Il bisogno di cura nel carcinoma mammario: epidemiologia, diagnosi, stadiazione e screening

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Il bisogno di cura nel carcinoma mammario: epidemiologia, diagnosi, stadiazione e screening"

Transcript

1 Il bisogno di cura nel carcinoma mammario: epidemiologia, diagnosi, stadiazione e screening Giacomina Chiaradia 1, Federica Basso 2, Chiara de Waure 1, Giuseppe La Torre 1 1 Public Health HTA Unit, Istituto di Igiene, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma; 2 Direzione HTA & CS, GlaxoSmithKline S.p.A., Verona Il contesto attuale: dati epidemiologici e screening Il carcinoma mammario riveste un ruolo di rilevanza tra le diagnosi nella popolazione femminile, in quanto è la prima neoplasia in particolare nelle donne sotto i 45 anni, con una frequenza ancora più elevata nelle donne fino a 65 anni (Tabella 1) [1]. Considerando la fascia di età 0-84 anni, i dati stimati nel Reparto Epidemiologia dei Tumori del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute dell Istituto Superiore di Sanità, riportano, nel 2008, circa casi incidenti, mentre si registrano circa 8000 casi di decessi per tale patologia [1,2]. La probabilità di sviluppare un tumore della mammella da 0 a 84 anni è pari a circa l 11% mentre la probabilità di morire per tale tipo di patologia è del 3,2% [1] (Tabella 2). Analizzando i trend temporali dell incidenza rilevati dal registro tumori in Italia (registro AIRTUM) [3], si evidenzia come, a partire dalla fine degli anni 80, i casi di diagnosi per tumore al seno siano aumentati di circa il 20% mentre, al contrario, la mortalità sia diminuita (Figura 1). L aumento dell incidenza e la riduzione della mortalità possono essere spiegati sia con l aumentata attività di diagnosi precoce tramite lo screening mammografico, sia con una maggior consapevolezza dei fattori di rischio; entrambi gli aspetti sono alla base di una stadiazione precoce della patologia con conseguente applicazione tempestiva dei protocolli terapeutici. Non è trascurabile, tuttavia, anche l impatto dei miglioramenti terapeutici che, per il tumore della mammella, sono risultati più significativi rispetto a tutti gli altri tumori solidi. I tassi di incidenza nelle diverse regioni italiane risultano essere abbastanza omogenei anche se rimangono generalmente più bassi nel Sud Italia, probabilmente a causa di una diversa diffusione dei programmi di screening. Tali differenze emergono sia dai dati regionali stimati dal Reparto Epidemiologia dei Tumori del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute dell Istituto Superiore di Sanità, sia dallo studio di Baili et al [4], come mostrato dai grafici della Figura 2. Le differenze nei tassi d incidenza del tumore alla mammella registrati nelle macro-aree italiane sono comuni a tutte le fasce d età. Nel 2005, il tasso di incidenza standardizzato nella classe d età 0-54 è risultato pari a circa 60 casi per donne nelle regioni del Nord e a circa 40 casi per Tabella 1. Incidenza proporzionale del tumore della mammella nella popolazione femminile stratificata per età [1]. Tabella 2. Tumore della mammella (ICD-9 174): Numero di nuovi casi, tasso grezzo di incidenza, prevalenza, mortalità per , tasso standardizzato (standard europeo) per Età: Anno 2008 [2]. C A P I T O L O 1 5

2 Figura 1. Trend temporale di incidenza e mortalità del tumore della mammella nell area del registro tumori [3]. Figura 2. Tassi standardizzati di incidenza (a sinistra) e mortalità (a destra) per donne nella popolazione italiana (0-84 anni) differenziati per macro-aree [4] donne nel Centro-Sud. Nella fascia di età successiva (55-74), il tasso di incidenza è stato pari a circa 300 casi per nelle regioni del Centro-Nord rispetto a circa 200 nuovi casi per nel Sud. Infine, nella popolazione di età compresa tra 75 e 84 anni, si sono registrati 450 nuovi casi per nel Nord contro circa 300 nuovi casi per nel Centro-Sud [4]. Come già descritto le differenze regionali potrebbero in parte essere attribuite alla diversa diffusione dei programmi di screening che interessano la popolazione femminile di età compresa tra i 50 e i 69 anni in conformità con le linee guida europee sulla qualità dello screening e nella diagnosi della Commissione Europea [5]. In base ai dati del Sesto Rapporto dell Osservatorio Nazionale Screening [6], infatti, si evidenzia un forte squilibrio di offerta fra il Centro-Nord e il Sud dell Italia dove solo il 46% (dato aggiornato al 2006) delle donne risiede in aree per cui è stato previsto un programma di screening organizzato. Tuttavia, nel corso degli anni, si è assistito all aumento dell estensione dei programmi di screening mammografici, intesa come numero di donne appartenenti alla popolazione target raggiunte dall invito. Nel 2006, infatti, il 78,2% delle donne italiane nella fascia di età anni è stata inserita in un programma di screening con un sensibile aumento rispetto all anno precedente (76,4% nel 2005). Tutte le regioni del Nord e del Centro sono risultate coperte per oltre il 90% dai programmi di screening organizzati [6]. Le donne introdotte nei piani di screening sono passate dal 46% al 92% nel Nord Italia, dal 58% al 98% nel Centro Italia e dal 6% al 40% nel Sud Italia nell arco di tempo tra il 2000 e il Il 2006 ha visto l espansione dei programmi di screening per la prima volta anche in Calabria e Sardegna, con l unica eccezione della Puglia che ha però iniziato la sua attività nel Per quanto riguarda l adesione ai programmi di screening, ossia il numero di donne che hanno effettuato una mammografia di screening (entro 6 mesi dalla data di invito) sul totale di donne invitate, i dati dello studio PASSI [7] e dell indagine multiscopo ISTAT [8] hanno evidenziato che una percentuale tra il 71% e il 75% delle donne tra 50 e 69 anni ha fatto ricorso alla mammografia almeno una volta nella propria vita. L'incremento nel ricorso alla mammografia è risultato significativo in tutte le regioni, ciononostante la variabilità tra Nord e Sud permane: nel Nord Est, la percentuale di ricorso alla mammografia è stata dell 85,7% contro il poco più del 50% registrato nel Sud e nelle Isole [8]. La periodicità biennale dello screening viene però rispettata da una percentuale di donne pari a circa il 50-60% [7, 8]. Come viene diagnosticata la patologia I medici diagnosticano e classificano il tumore al seno in base agli stadi (da 0 a IV). Per determinare lo stadio del tumore al seno, l'oncologo prende in considerazione tre importanti fattori: le dimensioni del tumore, la presenza di interessamento linfonodale e la presenza di eventuali metastasi a distanza. L Associazione Italiana Medici Oncologi (AIOM) ha pubblicato delle linee guida per assicurare la qualità della diagnosi del tumore al seno [9]. La mammografia e l ecografia, da soli o in combinazione, sono i primi strumenti di indagine per il tumore al seno. L uso della mammografia prima dei 35 anni è limitata nella qualità 6 C A P I T O L O 1

