Mattia Lettieri La trasparenza bancaria

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Mattia Lettieri La trasparenza bancaria"

Transcript

1 A13 443

2

3 Mattia Lettieri La trasparenza bancaria

4 Copyright MMXI ARACNE editrice S.r.l. via Raffaele Garofalo, 133/A B Roma (06) ISBN I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica, di riproduzione e di adattamento anche parziale, con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi. Non sono assolutamente consentite le fotocopie senza il permesso scritto dell Editore. I edizione: luglio 2011

5 Ai miei adorati genitori, Aldo e Maria Russo, roccaforte inespugnabile di forza, bontà, coraggio e determinazione, cui ho provato sempre a ispirarmi quali modelli di vita e di saggezza. Alle mie adorate figlie, Maria e Giulia, che ringrazio per il loro amore. Mattia Lettieri

6

7 Indice 9 Prefazione 13 Introduzione 19 Abstract 23 Capitolo I Principi sulla trasparenza 1.1. La trasparenza, Evoluzione normativa della trasparenza nel settore bancario italiano, Testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia: la trasparenza, Segue. Tub e trasparenza contrattuale, Capitolo II L analisi e la regolamentazione del fenomeno della protezione del consumatore 2.1. Tutela del consumatore: origine ed evoluzione del fenomeno in Italia, Segue. Realtà e prospettive del mercato bancario di massa, Trasparenza e clausole vessatorie: dagli artt bis e ss. c. c. agli art. 33 e ss. del Codice del consumo, La tutela contro l anatocismo. L illegittimità degli interessi anatocistici, Anatocismo: capitalizzazione trimestrale non convertibile in semestrale o annuale, Capitolo III Disciplina della trasparenza nelle condizioni contrattuali delle operazioni e dei servizi bancari 3.1. I diversi significati di trasparenza nella letteratura bancaria, Finalità e ambito di applicazione del nuovo regolamento di trasparenza della Banca d Italia: delibera CICR 4 marzo 2003, Contenuto delle istruzioni di vigilanza per le banche 25 luglio 2003: pubblicità ed informazione precontrattuale, contratti, comunicazioni alla clientela, Una nuova proposta dell ABI: il Progetto Pattichiari, MiFID: la Direttiva sui mercati degli strumenti finanziari, Nuova Trasparenza bancaria: Provvedimento 7

8 8 La trasparenza bancaria 29/07/09 Banca d Italia. Obblighi dell intermediario in fase pre e post contrattuale, Nuove regole nella gestione dei rapporto tra banca e clienti: assegni, contante, libretti al portatore e mutui, Obblighi e responsabilità dell intermediatore finanziario, Segue. Collaboratori esterni delle banche e degli intermediari finanziari, Capitolo IV La mancata attuazione della tutela del consumatore/cliente 4.1. La mancata attuazione della normativa sulla trasparenza, Il My Way ed il For You, Segue. Correttezza della pubblicità: obblighi della Banca, Segue. Il vuoto di trasparenza, Segue. Il For You e la tutela giurisprudenziale, Il Crac Parmalat, Le Polizze Performance, Il decalogo Bakitalia, Conclusioni 117 Bibliografia 121 Profilo dell autore

9 Prefazione Con questa monografia l autore si propone di analizzare la disciplina normativa, i risvolti pratici, le problematiche e le criticità, afferenti la trasparenza bancaria. Tale ricerca è in grado di accompagnare il lettore, con chiarezza e semplicità, nella conoscenza del tema della trasparenza bancaria, avendo sempre presente che il tutto viene mosso dal chiaro intento che ha spinto il legislatore negli ultimi quindici anni, ad arricchire con nuove e diverse forme di tutela la posizione del cliente/risparmiatore. Con la locuzione trasparenza si intende riferirsi, anzitutto ad un generico dovere di chiarezza, nel senso che entrambi i contraenti devono evitare un linguaggio che non sia completamente conoscibile dalla controparte, ma anche ad un più specifico dovere di informazione reciproca tra le parti sulle circostanze di rilievo che si riferiscono al loro rapporto. Nel rapporto Banca cliente risulta evidente che la prima possa essere ravvisata quale soggetto forte, la quale ha maggiori strumenti di conoscenza ed è la stessa che propone prodotti finanziari (spesso contenenti potenziali conflitti di interesse) attraverso contratti da essa predisposti, standardizzati e contenenti clausole vessatorie. E evidente come il dualismo tra consumatore/cliente e banca si risolva in una squilibrio contrattuale dal punto di vista tecnico/conoscitivo, che pone il primo soggetto nella posizione di parte debole e il secondo nella posizione forte. Infatti, proprio tale soggetto è stato talvolta in modo provato, vittima inconsapevole di istituti bancari, i quali, con scopo lucrativo dimostrabile, hanno indotto i propri clienti verso soluzioni contrattuali in condizioni di asimmetria informativa. Tale situazione ha determinato situazioni interpretate, anche dalla pubblica opinione, come una situazione riconducibile ad un raggiro. Per sanare tale situazione il legislatore è intervenuto con nuove ed e sempre più gravi dettagliate normative a baluardo del cliente/consumatore, tramite l imposizione di un obbligo positivo, che assegna agli istituti di credito l onere di una completa informativa su tutte le condizioni dei prodotti offerti ed uno negativo che li obblighi a non diffondere false o quantomeno incomplete informazioni. L autore procede attraverso un excursus storico sulla normativa al riguardo, ponendo nello sviluppo del lavoro progressiva evidenza sui 9

