-Un atto di afferramento richiede che gli schemi relativi alla visione, alla propriocezione e al tatto siano assimilati e coordinati.
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- Riccardo Marconi
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1 PIAGET: -Un atto di afferramento richiede che gli schemi relativi alla visione, alla propriocezione e al tatto siano assimilati e coordinati. -Ciò è reso possibile dalla visione della propria mano nelle vicinanze dell oggetto. -Il bambino in tal mano è in grado di costruire una mappa tra occhio e mano, sulla base della quale attua una progressiva correzione dei movimenti della mano x 1 raggiungere il target.
2 TEORIA DEI SISTEMI DINAMICI: - Non è necessaria la costruzione di una mappa occhio-mano. -L atto di afferramento efficace emerge a partire dal progressivo adattamento dei movimenti spontanei dell arto e della mano, non diretti, non coordinati, sovra- o sottodimensionati. - Nelle prime fasi, le diverse componenti sono instabili, variabili, e più facilmente disgregate. Via via il comportamento diviene rapido, affidabile, accurato, e la relazione 2 tra le diverse componenti coinvolte stabile.
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5 Gli esiti delle ricerche più recenti: Le ricerche + recenti sullo sv. dell afferramento e della marcia hanno fornito risultati innovativi per 2 aspetti: 1) maggiore considerazione degli aspetti biomeccanici del movimento. Lo studio del controllo del movimento da parte del SN non può avvenire senza la considerazione delle specifiche caratteristiche di ciò che il SN controlla (il corpo e il movimento biologico di cui esso è capace). Es: il reaching implica la capacità di stabilizzare una porzione del braccio controbilanciando le forze generate dal movimento dell altro segmento. L attività dei muscoli è il risultato delle caratteristiche biomeccaniche del movimento che viene prodotto, e non la causa del movimento. 2) nuovo interesse per le differenze interindividuali: le differenze nelle dimensioni del corpo, nella forza dei muscoli e nel livello di energia disponibile pongono ogni bambino di fronte a specifici problemi che devono essere risolti x acquisire l abilità motoria considerata. Lo sv. motorio è un processo di problem-solving: ogni individuo deve adattare il proprio corpo allo specifico compito che deve risolvere. 5
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7 Lo sviluppo dell afferramento MANIPULATION TASKS Reaching Grasping SELECTED ABILITIES - Ineffective reach - Controlled reach - Reflexive grasp - Voluntary grasp - Controlled grasping - Eats without assist. APPROXIMATE AGE OF ONSET 1 to 3 mo. 6 mo. Birth 3 mo. 14 mo. 18 mo. 7
8 Lo sviluppo dell afferramento Il neonato è dotato di un sistema piuttosto primitivo per il controllo dei movimenti del braccio e della mano, al punto da non consentire al bambino di afferrare gli oggetti presenti nell ambiente circostante. Tuttavia, il sistema presente alla nascita soddisfa alcuni requisiti di base che permettono al bambino di: portare la mano alla bocca portare la mano all interno del campo visivo muovere la mano in direzione di un bersaglio. Tutto ciò corrisponde ai requisiti minimi necessari affinché il sistema possa poi svilupparsi grazie all attività che esso stesso compie. Consente al bambino di esplorare : la relazione tra un programma motorio e un movimento la relazione tra la visione e la propriocezione le possibilità e i vincoli dei movimenti manuali. + Motivazione: fa sì che il bambino testardamente provi a compiere azioni che ancora non padroneggia completamente. Lo stesso movimento viene ripetuto più e più volte con lievi variazioni [per questo Piaget 8 (1953) parlava di reazioni circolari].