3 dell immagine e nella sicurezza del risultato, ed è consigliata solo in particolari circostanze come nel caso di un forte sospetto di tumore maligno; per questa fascia di età è quindi consigliato l uso dell ecografia. Altro strumento d analisi è la risonanza magnetica che ha un elevata risoluzione ed è adatta alle donne giovani e ai soggetti con protesi mammaria, ma non è considerata come primo strumento di diagnosi. Associata a queste tecniche c è la biopsia, ossia il prelievo di un frammento di tessuto che viene poi analizzato istologicamente per la diagnosi patologica definitiva [9]. La diagnosi patologica finale dovrebbe essere fatta in accordo con la classificazione dell Organizzazione Mondiale della Sanità e della classificazione degli stadi TNM; ad essa devono essere affiancate valutazioni di parametri biologici. Di seguito si riporta la stadiazione del tumore della mammella, in accordo alla versione italiana della VI edizione dell UICC - Unione Internazionale Contro il Cancro - e dell AJCC - Cancer Staging Manual [10, 11]. Stadio 0: carcinoma in situ che non ha invaso né i linfonodi, né gli organi a distanza. Stadio I: il tumore ha una dimensione di 2 cm o inferiore e non si è esteso ai linfonodi, né ha dato origine a metastasi. Stadio IIA: comprende i tumori inferiori a 2 cm che hanno dato metastasi in 1-3 linfonodi ascellari e/o mammari interni e i tumori tra 2-5 cm di diametro che non hanno invaso i linfonodi. In tutti i casi non ci sono metastasi. Stadio IIB: comprende i tumori tra 2 e 5 cm di diametro che hanno dato metastasi in 1-3 linfonodi ascellari e/o mammari interni e i tumori di dimensione superiore ai 5 cm che non si sono estesi alla parete toracica o alla cute e ai linfonodi. Stadio IIIA: comprende i tumori più piccoli di 5 cm di diametro che hanno dato metastasi in 4-9 linfonodi ascellari o mammari interni e i tumori di diametro superiore a 5 cm con metastasi in fino a 9 linfonodi ascellari o mammari interni. Non sono presenti metastasi a distanza. Stadio IIIB: il tumore, di qualsiasi dimensione, si è esteso alla parete toracica o alla cute e può aver dato metastasi ai linfonodi ascellari o mammari interni. Non ci sono metastasi a distanza. Stadio IIIC: il tumore, di qualsiasi grandezza, ha dato metastasi in 10 o più linfonodi ascellari; o in linfonodi infraclavicolari; o metastasi clinicamente apparenti in linfonodi mammari interni in presenza di almeno 1 linfonodo ascellare positivo; o in più di 3 linfonodi ascellari con metastasi microscopicamente accertate, ma clinicamente negative, in linfonodi mammari interni; o in linfonodi sovraclavicolari. Il cancro al seno infiammatorio è classificato come stadio III, a meno che non presenti metastasi, per cui debba essere classificato di stadio IV. Stadio IV: cancro che ha dato metastasi a distanza, a prescindere dalla grandezza e dal coinvolgimento linfonodale. Per ciò che riguarda la distribuzione per stadio alla diagnosi, a livello mondiale il 61% dei tumori viene diagnosticato in fase di diffusione locale, il 31% in fase di diffusione ai linfonodi e il 6% in fase metastatica. I relativi tassi di sopravvivenza a 5 anni sono stimati pari al 98,1%, all 83,3% e al 27,1% rispettivamente [12]. I dati italiani mostrano un progressivo declino dei tumori diagnosticati in fase già metastatica, declino che sembra contestuale alla diffusione delle attività di screening. Il registro tumori di Modena riporta una riduzione dal 7,2% al 3,8% dei tumori diagnosticati in fase metastatica dal al 2002 [13]. Anche nel registro tumori di Ragusa la percentuale di tumori metastatici alla diagnosi si è ridotta dal 6% al 4% dal al [14]. Tali evidenze, anche se limitate e non rappresentative dell intera realtà nazionale, suggeriscono quindi che i tumori metastatici alla diagnosi siano lievemente meno numerosi in Italia rispetto a quanto riscontrato a livello mondiale. Fattori prognostici e predittivi Esistono fattori validati che si sono dimostrati importanti dal punto di vista prognostico ed utili nella scelta del tipo di trattamento quali [9, 15]: dimensioni del tumore, stato dei linfonodi ascellari, grado istologico, tipo istologico (istologie a prognosi favorevole: tubulare, mucinoso e papillare), età della paziente (< 35 anni: prognosi peggiore), markers della proliferazione markers biologici e genetici che, accanto ad un ruolo prognostico, ne hanno uno predittivo I markers biologici, ossia i recettori per gli estrogeni, per il progesterone e per il fattore di crescita epidermico (HER2), l attivatore del plasminogeno di tipo urochinasico (upa) e l inibitore dell attivazione del plasminogeno (PAI) hanno un ruolo chiave nella definizione delle caratteristiche del tumore [15]. Questi marcatori consentono di caratterizzare la biologia della cellula, il livello di aggressività del tumore e di definire anche la possibilità di impiegare determinate terapie. Il marcatore biologico infatti può essere uno dei bersagli della C A P I T O L O 1 7

4 terapia farmacologica [9]. Recettori ormonali ER e PgR: rappresentano un fattore prognostico favorevole e sono anche correlati con la risposta al trattamento ormonale che ha una utilità inequivocabile nella terapia adiuvante. Il ruolo dei recettori ormonali è talmente cruciale che oggi non è più accettabile, anche nella malattia avanzata, che l espressione di ER e PgR non venga determinata e riportata in maniera quantitativamente standardizzata (% di cellule interessate) [9]. Sovraespressione di HER-2: è riconosciuta come un fattore prognostico sfavorevole, ma è un fattore predittivo di risposta all anticorpo monoclonale trastuzumab e, verosimilmente, di resistenza al tamoxifene [9]. Altri fattori (indici di proliferazione, invasione vascolare e/o linfatica, p53, catepsina D, upa/pai-1, ciclina E): anche se estesamente studiati dal punto di vista biologico e clinico, non sono ancora stati validati o, come nel caso di upa/pai-1, pur avendo raggiunto un livello di evidenza 1, non sono utilizzati nella pratica clinica per la necessità di disporre di una discreta quantità di tessuto tumorale congelato e per i risultati subottimali in termini di sopravvivenza libera da malattia ottenuti ad un follow up di 10 anni nelle pazienti con bassi livelli [9]. Tuttavia l indice di proliferazione espresso da Ki-67 ha un ruolo nella definizione del rischio di recidiva. Il carcinoma mammario ER/ PR positivo Il recettore per gli estrogeni (ER) è espresso nei due terzi delle donne sotto i 50 anni e in circa l 80% nelle donne sopra i 50 anni e ha forti implicazioni nella scelta terapeutica [16]. I tumori al seno che presentano la positività sia per il recettore degli estrogeni che del progesterone (ER+ e/o PR+) hanno una prognosi migliore in confronto con i tumori ER- e/o PR- [17]. Attualmente sono conosciuti solo due sottotipi del recettore ER: ERα e ERβ che mediano le azioni degli estrogeni. Entrambi i recettori legano allo stesso sito l estradiolo ma differiscono nell affinità con la quale si legano ad altri ligandi e nella risposta che producono successivamente [18]. ERα è espresso nel 70% dei tumori al seno, ma la sua espressione non è l unico fattore determinante nella risposta terapeutica visto che un terzo delle donne ER+ non rispondono alla terapia ormonale [19]. Il recettore per il progesterone (PR) regola l attività degli estrogeni e la sua espressione è indicativa di miglior funzionamento del recettore estrogenico [20]; ci sono alcune evidenze, infatti, che suggeriscono che le pazienti PR+ rispondono meglio al tamoxifene sia nella malattia metastatica sia in terapia adiuvante. Il PR dovrebbe essere ricercato anche nei casi ER-, per i possibili falsi negativi, anche se il valore predittivo di PR+ in assenza di ER è controverso [21]. Il carcinoma mammario HER2 positivo e rischio di metastasi Il 20%-30% di tutti i tumori mammari iperesprimono la proteina HER2, recettore di membrana per il fattore di crescita epidermico (EGF) [22-25]. La determinazione dello stato HER2+ può avvenire attraverso 2 metodi approvati dalla Food and Drug Administration (FDA): per via immunoistochimica (IHC), individuando la sovraespressione della proteina codificata dal gene corrispondente (ErbB2) oppure tramite l analisi di immunofluorescenza in situ (FISH) [26-28]. L immunoistochimica identifica la sovraespressione della proteina HER2 sulla membrana cellulare; i risultati sono espressi mediante un punteggio semiquantitativo che va da 0+ (espressione normale) a 3+ (sovraespressione): questo metodo, seppur economicamente conveniente e facilmente accessibile, ha il problema di non essere totalmente affidabile, soprattutto in caso di risultato intermedio (2+) in quanto piuttosto soggettivo [29]. Il metodo FISH valuta l amplificazione del gene ErbB2, risultando molto più sensibile e specifico dell IHC [26]. Per contro, la FISH offre, invece, risultati quantitativi sul numero di copie di geni ma non il reale valore della sovraespressione sulla membrana cellulare. Nonostante i due metodi non siano concordanti al 100%, si ritiene che le pazienti con un espressione 3+ all indagine immunoistochimica così come i soggetti FISH+ abbiano tempi di progressione e tassi di sopravvivenza paragonabili, indipendentemente rispettivamente dal risultato della FISH e dell esame immunoistochimico [30]. Le linee guida ad oggi pubblicate non identificano uno dei due esami come il gold standard [30]. Donne con diagnosi di cancro della mammella che iperesprimono HER2 risultano maggiormente a rischio di progressione e decesso rispetto alle pazienti con tumori che non iperesprimono questa proteina [24]. I tumori HER2 positivi tendono a presentarsi in stadio più avanzato fin dalla diagnosi: le linee guida del NICE, riguardo al trattamento del tumore alla mammella con trastuzumab [23], documentano una percentuale del 14% di tumori metastatici alla diagnosi, mentre dal database SEER*Stat e dalla letteratura internazionale è emerso un valore del 6% [12,31,32]. Dati discordanti sono disponibili 8 C A P I T O L O 1