10 10 La trasparenza bancaria punti focali di intervento normativo e regolamentare in materia. Tra i più importanti riferimenti legislativi viene esaminato il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia, approvato con il Decreto Legislativo n. 385 del 1 settembre 1993 e successive modifiche, che ha superato e inglobato la Legge n. 154/1992. Particolarmente rilevante è il regolamento emanato dalla Banca d Italia, e sancito dalla. Delibera CICR del 4 marzo Con tale atto normativo si è imposto agli istituti bancari l obbligo di un informativa ai propri clienti che sia in primis completa e cioè palesi tutti gli elementi essenziali e fondanti inerenti il rapporto negoziale e le sue modifiche, e poi che sia chiara, tale da determinare una scelta consapevole del cliente, il quale è così capace di poter confrontare le diverse condizioni che vengono offerte dalle banche. Tali obblighi devono sussistere durante l interno rapporto che si instaura dalla fase precontrattuale, sino alla conclusione del contratto, investendo tutti i soggetti, intermediari bancari e finanziari coinvolti. Importante rilievo viene dato alla Direttiva europea MiFID (Markets in Financial Instruments Directive, 2004/39/CE), adottata da tutti i Paesi membri, ed entrata in vigore negli stessi il 1 novembre Essa si pone quale finalità, la creazione di uno spazio europeo in cui si realizzi una uniforme tutela degli investitori, e impone agli intermediari bancari e finanziari di assicurare al cliente qualsiasi informazione che si renda necessaria, al fine di una piena consapevolezza sia del rischio che dei vantaggi delle operazioni poste in essere. Con il successivo provvedimento 29/07/09 Banca d Italia, sono stati imposti nuovi obblighi all intermediario in fase pre e post contrattuale, attraverso l imposizione agli intermediari di semplificare la documentazione, in particolar modo sui prodotti maggiormente diffusi come i conti correnti o i mutui, attraverso l adozione di modelli standards, preordinati dalla Banca d Italia, ed inoltre l invio al correntista di un semplice riepilogo in cui sono elencate tutte le spese sostenute, per avere contezza della convenienza del prodotto in relazione ad altri. Nel lavoro infine, vengono analizzati altri aspetti relativi alla trasparenza bancaria, oggi valutabili di minor successo, come il Progetto Pattichiari, promosso dall Associazione Bancaria Italiana, con il quale intendeva favorire un incontro tra il cliente e la banca, attraverso la nascita di un rapporto che sia fondato sulla trasparenza, e una più forte comunicazione tra i due attori del mercato finanziario. L intervento ulteriore della Banca d Italia nel 2009 testimonia peraltro l insufficienza della sola autoregolamentazione quale garanzia per la controparte. L autore al termine del suo lavoro, ha voluto offrire un risvolto pratico, esaminando diversi casi concreti in cui gli intermediari finanziari, basandosi sulla insufficiente capacità di comprensio-

11 Prefazione 11 ne delle dinamiche finanziarie, hanno indotto i propri clienti a conclusioni non idonee per loro, mostrando vantaggi solo probabilistici provenienti da investimenti rivelatisi al termine del tutto sfavorevoli. Emerge nel complesso un testo che combina in modo positivo un approccio di ricerca e di ricostruzione sistematica dei fatti con analisi ed interpretazioni utili anche per il lettore meno specializzato: un contributo quindi positivo per un attento ricercatore delle materie giuridiche ed economiche nel settore della intermediazione finanziaria. Giuseppe G. Santorsola Professore Ordinario di Economia degli Intemediari Finanziari Università Parthenope Napoli

12

13 Introduzione Lo scopo precipuo del presente lavoro è costituito dall analisi della normativa sulla trasparenza bancaria prevista a tutela del consumatore e delle conseguenze che un eventuale asimmetria informativa da parte del contraente forte, nella specie la banca, possa comportare per il contraente debole, nella specie il risparmiatore. L esigenza di predisporre un adeguata disciplina sulla trasparenza bancaria nasce dalla circostanza che le recenti trasformazioni socio-economiche del mercato impongono di tener conto che la qualità e le condizioni dei soggetti coinvolti può divergere e che, in questi casi, è opportuno valutare la posizione assunta da ciascuna parte in relazione, in primis, alle possibilità (che ben possono essere diverse) di accesso alla conoscenza di dati rilevanti per il futuro ed eventuale accordo. Si è avvertito che, in caso di sensibile squilibrio tra le posizioni di partenza dei soggetti coinvolti, l interesse allo sfruttamento del vantaggio informativo ad esclusivo beneficio del soggetto che lo detiene, entra in conflitto con l esigenza di protezione che la controparte, in condizioni di inferiorità, manifesta. Situazione, questa, che può giustificare l apposizione di un limite al potere di sfruttamento del vantaggio informativo e, dunque, l obbligo di rendere edotto il partner della circostanza conosciuta da lui soltanto. Appare legittimo, quindi, imporre al soggetto forte (che è, poi, colui che dispone di più efficaci strumenti di conoscenza e che appare, comunque, in grado di assicurarsi l accesso all informazione in maniera certamente più agevole rispetto alla controparte) l obbligo di informare quest ultima delle circostanze che rivestono decisivo rilievo nell economia della progettanda intesa. Inoltre, soprattutto nei contratti in cui una parte gode di una posizione contrattuale più forte rispetto all altra, l informazione, per essere esauriente, deve possedere tutti gli attributi della chiarezza e della verità: non qualunque informazione è in grado di rendere trasparente il contratto preconfezionato, ma solo un informazione diretta alla valutazione dell affare in termini di convenienza. Risulta necessario che, accanto ad un obbligo 13

