FOTOGRAFICI ARMANDO. a cura di Giovanni Currado

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1 FOTOGRAFICI ARMANDO a cura di Giovanni Currado

2 Vittorio Esposito SAN GIOVANNI PAOLO II Il Papa venuto da lontano Foto di Maurizio Riccardi

3 ESPOSITO, Vittorio Foto di RICCARDI, Maurizio San Giovanni Paolo II. Il Papa venuto da lontano ; Roma : Armando, p. ; 21 cm. (Fotografici Armando) ISBN: Biografia di Papa Giovanni Paolo II 2. Raccolta fotografica 3. Storia della Chiesa CDD 920 L autore delle foto ringrazia il Servizio Audiovisivi del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali Le foto per la presente edizione sono una gentile concessione dell Archivio Fotografico Riccardi AGR s.r.l. Via Pomponio Leto, Roma 2014 Armando Armando s.r.l. Viale Trastevere, Roma Direzione - Ufficio Stampa 06/ Direzione editoriale e Redazione 06/ Amministrazione - Ufficio Abbonamenti 06/ Fax 06/ Internet: redazione@armando.it ; segreteria@armando.it I diritti di traduzione, di riproduzione e di adattamento, totale o parziale, con qualsiasi mezzo (compresi i microfilm e le copie fotostatiche), in lingua italiana, sono riservati per tutti i Paesi. Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume/fascicolo di periodico dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, comma 4, della legge 22 aprile 1941 n. 633 ovvero dall accordo stipulato tra SIAE, SNS e CNA, CONFARTIGIANATO, CASA, CLAAI, CONFCOMMERCIO, CONFESERCENTI il 18 dicembre Le riproduzioni a uso differente da quello personale potranno avvenire, per un numero di pagine non superiore al 15% del presente volume/fascicolo, solo a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da AIDRO, Via delle Erbe, n. 2, Milano, telefax , aidro@iol.it

4 Sommario La storia 7 Le foto 15 Biografia essenziale 65

5 La storia Santo subito, imploravano gli oltre tre milioni di fedeli venuti da tutto il mondo a Roma per dare l ultimo saluto in San Pietro a Giovanni Paolo II, dove la sua salma è stata esposta dal 2 aprile 2005, giorno della sua morte, all 8 aprile, giorno del suo funerale. Una incredibile folla, di italiani e stranieri, come non si era mai vista per i funerali di un Papa aveva invaso la città per accompagnare le sue spoglie mortali nella sua ultima dimora nelle Grotte Vaticane, il grande reliquiario dove si venera, insieme a quella di altri pontefici, la tomba dell Apostolo Pietro. Anche il suo successore, Benedetto XVI, il 28 aprile 2005, pochi giorni dopo la morte di Giovanni Paolo II, ha creduto alla santità della sua vita, concedendo la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte per dare inizio alla causa della sua beatificazione e canonizzazione, aperta ufficialmente il 28 giugno dello stesso anno dal Cardinale Camillo Ruini, vicario generale per la diocesi di Roma; postulatore della causa è stato Monsignor Slawomir Oder. Il 19 dicembre 2009 è stato proclamato venerabile e il 1 maggio 2011 si è svolta in Piazza San Pietro la cerimonia della sua beatificazione presieduta da Benedetto XVI. Da circa un millennio non accadeva che un Papa proclamasse beato il suo immediato predecessore. Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, si è impegnato senza risparmio nell essere portavoce della pace nel mondo espressa in encicliche di grande spessore sociale e nei frequentissimi viaggi in quasi tutti gli Stati del mondo, per tutta la durata del suo lungo pontificato, 26 anni, 5 mesi e 17 giorni, che oltre ad essere stato uno dei più lunghi della storia della Chiesa è stato riconosciuto come un vero e proprio dono non solo per la Comunità ecclesiale ma per l intera umanità. Le fotografie di Maurizio Riccardi, che ritraggono il Papa polacco in alcuni momenti della sua attività pastorale a Roma, sottolineano la Sua capacità di dare il giusto valore anche ai piccoli gesti, alle piccole cose per rispondere ai bisogni dell uomo e fanno di questo un libro di immagini più che di parole capaci di esprimere efficacemente il Suo carisma. Eletto 264 Papa della Chiesa Cattolica nel 1978 all età di 58 anni (era nato a Wadowice, in 7

