe di meno; le aziende, di conseguenza, devono diminuire la quantità di beni che producono e che riescono ad esportare; si determina così una situazione di cronica stagnazione, dove le fasi di ripresa e di recessione si susseguono ripetutamente. Sulla combinazione di questi elementi e sulle politiche messe in atto a livello comunitario si impone una profonda riflessione, perché mai come in questa fase è evidente che gli atti programmatori delle Istituzioni, e dunque anche il DAP, dipendano, sia nella loro impostazione 5

6 generale, che negli effetti che mirano a produrre, dal quadro complessivo degli eventi politici ed economici. E bene ricordare che le difficoltà del nostro presente hanno le loro radici nei decenni precedenti, in particolare nella scelta di un apertura universale dei mercati, indipendentemente dalle specifiche condizioni sociali, economiche e politiche degli Stati nazionali. Da questa scelta di lasciare al mercato il compito di unire il mondo, non importa su quali presupposti, da questa scelta di non scegliere più, deriva gran parte del decadimento del sistema produttivo europeo, di cui adesso misuriamo il prezzo in termini appunto di perdita di posti di lavoro, di delocalizzazioni, di accresciuta disuguaglianza sociale. Le politiche di austerità, presentate pressoché ovunque come la conditio sine qua non per il risanamento dei conti pubblici, rischiano nell attuale contesto di aggravare il quadro, soprattutto quando, come nell area dell euro, avvengono senza una regolazione del sistema bancario e finanziario, un sistema che detiene gran parte dei debiti pubblici nazionali in forma di titoli di Stato e di altri prodotti finanziari e che decide dell accesso al credito dei Governi secondo logiche che poco o nulla hanno a che vedere con gli interessi delle popolazioni e della stessa democrazia. Siamo arrivati al paradosso per cui, se nei decenni precedenti era l Europa a caratterizzarsi, in contrasto con i Governi neo liberali d oltre Atlantico, per il primato della sfera politica su quella economica, ora è lo stesso Presidente degli Stati Uniti d America ad invocare da parte dell Unione Europea delle misure tese a scongiurare la speculazione e, in particolare, la speculazione sui debiti pubblici degli Stati membri dell Unione. In assenza di provvedimenti strutturali, tra cui vorremmo ricordare la possibilità per la Banca Europea di acquistare direttamente i titoli di Stato invece di doverli comprare sul mercato secondario, ovvero da quelle stesse banche a cui si sono promessi recentemente 500 miliardi di euro a un interesse dell 1% per tre anni, le manovre di riordino dei conti pubblici rischiano di rappresentare una vera e propria fatica di Sisifo. Si effettuano risparmi nei conti pubblici in termini di tagli e mancati investimenti per ridurre il debito pubblico e onorare le scadenze nei confronti di grandi gruppi finanziari che, nello stesso momento in cui incamerano i proventi derivanti dalle crescenti quote di debito pubblico in loro possesso, giovano della loro progressiva destabilizzazione operata dalle agenzie di rating, destabilizzazione che riporta i bilanci statali al punto di partenza, ponendo di nuovo l esigenza di ulteriori riduzioni della spesa pubblica e di sacrifici sociali. Proprio questa progressiva rincorsa alla stabilità economico-finanziaria, ben testimoniata dalle manovre del 2011 del Governo Berlusconi e poi da quella del Governo Monti, sta incidendo significativamente sui cittadini, sia in via diretta, sia indirettamente, attraverso l impatto sulla finanza regionale e locale e la conseguente significativa riduzione delle risorse disponibili per l attuazione di politiche di crescita e competitività e, soprattutto, di quelle destinate alle politiche per il welfare e, più in generale, per la coesione sociale. 6

7 Basti citare il caso dell introduzione dell IMU, che se da un lato aumenta il carico fiscale sulla popolazione, chiamata di nuovo al pagamento dell imposta sulla prima casa, dall altro determina un ulteriore riduzione degli importi a vantaggio degli Enti locali e una decisa centralizzazione dei flussi tributari in direzione del Governo nazionale. Il tutto mentre si rinuncia ad ogni ipotesi di patrimoniale, anche solo per fronteggiare la straordinarietà dell attuale congiuntura. Il perpetuarsi di scelte incapaci di fronteggiare la sperequazione sociale deve preoccupare non poco, soprattutto deve preoccupare il concreto rischio di un consolidamento di quell equilibrio di sotto-occupazione nel quale, a causa della richiamata crisi del debito sovrano e del conseguente inasprimento delle condizioni monetarie, già si colloca l economia europea e in particolare quella italiana. Consolidamento che porta ad una crescente pressione in direzione di una svalutazione interna, ossia ad una compressione di prezzi e salari che si scarica in modo pesante soprattutto sulle fasce più deboli e indifese della popolazione: famiglie con bassi salari, giovani, giovani donne e precari. Al di là del pur necessario rigore finanziario, occorre riflettere sulle cause strutturali di questa crisi, riflettere su quanto ancora possa durare e capire quanto essa agisca sulla ridistribuzione della ricchezza e quindi immaginare politiche che permettano di innescare nel medio termine una ripresa duratura e sostenibile. La crescita economica degli ultimi anni è avvenuta attraverso il taglio dei costi, il trasferimento delle produzioni nei Paesi emergenti, gli arbitraggi fiscali e regolatori tra legislazioni diverse. Un processo che ha congelato i salari reali e aumentato la disoccupazione nelle economie dell Unione Europea e degli Stati Uniti d America, diretta conseguenza di una globalizzazione effettuata esclusivamente sul piano dei mercati, con una omologazione dell economia nazionale sul livello di Paesi con bassi salari e basso livello di protezione sociale. Siamo giunti al punto che, nei 34 Paesi dell OCSE, i disoccupati sono 44 milioni e, considerando i lavoratori part-time e i dipendenti sottoposti a sospensioni lunghe dell attività e scoraggiati, cioè coloro i quali non hanno più cercato lavoro negli ultimi tempi, i posti che mancano si aggirerebbero intorno ai 100 milioni. Nel DAP a tal proposito si parla di paradosso marxiano della sovraproduzione: il sistema ha fatto investimenti per sfornare una quantità di prodotti superiore alla sua capacità di consumo. E bene chiarire un secondo punto, oltre a quello sopra enucleato, rispetto alla necessità di una rigida regolazione delle transazioni finanziarie a livello comunitario ed internazionale: in una crisi che ci pone di fronte al precipitare dei valori, soprattutto immateriali, prodotti dalle economie avanzate sulla dura realtà della domanda e del consumo, tornare a produrre è dirimente per arrestare un processo di smantellamento non solo delle economie nazionali, ma delle loro stesse Istituzioni. La spirale recessiva in cui rischiamo di cadere come Italia e come Europa ha infatti un suo fattore specifico nel progressivo ridimensionamento degli stanziamenti per gli Enti locali, virtualmente impossibilitati a garantire i servizi 7