9 Lo sviluppo dell afferramento Iniziale ampio coinvolgimento della muscolatura del corpo Minimo coinvolgimento di muscoli e notevole riduzione dello sforzo Ampia attività muscolare prossimale delle braccia e delle spalle attività distale fine delle dita (direzione prossimo-distale) I precoci imprecisi e grossolani movimenti di manipolazione degli oggetti precisione della presa a pinza attraverso l opposizione pollice-indice. (dal semplice al complesso) Iniziale raggiungimento e manipolazione bilaterale uso preferenziale di una mano. 9
10 Lo sviluppo dell afferramento Movimenti globali del corpo Movimenti discreti di singole porzioni del corpo che agiscono come unità indipendenti Mancanza di coordinazione Progressiva integrazione di movimenti discreti in azioni coordinate 10
11 I diversi tipi di prensione Prensione cubito-palmare Prensione digito-palmare Prensione radio-digitale digitale 11
12 I diversi tipi di prensione Approccio tipo rastrello (a) e prensione cubitopalmare (b) Approccio parabolico (a) e prensione radiopalmare (b) Approccio diretto (a), prensione radiodigitale a pinza inferiore (b), e pinza superiore (c). 4 mesi 6 mesi 9 mesi Koupernik e Dailly,
13 Lo sviluppo dell afferramento Afferramento: reaching (avvicinamento) + grasping (afferramento) Grasping Riflesso palmare Grasping presente nel neonato innescato dal contatto con lo stimolo riappare verso i 4 mesi parte dell atto di afferramento, ma differenziato dal reaching Attraverso l esperienza (tentativi di afferrare oggetti diversi), il bambino diventa capace di anticipare la posizione appropriata della mano e delle dita sulla base delle proprietà dell oggetto che coglie attraverso la vista (coordinazione visuo-manuale). 13
14 Lo sviluppo dell afferramento Afferramento: reaching (avvicinamento) + grasping (afferramento) Reaching Early reaching presente nel neonato quando il tronco viene sostenuto (il neonato distingue tra un oggetto tridimensionale e la sua immagine bidimensionale) innescato dalla vista dello stimolo ( visually elicited ) balistici (non possono essere modificati mentre vengono eseguiti) risposta di tipo attentivo scompare nei primi 2 mesi Later reaching ricompare verso i 4 mesi guidato dalla vista comportamento attuato a scopo esplorativo coordinato agli aggiustamenti della postura di oggetto in movimento: inizialmente solo se esso si muove ad una velocità costante, in seguito anche quando la velocità è variabile. 14
15 Lo sviluppo dell afferramento Alta variabilità del movimento di reaching, scarso controllo Maggiore controllo, minore variabilità, ma movimenti veloci ancora destabilizzano posizione della testa e tronco (vedi importanza postura). Anche movimenti veloci sono accurati 15
16 Lo sviluppo dell afferramento 3 tipi di raggiungimento Avvicinamento all oggetto solo con la spalla (la mano rimane fissa rispetto all avanbraccio) rastrella l oggetto Avvicinamento all oggetto con il gomito che consente lo spostamento della mano avanti e indietro Spalla gomito polso sono ben coordinate tra loro 16
17 Lo sviluppo dell afferramento Piaget (1936): i movimenti della mano e la vista sono inizialmente indipendenti (è necessario un periodo di osservazione dei propri movimenti x ottenerne il controllo visivo. Es: a 3 mesi osservazione delle mani). Bower (1982): la coordinazione di base tra occhio e mano è innata. I meccanismi che controllano l inseguimento visivo e il movimento delle mani sono connessi fin dall inizio (Es: anche i bambini ciechi dalla nascita attraversano un periodo di oss. delle mani). Reaching neonatale: neonati di pochi giorni, se sorretti, mostrano movimenti di avvicinamento innescati dalla vista dell oggetto: La percezione inizialmente è AMODALE, e lo sv. percettivo consiste nella crescente DIFFERENZIAZIONE degli input percettivi nelle diverse modalità sensoriali -vista, tatto, udito-. Ugualmente, i primi atti motori sono INDIFFERENZIATI e mostrano un crescente grado di differenziazione. 17