14 14 La trasparenza bancaria positivo consistente nel trasmettere le informazioni in proprio possesso, vi sia un obbligo di contenuto negativo che imponga al soggetto di non procurare informazioni non veritiere. Le recenti disposizioni emanate sulla trasparenza bancari risentono dell influenza della normativa comunitaria che tutela il contraente proprio nei casi in cui egli si trovi rispetto all interlocutore professionale in una posizione di squilibrio informativo. La soluzione seguita dal legislatore italiano è stata nel senso di contemplare l obbligo di trasmissione al consumatore delle informazioni indispensabili per il corretto funzionamento di un mercato pienamente concorrenziale, perché il fruitore di un servizio o acquirente di un bene quanto più compiutamente informato, tanto più è in condizione di orientare consapevolmente ed efficacemente la propria scelta. Il dibattito intorno alla tutela del fruitore dei prodotti dell impresa, specie a seguito del delinearsi di una nozione comunitaria di consumatore, si è orientato essenzialmente in due direzioni: l una, espressione di uno status di debolezza da proteggere, l altra espressione di un modello di accesso al mercato. Nel primo senso si pone l attenzione alla ratio di quegli interventi legislativi diretti ad accordare protezione alla persona fisica che, sollecitata dai richiami dell impresa, accede ai consumi indotti dalla pubblicità e nella maggior parte dei casi accetta supinamente le condizioni praticate dall impresa. Nella seconda prospettiva si vuole tutelare l operatore economico che, nel mercato, non è in grado di competere su un piano di parità con le organizzazioni di produzione e distribuzione di massa. La disamina degli interventi normativi elaborati anche in sede comunitaria negli ultimi quindici anni (ivi compresa la normativa sul contratto telematico) consente peraltro di arricchire quest ultima impostazione, suggerendo una nuova prospettiva di inquadramento: il valore da difendere e da proteggere è quello dell equilibrio contrattuale, pregiudicato in tutte quelle situazioni in cui colui che acceda ai servizi di un impresa non sia in grado di svolgere liberamente e consapevolmente le proprie valutazioni, per un problema di scarsa conoscenza, o per una non corretta informazione, o ancora per una redazione del contratto effettuata non secondo buona fede. In ogni disequilibrio negoziale si rinviene (come già accaduto per la tutela del consumatore) una parte contrattuale che, grazie alla propria forza economica, determina un vero e proprio abuso.

15 Introduzione 15 L incipit del primo capitolo muove dall illustrazione dell impianto normativo sulla trasparenza. bancaria Nel linguaggio bancario, il termine trasparenza allude all insieme delle informazioni che le banche devono fornire ai propri clienti e al pubblico in generale per metterli in grado di valutare le condizioni economiche e normative relative alle operazioni fatte o da effettuare (spese, commissioni, tassi, ecc.); a quegli accorgimenti volti a rendere chiaro e comprensibile ad un utente di media istruzione il funzionamento dei rapporti con un istituto di credito o con una banca o con una finanziaria. Uno dei principali riferimenti legislativi è il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (T.U.B. Testo Unico Bancario), approvato con il Decreto Legislativo n. 385 del 1 settembre 1993 e successive modifiche che ha superato e inglobato la Legge n. 154/1992. La forte crescita dell interesse della clientela verso l affidabilità delle istituzioni finanziarie è un fenomeno che si registra ormai da diversi anni, molto prima dell avvento dell ultima crisi economica globale. A fronte di questa tendenza, il sistema bancario e finanziario ha avviato un processo di creazione di valore etico e aziendale attraverso la costituzione di presidi organizzativi, nell ambito del sistema dei controlli interni (internal audit e risk management), con la specifica funzione di offrire un analisi preventiva di tutte le possibili conseguenze, sia sul piano giuridico e sanzionatorio che su quello operativo e reputazionale, dell insieme di attività e operazioni che quotidianamente pone in essere la società banca (di piccole o grandi dimensioni). Si sa che le banche non si possono portare a modello della chiarezza nei rapporti con i loro clienti. Qualche passo in avanti è stato fatto negli ultimi anni, specialmente per merito di alcune disposizioni legislative. Molto resta da fare, ma vediamo intanto di approfondire alcuni punti. Strettamente correlata all analisi della normativa sulla trasparenza bancaria appare, ed è a questo che è dedicato il capitolo secondo, la regolamentazione della protezione del consumatore. Opportuna premessa per affrontare tale aspetto è l analisi del rapporto banca cliente. Giova, al riguardo evidenziare che negli ultimi anni si è andato trasformando l atteggiamento delle banche nei confronti della clientela. Si è passati da un comportamento che ricercava il profitto nelle vendite e e nel contenimento dei costi, alla considerazione che il successo derivi dal soddisfacimento del cliente, che è diventato più esigente, informato. Invero si tende ad analizzare i bisogni, latenti o espressi, di ogni persona, nonché studiare i comportamenti, i segnali e le emozioni lanciati dalla clien-

16 16 La trasparenza bancaria tela al momento del contatto. Dopo aver individuato detti bisogni, spetta al servizio marketing formulare quel prodotto o servizio che possa garantire il raggiungimento di un duplice obiettivo: da un lato la soddisfazione del cliente e dall altro la remunerazione alla banca. La relazione che si instaura tra le banche e il cliente indica il complesso di rapporti di natura finanziaria, informativa, di comunicazioni personali che sono alla base del soddisfacimento del cliente. La relazione ideale deve essere in grado di ottimizzare il rapporto tra la banca (massimizzare la redditività) e il cliente (massimizzare la soddisfazione). Nella gestione della sua relazione con il cliente, la banca deve porre particolare attenzione al proprio portafoglio clienti per individuare la possibilità di sviluppo dei propri affari, non focalizzandosi sui prodotti che si pensa possano garantire il raggiungimento dei propri obiettivi, bensì sui clienti e segmenti di mercato che si vogliono sviluppare. La banca si attiva per adeguarsi al nuovo cliente offrendo prodotti e servizi accessori in grado di soddisfare richieste di qualità e nuovi bisogni, nonché adottando una strategia di multicanalità: aumentano quindi i canali attraverso i quali il cliente può interagire con l azienda (sportelli, phone banking, POS, promotori finanziari, mobile banking, trading on line, e banking, negozi finanziari...). In particolare il lavoro svolto prenderà in considerazione un aspetto critico del rapporto banche clienti ovvero il metodo mediante il quale vengono diffusione le informazioni, si tratterà quindi di riflettere sull adeguatezza del corpus normativo e sulla chiarezza ed intelligibilità degli strumenti utilizzati. Le recenti vicende che hanno coinvolto il sistema creditizio italiano, caratterizzando la storia degli ultimi decenni, hanno indotto il legislatore italiano a svolgere una serie di interventi diretti a tutelare l equilibrio contrattuale in tutte quelle situazioni in cui il consumatore si trovi particolarmente impreparato e quindi esposto alle conseguenze di una scelta non del tutto consapevole. Attesa la frequenza di situazioni di questo tipo, la soluzione in concreto seguita dal legislatore è stata nel senso di contemplare, in seno alla stessa disciplina generale del contratto e dei singoli tipi contrattuali di derivazione europea, l obbligo di trasmissione al consumatore delle informazioni indispensabili per il corretto funzionamento di un mercato pienamente concorrenziale, perché il fruitore di un servizio o acquirente di un bene quanto più compiutamente informato, tanto più è in condizione di orientare consapevolmente ed efficacemente la propria scelta.