5 per la valutazione delle donne con diagnosi iniziale in stadio precoce ma destinate poi a sviluppare metastasi negli anni successivi: il Single Technology Appraisal [33] su lapatinib, pubblicato dal NICE a febbraio 2007, riporta che il 40-50% delle pazienti HER2+ diagnosticate con cancro al seno in stadio precoce è destinata a sviluppare metastasi in futuro, contro un valore del 30% riportato da due review condotte da Mollick e Paul [31, 34]. Le metastasi del cancro al seno possono localizzarsi praticamente in qualunque distretto corporeo, ma le sedi più comuni sono fegato, polmone, osso, cute e cervello. Le metastasi alle ossa interessano circa il 70% dei pazienti con cancro mammario metastatico e possono localizzarsi in tutta la struttura scheletrica [35]. Le metastasi al cervello sono presenti nel 15-20% dei casi dei tumori mammari metastatici; la percentuale è maggiore (25-48%) se si considerano solo le pazienti che iperesprimono HER2. La sopravvivenza mediana nei casi di metastasi cerebrale è di 4 settimane se il tumore non è trattabile e di 4-6 mesi se il paziente risponde ai trattamenti [36-40]. Circa le percentuali di fallimento dopo terapia in prima linea delle pazienti con tumore mammario metastatico HER2+, lo studio di Montemurro et al., recentemente aggiornato [22], ha stimato che la percentuale di donne candidate alla seconda linea dopo fallimento potrebbe essere di circa l 84%. Pazienti con tumore al seno HER2+ in Italia. I dati di letteratura relativi all epidemiologia del tumore al seno metastatico HER2+ sono stati utilizzati per effettuare una stima del numero di possibili pazienti candidate al trattamento chemioterapico con lapatinib in Italia. Nel 2008, l incidenza del tumore della mammella è stata stimata pari a 134 casi su donne [2], mentre la popolazione residente femminile italiana, nella fascia di età 0-84 anni è stata di [41] secondo le previsioni ISTAT. Ne consegue che i casi incidenti di tumore al seno nel 2009 sono stimati pari a Dato che secondo diverse fonti bibliografiche [21-24] i tumori al seno HER2+ sono tra il 20% e il 30% del numero totale di tumori diagnosticati (39.744), le pazienti che presentano una diagnosi di tumore HER2+ potrebbero essere comprese tra e nell anno. Analizzando i dati dello screening in Italia e considerando la non eccellente adesione da parte della popolazione femminile si è scelto di prendere in considerazione la stima più bassa del 20%, per cui le pazienti con diagnosi di tumore HER2+ sarebbero Visto la mancanza di dati certi sulla percentuale di donne HER2+ che presentano già alla diagnosi metastasi a distanza e la difficoltà di individuare tra le pazienti con diagnosi iniziale precoce quelle HER2+, nel contesto italiano, abbiamo deciso di rapportare i dati in letteratura sul tumore al seno al contesto in studio. Tra le pazienti individuate con sovraespressione HER2+, circa il 6% (477) [31,32] presenterebbe già metastasi alla prima diagnosi. I dati di letteratura [31, 34], seppure disomogenei, riportano una percentuale del 30% di donne che con diagnosi in stadi precoci di tumore mammario sviluppano nell anno successivo metastasi, per cui, in relazione alla popolazione in esame, pazienti potrebbero sviluppare una recidiva nell anno. Pertanto, il numero totale di pazienti con tumore HER2+ metastatizzato si attesterebbe, nell anno 2009, a circa soggetti: ipotizzando che il 95% riceva una prima linea di trattamento (2.583) e che circa l 84% vada comunque incontro a progressione [22], si stima che il numero di pazienti eleggibili al trattamento di seconda linea e successivi possa essere intorno a (Tabella 3). Tabella 3. Previsione del numero di pazienti con tumore HER2+ metastatici nell anno C A P I T O L O 1 9

