SETTORE NUOTO RELAZIONE DELLA DIREZIONE TECNICA SULLA PIANIFICAZIONE AGONISTICA DELLA SOCIETA PERCHÉ QUESTA RIUNIONE?

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1 SETTORE NUOTO RELAZIONE DELLA DIREZIONE TECNICA SULLA PIANIFICAZIONE AGONISTICA DELLA SOCIETA PERCHÉ QUESTA RIUNIONE? Oggetto della riunione è la presentazione ai rappresentati di ciascun gruppo (agonistico o propaganda) dei programmi sportivi della Società per fornire ai soci gli strumenti minimi per valutare l operato dei tecnici e consentire adeguate interazioni, evitando o quanto meno riducendo, attraverso la comunicazione, incomprensioni ed aspettative irrealistiche per coinvolgere, su piani diversi, ma in maniera metodologicamente corretta, Consiglieri, Allenatori, Direttore Tecnico e rappresentanti dei vari gruppi (Commissione nuoto) nella pianificazione dell attività dei nostri ragazzi LA SITUAZIONE DEL SETTORE NUOTO Per tanti anni (988-2) la Futura è stata tra le migliori squadre italiane raggiungendo risultati prestigiosi in tutte le competizioni regionali e nazionali Dal 2 si è assistito ad un progressivo declino che ha toccato l apice nel 24; ancora, nonostante alcuni segnali positivi, la tendenza non si è del tutto invertita

2 LE CAUSE (OGGETTIVE) DEL DECLINO Gli eventi (dall anno 999) Crisi di impianti per la chiusura in successione di piscine Crisi economica severa della società per abbandono di uno sponsor fondamentale Le conseguenze Condizioni di allenamento estremamente precarie (spazi acqua ridottissimi, gruppi troppo numerosi e poco selezionati) Estrema difficoltà a svolgere un lavoro adeguato sotto il profilo dell insegnamento e dell allenamento ALTRE POSSIBILI CAUSE Oltre a queste cause oggettive altri fattori hanno contribuito ad un così rapido declino; potrebbero essere Una pianificazione generale della società inadeguata Un calo generale di motivazione dell ambiente o dei singoli allenatori Una selezione inadeguata e quindi uno scarso talento degli atleti Una formazione tecnica di base carente (Es. C) Una preparazione giovanile insufficiente (Esordienti A/B) Un allenamento della categoria inadeguato per Volume (in acqua ed a secco) Intensità Qualità tecnica e forme di controllo Un incapacità della società, e/o dei singoli allenatori, di far fronte efficacemente ai grandi cambiamenti che hanno coinvolto l intero sistema natatorio italiano, portandolo ai vertici del nuoto mondiale ORGANIZZAZIONE GRUPPI NUOTO Il Consiglio Direttivo e la Commissione Nuoto hanno preso in esame questa situazione ed hanno deciso di dare una svolta all intero settore, attivando tutte le misure necessarie affinché la Futura torni (o quantomeno provi a tornare) ai livelli che le possibilità attuali potrebbero consentirle PROPAGANDA (Interlocutoria) Ex Es. C Es. B da definire AGONISTICA PROPAGANDA (Strutturata)

3 I DIRITTI DEGLI ATLETI Tutti gli atleti della Futura, a prescindere da età e talento, hanno diritto ad un allenamento che ne valorizzi attitudini e capacità e che consenta a ciascuno, grazie ad impegno e determinazione, di raggiungere i suoi migliori risultati Questo obiettivo può essere ottenuto solamente attraverso l applicazione rigorosa di una metodologia scientifica nella pianificazione, nell organizzazione e nella realizzazione pratica dell allenamento: dalla categoria C agli assoluti IL METODO SCIENTIFICO Applicare una metodologia scientifica all allenamento significa pianificare accuratamente, e per iscritto, l intero processo attraverso una programmazione con cadenza pluriennale annuale dei vari periodi dell anno dei cicli settimanali dell allenamento giornaliero LE FUNZIONI DELLA PIANIFICAZIONE SCRITTA La programmazione scritta viene oramai adottata da tutti gli allenatori di qualsiasi sport; non esistono soluzioni alternative: non è concepibile, infatti, affidare alla memoria estemporanea Le determinazione degli obiettivi dei vari periodi La formulazione delle tappe di allenamento e dei relativi contenuti La progettazione di sedute di allenamento complesse, in piscina ed in palestra, con compiti altamente differenziati per i vari soggetti Sedersi ad un tavolo, riflettere, consultare gli allenamenti già effettuati e ricercare strategie innovative per quelli futuri, garantisce la realizzazione di sedute efficaci e motivanti per gli allievi Evita soprattutto il cancro dell allenamento, cioè l abitudine, che porta a ripetere sempre lo stesso lavoro, che diventa inefficace: per motivi psicologici (noia), e, soprattutto, per la perdita del potenziale allenante di carichi standardizzati Consente infine di progettare più facilmente un allenamento personalizzato per ogni gruppo di atleti, predisponendo, non semplici adattamenti di serie, ma vere e proprie strutture differenziate di allenamento LE FUNZIONI DELLA PIANIFICAZIONE SCRITTA Pianificare per iscritto permette dunque di distribuire correttamente nel tempo (sedute e cicli di allenamento) i carichi di allenamento, garantendo agli stessi durata, volume, frequenza ed intensità adeguate di avere degli strumenti di verifica concreti per correlare i risultati gara all allenamento svolto ed effettuare la regolazione di migliorare il prodotto (l allenamento), ma soprattutto il processo, ovvero le capacità di elaborazione dell allenatore di costruire un archivio tecnico: patrimonio indispensabile per la società