17 Introduzione 17 Il destinatario della protezione è tutelato, pertanto, nella fase antecedente all atto di scambio (messaggi pubblicitari, informazioni preventive), ma anche in occasione dell atto di scambio (controllo della vessatorietà delle clausole, garanzia di informazione) e successivamente allo stesso (disciplina del recesso, ipotesi di declaratoria di invalidità). Per quanto concerne la legislazione in materia di trasparenza bancaria, giova ricordare che, con la legge 17 febbraio 1992, n. 154, e con il D.M. 24 aprile 1992, sono state introdotte alcune norme che richiedono alle banche ed alle finanziarie di evidenziare l importanza delle clausole fondamentali che regolano tutti i rapporti tra la banca ed il singolo cliente. Così, oltre alla specifica indicazione dei tassi applicati, a debito e a credito (oggetto anche di una comunicazione da inviarsi al cliente almeno una volta l anno), debbono risultare chiaramente dal contratto le commissioni (spread) ed in generale il prezzo di ciascuna operazione, la valuta applicata, ed ogni altro dato utile alla comprensione del funzionamento del rapporto. Le banche devono inoltre ottemperare all obbligo di affissione di appositi avvisi, da esporsi nei locali degli istituti, che riportino le condizioni generali applicate alla clientela; la mancanza di pubblicità da parte dell istituto comporta che i servizi dei quali non sia esposto il prezzo siano da intendersi gratuiti. I contratti devono, salvo poche eccezioni, essere redatti in forma scritta, ed una copia deve esserne consegnata al cliente. Sono inoltre nulle le eventuali clausole di rinvio agli usi, poiché ogni punto del contratto deve essere espressamente dettagliato, e sono nulle anche le clausole che siano per il cliente meno convenienti, per prezzi e condizioni, rispetto a quanto riportato sugli avvisi affissi. A tal riguardo, saranno esaminate nel corso del secondo capitolo le innovazioni che le recenti disposizioni emanate con legge 262 del 28 dicembre 2005 e con la delibera della Banca di Italia hanno portato in materia di trasparenza contrattuale bancaria, nonché la Direttiva 2004/39/CE, cd. Direttiva MIFID, sui Mercati di Strumenti Finanziari e Disposizioni per la tutela del risparmio e la disciplina dei mercati finanziari (l. n. 262/2005). La Direttiva MiFID (Markets in Financial Instruments Directive, 2004/39/ CE), entrata in vigore il 1 novembre 2007 in tutti gli Stati dell Unione Europea, ha come obiettivo la tutela degli investitori attraverso una maggiore armonizzazione delle diverse regolamentazioni esistenti nei singoli Paesi dell Unione Europea in materia di servizi e prodotti finanziari. In ultimo, nel quarto capitolo, l attenzione sarà focalizzata sua alcune

18 18 La trasparenza bancaria vicende con conseguenze catastrofiche, dovute alla mancata osservanza della normativa sulla trasparenza bancaria. Sovente si sono affermati situazioni in cui le Banche ed i loro intermediari, approfittando della limitata capacità di comprensione del mondo finanziario, hanno raggirato i clienti, mostrando loro vantaggi inesistenti provenienti da investimenti rivelatisi del tutto sfavorevoli, attraverso tecniche specifiche volte a frodare i clienti, ignari e inconsapevoli del meschino progetto che si stava consumando sulla propria buona fede. Emblematico e ormai famoso è il Caso Parmalat, ma anche il caso Cirio, i Bond Argentini, il 4you della Banca 121. Il crac Parmalat è stato il più grande scandalo di bancarotta fraudolenta e aggiotaggio perpetrato da una società privata in Europa. Fu scoperto solo verso la fine del 2003, nonostante successivamente sia stato dimostrato che le difficoltà finanziarie dell azienda fossero rilevabili già agli inizi degli anni novanta. Maria Antonella Pera Commercialista e Revisore Legale Mediatore Creditizio Agente in attivita Finanziaria

19 Abstract The main aim of this work is to analyze the bank transparency regulation, and in particular the effects that an eventual information asymmetry may cause in banking contracts. The need to establish an adequate bank transparency regulation is born from the evaluation of the different position the parties have in this contract. The utilization of informative advantage to exclusive benefit of banks is in conflict with the need of protection that the customer, in inferiority condition, manifests. It is important to impose at the strong party the bank the duty to inform the weak party the customer of the decisive circumstances in the contract economy. It must be considered that information, to be exhaustive, must have all the features of clarity and truth. Only these information directed to the evaluation of the business, in terms of convenience, make the contract transparent. The latest dispositions issued on bank transparency show traces of the influence of community regulation, protecting the customer in case he is in a disadvantage position. The customer has been viewed in two ways: the first one as expression of an inferiority status to protect, the second one as expression of an access to market model. In the first case it is important to grant protection to natural person that passively accept terms and conditions applied by enterprises, encouraged from advertising. In the second case it is important to protect the customer, unable to compete in the market at the same conditions with production and mass distribution organizations. In this text written by Mattia Lettieri, emerges that the value to protect is that of contractual balance, compromised in every situations in which there is limited or incorrect information or in the event of bad faith in contract drafting. Contractual balance, indeed, can only work if all the parties have access to timely and reliable information. In banking terminology, the term transparency refers to all the information banks must provide to their costumer and to the public to allow them the evaluation of economic and regulation conditions related to banking 19

