Estratto Progetto Educativo-Didattico

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1 Estratto Progetto Educativo-Didattico Sezioni divezzi dai mesi, Gruppi: mandarini, ciliegie, mele.

2 Città di San Donà di Piave (Decorata con Croce al Merito di Guerra e con medaglia d Argento al Valor Militare) COMUNICATO STAMPA NIDO DEI CUCCIOLI, SALUTO SINDACO Ciao ai cuccioli del nostro nido, grazie alle educatrici e agli educatori, buon nuovo anno scolastico ai genitori! Rivolgere a tutti voi questo saluto è sempre un momento lieto, perché è l'occasione di riportare fuori quel bambino che si nasconde in ciascuno di noi. Per ricordarne le emozioni, le gioie, ma anche le ansie e le paure del distacco dai genitori all'inizio della scuola. Sentimenti che si sono riproposti, in modo molto simile, quando ho vissuto le stesse situazioni dall'altra parte, nel ruolo di genitore. Anzi, forse le ansie erano più forti da genitore che da bambino. A rassicurarci, la storia del Nido dei Cuccioli che l'anno scorso ha festeggiato i dieci anni di attività, segnati da un'unica gestione. Trascorsi sotto il segno della professionalità, della sicurezza e del calore. Accompagnando dolcemente i più piccoli dal distacco alla famiglia all'inserimento nella comunità, fino alla scoperta, per i più grandicelli, del mondo oltre la porta di casa. Perciò rinnovo il mio ringraziamento al personale per l'impegno e, a tutti...ci vediamo presto! Andrea Cereser sindaco per San Donà di Piave San Donà di Piave, 30 novembre 2015

3 SALUTO DELLA PEDAGOGISTA E DELL EQUIPE EDUCATIVA Gentili genitori, le pagine che seguono illustrano il Progetto Educativo che verrà realizzato, nell'anno educativo , nell asilo nido comunale Il nido dei cuccioli. Questo estratto vi darà la possibilità di conoscere la tematica che è stata scelta dal personale educativo e di scoprire le diverse attività che sono state pensate per i vostri bambini. Oltre alle attività troverete anche la mission degli operatori che lavorano presso i Nidi gestiti dalla Coop. IL PORTICO, essa è la spinta che dà ogni giorno, al personale, la consapevolezza del proprio agire educativo con i vostri figli. E stata messa nero su bianco (e la trovate anche nel sito della cooperativa) affinché siate sempre più consapevoli che questo Nido ha delle caratteristiche precise e che portare qui vostro figlio significa aprirvi ad una crescita del vostro essere genitori. La responsabile del servizio e l equipe educativa sono a vostra disposizione per qualsiasi informazione. Vi auguriamo un sereno anno educativo! Un caro saluto! La pedagogista del Nido Dr.ssa Isabella Ferrazzo La Responsabile del Servizio Veronica Faggiani L'equipe Educativa Lia Costa Valentina Danieli Chiara Davanzo Veronica Faggiani Nives Gionco Gina Monaco Francesca Tamai Lisa Tonon Renza Trevisiol