8 precedentemente erogati nelle forme in cui attualmente figurano e che tutti i cittadini conoscono. Scegliere di trovare risorse mettendo progressivamente in vendita il patrimonio pubblico in termini di aziende, immobili, terreni e quant altro, se in alcuni casi è motivato da legittime ragioni di razionalizzazione, in linea generale consente solo di spostare il problema della sostenibilità delle politiche degli Enti locali nel prossimo futuro, quando lo si dovrà affrontare privi degli strumenti per governare il territorio e programmare lo sviluppo. Le liberalizzazioni, in tale contesto, sono l espressione di un decentramento dei processi decisionali per cui allo spostamento delle produzioni rischia di corrispondere uno svuotamento delle Istituzioni in termini di capacità e di competenze. Bene lo hanno capito i cittadini lo scorso giugno quando con i referendum (che non riguardavano solo l acqua) hanno inteso ribadire l intangibilità dei servizi pubblici locali. Il criterio per operare le giuste scelte non può che essere quello di garantire appunto il primato dell interesse pubblico, del bene comune, dell occupazione, nella consapevolezza che non ci sarà risanamento senza equità. Il tema della equità sociale, che coinvolge appunto la materia fiscale, la razionalizzazione delle risorse e il ruolo delle politiche pubbliche, con particolare attenzione a quelle di welfare, rende quanto mai necessaria un operazione congiunta tra Regioni ed Enti locali, così da concordare le possibili razionalizzazioni e risparmi nella spesa pubblica, che aumentino l efficienza degli apparati salvaguardando livelli e qualità dei servizi, operazione da orientare anche verso la armonizzazione e il contenimento del prelievo fiscale. Un percorso che permetterà inoltre di avviare nel corso del 2012 una riflessione sulla complessiva strumentazione della fiscalità regionale, anche alla luce dell applicazione dei decreti legislativi in materia di federalismo fiscale. In questo quadro, denso di incertezze, si delinea per l Umbria un sentiero molto stretto lungo cui muoversi nel tentativo di coniugare la quadratura del bilancio regionale, duramente colpito dai tagli delle manovre dei Governi nazionali, con l equità e la tenuta della coesione sociale, oltre che con le necessarie prospettive di crescita e di uscita dalla crisi economica. Un quadro in cui è indispensabile ed è questo che nel DAP 2012 si cerca di delineare continuare a dare risposte ai cittadini e alle imprese, pur nella consapevolezza dei limiti delle competenze dell Amministrazione regionale e delle risorse a disposizione. Una positiva innovazione sta nell introduzione di un preambolo politico programmatico che riassume e sistematizza nel DAP le principali priorità che si intendono affrontare nell azione di governo nel nostro territorio, un innovazione che consentirà di verificare in modo puntuale e trasparente la capacità del Governo regionale di dare risposte alla nostra comunità, specie in una fase di grande difficoltà come quella attuale. Il 2012 è l anno in cui si faranno sentire in modo più stringente i pesanti effetti del complesso delle manovre finanziarie del Governo nazionale approvate nel corso del 2011, manovre varate in modo talvolta tardivo e spesso non del tutto improntato a 8

9 criteri di equità e selettività, anche se con l obiettivo di salvare l Italia da una rovinosa deriva economica e finanziaria; manovre che impongono tagli profondi alle risorse disponibili delle Regioni e degli Enti locali, riducendo le risorse previste per la sanità regionale, inasprendo le regole del Patto di Stabilità interno e tagliando i trasferimenti statali, che comportano e comporteranno complessivamente per la Regione Umbria minori risorse pari a 243 milioni di euro per il 2011, 305 milioni per il 2012, 330 milioni per il 2013 e 375 milioni di euro per il Inoltre, la legge di stabilità 2012 ha ridotto dal 25 al 20% la capacità di indebitamento delle Regioni, cosa che comporta per quasi tutte le Regioni, compresa l Umbria, la quasi impossibilità di prevedere, a partire dal 2012, mutui o prestiti a pareggio del bilancio, compromettendo non solo la possibilità di mettere in programma investimenti futuri, ma anche parte di quelli già programmati. Queste ristrettezze finanziarie cadono in un contesto economico caratterizzato da criticità ben note alla struttura economica dell Umbria, sia della propria base produttiva, dove molto rilevante è il ruolo della microimpresa, che lavora spesso in subfornitura per aziende esterne alla Regione, che dalla sua base occupazionale, nella quale un peso superiore alla media nazionale è occupato da contratti a tempo determinato e da forme di lavoro precario. L Umbria ed il DAP lo mette in luce senza reticenze ha pagato un prezzo elevato alla negativa fase congiunturale, sia in termini di caduta della produzione e del reddito, sia in termini di riduzione dei livelli occupazionali, in particolare per i giovani e le donne. La Regione, posto che le sue possibilità di manovre congiunturali anticicliche sono limitate, non è stata a guardare, in primo luogo attivando tempestivamente la leva degli ammortizzatori sociali in deroga e dell erogazione di prestazioni di politiche attive ai percettori di integrazione salariale, per un complesso di impegno vari a 43,7 milioni di euro, finanziati per la gran parte con risorse del Fondo Sociale Europeo; in secondo luogo, mitigando le conseguenze dell inasprimento delle condizioni monetarie mediante il rafforzamento del sistema regionale di garanzia per l accesso al credito. Tutto questo senza dimenticare che sono in corso in Umbria processi di ristrutturazione che riguardano gli assetti produttivi nell ambito della siderurgia, con riferimento ai materiali speciali, le reali prospettive per il settore della chimica e la possibilità di rilancio di altri rami del comparto manifatturiero dell Umbria, in particolare l industria del bianco. Su questo tema, che non incide solo sul mantenimento del tessuto industriale regionale, ma che è questione determinante per il profilo industriale del Paese, la Regione dovrà impegnarsi per l apertura di un confronto serrato con l Esecutivo nazionale e, per quanto di competenza, anche con le Istituzioni europee. Siamo a poche settimane dalla conclusione di una trattativa cruciale anche per la nostra Regione, con l avvicendamento tra ThyssenKrupp e Outokumpu nella proprietà del polo siderurgico di Terni, e ciò ha determinato qualcosa di più di un semplice passaggio di consegne. Di fronte ad un processo che è giusto giudicare positivamente, soprattutto di fronte all alternativa dei fondi pensione americani, è 9

10 ora il momento per le Istituzioni del Paese di assicurare una stabile prospettiva produttiva ed occupazionale nel settore della siderurgia e in tutti quegli ambiti che dal dopoguerra ad oggi hanno contribuito a fare anche dell Umbria un area con specifiche vocazioni industriali. In questo la Regione proseguirà le interlocuzioni già avviate nei mesi precedenti, sapendo bene e qui veniamo al cuore del DAP che occorre anche progettare un futuro dentro la crisi ed oltre la crisi, chiedendo a tutti lo sforzo di dare risposte nuove alla domanda di opportunità, di lavoro e di crescita che proviene dalla società, in particolare dai giovani. Non ci può sfuggire, rispetto al quadro nazionale, la correlazione tra la bassa internazionalizzazione dell economia umbra, la bassa produttività del lavoro e la bassa distribuzione del Prodotto Interno Lordo procapite, che rende particolarmente incerte le prospettive del sistema economico produttivo regionale. Occorre in questo senso una inversione di tendenza, che passa per la definizione di nuovi modelli per il manifatturiero e il terziario di mercato e per il sostegno alle imprese nei necessari processi di internazionalizzazione, innovazione e ricerca, nella fondata convinzione che l unica via d uscita per tornare a garantire uno stabile e diffuso benessere per la nostra popolazione è lo spostamento delle produzioni e dei servizi verso segmenti a sempre maggiore valore aggiunto. Per queste sfide occorre chiamare a raccolta le energie migliori del territorio, dalle imprese ai sindacati, dal mondo della scuola e in particolare dell Università, a quello dei servizi e delle professioni. Il DAP prevede una serie di interventi che si articolano su tre direttrici principali: la definizione della complessiva riforma istituzionale, che recepisca e delinei il disegno politico dei diversi provvedimenti in corso di discussione o approvati dal Consiglio regionale o in corso di definizione da parte della Giunta, la soppressione delle Comunità Montane e degli ATI e la rimodulazione delle funzioni in capo agli Enti che meglio si è ritenuto potessero svolgerle è stata una scelta riformatrice dettata dalla convinzione che, in tempi di crisi e di manovre economiche così difficili per la tenuta complessiva degli Enti locali e di tutto il tessuto socio-economico, debba essere prioritario riqualificare la spesa pubblica e razionalizzarla al fine di rendere la macchina amministrativa più efficiente e l architettura istituzionale più vicina alla comunità regionale. La seconda direttrice è il contributo delle politiche regionali alla competitività del sistema economico regionale, nel quale, oltre ai temi relativi alle imprese, con le diverse declinazioni sociali, alla innovazione, alla green economy, all istruzione, formazione e politiche per il lavoro, vengono ricompresi anche gli interventi legati a semplificazione amministrativa, sostenibilità dello sviluppo, difesa dell ambiente, infrastrutture e sistema dei trasporti. La terza direttrice è la riforma e il riassetto del sistema del welfare regionale, con riferimento alle politiche per la salute ed in particolare la proposta di riforma del sistema sanitario regionale e quelle per il sociale, all interno del quale si inseriscono le politiche per l abitare e quelle per l immigrazione. Un sistema, quello del welfare, 10

