FILOSOFIA CARTESIO GSCATULLO
|
|
- Artemisia Pasquali
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 FILOSOFIA CARTESIO GSCATULLO (
2 Cartesio Biografia René Descartes nasce a La Haye en Touraine il 31 marzo 1596, e venne educato nel collegio gesuita di La Flèche, dove rimane dal 1604 al Nel 1619 dopo alcuni sogni rivelatori o almeno così lui li definirà ha la prima intuizione sul suo metodo. Tra il 1619 e il 1630 compose la sua prima opera. Regulae ad directionem ingenii. In questo stesso periodo partecipa come militare alla Guerra dei trent anni, ma l origine nobile gli permette comunque di viaggiare per l Europa, dedicandosi agli studi di matematica e fisica, e all elaborazione della sua dottrina del metodo. Nel 1628 si stabilisce in Olanda, lontano dagli obblighi sociali della Parigi dell epoca, e per respirare una certa libertà filosofico-religiosa. Qui inizia a comporre un trattato di metafisica, senza però pensare di destinarlo ad una pubblicazione immediata; riprende inoltre lo studio della fisica, con l intenzione di scrivere un trattato sul mondo 1 in cui sosteneva tra l altro la tesi copernicana, ma la condanna di Galilei (1633) lo fece desistere. Alcuni dei risultati raggiunti li pubblicherà poi in tre saggi: sulla Diottrica, sulle Meteore e sulle Geometria; a queste tre opere premette come prefazione il Discorso sul metodo, pubblicato a Leida nel Nel 1640 conclude la stesura del trattato di metafisica, e lo invia, grazie ad un suo amico padre Marsenne, ad un gruppo di filosofi e teologi affinché espongano le loro osservazioni a riguardo. Nel 1641 viene pubblicato con il titolo di Meditazioni sulla filosofia prima, completa delle Obiezioni e delle Risposte di Cartesio. Nel 1644 Cartesio pubblica con il titolo di Principi di Filosofia una rielaborazione del trattato sul mondo, destinandolo alle scuole come sommario. Ispirandosi alla corrispondenza intrattenuta con la principessa Elisabetta del Palatinato, pubblica nel 1649 la monografia psicologica Le passioni dell anima. Nell ottobre dello stesso anno si trasferisce a Stoccolma su invito della regina Cristina di Svezia. Ammalatosi di polmonite, muore l 11 febbraio Il metodo Dopo gli studi alla scuola di La Flèche, Cartesio ritiene di non aver acquisito un criterio sicuro per distinguere il vero dal falso. A questo disorientamento cerca una soluzione che sia contemporaneamente teoretica e pratica, convinto che il saper distinguere il vero dal falso possa derivare vantaggi pratici alla vita umana. Termini del problema Il metodo dovrà dunque essere di orientamento unico e semplice, che serva all uomo in ogni campo teoretico e pratico, e che abbia per fine ultimo il vantaggio dell uomo sul mondo. Questa unità del metodo pur nella diversità delle applicazioni deriva per Cartesio 2 dal fatto che una sola è la saggezza umana indipendentemente dagli oggetti a cui si applica, e che è tale perché uno solo è l essere umano nelle sue diverse attività. Secondo Cartesio le scienze matematiche sono già in possesso del metodo e lo applicano normalmente. Ma non è sufficiente astrarre le regole metodiche della matematica, e formularle per consentirne un applicazione a tutte le altre branche del sapere: è necessario giustificarle. Ovvero giustificare il metodo e la sua possibilità di applicazione universale fondandolo sull essere umano, soggetto pensante. Egli si propone come obbiettivo di: Formulare le regole del metodo, riferendosi al procedimento matematico; Fondare con una ricerca metafisica il valore assoluto e universale del metodo; 1 Che avrebbe chiamato Trattato della luce. 2 Lo esprime in Regole per dirigere l ingegno.
3 Dimostrare la fecondità del metodo nei vari rami del sapere. Le regole Il metodo cartesiano si compone di quattro regole, esposte nella seconda parte del Discorso sul Metodo. La prima regola è l evidenza, fondamentale per Cartesio, prescrive di accogliere per vero solo ciò che è per la mente chiaro e distinto, escludendo qualsiasi elemento sul quale sia possibile una qualche forma di dubbio. «Non prendere mai niente per vero, se non ciò che io avessi chiaramente riconosciuto come tale; ovvero, evitare accuratamente la fretta e il pregiudizio, e di non comprendere nel mio giudizio niente di più di quello che fosse presentato alla mia mente così chiaramente e distintamente da escludere ogni possibilità di dubbio». 3 La seconda regola, l analisi, vuole che ogni problema sia scomposto in sottoinsiemi più semplici. «Di dividere ognuna delle difficoltà sotto esame nel maggior numero di parti possibile, e per quanto fosse necessario per un'adeguata soluzione». La terza regola è la sintesi, che propone di risalire dalle conoscenze più semplici a quelle più complesse. «Di condurre i miei pensieri in un ordine tale che, cominciando con oggetti semplici e facili da conoscere, potessi salire poco alla volta, e come per gradini, alla conoscenza di oggetti più complessi; assegnando nel pensiero un certo ordine anche a quegli oggetti che nella loro natura non stanno in una relazione di antecedenza e conseguenza.» L ultima regola è l enumerazione e revisione: ovvero l enumerazione tutti gli elementi individuati con l analisi, e rivedendo i passaggi della sintesi, verificando che entrambe siano state condotte correttamente. «E per ultimo, di fare in ogni caso delle enumerazioni così complete, e delle sintesi così generali, da poter essere sicuro di non aver tralasciato nulla.» Il dubbio e il cogito Il dubbio Per trovare il fondamento di un metodo che sia guida sicura per tutte le scienze, Cartesio è convinto che si debba operare una critica radicale a tutto il sapere conosciuto. Per far ciò bisogna dubitare di tutto, e considerare, almeno provvisoriamente, come falso tutto ciò su cui il dubbio è possibile. Se persistendo in questo atteggiamento di critica radicale si troverà un principio che resiste al dubbio, esso dovrà essere considerato saldissimo, e potrà essere fondamento di tutte le scienze, e sarà la giustificazione del metodo. Questo procedimento prende nome di dubbio metodico. Applicando questo sistema, Cartesio dubita anzitutto delle conoscenze sensibili, perché se alcune volte i sensi ci ingannano essi potrebbero ingannarci sempre; inoltre sostiene che nei sogni si possono avere sensazioni o impressioni simili a quelle che si hanno nella veglia, e che dunque è impossibile distinguere tra le due. Avanzando poi l ipotesi, non avendo conoscenze certe riguardo la nostra origine, di essere stati creati da un genio maligno, ovvero una potenza malvagia che ci inganna facendoci apparire per vero ciò che in realtà è falso, egli arriva a dubitare delle conoscenze matematiche. Il dubbio viene quindi esteso ad ogni cosa e diventa universale: prende nome di dubbio iperbolico. E proprio in questo contesto di dubbio universale, si intravede una prima certezza: anche se posso essere ingannato o ingannarmi in tutti i modi possibili, per ingannarmi io devo esistere, cioè essere qualcosa e non 3 Le parti in corsivo di questo paragrafo sono tratte da: Cartesio, "Discorso sul metodo" a cura di A. Carlini, Bari 1963 pp.54-56