4 LE NOSTRE IDEE GUIDA Il nido si inserisce nel quadro di una politica dei diritti dell infanzia, per questo vengono realizzate iniziative formative, di sensibilizzazione e promozione della cultura della prima infanzia e dei temi dell educazione, rivolti alla cittadinanza. Il nido è un servizio educativo rivolto alla famiglia; il personale della Società Cooperativa Sociale Il portico riconosce alla famiglia il ruolo chiave nell educazione dei figli, vero centro educativo intorno al quale ruotano servizi educativi come il nido. La Società Cooperativa Sociale Il portico, secondo le indicazioni della dottrina sociale della Chiesa Cattolica e nel rispetto delle culture e religioni di provenienza di ciascuna famiglia che liberamente aderisce ai servizi da essa forniti, aspira a dar voce a valori chiave quali: L AMORE INCONDIZIONATO. Ciò che rende tipicamente educative le azioni del personale è il legame di amore incondizionato e disinteressato con le persone, rafforzato dal non essere coinvolte in un legame biologico o parentale con i bambini e/o i genitori. Questa attenzione, vissuta in primis all interno dell equipe educativa, vuole animare le relazioni strette dal personale con i bambini e con le famiglie. IL SERVIZIO. La Società Cooperativa Sociale Il portico ed il personale si pongono come pensiero guida il collaborare con (famiglie, bambini, ecc ). Ciò significa porsi in modo equilibrato nelle relazioni con l utenza (enti, Comuni, istituzioni, parrocchie, ecc ) dove vi è il rispetto dei diversi ruoli (della cooperativa rispetto alla famiglia e agli enti, ecc ), delle diverse mansioni e funzioni. CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DEI TEMPI DI LAVORO. Il nido è un servizio alla famiglia affinché i genitori possano rimanere inseriti nel mondo del lavoro, conciliando le proprie aspirazioni professionali con quelle familiari, e si possano recare serenamente al lavoro sapendo che i propri figli sono al sicuro, in un luogo che favorisce la loro crescita armonica ed integrale. MISSION IL VALORE DELLA SICUREZZA E STABILITA. Al nido i bambini sperimentano una certa routinarietà, cioè il ripetersi costante ed identico di alcune azioni semplici ma fondanti quali: il gioco, il pranzo, la merenda, l igiene personale, il riposo, l accoglienza, l uscita. Queste esperienze che prendono il nome di routines vengono proposte in una situazione comunitaria, sia in piccolo gruppo (l igiene personale, la merenda, ecc ) sia in grande gruppo (il pranzo, l accoglienza, ecc ) e mettono ogni bambino nelle condizioni di condividere tempi, spazi e persone. Il momento del gioco attiva la medesima esperienza di condivisione: materiali di gioco, educatrici, tempi e spazi. LA RELAZIONE. Il nido si prefigura come un luogo di relazione, dove tutte le persone che lo compongono e lo vivono (bambini, educatrici, personale ausiliario e volontario, genitori, ecc ) stanno in relazione tra loro. Al nido i bambini fanno esperienza dei propri limiti e di quelli altrui, apprendono ad usare spazi e giochi comuni; ciò li aiuterà a modulare i propri comportamenti sulla base delle risposte ricevute dall ambiente (nido e famiglia). La relazione del bambino con un operatore professionale, preparato e competente, gli consente di sperimentare accoglienza, accettazione e sicurezza, così da potersi aprire sempre di più alla relazione con l altro, nel pieno rispetto dei suoi tempi e dei suoi ritmi.

5 LE ESPERIENZE. Le esperienze proposte dall equipe educativa del nido sono delle vere e proprie esperienze di apprendimento (inteso in senso generico e non scolastico) in quanto: - sono finalizzate alla sperimentazione di stimoli sensoriali presentati secondo un obiettivo inerente al traguardo di sviluppo del bambino; - sono esenti da aspettative di tipo prestazionale ed estetico; - stimolano nel bambino la possibilità di ampliare nuovi modi di fare, di raccontare, di stare in relazione con i compagni facendo qualcosa ; - sono strutturate su misura del singolo e del suo gruppo di appartenenza (cioè la sezione).