11 che dovrà continuare ad assicurare, in un quadro di risorse ridotte, l equità e la coesione sociale. Per quanto riguarda il primo tema, quello della riforma della Pubblica Amministrazione e della semplificazione amministrativa, nel corso del 2012 entrerà nel vivo la grande stagione di riforme avviata alla fine del 2011, attraverso la definizione di nuovi assetti regionali, sia in termini di architettura istituzionale che di funzionamento dell intero sistema della Pubblica Amministrazione regionale. L obiettivo è quello di riportare le funzioni di governo e di gestione in capo ai livelli istituzionali elettivi, puntando contestualmente a tenere insieme i compiti di spesa con gli oneri di controllo della stessa e di prelevamento delle necessarie risorse. I provvedimenti su cui incardinare questa azione di riforma sono la legge n. 8/2011 (la cosiddetta legge sulla semplificazione ) e la legge n. 12/2011 (la cosiddetta riforma endoregionale ). Un quadro, quello del riordino istituzionale, che dovrà tener conto anche delle novità introdotte dal Governo nazionale alla fine del 2011 in materia di funzioni delle Province e della necessità, stante il ricorso promosso rispetto ad alcuni articoli della legge 8/2011, di rivedere questo testo operando con la dovuta attenzione per coniugare il processo di semplificazione con il rispetto delle Istituzioni locali e della tutela del territorio. Nel complesso, il DAP prevede la definizione di una serie di provvedimenti: una specifica legge regionale per il trasferimento delle funzioni esercitate dalle Province a favore dei Comuni o per la loro acquisizione da parte della Regione stessa nei casi in cui ciò risulti necessario per assicurarne l esercizio unitario; l attuazione della legge di riforma regionale, la n. 18, attraverso la soppressione e il riordino degli Enti intermedi, cioè la cancellazione delle Comunità Montane, con il trasferimento delle loro competenze operative ad un unico soggetto regionale; la riconfigurazione dei Consorzi di Bonifica, sia con il conferimento alle Unioni Speciali dei Comuni delle funzioni in materia di bonifica, irrigazione e difesa del suolo, ora esercitato anche dalle Comunità Montane, sia con la modifica delle disposizioni relative all esazione del contributo di bonifica, interventi entrambi funzionali al ripristino dell indispensabile equità contributiva tra i cittadini umbri; la costituzione delle Unioni Speciali dei Comuni per l esercizio di funzioni di carattere amministrativo in materia agricola, di difesa idrogeologica, oggi esercitata appunto dalle Comunità Montane o dai Consorzi di Bonifica, e quelle in materia socio-sanitaria e turistica oggi esercitate dagli ATI; la semplificazione organizzativa delle funzioni di gestione e di regolazione in materia di rifiuti e di ciclo idrico integrato, attraverso appunto la costituzione dell unico Ambito di carattere regionale. In materia di risorse idriche, chiaramente, l azione della Regione terrà conto del risultato del referendum del giugno del 2011, che impone la soppressione, fra l altro, della remunerazione del capitale investito tra le componenti della bolletta, il cui importo dovrà necessariamente ridursi in maniera proporzionale, cosa che non è ancora avvenuta a livello regionale, e che rappresenta la base per un serio bilancio anche sulle forme di gestione sin qui attuate. 11

12 Un ulteriore tema da portare a compimento nel corso del 2012 è quello del nuovo assetto delle Agenzie regionali. Il DAP prevede in particolare la definizione della struttura dell Agenzia multifunzione per lo sviluppo, che raccoglierà le funzioni di Sviluppumbria, della APT e di altri soggetti che si occupano di tematiche connesse con il mondo dello sviluppo economico. Nel contempo, verrà ridisegnato l ambito di operatività di Gepafin. In termini di semplificazione amministrativa, nel corso del 2012 verrà realizzato il Piano triennale, che indica quali prioritarie tre direttrici di azione: la semplificazione normativa, la semplificazione amministrativa e la diffusione della strumentazione telematica. Per quanto riguarda, invece, il più ampio tema delle politiche per la competitività e la sostenibilità del sistema economico regionale, è chiaro che le sfide da fronteggiare sono molto difficili: superare con poche risorse e con strumenti limitati una situazione internazionale molto complessa e individuare il driver dello sviluppo su cui concentrare gli interventi, al fine di evitare inutili dispersioni dell investimento pubblico. Le criticità di carattere finanziario non impediscono comunque di mettere in programma azioni importanti per la crescita e la competitività dell Umbria, utilizzando, oltre alle residue risorse libere regionali, quelle derivanti dai programmi delle politiche di coesione. Oltre alle risorse già disponibili derivanti dai principali strumenti dell Unione Europea, il FED, il FES, l FSE e il Piano di sviluppo rurale, nel 2012 saranno finalmente messe a disposizione, anche se in misura ridotta, rispetto alle previsioni iniziali, di 39,7 milioni di euro, le risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione, l ex FAS, risorse che nel corso del 2012 giocheranno un ruolo determinante per il rilancio dell economia regionale. Il DAP mantiene una forte attenzione al tema della green economy e, più in generale, della ricerca di un nuovo rapporto tra ambiente e crescita economica, dell investimento per l innovazione, l internazionalizzazione e il capitale umano, che rappresenta lo snodo essenziale di ogni politica di sviluppo che verrà messa in campo. Nel contempo, il nostro territorio ci offre grandi opportunità per l investimento nella filiera turismo, ambiente e cultura, che si amplia fino a coinvolgere anche il commercio, l artigianato e l agricoltura di qualità e che, rappresentando il secondo motore dell economia regionale, ne rappresenta anche un fattore essenziale di rilancio. Per motivi di tempo taglio alcune considerazioni e la segnalazione di alcuni interventi, che puntualmente vengono indicati nel Documento per quanto riguarda, appunto, il tema della green economy e il tema di come essa sia legata anche al rilancio dell agricoltura nel nostro territorio regionale. Così come sul tema del turismo poc anzi citavo la filiera turismo, ambiente e cultura, che verrà implementata anche coinvolgendo dentro strategie unitarie settori come il commercio, la cultura, l artigianato e l agricoltura di qualità. Salto alcune parti, appunto, per motivi di tempo. 12