4 nulla. La proposizione io esisto, diventa dunque l unica assolutamente vera, poiché è confermata dal dubbio stesso: solo chi esiste può dubitare, cogito ergo sum. Il Cogito L io esisto, contiene in sé anche una prima indicazione su ciò che sono io che esisto: non certamente corpo, giacché il dubbio permane sull esistenza dei corpi, ma esisto come cosa che dubita, ovvero come cosa che pensa. La certezza del mio essere investe dunque tutte e solo le determinazioni del mio pensiero (dubitare, affermare, negare, ecc.), ma non le cose pensate, immaginate, sentite, ecc. in quanto potrebbero non essere reali. La proposizione io esisto equivale dunque ad io sono un soggetto pensante, la cui esistenza è certa come non lo è quella di nessuna delle cose che penso. Dio L autoevidenza del cogito, non risolve però il problema delle altre esistenze fuorché della mia. Nonostante io sia un essere pensante, con idee contenuto del mio pensiero, non sono certo che le stesse esistano al di fuori del mio spirito, e che a queste idee corrispondano effettivamente realtà fuori di me. Se l ipotesi del genio maligno infatti, non ha scalfito l evidenza della mia esistenza come sostanza pensante, continua però a gravare sul mondo esterno a me. Per risolvere questo problema, Cartesio deve dunque dimostrare l esistenza di Dio, e la sua bontà, che impedirebbe cioè l azione del suddetto genio maligno e non ingannerebbe l uomo. La dimostrazione dell esistenza di Dio dunque, non ha per Cartesio valore teologico, ma bensì gnoseologico: Dio infatti sarebbe fondamento e garante delle verità che l uomo conosce. Le prove dell esistenza di Dio Cartesio porta tre prove a favore dell esistenza di Dio, formulandole con un procedimento a priori, partendo cioè dall evidenza del cogito, e dall analisi dei contenuti del pensiero. Prima Prova Per costruire la prima prova esamina le idee 4, distinguendole in tre categorie, secondo la loro origine: Quelle che sembrano presenti in me, e non derivate dall esterno, sono le idee innate. A questa categoria appartiene ad esempio il concetto di cosa, o di sostanza: la coscienza di essere una cosa pensante. E anche le idee matematiche. Quelle che sono estranee a me, e derivatemi dal di fuori, sono le idee avventizie. Sono parte di questa classe le idee naturali (es. albero, pietra, ecc.). Quelle che sono formate o trovate da me stesso sono dette fattizie. Sono tutte le idee delle cose chimeriche o inventate (es. ippogrifo, minotauro, ecc.). Cartesio si interroga quindi sulla causa delle idee, ovvero su chi le ha generate : le idee fattizie e quelle avventizie non contengono nulla di così perfetto da non poter essere state prodotte dalla mia mente. L idea di Dio (perfetto), o quella di infinito, non possono però essere state prodotte da me, creatura finita e imperfetta. La causa di questa idea dovrà dunque essere extra-mentale. Cartesio sostiene poi che la causa di un idea deve avere sempre almeno tanta realtà quanta ne possiede l idea stessa e, quindi, quanta ne possiede l oggetto che essa rappresenta. Dunque la causa di un idea di una sostanza infinita e perfetta dovrà essere necessariamente una sostanza infinita e perfetta effettivamente esistente. Non potendo quindi una realtà finita come la mente umana produrre la rappresentazione dell infinito, quest idea dovrà essere causata da una realtà infinita effettivamente esistente, cioè Dio. 4 Intese come rappresentazioni, contenuti mentali che rappresentano, o stanno per un determinato oggetto.
5 Seconda Prova La seconda prova parte anch essa dal cogito, constatando che se dubito, compio un atto meno perfetto rispetto al conoscere in maniera certa. Ma se sono in grado di riconoscermi come essere finito e imperfetto, è perché esiste un essere più perfetto del mio dal quale dipendo e da cui ho acquisito le mie imperfezioni. Se fossi stato infatti io la causa di me stesso, mi sarei dato tutte le perfezioni che concepisco e che sono contenute nell idea di Dio. Ma è dunque evidente che non sono io il creatore di me stesso, ma un ente perfettissimo (Dio) di cui possiedo l idea. Terza Prova A queste due prove Cartesio aggiunge una terza, che è la prova ontologica di S. Anselmo: non è possibile concepire Dio come essere perfetto, senza ammetterne l esistenza, essendo questa una delle sue perfezioni necessarie. Come non si può concepire un triangolo che non abbia gli angoli interni uguali a due retti, così non si può concepire un essere perfetto che non esista. Dio come garante dell evidenza Dimostrando l esistenza di Dio, il percorso di Cartesio giunge a compimento. Essendo Dio perfetto, non può ingannarmi, dunque la facoltà di giudizio che ho ricevuto da lui non può indurmi in errore se adoperata rettamente. E dunque, tutto ciò che appare chiaro e d evidente deve essere vero perché Dio lo garantisce come tale. La possibilità dell errore Ma se Dio è buono e perfetto, e garante dell evidenza, come è possibile l errore? Secondo Cartesio, esso è causato dal concorso di due cause: l intelletto e la volontà. L intelletto umano è infatti limitato, tanto che è possibile immaginarne uno infinitamente più grande, quello di Dio. La volontà umana è libera e assai più estesa dell intelletto; consiste nella possibilità di fare o non fare, affermare o negare, sia rispetto a quelle cose che l intelletto presenta in modo chiaro e distinto, sia rispetto a quelle che non hanno chiarezza e distinzione sufficienti. La possibilità di errore risiede proprio in questa possibilità di affermare o di negare ciò che l intelletto non riesce a percepire chiaramente: l errore non ci sarebbe se dessi il mio giudizio intorno solo intorno a ciò che appare sufficientemente chiaro, ma essendo la mia volontà, libera, capace di venir meno a questa regola nasce la possibilità di errore. Pronunciandomi potrò infatti indovinare la verità per mero caso, o affermare il falso. L errore sarebbe dunque causato unicamente dal libero arbitrio dato da Dio, e si può evitare solo attenendosi alla regola dell evidenza. Il dualismo cartesiano L evidenza garantita da Dio, permette a Cartesio di eliminare l iniziale dubbio sulle cose corporee: l idea di cose che esistono al di fuori di me mi risulta evidente, non può essere allora ingannevole, e quindi le cose corporee esistono. Tuttavia affermare l esistenza dei corpi non equivale a dire che essi posseggono realmente tutte le qualità che noi percepiamo come loro: Cartesio fa propria la distinzione democritea tra proprietà oggettive e proprietà soggettive. Le prime sono proprie dell oggetto, e dunque sono reali proprietà della sostanza estesa: grandezza, figura, movimento, durata, situazione e quantità. Le seconde (colore, sapore, odore, suono, ecc.) non esistono nella realtà corporea ma sono proprie della percezione che ne ha il soggetto; e corrispondono nella realtà a qualcosa che noi non conosciamo. Ammettendo, per evidenza, l esistenza dei corpi, Cartesio affianca alla sostanza pensante (l io) una sostanza corporea o estesa. Egli divide, in un rigoroso dualismo ontologico, la realtà in due zone distinte ed eterogenee: la sostanza pensante (res cogitans) che è incorporea, inestesa, consapevole e libera; e la sostanza estesa (res extensa), corporea, spaziale, inconsapevole e meccanicamente determinata.