6 PREMESSA La progettazione didattica che segue rappresenta lo schema delle varie attività che vengono realizzate nelle varie sezioni durante tutto l'anno educativo; queste sono state scelte dalle educatrici dopo l'osservazione puntuale e sistematica del gruppo e del singolo bambino, osservazione terminata indicativamente entro il mese di ottobre. Le pagine che seguono presentano le attività rivolte ai bambini semi-divezzi e ai bambini divezzi, cioè sono rivolte ai bambini di età compresa tra i 12 e 36 mesi. Nella pratica pedagogica e nella realtà le attività sono presentate in modo diversificato per bambini che hanno dai 12 ai 24 mesi rispetto a quelli che hanno dai 24 ai 36 mesi, raggiungono obiettivi diversi poiché i bambini hanno competenze personali diverse legate allo sviluppo e all'età. Le verifiche, le osservazioni, gli indicatori rispondono ai requisiti dei traguardi di sviluppo presentati nella versione completa della progettazione del Nido. I TRAGUARDI DI SVILUPPO I traguardi di sviluppo sono gli obiettivi raggiunti da un bambino fino a 36 mesi, e sono relativi alle dimensioni della sua crescita. Essi sono lo strumento che le educatrici hanno scelto di utilizzare per monitorare la crescita dei bambini. Questa prospettiva di osservazione permette di avere una visione globale dello sviluppo del bambino (cognitivo, motorio, dell autonomia, del linguaggio, socio-emotivo, ecc.) e soprattutto consente di capire se lo sviluppo stia avvenendo armonicamente. TRAGUARDI DI SVILUPPO FINO AI 36 MESI 1. Sviluppo motorio globale Lo sviluppo motorio globale del bambino riguarda la postura e i movimenti grosso-motori (in particolare di gambe e braccia). 2. Sviluppo motorio fine Lo sviluppo motorio fine del bambino riguarda la motricità di mani, polso e dita e la coordinazione oculo-manuale (in particolare la presa). 3. Sviluppo del linguaggio Nello sviluppo del linguaggio e della comunicazione sono indicati aspetti relativi a: comunicazione con gli altri (verbale e non verbale) comprensione di quanto è comunicato consapevolezza del linguaggio scritto.

7 4. Sviluppo socio-emotivo e del senso di sé Nello sviluppo socio-emotivo sono indicati aspetti relativi a: attaccamento senso del sé comprensione, manifestazione e gestione delle emozioni e dei sentimenti rapporto con gli altri rapporto con l educatrice. 5. Nello sviluppo dell autonomia sono indicati aspetti relativi alle capacità e alle risorse che il bambino può attivare per essere autonomo dal punto di vista sia personale sia sociale. 6. Benessere fisico e senso di sicurezza Nello sviluppo del benessere fisico e senso di sicurezza sono indicati aspetti relativi alle capacità del bambino di provvedere al proprio benessere fisico e alla propria sicurezza. 7. Sviluppo cognitivo a. Esplorazione e gioco Lo sviluppo connesso all'esplorazione e al gioco riguarda le caratteristiche del gioco e dell esplorazione, i relativi comportamenti, le capacità e le competenze impiegate dal bambino. b. Sviluppo degli approcci all'apprendimento Lo sviluppo degli approcci all'apprendimento riguarda gli aspetti dello sviluppo relativi a come il bambino prende iniziative, si mostra curioso, trova informazioni in ciò che lo circonda. c. Sviluppo dell espressività creativa Lo sviluppo dell espressività creativa riguarda in particolare gli ambiti relativi all espressività grafico-pittorica, manipolatoria, sonoro-musicale. d. Sviluppo dell'attenzione L'attenzione riguarda in particolare gli aspetti dello sviluppo della capacità di fare attenzione e di mantenimento dell attenzione (concentrazione).