6 Bibliografia 1) Rapporto sui tumori in Italia anno Disponibile online: [Ultimo accesso 04/09/08]. 2) I tumori in Italia. Stime di incidenza al Dati stimati dal Reparto Epidemiologia dei Tumori del Centro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute dell Istituto Superiore di Sanità. Disponibile online: [Ultimo accesso 04/09/08]. 3) Tumore della mammella femminile. In: I tumori in Italia. Rapporto Disponibile online: [Ultimo accesso:04/09/08]. 4) Baili P, De Angelis R, Casella I, et al. Italian cancer burden by broad geographical area. Tumori 2007;93: ) Perry N, Broeders M, de Wolf C, Törnberg S, Holland R, von Karsa L. European Guidelines for quality assurance in breast cancer screening and diagnosis. 4th ed. Luxembourg: Office for Official Publications of the European Communities. 6) Giorgi D, Giordano L, Ventura L, Frigerio A, Paci E, Zappa M. Lo screening mammografico in Italia: survey 2005 e dati preliminari In: Osservatorio Nazionale Screening. Sesto rapporto. 7) Gallo T, Bertozzi N, Bietta C, Binkin N, De Giacomi G, Fateh-Moghadam P, et al. Lo screening per la neoplasia della mammella in Italia: i risultati dello studio Passi (progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia). BEN 2006;19(5). Disponibile online: [Ultimo accesso 04/09/08]. 8) Istituto Nazionale di Statistica. La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia. Anni Disponibile online: _00/testointegrale.pdf [Ultimo accesso 04/09/08]. 9) Linee guida AIOM. Disponibile online: [Ultimo accesso 04/09/08]. 10) Singletary SE, Connolly JL. Breast Cancer Staging: Working With the Sixth Edition of the AJCC Cancer Staging Manual. CA Cancer J Clin 2006;56 (1): ) La classificazione TNM del tumore mammario. VI edizione. Disponibile online: [Ultimo accesso 04/09/08]. 12) Cancer Stat Fact Sheets. Cancer of the Breast. Disponibile online: [Ultimo accesso 04/08/08]. 13) Cortesi L, Cirilli C, Federico M. Registro Tumori della provincia di Modena, Anno ) Gafà L, Lauria C, Tomatis M, Zanetti R, Ponti A. Survey sulla qualità della diagnosi e del trattamento dei tumori mammari in provincia di Ragusa (anni ). V rapporto Osservatorio Nazionale Screening. 15) Cainfrocca M, Goldstein LJ Prognostic and Predictive Factors in Early-Stage Breast Cancer. The Oncologist 2004;9: ) Payne SJ, Bowen RL, Jones JL, Wells CA. Predictive markers in breast cancer-the present. Histopathology 2008;52: ) Dunnwald LK, Rossing MA, LI CI. Hormone receptor status, tumor characteristics, and prognosis: a prospective cohort of breast cancer patients. Breast Cancer Res 2007; 9:R6. 18) Colditz GA. Relationship between estrogen levels, use of hormone replacement therapy, and breast cancer. J Natl cancer Inst. 1998; 90; ) Osborne CK. Steroid hormone receptors in breast cancer management. Breast Cancer Res Treat. 1998; 51; ) Horwitz KB, Koseki Y, McGuire WL. Estrogen control of progesterone receptor in human breast cancer: role of estradiol and antiestrogen. Endocrinology 1978;103: ) Bardou VJ, Arpino G. et al. Progesterone receptor status significantly improves outcome prediction over estrogen receptor status alone for adjuvant endocrine therapy in two large breast cancer databases. JCO 2003; 21: ) Montemurro F, Donadio M, Clavarezza M, Redana S, Jacomuzzi ME, Valabrega G, et al. Outcome of patients with HER2-positive advanced breast cancer progressing during trastuzumab-based therapy. Oncologist 2006;11(4): ) NICE. Guidance on the use of trastuzumab for the treatment of advanced breast cancer Technology Appraisal Guidance - No.34 March ) Slamon DJ, Clark GM, Wong SG, Levin WJ, Ullrich A, McGuire WL. Human breast cancer: correlation of relapse and survival with amplification of the HER-2/neu oncogene. Science 1987;235(4785): ) Viani G, Alfonso S et al. Adjuvant trastuzumab in the treatment of HER2- positive early breast cancer: a meta-analysis of published randomized trials. BMC Cancer 2007;7: ) Press MF, Slamon DJ, Flom KJ, Park J, Zhou JY, Bernstein L. Evaluation of Her-2/neu gene amplification and overexpression: comparison of frequently used assay methods in a molecularly characterized cohort of breast cancer specimens. J Clin Oncol 2002;20(14): ) Fornier M, Risio M, Van PC et al. Her2 testing and correlation with efficacy of trastuzumab therapy. Oncology 2002;16: ) Pauletti G, Dandekar S et al. Assessment of methods for tissues-based detection of the Her-2/neu alteration in human breast cancer: a direct comparison of fluorescence in situ hyridization and immunohistochemistry. J Clin Oncol 2000; 18: ) Gancberg D, Järvinen T, di Leo A, Rouas G, Cardoso F, Paesmans M, et al. Evaluation of HER-2/neu protein expression in breast cancer by immunohistochemistry: an interlaboratory study assessing the reproducibility of HER2/neu testing. Breast Cancer Res Treat 2002;74: ) FDA/CBER Review Team. FDA/CBER clinical review briefing document. Disponibile online: dockets/ac/01/briefing/3815b1_08_her2%20fish.htm [Ultimo accesso 04/08/08]. 31) Paul B, Trovato JA, Thompson J. Lapatinib: A dual tyrosine kinase inhibitor for metastatic breast cancer. Am J Health Syst Pharm 2008;65(18): ) O Shaughnessy J. Extending survival with chemotherapy in metastatic breast cancer. Oncologist 2005; 10(suppl.3): ) National Institute For Health And Clinical Excellence. Single Technology Appraisal (STA). Lapatinib for the treatment of previously treated women with advanced, metastatic or recurrent breast cancer. Disponibile online: [Ultimo accesso 04/08/08]. 34) Mollick JA, Carlson RW. Rational surveillance programs for early stage breast cancer patients after primary treatment. Breast Dis 2004;21: ) Cazzaniga ME, Dogliotti L, Cascinu S, Barni S, Labianca R, Chiara S, et al. Diagnosis, Management and clinical outcome of bone metastases in breast cancer patients: result from a prospective, multicenter study. Oncology 2006;71(5-6): ) Lin NU, Bellon JR, Winer EP. CNS metastases in breast cancer. J Clin Oncol 2004;22: ) Bendell JC, Domchek SM, Burstein HJ, et al. Central nervous system metastases in women who receive trastuzumab-based therapy for metastatic breast carcinoma. Cancer 2003;97: ) Lin NU, Winer EP. Brain metastases: The HER2 paradigm. Clin Cancer Res 2007;13(6): ) Lin NU, Carey LA, Liu MC, Younger J, Come SE, Bullitt E, et al. Phase II trial of lapatinib for brain metastases in patients with HER2+ breast cancer. Abstract and presentation at American Society of Clinical Oncology Annual Meeting J Clin Oncol 2006; 24 (18S): Abs 503. [CTEP6969]. 40) Previsioni della popolazione, , dati al 1 gennaio. Anno: Scenario: Centrale - Ripartizione: Italia. Disponibile online: [Ultimo accesso 04/08/08]. 41) Micheli A, Francisci S, Baili P, De Angelis R. Current cancer profiles of the Italian Regions. Tumori 2007;93(4). Disponibile online: =999&gender=2&period=2006,2006&ageclass=19,18&information= M,I&repkind=raw. [Ultimo accesso 04/08/08]. 1 0 C A P I T O L O 1

Neoplasie della mammella - 2

Neoplasie della mammella - 2 Neoplasie della mammella - 2 Fattori prognostici Numero di N+ : >3 Età e stato menopausale Diametro di T Invasione linfatica e vascolare Tipo istologico Grading Recettore per Estrogeni/Progesterone Amplificazione

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

Espressione di geni specifici per un determinato tumore

Espressione di geni specifici per un determinato tumore Espressione di geni specifici per un determinato tumore Paziente A: Non ha il cancro Espressione dei geni: Nessuna Biopsia Geni associati al cancro allo stomaco Paziente B: Ha un tumore allo stomaco Bassa

Dettagli

IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO

IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO IL TUMORE DELLA MAMMELLA NEL MONDO In tutto il mondo il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile, sia per incidenza sia per mortalità. L Organizzazione Mondiale della

Dettagli

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore del polmone. Adele Caldarella Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore del polmone Adele Caldarella Frequenza del tumore del polmone in Italia AIRTum AIRTum Mortalità per tumore del polmone AIRTum

Dettagli

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara)

La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità. a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati (Ferrara) Protocollo diagnostico-terapeutico per le Pazienti con carcinoma mammario La terapia medica primaria e adiuvante e il follow-up: le principali novità a cura di Claudio Zamagni (Bologna) e Antonio Frassoldati

Dettagli

Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia. Andamenti e Previsioni. Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori

Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia. Andamenti e Previsioni. Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori Incidenza e sopravvivenza dei tumori in Italia Andamenti e Previsioni Riccardo Capocaccia Reparto di epidemiologia dei tumori Hanno contribuito ISS-CESPS: R. De Angelis, S. Francisci, S. Rossi, A. Tavilla

Dettagli

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne.