6 Nel dualismo cartesiano le differenze (geometriche o quantitative) che si trovano nella realtà corporea, altro non sono che modificazioni accidentali della res extensa; considerandole al pari del desiderare, volere, pensare come modi della res cogitans. Dovendo spiegare la relazione nell uomo tra anima e corpo, Cartesio avanza la teoria della ghiandola pienale (l epìfisi), ritenuta come l unica parte del cervello che, non essendo doppia, può unificare le sensazioni che vengono dagli organi di senso, che invece sono tutti doppi. Fisica e geometria La fisica cartesiana, basandosi sulla rigorosa separazione tra res cogitans e res extensa, giunge ad un impostazione meccanicista, priva dai residui finalistici, antropomorfici, animistici, magici e astrologici che ancora gravavano sulla fisica agli inizi del Seicento. Tuttavia se ciò portò un grande contributo alla mentalità scientifica dell epoca, l interesse per il problema metodologico e l aspetto teorico portarono Cartesio a sommarie generalizzazioni e ad una non piena comprensione dei fenomeni naturali, generalmente non considerati nella loro complessità. La Geometria La Geometria è la più importante delle tre opere che seguono il Discorso sul metodo, ed è considerabile come l atto di nascita della geometria analitica: punto di incontro tra i progressi dell algebra del Cinquecento ed il recupero della geometria classica. Per questa unificazione però, è necessaria per Cartesio una revisione di entrambe le scienze: la geometria degli antichi non riesce a cogliere i rapporti nella loro universalità e richiede per ogni costruzione una dimostrazione apposita; l algebra del resto risulta per Cartesio un arte confusa e oscura per l utilizzo di simboli inadeguati ed il rapporto di sudditanza con la geomtria. Cartesio dunque riordina sistematicamente la simbologia algebrica (praticamente corrispondente a quella odierna) e abbandona l interpretazione geometrica dei problemi algebrici. In questo modo l algebra diviene idonea a riprodurre la geometria in termini puramente formali, e viceversa essa chiarisce i procedimenti algebrici diventando una sorta di algebra applicata. Così che il numero e la forma diventano traducibili l uno nell altra. Quest operazione si traduce nell adozione di un sistema di riferimento costituito da due linee (appunto gli assi cartesiani), che permettano di individuare univocamente sul piano punti, rette e curve, attraverso procedimenti algebrici. La fisica Per Cartesio il mondo si identifica come l insieme dei corpi e quindi con l estensione; la fisica è quindi interamente riconducibile alla geometria. Tale riduzione tiene conto anche dell esistenza del moto, sostenendo che il tempo può agevolmente essere considerato una dimensione geometrica. L assenza pressoché totale della matematica nella trattazione della fisica di Cartesio non deve però stupire: a lui interessa fornire un interpretazione della fisica che renda possibile una trattazione matematica, ma non necessariamente svolgerla. La fisica cartesiana riconduce tutta l infinita varietà dei fenomeni del mondo a soltanto due elementi, l estensione e il moto, entrambi originati da Dio che, oltre ad aver creato la res extensa, avrebbe provveduto a conferirgli una certa quantità di moto. Essa è indistruttibile e si conserva al pari della materia: essendo entrambi originati da Dio, immutabile, sono conferiti anch essi dell immutabilità. Cartesio rende in questo modo altri interventi di Dio nel mondo non necessari. L identificazione della materia con l estensione comporta alcune conseguenze di grande rilievo: Essendo lo spazio euclideo infinito, infinita sarà la res extensa.
7 Essendo lo spazio geometrico infinitamente divisibile, la materia non può essere costituita da atomi. Lo spazio è continuo, non ammette interruzioni, buchi, fenditure e dunque non è concepibile il vuoto. Le qualità attribuite alla materia oltre l estensione sono puramente soggettive, in quanto lo spazio è qualitativamente indifferenziato. L unica forza che Cartesio riconosce muovere il mondo è costituita da quell originaria quantità di moto, distribuita in modi differenti tra i corpi attraverso gli urti. Esclude dunque dalla sua spiegazione del mondo ogni forza attrattiva o repulsiva, in particolare quelle che si manifestano a distanza (es. forze elettriche, magnetiche, gravitazionali, ecc.). Per Cartesio l universo è governato da due sole leggi: il principio di inerzia (frammentato in due leggi distinte, ma per la prima volta formulato adeguatamente) ed il principio della conservazione della quantità di moto. Realizzato il 07/12/14 da Paolo Franchi, rivisto il 08/09/15 per Sapere Aude! AMDG
Cartesio. Dice di non aver mai acquisito un criterio che gli faccia distinguere il vero dal falso. Il suo compito filosofico consiste nel:
Cartesio Dice di non aver mai acquisito un criterio che gli faccia distinguere il vero dal falso. Il suo compito filosofico consiste nel: 1. Formulare le regole del metodo. 2. Fondare con una ricerca metafisica
DettagliIL DUBBIO METODICO IL DUBBIO IPERBOLICO. Riguarda inizialmente le conoscenze sensibili. Con l ipotesi del genio maligno si estende a tutto
CARTESIO Filosofo,scienziato e matematico francese, considerato il fondatore della filosofia moderna e del razionalismo. Nasce il 31 marzo 1596 a La Haye, nella Touraine. Fu educato da gesuiti nel collegio
DettagliCome si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo.