13 In termini di programmazione territoriale e di politiche ambientali, il 2012 sarà l anno in cui dovrà essere portato a termine l iter di approvazione del Piano paesaggistico regionale e l anno di azioni molto importanti in materia di risorse idriche e gestione dei rifiuti. Per il primo aspetto, attraverso le risorse del FAS si lavorerà sugli interventi per la depurazione e l adeguamento della rete fognaria, con l obiettivo di adeguarsi alle normative europee ed evitare di incorrere in una specifica ed ulteriore procedura di infrazione comunitaria; per quanto riguarda le perdite in rete, l obiettivo è quello di rispettare i vincoli posti dalla normativa regionale in materia, ricordando un aspetto importante: l intervento con risorse pubbliche è necessario per evitare che l onere di tali investimenti ricada per intero sui cittadini attraverso il sistema tariffario, quindi capite bene la validità di questa impostazione. Per quello che riguarda i rifiuti, il 2012 dovrà essere l anno decisivo per il decollo della raccolta differenziata. Nel confermare la road map prevista anche nel DAP dello scorso anno, si prevede inoltre, con l attuazione del Piano straordinario triennale, di procedere alla riorganizzazione in senso domiciliare dei servizi di raccolta nelle zone più densamente popolate della Regione e di attuare i meccanismi di premialità e di sanzionamento per i Comuni che raggiungano o meno gli obiettivi di raccolta differenziata, anche al fine di raggiungere al più presto (e in prospettiva di superare) l obiettivo del 65% di raccolta differenziata. Da tale risultato dipende, inoltre, lo sviluppo a livello regionale di un sistema impiantistico incentrato sul riciclo e sul riuso. Temi che intersecano quello della ridefinizione degli assetti istituzionali e con le scelte che verranno effettuate a livello nazionale in tema di servizi pubblici locali. Nel nuovo modello di economia che si sta delineando a seguito della profonda crisi, il fattore del capitale umano costituisce un elemento determinante per attivare nuovi percorsi di crescita, una sorta di infrastruttura su cui anche la Regione Umbria investirà con grande attenzione nel corso del Il DAP prevede, infatti, l emanazione di bandi in favore delle scuole per l integrazione e il potenziamento dei servizi di istruzione e, contestualmente, si lavorerà per l implementazione di percorsi per l ottenimento di una qualifica professionale, alternativi a quelli ordinari di istruzione superiore in favore degli studenti a rischio dispersione. Da questo punto di vista il Piano triennale per il diritto allo studio, che insieme alle politiche per l inserimento lavorativo e le proposte dell Umbria in termini di politiche attive del lavoro, faranno sì che ci sarà una massa critica di attenzione, di politiche e di risorse che si concentrerà sui giovani della nostra Regione. Dal punto di vista delle infrastrutture in senso stretto, il DAP prevede grande attenzione al tema del superamento del digital divide e al superamento degli ostacoli che in termini di competitività ancora persistono. Per quanto riguarda la mobilità, nel corso del 2012 verranno avviati i lavori delle piastre logistiche di Città di Castello, di Foligno e di Terni e si attiveranno azioni per il risanamento, il rinnovo dei binari e la sistemazione di alcune gallerie della FCU. 13

14 In materia di servizi di trasporto, nel corso del 2012 è prevista l approvazione della nuova legge regionale e subito dopo verrà aggiornato il Piano regionale dei trasporti. Le difficoltà sono legate anche in questo caso alla contrazione di risorse prevista per il 2012, pari a 7 milioni di euro, e ciò impone la realizzazione di un sistema unitario dei servizi di trasporto pubblico locale. Starà alla politica scongiurare che a ciò si accompagni una pericolosa centralizzazione dei processi decisionali, dove gli interessi dei più grandi rischierebbero di essere tutelati a danno delle realtà più piccole e più periferiche. Il nuovo assetto, che dal punto di vista dell architettura vede al centro l azienda Umbria Mobilità, si basa sulla visione del territorio regionale come un unico bacino di riferimento e punta ad ottenere una piena integrazione dell offerta attraverso nuove sinergie tra trasporto su gomma, su ferro e mobilità alternativa. Elementi caratterizzanti di questo modello saranno il sistema di Orario Unico Regionale e di Tariffa Unica Regionale. Restano da risolvere le criticità derivanti dai tagli imposti dalle norme nazionali; non ultimo, appunto, anche il rapporto con Trenitalia, soprattutto per quanto attiene il collegamento dell Umbria con i servizi dell Alta Velocità e per garantire il diritto alla mobilità dei lavoratori pendolari. Nel 2012 l azione sarà caratterizzata anche per scelte importanti nell attività di ricostruzione dell area colpita dal sisma del Le risorse messe a disposizione dal Governo nazionale, come è noto, sono del tutto insufficienti per far fronte a danni il cui valore è stimato in circa 352 milioni di euro, ma in ogni caso, grazie anche all intervento specifico sull accisa sulla benzina da autotrazione, che abbiamo già varato, verranno messe in campo risorse per intervenire, già dal 2012, su interventi prioritari. PRESIDENTE. Invito il collega a chiudere. Sono passati trenta minuti. Grazie. Damiano STUFARA (Presidente gruppo consiliare Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione di Sinistra) Relatore di maggioranza. Vado a chiudere rapidamente, Presidente, sulle politiche welfare. Su welfare e le prestazioni sanitarie i dati mettono in evidenza l elevata qualità dei servizi che questo territorio, questa Regione è stata in grado di assicurare ai cittadini, ma entriamo dentro una fase particolarmente caratterizzata in negativo dalle pesanti restrizioni dei trasferimenti nazionali, tanto sulle politiche di coesione sociale e di non autosufficienza, che soprattutto sulle politiche sanitarie. Su questo, in ambito sanitario nel corso del 2012 verranno rimodulati gli ambiti territoriali di competenza delle aziende sanitarie locali e si ridefinirà anche la mission delle Aziende ospedaliere, anche con l obiettivo di un integrazione maggiore e migliore con l Università degli Studi. Da questo punto di vista la riforma del Sistema Sanitario Regionale rappresenta una delle questioni principali per quello che attiene le scelte che nel 2012 questa Regione e questa maggioranza ritiene di voler e di dover assumere. 14

15 Per le politiche di welfare siamo di fronte ad una riduzione di risorse pari ad oltre 17 milioni di euro nel 2012 rispetto all anno precedente, che già era stato caratterizzato da molti tagli ai trasferimenti nazionali. L impegno che la Regione assume con il Documento Annuale di Programmazione, nonostante le riduzioni e chiudo rapidamente che quei trasferimenti hanno apportato anche alle spese complessive del bilancio, è quello di mantenere inalterato il livello di investimento delle politiche sociali e delle politiche per la non autosufficienza. Taglio ancora, per motivi di tempo, una serie di ulteriori considerazioni e vado a chiudere sul tema dell equità e della crescita. Dal punto di vista politico, ovviamente, questo è un tema fondamentale che coinvolge la materia fiscale. Sono alle ultime parole Presidente, collega Lignani Marchesani. Sono pronto, Presidente, a rinunciare ai minuti che al mio Gruppo apparterrebbero in termini di dibattito. PRESIDENTE. Prego, colleghi. Chiudiamo. Damiano STUFARA (Presidente gruppo consiliare Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione di Sinistra) Relatore di maggioranza. Mi scuso con l altro Relatore di minoranza, ma appunto mi impegno a recuperare il tempo in questo modo. Dicevo che dal punto di vista politico il tema dell equità sociale coinvolge appunto varie materie: la materia fiscale, la razionalizzazione delle risorse e il ruolo delle politiche pubbliche, con particolare attenzione a quelle di welfare. E ciò rende quanto mai necessaria un operazione congiunta tra Regioni ed Enti locali, così da concordare anche le possibili razionalizzazioni e i risparmi nella spesa pubblica, nell ottica della crescita dell efficienza degli apparati, salvaguardando anche per questa via i livelli e la qualità dei servizi. La Regione è consapevole che i tempi sono difficili e che le sfide a cui saremo chiamati nei prossimi anni sono straordinarie. Per questo chiamo a raccolta le energie migliori del territorio. Una sfida che impone anche di andare oltre i confini dell Umbria, costruendo intese e collaborazioni istituzionali ampie tra le diverse Amministrazioni delle Regioni dell Italia mediana, perché solo mettendo a rete eccellenze, professionalità, competenze e strutture e usufruendo delle opportunità offerte dai Fondi europei, si può salvaguardare la qualità dei servizi e delle prestazioni che caratterizzano questo pezzo d Italia. Portare l Umbria fuori dalla crisi è possibile solo se alle politiche di risanamento sapranno coniugarsi politiche di sviluppo e politiche di equità, la cui efficacia PRESIDENTE. Sta terminando, ha sforato di cinque minuti. Per cortesia, sta terminando. C è sempre stato un momento di cortesia, è una relazione di maggioranza. Per cortesia! Ci sarà la stessa situazione per il collega che interverrà dopo. Prego, collega Stufara. 15