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni 100.000 uomini e 27 ogni 100.000 donne. TUMORE DEL POLMONE Nel periodo 27-211 sono stati registrati complessivamente in provincia di Latina 172 nuovi casi di tumore del polmone. E risultato al 1 posto in termini di frequenza fra le neoplasie

Dettagli

PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013. Torino 7 novembre 2013. Anatomia Patologica. Isabella Castellano

PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013. Torino 7 novembre 2013. Anatomia Patologica. Isabella Castellano PROGRAMMA REGIONALE DI SCREENING MAMMOGRAFICO PREVENZIONE SERENA Workshop 2013 Torino 7 novembre 2013 Anatomia Patologica Isabella Castellano Dipartimento di Scienze Mediche Università di Torino Anatomia

Dettagli

XIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009. R. Sunseri 2,N. Romano 2.

XIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009. R. Sunseri 2,N. Romano 2. XIII RIUNIONE ANNUALE ASSOCIAZIONE ITALIANA REGISTRI TUMORI - AIRTUM Siracusa, 6/8 Maggio 2009 Sottotipi di carcinoma della mammella identificati con markers immunoistochimici: dati del Registro Tumori

Dettagli

Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015

Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 I numeri del cancro in Italia 2015 Ministero della Salute - Roma 24 Settembre 2015 Incidenza, mortalità e sopravvivenza per tumore in Italia nel 2015 Carmine Pinto Presidente Nazionale AIOM I quesiti per

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009 A cura di: Dr.ssa M. Gambino, Dr.ssa Ass. San. L. Balconi, Dr. S. Pisani U. O. S. Sorveglianza

Dettagli

Bambini e ragazzi affetti da tumore

Bambini e ragazzi affetti da tumore Bambini e ragazzi affetti da tumore Firenze, 29 maggio 2014 Gianfranco Manneschi U.O. Epidemiologia clinica e descrittiva ISPO Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica introduzione La patologia

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni 2007-2010 Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del

Dettagli

Carcinoma mammario HER2-positivo in stadio iniziale e avanzato. HER2: la crescita del tumore

Carcinoma mammario HER2-positivo in stadio iniziale e avanzato. HER2: la crescita del tumore IL TUMORE AL SENO Il tumore della mammella è caratterizzato dalla crescita non controllata di cellule che subiscono modificazioni rispetto alle cellule che originano nelle ghiandole dove avviene la produzione

Dettagli

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma

SEBASTIANO FILETTI. Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche. Università di Roma Sapienza, Roma SEBASTIANO FILETTI Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche Università di Roma Sapienza, Roma La malattia tiroidea è in aumento negli ultimi anni. Quali le ragioni? Dati epidemiologici provenienti

Dettagli

Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura

Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura Lo screening mammografico una revisione sui dati di letteratura Cos è uno screening Strategia di indagini diagnostiche generalizzate, utilizzate per identificare una malattia in una popolazione standard

Dettagli

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella

Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007. Tumore dell ovaio. Adele Caldarella Corso per operatori dei Registri Tumori Reggio Emilia 3-6 dicembre 2007 Tumore dell ovaio Adele Caldarella Tumore dell ovaio in Italia 9 tumore più frequente nel sesso femminile 2.9% delle diagnosi tumorali

Dettagli

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora

PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING. Relatore: Brunella Spadafora PROGETTAZIONE E ORGANIZZAZIONE DI UN PROGRAMMA DI SCREENING Relatore: Brunella Spadafora Epidemiologia e prevenzione dei tumori maligni I tumori nel loro insieme, costituiscono la seconda causa di morte,

Dettagli

Neoplasie della mammella - 1

Neoplasie della mammella - 1 Neoplasie della mammella - 1 Patologia mammaria FIBROADENOMA CISTI ASCESSO ALTERAZIONI FIBROCISTICHE NEOPLASIA NEOPLASIA RETRAZIONE CUTANEA Carcinoma mammario Incidenza per 100.000 donne Western Europe

Dettagli

Rassegna Stampa. Comunicato stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata

Rassegna Stampa. Comunicato stampa. Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Rassegna Stampa Comunicato stampa TUMORE DEL SENO: FUNZIONA LA TERAPIA "ACCELERATA" "IL 94% DEI PAZIENTI GUARISCE CON I TEMPI DI CURA PIU' BREVI" Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta,

Dettagli

Classificazione del carcinoma mammario

Classificazione del carcinoma mammario Classificazione del carcinoma mammario Carcinoma mammario invasivo Carcinoma più frequente della donna: 1 su 9 Rischio aumentato con l étà Def.: Lesione epiteliale maligna invasiva derivata dalla unità

Dettagli

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE

Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE 30 Ovaio C56.9 Ovaio RIASSUNTO DELLE MODIFICHE Le definizioni del TNM e il raggruppamento in stadi per questo capitolo non sono stati modificati rispetto alla V edizione. ANATOMIA Sede primitiva. Le ovaie

Dettagli

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori PRECISION MEDICINE PER UNA ONCOLOGIA SOSTENIBILE: DALLA DIAGNOSTICA ALLA TERAPIA Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori Dr. Mario Fusco Registro Tumori Regione Campania

Dettagli

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato

LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato LE NEOPLASIE DIFFERENZIATE DELLA TIROIDE Paolo Fracchia SOC ORL ASL AL Casale Monferrato 19 marzo-2 aprile 2011 INTRODUZIONE Il carcinoma papillare ed il carcinoma follicolare della tiroide, definiti carcinomi

Dettagli

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Sintesi L incidenza e la mortalità per il tumore del polmone stimate in nel periodo 197-215 mostrano andamenti differenti tra uomini e donne:

Dettagli

Epidemiologia del cancro del seno in Ticino

Epidemiologia del cancro del seno in Ticino Epidemiologia del cancro del seno in Ticino Andrea Bordoni Alessandra Spitale Luca Mazzucchelli Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Pomeriggio di studio organizzato da: Lega ticinese

Dettagli

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO

LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO LA RESEZIONE DELLE METASTASI EPATICHE NEL TUMORE METASTATICO DEL COLON RETTO Cetuximab può ridurre la massa tumorale per permettere la resezione delle metastasi, anche, in pazienti inizialmente non resecabili,

Dettagli

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE

FOLLOW-UP DEL TUMORE POLMONARE Linee Guida ITT Istituto Toscano Tumori ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI e degli ODONTOIATRI della PROVINCIA di AREZZO 3 gennaio 2007 Ivano Archinucci UO di Pneumologia ASL 8 STADI DEL CARCINOMA POMONARE STADIO

Dettagli

ONCOLOGIA MEDICA 1 A.O.U. San Giovanni Battista,TORINO

ONCOLOGIA MEDICA 1 A.O.U. San Giovanni Battista,TORINO ONCOLOGIA MEDICA 1 A.O.U. San Giovanni Battista,TORINO Il rapporto tra ormoni e carcinomi della mammella ormonodipendenti venne dimostrato per la prima volta nel 1896 da Beatson. L ovariectomia determinava

Dettagli

E possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto?

E possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto? Gruppo Italiano Screening Colorettale E possibile applicare la metodologia dello Studio Impact al colon retto? Dott. Fabio Falcini Registro Tumori della Romagna Napoli - 11 dicembre 2006 1 Lo Studio Impact:

Dettagli

Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico

Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Progetto di consolidamento dello screening del cercivocarcinoma La popolazione target del Veneto è di circa 1.350.000 donne e programmi di screening citologico sono attivi in tutte le 21 Aziende ULSS della

Dettagli

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene

Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Screening Prof. Marisa Arpesella Dipartimento di Sanità Pubblica e Neuroscienze Sezione igiene Definizione Con il termine di screening, si intende un esame sistematico condotto con mezzi clinici, strumentali

Dettagli

Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione di nuovi casi di tumore al seno e 400.000 donne muoiono per questa malattia.

Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione di nuovi casi di tumore al seno e 400.000 donne muoiono per questa malattia. IL TUMORE AL SENO in PUGLIA I dati epidemiologici. La rete di assistenza 1. EPIDEMIOLOGIA del tumore al seno Lo scenario in italia Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione di

Dettagli

Indicatori di qualità nei carcinomi genitali femminili: ovaio e utero Serata di presentazione progetto Zonta Club Locarno 13.04.2010 Registro Tumori Canton Ticino Istituto Cantonale di Patologia Via in

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna Dipartimento di Sanità Pubblica Direttore: Dr. Paolo Ghinassi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna I

Dettagli

CARCINOMA GASTRICO: OBBLIGATA PER IL PERCORSO RECETTORE HER-2, DI CURA MIGLIORE VENERDÌ 30 NOVEMBRE

CARCINOMA GASTRICO: OBBLIGATA PER IL PERCORSO RECETTORE HER-2, DI CURA MIGLIORE VENERDÌ 30 NOVEMBRE CARCINOMA GASTRICO: RECETTORE HER-2, UNA C O N O S C E N Z A OBBLIGATA PER IL PERCORSO DI CURA MIGLIORE VENERDÌ 30 NOVEMBRE 2 0 1 2 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA

Dettagli

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio

Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Consistono nell applicazione di una procedura che consente l identificazione di una malattia in una fase iniziale una condizione a rischio Prof.ssa G. Serio, Prof. P. Trerotoli, Cattedra di Statistica

Dettagli

La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia Anni 2004-2005

La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia Anni 2004-2005 4 dicembre 2006 La prevenzione dei tumori femminili in Italia: il ricorso a pap test e mammografia Anni 2004-2005 Ufficio della comunicazione Tel. 06 4673.2243-2244 Centro di informazione statistica Tel.

Dettagli

Grazie dell attenzione

Grazie dell attenzione Grazie dell attenzione http://www.registri-tumori.it/pdf/aiom2012/i_numeri_del_cancro_2012.pdf In Italia circa 2.250mila persone (4% del totale della popolazione) vivono avendo avuto una precedente

Dettagli

11 Incontro di Oncologia ed Ematologia

11 Incontro di Oncologia ed Ematologia 11 Incontro di Oncologia ed Ematologia Sestri Levante, 18 maggio 2013 Maria Sironi C è ancora un ruolo per la citologia da agoaspirato con ago sottile nella diagnostica dei noduli mammari? 1 mm Quali tecniche

Dettagli

Carcinoma della prostata: INCIDENZA

Carcinoma della prostata: INCIDENZA Outcomes in Localized Prostate Cancer: National Prostate Cancer Registry of Sweden Follow-up Study JNCI - J Natl Cancer Inst. 2010 Jul 7;102(13):919-20 Trento, 13/11/2010 Di cosa si tratta? E' uno studio

Dettagli

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE

ANALISI CRITICA DELLA DOCUMENTAZIONE TECNICA RELATIVA ALLA CENTRALE TERMOELETTRICA DI QUILIANO E VADO LIGURE 6.1 Salute umana Dall analisi della documentazione di progetto sottoposta ad autorizzazione emerge come la tematica della Salute Umana sia stata affrontata in modo inadeguato, ovvero con estrema superficialità

Dettagli

La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere

La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere Lisa Francovich 1, Lidia Gargiulo 1, Barbara Giordani 2, Paolo Giorgi Rossi 3, Alessio Petrelli 4 1 Istat 2 Servizio Epidemiologia ASLTO3 Regione

Dettagli

TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014.

TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. TITOLO SCREENING ONCOLOGICO DEL TUMORE DEL COLON-RETTO IN PROVINCIA DI RAGUSA: TASSI DI INVITI E ADESIONI PERIODO 2011-2014. Ferrera G.* Cilia S.**, Puglisi C.***, Aprile E., Venga R.. * Resp. U.O. Epidemiologia

Dettagli

Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara

Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara Risultati del programma di screening dei tumori del colon retto a Ferrara Aldo De Togni direttore Unità Operativa Organizzazione Oncologica Dipartimento di Sanità Pubblica Il tumore del colon-retto è un

Dettagli

Anita Andreano e Antonio Russo

Anita Andreano e Antonio Russo DEFINIZIONE DI UN SET DI INDICATORI DEL PROCESSO DI DIAGNOSI E CURA DEL TUMORE POLMONARE TRAMITE METODO DELPHI-MODIFICATO E PRESENTAZIONE DEGLI INDICATORI CALCOLATI SULLA POPOLAZIONE DI DUE ASL DELLA PROVINCIA

Dettagli

Risultati della chirurgia per cancro gastrico

Risultati della chirurgia per cancro gastrico Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale e di Alta Specializzazione San Giuseppe Moscati Avellino - Italy Struttura Complessa di Chirurgia Generale Dir. prof. F. Caracciolo Risultati della chirurgia per

Dettagli

I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive

I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Padova, 7 dicembre 2010 I programmi di screening mammografico in Italia e nel Veneto: criticità e prospettive Manuel Zorzi Istituto Oncologico Veneto IRCCS Registro Tumori del Veneto Estensione dello screening

Dettagli

Risultati del test e commenti. Dolores Santini, Modena Lauro Bucchi, Forlì

Risultati del test e commenti. Dolores Santini, Modena Lauro Bucchi, Forlì Risultati del test e commenti Dolores Santini, Modena Lauro Bucchi, Forlì Menu caratteristiche dei casi risultati del test criteri 2007 vs. 2005 commenti commenti commenti Dati richiesti all applicativo

Dettagli

Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005)

Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005) Sintesi ragionata del Documento AIRTUM 2009 (I nuovi dati di incidenza e mortalità Periodo 2003-2005) Documento a cura della Dr. Maria Vincenza Liguori Settore Epidemiologia Ambientale Direttore Dr. Laura

Dettagli

Gentile signora, Carlo Lusenti

Gentile signora, Carlo Lusenti Gentile signora, I programmi di screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori della mammella e del collo dell utero sono in corso nella nostra regione dal 1996, rappresentando un elemento

Dettagli

In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo

In ambito clinico l'anatomia patologica svolge un ruolo fondamentale per la pianificazione di eventuali terapie mediche o chirurgiche fornendo ANATOMIA PATOLOGICA Branca specialistica della medicina che studia le malattie umane mediante esame macroscopico degli organi o microscopico dei tessuti e delle cellule In ambito clinico l'anatomia patologica

Dettagli

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights

16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights 16th World Conference on Lung Cancer (WCLC): highlights RISULTATI PRELIMINARI STUDIO ITACA Lo studio Itaca è uno studio multicentrico italiano di Fase III che confronta un trattamento chemioterapico tailored

Dettagli

Best Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico...