1596-1650 Il Problema Come si fa a distinguere il vero dal falso? Occorre elaborare una filosofia pratica che migliori la vita dell uomo. Questa filosofia deve possedere un metodo unico e semplice che
DettagliCARTESIO E LA NASCITA DEL RAZIONALISMO
CARTESIO E LA NASCITA DEL RAZIONALISMO Nasce a La Haye nel 31 Marzo 1956 e viene educato nel collegio gesuita di La Flèche dal 1604 al 1612. 1619-1630: Scrittura delle Regole per dirigere l ingegno durante
DettagliIL METODO EVIDENZA ANALISI SINTESI REGOLE DEL METODO SONO : ENUMERAZIONE E REVISIONE
INTRODUZIONE Renè Descartes, meglio conosciuto come Cartesio, segna la svolta decisiva per il passaggio dal Rinascimento all età moderna. Nasce nel 1596 a Tuoraine e viene educato nel collegio dei gesuiti.
DettagliCARTESIO: FONDATORE DEL RAZIONALISMO NON C'È NULLA INTERAMENTE IN NOSTRO POTERE, SE NON I NOSTRI PENSIERI.
CARTESIO: FONDATORE DEL RAZIONALISMO NON C'È NULLA INTERAMENTE IN NOSTRO POTERE, SE NON I NOSTRI PENSIERI. BIOGRAFIA Renè Descartes nacque a La Haye nel 1596, filosofo, scienziato e matematico, è considerato
DettagliIl fondatore della filosofia moderna: si entra in un nuovo modo di concepire e di organizzare la filosofia, ancora in atto tutt ora, che si
Il fondatore della filosofia moderna: si entra in un nuovo modo di concepire e di organizzare la filosofia, ancora in atto tutt ora, che si differenzia dalla filosofia dei greci e dalla scolastica. Tra
DettagliIL METODO. Per Cartesio occorre trovare un criterio di orientamento unico e semplice che serva all uomo in ogni campo teorico e pratico.
BIOGRAFIA RENE DESCARTES nasce il 31 Marzo 1596 a La Haye, nella Touraine. Entra nel 1604 nel collegio dei gesuiti di La Flèche. Rimane in collegio fino al 1612. (criticherà gli studi condotti in collegio).
DettagliIl Metodo. Assi Cartesiani. Mathesis Universalis:
1596-1650 Indice Il Metodo; Il Dubbio Metodico e Iperbolico; Il Cogito Ergo Sum; Le Idee Contenute Nel Cogito; Dio garante di verità; Il Meccanicismo; Il Dualismo Cartesiano; La Ghiandola Pineale; La Morale
DettagliCARTESIO René Descartes (Francia 1595-Svezia 1650)
CARTESIO René Descartes (Francia 1595-Svezia 1650) FONTI: ABBAGNANO FORNERO MASSARO LA VERGATA TRABATTONI LA FORMAZIONE NOBILE FREQUENTA UN FAMOSO COLLEGIO DI GESUITI UNIVERSITA DI POITIERS DIRITTO CANONICO
DettagliRené Descartes
Queste argomentazioni cartesiane vennero criticate già dai contemporanei e, in effetti, la sua operazione è filosoficamente piuttosto ingenua. Qui, di fatto, al rigore della filosofia Cartesio antepone
DettagliNOZIONI BIBLIOGRAFICHE
NOZIONI BIBLIOGRAFICHE René Descartes nasce il 31 marzo 1596 a La Haye, e viene educato nel collegio dei gesuiti di La Flèche, fino al 1612. In ogni caso sottoporrà a critica gli studi condotti in questo
DettagliRené Descartes. Il celebre ritratto di Frans Hals
René Descartes Il celebre ritratto di Frans Hals Viene educato dai gesuiti nel collegio di La Flèche e nel corso dei suoi studi, approfondì, oltre ai classici, la matematica e la filosofia scolastica.
DettagliDescartes Meditazioni Metafisiche. Schema
Descartes Meditazioni Metafisiche Schema Corso di Storia della Filosofia 2015-16 Giovanni Paoletti Nota: La numerazione in paragrafi si riferisce all edizione a cura di S. Landucci, Laterza I meditazione
DettagliCartesio: Meditazioni Metafisiche Sintesi dell opera
Cartesio: Meditazioni Metafisiche Sintesi dell opera Prima Meditazione DELLE COSE CHE SI POSSONO REVOCARE IN DUBBIO 1. Necessità del dubbio metodico E necessario, almeno una volta nella vita, dubitare
DettagliSchema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642)
Schema prove dell esistenza di Dio in Descartes Meditazioni (1642) In tutte e tre le prove delle Meditazioni Descartes parte dall idea di Dio: III Meditazione: 2 prove a posteriori che procedono dall effetto
DettagliCartesio. Il dualismo cartesiano
Cartesio Il dualismo cartesiano Res cogitans Dalla prima evidenza, COGITO ERGO SUM, l uomo ha coscienza di essere una sostanza pensante ovvero RES COGITANS, che viene identificata con l anima. Essa ha
DettagliRELATIVISMO. OPINIONE Doxa. Sensi. Conoscenza. relativa. Molteplice varia nello Spazio RELATIVISMO. Impossibilità verità Universale e Immutabile
RELATIVISMO OPINIONE Doxa Sensi Conoscenza relativa Mutevole varia nel Tempo Molteplice varia nello Spazio Soggettiva varia nei diversi soggetti RELATIVISMO Impossibilità verità Universale e Immutabile
DettagliLOCKE. Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza:
LOCKE L empirismo inglese e il suo fondatore Empirismo = teoria della ragione come un insieme di poteri limitati dall esperienza: - Fonte del processo conoscitivo - Strumento di certificazione delle tesi
DettagliCONOSCENZA ED ESPERIENZA
CONOSCENZA ED ESPERIENZA È il FONDAMENTO della conoscenza le idee nascono dall esperienza È il MECCANISMO DI CONTROLLO della conoscenza è il criterio di verità: un idea è vera se corrisponde all esperienza
DettagliCARTESIO - René Descartes
CARTESIO - René Descartes COGITO ERGO SUM PENSO QUINDI SONO BIOGRAFIA IL METODO Discorso sul metodo, 1637 Meditazioni metafisiche, 1641 PSICOLOGIA Le passioni dell'anima FISICA BIOGRAFIA Nacque a Le Haye,
DettagliDIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA
DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA TEKNOTRE Anno Accademico 2016-2017 Lezione n. 6 (10-2-2017) PERUCCO Pieraldo Dalla Logica alla Geometria Da regole empiriche a una rigorosa costruzione fondata sulla sistematica
DettagliISTITUTO ISTRUZIONE secondaria SUPERIORE T.FAZELLO SCIACCA. Sez. LICEO SCIENTIFICO "E. FERMI" - MENFI
BOOK...CONCINI DI CONOSCENZA ISTITUTO ISTRUZIONE secondaria SUPERIORE T.FAZELLO SCIACCA Sez. LICEO SCIENTIFICO "E. FERMI" - MENFI Il filosofo del Penso, dunque sono LAVORO DI: Classe IV B DOCENTE: Prof.