4 IL RILANCIO Per rilanciare definitivamente ed in maniera continuativa i risultati della Futura è quindi indispensabile Applicare rigorosamente una metodologia scientifica nella pianificazione dell allenamento: dalle categorie iniziali agli assoluti Formare gruppi più selezionati, con potenziamento del settore propaganda Offrire di condizioni di lavoro (piscina palestra) ottimali per tempo e spazio Controllare e valutare l operato dei collaboratori tecnici L ALLENAMENTO SCIENTIFICO Applicare una corretta metodologia significa innanzi tutto suddividere il processo di allenamento in due grandi momenti L allenamento giovanile L allenamento di preparazione e di realizzazione delle massime prestazioni Il primo è finalizzato alla creazione dei presupposti Si basa su criteri generali validi per tutti gli allievi e quindi su un allenamento standardizzato con scarsa individualizzazione Il secondo è finalizzato all avvicinamento ed al raggiungimento dei massimi risultati Si basa una forte specificità ed individualità degli stimoli allenanti, che esaltano le caratteristiche personali e consentono la massima espressione delle attitudini TAPPE GENERALI DELL ALLENAMENTO Tappa Preparazione iniziale (Es. C) Allenamento di base (Es.B-A) Allenamento di costruzione (Es.A - Cat. anno) Allenamento di passaggio all alto livello Durata -2 Anni 2- Anni 2- Anni 2/ Anni Età inizio 5/6 Anni 8-9 anni - anni -5 anni CATEGORIA ESORDIENTI B ESORDIENTI A RAGAZZI JUNIORES SENIORES MODELLO DI INCREMENTO DEL VOLUME DEL CARICO DI ALLENAMENTO SEDUTE SETTIMANALI MINUTI PER SEDUTA 9-2 5'-2' 2'-5' 2'-5' 2'-5' CHILOMETRI SETTIMANALI CHILOMETRI ANNUALI Allenamento di alto livello Dopo i 6/7 anni

5 LA PREPARAZIONE INIZIALE LE TAPPE DELL ALLENAMENTO GIOVANILE Consiste sostanzialmente in un allenamento di apprendimento, finalizzato alla costruzione degli elementi fondamentali della tecnica in forma standardizzata (respirazione, efficacia propulsiva, continuità, ritmo, ampiezza) Compiti principali di tipo analitico Apprendimento delle 4 nuotate Apprendimento delle virate e dei tuffi di partenza Conoscenza (minima) della base dei regolamenti agonistici Lettura del cronometro Brevi serie aerobiche controllate (25/5/75) Prove/test sulla distanza (2/4) Stimoli di velocità (SL, Delfino) Osservanza delle regole Sviluppo dei presupposti emotivi, cognitivi e motivazionali per il passaggio ai gruppi agonistici L'ALLENAMENTO DI BASE (ES. B) Compiti principali Sviluppo approfondito del fattore tecnico/coordinativo e della velocità Esercizi sulla tecnica Esercizi coordinativi Serie ultrabrevi e brevi (5/25 mt.) Incremento della resistenza di base Metodi frazionati (con serie progressivamente più intense e prolungate: 5//2/4 a Sl, Ds e miste) Adeguamento di distanza e intensità delle serie al livello tecnico Inserimento di serie più intense (Vo 2 max e stimoli anaerobici lattacidi) per Rana e Delfino Perfezionamento di partenze e virate sino ad ottenere un esecuzione efficace ed automatica in gara ed in allenamento Sviluppo della capacità di carico, fisica e psichica, rispettando le esigenze e le caratteristiche dell età Sviluppo dei presupposti emotivi, cognitivi e motivazionali per l allenamento di alto livello (Staffette, sfide, competizioni giocose) Offerta di un'attività di gara adeguata all'età ed in armonia con il processo di formazione Forme di controllo Test Soglia (mt. 8-) Velocità 5 mt. Frequenza/ampiezza della bracciata L'ALLENAMENTO DI COSTRUZIONE (Es. A) E finalizzato ad incrementare ulteriormente il livello dei presupposti generali. Si basa su una formazione ancora multilaterale, senza alcuna specializzazione per gara e distanza Obiettivi Incremento della velocità (serie brevi ed ultrabrevi) Ulteriore perfezionamento della tecnica delle nuotate e delle virate Incremento della capacità e della potenza aerobica Metodi frazionati (estensivi, intensivi) Metodo sulla distanza (subordinato alla tecnica) Stimoli lattacidi (potenza: distanze 5/75, recuperi ampi /5 ) Acquisizione delle capacità tattiche essenziali (gestione della gara) Aumento della capacità di carico (fisica e psichica) Staffette Sfide con gli altri e con se stessi Over training (ulteriori richieste di carico in situazioni di sfida in condizione di elevato affaticamento) Forme di controllo Test Soglia (mt. 2) Velocità 5 mt. Frequenza/ampiezza della bracciata Gare