Best Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico... Best Papers? No linee guida No review Criterio bibliometrico... 1140 pts PSA >4 ng/ml - PSA density >0.15 - PSA velocity >0.75 ng/ml/y no previous biopsy 659 pazienti 23 aa follow up RP -11% mortalità

Dettagli

Gentile signora, Giovanni Bissoni Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna

Gentile signora, Giovanni Bissoni Assessore alle politiche per la salute della Regione Emilia-Romagna Gentile signora, dal 1 gennaio 2010 in Emilia Romagna il programma di screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella è esteso a tutte le donne dai 45 ai 74 anni. La Giunta regionale ha preso

Dettagli

L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO

L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO L'ESPERIENZA DEL PROGETTO EMILI: PREVENZIONE NELLE DONNE CON TUMORE MAMMARIO ATTRAVERSO L'EDUCAZIONE ALIMENTARE E AL MOVIMENTO Latina, 26 Maggio 2012 Dott.ssa Federica Sebastiani Dipartimento di Oncologia.

Dettagli

Gruppo C METASTASI CEREBRALI Rischio in base al sottotipo tumorale. Simona Duranti durantisimona@virgilio.it. Progetto Canoa Carcinoma Mammario

Gruppo C METASTASI CEREBRALI Rischio in base al sottotipo tumorale. Simona Duranti durantisimona@virgilio.it. Progetto Canoa Carcinoma Mammario Progetto Canoa Carcinoma Mammario Gruppo C METASTASI CEREBRALI Rischio in base al sottotipo tumorale Simona Duranti durantisimona@virgilio.it Ospedale Sacro Cuore Don Calabria Negrar Verona 22-23 marzo

Dettagli

DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova

DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova DISSAL - Dipartimento di Scienze della Salute, Università di Genova Marina VERCELLI Dipartimento Scienze della Salute, Università di Genova S.S. Epidemiologia Descrittiva, IST Genova I NUMERI DEL CANCRO

Dettagli

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA )

Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA. T. Mandarino (MMG ASL RMA ) Il RUOLO DEL MEDICO DI MEDICINA GENERALE NELLA IDENTIFICAZIONE DELLE PERSONE CON SOSPETTA DEMENZA T. Mandarino (MMG ASL RMA ) La Malattia di Alzheimer La malattia di Alzheimer è la forma più frequente

Dettagli

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE

IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE IL FATTORE DI RISCHIO ALCOL NEGLI STILI DI VITA DEI LAVORATORI : I RISUL- TATI DI UN INDAGINE Claudio Annovi (1), Roberta Biolcati (1), Renato Di Rico (2), Gianfranco De Girolamo (3), Clara Fogliani (2),

Dettagli

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE

PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE PAPILLOMA VIRUS UMANO E CARCINOMA DELLA CERVICE Lo screening come forma di prevenzione LE INFEZIONI DA HPV (PAPILLOMA VIRUS UMANO) Cos è l HPV? L HPV è una categoria di virus molto diffusa. La trasmissione

Dettagli

per una buona salute Claudio Andreoli

per una buona salute Claudio Andreoli Alimentazione e stili di vita per una buona salute Claudio Andreoli «Uno stile di vita non corretto può aumentare il rischio di tumori o di malattie cardiache?» UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MILANO Facolta

Dettagli

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente

ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente ginecomastia aumento di volume della mammella maschile, mono o bilateralmente diagnosi differenziale: carcinoma della mammella sono elementi di sospetto: monolateralità, rapido sviluppo Primitiva: puberale,

Dettagli

FATTORI PROGNOSTICI. Dr.ssa Rossana Tiberio. Dr.ssa Benedetta Miglino

FATTORI PROGNOSTICI. Dr.ssa Rossana Tiberio. Dr.ssa Benedetta Miglino FATTORI PROGNOSTICI MELANOMA Dr.ssa Rossana Tiberio Dr.ssa Benedetta Miglino UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL PIEMONTE ORIENTALE "A. AVOGADRO" FACOLTA' DI MEDICINA E CHIRURGIA - NOVARA CLINICA DERMATOLOGICA

Dettagli

Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino

Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico. Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino Diagnosi precoce individuale o screening opportunistico Livia Giordano, CPO Piemonte - Torino 1 OPPORTUNISTICO: SCREENING ORGANIZZATO: programma con obiettivi dichiarati, in genere proposto da un istituzione,

Dettagli

La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma. Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it

La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma. Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it La biopsia del linfonodo sentinella nel carcinoma duttale in situ: : si,no, forse Dott. S.Folli S.C. Senologia AUSL Forlì s.folli@ausl.fo.it Definizione Il carcinoma duttale in situ della mammella è una

Dettagli

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico

Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico Il ruolo di CA15-3 nel monitoraggio della terapia nel carcinoma mammario metastatico: un caso clinico C. Cocco 1, B. Caruso 1, E. Fiorio 2 1 Laboratorio Analisi (sede di BT) 2 Oncologia (sede di BT), AOUI,

Dettagli

IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS

IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS IMMUNOFENOTYPES OF PRIMARY AND METASTATIC NETS TUMORS POLICLINICO DI BARI Montrone T., Maino A., Cives M.*, Arborea G., Silvestris F.*, Resta L. DETO, *DIMO Neoplasie maligne disseminate per tutto il sistema

Dettagli

Dr.ssa Enola Maria Vezzani

Dr.ssa Enola Maria Vezzani III ZOOM Journal Club 2013 NH Hotel Bologna 21 Febbraio 2014 Radioterapia loco-regionale nelle pazienti sottoposte a chemioterapia neoadiuvante Dr.ssa Enola Maria Vezzani U.O Radioterapia Oncologica di

Dettagli

Screening per il tumore della mammella Ruolo dei medici di medicina generale. Riportare al singolo paziente le evidenze dei grandi numeri

Screening per il tumore della mammella Ruolo dei medici di medicina generale. Riportare al singolo paziente le evidenze dei grandi numeri Screening per il tumore della mammella Ruolo dei medici di medicina generale Riportare al singolo paziente le evidenze dei grandi numeri Prevenzione:due direttrici parallele Gli studi di popolazione Health

Dettagli

La sopravvivenza dei malati di tumore in Veneto

La sopravvivenza dei malati di tumore in Veneto luglio 2014, SER Sistema Epidemiologico Regionale Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Area Sanità e Sociale - Sezione Controlli Governo e Personale SSR Regione Veneto La sopravvivenza dei malati di tumore in

Dettagli

Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione di nuovi casi di tumore al seno e 400.000 donne muoiono per questa malattia.

Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione di nuovi casi di tumore al seno e 400.000 donne muoiono per questa malattia. IL TUMORE AL SENO in EMILIA ROMAGNA I dati epidemiologici. La rete di assistenza 1. EPIDEMIOLOGIA del tumore al seno Lo scenario in italia Ogni anno in tutto il mondo vengono diagnosticati più di un milione

Dettagli

XIII Meeting AIRTum, Siracusa 6-8 maggio 2009

XIII Meeting AIRTum, Siracusa 6-8 maggio 2009 CARATTERIZZAZIONE CLINICA, MORFOLOGICA E BIOLOGICA DI DUE GRUPPI ESTREMI DI PAZIENTI CON CARCINOMA COLORETTALE SELEZIONATI ATTRAVERSO UN REGISTRO TUMORI SPECIALIZZATO Annalisa Pezzi, Piero Benatti, Luca

Dettagli

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato Premessa Corso-concorso ordinario L età dei vincitori La presenza femminile Corso-concorso riservato L età dei vincitori La presenza femminile Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

Dettagli

Mammografia nella ASL 8 di Cagliari

Mammografia nella ASL 8 di Cagliari Mammografia nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013" % (IC95%) Donne che hanno eseguito la mammografia in accordo con le linee

Dettagli

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI

AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI AZIENDA SANITARIA OSPEDALIERA SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO Corso Bramante, 88 LABORATORIO ANALISI SCREENING DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE DI PREVENZIONE SECONDARIA DEI TUMORI Dr. Fabrizio Gili M2PK Uno

