La comunità territoriale

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1 La comunità territoriale

2 Se mai può esistere una comunità nel mondo degli individui, può essere soltanto una comunità intessuta di comune e reciproco interesse (Z. Bauman)

3 COMUNITA Il più piccolo gruppo sociale entro cui l individuo può soddisfare tutti i suoi bisogni e svolgere le sue funzioni (Mc Iver, 1933) La comunità consiste di persone che interagiscono all interno di un area geografica ed hanno uno o più legami supplementari (Hillery, 1955)

4 LA COMUNITA Un insieme di soggetti che condividono aspetti significativi della propria esistenza e che, per questa ragione, sono in un rapporto di interdipendenza, possono sviluppare un senso di appartenenza e possono intrattenere tra loro relazioni fiduciarie (Martini e Torti, 2003)

5 Tra i membri della comunità si instaura quindi un legame affettivo, la cui intensità è influenzata dal numero dei componenti e dal grado di rilevanza e significatività degli aspetti condivisi

6 ESSERE COMUNITA (definizione dall esterno) SENTIRSI COMUNITA (senso di appartenenza)

7 COMUNITA LOCALE Un sottosistema socio-territoriale a confini amministrativi definiti (piccolo e medio Comune, quartiere, distretto, etc.) dove si dispongono - in un mutuo scambio di influenze individui, gruppi, ambiente fisico, ambiente costruito dall uomo, bisogni, risorse, e attività di interpretazione e trasformazione della vita. (Martini e Sequi, 1988)

8 LA COMUNITA LOCALE è caratterizzata da due elementi: elemento SPAZIALE (ambiente fisico naturale e costruito dall uomo) elemento PSICOLOGICO (rapporti di interdipendenza e condivisione di interessi, valori o ideali tra individui)

9 DIMENSIONE LOCALE MICRO vs GLOBALIZZAZIONE E OMOLOGAZIONE CULTURALE QUALITA DELLE RELAZIONI (associazioni, gruppi, reti)

10 GLOBALIZZAZIONE Diminuzione percezione di controllo sulla propria vita Sensazione di essere a rischio Deresponsabilizzazione

11 CIONONOSTANTE Rinascita identità culturali Comunità come spazio privilegiato dove partecipare, assumere responsabilità e contribuire ai cambiamenti MA RISCHIO DI coesione difensiva (chiusura, rifiuto del diverso, esclusione sociale, rigidità dei confini, v. razzismo)

12 TEMI EMERGENTI esclusione sociale e povertà (crisi del welfare, precarietà lavorativa, indebolimento legami sociali) aumento conflittualità e tensioni sociali; diminuzione coesione sociale insicurezza urbana aumento richiesta di controllo; diminuzione legami sociali immigrazione stereotipi; problemi di rapporti tra gruppi di etnie; disconoscimento delle differenze tra gruppi

13 Sofferenze individuali non si coagulano in una causa comune che potrebbe essere perseguita con maggiore efficacia unendo le forze (Bauman, 1999) I benefici una volta garantiti dalla comunità locale ( controllo informale del territorio ) ora si comprano (Giddens, 1999)

14 NECESSITA DI Potenziamento capacità individui (capabilities), non solo eguaglianza di beni primari; Costruzione di reti e di legami sociali; Sviluppo del senso di appartenenza; Dialogo sociale; conoscenza e comprensione delle differenze Promozione della partecipazione e della cittadinanza attiva

15 Ricostruzione della fiducia Mediazione sociale

16 RIFERIMENTI NORMATIVI Programma di Azione Agenda 21 Legge 328/2000 (realizzazione sistema integrato di interventi e servizi sociali) Art.118 della Costituzione valorizzazione delle competenze e delle risorse della comunità

17 PROGRAMMA DI AZIONE AGENDA 21 Metodo partecipativo per lo sviluppo sostenibile Ruolo degli Enti locali (Piani di Azione locali)

18 LEGGE 328/2000 La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione.

19 Le parole chiave Ottica promozionale Mobilitazione delle risorse della comunità Progettazione partecipata Valutazione partecipata Aumento della partecipazione e della responsabilizzazione della comunità

20 La presente legge promuove la partecipazione attiva dei cittadini, il contributo delle organizzazioni sindacali, delle associazioni sociali e di tutela degli utenti per il raggiungimento dei fini istituzionali di cui al comma 1.

21 La programmazione e l'organizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali compete agli enti locali, alle regioni ed allo Stato ai sensi del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, e della presente legge, secondo i principi di sussidiarietà, cooperazione, efficacia, efficienza ed economicità, omogeneità, copertura finanziaria e patrimoniale, responsabilità ed unicità dell'amministrazione, autonomia organizzativa e regolamentare degli enti locali.

22 Gli enti locali, le regioni e lo Stato, nell'ambito delle rispettive competenze, riconoscono e agevolano il ruolo degli organismi non lucrativi di utilità sociale, degli organismi della cooperazione, delle associazioni e degli enti di promozione sociale, delle fondazioni e degli enti di patronato, delle organizzazioni di volontariato, degli enti riconosciuti delle confessioni religiose con le quali lo Stato ha stipulato patti, accordi o intese operanti nel settore nella programmazione, nella organizzazione e nella gestione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

23 Alla gestione ed all'offerta dei servizi provvedono soggetti pubblici nonché, in qualità di soggetti attivi nella progettazione e nella realizzazione concertata degli interventi, organismi non lucrativi di utilità sociale, organismi della cooperazione, organizzazioni di volontariato, associazioni ed enti di promozione sociale, fondazioni, enti di patronato e altri soggetti privati.

24 Il sistema integrato di interventi e servizi sociali ha tra gli scopi anche la promozione della solidarietà sociale, con la valorizzazione delle iniziative delle persone, dei nuclei familiari, delle forme di auto-aiuto e di reciprocità e della solidarietà organizzata.

25 COSTITUZIONE ART. 118 Viene attribuito ai cittadini il compito di contribuire alla costruzione della cosa pubblica attraverso l utilizzo di poteri e responsabilità: Stato, regioni, province, città metropolitane e comuni favoriscono l autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà

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