8 ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA AL NIDO, CON EVIDENZIATI I TRAGUARDI DI SVILUPPO RELATIVI AD OGNI ATTIVITA REALIZZATA ALL INTERNO DEL NIDO TEMPI ATTIVITA SPAZI TRAGUARDO DI SVILUPPO OO -Accoglienza -Saluto genitori -Gioco libero Riordino dei giochi -Suddivisione in sezioni -Merenda -Cartellone presenze Gioco -Attività educativa Igiene personale in preparazione del pranzo Momento del cerchio (bans, canzoni e preghierina) Salone Sezioni Sezioni Sezioni Salone Bagni Salone Benessere fisico e senso di sicurezza Sviluppo del linguaggio Sviluppo cognitivo Sviluppo motorio globale e fine Benessere fisico e senso di sicurezza Sviluppo del linguaggio Pranzo Mense Benessere fisico e senso di sicurezza Sviluppo socio emotivo e senso del sé Uscita dei bambini con modalità mezza giornata Igiene personale in preparazione dell uscita o del riposo pomeridiano Uscita dei bambini con modalità nido corto Salone Bagni Salone Riposo pomeridiano Stanze nanne Benessere fisico e senso di sicurezza Benessere fisico e senso di sicurezza Igiene personale Bagni Benessere fisico e senso di sicurezza Merenda Mense Benessere fisico e senso di sicurezza Gioco libero -Uscita dei bambini con modalità nido Salone

9 MOTIVAZIONE PRINCIPALE Il cibo è veicolo della relazione madre e figlio e assume fin dai primissimi istanti di vita una notevole importanza per quanto riguarda lo sviluppo fisico, psicologico e sociale della persona. Attraverso il nutrirsi e l alimentarsi, infatti, si sviluppano le basi psicologiche dell identità e della personalità, poiché la soddisfazione del bisogno permette la crescita e l inizio dello scambio con l ambiente esterno. Mangiare non è solamente una necessità fisiologica, ma una scoperta e riscoperta di sapori, tradizioni, cultura, è un momento di incontro e confronto, un tempo ed un modo per stare insieme. Il pasto è un momento della vita quotidiana in cui il bambino può essere attivo; è un occasione piacevole e gratificante che induce buone abitudini alimentari e comportamenti adeguati alla vita di relazione. Il bambino crescendo impara progressivamente a fare da solo rafforzando la propria autonomia e partecipando attivamente a quanto accade. Il progetto didattico, che è stato pensato dall equipe educativa, si svolgerà proponendo due macro attività ( Il tempo della condivisione: ci sono anch io e Il tempo della scoperta: manipolo e trasformo ) che verranno svolte sia dai gruppi dei bambini semidivezzi che dai divezzi ma in tempi diversi. I semidivezzi infatti, si dedicheranno inizialmente alla manipolazione, alla scoperta e alla trasformazione degli alimenti e successivamente alle attività di condivisione. I divezzi invece svolgeranno il percorso in maniera inversa. In particolare l attività Il tempo della condivisione: ci sono anch io darà la possibilità ai bambini di servire a turno i compagni e di apparecchiare la tavola. Si creeranno così per i bambini quelle condizioni ottimali che rinforzano il senso di partecipazione alla vita in comune: a tavola si parla, si ascolta, si ride, si impara a stare bene assieme. Lo scopo delle attività quotidiane di vita pratica, permette al bambino di sviluppare abilità motorie e coordinazione oculo-manuale. Apparecchiare è un gesto complesso e formativo e costituisce un ottimo mezzo per il controllo dei movimenti, per imparare a collaborare, a prendersi cura di sé e degli altri, a sviluppare la consapevolezza di appartenere ad una comunità, creando gioia ed entusiasmo, per il piacere di essere protagonisti nello svolgere le piccole azioni quotidiane. Nell attività Il tempo della scoperta: manipolo e trasformo invece, i bambini diventeranno protagonisti attivi attraverso la manipolazione di frutta, verdura e cereali. Attraverso la sperimentazione dei prodotti alimentari potranno osservare le sfumature di una melanzana, le differenti tipologie di un pomodoro, la texture della buccia di ananas, la precisione con cui un finocchio sbucciato, si riduce nelle dimensioni ma resta uguale nella forma. Successivamente alla manipolazione, verranno coinvolti nell esperienza della trasformazione di alcuni alimenti come il grano che diventa farina e poi pane, oppure un cesto di frutta fresca che diventa una gustosa macedonia. Tutto ciò diventa esperienza formativa, un bagaglio di conoscenze ricavato dalla esperienza diretta dei materiali. Il cibo è nutrimento del corpo ma anche della mente, degli occhi, del naso e delle emozioni. DESCRIZIONE ATTIVITA Titolo: Il tempo della conoscenza: mi fido di te La capacità di conoscersi e riconoscersi all interno di un gruppo è per un bambino un obiettivo