Dettagli

La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria

La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria La genomica in una prospettiva di Sanità Pubblica Dr.ssa Annamaria Del Sole Medico Dirigente Azienda Ulss 19 Adria Treviso, 18/01/2014 RICHIAMI NORMATIVI Il Piano Nazionale della Prevenzione Ha identificato

Dettagli

Laura Catena Istituto di Oncologia Policlinico di Monza

Laura Catena Istituto di Oncologia Policlinico di Monza Oncologia epato-bilio-pancreatica Metastasi da tumore a sede primitiva ignota Monza, 06 Maggio 2011 Laura Catena Istituto di Oncologia Policlinico di Monza Epidemiologia Rappresentano meno del 5% di tutte

Dettagli

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor

la storia di HER2 Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche HER2: Human Epidermal Receptor Citogenetica e biologia molecolare dei tumori mammari: implicazioni cliniche la storia di HER2 V. Martin 28 giugno 2011 HER2: Human Epidermal Receptor HER2 e carcinoma mammario alias c-erb, ERBB2, HER-

Dettagli

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test

Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Lo screening per la prevenzione dei tumori della cervice uterina in Emilia Romagna Risultati del triage e del follow-up post-trattamento con HPV-DNA test Bologna, 29 marzo 2011 HPV TEST NEL TRIAGE DI ASC-US

Dettagli

Un test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico. Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche

Un test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico. Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche Un test di espressione genica per predire l aggressività del carcinoma prostatico Il test Prolaris può orientare le decisioni mediche e chirurgiche Che cos è Prolaris? Una misura molecolare diretta della

Dettagli

R e g i o n e L a z i o

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i o Titolo del programma: Innovazione tecnologica PS su mammella, cervice uterina e colon-retto Identificativo della Linea di intervento generale: 3.1 Prevenzione della popolazione

Dettagli

Le terapie neoadiuvanti

Le terapie neoadiuvanti Le terapie neoadiuvanti Giancarlo Bisagni Dipartimento di Oncologia TERAPIA NEOADIUVANTE definizione SINONIMI: TERAPIA PRIMARIA TERAPIA PREOPERATORIA DEFINIZIONE: trattamento medico somministrato prima

Dettagli

CASO CLINICO carcinoma mammario ErbB2+ con M+ SNC

CASO CLINICO carcinoma mammario ErbB2+ con M+ SNC CASO CLINICO carcinoma mammario ErbB2+ con M+ SNC METASTASI CEREBRALI DA CA MAMMELLA 10-30% delle pazienti con tumore mammario in fase avanzata Insorgono tardivamente nella storia naturale della malattia

Dettagli

7.2 Indagine di Customer Satisfaction

7.2 Indagine di Customer Satisfaction 7.2 Indagine di Customer Satisfaction Il campione L indagine è stata condotta su un campione a più stadi di 795 clienti TIEMME SpA (errore di campionamento +/ 2%) rappresentativo della popolazione obiettivo,

Dettagli

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat

TAV. 1 Popolazione residente nelle Province della Regione Sardegna nel 2001 fonte: Istat Assessorato dei Trasporti PROVINCIA DI RBONIA-LESIAS TAV. 1 Popolazione residente nelle Sardegna nel 2001 fonte: Istat Variazione percentuale della popolazione delle Province della Regione Sardegna dal

Dettagli

Confronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA

Confronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA Confronto di percorsi di diagnosi e trattamento tra Italia e USA Anna Gigli Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali (IRPPS-CNR) Seminario L impatto dei tumori sui sistemi sanitari:

Dettagli

Tumore del collo dell utero e screening citologico in Veneto

Tumore del collo dell utero e screening citologico in Veneto Regione del Veneto Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Corso regionale sulla rosolia congenita e nuove strategie di prevenzione Villafranca, 5 ottobre 2007 Tumore

Dettagli

SCREENING. REPORT PASSI ASL Latina 2008-2011. Diagnosi precoce delle neoplasie : del collo dell utero della mammella del colon-retto

SCREENING. REPORT PASSI ASL Latina 2008-2011. Diagnosi precoce delle neoplasie : del collo dell utero della mammella del colon-retto Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia REPORT PASSI ASL Latina 2008-2011 SCREENING Diagnosi precoce delle neoplasie : del collo dell utero della mammella del colon-retto 1 Diagnosi precoce

Dettagli

coin lesion polmonare

coin lesion polmonare coin lesion polmonare accurata anamnesi ed esame obiettivo impossibile confronto con precedenti radiogrammi lesione non preesistente o modificatasi TC Follow-up caratteri di benignità lesione sospetta

Dettagli

4 I LAUREATI E IL LAVORO

4 I LAUREATI E IL LAVORO 4I LAUREATI E IL LAVORO 4 I LAUREATI E IL LAVORO La laurea riduce la probabilità di rimanere disoccupati dopo i 30 anni L istruzione si rivela sempre un buon investimento a tutela della disoccupazione.

Dettagli

Associazione Senonetwork Italia Onlus. Mandato 2013

Associazione Senonetwork Italia Onlus. Mandato 2013 Associazione Senonetwork Italia Onlus Mandato 2013 Sviluppare il CoreCurriculum Infermiere di Senologia Nazionale Percorso formativo Associazione Senonetwork Italia Onlus Core Curriculum Analisi della

Dettagli

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria

Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Effetti sull opinione di pazienti riguardo all utilizzo di un computer in uno studio medico nell assistenza ordinaria Christopher N. Sciamanna, Scott P. Novak, Bess H. Marcus. International Journal of

Dettagli

che le morti per cancro della mammella tendono ad aumentare in conseguenza della tendenza demografica all aumento dell età media della popolazione;

che le morti per cancro della mammella tendono ad aumentare in conseguenza della tendenza demografica all aumento dell età media della popolazione; A.G.C. 20 - Assistenza Sanitaria - Deliberazione n. 451 del 25 marzo 2010 Progetto " Sorveglianza di donne ad alto rischio eredo-familiare per carcinoma mammario madiante tomografo- RM dedicato alla senologia"

Dettagli

Capitolo 4 La mortalità per tumori

Capitolo 4 La mortalità per tumori Capitolo 4 La mortalità per tumori Introduzione I tumori causano circa un terzo dei decessi tra i residenti nella regione Veneto. ei maschi il numero di decessi per tumore è superiore a quello per disturbi

Dettagli

I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M. CLASSIFICAZIONE CLINICA (prima del trattamento -preoperatoria)

I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M. CLASSIFICAZIONE CLINICA (prima del trattamento -preoperatoria) I CARCINOMI DELLA MAMMELLA : CLASSIFICAZIONE T.N.M A cura del Dott. G.Antonini RIASSUNTO La classificazione della Unione Internazionale Contro il Cancro ha proposto una classificazione in base alle dimensioni

Dettagli

Il Pap test di triage

Il Pap test di triage La Citologia negli screening oncologici Roma, 19 novembre 2014 Il Pap test di triage nello screening con test HPV Maria Luisa Schiboni UOC Anatomia Patologica, Osp S.Giovanni - Roma Il Pap test di triage

Dettagli

Stima della sopravvivenza netta con il metodo di Pohar Perme Esperienza con i dati dei registri tumori italiani Enzo Coviello e AIRTUM Working Group

Stima della sopravvivenza netta con il metodo di Pohar Perme Esperienza con i dati dei registri tumori italiani Enzo Coviello e AIRTUM Working Group Stima della sopravvivenza netta con il metodo di Pohar Perme Esperienza con i dati dei registri tumori italiani Enzo Coviello e AIRTUM Working Group enzo.coviello@alice.it Argomenti Motivazione Confronto

Dettagli