16 Damiano STUFARA (Presidente gruppo consiliare Partito della Rifondazione Comunista per la Federazione di Sinistra) Relatore di maggioranza. Portare l Umbria fuori dalla crisi termino in trenta secondi è possibile solo se alle politiche di risanamento sapranno coniugarsi politiche di sviluppo e politiche di equità, la cui efficacia dipenderà anche dalla autorevolezza dell azione del Governo regionale e, dunque, dalla qualità delle condotte dei suoi componenti. Non sfugge che questo difficile percorso passa per decisioni quanto mai urgenti, che devono essere prese anche e soprattutto a livello nazionale ed europeo, come all inizio ho provato a ricordare. Tuttavia, starà anche alla nostra capacità di programmazione saper gettare un ponte verso un futuro necessariamente diverso, non solo rispetto alla stagione politica che abbiamo conosciuto come Seconda Repubblica, ma rispetto a tutta l esperienza del regionalismo d Italia, un esperienza dal grande valore democratico, che può perpetuarsi nella sua funzione fondamentale, quella dell autogoverno delle comunità locali, tornando a guardare direttamente ai bisogni e alle aspettative della nostra cittadinanza in un clima di ritrovata fiducia. In questa capacità di rigenerare l economia e la società regionale rigenerando la politica sta il fulcro delle tanti e difficili sfide che avremo l onere di affrontare e che dovranno vedere il livello tanto il livello del Governo che il Consiglio regionale, nel rispetto dei ruoli che i cittadini ci hanno assegnato, come i principali protagonisti della cura, della cultura e della tutela dell interesse dell Umbria. Grazie. PRESIDENTE. Grazie. Abbiamo sforato di otto minuti la relazione di maggioranza. Capisco il clima, però credo che ci siano sempre stati otto minuti di sforamento nelle relazioni del DAP. Dato che la Presidenza è la stessa, fino a quando resisto e per poco, Consigliere Monni la linea è la stessa; quando ci sarà una persona più democratica di me a fare il Presidente, e non indagato, potrete fare sicuramente le cose che volete. Prego, collega Lignani Marchesani. Gianluca CIRIGNONI (Presidente gruppo consiliare Lega Nord Umbria - Padania). Presidente, chiedo la parola per fatto personale. PRESIDENTE. Non c è il fatto personale. Gianluca CIRIGNONI (Presidente gruppo consiliare Lega Nord Umbria - Padania). Ai sensi dell articolo 61. PRESIDENTE. Non c è il fatto personale. Prego, collega Lignani. Gianluca CIRIGNONI (Presidente gruppo consiliare Lega Nord Umbria - Padania). Io chiedo la parola per fatto personale nei suoi confronti, rispetto alle affermazioni che ha fatto prima. Ha capito, signor Presidente? 16

17 (Intervento fuori microfono del Consigliere Lignani Marchesani: vuole questo senso delle Istituzioni, gli dia la parola! ) PRESIDENTE. No, assolutamente. Se lei non vuole svolgere la relazione, non la svolga. Non c è un fatto personale. Gianluca CIRIGNONI (Presidente gruppo consiliare Lega Nord Umbria - Padania). Mi dia la parola per fatto personale. Io parlo lo stesso. Sennò stacchi il microfono, faccia come le pare. PRESIDENTE. Non do la parola per fatto personale. Il Consiglio è sospeso per dieci minuti. Grazie. La seduta è sospesa alle ore e riprende alle ore Presidenza del Presidente Brega - Consiglieri Segretari Galanello e Bottini PRESIDENTE. Do la parola sull ordine dei lavori al Consigliere Cirignoni. Gianluca CIRIGNONI (Presidente gruppo consiliare Lega Nord Umbria - Padania). Grazie, Presidente. Chiedo la parola perché vorrei chiedere conto a lei rispetto alla battuta che è stata fatta all inizio dei lavori, che riguardava la mia persona, che io ho inteso come uno sberleffo, che è uno sberleffo anche nei confronti di cittadini che, come è stato fatto tante altre volte, fanno una manifestazione pacifica di fronte a un palazzo del potere. Quindi su questo io voglio chiedere conto, anche perché credo che, rispetto anche alla votazione farsa che si è avuta due giorni fa, che ha eletto questo Ufficio di Presidenza che rappresenta solo la maggioranza, credo che non si possa neanche da parte dell opposizione, e neanche da parte di un membro di questa opposizione, tollerare un comportamento del genere, perché queste Istituzioni credo che, rispetto anche a queste parole, a quello che è successo, con un Ufficio di Presidenza che, ripeto, rappresenta solo la maggioranza, stiano scendendo in una brutta china, una china che non ci piace, una china che è antidemocratica. Per questo credo che sia nei miei confronti, perché io rappresento la Lega dentro questa Assemblea, ma poi la Lega al di fuori, in Umbria e anche nel resto del Paese, non la rappresento io, quindi ci sono tanti altri cittadini, militanti che con onestà e con pacificità perorano le loro cause e le loro idee, quindi io credo che nei miei confronti, come membro di questa opposizione, e anche nei confronti di chi era fuori a manifestare con molta tranquillità ed essendo autorizzato, credo che lei mi debba una spiegazione e anche delle scuse. Grazie. 17

18 PRESIDENTE. Io, collega Cirignoni, non intendevo offenderla. Se c è qualcuno che in questi mesi ha avuto offese, sicuramente non è lei. Comunque la volevo informare che questo non è il palazzo del potere; è un palazzo dove c è anche lei, è un palazzo dove, oltre a lei, siamo stati eletti, tutti i Consiglieri, in maniera democratica. Se lei la mia battuta l ha intesa in maniera offensiva, io le chiedo scusa. Lei conosce bene il Presidente, il sottoscritto, che non ha mai offeso nessuno, è sempre stato operoso e attento nei riguardi dei Consiglieri e dei Regolamenti. Questo richiamo, se va fatto al Presidente, da oggi in poi verrà fatto a tutti i colleghi Consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione, ricordando che questo non è il palazzo di nessun potere, ma è il palazzo dell Assemblea legislativa, è stata eletta in maniera democratica dai cittadini umbri, sia i Consiglieri di opposizione che i Consiglieri di maggioranza. Dunque da oggi in poi rilevo nei confronti di tutti, visto che ci si richiama tutti al Regolamento, in Aula, fuori dall Aula, nelle Commissioni e quant altro sarà mia cura, fino a quando farò il Presidente, verificare che tutti i Regolamenti vengano rispettati e non ci saranno più deroghe per nessuno. Spero di essere stato chiaro, spero di avere chiarito la mia battuta. Da oggi in poi non ci sarà nessuna deroga per nessuno, maggioranza e opposizione, e eviteremo tante strumentalizzazioni da parte di tutti. La parola al Relatore di minoranza, Consigliere Lignani Marchesani. Vorrei ricordare al Consigliere Lignani Marchesani che io avevo proposto, se voleva fare la sua relazione in presenza della Presidente della Giunta, di sospendere il Consiglio per trenta minuti e di riprenderlo a mezzogiorno. Se lei intende andare avanti ugualmente, questa è una decisione che lascio a lei, perché io l avevo detto prima. Aspetto un suo cenno, Consigliere Lignani Marchesani. Giovanni Andrea LIGNANI MARCHESANI (Popolo della Libertà) Relatore di minoranza. Presidente, intendiamo procedere, anche perché la rappresentatività è tutta da dimostrare. PRESIDENTE. Prego a questo punto anche lei, Consigliere Lignani Marchesani, visto che poc anzi sono stato ripreso Giovanni Andrea LIGNANI MARCHESANI (Popolo della Libertà) Relatore di minoranza. La mia è una valutazione politica che non è sindacabile da lei. PRESIDENTE. Io la richiamo, collega Lignani. Giovanni Andrea LIGNANI MARCHESANI (Popolo della Libertà) Relatore di minoranza. La mia è una valutazione politica che non è da lei sindacabile. 18