6 8 Polonia, nel 1920) dopo l improvvisa morte di Giovanni Paolo I, è stato il primo pontefice non italiano dopo più di quattro secoli (l ultimo prima di lui era stato Adriano VI, che aveva regnato dal 1522 al 1523), un Papa, come si definì lui stesso nel primo incontro con i fedeli, venuto da lontano che chiedeva umilmente di scusarlo per il suo imperfetto italiano con la frase, rimasta famosa, se mi sbaglio mi corrigerete. Presentandosi in lingua italiana quale nuovo Vescovo di Roma seppe vincere lo scetticismo degli italiani nei confronti di un Papa straniero. Fedele al suo programma pastorale, delineato nel 1979 nella sua prima enciclica Redemptor hominis, ha posto al centro del suo annuncio apostolico Cristo redentore dell uomo, indicando nel servizio verso l uomo, verso la sua promozione, la sua crescita umana, sociale, culturale e religiosa e la difesa dei suoi diritti, la strada che la Chiesa deve percorrere per svolgere la sua missione. Il suo mandato si è distinto per l energia, la grande capacità di comunicazione, per i viaggi con i quali ha riproposto, con spirito missionario, all intera umanità la speranza evangelica. È stato un vero e proprio leader spirituale che ha affrontato tutti i problemi del nostro tempo da uomo oltre che da Papa. È stato la guida di grandi masse che da ogni Paese sono accorse ad ascoltarlo nel corso dei suoi viaggi. Giovanni Paolo II ha conquistato da subito il cuore dei fedeli per il suo modo di porsi come individuo tra gli altri individui. Era giovane, atletico, coltivava passioni sportive: ha giocato a calcio, ha praticato il canottaggio, ha amato il nuoto (ha fatto costruire nella villa di Castel Gandolfo, residenza estiva dei Pontefici, una piscina di 18x8 m) e la montagna, dove andava a sciare d inverno e a fare lunghe passeggiate d estate. Ha trascorso periodi di riposo in Valle d Aosta e in Cadore. Sull Adamello nel 1984 ha celebrato la Messa per gli alpini e incontrato il Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, al quale era legato da una sincera, ricambiata amicizia. Amava l arte, soprattutto la poesia e il teatro. Scrisse infatti due raccolte di poesia, Pietra di luce e Il sapore del pane, e vari testi teatrali, tra cui un dramma in tre atti, La bottega dell orefice, e recitò egli stesso nel teatro giovanile d avanguardia Teatro rapsodico.