10 complesso. La scoperta della propria identità si struttura in un contesto che va vissuto, interpretato e compreso ed è molto importante, quindi, valorizzare le azioni che il bambino compie e ciò che ogni giorno entra a far parte del suo raggio di comprensione e conoscenza. Quando un bambino si sente considerato e compreso può imparare a riconoscere sé stesso, anche se questo percorso di identificazione impegna il bambino emotivamente e cognitivamente. Il bambino al nido inizia a sperimentare situazioni di gruppo, impara, poco alla volta, a condividere momenti di gioco proposto nelle sue diverse forme (strutturato, simbolico, libero, creativo). Grazie alla mediazione con l educatrice, inizia ad istaurare un rapporto significativo con l ambiente che lo circonda ed impara a condividere regole, comportamenti e rituali; le routine, infatti, rappresentano ordine e sicurezza e sono necessarie perché trasmettono equilibrio. Nell inserimento si giocano da subito temi e relazioni complessi radicati nelle emozioni e nelle rappresentazioni di sé, del proprio essere stati bambini e figli, dell essere genitori o di assumere funzioni genitoriali, dei significati soggettivi, culturali, etico-valoriali dell allevare e dell educare. 1 Titolo: Il tempo della condivisione, ci sono anch io In questa attività i bambini conosceranno il personaggio guida la contadina Dina che, per tutto l anno educativo, li accompagnerà in continue scoperte. La signora Dina porterà ai bambini un cestino pieno di utensili da cucina; successivamente verranno coinvolte le famiglie per ricreare in ogni sezione il cestino di utensili che conterrà, in questo caso, oggetti che i bambini porteranno da casa e che riconosceranno come propri; questo favorirà la nascita di un legame tra il nido e la famiglia. Inoltre ai bambini verranno proposte alcune attività di gioco simbolico che mettano in atto situazioni di vita pratica, dove il bambino diventerà protagonista delle azioni quotidiane come apparecchiare la tavola o fare da cameriere per la merenda. Inoltre verrà posta l attenzione sul far conoscere ai bambini la vera provenienza di frutta e verdura che ogni giorno mangiano, sia a pranzo che a merenda. Il nostro intento sarà, quindi, quello di far prendere consapevolezza ai bambini che la frutta e la verdura non si comprano già pronte al supermercato ma che seguono invece un loro processo naturale di crescita. Verranno, quindi proposte ai bambini alcune attività all aperto che riguarderanno la cura dell orto. Infine, per la sezione delle mele, verrà ricreato un mercato dove i bambini potranno acquistare e vedere alcuni prodotti come frutta, verdura, cereali e latte intesi come materie prime da poter trasformare nella successiva fase del progetto. andiamo a spasso per il nido con le borse della spesa; creiamo le monetine per andare al mercato; facciamo la spesa come mamma e papà. 1 Susanna Mantovani, Attaccamento e inserimento. Stili e storie delle relazioni al nido, Milano 2000, Franco Angeli.