18 Lo sviluppo dell afferramento Il processo di DIFFERENZIAZIONE spiega l andamento evolutivo del reaching e le differenze tra early e late reaching: Neonato: il reaching/grasping è un atto indifferenziato -reaching accompagnato da apertura della mano-, dove il grasping è parte indifferenziata del movimento di reaching. Looking/Reaching indifferenziati. 4 mesi: il grasping si differenzia dal reaching. Il reaching è stimolato dalla vista; il grasping è stimolato dal contatto con l oggetto. Looking/Reaching iniziano a differenziarsi e possono inibirsi: la vista di un oggetto irraggiungibile inibisce il reaching, invece di stimolarlo. Dai 5 mesi: reaching guidato dalla vista. Capacità crescente di anticipare l arrivo della mano sull oggetto (il grasping inizia prima del contatto con l oggetto). 18
19 Lo sviluppo dell afferramento Dai 9 mesi: le capacità di anticipazione crescono. I bambini adattano sempre meglio l apertura della mano alla dimensione dell oggetto prima del contatto. N.B.: lo sviluppo del reaching può essere compreso solo se inserito nel contesto dello sviluppo di altri aspetti delle funzioni motorie. controllo della postura (Bullinger, 1990; Teoria dei Sist. Dinamici): il reaching neonatale è presente solo se il tronco viene sorretto nei bambini + grandi il reaching è accompagnato da aggiustamenti posturali che avvengono in modo coordinato in un unico atto. il reaching nella sua forma + matura può svilupparsi solo quando il controllo sui movimenti del tronco consente di mantenerlo stabile, indipendentemente dai movimenti del capo. N.B.: v. stepping -il ruolo di supporti esterni nel superare vincoli fisici che impediscono l attuazione del comportamento considerato. 19
20 Lo sviluppo dell afferramento Comportamento di manipolazione: Generalmente viene prodotto al termine di un atto di reaching + grasping conclusosi con successo (dai 4 mesi). Anche i NEONATI usano la manipolazione x estrarre informazione dagli oggetti (Streri, 2002: abituazione a stimoli tattili; Rochat, 1987: diversa manipolazione in funzione del tipo di oggetto). La manipolazione ha la stessa funzione dell esplorazione orale. La mano che sorregge l oggetto è la stessa che lo esplora. Una mano sorregge l oggetto e l altra lo esplora. Manipolazione accompagnata da esplorazione visiva. Manipolazione degli oggetti in funzione delle loro proprietà. Presa a pinza (opposizione di pollice e indice, esclusiva della specie umana). 20
21 9 MESI: compare la presa a pinza (opposizione di pollice e indice, esclusiva della specie umana). 21
22 L attività esplorativa AFFERRAMENTO = ATTIVITA ESPLORATIVA Durante il primo anno di vita, il comportamento dei bambini è caratterizzato dalla presenza di una frequente e intensa attività esplorativa (Gibson, 1988). Come definire l attività esplorativa? L attività esplorativa: coinvolge tutti i sistemi sensoriali ha la funzione di consentire all individuo di acquisire nuove informazioni Holly Ruff (1989): per esplorazione non si deve intendere un particolare tipo di comportamento, bensì qualsiasi attività che abbia come obiettivo quello di acquisire informazioni sull ambiente circostante. CRITERIO FUNZIONALE: considerare la funzione che un dato comportamento 22 svolge nello specifico contesto in cui viene prodotto.