6 CRITERI GENERALI PER LA COSTRUZIONE DELL ALLENAMENTO GIOVANILE Il carico deve essere aumentato costantemente I fattori del carico (volume, intensità) devono essere intensificati uno alla volta secondo il seguente criterio Aumento del volume totale di lavoro (frequenza fino a giornaliera, aumento del volume della singola seduta) Aumento della densità degli stimoli (abbreviazione dei tempi di recupero tra ripetizioni e serie, aumento delle distanze di percorrenza) Aumento dell'intensità CRITERI CONCLUSIVI La gara La gara, con giovani e giovanissimi, non è il fine ultimo, ma un mezzo per la preparazione a lungo termine; oltre ad una funzione di controllo (ridotta), ha valore motivante, socializzante ed esperenziale Se affrontata spesso, senza stress ed attribuendo ai risultati il reale valore (!), riduce il livello di ansia, rende gli allievi più stabili sotto il profilo emotivo e quindi caratterialmente più forti La periodizzazione Il fine della preparazione dei giovanissimi è rappresentato da una crescita delle capacità motorie e delle abilità tecniche e tattiche Per questo motivo con gli Esordienti non è necessaria una periodizzazione rigorosa; non è determinante portare gli allievi in forma nelle gare più importanti Le strutture essenziali dell allenamento sono allora La seduta giornaliera Il microciclo settimanale Esse sono sufficienti per organizzare l allenamento, garantendo stimoli adeguati ed appropriati recuperi Verranno pianificati anche periodi più lunghi (tappe funzionali) che avranno un indirizzo prevalente. In questi periodi verranno trattati più compiti di allenamento, ma in ciascuno di essi alcuni assumeranno maggiore rilevanza LA FIGURA DELL'ALLENATORE DEI BAMBINI E' soprattutto un insegnante Modula e pianifica la crescita della prestazione senza affrettare i risultati Rende i suoi allievi autonomi, evitando di creare dipendenza (che crea ansia) Favorisce il successo individuale Fornisce costantemente sostegno emotivo Sa che le abilità acquisite con pressioni o minacce non sono né stabili né efficaci, quindi le evita Contrasta i piani troppo ambiziosi dei genitori Un tecnico del settore giovanile non può essere un allenatore di "successo" A A 2 B B 2 C C 2 8- anni Cat Es. B Tecnica Coordinazione (Esercizi) Resistenza aerobica Soglia anaerobica consumo di ossigeno Tolleranza al lattato Picco di lattato SCHEMA DI DISTRIBUZIONE SETTIMANALE DEI CARICHI N Sedute B 4 2 B2 5 / Mt. per seduta (Vol. max) B B Durata complessiva ' - 4' 25' - 4' 2' - ' 2 - Impegno fisico Moderato Medio Elevato Elevato metodo Intensivo ad C Velocità 2/ ' - ' Ripetizioni ultrabrevi