11 Titolo: Il tempo della scoperta: manipolo e trasformo In questa attività i bambini conosceranno il personaggio guida la contadina Dina la quale porterà loro numerose sorprese. In questa attività, si vuole offrire al bambino, l occasione di manipolare attivamente i materiali rendendolo partecipe delle varie trasformazioni dei cibi e creando un luogo dove poter sperimentare insieme, acquisire abilità e favorire un approccio sereno al cibo. Le educatrici, guideranno i bambini alla conoscenza degli alimenti, ponendoli di fronte a molti ingredienti o materie prime stimolandoli ad annusare, assaggiare, manipolare per giungere con naturalezza alla realizzazione di un prodotto finale condiviso e commestibile. Tutti i passaggi e i gesti che si compiranno verranno curati nei particolari e i bambini saranno condotti a selezionare il modo migliore per lavorare: a volte si deve impiegare una certa forza per stendere la pasta, altre volte serve delicatezza per mescolare gli ingredienti, a volte è richiesta precisione per infilare la frutta negli stecchini e a volte è sufficiente la sola manipolazione dei materiali proposti. Verranno quindi realizzate attività di conoscenza, di scoperta e giochi di sapori con l utilizzo di alimenti in particolar modo frutta, ortaggi e cereali. Verranno infine offerte esperienze sensomotorie per lo sviluppo della motricità fine. Titolo: Laboratorio di lettura: Mi leggi una storia? Al nido la lettura è molto importante perché stimola la curiosità, la fantasia e la produzione del linguaggio ed è, quindi, uno strumento di conoscenza che educa all ascolto e stimola l attenzione. La lettura proposta quotidianamente crea una relazione affettiva di contenimento ed è rassicurante. Quando l adulto si dedica al bambino attraverso la lettura favorisce la relazione interpersonale sia tra sé stesso e il bambino che tra bambini. Leggere una storia al gruppo crea un momento di condivisione. Apprendere l amore per la lettura attraverso un gesto d amore: un adulto che legge una storia 2. La lettura verrà proposta per creare momenti piacevoli durante la giornata al nido e, allo stesso tempo, il libro scelto dall adulto dovrà essere adeguato all età evolutiva dei bambini e ai bisogni che emergono nel gruppo. In ogni sezione verrà poi predisposto una cesta contente libri adatti all età dei bambini che verranno proposti come qualsiasi altro gioco per stimolare la conoscenza e l esplorazione dell ambiente e dei materiali. I libri sono un gioco di emozione, contengono una storia che si dipana, ma anche una strada da percorrere o domande a cui rispondere, cose che si vedono e altre nascoste... di pagina in pagina il bambino si immerge nella vicenda. Vede crearsi cose, attende e risolve, e, quando poi conosce la storia, sa anticipare i fatti e si prepara all emozione che sta per arrivare, aspetta lo scherzo e l inganno, si rapporta ai personaggi e alle loro azioni. 3 2 Nati per Leggere. Progetto attivo su tutto il territorio nazionale promosso grazie alla collaborazione di bibliotecari, pediatri, educatori, enti pubblici, associazioni culturali e di volontariato. 3 Anna Tava, Ma che ci vuole per fare. Rivista BAMBINI, Febbraio2014

12 Titolo: Laboratori di intersezione I laboratori di intersezione sono stati pensati dall equipe educativa per: stimolare nei bambini, di età diversa, la collaborazione reciproca fargli vivere delle esperienze di sensibilizzazione alla percezione in uno spazio diverso dalla propria sezione e sgombro da altri stimoli. Titolo: Spazio alla famiglia 1. Incontro di inizio anno educativo per i genitori dei bambini neoiscritti con la pedagogista Durante l assemblea viene presentato il personale educativo, le finalità che si intendono perseguire e spiegato il regolamento interno. Inoltre la pedagogista spiega ai genitori le caratteristiche del periodo dell ambientamento e le giuste dinamiche, da condividere con le educatrici, per favorire un inserimento sereno del proprio figlio. assemblea. 2. Scheda personale del bambino Avviene con i genitori dei bambini neo-iscritti, i quali oltre a ricevere informazioni più dettagliate sulle modalità e tempi dell ambientamento, verranno invitati a fornire all educatrice le indicazioni necessarie per la compilazione della scheda personale del bambino, che diverrà poi il punto di partenza del lavoro educativo. compilazione di una scheda tramite colloquio con le educatrici. 3. Progetto accoglienza Il mio cestino