19 PRESIDENTE. Prego, collega Lignani. Giovanni Andrea LIGNANI MARCHESANI (Popolo della Libertà) Relatore di minoranza. Poi le aggiungo che, finché vuole il rispetto del Regolamento in Aula e nelle Commissioni, siamo tutti d accordo, anche fuori del palazzo, io la prego... PRESIDENTE. Fuori del palazzo, collega Lignani Prego, collega Lignani. Ha trenta minuti. Giovanni Andrea LIGNANI MARCHESANI (Popolo della Libertà) Relatore di minoranza. La ringrazio. PRESIDENTE. Prego. Giovanni Andrea LIGNANI MARCHESANI (Popolo della Libertà) Relatore di minoranza. E chiaro che il nostro nervosismo, di cui chiediamo scusa alla comunità regionale, è determinato dalla situazione contingente, che voi comprendete essere eccezionale, dentro e fuori dal palazzo. E determinato anche, nella contingenza, dal fatto che il Consigliere Stufara, poco coerente su tante situazioni, non lo dico io, lo dicono i suoi stessi compagni di partito nei blog di Umbria.left, in cui si dice anche che è drammatico che una sinistra che si dice dura e pura debba prendere lezioni di moralità dal centrodestra; aggiungo anche che ho però apprezzato il fatto che si sia voluto tagliare l intervento del Relatore di maggioranza, perché chiaramente bisogna anche dare atto di questo, che la sua relazione, al contrario di quella che ci siamo sorbiti per tanti anni, fatta dagli Uffici, era sicuramente un mix tra una relazione fatta dagli Uffici, e si evinceva nella parte più tecnica, e una relazione di tipo personale, sicuramente marcatamente politica, fatta di prima mano, come si evinceva bene, che la dice anche lunga di come sia spostato l asse di questa Regione. Soprattutto la prima parte, ma anche numerosi interventi all interno della relazione medesima la dicevano lunga, davano un impronta chiara e precisa alla relazione, quindi all indirizzo che si vuole dare a questa Regione. Il Documento Annuale di Programmazione 2012, proposto dalla Giunta regionale con delibera n. 26 del 20 gennaio 2012, dovrebbe rappresentare il principale atto amministrativo che nel corso dell anno viene discusso ed approvato dal Consiglio regionale. Eppure quello di quest anno rappresenta un Documento di svolta, a nostro parere negativo, per la contingenza internazionale, nazionale e soprattutto regionale in cui si inserisce. Potremmo seguire la consueta scaletta di analisi dei vari paragrafi, così come fatto nelle relazioni degli anni scorsi. Preferiamo invece soffermarci sulla situazione 19

20 drammatica in cui la Giunta regionale, aggiungiamo a questo punto anche la maggioranza, visto che questa relazione è stata scritta prima dei fatti dell altro ieri, appaiono più come una torre d avorio completamente estranea ai drammi e alle difficoltà con cui devono confrontarsi le genti umbre. Nonostante il Documento sia in cospicuo ed ulteriore ritardo rispetto alla normativa vigente e anche rispetto agli anni passati, abbiamo di fronte un atto datato, privo di progettualità e quasi tirato via, con una sintesi e una brevità rispetto agli anni passati che, lungi dall essere un concentrato virtuoso, appare come una dichiarazione di impotenza. Le numerose manovre economiche nazionali non giustificano una presentazione dell atto stesso addirittura a fine gennaio, proprio perché in alcune parti si evincono ritardi e contraddizioni. Alcune crisi aziendali esplose violentemente nell ultimo periodo non sono nemmeno citate perché non ci si è presi nemmeno la cura di aggiornare la bozza originaria, segno evidente che le crisi interne alla maggioranza stanno facendo perdere di vista il dovere di amministrare come da mandato elettorale ricevuto. Il Documento dedica ben poche pagine alle politiche europee, alle dinamiche da porre in essere per lo sviluppo del confronto con gli altri livelli istituzionali, per uno sviluppo infrastrutturale sì sostenibile, ma prioritariamente competitivo. Traspare poi una continua ed evidente linea di vittimismo auto-assolutorio tendente a scaricare nei confronti del passato Governo Berlusconi e alle attuali dinamiche poste in essere dal Governo Monti tutte le responsabilità delle attuali criticità umbre. Basterebbe questo per bocciare senza appello il Documento, ma è necessario approfondire almeno tre linee di indirizzo per focalizzare una situazione da cui l Umbria deve provare ad uscire, perché in gioco non c è il futuro di una maggioranza (del quale evidentemente non ci preoccupiamo), ma il destino e la qualità della vita delle nostre comunità, che stanno piombando in un pericoloso sentimento frammisto di rassegnazione e disperazione, che è il preludio esplosivo di enormi tensioni sociali. Il primo parametro da analizzare è il definitivo tramonto dello strumento dell Alleanza per l Umbria, la figlia naturale (non sappiamo quanto legittima) del Patto per lo Sviluppo, da cui si voleva differenziare per evidenziare una discontinuità positiva dall era Lorenzetti, è miseramente naufragato in meri momenti di presentazione di alcune politiche, con concertazioni che evidenziano sempre più gli interessi corporativi delle singole categorie, spinte dalla disperazione della contingenza economica ad un egoismo non condivisibile ma giustificato, con l inesistenza e la mancata convocazione di tavoli territoriali e momenti tematici, che evidenziano in maniera impietosa l incapacità della Giunta regionale ad essere elemento di raccordo e riequilibrio politico tra le parti. Quello che sta provando a fare in qualche modo, invece, il Governo Monti a livello nazionale. Assistiamo al crollo di quell Umbria a rete che se da un lato certifica il fallimento delle politiche territoriali della Giunta Lorenzetti e delle conseguenti pseudo riforme del 2007, dall altro manifesta l impossibilità di creare modelli alternativi di coesione. E qui si passa al secondo parametro, che è quello delle riforme, teoricamente avviato 20

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act

Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act CENTRO STUDI Indagine Cna su 1630 imprendiotri Artigiani e piccole imprese promuovono il Jobs Act Nota CNA N. 10/DICEMBRE 2014 CONFEDERAZIONE NAZIONALE DELL ARTIGIANATO E DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA

Dettagli

economiapericittadini.it

economiapericittadini.it economiapericittadini.it UNA VEA ECONOMIA PE I CITTADINI S Documento di progettazione LA GENTE È IL MOTOE info@economiapericittadini.it PEMESSA Il manifesto programmatico di EPIC si basa su una evidenza

Dettagli

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE

REGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio

Dettagli

Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011

Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale. Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 Il Consiglio Nazionale dell Associazione Nazionale Forense, riunitosi in Catania nei giorni 8 e 9 ottobre 2011 udita la relazione del Segretario Generale; esaminato l art.3 del d.l. 138/2011, convertito

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE

IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE - questo Consiglio ha votato in data 01/10/2008 un ordine del giorno in merito a Finanziaria 2008 e successivamente in data 31/3/2009 un ordine del giorno in merito a

Dettagli

RILANCIO, GOVERNO E RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE La scuola è un Istituzione della Repubblica che garantisce, insieme al valore legale

RILANCIO, GOVERNO E RAPPRESENTANZA DELLE AUTONOMIE SCOLASTICHE La scuola è un Istituzione della Repubblica che garantisce, insieme al valore legale RILANCIO,GOVERNOERAPPRESENTANZADELLEAUTONOMIESCOLASTICHE Lascuolaèun IstituzionedellaRepubblicachegarantisce,insiemealvalorelegaledeititolidistudiosu tutto il territorio nazionale, pari opportunità a tutti

Dettagli

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51

ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 ampania! piano d azione per il lavoro donne giovani disoccupati brochure14x21_8pp.indd 1 30/07/12 12:51 Campania al Lavoro, un piano di azione per favorire l, occupazione Qualità e innovazione per l occupazione.