20 20 La trasparenza bancaria transaction (operating expenses, rates, bank charges, etc.) in order to clarify the relation functioning with credit institution, bank or finance company. Bank transparency, indeed, could be defined as the absence of asymmetric information between the parties. In the last years, banks and financial system have launched a creation process of negotiating ethics and enterprise value through the constitution of an internal control systems (internal audit and risk management) to offer a preventive analysis of all the possible consequences related to bank transactions. It is important to notice that recently, thanks to specific regulation, much has been done to protect the customer. In addition, the attitude of bank towards the consumer is changed, going through a research for profits and expenses reduction to the consideration that success comes mainly from customer satisfaction. For that reason, analyzing needs and behavior is necessary to formulate marketing products that can grant the consumer satisfaction and the bank remuneration. The ideal relation must be able to optimize the connection between bank (maximize profitability) and customer (maximize satisfaction). The bank tries to adapt to new customers offering them a wide range of products and services and adopting a multichannel strategy to facilitate the consumer interaction with the lending institution (cash desk, phone banking, mobile banking, e banking, trading on line... ). In this book, it has also been treated a critical aspect of bank consumer relation, the method used to transmit information, dealing with the adequacy of regulative corpus, clarity and intelligibility of the tools used. The recent years events, in which the Italian credit system has been involved, have led the Italian legislator to make a series of operations directed to the protection of contractual balance. The addressee of this protection is safeguarded in the previous phase of the contract (advertising, preventive information), but also in occasion of the contract (restrictive clauses, information warranty) and after ( contract cancellation, invalidation). It is important to remember that with the law no.154, 2 February 1992 and D.M.24 April 1992, some regulations have been introduced to highlight the importance of fundamental clauses regulating every relationship between the bank and the customer. As a consequence, in addition to the specific indication of rates applied, in the contract must also be specified the spread and in general the price of every operation, currency applied and every useful information to the comprehension of the relationship functioning.

21 Abstract 21 For example, the lack of advertising for services price entail that they are free. In the last part of this book, particular attention has been given to cases such as Parmalat and Cirio, or Argentina Bond. It is important to notice that the trend towards greater bank transparency is evident since this cases have occurred. A fundamental initiative in this case is Progetto Pattichiari, an instrument acting to improve transparency. The Progetto Pattichiari, instead of dictate only duty in advertising information, provide to customers the fundamental information to avoid risks inherent in those activities. In this authoritative text written by Mattia Lettieri Ph.D., affirmed and brilliant expert on economics emerges the need to protect the customer in the financial market. At the dawn of new ways to interact, new negotiations and new communication techniques, the customer bank relation has been revisited. From all this it follows that correctness and transparency in banking contracts are unavoidable elements not only to protect the customers rights, but also to enhance market competition and to grant stability to customers. Maria Elena Cricchio Master s degree in Comparative literature and Languages

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

Claudio Colombo Gli interessi nei contratti bancari

Claudio Colombo Gli interessi nei contratti bancari A12 Claudio Colombo Gli interessi nei contratti bancari Copyright MMXIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN

Dettagli

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

MIFID Markets in Financial Instruments Directive MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata

Dettagli

Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari

Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari Michele Galeotti Le strategie competitive dell azienda nei mercati finanziari ARACNE Copyright MMVIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133 A/B

Dettagli

UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS?

UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS? UNA CONCRETA OPPORTUNITA DI BUSINESS O L APERTURA AL CAOS? Dalla Direttiva Europea al art. 22 del DL Cresci Italia 2.0 PREMESSA E QUADRO GENERALE DALLA PRIMA DIRETTIVA EUROPEA ALLA LEGGE BERSANI PASSANDO

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

La comunicazione economico-finanziaria

La comunicazione economico-finanziaria La comunicazione economico-finanziaria Università di Urbino La comunicazione economico-finanziaria E il complesso delle comunicazioni effettuate attraverso qualsiasi canale di diffusione dalla direzione

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Direttiva del 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell

Dettagli

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende

Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende A13 Raffaele Fiorentino Il change management nei processi d integrazione tra aziende Copyright MMXIII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

Area Marketing. Approfondimento

Area Marketing. Approfondimento Area Marketing Approfondimento CUSTOMER SATISFACTION COME RILEVARE IL LIVELLO DI SODDISFAZIONE DEI CLIENTI (CUSTOMER SATISFACTION) Rilevare la soddisfazione dei clienti non è difficile se si dispone di

Dettagli

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA 1. Obiettivo del Documento... 2 2. Criteri per la classificazione della clientela... 2 2.1 Controparti qualificate... 2 2.2. Clientela professionale... 3 2.3

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato CONTENTO

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato CONTENTO Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 5659 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato CONTENTO Disposizioni per la tutela del consumatore nell ambito del mercato dell energia

Dettagli

MAGGIO 82 cooperativa sociale

MAGGIO 82 cooperativa sociale Organizzazione MAGGIO 82 cooperativa sociale Largo Clinio Misserville, 4/7-00144 Roma (RM) Tel. 06.97746401 Fax: 06.97746399 Web : www.maggio82.it E-Mail : maggio82@maggio82.it Sede legale: Via Laurentina,

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento

Dettagli

INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO SI DICHIARA QUANTO SEGUE

INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO SI DICHIARA QUANTO SEGUE ALLEGATO 7B INFORMAZIONI DA RENDERE AL CONTRAENTE PRIMA DELLA SOTTOSCRIZIONE DELLA PROPOSTA O, QUALORA NON PREVISTA, DEL CONTRATTO PREMESSO che ai sensi della vigente normativa, l intermediario assicurativo

Dettagli

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA

CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA CODICE ETICO DELLA SOCIETA ISI ITALIA 1. Premessa ISI Italia srl ( di seguito ISI e/o Società ) adotta il seguente Codice di comportamento al fine di promuovere l insieme dei principi etici a cui la società

Dettagli

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea

una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie Mediterranea a coop Creare una società cooperative Europea (SCE) ropea Moduli e metodologie esente, Pass 1 Creare una società cooperative Europea (SCE) Introduzione La società cooperativa è un associazione autonoma

Dettagli

Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO

Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO I SERVIZI DI INVESTIMENTO Tali investimenti danno origine alla raccolta bancaria indiretta, termine con il quale si identificano alcuni

Dettagli

Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince?

Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince? Authorized and regulated by the Financial Services Authority Investitori vs. Gestori e Banche: Chi vince? Come si vince? Le esigenze degli investitori istituzionali e le proposte del mercato: un connubio

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:

IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE: IL MARKETING E QUELLA FUNZIONE D IMPRESA CHE:! definisce i bisogni e i desideri insoddisfatti! ne definisce l ampiezza! determina quali mercati obiettivo l impresa può meglio servire! definisce i prodotti

Dettagli

Consulenza Finanziaria Indipendente Fee-Only. Dott. Massimiliano Siviero Analisi e Consulenza Finanziaria Indipendente

Consulenza Finanziaria Indipendente Fee-Only. Dott. Massimiliano Siviero Analisi e Consulenza Finanziaria Indipendente Consulenza Finanziaria Indipendente Fee-Only 1 Gli Gli interlocutori attori sul sul mercato Dipendenti Bancari e Postali Promotori Finanziari Assicuratori Traders Consulenti Finanziari Indipendenti Fee-Only

Dettagli

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.

COMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n. COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso

Dettagli

I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI

I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI I FATTORI CRITICI DI SUCCESSO NEGLI ACCORDI TRA BANCHE E RETI DISTRIBUTIVE DI MUTUI IMMOBILIARI Roma, 22 novembre 2011 Direzione Retail Funzione C.A.E. L EVOLUZIONE DEL SETTORE Gli ultimi cinque anni hanno

Dettagli

COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI CONFRONTI DEI CONTRAENTI

COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI CONFRONTI DEI CONTRAENTI COMUNICAZIONE INFORMATIVA SUGLI OBBLIGHI DI COMPORTAMENTO CUI GLI INTERMEDIARI SONO TENUTI NEI CONFRONTI DEI CONTRAENTI Ai sensi delle disposizioni del d. lgs. n. 209/2005 del reg. ISVAP n. 5/2006 in tema

Dettagli

Project Cycle Management

Project Cycle Management Project Cycle Management Tre momenti centrali della fase di analisi: analisi dei problemi, analisi degli obiettivi e identificazione degli ambiti di intervento Il presente materiale didattico costituisce

Dettagli

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO

RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO RISULTATI DELLA RILEVAZIONE SULLE COMMISSIONI APPLICATE DALLE BANCHE SU AFFIDAMENTI E SCOPERTI DI CONTO 1. Premessa La legge n. 2 del 28 gennaio 2009 ha vietato la commissione di massimo scoperto (CMS)

Dettagli

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da BCC BARLASSINA (ai sensi delle Linee-Guida interassociative ABI-Assosim-Federcasse per l applicazione delle misure di attuazione della Direttiva

Dettagli

RISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO

RISOLUZIONE N.43 /E. Con l istanza specificata in oggetto è stato esposto il seguente QUESITO RISOLUZIONE N.43 /E Roma, 12 aprile 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Consulenza giuridica art. 3 d.l. 93 del 2008 e art. 15, lett. b) del Tuir. Detraibilità degli interessi passivi che maturano

Dettagli

Modifiche alla disciplina del Credito al Consumo

Modifiche alla disciplina del Credito al Consumo Modifiche alla disciplina del Credito al Consumo 1 Premessa Le modifiche in materia di Credito al Consumo sono volte: ad ampliare l ambito di applicazione della disciplina contenuta nel Testo Unico Bancario

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51. In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)

Dettagli

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013

Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Pirelli & C. S.p.A. Relazioni all Assemblea del 13 maggio 2013 Relazione illustrativa degli Amministratori sulla proposta di autorizzazione all acquisto e all alienazione di azioni proprie ai sensi dell

Dettagli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli

COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli COMUNE DI MELITO DI NAPOLI Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE PROCEDURE DI PUBBLICAZIONE ALL ALBO PRETORIO ON- LINE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n.ro 154 del 28/10/2010

Dettagli

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA

CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso

Dettagli

L ANATOCISMO. (aspetti pratici) Corso di Formazione Professionale per Praticanti Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili

L ANATOCISMO. (aspetti pratici) Corso di Formazione Professionale per Praticanti Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili L ANATOCISMO (aspetti pratici) Corso di Formazione Professionale per Praticanti Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Materia: tecnica professionale Mercoledì 02/03/2016 Docente: Dott.ssa Simona

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 COMUNE DI BORORE Provincia di Nuoro PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 (Art. 11, comma 2, del D. Lgs. 27.10.2009, n. 150) Allegato alla Deliberazione Giunta Comunale

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa

Dettagli

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di

Dettagli

Vincenzo Urciuoli Angelo Troiani Le Riserve Tecniche Life sotto Statutory Accounting Local, IAS/IFRS e in ottica Solvency II

Vincenzo Urciuoli Angelo Troiani Le Riserve Tecniche Life sotto Statutory Accounting Local, IAS/IFRS e in ottica Solvency II A13 Vincenzo Urciuoli Angelo Troiani Le Riserve Tecniche Life sotto Statutory Accounting Local, IAS/IFRS e in ottica Solvency II Metriche valutative a confronto Copyright MMXIV ARACNE editrice int.le

Dettagli

L evoluzione della disciplina dell intermediazione finanziaria: la prestazione dei servizi di investimento

L evoluzione della disciplina dell intermediazione finanziaria: la prestazione dei servizi di investimento L evoluzione della disciplina dell intermediazione finanziaria: la prestazione dei servizi di investimento Pierluigi Angelini Responsabile Settore Finanza - ABI 5 Maggio 2006 8 Maggio 2006 Milano, Palazzo

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

QUALI PROPOSTE E COMPORTAMENTI GREEN SI ATTENDONO I CLIENTI DALLA PROPRIA BANCA.