13 Questo progetto nasce dal pensiero comune del personale educativo di considerare l accoglienza un valore da sostenere e favorire. La finalità principale, rivolta al bambino, è quella di creare un ponte tra casa, luogo a lui familiare, e l ambiente nido. Quest ultimo non respinge la storia personale di un bambino ma, attraverso l attuazione del progetto accoglienza, viene valorizzata favorendone, in questo modo, il suo inserimento. Per il genitore invece, il progetto stesso, è utile per poter affrontare con maggior serenità i primi momenti del distacco. Attività specifiche (per i genitori): colorare i simboli della sezione di appartenenza (che verranno utilizzati quotidianamente dai bambini per le presenze); preparare il cestino della famiglia che sarà a disposizione di ogni bambino della propria sezione; scrivere una dedica al proprio bambino. 4. Scheda due mesi al nido Si tratta di una scheda la cui compilazione è a cura dei genitori. Viene chiesto loro come hanno vissuto l'inserimento del figlio al nido. compilazione di una scheda proposta dalle educatrici che rimarrà al servizio. 5. Laboratorio canti e festa di San Martino Si tratta di un laboratorio di canti, dove i genitori avranno modo di imparare le canzoncine ed i bans, che quotidianamente accompagnano i vari momenti di vita al nido. Inoltre viene regalato ad ogni famiglia un libretto con i testi delle canzoni del nido. Infine, ci sarà una merenda speciale per grandi e piccoli. laboratorio di canti; merenda speciale.

14 6. Assemblea per presentazione progetto educativo-didattico Viene presentato il Progetto Educativo ed esposta la progettazione didattica dell anno. assemblea. 7. Festa di Natale E un momento di festa con le famiglie per condividere la gioia del Natale. Attività specifiche: canti; comparsa del personaggio guida; arrivo di Babbo Natale; scambio di auguri. 8. Colloquio di metà anno educativo Si tratta di un colloquio che le educatrici fanno, con i genitori, per condividere i traguardi di sviluppo raggiunti dai bambini e raccogliere il vissuto dei genitori a riguardo. colloquio con i genitori e l educatrice. 9. Festa di carnevale In occasione del carnevale viene realizzata una sfilata allegorica lungo le vie del centro fino a Piazza Indipendenza. I vestiti che le famiglie indossano sono inerenti alla tematica del progetto educativo-didattico dell anno.

15 sfilata in piazza con vestiti carnevaleschi. 10. Incontri di formazione per genitori Nell arco dell anno viene organizzato un ciclo di incontri formativi per genitori, con lo scopo di condividere assieme a delle figure competenti, solitamente la pedagogista della Società Cooperativa Il Portico, alcune tematiche utili alla preparazione al ruolo educativo dei genitori. Ogni momento verrà realizzato con metodologie che rendano attivi e partecipi i genitori. incontri di formazione. 11. Laboratorio per genitori Durante i laboratori i genitori hanno la possibilità concreta di partecipare ad alcune esperienze che i bambini vivono nel quotidiano, favorendo ancora una volta la continuità tra il mondo di casa e il mondo del nido. Durante le attività le educatrici sono presenti per predisporre il materiale, osservare e documentare le esperienze. realizzazione del contenitore dei ricordi. 12. Colloquio di fine anno educativo Si tratta di un colloquio che le educatrici fanno, con i genitori, per condividere i traguardi di sviluppo raggiunti dai bambini e raccogliere il vissuto dei genitori a riguardo. Per i bambini uscenti vengono scritti i profili individuali cosicché i genitori possano consegnarli alle insegnanti della scuola dell infanzia. colloquio con i genitori e l educatrice.