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014

RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 RELAZIONE DEI CONSIGLIERI QUESTORI AL PROGETTO DI BILANCIO PER L ESERCIZIO FINANZIARIO 2014 L elemento caratterizzante di questo bilancio di previsione 2014 è rappresentato indubbiamente dal rinnovo dell

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

Decentramento e federalismo

Decentramento e federalismo Decentramento e federalismo Teoria economico-finanziaria dell ottimo livello di governo. Principi: ECONOMIA PUBBLICA (6) Le giustificazioni del decentramento e del federalismo sussidiarietà; responsabilità;

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Interventi urgenti per le imprese e i contribuenti indebitati con Equitalia.

Interventi urgenti per le imprese e i contribuenti indebitati con Equitalia. Oggetto: Interventi urgenti per le imprese e i contribuenti indebitati con Equitalia. Il Presidente della Regione anche a seguito di diversi incontri e manifestazioni di protesta dei contribuenti regionali,

Dettagli

1. Oggetto e struttura del disegno di legge

1. Oggetto e struttura del disegno di legge Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni

Dettagli

ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI

ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI ASSEMBLEA GENERALE ANNUALE DEI SOCI 10 GIUGNO 2011 RELAZIONE geom. MARCO DONEDA PRESIDENTE E.S.P.E. Stimati Associati e Colleghi, desidero rivolgere a tutti Voi il mio cordiale saluto. In questa relazione

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI Aggiornamento del 29 maggio 2015 I CONTENUTI IL SISTEMA ECONOMICO LA FINANZA PUBBLICA LA SANITA IL SISTEMA ECONOMICO LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI IL PIL PIL: DINAMICA E PREVISIONI NEI PRINCIPALI PAESI UE

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00

Convegno. Aree industriali e politiche di piano. Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione sostenibile. Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Roma 30 gennaio 2014 ore 14,00 Università Roma Tre, Dipartimento di Architettura Via della Madonna dei Monti, 40 Convegno Aree industriali e politiche di Tra deindustrializzazione e nuova industrializzazione

Dettagli

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte

Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte SCHEDA D INFORMAZIONE N 3: QUESTIONI SULLA RIDISTRIBUZIONE Dal 1990 le imprese pagano sempre più imposte Parlare della riforma dell imposizione delle imprese significa anche affrontare i timori relativi

Dettagli

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25

CGIL CISL UIL. Gli Enti Bilaterali emanazione delle parti sociali (alle quali resta la competenza delle politiche. 00198 Roma Corso d Italia, 25 Particolare rilievo è posto alla questione della formazione professionale continua che si evidenzia come un importante strumento per il rafforzamento del patrimonio di conoscenze dei lavoratori, per il

Dettagli

Newsletter informa on line

Newsletter informa on line MARCHE Newsletter informa on line documentazione delle autonomie locali n 273 del 14 maggio 2014 anno III FASSINO DA PADOAN: SUBITO TAVOLO TECNICO DI CONFRONTO SU MODIFICHE CORRETTIVE AL DECRETO La convocazione

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo

Indice. Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo Indice Presentazione p. 7 Una grande prova di democrazia di Domenico Pantaleo PARTE PRIMA - La RSU 11 Capitolo I Che cosa è la RSu 13 Capitolo II Come lavora la RSu 18 Capitolo III - Il negoziato: tempi

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di

Dettagli

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014

Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 Risultati dell indagine sul benessere dei dipendenti 2014 (art. 14 comma 5 - d.lgs 150/2009) sintesi dati Generali, per Area e tipologia di dipendente Le Amministrazioni pubbliche, nella prospettiva di

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI

Dettagli

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014

Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015. 3 febbraio 2014 Dote scuola Le policy di Regione Lombardia Anno scolastico 2014-2015 3 febbraio 2014 Si aprono le iscrizioni Da oggi al 28 febbraio sono aperte le iscrizioni alle scuole statali, alle scuole paritarie,

Dettagli

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)

Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) 1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,

Dettagli

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco

Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco 12/03/2015 Class CNBC Intervista al Group CEO, Mario Greco Giornalista: Dott.Greco questo bilancio chiude la prima fase del suo impegno sulla società. Qual è il messaggio che arriva al mercato da questi

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia

Dettagli

1 Forum Internazionale sulla Regolazione dei Servizi Idrici e la Sostenibilità

1 Forum Internazionale sulla Regolazione dei Servizi Idrici e la Sostenibilità 1 Forum Internazionale sulla Regolazione dei Servizi Idrici e la Sostenibilità Roma, 21 Gennaio 2009 Palazzo Marini Sala delle Colonne Discorso di apertura, Luciano Baggiani Presidente ANEA Illustri ospiti,

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio 5428 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 19 del 12 02 2014 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 14 gennaio 2014, n. 8 Azione di sistema Welfare to Work Aggiornamento delle indicazioni operative,

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012

REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 REGOLAMENTO COMUNALE DELLA CONSULTA DEGLI STRANIERI Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 81 del 30-10-2012 Entrato in vigore il 2.11.2012 INDICE Art. 1 Istituzione Art. 2 Finalità Art.

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Le risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere

Le risorse pubbliche e il modello per tornare a crescere Il bilancio delle risorse in Piemonte: recuperare il federalismo fiscale per tornare a crescere Non consiste tanto la prudenza della economia nel sapersi guardare dalle spese, perché sono molte volte necessarie,

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

proposta di legge n. 460

proposta di legge n. 460 REGIONE MARCHE 1 ASSEMBLEA LEGISLATIVA proposta di legge n. 460 a iniziativa dei Consiglieri Zinni, Natali, Romagnoli, Zaffini presentata in data 18 novembre 2014 ISTITUZIONE IN VIA SPERIMENTALE DEL SOSTEGNO

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

(Approvato dall Assemblea dei Sindaci ATI 3 con Deliberazione n. 1 del 19/01/2015)

(Approvato dall Assemblea dei Sindaci ATI 3 con Deliberazione n. 1 del 19/01/2015) Atto di indirizzo alla VUS spa sul contenimento dei costi del personale in attuazione dell art. 18 comma 2 bis della legge n. 133 del 2008, come modificato dall art. 19 della l. 102/2009, dall art. 1 comma

Dettagli

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti.

Ai Capi Ufficio. e p.c. Al Direttore Amministrativo LORO SEDI. Oggetto: Applicazione dell Iva ai contributi erogati per la realizzazione di progetti. Direzione Area Contabile Servizio Affari Fiscali Viale Gallipoli 49-73100 Lecce Tel. 0832/293392 - Fax. 0832/293042 Lecce, lì 18 luglio 2003 Prot. 15971 Ai Direttori dei Centri di Spesa Ai Responsabili

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012 CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna

Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Il rapporto strutturale sul sistema economico produttivo della provincia di Bologna Gian Carlo Sangalli Presidente Camera di Commercio di Bologna IL SISTEMA ECONOMICO PRODUTTIVO BOLOGNESE E E IN UNA FASE

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani. Marta Berni AA. 2006-2007 Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 PIANO e PIANIFICAZIONE 3 Pianificazione È il Processo con il quale un individuo, una impresa, una istituzione, una collettività territoriale

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo

COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2)

Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Lezione n 2 L educazione come atto ermeneutico (2) Riprendiamo l analisi interrotta nel corso della precedente lezione b) struttura dialogica del fatto educativo Per rispondere a criteri ermenutici, l

Dettagli

MANOVRA ANTICONGIUNTURALE 2009 INCENTIVI ALLE IMPRESE

MANOVRA ANTICONGIUNTURALE 2009 INCENTIVI ALLE IMPRESE MANOVRA ANTICONGIUNTURALE 2009 INCENTIVI ALLE IMPRESE In risposta alle sollecitazioni delle parti sociali, l aggiornamento e l attuazione della manovra anticrisi prevede le seguenti iniziative: A) INIZIATIVE