DettagliLa struttura dell opera: Meditazioni * metafisiche Meditationes de prima philosophia (1641)
La struttura dell opera: Meditazioni * metafisiche Meditationes de prima philosophia (1641) Sottotitolo: In cui si dimostrano l esistenza di Dio e la distinzione dell anima dal corpo. I Delle cose che
DettagliThomas Hobbes
588-676 Ebbe una vita lunga e dedita allo studio oltre che alla polemica erudita. Il leviatano, del 65, è la sua opera più nota. La filosofiadi Hobbes rappresenta l altra grande alternativa cui l elaborazione
DettagliGuido Alliney Trento, 4 dicembre Libera volontà. Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto
Guido Alliney Trento, 4 dicembre 2013 Libera volontà Il fondamento metafisico della libertà del volere in Giovanni Duns Scoto Concezioni tardo antiche della libertà La libertà implica adesione all ordine
DettagliRené Descartes. La vita. Carriera militare
La vita René Descartes La vita e gli studi René Descartes, italianizzato Cartesio, è un filosofo molto importante in quest epoca. Nasce nel 1594 e muore nel 1650. La sua vita è poco conosciuta in confronto
DettagliJohann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814)
Johann Gottlieb Fichte (Rammenau, 19 maggio 1762 Berlino, 27 gennaio 1814) a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Kant aveva voluto costruire una filosofia del finito. Fichte vuol costruire una filosofia
DettagliIL CONTESTO:
CARTESIO (René DESCARTES) 1596-1650 IL CONTESTO: la Francia di Enrico IV (editto di Nantes 1598), di Luigi XIII, Richelieu e Mazzarino. Politica assolutistica I contrasti politico-religiosi, la Guerra
DettagliIl riconoscimento della soggettività umana Il riconoscimento del rapporto uomo - mondo
1596-1650 Il soggetto non si identifica più con il sostrato del reale, ma con l attività di pensiero dell io, in opposizione all oggetto I temi fondamentali: Il riconoscimento della soggettività umana
DettagliIl pensiero moderno. Prof. Daniele Pelini
Il pensiero moderno Prof. Daniele Pelini Email: gigantomachia2000@yahoo.it René Descartes (1596-1650) Tutte le diverse scienze, non sono altro che la sapienza umana la quale rimane sempre una e identica
DettagliPROGRAMMA di FILOSOFIA
PROGRAMMA di FILOSOFIA CLASSE IV C a. s. 2015/2016 Testi: Reale, Antiseri, Storia del pensiero filosofico e scientifico voll. 1B,2A, 2B. Parte quarta La Scolastica fra XI e XIII secolo Cap. 9 Anselmo d
DettagliLa filosofia come istanza critica. Prof. Marco Lombardi Liceo Scientifico Statale Emilio Segrè
Immanuel Kant La filosofia Prof. Marco Lombardi Liceo Scientifico Statale Emilio Segrè Da dove derivano i giudizi sintetici a priori? 2 La rivoluzione copernicana Kant, per rispondere a questo interrogativo,
Dettagli68 h 40 min km. Da Kant a Hegel
Da Kant a Hegel 68 h 40 min. 5.956 km Da Kant a Hegel La critica a Kant La critica a Kant riguarda il rapporto tra soggetto e oggetto della conoscenza, tra pensiero ed essere. Nella Critica della ragion
DettagliPercorso su LIM da Kant all idealismo
Percorso su LIM da Kant all idealismo CRITICA DELLA RAGION (PURA) PRATICA NON EMPIRICA VOLONTA Massime «SE.. Devi> Imperativi Imperativi ipotetici Imperativo categorico «Tu devi» Formulazioni dell imperativo
DettagliThomas Hobbes
588-676 Ebbe una vita lunga e dedita allo studio oltre che alla polemica erudita. Il leviatano, del 65, è l opera più nota. La filosofiadi Hobbes rappresenta l altra grande alternativa cui l elaborazione
DettagliBENEDETTO SPINOZA a cura di Pietro Gavagnin con il contributo degli alunni di 4AOL as
BENEDETTO SPINOZA 1632-1677 a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net con il contributo degli alunni di 4AOL as 2014-2015 OPERE: TRATTATO TEOLOGICO - POLITICO (1670) Scopo fondamentale del trattato è la
DettagliCritica del Giudizio
Critica del Giudizio Dalle due Critiche ( Critica della Ragion pura e Critica della Ragion pratica) emerge l opposizione tra il mondo naturale, dominato dalla necessità ed estraneo alla morale e allo spirito,
DettagliANNO SCOLASTICO ANNO 2018/2019 PROGRAMMA DI FILOSOFIA PROF.SSA ADELE FRARACCI Libro Con Filosofare volumi 2A e 2 B
ANNO SCOLASTICO ANNO 2018/2019 PROGRAMMA DI FILOSOFIA PROF.SSA ADELE FRARACCI Libro Con Filosofare volumi 2A e 2 B Classe IV F Unità 1 L Umanesimo e il Rinascimento Rinascimento e politica Dall assolutismo
DettagliANSELMO D AOSTA
Prova ontologica (argomento a priori ) Lo stolto afferma: Qualcun altro, invece, afferma: DIO NON ESISTE (proposizione A) DIO È CIÒ DI CUI NON SI PUÒ PENSARE IL MAGGIORE (proposizione B) A questo punto