QUALI PROPOSTE E COMPORTAMENTI GREEN SI ATTENDONO I CLIENTI DALLA PROPRIA BANCA. TI DICE PERCHE QUALI PROPOSTE E COMPORTAMENTI GREEN SI ATTENDONO I CLIENTI DALLA PROPRIA BANCA. P R O G E T T O D I R I C E R C A P E R B A N C H E S O S T E N I B I L I ABOUT US Siamo gli ideatori e gli

Dettagli

La vendita dei Prodotti Assicurativi

La vendita dei Prodotti Assicurativi La vendita dei Prodotti Assicurativi I prodotti assicurativi formano sempre di più oggetto di campagne di vendita. Vogliamo fornire ai colleghi una breve nota che riepiloghi i punti essenziali della normativa

Dettagli

BOTTO POALA S.p.A. BOTTO POALA S.P.A. CODICE ETICO AZIENDALE. approvato dal C.D.A. di Botto Poala S.p.A. il 29 Marzo 2012 rev 00 INDICE

BOTTO POALA S.p.A. BOTTO POALA S.P.A. CODICE ETICO AZIENDALE. approvato dal C.D.A. di Botto Poala S.p.A. il 29 Marzo 2012 rev 00 INDICE BOTTO POALA SpA Pagina 1 di 5 Rev 00 del BOTTO POALA SPA CODICE ETICO AZIENDALE approvato dal CDA di Botto Poala SpA il 29 Marzo 2012 rev 00 INDICE 1 Premessa - Definizioni Pag 1 2 Obiettivi e valori Pag

Dettagli

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA CIRCOLARE N. 51/E DEL 28 NOVEMBRE 2011 DELL AGENZIA DELLE ENTRATE

ALCUNE RIFLESSIONI SULLA CIRCOLARE N. 51/E DEL 28 NOVEMBRE 2011 DELL AGENZIA DELLE ENTRATE ALCUNE RIFLESSIONI SULLA CIRCOLARE N. 51/E DEL 28 NOVEMBRE 2011 DELL AGENZIA DELLE ENTRATE E di pochi giorni fa la circolare n. 51/E emessa dall Agenzia delle Entrate, con la quale si chiariscono i requisiti

Dettagli

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c.

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle

Dettagli

In n altr t e parole e b a i l i n LE PRINCIPALI INFORMAZIONI IN 10 xìàlæx ø üâïĉ

In n altr t e parole e b a i l i n LE PRINCIPALI INFORMAZIONI IN 10 xìàlæx ø üâïĉ In n alt ltre parole b a i l i n LE PRINCIPALI INFORMAZIONI IN 10 xìàlæx ø üâïĉ Dal 1 gennaio Il primo gennaio 2016 entra pienamente in vigore anche in Italia un pacchetto di nuove regole comuni a tutti

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile

Fisco & Contabilità La guida pratica contabile Fisco & Contabilità La guida pratica contabile N. 08 26.02.2014 Enti non profit: le scritture contabili Categoria: Associazioni Sottocategoria: Varie Gli enti non commerciali rappresentano un fenomeno

Dettagli

Lez. 2. I principi contabili

Lez. 2. I principi contabili Lez. 2 I principi contabili Il riconoscimento al bilancio del ruolo di strumento informativo a 360 impone al redattore del bilancio l obbligo di tenere un comportamento corretto......ma i redattori avvertivano

Dettagli

1. LA TRASPARENZA E GLI STRUMENTI DI PUBBLICITÀ

1. LA TRASPARENZA E GLI STRUMENTI DI PUBBLICITÀ 1. LA TRASPARENZA E GLI STRUMENTI DI PUBBLICITÀ 1.5. Obblighi e adempimenti 1 GLOSSARIO 4 NORMATIVA 6 1.5 OBBLIGHI E ADEMPIMENTI Al termine di questo capitolo sarai in grado di conoscere la differenza

Dettagli

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning

L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning L uso della Balanced Scorecard nel processo di Business Planning di Marcello Sabatini www.msconsulting.it Introduzione Il business plan è uno strumento che permette ad un imprenditore di descrivere la

Dettagli

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004

IL PATRIMONIO INTANGIBILE. Idee e metodologie per la direzione d impresa. Marzo 2004 Marzo Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. IL PATRIMONIO INTANGIBILE COSA SI INTENDE PER PATRIMONIO INTANGIBILE?

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

Master in Europrogettazione

Master in Europrogettazione Master in Europrogettazione DICEMBRE 2012 FEBBRAIO 2013 Milano Lecce Bruxelles Vuoi capire cosa significa Europrogettista? Vuoi essere in grado di presentare un progetto alla Commissione Europea? Due moduli

Dettagli

L arbitrato estero e l ordinamento processuale italiano

L arbitrato estero e l ordinamento processuale italiano A12 63 Antonio Briguglio L arbitrato estero e l ordinamento processuale italiano Vol. I Arbitrato estero e giurisdizione italiana Copyright MMIV ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it

Dettagli

Finanziare il Fotovoltaico. Analisi economica, finanziaria, fiscale e patrimoniale tra diverse forme tecniche di finanziamento

Finanziare il Fotovoltaico. Analisi economica, finanziaria, fiscale e patrimoniale tra diverse forme tecniche di finanziamento Finanziare il Fotovoltaico Analisi economica, finanziaria, fiscale e patrimoniale tra diverse forme tecniche di finanziamento Novembre 2009 Indice 1. Finanziare il fotovoltaico: il caso della XYZ Srl 2.