7 È stato un uomo che, nonostante gli impegni del suo ministero, ha saputo trovare il tempo anche per se stesso. E questo lo ha reso agli occhi del mondo umano vicino alle aspettative di chi vuole che il pontefice sia l interprete delle istanze sociali e di libertà che provengono da ogni parte del pianeta. Le sue esortazioni «Non abbiate paura! Aprite, anzi spalancate le porte a Cristo! Cristo sa cosa è dentro l uomo. Solo Lui lo sa!» aprirono gli animi alla speranza di chi le ascoltò la mattina del 22 ottobre del 78 durante la messa d inaugurazione del suo ministero. Un Papa operaio sempre vicino ai lavoratori. Ha promulgato tre encicliche sociali, è intervenuto centinaia di volte a favore del mondo del lavoro al quale era appartenuto lui stesso come operaio durante la guerra quando la Polonia era occupata dai nazisti. Numerose le delegazioni di lavoratori italiani da lui incontrati in Vaticano, come numerose furono le sue visite in vari poli industriali, tra le quali quelle alle acciaierie di Terni (dove si fece fotografare con il caschetto giallo che indossavano gli operai), allo stabilimento Italsider di Genova, alla redazione del Messaggero, lo storico quotidiano della capitale (è stata la prima volta nella storia che un Papa ha visitato la sede di un giornale) e alla centrale elettrica di Civitavecchia. La visita del 19 marzo 1987, festa di San Giuseppe, protettore dei lavoratori, alla centrale, fu preceduta da quella a Civitavecchia. Erano trascorsi 152 anni dalla visita di un Papa alla città laziale: il 20 maggio 1835 Papa Gregorio XVI si trattenne per 5 giorni nella città dove era il più importante porto dello Stato Pontificio. Papa Wojtyla non fu accolto come il suo predecessore con gioiosi colpi di cannone, sventolio di bandiere, suono delle campane delle chiese e della banda militare (come narrano le cronache) ma da una immensa folla in attesa di ascoltare la grande voce della pace, come è stato definito con uno degli innumerevoli appellativi coniati per lui, un immenso gregge che si stringe al suo pastore per esprimergli la propria stima, per gridargli la propria gioia, per trovare nella sua parola e nel suo incontro motivi di speranza. L invito rivolto ai dipendenti della centrale fu ancora una volta di esortazione: «Uomini e donne del lavoro, io vi parlo con grande franchezza: Dio sta dalla vostra parte. 9

8 La fede in Lui non soffoca le vostre giuste rivendicazioni, ma anzi le fonda, le orienta, le sostiene». Le sue visite pastorali in Italia e nel mondo (ha compiuto 104 viaggi apostolici fuori d Italia, 146 visite nel nostro Paese e, come Vescovo di Roma, ha visitato 317 parrocchie), che hanno visto la partecipazione di folle enormi, tra le più grandi mai riunite per eventi a carattere religioso, hanno rappresentato una sorta di catechesi universale per dare risposta ai bisogni dell uomo contemporaneo con la riproposta della speranza. Con i viaggi apostolici, iniziati da Paolo VI (il primo Papa che ha varcato i confini dell Italia), si è imposto nell immaginario non solo cattolico come il primo missionario e il primo pastore che esercita nella forma più moderna, grazie alle grandi possibilità offerte dai moderni mezzi di comunicazione e di mobilità, l esercizio del suo ministero, quello di apostolato itinerante che porta il Vangelo in mezzo alla gente ricalcando le orme dei primi Apostoli e prendendo alla lettera il comandamento di Gesù Predicate il Vangelo fino ai confini della terra. Il rinnovato fervore missionario e evangelizzatore, stimolato da Papa Wojtyla con i suoi viaggi, deve essere necessariamente inquadrato nel contesto postconciliare qualificato chiaramente dall assunzione dei valori dell ecumenismo e del dialogo interreligioso. Il Pellegrino di Dio, altro significativo appellativo, nella veste di supremo pastore ha visitato le comunità cattoliche, anche le più piccole e lontane, ha compiuto incontri di grande significato ecumenico nella ricerca dell unità dei cristiani, è intervenuto negli Organismi internazionali (ONU, FAO, UNESCO) e al Parlamento Italiano per promuovere la pace, il rispetto dei diritti umani, la libertà religiosa. La sua grande attività di viaggiatore (fu anche definito Papa globe-trotter ) fu da molti interpretata come segno di una seria intenzione di costruire un ponte di relazioni tra Nazioni e religioni diverse nel segno di quell ecumenismo che è stato uno dei punti fermi del suo papato. Sul piano dei rapporti con l Italia, i viaggi sottolinearono la volontà di separare l aspetto politico da quello religioso (secondo l insegnamento evangelico Dai a Cesare quel che è di Cesare, dai a Dio quel che è di Dio ). 10