DettagliRené Descartes
Razionalismo vs Empirismo Cartesio è considerato il fondatore della filosofia moderna e, in particolare, del razionalismo. 3 Allo studio nel collegio dei Gesuiti, che non gli dà un orientamento sicuro,
DettagliIMMANUEL KANT. (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE
IMMANUEL KANT (1724 Germania-1804) INTRODUZIONE ILLUMINISMO ROMANTICISMO SAPERE AUDE (Ultimo periodo della sua vita) USCIRE DALLO STATO DI MINORITA Nella CRITICA DEL GIUDIZIO CONDIZIONE DELL UOMO CHE NON
DettagliL Enciclopedia delle scienze filosofiche
L Enciclopedia delle scienze filosofiche La logica È la scienza dell Idea pura, cioè dell Idea nell elemento astratto del pensiero. Tesi di fondo: essere = pensiero (identità a partire dall Io puro) Hegel
DettagliHEGEL Fenomenologia dello spirito. Stoccarda Berlino 1831
HEGEL Fenomenologia dello spirito Stoccarda 1770- Berlino 1831 L assoluto e le parti Le singole cose sono parti o manifestazioni dell assoluto che è inteso come un organismo unitario. Queste parti non
DettagliIMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE
IMMANUEL KANT CRITICA DELLA RAGION PURA LOGICA TRASCENDENTALE Senza sensibilità nessun oggetto ci sarebbe dato, e senza intelletto nessun oggetto verrebbe pensato. I pensieri senza contenuto sono vuoti,
DettagliCartesio. René Descartes, 1596-1650
Cartesio René Descartes, 1596-1650 Il Metodo Cartesio: VS istruzione tradizionale (...per secoli incapace di alcuna conoscenza certa. ) VS retorica VS logica aristotelico-scolastica solo formale La MATEMATICA
DettagliIMMANUEL KANT
IMMANUEL KANT 1724-1804 Prof. Monti a.s. 2017-2018 Parte prima Kant prende le mosse dall Empirismo arrivando a elaborare il suo CRITICISMO (anche detto filosofia trascendentale o filosofia del limite )
DettagliAnno scolastico PROGRAMMA SVOLTO E CONTENUTI MINIMI. Docente: Enzo Citarella. Materia: Filosofia
Anno scolastico 2015-16 PROGRAMMA SVOLTO E CONTENUTI MINIMI Docente: Enzo Citarella Materia: Filosofia Classe : 4 F Indirizzo Linguistico ARTICOLAZIONE DEI CONTENUTI E DEGLI OBIETTIVI SECONDO UNITA FORMATIVE
DettagliLa sintesi a priori e la rivoluzione copernicana
La sintesi a priori e la rivoluzione copernicana La domanda sull uso puro della ragione porta Kant a compiere un indagine sulla natura, le condizioni e i limiti della conoscenza umana. Caratteri della
Dettaglicapire Kant è un gioco
capire Kant è un gioco Possiamo conoscere a priori la natura! A priori: prima dell esperienza, indipendentemente dall esperienza. I Principi dell intelletto puro, presentati da Kant nella Critica della
DettagliA cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F
A cura di Alessandra Durando, Martina Ferrari, Serena Marsella, Ylenia Venturi. Liceo Classico G. Chiabrera 3^ F DUALISMO Ma che cos è il dualismo? Il termine dualismo definisce, in generale, ogni dottrina
DettagliCARTESIO: IL FONDATORE DEL RAZIONALISMO
CARTESIO: IL FONDATORE DEL RAZIONALISMO A parte i nostri pensieri, non c è nulla che sia davvero in nostro potere INTRODUZIONE Con la pubblicazione, nel 1637, del Discorso sul metodo, Cartesio si inserisce
DettagliOrdine del mondo. Geometricamente determinato Unico Necessario. Spontaneamente organizzato Universale Contingente
LEIBNIZ Ordine del mondo Geometricamente determinato Unico Necessario Spontaneamente organizzato Universale Contingente Spinoza Leibniz Lo spirito conciliazionista Meccanicismo Materialismo Scienza Filosofia
DettagliTommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE <
> NOTE INTRODUTTIVE < Tommaso fu il più importante autore appartenente alla Scolastica. L epoca in cui egli visse fu caratterizzata da un intenso studio degliantichifilosofie, in particolare, di Aristotele.
DettagliTommaso d Aquino > NOTE INTRODUTTIVE <
1221 1274 > NOTE INTRODUTTIVE < Tommaso fu il più importante autore appartenente alla Scolastica. L epoca in cui egli visse fu caratterizzata da un intenso studio degliantichifilosofie, in particolare,
DettagliLA RAGIONE UMANA. -tale capacità si basa sull esistenza del linguaggio, senza il quale non si potrebbe avere previsione;
THOMAS HOBBES Thomas Hobbes è stato un filosofo e matematico britannico, autore nel 1651 dell'opera di filosofia politica Leviatano. Oltre che della teoria politica si interessò e scrisse di storia, geometria,
DettagliHUME COSA SIGNIFICA, quindi, PENSARE?