16 13. Assemblea di fine anno educativo Viene verificata la programmazione e si ha un riscontro finale sulle proposte educative dell anno. assemblea. 14. Festa di fine anno educativo E un momento di festa che viene realizzata nel mese di giugno in giardino. La festa diventa anche l occasione per salutare i bambini uscenti e per stare in compagnia del personaggio guida che, con loro, ha condiviso l anno educativo. canti; comparsa del personaggio guida; consegna dei diplomi; pranzo con tutte le famiglie. 15. Colloqui con pedagogista su richiesta dei genitori Nel corso dell anno educativo la continuità nido-famiglia si concretizza in varie forme di sostegno alla genitorialità come i colloqui aperti ad entrambi i genitori con la pedagogista, per particolari dinamiche educative da loro vissute. colloquio con la pedagogista. 16. Consegna approfondimenti tematici Nel corso dell anno educativo verranno consegnati ai genitori degli approfondimenti tematici, scritti dall equipe educativa. Gli inserti tratteranno alcuni aspetti importanti

17 relativi alle varie fasi di crescita dei bambini e, tramite un linguaggio semplice ed immediato, potranno supportare i genitori nel loro compito educativo. consegna inserti. Titolo: Le routines Creare momenti regolari e stabili, che si caratterizzano come rituali che scandiscono la giornata, è una condizione importante per offrire ai bambini degli indicatori che permettano di comprendere la nuova esperienza al di fuori dell ambito familiare e li rassicurino emotivamente consentendogli di prevedere ciò che verrà in seguito. Si tratta quindi di proporre abitudini che il bambino riconosca come utili e indispensabili nella vita di comunità e che favoriscano l acquisizione di autonomie personali sempre più evidenti. Le routine scandiscono la giornata in una serie di prima e dopo che sono funzioni alla collocazione, anche emotiva, delle esperienze. Ogni routine, con il trascorrere del tempo, mantiene caratteristiche che la identificano rispetto alle altre, ma progressivamente si differenzia diventando sempre più complessa e richiedendo ai bambini un coinvolgimento crescente e un maggior grado di autonomia. Titolo: Progetto continuità Il progetto continuità verrà realizzato, solo per i bambini uscenti in collaborazione con la scuola dell infanzia Gianni Rodari. All inizio di quest anno educativo abbiamo contattato le insegnanti della scuola dell infanzia proponendo la realizzazione del progetto stesso. Questo progetto è molto importante per i bambini perché darà loro modo di conoscere una realtà educativa diversa dal contesto nido e in quanto favorirà una personale rielaborazione dell esperienza che vivranno l anno successivo, frequentando la scuola dell infanzia. Il progetto vedrà il coinvolgimento dei bambini di tre anni della scuola dell infanzia Gianni Rodari.

18 SCHEMA ANNUALE ATTIVITA Sezioni semi-divezzi e divezzi Gruppi: mandarini, ciliege, mele ATTIVITA Il tempo della conoscenza: mi fido di te TRAGUARDO DI SVILUPPO Benessere fisico e senso di sicurezza Sviluppo socio-emotivo e del senso di sé Il tempo della condivisione: ci sono anch io Il tempo della scoperta: manipolo e trasformo Laboratorio di lettura: Mi leggi una storia? Laboratori di intersezione Spazio alla famiglia Sviluppo cognitivo (esplorazione e gioco; sviluppo degli approcci all apprendimento) Sviluppo motorio globale Sviluppo motorio fine Sviluppo cognitivo (sviluppo dell espressività creativa e dell attenzione) Sviluppo motorio fine Sviluppo del linguaggio Sviluppo socio-emotivo e del senso di sé Sviluppo cognitivo (sviluppo dell attenzione) Sviluppo socio-emotivo e del senso di sé Sviluppo cognitivo (esplorazione e gioco, sviluppo dell espressività creativa) Sviluppo socio-emotivo e del senso di sé Benessere fisico e senso di sicurezza Le routines Benessere fisico e senso di sicurezza Sviluppo socio-emotivo e del senso di sé Progetto continuità Sviluppo socio-emotivo e del senso di sé Sviluppo del linguaggio

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