7 A A 2 B B 2 C C 2 C SCHEMA DI DISTRIBUZIONE SETTIMANALE DEI CARICHI -2 anni Cat Es. A Tecnica Coordinazione Resistenza aerobica Soglia anaerobica consumo di ossigeno Tolleranza al lattato Picco di lattato Velocità N Sedute A A2 5 2 Mt. per seduta (Vol. max) A A Durata complessiva ' - 45' 4' - 5' 2' - 4' 5' - 25' 25' - ' 25' - ' Impegno fisico Moderato Medio Elevato Molto elevato metodo Intensivo Ripetizioni brevi (25-5 mt.) Ripetizioni ultrabrevi (-5 mt) L'ALLENAMENTO DI PASSAGGIO ALL ALTO LIVELLO Rappresenta la tappa di collegamento tra allenamento giovanile ed alta prestazione; caratteristiche Forte aumento di volume ed intensità del carico Incremento delle percentuali di allenamento speciale Individualizzazione dell allenamento (specializzazione) Aumento e maggiore finalizzazione delle competizioni Rigorosa periodizzazione in cicli Ricerca di risultati elevati (suscettibili poi di ulteriore miglioramento) Controllo assiduo dell'allenamento (test) L'ALLENAMENTO DI ALTO LIVELLO -5 anni Cat. Ragazzi Tecnica Coordinazione Resistenza aerobica Soglia anaerobica consumo di ossigeno Tolleranza al lattato Picco di lattato Velocità N sedute Mt. per seduta Durata complessiva ' - 4' 5' - 5' 5' - 45' 5 '- ' 25' - ' 25' - ' 25'- ' Impegno fisico Moderato Medio Elevato Molto elevato Metodo Intensivo ad Metodo delle ripetizioni evi Ripetizioni brevi (25-5 mt.) Ripetizioni ultrabrevi (-5 mt) Tappa conclusiva, nella quale i contenuti e la struttura dell'allenamento sono diretti all'ottenimento delle massime prestazioni sportive Condizioni fondamentali Suddivisione in cicli dell'allenamento finalizzata ad ottenere la forma (e quindi i migliori risultati) in occasione delle gare principali Programmazione rigorosamente individuale dell'allenamento Controllo sistematico ed adeguato dell'allenamento Compiti principali e caratteristiche dell allenamento Costruzione di un programma di allenamento fortemente individualizzato (nella struttura e nei dettagli) e finalizzato alle massime prestazioni Incremento del carico e differenziazioni, anche marcate, tra gli atleti, in relazione alle attitudini, la specialità ed all anzianità di allenamento Cambiamento abbastanza frequente degli esercizi, in piscina ed in palestra, (e degli orientamenti di allenamento) per evitare i fenomeni di assuefazione. Utilizzazione della gara durante tutto l'anno Controllo costante dell'allenamento (test) ed utilizzo sistematico di misure di recupero, reintegro, compensazione Armonizzazione tra carriera sportiva e scolastica

8 VALUTAZIONE MOTORIA E TEST I test, fisici o tecnici rappresentano un forma di valutazione motoria dell atleta alla quale nessun tecnico può rinunciare Devono essere pianificati sistematicamente, con la giusta frequenza, ed elaborati in maniera tale da fornire dati concreti utili per la programmazione dell allenamento PER QUALE MOTIVO VALUTARE GLI ATLETI CON I TEST? Per verificare in maniera analitica l efficacia del lavoro svolto Per ricavare dati concreti sulle condizioni fisiche degli atleti e per la preparazione dell allenamento, in particolare In piscina Per la scelta della tipologia prevalente di esercitazione (Velocità, resistenza) Per stabilire le velocità di nuoto ed i tempi di recupero tra le serie In palestra Per definire l entità dei sovraccarichi e la loro modulazione Per individuare e potenziare i gruppi muscolari più deboli Per motivare gli allievi e l ambiente (genitori, dirigenti) CONTROLLO GRUPPI AGONISTICI IL CONTROLLO Criteri per effettuare il controllo Verifica dei risultati agonistici Verifica dei piani di lavoro Verifica presenza, puntualità ad allenamenti e gare (Atleti, Tecnici) Rapporti allenatore-atleti Rapporti tra atleti Rispetto regolamento sociale ed agonistico Modalità Raccolta e deposito in sede dei piani di lavoro (annuali e periodici) e delle schede con le sedute di allenamento, per l analisi da parte della Direzione Tecnica e la discussione con gli allenatori Responsabile della raccolta dati I rappresentanti dei gruppi ed il Direttore Sportivo del Nuoto

9 IL CONTROLLO DEI GRUPPI EVOLUTI (Es. A Categoria) Elementi essenziali per la valutazione dell allenamento Risultati di gare e test con comparazione longitudinale e trasversale Schede di programmazione dei singoli gruppi ed in particolare analisi Della struttura annuale dell allenamento Della quantità globale di lavoro e loro distribuzione nei vari periodi Della differenziazione del lavoro tra specialisti (solo categoria) I PROSSIMI PASSI Un ciclo di incontri, a settori riuniti (Nuoto, Pallanuoto, Syncro) e separatamente, sugli aspetti fisiologici e metodologici generali e speciali dell allenamento Una serie di riunioni della Commissione Nuoto per la verifica della programmazione annuale La validazione (nelle riunioni tecniche) delle schede di allenamento, consegnate oggi agli allenatori per un primo esame, e la loro adozione L elaborazione statistica dei dati di gare, test e quantità e percentuali di allenamento L elaborazione definitiva della tabella tempi limite per la categoria Quanto illustrato oggi viene messo contestualmente all approvazione di questa Commissione Nuoto allargata e, se approvato, verrà verbalizzato e diffuso tramite il sito della società

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