1 HUME 1711-1776 TRATTATO SULLA NATURA UMANA LOGICA ETICA POLITICA scritto tra il 1734 e il 1736 durante un periodo di soggiorno a La Flèche [cfr. pag. 89], non ebbe successo nonostante l'estratto in forma
DettagliCertezza e Verità. Per una introduzione a Cartesio. a cura di Pietro Gavagnin
Certezza e Verità Per una introduzione a Cartesio a cura di Pietro Gavagnin www.pgava.net Certezza e Verità significato Certezza = ciò che è saputo è uno stato del pensare Verità = ciò che è (determinazione
Dettagli- aderisce alla metafisica tradizionale (tutto quello che Hume aveva criticato) - nel 1762/3, dopo aver letto Hume, si sveglia dal sonno dogmatico
IMMANUEL KANT Immanuel Kant, filosofo tedesco, nasce nel 1724, muore nel 1804. Uomo estremamente regolare e metodico. La vita intellettuale di Kant si compone di 3 fasi: - aderisce alla metafisica tradizionale
DettagliIntroduzione. - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare
Falsiroli Simonetta 1 Introduzione Scopi: - Analizzare le parti fondamentali dell opera La logica o Arte di pensare - Focalizzare l attenzione ai riferimenti matematici contenuti nel testo 2 1 L opera:
DettagliMatteo Bonato Bologna, 28/02/2015
Matteo Bonato Bologna, 28/02/2015 INTRODUZIONE Metafisica «Metafisica» di Aristotele: ricerca delle proposizioni implicite in ogni nostro discorso, delle verità «prime», verità presupposte da ogni ricerca
DettagliLICEO GINNASIO JACOPO STELLINI
LICEO GINNASIO JACOPO STELLINI Piazza I Maggio, 26-33100 Udine Tel. 0432 504577 Fax. 0432 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: info@liceostellini.it - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.gov.it
DettagliGIOVANNI FEDERICO HERBART
MISCELLANEA POST-HEGELIANA I GIOVANNI FEDERICO HERBART http://biografieonline.it/img/bio/j/johann_friedrich_herbart.jpg Herbart inizia in nome del realismo la reazion contro l idealismo romantico. Di vita
DettagliImmanuel Kant. Corso di Riallineamento di Filosofia A.A. 2015/2016 Prof.ssa Laura Stochino
Immanuel Kant Corso di Riallineamento di Filosofia A.A. 2015/2016 Prof.ssa Laura Stochino Come e cosa conosciamo? https://www.youtube.com/watch?v=oux2mylkiby Le opere precritiche Dal razionalismo tedesco
Dettagli4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica
4^ liceo Scientifico-Tecnologico (2010/2011) La fisica I movimenti La fisica è quella scienza che studia l essere come movimento. Quindi le sostanze in movimento, che si possono percepire attraverso i
DettagliLICEO SCIENTIFICO STATALE GUIDO CASTELNUOVO PROGRAMMA DI FILOSOFIA CLASSE IV I ANNO SCOLASTICO
LICEO SCIENTIFICO STATALE GUIDO CASTELNUOVO PROGRAMMA DI FILOSOFIA CLASSE IV I ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Da La filosofia volume 1B N. Abbagnano, G. Fornero, Paravia Unità 5 Capitolo 2: Lo stoicismo 1.
DettagliI.I.S.S. Liceo Scientifico PIETRO SETTE PROGRAMMA DI FILOSOFIA 4D Anno scolastico
I.I.S.S. Liceo Scientifico PIETRO SETTE PROGRAMMA DI FILOSOFIA 4D Anno scolastico 2011 2012 LA RIVOLUZIONE SCIENTIFICA 1. Un evento di importanza capitale 2. Lo schema concettuale della scienza moderna
DettagliRussell e gli universali. appunti per Filosofia della scienza
Russell e gli universali appunti per Filosofia della scienza Perché gli universali esistono? (cap. 9) 1. Le relazioni come in, su tra e prima di non esistono come cose particolari, e sono appunti universali
DettagliLICEO SCIENTIFICO PIETRO SETTE SANTERAMO IN COLLE (BA) PROGRAMMA IV B
LICEO SCIENTIFICO PIETRO SETTE SANTERAMO IN COLLE (BA) PROGRAMMA IV B La rivoluzione scientifica Un evento di importanza capitale Lo schema concettuale della scienza moderna Le forza che hanno combattuto
DettagliTOMMASO d AQUINO MASSARO-FORNERO-REALE-ANTISERI
TOMMASO d AQUINO MASSARO-FORNERO-REALE-ANTISERI LA SCOLASTICA E LA FILOSOFIA CRISTIANA DEL MEDIOEVO SVILUPPATASI FRA L XI e IL XIV SECOLO ESSA VENNE ELABORATA NELLE SCHOLAE ISTITUITE NEI MONASTERI, DOPO
DettagliImmanuel Kant ( ) La filosofia del Criticismo tra Empirismo e Razionalismo
Immanuel Kant (1724-1804) La filosofia del Criticismo tra Empirismo e Razionalismo Opere di Kant 1747-1769: Scritti pre-critici 1770: De mundi sensibilis atque intelligibilis forma principiis 1770-1781:
DettagliDOGMA E REALTÀ CONTRIBUTI EPISTEMOLOGICI ALLA COMPRENSIONE DELLA BIOETICA
DOGMA E REALTÀ CONTRIBUTI EPISTEMOLOGICI ALLA COMPRENSIONE DELLA BIOETICA 1 FILOSOFIA OGGETTO ESSERE CIÒ CHE È SOGGETTO RAPPRESENTAZIONE DELL ESSERE CIÒ CHE SI VEDE Il punto di unione tra i diversi elementi
DettagliImmanuel Kant. L estetica trascendentale. Prof. Marco Lombardi Liceo Scientifico Statale Emilio Segrè
Immanuel Kant L estetica trascendentale Prof. Marco Lombardi Liceo Scientifico Statale Emilio Segrè La teoria dello spazio e del tempo Nell Estetica Kant studia la sensibilità e le sue forme a priori;
DettagliCARTESIO (René DESCARTES) 1596-1650
CARTESIO (René DESCARTES) 1596-1650 IL CONTESTO: la Francia di Enrico IV (editto di Nantes 1598), di Luigi XIII, Richelieu e Mazzarino. Politica assolutistica I contrasti politico-religiosi, la Guerra
DettagliRes cogitans e res extensa
1 Res cogitans e res extensa L unico modo per dimostrare l esistenza di una realtà al di fuori dell io penso è individuare un idea che garantisca il criterio dell evidenza: questa idea è Dio. Il Cogito
DettagliChe cos è. la conoscenza? IDEA IDEA IDEA
Che cos è la conoscenza? 1. considerare è conoscere (p. 19) 2. Il valore (della conoscenza) dipende da un GIUDIZIO e non da un fatto. E questo giudizio, espresso ordinariamente in formole come queste «ciò
DettagliBREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta
BREVE CENNO DI LOGICA CLASSICA La logica può essere definita come la scienza che studia le condizioni in base alle quali un ragionamento risulta corretto e vero. Un ragionamento è corretto se segue uno
DettagliL Universo dei Viventi Leibnitz. Andrei Ditu Elena Romero Anna Nalbone Sofia Angeleri
L Universo dei Viventi Leibnitz Andrei Ditu Elena Romero Anna Nalbone Sofia Angeleri Gottfried Wilhelm von Leibniz (Lipsia, 1º luglio 1646 Hannover, 14 novembre 1716) è stato un filosofo tedesco. Il suo
DettagliLa geometria della riga e compasso: Primo incontro
La geometria della riga e compasso: Primo incontro Progetto Lauree Scientifiche A.S. 2010/2011 Università degli Studi di Firenze 23/11/2010 Quando si devono rappresentare disegni geometrici, è importante
DettagliF I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA?
