Icona della Theotokos icona scritta per mano di Nikla, iconografa

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1 ARTE E PREGHIERA Icona della Theotokos icona scritta per mano di Nikla, iconografa Dopo il Concilio di Efeso, cioè a partire dal IV secolo, si assiste ad una meravigliosa fioritura nella liturgia e nella preghiera riguardanti il culto mariano. Si vanno delineando le varie feste mariane ed è messo sempre più in rilievo il ruolo della Vergine Madre nelle feste della storia della salvezza come il Natale, l Annunciazione, la Presentazione di Gesù al tempio, la presenza di Maria ai piedi della Croce. Altre feste celebrano i momenti salienti della sua vita terrena come la Concezione, la Natività, la Presentazione al tempio, la Dormizione. Altra conseguenza del Concilio di Efeso fu l edificazione di chiese dedicate alla Vergine. Parallelamente al culto di Maria si è sviluppata anche la venerazione alle sue immagini o icone. Le prime raffigurazioni mariane si incontrano nelle catacombe, da cui uscirono cessato il periodo delle persecuzioni. L icona della BREPHOCRATOUSA, ossia Madre con Bambino, diviene l icona d obbligo: a Maria non verrà più tolto il Figlio dalle braccia. Agli iconografi fu imposto di raffigurarla così, attenendosi ai modelli approvati, cioè riconosciuti e venerati. Fu data la priorità alle icone ritenute di San Luca, in primo luogo all ODIGITRIA. Un antica tradizione della Chiesa orientale e divenuta opinione comune, vuole che San Luca sia stato anche pittore e abbia eseguito il ritratto della Madre di Dio mentre costei viveva ancora a Gerusalemme. Il dipinto, eseguito dopo la Pentecoste, piacque alla Vergine Madre, e secondo la tradizione, fu mandato a Costantinopoli nella prima metà del V secolo. L imperatrice Pulcheria fece collocare il ritratto nella Chiesa degli ODIGI affidata ad una comunità di monaci che facevano da condottieri ai ciechi che si rivolgevano loro e la Madonna finì per assumere il nome di ODIGITRIA, o CONDOTTIERA. Oltre alla Madre di Dio ODIGITRIA, secondo la tradizione, San Luca eseguì anche l immagine della ELEOUSA e della AGHIOSORITISSA. I prototipi sono andati smarriti o distrutti, ma innumerevoli sono le copie eseguite nei secoli e venerate sotto il nome di Madonna di S. Luca. San Luca è venerato dagli iconografi come protettore e invocato nel lavoro-preghiera di ogni iconografo che si accinge a scrivere le icone. Esiste l icona che ne testimonia l attività come pittore e lo raffigura nell atto di ritrarre la Madre di Dio. 21

2 ARTE E PREGHIERA LA BREPHOCRATOUSA o Madonna della Tenerezza di VLADIMIR La Madre di Dio della Tenerezza, più nota in tutto il mondo e tra i credenti di ogni fede religiosa, è la Madre di Dio di Vladimir. Secondo gli storici essa fu trasferita a Kiev in Russia nel 1131 proveniente da Costantinopoli, quindi portata a Vladimir donde il suo nome. Sfuggita miracolosamente alla distruzione in seguito a varie devastazioni subite dal popolo russo, venne trasferita definitivamente a Mosca. Essa costituisce un tesoro sacro della nazione russa e la si trova presente in ogni avvenimento politico e religioso del Paese. La tradizione la vuole opera dello stesso S. Luca primo iconografo. Ad essa si ispirano tutte le immagini icongrafiche della Madre di Dio. La raffigurazione ha un significato storico ed escatologico insieme: Maria e il Figlio sono personaggi vissuti in tempi e luoghi precisi e noti. Sono anche personaggi sempre 22 vivi nella gloria celeste. Il fondo d oro dell icona è l accorgimento che traduce visivamente questa realtà. La presenza del Bambino, prevalente in quasi tutte le icone mariane, fa sì che Ella sia la creatura più venerabile dei cherubini e più gloriosa dei serafini. La Madre è sì Maria di Nazareth, ma è soprattutto la THEOTOKOS, la PANAGHIA, come fu definita nel Concilio di Efeso.

3 ARTE E PREGHIERA Ho scritto l icona della Madre di Dio come preghiera di lode e di ringraziamento alla Vergine, perché mi ha ottenuto dal Signore il dono di scrivere le sante icone. Per questo motivo l icona è un dono destinato alla mia Chiesa Cattedrale che è dedicata a S. Maria Assunta. 23

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5 Icona della Theotokos

6 ARTE E PREGHIERA Era tutto qui in terra e di sè tutti i cieli riempiva il Dio Verbo infinito: non già uno scambio di luoghi, ma un dolce abbassarsi di Dio verso l uomo fu il nascere davergine, Madre che tutti acclamiamo: Ave, o Tu che congiungi opposte grandezze; Ave, o Tu che sei in una e Vergine e Madre. 26 Akathistos

7 ARTE E PREGHIERA SIGNIFICATO TEOLOGICO - SPIRITUALE DELL ICONA LA BREPHOCRATOUSA assume per il credente un significato cosmico perché mostra l unità tra Madre e Figlio quindi l unità tra Creatore e Creatura. LA BREPHOCRATOUSA assume un significato spirituale: lo sguardo della Madre rivolto all orante, indica la via da seguire, cioè Gesù Cristo, per incamminarci verso la santità, sul suo esempio. LA BREPHOCRATOUSA assume un significato ecclesiale: Maria è immagine della Chiesa, la quale, come madre, continua a generare i suoi figli alla vita della grazia. Nello sguardo della Vergine Madre leggiamo: il lungo pellegrinare di fede dell umanità, la sua apertura al disegno di Dio fino al distacco supremo della Croce per giungere alla luce radiosa della risurrezione. Nello sguardo della Vergine Madre di Vladimir è sintetizzato tutto il senso della vita della Piena di grazia, la sua lunga pazienza, il suo aprirsi nella fede alla carità di Dio, il suo divenire Madre universale. 27

8 ARTE E PREGHIERA Il Bambino che Maria porta sul braccio destro è tale solo di statura, ma è già adulto nei lineamenti del volto, nei gesti e negli abiti. Il Verbo incarnato è Gesù Cristo come indica il digramma IC XC è l Uno della Trinità come indicano le lettere del Trigramma all interno del nimbo crucifero O ΩN, significante il nome stesso di Dio rivelato a Mosè sul Sinai è il Messia, cui allude la fascia sacerdotale che gli scende dalla spalla è il Tutto Santo (Panaghion) come indica la mano benedicente. Nell icona di Vladimir, il Cristo Bambino, come incantato, con il capo un po riverso, contempla la Madre: contempla in Lei la Piena di Grazia. In Lei il Figlio vede il Segno immutabile dell elezione divina (Rm 11). In Lei riconosce l apertura totale al Dono dall alto (Gc 1,17). In Lei riconosce il memoriale vivente del progetto del Padre che è La prima creazione del mondo. Nello sguardo del Bambino-Dio, che riposa sul volto di Maria, si può leggere il compiacimento dell inizio della creazione Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco era cosa molto buona (Gen 1,31). Il Verbo Incarnato contempla l opera della redenzione compiuta nella sua Madre vergine. L icona della Madre di Dio di Vladimir è definita da Evdokimov: Icona dell Incarnazione o della Chiesa: la comunione ultima del divino (Cristo) e dell umano (Madre). L icona descrive il folle amore di Dio per l uomo e la passione dell uomo per il suo Dio. Nikla, iconografa 28