23 L attività esplorativa può avere: Obiettivo specifico: il soggetto è portato a focalizzare l attenzione sulle informazioni più rilevanti che consentono il raggiungimento dell obiettivo. Obiettivo + generico: conoscere il più possibile circa un nuovo stimolo. Attività più flessibile e variata. diminuisce via via che lo stimolo diviene familiare e ricompare quando viene presentato uno stimolo nuovo. la sua frequenza/durata varia in funzione della quantità di informazione contenuta nello stimolo. Tante più informazioni sono contenute nello stimolo, tanto più tempo sarà necessario al bambino per selezionarle ed elaborarle tutte. correla con modificazioni fisiologiche o comportamentali associate all attenzione focalizzata (e.g., espressione del volto, diminuzione ritmo suzione). il bambino si mostra meno facilmente distraibile rispetto ad altri momenti in cui la sua attenzione è diffusa nell ambiente. 23
24 L attività esplorativa 2 mesi: alcuni studi recenti sembrano indicare che i bambini di 2 mesi di vita sono in grado di differenziare oggetti diversi per forma anche in assenza di informazioni visive (senza poter vedere l oggetto). 5 mesi: compare la capacità di controllare i movimenti fini delle dita i bambini iniziano ad afferrare e manipolare attivamente gli oggetti che attraggono la loro attenzione visiva e che, fino dalla nascita, sanno esplorare visivamente (Rose e Ruff, 1987; Ruff, 1989). 8-9 mesi: i bambini sono divenuti estremamente abili ed esperti nell esplorare manualmente, oltre che visivamente, qualsiasi nuovo oggetto (Karniol, 1989). nella seconda metà del primo anno di vita il sistema tattile diviene sempre più efficiente nella selezione e nell elaborazione delle informazioni. l esplorazione manuale affianca man mano l esplorazione visiva 24 come strumento di conoscenza dell ambiente circostante.
25 L attività esplorativa Nel corso degli ultimi 15 anni: tentativi di identificare in maniera dettagliata, nei bambini di età compresa tra i 6 e 12 mesi, le diverse componenti del comportamento manipolatorio. Esso non costituisce un attività globale e indifferenziata! NO singola unità di comportamento SI componenti multiple Esplorare un oggetto con le dita (Fingering). Es Grattare, movimenti dei polpastrelli sulla superficie dell oggetto. Schiacciare: soprattutto durante l esplorazione di oggetti di consistenza elastica e soffice, il bambino esercita con le dita o con il palmo della mano una pressione sull oggetto. Ruotare: movimento effettuato con una o entrambe le mani, attraverso il quale l oggetto viene fatto ruotare mediate un movimento impresso dal polso. Trasferimento: l oggetto viene trasferito una o più volte consecutivamente da una mano all altra. ATTENZIONE: + sguardo focalizzato sull oggetto e/o variazione nell espressione 25 del volto (e.g., aggrottamento delle sopracciglia, corrugamento della fronte)!!
26 L attività esplorativa Componenti di attività esplorative più primitive sono: Portare l oggetto alla bocca (Mouthing). Questo comportamento a partire dai 6-7 mesi perde la funzione conoscitiva che aveva mesi appena precedenti. Battere, gettare, far cadere. Al contrario dei comportamenti esplorativi veri e propri la frequenza di questi comportamenti cresce all aumentare del tempo di esplorazione degli oggetti e decresce quando vengono presentati oggetti nuovi. 26
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28 Ruff, , 9, 12 mesi L atto di portare la mano alla bocca decresce nella seconda metà del primo anno di vita, mentre aumentano l esplorazione tattile con un dito e forme più precise di manipolazione. I b.ni modificano gli schemi di esplorazione tattile in modo tale da massimizzare l acquisizione di informazioni sul nuovo stimolo. Es. cambiamento di forma > rotazione cambiamento di densità > esplorazione con l indice In entrambi i casi i nuovi oggetti vengono manipolati meno degli oggetti familiari. 28
29 Esplorazione visuo-manipolatoria vs. esplorazione visiva Sia la fissazione visiva che l attività visuo-manipolatoria possono essere definite attività esplorative., ossia comportamenti attraverso i quali il bambino acquisisce informazioni e conosce gli oggetti sui quali orienta la propria attenzione. SOMIGLIANZE: - Entrambe le attività possiedono una serie di caratteristiche che sono proprie delle manifestazioni comportamentali dell attenzione focalizzata. - Entrambi i comportamenti riflettono processi di elaborazione dell informazione messi in atto dal bambino per selezionare, acquisire e immagazzinare l informazione contenuta nello stimolo. DIFFERENZE: - Coinvolgimento di sistemi sensoriali che possiedono caratteristiche molto diverse. - visiva: singola modalità; visuo-manipolatoria: sono coinvolte 2 modalità diverse [non solo + informazioni: modificazione complessiva dell attività esplorativa stessa]. - diverso livello di attività comportamentale - funzioni diverse e integrate. 29
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