CHE COSA E QUELLO CHE ABBIAMO DETTO FIN ORA? A QUALE SCIENZA APPARTIENE? PARTE II L EDUCAZIONE ANTROPOLOGIA PSICOLOGIA F I L O S O F I A QUALE TIPO DI FILOSOFIA? LOGICA? FISICA? IN QUANTO SCIENZA DELL
DettagliKANT IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA OGGETTIVA
KANT IL PROBLEMA DELLA CONOSCENZA OGGETTIVA CRITICA DELLA RAGION PURA 1. problema rapporto rappresentazione oggetto Già Locke aveva sottolineato come l'intelletto umano non fosse né puramente ricettivo,
DettagliLo spazio-tempo secondo Einstein-Minkowski. Il mio Panteismo. Assioma fondamentale : La somma di tutto ciò che esiste è l Uno, cioè Dio.
Lo spazio-tempo secondo Einstein-Minkowski Il mio Panteismo Assioma fondamentale : La somma di tutto ciò che esiste è l Uno, cioè Dio. Durante la creazione Dio non era soltanto l osservatore ma tutto lo
DettagliUn corpo molti mo(n)di CORPO & OLTRE
Valdagno 23 gennaio 2009 Un corpo molti mo(n)di CORPO & OLTRE PAOLO VIDALI La filosofia e la sua scena La filosofia pone problemi generali per affrontarli razionalmente. E simile alla religione e alla
DettagliRené Descartes
Razionalismo VS Empirismo Fondatore della filosofia moderna e del razionalismo. Allo studio nel collegio dei Gesuiti, che non gli dà un orientamento sicuro, preferisce la lettura del gran libro del mondo.
DettagliLIBRO DI TESTO: Il nuovo protagonisti e testi della filosofia volumi 2A e 2B
PROGRAMMA SCOLASTICO DI FILOSOFIA 2015-2016 CLASSE:4G DOCENTE: Maria Ausilia Lupo LIBRO DI TESTO: Il nuovo protagonisti e testi della filosofia volumi 2A e 2B UNITA 1 VOLUME 2A 1 LE COORDINATE STORICO-SOCIALI
DettagliL oggettività dell astrazione. Riflessioni storiche sulla natura della matematica
L oggettività dell astrazione Riflessioni storiche sulla natura della matematica IL SOGNO DELLA CULTURA SCIENTIFICA DI INIZIO 900 FISICA Problemi aperti per la fisica classica 1865 Maxwell - teoria elettromagnetismo
DettagliGOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ
GOTTFRIED WILHEM LEIBNIZ Breve dimostrazione di un errore notevole di Cartesio ed altri a proposito di una legge di natura, secondo la quale essi vogliono che da Dio sia sempre conservata la stessa quantità
DettagliPIANO DI LAVORO PREVENTIVO
Docente: ROMANO GASPAROTTI Classe: IV sez. C Disciplina: FILOSOFIA a.s. 2018/2019 PIANO DI LAVORO PREVENTIVO LIVELLO DELLA CLASSE RILEVATO ALL INIZIO DELL ANNO La classe sembra dimostrare un comportamento
DettagliARGOMENTI DELLA LEZIONE
Università degli Studi di Roma Silvia La Degni Sapienza Facoltà di Psicologia 1 Insegnamento: Storia culturale del XX secolo Docente: Silvia Degni ARGOMENTI DELLA LEZIONE Considerazioni in merito alla
DettagliClasse III C Liceo Scientifico A.S. 2012/2013. Indicazioni per il lavoro estivo
Classe III C Liceo Scientifico A.S. 2012/2013 Indicazioni per il lavoro estivo FILOSOFIA Leggere il saggio: Salvatore Natoli, La felicità. Saggio di teoria degli affetti, Feltrinelli. Ripasso di tutti
DettagliDIALETTICA TRASCENDENTALE
Critica della ragione che cerca di essere pura La ragione crea i sillogismi ed è l organo della totalità L idea è la totalità delle condizioni dell esperienza DIALETTICA TRASCENDENTALE La Dialettica trascendentale
DettagliDIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA
DIETRO LE QUINTE DELLA MATEMATICA TEKNOTRE Anno Accademico 2016-2017 Lezione n. 2/3 (18-11-/02-12-2016) PERUCCO Pieraldo CONCETTI CHIAVE Dubbio Matematica come strumento Prodotto della cultura umana Relativismo
DettagliRené Descartes
René Descartes 1596 1650 * L atto di nascita del soggetto razionale moderno 1. PRIMI CENNI SU RAZIONALISMO ED EMPIRISMO Nel corso del 600, la rivoluzione scientifica seguì due fondamentali tendenze / correnti
DettagliG.W.F. Hegel. Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia
G.W.F. Hegel Filosofia dello Spirito. Spirito Assoluto: Arte. Religione. Filosofia Spirito Assoluto Spirito Assoluto Negli stati e nella storia lo Spirito trova un incarnazione che resta sempre determinata
DettagliIl pensiero moderno. Prof. Daniele Pelini
Il pensiero moderno Prof. Daniele Pelini Email: gigantomachia2000@yahoo.it ed empirismo Il problema della corrispondenza delle nostre rappresentazioni (idee) con la realtà esterna è il problema specifico
DettagliFichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva
Fondamenti di Storia della Filosofia - Lezione di giovedì 14 aprile 2016 1 Fichte Deduzione trascendentale dell Io e immaginazione produttiva SCHEMA Stabilito che la cosa in sé di Kant è un falso problema,
DettagliGESTIONE ATTIVITA AUTISMO. Prof.ssa Antonella Gedda
GESTIONE ATTIVITA AUTISMO PRIMA SUGGESTIONE Ma io, chi sono io, ora che suppongo che vi è qualcuno, che è estremamente potente e, se oso dirlo, malizioso e astuto, che impiega tutte le sue forze e tutta
DettagliI tre piani del discorso di Durkheim Le regole del Metodo sociologico (1895) (1) Piano teorico (2) Piano metodologico (3) Piano epistemologico
I tre piani del discorso di Durkheim Le regole del Metodo sociologico (1895) (1) Piano teorico (2) Piano metodologico (3) Piano epistemologico Esiste un problema di ordine dei tre piani. La definizione
Dettagli