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:

LA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI: LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.

Dettagli

Oggetto: Documento di consultazione sulla distribuzione di prodotti complessi ai clienti retail.

Oggetto: Documento di consultazione sulla distribuzione di prodotti complessi ai clienti retail. Spett.le C O N S O B Divisione Intermediari Via Broletto, n. 7 20121 MILANO Milano, 20 giugno 2014 Oggetto: Documento di consultazione sulla distribuzione di prodotti complessi ai clienti retail. Spett.le

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

RISOLUZIONE N. 273/E. Roma, 03 luglio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso

RISOLUZIONE N. 273/E. Roma, 03 luglio 2008. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso RISOLUZIONE N. 273/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 03 luglio 2008 OGGETTO: Interpello ai sensi dell art. 11 della legge n. 212 del 2000 Trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo

Dettagli

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie

Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013. Acquisto e disposizione di azioni proprie Camfin S.p.A. Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2013 Acquisto e disposizione di azioni proprie Relazione illustrativa degli Amministratori e proposte di deliberazione CAMFIN Società per Azioni Sede

Dettagli

CLAUDIO CACCIAMANI. Professore di Economia degli Intermediari finanziari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Mediatori creditizi e mondo assicurativo

CLAUDIO CACCIAMANI. Professore di Economia degli Intermediari finanziari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA. Mediatori creditizi e mondo assicurativo CLAUDIO CACCIAMANI Professore di Economia degli Intermediari finanziari UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA Mediatori creditizi e mondo assicurativo Mediatori creditizi e mondo assicurativo Roma, 23 Settembre

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC di LEVERANO

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC di LEVERANO DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC di LEVERANO LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento

Dettagli

Antonella Laino Il monopolio naturale

Antonella Laino Il monopolio naturale A13 477 Antonella Laino Il monopolio naturale Copyright MMXII ARACNE editrice S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it via Raffaele Garofalo, 133/A B 00173 Roma (06) 93781065 ISBN 978-88-548-4809-2

Dettagli

STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI

STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI Febbraio 2014 1 STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI... 1 1 FINALITÀ... 3 2. INFORMAZIONI SULLA STRATEGIA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI...

Dettagli

NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA

NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA NOTA ESPLICATIVA 2 PUBBLICITA DEGLI ENTI PUBBLICI COMUNICAZIONI AL GARANTE PER LA RADIODIFFUSIONE E L EDITORIA 1. Premessa Il Garante per la radiodiffusione e l editoria determina con propri provvedimenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) Art.1 - Oggetto Il presente Regolamento disciplina, ai

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria

I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle

Dettagli

A tutti i Fondi Pensioni. Loro sedi. Milano, 11 gennaio 2015

A tutti i Fondi Pensioni. Loro sedi. Milano, 11 gennaio 2015 A tutti i Fondi Pensioni Loro sedi Milano, 11 gennaio 2015 Oggetto: nuova comunicazione all Anagrafe Tributaria dei dati relativi ai contributi previdenziali. Prime osservazioni Come noto, con provvedimento

Dettagli

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI

Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane. Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Fare CASA L ABI e il sistema bancario a favore delle famiglie italiane Giovanni Sabatini Direttore Generale ABI Ministero dell Economia e delle Finanze Roma, 7 giugno 2016 USCITA DALLA RECESSIONE: CONTRIBUTO

Dettagli

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE

PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE PROFILO RIASSUNTIVO DELLE AREE CATEGORIA AREE DEFINIZIONE IMPLICAZIONI CHIAVE Relazioni e Comunicazione Interpersonale A - B - C Sviluppo delle conoscenze e Abilità Qualità e Prestazioni Soddisfazione

Dettagli

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino

CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino CRITICITA, PRIORITA E PUNTI DI FORZA NELL AVVIO DELLA GESTIONE ASSOCIATA DEL PERSONALE a cura di Andrea Pellegrino In un contesto normativo e sociale caratterizzato da una costante evoluzione, al Comune,

Dettagli

Attività federale di marketing

Attività federale di marketing Attività federale di marketing Gestione e certificazione delle sponsorizzazioni Il Feedback Web Nel piano di sviluppo della propria attività di marketing, la FIS ha adottato il sistema Feedback Web realizzato

Dettagli

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN

REALIZZARE UN BUSINESS PLAN Idee e metodologie per la direzione d impresa Ottobre 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. REALIZZARE UN

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE

COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE COMUNICAZIONI DELLA CONFEDERAZIONE AGLI ENTI ASSOCIATI 52/2010 AGLI ENTI ASSOCIATI INFORMAZIONI AMMINISTRATIVE ED APPROFONDIMENTI INDICE Guida per gli italiani residenti all estero Ministero dell Interno

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Alle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del d.lgs.30 marzo 2001, n 165 Circolare n. 1/2010/DDI Oggetto:Uso della Posta Elettronica Certificata nelle amministrazioni pubbliche. Aumentare

Dettagli

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003

Risoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di

Dettagli

1- Corso di IT Strategy

1- Corso di IT Strategy Descrizione dei Corsi del Master Universitario di 1 livello in IT Governance & Compliance INPDAP Certificated III Edizione A. A. 2011/12 1- Corso di IT Strategy Gli analisti di settore riportano spesso

Dettagli

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V

Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Ministero dell'economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione V Prot. 116098 Roma, 17 dicembre 2008 OGGETTO: Decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale

Dettagli

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI

Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI Potenza 18.04.2013 Prot. 2206 AI DIRIGENTI SCOLASTICI LORO SEDI OGGETTO: CORSI DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA PER LAVORATORI, PREPOSTI, DIRIGENTI - ART. 37 D. LGS. 81/08 Accordi Stato Regioni del 21 dicembre

Dettagli