Dettagli

CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26

CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE. Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30. sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26 Unione Inquilini CONFERENZA STAMPA 21 GENNAIO 2014 MANIFESTAZIONE Mercoledì 22 gennaio 2014 alle ore 16:30 sotto la sede dell Aler di Milano di viale Romagna,26 A seguito della decisione della Presidenza

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04)

REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) REGOLAMENTO DEL FORUM COMUNALE DEI GIOVANI (Approvato con delibera di Consiglio Comunale n. 88 del 28/9/04) Art. 1 Istituzione il Consiglio Comunale di San Giorgio a Cremano, riconosciuto: l importanza

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa

PROTOCOLLO D INTESA. Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi della Giustizia Amministrativa Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nella pubblica amministrazione Il Presidente del Consiglio di Stato PROTOCOLLO D INTESA Per la realizzazione di interventi di sviluppo dei sistemi informativi

Dettagli

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore

SEDE DI CAGLIARI. Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di settore FORUM PERMANENTE SUL CREDITO E LA FINANZA II^ CONFERENZA REGIONALE SUL CREDITO E LA FINANZA PER LO SVILUPPO Il credito all economia regionale: Il ruolo degli Intermediari e la nuova regolamentazione di

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Presidente Ringrazio il consigliere Beretta. Ha chiesto la parola la consigliera Cercelletta, ne ha facoltà.

Presidente Ringrazio il consigliere Beretta. Ha chiesto la parola la consigliera Cercelletta, ne ha facoltà. CONSIGLIO COMUNALE DEL 16.12.2013 Interventi dei Sigg.ri Consiglieri Sistema Bibliotecario dell Area Metropolitana di Torino, Area Ovest (SBAM Ovest) Approvazione della bozza di convenzione e della bozza

Dettagli

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi

Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Politiche di sostegno dei consumi e Osservatori prezzi Intervento di: PALMA COSTI Assessore Interventi Economici, Innovazione e Pari opportunità della Provincia di Modena Mercoledì 1 aprile 2009 Camera

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

Prestito vitalizio ipotecario

Prestito vitalizio ipotecario Periodico informativo n. 65/2015 Prestito vitalizio ipotecario Gentile Cliente, con la stesura del presente documento informativo intendiamo metterla a conoscenza che la Legge n. 44/2015 ha introdotto

Dettagli

La congiuntura. internazionale

La congiuntura. internazionale La congiuntura internazionale N. 1 GIUGNO 2015 Il primo trimestre del 2015 ha portato con sé alcuni cambiamenti nelle dinamiche di crescita delle maggiori economie: alla moderata ripresa nell Area euro

Dettagli

Outlook finanziario dell agricoltura europea

Outlook finanziario dell agricoltura europea Gian Luca Bagnara Outlook finanziario dell agricoltura europea I prezzi agricoli hanno colpito i titoli dei giornali negli ultimi cinque anni a causa della loro volatilità. Tuttavia, questa volatilità

Dettagli

RINNOVO DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI DELL ISIA DI FIRENZE TRIENNIO 2010/2013. Elenco e Programmi dei candidati

RINNOVO DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI DELL ISIA DI FIRENZE TRIENNIO 2010/2013. Elenco e Programmi dei candidati RINNOVO DELLA CONSULTA DEGLI STUDENTI DELL ISIA DI FIRENZE TRIENNIO 2010/2013 Elenco e Programmi dei candidati ISIA Firenze, aprile 2010 ELENCO DEI CANDIDATI PER LA CONSULTA DEGLI STUDENTI TRIENNIO 2010-2013

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014

RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 RELAZIONE DEL TESORIERE ALLA PROPOSTA DI BILANCIO DI PREVISIONE PER L ANNO 2014 Il presente bilancio è stato redatto in linea con le indicazioni deliberate dal Consiglio e tiene conto delle disposizioni

Dettagli

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO

Dettagli

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA.

MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. LEGGE REGIONALE N. 11 DEL 05-05-2004 REGIONE LOMBARDIA MISURE DI SOSTEGNO A FAVORE DEI PICCOLI COMUNI DELLA LOMBARDIA. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 19 del 7 maggio 2004 SUPPLEMENTO

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di

Dettagli

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014

Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici. Università degli Studi di Bari Aldo Moro. Corso di Macroeconomia 2014 Dipartimento di Economia Aziendale e Studi Giusprivatistici Università degli Studi di Bari Aldo Moro Corso di Macroeconomia 2014 1. Assumete che = 10% e = 1. Usando la definizione di inflazione attesa

Dettagli

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen

La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen La Posta svizzera SecurePost SA, Oensingen Il datore di lavoro Richard Mann Circa un anno e mezzo fa, nell ambito del progetto Integrazione di persone disabili presso la Posta, abbiamo assunto una nuova

Dettagli

non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna

non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna non siamo bambole Gruppo Assembleare Regione Emilia-Romagna siamo non bambole Cercasi donne appassionate che vogliono cambiare la politica e migliorare il Paese Vorrei che la conferenza delle donne dell

Dettagli

DELIBERA N. 211 della GIUNTA CAMERALE N 24 del 22/12/2015

DELIBERA N. 211 della GIUNTA CAMERALE N 24 del 22/12/2015 DELIBERA N. 211 della GIUNTA CAMERALE N 24 del 22/12/2015 OGGETTO: Asseverazione ed Autorizzazione - Azienda Speciale Fermo Promuove - Proroga contratto di somministrazione lavoro a tempo determinato.

Dettagli

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti (15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa

Dettagli

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI

NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI NORME IN MATERIA DI SOSTEGNO ALLA INNOVAZIONE DELLE ATTIVITÀ PROFESSIONALI INTELLETTUALI Art. 1 (Finalità e oggetto della legge) 1. La presente legge, nel rispetto del decreto legislativo 2 febbraio 2006,

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA

16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA 16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati

Dettagli

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità Chiara Criscuoli chiara.criscuoli@giovanisi.it Il Progetto Giovanisì: i motivi I giovani sono coinvolti da alcuni cambiamenti dovuti sia a fattori socio economici che culturali: -Il prolungamento della

Dettagli

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA

LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Direzione Affari Economici e Centro Studi LA QUESTIONE INFRASTRUTTURALE E L ANDAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA Il ritardo infrastrutturale italiano è il frutto di scelte di politica economica che da anni continuano

Dettagli

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014

Regole per la gestione dello stato di disoccupazione. In vigore dal 1 gennaio 2014 Regole per la gestione dello stato di disoccupazione In vigore dal 1 gennaio 2014 Stato di disoccupazione Dal 1 gennaio 2014 sono entrate in vigore nuove regole per la gestione dello stato di disoccupazione,

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU

Dettagli

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%)

DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) DETRAZIONI FISCALI 55% - 50 % (ex 36%) GUIDA ALL APPLICAZIONE DEL DECRETO 83/2012 ART. 11 CONVERTITO CON LEGGE 7 AGOSTO 2012 N 134 (SETTEMBRE 2012) Indice: 1. INTRODUZIONE...2 2. TESTO DISPOSIZIONE: ARTICOLO

Dettagli

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti

Noleggio Semplice. www.noleggiosemplice.it. Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti Noleggio Semplice Noleggio a lungo termine autovetture e veicoli commerciali per imprese e professionisti La gestione della tua auto non è mai stata più semplice La gestione dei veicoli aziendali è diventata

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

Oggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio.

Oggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio. Oggetto: Ricognizione stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli equilibri di bilancio. RELAZIONA IL SINDACO: L art. 193 del testo unico, approvato con il D.Lgs. 18 Agosto 2000, n. 267, dispone

Dettagli

PROCEDIMENTO LEGISLATIVO

PROCEDIMENTO LEGISLATIVO PROCEDIMENTO LEGISLATIVO A cura di: Massimo Misiti IL PROCEDIMENTO LEGISLATIVO Tutti gli Statuti regionali dedicano un apposito Titolo o Sezione del loro articolato al procedimento legislativo, ad esclusione

Dettagli